Credere nel verbo di Dio
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Credere al Verbo di Dio
Come Maria di Nazareth stare con Dio e con gli altri
Paola Barigelli-Calcari
Spunti riflessivi mariani condivisi
su Porta fidei e sugli
Orientamenti pastorali
diocesani Chiamati a diventare comunità di credenti
nella corresponsabilità
tenendo presente la Costituzione dogmatica sulla
Chiesa Lumen Gentium
Essere cristiani consapevoli
I cristiani partecipano della funzione
profetica di Cristo
I laici – uomini e donne – sono soggetto
attivo sia nella comprensione del
deposito della Rivelazione sia nel
processo della sua trasmissione
La comprensione della Scrittura cresce
nei cuori dei suoi frequentatori
Essere cristiani
consapevoli
I cristiani partecipano della funzione profetica di Cristo
LG 12. Il popolo santo di Dio partecipa pure dell'ufficio profetico di Cristo col diffondere dovunque la viva testimonianza di lui, soprattutto per mezzo di una vita di fede e di carità, e coll'offrire a Dio un sacrificio di lode, cioè frutto di labbra acclamanti al nome suo (cfr. Eb 13,15).
Essere cristiani
consapevoli
I cristiani partecipano della funzione profetica di Cristo
LG 12. La totalità dei fedeli, avendo l'unzione che viene dal Santo, (cfr. 1 Gv 2,20 e 27), non può sbagliarsi nel credere, e manifesta questa sua proprietà mediante il senso soprannaturale della fede di tutto il popolo, quando «dai vescovi fino agli ultimi fedeli laici» mostra l'universale suo consenso in cose di fede e di morale.
Essere cristiani
consapevoli I cristiani partecipano della funzione
profetica di Cristo
LG 12. E invero, per quel senso della fede, che è suscitato e sorretto dallo Spirito di verità, e sotto la guida del sacro magistero, il quale permette, se gli si obbedisce fedelmente, di ricevere non più una parola umana, ma veramente la parola di Dio (cfr. 1 Ts 2,13), il popolo di Dio aderisce indefettibilmente alla fede trasmessa ai santi una volta per tutte (cfr. Gdc 3), con retto giudizio penetra in essa più a fondo e più pienamente l'applica nella vita.
Essere cristiani
consapevoli
I laici – uomini e donne – sono soggetto attivo sia nella comprensione del deposito della Rivelazione sia nel processo della sua trasmissione.
DV 8 - Questa Tradizione di origine apostolica progredisce nella Chiesa con l'assistenza dello Spirito Santo (12): cresce infatti la comprensione, tanto delle cose quanto delle parole trasmesse, sia con la contemplazione e lo studio dei credenti che le meditano in cuor loro (cfr. Lc 2,19 e 51), sia con la intelligenza data da una più profonda esperienza delle cose spirituali, sia per la predicazione di coloro i quali con la successione episcopale hanno ricevuto un carisma sicuro di verità.
I laici – uomini e donne – sono soggetto attivo sia nella
comprensione del deposito della Rivelazione sia nel processo della
sua trasmissione.
Partecipazione dei laici alla funzione profetica del Cristo LG 35. Cristo, il grande profeta, il quale con la testimonianza della sua vita e con la potenza della sua parola ha proclamato il regno del Padre, adempie il suo ufficio profetico fino alla piena manifestazione della gloria, non solo per mezzo della gerarchia, che insegna in nome e con la potestà di lui, ma anche per mezzo dei laici, che perciò costituisce suoi testimoni provvedendoli del senso della fede e della grazia della parola (cfr. At 2,17-18; Ap 19,10), perché la forza del Vangelo risplenda nella vita quotidiana, familiare e sociale.
Essere cristiani
consapevoli
I laici – uomini e donne – sono soggetto attivo sia
nella comprensione del deposito della Rivelazione
sia nel processo della sua trasmissione.
Partecipazione dei laici alla funzione profetica del Cristo LG 35. Essi si mostrano figli della promessa quando, forti nella fede e nella speranza, mettono a profitto il tempo presente (cfr. Ef 5,16; Col 4,5) e con pazienza aspettano la gloria futura (cfr. Rm 8,25). E questa speranza non devono nasconderla nel segreto del loro cuore, ma con una continua conversione e lotta «contro i dominatori di questo mondo tenebroso e contro gli spiriti maligni» (Ef 6,12), devono esprimerla anche attraverso le strutture della vita secolare.
Essere cristiani consapevoli
Mostrare serenamente
la forza e la bellezza
della dottrina della fede
(Giovanni Paolo II, Costituzione apostolica Fidei depositum, 8.12.92 che presenta il Catechismo Chiesa Cattolica)
• Porta Fidei 9:
Non a caso, nei primi secoli i cristiani erano tenuti ad imparare a memoria il Credo.
Questo serviva loro come preghiera quotidiana per non dimenticare l’impegno assunto con il Battesimo.
Con parole dense di significato, lo ricorda sant’Agostino quando, in un’Omelia sulla redditio symboli, la consegna del Credo, dice: “Il simbolo del santo mistero che avete ricevuto tutti insieme e che oggi avete reso uno per uno, sono le parole su cui è costruita con saldezza la fede della madre Chiesa sopra il fondamento stabile che è Cristo Signore…
… Voi dunque lo avete ricevuto e reso, ma nella mente e nel cuore lo dovete tenere sempre presente, lo dovete ripetere nei vostri letti, ripensarlo nelle piazze e non scordarlo durante i pasti: e anche quando dormite con il corpo, dovete vegliare in esso con il cuore”
Dt 6 [4] Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. [5] Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. [6] Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore; [7] li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. [8] Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi [9] e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.
Credere al Verbo di Dio
Durante la predicazione di lui raccolse le parole con le quali egli, mettendo il Regno al di sopra delle considerazioni e dei vincoli della carne e del sangue, proclamò beati quelli che ascoltano e custodiscono la parola di Dio (cfr Mc 3,35; Lc 11,27-28), come ella stessa fedelmente faceva (cfr. Lc 2,19 e 51). Così anche la beata Vergine avanzò nella peregrinazione della fede e serbò fedelmente la sua unione col Figlio sino alla croce, dove, non senza un disegno divino, se ne stette (cfr. Gv 19,25)…
• Porta Fidei 13:
• Per fede Maria….
• Porta Fidei 13:
Per fede Maria accolse la parola dell’Angelo e credette all’annuncio che sarebbe divenuta Madre di Dio nell’obbedienza della sua dedizione (cfr Lc 1,38).
• Porta Fidei 13:
Visitando Elisabetta innalzò il suo canto di lode all’Altissimo per le meraviglie che compiva in quanti si affidano a Lui (cfr Lc 1,46-55).
• Porta Fidei 13:
Con gioia e trepidazione diede alla luce il suo unico Figlio, mantenendo intatta la verginità (cfr Lc 2,6-7).
• Porta Fidei 13: Confidando in Giuseppe suo sposo, portò Gesù in Egitto per salvarlo dalla persecuzione di Erode (cfr Mt 2,13-15).
• Porta Fidei 13: Con la stessa fede seguì il Signore nella sua predicazione e rimase con Lui fin sul Golgota (cfr Gv 19,25-27).
Porta Fidei 13: Con fede Maria assaporò i frutti della risurrezione di Gesù e, custodendo ogni ricordo nel suo cuore (cfr Lc 2,19.51), lo trasmise ai Dodici riuniti con lei nel Cenacolo per ricevere lo Spirito Santo (cfr At 1,14; 2,1-4).
Porta Fidei 13: Per fede gli Apostoli lasciarono ogni cosa per seguire il Maestro (cfr Mc 10,28). Credettero alle parole con le quali annunciava il Regno di Dio presente e realizzato nella sua persona (cfr Lc11,20).
Porta Fidei 13: Vissero in comunione di vita con Gesù che li istruiva con il suo insegnamento, lasciando loro una nuova regola di vita con la quale sarebbero stati riconosciuti come suoi discepoli dopo la sua morte (cfr Gv 13,34-35).
Porta Fidei 13: Per fede andarono nel mondo intero, seguendo il mandato di portare il Vangelo ad ogni creatura (cfr Mc 16,15) e, senza alcun timore, annunciarono a tutti la gioia della risurrezione di cui furono fedeli testimoni.
Porta Fidei 13: Per fede i discepoli formarono la prima comunità raccolta intorno all’insegnamento degli Apostoli, nella preghiera, nella celebrazione dell’Eucaristia, mettendo in comune quanto possedevano per sovvenire alle necessità dei fratelli (cfr At 2,42-47).
“Beata colei che ha creduto nell’adempimento
delle parole del Signore” (Lc 1,45)
Da vera credente
israelita,
Maria di
Nazareth era
stata educata e si
era orientata al
senso dell'ascolto
di Dio,
come indicato nel
libro del
Deuteronomio.
[Dt12, 28] Osserva
ed ascolta tutte
queste cose che ti
comando, perché tu
sia sempre felice tu e i
tuoi figli dopo di te,
quando avrai fatto
ciò che è bene e retto
agli occhi del Signore
tuo Dio
[Dt 27, 9-10] Mosè e
i sacerdoti leviti
dissero a tutto
Israele: Fa silenzio e
ascolta, Israele! Oggi
sei divenuto il popolo
del Signore tuo Dio.
Obbedirai quindi alla
voce del Signore tuo
Dio e metterai in
pratica i suoi
comandi e le leggi
che oggi ti do.
Come si comporta
un vero credente
ebreo ?
1. Osserva
2. Fa silenzio
3. Ascolta
4. Obbedisce
5. Mette in pratica
Come si è comportata Maria di
Nazareth secondo i vangeli?
Partecipando, un giorno, alla
predicazione di Gesù, Maria, tutto
ad un tratto sentì un grido di lode:
era una donna, che alzando la voce
in mezzo alla folla, diceva:
"Beato il ventre che ti ha portato ed
il seno da cui hai preso il latte".
Ma Gesù disse:
"Beati piuttosto coloro che
ascoltano la Parola di Dio e la
mettono in pratica" (Lc 11, 27 - 28).
Cristo indicava così nella sua madre
la vera discepola del Signore, la
credente che ascolta e mette in
pratica la Parola di Dio.
La fede, come afferma S. Paolo (Rm 10, 14 - 15) nasce
dall'ascolto della Parola di Dio; ecco perché è necessario che
ci sia qualcuno che l'annunci.
[14] Ora, come potranno invocarlo senza aver prima creduto
in lui?
E come potranno credere, senza averne sentito parlare?
E come potranno sentirne parlare senza uno che lo annunzi?
[15] E come lo annunzieranno, senza essere prima inviati?
Come sta scritto: Quanto son belli i piedi di coloro che
recano un lieto annunzio di bene!
Lc 1, 26 – 38 mette in evidenza che Maria si è lasciata condurre,
dall'angelo Gabriele, secondo quanto appreso nella storia della salvezza
dal popolo eletto.
di fronte al turbamento di Maria;
turbamento causato dall'annuncio con
il quale l'angelo le diceva che sarebbe
diventata la Madre del Messia,
Gabriele le disse: "Non temere, Maria;
lo Spirito Santo scenderà su di te; su te
il Signore stenderà la sua ombra, la sua
nube" (Lc 1, 34 - 35)
Maria ha certamente pensato alla nube
che Dio faceva scendere sulla tenda
sacra, per rivelare la sua presenza, in
mezzo al popolo, mentre Israele era in
cammino nel deserto sinaitico (Es 40,
34 - 35).
Maria ha capito che Dio scendeva su di
lei e si rendeva presente nella sua vita.
Di fronte alle perplessità di Maria a
credere al miracolo di un
concepimento prodigioso, l'angelo le
disse: "Nulla è impossibile a Dio" (Lc 1,
36 - 37). E qui Maria si è certamente
ricordata che anche ad Abramo e
Sara, anziani e senza figli, senza la
possibilità di averne, Dio disse: "Fra
un anno, tua moglie ti darà un
figlio"; e di fronte all'incapacità di
Sara di credere a queste parole, Dio
aggiunse: "C'è forse qualcosa
d'impossibile a Dio?", frase che
richiama quella pronunciata da
Gabriele a Maria: "Nulla è
impossibile a Dio" (cfr Gen 18, 9 - 14).
Maria, "la credente", è modello incarnato di fede, perché si è fidata e si è lasciata condurre dalla Parola di Dio, in tutta la sua vita, fin sotto la croce di Gesù.
A Cana in Gv 2,1-12 Maria appare come credente in Gesù: la sua fede ne provoca il primo «segno» e contribuisce a suscitare la fede dei discepoli (RM 21)
Finché siamo quaggiù,
il nostro rapporto con
Dio avviene più
nell’ascolto che nella
visione; e la stessa
contemplazione si
attua, per così dire, ad
occhi chiusi, grazie alla
luce interiore accesa in
noi dalla Parola di Dio.
La stessa Vergine Maria, pur
essendo tra tutte le creature
umane la più vicina a Dio, ha
camminato giorno dopo
giorno come in un
pellegrinaggio della fede
(cfr Lumen gentium, 58),
custodendo e meditando
costantemente nel suo cuore
la Parola che Dio le
rivolgeva, sia attraverso le
Sacre Scritture sia mediante
gli avvenimenti della vita del
suo Figlio, nei quali
riconosceva e accoglieva la
misteriosa voce del Signore.
Ecco allora il dono e l’impegno
per ognuno di noi …:
ascoltare Cristo, come Maria.
Ascoltarlo nella sua Parola,
custodita nella Sacra Scrittura.
Ascoltarlo negli eventi stessi della
nostra vita cercando di leggere in
essi i messaggi della
Provvidenza.
Ascoltarlo, infine, nei fratelli,
specialmente nei piccoli e nei
poveri, in cui Gesù stesso
domanda il nostro amore
concreto.
Ascoltare Cristo e ubbidire alla
sua voce: è questa la via maestra,
l’unica, che conduce alla pienezza
della gioia e dell’amore.
Maria ci ha mostrato un progressivo innalzamento della propria vita verso la volontà di Dio, una fedele e costante elevazione verso la Gerusalemme celeste dovuta all’accoglienza della Parola nella sua vita interiore e nella sua azione caritativa. Da serva di Dio a discepola di Gesù a socia di Cristo è diventata regina dell’universo. Il percorso da lei praticato, senza arresti o retrocessioni causati dal peccato, può essere praticato da chi guarda a lei come modello perfetto di cristiana.
Ma perché la carità, come buon seme, cresca e nidifichi, ogni fedele deve ascoltare volentieri la parola di Dio e con l'aiuto della sua grazia compiere con le opere la sua volontà, partecipare frequentemente ai sacramenti, soprattutto all'eucaristia, e alle azioni liturgiche; applicarsi costantemente alla preghiera, all'abnegazione di se stesso, all'attivo servizio dei fratelli e all'esercizio di tutte le virtù. LG 42
Nessuna creatura infatti può mai essere paragonata col Verbo incarnato e redentore.
Ma come il sacerdozio di Cristo è in vari modi partecipato, tanto dai sacri ministri, quanto dal
popolo fedele, e come l'unica bontà di Dio è realmente diffusa in vari modi nelle creature, così anche l'unica mediazione del Redentore non esclude, bensì suscita nelle creature una
varia cooperazione partecipata da un'unica fonte. E questa funzione subordinata di Maria la
Chiesa non dubita di riconoscerla apertamente; essa non cessa di farne l'esperienza e la
raccomanda all'amore dei fedeli, perché, sostenuti da questo materno aiuto,
siano più intimamente congiunti col Mediatore e Salvatore. LG 62
Colei che all'annunciazione si è definita «serva del Signore», è rimasta per tutta la vita terrena fedele a ciò che questo nome esprime, confermando così di essere una vera «discepola» di Cristo, il quale sottolineava fortemente il carattere di servizio della propria missione: il Figlio dell'uomo «non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti» (Mt 20,28). Per questo, Maria è diventata la prima tra coloro che, «servendo a Cristo anche negli altri, con umiltà e pazienza conducono i loro fratelli al Re, servire al quale è regnare»,113 ed ha conseguito pienamente quello «stato di libertà regale», proprio dei discepoli di Cristo: servire vuol dire regnare! RM 41
Sull'esempio di Maria, lasciamoci condurre anche noi dalla Parola di Dio, come da una mano amica. Is 30, 15 Poiché dice il Signore Dio, il Santo di Israele: "Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell'abbandono confidente sta la vostra forza". Ma voi non avete voluto, Is 30,18: Eppure il Signore aspetta per farvi grazia, per questo sorge per aver pietà di voi, perché un Dio giusto è il Signore; beati coloro che sperano in lui!