Impagin. lug. 07 - agesci.it · carte, la forza di dare il comando, di levare l’an-cora e il...

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Avventura Anno XXXIII - n. 20 30 luglio 2007 Settimanale Poste italiane s.p.a. Spedizione periodico in abbonamento postale L. 46/04 art. 1 comma 2 DCB BOLOGNA Avventura

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AvventuraAnno XXXIII - n. 20

30 luglio 2007 Settimanale

Poste italiane s.p.a.Spedizione periodico inabbonamento postale

L. 46/04 art. 1 comma 2 DCB BOLOGNA

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Avventura 5/2007

Direttore Responsabile: Sergio Gatti

Redattore Capo: Giorgio Cusma

In redazione: Mauro Bonomini,Filomena Calzedda, Margot Casti-glione, Dario Fontanesca, ChiaraFontanot, Stefano Garzaro, GiorgioInfante, Don Damiano Marino,Stefania Martiniello, AntonioOggiano, Don Luca Meacci, SaraMeloni, Andrea Provini, EnricoRocchetti, Isabella Samà, AlessandroTesta, Salvo Tomarchio, PaoloVanzini, Jean Claudio Vinci

AvventuraLAB: Giorgia Coviello,Francesco Iandolo, Giada Martin,Elisabetta Percivati, Sara Palombo,Erika Polimeni, Elisabetta Schieppati

Grazie a: Gemma Anselmi, SimoneBaldo, Maria Concetta Barbara, SoniaBarsottini, Ernest Kurt Barth, ChiaraD’Angeli, Golden Press, GordonLynn, Marco Mocenigo, NationalCouncil Boy Scout of Canada,Alessandra Petelin, Lucia Testa.

Progetto grafico: Technograph

Grafica: Technograph

Disegni di: B.-P, Giorgio Cusma,Pierre Joubert, Adriano Perone

Foto di: Alte Squadriglie di: Alcamo 1,Chiampo 1, Padova 13, Verbania 1,Vibo Valentia 2; Simone Baldo, MariaConcetta Barbara, Giorgio Cusma,Daniele Lamotta Genovese, SaraMeloni, don Romano Nicolini,Gabriele Paganelli, Paolo Ruffini,Alessandro Testa.

Copertina: Foto di Paolo Ruffini

Per scrivere, inviare materiale, corri-spondere con AAvvvveennttuurraa ecco il reca-pito da riportare esattamente sullabusta:

Redazione di Avventura c/o GiorgioCusma – Santa Croce 438 – 34010Trieste TS

E-mail: [email protected]

Avventura on line:www.agesci.org/eg/

Webmaster: Emanuele Cesena

Manoscritti, disegni, fotografie, ecc.inviati alla redazione non vengonorestituiti.

aParliamo di...aMare… Cielo… avventure possibili con GesùaCent’anni anche sul mare!aFesta doppia a Milano per il CentenarioaFesta a Roma per il CentenarioaCento piazze e Centenario anche da…aI personaggi che hanno fatto

lo scautismo: Edo BiasoliaQuelli che puntano… in AltaaSpazio E/GaC’è posta per voiaTopo di biblioteca

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S O M M A R I O

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Inserto: Sesta chiacchierata

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Preparativi per l'alzabandiera - Guidoncini Verdi della Campania (foto di Giorgio Cusma)

… MARCIA PERUGIA-ASSISI: appuntamento per praticare la “pace nel quotidiano”:per gli Scout è diventato un appuntamento tradizionale; nell’anno del Centenario, è diven-tato anche “istituzionale”, nel senso che la Marcia per la Pace Perugia-Assisi rientra tra lefestività ufficiali del Centenario.E allora, non mancate il 7 ottobre 2007, per testimoniare che lo scautismo è una sceltadi pace! Una pace che non va proclamata solo a parole o con gli striscioni, ma che è ricer-ca e conquista quotidiana.

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… CAROVANA DELLA PACE: 50 scout di paesi diversi, 10 tappe intermedie tra laFrancia e il Senegal, 4.000 km di strada, 40 giorni di viaggio: è la Carovana della Pace!Partirà il I agosto, non appena terminata la Cerimonia dell’Alba del Centenario, laCarovana della Pace formata da 30 scout francesi, 6 spagnoli, 6 marocchini, 6 mauritani e35 senegalesi.Ad ogni tappa, la Carovana si fermerà per incontrare i giovani del posto, cheavranno tra i 12 e i 15 anni. In programma, giochi di ruolo sulle leggi umanitarie interna-zionali, spettacoli interattivi sulle differenze, laboratori artistici e di educazione sanitaria.Ritorno previsto: 10 settembre. Sarà possibile seguire le vicende della Carovana di Pace,tramite il loro blog, cioè il loro diario su internet.

… ASSEMBLEA DELL’ “ONU”: giovani di tutto il mondo a Terni per quella che sichiama “Onu dei giovani”; è la curiosa quanto promettente assemblea annuale dei giovaniche provengono da tutto il mondo e che si interrogano sul futuro del pianeta e sul mododi costruire la pace, un po’ come fa l’Organizzazione delle Nazioni Unite, l’Onu appunto.Quest’anno l’Onu dei giovani, strettamente legata alla Marcia per la Pace Perugia-Assisi, siterrà dal 4 al 6 ottobre a Terni.“In che modo posso costruire un mondo più giusto di quello che ho ereditato?”. È unadomanda che non possiamo non farci anche noi Scout, in coincidenza con l’anno delCentenario, quando, consapevoli del nostro passato, guardiamo al futuro, affidato proprioalle generazioni più giovani.

… DISTINTIVI NUOVE TAPPE: la Fiordaliso ci segnala chesono già disponibili i nuovi distintivi di Tappa, presso leCooperative. Il prezzo di vendita è stato fissato ad Euro 1,80cad. (… ricordo che il distintivo qui illustrato, è composto da 3pezzi separati: uno per ciascuna delle 3 nuove Tappe, da cucireuno accanto all’altro dopo la conquista di una nuova Tappa).Per venire incontro ai ragazzi che dovranno sostituire tutte letappe, è stato fissato un prezzo promozionale di Euro 5,00, vali-do esclusivamente per l’acquisto di un kit completo e con sca-denza 31 dicembre 2007. Dite ai vostri Capi di approfittare del-l’occasione!

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M entre scrivo, mi vengono in mente quegliE/G che stanno vivendo la bellissima

Impresa della Rotta del Sale: una navigazionelungo la costa della nostra Italia, dove diversiragazzi e ragazze vivono l’avventura di alcuni gior-ni di navigazione.Avverto il fascino della navigazione, l’affrontare ilmare aperto, quante avventure, quante sfide sisono consumate su tutti i mari… purtroppomolte volte il mare è stato spettatore di scontriarmati, ma ripensando a B.-P., vorrei sottolineareinvece la bellezza della navigazione, e le tanteoccasioni che il mare ci offre, per imparare aconoscere la grandezza e la bontà di Dio; e comel’esperienza della navigazione in barca esigaprofonda conoscenza delle tecniche, dei venti,delle carte, ma anche di se stessi, perché “una navepuò essere un paradiso oppure un inferno; ciòdipende esclusivamente dal suo equipaggio.” (B.-P.,Non so se fa anche a voi lo stesso effetto, ma

quando guardo il mare, e allungo lo sguardo versol’infinito dove non si scorge l’altra riva, sento ilbisogno di partire, di avventurarmi in navigazioneper andare a scoprire dove ha fine quell’orizzon-te; credo che questo sentimento abbia animato igrandi navigatori che con navi, meno attrezzate dioggi, con strumenti meno tecnologici, hanno mol-lato gli ormeggi e si sono avventurati alla scoper-ta di mondi nuovi.Vorrei che anche tutti gli E/G, non solo i RepartiNautici, o a indirizzo nautico, sentissero il deside-rio di affrontare il mare aperto, di avere il corag-gio di abbandonare le sponde delle comodità esolcare così le rotte della vita. Anche Gesù hachiesto ai pescatori lo stesso coraggio, “Quandoebbe finito di parlare disse a Simone: Prendi illargo….” (Luca 5,4). Non credo proprio che Pietroe gli altri abbiano gradito quell’invito, anche per-ché erano stati tutta la notte fuori a pescare e nonavevano preso niente, quindi rimettersi in naviga-zione dopo una notte di lavoro non era piacevole;però una cosa li rende particolari… essi si fidanodi Gesù, spingono nuovamente le barche in acquaperché c’è una nuova rotta da coprire. Purtroppoa volte vedo come tanti ragazzi e ragazze preferi-scono rinunciare, non hanno il coraggio di osare,di provare. A scuola chiedo sempre alcune cose erimango male quando qualcuno dei miei allievi mirisponde:“Non mi riesce!”;“Non lo so fare!”.Questo non è possibile, perché il Signore sa chepossiamo farcela. Non possiamo accontentarci,come canta Jovanotti, di restare a contemplare lepale di un ventilatore in una stanza di albergo, madobbiamo avere la competenza di studiare lecarte, la forza di dare il comando, di levare l’an-cora e il coraggio di iniziare a navigare. La condu-zione di una barca è fatta da un gruppo, da unacomunità che si forma ed è chiamata a condivide-re tanti momenti, anche quelli difficili. Pensiamo almomento in cui Gesù ha sedato la tempesta edha riportato pace e serenità in quella piccolacomunità di amici (Lc. 8,22-25).Nelle sue chiacchierate,B.-P. ha parlato anche degli“Scout dell’aria”, ma non credo che in Italia ce nesiano mai stati Gruppi scout con questo tipo diattività, ci vuole molta competenza e responsabi-lità. Però mi auguro che ogni E/G sappia coltivare

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DI DON LUCA MEACCIDISEGNI DI PIERRE JOUBERT, FOTO DALLA RETE

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MARE… CIELO… AVVENTURE POSSIBILI CON GESÙ

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SÙSENZA TEMERELE BURRASCHE

The Aviator (2005) è un film del regista statunitense Martin Scorsese, dedicato allavita della leggenda americana Howard Hughes, fortunato produttore cinematograficoed aviatore, che riuscì a creare un proprio impero ad Hollywood ed a realizzareazzardatissimi progetti aeronautici, investendo nell’impresa i capitali lasciatigli allamorte dal padre.Il protagonista è un esperto aeronautico capace di prevedere e di rischiare sul futu-ro dell’aviazione civile, uno di quei personaggi capaci di “sporcarsi le mani” per il rag-giungimento di un obiettivo; un bravo ragazzo avido di potere e al contempo dotatodi qualità, un “toro scatenato” pronto a cadere ma anche a risorgere.

Dei film sul volo aereo, Il temerario (1975) è uno dei migliori. È attraversato da un amore vero. Amoreper il volo, amore per le macchine che fanno volare, gli aerei. Il film ha una sorprendente forza epica, un’in-dubbia capacità di costruire immagini e sequenze emozionanti. Siamo in pieni anni Venti, in America: c’è ungeniale e coraggioso ex pilota americano di guerra (Robert Redford) divenuto un aviatore acrobatico chesi esibisce in maniera spericolata davanti alle folle. Decide di sfidare un campione tedesco suoex nemico e ci riuscirà in una sequenza cinematografica difficile da dimenticare!

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barca della nostra vita possa solcare i mari dell’esi-stenza. Forza cari E/G, Gesù ci chiama a questagrande avventura: mollate gli ormeggi e iniziate lanavigazione in mare aperto; gettate la zavorra espiccate il volo verso le altezze. Non temete leburrasche della vita, Lui sarà sempre vicino a noi.Se vuoi condividere con me le tue impressioni,scrivimi pure [email protected] .

quella passione e quell’interesse verso il volo, versolo spirito del pioniere dell’aria che solca le rottedel cielo per esplorare e conoscere Paesi lontani,ma per tutti B.-P. chiede la massima competenza.Spiccare il volo, innalzarsi su nel cielo, essere liberida ogni pesantezza, sono le stesse sensazioni di chiaccetta di levare l’ancora, di spiegare le vele, di farlegonfiare dal vento dello Spirito Santo, affinché la

Capitani coraggiosi – L’Autore è uno scrittore a noi ben noto:Rudyard Kipling. Il giovane Harvey Cheyne,ricco e indisponente membro dell’alta borghesia, si ritrova immerso nella vita di bordo di un peschereccio attrez-zato per la pesca del merluzzo sui banchi di Terranova. Questa sua esperienza, tra fatiche, navigazione, pesca erudi marinai dal cuore d’oro, lo porta a scoprire valori che non aveva mai vissuto prima. Ne uscirà profonda-mente cambiato, dopo aver vissuto genuina amicizia e vera solidarietà, ma anche la tragica esperienza della per-dita dell’amico più caro, un pescatore che gli era stato molto vicino in questo suo cambiamento di vita.

Primo comando ed altri di Patrick o’ Brian. Sono i libri che hanno ispirato il film“Master and Commander” .Tutti centrati sulla figura del capitano Jack Aubrey ed il suoinseparabile amico il dottor Stephen Maturin, naturalista ed agente del servizio segretoinglese. I libri, ambientati tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, seguono le avventure deidue personaggi lungo tutti i mari del mondo. Non sono solo avventure di guerra ma, piùspesso, cronache sulla vita di bordo sulle navi da guerra di quei tempi, sulle tecniche dinavigazione, sulla storia di popoli lontani, su curiosità nautiche, naturalistiche e geografi-che.Vere chicche per E/G, più grandicelli, appassionati di mare e di avventura.

LIBRI CONSIGLIATI:

Da non perdere, l’ultimo bel film sulle avventure di mare: Master and Commander –Sfida ai confini del mare (2003). Una bella storia di mare, di avventura e di amicizia.Ambientato ai tempi delle guerre napoleoniche il film narra le vicende di Jack Aubrey,comandante della “Surprise”, un vascello da guerra inglese, ed il suo equipaggio impe-gnato nella caccia ad un pericoloso avversario francese. Ben costruito attorno a scene dipacifica e reale vita di bordo, a momenti di tragiche battaglie ed entusiasmanti riprese dinavigazione, tra cui il passaggio di Capo Horn.

FILM CONSIGLIATI:

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Sale, noi insieme siamo sale! Il sapore che noi diamoall’amicizia…Siamo una comunità!

L’avete ricono-sciuto? Chi c’èstato penso disì!... È il ritornel-lo della canzonecelebrativa di“Lungo la rot-ta del sale”, lecrociere orga-nizzate dal Set-tore Nauticodell’Agesci per

celebrare in acqua i 100 anni dello scautismo, che sisono svolte sull’Adriatico e sul Tirreno lo scorsomese di giugno, coinvolgendo 200 ragazzi di varieregioni come equipaggio, oltre a tantissimi altriReparti delle località costiere dove le imbarcazionihanno fatto scalo. Noi di “Avventura” siamo poiandati a trovarli alla grande festa finale di Bari: l’in-contro nazionale delle Alte Squadriglie Nautiche,che ci hanno raccontato le loro esperienze di navi-gazione e più in generale il loro rapporto (di solitopiù che entusiasta!) con l’ambiente acqua.

Gli itineraridella Rotta delSale erano quat-tro: Brindisi-Bari;C i v i t ave c ch i a( R M ) - P o r t i c i(NA); Genova-Follonica (GR),con sottotappe ecambi di equi-paggio a Porto-venere,Viareggio, Rosignano e Piombino; ed infine lapiù lunga: Cervia (RA)-Termoli (CB), navigando lungotutto l’Adriatico centrale e facendo tappe interme-die a Rimini, Riccione, Misano, Fano, Ancona, Ci-vitanova, San Benedetto del Tronto, Pescara edOrtona. Le quattro crociere differivano per durata,data di svolgimento, mezzi e numero di partecipanti,ma hanno fatto parte di un’unica attività. Un po’come quando si organizza un grande Campo(Nazionale, Regionale, ecc.) e poi ci si organizza piùcomodamente per sottocampi: le tende sono sepa-rate, ma si segue tutti uno stesso programma…Lungo ciascun itinerario, alla sera, quando si scende-va a terra, si faceva sempre una grande festa con iReparti (di solito “terrestri”) di quella zona, scam-

C’ERA ANCHE IL CAPO SCOUT…Carissimi Anna e Daniele (ndr: gli Incaricati Nazionali al Settore Nautico),ho vissuto oggi, con grande gioia, una bella giornata a Riccione in occasione della posa, sul lungo-

mare di un busto di B.-P.La situazione è stata propizia per poi navigare daRiccione a Misano con la “Stella del Mare” ed il suo equi-paggio in viaggio per Bari. È stata una esperienza per memolto ricca che mi ha fatto aprire e partecipare all’en-tusiasmo che anima i ragazzi coinvolti in attività nautica.La bella giornata di sole, il mare tranquillo ed un ventoadeguato per andare di bolina (!?) hanno contribuito,insieme al silenzio rotto solo dallo sciabordio delle ondee la riflessione spirituale che Don Romano mi ha chie-sto di animare con i ragazzi a bordo, alla buona riuscitadi una giornata, per me e credo per tutti noi, speciale.È stato un avvio promettente e positivo delle iniziativedel settore “sulla rotta del sale”!!!

CENT’ANNIANCHE SUL MARE

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TESTO DI ALESSANDRO TESTAFOTO DI DON ROMANO NICOLINI, GABRIELE PAGANELLI ED ALESSANDRO TESTA

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IL SETTORE NAUTICOLANCIA DUE INIZIATIVE

PER IL CENTENARIO

LUNGO LA ROTTA DEL SALE:LE CROCIERE DEL CENTENARIO!

Il Capo Scout si imbarca sulla Stella del Mare

Una delle barche in navigazione

Incontro in mare

Claudia e Simone, gli intervistati vincitori della gara canora

biandosi esperienze e racconti. Poi, al momento diripartire, l’equipaggio dell’imbarcazione lasciava indono a ciascun ragazzo che li aveva accolti variecose, tra cui un sacchettino di sale con una frasericordo… I ragazzi che hanno fatto parte degli equipaggi hannoraccontato di aver vissuto un’esperienza incredibilee che sarebbero pronti a ricominciare in qualunquemomento, sia per le emozioni di una così lunga navi-gazione in mare aperto, sia per i molti bellissimiincontri effettuati poi a terra, dove si sono confron-tati con circa mille esploratori e guide di quasi tuttele regioni costiere, che a loro volta hanno potutoconoscere, spesso per la prima volta, un Reparto ouna Squadriglia cha fa attività in acqua oltre che neiboschi! Così, dopo tanto navigare è stato bello fare festa,ritrovandosi a Bari lo scorso 23 giugno. Anche senon tutti i Reparti che hanno navigato hanno man-dato le loro Alte Squadriglie, la presenza del Lovere1, del Salò 1, del Rimini 2, del Bari 6, del Brindisi 1,del Genova 19, del Grado 1 e del Porto Tolle 1 hariempito ampiamente una vasta area della pineta“San Francesco” di Bari, gentilmente concessa dalComune.Dopo i saluti iniziali, in cui è stato messo in condivi-sione tutto il sale avanzato dalle crociere, e prima deiracconti di navigazione, non poteva mancare un gran-de gioco! E questa volta il premio era davvero spe-ciale: visto che agli Scout Nautici era stato affidato ilprestigioso incarico di portare in Italia via mare dallaGrecia la Fiamma dello Spirito scout (vedi laparte finale di questo articolo), un Esploratore ed unaGuida avrebbero avuto l’onore di ricevere la Fiammain mare e di portarla a terra con una piccola barca! Dopo che la caccia al tesoro è stata vinta dal sotto-campo “Ponente”, i suoi componenti si sono cimen-tati in una… gara canora, mentre tutti gli altri sisono prestati a fare da pubblico e giuria!!Naturalmente si è votato anche un po’ “per simpa-tia” e “per provenienza geografica”, con rapidealleanze regionali pro-nord o pro-sud, ma alla fine il

verdetto dell’applausometro (c’era davvero!!) hamesso d’accordo tutti. Se Simone, del Salò 1, havinto facilmente la gara maschile, quella femminile èstata molto più combattuta e solo pochissimi deci-bel in più hanno consegnato la vittoria alla simpati-ca Claudia del Brindisi 1!Ma andiamo a conoscerli meglio: Claudia è puglie-se, ha 15 anni, è la CSq. dei Lupi del Gruppo Brindisi1 ed il suo Reparto si chiama “Algol-Antares”(erano due Reparti paralleli, ma poi si sono fusi).Possiedono 5 kayak (le “canoe piatte”, tanto percapirci), che hanno costruito da soli, e ne stannorealizzando un altro. Uno dei suoi ricordi più emo-zionanti di quest’anno scout è stato alla festa del 20maggio, quando hanno conosciuto uno dei primiscout italiani, che oggi ha ben 94 anni!!! Augura atutti gli E/G d’Italia «di vivere lo scautismo nellamaniera più semplice e di portarlo avanti per altri100 anni».

Simone, invece vive al nord, sul lago di Garda, ed èil CSq. dei Castori del Salò 1, che lo scorso maggioha festeggiato i suoi 60 anni. Tra i suoi ricordi piùbelli ci sono il grande musical che hanno realizzatonel 2006 con tutto il Reparto, e le sue uscite inbarca a vela con il Reparto, insieme agli amici delLovere 1. Non si aspettava assolutamente un simileonore ed, augurando “Buona rotta” a tutti, sperache ciascuno di noi «un giorno possa vivere la stes-sa esperienza di portare la Fiamma!»La giornata è stata poi chiusa in bellezza con unalunga serata a base di danze e musica, grazie agliScout di Campi Salentina (LE), che nel loro tempolibero sono ottimi suonatori di “pizzica”, la famosamusica tradizionale della loro terra, di cui hannoofferto un assaggio… All’inizio, mentre i ragazzipugliesi ballavano scatenati, i loro coetanei roma-gnoli o lombardi li guardavano (e si guardavano) unpo’ perplessi, ma alla fine la voglia di divertirsi tuttiinsieme e di sentirsi una comunità è stata più fortedi ogni differenza e diffidenza regionale!!

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Claudia e Simone, gli intervistati vincitori della gara canora

Tifo per la gara di canto

Grande festa lo scorso 24 giugno sul litorale di Bari:la Fiamma dello Spirito scout è finalmente arrivatain Italia! Accesa in Kenia sulla tomba di B.-P. nellaGiornata del Pensiero, la Fiamma giungerà alJamboree dopo aver percorso migliaia e migliaia dichilometri in più continenti.La maggior parte del percorso è stata effettuata apiedi o in bicicletta, ma alcune tratte sono stateaffrontate in barca o a dorso di animali locali: caval-li, asini … e perfino cammelli!! Non ci sono limitialla fantasia ed al rispetto delle tradizioni locali neltrasporto della Fiamma: soltanto i motori sonobanditi! Vi ricorda qualcosa? Beh, certo: la fiaccola olimpica!Le somiglianze in effetti sono davvero molte: anchequella è un simbolo di pace, e viene accesa ogniquattro anni nello stesso posto (Olympia, in Grecia)e passa di mano in mano fino a raggiungere il luogodel raduno mondiale... Ma a guardar bene forse unapiccola differenza c’è, ne riparliamo più avanti…

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La mattina seguente subito di corsa in porto peraccogliere la Fiamma dello Spirito Scout che arriva-va dal mare! Poi, al termine della cerimonia di par-tenza della Fiamma da Bari, un grande “voga” finaleha salutato la conclusione della “Rotta del sale

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2007”! Per chi vorrà ritrovarsi ancora una volta afare rotta insieme… e per chi quest’anno per varimotivi ha scelto o non ha potuto partecipare, c’è inprogetto un’altra grande navigazione, perciò…appuntamento all’estate 2008!! Buon vento a tutti!!!

UNA LUNGA CORSA VERSO BROWNSEA:LA FIAMMA DELLO SPIRITO SCOUT

ATTRAVERSA L’ITALIA

A portare in Italia la Fiamma dello Spirito scoutsono stati gli scout nautici di Reggio Calabria,che l’hanno ricevuta in mare aperto dagli scout grecie l’hanno poi trasportata a bordo dell’imbarcazione“Bluenose” fino al porto di Bari. Lì una piccola imbar-cazione per la pesca gli è andata incontro per por-tare la Fiamma fino a terra. A bordo, accompagnatida Capi pugliesi, c’erano Claudia (Brindisi 1) eSimone (Salò 1), giunti a Bari per l’incontro nazio-nale delle Alte Squadriglie dei Reparti Nautici, che lasera prima avevano vinto, in un gioco, l’onore dipoter ricevere la Fiamma in mare e “sbarcarla” sulsuolo italiano, presentandola al Sindaco della città,Michele EMILIANO e ai massimi rappresentanti del-l’Agesci e delle altre associazioni scout coinvolte: ilCngei ed il Masci.La sera precedente i due ragazzi avevano confessa-to un po’ di preoccupazione per un incarico cosìdelicato e prestigioso, ma tutto si è svolto per ilmeglio e la Fiamma è arrivata sana e salva a terra!

L’attesa, in mare, dell’arrivo della fiamma da Nyeri L’attesa a terra

L’arrivo della Bluenose Il ritiro della fiamma

go della Puglia, per attraversare tutta l’Italia. Unatorcia si è diretta rapidamente verso nord perimbarcarsi a Termoli (CB), da dove ha navigato lungotutto l’Adriatico fino a Venezia per poi scindersi asua volta in più rami che sono stati affidati agli Scoutaustriaci e sloveni. Un’altra, invece, ha percorsotutto il Sud Italia, è sbarcata in Sicilia e successiva-mente è arrivata in Sardegna.La Fiamma “ufficiale”, invece, ha attraversato in bici-cletta la Puglia settentrionale, poi si è diretta versoRoma (dove c’è stata un’altra cerimonia inCampidoglio) e, dopo aver sostato nella Base Agescidi Bracciano è ripartita attraversando la Toscanaverso il confine con la Francia, dove è stata affidataagli Scout transalpini. Questi, a loro volta la conse-gneranno poi agli Scout inglesi, che la riporterannolì dove tutto è nato 100 anni fa: su quell’isola diBrownsea dove B.-P. organizzò il primo Camposcout della storia!

Sul lungomare c’èstata poi una picco-la cerimonia com-memorativa, duran-te la quale il CapoScout Agesci, Eu-genio GARAVINI,ed un Capo delCngei hanno invita-to tutti i ragazzi edi Capi presenti arinnovare ancorauna volta laPromessa. Di frontea loro diverse cen-tinaia di ragazzi:non soltanto i par-tecipanti all’incon-

tro nazionale delle A. Sq. nautiche, ma anche tantis-simi E/G pugliesi giunti appositamente, alcuni giàdalla notte precedente, per accogliere la Fiamma!!Poi, sorpresa! Durante la Messa la Fiamma si è mol-tiplicata: diverse torce sono state accese da un gran-de braciere alla presenza della Fiamma “ufficiale”(che ha la forma di una lanterna ad olio).A differen-za della fiaccola olimpica, infatti, che compie ununico percorso, magari contorto per poter visitarepiù Paesi possibili, ma non si scinde mai, la Fiammadello Spirito scout simboleggia proprio la grandediffusione dei valori scout, che già nei primissimianni di vita dello scautismo raggiunsero rapidamen-te gran parte del Mondo! Perciò, dopo la solenne benedizione nella cattedra-le di Bari, ben tre Fiamme sono partite dal capoluo-

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LE IMPRESSIONI DI CHI C’È STATO …TESTO DI CATERINA, GIULIA, ILENIA E JASMIN – MOTTA DI LIVENZA 1

Lunedì 11 giugno è iniziata a Cervia un’ avventura che ha impegnato molti Scout del Settore Nautico:la… “ROTTA DEL SALE”.Questa esperienza è consistita nel ripercorrere in barca a vela le antiche vie del commercio del sale…Dopo un travagliato risveglio (4 del mattino!!!) siamo giunte al porto di Cervia, dove abbiamo incon-trato i nostri compagni velisti e ci siamo imbarcate dopo la consegna delle fantastiche magliette e ilsaluto del Responsabile Nazionale del Settore Nautico.Eravamo 14 ragazzi/e divisi in tre imbarcazioni: Stella Del Mare, Solara, Folgore, per ogni equipaggio c’e-rano due skipper.Abbiamo passato la giornata ad ambientarci tra la poppa e la prua, il fiocco e la randa, e dopo aver vira-to e strambato, nel pomeriggio siamo giunti (sani a salvi…) al porto di Rimini.Lì ci aspettavano gli Scout della Zona, con i quali abbiamo festeggiato ed a cui abbiamo consegnato ilsale delle saline di Cervia, simbolo dell’ evento.La sera, abbiamo cenato nella sede scout del Rimini 2 con delle gustosissime salsicce (complimentoniallo chef) e abbiamo conosciuto meglio gli altri Esploratori e Guide.Prima di andare a letto nelle nostre favolose barche a vela abbiamo concluso la giornata con un cer-chio durante il quale abbiamo condiviso i racconti e le tradizioni dei nostri paesi. Tutti sono stati d’accordo nel dire che è stata un’esperienza positiva ed entusiasmante.

La fiamma da Nyeri

Moltiplicazione della fiamma

SCUSI SIGNORA, CHE FESTA È QUESTA?“È la festa per i 100 anni degli Scout”, rispondo al signore anziano che mi ferma al parco Le Villette,dove un gran numero di persone si è radunato attorno al gruppo Milano 20. Famiglie con bambi-ni, giovani, sudamericani e arabi, signore e signori anziani, tutti attirati con un gioco o uno stand: ipiù piccoli vanno matti per il laboratorio di pasta di sale, di tiro al barattolo e di trucco e trecci-ne tenuti dai Lupetti e dalle Lupette; i più giovani si iscrivono al torneo di basket e pallavolo; i piùgrandicelli si fermano ad ascoltare le band musicali che si esibiscono; gli adulti chiacchierano attor-no alla mostra sulla storia dello scautismo e le signore anziane sono completamente conquistatedal torneo di scala 40. Il tutto organizzato dagli Esploratori e dalle Guide, aiutati dai Rover e dalleScolte del clan gemellato Milano 20 - Milano 8.“Il Reparto ha lavorato due mesi per organizzare la festa”, mi spiega Filippo, Esploratore di II anno.

“Io, per esempio, mi sono occupato della pubblicità della festa e dellamostra sulla storia dello scautismo e del gruppo Milano 20.Sinceramente”, conclude, “non mi aspettavo così tanto successo e diquesto sono felice. Per esempio, mi ha colpito una signora del quar-tiere che mi ha fermato, ringraziandomi per il coinvolgimento dellafesta”.In effetti, sono le signore anziane quelle più felici, come ci raccontanoloro stesse: “Una festa bellissima! Stare qua è più bello per noi adultiche per i bambini! Ci vorrebbe più spesso”, suggeriscono.Alberto, ex Capo Gruppo e padre di Scout, ammette:“Il torneo di scala40 è stata una scelta azzeccatissima, per conquistare le signore in pen-sione”. Ed osserva: “Di solito il parco si riempie di domenica, ma oggiancora di più. L’obiettivo di allargarsi agli altri mi sembra davvero rag-giunto”. Cosa che ci conferma Francesco, Esploratore di II anno:“Sono

13 maggio: festa dei Gruppi scout nel quartiere; 20maggio: festa di tutti gli scout, Agesci, Cngei eMasciinsieme, a piazza del Cannone.Il Centenario a Milano è stata una festa lunghissima,cominciata i primi giorni di maggio e conclusasi ingrande stile il 20. Una festa lunga e doppia, vissutaprima di Gruppo (dal Branco al Reparto alla brancaR/S) nel proprio quartiere di appartenenza e poi dizona (la città di Milano, appunto) in una delle piazzepiù importanti, piazza del Cannone, tra il CastelloSforzesco e il Parco Sempione. Una festa celebrataprima con la comunità di riferimento (gli anziani, le famiglie, gli stranieri e i giovani del quartiere)e poi con l’intera cittadinanza.Come Avventura, ho visitato il 13 maggio due Gruppi, il Milano 20 e il Milano 37 e poi il 20 mag-gio ho curiosato tra i presenti all’evento in piazza. Ecco le impressioni e le interviste delle due gior-nate.

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TESTO DI ISABELLA SAMÀFOTO DI DANIELE LAMOTTA GENEVOSE

FESTA DOPPIA AMILANO PER ILCENTENARIO

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Scusi Signora, che festa è questa?

Un lupetto tutto sale

SI SON FATTELE COSE IN GRANDE…

Avventura è arrivata sul finire della festa, perciònon ha potuto fare altro che farsi raccontare l’e-vento. A parlare sono Giulia, Federica e Sofiadella Squadriglia Pantere, Benedetta e Martinadella Squadriglia Gabbiane, Francesco dellaSquadriglia Orsi: “Ci siamo visti stamattina alle 8per preparare gli stand e poi alle 10 abbiamoaperto la festa.Sono venuti in tanti, genitori e per-sone sconosciute - persino i passanti si sono fer-mati”.“Se conti che”, spiega Martina,“solo nel miostand di foto sono venute 80 persone…”.“Al tor-neo di calcio”, la interrompe Francesco,“abbiamovinto noi Scout - e vorrei ben vedere!”. “Siamostati fortunati avivere il Cente-nario propriocon il nostroarrivo in Repar-to”, dicono d’ac-cordo. “Alcunemamme hannochiesto comepotevano iscri-vere i loro figli.La gente si fer-mava e faceva domande a noi negli stand. Lo sco-po primario, far interessare allo scautismo,è statosicuramente raggiunto”, concludono.

soprattutto contento del successo che abbiamo riscosso tra la gente, perché significa che siamo riu-sciti nel nostro intento”.Ed Elisabetta, Guida all’ultimo anno, conclude:“Secondo me, il Centenario è servito a far conosceremeglio noi Scout al quartiere e agli Scout per conoscere meglio la storia dello scautismo. Per esem-pio, io ho scoperto ed imparato molte cose, come la vicenda delle Aquile Randagie e dello scauti-smo clandestino a Milano durante il fascismo”.Camilla, Lupetta:“Con questa festa ci piaceva l’idea di far capire alla gente quello che sappiamo fare.E questa esperienza ci ha fatto credere di più in noi stessi, perché ci siamo resi conto che sappia-mo fare ed insegnare a fare. Le nostre famiglie, poi, sono state sorprese nel vederci all’opera contutte queste cose”.Alice, Clan gemellato Milano 20 e Milano 8:“Con il Centenario, abbiamo avutomodo di dimostrare con i fatti e non con le parole che crediamo nello scautismo. Come Rover eScolte, ci siamo voluti impegnare ancora di più nel servizio agli altri”.

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… non appena entrati in Reparto. A parlaresono alcuni “Piedi Teneri” del Milano 37, cheassieme ai loro compagni hanno organizzato a

piazza Gramsci dalle 10 alle 19 una festa constand, proiezioni e tornei sportivi, conclusa poidalla Santa Messa. Dalla pesca al tiro con l’arco,dalle torte in faccia ai giochi di forza, dalla gio-coleria agli scatti con la sagoma, dal trucco almodellare gli animali con i palloncini, hanno atti-rato e divertito centinaia di persone, per poipassare il testimone al Clan che in serata èandato in scena con lo spettacolo liberamentetratto dal romanzo di Oscar Wilde, “L’impor-tanza di chiamarsi Ernesto”.

LA FORTUNA DI VIVERE IL CENTENARIO

Alice, scolta del MI 20 e 8

Il torneo di carte: molto apprezzato!

Una fase del torneo di pallavolo

Da sinistra: Giulia e Sofia della Squadriglia Pantere. Be-nedetta e Martina della Squadriglia Gabbiane,Francesco della Squadriglia Orsi.

Questo il titolo dell’incontro in Piazza del Can-none, a Milano. Partecipanti: 5.000 persone traScout ed ex-Scout di tutte le età, familiari edamici.Tra le autorità, sono intervenute l’Assessorealla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali del Comunedi Milano, Mariolina Moioli, l’Assessore alla Par-tecipazione, Cooperazione e Politiche Giovanilidella Provincia di Milano, Irma Dioli e l’Arcive-scovo di Milano, il Cardinale Dionigi Tettamanzi.Abbiamo intervistato Francesca detta Picchi,Squadriglia Sokeye (ndr. pesce tropicale) e Gia-como, Squadriglia Puma del Reparto Milano 45 –entrambi al III anno di reparto.Come state vivendo il Centenario in Reparto?Ci sta dando delle belle emozioni. Siamo arrivatistamattina da un’uscita di Reparto dedicata ai 100anni dello scautismo in cui ci siamo sentiti tutti piùuniti. Quello che colpisce è che da 20 personedell’inizio, a Brownsea, siamo arrivati ad esserecosì tanti. E solo oggi, qui a Milano, vedendoci cosìnumerosi, me ne rendo conto e mi fa molto pia-cere.Cosa avete fatto questa mattina assieme aglialtri Gruppi scout di Milano?Ci siamo incontrati in piazza con due altri Gruppi.Lì abbiamo fatto un gioco e poi abbiamo parlatodella nostra città, cioè di cosa offre, di cosa vor-remmo. È emerso che ci sono soprattutto pro-

blemi di sicurezza, di pulizia, di degrado e chemanca il verde.È un’emergenza che sentono anche le vostrefamiglie e i vostri amici?Sì, è la stessa sensazione che hanno i nostri geni-tori, però non è detto che i nostri amici percepi-scano la stessa cosa. Nel senso che ce ne sonoalcuni che non si pongono neanche il problema.Gli Scout di Milano cosa possono fare per lapropria città?Lo scautismo potrebbe fare qualcosa; il freno peròè che non tutti coloro che vengono agli Scoutsono convinti di quello che fanno – magari ci ven-gono perché sono i genitori ad obbligarli. In più,anche se lo scautismo serve a capire tante cosedella vita quotidiana, non è ben visto dai ragazzinostri coetanei. Noi sentiamo la loro indifferenzae i loro pregiudizi.C’è un modo per far amare lo scautismo?

Conoscerlo e provarlo. Evitare di disprezzarlosolo guardandolo.“La città ha bisogno di voi”, risponde idealmenteMariolina Moioli, Assessore comunale, “di tutticoloro che la amano e la vogliono più bella. Ditutti coloro che sono attivi responsabilmente”.“Voi ci insegnate a fare bella la provincia e a farlavivere, attraverso l’amicizia tra la gente e l’atten-zione agli ultimi”, le fa eco, sempre idealmente,Irma Dioli,Assessore provinciale. “Quando erava-mo giovani ed eravamo sotto il regime fascista,praticavamo lo scautismo dai boschi ed avevamola soddisfazione di andare contro corrente, cioècontro coloro che predicavano l’odio e la guerra.Continuate a coltivare il 5% di buono che c’è inognuno di voi”, si aggiunge al coro ideale CarloVerga, ex Aquila Randagia.“La vostra missione nonè ancora compiuta”, esorta il Cardinal Tettamanzi,“deve continuare”.

“E… VENTO TI PORTA LONTANO”

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Guida ed Esploratore in piena intervista

Sullo sfondo il parco Sempione

Carlo Verga, ex Aquila Randagia

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Sestachiacchierata

Scautismo nauticoed aeronautico

Sesta chiacchierata

Scautismo nauticoed aeronautico

RRiiccoorrddaattee cchhee llaa nnoossttrraa aassssii--ccuurraazziioonnee nnoonn hhaa uunnaa ccooppeerr--ttuurraa ppeerr aattttiivviittàà ssuubbaaccqquueeee,,ssvvoollttee cciiooèè ssoottttoo iill lliivveellllooddeellll’’aaccqquuaa.. QQuuiinnddii ssee ddeecciiddee--ttee ddii eeffffeettttuuaarree ddeellllee iimmmmeerr--ssiioonnii,, ssiiaannoo eessssee ffaattttee ccoonn oosseennzzaa bboommbboollee,, ssaarràà ooppppoorr--ttuunnoo eeffffeettttuuaarree uunn ssuuppppllee--mmeennttoo ddii ccooppeerrttuurraa..

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Coordinamento editoriale: Giorgio Cusma

Progetto grafico e Impaginazione:Technograph - TS

Testi di:Chiara BeucciGiorgio CusmaStefania MartinielloGiovanni Zanottoe da fonti citate

Disegni di:B.-P.Chiara BeucciGiorgio Cusmae da fonti citate

Foto di:Giorgio Cusma

Traduzioni di:Marco MocenigoAlessandra Petelin

Reparti, o ancheGruppi interi che scel-gono seguendo, leindicazioni scritte daB.-P. su scautismo perragazzi,di prediligerel’acqua come ambien-te per svolgere le loroattività.Per la maggioranza,sono Gruppi che vivo-no in zone costiere, dimare, lago o fiume,ma esistono ancherealtà che pur nonvivendo il quotidianocontatto con l’acqua

decidono di farne il lo-ro ambiente preferito.L’essere Scout nauticista tutto qui… nonsono diversi dagli altriScout, non fanno par-te di un’altra associa-zione, né hanno gros-se differenze con tuttigli altri Scout.Ma come si diventanautici?Spesso è una sceltastorica, fatta all’aper-tura di un Gruppo, maci sono anche tantissi-mi esempi di Gruppiche hanno fatto lascelta di diventarenautici anche moltianni dopo la loro pri-ma apertura.Questo perché moltospesso si crede che peressere un Gruppo o unReparto nautico biso-gna avere una propriaflotta, un approdo inacqua, una sede enor-me degna di una can-tiere navale, e capiche siano skipper pro-

…quelli che vanno in barca… ovviamente!

DI STEFANIA MARTINIELLODISEGNI DI B.-P.

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vetti o naviganti capi-tani di lungo corso.Ma non è affatto co-sì!!!Ci sono Gruppi chepur non avendo tuttoquesto, vivono tuttele loro attività a con-tatto con l’acqua, i ra-gazzi prendono spe-cialità “marinare”,realizzano Impresesull’acqua, conosconopesci, uccelli, e piantepresenti nelle loro zo-ne, hanno nozioni dimeteorologia e navi-gazione, e perché no,qualcuno di loro è ingrado di pescare convarie tecniche o an-che di navigare a re-mi, a vela o a motore.E questi non sonoScout nautici?!?Quasi sempre non losono, ma avrebberotutte le potenzialitàper poterlo diventare!Come? Facilissimo!!Basta deciderlo e pro-grammarlo ed un pas-so alla volta si puòarrivare ad avere il ri-conoscimento ufficia-le di Scout nautico.Una Squadriglia po-trebbe ad esempio co-

minciare a lavorare aspecialità individualilegate all’ambienteacqua, poi passare arealizzare Impreseche necessitino sem-pre più di competen-ze ed abilità specifi-che. Da qui alla con-quista della Specialitàdi Squadriglia il passoè breve, specialità chepuò essere quella diNautica, che racchiu-de un’ampia gammadi Imprese e compe-tenze, oppure quelladi Gabbieri, più legataalla navigazione avela. Ma potrebbe es-sere anche Esplora-zione, Natura, Olym-pia, Pronto Interven-to, Meteorologia,conquistati però rea-lizzando Imprese le-gate al mare, al lago oal fiume.E conquistato il Giu-doncino Verde? Si po-trebbe parlare colCapo Reparto, che neparlerà in ComunitàCapi, per ottenere ilriconoscimento diReparto ad indirizzonautico.Dopo qualche anno,

acquisite le giustecompetenze, e presaconfidenza col setto-re Nautico, si puòdecidere di divenireScout nautici, e quin-di chiedere agli Inca-ricati Regionali al set-tore nautico e poi agliIncaricati Nazionali dientrare a far parte atutti gli effetti delsettore nautico.E se invece si volessefare tutto quello de-scritto fin ora senzadecidere di diventareNautici?Certo che si può fa-re!! Esistono tantissi-mi Gruppi che vivonoImprese ed attivitàsull’acqua pur restan-do Scout non nauti-ci…E quindi che differen-za c’è? Forse nessuna,o forse, gli Scout nau-tici amano talmentetanto il mare, il fiu-me, o il lago, da nonpoter fare a meno digridarlo a tutti glialtri Scout mostrandofieri il loro distintivoed i loro guidoni diSquadriglia di coloreblu!!

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TESTO E DISEGNI

DI GIORGIO CUSMA

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Molte persone hannoun’idea fissa delloscautismo: prati dimontagna, cammina-te all’aria aperta, fuo-chi sotto le stelle. Giàmolti di noi vedonocome una “stranezza”i Reparti nautici (seb-bene B.P., nei suoilibri, ne parli spessis-simo, e con grandeconsiderazione).

Ed allora – attenzioneattenzione – ecco lanovità: i Reparti del-l’Aria!Nonostante molti nonne abbiano mai sentitoparlare, a dire il vero,una vera e proprianovità non sono, vistoche – sebbene sianostati ufficialmentericonosciuti nel 1941 –in Inghilterra esistono

già dal 1930: anno incui alcuni Reparti, cheavevano la propriasede vicino agli aero-porti, cominciaronoad interessarsi almagnifico mondo delvolo, ed iniziarono arealizzare attività edimprese incentratesull’aviazione e suquant’altro potesseriguardare il mondodell’aeronautica.Oggi, nel Regno Uni-to, ci sono circa 150reparti dell’aria, di cui60 sono riconosciuti,collaborando stabil-mente con la R.A.F.(l’aeronautica milita-re inglese).In tutto il mondosono 25 gli Stati che

TESTO DI GIOVANNI ZANOTTO

FOTO DI GIORGIO CUSMA

Visione in volo di un aeroporto

Un MD Super 80 in fase di decollo… … ed in fase di atterragio

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vedono, al loro inter-no, la presenza deiReparti dell’aria.Ma cosa fanno, inconcreto, gli Scoutdell’aria?Svolgono attività co-me qualsiasi altro Re-parto, ma con un’in-

teresse particolare almondo del volo ae-reo: concentrano illoro tempo e le loroattività principal-mente sulla meteo-rologia, sulla comu-nicazione radio, sullaconoscenza del volo e

sull’approfondimentodi tutto ciò che puòriguardare l’aeronau-tica.Inoltre, hanno pro-prie specialità, edun’uniforme che licontraddist ingue:proprio come, in Ita-lia, accade per i Re-parti nautici.I B.S.A. (Boy Scouts ofAmerica), per di più,hanno un sistema ditappe appositamentecreato per gli scoutdell’aria, che si divido-no in: “Apprentice”,“Observer”, “Crafts-man”, e, ultima, “Ace”.

Turboelica in rullaggio, seguendo l’auto detta “follow me”

Tipi di nuvole: cirri… … cumulonembo…

… nembi temporaleschi con piovaschi… … tramonto con altocumuli

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TESTO RIADATTATO A CURA DI GIORGIO CUSMA SUTRADUZIONE DI MARCO MOCENIGO, TRATTO DA “CANADIAN

SCOUT HANDBOOK” – NATIONAL COUNCIL BOY SCOUTSOF CANADA, DISEGNI DA FONTI DIVERSE

Ormai un po’ dapper-tutto sono state so-stituite da altri tipi diimbarcazioni, però untipo di canoa è riusci-to a sopravvivere e,riciclato, naviga anco-ra soprattutto in la-ghi e fiumi, ma nonmanca nemmeno sulmare. È la cosiddettaccaannooaa ccaannaaddeessee, quel-la che in tanti film efumetti abbiamo vi-sto usare dai ppeelllleerrooss--ssaa prima e dai ttrraapp--ppeeuurr bianchi poi(fig.1). Ne ricordatealcune cariche diguerrieri o altre cari-che di pellicce? Per-ché canadese? Maperché il Canada è

una regione ricca dilaghi e corsi d’acquae, prima del ‘900, po-vera di strade. L’ac-qua rappresentavaquindi una importan-tissima via di traspor-to per merci e perso-ne. Spostarsi in canoaè ancora molto diffu-so in quelle terre eSquadriglie e Repartidi Scout canadesi lautilizzano spesso perle loroattività. La canoaè simbolodi avven-tura pergli Scout,o g g i ,come lo

fu, in precedenza, peri pellerossa e i viag-giatori. Ma quel tipodi avventura è allaportata anche deinostri Scout. L’Italiapossiede una reteidrica che può aiutaremolto nello svolgi-mento di attività conle canoe. (fig.2)Anche se scendereper torrenti con ac-que bianche (= acqueagitate, con onde eschiume) o la traver-sata di un lago insi-dioso sono sfide adat-te solo per canoistiesperti, tutti possonocominciare con l’aiu-to di un istruttorequalificato: su di unlago piatto o un fiu-miciattolo tranquillo.

Ma per iniziare adandare in canoa ènecessario prima es-sere degli oottttiimmii nnuuoo--ttaattoorrii. Ciascun pas-seggero dovrà indos-sare il ggiiuubbbboottttoo ddii ssaall--vvaattaaggggiioo, da usaresempre, da tutti: anchedai bravi nuotatori. La ppoossiizziioonnee ccoorrrreettttaappeerr rreemmaarree èè ““iinn ggii--nnoocccchhiioo””: le ggiinnoocccchhiiaaaappppooggggiiaattee ssuu ddeeii ccuu--sscciinneettttii ed la sscchhiieennaaaappppooggggiiaattaa ssuu uunn’’aassttaattrraassvveerrssaallee. Questa

posizione abbassa ilcentro di gravità ed èla migliore per andareveloci tenendo lacanoa stabile e sottocontrollo. (fig. 3 e 4)

MMooddeellllii ddii ccaannooee La canoa in genere èlunga dai 4 ai 5,5metri. La larghezzamassima e l’altezzadelle estremità variaa seconda del design.Le canoe sono co-struite con molti tipidi materiali diversi. Ipiù comuni sono: le-gna rivestita di te-la,alluminio e vetro-r e s i n a .Quest’ultimomateriale èormai quellopiù diffuso,soprattuttoper il prezzoe la facilitàdella manu-tenzione. Perl ’ a c q u i s t oc o n s u l t a t equelle pub-blicazioni dic o m p r o -vendo usator e p e r i b i l inelle edicole.

I prezzi potrebberoaggirarsi tra i 200-300 Euro: accessibilicon una buona opera-zione di autofinanzia-mento. Per iniziarepotreste farvele pre-stare da circoli nauticio altri Gruppi scout.

PPaaggaaiiee Le pagaie delle canoesono fatte in frassino,acero o abete e han-no, più o meno, tuttela stessa forma(fig.5). La lunghezzadella pagaia va sceltasulla base dell’altezzadel canoista. Canoista

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Fig. 3

Fig. 4

Fig. 5

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è in piedi: la pagaiapoggiata a terra, do-vrebbe raggiungerealmeno il mento o almassimo l’altezza de-gli occhi del canoista(fig.6). Per viaggi in solitarioè meglio usare unapagaia a doppia pala,le stesse usate per ilKayak. Queste sonopiù pratiche ed evita-no di dover spostare lapagaia da un latoall’altro per governarebene la canoa. Pa-gaiando da soli è pre-feribile sedersi sul fon-do della canoa, con la

s c h i e n aappoggiataall’asta tra-sversale.Le pagaievanno man-tenute concura: appesea l l ’ o m b r a .Non usarlemai comepala o comebastoni percamminare.Sistemale alsicuro, perevitare chequalcuno le

calpesti e le danneggi.

SSaalliirree aa bboorrddoo Salire e scendere dallacanoa può essere pe-ricoloso. Ti serve agi-lità e un gran sensodell’equilibrio. Quan-do una canoa è at-traccata ad un molo,sali vicino al centrotenendo saldamenteun lato con una manoe appoggia il piedepiù vicino alla canoasul fondo di questa,nel centro. Porta poil’altro piede a bordoafferrando entrambi ilati con le mani e

tenendo il baricentrobasso. Quando siparte direttamentedalla riva del corsod’acqua, si sale tenen-dosi ai bordi, in acquaappena appena suffi-ciente per galleggia-re, con canoa ben fer-ma. Quando c’è unsecondo a salire, èimportante tenere ilpeso basso e la canoabilanciata. È buonanorma sistemare unpaio di sacchi, gonfia-ti, galleggianti, fissatiall’interno della ca-noa che così diventainaffondabile.

VVooggaarree Vediamo insieme ifondamentali movi-menti per la voga..Afferra l’estremitàdell’iimmppuuggnnaattuurraa conuna mano e portalaall’altezza della spal-la, poi con l’altra ma-no afferra l’aassttaa dellapagaia. 1. Per vvooggaarree:: tienilaperpendicolare e im-mergi la pala. La vvoo--ggaattaa inizia con unaspinta in avanti dellamano superiore, men-

Fig. 6

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tre quella inferiorettrraasscciinnaa la pagaia nel-lo spostamento (lo-gicamente verso ppoopp--ppaa: cioè verso iinnddiiee--ttrroo!) (fig.7). 2. A fine vogata: conla mano inferiore eun’impugnatura saldarriippoorrttaarree la pala inavanti, estraendo lapagaia dall’acqua etenendola quasi pa-rallela alla superficiedell’acqua.Quindi si ricomincia.PPeerr ccaammbbiiaarree ddiirreezziioo--nnee: se sei a pprruuaa (cioèddaavvaannttii), con la pa-gaia esegui una ssppaazz--zzaattaa a semicerchio,dalla parte opposta aquella verso cui vuoidirigerti (per andare a

destra, affonda la pa-gaia a sinistra). Se seia ppooppppaa (cioè ddiieettrroo):

affonda la pala, comese dovessi fermarti,dal lato verso cui vuoidirigerti.PPeerr ffeerrmmaarrssii,, girare lapagaia in modo damettere la pala per-pendicolare alla dire-zione di moto.Questi sono i movi-menti di base: scopri-rai, però, che possonoanche venir combina-ti tra loro per mano-vrare più velocemen-te o per altri scopi.Perché non provi?

Fig. 7

Fig. 8

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IILL LLAANNCCIIOO IINN AALLTTOOAcqua all’altezza del-la cinturaGli Scout sono siste-mati su due file difronte e si afferranoper i polsi. Il primoScout della fila si ada-gia sulle braccia deglialtri Scout, che ad unsegnale lo lancianotre volte in aria. Alterzo lancio, mentrelo Scout è in aria, igiocatori si lascianoper permettergli diricadere in acqua. IIgioco termina quandotutti i giocatori hannopassato il loro turno.

IILL CCOOMMBBAATTTTIIMMEENN--TTOO DDEEII GGAALLLLIIAcqua all’altezza del-la cintura

Gli Scout si sistemanosu due file di fronte,accovacciati in modoche l’acqua arrivi al-l’altezza del petto. Alsegnale d’inizio ognu-no cerca di rovesciarel’avversario che gli stadi fronte, spingendolocon le braccia ma rima-nendo sempre in posi-zione accovacciata. Chiviene rovesciato duevolte lascia il gioco.

LLAA GGIIOOSSTTRRAAAcqua all’altezza delpettoMateriale: una palladi gomma legata aduna corda di tre/quat-tro metri.Gli Scout si sistemanoin cerchio, rivolti ver-so il centro e distan-ziati uno o due passitra loro. Il Capo gioco,posto al centro, faroteare la palla oriz-zontalmente sopra latesta dei giocatori,poi la fa scendere pro-gressivamente finoalla superficie dell’ac-qua. I giocatori cer-cheranno di evitarlaimmergendo la testa.Chi é toccato dalla

TRATTI DAL “QUADERNO DI ROTTA”

REDATTO A CURA DI EDO BIASOLI

DISEGNI ADRIANO PERONE E FONTI DIVERSE

La giostra

Il lancio in alto

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palla viene penalizza-to di un punto.

LLAA PPAALLLLAA AA CCAAVVAALLLLOOAcqua all’altezza del-la cinturaGli Scout si sistemanoin cerchio, a due o tremetri d’intervallo traloro e si contano perdue. I numeri uno(cavalieri) montanosui numeri due (ca-valli). I cavalieri silanciano una palladall’uno all’altro. Se lapalla cade in acqua, icavalieri saltano inacqua e cercano difuggire, possibilmen-te a nuoto. I cavalli,rimanendo fermi, cer-cano di impadronirsidella palla e di colpire

uno dei cavalieri. Se ciriescono si invertonoi ruoli, altrimenti siricomincia la partita.

PPEESSCCII PPRRIIGGIIOONNIIEERRII Acqua all’altezza delpettoGli Scout si dividonoin due gruppi uguali(numeri uno e nume-ri due). I numeri unoformano un cerchioattorno ai numeridue. Al colpo di fi-schietto, i numeri dueche rappresentano ipesci prigionieri, cer-cano di fuggire dallarete formata dal cer-chio dei numeri uno,che pian piano sistringe attorno aloro. I pesci possono

cercare di scapparecon tutti i mezzi: pas-sando tra i varchi deinumeri uno. Scadutoil tempo fissato siinvertono i ruoli.

LL’’AAVVAANNZZAATTAAAcqua all’altezza del-la cinturaMateriale: un pallonedi gommaGli Scout sono divisiin due squadre schie-rate su due linee pa-rallele, distanti tra lo-ro una trentina di me-tri. Ogni squadra de-ve cercare di lanciareil pallone oltre la lineaavversaria. Al colpo difischietto un giocato-re della squadra Alancia il pallone piùlontano possibile ver-so il campo B, i cuigiocatori si precipita-no verso la palla perafferrarla. Se uno rie-sce ad afferrarla inaria, avanza di duepassi e la rilancia ver-so A. Se il palIone noné afferrato al voloallora viene rilanciatodal punto in cui èstato raccolto in ac-qua. Si guadagna unPesci prigionieri

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punto quando il pal-lone sorpassa la lineaavversaria, sia in aria,sia rimbalzando, an-che se é toccato da ungiocatore avversario.Tutte le volte che èsegnato un punto, ledue squadre si ripor-tano sulle rispettivelinee. Il lancio spettaalla squadra che hasubito il punto.

LLAA SSTTEELLLLAA DDII MMAARREEAcqua all’altezza delpettoGli Scout in cerchio siprendono per mano esi contano per due. Adun primo segnale inumeri uno alzano ipiedi verso l’interno erestano cosi in sospen-sione inclinata. Alsecondo segnale il cer-chio ruota di un posto,

i numeri uno appog-giano i piedi sul fondomentre alzano legambe i numeri due.

IILL MMAASSSSAACCRROOAcqua all’altezza delpettoGli Scout sono divisiin due squadre, dispo-ste su due file distantiuna dozzina di metriuna dall’altra. I gioca-tori di una squadrasono muniti di un cer-to numero di palle digomma (es.: una per

g i o c a t o r e ) .Con questepalle cercanodi colpire gliavversari chepossono ripa-rarsi chinan-dosi sott’ac-qua. Quandotutte le pallesotto state

lanciate, s’invertono iruoli. Naturamentevince la squadra checolpisce più avversari.

LLAA CCAARRRRIIOOLLAAProfondità dell’ acquam. 0,40 - 0,50Gli Scout sono rag-gruppati a coppie: inumeri uno si pieganoin avanti, appoggian-do le mani sul fondoin modo da rimanerecon l’acqua all’altezzadel mento; i numeridue afferrano le cavi-glie dei loro compagnie le sollevano in modoche le gambe stianoorizzontali.Al segnale di via, lecoppie cercano di rag-giungere un limitestabilito, ove si inver-tono le parti per ritor-nare al punto di par-tenza. La stella di mare

La carriola

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TESTO RIADATTATO A CURA DI GIORGIOCUSMA, SU TRADUZIONE DI ALESSANDRAPETELIN, TRATTO DA “THE GOLDEN BOOK

OF CAMPING AND CAMP CRAFTS”DI GORDON LYNN CONDISEGNI DI ERNEST KURT BARTH – GOLDEN PRESS

AAllccuunnee pprreeccaauuzziioonnii ddii bbaassee::• Non entrare nell’acqua se non hai finito la digestione (almeno

due ore dal pasto)• Rimani nell’acqua bassa, che non superi l’altezza del tuo stomaco • Esegui gli esercizi suggeriti sempre in compagnia di uno o più

dei tuoi amici• Assicurati sempre che a terra ci sia qualcuno che vi sorveglia

durante i giochi • Esci dall’ac-

qua se avvertifreddo o av-verti brividi

• Quando avraiacquisito con-fidenza conl’acqua, impa-rerai più facil-mente a nuo-tare.

• Quando im-parerai a nuo-tare bene, tid i v e r t i r a imolto di piùcon le attivitàin acqua.

Se non hai mai imparato a nuotare prima, il campo è il luogo perfet-to per imparare. In queste pagine troverai dei semplici esercizi/giochi con cui, anche senon sai nuotare, potrai prendere confidenza con l’acqua

Avventura 5/2007Avventura 5/2007 1133

TESTO E FOTO DI SARA MELONI

FESTA A ROMA PER IL CENTENARIO

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L argo Agosta, allaperiferia di Roma.

Sono le 10.30 del matti-no e quando arrivo io ètutto già sistemato. Cisono due gruppi, il Rm92-95 e il Rm 97. DalBranco al Clan, ci sonotutti, in uniforme perfet-ta. Questa per me è unapiacevole sorpresa. Lamattinata inizia con lacerimonia di aperturadell’evento. Nella piazzahanno montato un’al-zabandiera e ci sono: ilportale, la tenda di Squa-driglia e una cucina da

campo.La piazza è addobbata da manifesti con loghi dise-gnati per l’occasione, da palloncini, e cordini cheda una parte all’alta sorreggono teloni e costru-zioni.Ci sono molti stand allestiti e le persone hannol’opportunità di girare. All’inizio i visitatori sem-brano timidi ma poi le Guide e gli Esploratori rie-scono a coinvolgere tutti.C’è il punto informazioni, dove i Capi di entram-be i Gruppi rispondono a tutte le domande degliinteressati. Sono in bella mostra le riviste associa-tive e alcuni opuscoli che spiegano bene il nostromovimento. Più avanti si trova uno stand in cuichiunque può farsi, con l’aiuto di Esploratoriesperti, dei braccialetti in cuoio su misura, inci-dendo addirittura il proprio nome. Lorenzo,esploratore del Rm 92-95 mi spiega nei particola-ri la tecnica che stanno utilizzando. Poi c’è un ban-chetto con le informazioni sul prossimo Jam-boree ed a rispondere alle domande dei curiosi cisono i 6 partecipanti dei due Gruppi che parti-

Il 20 maggio scorso si è svolto un evento veramente bello. In tutta Italia i gruppi scout sono scesinelle piazze ed hanno animato giochi, canti, hanno montato tende nei centri delle città, insieme acostruzioni tipiche da campo.“Noi, voi, tutti in piazza!” è stato il titolo della giornata che ha visto molte piazze colorarsi diceleste e blu per celebrare tutti insieme il centenario dello scautismo.

ranno per l’Inghilterra il prossimo luglio. Più avan-ti uno stand con i filmati che scorrono: i compu-ter proiettano immagini sulla storia dello. Nellostand successivo Alessio, Esploratore del Rm 97mi spiega la tecnica dello sbalzo del rame.Tutti ivisitatori possono realizzare dei quadretti vera-mente graziosi da riportare a casa come ricordodella giornata. E poi ancora, la Squadriglia delleAquile del Rm 97, propone ban e canti, danze egiochi per tutti i passanti.Dall’altra parte della piazza, fa bella mostra unatenda di Squadriglia montata alla perfezione. Edavanti, la Squadriglia Gabbiani, del RM 92-95 sirende utile. I bambini sono i più curiosi ed entra-no nella tenda, alcuni si sdraiano addirittura sulsacco a pelo, srotolato per l’occasione.I ragazzi sono tutti d’accordo: questa giornata èservita per far capire alle persone che passavanoche gli Scout sanno fare moltissime cose e unragazzo mi colpisce dicendomi che vogliono farcapire che “gli Scout sono persone che propon-gono l’ottimismo”.All’ora di pranzo tutti nel salone parrocchiale percondividere un momento. Alle 16.00 c’è il tagliodella torta. Ne sono state preparate tre, due conla forma dello zero ed una con la forma del nume-ro uno. D’altronde, gli anni da festeggiare sonocento, no?Durante tutta la giornata si respira aria di festa: iLupetti giocano e coinvolgono tutti i bambini chepassano, gli Esploratori e le Guide danno bellamostra delle tecniche che conoscono e fannosperimentare ai passanti le tante attività. C’èanche la proiezione di un filmato su B.-P., in unalibreria vicino alla piazza.Chiudono la cerimonia l’ammaina bandiera e gliurli di Squadriglia, di Sestiglia e quelli dei Gruppi.Siamo proprio tanti e rompiamo il cerchio tuttiinsieme, dopo che il parroco ci ha benedetti tutti.Non mi rimane che aggiungere: “Auguri a tutti

Equilibrio precario

… CASTELFORTETESTO E FOTO DI LUCIA TESTA (DELFINO MELODIOSO) –

CSQ PANDA - REPARTO ROSA DEI VENTI - CASTELFORTE 1 (LI)

“Ha origini a Brownsea… era il 1907… e si estese ai confinidel mondo passando da qui.”…era il 1992: lo scautismo arrivòa Castelforte! Il 12 aprile dello stesso anno prese il via la sto-ria dello Scautismo nella mia città. Il 2007, da noi, segna per-tanto due date importanti: il centenario dello Scautismo nelmondo e il quindicinale della nascita del nostro Castelforte1.Per ricordare al meglio questi eventi, abbiamo pensato di orga-nizzare una festa lunga dal 12 al 15 aprile, una festa ricca diemozioni, di sorrisi e di ricordi.Tutto è iniziato con una vegliadi preghiera in stile Taizè intorno all’icona in viaggio per varietappe d’Italia e proveniente proprio dalla comunità ecumenica

francese fondata da Frère Roger.Venerdì 13 aprile, dopo l’alzabandiera è stata allestita una mostra fotogra-fica dedicata ai 15 anni dello scautismo localeIl giorno dopo, i nostri Capi hanno organizzato, per noi e per tutti i ragazzi del luogo, una caccia al tesoroper le vie del paese scandita dalle tappe dello scautismo mondiale.Domenica 15 aprile, per far meglio coincidere i due anniversari, anche nell’ambito delle iniziative propostea livello nazionale, abbiamo dedicato l’ultima giornata alla benedizione di una targa nella nuovissima piazzaLord Baden-Powell; alla presenza di autorità della Provincia di Latina e del Comune di Castelforte.Infine, nel pomeriggio, per concludere la “quattro giorni” si èsvolta la cerimonia di chiusura con la premiazione dei lavoriprodotti dagli oltre cento ragazzi delle scuole del territorioche hanno partecipato al concorso “Il mio territorio…il miocuore” indetto dalla Comunità Capi del gruppo.E poi, per chiudere nel nostro modo migliore, un lunghissimovooooooooooooooga…e tutti a smontare l’alzabandiera…!

A Bagnacavallo (RA) è stato intitolato a B.-P. il piazzale della stazione,per celebrare il primo centenario dello scautismo. Il gruppo al com-pleto ha ascoltato con interesse gli interventi dei Responsabili di Zonae anche il saluto del Sindaco, che ha così potuto conoscere i due amba-sciatori, che rappresenterannoil Gruppo di Bagnacavallo 1 alJamboree del centenario.

Oltre alle targhe collocate dal comune, per l’intitolazione del piazza-le, nel parco adiacente è stata sistemata una bacheca in legno in stilescout, dove oltre alla foto di B.-P. con una sua breve biografia, si ricor-da anche la ricorrenza dei 20 anni di rifondazione del Gruppo scoutdi Bagnacavallo. Branco, Reparto, Clan e familiari presenti si sono poiritrovati in un momento di gioco per concludere serenamente e alle-gramente questa giornata significativa per tutto il gruppo.”

… BAGNOCAVALLOTESTO DI CHIARA D’ANGELI - AMBASCIATRICE JAMBOREE 2007

FOTO DI PAOLO RUFFINI

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CENTO PIAZZE ECENTENARIO ANCHE DA…

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La bacheca di B.-P. Il piazzale B.-P.

La targa a B.-P.

Il voga finale

Si scopre il nuovo cartello della Piazza

Il reparto Wood Stock del San Vincenzo 1 (LI) ha richiesto, al sindaco del nostro paese, di intitolare il parcoaccanto alla nostra sede a Baden-Powell. La richiesta è stata accolta e il 17 marzo c’è stata la cerimonia, conil Reparto, i Lupetti, il Clan, il Sindaco ed uno dei tanti Assessori.La cerimonia è iniziata con l’alzabandiera. Poi un Capo,Alessandro, ha fatto un discorso, seguito da uno delSindaco ed un altro dell’Assessore. Dopo i gridi diSquadriglia abbiamo scoperto il cartello con scritto:“Parco Pubblico Baden-Powell”.Il gesto dell’amministrazione comunale è stato moltoapprezzato da noi Scout perché anche il nostroSindaco, con questo gesto, ha riconosciuto il meritodel nostro fondatore.

… SAN VINCENZOTESTO E FOTO DI SONIA BARSOTTINI

Il nostro Gruppo, il Verona 9, si è impegnato per dedicare a Mario Mazza l’in-titolazione di una zona di Verona, nel quartiere di san Michele, detta “Molini”perché una volta, nella zona, c’erano tanti mulini.L’avventura era cominciata tre anni fa, su iniziativa di alcuni cittadini di estra-zione scout. Nella zona di Molini c’era una piazzetta con giardino, senza nome,un grande spazio verde. È stato comunicato al Comune il loro desiderio didedicare quello spazio a MARIO MAZZA, fondatore dei Ragazzi Esploratori

Italiani (REI). La circoscrizione ha accettato la richiesta e si è informata presso l’ufficio toponomastica comu-nale. Dopo un po’ di tempo il Comune ha risposto positivamente alla richiesta.Sabato 17 marzo 2007, l’amministrazione comunale ci ha invitatoall’inaugurazione dei giardini. Tutte le Unità del Gruppo eranopresenti all’intitolazione. Presente all’evento il nostro sindacoCanotto e il responsabile regionale del CNGEI (Corpo NazionaleGiovani Esploratori ed Esploratrici italiani).Per l’occasione abbiamo ascoltato un interlocutore d’eccezione,un uomo che ha conosciuto Mario Mazza: Egidio Falezza, detto“Gigi” che fa parte della nostra comunità di san Michele oltre afar parte del Masci (Movimento Adulti Scouts Cattolici Italiani).

Gigi ci ha raccontato, commo-vendosi al ricordo, come aGenova il Prof. Mario Mazza,dopo aver conosciuto lo scauti-smo, fondò nel 1905, un’associa-zione giovanile denominata “LeGioiose” costituendo poi l’associazione REI.Poi, dal ‘53 al ’59 ha soggiornato a Villa Buri, una villa che rischiava l’abban-

dono.Affascinato dalla bellezza e dalla ricchezza del parco, volle proseguirel’esperienza del collegio dell’ Enaoli (ENTE NAZIONALE ASSISTENZAORFANI DEI LAVORATORI ITALIANI) che assisteva gli orfani di guerra,gestito con il metodo scout.Poi insieme abbiamo cantato alcuni canti che ricordavano il passato, il pre-sente e il futuro della nostra Associazione. Dopo il gioioso incontro è segui-to un momento di convivialità offerto dal nostro Masci e dagli abitanti.Un ringraziamento particolare va a Gemma, la nostra mitica Capo Gruppoche insieme ad altri simpatizzanti degli Scout e lo stesso Masci, ha lavoratoparecchio con costanza e forte impegno per portare a termine questo pro-getto.

… VERONATESTO DI SILVIA FRESCHINI IN COLLABORAZIONE CON GEMMA ANSELMI

REPARTO MISTO ANTARES DI MADONNA DI CAMPAGNA – VERONA 9FOTO DI SIMONE BALDO

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Si scopre il nuovo cartello della Piazza

I giardini sono ora dedicati a Mario Mazza

“Gigi” racconta la storia di Mazza

Il gruppo S.Vincenzo 1

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I PERSONAGGI CHE HANNO FATTO LO SCAUTISMO:EDO BIASOLI

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DI LUCIO COSTANTINI - LUPO CHE CANTAFOTO D’ARCHIVIO A CURA DI PAOLO RUFFINI

’90. Dopo aver studiato all’Istituto Nautico – perstrana incongruenza, lui così amante della naviga-zione, fece il servizio militare negli Alpini! – con-vinto assertore della necessità per il nostro Paeseche si protende quasi per intero nel mare, di svi-luppare di più lo scautismo nautico, si dedicò atale compito a lungo, senza demordere.Edo era un organizzatore entusiasta che sapevaconiugare armoniosamente teoria e pratica. Dal1965, dopo aver dato vita a Cesena a un Repartonautico, riuscì a coordinare gli altri Reparti pre-senti lungo la costa adriatica: ne nacque il CentroNautico Alto Adriatico, per anni punto di riferi-mento solido per una svariata serie di attivitàmarine. Da quelle esperienze Edo seppe ricavaredei preziosi sussidi tecnici per ragazzi e per Capi,tuttora attualissimi. La sua capacità di contattosociale – in questo era degno figlio della suaterra! – portò Edo a frequentare diversi “perso-naggi” dello scautismo di allora: ne sortì una seriedi iniziative, come campi inter-Reparto, di forma-zione tecnica e corsi vela. Ciò che a lui però pre-meva di più, anche grazie anche all’apporto di ideedei tanti amici, era poter rendere gli organismicentrali dell’associazione maggiormente convintidel significato di avere uno scautismo nautico piùesteso di quanto fosse. Però, si sa, per capire le“cose” del mare, bisogna farsi il “piede marino”,caratteristica che solo chi conosce, pratica e amail mare possiede…La sua responsabilità a livello nazionale nel setto-re nautico non gli impedì di mantenersi attivoaccanto ai “suoi” Scout; infatti, dopo essere statoCapo del Reparto “Osservanza” nel GruppoCesena 3°, fu a lungo Capo del Riparto nautico“Croce del Sud” del medesimo Gruppo. Chi èstato suo Scout ricorda che Edo, terminato nelprimo pomeriggio il suo impegno lavorativo, erasolito recarsi con un gruppetto di ragazzi alla basenautica di Cesenatico dove metteva mano agliattrezzi – aveva un gusto spiccato per il lavoromanuale – e lì trasmetteva loro tutta una serie diconoscenze di carattere pratico: dal riparare leimbarcazioni, al dipingere gli infissi, ai lavori di fale-

E ra un vero Capo. Di quelli che vanno. Pre-cedono con l’esempio. Senza stancarsi. Un

uomo di carattere. Un fratello maggiore che erapiacevole seguire perché sapeva entusiasmare.Aveva una fede forte ed era fermamente convin-to che un Capo scout non potesse che essere unCapo-testimone: a quella visione improntò la suaprotratta azione educativa. Fu a lungo, e rimanenella memoria di molti, come “il” responsabiledello scautismo nautico dell’ASCI prima, del-l’AGESCI poi.Edo nacque a Cesena il 22 ottobre 1930 e tornòalla Casa del Padre nella medesima città il 31 ago-sto 2003. Fu una vita intensa la sua, spartita tra lafamiglia – la sua casa, arredata in parte da lui stes-so in uno stile particolare, piuttosto rustico, erasempre aperta agli amici e agli Scout – l’attivitàprofessionale e i suoi interessi tra i quali al primoposto lo scautismo a cui diede l’anima per lunghianni.Alla ripresa dell’attività scout in Italia, conclusosiil secondo conflitto mondiale, Edo entrò a farparte del Gruppo Cesena 3°, dove svolse dappri-ma la funzione di Aiuto Capo Branco, poi di CapoReparto e Capo Gruppo fino alla metà degli anni

“…se saprai mantenere saldo il timone scoprirai che un’Altra mano poggia sulla tua”.Edo Biasoli

Edo… l’Ammiraglio

IL CAPO CHE HA FATTOVIVERE IL SETTORENAUTICO DELL’AGESCI

gnameria, fino a semplici lavori di muratura. Erainstancabile. Se per caso vi erano delle tecnicheche lui non conosceva, sapeva trovare chi fossedisponibile a trasmetterle ai suoi Scout, interpre-tando felicemente i suggerimenti di Baden-Powell,che era ben consapevole che i Capi non potevano,né dovevano, essere dei pozzi di scienza agli occhidei loro ragazzi. Edo ci teneva a dare ai suoi Scoutuna formazione il più possibile ampia, calata nellarealtà, ma sapeva anche come dare ali ai lorosogni. I ragazzi lo amavano anche, o soprattutto,per questo.Edo non concepiva uno scautismo chiuso nelleanguste realtà locali, per questo fu aperto alleesperienze di ampio respiro: fece parte dei Capidel contingente italiano al Jamboree di Maratona,nel 1963, e si deve a lui se i nostri Scout potero-no raggiungere la Grecia a bordo di alcune navidella Marina Militare: un’esperienza memorabile,decisamente fuori dal comune! Nel 1967 fu tra icapi che accompagnarono il contingente scout al12° Jamboree svoltosi nel Farragut State Park,nell’Idaho, Stati Uniti. Nel 1975 fu Capo contin-gente degli Scout italiani al Jamboree diLillehammer, in Norvegia, un’esperienza che riuscìa portare a buon fine grazie al suo entusiasmo esoprattutto alla sua tenacia e determinazione. Nel1987 guidò gli Scout nautici italiani al Sea-Jam inFinlandia. Nel 1985 partecipò ai Seminari Europeiper Scout nautici in Grecia e nel 1988 in Olanda.Edo fu attivo nel campo della Formazione dei Capidove diede il meglio di sé dirigendo per molti annidei campi scuola a Bracciano, fino all’ultimo, nel2001. Sulle sponde di quel lago gli è stata dedicatadalla nostra associazione la base scout nautica.Quando nel 1974 l’ASCI e l’AGI si fusero, dandovita all’AGESCI, Edo offrì il suo apporto attento,

costruttivo e cri-tico, contribuen-do a condurre inporto un’opera-zione non priva didifficoltà..Edo era cono-sciuto e apprez-zato anche all’e-stero. Nell’ambitodel Settore Nau-tico Europeo, chefa capo all’Orga-nizzazione Mon-diale del Movi-mento Scout, suuna pubblicazione ufficiale viene ricordato così:“Edo Biasoli fu uno dei protagonisti più celebri delmovimento scout in Italia (…) Per tutti gli Scoutnautici italiani fu davvero il loro “Capo”. Tutta lametodologia dello scautismo nautico in Italia oggiè il frutto della sua fantasia, dei suoi suggerimenti,delle sue idee e della sua capacità di osservare igiovani cogliendone i bisogni. È una sorta di pater-nità ideale che tutti i responsabili nautici, senzaeccezioni, gli riconoscono”.Edo diede molto allo scautismo italiano e a quellonautico in particolare, con una passione unacostanza e una competenza ineguagliabili. I suoiragazzi di allora lo ricordano come un fratellomaggiore che aveva forte il senso e il gusto per l’“Impresa”, la voglia di puntare a progetti ambizio-si; il gusto per l’ordine e la precisione – doti indi-spensabili per chi voglia andare per mare – e il pia-cere di fare le cose per bene. Sapeva rivolgere un’attenzione particolare al singolo Scout e alle suedifficoltà e trattava i ragazzi come fossero dei

grandi, rivolgendosi a loro dapari a pari; era in grado diaffrontare le difficoltà con spiri-to di sopportazione e conpazienza, determinato nelvolerle superare. Edo peròsapeva gustare anche il piaceresottile che promana dalle cosesemplici, consapevole che spes-so sono proprio quelle a daregusto, e senso, alla vita.Potremmo dire che Edo Biasoli,da vero Scout nautico, presa inmano la bussola quand’erapoco più che un ragazzo, seppefarne buon uso, tenendo bensalda la barra del timone.

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…Lo sguardo verso l’orizzonte…

Edo con i “suoi” ragazzi

Ma allora si può!Chi l’avrebbe mai detto, abituati a quelle lunghe riu-nioni in cerca di idee nuove e grandiose per unanuova Impresa, per finire poi a fare le solite cose.Quest’anno è successa una cosa fuori del comune:la dimostrazione indiscutibile che possiamo affron-tare Imprese con la “I” maiuscola.A farci vedere che è possibile ambire a grandi risul-tati ci hanno pensato le 210 Alte Squadriglie di tuttaItalia che hanno partecipato al concorso “Puntiamoin Alta”.Hanno pensato, progettato e lavorato per lasciareun segno importante, per superare i propri limiti erealizzare qualcosa che mettesse realmente alla

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AQUELLI CHEPUNTANO… IN ALTA

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ALCUNE IMPRESEREALIZZATE PER ILCONCORSO DI ALTASQUADRIGLIA

prova le loro capacità.Senza nulla togliere ai ragazzi di Vibo, che festegge-ranno la loro meritatissima vittoria a Gilwell Park(Ndr: ricordo che i vincitori hanno vinto un viaggioal Jamboree, come visitatori), possiamo dire che lavera vincitrice del concorso è l’impresa stessa.Il risultato più importante è la percezione che lenostre imprese possono cambiare le cose, lasciareun segno, interferire col mondo. Rappresentanouna possibilità concreta di far sentire la nostravoce, di realizzare progetti, per non sentirci sem-plici spettatori del mondo che ci circonda. Unaltro risultato evidente sta nella dimostrazione chepuntando in alto si fanno grandi cose. È una sfida atutte le Squadriglie che pensano di aver già chiestoil massimo alle loro potenzialità. Ma soprattutto aquelle che invece, pensando di non poter aspirarea tanto, limitano i loro sogni e le loro aspettativescegliendo imprese di poco impegno, un po’ perpaura di non riuscire, un po’ per la pigrizia di doverfare sul serio.Il concorso ci dimostra che è necessario cercare disuperarsi ogni volta, puntando a obiettivi sempre piùalti: solo così i risultati saranno davvero entusia-smanti. Oggi ce lo hanno dimostrato i ragazzi delleAlte Squadriglie, da domani la sfida è aperta aciascuna Squadriglia!

Lo scorso novembre è stato lanciato il concorso “Puntiamo in Alta”, forse non tutti divoi lo sanno ma hanno aderito ben 210 Alte Sq. in tutta l’Italia, per un totale di 3006partecipanti fra E/G e Capi.Il concorso aveva l’obiettivo di dare l’impulso e stimolo alle Alte Squadriglie affinchéfossero dei luoghi dove vivere il confronto con altri coetanei, ma che al tempo stes-so queste piccole comunità fossero in grado pensare e realizzare dei grandi sogni.

Rileggendo le relazioni che ci sono arrivate abbiamo con piacere scoperto che le Alte Squadrigliesono andate ben oltre le nostre aspettative, contribuendo a lasciare dei bei segni della propria presenza.Tuttoquesto ci riempie di gioia, perché crediamo che grazie allo sforzo di ciascuno di voi, siamo riusciti a realizza-re una delle più belle idee di B.-P.:“lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato”.Speriamo che questo concorso sia stato lo stimolo giusto per far sì che le Alte Squadriglie continuinoa incontrarsi, confrontarsi e sappiano essere responsabili del cambiamento in meglio del territorio doveoperano.Crediamo che a questo punto sarete curiosi di conoscere chi ha vinto il concorso: … rullo di tambu-ri… applausi!Vince il concorso “Puntiamo in Alta” l’Alta Squadriglia del Vibo Valentia 2.Naturalmente, grazie e complimenti a tutti per i bei lavori che avere realizzato con la vostra AltaSquadriglia.

Claudia, Carmelo e don LucaResponsabili Nazionali e A.E.Nazionale di Branca E/G

L’Alta Squadriglia vincitrice: Vibo Valentia 2

L’Alta Squadriglia del Padova 13 con la canoa

A CURA DI PAOLO VANZINIFOTO DI MARIA CONCETTA BARBARAE ALTE SQUADRIGLIE DI: VIBO VALENTIA 2, PADOVA 13, ALCAMO 1, CHIAMPO 1 E VERBANIA 1

PADOVA 13: UNA CANOA…A BASSO COSTO!

Costruire canoe è un’impresa molto interessante, estremamen-te divertente ma anche molto costosa. Chi ci ha provato sa cheserve materiale piuttosto difficile da reperire che richiede ungrosso sforzo di autofinanziamento.I ragazzi di Padova hanno pensato allora di provare a farsiuna canoa usa-e-getta, usando uno dei materiali piùpoveri e più disponibili in circolazione: il cartone. Natu-

ralmente la sfida era quella di far durare la canoa il tempo sufficiente per qualche ora di navigazione,visto che carta e cartone hanno il brutto vizio di assorbire l’acqua.Così sono state sperimentate tecniche per impregnare e rendereimpermeabile il cartone, assemblandolo poi con tubi di plastica,scotch e silicone. Non prima, naturalmente, di aver studiato la teo-ria della spinta dell’acqua e le regole del galleggiamento.Un po’ di fantasia, pochi euro e tanto lavoro manuale hanno regalato aquesta Alta Squadriglia una giornata divertentissima e a noi… un’idea unpo’ pazza da sperimentare, o addirittura, chissà, provare a migliorare.

ECCO COSA È RIUSCITA A REALIZZARE L’ALTA SQUADRIGLIA VINCITRICE.VIBO VALENTIA 2 - EDUCAZIONE ALLA PACE:“SUONI E NON SPARI”.

I ragazzi di Vibo, vincitori del concorso, hanno provato a farsentire la propria voce su un argomento estremamente deli-cato e attuale nella difficile realtà calabrese. Hanno volutoparlare di pace con i bambini delle scuole, in una società incui ogni giorno di più sembra che valga solo la ragione dellaviolenza e delle armi, per costruire attraverso di loro un futu-ro di pace.Hanno quindi preparato una festa in piazza, invitando 1200bambini delle scuole elementari a portare le loro armi gio-cattolo per distruggerle. Sono andati personalmente nelleclassi a spiegare il valore della scelta di rinunciare alle armi,seppure giocattolo, e trovare altre vie di confronto con glialtri, illustrandole anche attraverso testi o disegni. Un mes-

saggio chiarissimo: le relazioni tra le persone non devono passare mai attraverso le armi. In cambio dellearmi i bambini hanno ricevuto strumenti musicali con i qualihanno improvvisato musica di ogni tipo.Con i rottami prodotti alla festa dallo “scassapistole” verrà pro-dotto un monumento, in collaborazione con la scuola d’arte, cheresterà al centro della piazza per ricordare il messaggio propo-sto attraverso i bambini a tutta la cittadinanza.Vista la portata delmessaggio e la riuscita del progetto, il resoconto di questaImpresa, raccontata anche da stampa e televisione locale, saràraccolto in un libro assieme ai pensieri e ai disegni dei bambini,e inviato come testimonianza al Presidente della Repubblica.

Ma sono tante altre le Imprese che meriterebbero un riconosci-mento, tanto che non si è voluta fare una classifica. Sarebbe statofantastico mandare al Jam tutti i tremila partecipanti al concor-so, ma per ovvi motivi non si poteva. Quindi se una vincitrice e stata selezionata, tutte le altre Impresesono considerate parimenti eccezionali, visto il livello generale altissimo.Ve ne raccontiamo qualcuna, tanto per darvi un’idea di cosa questi Esploratori e Guide hanno fatto,

senza voler in nessun modo definire una classifica.

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La distruzione delle “armi”

La distribuzione degli strumenti musicali

La canoa di cartone naviga!

L’Alta Squadriglia del Padova 13 con la canoa

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CHIAMPO 1: UNA SOPRAELEVATA PER 4 TENDE

Ne abbiamo viste con una tenda, con due tende… ma quattro tende è veramente puntare in alto! E ineffetti l’Alta di Chiampo ha deciso di cimentarsi alconcorso nazionale con un colosso del genere, permettere alla prova le proprie competenze tecniche.Un’idea nata quasi per scherzo dalla volontà disuperarsi, di stupire, di fare qualcosa che non eramai stato fatto. Ne è venuto fuori una specie dipiccolo “campo sospeso” con tanto di alzaban-diera, un’idea interessante per mettere un interoReparto al riparo dai reumatismi.

ALCAMO 1: UN VERO CARRETTO SICILIANOOgni zona d’Italia ha tradizioni artistiche e artigianali particolari, spes-so molto antiche, mantenute in vita da artigiani abilissimi che hannoimparato l’arte dalle generazioni che li hanno preceduti. Il carrettosiciliano tradizionale, conosciuto praticamente in tutto il mondo, fasenz’altro parte di queste opere che richiedono notevole abilità difalegnameria e una capacità artistica non comune.

Una sfida perfetta per un’Alta Squadriglia che vuole puntare in alto.Così i ragazzi di Alcamo sono andati “a bottega” per imparare letecniche e vedere i metodi dei costruttori di carretti. Poi hanno stu-diato il loro progetto, i colori, le decorazioni che impreziosisconoquesti carretti e si sono messi al lavoro. E per non trascurare nes-sun dettaglio, hanno imparato anche a intrecciare i cestini invimini che si trovano sempre sui carretti tradizionali, ottimi ancheper una vendita di autofinanziamento.Il risultato è sicuramente eccezionale, tenendo conto anche dellivello altissimo di difficoltà dell’opera.

VERBANIA 1: STORIE DI PARTIGIANI: UN FILM-REPORTAGESULLA RESISTENZA LOCALE.

Verbania, come purtroppo tante zone del nord Italia, è stata il teatro di una guerra nella guerra, alla finedel secondo conflitto mondiale. Una tragedia in cui le luci e le ombre si sono spesso mescolate nelloscontro con le forze di occupazione e anche con i fratelli italiani.Conoscere questa realtà direttamente dalla voce degli ultimi testimoni è probabilmente il modo miglio-re per superare le divisioni che quei drammatici anni hanno generato e comprendere fino in fondo ilsignificato e le conseguenze di una guerra civile.L’Alta Squadriglia di Verbania si è confrontata con questo difficilissimo tema andando a incontrare le perso-ne che hanno vissuto questa tragedia, provando a “indossare i loro panni” (camminare nei loro mocassini,avrebbero detto gli indiani) e producendo un film-reportage proposto in anteprima al Reparto, per poiessere presentato ufficialmente alla Provincia e alle autorità di Verbania in una manifestazione dedicata allaMemoria.Questo è solo un minuscolo campione delle oltre 200 imprese iscritte al concorso.Meriterebberotutte la stessa attenzione, ma un solo numero di Avventura non ce lo consente. Ci limitiamo quindi a fare inostri complimenti a tutti i partecipanti, invitandoli a puntare sempre in alto (e vale anche per le Squadriglie,mica solo per le Alte Squadriglie). E al termine di Imprese “alte”,fatecelo sapere, spediteci relazioni e (buone!) foto. Noi, nei limitidel possibile, ne parleremo a tutti gli Esploratori e le Guide, per farsapere loro quanto in alto si può arrivare.

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Le decorazioni del carretto

L’Alta Squadriglia dell’Alcamo 1

L’Alta Squadriglia del Chiampo 1

L’Alta Squadriglia del Verbania 1in ambientazione di 60 anni fa

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La Sq. Aquile del Santa MariaC.Vetere 2 invia a tutti gli E/G d’I-talia un grande cccccccciiiaooo!!!!Nelle due foto: la nostra Squa-driglia e parte del nostro Gruppo!

Maria Eleonora

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Spazio E/GSpazio E/G Spazio E/GSpazio E/G Spazio E/GSpazio E/G

Ciao AVVENTURA!!! Desidero fare una sorpresaal mio Reparto inviando la foto del CampoInvernale svolto a Bronte (Etna)... e volevo dire atutti loro che è stata un’esperienza bellissima..efreddissima!!!!... SORRIDONO E CANTANO!!!

Chiara - Carlentini 2 (SR)

Ciao....sono Giulia del Due Carrare 1 (Padova) equesta è la mitica Alta Squadriglia del mio Repartoche ha fatto una bellissima escursione in bici perpartecipare al Jamboree...un bacio a tutti,

Giulia

La Sq. Falchi del Capodrise1 al Campo estivo 2006, durante lacostruzione dell’angolo di Squadriglia, progettato dalle nostrementi geniali! Ovviamente esausti, dopo il lavoro abbiamotestato le panchine approfittando del momento di riposo.Vedete i nostri volti spensierati? Beh… quelle belle facce frapoco le vedrete per terra, per non aver legato bene la pan-china!!!

Francesco Plumitallo

PPaaoollaa BBEELLLLAANNTTOONNEE -- Ciao atutti! Sono una Guida della Sq.Lontre - Reparto Alopex -Gruppo Villa San Giovanni 1,ho 12 anni. Sono una ragazzasimpatica, estroversa, intelli-gente, allegra, ottimista e contanta voglia di fare. Mi piacemolto andare con gli Scout,cantare e danzare. Sto cercan-do E/G con cui corrispondere,per potermi confrontare escambiare esperienze e emo-zioni. Vi prego rispondetemisubito! Non deludetemi…Spero di trovare la mia casset-ta piena di lettere. E non vipreoccupate, non vi abbando-nerò! Il mio indirizzo è viaItalia Porticello N° 13 – 89010Villa S.Giovanni RC

SSeerreennaa BBUUOONNGGIIOORRNNOO -- Ciao!!Sono la Capo Sq. delle Koala delPorto Empedocle 2. Da due annisono negli Scout e ho tantavoglia di recuperare il tempoperduto. Vorrei corrisponderecon altri E/G d’Italia per scam-biare idee, giochi per bans eimprese!! Per la specialità dicollezionista vorrei collezionaredistintivi di tutte le regioni… a

Reparto”Arturo” - Grupposcout “Rutigliano 2”. Adoro lamusica e le lingue; frequento ilprimo anno del Liceo Classicodi Conversano. Vorrei conqui-stare la specialità di corrispon-dente, quindi E/G d’Italia scri-vetemi se volete aiutarmi!!Potete contattarmi scrivendoa: Valeria Giardinelli - ViaPaolo Borsellino, 4 -70018-Rutigliano BA o tramite e-mail: [email protected]

FFrraanncceessccaa LLEEOONNEE -- Ciaooooo!!!Sono una Guida molto vivace echiacchierona! E vorrei corri-spondere con tutti gli E/Gd’Italia!! Vengo dalla Sicilia, mipiace la danza e soprattutto gliScout! Faccio parte della Sq.Antilopi del Reparto Olimpia -Trapani 24. Il mio indirizzo è:Via G. Clemente n° 96 - 91016Erice Casa Santa TP

FFeeddeerriiccaa MMAACCEELLLLOO ee SSeeffoorraaSSAALLEERRNNOO -- Ciao a tutti. Siamodue ragazze in cerca di amici checondividano con noi le loroavventure e le loro sensazioni.Ecco a voi due meraviglioseGuide simpatiche, scherzose eanche un po’matte… Facciamoparte del Reparto AuroraBoreale del Canicattì 1 Dallameravigliosa Sicilia! Mi racco-mando contiamo su di voi easpettiamo con ansia le vostrerisposte. I nostri indirizzi e lenostre e-mail sono: FedericaMacello: Via Germania 26.fm-orange93@hotmai l . i t ;Sefora Salerno: Via Olanda 5 [email protected]. Perentrambe: 92024 Canicattì AGSicilia.

presto vi aspetto in tanti!!Potete rispondermi via letterae/o via MSN. Il mio indirizzo è:Pietro Novelli N°16-92014 AGRI-GENTO AG / [email protected]

VVaanniiaa DD’’AANNZZII ee CCaarrmmeenn CCAALLAA--BBRREESSEE -- Ciao a tutti! Siamo dueGuide del Gruppo scout Vinosa2! Aspettiamo di ricevere tuttele vostre lettere in modo diconoscere nuove Guide edEsploratori. Scrivete a questoindirizzo: D’Anzi Vania - ViaMontenero n° 60 - Ginosa174013 (TA)

FFrraanncceessccaa DD’’OORRAAZZIIOO-- Ciao atutti!! Sono il capo della Sq.Panda - Reparto Giulianova 1.Visto che amo conoscere gentenuova mi sono detta:” Perchénon scrivere ad Avventura?” Ecosì… Eccomi sono pronta arispondere a tutti gli E/G d’Italiacompreso te, che stai leggendoquesta lettera…Allora ci sei?Scrivimi in via Galileo Galilei447/B - Giulianova 64022 TE

VVaalleerriiaa GGIIAARRDDIINNEELLLLII -- Ciao atutti!! Sono la CSQ dei Cobra -

A CURA DELLA REDAZIONE DI AVVENTURAFOTO DI GIORGIO CUSMA

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Avventura 5/2007Avventura 5/20072222

Una nuova infornata di aspiranti corrispondenti, anche se ultimamente siamo un po’ incrisi con la spazio da dedicarvi. L’anno del centenario infatti ci obbliga a portare su que-ste pagine le mille iniziative che si svolgono in tutta Italia (mostre, cento piazze, intitola-zioni di strade, rotta del sale, ecc.) e non solo: è anche l’anno del Jamboree! Per cui vi chie-diamo di avere pazienza in quanto fino a dicembre non cambierà di molto. Ma se proprioavete fretta cominciate voi scrivendo a tutti gli indirizzi qui sotto citati.

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MMaarrttiinnaa PPAANNAARRIINNOO -- Sono unaCapo Sq. Del Reparto NauticoPortici 2. Siccome quest’annoparteciperò al Jamboree, vorreicorrispondere con tutti gliEsploratori e le Guide cheandranno al Jamboree. Scrive-temi ho tanto da raccontarvi,tante cose belle dei nautici.Il mio indirizzo è: Via Delizia 1 -Rione Sapio - Villa Apollo -80055 Portici NA

AAlliiccee PPEERRUUGGIINNII -- Ciao! Sonouna Koala del Reparto femmini-le “Don Milani” del Ravenna 2.Sto cercando dei giovani (omeno) Scout di tutte le età cheabbiamo voglia di scrivere esoprattutto di ridere! Sono sim-patica e pazzerella come tanti divoi. Vi assicuro che ci faremoinsieme tantissime risate e sbac-canate! Scrivetemi, divertimen-to assicurato al 1000%Ecco il mio indirizzo: Alice Pe-rugini - Via L. Antonelli N° 37 -48100 Ravenna RA

SStteeffaanniiaa PPIIRRÈÈ -- Ciao a tutti,sono una Koala del 4° anno delReparto Bari 12, carica di ener-gia per corrispondere con centi-naia di scout, assicuro risposteal 1000% Scrivete a: Stefania Pirè - CorsoVittorio Veneto 6 - 70123 BariBA

RRoobbeerrttaa PPIISSAACCAANNEE -- Sono unaGuida Nautica, anche se abitosul Vesuvio. Vorrei avere tante

14 anni, sono una Guida dellamitica Sq.Linci - Reparto Rigel!Sono in cerca di corrispondentiche cercano di conquistare iltanto amato distintivo di specia-lità…proprio come me! Sonoallegra,un po’ pazza, amantedegli Scout e molto altro! Sevolete sapere qualcosa in più sudi me scrivetemi: Via Anita Ga-ribaldi 347H - 89136 Gallico Su-periore RC. E allora? Siete anco-ra a leggere?! Forza… prendetecarta e penna e contattatemirisposta assicurata al 1000%. Apresto.

FFrraanncceessccaa TTRRUUPPIIAA -- Salve atutti… Sono una Guida quindi-cenne… allegra, simpatica, sola-re e sempre piena di energia.Sono la Capo Sq. delle Gazzelle,che vorrebbe corrispondere contutti gli E/G del mondo!! Ma inparticolare con gli E/G che hoconosciuto durante i “Guidon-cini verdi Sicilia” per scambiareopinioni, giochi, fazzolettoni otradizioni. Scrivetemi tanti, assi-curo risposta al 1000%. Vorreicorrispondere con la Sq. delCaltagirone conosciuta all’ulti-mo quadrato generale che face-va parte del sottocampo “Cam-pismo” inoltre saluto Vincenzodel Ramacca e la Sq. Falchi delDelia 1. Il mio indirizzo è: VialeMediterraneo 8 - 92014 PortoEmpedocle AG.

lettere da tutte le Guide d’Italia,mi raccomando scrivetemi, ri-sponderò a tutte. Il mio indiriz-zo è: Via Giovanni XXIII - 31/H80059 Torre del Greco NA

GGiiuulliiaa SSEERRRRAA -- Ciao a tutti!! Hoquasi 14 anni e sono una Panteradel Genova 40. Gioco a tennis,mi piace sciare, mi piace il cine-ma e stare con gli amici. Voglioprendere la specialità di corri-spondente!! Vi prego aiutate-mi!! Risposta assicurata!! Mipotete contattare su MSN ilvenerdì e il sabato sera al con-tatto: [email protected] oper posta all’indirizzo: viaPeschiera 18 - 16122 Genova .

MMaarriiaa GGrraazziiaa SSTTRROOZZZZIIEERRII --A.A.A. Giovane Capo Sq. pazzacerca E/G con cui iniziare unalunga corrispondenza e scam-biare idee di ogni genere!!

Contattatemi e scri-vetemi a [email protected] o inVia verdi n°6/d –64022 Giulianova Li-do TE

MMaarriiaa GGrraazziiaa TTRRIIPPOO--DDII -- Ehilà! E/G ditutt’Italia…. Sietepronti a intraprende-re una corrisponden-za indimenticabile?Sono Maria Grazia ho C

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A CURA DELLA REDAZIONE

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Disegnatore: Ivo MilazzoAutore: Paolo FizzarottiTitolo: Impeesa – La grande avventura di Baden-PowellEditore: Lizard EdizioniPrezzo: 19,50 euro

Baden-Powell un secolo fa ha fondato gli Scout, e questo lo sanno più o meno tutti.Ma cosa conoscete della vera storia di B.-P. prima che decidesse di abbandonare lacarriera militare per dedicarsi solo allo scautismo, e cioè il più grande movimentogiovanile pacifista al mondo? Ma lo sapevate, per esempio, che ha fatto anche l´agen-te segreto? Che è stato lui ad aprire la strada nella giungla africana per sconfiggeregli Ashanti, una popolazione che faceva sacrifici umani? Il nostro B.-P. a scuola anda-

va maluccio, ma sapeva sbrogliarsela in ogni situazione con l´inventiva e sempre con il sorriso sulle labbra. B.-P. era bravissimo a disegnare, e sapeva dipingere un quadro contemporaneamente con le due mani. È stato luiad inventare la polizia sudafricana, e ad insegnare all´esercito inglese come si fanno le ricognizioni e come sileggono le tracce. Ecc. Ecc.Gli Scout del Cngei (Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani), per celebrare il centenariodello scautismo, hanno deciso di fare una cosa speciale: un libro a fumetti su B.-P.. Il volume è uscito a metàluglio. La sceneggiatura, e cioè la storia, è di Paolo Fizzarotti, il direttore di “Scautismo”, la rivista ufficiale delCngei. I disegni sono invece di Ivo Milazzo, uno dei più grandi maestri mondiali del fumetto: è lui l´inventore diKen Parker, uno dei personaggi western più amati in Italia. Il libro è in vendita in tutte le cooperative Agesci,nelle librerie e on-line. Cosa significa “Impeesa”? Ma è facile: “L´animale che non dorme mai, ma si aggira nellanotte”. Era il soprannome con cui gli Zulù chiamavano B.-P. Quando? Per saperlo leggete il libro!

Autore: Stefania SimionatoTitolo: Cucina di SquadrigliaEditore: Fiordaliso, 66 pagg.Prezzo: 6 euro

Si tratta dei primi due titoli della nuova collana dei Sussidi Tecnici, altri ne segui-ranno già nei prossimi mesi. Scritti con uno stile semplice e pratico, ricchi di illu-strazioni a colori per rendere ancora più semplice la lettura. Sono fatti per aiutar-vi a scoprire o approfondire molte tecniche scout.Il primo è dedicato alla cucina in Squadriglia: in qualsiasi occasione! Ricco di sugge-rimento pratici: i ferri del mestiere, come fare il fuoco per cucinare, il forno, rego-le igieniche, conservazione dei cibi ed altri trucchi del mestiere. Chiude con unalunga lista di ricette dalle più semplici a quelle più elaborate, non solo per soprav-vivere ma anche per vincere le gare di cucina.Il secondo illustra invece la topografia e vi accompagna passo passo alla scopertadi questa tecnica, regina delle nostre competenze all’aperto. Si parte dalle nozionidi base con la spiegazione degli strumenti essenziali per fare topografia: bussola,carta topografica e qualcos’altro di più moderno. Si prosegue con una sostanziosalista di giochi, per imparare divertendosi, ed attività pratiche, per imparare facendo.

Autore: Giorgio CusmaTitolo: Carta e bussolaEditore: Fiordaliso, 66 pagg.Prezzo: 6 euro

SCOUT - Anno XXXIII - n. 20 - 30 luglio 2007 - Settimanale - Poste italiane s.p.a. - Spedizione periodico in abbonamento postale L. 46/04 art. 1 comma 2, DCB BOLOGNA - euro0,51 - Edito dall’Agesci - Direzione e pubblicità Piazza Pasquale Paoli 18 - 00186 Roma - Direttore responsabile: Sergio Gatti - registrato il 27 febbraio 1975 con il numero 15811 pres-so il Tribunale di Roma - Stampa: Omnimedia,Via Lucrezia Romana, 58 - Ciampino (Roma) - tiratura di questo numero copie 60.000 - Finito di stampare nell’agosto 2007

La rivista è stampata su carta riciclataAssociatoall'Unione StampaPeriodica Italiana