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Anno XXVIII - n. 28 14 ottobre 2002 Settimanale - Spedizione periodico in abbonamen- to postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Poste italiane DCO/DC - BO Avventura Avventura L’ULTIMA DEI CAIMANI L’ULTIMA DEI CAIMANI Le Tr Le Tr aversie aversie dell dell At At tr tr aversament aversament o o SCOUT - Anno XXVIII - Numero 28 - 14 ottobre 2002 - Settimanale - Spedizione periodico in abbonamento postale legge 662/96 art.2 comma 20/c Poste italiane DCO/DC - BO - 0,51 - Edito dall'Agesci - Direzione e pubblicità Piazza Pasquale Paoli, 18 - 00186 Roma - Direttore responsabile Sergio Gatti - Registrato il 27 febbraio 1975 con il numero 15811 presso il Tribunale di Roma - Stampa So.Gra.Ro., via I. Pettinengo 39, Roma - Tiratura di questo numero copie 60.000 - Finito di stampare nell’ottobre 2002 – La rivista è stampata su carta riciclata Associato all'Unione Stampa Periodica Italiana

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Anno XXVIII - n. 2288 14 ottobre 2002

Settimanale - Spedizioneperiodico in abbonamen-to postale art. 2 comma

20/c legge 662/96 - Posteitaliane DCO/DC - BO

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SCOUT - Anno XXVIII - Numero 28 - 14 ottobre 2002 - Settimanale - Spedizione periodico in abbonamento postale legge 662/96 art. 2 comma20/c Poste italiane DCO/DC - BO - € 0,51 - Edito dall'Agesci - Direzione e pubblicità Piazza Pasquale Paoli, 18 - 00186 Roma - Direttoreresponsabile Sergio Gatti - Registrato il 27 febbraio 1975 con il numero 15811 presso il Tribunale di Roma - Stampa So.Gra.Ro., via I. Pettinengo39, Roma - Tiratura di questo numero copie 60.000 - Finito di stampare nell’ottobre 2002 – La rivista è stampata su carta riciclata

Associatoall'Unione StampaPeriodica Italiana

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È l’anno delle squadriglie

...è “Tempo di Squadriglia”!

Lettera ai genitori

Intervista agli incaricati nazionali di branca E/G

Lettera dell’A.E.

Gesù amico

La Preghiera in Squadriglia

La carta dell’impeno... iniziamo a conoscerla...

Il Libro d’Oro

Due Squadriglie in gamba!

Il Consiglio Capi

L’arte dello scout!

La riunione di Squadriglia

A ciascuno il suo: gli incarichi di Squadriglia

Quaderno di caccia (QDC!)

Un’idea per il quaderno di caccia: la copertina in cuoio

Idea! Il porta-fazzolettone di squadriglia

Impresa

Equipaggiamento di Squadriglia

Equipaggiamento personale

Un’avventura chiamata Uscita di Squadriglia

JOTA e JOTI

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

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II nizia l’anno scout! Immagino sareteben pronti per diventare la migliore

squadriglia… competenti per essere utilied autonomi, meritare fiducia, far crescerequelli appena arrivati, vivere bene l’avven-tura. Inoltre… quest’anno si concluderàcon il Campo NazionaleCampo Nazionale! Ma chi non civa concluderà comunque con un “solito”entusiasmante Campo Estivo!Con Avventura saremo vicini a tutti: ovun-que voi deciderete di andare a viveresplendide avventure. Noi desideriamo chequesto sia soprattutto l’anno dellel’anno delleSQSQUUADRIGLIE…ADRIGLIE… chiaramente autono-me! Ritengo che ogni squadriglia desideripartecipare al Campo Nazionale, viverequest’esperienza di forte autonomia,accanto ad altri ragazzi provenienti dacento (…mille!?) luoghi diversi, non puònon stimolare la fantasia e la voglia di sco-perta che è nel cuore di ogni scout eguida che si rispetti… o no?!

Possono però esistere anche dei motiviper non andare al Campo Nazionale:• Non v• Non volete andarci…olete andarci… non siete sicuridella vostra competenza? Non ve la senti-te di affrontare l’autonomia? Beh, sarà ilcaso che vi diate una mossa perché allora

non siete pronti nemmeno per il vostrocampo estivo!• I v• I vostrostr i capi non vi capi non vogliono mandarogliono mandar viviperché dicono che non siete autonoperché dicono che non siete autono--mi…mi… Beh, o hanno torto loro oppure voiavete sbagliato qualcosa, la vostra squadri-glia ha bisogno di entusiasmo e grinta altri-menti non vivrà molto bene l’avventura, nédurante l’anno né al campo estivo ed avràsempre bisogno della presenza dei Capi.• • AltrAltr i motivi…i motivi… ce ne possono essere divalidi ma ce ne saranno anche tanti super-ficiali o forse stupidi; se credete potreteraccontarceli, siamo raggiungibili ai notiindirizzi per posta o su Internet.In ogni caso, e chiudo, abbiamo pensatoa questo numero speciale per offrirvimezzi che possano aiutarvi a conquistaresempre più autonomia e farvi arrivarenel migliore dei modi al VOSTROcampo, sia esso Nazionale o estivo.Tra i suggersugger imentiimenti troverete: una cosanuova, la carta dell’impegno, di cui si parleràancora, i consigli pratici su come preparareda soli i momenti di preghiera e su comeorganizzarvi in altre importanti fasi dellavita di Squadriglia (…la riunione, il trapas-so nozioni, l’equipaggiamento, ecc.).Un grande anno scout e buona caccia.

Avventura 7/2002Avventura 7/2002

ottobreSommario

Avventura 7/2002

DDiirreettttoorree RReessppoonnssaabbiillee::Sergio GattiRReeddaattttoorree CCaappoo:: Giorgio CusmaIInn rreeddaazziioonnee:: Don TarcisioBeltrame, Franco Bianco, MauroBonomini, Luciana Brentegani,Filomena Calzedda, MargotCastiglione, Don Giovanni Cigala,Dario Fontanesca, Chiara Franzoni,Emilio Gallino, Stefano Garzaro,Giorgio Infante, Maria AntoniettaManca, Don Damiano Marino,Sandro Naspi, Francesco Neri,Antonio Oggiano, Don PedroOlea, Andrea Provini, EnricoRocchetti, padre Stefano Roze,Isabella Samà, Stefano Sandri,Alessandro Testa, Paolo Vanzini,Claudio J. Vinci, Carlo VolpeGGrraazziiee aa:: Rosaria Bruni, AndreaBrignone, Piero Gavinelli

PPrrooggeettttoo ggrraaffiiccoo::Giovanna MathisGGrraaffiiccaa:: Giovanna Mathis, LuigiMarchitelliDDiisseeggnnii:: Franco Bianco, GiorgioCusma, Riccardo Francaviglia,Chiara Franzoni, Adriano Perone,Paolo Vanzini, Claudio J. VinciFFoottoo:: Archivio Agesci

Per scrivere, inviare materiale,corrispondere con AAvvvveennttuurraaecco il recapito da riportareesattamente sulla busta: AAggeessccii -- RReeddaazziioonnee ddii AAvvvveennttuurraa PPiiaazzzzaa PPaassqquuaallee PPaaoollii 1188,,0000118866 RROOMMAAssccoouutt..aavvvveennttuurraa@@aaggeessccii..iitt

AAvvvveennttuurraa oonn lliinnee::wwwwww..aaggeessccii..iitt//aavvvveennttuurraa//WWeebbmmaasstteerr:: Emanuele CesenaManoscritti, disegni, fotografie,ecc. inviati alla redazione nonvengono restituiti.

ÈÈ ll’’aannnnoo ddeelllleessqquuaaddrriigglliiee

Errata CorrigeScusateci! Nello scorso numero� il n° �� alla �a pagina dell’inserto sulla vita di Baden Powell� nel paragrafo“Il fratello maggiore” si parla del primo campo scout a Brownsea e delle � squadriglie che vi parteciparono:c’erano i Lupi� i Tori� i Corvi ed i…Chiurli ma non i Salmoni come erroneamente indicato!Il primo ad accorgersene è stato� e non poteva essere altrimenti� il Capo Scout� Complimenti Piero!

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

Carissimi esploratori e guide, que-sto sarà un anno molto specialeper la nostra associazione, sarà l’an-no del campo nazionale (davent’anni non se ne fa più uno) masarà anche un anno dedicato atutte le squadriglie, alla loro com-petenza e alla loro autonomia…Nei mesi scorsi avete ricevuto unalettera dagli Incaricati Nazionali…chiedetela ai vostri capi e leggetela,scoprirete che quest’anno non saràimportante solo per le squadriglieche decideranno di partecipare alcampo nazionale ma anche per chistarà a casa… infatti chiediamo a

tutte le squadriglie d’Italia di impe-gnarsi in un percorso di prepara-zione per rafforzare la propriaautonomia, la propria competenzae il proprio spirito…Sarà una grande sfida che si conclu-derà quest’estate con l’avventuradel campo nazionale e dei campiestivi di reparto…Raccoglierete la sfida!?

L’obiettivo: campi estivi, campi di squadriglia

Gli obiettivi del lavoro che vi propo-niamo sono fondamentalmente tre:

……èè ““TTeemmppoo ddii SSqquuaaddrriigglliiaa””!!

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

• aumentare l’autonomia dellevostre squadriglie

• acquisire una competenza di grup-po in una tecnica specifica

• realizzare il vostro prossimocampo estivo in prima personalavorando in Consiglio Capi e insquadriglia delegando il meno pos-sibile ai capi reparto…

Che cosa significa autonomia di squadriglia

Per una squadriglia essere autonomasignifica possedere proprio materiale,essere in grado di agire da sola, esse-re capace di fare buone riunioni ebuone uscite, di prendere decisionicon democrazia.

Come si acquisisce una compe-tenza di gruppo

Scegliete una tecnica fra quelle elen-cate nel box (sono le stesse dellespecialità di squadriglia) approfonditela tecnica e poi realizzate almenoun’impresa e una missione…

Ambiti tecnici fra cui scegliere

alpinismoartigianatocampismocivitasesplorazioneespressionegabbierigiornalismointernazionalemeteorologianaturanauticaolympiapronto interventospeleologia

Dove ricercare aiuto

In questi mesi, a partire da questonumero,Avventura vi affiancherà…con articoli specifici e con un indirizzodi posta elettronica tramite cui laredazione e la pattuglia nazionale e/grisponderanno ai vostri dubbi e quesiti([email protected]).

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In consiglio capi dovrete fare il punto sul vostro repar-to e riflettere su quanto segue...“Per vivere l’avventura, per vivere le attività che ci pro-pone lo scautismo, in autonomia e in sicurezza, sononecessarie delle competenze e delle abilità che devonoessere comuni a tutti, al di là degli interessi, delle spe-cialità, degli incarichi e posti d’azione. Considerato que-sto e la situazione attuale del nostro reparto quali sonole abilità e le competenze che tutti nel nostro repartodovrebbero conoscere per essere migliori e più autono-mi rispetto lo scorso anno? Come possiamo migliorare ilnostro reparto? Da chi ci possiamo farci aiutare in que-sto cammino (maestri di specialità, genitori, esperti,ecc.)?…”

Ogni squadriglia, in fase di programmazione delle attivitàdell’anno, dovrà partendo dalla propria realtà, tenendosempre presente come riferimento la Legge e laPromessa, prendersi degli impegni concreti e assumereuno stile di lavoro. In altre parole ogni squadriglia dovràagire sulla realtà seguendo una “bussola”, avendo cioèuno scopo, un valore che l‘orienta; desiderando fare delbene e “rendersi utili”… (lasciare un segno)

Ogni capo e vice capo squadriglia dovrà preoccuparsi chetutti i propri squadriglieri (anche i più piccoli) acquisi-scano le competenze di cui sopra… i capi reparto liaiuteranno a ripassare le tecniche. Il consiglio capi potràpensare di organizzare delle attività di reparto ad hoc(magari invitando esperti esterni o facendole gestire daesploratori e guide che hanno approfondito particolaritecniche).

Sistemare il materiale e l’equipaggiamento di squadriglia.

Ripassare le tecniche fondamentali (pronto soccorso,topografia, i nodi e le legature principali, ecc.).

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Consiglio capi

Consiglio diSquadriglia

cchhii ffaa......cchhii ffaa...... ......ccoossaa......ccoossaa tteemmppiitteemmppii cchhii ffaa......cchhii ffaa...... ......ccoossaa......ccoossaa tteemmppiitteemmppii

Capi e Vice

Squadriglia

Squadriglia

Entro ottobre 2002

Entro ottobre 2002

Entro SanGiorgio 2003

Entro Natale 2002

Entro SanGiorgio 2003

Squadriglia

Squadriglia

Zone

Consiglio capi

Entro SanGiorgio 2003

Entro SanGiorgio 2003

I giochi di San Giorgio

Per tutta ladurata delpercorso

Ogni squadriglia dovrà scegliere un ambito tecnico su cuilavorare. Realizzare: 1. un’impresa 2. una missioneGli ambiti tecnici fra cui scegliere saranno quelli identificatidalle specialità di squadriglia: alpinismo, artigianato, campismo,civitas, esplorazione, espressione, gabbieri, giornalismo, interna-zionale, meteorologia, natura, nautica, olympia, pronto inter-vento, speleologia. Sia la missione che l’impresa dovranno esse-re attinenti l’ambito tecnico scelto. Chi vorrà potrà prosegui-re il cammino puntando alla conquista della specialità di squa-driglia. Prima di pensare all’impresa ogni squadriglia dovràrealizzare una piccola carta dell’impegno, cioè, tenendo pre-sente la Legge e la Promessa, analizzare la propria realtà (par-rocchia, quartiere, paese), individuare le emergenze e i pro-blemi e cercare di realizzare non delle imprese fini a se stes-se ma che lascino un segno… che siano utili.

Realizzare un’uscita di squadriglia con pernottamento.Realizzare un’uscita di squadriglia, assieme alla cura delmateriale e al ripasso delle tecniche fondamentali vi per-metterà di mettere alla prova la vostra autonomia e ilvostro spirito di squadriglia.

Per le squadriglie di molte zone e regioni il San Giorgiosarà un’occasione per saggiare la propria autonomia disquadriglia, sfidarsi e confrontarsi sul lavoro fatto… un po’come per gli antichi cavalieri durante le giostre.

Il consiglio capi dovrà seguire tutto il percorso e il sentie-ro dei singoli:• ragionando sugli incarichi e i posti d’azione• ragionando sull’impresa e sulla specialità di squadriglia• identificando un maestro di specialità per tutte le spe-

cialità e appendendo l’elenco in sede• identificando le persone che potranno aiutare le squa-

driglie ad approfondire le tecniche• confrontandosi sul lavoro di ogni squadriglia e gesten-

do i problemi che si presenteranno man mano.

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RReeppaarrttii cchhee nnoonn ppaarrtteecciippeerraannnnoo aall ccaammppoo nnaazziioonnaallee::RReeppaarrttii cchhee nnoonn ppaarrtteecciippeerraannnnoo aall ccaammppoo nnaazziioonnaallee::iill ccaammppoo eessttiivvoo ccaammppoo ddeellllee ssqquuaaddrriigglliiee!! iill ccaammppoo eessttiivvoo ccaammppoo ddeellllee ssqquuaaddrriigglliiee!!

Consiglio capi

Squadriglia

Squadriglia ecapi reparto

Squadriglie

Primavera 2003

Al campo

Al campo

Entro ottobre 2003

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Consiglio capie reparto

Capi repartoe comunità capi

Consiglio Capie reparto

Squadriglie ereparto

Entro 31 ottobre 2002

All’inizio dell’anno scout

Entro il camponazionale

Al campo nazionale

cchhii ffaa......cchhii ffaa...... ......ccoossaa......ccoossaa tteemmppiitteemmppiiIl consiglio capi realizza il sopralluogo delcampo e lo progetta (angoli, costruzionidi reparto, programma di massima delleattività, eventuali uscite di reparto, tema,ambientazione, ecc.)

Ogni squadriglia realizza al campo un’im-presa attinente all’ambito tecnico scelto

Ogni squadriglia realizza una missioneattinente all’ambito scelto

Le squadriglie che saranno riuscite a con-quistarlo riceveranno il guidoncino verde

Decidere se partecipare al campoe iscriversi

Coinvolgere i genitori rendendolipartecipi del percorso in prepara-zione al campo e spiegando loroche cosa i ragazzi andranno a fare.

Autofinanziamento su progetto delconsiglio capi (tenendo conto di unincontro di consiglio capi di forma-zione)

Al campo ogni squadriglia:• sceglierà alcune attività fra quelle

proposte (laboratori, GG, raid,ecc.)

• realizzerà un impresa con il sup-porto di un Maestro di specialità

• realizzerà una missione attinenteall’ambito scelto

• riceverà il guidoncino verde (selo avrà conquistato)

• si confronterà sulla carta dell’im-pegno delle squadriglie.

Ricordate inoltre che il camponazionale sarà, per le vostre squa-driglie, come una grande missionedurante la quale avrete il dovere ditener alto il buon nome e l’onoredel vostro reparto e della vostrasquadriglia

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Lettera ai genitoriiinn vviissttaa ddeell CCaammppoo NNaazziioonnaalleeiinn vviissttaa ddeell CCaammppoo NNaazziioonnaallee

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

risorse in un’atmosfera di fiducia reciproca.Ai ragazzi piace incontrarsi, lavorare, sperimentare situazioni e

modi sempre diversi di stare insieme. Su questa richiesta antica e semprenuova abbiamo radicato il rilancio della vita e dello spirito di squadriglia.

Il Campo Nazionale infatti è un campo di squadriglia: ci si iscrive direparto, ma ogni squadriglia viene inserita in un reparto di formazione(comprendente cioè provenienze diverse), con il mandato di andare perincontrare gli altri.

Un campo del genere è una grande sfida: non lo si puòimprovvisare e richiede impegno, preparazione accurata e coinvolgente,seria e condivisa da parte di tutti coloro che credono nello scautismo, equindi anche da voi.

Al Campo Nazionale giochiamo, preghiamo, ci divertiamo insieme. Iragazzi e le ragazze vivono imprese e missioni, approfondiscono tecniche,realizzano raid con altre squadriglie o con l’aiuto di capi e adulti esperti.

Abbiamo la certezza che, a Raffaele, Andrea, Alessia e a tutte leguide e gli esploratori dei nostri reparti, la proposta di un campo di squa-driglie fa già brillare gli occhi di gioia.

La partecipazione dei ragazzi e delle ragazze aquesto incontro nazionale è, da parte vostra,

un gesto di grande fiducia nei confrontidella nostra Associazione. Noi, d’altraparte, stiamo già lavorando da due annicon serietà e responsabilità per dare airagazzi e alle ragazze una nuova possi-bilità di sperimentare l’avventura a cuilo scautismo ci invita ogni giorno.

“Lo scautismo è l’occasionemigliore al mondo per abituare un ragaz-

zo a contare su se stesso e per equipag-giarlo per le battaglie della vita”: non sonoparole nostre, ma di Baden-Powell, nostrofondatore.

Il vostro appoggio, cari genitori, èprezioso, e noi ve ne ringraziamo.

Rosaria Bruni e Andrea BrignoneIncaricati nazionali della Branca EG

iinn vviissttaa ddeell CCaammppoo NNaazziioonnaalleeiinn vviissttaa ddeell CCaammppoo NNaazziioonnaallee

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

Carissimi,sicuramente anche a voi è giunta la notizia del prossimo Campo Nazionaleper gli esploratori e le guide “SSqquuaaddrriigglliiaa:: uunn’’aavvvveennttuurraa nneell tteemmppoo”, del-l’agosto 2003.

Non sembra che l’Italia di oggi, dei consumi facili, della competi-zione, della comunicazione sempre più televisiva, sia ancora la società dichi voglia applicare i principi dello scautismo: semplicità,essenzialità e coinvolgimento di tutti perché nessuno riman-ga spettatore. Ma per noi la sfida è sempre aperta. Leragioni per proporre questa grande impresa sono molte.Tra queste, alcune ci sembrano particolarmente impor-tanti: creare occasioni in cui iragazzi e le ragazze sianoveri protagonisti in un’e-poca che li rende spessosoggetti di consumo,anziché titolari di un’au-tentica cittadinanza; daparte di noi capi, impara-re a cogliere le nuovedomande, le attese, ibisogni dei ragazzi;continuare a percorrerestrade su cui capi e ragazziinsieme camminano e cre-scono, cambiando se stessie le loro relazioni con glialtri per migliorare, lenta-mente, il mondo.

È un campo pensato perdare ritmo a un percorso di cre-scita complessiva; per metterein moto pensieri e cuore; perevocare desideri di autenticaavventura; per raccogliere energie e

LettLettera ai gera ai genitenitoror ii

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Chi sono gli IncaricatiNazionali? Sono Andrea, questo è il 4 anno diIncaricato Nazionale di Branca E/G.Sono stato Incaricato RegionaleBranca E/G della Campania. Hofatto il Capo Reparto per sette anni,il Capo Clan e per un anno ilMaestro dei Novizi, sono capocampo dei Campi di FormazioneAssociativa.Il mio gruppo è il Napoli 6. Nonsono sposato e lavoro comeConsulente informatico per tipogra-fie e società che lavorano nel campodella grafica.Sono Rosaria, Incaricata Nazionale diBranca E/G da tre anni e CapoCampo del Campo Nazionale E/Ginsieme ad Andrea, sono sposata edho una figlia.In precedenza, nell’Associazione, horicoperto i seguenti incarichi: sonostata Incaricata della FormazioneCapi in Regione Lazio, Incaricata diBranca E/G e Incaricata FormazioneCapi di zona, capo Campo di

Formazione Metodologica di brancaE/G, e capo Campo FormazioneAssociativa di branca E/G eInterbranca. Per dieci anni ho fatto laCapo Reparto. Sono stata in Branco,in Noviziato e ho ricoperto il ruolodi Capo Gruppo, attualmente lavorocome Direttrice dell’Istituto SacroCuore.

Come è nata l’idea di unCampo Nazionale e quali sonole ragioni che vi hanno indottia proporre questa grandeimpresa?

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Andrea: A ventanni di distanza dalprimo Campo Nazionale E/G, cisembrava che esploratori e guideavessero bisogno di un momento diincontro e di festa.Rosaria:Vuole essere un momentoimportante e significativo per tuttigli esploratori e le guide, andareincontro agli altri, scambiarsi le pro-prie competenze.Andrea: Incontrarsi per mettereinsieme le proprie esperienze, leproprie competenze e soprattuttoaccogliere e conoscere altre squa-driglie. È un Campo impostato sullasquadriglia, quindi ogni squadrigliadovrà prepararsi per il CampoNazionale seguendo un percorso edandosi degli obiettivi e decidere leimprese da fare per raggiungere taliobiettivi.

Quali sono i temi più impor-tanti di questo CampoNazionale?Andrea: l’autonomia di squadriglia, ilprotagonismo di tutti gli esploratori eguide, il consiglio capi, il sentiero.Èimportante anche la fiducia e l’impor-tanza che diamo alla squadriglia e gliincontri che avverranno tra ragazzi.

In sintesi, che cos’è il CampoNazionale? Andrea: È il Campo delle squadriglie.Immaginate questo Campo in cui sicreeranno dei Reparti con squadri-glie di diverse realtà che potrannoincontrarsi e vivere insieme. Ognunoporterà la propria esperienza, la

propria competenza, la propria alle-gria, il proprio contributo nelleimprese e frequentando i numerosilaboratori si arricchirà di nuove tec-niche.Rosaria: È una grande avventura, èuna grande occasione per incontra-re tanti fratelli scout.

In sintesi, qual è il cammino diuna Squadriglia che volesseiscriversi al Campo? Rosaria: Ci si iscrive per Reparto, equesto è importante dirlo, è tutta la“comunità” che decide di iscriversi aquesto grande evento. Ci sono unaserie di impegni, che tutto il Repartoprende nei confronti delle squadri-glie che partecipano al Campo. Ognisquadriglia dovrà scegliere un ambi-to su cui lavorare, realizzare un’im-presa, un uscita, una missione ecc.; sipotrà puntare anche alla conquistadella “Specialità di Squadriglia”. Ognisquadriglia dovrà, facendo riferimen-to alla propria esperienza, elaborarela propria “carta d’impegno”.Al Campo Nazionale, tutte le “carted’impegno” andranno a costituire “IlPatto delle Squadriglie”.Andrea: Uscirà a breve su “Scout –Avventura” un articolo che spie-gherà nei dettagli questa “Cartadegli Impegni”. Quindi nel proprioReparto, bisogna prepararsi all’even-to mettendo alla prova la propriaautonomia e preparandosi conimpegno all’incontro con le altresquadriglie. Scegliendo di realizzareuna o più imprese in un ambito par-

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

ticolare con l’uso di più tecniche.

Facciamo un gioco: ognuno divoi sceglierà 4 o 5 lettere del-l’alfabeto e dovrà usarle comeiniziale di un ingrediente indi-spensabile alla buona riuscitadel Campo Nazionale?

Rosaria: G come gioco, A comeavventura, F come fratellanza, Scome stileAndrea: V come voglia di fare, Ccome competenza, G come gioiadell’incontro, S come sentiero, Acome armonia con il proprioReparto e la propria squadriglia.

SSeennttiiaammoo uunn ppoo’’ cchhee ccii ddiiccoonnoo......SSeennttiiaammoo uunn ppoo’’ cchhee ccii ddiiccoonnoo......

Avventura 7/2002Avventura 7/2002

Immaginate di dover reclutaregli scout e le guide che parte-ciperanno al campo uno peruno fino nelle loro abitazioni:che messaggio inviereste…quali slogan? Andrea: Dopo vent’anni, una nuovaAvventura inizia….non può iniziaresenza di te!!!Rosaria: La meridiana indica iltempo… questo è il vostro tempo!!!Se il tempo è vostro, non poteteassolutamente mancare… altrimentiil tempo, di chi sarebbe?Smettiamo di guardare sulle rivistele imprese che realizzano gli altri.Una grande quantità di attività eimprese vi attendono… non aveteche l’imbarazzo della scelta.Vi atten-diamo per realizzarle insieme!

Ciò che Rosaria ed Andrea hanno suggerito e raccomandato alle

squadriglie è valido anche per quelle che non vanno

al Campo Nazionale! Anche il proprio Campo Estivo è un importantemomento di incontro e

di crescita… quindi preparatevi e preparatelo

ugualmente con tanta cura.

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Lettera dell’Assistente eccleiinn vviissttaa ddeell CCaammppoo NNaazziioonnaalleeiinn vviissttaa ddeell CCaammppoo NNaazziioonnaallee

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

della squadriglia si deve vedere anche nella preghiera. Al CampoNazionale ci saranno dei momenti nei quali la preghiera sarà totalmen-te nelle vostre mani. Sono certo che molte squadriglie già hanno unbuon livello di autonomia nella preghiera perché sono abituate a dedicarleuno spazio nella riunione di squadriglia, ma ce ne sono altre che sonomolto distratte in questo. Perciò Avventura farà un cammino di avvicina-mento al Campo Nazionale offrendovi in alcuni numeri delle idee, e in altridei materiali perché possiate costruire da soli la vostra preghiera di squa-driglia. Fatelo e preparatevi a far da soli al campo. La preghiera infatti èuno dei modi di adempiere la Promessa scout là dove abbiamo detto:“Prometto di fare il mio dovere verso Dio”. Nel nostro rapporto con Dioabbiamo il dovere di parlare con Lui, cioè di pregare. Così la nostra fedediventerà più robusta e il nostro agire più coerente, quindi adempiremo

l’altra parte della nostra promessa: “Aiutare gli altri in ognicircostanza”.

Vi ho parlato di una preparazione spiri-tuale al campo, ma al

campo bisogna giungerepreparati in tutto.Siamo chiamati a vive-re un campo esem-plare nel quale si

possa vedere quantosiano bravi tutti gli

esploratori e le guide, per-ché la nostra giovinezza ci deve

preparare a lasciare il mondo un po’migliore di come l’abbiamo trovato,

che è una forma per costruire il Regno diDio sulla terra.

Fraternamente vi auguro BuonaCaccia!

Don Pedro OleaA.E. Nazionale

iinn vviissttaa ddeell CCaammppoo NNaazziioonnaalleeiinn vviissttaa ddeell CCaammppoo NNaazziioonnaallee

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

Carissimi Capo e Vice Capo Squadriglia,non tanto tempo fa gli Incaricati Nazionali di Branca E/G vi hanno convo-cato al Campo Nazionale di prossima celebrazione. È tempo di avventuraal quale bisogna giungere preparati.

È un campo che ha come base, la base stessa dello Scautismo: laSquadriglia. Ma in questo campo sono chiamate delle squadriglie fatte daesploratori e guide in gamba. Vogliamo delle Squadriglie autonome, chesappiano lavorare senza esser continuamente supportate dai capi, squadri-glie responsabili fatte di persone che da sole sanno prendere decisioni matu-re; squadriglie tecnicamente preparate, perché solo chi sa la tecnica è ingrado di fare con competenza. Lo scautismo non può vivere senza tecnica,perché non può dormire bene chi non sa piantare bene una tenda, non puòmangiare bene chi non sa costruire un tavolo comodo e non sa cucinare, nonpuò sopravvivere chi non si sa orientare e non sa come nutrirsi nel bosco.

Oggi vi scrivo io Assistente Ecclesiastico Nazionale per ricordarvialcune cose in vista delCampo Nazionale:innanzitutto cheil Campo, comeogni campo diReparto è untempo privi-legiato nelrapporto conDio. La natura ciparla di Lui, e la fra-ternità scout ci ricordail dovere che abbiamo diamarci gli uni gli altri. IlCampo Nazionale, vissuto in luo-ghi molto belli e con ragazzi ditutta Italia, deve ancora di più avvici-narci al Signore Gesù nostro amico princi-pale. Questo, al campo si deve vedere!

Poi è un dovere ricordarvi che l’autonomia

LettLett era dell ’A.E.era dell ’A.E.

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

II vecchi esploratori e le attempa-te guide dello scautismo italiano

sono convinti fin da ragazzi che illoro migliore amico sia Gesù.Questo convincimento ha avuto unagrande importanza nella loro vita: sisono comportati di conseguenza.Ma la cosa più importante è cheessi hanno ragione. Gesù é il piùgrande amico dei suoidiscepoli, ed essere legati a Lui èproprio una buona cosa.Se noi percorriamo i Vangeli vedia-mo l’amicizia di Gesù per Marta eMaria, per Lazzaro, alla cui mortepianse Gesù, per i giovani sposidelle nozze di Cana, e persino perGiuda che lo tradì. Dice SanMatteo che nel momento in cuiGiuda lo consegnava agli sbirri conun bacio – che è un gesto di amici-zia -, Gesù gli disse: “Amico, per que-sto sei qui!” Si dimostrò amico perfi-no di chi lo tradiva.

Del resto Gesù disse che nessunoha un amore più grande dichi dà la vita per l’amico. Edè quello che lui fece: diede la vitaper tutti ed ognuno di noi, per chilo segue e per chi lo tradisce. Pertutti, per te.

Ma l’amicizia di Gesù per noi non èun fatto storico. È qualcosa di oggiperchè Gesù è vivo, ed è pre-sente in mezzo a noi dopola sua Resurrezione. “Dove dueo tre sono riuniti nel mio nome, lasono Io in mezzo a loro” (Matteo18,20). Quindi noi possiamo coltiva-re la nostra amicizia con Gesù che è

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presente in mezzo a noi, nellaChiesa, nell’Eucarestia, nella suaParola, nei piccoli e nei poveri, ecc.Gesù non è visibile con gli occhi delcorpo, come gli altri nostri amici, maè visibile con gli occhi dell’anima.Quindi con Gesù noi possia-mo parlare, lo possiamoascoltare, ci possiamo confi-dare con lui, gli possiamoraccontare i nostri dispiace-ri come con qualunque amico ter-reno, con la sola differenza che

mentre questo ci può lasciare, cipuò tradire, può non riuscire a com-prenderci, Gesù no; Gesù non cilascia, non ci tradisce. Caso maisiamo noi che lo lasciamo, ci allonta-niamo da Lui o lo offendiamo con iltradimento.Ma Gesù è un amico che anche inquesti casi non ci abbandona offeso,ma cerca di nuovo la nostra amiciziaperché sa che solo vicino a Lui iragazzi sono felici. E noi ci teniamoalla felicità. Seguiamo perciò il nostroamico Gesù. Ascoltiamolo perchéLui parla in vari modi. Parla attra-verso il Vangelo, quindi ascoltiamoe leggiamo il Vangelo. Parla allanostra coscienza, quindi ascoltiamociò che la coscienza ci dice. Parlaattraverso i consigli che ci danno lepersone che ci vogliano bene, quin-di valutiamo questi consigli concura. E poi a nostra volta parliamocon Gesù attraverso la preghiera.Perché la preghiera è pro-prio questo: parlare conGesù come parliamo congli altri nostri amici. Per que-sto non c’è né un tempo né unluogo stabilito. Possiamo parlarecon Gesù quando vogliamo ecome vogliamo, perché Gesù è unamico sempre disponibile.

È il miglior amico della guida e del-l’esploratore. Seguiamolo.Buona Caccia a tutti.

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

QQ uando vogliamo bene ad unapersona, quando ne abbiamo

fiducia e con lei stiamo bene, civiene naturale cercarla, parlarci, con-fidarci, e spesso ci basta il solo stareinsieme. Così con Dio. Ecco allorache la preghiera è crearequesto dialogo, cercare lavicinanza della persona cheamiamo e da cui siamoamati. Lo stesso Gesù, ce lo rac-contano i Vangeli, spesso si ritrovava

in disparte per pregare il Padre suo,per confidarsi con lui nei momentidifficili, ma anche solo per stare insua compagnia. Così ha insegnato afarlo ai suoi discepoli, così insegna afarlo anche a noi. E siccome Dio nonè una persona che possiamo vedereo toccare, ci rassicura che, special-mente quando si è riuniti nel suonome, lui è lì presente (cfr. Mt 18,19-20), pronto a concederci quantochiederemo.

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

Ognuno, nella propria vita, pianopiano conosce sempre di più Gesù einizia a volergli bene, trova nellasua giornata dei momenti dipreghiera, che diventano semprepiù autentici quanto più si è incomunione con lui. Anche inSquadriglia, quando si è riuniti perlavorare assieme, si può trovare unmomento per la preghiera, a sottoli-neare il fatto che tutto ciò che com-piamo lo facciamo alla presenza econ l’aiuto di Gesù.Siccome ognuno, a seconda del cam-

mino che ha fatto, anche in relazionecon l’età, ha modi diversi di collo-quiare con il Signore, quando si èriuniti assieme è bene trovare unmodo comune, uno schema daseguire, che aiuti tutti a sapersi affi-dare a Gesù, a sentirlo accanto nelleattività, a saper contare su di lui.Ecco allora che gli esploratori e leguide più grandi (specie quelli in cam-mino verso la quarta tappa), per ognioccasione in cui la Squadriglia si riuni-sce (riunioni, uscite, imprese, campoestivo, giochi,...) possono preparare una

Anche nel campo della preghiera troviamo in molte Squadriglie antiche tra�dizioni� come l’avere il proprio SANTO PROTETTORE o una propria preghiera diSquadriglia� I Santi sono coloro che hanno già raggiunto� dopo la morte� la vicinanzapiena con Gesù� e spesso li invochiamo perché intercedano per noi presso dilui� Ecco allora che una Squadriglia può scegliersi un Santo� un esempio per�ché anche noi possiamo� fin da ora� stare accanto a Gesù� Ricordandoci sem�pre che lui (o lei) è un nostro amico che ci aiuta ad arrivare al Signore� pos�siamo festeggiarlo e partecipare alla Messa nel giorno della sua festa� riem�pire delle sue gesta pagine del Libro d’Oro della Squadriglia� invocarlo neimomenti comuni� fare una piccola edicola in suo onore o raffigurarlo nel�l’angolo di Squadriglia� ���Riguardo alla PREGHIERA DI SQUADRIGLIA� questa può essere composta rivol�gendosi al Signore per ringraziarlo dei suoi doni e per chiedere a lui di aiu�tarci a vivere secondo i suoi insegnamenti� Nella preghiera può apparire larichiesta di saper scoprire il Signore nei fatti della vita di Squadriglia� di sapercondividere assieme gioie e difficoltà� di saper rispecchiare le caratteristichedell’animale di Squadriglia (es�: “Signore� facci essere forti come il leone”�oppure “laboriosi come il castoro”� ���)� e allo stesso tempo lodarlo per lagrandezza dei suoi benefici e perché vi offre la possibilità di condividereassieme tante esperienze� Può essere recitata nei momenti “forti” ed esseremezzo di coesione della Squadriglia�

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

preghiera comune seguendo lo sche-ma che vi suggeriamo qui sotto. Loschema prevede cinque fasi:1. il momento2. i fatti della vita3. la Bibbia4. la risposta5. l’atmosfera.Perché uno schema? Perché, cometutte le altre attività, anche la pre-ghiera comune è bene prepararlanei minimi particolari e senzaimprovvisazione. Per gestire bene leattività, chi organizza deve sempredomandarsi alcune cose e decidernealtre, e tutto ciò non va fatto maiall’ultimo minuto. Preparare le attività

con cura, e per tempo, è una sempli-ce regola dettata dal buon senso edall’esperienza e ciò deve valereanche per la preghiera di Squadriglia.Naturalmente lo schema è uno stru-mento che ci aiuta ad organizzarci,non una bacchetta magica che ci fariuscire automaticamente bene lecose: come ogni attività può averedegli imprevisti, ma non dobbiamodimenticare mai il nostro obiettivo,che è quello di incontrare Gesù,stare con lui.

Vediamo allora le fasi dello schema ele domande che ci aiutano nell’orga-nizzare la preghiera comune:

• IN PIEDI. Stare in piedi ci ricorda tre cose: Gesù che ci ha chiamato amici (ilservo si china davanti al padrone� l’amico lo guarda negli occhi)� il rispet�to per la Parola di Dio e chi la proclama (prendo sul serio ciò che vienedetto)� che siamo pronti a partire quando Gesù ci chiama (atteggiamentodi obbedienza rispetto ai valori che il Signore ci propone)�

• IN GINOCCHIO. Stare in ginocchio è segno di penitenza o di adorazione� Èspesso la posizione della preghiera personale� ed è un gesto di raccogli�mento� di stare in se stessi davanti alla maestà di Dio�

• SEDUTI. Stare seduto è la posizione di chi ascolta con attenzione� pronto afare tesoro di ciò che viene proclamato�

• BATTERSI IL PETTO. È un segno di pentimento� di chi riconosce di aver sba�gliato (cfr� la parabola della preghiera del fariseo e del pubblicano in Lc������)�

• MANI ALZATE. È il gesto della preghiera e dell’offerta� Gli antichi pregavanoalzando le mani� come fa il sacerdote durante la messa quando si rivolgeal Padre�

• SEGNO DELLA CROCE. È il ricordo del nostro battesimo� ricevuto nel nomedella Trinità� ma anche segno della nostra salvezza� venuta proprio per lamorte in croce e resurrezione di Gesù� Con esso iniziamo e concludiamoogni celebrazione e ci segniamo per ricevere la benedizione�

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

1. il momento della preghieraci dà le indicazioni del momento piùadatto e del luogo migliore per lapreghiera. Risponde alle domande:quando si farà? (all’inizio o fine dellariunione, prima dell’impresa, al termi-ne di un gioco, ...); dove si farà? (insede, in tenda, a casa di qualcuno,attorno al fuoco, ...). Sembranodomande ovvie, ma c’è il rischio difare la cosa giusta al momento sba-gliato.Vi può essere d’aiuto suddivi-dere i momenti “forti” da quelli“deboli”: i primi sono quelli in cui siprega dopo aver vissuto un momen-to significativo per la Squadriglia, chel’ha segnata (un’impresa, il campo, unconsiglio di Squadriglia, ...) e la pre-ghiera in questo caso esprime ilbisogno e la gioia di condividere conil Signore quanto siè vissuto e dimeditare ciò nelnostro cuore; isecondi, quelli“deboli”, sonoquelli in cui la pre-ghiera è legata adun incontro abitua-le (ad esempio unariunione), e la pre-ghiera si limita aricordare che ciòche si farà assiemesarà fatto nelnome del Signoree con lui. Alla

domanda sul “dove” si terrà presenteche per i momenti “deboli” ogniposto va bene, mentre per quelli“forti”, più prolungati, bisogna avereattenzione perché il luogo permettadi passare il tempo necessario insilenzio e raccoglimento.

2. la vita nella preghiera: i fattisono le esperienze che abbiamo vis-suto e che ci hanno permesso divedere e sentire Gesù nella nostravita, che ci invitano alla preghiera.Risponde alla domanda: l’attività chestiamo svolgendo, quale opportunitàper la preghiera mi presenta? Taledomanda ci permette di riconoscereGesù presente nella nostra vita, enon soltanto nei momenti di pre-ghiera o nella Messa. Gesù è sempre

presente con noi:nei giochi, nelleimprese, neimomenti di servizio.Il riconoscerlo cipermetterà di capi-re una cosa impor-tante: Gesù siincontra nella pre-ghiera dopo avercominciato a sco-prirlo nella vita.

3. la Bibbianella preghieraLa Bibbia è il luogodove il Signore ci

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

parla e ogni situazione può essereilluminata e orientata dalla Parola diDio. La domanda che ci serve per loschema è: quale “parola” illumina ilmomento che stiamo vivendo? È benequindi che le nostre preghiere com-prendano sempre un brano dellaBibbia o del Vangelo. Un metodo perpregare con la Bibbia può esserequesto, detto “risonanza”: uno leggeil brano, ad alta voce; al termine tuttilo rileggono per proprio conto, insilenzio; quindi chi vuole può leggere

“Preghiera dell’Esploratore” “Preghiera dell’Esploratore” Fa’, o Signore, che io abbia le mani pure,pura la lingua, puro il pensiero. Aiutami a lottare per il bene difficile contro il male facile.Impedisci che io prenda abitudiniche rovinano la vita.Insegnami a lavorare alacremente e a comportarmi lealmentequando tu solo mi vedi, come se tutto il mondo potesse vedermi. Perdonami quando sono cattivoe aiutami a perdonare coloro che non mi trattano bene.Rendimi capace di aiutare gli altriquando ciò mi è faticoso. Mandami le occasioni di fare un po’ di bene ogni giornoper avvicinarmi di più al tuo divin Figlio, Gesù.Amen

“Preghiera della Guida“ “Preghiera della Guida“

Signore, insegnami ad essere generosa,a servirti come lo meriti,a dare senza contare,a combattere senza pensiero delle ferite,a lavorare senza cercare riposo,a prodigarmi senza aspettare altra ricompensache la coscienza di fare la tua santa volontà.Amen

ad alta voce le parole o il versettoche più lo ha colpito. Nei momenti“deboli” si possono scegliere braniche si leggeranno nella Messa dellaDomenica seguente, per quelli “forti”dovete trovare un brano che si adat-ti alla situazione che sta vivendo laSquadriglia, ed in questo, specie all’i-nizio, vi possono aiutare i CapiReparto e il vostro Assistente.

4. la risposta nella preghieraAl Signore che ci parla nella vita enella Bibbia dobbiamo e vogliamodare una risposta, in modo che lapreghiera diventi veramente dialogo.Poiché la risposta è coinvolgimentoe disponibilità da parte ci ciascuno divoi ad accogliere le indicazione dellaParola di Dio, questa risposta è pre-sente in ogni preghiera. La domandaallora sarà: quale forma di rispostausare? Vediamo assieme alcune for-mule per la risposta, da fare inmaniera comunitaria: le preghierebrevi, della tradizione (sia dellaChiesa che dello Scautismo), posso-no essere recitate tutti assieme,oppure ognuno dice una parte dellapreghiera, oppure uno dice unaparte e tutti gli altri la ripetono; altraforma può essere quella usata per lapreghiera dei fedeli, con una preghie-ra detta dai singoli a cui segue unritornello detto da tutti (es.: “Ti rin-graziamo, o Signore”, oppure“Ascoltaci, o Signore”, ...).

5. l’atmosfera della preghieraÈ il modo pratico con cui fare lapreghiera. Risponde alle domande:che posizione si terrà? Quali gesti sifaranno? Si canterà? Il rispondere aqueste domande ci permetterà dicreare l’atmosfera giusta e le posizio-ni che terrete (in piedi, seduti, inginocchio, ...) e i gesti che farete(segno della croce, mani alzate ounite con gli altri, ...) e i canti chesceglierete, sottolineeranno ilmomento che state vivendo e per-metteranno a tutti di concentrarsinella preghiera e di gustarla appieno.Non vi spaventate per questo sche-ma, perché altro non è che unostrumento per cercare di ricordarsitutti gli aspetti, anche quelli che aprima vista possono risultare secon-dari. Appena vi sarete impratichitinell’utilizzarlo vi accorgerete che talifasi diverranno sempre più semplicied automatiche e vedrete allora chenon è difficile lo stare con Gesù, iltrovarlo nei fatti della nostra vita, ilparlare e il confidarsi con lui.

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

Robero DEL RICCIO, La preghierain Squadriglia, Nuova Fiordaliso

Jacques SEVIN, Meditazioni scoutsul Vangelo, Nuova Fiordaliso.

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PPeerr iimmpprreessee cchhee llaasscceerraannnnoo iill sseeggnnoo!!PPeerr iimmpprreessee cchhee llaasscceerraannnnoo iill sseeggnnoo!!DDII AA

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

II l consiglio capi fa il punto sulreparto e riflette su quanto

segue...Per vivere l’avventura, per vivere leattività che ci propone lo scautismo, inautonomia e in sicurezza, sono neces-sarie delle competenze e delle abilitàche devono essere comuni a tutti, aldi là degli interessi, delle specialità,degli incarichi e posti d’azione.Considerato questo e la situazioneattuale del nostro reparto quali sonole abilità e le competenzeche tutti nel nostro repartodovrebbero possedere peressere migliori e più auto-nomi rispetto allo scorsoanno? Come possiamomigliorare il nostro reparto?Da chi possiamo farci aiuta-re in questo cammino(maestri di specialità, genito-ri, esperti, ecc.)?…Teniamo però presente che:• Non si tratta di discute-

re sulle competenzeminime ma sulle comcom--petenze necessariepetenze necessarie adogni esploratore e guida

affinché il reparto sia il migliorreparto e la squadriglia la miglio-re squadriglia (o la squadriglia piùautonoma).

• È una modalità di lavoro plurienlavoro plurien--nalenale (anzi da usare per sempre, irisultati si vedranno solo nel lungoperiodo). Un’idea potrebbe esserequella di far determinare al consi-glio capi, tappa per tappa, le com-petenze richieste ad ogni esplora-tore e ad ogni guida. Il consiglio

LLaa ccaarrttaa ddeellll’’iimmppeeggnnoo......iinniizziiaammoo aa ccoonnoosscceerrllaa......Molti ne parlano… ma che novità è questa!?

PPeerr iimmpprreessee cchhee llaasscceerraannnnoo iill sseeggnnoo!!PPeerr iimmpprreessee cchhee llaasscceerraannnnoo iill sseeggnnoo!!

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

capi dovrebbe basarsi sulla propriaesperienza, rileggendo quantoaccaduto l’anno precedente, spin-gendo gli esploratori e le guideverso le parti mancanti…

• Il consiglio capi deve identificarecose da fare non modi di esserecose da fare non modi di essere

• Ovviamente il percorso di anno inanno deve essere continuativo,senza stravolgimenti.

Tutto ciò contribuirà a rendere pos-sibile la stesura di un progetto checostituirà la base per formulare lalaCarta dell’impegno dellaCarta dell’impegno dellaSquadrigliaSquadriglia: ogni squadriglia dovrà,partendo dalla propria realtà, tenen-do sempre presente come riferi-mento la Legge e la Promessa, pren-dersi degli impegni concreti e assu-

mere uno stile di lavoro. In altre paro-le ogni squadriglia dovrà agire sullarealtà seguendo una “bussola”, avendocioè uno scopo, un valore che l‘orien-ta; desiderando fare del bene e “ren-dersi utili”… (lasciare un segno).

In consiglio di squadriglia Flavia, Marta,Valentina, Francesca, Elena e la caposquadriglia Corinne, discutono sul pro-gramma dell’anno da portare allaprossima riunione di Consiglio Capi.Corinne apre chiedendo un grandeimpegno per quest’anno, “è il mio ultimoanno di reparto e avrei piacere chequesto per la squadriglia Linci fossel’anno più bello da quando la squadri-glia è stata fondata. Durante l’annopassato ci siamo impegnate ma si puòfare ancora di più, possiamo migliorare

in alcune tecniche e una maggio-re organizzazione non ci farebbemale, affrontare le imprese e lemissioni che ci attendono senza ilcoinvolgimento di tutte non è pos-sibile. Avete letto Avventura? Neabbiamo anche parlato inConsiglio Capi, quest’anno ci saràil campo nazionale, non possiamoperdere questa occasione,potremmo costruire la carta dila carta diimpegnoimpegno della nostra squadrigliain vista del campo e programma-re al meglio le nostre prossimeimprese”.Flavia la vice capo squadriglia, haperò da chiarire alcune cose

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PPeerr iimmpprreessee cchhee llaasscceerraannnnoo iill sseeggnnoo!!PPeerr iimmpprreessee cchhee llaasscceerraannnnoo iill sseeggnnoo!!

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rispetto all’anno trascorso, “Credo chesenza il rispetto e l’attenzione per cia-scuna di noi, non ci sarà nessuna bellaattività, non possiamo ripetere gli errorigià fatti, la squadriglia ha bisogno dinoi tutte e se vogliamo divertircidovremmo essere sincere ed oneste,potremmo scambiarci le esperienzescambiarci le esperienzee le competenzee le competenze l’una con l’altra masarà importante esserci prima ditutto”. Marta, la lupetta appena pas-sata dal branco ha tanta voglia di farema allo stesso tempo timore, “in bran-co ho preso la specialità di atleta, chene dite di organizzare un torneo pertutto il reparto?”Valentina, ormai al suo terzo anno inreparto e sempre con i piedi per terra,propone di fare un passo indietro in

vista di un obiettivo per tutto l’anno, “sevogliamo veramente impegnarci emigliorare la nostra squadriglia dobbia-mo partire dalle nostre competenze, lenostre conoscenze tecniche, e definire ipassi che dobbiamo compiere per risul-tare una vera squadriglia, la miglioresquadriglia del reparto, se veramentequesto ci sta a cuore, direi di costruire lanostra carta di impegnocarta di impegno pensandosoprattutto a noi stesse, ai nostrinoi stesse, ai nostrisentierisentieri e alle specialità e brevetti percui desideriamo lavorare”.Francesca, da sempre la sognatrice disquadriglia l’amica di tutte, apre unnuovo orizzonte, “non basta conoscere lenostre competenze, non possiamo guar-dare solo a noi stesse, mi piacerebbepoter fare qualcosa per gli altri, per esse-re una vera squadriglia dovremmolasciare un segno nella realtà che cilasciare un segno nella realtà che cicircondacirconda, c’è tanto bisogno che dovrem-mo solo guardarci intorno per verificaredove e a chi poter donare le nostre com-petenze la nostra gioia ed allegria, checarta di impegnocarta di impegno sarebbe se qualcunonon potrà gioire per le realizzazioni chedecideremo di compiere”.Elena, molto concreta e operativa “voglioraggiungere la specialità di topografa eanimatrice di giochi, l’importante saràdecidere qualcosa che consenta a tuttidi lavorare per il proprio sentierodi lavorare per il proprio sentiero,ma facciamo presto, a parlare ci stufia-mo solamente”.Corinne quindi cerca di chiudere e sinte-tizzare provando a mettere tutti d’ac-

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PPeerr iimmpprreessee cchhee llaasscceerraannnnoo iill sseeggnnoo!!PPeerr iimmpprreessee cchhee llaasscceerraannnnoo iill sseeggnnoo!!

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cordo. “Bene diamoci unasettimana in modo dapoterci guardare intorno,sentire, ascoltare ciò chevorremmo fosse diversointorno a noi, proviamoanche a sognare perchéno, nel nostro piccolo con-tiamo anche noi qualcosa,ma guardiamo anche anoi stesse con quali com-petenze possiamo met-terci a disposizione deglialtri, e infine pensiamo adelle imprese, qualcosa di concreto chepossiamo fare per quest’anno e in vistadel campo nazionale la prossima riunio-ne, che fissiamo ora, definiremo lanostra carta di impegnocarta di impegno e poi partire-mo alla grande”.

PER CONCLUDERE…PER CONCLUDERE…Che ne dite?! Non vi sembra unasquadriglia fantastica? E invece no!Esiste veramente, forse la conoscere-te al campo nazionale, la riunioneper ora non si è ancora svolta, matutto il resto è reale e forse si è giàverificato a settembre in ognunadelle vostre squadriglie. Anche voicome le Linci, sappiate darvi obiettivialti (…anche chi non va al camponazionale deve tenerne conto!). Ognianno è un anno importante e sareb-be bello che ciascuno di voi, con lapropria squadriglia, potesse lasciareun segno nella vita del proprio

reparto. Nulla di parti-colarmente difficile, sitratta di riunire le ideedi tutti in consiglio disquadriglia e costruirela propria carta dicarta diimpegnoimpegno tracciando gliobiettivi interni edesterni, avendo presen-te i talenti della squa-driglia ed il sentiero ditutti.Raggiungere i proprisogni non è facile,

occorre competenza ed impegno,ma al termine dà grande gioia eanche soddisfazione, e poi nondimenticate: non siete certo soli! Ivostri capi, le altre squadriglie delvostro reparto potranno darvi cer-tamente una mano, ma molto dipen-de da voi, questa cellula del repartodeve dare il meglio di sè se vuolelasciare un segno, e poi pensate alcampo nazionale… tante squadriglieche si incontreranno, condividendole proprie carte di impegno e leesperienze fatte in preparazione delcampo… si potrebbe tentare ditracciare una carta di impegno ditutte le squadriglia italiane! Una sfidaveramente impegnativa, che dipen-derà dalle piccole realizzazioni checiascuno di voi saprà fare, nella pro-pria sede, quartiere o parrocchia.Ma ne riparleremo ancora…Buonacaccia quindi e a risentirci presto.

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““QQuueelllloo cchhee ssiiaammoo ee ddii ccoommee lloo ssiiaammoo””““QQuueelllloo cchhee ssiiaammoo ee ddii ccoommee lloo ssiiaammoo””DDII VV

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CCAAPPOO

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

MM olti anni fa (circa 34) fui nomi-nato Capo della squadriglia

Castoro, la più antica squadriglia delReparto “Orsa maggiore”.L’emozione maggiore la ebbi quando,come era tradizione del Reparto, ilvecchio caposquadriglia – alla fine delFuoco di bivacco dell’ultima sera delCampo estivo con una cerimoniamolto semplice che prevedeva la pre-senza del solo Consiglio Capi (allora sichiamava Corte d’Onore) - mi conse-gnò il “Libro d’onore” (in altri Repartiera chiamato “Libro d’oro”) della squa-driglia con queste parole “Eccoti il libroche racchiude quello che siamo e dicome lo siamo: ho fiducia che tu saprai

essere il custode fedele dellostile e della tradizione dellasquadriglia Castoro”.A me, giovane caposqua-

driglia veniva affidato un compi-to di grande responsabilità: farein modo che la squadrigliaCastoro continuasse ad esserequello che in quasi 22 anni avevasempre dimostrato di essere ecioè un gruppo di ragazzi ingamba sui quali si poteva fareaffidamento.La preoccupazione era grande,ma sapevo che gli altri sei dellasquadriglia erano ragazzi su cuipotevo sempre contare, partico-larmente su Enrico il mio Vice,

piccolo di statura ma esperto in unsacco di tecniche (lo invidiavo un po’perché sapeva fare più legature di me).La preoccupazione era anche legata alfatto che solo il caposquadriglia potevacustodire e scrivere sul “Libro d’ono-re” che era composto di fogli di cartaruvida tipo pergamena e sui quali biso-gnava scrivere a penna in modo chiaroe conciso (e applicando foto, mappe,schizzi, ecc.) tutto ciò che si ritenevautile per “tramandare” CHI ERAVA-MO e COSA FACEVAMO, senzaperò esagerare: la sobrietà era la carat-teristica che si doveva perseguire e ilnostro Capo Reparto ce lo ripetevacontinuamente.Il libro veniva aperto e letto da tutta lasquadriglia una sola volta all’anno, nelgiorno del compleanno della squadri-glia che cadeva il 16 di settembre. Eraquello un momento di grande emozio-ne perché in quell’occasione ci si trova-va di fronte, fisicamente quasi, a quantosi era fatto e di come lo si era fattodurante quell’anno ed era il momentodi tirare somme VERE: di fronte aquanto fatto (poco, tanto, bene omale) non ci si poteva raccontare frot-tole! Era anche l’occasione per rico-struire e rileggere la storia della squa-driglia in tanti anni (quasi un riguardareun album delle foto di famiglia): le usci-te, i Campi di squadriglia di 4/5 giornidetti pre-campo perché fatti a giugno

in preparazione del Campo estivo, iCampi estivi (ci sembrava una cosaimpossibile che nel 1949 in ValleAnzasca a 1.500 metri si dormisse suun pagliericcio e con una coperta,sotto una tenda senza sopratetto!), leImprese (memorabile quella delCampo di squadriglia di sette giorni disole costruzioni necessarie a realizzareun perfetto Campo, compreso il pen-none dell’alzabandiera e tutto in “frois-sartage”), i lutti (Gianni investito daun’auto mentre andava a scuola), gli urlidi squadriglia (solo due per la verità e ilsecondo dopo 16 anni di vita e unagrande discussione su se cambiarlo omeno), i nomi, … e tanto altro!Non era, come penso sia anche oggi,sempre facile cercare di essere unasquadriglia in gamba e non era facileessere un buon caposquadriglia: fareun’uscita di squadriglia in tre con lapioggia per dimostrare che gli impegnipresi vanno mantenuti, andare ognivolta a casa di chi non era venuto allariunione di squadriglia o di Reparto (ilCapo Reparto ci diceva sempre - e iopoi l’ho ripetuto ai miei caposquadri-glia -:“non dovete telefonare, ma doveteandare di persona perché i vostri squa-driglieri devono sentire che il loro Capo siinteressa a loro e che in squadriglia ci sivuole bene”) per sapere per qualemotivo fosse stato assente (se eraammalato lo si diceva al resto dellasquadriglia perché lo si andasse a tro-vare, se era “pigrite”… il caposquadri-glia sapeva cosa dire e cosa fare); pen-sare ad un’Impresa che poi ci si accor-geva essere al di sopra delle capacità e

quindi stringere i denti per cercare diarrivare ad un risultato dignitoso…Ma il “Libro d’onore” - e quello cheesso sottintendeva come “stile scout” -era sempre lì, come una sorta di“guardiano” muto del nostro ESSERE edel nostro FARE, della nostra IDENTI-TA’ di esploratori.Oggi mi è stato chiesto di fare perl’Associazione un servizio particolareche è quello di Capo Scout, cioè dicolui che, con la Capo Guida, è ilcustode della Legge e della Promessa,di quello stile scout (... prometto sul mioonore … considerano loro onore merita-re fiducia) che dovrebbe caratterizzareil nostro modo di porci nei confrontidegli altri: se non avessi vissuto unabellissima esperienza di squadriglia enon avessi poi avuto come CapoReparto delle squadriglia in gamba, ilmio servizio sarebbe certamente piùpovero e forse non ci sarebbe.Ecco, l’Associazione è un po’ comeuna grande squadriglia di persone ingamba, che cercano di fare del pro-prio meglio per “lasciare il mondo unpo’ migliore di come l’hanno trovato” eche insieme, con grinta e con stilecercano di scrivere un buon “Librod’onore”.

““QQuueelllloo cchhee ssiiaammoo ee ddii ccoommee lloo ssiiaammoo””““QQuueelllloo cchhee ssiiaammoo ee ddii ccoommee lloo ssiiaammoo””

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Il Libro d’OroIl Libro d’Oro…tanto stile nei ricordi di un ex Capo Squadriglia…

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............ cchhii ssoonnoo??cchhii ssoonnoo?? ............ cchhee ffaannnnoo??cchhee ffaannnnoo?? ...... ccoommee lloo ffaannnnoo??...... ccoommee lloo ffaannnnoo??

Avventura 7/2002Avventura 7/2002

Le AquileLa squadriglia Aquile, fa parte di un gruppo che ha solo quattro anni di vita,

in una cittadina del Sud Italia. In vista del campo… non parteciperà al CampoNazionale, ha deciso di conquistare la specialità di squadriglia in campismo.

............ cchhii ssoonnoo??cchhii ssoonnoo?? ............ cchhee ffaannnnoo??cchhee ffaannnnoo?? ...... ccoommee lloo ffaannnnoo??...... ccoommee lloo ffaannnnoo??

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

VV i presentiamo due squadriglieche ci accompagneranno da

ora fino al periodo dei campi… odel campo nazionale, per chi ci va! Con le Aquile (guide) e gli Scoiattoli(esploratori) scopriremo come dellesquadriglie in gamba vivono le lorouscite.Nei prossimi numeri, infatti, le trove-remo impegnate nella vita all’apertoin tante diverse attività, avremomodo di scoprire la loro organizza-

zione, le loro competenze, abilità edifetti… sono squadriglie che comevoi cercano di migliorarsi mettendosialla prova nell’Avventura che sannoaffrontare con decisione, coraggio,tanta fraternità e, sempre, con il sor-riso sulle labbra.Sono squadriglie autonome chesanno come muoversi, prenderedecisioni e agire.Venite che ve le presento e poi…arrivederci alle prossime avventure!

DDuuee SSqquuaaddrriigglliiee iinn ggaammbbaa!!

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NNAA BB

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GGIIOOVVAANNNNAA ((GGiioovvii)) 11 anni, vain prima media, proviene dalbranco Tappa: in cammino per laprimaSpecialità: ancora nessuna, mala prima che vuole conquistareè fotografoIncarico/posto d’azione: aiutocronista

CCEECCIILLIIAA 12 anni, vain seconda media,l’attività sportiva èla sua passione, lascuola un po’meno…Tappa: in camminoper la seconda Specialità: nuo-tatoreIncarico/postod’azione: tesoriere

EELLIISSAA 14 anni, ha finito lescuole medie, si iscrive alliceo artistico, è la “crea-tiva” di squadriglia.Tappa: in camminoverso la terza

Specialità/brevetto: foto-grafo, astronomo, attore,

maestro dei giochi (stapensando al brevetto dianimazione espressiva)

Incarico/posto d’azione:cicala, cuciniere

FFEEDDEERRIICCAA 13 anni, va in terzamedia,Tappa: ha appena conquista-to la seconda ed è in cam-

mino per la terzaSpecialità/brevetto: musicista,

amico degli animali, cucinie-re (le piace un po’ ditutto, non ha ancora

deciso per quale brevettolavorare, nonostante le insi-

stenze della capo squadriglia edella capo reparto)Incarico/posto d’azione: cronista

SSAARRAA, vicecaposquadriglia 14 anni,ha finito le scuole medie, si accinge adiniziare le scuole superiori (… studia perdiventare geometra), ilsuo motto è “primapensa, poi parla”.Tappa: in camminoverso la terzaSpecialità/brevetto:topografo, disegnatore,campeggiatore, infor-matico, servizio dellaParola (in vista c’è ilbrevetto di Pioniere)Incarico/posto d’a-zione: magazziniere,topografo

CCHHIIAARRAA 15 anni, appenanominata Capo Squadriglia,

l’anno scorso era Vice.Va inseconda liceo scientifico, èallegra e ottimista, ha ungrande entusiasmo e unaforte intesa con la sua vice.Tappa: in cammino verso laquarta

Specialità/brevetto:brevetto di Guidaalpina (alpinista, infer-

miere, botanico, osser-vatore meteo) e specia-

lità di interprete e amico delquartiere

Incarico/posto d’azione: liturgista, infermiere

AANNNNAA 11 anni, va in prima media, è alla suaprima esperienza scout ed è entusiasta emolto curiosaTappa: in cammino per la prima e in trepidaattesa di poter pronunciare la promessaSpecialità: ancora nessunaIncarico/posto d’azione: mercurio, aiutomagazziniere (così inizia ad entrare nel vivodella vita di squadriglia, con l’aiuto della vice)

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CCRRIISSTTIIAANN,terzo. Compirà15 anni, si accinge afrequentare la terzamedia (non chiedetegliperché)Tappa: In cammino verso la terza(a fasi alterne)Specialità/brevetto: atleticaleggera, infermiere, scoutd’olympia, pescatore (sta lavorando allaconquista del brevetto in animazione sportiva),campeggiatoreIncarichi e posti d’azione: magazziniere, infermiere

Gli ScoiattoliSquadriglia dalla storia quarantennale di un gruppo di un capoluogo emilia-

no, quest’anno decide di seguire il percorso proposto daAvventura in vista del campo nazionale e di cimentarsi

nella conquista della specialità di squadriglia in esplo-razione. Ovviamente l’obiettivo del reparto, dopo una

serrata discussione in Consiglio Capi, è quellodi partecipare al campo nazionale.

NNIICCOOLLAA, vice capo squadriglia.Compirà 15 anni, si accinge a fre-quentare la prima ITIS.Tappa: in cammino verso la terzaSpecialità/brevetto: attore, maestro dei gio-chi, dattilografo, sarto, disegnatore, aeromo-dellista, campeggiatore (sta lavorando alla conquistadel brevetto in animazione espressiva)Incarichi e posti d’azione: cassiere, pioniere

............ cchhii ssoonnoo??cchhii ssoonnoo?? ............ cchhee ffaannnnoo??cchhee ffaannnnoo?? ...... ccoommee lloo ffaannnnoo??...... ccoommee lloo ffaannnnoo??

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............ cchhii ssoonnoo??cchhii ssoonnoo?? ............ cchhee ffaannnnoo??cchhee ffaannnnoo?? ...... ccoommee lloo ffaannnnoo??...... ccoommee lloo ffaannnnoo??

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

SSTTEEFFAANNOOCompirà 12anni, si accinge

a frequentare laseconda media, è al

primo anno di reparto, viene da fuori, hala testa fra le nuvole, sembra gli piaccialeggere, scrivere e smanettare con ilcomputer, ha scelto di fare il cronista…non lo vuole fare mai nessuno!Tappa: in cammino verso la prima (deveancora compiere la promessa)Specialità: ancora nienteIncarichi e posti d’azione: aiuto cronista

MMIICCHHEELLEECompirà 12 anni,si accinge a fre-quentare la seconda media, primo annodi reparto, viene dal branco.Tappa: in cammino verso la prima (deveancora compiere la promessa)Specialità: ancora nessuna ma sa dise-gnare molto bene (e infatti in brancoaveva la specialità)Incarichi e posti d’azione: aiuto magazzi-niere

MMAAXX Compirà 13anni, si accinge a fre-quentare la seconda

mediaTappa: in cammino

verso la secondaSpecialità/brevetto: nuo-

tatoreIncarichi e posti d’azione: guardia-

no dell’angolo, aiuto infermiere

MMAARRCCOO Compirà14 anni, si accingea frequentare laterza mediaTappa: in camminoverso la secondaSpecialità/brevetto: attore,redattoreIncarichi e posti d’azione: cronista, mer-curio

LLUUCCAA Compirà 14anni, si accinge afrequentare laterza mediaTappa: in cammi-no verso laseconda

Specialità: musici-sta, cantante, cuciniere

Incarichi e posti d’azione:cicala, cuciniere

AANNDDRREEAA,, capo squadriglia,Compirà 16 anni e si accinge afrequentare la seconda liceoscientifico, il prossimo annosalirà in branca r/s.Tappa: in cammino verso laquartaSpecialità/brevetto: animazionegiornalistica (dattilografo, foto-grafo, redattore, osservatore),lavoratore cuoio, topografo,naturalistaIncarichi e posti d’azione: litur-gista, topografo

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IIll CCoonnssiigglliioo CCaappiiIIll CCoonnssiigglliioo CCaappiiDDII LL

UUCCIIAA

NNAA BB

RREENNTT

EEGGAANNII

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IIll CCoonnssiigglliioo CCaappiiIl luogo dove arriva la voce di tutti

Vero Falso

Vero Falso

Vero Falso

Vero Falso

Vero Falso

1. 1. Il Consiglio Capi valuta chipotranno essere i capisquadriglia e ivice del prossimo anno.

2.2. Il Consiglio Capi si riunisce fre-quentemente, ogni settimana circa.

3.3. Il Consiglio Capi programma leattività decise dal Reparto.

4.4. In Consiglio Capi, iCapisquadriglia e i Vice verificano lasituazione della loro squadriglia.

5.5. In Consiglio Capi, iCapisquadriglia imparano a guidarela loro squadriglia.

… è una scommessa? …è una realtà? …un sogno? …un incubo?Proviamo a dare una risposta, con l’aiuto di questo breve test (ognunorisponda pensando a cosa avviene realmente nel suo reparto).

RisultRisultati:ati:

Da 3 a 5 FALSODa 3 a 5 FALSO:: forse nel vostroReparto il Consiglio Capi non esistenemmeno, oppure il fatto che ilReparto possa essere nelle mani delConsiglio Capi per voi è proprio unincubo: proseguite a leggere questoarticolo e scoprirete che invece puòdiventare una felice realtà!

Da 3 a 5 VERODa 3 a 5 VERO:: nel vostroReparto, il Consiglio Capi funziona.Per voi il Reparto può stare nellemani del Consiglio Capi senza timo-re: proseguite a leggere questo arti-colo per avere qualche spunto inpiù.

IIll CCoonnssiigglliioo CCaappiiIIll CCoonnssiigglliioo CCaappii

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Dunque, dunque… proviamo innan-zitutto ad analizzare le parole: non acaso il CONSIGLIO dei CAPI si chia-ma così.CONSIGLIO: è consiglio perché i capi-squadriglia che ne fanno parte sonoveri e propri consiglieri dei capire-parto, cioè partecipano con suggeri-menti, idee, consensi alla direzionedel reparto. Ed è consiglio ancheperché gli stessi capireparto sonobuoni consiglieri per i capisquadriglia.CAPI: basta vedere da chi è composto!Ne fanno parte:i capisquadriglia (e, quando èopportuno, i vicecapisquadriglia);i capireparto (ed eventualmente gliaiuti caporeparto);l’Assistente Ecclesiastico.Secondo l’intuizione di B.-P.:“Il Consiglio dei Capipattuglia (oggi lochiamiamo Consiglio Capi) è una

parte importante del sistema dellesquadriglie, quasi un comitato perma-nente che manda avanti gli affari delreparto”.In generale, i compiti del ConsiglioCapi sono quelli di organizzare egestire la vita del Reparto e di verifi-care la vita delle Squadriglie.Nello specifico, i principali compiti efunzioni del Consiglio Capi sono iseguenti (e badate bene che l’ordinenon rispetta l’importanza delle fun-zioni, tutte sono da considerareimportanti allo stesso modo):

La palestra del caposquadrigliaNessuno nasce capace di fare ognicosa, tutto si impara strada facendo:anche guidare una Squadriglia è unacosa che si impara a fare pian piano.L’esempio dei propri capisquadriglia èsicuramente un buon modo per impa-

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IIll CCoonnssiigglliioo CCaappiiIIll CCoonnssiigglliioo CCaappii

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rare a diventarlo (e a tua volta, quan-do sarai caposquadriglia, dovrai ricor-dare che sarai di esempio ad altri).Un altro modo è il Consiglio Capi,cioè la palestra nella quale il capo-squadriglia si allena a svolgere il suoruolo al meglio. E come? Con l’aiutodei capireparto e dell’assistente egrazie al confronto con gli altri capi-squadriglia.Ecco allora che il Consiglio Capi è illuogo in cui il caporeparto studiainsieme ai Capisquadriglia come pre-parare le riunioni di squadriglia: sipuò elaborare insieme una “scaletta”delle cose da fare in modo che lariunione sia attraente, organizzata eutile. Poi ovviamente spetterà adogni caposquadriglia, insieme al suovice, rendere concreta di volta involta la “scaletta”, adattandola allenecessità della squadriglia.Si può pensare insieme, grazie anchealla preziosa presenza dell’AssistenteEcclesiastico, a come proporre unmomento di preghiera durante leattività di squadriglia.È anche il momento in cui si imparaad organizzare bene un’uscita disquadriglia, a decidere come affidaregli incarichi agli squadriglieri, a pro-gettare un’impresa di squadriglia.

La formazione delle squadriglieAl termine di ogni anno scout -dopoil campo estivo- spetta al ConsiglioCapi analizzare la situazione delreparto (quanti passeranno alNoviziato, quanti Lupetti/e oCoccinelle saliranno al Reparto,

quanti entreranno dall’esterno).Le squadriglie cambiano, e servenominare i nuovi capisquadriglia e inuovi vice: in Consiglio Capi se nediscute, si valuta –con l’aiuto deicapireparto e dell’A.E.- quali siano gliesploratori o le guide ai quali èopportuno affidare le squadriglie,quali siano gli abbinamenti miglioritra capi e vice.Poi, la nomina dei capisquadriglia edei vice spetterà ovviamente ai capi-reparto, sono loro che affidano iruoli, è rispetto a loro che i nuovicapisquadriglia e vice “pongono illoro onore nel meritare fiducia”.Non sarebbe la stessa cosa, però, sei capireparto decidessero da soli,senza consultare il Consiglio Capi: siperderebbe una grande occasione diconfronto, collaborazione e respon-sabilità … senza contare che l’occhioattento a tanti particolari non l’hasolo il caporeparto!

La verifica delle squadriglieQuando in Consiglio Capi si verificail cammino della squadriglia, è oppor-tuno che sia presente anche il vice, ilcollaboratore più stretto del capo.Così, circa ogni trimestre, il ConsiglioCapi si riunisce in forma allargata perfare il punto della situazione di ognisquadriglia, per verificare le impresee le uscite effettuate, per confrontar-si sul rapporto tra capo e vice, sulcammino di ogni squadrigliere (nondimentichiamo che il caposquadrigliacollabora con il caporeparto nellacrescita dei suoi squadriglieri).

IIll CCoonnssiigglliioo CCaappiiIIll CCoonnssiigglliioo CCaappii

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Insieme possono nascere più facil-mente soluzioni a qualche problema,ci si possono scambiare idee (anchepratiche: posti nuovi per le uscite,persone da contattare per unadeterminata impresa ...) possonoemergere suggerimenti.

La programmazione delle attivitàdecise dal repartoSe è vero che i capisquadriglia sono iconsiglieri del caporeparto, allora leattività del reparto non devonoessere programmate solo dal capo-reparto, ma dal Consiglio Capi.Ad esempio, il Consiglio Capi potràdecidere le date delle uscite direparto, le attività da svolgere inuscita, la suddivisione degli incarichitra le squadriglie. In vista del campo estivo, sarà ilConsiglio Capi ad andare in sopral-luogo sul posto, a predisporre il pro-gramma del campo, a valutare chetipo di costruzioni di reparto realiz-zare e ad affidarne il compito allesingole squadriglie.Sarà, invece, il reparto intero a deci-dere durante l’anno quali impreserealizzare: i capisquadriglia sono iconsiglieri del caporeparto, ma nondevono svolgere il ruolo di decisioneche spetta al reparto!

Il sentiero degli Esploratori/GuideIl caposquadriglia collabora con ilcaporeparto nel cammino dei suoisquadriglieri.Sarà sua cura, ad esempio, fare inmodo –insieme al vice- che gli incari-

chi e i posti d’azione siano assegnatiin squadriglia nel modo più utile aisingoli squadriglieri (a Fabio che èdistratto, ad esempio, potrà essereutile essere nominato tesoriere disquadriglia: la responsabilità deldenaro di squadriglia lo potrà aiutaread essere più attento. Marta, che èun po’ timida, potrà diventareMercurio di squadriglia).Durante le imprese, il caposquadri-glia farà in modo che ognuno abbiaun ruolo che lo aiuti a progredire sulsuo sentiero, nel rispetto delle mete

“Io desidero che voi Capisquadriglia continuiate aformare i ragazzi della vostra Squadriglia intera-

mente da voi, perché è possibile di far presa su cia-scuno dei vostri ragazzi e di farne un tipo in

gamba. Non serve a niente avere uno o due ragazzibrillanti e tutti gli altri buoni a nulla. Dovete prova-

re a renderli tutti abbastanza buoni.Il mezzo più efficace per riuscirci è il vostro esempiopersonale, perché quello che fate voi, i vostri scout

lo faranno anche loro.Fategli vedere che sapete obbedire ad un ordine, sia

che venga dato a viva voce, sia che consista innorme stampate o scritte e che sapete eseguirlo siache il caporeparto sia presente oppure no. Mostrateloro che sapete conquistarvi specialità e distintivi diclasse (tappe n.d.r.), ed i vostri ragazzi vi seguiran-

no senza bisogno di tanto lavoro per convincerli.Ma ricordatevi che voi dovete guidarli, tirarveli

appresso e non dar loro una spinta.”

B.-P.

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IIll CCoonnssiigglliioo CCaappiiIIll CCoonnssiigglliioo CCaappii

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che si è prefissato. In Consiglio Capise ne può parlare per trovare insie-me idee e suggerimenti.Un altro contributo che il Consigliodei capisquadriglia può dare al sen-tiero di ogni esploratore o guida èquello di stabilire di comune accordoall’inizio di ogni anno, quali siano irequisiti di competenza per essereun buon esploratore/guida.Cerchiamo di comprenderci bene:non si tratta di stabilire tappa pertappa delle rigorose tabelle di meri-to, si tratta semplicemente di stabilireinsieme quale grado di competenzasia necessario, incamminandosi versouna determinata tappa, per essereun elemento valido per la propriasquadriglia e per il reparto.Spesso capita di vedere (correggetemise sbaglio) delle squadriglie e dei repar-ti che dal punto di vista dell’unione,della gioia di stare insieme, magari dellavoglia di cantare sono fenomenali, mache ad esempio dal punto di vista dellacompetenza tipica dello scout (abilitàmanuale, scienza dei boschi) lascianomolto a desiderare.Allora ogni Consiglio Capi, pensandoal proprio reparto, potrebbe stabilirequali conoscenze nell’arte delloscout ogni esploratore/guida debbaacquisire di tappa in tappa per far inmodo di essere un elemento validoin squadriglia e in reparto.Così potrebbe esserci un metro diriferimento comune in reparto.Ciò non deve togliere ovviamente lospazio alle mete specifiche e perso-nali che ogni esploratore o guida sta-

bilisce insieme ai capireparto, nédeve impedire di adattare alle capa-cità delle singole persone le cono-scenze richieste.Ma se nessun riferimento comuneviene dato, potrà invece capitare chearrivi in terza tappa qualcuno che inrealtà l’autonomia non sa nemmenocosa sia, e che in squadriglia si affidasolamente all’abilità di altri, senza maidare il proprio contributo.…e B.-P. “si rivolterebbe nellatomba”!Proviamo a fare degli esempi (cheovviamente –in quanto tali- nonsono la regola generale) di cosapotrebbero essere i requisiti di com-petenza di cui parliamo.Per essere un valido esploratore oguida in cammino verso la primatappa, un Consiglio Capi potrebbeconcordare che si debba saperaccendere un fuoco, saper tradurrealmeno dieci lettere in alfabeto

Signore e Capo Gesù, che malgrado la miadebolezza, mi hai scelto per capo e percustode dei miei fratelli scout, fa’ che la

mia parola ed i miei esempi rischiarino laloro marcia nei sentieri della Tua legge, cheio sappia mostrare loro le Tue tracce divine

nella natura che Tu hai creato, insegnarloro ciò ch’io devo, e condurre quelli chemi hai affidato, di tappa in tappa, fino a

Te, o mio Dio, nel campo del riposo e dellagioia ove Tu hai drizzato la Tua tenda e la

nostra per tutta l’eternità. Così sia.

IIll CCoonnssiigglliioo CCaappiiIIll CCoonnssiigglliioo CCaappii

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Morse, saper eseguire i cinque eser-cizi di B.-P., conoscere a memoria laLegge scout…Per il cammino verso la seconda,invece, le conoscenze devono aumen-tare (…si va verso la tappa dellaresponsabilità!) e perciò un ConsiglioCapi potrebbe stabilire che si debbasaper eseguire correttamente unalegatura quadra, cucinare una pasta-sciutta, conoscere l’alfabeto Morse,orientare una cartina topografica…Per il cammino verso la terza tappa:ancora più autonomia, e perciò unConsiglio Capi potrebbe concordareche ogni esploratore o guida sappiausare correttamente cartina topo-grafica e bussola (azimuth, percorsorettificato…), cucinare carne epesce, saper seguire ed utilizzarealmeno sette nodi.Verso la quarta tappa… di tutto, dipiù: animare una S. Messa coinvol-gendo il reparto nei canti, nella pre-sentazione delle letture, nelle pre-ghiere dei fedeli, progettare ed ese-guire un alzabandiera, distinguere econoscere le caratteristiche di diecipiante. E via così (e precisiamo nuo-vamente che questi sono solamentedegli esempi).In questo modo, arrivati alla quartatappa, saremmo sicuri che nellenostre squadriglie e nel nostroreparto ci sarebbero dei veri e pro-pri esploratori o guide, non come“Tom - il piede tenero” che B.-P. ciraffigura in Scautismo per Ragazzi.Poi ovviamente le imprese, le varieattività, gli incarichi, i posti d’azione, le

specialità farebbero il resto, cioèdarebbero modo ad ognuno diacquisire e di esercitarsi in nuoveconoscenze, da mettere a disposizio-ne degli altri… provare per credere!

A questo punto, mi sembra quasiinutile specificare che per svolgere almeglio tutti questi ruoli è sicuramen-te opportuno che il Consiglio Capi siriunisca frequentemente.Sta poi ovviamente ad ogni Consigliodecidere in quale momento incontrar-si: se ogni settimana, prima o dopo lariunione di reparto, se invece durantela settimana magari prima di cena, sedopo la S. Messa serale celebratadall’Assistente (e potrebbe essere unbuon inizio del Consiglio partecipareinsieme alla S. Messa).

Torniamo dunque alla domanda ini-ziale “affidare il Reparto al ConsiglioCapi è una scommessa, una realtà,un sogno o un incubo?”: se vi sieteconvinti che debba essere una realtà… beh allora … datevi da fare!

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Nel libro “Il sentiero del caposqua-driglia” è scritto :“È indispensabile che i tuoi scoutabbiano la sicurezza che con te se lacaveranno sempre, che non resteran-no mai “in panne”... (giacché la tecni-ca scout è proprio questa conoscenzaintelligente delle 1001 maniere dicavarsela, di arrangiarsi in ogni circo-stanza, di essere utile agli altri sem-pre). Non ti serve a niente portaremolte belle specialità o distintivi, esser“imbottito” di tecnica, se tu non vivida scout, se cioè non usi quanto tihanno insegnato vari anni di espe-rienza nello scautismo e non sai ren-derne partecipi gli altri.”Mi è sempre piaciuta questa defini-zione della tecnica scout comeconoscenza intelligente delle 1001maniere di cavarsela, di arrangiarsiin ogni circostanza, di essere utileagli altri sempre.La tecnica scout non è un’arte chesi impara in sede o, meglio, non èun’arte che si può acquisire sola-mente “stando seduti”: in sede diffi-cilmente capiteranno le occasioni didoversi arrangiare!È solo se vi capiterà di dovervicostruire un riparo per lanotte, che imparerete a tirarebene un telo con un cordino, inmodo che “non faccia la pan-cia”; è solo se dovrete costruirviun tavolo, che imparerete a fareuna solida legatura quadrata.

E siccome l’arte di arrangiarsi siacquisisce con l’esperienza, competeproprio al caposquadriglia - che diesperienza ne ha più di tutti - inse-gnare alla sua squadriglia ad esserein grado di cavarsela in ogni circo-stanza e ad essere utile agli altri.Ognuno in squadriglia avrà il suocompito, più impegnativo secondol’avanzamento di tappa in tappa,ma tutti dovranno essere in gradodi arrangiarsi e di aiutare gli altri.Ovviamente, il caposquadriglia nondeve necessariamente essere com-petente alla perfezione in tutto... nonper niente i brevetti di competenzasono sedici e normalmente si riescead acquisirne uno soltanto. Ma letecniche di base le deve conosceretutte e deve saperle insegnare.Poi, per la trasmissione di tecnichespecifiche, esistono - oltre ai libri daconsultare dove si possono imparare

tante cose -

ppeerrcchhèè ttuuttttii ssiiaannoo uuttiillii......ppeerrcchhèè ttuuttttii ssiiaannoo uuttiillii......

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ppeerrcchhèè ttuuttttii ssiiaannoo uuttiillii......ppeerrcchhèè ttuuttttii ssiiaannoo uuttiillii......DDII LL

UUCCIIAA

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QQ uando ero la caposquadrigliadella sq. Camosci, c’erano

quattro libri che tenevo sempre aportata di mano e che utilizzavospessissimo.Il primo lo conoscete tutti:“Scautismo per ragazzi” di B.-P., unlibro che uno scout non può nonaver letto. Lo conservo con orgo-glio e ancora oggi mi capita diaprirlo spesso... nella prima paginadopo la copertina, c’è la dedica deimiei genitori, nel giorno del miododicesimo compleanno (credo siaun'idea ancora utile quella di farseloregalare nell'occasione del com-pleanno o di qualche altra festività).Un altro libro purtroppo non èpiù in circolazione: si intitolava

“Il sentiero delCaposquadriglia”,scritto da Leòn

Braun e con traduzione dal france-se a cura di Antonio Soldà.È suddiviso in tappe: Il ritratto delcaposquadriglia, Lo spirito di squadri-glia, La vita di squadriglia, Più in altoe più lontano, e ogni tappa contie-ne più messaggi dal taglio pratico,relativi, ad esempio, alla riunione disquadriglia, agli incarichi, alla B.A. diSquadriglia, alla collaborazione conil vicecaposquadriglia. Sicuramentequalche capo del vostro gruppo odi qualche gruppo vicino, ne haancora una copia da prestarvi.Il terzo libro è “Tappe” di PierreDelsuc, recentemente ristampatoda Nuova Fiordaliso, un condensa-to delle tecniche fondamentali perlo scout.Il quarto, infine, ha ancora il suoposto sul comodino della miacamera da letto: è la Bibbia, proprioquella nell’edizione piccola (e legge-ra !), comoda da portare in uscita.È stato anche consultando questiquattro libri che ho imparato e cono-sciuto un sacco di cose.Tante altre leavevo imparate grazie alla mia capo-reparto e alla mia caposquadriglia.Altre ancora, grazie ai miei genitori.Ma non voglio annoiarvi parlando-vi di me...

Sapersi arrangiare e aiutare gli altri...

LL’’aarrttee ddeelllloo ssccoouutt!!

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accaduta realmente- di tre perso-ne che si trovarono accidental-mente su una lastra di ghiaccio chelentamente scivolava verso lecascate del Niagara? Nessuno riu-scì a salvarli perché chi pensò dicalar una corda da un ponte perpermettere loro di attaccarvisi,non pensò di fare all'estremitàdella stessa un cappio con un sem-plice nodo bolina, o altro. I malca-pitati, intirizziti dal freddo, non riu-scirono a fare il nodo con le loromani, né ad avere la resistenzanecessaria per restare attaccati allacorda solo con le mani.Non dico che a noi capiterà quoti-dianamente di salvare una personagrazie a un nodo, ma sicuramentepotrà capitarci di costruire un riparoper la notte tirando un telo magarifinché sta piovendo, oppure didover legare una canoa a riva …eallora saper fare in velocità un nodosarà una cosa ugualmente utile.

Anche in questo caso, per sapersiveramente arrangiare, è necessarioche ogni scout non solo sappiafare i nodi con dimestichezza, maanche che abbia sempre nel suozaino qualche metro di cordino.Sicuramente poi, lo deve avere lasquadriglia nella sua attrezzatura, eil magazziniere verificherà che siasempre in ordine.

CUCINACUCINASe vi trovate a casa da soli, siete ingrado di cucinare una pastasciutta?O di farvi una minestra? O sempli-cemente un uovo sodo?Saper cucinare quantomeno l'indi-spensabile è necessario non solo alcampo o in uscita, ma può divenir-lo anche a casa, magari quando ivostri genitori sono in ritardo,oppure costretti a letto con l'in-fluenza, oppure solo se volete farloro una sorpresa.

ppeerrcchhèè ttuuttttii ssiiaannoo uuttiillii......ppeerrcchhèè ttuuttttii ssiiaannoo uuttiillii......

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anche i maestri di specialità. Ma dun-que, proviamo insieme a vederequali sono le tecniche fondamentaliche ogni scout deve conoscere esaper utilizzare.Facilitiamoci con un esempio: se citrovassimo in due su un’isola deser-ta, di cosa avremmo bisogno?Lì verrebbe messa a dura prova lanostra capacità di destreggiarci eanche quella di aiutarci a vicenda.Sicuramente sull'isola avremmo biso-gno di un riparo per la notte, cosìcome di mangiare, di scaldarci eanche di orientarci per capire doveci troviamo, di comunicare tra noiquando, nell'esplorare l'isola, ci trove-remo distanti, di curare la ferita delcompagno d'avventura se dovessemalcapitatamente farsi male.Durante le uscite e soprattutto alcampo estivo, abbiamo bisogno dellestesse cose, anche se ovviamentenon in modo così estremo.Ecco allora quali sono le tecnichefondamentali che dobbiamo cono-scere e nelle quali ogni scout deveessere assolutamente autonomo.

FUOCOFUOCODobbiamo saperlo accendere in ognicondizione e in sicurezza, può servirciper cucinare, ma anche per scaldarci,oltre che per allietare e rendereaccogliente una serata di bivacco.Vi è mai capitato di accendere unfuoco sulla neve? Beh, è una cosa

possibile, facile e che da soddisfa-zione, oltre che ovviamente una

cosa utile, visto che normalmentequando c'è la neve la temperaturanon è molto elevata.Esercitatevi ad accendere il fuoco inun camino (qualcuno dei vostriparenti o amici lo avrà sicuramente inqualche taverna o giardino) e vedreteche -imparata l'arte- lo sapreteaccendere anche in uscita con pocalegna e poche foglie secche.Ricordatevi che nel vostro zainonon devono mai mancare qualchefiammifero e un foglio di carta digiornale, ben protetti contro l'umi-dità, avvolti in un po' di pellicola.Se non li avete, non potete dire disapervi arrangiare ad accendere unfuoco: perché arrangiarsi significaanche non dover andare ad ele-mosinare da qualcuno un accendi-no o un po' di carta.

NODINODIVi ricordate la storia che raccontaB.-P. a proposito dei nodi inScautismo per Ragazzi? Quella -

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Ricordo che prima di ogni campoestivo, mi esercitavo ai fornelli dellacucina di casa, sotto il consiglio e laguida di mia madre. Poi al campo,tutto diventava più facile e anchepiù… mangiabile!

ORIENTAMENTOORIENTAMENTOSe è in programma la missione disquadriglia e il topografo è a casacon 39 di febbre, cosa fate? Sirimanda la missione?Ovviamente, mi auguro di no!Ognuno in squadriglia dovrebbesaper leggere una cartina e utiliz-zare una bussola.Non è difficile, il caposquadriglia oil topografo di sq. ve lo possonoinsegnare senza fatica, all'inizio ci siaffiderà di più a loro, ma poi saràutile impararlo direttamente.Poi, magari, vi capiterà che, mentresiete a spasso per la vostra città,qualche turista straniero vi metta

davanti la cartina del luogo e vichieda dove si trova un determina-to monumento, oppure vi capiteràdi essere voi stessi in vacanza all'e-stero e di sapervi orientare senzafatica tra strade e piazze, guidandotutta la vostra famiglia.

PRIMO SOCCORSOPRIMO SOCCORSOChe dire poi della necessità disaper disinfettare una ferita, o difasciare una caviglia?Non sono cose che spettanosolo all'infermiere di squadriglia.Lui ne conoscerà tante di più esarà un esperto anche del corpoumano, ma se in uscita, al campo,in sede o a casa, vi doveste trova-re da soli, mettersi a urlare nonservirebbe a nulla.

Dovreste, invece, essere in gradodi aprire il vostro zaino, estrarre ilvostro piccolo Pronto Soccorso eutilizzarlo.

ppeerrcchhèè ttuuttttii ssiiaannoo uuttiillii......ppeerrcchhèè ttuuttttii ssiiaannoo uuttiillii......

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ZAINO-EQUIPAGGIAMENTOZAINO-EQUIPAGGIAMENTOIl caposquadriglia, poi, vi saprà inse-gnare a fare lo zaino in modo checontenga solo l'indispensabile eche sia ben equilibrato sulle spalle.Vi saprà suggerire i trucchi per nonprendersi il raffreddore alla primauscita, ad esempio, insegnandovi acamminare senza due maglioni e lagiacca a vento in modo da evitaredi sudare troppo, a sostituire subitole calze quando sono bagnate, acambiarvi sempre prima di entrarenel sacco a pelo…e tante altreastuzie che non voglio rivelarvi io,

per non rubare spazio al vostrocaposquadriglia!

ppeerrcchhèè ttuuttttii ssiiaannoo uuttiillii......ppeerrcchhèè ttuuttttii ssiiaannoo uuttiillii......

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E insomma, sapendo fare queste poche cose, non avrete fatto altro che aver acquisito l'arar te di te di arar rr angiarangiar sisi in ogni circostanza e di essere utile agliessere utile aglialtraltr i semprei sempre… l'arte dello scout! Per quanto riguarda, poi, il quartolibro che ho sempre sul comodino, vi consiglio di tenerlo anche voi aportata di mano, e di provare ad iniziare ad aprirlo: scoprirete dasoli quante cose utili vi saprà insegnare…

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UUnn mmoommeennttoo iimmppoorrttaannttee ddaa aaffffrroonnttaarree ccoonn ccuurraaUUnn mmoommeennttoo iimmppoorrttaannttee ddaa aaffffrroonnttaarree ccoonn ccuurraa

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LL’’oocccchhiioo cchhee gguuaarrddaa aall ffuuttuurrooAll’inizio dell’anno, si fa un’analisidella squadriglia e della situazione incui vive. Chi siamo? Ognuno di noicosa porta con sé, in termini di inte-resse, capacità, desideri, curiosità?Quanto è disposto a giocarsi per ilbene della squadriglia e la riuscitadelle imprese? Quali difficoltà incon-tra nel venire a riunione e allo stessotempo quale aspettative nutre? Epoi: come è il territorio in cui vivia-mo, cioè il nostro quartiere, la par-rocchia, la nostra cittadi-na? Lo conosciamobene? Cosapossiamofare

come squadriglia per migliorarlo?Questa fase è importante perché ci facapire quali risorse abbiamo a disposi-zione e come vogliamo usarle. Lerisorse siamo noi persone, con lanostra voglia di giocare e di impegnar-ci, con la voglia di scommettere sullenostre idee e capacità, con la voglia discoprire e di imparare, di crescere e diamare. E allora qual è la nostra metafinale, a cosa ambiamo per quest’anno?Che cosa possiamo fare per renderciutili? C’è una specialità di squadriglia

che vogliamo conquista-re? Abbiamo in

mente un’im-presa?

UUnn mmoommeennttoo iimmppoorrttaannttee ddaa aaffffrroonnttaarree ccoonn ccuurraaUUnn mmoommeennttoo iimmppoorrttaannttee ddaa aaffffrroonnttaarree ccoonn ccuurraaDDII IISSAA

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La riunione di squadriglia, traprogrammazione e animazioneLa riunione di squadriglia è un’occa-sione settimanale di incontro chenon va sottovalutata rispetto ad altrimomenti importanti. Nella riunione,infatti, si gioca spesso la decisione dirimanere o andare via dagli scout(“mi annoio…”), la creazione di ungruppo unito (puntualità, presenza,interesse…), il trapasso nozioni (“tispiego la Promessa, ti insegno i nodi,ecc.”), le decisioni che riguardanoun’impresa, una specialità di squadri-glia, un’uscita (il “nostro” pane quoti-diano). Per questo motivo, le riunionisono importanti e vanno preparateda capo e vice insieme e sottolinee-rei di questa frase due cose:11))11)) vanno PREPARATE; 22)) 22)) da CAPO E VICE insieme.

Vediamo di capire meglio…Le riunioni non vanno mai improvvi-sate. Se improvvisate, significa chenon sapete dove sta andando lavostra squadriglia, dove la voleteportare oppure significa che la statetrattando con molta superficialità epressappochismo. Se così fosse, fer-matevi un attimo a meditare e parla-tene in consiglio capi…Le riunioni sono il punto di incontrotra la situazione attuale della squadri-glia e il suo obiettivo finale. Guidareuna squadriglia (occhio capi!) significa

sapere dove condurla, per cui all’ini-zio dell’anno, insieme al vice e resipartecipi tutti gli altri squadriglieri, sisarà stabilita la meta, che può essereper esempio conquistare la specialità“x” di squadriglia. Allora tutto l’annosarà un susseguirsi di tappe di avvici-namento: riunioni per imparare letecniche, per preparare le imprese, leuscite, ecc.La scelta della meta e le tappe diavvicinamento non possono essereslegate dalla realtà, cioè la squadriglianon può porsi obiettivi che non puòraggiungere. Per esempio, se nellamia squadriglia c’è una ragazza condifficoltà motorie, non posso fissarmidi prendere la specialità di alpinismo!Così come non posso stabilire uncalendario fisso di attività senzapreoccuparmi che la squadriglia misegua o che abbia qualche problema,che so, una crisi di motivazione, unlitigio irrisolto. Perciò come capo (mirivolgo soprattutto a voi “testoni”)devo essere un po’ strabico: unocchio verso quel punto nell’oriz-zonte dove vogliamo arrivare e unocchio verso i miei vicini, la squadri-glia, la situazione concreta che vive.Se per caso guardassi solo in lonta-nanza, rischierei di perdermi la squa-driglia per strada; se guardassi solo alpresente, rischieremmo di non arri-vare mai laddove ci eravamo prefis-sati. In concreto…

LLaa rriiuunniioonnee ddiiddii SSqquuaaddrriigglliiaa

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Animare è coinvolgereL’animazione fa la differenza tra unariunione noiosa e sterile e una riu-nione che diverte e lascia il segno. Letecniche di animazione sono tante;tra queste, in modo particolare, c’è ilgioco. Pensate a tutto quello che siprova giocando: la sensazione dilibertà dei movimenti, la complicitàche si crea nella squadra, la gara e lesfide, il rispetto delle regole… Epensate a quanti tipi di gioco esistono:

al chiuso o all’aperto; statici o dimovimento; a squadre o individuali.C’è sempre un gioco che puòessere usato per iniziare una riu-nione, lanciare un tema, sostituireuna discussione barbosa, far passa-re un concetto senza bisogno ditante parole.Un esempio: la piramide umana. Siformano almeno 3 livelli. Se siete in6 in squadriglia: al primo livello 3persone, al secondo 2, al terzo 1.Ci si mette a 4 zampe; il primolivello regge gli ulteriori. È un gioco

Stabilita la meta, occorre individuarele tappe di avvicinamento e i tempi.Se vogliamo rimanere sull’esempiodella specialità di squadriglia,dovremmo decidere quali impresefare e quando e, se necessario, pen-sare a come prepararsi tecnicamen-te. Emergerà una divisione delcalendario delle riunioni per “argo-menti” e saranno chiari i tempi adisposizione.

LL’’oocccchhiioo cchhee gguuaarrddaa aall pprreesseenntteePer arrivare alla meta, non basta

essere bravi

organizzatori e puntuali esecutori. Civuole una squadriglia unita e convin-ta e questo si costruisce giorno pergiorno, riunione dopo riunione. Inquesto ci vuole animazione, mentreprima la parola d’ordine era pro-grammazione.L’animazione è a cura del capo, diconcerto con il vice. Animare signifi-ca dare un’anima a quello che si fa,non eseguire dei compiti meccanica-mente ma mettendoci interamentese stessi, la passione e la gioia.

UUnn mmoommeennttoo iimmppoorrttaannttee ddaa aaffffrroonnttaarree ccoonn ccuurraaUUnn mmoommeennttoo iimmppoorrttaannttee ddaa aaffffrroonnttaarree ccoonn ccuurraa

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UUnn mmoommeennttoo iimmppoorrttaannttee ddaa aaffffrroonnttaarree ccoonn ccuurraaUUnn mmoommeennttoo iimmppoorrttaannttee ddaa aaffffrroonnttaarree ccoonn ccuurraa

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Una riunione di squadriglia particolare èil Consiglio di squadriglia� Il Consiglio èuna riunione in forma solenne (vienesvolta in uniforme e verbalizzatasull’Albo d’Oro)� conta tutti i membridella squadriglia� viene animato da capoe vice (e fin qui ci siamo) ed è indettoquando bisogna prendere decisioniimportanti che riguardano attività edimprese di squadriglia e quando bisognaverificarle� È un momento importante�perché si considera che le decisioni�prese di comune accordo� venganorispettate da tutti� Finita l’attività ol’impresa� il Consiglio si riunirà per veri�ficare se siamo riusciti a tenere fede ainostri impegni� con quale stile� se cihanno aiutato a crescere�

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UUnn mmoommeennttoo iimmppoorrttaannttee ddaa aaffffrroonnttaarree ccoonn ccuurraaUUnn mmoommeennttoo iimmppoorrttaannttee ddaa aaffffrroonnttaarree ccoonn ccuurraa

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vice capo squadriglia è una personache ha le qualità giuste per divenirecapo ma che non è ancora pronto,deve fare cioè pratica; affianca uncapo anche per avere un modello.Prende le veci del capo quando ènecessario, cioè quando il capo è perqualche motivo assente e lo deverimpiazzare credibilmente: non è unruolo facile! In quanto vice, è informa-to delle decisioni dal capo, anzi nediscutono insieme, si consigliano: ilvice è la persona sul quale il capo famaggiore affidamento in squadriglia.

Le riunioni vanno animate con curae quindi preparate, tenendo sem-pre presente quello che dicevamoprima (gli occhi strabici). Capo evice conviene che si trattenganouna mezz’ora in più dopo la riunio-ne di squadriglia, per scambiarsi leimpressioni di quello che è stata ebuttare giù qualche idea per quellasuccessiva. In questo modo possono aggiustare il tiro:agganciarsi a quello

che è trascorso e riformularlo invista della tappa.Si ridanno poi appuntamento,anche telefonico e stileranno unascaletta della riunione, una listaordinata dei vari momenti che sivogliono proporre (un canto, un’at-tività, una preghiera, ecc.).La scaletta è qualcosa di elastico,nel senso che durante la riunionesi può capire che quella danza pen-sata in precedenza non è piùopportuna e si opta sul momentosu qualcos’altro e così via.

Tuttavia, scrivere una scaletta serveperché aiuta a gestire la riunionecon più sicurezza, a non dimentica-re niente, neppure quel materialeche a volte dobbiamo portare perrealizzare un’attività.

UUnn mmoommeennttoo iimmppoorrttaannttee ddaa aaffffrroonnttaarree ccoonn ccuurraaUUnn mmoommeennttoo iimmppoorrttaannttee ddaa aaffffrroonnttaarree ccoonn ccuurraa

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molto divertente in cui è chiarissi-mo come per realizzare qualcosadi grande serve ambizione, fiducia,coesione, collaborazione, sforzo eabnegazione. Non è poco, no?

CCaappoo ee vviiccee,, uunn ttaannddeemm ppeerrffeettttoo!!Questo era il titolo di un articolodi Avventura di tanti anni fa e mi ètornato alla mente pensando allapreparazione di una riunione disquadriglia. Perché chi la organizzanon è solo il capo squadriglia; sonocapo e vice insieme e questo pre-suppone che tra loro ci sia collabo-razione ed intesa. Ecco allora l’im-

magine del tandem: una biciclettamontata da due persone, in cui unoè davanti e guida (il capo) ma subi-to dietro c’è un altro che partecipaallo sforzo, che aiuta, che lavora perraggiungere lo stesso scopo (il vice)e che così facendo imparerà aprendere il posto di guida…

Preparando la riunione di squadrigliacapo e vice scoprono il proprio ruoloe capiscono che sono complementari,necessari a vicenda. Il capo squadri-glia è persona di esperienza, saggia,intraprendente; è colui/lei che guida,sprona, incoraggia, dà l’esempio. Il

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PPeerr ffuunnzziioonnaarree iill mmoottoorree hhaa bbiissooggnnoo ddii ttuuttttii ii ppeezzzzii......PPeerr ffuunnzziioonnaarree iill mmoottoorree hhaa bbiissooggnnoo ddii ttuuttttii ii ppeezzzzii......

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di preghiera della squadriglia, in usci-ta e a riunione; non gli manca maiuna Bibbia (formato tascabile!).Cicala: per ogni occasione ha prontauna canzone, un ban, una danza, ungioco; ha un canzoniere completo efornito.Guardiano dell’angolo: fa in modoche l’angolo sia sempre pulito e siste-mato; ha l’estro per nuove soluzionid’arredamento e per decorazioni.Si possono individuare altri incarichi:questo dipenderà anche dalle vostreesigenze e dal vostro numero. Quelche è importante è che ciascuno ha lasua parte e può essere interpellatodurante la riunione a seconda dei casi:il tesoriere per un preventivo; il cronistaper ricordarci cosa abbiamo detto inpassato (lo scrive nero su bianco); ilmagazziniere per la tenda, ecc.È naturale che gli incarichi più sem-plici come il cronista o il guardianodell’angolo vengano affidati ai piùgiovani mentre via via che si diventaesperti, si può fare il magazziniere oil liturgista. L’incarico dura un anno,poi si cambia per dare a tutti la pos-sibilità di cimentarsi in campi diversi.Affidare un incarico non significadelegare: fallo tu che io non ci pensopiù. È importante che tutti si siainformati e interessati. Se per casomi faccio male e l’infermiere non c’è,so di trovare quel che mi serve nellacassetta del pronto soccorso; quan-do il liturgista anima un momento dipreghiera, anch’io sono chiamato adaderire, a fare una mia meditazione;e così via.

PPeerr ffuunnzziioonnaarree iill mmoottoorree hhaa bbiissooggnnoo ddii ttuuttttii ii ppeezzzzii......PPeerr ffuunnzziioonnaarree iill mmoottoorree hhaa bbiissooggnnoo ddii ttuuttttii ii ppeezzzzii......DDII IISSAA

BBEELLLL

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SS e è vero che dietro una riunio-ne di squadriglia ci sono due

elementi, il capo e il vice, è veropure che gli altri non stanno a guar-dare ma anzi partecipano attivamen-te e lo fanno attraverso gli incarichi.L’incarico è un impegno che ognisquadrigliere assume; ha durataannuale; si confà ai suoi interessi e alsuo “sentiero”; è commisurato allasua esperienza; è finalizzato alla presain carico di un aspetto importantedella vita di squadriglia. Gli incarichiche si distribuiscono di solito sono:Il tesoriere o cassiere: tiene la cassa(nel senso monetario) di squadriglia,cioè sorveglia e amministra le entra-te e le uscite di soldi.Il magazziniere: cura la cassa (nelsenso materiale) di squadriglia, cioè sipreoccupa che attrezzi, tenda, pentola-me, ecc. siano funzionanti e in ordine.L’infermiere o ambulanziere: ha incarico la cassetta di pronto soccorso,deve controllare il suo contenuto,rifornirla e sa usarla e prestare ilprimo soccorso in caso di infortunio.Il segretario o cronista: scrive i ver-bali delle riunioni, le relazioni di usci-te ed imprese; ha cura del Librod’Oro di squadriglia.Il liturgista: si occupa dei momenti

AA cciiaassccuunnoo iill ssuuoo:: gglliiiinnccaarriicchhii ddii SSqquuaaddrriigglliiaa

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MMaa vvooii ccee ll’’aavveettee??MMaa vvooii ccee ll’’aavveettee??

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nodi, legature, elementi di primo soc-corso, segnalazione, ecc. Quinto, rac-cogliamo le canzoni. Sesto, …a secon-da dei gusti.Vedete come diventa uno strumentoutilissimo… a patto però che stia sem-pre con voi e non marcisca in qualcheangolo buio e umido della sede!Bla bla bla, comunicare in squadriglia.Nel quaderno di caccia e nella primariunione di squadriglia non può manca-re tattaratattatà la catena telefonica! Il principio è molto semplice ma civogliono anni di studio per applicarlacorrettamente. Immaginate un braccia-letto fatto a catenina: il capo e la codasi uniscono ed ogni catena è legataall’altra. La catena telefonica funziona inmaniera simile: il capo squadriglia è allatesta mentre il vice in coda.Tra i due simettono in un ordine stabilito e fisso glialtri: per esempio, terzo, quarto, quintoe sesto di squadriglia. Quando c’è unacomunicazione da fare, il capo squadri-glia inizia la catena; chiama il terzo e glipassa l’informazione.A sua volta il terzochiama il quarto, il quarto telefona alquinto e così via, fino ad arrivare al vicecapo squadriglia che conclude

la catena

richiamando il capo. La telefonata delvice al capo fa capire che la catena èterminata e l’informazione è passatacorrettamente.Le catene migliori sono quelle chegirano in un lampo e che non trasfor-mano il messaggio da una conversa-zione all’altra. Quando manca qualcu-no, bisogna temporaneamente saltarloe passare al successivo. Per esempio,se il terzo non trova il quarto, chiamail quinto e riprova più tardi ad avverti-re il quarto. Quando lo sente, tra-smette il messaggio e gli dice che nondeve passar catena.Invece per mantenere inalterato ilmessaggio, bisogna ascoltare conattenzione, prendere nota, riportaretutta la notizia completamente. Il caposquadriglia, che comincia la catena,non deve dimenticarsi di dire qualco-sa, altrimenti, la catena si ingolfa dalledomande di chiarimento.Il telefono rimane ancora il mezzo piùvalido per trasmettere messaggiurgenti, più di sms o e-mail, perché siha modo di parlare direttamente, direplicare e si ha la certezza che ilmessaggio sarà inoltrato subito.La catena telefonica è uno strumento

di comunicazione che vaspiegato alle prime riunio-ni di squadriglia, in parteperché è utile e in parte

perché scambiarsi inumeri vuol dire “tivoglio conoscere” e

senza un preludio delgenere, che squadriglia

vorreste formare?!

MMaa vvooii ccee ll’’aavveettee??MMaa vvooii ccee ll’’aavveettee??DDII IISSAA

BBEELLLL

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AA ciascuno il suo…quaderno! Miè capitato mesi fa di conoscere

un seminarista durante una riunionescout. Questo ragazzo, originario dellaPuglia, era stato esploratore e sapendodi incontrare scout, si era portato consé il suo quaderno di caccia…Era un quaderno con la copertina incuoio, fatta a mano; all’interno c’eranosuoi disegni in china molto belli, chesancivano momenti importanti del suosentiero, come la Promessa o le Tappe;c’erano poi le canzoni e pagine fitte discritti e ricordi di Veglie, Uscite…Tornata a casa, anch’io ho ripreso inmano il mio vecchio quaderno di cac-cia e ho cominciato a sfogliarlo. Certo,non era bello come il suo, ma evocavai miei primi anni di reparto (era trop-po pieno e ho dovuto sostituirlo!),c’era la mia traccia inconfondibile nellacalligrafia, l’uso del colore, le figurine, lecanzoni, gli inserti tecnici, la raccolta dicartoline… Mi tornavano alla mente imomenti in cui avevo scritto il qua-derno, in cui mi ci ero dedicata conpassione e quelli in cui collezionavotutte le informazioni interessanti per lamia vita di guida, quando gli amici losfogliavano e ci aggiungevano del loro,quando segnavo il susseguirsi dellemie squadriglie.E tu ce l’hai il quaderno di caccia?Puoi riprenderlo in mano e leggervi iltuo vissuto scout?Secondo me, il quaderno è qualcosa

che non può mancare né ad unaguida né ad un esploratore e questonon tanto (o almeno non solo) perun motivo sentimentale quanto prati-co. Hai sempre un foglio e una pennaa portata di mano. Sai dove appuntarele notizie importanti e dove ritrovarle.Non si può fare riunione di squadrigliasenza che ciascuno abbia il suo qua-derno! Sarebbe come parlare alvento, quando invece molte cosevanno scritte.Tipo cosa faremo, in chemodo, chi fa cosa, in quanto tempo,quale materiale ci serve, ci manca, ecc.Di solito un quaderno di caccia hadue funzioni, una informativa ed unadocumentativa: da una parte abbiamoinformazioni che ci servono sulmomento, dall’altra ricordi o scrittisempre utili. Cosa possiamo metteresul quaderno? Primo, ci scriviamo chisiamo, a quale squadriglia e repartoapparteniamo. Secondo, ci segniamole tappe del nostro sentiero: quandosono entrato/a, dove e quando hofatto la Promessa (ve lo riuscireste aricordare altrimenti?), preso la specia-lità di…, ecc.Terzo, descriviamo lasquadriglia: nome, informazioni sull’ani-male, motto, grido, componenti,numero di telefono, incarichi. Quarto,conserviamo gli inserti tecnici che tro-viamo su Avventura o che recuperia-mo da altre riviste (io ho copiato unpo’ di cose da “Il manuale delle giovanimarmotte” ma non ditelo in giro…):

QQuuaaddeerrnnoo ddii ccaacccciiaa ((QQDDCC!!))

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LLoo ddiiccee ll’’eessppeerrttoo…… PPeerrcchhéé nnoonn pprroovvaarree??LLoo ddiiccee ll’’eessppeerrttoo…… PPeerrcchhéé nnoonn pprroovvaarree??

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Il cuoio è un materiale molto belloe… prezioso. Costa molto ma, seben lavorato, dà risultati eccezionali.Può essere usato per rendere unicoil quaderno di caccia… Ecco a voiun’idea molto semplice per realizza-re una copertina.

Nozioni preliminari

• Il cuoio ha due lati: il lato liscio,liberato dal pelo, si chiama fiorementre il lato opposto, grezzo eruvido, è detto carne.

• Siccome il cuoio è costoso, con-viene acquistare quella varietà cheè più adatta al lavoro che intendia-mo fare e alle nostre capacità dilavorazione. Inoltre conviene fareun modello di carta di ciò che sivuole costruire, per evitare disprecare le pelli.

• Per lavorare il cuoio, abbiamobisogno di un trincetto oppuredi un comune taglierino ben affi-lato, di car tone duro (per esem-pio, quello delle scatole da scar-pe) e di un righello metallico.

• Come si lavora, in generale? 1) Realizziamo il modello di cartadell’oggetto che vogliamo ottenere;2) poggiamo del cartone durosopra un piano;

3) mettiamo il cuoio, con il latofiore rivolto verso il basso, sulcar tone;4) poggiamo sopra il cuoio latocarne il modello di car ta;5) tracciamo i contorni delmodello sul cuoio;6) Tagliamo il cuoio con il trin-cetto o con il taglierino, seguen-do le linee del disegno.

Realizzare la copertina del quaderno di caccia

Il materiale per la lavorazione:• cuoio di vacchetta spesso 2mm,• taglierino o trincetto,• cartone duro,• righello metallico,• un paio di ribattini,• il sistema di apertura e chiusura

del quaderno ad anelli,• pinza fustellatrice,• martello.Per la decorazione:• matita leggera e gomma pane

oppure penna e carta carbone;• colori acrilici e pennelli sottili oppu-

re pennarelli di china (consigliamo ilmodello “edding 2185 crystaljelly” lacui china dura di più rispetto aglialtri) oppure pirografo.

Per la lucidatura: straccio pulito.

UUnn’’iiddeeaa ppeerr iill qquuaaddeerrnnoo ddiiccaacccciiaa:: llaa ccooppeerrttiinnaa iinn ccuuooiioo

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Le dimensioni del modello sono cm22x38. Posiamo il modello sul cuoiolato carne, come descritto prima etagliamolo.

Ora procediamo alla piegatura:1) Bagniamo il cuoio

nella parte centrale;2) mettiamo la riga fra il punto A e

Disegno del modello di carta

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LLoo ddiiccee ll’’eessppeerrttoo…… PPeerrcchhéé nnoonn pprroovvaarree??LLoo ddiiccee ll’’eessppeerrttoo…… PPeerrcchhéé nnoonn pprroovvaarree??

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il punto B; la fissiamo strettafacendoci aiutare da qualcuno pertenerla ferma;

3) pieghiamo il cuoio a 180°;4) ripetiamo i passaggi 2 e 3 dall’al-

tro lato, cioè unendo con la riga ilpunto C al punto D;

5) lasciamo asciugare per bene lapelle; possiamo anche usare un

phon – l’importante è non tener-lo troppo vicino al cuoio, perchépotrebbe bruciarlo.

Possiamo, a questo punto, abbellirela copertina con un disegno fatto achina o con i colori acrilici.Se siamo bravi, possiamo disegnarecon la matita direttamente sul

cuoio. Altrimenti possiamo ricopiareun’immagine usando la carta carbo-ne. L’importante è non calcaretroppo, perché se si sbaglia non sipuò cancellare! Poi, se volete, pote-te ripassare i contorni del disegnosul cuoio con i pennarelli a chinaoppure con i colori acrilici oppurecon il pirografo.

Per gli acrilici, servono dei pennellisottili: bisogna essere molto precisia non sbaffare (si comincia dal con-torno e poi si riempie il disegno) ea non diluire troppo il colore.

Per il pirografo, si possono usaretipi diversi di punta a seconda del-l’effetto che si vuole ottenere(linea sottile, spessa, ecc.).

Finita questa fase di decorazione,possiamo passare un panno pulitosulla pelle per lucidarla.

Poi poggiamo il sistema di apertu-ra e chiusura del quaderno adanelli sulla piegatura del cuoio econ la matita segniamo i contornidei due fori.

Quindi togliamo il sistema in acciaioe facciamo due buchi con la pinzafustellatrice proprio dove li aveva-mo segnati con la matita.A questo punto, fissiamo i ribattiniai fori con un martello. Ed ecco, ilquaderno.

LLoo ddiiccee ll’’eessppeerrttoo…… PPeerrcchhéé nnoonn pprroovvaarree??LLoo ddiiccee ll’’eessppeerrttoo…… PPeerrcchhéé nnoonn pprroovvaarree??

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UUnn ssiimmbboolloo ddii uunniittàà……UUnn ssiimmbboolloo ddii uunniittàà……DDII SS

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Il momento dell’ingresso in squadri-glia è sempre emozionante per inuovi; così come lo è per il capo,che per la prima volta si trova a gui-dare una squadriglia e per il vice, cheè chiamato ad un ruolo di una chia-ra responsabilità. Senza parlare delleguide e degli esploratori - non diprimo pelo - che vivono con entu-siasmo la riapertura delle attività.Ritrovarsi insieme per un anno chenon si sa ancora cosa ci prospetteràma che è gravido di aspettative cicarica, specie in squadriglia. C’è

un’atmosfera di trepidazione; ècome se avessimo tutti le orecchietese per captare i minimi segnali diciò che succederà, attenti alle parolee ai gesti di chi ci sta di fronte. E’come se fossimo percorsi da unascossa invisibile, che ci lega e chenon aspetta altro che di venire alloscoperto, di fare scintille, di accende-re una luce.Questo comune sentire è voglia diessere qualcosa di nuovo, di diveniresquadriglia, come un seme che in sécela la promessa di divenire albero.

IIddeeaa!! IIll ppoorrttaa--ffaazzzzoolleettttoonneeddii ssqquuaaddrriigglliiaa

Si può suggellare un momentocome questo con una semplice ceri-monia di squadriglia: un canto, unapreghiera, una riflessione appropriatae un simbolo. Possiamo darvi unsuggerimento? Che ne dite di usarecome simbolo un porta-fazzoletto-ne? Noi una idea particolare ce l’ab-biamo. Leggete la scheda.Un porta-fazzolettone uguale pertutti, con l’emblema della squadrigliae il proprio nome sotto. Un portafazzolettone originale, da portarecon orgoglio e che rispecchia lavostra appartenenza ad un’unicasquadriglia.

Materiale

• Ramo di robinia;• righello;• sega;• carta copiativa;• penna;• forbici;• foglio di carta bianco;• foglio di plastica semi-

rigida e trasparente;• smalti di colore bianco,

rosso e nero;• flatting (vernice trasparente che

conferisce lucentezza alle superfici);• 2 pennelli (uno sottile e uno

medio);• un barattolo di acqua ragia;• “Scoutismo per ragazzi” (libro

di B.-P.);• chiodini da calzolaio (ne userete 2

per ogni portafazzolettone);• ribattini (1 a portafazzolettone);

• martello;• un po’ di carta vetrata;• colla tipo Artiglio;• scampoli di cuoio;• ago;• filo cerato lungo 20 cm;• pinza fustellatrice (è l’arnese che

si usa per forare il cuoio);• carta da giornali (per non sporca-

re la superficie da lavoro).

Preparazione

Recuperate un ramo di robinia di 4cm di diametro; se lo tagliate dall’albe-ro, lasciatelo asciugare per qualchemese.Tagliate il ramo a fette di 1 cm allavolta, tante fette quanti sono gli squa-driglieri (se non di più, per riserva).

UUnn ssiimmbboolloo ddii uunniittàà……UUnn ssiimmbboolloo ddii uunniittàà……

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UUnn ssiimmbboolloo ddii uunniittàà……UUnn ssiimmbboolloo ddii uunniittàà……

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Otterrete così dei “medaglioni” dilegno.Spieghiamo come lavorare un singo-lo pezzo – naturalmente, il procedi-mento va ripetuto contemporanea-mente su tutti gli altri.1. Passate del flatting su un lato del

legno e fate asciugare;2. Levigate l’altro lato del medaglione

con la carta vetrata;3. Passate lo smalto bianco al centro

del pezzo levigato, senza dipingerepure la corteccia, e fate seccare;

4. Disegnate la sagoma del vostroanimale di squadriglia. Se il nomedella squadriglia è nell’e-lenco di “Scoutismo perragazzi”, potete trova-re lì il disegno chevi serve: la sago-ma tracciata daB.-P.,

infatti, corrisponde a quella cheavete sul guidone.Vi basterà dunquericopiarla.Altrimenti dovrete dise-gnare la sagoma a mano libera,prendendo sempre spunto dall’im-magine del vostro guidone;

5.Trasferite il disegno dell’animale dalfoglio di carta ad un foglio di plastica;

6. Ritagliate la parte interna della sago-ma sul foglio di plastica. Otterretecosì la tipica mascherina da “stencil”(tecnica di decorazione);

7. Poggiate la mascherina sul cerchiodi legno, lato dipinto in bianco efermatela per bene;

8. Passate dello smalto rosso sullasagoma dell’animale, togliete lamascherina e fate asciugare;

9. Scrivete il nome dello squadriglie-re con il pennello sottile intintonello smalto nero, sotto l’immaginedell’animale e fate asciugare;

10. Passate il flatting attorno alla figu-ra dell’animale e sulla corteccia del“disco”e fate seccare.

Fino a qui la realizzazione del meda-glione. Adesso passiamo alla lavora-

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zione dell’anello di cuoio.1. Recuperate da scampoli di

cuoio delle strisce dell’altezza di3 cm e della lunghezza di 7 cmcirca (vi conviene calcolare ildiametro dell’anello in base allospessore del fazzolettone delvostro gruppo, perché esistonotessuti spessi e altri sottili);

2. Incollate il medaglione al cen-tro della striscia e fissatelo condue chiodini; fate asciugare.

Ci sono due modi per chiudere lastriscia di cuoio, uno semplice (a)ed uno poco più laborioso (b).Metodo A:1. Fate due buchi sulla striscia dicuoio, uno per ciascuna estremità;2. Sovrapponete i fori e inseriteper parte i pezzi del ribattino;uniteli con un colpo di martello.Metodo B:1. Fate 3 buchi con la pinzafustellatrice su ogni estremitàdella striscia;2. Infilate il filo cerato e nell’ago ecominciate a cucire partendo dal-

l’interno dell’anello e dal foro inbasso a destra;3. Fate passare l’ago sul foro inbasso a sinistra e ripetete la stessaoperazione destra- sinistra sui foricentrali e poi su quelli superiori;4. A questo punto, tirate il filo eripassate sulle cuciture già fatte, finoa tornate al foro di partenza;5.Tirate il filo e chiudete all’internocon un nodo piano.Et voilà, il portafazzolettone èpronto!

UUnn ssiimmbboolloo ddii uunniittàà……UUnn ssiimmbboolloo ddii uunniittàà……

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EE cchhee ssiiaa iinn pprriimmaa ffiillaa!! EE cchhee ssiiaa iinn pprriimmaa ffiillaa!!

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DDII AA

LLEESSSSAANNDD

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CCome sappiamo tutti, durante l’an-no il Reparto è una grande “fab-

brica”, che lavora mese dopo meseper realizzare (grandi) Imprese.Queste possono essere di tre tipi: diSquadriglia, di Reparto o di AltaSquadriglia. Le Imprese di AltaSquadriglia, riguardano ovviamentesoltanto l’Alta e si svolgono parallela-mente alla normale vita di Reparto.Gli altri due tipi invece riguardano

tutti: solo che le Imprese diSquadriglia sono gestite separata-mente dalle singole Squadriglie, chesi organizzano autonomamente alloro interno (con i posti d’azione, dicui parleremo più avanti); mentre leImprese di Reparto coinvolgono col-lettivamente tutti gli esploratori e leguide, e sono gestite da un appositoConsiglio d’Impresa, formato di soli-to dai ragazzi in cammino per la

QQuuii cc’’èè ppoossttoo ppeerr ttuuttttii!! PPrreetteennddeettee iill vvoossttrroo!! QQuuii cc’’èè ppoossttoo ppeerr ttuuttttii!! PPrreetteennddeettee iill vvoossttrroo!!

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Tappa dell’Autonomia, che coordina-no i vari gruppi di lavoro. Sarebbebene che questo compito non fossemai affidato ai Capi Squadriglia, chehanno già un grandissimo spazio inReparto (guidando una delle sueSquadriglie, e co-gestendolo tramiteil Consiglio Capi): al contrario è unottima occasione per gli altri per“mettersi alla prova”!Durante l’anno le Imprese si succe-dono una dopo l’altra: a decidere divolta in volta se c’è più bisogno diun’Impresa di Squadriglia o diReparto è appunto il Consiglio Capi.Dopo di ciò, quale che sia il tiposcelto ogni Impresa si sviluppa in seimomenti successivi: ideazione, lancio,progettazione, realizzazione, verificae fiesta.Visto ci sono un po’ di diffe-renze nello sviluppo dei due tipi diImpresa sarà meglio parlarne separa-tamente: cominciamo dall’Impresa diReparto. Qui, l’ideazione, cioè la scel-

ta del “che fare”, la nascita di questogrande «sogno» collettivo è affidataun po’ a tutti: dopo che il ConsiglioCapi ha comunicato la sua decisioneognuno può dire la propria e pro-porre un’idea. Oppure possonoessere squadriglie intere ad avanzareproposte ! Quando si deve sceglieresu che cosa impegnarsi, si prende ungrande foglio, che una volta finitosarà chiamato Mappa delleRealizzazioni e si cominciano a scri-vere tutte le idee con i relativi obiet-tivi concreti! Ad esempio: «fare qual-cosa per il verde di quartiere» diceben poco. «Pulire e risistemare gliarredi nel giardino in piazzaMichelangelo» è un obiettivo moltopiù preciso e verificabile! Una volta scritte le varie opportu-nità, si discute e poi si sceglie.Sarebbe bene che lo faceste voi,ragazzi. I Capi Reparto dovrebberolimitarsi a supervisionare le vostre

IImmpprreessaaIImmpprreessaa

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scelte, anche se naturalmente nondovrebbero mai farvi mancare i loroconsigli, invitandovi ad essere realisti,a rispettare i tempi, e soprattuttomettendovi in guardia dai facili erroridi valutazione causati dal troppoentusiasmo. A questo punto si costi-tuisce il Consiglio d’Impresa che “raf-fina” l’idea scelta e si occupa di pre-parare il lancio dell’Impresa vera epropria. Il lancio è il segnale che l’i-dea ha superato lo studio prelimina-re: è un segnale importantissimo peril resto del Reparto.Va curato beneperché deve far esplodere la vogliadi fare, l’entusiasmo che cova dentroogni esploratore e guida dalmomento in cui si è cominciato aparlarne!A questo punto occorre passare allaprogettazione, forse la fase più diffici-le. Qui la fantasia e la precisionedevono andare a braccetto: l’Impresadeve avere un tempo stabilito, unascadenza; e per poter fare tutto nelmiglior modo possibile devono for-marsi i gruppi di lavoro di cui parla-vamo prima (se ad esempio volessi-mo fare uno spettacolo teatrale cipotrebbe essere un gruppo che scri-ve o modifica il copione, uno che fa icostumi, un altro addetto alla sceno-grafia, quello degli attori, quello deitecnici di musica, luci e regia vera apropria, ecc.). Attenzione: tutti devo-no poter dare il proprio contributoall’Impresa, perciò prima di dividersi

in gruppi è necessario stendere unaseconda mappa: la Mappa delleOpportunità, con l’elenco di tutte lesingole cose che si possono/debbo-no fare. Questo perché ciascuno divoi possa vivere l’Impresa come unmomento per portare avanti il pro-prio Sentiero, imparando a fare cosenuove, e lavorando su (o mettendoa frutto) Competenze e Specialità!La conseguenza logica saranno deigruppi il più possibile spontanei: guaia quei Reparti che assegnano i postid’autorità, o con lo sciocco criterio “imaschi ai lavori pesanti e le femminea disegnare” ! Abbiamo scelto l’idea, abbiamo fattoun progetto: non rimane che passarealla realizzazione vera e propria.Ricordatevi due cose: quella piùimportante è che l’Impresa è bella eha successo se viene vissuta comeuna grande avventura, come un’oc-casione irripetibile per crescereinsieme agli altri in stile scout. L’altrasono i tempi: un’Impresa non puòdurare mesi e mesi, e comunquedopo un po’ anche l’Impresa piùbella stanca, se non arriva mai danessuna parte. Perciò i responsabilidei vari gruppi, riuniti nel Consigliod’Impresa, devono tenere costante-mente sotto controllo l’andamentodei lavori, consultandosi con i CapiReparto.Ultimato il nostro bellissimo lavoro,non ci resta che fare un’onesta verifi-

EE cchhee ssiiaa iinn pprriimmaa ffiillaa!! EE cchhee ssiiaa iinn pprriimmaa ffiillaa!!

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QQuuii cc’’èè ppoossttoo ppeerr ttuuttttii!! PPrreetteennddeettee iill vvoossttrroo!! QQuuii cc’’èè ppoossttoo ppeerr ttuuttttii!! PPrreetteennddeettee iill vvoossttrroo!!

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ca. È un momento fondamentale, matroppo spesso fatto un po’ di fretta ein modo un po’ superficiale.Ascoltare e dirsi la verità fa semprebene, anche quando non ci piace!Ovviamente va fatta con unConsiglio della Legge, visto che ilReparto ha lavorato tutto insieme eche il riferimento costante di tutte lesue azioni è (o dovrebbe essere!) laLegge scout. Il clima generale dev’es-sere disteso e rilassato, così da invita-re ad aprire il proprio cuore al con-fronto con gli altri. Per questo ilConsiglio d’Impresa non ha esaurito isuoi compiti (come invece a volteaccade) al termine della realizzazioneconcreta: si scioglierà solo con la fie-sta finale, dopo aver preparatoappunto un momento di verifica.Questa deve riguardare due cose:ciò che è stato fatto da tutto ilReparto (gli obiettivi della comunità,fissati nelle due Mappe; ma anche lostile, il clima con cui si è lavorato) el’impegno personale (i propri obietti-vi per quell’Impresa). Dalla verificausciranno nuove idee, da inserirenella Mappa delle Realizzazioni, edanche in base ad essa, il ConsiglioCapi valuterà se la prossima impresasarà ancora di Reparto o sarà diSquadriglia.A questo punto, prima di ricomincia-re da capo, ci meritiamo di festeggia-re la buona riuscita del tutto conuna bella fiesta finale in stile scout!

E per l’Impresa di Squadriglia?Come dicevo prima ci sono un po’ didifferenze, ma lo schema rimane lostesso: le sei fasi che abbiamo giàvisto, dall’ideazione alla fiesta. Perquanto riguarda l’ideazione, una voltache il Consiglio Capi ha deciso che ilReparto si cimenterà in un Impresa diSquadriglia, la parola passa ai Consiglidi Squadriglia: sono le Squadrigliainfatti a scegliere su che cosa impe-gnarsi nel tempo stabilito (che èovviamente uguale per tutti). Il meto-do è sempre lo stesso: anche qui sistende una Mappa delle Realizzazionie in base a questa poi viene presa (in

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EE cchhee ssiiaa iinn pprriimmaa ffiillaa!! EE cchhee ssiiaa iinn pprriimmaa ffiillaa!!

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QQuuii cc’’èè ppoossttoo ppeerr ttuuttttii!! PPrreetteennddeettee iill vvoossttrroo!! QQuuii cc’’èè ppoossttoo ppeerr ttuuttttii!! PPrreetteennddeettee iill vvoossttrroo!!

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modo pacifico e democratico!) ladecisione finale. E I Capi Reparto noncontano niente, direte voi? Possiamofare quello che ci pare? Beh, nel sensomigliore dell’espressione, sì: siete liberidi scegliere da voi l’Impresa che pen-sate sia più adatta in quel momentoper la vostra Squadriglia. I vostri CapiReparto non interferiranno in questo(a meno che non stiate per cacciarvinei guai!), ma poi starà a voi realizzareciò che vi siete impegnati a fare! Il lancio invece non sempre è neces-sario, anzi si può dire che dovrebbeessere un’eccezione, necessariaquando l’idea è frutto solo di uno odue membri della Squadriglia (disolito i più grandi, cioè Capo e Vice),

che a quel punto si incaricherannoanche di fare il lancio per suscitareentusiasmo anche nel resto dellaSquadriglia. Se invece l’Impresa vienedecisa tutti insieme ciò non avrebbealcun senso: una volta presa la deci-sione, infatti, vi verrà naturale restareseduti e cominciare a pensare a“come fare”! A quel punto avretesaltato il lancio e sarete già nella fasedella progettazione.Qui dovreste essere preparatissimi: laMappa delle Opportunità non è altroche l’elenco di tutti i posti d’azionedisponibili (validi anche questi fino allafiesta finale, a differenza degli Incarichidi Squadriglia, che sono fissi per tuttol’anno). Il Consiglio di Squadriglia (con

LE PAROLE CHIAVE:LE PAROLE CHIAVE:Impresa di Reparto: coinvolge tutti gli esploratori e le guide� ed è gestita da un appo�sito Consiglio d’Impresa�Impresa di Squadriglia: è gestita separatamente dalle singole Squadriglie� che siorganizzano autonomamente al loro interno�Consiglio d’Impresa: formato di solito dai ragazzi in cammino per la Tappadell’Autonomia� che coordinano i vari gruppi di lavoro� È buona cosa non inserire CapiSquadriglia in questi ruoli�Consiglio Capi: formato dai Capi Reparto (talvolta anche dagli Aiuti)� dall’A�E� e daiCapi Squadriglia (talvolta anche dai Vice)� Coordina la vita del Reparto�Ideazione: rappresenta la prima fase dell’impresa quella in cui viene definito il “chefare”� L’idea di attuare un’Impresa parte dal Consiglio Capi ma viene poi decisa ecostruita con l’apporto delle idee espresse da tutti nell’ambito della propria Squadriglia� Lancio: seconda fase� In Consiglio Capi sono state esaminate tutte le idee arrivate dalreparto� l’impresa ha già preso corpo e ne è stata definita la struttura di massima� Illancio va curato bene perché deve far esplodere la voglia di fare� l’entusiasmo che covadentro ogni e/g�Progettazione: terza fase� Una delle parti più coinvolgenti: qui la fantasia e la preci�

sione devono andare a braccetto: l’Impresa deve uscirne completa in ogni dettaglio�Cosa fare� con cosa� chi fa� dove… ecc� Tutte le domande trovano risposte e soluzioniin questa fase�Realizzazione: quarta fase dell’Impresa� È il momento di concretizzare i progetti� dieseguire i propri compiti� Siamo nella concretezza: ciò che si era deciso di fare qui si fa! Verifica: è la penultima fase� Si fa con un Consiglio della Legge perché tutto il Repartone è stato coinvolto… si esaminano tutte le fasi precedenti� in tutti i loro dettagli… siloda� si critica… ma fondamentalmente si impara dai propri errori per evitare di ripe�terli�Fiesta: questa fase che conclude l’Impresa non ha bisogno di altre spiegazioni… che nedite?Mappa delle Realizzazioni: lista completa di tutte le idee e gli obiettivi concretiespressi da tutti gli esploratori e le guide del reparto�Mappa delle opportunità: è l’elenco di tutte le realizzazioni ed i compiti richiesti perportare a conclusione l’Impresa� Consiglio di Squadriglia: solenne momento di vita di squadriglia� si organizza allaconclusione di importanti momenti vissuti insieme�

la supervisione attenta delCapo Squadriglia) provvederà poi adistribuirli. Attenzione: ogni squadri-gliere/a deve avere il proprio postod’azione, perché anche il più piccoloo la più piccola ha il diritto/dovere direalizzare un pezzetto di quell’operacollettiva che è l’Impresa diSquadriglia: solo così potrà sentirlacome una cosa anche “sua”, e si sen-tirà orgoglioso/a di far parte di quellaSquadriglia.Troppo spesso invece,specie all’inizio dell’anno, i più granditendono ad emarginare i piccoli, cherestano in disparte a guardare…Per l’assegnazione vale quanto dettoprima: i posti d’azione dovrebberoessere il più possibile scelti e collega-

ti al proprio Sentiero personale: adesempio chi è in cammino verso unaCompetenza di Animazione Graficasi offrirà per realizzare tutto quelloche va fatto con carta e matita, men-tre chi ha chiesto la specialità diinformatico potrebbe scrivere alcomputer la relazione finale e (per-ché no?), magari inserirla sul sito disquadriglia. Attenzione: ci sonoImprese in cui apparentemente c’èspazio solo per pochi tipi di abilità,con grande frustrazione di chi quellecose non le sa fare.Vi do un consi-glio: «guardate lontano», come dice-va B.-P.! Innanzitutto le Imprese ser-vono agli esploratori e a alle guideper imparare a progettare/progettar-

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si, ma anche e soprattutto per impa-rare a fare cose nuove! E poi usatela fantasia: se una Squadriglia vuolrealizzare un Presepe scout ci sarànaturalmente chi fa i disegni per losfondo, chi li colora, chi si occupadella grotta e delle altre parti in car-tapesta, chi fa le statuine, chi preparai vestiti, e così via. Ma nulla vieta diaggiungere per esempio una struttu-ra con dei treppiedi per meglioesporlo in chiesa; e di questapotrebbe occuparsi chi sta lavorandoverso una Competenza di Mani Abilio Pioniere, oppure ha chiesto la spe-cialità di pennese!Per la realizzazione non c’è molto dadire, salvo l’invito a fare sempre lecose con un certo stile, anche quandoi Capi non vedono e non sentono…Della verifica invece è importanteparlare: si fa in Consiglio diSquadriglia, così da chiudere il cer-chio che si era aperto col primoConsiglio: è il momento anche qui diverificare lealmente come abbiamolavorato, se la Squadriglia ha raggiun-to i suoi i obiettivi, se i posti d’azionesono stati rispettati e hanno funzio-nato bene, e se io Giacomo, o Soniaho raggiunto i miei obiettivi. IlConsiglio di Squadriglia può sembra-re un’occasione meno solenne emeno importante del Consiglio dellaLegge, e a volte viene un po’ sotto-valutato. Non lo fate: per unaSquadriglia è una grande occasione.

Non capita spesso in un gruppettodi coetanei senza fazzolettone che cisi metta seduti tutti insieme, dal piùpiccolo al più grande, per giudicarefraternamente l’operato di tutti (acominciare dal proprio!) e proporremiglioramenti per il futuro!Spesso purtroppo non si parla abba-stanza: ci si riduce a due frasi di cir-costanza, una piccola critica riguardoal problema più evidente e così via,

EE cchhee ssiiaa iinn pprriimmaa ffiillaa!! EE cchhee ssiiaa iinn pprriimmaa ffiillaa!!

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QQuuii cc’’èè ppoossttoo ppeerr ttuuttttii!! PPrreetteennddeettee iill vvoossttrroo!! QQuuii cc’’èè ppoossttoo ppeerr ttuuttttii!! PPrreetteennddeettee iill vvoossttrroo!!

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avanti il prossimo! Per evitare tuttoquesto, i Capi Squadriglia dovrebbe-ro anche loro preparare la verifica,magari in modo scherzoso e gioco-so, se serve (cartelloni, figure dacolorare in varie percentuali, ecc).L’altro consiglio che vi do (ma forsedi questo ne avete meno biso-gno…) è quello di affrontare i pro-blemi, senza far finta di niente. Avolte le discussioni possono sembra-

re antipatiche, ma servono; anchequelle fatte “a muso duro”. I proble-mi non affrontati non si risolvono dasé: si trascinano per tutto l’anno,danneggiando tutti.Anche qui, naturalmente, i risultatidella verifica saranno indicazioni pre-ziose per il Consiglio Capi (e per iCapi Reparto) e influiranno sullascelta delle Imprese future. E orabasta parlare: la fiesta ci aspetta!

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TTeennddaaTTeennddaa

Se cominciamo dalla tenda ci ren-diamo conto che alcuni tipi sonocostruiti non tenendo contodelle nostre esigenze di traspor-tabilità.Sono spesso dei colli indivisibilidi parecchi chili e molto ingom-branti.Se dovete acquistare una tendaprivilegiatene una che abbia il cati-no staccabile, verande ed abside nonsono essenziali, aggiungono peso eportano via spazio.I paletti spesso sono composti da treo addirittura due pezzi molto lunghi,meglio quelli scomponibili in più parti.In questo modo la tenda si può divi-dere fra i vari componenti dellasquadriglia.Prima di partire per il campo control-latela in ogni sua parte, dei piccolitagli sul catino vanno immediatamen-te riparati altrimenti, con il continuouso possono diventare irreparabili.I tiranti ci devono essere tutti evanno rimpiazzati se non perfetta-mente in ordine, così come cernieree occhielli. È molto scomodo dormi-re in una tenda con la cerniera rottasotto un acquazzone, quindi primadella partenza verificate che tutti identi tengano e magari lubrificatelicon del silicone spray o passandocisopra una candela.I picchetti spesso si spuntano e sistorcono, raddrizzateli in sede primadi partire, e verificate che si sianotutti, non è un grosso problema la

loromancan-za perché sipossono sostituire con quelli dilegno, ma sarebbe una perdita ditempo inutile costruirli al campo.Se la vostra tenda ha già diverse“primavere” sarà buona cosa unapassata di impermeabilizzante sull’in-tercapedine, in commercio esistonobuoni prodotti, tra questi sono pre-feribili quelli da dare a pennello per-ché c’è meno spreco nel trattaregrandi superfici.Ricordate di portare del materialeper la riparazione della tenda:• un tubetto di colla forte e toppe

di materiale plastico• ago e filo • alcuni occhielli da puntale• nastro adesivo telato alto per plastica• spille da balia • un paio di angolari di riserva • pezzi di tela molto robusta per

riparare eventuali strappi nel telo

Quando si parla di materiale per unasquadriglia si deve innanzi tuttotenere presente un concetto basilareche deve dettare le regole e cioè ilconcetto di autonomia di squadriglia.Questo vuol dire che ogni squadri-glia deve fare affidamento solo edesclusivamente sulle proprie forze.Purtroppo in questi ultimi tempi si èprivilegiata molto la comodità rispet-to all’essenzialità ed ecco che allorasi vedono squadriglie partire per l’u-scita di squadriglia con al seguito ungenitore munito di furgone per spo-stare tenda, casse e quant’altro possaservire per l’attività.Un discorso ancora più “pesante” èlegato al campo estivo, allora c’è ilpericolo che i furgoni diventino due

soprattutto se ci si è sognati di rea-lizzare una tenda sopraelevata.Io ho visto spesso queste casse viag-giare ed al loro arrivo, all’apertura,sparare fuori un po’ di tutto, coseche in un camping possono anchetrovare uno scopo di esistenza, maNON in un campo estivo scout.Di solito nella cassa di squadriglia cisono gli scarponi del Caposquadriglia.e del vice, vassoi di vari materiali perla gara di cucina, tovagliette e grem-biulini di ogni foggia, accendi fuocoliquidi, solidi, per tempeste polari oper inondazioni monsoniche, amachee amachine, spesso si trovano radioli-ne e game-boy e quintalate di altromateriale inutile.Pensateci, vi sfido a negare di nonaver mai lasciato a casa anche unosolo di questi oggetti.Noi, invece, dobbiamo muoverci conlo spirito del pioniere, colui cheparte per luoghi inesplorati, portacon sé il minimo indispensabile, quel-lo che può portare in spalla ed ilresto lo trova lì o lo costruisce.Se ragioniamo in quest’ottica tutto l’e-quipaggiamento sarà procurato e tra-sportato in tutt’altra maniera, ma cifarà vivere le nostre avventure all’aper-to in modo più scout.Buon campo

NNoonn ppoottrreebbbbee eesssseerrccii aavvvveennttuurraa sseennzzaa......NNoonn ppoottrreebbbbee eesssseerrccii aavvvveennttuurraa sseennzzaa......

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CCuucciinnaaCCuucciinnaa

Sempre restando ligi al principio del-l’essenzialità dovremo cercare diportare via quanto è strettamentenecessario.A questo proposito la batteria dacucina composta da pentole, tegamie scolapasta che si infilano gli uninegli altri fa decisamente al casonostro.Altro, a mio parere, non occorreportare, all’occorrenza taglieri e cuc-chiai di legno si possono costruiresul posto così come vassoi e altro.Due o quattro alari al massimo sonol’ideale per la cucina a legna, sonopiù economici e facili da trasportarerispetto a qualsiasi griglia.

• batteria completa con manici,coperchi e scolapasta

• 1 apriscatole • 1 tanica rigida da 20

- 25 l• 1 pezzo di sapone

da bucato (serveper trattare lepentole ester-namente primadi metterle sulfuoco, si faprima a pulirledopo)

• 2 o 4 alari da50 cm. circa dilunghezza.

Pentole: al campo servono moltissimoma appena finito sembra non sianomai esistite!… chi le ha viste?… Mache sono?… Dove saranno?!Alla vigilia della partenza ridiventa-no di attualità e si riscoprono:…piene di residui ammuffiti dell’ul-timo pasto dell’estate scorsa!…Deformate dai colpi inferti duranteil trasporto e non più utilizzabili!…Danneggiate dalla ruggine o da similipatine di ossidi!… ecc. ecc.Regola prima: lavatele, asciugatele eriponetele in ordine NELLA PRIMASETTIMANA DAL RITORNO DALCAMPO! E con esse tutto il rimanentemateriale di cucina…

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Per quanto riguarda il materialedi pionieristica io ho delle ideeun po’ particolari a riguardo,nei tantissimi campi di compe-tenza che ho tenuto ho speri-mentato, per esempio, che utiliz-zando la tecnica del froissartage(vedi Avventura n. 5-2002, n. 5-2000) si possono lasciare a casaquasi del tutto i cordini per lecostruzioni e, cosa più importante,non è necessario avere dei pali lun-ghi, ma basterà usare quelli alti unmetro, 90 cm, un metro e mezzo,secchi non marci, che di solito usia-mo per il fuoco.Naturalmente si deve avere dell’at-trezzatura particolare (nel caso spe-cifico una trivella) che si va adaggiungere al resto del materiale cheuna squadriglia deve avere per ognitipo di attività all’aperto:• 1 accetta canadese di 600 g con

fodero• 1 sega ad arco di tipo canadese

con lama girevole e fodero• 1 piccone con il manico di 80 cm

(può essercene uno per tutto ilreparto)

• 1 saracco • 1 badile con manico fisso di 80 cm

con impugnatura trasversale • 1 matita, almeno, ed un metro• se si usano, almeno 60 m di cordi-

ni da 5 mm. di diametro• 2 teli 4 X 4 metri per la copertura

del tavolo e della cucina e se si vuole proprio essere al top:• scalpelli per incastri• una trivella a mano da 24 mm. di

diametro• una raspa da legno• una pianaper le costruzioni con il froissartage.(Manuale di pionieristica – Ed. NuovaFiordaliso – 1999)

Resta ben inteso che ripiani fatti di tapparelle o addirittura di assi, pali etravi numerate per sopraelevate megagalattiche, bidoni e forni in lamiera equant’altro si prepari a casa non è considerato materiale di pionieristica per-ché ricordate il pioniere arriva nel posto sperduto con le proprie forze eportando solo ciò che può portare ed il resto lo costruisce lì. Scusate se insi-sto, ma vorrei proprio che accettaste questo principio altrimenti tanto var-rebbe portarsi al campo le cucine a gas, i tavolini pieghevoli da campeggio ele poltroncine di tela NON VI PARE?

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di specialità, si deve con coscienzastudiare e sperimentare mano-vre e quant’altro sia indi-spensabile.In ogni città esistonodelle associazioni per lopiù di volontari cheorganizzano dei corsidi pronto soccorsoed in associazionesono iniziati deicampi di competenzadi questa materia.Nella cassetta di squa-driglia ci sarà l’indispen-sabile, il resto del mate-riale per il campo estivosarà nella cassetta di reparto.

Procurate quindi di avere con voi:• disinfettante (no alcool) tipo

Citrosil• acqua ossigenata• cotone idrofilo• garze sterili• bende per fasciature di cui una

elastica• cerotti medicati e non (i cerotti

medicati in formati assortiti, quellinon medicati almeno larghi trecentimetri, quelli più piccoli servo-no a poco)

• pomata per contusioni e perustioni

• tachipirina • collirio tipo Imidazyl• ago e filo• forbici (con punte arrotondate) • spille da balia • pinzette

Come vedete l’essenziale non èmolto, si possono anche avere altripresidi (stecche per fratture…etc.),ma è essenziale saperli utilizzare.Procuratevi anche qualche paia diguanti protettivi in lattice.In caso di problemi seri rivolgetevidirettamente al 118 della zona.

Il materiale di pronto soccorso deveessere contenuto in un contenitoreimpermeabile. Controllate la scadenzadei farmaci, eliminare cerotti, bende,garze sporchi o umidi, pulire e disin-fettare forbici e pinzette, ricordarsiche le garze, una volta aperte nonsono più sterili.

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Sia per un’uscita sia per il campo èimportante avere anche una fornitacartella di topografia.Ciò che è assolutamente indispensa-bile è la bussola.Essa deve avere determinate caratte-ristiche, se dovete acquistarne unanuova valutate bene che questarisponda esattamente alle nostre esi-genze.È bene che l’ago sia immerso in unfluido che stabilizza il suo moto, èessenziale la rosa dei venti suddivisain 360 gradi, attenzione ne esistonoalcune in sessantaquattresimi, che sipossono utilizzare lo stesso, macostringono a complicati calcoli.Ciò che quindi deve essere sempre

presente nella vostra cartellina è:

• bussola • coordinatometro • righello • squadra • goniometro • compasso • matita, gomma, biro • pastelli e pennarelli (anche per

acetato trasparente) di almeno trecolori diversi e ben distinguibilil’uno dall’altro

• carta millimetrata carta da lucido

Sarebbe meglio studiare il modo diportare tutto in una sacca a tracolla,sempre a disposizione.

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Credo sia essenziale unapremessa relativa a questomateriale.È importante innanzi tuttoche in squadriglia ci sia unapersona preparata ad affron-

tare le situazioni di emergen-za e quindi sia anche in grado

di utilizzare con perizia il mate-riale di pronto soccorso.

Per prepararsi non basta leggerequalche libro e superare le prove

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topografiapronto soccorso

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In particolare al campo estivo èbene avere con sé anche del mate-riale che ci possa aiutare nella prepa-razione e rappresentazione dellanostre performance di espressione.Non occorre molta roba, ma quel

poco che portate via se usato confantasia risolve moltissime situazioni.Quando ero esploratore si usavaavere una coperta anche tipo pon-cho, magari uguale per tutti i mem-bri della squadriglia, da utilizzare alfuoco per coprirsi dall’umidità delbosco e da usare in scena.

Comunque al di là di questi ricordiil minimo indispensabile per le atti-vità di espressione e come materialedi cancelleria è:• pennarelli • carta da pacco bianca • carta crespa • spille da balia • scotch• biro • matite • gomma, ecc.• trousse da trucco • nastri colorati • scampoli di stoffa per eventuali

costumi • necessario per cucire

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Mi ha sempre fatto pensare una fraseche disse un mio rover molti anni fa:“…la mia casa è lo zaino...”.È proprio vero, quando si parte per ilcampo mobile in clan, nello zaino c’ètutto l’occorrente per la vita d’ognigiorno.Anche per noi, in reparto, la frase halo stesso significato quando ci appre-stiamo a partire per un’uscita conpernottamento o ancor di più per ilcampo estivo.Vediamo quindi assieme cosa èimportante avere e cosa è da consi-derare superfluo.Partiamo dallo zaino, esso deve essereabbastanza capiente, ma non troppo.Zaini enormi sono comodi da riempi-re, ma non da portare in spalla.Gli zaini sono classificati in litri di por-tata, la misura ideale per le nostre esi-genze è intorno ai 55-60 litri che tra-dotti in peso sono circa 20 kg. chesono, vi assicuro io, un peso di tuttorispetto.

Se di buona qualità il nostro zainoacquistato in reparto e tenuto comesi deve ci può accompagnare pertutta la nostra vita scout.Sono inutili accessori tipo porta-ram-poni, porta-sci, porta-tutto, porta diqua e porta di là.

Lo zaino ideale è bello, senza fronzoli,possibilmente con due tasconi lateralie uno centrale.Altro accessorio essenziale è il saccoa pelo, anche qui cercate di fare unaspesa oculata.Ce ne sono di moltissimi materiali, daisintetici a quelli di piumino d’oca (che

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Non dimenticate inoltre una coppia di bandierine da segnalazione.Al di là dei classici materiali, io proporrei anche che ad ogni occasione cifosse una macchina fotografica, magari con rullino di diapositive per immorta-lare i momenti migliori e più importanti della vita della squadriglia e anche illibro d’oro dove riportare relazioni di uscite, pensieri e quanto ci potrebbesembrare importante ricordare.

Il materiale di squadriglia da portare al campo o in uscita, andrebbe suddivisoall’interno di robuste sacche militari (due dovrebbero bastare!) trasporta-bili da due persone con l’ausilio di un alpenstock o un normale bastone.Eliminando le casse di legno si riduce di molto il peso da trasportare (già lacassa pesa abbastanza) e dividendo il materiale si possono affrontare anche isentieri e le situazioni più scomode.

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• bicchiere (bere tutti dalla stessaborraccia fa tanto “fratello mio” mafa anche “scambiamoci i nostrivirus”)

• posate• borraccia• tovagliolo (perché anche se siamo

al campo non è il caso di asciugarsisulla manica della camicia)

Sacchetto personaleL’ho chiamato così per comprenderetutto ciò che è strettamente persona-le e che si deve in ogni caso averecon sé.• coltello affilato (ogni scout ne deve

possedere uno)• accetta (se si è pionieri)• torcia elettrica• materiale relativo ad incarichi e

posti d’azione

Ecco, quanto elencato è ilminimo indispensabi-le, ma anche il massi-mo, a mio parere,che occorre peraffrontare con tranquil-lità un campo estivo diquindici giorni.Resta in ogni modo necessarioun altro “accessorio” il buonsenso, che ci deve accompagnaresempre.B.-P. ha molto puntualizzato un aspet-to della vita scout che spesso, alcampo, si tralascia: la salute e la forzafisica.È importante che un bravo scout simantenga in salute e che quindi siapulito.

Quando avete sporcato le maglietteo i calzettoni, lavateli, cambiatevi spes-so, fate asciugare sotto la tenda lescarpe bagnate dalla pioggia (magaririepiendole con della carta), lavatecon cura la gavetta dopo i pasti, nonlasciate residui di cibo a fare da caset-ta a miliardi di batteri (il campo è ilpeggiore luogo dove ammalarsi).E naturalmente non partite per ilcampo senza aver fatto una poderosascorta di... ENTUSIASMO!

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

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ultimamente mi sembrano i più usati).Il meno quaranta da Everest è un po’esagerato, non fa altro che aumentareil conto.Considerate sempre che i vostri capisono persone responsabili e non viporterebbero mai al campo estivosopra i 5000 metri.In ogni modo provate anche ad inte-ressarvi presso qualche amico oconoscente che ha fatto il militare odove si trova materiale militare inqualche mercatino.Per i primi anni anche questo mate-riale vi può essere utile senza caricarei vostri genitori di grosse spese.Nello zaino va introdotto tutto ciòche ci può servire al campo, è benesuddividere le cose in diversi sacchet-ti, magari di tela, in modo da tenere inordine la tenda oltre che lo zaino.Allora sarà bene preparare una listadi quanto occorre:

• Uniforme completa• Un maglione• Cappellone o cappello per il sole• Giacca a vento impermeabile• Poncho• Materassino o stuoino• Un paio di pantaloni lunghi• Alcune squadriglia preparano a casa

una uniforme uguale per ogni suocomponente, magari con unamaglietta con il simbolo stampatoed i colori di squadriglia

Sacchetto biancheria• pigiama o tuta da ginnastica• 3 magliette maniche corte

• 3 paiamutande

• costume dabagno

• 3 paia di calzettoni• calzoncini corti leggeriSacchetto scarpe• scarponi o pedule impermeabili• scarpe da ginnastica• sandali apertiSacchetto lavaggio• asciugamani• sapone• dentifricio• spazzolino da denti• pettineSacchetto cucina• gavetta

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re i punti fondamentali.È però tutta la Squadriglia, in pienademocrazia, ad essere poi coinvoltanel definire l’Uscita in tutti i minimidettagli e nel fissare la data così chetutti possano avere il tempo neces-sario per potersi organizzare almeglio conciliando i vari impegni.

Progettare l’Uscita Progettare l’Uscita tenendo presente:tenendo presente:• la disponibilità di tutti nel parteci-

pare• i costi: calcolati in anticipo attraver-

so un preventivo. Alla fine sarebbeconsigliabile non aver superato laquota stabilita

• il luogo dove verrà svolta l’Uscita:evitate le case in campagna diqualche Squadrigliere

• materiale topografico: attenzionealle carte topografiche! È necessa-rio che la Squadriglia possieda talemateriale, non è sempre facilereperirlo, a volte è necessario pre-notare le suddette mappe, ed itempi d’attesa sono spesso piutto-sto lunghi;

• le attività: considerate le esigenzedi tutti; l’Uscita rappresenta unmomento particolare per la vita diSquadriglia diventa infatti un’ottimaoccasione per verificare il lavorofatto e per approfondire tuttequelle tecniche che risultano diffici-li da provare in sede e poi nondimenticate di sfruttare l’occasioneper conoscervi meglio con rilas-santi momenti di gioia e di gioco.

• la preghiera: da non dimenticare

mai, sarebbe molto bello iniziare l’Uscita partecipando di Squadrigliaad una celebrazione eucaristica einserire, comunque, sempre e inogni caso, un momento di preghiera.

• di avvertire i Capi Reparto dellevostre intenzioni e consegnareloro il programma dell’Uscita.

Il programma dell’uscita:Il programma dell’uscita:

Trasporti:quale mezziverranno uti-lizzati per rag-giungere ilposto.

Luogo: rife-rimenti delposto in cuiverrà svoltal’uscita.

Orari:Partenza/ritorno.

Costi: Cosa inci-de e quantoincide economi-camentesull’Uscita.

Attività: Cosaverrà fatto ed inquali tempi,modalità di svol-gimento.

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Quante uscite si dovrebbero fare in unanno? Dove si dovrebbero svolgere?Non che esista un numero prestabilitoma per una squadriglia fare un’uscita èsicuramente un’occasione privilegiatain cui sperimentarsi lontana dalle muradella propria sede e senza i Capi.Spesso si dedica poco tempo a tuttequelle attività che vanno fatte all’ester-no della sede, senza rendersi conto diquante opportunità si sprecano, diquanti doni meravigliosi si potrebberoosservare e di quanti momenti indi-menticabili si potrebbero vivere a con-tatto con la natura.Inoltre non è detto che l’uscita di squa-driglia debba durare un solo giorno.Prima di partire valutate bene lostato della vostra Squadriglia e maga-ri se siete all’inizio dell’anno scout

posticipate l’appuntamento un po’più in là, quando sarete più affiatati ecompetenti.Nell’organizzare un’uscita dovretemettervi al lavoro per tempo e quan-do a inizio dell’anno elaborate il vostroprogramma di Squadriglia non dimen-ticate di inserire la voce “Uscite diSquadriglia”, il periodo in cui farle e leindicazioni di massima. Cercate sempredi rispettare i tempi che vi siete dati insede di programmazione. Lavorateall’Uscita come ad un’Impresa vera epropria!

IIddeeaattee llaa vvoossttrraa UUsscciittaaIIddeeaattee llaa vvoossttrraa UUsscciittaaCapo e Vice avranno il compito dicoordinare l’intera Squadriglia nellaraccolta di tutte le informazioni utiliall’Uscita, di riassumere ed individua-

UUnn’’aavvvveennttuurraa cchhiiaammaattaaUscita di SquadrigliaUscita di SquadrigliaSi parte solo dopo aver fatto un buon progetto…

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Non è superfluo aggiungere il menùdell’Uscita, corredato dalle ricette,dalle dosi e dai tempi di cottura.L’esito positivo ed il grado dellavostra soddisfazione in un’Uscitadipenderanno senza dubbio dalmodo in cui l’avrete preparata; lavo-rare con attenzione, impegno, edallegria è senz’altro il modo giusto: laSquadriglia non deve vivere l’Uscitacome un’imposizione o come qual-cosa che si deve fare perché lafanno tutti.Bisogna che venga fuori la voglia, ilpiacere di vivere insieme, tutti, que-sta avventura, ognuno con il suogrado di responsabilità, ognuno conil proprio ruolo, decisivo, per labuona riuscita.Bisognerà dunque porre attenzionead Incarichi e Posti d’Azione(…ricordate… l’abbiamo giàdetto… di vivere e pensare all’Uscitacome ad un’Impresa), vediamoli:

Magazziniere: prima dell’uscita devepreparare l’elenco di tutto il materia-le necessario, verificarne la efficienzae la funzionalità, provvede ad even-tuali riparazioni o sostituzioni, in col-laborazione con gli altri membri dellaSquadriglia, dovrà altresì fornireun’impostazione corretta alla divisio-ne del materiale tra tutti gliSquadriglieri (se Luigino pesa 45 chilied è magrolino, sarebbe intelligenteoltre che saggio evitare di ordinarglidi trasportare, da solo, il teloneesterno della tenda…).

Topografo: deve impegnarsi nelreperire le carte topografiche, stu-diare il percorso, verificare la validitàdelle cartine (ricordiamo che i rileva-menti di alcune sono molto vecchi)ed individuare, già prima della par-tenza, eventuali punti di orientamen-to fissi (rifugi forestali, cascine abban-donate ed altro ancora).Ambulanziere: si preoccupa di con-trollare il materiale d’infermeria, acqui-stando quanto manca e facendosoprattutto attenzione alla data di sca-denza dei farmaci (ovviamente perfarmaci intendiamo disinfettanti, acquaossigenata, pomate alle quali siamosicuri nessuno sia allergico, ponendo lamassima attenzione e cura a questosettore), fa l’elenco di tutto il materia-le presente all’interno della cassetta.Cuciniere: elabora il menù avendocura di produrre un preventivo dispesa, si occupa di acquistare tutti gliingredienti necessari insieme all’aiutocuciniere o al cassiere di Squadriglia,nell’elaborazione del menù tieneconto dei cibi di stagione e del rap-porto attività \ alimentazione.Fuochista: prepara tutto il necessarioper fare il fuoco (ferri, esche, etc.), inUscita a lui ha la responsabilità diindividuare un posto idoneo peraccendere il fuoco e di prenderetutte le dovute precauzioni, poterecalorifico della legna, disposizionerispetto al vento, tempi di cotturanon hanno segreti per lui.Cassiere: elabora il preventivo (… ènecessario al fine di determinare inanticipo la quota!) di tutta l’Uscita

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Sacca del topografo (bussola,righello, goniometro, coordina-tometro, tavoletta, matita,gomma, ma soprattutto… nondimenticate la cartina).

Cassetta di pronto soccorso(disinfettante, cerotti, garze,bende, pinzette, forbicine, laccioemostatico).

Sacca del fuochista (alari,fiammiferi sistemati all’interno diun contenitore impermeabile,eventuali esche realizzate da voi,carta, tanica per l’acqua).

Telone e corde per costruire uneventuale rifugio.

Materiale da cucina (batteriada cucina, posate, contenitori,sapone e spugne).

Materiale per le attività (pen-sare bene a ciò che è necessarioalla realizzazione delle vostreattività).

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vi sorprendesse già in Uscita, cer-cate di raggiungere immediata-mente il punto abitato più vicino,considerando che piantar tenda inun luogo non preventivato è un’al-ternativa che deve essere valutataper bene, se siete costretti, guarda-tevi intorno: tenetevi lontani dapali della luce, letti di torrenti, albe-ri singoli e tutto quanto possa insimili condizioni atmosferiche reca-re notevoli danni.

• Essere scout non equivale ad esse-re sciocchi, uno scout sa leggere imessaggi di Madre Natura, evitia-mo di correre rischi inutili.

• Giunti sul posto avvertite dellavostra presenza un’autorità com-petente (Carabinieri) o figure sem-

pre presenti sul luogo (ad esempioil sacerdote), inoltre vi consigliamodi avere sempre con voi una rubri-ca con i numeri di telefono dipubblica utilità.

• Quando iniziate ad accendere ilfuoco abbiate cura di non farlosotto gli alberi, di pulire il terrenocircostante, di preparare un ade-guato focolare (attenzione alvento) e per ultimo, ma non menoimportante, accertatevi che ilfuoco sia ben spento.

• I rifiuti sono tra le cose peggioriche possono essere lasciate ingiro, soprattutto per uno scout,non dimenticateli mai in giro esoprattutto trasportateli all’internodi sacchetti resistenti che vi assicu-

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tenendo conto di alcune voci qualitrasporti, spese per alimenti, attività;,si rende inoltre disponibile ad opera-re gli acquisti necessari.Cicala: preparerà tutti i momenti dianimazione giochi, canti, ban, così daaverli sempre pronti e disponibili inogni momento dell’Uscita.Liturgista: a lui è affidato il compitoforse più delicato dell’Uscita, ovveroquello di elaborare il momento dipreghiera. Avrà inoltre il compito diprendere informazioni sugli oraridelle SS Messe.Segretario: prenderà nota di tutto,elaborando un verbale utile sia infase di preparazione che a lavorofinito, avendo cura di inserire poitutto nel Quaderno di Squadriglia.

Una volta in Uscita seguite il pro-gramma e le scadenze che vi sietedati, rispettate i tempi e sopratuttocollaborate, è il segreto per il succes-so della vostra Uscita.Non dimenticate di verificare tuttoquello che è stato fatto, questa èun’ottima occasione per prevedereun Consiglio di Squadriglia.

Sicurezza in UscitaSicurezza in Uscita

Una volta in Uscita tenete presentele seguenti regole che magari vi aiu-teranno ad evitare dei guai:• durante il tragitto non dimenticate

di camminare in fila indiana, qualo-ra foste costretti ad affrontarestrade in presenza di automobili,procedete sempre in senso oppo-

sto a quello di guida, per capircimeglio: camminate sempre sullacorsia di sinistra, così facendo,potrete notare se qualche mezzovi viene di fronte.

• Ponete sempre la massima atten-zione a qualunque tipo di riferi-mento (edifici, costruzioni, cartelli),sarebbe fondamentale nel doverspiegare la vostra posizione, qualo-ra non vi siano altre alternative.

• Nello scegliere il luogo in cui viaccamparete, prestate attenzionealla presenza di punti d’acqua (pote-te individuarli anche grazie alla carti-na), nel caso non fossero immedia-tamente vicini, non dimenticate maidi tenere le borracce sempre piene(pazienza, farete dei turni perapprovvigionarvi dell’acqua).

• Ottenete sempre la sicurezza chel’acqua sia potabile, informatevi,chiedete in giro, discorso legger-mente diverso va fatto per l’Uscitein alta montagna: qui, quasi sem-pre, l’acqua non inganna, ma riba-diamo che è sempre meglio esse-re sicuri e prudenti.

• Inoltre non sconfinate nei terreniprivati (il proprietario potrebbenon essere molto comprensivo,anche con gli scout).

• Aggiornatevi sulle condizionimeteorologiche inerenti il periodoin cui andrete in Uscita, equipag-giatevi al meglio e qualora la situa-zione climatica sia proprio avversa,desistete e rimandate alla settima-na successiva.

• Qualora invece il pessimo tempo

camminare in fila indiana

attenti alle condizioni metereologiche

non accendete il fuoco sotto gli alberi

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cartina topografica, e proprio per que-sto motivo (in Uscita ed al campoestivo) il nostro consiglio è di accop-piare sempre un membro dellaSquadriglia più grande (nel senso diesperto) con uno più piccolo. Se il piùpiccolo raccoglie la legna con il CapoSquadriglia, egli andrà fiero di ciò checompie, per l’azione in sé e per averlofatto insieme con la persona che egliriconosce come maggiore esempio acui ispirarsi.È soprattutto ai più piccoli ed ai nuovientrati che l’Uscita deve mostrarsicome momento di gioia, allegria,avventura; essa dovrà fornire stimolinuovi, dovrà apportare nuove possibi-lità nell’approfondire tecniche diverse;da un’Uscita di Squadriglia si tornasempre avendoimparato qualcosacon soddisfazione edentusiasmo.L’Uscita di Squadrigliaè uno dei momentiin cui maggiormentesi mette alla prova lacoesione di questaallegra banda, bisognaimparare a conoscer-si gli uni con gli altri,venirsi incontro, com-prendersi.Se è vero che ilCapo Squadriglia ècolui il quale guida,colui il quale ha lemaggiori responsabi-lità, è altrettantovero (e doveroso!!!)

che la Squadriglia agisca in manieraesemplare, tale da non aumentare lepreoccupazioni dei più grandi. InUscita si è totalmente liberi, autono-mi, indipendenti, ma una Squadrigliain gamba sa che questo non vuolsignificare piratesche scorribandenelle proprietà altrui, né schiamazzi asquarciagola in orari notturni.Uscita di Squadriglia è vivere da fratelli,è capire che fratelli lo siamo davvero,è aiutarsi vicendevolmente, perchéaiutando chi è in difficoltà aiutiamoGesù. L’Uscita è uno dei migliori modiche abbiamo di sentirci davvero scout,personcine con la testa sulle spalle econ tanta voglia di star allegri con stile.Già, lo stile, a noi piace vivere con stile,altrimenti vivremmo altre esperien-

ze… In Uscita, tuttoè vivere con stile, dal-l’uniforme al modo diprocedere, dal lin-guaggio al modo dieseguire le attività, lostile è ciò che cicaratterizza, è ciò checi contraddistingue.Ricordate che inUscita rappresenta-te l’associazioneintera, l’immagineche fornite resteràimpressa per sem-pre in chi avrà lafortuna o sfortuna(dipende da voi!) diincontrarvi.A tutti buona Uscitae buona Caccia.

CCii ssoonn ttaannttee ccoossee ddaa ccoonnoosscceerree pprriimmaa ddii ppaarrttiirree……CCii ssoonn ttaannttee ccoossee ddaa ccoonnoosscceerree pprriimmaa ddii ppaarrttiirree……

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

rino un trasporto efficiente.• Ponete attenzione al riporre in

alto tali sacchetti, sarebbe davveronoioso (e soprattutto inquinante)ritrovare tali contenitori ridotti inbrandelli, con la spazzatura disse-minata per tutta la zona attorno,sol perché un cagnolino pocoeducato, ma tanto affamato hasentito certi odori…

L’Uscita di Squadriglia ci richiama,quasi fosse un meccanismo auto-matico, alcune paroline magiche:stile, responsabilità, attenzione aipiù piccoli.Le Uscite, si sa, sono la parte di atti-vità forse più divertente per una

Squadriglia, ma non dimenticate levostre responsabilità e il ruolo chevivete all’interno della Squadriglia.Fate attenzione a chi da poco ha vis-suto la Salita in Reparto o a chi si èda poco affacciato al nostro mondo;aiutiamo questi “Piedi teneri”, adesempio, nell’incarico che hanno, nelpreparare il materiale da portare,inoltre non dimentichiamo che gliultimi arrivati devono sentirsi prota-gonisti dell’Uscita alla stessa streguadegli altri. Evitiamo quindi di ordina-re sempre e solo a loro di raccoglie-re la legna o lavare le pentole.Sia ben chiaro: questi compiti sonotanto importanti quanto leggere una

Voi Capi Squadriglia e voiVice: siete le persone a cui

è affidata la gestione della Squadriglia, siete

responsabili di ogni singolapersona, potrà sembrare

difficile e spesso, quando siè soli senza Capi in giro,tutto può apparire più

difficile, non demordete, nonperdete la pazienza, siate

riflessivi e sarete in grado diaffrontare le eventuali

difficoltà che vi si presente-ranno lungo il cammino.L’Uscita di Squadriglia

fornisce la più grande delleoccasioni, la possibilità di

dimostrare quanto siete abilie capaci di cavarvela da soli

con stile e responsabilità.

accertatevi della presenza di punti

d’acqua e della sua potabilità

non sconfinate nei terreni privati

attenzione a riporre i rifiuti

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TTuuttttoo iill mmoonnddoo ssccoouutt ttrraa llee oonnddee rraaddiioo ee nneellllaa rreettee ddii IInntteerrnneett TTuuttttoo iill mmoonnddoo ssccoouutt ttrraa llee oonnddee rraaddiioo ee nneellllaa rreettee ddii IInntteerrnneett

• Riapertura del Vittoriano (Altaredella Patria) a Roma dopo i lavoridi restauro, alla presenza del Capodello Stato. Al Settore viene asse-gnato il Coordinamento di tutti ivolontari presenti alla manifesta-zione, tra cui moltissimi non scout.

• Il Settore è stato chiamato a col-laborare anche al “ProgettoIndaco” per la realizzazione di unsistema di comunicazione nellazona di Malisheve (Kosovo).Attualmente si sta interessandosempre in loco per la realizzazio-ne di una “radio libera” gestita dapersone del posto.

• Campo Nazionale Nautico aBracciano: coordinamento radio ditutti i sottocampi con il campobase (900 scout più capi) e lagestione di un’emergenza incendivenutasi a creare a pochi metri dalcampo e protrattasi per tuttala notte. Al termine sonogiunti i complimenti delComandante dei carabinierie delle guardie forestali.

• Organizzazione del serviziod’ordine e coordinamento,durante la Canonizzazionedei Coniugi Beltrame (geni-tori di Don Tar), sia in PiazzaS. Pietro con il controllo delPass dei sacerdoti che doveva-no concelebrare con il Papa, siaal Santuario del Divino Amoredurante la tumulazione dellesalme.

Non è difficile per degli scout riu-nire migliaia di persone in un

luogo, spesso lo abbiamo fatto comepotete leggere qui sopra e continue-remo a farlo come si prevede per ilCampo Nazionale del 2003 o ilJamboree in Thailandia.Lo Jota/Joti riesce regolarmente ariunire migliaia di persone anche sein effetti continuano a rimanere tran-quillamente a casa propria.Come ogni anno, da 42 anni, (ormaine sono a conoscenza tutti) nelterzo weekend di ottobre circa500.000 guide e scout di tutto il

TTuuttttoo iill mmoonnddoo ssccoouutt ttrraa llee oonnddee rraaddiioo ee nneellllaa rreettee ddii IInntteerrnneett TTuuttttoo iill mmoonnddoo ssccoouutt ttrraa llee oonnddee rraaddiioo ee nneellllaa rreettee ddii IInntteerrnneett DDII SSAANNDD

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Avventura 7/2002Avventura 7/2002

Jamboree On The Air e JamboreeOn The Internet, chiamati più comu-nemente e confidenzialmenteJota/Joti, sono delle attività scout unpochino differenti dalle solite e que-sta differenza ci rende “orgogliosi” difar parte di questo Settore.Considerato da sempre la “ceneren-tola” dell’Associazione, viene regolar-mente “cercato” quando gli SCOUTsono in difficoltà organizzative e…non solo.Alcuni esempi che non temonosmentite sono:• nel 2000, durante il Giubileo il

Settore viene contattato per risol-vere il problema dei trasporti,dopo che l’Agenzia del Giubileoaveva fallito. Per un anno intero

tutte le comunicazioni e il coordi-namento dei trasporti nell’ambitodel Giubileo sono passate attraver-so le apparecchiature diRadioScout. Memorabile è rimastala Giornata Mondiale dellaGioventù in cui il Settore ha gesti-to oltre l’afflusso e il deflusso di 2milioni di pellegrini da Tor Vergatae il coordinamento dei vari ospe-dali da Campo.

• Sempre nel 2000, gestione dellecomunicazioni, nel corso delloScout Point all’Arco di Giano edurante la sfilata dei Volontari inoccasione della chiusura delGiubileo che si è tenuta da PiazzaS. Pietro al Campidoglio con festafinale.

JJOOTTAA ee JJOOTTII

PPeerr nnoonn vviivveerree qquueessttaa aattttiivviittààddaa ssppeettttaattoorree ppaassssiivvoo èè bbeenneepprreeppaarraarrssii��TTaallee aattttiivviittàà aannddrreebbbbee iinncclluussaanneeii pprrooggrraammmmii ddeell rreeppaarrttoo eeddeellllaa ssqquuaaddrriigglliiaa��

PPrrooccuurraatteevvii ll’’aaiiuuttoo ddii uunn rraaddiiooaa��mmaattoorree llooccaallee ((……nnoonn ssii ppuuòò ffaarreeddaa ssoollii!! CCii vvoogglliioonnoo ppeerrmmeessssiissppeecciiffiiccii!!))�� ssee nneell vvoossttrroo ggrruuppppoonnoonn aavveettee ggiiàà uunn ccaappoo oo uunnrroovveerr ttiittoollaarree ddii uunnaa ssttaazziioonneeaammaattoorriiaallee�� RRiicchhiieeddeettee llaa ssuuaaooppeerraa ccoommee iissttrruuttttoorree��PPrreeppaarraattee llaa vviissiittaa aallllaa ssttaazziioonneerraaddiioo ddoovvee ssvvoollggeerreettee lloo JJOOTTAA

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COME CI SI PREPARA AD UNO JOTA/JOTICOME CI SI PREPARA AD UNO JOTA/JOTI

Avventura 7/2002Avventura 7/2002

Page 48: * Avv 07-2002 - agesci.it · Un’avventura chiamata Uscita di Squadriglia JOTA e JOTI EEdd iittoorriallee 3 Avventura 7/2002 D I G I O R G I O C U S M A ... degli incarichi e posti

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mondo si scambiano saluti, imparanocose nuove sulle reciproche culture,sugli usi e costumi, fanno progetti econoscono nuovi amici, si scambianoprogetti di tecnica scouting, tramiteinternet.Non è possibile passare sotto silen-zio, il più grande e più partecipatoevento annuale dello scautismomondiale.Quest’anno per sensibilizzare tuttiquelli che “ancora” non ci conosco-no…, o non hanno avuto l’opportu-nità di conoscerci in concomitanzacon il convegno: “Stare in questotempo… tra incrocio di generazionie rapporti di rete”, che si svolgerà aBassano Romano, organizzeremonell’ambito del 45° JOTA/JOTI unastazione nazionale con nominativospeciale in grado di collegare tutto ilmondo. Quindi appuntamento a tuttial terzo weekend di Ottobre. La sta-zione Nazionale opererà come rego-la internazionale consolidata neglianni dalle ore 00.01 di sabato 19ottobre alle ore 23.59 di domenica20 ottobre. Saranno operative sta-zioni radio su tutte le frequenzescout e non, euna postazioneinternet conaggiornamentiin tempo realisull’andamentodel convegno.Dopo l’unifica-zione dei dueSettori (Radioe Internet) da

parte del Bureau Internazionale, cer-cheremo a breve di reinserire nelSettore Radio Scout anche la BandaCittadina (CB), il radioascolto (SWL)e... aprite bene gli occhi! La radioa-stronomia! Non sapete cos’è??Continuate a seguirci come avetefatto fino ad oggi… e ne combinere-mo delle belle! Quindi rispolverate ivostri vecchi CB, pulite bene levostre orecchie… maghi del radioa-scolto, e iniziate a puntare le vostreparabole verso le stelle, perché pros-simamente nessuno potrà più respi-rare o muoversi senza che noi nesiamo a conoscenza.Aspettateci al Campo Nazionale2003! Se avete intenzione di realizza-re al Campo Nazionale un progettoinerente alle Comunicazioni e avetebisogno di consulenza o aiuto(anche durante il campo) scriveteall’Incaricato Nazionale Radio Scout– Piazza Pasquale Paoli,18 – 00186ROMA che provvederà a mettervi incontatto con il più vicino referentedel Settore.Vi aspetto!Un saluto radio… attivo a tutti!

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