Ogni giorno siamo chiamati a proclamare il messaggio di Betlemme al mondo - "la buona novella di una...

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Ogni giorno siamo Ogni giorno siamo chiamati a chiamati a

proclamare il proclamare il messaggio di messaggio di

Betlemme al mondo - Betlemme al mondo - "la buona novella di "la buona novella di una grande gioia": il una grande gioia": il

Verbo Eterno, "Dio da Verbo Eterno, "Dio da Dio, Luce da Luce", si Dio, Luce da Luce", si

è fatto carne ed è è fatto carne ed è venuto ad abitare in venuto ad abitare in

mezzo a noi mezzo a noi (cfr (cfr GvGv 1, 14). 1, 14).

Il bambino appena nato, indifeso e totalmente dipendente dalle Il bambino appena nato, indifeso e totalmente dipendente dalle cure di Maria e di Giuseppe, affidato al loro amore, è l’intera cure di Maria e di Giuseppe, affidato al loro amore, è l’intera

ricchezza del mondo. Egli è il nostro tutto! ricchezza del mondo. Egli è il nostro tutto! Omelia di G.P.II a Betlemme 22 marzo 2000Omelia di G.P.II a Betlemme 22 marzo 2000

La gioia La gioia annunciata annunciata dall'angelo dall'angelo

non è non è qualcosa qualcosa

che che appartiene appartiene al passato.al passato.

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Sin dall’inizio, il mondo si è rivelato inospitale verso il Dio che doveva Sin dall’inizio, il mondo si è rivelato inospitale verso il Dio che doveva nascere come Uomo. nascere come Uomo. 

Omelia di G.P.II 24 dicembre 1978Omelia di G.P.II 24 dicembre 1978

La liturgia della notte di Natale è La liturgia della notte di Natale è ricca di un particolare realismo. ricca di un particolare realismo.

Tutti, infatti, siamo profondamente Tutti, infatti, siamo profondamente emozionati e commossi, benché emozionati e commossi, benché ciò che celebriamo sia avvenuto ciò che celebriamo sia avvenuto

circa duemila anni fa.circa duemila anni fa.

Ciò è avvenuto così come è avvenuto: Ciò è avvenuto così come è avvenuto: nell’abbandono, nell’estrema povertà, nell’abbandono, nell’estrema povertà,

nella stalla-grotta, fuori della città, nella stalla-grotta, fuori della città, perché gli uomini, nella città, non hanno perché gli uomini, nella città, non hanno voluto accogliere la Madre e Giuseppe in voluto accogliere la Madre e Giuseppe in

nessuna delle loro case.nessuna delle loro case. Da nessuna Da nessuna parte c’era posto.parte c’era posto.

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Betlemme! Nella lingua ebraica la città dove secondo le Betlemme! Nella lingua ebraica la città dove secondo le Scritture nacque Gesù significa “Scritture nacque Gesù significa “casa del panecasa del pane”. Là, dunque, ”. Là, dunque, doveva nascere il Messia, che avrebbe detto di sé: “Io sono il doveva nascere il Messia, che avrebbe detto di sé: “Io sono il

pane della vita” pane della vita” (Gv 6,35.48).(Gv 6,35.48).  A Betlemme è nato Colui che, nel segno del pane spezzato, A Betlemme è nato Colui che, nel segno del pane spezzato,

avrebbe lasciato il memoriale della sua Pasqua. L’adorazione del avrebbe lasciato il memoriale della sua Pasqua. L’adorazione del Bambino Gesù diventa, in questa Notte Santa, Bambino Gesù diventa, in questa Notte Santa, adorazione adorazione

eucaristicaeucaristica..

Omelia di G.P.II 24 dicembre 2004

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In mezzo a loro, In mezzo a loro, esattamente come esattamente come duemila anni fa in duemila anni fa in mezzo a Maria e mezzo a Maria e

Giuseppe. Solo che la Giuseppe. Solo che la sua presenza, pur sua presenza, pur reale, è spirituale.reale, è spirituale.

Gesù non ama Gesù non ama rimanere nei rimanere nei

tabernacoli soltanto. Il tabernacoli soltanto. Il suo desiderio è di stare suo desiderio è di stare

fra gli uomini e fra gli uomini e condividere con loro i condividere con loro i pensieri, i progetti, le pensieri, i progetti, le

preoccupazioni, le preoccupazioni, le gioie...gioie...

«Dove sono due o tre uniti nel mio nome, io sono in mezzo a «Dove sono due o tre uniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro».loro».

Anche per questo è venuto sulla terra: per darci la possibilità di Anche per questo è venuto sulla terra: per darci la possibilità di averlo fra noi sempre, a portare il calore, la speranza, la luce, la averlo fra noi sempre, a portare il calore, la speranza, la luce, la

concordia che concordia che ogni ogni Natale reca con sé.Natale reca con sé.Chiara LubichChiara Lubich

In mezzo a loroIn mezzo a loro

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La nostra Madre.La nostra Madre.

La Legge del Cielo è tornare La Legge del Cielo è tornare bambini.bambini.

Accoglici fra le tue braccia, Accoglici fra le tue braccia, Maria, perché questo Natale Maria, perché questo Natale

abbia senso per noi.abbia senso per noi.

Chiara LubichChiara Lubich

Natale:Natale:

una Madre.una Madre.

La Sua Madre.La Sua Madre.

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È Natale!È Natale!

Il Verbo si è fatto uomo ed ha acceso Il Verbo si è fatto uomo ed ha acceso l'amore sulla terra.l'amore sulla terra.

È Natale!È Natale!

E vorremmo che questo giorno non E vorremmo che questo giorno non tramontasse mai.tramontasse mai.

Insegnaci, Signore, come Insegnaci, Signore, come perpetuare laperpetuare la

tua presenza spirituale tra gli uomini.tua presenza spirituale tra gli uomini.

È Natale!È Natale!

Che il tuo amore acceso sulla terraChe il tuo amore acceso sulla terrabruci i nostri cuori e ci amiamo come bruci i nostri cuori e ci amiamo come

tutuvuoi!vuoi!

Allora sarai tra noi.Allora sarai tra noi.E ogni giorno, se ci amiamo, può E ogni giorno, se ci amiamo, può

essere Natale.essere Natale.

Chiara LubichChiara Lubich

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Nella celebrazione del Natale che Padre Pio trovava la gioia, il Nella celebrazione del Natale che Padre Pio trovava la gioia, il trasporto affettivo, la luce riflessa del paradiso. Di fronte a trasporto affettivo, la luce riflessa del paradiso. Di fronte a Gesù Bambino, il “Dio umanato”, come lo chiamava con un Gesù Bambino, il “Dio umanato”, come lo chiamava con un

termine arcaico ma di profondo significato, Padre Pio provava termine arcaico ma di profondo significato, Padre Pio provava una tenerezza infinita, che lo attanagliava, lo commuoveva una tenerezza infinita, che lo attanagliava, lo commuoveva fino alle lacrime. La sua spiritualità, impastata di emozioni fino alle lacrime. La sua spiritualità, impastata di emozioni

vere, semplici e forti, di partecipazione, di dolcezza, di vere, semplici e forti, di partecipazione, di dolcezza, di compassione, di affetto, trovava una piena sintonia nel compassione, di affetto, trovava una piena sintonia nel

mistero della nascita di Cristo, perché vedeva in quell’evento mistero della nascita di Cristo, perché vedeva in quell’evento un amore smisurato di Dio nei confronti dell’uomo. un amore smisurato di Dio nei confronti dell’uomo.

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Ad un tratto, in un alone di luce, tra le sue Ad un tratto, in un alone di luce, tra le sue braccia vidi apparire Gesù Bambino. Il volto del braccia vidi apparire Gesù Bambino. Il volto del

Padre era trasfigurato, i suoi occhi rivolti a Padre era trasfigurato, i suoi occhi rivolti a quella figura di luce che aveva tra le braccia, le quella figura di luce che aveva tra le braccia, le labbra aperte in un sorriso stupito. Quando la labbra aperte in un sorriso stupito. Quando la

visione svanì, il Padre, da come lo guardavo, si visione svanì, il Padre, da come lo guardavo, si rese conto che avevo visto tutto. Mi si avvicinò rese conto che avevo visto tutto. Mi si avvicinò

e mi disse di non parlare con nessuno”. e mi disse di non parlare con nessuno”.

Lucia Iadanza, sua figlia spirituale, Lucia Iadanza, sua figlia spirituale, 24 dicembre 1922. 24 dicembre 1922.

““I frati avevano portato I frati avevano portato un grande braciere in un grande braciere in

sacrestia e molte sacrestia e molte persone stavano intorno persone stavano intorno

per scaldarsi.per scaldarsi.

Recitavamo il rosario Recitavamo il rosario in attesa della Messa. in attesa della Messa. Padre Pio pregava in Padre Pio pregava in

mezzo a noi.mezzo a noi.

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Padre Raffaele, visse accanto a Padre Raffaele, visse accanto a padre Pio 35 anni. “Mi ero alzato per padre Pio 35 anni. “Mi ero alzato per scendere in chiesa per la Messa di scendere in chiesa per la Messa di mezzanotte del Natale del 1924 il mezzanotte del Natale del 1924 il

corridoio era immerso nell’oscurità, corridoio era immerso nell’oscurità, rotta dalla piccola fiamma di un rotta dalla piccola fiamma di un

lumicino a petrolio. In quella lumicino a petrolio. In quella penombra vidi che anche Padre Pio penombra vidi che anche Padre Pio

stava scendendo in chiesa. Era stava scendendo in chiesa. Era uscito dalla sua cella e procedeva uscito dalla sua cella e procedeva nel corridoio a passi lenti. Mi resi nel corridoio a passi lenti. Mi resi

conto che era avvolto in un alone di conto che era avvolto in un alone di luce. Guardai meglio e vidi che luce. Guardai meglio e vidi che

aveva tra le braccia Gesù Bambino. aveva tra le braccia Gesù Bambino. Rimasi allibito sulla porta della mia Rimasi allibito sulla porta della mia

cella. Mi inginocchiai. Padre Pio cella. Mi inginocchiai. Padre Pio passò accanto a me tutto raggiante, passò accanto a me tutto raggiante, e non si accorse neppure della mia e non si accorse neppure della mia

presenza”. presenza”. Ideato da Anna Lollo