Impagin. ott. 07 - AGESCI · E una volta che sai qual è la tua Méta, il resto ... ognuno farebbe...

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Avventura Anno XXXIII- n. 27 12 novembre 2007 Settimanale Poste italiane s.p.a. Spedizione periodico in abbonamento postale L. 46/04 art. 1 comma 2, DCB BOLOGNA Avventura

Transcript of Impagin. ott. 07 - AGESCI · E una volta che sai qual è la tua Méta, il resto ... ognuno farebbe...

AvventuraAnno XXXIII- n. 2712 novembre 2007

SettimanalePoste italiane s.p.a.

Spedizione periodico inabbonamento postale

L. 46/04 art. 1 comma 2, DCB BOLOGNA

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Avventura 7/2007

Direttore Responsabile: Sergio Gatti

Redattore Capo: Giorgio Cusma

In redazione: Mauro Bonomini,Filomena Calzedda, Margot Casti-glione, Dario Fontanesca, ChiaraFontanot, Stefano Garzaro, GiorgioInfante, Don Damiano Marino,Stefania Martiniello, AntonioOggiano, Don Luca Meacci, SaraMeloni, Andrea Provini, EnricoRocchetti, Isabella Samà, AlessandroTesta, Salvo Tomarchio, PaoloVanzini, Jean Claudio Vinci

AvventuraLAB: Giada Martin, Elisa-betta Percivati, Sara Palombo, ErikaPolimeni

Grazie a: Francesca Triani, ClaudiaCremonesi, Carmelo Di Mauro

Progetto grafico: Technograph

Grafica: Technograph

Disegni di: B.-P, Giorgio Cusma,Elisabetta Damini, Chiara Fontanot,Sara Palombo, Laura Pontin, Ema-nuela Reanda, Paolo, Vanzini, PierreJoubert

Foto di: Corrado Dapretto, Don LucaMeacci, Giorgio Cusma.

Copertina: Foto di Corrado Dapretto

Per scrivere, inviare materiale, corri-spondere con Avventura ecco ilrecapito da riportare esattamentesulla busta:

Redazione di Avventura c/o GiorgioCusma – Santa Croce 438 – 34010Trieste TS

E-mail: [email protected]

Avventura on line:www.agesci.org/eg/

Webmaster: Emanuele Cesena

Manoscritti, disegni, fotografie, ecc.inviati alla redazione non vengonorestituiti.

aParliamo di...aI segni di DioaIl nuovo sentieroaDal diario di Chiara,

Capo Squadriglia delle AlbatrosaImpresa: motore del Repartoa…ma i rapporti con i capi come sono?aIl Consiglio CapiaImpegni speciali: specialità e brevettiaIl Consiglio della LeggeaI personaggi che hanno fatto lo scautismo:

Don Tarcisio Beltrame QuattrocchiaSegnalazione senza bandierineaGiochi per la SquadrigliaaC’è posta per voi

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S O M M A R I O

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Inserto: Settima chiacchierata

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Tamburi… internazionali al Jamboree del centenario (foto di Giorgio Cusma)

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… GIORNALISTI IN ERBA: lo sapete che il numero scorso, quello dedicato al Jamboree, èstato composto con il contributo di moltissime persone? “… E già, c’erano tante pagine” - diretevoi! Ma il bello sta nel fatto che per l’ottanta per cento, gli Autori ed Autrici degli articoli,erano E/G!Vostri compagni che hanno partecipato al Jam e ve lo hanno raccontato direttamente,senza mettere di mezzo “giornalisti adulti”: sono stati/e molto bravi/e e li ringraziamo ancora!

…. NUOVO SENTIERO - Ovviamente abbiamo sentito tutti parlare del Nuovo Sentiero…Si? Forse? Noooo? Ma da quale pianeta mi leggi? La notizia pare sia arrivata anche su Saturno. Sidiffonde rapidamente verso altre galassie. No, aspetta. Forse è il caso di andare qualche anno-luceindietro.Sentito parlare di Sentiero? Mai? E se invece ti parlo di Tappe? Ah, vedi, iniziamo a capirci.…Tappe: quelle “robe” in cui si divide il tuo percorso negli anni di reparto.Quelle rap-presentate da un bel distintivo sul braccio della tua camicia….Parole dell’ Oltremondo? No, anche se ormai saranno famose anche lì. Perché c’è un Sentiero?Perché ci sono delle Tappe? E perché poi un “nuovo” Sentiero? Come funziona? Come all’ini-zio di tutte le cose nuove è il tempo delle domande. Ma è tutto semplice.C’è un Sentiero perché dobbiamo andare lontano. Dobbiamo partire dal mondo dei piccoli, dalCerchio, dalla Giungla, dal non avere Competenze e Responsabilità per arrivare ad essere Grandi.È un sacco di strada. Non si può mica farla tutta in una volta! E per questo ci sono delle Tappe.Per fare il nostro cammino un passo dopo l’altro, una Tappa dopo l’altra.Allora, bene, facile, ini-zio la mia strada per diventare Grande.. e ora? che si fa? Prima di tutto non disperare: non stai camminando da solo. Ci sono tante persone intorno chepossono darti “qualche dritta” sulla strada più adatta per te. I tuoi compagni di Squadriglia, il tuoCapo Sq., il Reparto, i tuoi Capi. Quanta gente! E camminiamo tutti insieme! Epperò, ognuno segueun Sentiero che decide per sé! Sembra strano? Solo perché non hai ancora incominciato! Dunque, all’inizio di ogni Tappa quello che devi fare è semplice: guardarti (puoi usare una sfera dicristallo oppure uno specchio) e chiederti cosa vuoi cambiare, cosa va bene, in cosa sei davveroforte e su cosa vale la pena di puntare.Poi decidi verso quale direzione vuoi camminare: verso quale miglioramento, quale rafforzamento,quale cambiamento. Quella sarà la tua Méta.E una volta che sai qual è la tua Méta, il resto viene da sé. Prenderai degli Impegni Concreti perlavorare su quell’aspetto del tuo carattere, quel lato della tua personalità che vogliamo far crescere.E fin qui, mi dirai, sembra facile. Ma i cambiamenti ci sono. Questo Sentiero nasce tutto “nuovo”perché anche voi, ragazzi, siete “nuovi di zecca”. Già, voi cambiate, la vita di Reparto cambia, ilSentiero cambiaper voi.Ricordate levecchie quat-tro Tappe? Orace ne sono tre.Il Capo reparto che ti assegna gli impegni? Di-menticatelo! Ora è tutto nelle tue mani.Dobbiamo disperarci allora? Innalzare altarini allamemoria delle Tappe perdute? Ma no. Siamo inReparto ricordate? È il momento di iniziare questa nuova avventura!Magari scoprendo qualcosa di più su questo Sentiero, magari nelle prossimepagine…

Proseguiamo il nostro cammino e siccome non siamo soli, vi invito a fare attenzione a chi cam-mina con noi…..forse non ve ne siete accorti, ma Lui è con noi, è sempre con noi, perchémediante il dono del suo Spirito, Dio è presente nella nostra vita, è presente dentro di noi.Purtroppo molti giovani sciupano la loro esistenza, non riconoscendo la bellezza della loro vita;facendo ricorso all’alcol, alle droghe e mettendo a rischio la propria incolumità fisica, sfidando ognilimite. Ma se Dio è presente in ognuno di noi, diventa importante riconoscerlo presente negli

altri, in coloro che incontro ogni giorno. Provate aguardare i vostri Squadriglieri con uno sguardo diverso,cercate in loro la presenza di Dio, considerateli unsegno di Dio; allora quante inimicizie, quante incompren-sioni scomparirebbero, ognuno farebbe a gara per dimo-strare l’amore che ci unisce.

Allora, la Bibbia è nello zaino, quindi possiamo partire……Lasciamo le nostre case ed entriamo nel bosco: fate atten-zione perché la Natura è il secondo segno di Dio, per-ché essa con la sua bellezza e precisione ci parla di Lui erivela il suo amore. Ma la Natura non può essere usata peri nostri comodi, come tanti fanno, sporcando e distruggen-do con il fuoco e l’inquinamento; il Creato è stato affi-dato da Dio agli uomini perché sia conservato,custodito e protetto. Però allo stesso modo la Naturanon può essere un museo; come dice il testo della can-zone Il cielo e la terra: …noi siamo parte di lei… Noisiamo parte della Natura, e dobbiamo vivere dentro di essa,viverla appieno: con le nostre passeggiate, i nostri Campi, i nostri giochi.

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I SEGNI DI DIOI

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DIO

I SEGNI SONO TUTTIATTORNO A NOI:LEGGIAMOLI CON OCCHIE CUORE

Ciao ragazzi!Siete pronti ? Avete preso tutto il necessario per questo particolare viag-

gio alla scoperta dei “segni di Dio” ? Bene, non fate lo zaino troppo pesan-te, altrimenti diventerà un peso inutile, metteteci subito una cosa…..la Bibbia !

Ecco il primo segno di Dio! Senza dubbio è uno dei grandi segni che ci parlano diLui; il libro sacro ci racconta la vicenda del popolo d’Israele, della vita e del messaggio

di Gesù, insieme all’insegnamento degli apostoli e alla vita della Chiesa delle origini. Qualcunopotrebbe dirmi: ma dove è Dio ? Tutta la Bibbia ci parla di Dio, perché attraverso degli scrittoriumani, Dio rivela il suo amore per ognuno di noi, la sua passione per l’umanità.Attenti però che laBibbia non rimanga un libro chiuso nello zaino o sullo scaffale della libreria, imparate a leggerla,provate a leggere qualche pagina, ci troverete dei bellissimi racconti, e se qualcosa non vi sembreràchiaro, non temete, non arrendetevi, potete chiedere delel spiegazioni al vostro Assistente, oppu-re ai vostri Capi e se volete potete scrivere anche a me [email protected]: vi risponderò volen-tieri. La Bibbia è come una miniera dove poter trovare tante cose belle e preziose e se decidetedi leggere qualcosa, chiedete un consiglio e poi fate la lettura con la matita. Sapete come si fa ?Semplice, prendete un lapis e via via che leggete potete sottolineare le cose che vi piacciono di più,oppure ciò che non comprendete.

TESTO DI DON LUCA MEACCI AE NAZIONALE BRANCA E/GFOTO DELL’AUTORE, DI GIORGIO CUSMA E DI CORRADO DAPRETTO

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Mi è venuto in mente un passo del Vangelo dove Gesù hadetto:“dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono inmezzo a loro”. Allora guardate! Al di là del bosco c’è unachiesetta, proviamo ad entrare, c’è anche la celebrazionedella Messa e questo ci aiuterà a scoprire altri segni impor-tanti della presenza di Dio.Vedete il sacerdote? Ecco lui è un segno che ci riman-

da a Dio, in modo particolare quando celebra i sacramenti: è Dio che agisce mediante la sua per-sona. Questa non è una magia, ma è una verità teologica, perché Gesù ha lasciato ai vescovi e quin-di ai preti di agire al suo posto. Un altro segno molto bello è quello dell’assemblea che èriunita per celebrare la Messa: tutte quelle persone che insieme pregano, cantano, sono il segnodella presenza di Dio. Questo è uno dei segni che più mi piace; infatti spesse volte la domenica, allepersone della mia Parrocchia lo ricordo, affinché siano consapevoli che il nostro essere riuniti nelnome del Signore, ci porta ad essere segno della presenza di Dio nel mondo di oggi. Questo è veroanche quando con il Reparto siete riuniti per la celebrazione della Messa al campo: in quel bosco,o in riva al lago, tutti voi siete segno di Dio. Fate caso a come i cristiani, quando escono dalla chie-sa, dopo aver partecipato alla Messa, sono più sereni e gioiosi.

Bene ragazzi, abbiamo finito il nostro breve viaggio e abbiamo scoperto alcuni segni di Dio:la Bibbia, la Natura, il Sacerdote, l’Assemblea che celebra, la Parola di Dio letta duran-te la Messa e, il segno per eccellenza, l’Eucaristia; questi sono solo i segni ufficiali, quelli piùimportanti. Sicuramente ci sono tanti altri segni che Dio ci dona per scoprire la sua presenza e ilsuo amore; casomai vi dovesse capitare di scoprirne altri o di nuovi, fatemelo sapere e potremmo

commentarli insieme.Un’ultima cosa: sapete qual è stato un segno bello diDio, che ho potuto constatare questa estate ? IlJamboree ! Si, proprio il mitico Jamboree dove vediragazzi e ragazze di tutto il mondo, con culture ereligioni diverse uniti da una medesima Promessa,uniti per costruire un mondo migliore e una frater-nità mondiale dove non c’è spazio per le divisioni.Questo bellissimo ideale costruitelo anche nei vostriReparti, in questo modo quando celebrerete laMessa e ascolterete la Parola di Dio, sarete davveroun segno di Dio.

Ma non è finita qui, ci sono altri due segni che defi-nirei “segni eccellenti”: sono la Parola di Dio el’Eucaristia. Durante la celebrazione della Messaviene proclamata la Parola di Dio che tutti ascoltiamocon attenzione e quando l’alleluia ci introduce all’a-scolto del Vangelo, tutti ci alziamo in piedi. Quelle let-ture, non sono solo parole, ma sono la Parola viva edefficace di Dio che oggi continua a parlarci.L’altro segno, ancora più evidente, è l’Eucaristia, cioèil corpo e il sangue di Gesù che si rendono pre-senti sull’altare attraverso la discesa dello SpiritoSanto, nel momento in cui il sacerdote ripete i gesti ele parole di Gesù, compiuti durante l’ultima cena. Il pane consacrato è Gesù vivo e presente inmezzo alla sua gente, al suo popolo. Ecco perché al momento della consacrazione ci mettiamo inginocchio, perché Gesù è con noi, vuole stare vicino a noi e si offre come cibo.

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D - Avventura - Ricevo il primo distintivoall’arrivo in Reparto o con la Promessa?R - Claudia e Carmelo - Il distintivo si riceveall’ingresso in Reparto, affinché sia di stimolo a lan-ciarsi pienamente nell’avventura.

D - Se sono di prima Tappa: ora che distintivomi devo mettere?R - Metterai la Tappa della Scoperta.

D - Al Campo mi hanno consegnato la secon-da Tappa… ora che distintivo mi metto?R - Metterai la Tappa della Competenza

D - A me, invece, è stata consegnata la terzaTappa… che distintivo mi metto ora?R - Metterai la Tappa della Competenza

D - Ed io ho meritato quello di quarta Tappa:ora che mi succede?R - Riceverai la Tappa della Responsabilità

D - Io ero alquinto anno evivevo la quartaTappa: immaginoche non devocambiare distin-tivo?R - Chi è al quintoanno cammineràsicuramente sullaTappa della Re-sponsabilità. Solovorremmo chiarireche le nostre sonosolo indicazioni.Crediamo che ascegliere, dove cia-

scun E/G deve essere collocato, possa essere indivi-duato dal Consiglio Capi che conosce la situazionedi ciascuno in Reparto.

D - Prima c’era una Tappa all’anno, circa, oracome saranno ripartite le scadenze delle trenuove tappeR - Chiariamo: non era una Tappa all’anno come unautomatismo, ma è pur vero che in un Reparto diquattro anni questo accadeva, un po’ meno neiReparti di 5 anni. Come anche l’abitudine di chia-mare le Tappe per numero piuttosto che per nome,in tal modo si perde di vista cosa ciascuna Tappadovrebbe rappresentare, per chi la vive.Ma torniamo alla domanda, non ci sono scadenze,perché il Sentiero è personale e ciascuno di voi avràtempi e modi diversi di viverlo.

D - In Reparto ci rimango 4 o 5 anni?R - Diciamo che cambia il modo di camminare sulSentiero, non la sua durata.

D - Tre tappe in quattro o cinque anni… qualesarà la Tappa più lunga?R - È più facile dire quale sarà la Tappa più breve: laTappa della Scoperta, durante la quale il neoEsploratore o Guida avrà modo di scoprire ilReparto. Crediamo che dopo un anno ed un CampoEstivo un E/G avrà capito cosa c’era da scoprire.La Tappa della Competenza sarà quella in cui gli E/Gavranno modo di scoprire i propri talenti e metter-li a frutto di coltivarli e di brevettarsi.La Tappa della Responsabilità è il momento in cui gliE/G sono chiamati ad assumersi delle responsabilitàanche perché saranno chiamato a vivere il ruolo diVice o Capo Squadriglia.

D - Come e da chi vengono richieste?R - La Tappa, come sempre, va chiesta al Consiglio

Sapete tutti che da settembre vi è un nuovo Sentiero, proprio “nuovo-nuovo” nò! Vi sino state dellemodifiche a quello “vecchio” per renderlo più facile ed avvincente da vivere in Reparto. Ci si eraaccorti che spesso non era così, rendendo più complicata la vita a Capi ed E/G. L’idea di farlo nascegià nel 2001, quando, su sollecitazioni di alcuni Capi, si è arrivati a progettare una proposta chefosse facile ed avvincente e che desse modo ad ogni E/G di essere pienamente protagonista. Ma ledomande, che interessano più da vicino ogni E/G, non si fermano a tali informazioni: ciascuno desi-dera conoscere come e cosa è stato cambiato. Perciò abbiamo pensato di rivolgere le domande,più gettonate, agli Incaricati Nazionali alla Branca E/G: i massimi esperti!!! Si tratta di Claudia Cremonesi e Carmelo Di Mauro.

IL NUOVOSENTIERO

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INTERVISTA A CURA DI GIORGIO CUSMA E ISABELLA SAMÀFOTO DI GIORGIO CUSMA

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LE RISPOSTE ALLE DOMAN-DE CHE AVRESTI VOLUTOFARE

Claudia Cremonesi

il punto di arrivo.E per quantoriguarda la sca-denza…. Bèquella è già pas-sata, infatti erasettembre 2007

D - In qualeTappa possocominciare aprendere leSpecialità? Edil Brevetto diCompetenza? R - Le Specialitàsi possono inizia-re a prenderedalla Tappa dellaScoperta dopo laPromessa. Chi proviene dal branco avrà la possibi-lità, se lo vuole, di rinnovare qualche Specialità con-quistata da Lupetto, dimostrando agli altri le propriecompetenze nella prima Impresa utile.Il Brevetto si inizia a preparare nella Tappa dellaCompetenza… ed andrebbe anche concluso nellastessa Tappa!

D - Quante Specialità posso prendere al mas-simo?R - Il massimo è senza dubbio 69, oltre non si puòvisto che sono finite le Specialità! A parte loscherzo non riteniamo che esista un limite massi-mo, le Specialità sono un modo per dimostrareagli altri che in quel ambito tecnico si è degli spe-cialisti: una persona su cui contare. Per cui: affron-tando seriamente il cammino di conquista dellaSpecialità, non è realistico ambire a conquistarnetantissime, altrimenti non viene curato il giustoapprofondimento. Al tempo stesso non ci si puòlimitare a prepararne un paio soltanto: così facen-do non ho certo messo a frutto i talenti che Gesùmi ha consegnato.

D - Posso prendere più di un Brevetto?R - Vale lo stesso discorso fatto per le Specialità,solo che qui va chiarito che il Brevetto rappresentauna competenza tale da non aver eguali in Reparto,una persona che in quel campo è un riferimento,che non si limita a conoscere qualche nozione tec-nica, ma che si destreggia con sicurezza in tutti gliambiti che gli si possono presentare.Raggiungere un tale livello è impegnativo, richiedelavoro e dedizione, ma anche costanza nel tenersisempre aggiornato. Per questo motivo crediamo siapossibile, ma difficile, prendere più di un Brevetto.

della Legge, quando l’Esploratore, o la Guida, avràraggiunto le Mète fissate.Le Mète sono dei traguardi che gli E/G si danno perdimostrare alla comunità che si è vissuta a pieno laproposta della Tappa.

D - Quando vengono assegnate?R - Le Mète non sono assegnate da nessuno, saràciascun E/G a fissarle all’inizio del cammino dellaTappa, tenendo conto della proposta della Tappa edei 4 punti di B.-P. (formazione del carattere, salu-te e forza fisica, abilità manuale, servizio). I Capi egli altri E/G potranno essere di stimolo, affinchéqueste Mète tengano conto di tutti gli ambitiimportanti.

D - Come e con chi devo progettare il mioSentiero? R - Come abbiamo detto prima: con il Reparto econ i Capi. Loro possono darti delle indicazioni utili,anche perché il più delle volte ciascuno di noi èmolto severo con se stesso, il punto di vista deglialtri può aiutare, siano essi dei tuoi coetanei sianoessi i tuoi Capi.

D - Esiste ancora la distinzione tra Mète eObiettivi?R - Quello che è cambiato riguarda il fatto che gliObiettivi non ci sono più e sono stati sostituiti dagliImpegni. Direte voi che la cosa non cambia, è statacambiata solo una parola! Non precisamente, infattigli Impegni sono: posti d’azione nel corsodell’Impresa, Specialità individuali, incarichi diSquadriglia, Buone Azioni, altre occasioni concreteche si presentano durante la vita di Reparto ed al difuori di esso. In pratica sono i passi da compiere perandare nella direzione delle Mète. Passi molto con-creti e facilmente riconoscibili da tutti gli E/G delReparto.

D - Il cambiamento coinvolgerà tutti i com-ponenti del Reparto? R - Il cambiamento riguarda tutti, proprio tutti. Viimmaginate che confusione avere parte del Repartoche cammina con il vecchio Sentiero e l’altra metàcon il nuovo Sentiero?

D - Si può rimanere al sistema del vecchioSentiero? C’è una scadenza per adeguarsi alnuovo Sentiero?R - Il Sentiero è già cambiato, si può anche averenostalgia dei vecchi distintivi di Tappa (che sono l’u-nica evidente differenza, le altre sono piccoli cam-biamenti), ma adesso si cammina con un Sentierodiverso. Come detto prima, cambia il modo di per-correre il Sentiero, ma non cambia né la durata, né

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Carmelo Di Mauro

Venerdì 6 novembre - Finalmente si ricomincia! Domenicaprossima ci sarà la cerimonia dell’apertura delle attività e quel-le dei passaggi. Aspetto quel momento con particolare emo-zione. In Squadriglia siamo in 5, nessuna di noi passerà inNoviziato e dal Cerchio dovrebbero arrivare una o dueCoccinelle: non lo sappiamo ancora… i Capi hanno volutoche fosse una sorpresa e non siamo riusciti ad addolcirlinemmeno in Consiglio Capi, così ci rimane una grande curio-

sità su cui, in Squadriglia, si spendono un mucchio di ipotesi… vedre-mo!

Domenica 8 novembre – È sera, e sono un po’ stanca, la giornata è stata molto intensa. Prima c’èstata la S.Messa di Gruppo,poi le cerimonie,con i discorsi dei Capi Gruppo e… i passaggi! Le Albatroshanno acquistato Silvia e Martina: la prima è arrivata dal Cerchio, la seconda arriva nelle Guide perla prima volta. Dai Capi Reparto hanno ricevuto subito il distintivo della tappa della Scoperta.All’inizioentrambe molto timide, si sono poi rivelate vivacissime e chiacchierone! Le abbiamo accolte con tuttigli onori e la cordialità possibile, due fermafoulard a forma di Albatros, dipinti con i colori di Squadrigliaed con i loro nomi (…logicamente tutto fatto da noi!), sono stati i regalini per il loro arrivo.Poi abbiamo pranzato per Squadriglia, semplici panini con un dolce fatto da Daniela, la Vice, que-sta soluzione era stata decisa in Consiglio Capi per permettere alle Squadriglie di affiatarsi benecon le nuove arrivate. In questo non c’è stata molta difficoltà, le due piccole,dopo aver compresodi essere al centro della nostra attenzione si sono sentite a loro agio al punto di raccontarci tuttodi loro… compreso il futuro ruolo in Squadriglia! Silvia ha già le idee abbastanza chiare sui modidel suo inserimento, dopotutto in Cerchio ha già avuto modo di sperimentare il funzionamentodella Sestiglia e l’importanza dei ruoli personali; ha già raggiunto qualche Specialità e vissutoalmeno un po’ di autonomia. Martina invece ha soltanto delle grandi aspettative che non semprecoincidono con la realtà: pensa che con la Squadriglia potrà fare ciò che vuole… nes-suno le ha parlato di responsabilità e così l’abbiamo fatto noi “esperte”! L’ora pertornare a casa è, come al solito, giunta troppo presto ed eccomi qui distrutta estanca, ma tanto contenta. Le prospettive per avere una buonaSquadriglia ci sono tutte: Daniela, Lucia, Manuela, e Cristinasono in gamba e con molta esperienza, Silvia e Martina entu-siaste, la combinazione tra “vecchie” e nuove sarà senz’altroproduttiva. Ora però bisogna pensare a muoversi, laSquadriglia nuova deve essere in grado di agire come quellavecchia. Ciascuna di noi dovrà essere utile ed essenziale allanostra piccola comunità, per raggiungere tale obiettivo ènecessario il personale impegno di tutte. Ma l’impegno habisogno di essere supportato anche dalla competenza,non si riesce ad essere utili se non si sa fare nulla, men-tre per la vita di Squadriglia risultano indispensabili alcu-ni incarichi che devono venir approfonditi e svolti concura. La prima cosa di cui dovrò parlare alla prossima riu-nione di Squadriglia saranno proprio gli incarichi, ce lohanno raccomandato anche i Capi! Ed ora a nanna!

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DAL DIARIO DI CHIARA, CAPO SQUA-DRIGLIA DELLE ALBATROS

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TESTO DI GIORGIO CUSMADISEGNI DI PAOLO VANZINI

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Martedì 10 – Sono proprio contenta, la prima riunione dellanuova Squadriglia è riuscita decisamente bene. Dopo la preghie-ra ho iniziato a parlare di Incarichi e di Sentiero, cercando dispiegare bene l’importanza degli uni nel percorso del secondo.Gli Incarichi sono importanti per la vita di Squadriglia, ma al

tempo stesso lo sono per il Sentiero personale di ciascuna dinoi. L’impegno che ognuna mette nello svolgere il proprio inca-

rico servirà a valutare il cammino fatto, verso le Mète che cia-scuno si sceglie. In parole povere: Martina è appena arrivata,vorrebbe conoscere ed esplorare tutto, una delle Mète chesi è scelta è quella di essere parte attiva nella Squadriglia enel più breve tempo possibile. Si sa che per esserlo biso-gna conoscere alcune cosette tecniche… cucina, nodi,

topografia… ecc. Allora, per la Mèta citata, nei suoiImpegni sceglie di imparare ad alimentare un fuoco,

imparare almeno alcuni nodi utili alla vita all’aperto e impara-re com’è fatta e come funziona una bussola.In questo modo le sue nuove conoscenze serviranno a farlaprogredire sul suo Sentiero, che è soltanto suo! Per permetter-

le di mettere subito in pratica almeno parte dei suoi Impegni, leaffidiamo l’Incarico di aiuto magazziniere… vedremo come sela saprà cavare. Silvia ha anche lei, come Mèta, l’essere parte atti-

va della Squadriglia e sceglie come primo Impegno la riconfermadelle Specialità acquisite in Cerchio: botanica e maestra delbosco. Parlerò con i Capi a proposito dei passi da fare… perché io

non ne so nulla e lei non ha le idee chiare su cosa lavorare. Inoltre come altro Impegno le sarà affi-dato l’incarico di aiuto infermiere.Il primo grosso traguardo che Martina e Silvia saranno chiamate a raggiungere nella Tappa dellaScoperta, sarà la Promessa, dovranno impegnarsi a conoscere la Legge scout. Il Motto etutte le “regole del gioco” per vivere insieme l’Avventura del Reparto. Procediamo con le Mète,gli Impegni ed i relativi Incarichi per me e le altre anziane dellaSq: io sarò segretaria ( terrò aggiornato il diario di Squadrigliae l’Albo d’oro, curerò inoltre gli avvisi per riunioni, usci-te o altro da appendere all’Albo di Squadriglia),Daniela la cicala (imparerà nuovi canti e li pro-porrà, al momento giusto, a tutta la Squadriglia,Manuela la magazziniera (avrà cura delmateriale di Squadriglia) e tesoriera (rac-coglie le quote delle squadrigliere e tiene illibro cassa), Cristina l’infermiera (saràpreparata nel Pronto soccorso e avrà curadella cassetta medicinali) e Lucia la liturgista(curerà e suggerirà i nostri interventi allaliturgia della S.Messa, curerà le preghiere emeditazioni in Squadriglia).Al primo Consiglio Capi riferirò qualiMète, ed altri Impegni, abbiamo scelto, moti-vando anche quali sono gli agganci che hannocon i Sentieri personali e forse i Capi pense-ranno di proporre di aggiungere qualche Mètae qualche impegno a quanto già scelto: ne par-leranno con le singole Guide.

IMPRESA: MOTOREDEL REPARTO!!!

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TESTO DI GIORGIO CUSMADISEGNI DI PAOLO VANZINI

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C ’è molto fermento tra le Guide del RepartoPegaso… ma non solo tra loro, anche tra i

loro Capi.È passato un po’ di tempo dall’ultima Impresa diReparto e molti stanno brontolando per questainerzia… dicono che anche ora ne stiamo viven-do una, sì, quella del riposo!!!!!I Capi hanno tentato di stimolare qualche iniziati-va ma il risveglio cerebrale non c’è stato! Sta difatto che gli Angoli di Squadriglia non rimbomba-no di maldestre martellate e non ostentanomappe per grandi raid o cose del genere.Nessunauniforme alle riunioni di Squadriglia, segno chenon si fanno Consigli e non si producono proget-ti. Ma il cammino di un Reparto passa daun’Impresa all’altra. È dalle Imprese che i sin-goli Sentieri delle Guide si alimentano, si consoli-dano, si arricchiscono di nuove competenze.Mète ed Impegni vengono raggiunti con mag-gior facilità perché i ritmi del vivere lo scautismosi esplica e si consolida nelle Imprese!!! È passato qualche giorno: le Squadriglie Aironi,Aquile, Pantere e Scoiattoli hanno tenuto le lororiunioni, ma erano Consigli di Squadriglia per-ché le Guide vi hanno partecipato in unifor-me, nessuna ha saputo ciò che è stato discussodalle altre… segretissimo! Nessuno parla e sechiedete qualcosa vi verrà risposto: “…abbiamocantato!”… ma in realtà lo dicono per non “can-tare”!Nell’aria c’è qualcosa di strano, sta per scoppiare

qualcosa. Ed arriva il giorno del ConsiglioCapi…occasione in cui, di solito, l’atmosfera ècordialissima e molto vivace: tutti scherzano eridono prima di iniziare ed a stento si riporta ladovuta serietà… non è così stavolta: formalebuona educazione, brevi saluti, poche chiacchiere,nessuna sana risata.La Capo Reparto si schiarisce la gola ed inizia lapreghiera, poi invita tutti a sedersi. Enuncial’Ordine del Giorno, che prevede l’esame dellasituazione del materiale di Squadriglia, l’inseri-mento negli Scoiattoli di una novizia e poi levarie… quasi contemporaneamente le 4 CapoSquadriglia alzano la mano per essere iscrittenell’OdG. La Capo dichiara aperta la riunione :materiale di Squadriglia OK per tutti, la novizia vanegli Scoiattoli senza che nessuno abbia nulla dadire.

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Siamo alle varie! Fiato sospeso: interventi in ordi-ne alfabetico, primi gli Aironi.Maria Rosaria annuncia che nel Consiglio diSquadriglia è stato deciso il lancio di un’Impresa,le CSQ di Aquile, Pantere e Scoiattoli si guardanonegli occhi a vicenda, guardano la Csq degli Aironi,guardano la Capo Reparto che reagisce allo stes-so modo, poi un coro: “ Ma anche noi vogliamofare un’Impresa!”.L’atmosfera si riscalda immediatamente e per unpo’ è impossibile mantenere l’ordine, tutte parla-no con tutte! Finalmente la Capo, a fatica, riportail silenzio.“Perché tante Imprese?” chiede.“Perché siamo stufe di restare ad aspettarne una!”rispondono all’unisono le CSQ “Nelle Impreseabbiamo modo di ricoprire vari Posti d’Azioneche ci sono necessari per completare Impegni checi siamo scelte per realizzare il nostro Sentiero. Senon realizziamo gli Impegni non raggiungiamo leMète e se le Mète non si concludono non rag-giungiamo la Tappa verso cui ci stiamo dirigendo.Rimanendo inattive non possiamo conquistarené Specialità né Brevetti… ed allora… partia-mo con le Imprese!!!!!!!!!!!!!!!!! “.“Ok, benissimo! Allora procediamo, con ordine, eillustrate le Imprese a tutte le altre persone quipresenti.” - risponde la Capo Reparto - “ ma rico-minciando in ordine alfabetico!”.“Allora tocca a me! “ disse Mariarosaria, ed iniziaad illustrare ciò che gli Aironi avevano progettatoe definito della loro Impresa.“Tenendo conto che ciascuna di noi ha presodegli impegni per raggiungere Mète che prevede-vano approfondimenti nell’ambito Natura e chela Vice, Lorena, sta lavorando per il Brevetto diAmico della Natura mentre Roberta, la terzadi Squadriglia, punta alla conquista della Specialitàdi Amico degli Animali, abbiamo deciso che lanostra Impresa sarà di impegnarci proprio in que-sto ambito: Natura!”

Mariarosaria era partita alla grande, era chiaroche il suo discorso era la sintesi di quanto benapprofondito e voluto dalla Squadriglia tutta. “ Ilnostro progetto prevede un’indagine sulla pre-senza di animali domestici nel nostro rione. Conil metodo dell’intervista andremo porta a porta achiedere se in casa vi sono animali domestici, sece ne saranno chiederemo ai proprietari di cheanimale si tratta, il suo nome, quanti anni ha, quan-te persone ci sono in famiglia, giovani o adulti, chilo cura, se rimane sempre in casa (ovvio che ipesciolini rossi non andranno certamente a spas-so! Eh, eh!), di cosa si alimenta, se dimostra attac-camento ai padroni ed in che modo (difficile dadeterminare per le tartarughe!), ecc.ecc. Inoltre sirealizzerà una mappa del quartiere segnandovi leabitazioni che ospitano animali. Per l’organizzazio-ne del lavoro abbiamo previsto i seguenti Postid’Azione: intervistatrice (Luisa – prepara ledomande delle interviste che poi farà agli intervi-stati), topografa (Annalisa e la sottoscritta – rea-lizzeranno la carta del quartiere con la distribu-zione degli animali domestici), naturaliste(Lorena e Roberta – di ogni specie animale ospi-te del rione, prepareranno una scheda che ne illu-stri usi, abitudini e cure necessarie per farlo vive-re bene in casa), relatrici (Annalisa e Lorena –cureranno la relazione finale e la sua presentazio-ne grafica). Beh, credo di avervi detto tutto, gra-zie.”Il silenzio circondava Mariarosaria, segno di gran-de attenzione della Capo e delle altre CSQ.Presero atto e lodarono il bel lavoro, preparatodagli Aironi, che venne approvato. La riunioneproseguì con l’illustrazione di tutte le altreImprese, anch’esse approvate ed apprezzate equando finì era già tempo d’Impresa!!! La prossi-ma tappa? Ma il Consiglio della Legge: ovvio!

Avventura - Si fidano di voi: vi danno autonomia?Claudio: In generale sì, nelle Imprese siamo noi che progettiamo e realizziamo quanto abbiamo progettato.I Capi ci stanno sempre al fianco ma non si intromettono: talvolta lo fanno ma è solo per dare un sug-gerimento in più, per evitare che facciamo degli errori madornali che potrebbero mettere a rischiol’attività… che ne so, intervengono se si accorgono di un nodo mal fatto o di una costruzione chesta per crollarci sulla testa.Se le cose procedono in maniera sicura,ci lasciano sba-gliare anche se poi il risultato non sarà un esempio di perfezione. Ciosservano anche per poter poi esprimere, a ragion veduta, il loro giudizio sul rag-giungimento di Mète ed Impegni che ci siamo scelti: non ci lasciano passareerrori, disinteresse e superficialità… però sanno anche passarci sopra edaiutarci nelle conclusioni,non sempre perfette.Del resto è logico che sia così,pernoi devono essere dei fratelli maggiori, e non degli amici, pronti a far baldoriacon noi ed a lasciar perdere se le cose non vanno per il meglio.

Avventura 7/2007Avventura 7/20071122

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?…MA I RAPPORTI CONI CAPI COME SONO?

Sono con noi alcuni E/G del Reparto “Leone”, abbiamochiesto la loro collaborazione per conoscere le loro realtà edesideri sul rapporto che hanno con i propri Capi

Avventura - Francesco, la prima domanda sarà per te.Come valuti la presenza dei tuoi Capi in mezzo a voi?Francesco: Positiva, anche se talvolta vorrei strozzarli!Gli strozzerei quando vogliono imporre a tutti i costi i loro punti di vista senza nem-meno ascoltarci… per poi magari chiederci scusa. Non mi va ad esempio, quando parto-no in quarta con le loro prediche per rimproverarci di qualcosa che abbiamo combinato.

Avventura - Paolo: credi che i Capi sappiano ascoltare le vostre esigenze? Paolo: Direi di sì. Io mi son sempre sentito capito ed ascoltato. Un dialogo con loro è sempre comeuna chiacchierata tra amici, con fratelli maggiori, e non come tra un pubblico ministero ed un imputato.Forse sarò stato fortunato e li avrò trovati in giornata buona, ma da loro ho sempre avuto le parolegiuste per acquistare nuovi entusiasmi o, per male che andasse, mi son sempre sentito capito ed aiutato,sinceramente e non per paternalismo. Non ci insegnano da maestri ma piuttosto da fratelli maggiori.

Avventura - Ma come incidono sulle vostre decisioni?Dario: Noi ci confrontiamo con loro in alcuni precisi momenti, ed in altri occasionali. I primi sono ilConsiglio Capi ed il Consiglio della Legge, non tendono a condizionare ma a discutere alla pari.Certo che se non teniamo conto di qualche particolare, non è che ce lo mandino a dire: ci spieganodove stiamo sbagliando: una volta ad esempio, volevamo costruire delle sopraelevate e non ci eravamoresi conto che il budget non ce lo permetteva, loro invece se ne sono accorti e ce lo hanno fatto pre-sente: Conclusione: non abbiamo fatto le sopraelevate. Mille sono poi le occasioni della vita di Repartoin cui possiamo chiacchierare con i Capi: mentre camminiamo per raggiungere il luogo dell’u-scita, mentre mangiamo insieme, piuttosto che attorno alle braci del fuoco di bivacco primadi andare a dormire, e tante altre.

Avventura - In Consiglio Capi, vi sentite alla pari con i Capi?Mauro: Si, lo siamo. Certo che la loro esperienza conta e sanno parlare con più proprietà, ma lofanno per farci capire meglio le cose.Talvolta è dura far loro capire le nostre idee, perché son più dif-ficili da convincere, ma di solito ci ascoltano ed accettano i nostri punti di vista

TESTO DI GIORGIO CUSMADISEGNI DI PAOLO VANZINI

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2007

Settimachiacchierata

Segnali e comandi

Settima chiacchierata

Segnali e comandi

NNEELLLL’’EESSEECCUUZZIIOONNEE DDII QQUUEESSTTOO FFAANNAALLEE FFAATTEEVVII AASSSSIISSTTEERREE DDAAUUNN AADDUULLTTOO SSOOPPRRAATTTTUUTTTTOO PPEERR QQUUAANNTTOO RRIIGGUUAARRDDAA LLAAPPAARRTTEE EELLEETTTTRRIICCAA:: SSII PPOOSSSSOONNOO PPRREENNDDEERREE DDEELLLLEE BBEELLLLEESSCCOOSSSSEE AANNCCHHEE AA 1122 VVOOLLTT!! FFAATTEEVVII IINNSSEEGGNNAARREE CCOOMMEE SSII FFAA LLAAMMAANNUUTTEENNZZIIOONNEE DDEELLLLAA BBAATTTTEERRIIAA!!

FFAASSCCIIAATTEE CCOONN DDEELL NNAASSTTRROO IISSOOLLAANNTTEE LLAA LLAAMMIINNAA DDEELLTTAASSTTOO,, LLAASSCCIIAATTEE SSCCOOPPEERRTTAA LLAA TTEESSTTAA DDEELLLLAA VVIITTEE CCHHEEFFIISSSSAA IILL PPOOMMEELLLLOO IINN LLEEGGNNOO..

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Coordinamento editoriale: Giorgio Cusma

Progetto grafico e Impaginazione:Technograph - TS

Testi di:Giorgio CusmaFilippo MojentaleDavide Mazzocchi

Disegni di:B.-P.Giorgio CusmaLaura PontinEmanuela ReandaPierre Joubert

Segnali, comandi,messaggi. Sembrauna cosa che si fa e siusa soltanto in atti-vità scout. Ma pensa-teci bene! Quantevolte vi capita, adesempio, di vedere unvostro compagno diclasse che si dimenacon gesti assurdi sol-tanto per aiutare ilproprio amico in diffi-coltà durante un’interrogazione? E’

certo che inquel momen-to stanno“ c o m u n i -cando” e ilsuggeritoreusa, a modosuo, una for-ma di comu-nicazione adistanza. Se idue amici inquestione co-n o s c e s s e r ouna tecnicacomune di se-g n a l a z i o n e

dei suggerimenti, cer-tamente avrebberopiù successo. La storia ci portamolti esempi di co-municazione a distan-za. Fin da bambiniabbiamo conosciutole gesta dei pellerossache si intendevano traloro con la tecnicadelle volute di fumo.Oppure delle tribùafricane che comuni-cavano a distanza col

DI FILIPPO MOJENTALEDISEGNI DI B.-P.

Gli aborigeni australiani segnalavanocon il fuoco

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suono dei tamburi. Leciviltà più evolutescomodavano i pic-cioni viaggiatori pertrasportare messaggiimportanti. Cambia ilmodo di comunicare,ma non cambiano lenecessità per farlo.B.-P. ci racconta lesue avventure diquando era soldato ecome era di vitaleimportanza la segre-

tezza di certe infor-mazioni. Noi oggi, possiamopensare al Jamboreee a quante cose sidebbano dire a tutti,senza usare una lin-gua precisa. Così tantiScout di diversi paesie culture devono or-ganizzarsi, intendersie giocare assieme.Oppure guardiamo alnostro Campo Estivo.

Le tende e gli angolidi Sq. distanti traloro. I Capi che posso-no dirci un sacco dicose senza dover cor-rere da una parteall’altra dell’accampa-mento o sgolarsiurlando. Usiamo isensi e l’ingegno pertrasmettere messag-gi. L’udito per i co-mandi sonori, come ilfischietto o i tamburidegli indigeni africa-ni. La vista per i se-gnali, come le bandie-rine, la luce o il fumodei pellerossa. L’in-gegno ci serve per u-tilizzare il metodogiusto a seconda dellasituazione. Allenatevi ideandodei giochi in Squa-driglia oppure con ilReparto. Ad esempionel Grande Gioco alcampo comunicatesegretamente, con icomponenti dellavostra squadra, lestrategie o i movi-menti senza farvi sco-prire dagli altri.Vedrete che in questomodo il gioco saràmolto più divertente.

In Africa si usavano tamburi perinviare messaggi ai villaggi vicini

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TESTO DI DAVIDE MAZZOCCHI

DISEGNI D’ARCHIVIO

Quante volte nel belmezzo di un favolosacaccia di Squadriglia,vi siete trovati di fron-te un foglietto stro-picciato contenenteuna serie di punti elinee apparentementesenza senso? Quantevolte, durante l’uscitadi Reparto o al CampoEstivo, vi siete persiper colpa di una rice-zione sbagliata? Cosafare di fronte allemille insidie ed ai cen-tomila tranelli dell’o-scuro mondo dei co-

dici cifrati? Due pa-roline magiche: MMoorr--ssee e SSeemmaaffoorriiccoo, ov-vero come diventareE\G competenti nellasottile arte della se-gnalazione. Baden Powell consi-derava importantissi-mo che i suoi Scoutconoscessero le diver-se tecniche per segna-lare. Durante la suavita, lui stesso si eratrovato molte volte adover usare la segna-lazione in prima per-sona, sia in vere situa-

zioni pericolose chenei giochi avventurosicon i suoi Scout. Anche oggi durantele uscite o le attivitàin sede, che vi trovia-te nel vostro quartie-re od immersi nellabellezza di un bosco,la segnalazione è unadelle tecniche piùdivertenti ed utili dautilizzare. Si può segnalare intantissimi modi: conle classiche “bbaannddiieerreeddii sseeggnnaallaazziioonnee” (im-mancabili in ogni cas-sa di Squadriglia chesi rispetti), con se-gnali acustici, con ilfumo ed infine con i“llaammppii” (utilizzandol’eelliiooggrraaffoo o, più sem-plicemente, la ttoorrcciiaaeelleettttrriiccaa). I principali linguaggidi segnalazione sonoil Morse ed il Sema-forico. Il Morse è untipo di linguaggio in-ventato da AlfredVail e Samuel Morse

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nel 1838, basato sul-l’utilizzo di punti, li-nee e pause con iquali uno Scout pre-parato può segnalareinteri messaggi agrandi distanze. Adogni combinazione dippuunnttii ee lliinneeee corri-sponde una letteradell’alfabeto od unnumero: l’unione dilettere con pause divaria lunghezza for-ma il messaggio chesi vuole trasmettere. L’alfabeto semaforicoè invece un tipo disegnalazione più velo-ce e meno faticoso delMorse, ma presentaanch’esso dei piccoliinconvenienti: innan-zitutto può essere tra-smesso quasi sola-mente con le bandieri-ne, i simboli poi sonopiù difficili da impara-re rispetto al Morseperché le lettere sonoformate mettendo lebraccia ad angolidiversi e bisogna farattenzione a nonsovrapporre le bandie-rine se no il messaggiopotrebbe essere frain-teso. Il meccanismo di

trasmissione ricorda ilmmoovviimmeennttoo ddeellllee llaann--cceettttee ddii uunn oorroollooggiioo eduna volta imparate leposizioni (8 in totale),tutto diventerà piùsemplice.All’inizio infatti quellodella segnalazione puòapparire un mondo unpo’ complicato, macon un po’ di buonavolontà e ttaannttaa,, ttaannttaapprraattiiccaa,, diventeretedei veri maestri delcifrato e potrete orga-nizzare “raid notturni”con segnalazioni lumi-nose, azioni di spio-naggio per le vie delquartiere o semplice-mente segnalare unmessaggio segreto cer-

cando di non farlocapire ad “orecchie (edocchi) indesiderati”.Non vi si chiede certodi spedire messaggiparticolarmente lun-ghi, a grande velocità,ma di “eesssseerree pprroonnttii”(mmmh…. dove l’hogià sentita questafrase?!?) a fare delvostro meglio. Un con-siglio: preparate un belpaio di bandiere disegnalazione di Squa-driglia e non fate maimancare un foglio conMorse e Semaforicoall’interno del vostroQuaderno di Caccia,tutto il resto verrà dasé e si chiamerà…aavvvveennttuurraa.

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TESTO DI GIORGIO CUSMA

DISEGNI DI LAURA PONTIN

DA ARCHIVIO AGESCI E PATROL BOOKN°22 – JOHN SWEET – UK BOY SCOUT

ASS. – A CURA DI GIORGIO CUSMA

Lo sapevate che si puòtrasmettere in Morsecon una sola bandieri-na? Ebbene sì, e se ciseguite vedrete cheabbiamo ragione noi!Si tratta solo di impa-rare nuove abitudini.

Abituati e condiziona-ti come siamo dalledue bandierine, quan-do incomincerete visentirete impacciati epoco sicuri, ma poicon la pratica passa.Certamente siacquista in velo-cità perché cisono meno movi-menti di braccia. Per fare una tra-smissione in codi-ce utilizzate quel-lo ricavato dallatabella che segue. In pratica tra-

smetterete soltantole lettere A, B, C, D edE, perché tutte lealtre lettere sarannouna combinazione diqueste 5. Senza per-dersi in complicate

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L’inizio trasmissione sarà sempre lasolita: un otto tracciato dal movimen-to della bandierina. La posizione diriposo, cioè pronti per trasmettere ofine parola è quella illustrata dallaFig.1

Per indicare il punto: la ban-dierina vien fatta ruotare di45° a sinistra (di chi trasmet-te!), come in fig.2

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spiegazioni, guardatela tabella: a “co-mandare” sono le let-tere contenute nellaprima colonna di sini-stra e dalla riga ulti-ma in basso: un giocodi coordinate (sempreprima le lettere dellacolonna)!A sarà quindi A, ma Fsarà AA!! Compreso?Proviamo:a che parola corri-sponde la seguente

serie di lette-re: CD, C, BE,DA, CE ?e come dovre-te comporre:Guida? La tabella inol-tre può venire

usata per definire an-che altri codici, magariquello segreto di Squa-driglia: lasciate inva-riate le posizione di a,b, c,. d, ed e e cambiatetutte le altre della gri-glia a vostro piacere.

Le ssoolluuzziioonnii: la serie di lettere corrisponde a SCOUT, mentre GUIDA, tradotta,diventa AB, DA, AD, D, A

Per indicare la linea: la ban-dierina viene fatta ruotaredi 90° a destra (sempre dichi trasmette!), fig.3

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Il vantaggio di avere ilcodice Morse per tra-smettere messaggi stanel fatto che con isegnali ottici, sianoessi eseguiti con ban-dierine o altri mezzi,si riducono i problemidella comunicazione adistanza. Con le ban-dierine, ed un bi-nocolo, la trasmissio-ne sarà efficace su

una distanza di unpaio di Km, meglio diniente ma si può faredi più. Come? Aumen-tando la superficiedelle bandierine… sì,ma poi come si posso-no maneggiare quelleche non sono più ban-dierine ma … bandie-rone!? Anche questoinconveniente ha unasoluzione: inventia-

mo, utilizziamo qual-che sistema che sia ingrado di sopportaresforzi maggiori ma cipermetta anche dirisparmiare energiefisiche. Vediamonealcuni e fateci saperese tentate un’Impresadi segnalazione:pubblicheremo volen-tieri i frutti dellavostra competenza.

TESTO A CURA DI GIORGIO CUSMA

DISEGNI DA ARCHIVIO A CURA DIEMANUELA REANDACi sono anche altri mezzi oltre alla bendierine!

S a r e b b emeglio avernedue, di questiaggeggi (unabandierona =punto, 2 ban-dierone = lin-ea), ma si puòfare benissimoanche con unosolo: per ilpunto si solle-verà la bandie-ra per 2 secon-di, per la linea5 secondi. Viservono 5 palirobusti, per la

costruzione, e 2 più leggeri per sostenere e tendere la bandierona.(fig. 1)

Fig. 1 Bandierona minore = punto, bandierona maggiore = linea. Non serveaverne due! Di costruzione semplice e robusta: bastano 6 pali. Il con-gegno di manovra, che prevede l’utilizzo di carrucole e ben eviden-ziato nell’illustrazione. (fig. 3)

Con 7 pali leg-geri e due ro-busti da soste-gno riuscirete amettere insie-me l’ossaturadi base, duec o n t r a p p e s iben fissati altelaio che sup-porta la ban-dierona, unacorda per ma-novrare il tut-to. Semplice e veloce nella trasmissione: anche qui sarebbe meglioaverne due. (fig. 2)

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Fig. 2

Fig. 3

Questa è la stazione di segnalazione più elaborata, si basa su quattrostrutture del tipo appena citato. Il suo funzionamento dovrebbe risul-tare ovvio: nell’illustrazione si sta trasmettendo la lettera UU, per chiha le bandierine di fronte (non per noi che ci stiamo dietro e chesaremmo piuttosto portati a leggere una DD! Si possono trasmetteresoltanto e lettere: i numeri infatti sono composti da cinque elementi(punti e linee). Questo, però, non costituisce un grosso problema:basta sillabare i numeri ed il limite è superato. Per renderla operativaha bisogno di segnalatori provetti ed un coordinamento molto atten-to. Val la pena di provarci solo per fare una grande Impresa. (fig. 4)

La realizzazione di questoprogetto non è molto com-plicata. Vi servirà una ban-diera fissata ad un bastonelungo sui 2 metri; un bastonedi diametro minore per rica-vare il perno da fissare sulsupporto di sostegno e su cuiverrà infilata la bandiera(libera di ruotare); Un palo

di sostegno, robusto; due forcelle ben infisse nel terreno; un cordinodi almeno 3 metri ed un contrappeso (una sasso andrà benissimo).Dalla figura potete vedere come montare il tutto e, nell’articolo pre-cedente, scoprirete come trasmettere con una sola bandierina. (fig. 5)

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Fig. 4

Fig. 5

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Facciamo le cose in grande

Non è certo un segreto che il Morse può venir utilizzato anchecon segnalazioni luminose , vengono definite “a lampi di luce”.Si è già parlato di questo genere di segnalazioni eseguito amezzo torce elettriche, ora però vi propongo qualcosa di diver-so., adatto per far giungere il più lontano possibile i segnaliluminosi.

Si tratta di costruire un’apparecchiatura in grado di produrreuna grande quantità di luce, per costruirla avrete bisogno delseguente materiale:UUnn ffaarroo dd’’aauuttoommoobbiillee: lo si recupera da uno sfascia carrozze. Laspesa non dovrebbe essere proibitiva.UUnnaa bbaatttteerriiaa ddaa aauuttoo, da 12 Volt:. Ricordate che ogni tantodovrete ricaricarla.UUnnaa ssttrriisscciiaa mmeettaalllliiccaa (lamierino), dello spessore 2 o 3 millime-tri, larga 2 cm e lunga una trentina di cm. Forse non vi serviràtutta, ma è meglio essere previdenti. E’ un materiale che si puòrecuperare da papà, zii, nonni e loro amici che hanno l’hobbydel fai da te… e non spenderete nulla! UUnn ccaavvoo eelleettttrriiccoo, robusto, di almeno 10 metri, attrezzato condduuee ssppiinnee (maschio): negozio di materiale elettrico ma anchedi ferramenta.DDuuee pprreessee (femmina) da applicare una su ciascun contenitore. CCiinngghhiiee per trasportare i due contenitori di faro e batteria:fatele con materiale di recupero!CCoommppeennssaattoo oo pprreessssaattoo ddii 22 ccmm ddii ssppeessssoorree, quanto basta perfare un contenitore per la batteria ed uno per il faro ed il cavoelettrico. Nei negozi di fai da te potrete trovare ritagli a bassocosto.

Guardate lo schema ed i disegni della pagina seguente: saràfacile realizzare la potente stazione “a lampi di luce”.

TESTO E DISEGNI

DI GIORGIO CUSMA

soldi in cassa… autofinanziamento!?Cervi: due novizi dal Branco. Materiale: tutto benpulito e sistemato nell’Angolo.A proposito: si puòrinnovare l’Angolo?Gabbiani: il loro Angolo è pieno di acqua: umidità!Una squadrigliera, Laura, segnala che dove abita leic’è una vecchietta che non ha nessuno, abita al terzopiano ed è in seria difficoltà nel fare le scale perchéè ammalata. Non ha bisogno di soldi ma di aiuto pra-tico! Possiamo organizzarci per andare a farle laspesa? Una novizia, amica e coetanea della Vice, ha 14anni. Problema… come ci si regola per la Tappa daassegnare? Le Guide scalpitano per iniziare conMète ed Impegni.Che ve ne sembra, c’è già un bel mucchio di cose dicui tener conto…problemi da risolvere, soluzionida trovare! Ma il Consiglio Capi serve proprio aquesto!

Avventura 7/2007Avventura 7/2007 1133

TESTO DI GIORGIO CUSMADISEGNI DI SARA PALOMBO

IL CONSIGLIOCAPI

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I

F inita la preghiera i Capi spiegano che il Con-siglio inizia i lavori, con un primo esame sulla

situazione generale delle Squadriglie:Castori: hanno provveduto ad inserire l’unico no-vizio, un ex Lupetto, ha due Specialità acquisite inBranco: che si fa?. La tenda è defunta, era un po’vecchia… Si chiedono suggerimenti per un autofi-nanziamento!

Tigri: nes-suna newentry. Han-no già pen-sato ad unImpresa ,se ne potràd i s c u t e r eoggi? Nonhanno più

Ci siamo! Il primo Consiglio Capi dell’anno… il primo momentoimportante nella vita dl Reparto. È da questo Consiglio che uscirannole prime indicazioni su come si muoveranno quest’anno le SquadriglieCastori, Tigri, Cervi e Gabbiani! Le sette persone in questa stanza,ora in piedi per la preghiera, sono quelle che gestiscono e program-mano la vita del Reparto “Don Minzoni”. Quattro Squadriglie, per untotale di 26 tra Esploratori e Guide sono nelle mani di: Marco eRosaria, i Capi Reparto, don Carmelo, l’Assistente, Carlo, Csq deiCastori,Tiziana delle Tigri, Emilio dei Cervi e Pamela dei Gabbiani.

Ed ora vediamo come i nostri eroi hanno risolto i problemi emersi nella riunione:Autofinanziamento per tende ed altro: progettarlo in Squadriglia e portare idee e conclusioni al pros-simo Consiglio Capi.Lanciare i Novizi, ex Lupetti, verso la Promessa, il primo grande traguardo della Tappa della Scoperta, esubito dopo stimolarli, se lo vorranno, a riconquistare da E/G le specialità che hanno raggiunto inBranco.Verificare l’impegno che ci mettono nel rinnovarle! Assegnare loro un ruolo preciso durante leImprese! Quando il Consiglio della Legge riterrà che abbiano superato l’impegno, potranno sostituire idistintivi di Specialità da Lupetti con quelli da E/GLe Squadriglie possono iniziare eventuali lavori per abbellire o rinnovare gli AngoliOggi non si parla di Imprese in quanto si devono esaminare le situazioni di Sentiero, e personali, senzadimenticare scuola e famiglia di ciascun E/GVerrà fatto un sopralluogo da un idraulico e da un muratore… chiedere in Squadriglia se c’è qualchegenitore esperto di queste cose!Per la spesa della nonnina: chiedere la disponibilità ad ogni E/G ma da domani i membri del ConsiglioCapi iniziano già a fare questa B.A. , stabilire subito i turniIl novizio più “vecchio” inizia il Sentiero da nuovo entrato, cioè con la Tappa della Scoperta: poi, unavolta pronunciata la Promessa, si cercherà di capire con lui, dato che l’avremo conosciuto un po’ di più,quale è la Tappa più vicina al livello di maturazione che ha già raggiunto.Alle riunioni di Squadriglia si può iniziare a definire Mète ed Impegni

V alentina, per prima, espone i propri pro-getti: “Sono la Capo Squadriglia, La mia

Mèta prioritaria è “sempre al servizio deglialtri”. In Squadriglia ho l’incarico di Infermiereed ho già incominciato a trasmettere ciò che hoimparato a chi mi succederà. Nell’Impresa diCucina in corso, ricopro il Posto d’Azione diSegretaria e come specifico Impegno farò ilresoconto completo dei nostri lavori. Possiedo ilBrevetto di Animazione Giornalistica e lometterò a disposizione di Simona: le farò daMaestra di Competenza. Le mie Specialità vi sononote: redattrice, folclorista, astronomo, foto-grafo ed interprete. Farò da Maestra di

Specialità aSimona, perquella di foto-grafo, ed a Isa-bella e Giulianaper cuciniere.Come ulterioreImpegno, deside-ro preparareuna veglia natali-zia per tutti gliAironi.”“Cara Capo” –interviene Giu-liana – “Mi chie-devo come maiuna Guida ingamba, come te,

Sono Simona, segretaria degli Aironi, ho appena completato la relazione della nostra ultima riu-nione di Squadriglia che, è stata dedicata alla definizione di alcune Mète e a vari Impegni cheriguardano i Sentieri di tutte noi. Quanto deciso verrà comunicato, a tutto il Reparto al prossi-mo Consiglio della Legge. Quando riterremo di aver concluso qualche Mèta o qualche Impegno,chiederemo al Reparto di valutare il nostro modo di lavorare e sarà il Consiglio della Legge adesprimersi se convalidare il raggiungimento di una Specialità, di un Brevetto o di una Tappa. I nostriSentieri sono tutti segnati da impegni presi e realizzati: solo così possiamo verificare le nostre com-petenze e le nostre crescite personali.Fatta questa doverosa introduzione vediamo un po’ com’è andata la riunione.

Avventura 7/2007Avventura 7/20071144

IMPEGNI SPECIALI:SPECIALITÀ E BREVETTI

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TESTO DI GIORGIO CUSMADISEGNI DI SARA PALOMBO

Ordine del Giorno – Scegliere Mète ed Impegni in vista del prossimo Consiglio dellaLegge. Si approfitta per esporre tutti i desideri che abbiamo in progetto in questomomento: sia quelli relativi a Mète già annunciate, ma non ancora concluse, che a Mètemeditate nell’ultima settimana.

si limita allaconquista di unsolo Brevetto?”“Vedi, Giuliana,”– risponde laCsq – “ Sonoconvinta cheper farlo bene,un Brevetto siapiù che suffi-ciente, altre piùin gamba di mepossono rag-giungerne due(di più non sipuò!): ma peressere utile, ame, uno bastaed avanza!”Un silenzio di condivisione accoglie il suo puntodi vista e la parola va a Sara, la Vice.“Ho l’incarico di Magazziniere, ed il mio attua-le Posto d’Azione nell’Impresa di Cucina, èCuoca: specialista di secondi piatti. Le mieSpecialità sono: infermiere, fa tutto, botanico.Come Mèta desidero migliorare la mia compe-tenza e come impegni ho scelto di preparare ilBrevetto di Sherpa, ho già compilato la Carta diCompetenza con l’aiuto del Maestro diCompetenza (il Capo Reparto del maschile) edinizio a prepararmi per la Specialità di naturali-sta . È tutto”

Posti d’Azio-ne…?” – chie-de Giuliana.“Perché è at-traverso que-ste situazioniche possiamovalutare, con-cretamente, ilnostro cammi-no sul Sen-tiero… e nonsi può imbro-gliare perchèse non portiavanti beneSpecialità, ed altro, se ne accorgono tutti, ed alConsiglio della Legge non siamo teneri!” –risponde Valentina.Tocca ad Isabella, la 4a di Sq., un po’ timida, nonspreca molte parole:“ Ho l’Incarico di Tesoriere,il mio Posto d’Azione in questa Impresa èCuoca: addetta ai primi piatti. Specialità: per oranessuna! Una Mèta che vorrei darmi: coinvolger-mi nelle Imprese per essere di vero aiuto inSquadriglia. I miei Impegni? Applicarmi nella con-quista della Specialità di Cuoco, lo farà con l’aiutodi Valentina.”È il turno di Giuliana , la 5a di Sq che, forse inti-midita dalla sinteticità di Isabella, limita al minimoanche il proprio intervento: - “Sono l’AiutoMagazziniere. Il mio Posto d’Azione nell’Im-presa è Cuoca: addetta ad antipasti e dolci.Anch’io non ho nessuna Specialità. La mia Mèta,una sola per il momento… so che se ne possonoprendere di più… è di diventare sempre più com-petente per essere utile assumendo compiti pre-cisi nelle Imprese. Gli impegni: conquistare laSpecialità di Cuoco, lo farà con l’aiuto di Valentina,ed imparare i nodi più utili.”Chiude la rassegna Rosalia, la più piccola dellaSquadriglia, novizia: ha capito il meccanismo e saquello che deve dire: - “Il mio Posto d’Azionenell’Impresa sarà… assaggiatrice!!! Mèta, nelmio cammino di Scoperta verso la Promessa, saràinserirmi, partecipando alla vita di Squadriglia.Impegni: conoscere la storia dello scautismo, illu-strarla su un cartellone nell’Angolo di Sq, edimparare una ricetta di dolci da eseguire durantel’Impresa. Progetti: spero di far presto la Pro-messa!”La riunione si chiude qui anche perché siamoandate un po’ oltre con i tempi. Ciao, ciao!

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“ Senti Sara” – interviene Isabella – “ Tu hai giàdelle Specialità, e vuoi ottenere il Brevetto diSherpa ma… le Specialità che hai, o vuoi raggiun-gere, sono tutte legate al tema del brevetto opuoi conquistarne altre non specifiche alla Com-petenza che scegli?”“Il Brevetto non ti impone le Specialità da con-quistare” – risponde Sara – “ che comunquedovrebbero avere almeno un minimo di affinitàtecnica con il Brevetto stesso: non puoi sceglierenuotatore e puntare su Guida Alpina. Potraiscegliere nuotatore dopo aver concluso quellepiù attinenti a Guida Alpina.”Tocca a Simona: “Sono la 3a di Sq. ed ho l’inca-rico di Segretaria, che è anche legato ad un mioImpegno. Il Posto d’Azione nell’Impresa di Cucinaè quello di fotografa: collaborerò con Valentinanella realizzazione di un CD sull’Impresa stessa.Le mie Specialità sono: redattrice e corri-spondente. La mie Mète: svolgere con attenzio-ne e competenza il mio ruolo in Squadriglia. Daqui derivano i miei attuali impegni: mi applicheròalla conquista della Specialità di fotografo, ho giàcompilato la Carta di Specialità, con Valentina,che mi farà da Maestra anche per il Brevetto diAnimazione Giornalistica, che inizierò a prepara-re tra poco; svolgerò il mio Incarico scrivendocon originalità e stile sul Diario di Squa-driglia.”“Ma perché quando parlate dei vostri Impegnicitate sempre: Specialità, Brevetti, Incarichi e

L ’altro era Mauro, il terzo di Squadriglia chenon aveva ancora fatto l’abitudine al motorino,

ricevuto in regalo solo di recente,e non faceva altroche girare a vuoto: presto gli sarebbe passata, maintanto la Squadriglia risentiva delle sue assenze.I Lupi, riuniti in Consiglio di Squadrilia, sedu-ti con solennità in cerchio e con le uniformi sti-rate di fresco, ascoltavano il cicchetto che Andreastava facendo a Mauro… ed erano d’accordo.Tutti avevano rispettato (oddio, non era tuttoperfetto, ma avevano lavorato seriamente) gliImpegni assunti al precedente Consiglio dellaLegge ed ora, a quello di dopodomani, lo avreb-bero dimostrato ed avrebbero chiesto che que-sto venisse riconosciuto da tutti. L’Impresa di pio-nieristica si era conclusa con un successo, nellafiesta che ne era seguita avevano ricevuto tanticomplimenti, ed al Consiglio della Legge avrebbe-ro raccolto i frutti ottenuti svolgendo con cura ipropri Posti d’Azione (nessuno avrebbe potutocontestare a Massimo la conclusione della spe-cialità di campeggiatore) ed il suo cammino sulSentiero, verso la prossima Tappa, si sarebbefatto più breve. Oltre a Massimo anche Luigi eStefano avrebbero chiesto il riconoscimento dialtre Specialità: cuoco il primo e boscaiolo ilsecondo. Ma frutti ce ne sarebbero stati ancheper Paolo e Maurizio, da poco in Reparto, chesi erano dimostrati collaborativi e fidati: ne aveva-no fatti di passi avanti! Progressi anche perAndrea, il CSQ: gli sarebbe stato riconosciuto ilfatto che aveva ben diretto la costruzione della

torre disegnalazione,o g g e t t odell’Impresa.Tutte questecose eranogià statediscusse dai

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IL CONSIGLIODELLA LEGGE

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TESTO DI GIORGIO CUSMADISEGNI DI SARA PALOMBO

Lupi, ma ora il discorsosi era arenato suMauro: apparentemen-te l’unico ad aver top-pato sugli impegnipresi. I Lupi non avreb-bero mai chiesto laSpecialità per lui. IlConsiglio di Squadrigliaveniva tenuto alla vigiliadel Consiglio dellaLegge proprio per fareun bilancio, del lavorofatto da tutti gli squa-driglieri, e presentarlosinteticamente alReparto. Le decisioniuscite dalla Squadrigliasarebbero state portate pari pari al grandeConsiglio della Legge. Quindi, Mauro avrebbedovuto riconoscere che non ce l’aveva fatta amantenere gli Impegni ed avrebbe chiesto unaproroga. Convinto dai suoi compagni finalmenteammise i propri torti. Il Consiglio riprese esami-nando l’andamento degli Incarichi di Squadrigliasu cui però non ci furono lamentele e si passò adaltro. Sulla base di quanto emerso, ora vi sono Mèteda verificare e ridefinire ed Impegni da prendere:cia-scuno esprime i propri.Due giorni dopo.Un Reparto in libertà e quanto di più chiassoso edisordinato si possa ritrovare in un cortile parroc-chiale, non c’è nessuno, tra i presenti, che intenda eriesca fermare quella baraonda… anche se qualcheCsq si pone già il problema di cosa succederà quan-do arriveranno i Capi: ed eccoli qui! La loro appari-zione ha più o meno congelato il cortile, le urla e legrida son cessate come d’incanto, c’è chi si tira su icalzettoni, chi si sistema la camicia nei pantaloncini,chi corre al bagno, chi a bere e chi si raccoglie attor-

“Io credo che stai scherzando!” – Andrea, il CSQ era un po’ su di giri – “ Dopo due mesiche, con il Maestro di Specialità, hai scelto gli Impegni per la Specialità di topografo, mi vienia dire che sei ancora in alto mare!? Non è la scuola che ti ha rallentato! Sono tutte le corse inmotorino con quelli, e quelle, dell’altro Gruppo! Al Consiglio della Legge io dovrò dire quali sonole vere cause del ritardo… a parte il fatto che dovresti dirlo tu e non io.Ammetti da te il tuo fal-limento e impegnati a far meglio nel futuro.”

no ai propri Csq. I Capi,bontà loro,concedono anco-ra 5 minuti alla massa scatenata perchè ritrovi lacalma e lo spirito adatto ad un Consiglio della Legge,forse momento più importante nella vita di unReparto. Gli Esploratori ne conoscono l’importanzaed infatti, soprattutto gli ultimi arrivati, sono un po’intimiditi dall’atmosfera solenne.Ottenuto un mode-rato silenzio ed ordine, i Capi chiamano il Reparto:le Squadriglie arrivano ordinatamente di buon passoe, non appena sistemati, lanciano i loro urli. Il CapoReparto dice due parole sull’importanza di questomomento precisando che al Consiglio dellaLegge,dall’ultimo novizio,fino a lui che è il piùanziano, tutti hanno lo stesso diritto di paro-la! L’Assistente invita ad una breve preghiera, perchiedere al Signore un po’ di saggezza per trovare,nelle discussioni, le migliori soluzioni,nell’interesse ditutti. Su invito del Capo Reparto, la Csq delle Lontrerecita la Legge scout: tutti sono in piedi sull’attenti, iCsq hanno i guidoni alzati ed ogni Esploratore eGuida fa il saluto scout.“Ora iniziamo il nostro Consiglio della Legge” – è ilCapo Reparto a prendere la parola – “dai nostri

interventi, dalle nostre idee,dalle nostre proposte ilReparto prenderà spuntoper camminare nella dire-zione che tutti noi indiche-remo. Sentiremo prima iCapi Squadriglia che ciinformeranno su quanto èemerso nei rispettiviConsigli di Squadriglia, allafine dei loro interventisaranno aperti approfondi-menti e discussioni. Parleremo di Impegni assunti, diImpegni realizzati e di quelli da prendere,valuteremoinsieme i progressi compiuti riguardo alle Mète delSentiero di ciascuno di voi, ed anche i successi nellaricerca di Specialità e Brevetti, nonché su comesono stati vissuti Incarichi e Posti d’Azione, ed anco-ra di tutti i nuovi progetti Confrontandoci sui puntidella Legge sapremo correggerci per il futuro o, conumiltà, gioire di quanto di buono abbiamo già fatto.La crescita di ciascuno sarà valutata con il contribu-to di tutti. La parola al Capo Squadriglia dei Lupi…”

QUI SOTTO ABBIAMO VOLUTO PRESENTARVI L’IMMAGINE DI UN IPOTETICO REPAR-TO CHE SI RIUNISCE PER UN CONSIGLIO DELLA LEGGE: CHE VE NE SEMBRA, INFATTO DI STILE? SIETE D’ACCORDO ANCHE VOI CHE I PERSONAGGI DELL’ILLU-STRAZIONE HANNO QUALCOSA CHE NON VA? SCOPRITE COSA E MANDATECI LEVOSTRE OSSERVAZIONI VIA MAIL O PER POSTA NORMALE (gli indirizzi sono a pagina 2).

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I PERSONAGGI CHE HANNO FATTO LOSCAUTISMO: DON TARCISIO BELTRAMEQUATTROCCHI DETTO “AQUILA AZZURRA”

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TESTO DI LUCIO COSTANTINI - LUPO CHE CANTAFOTO D’ARCHIVIO

IL VOLODELL’AQUILA

L a fronte è aggrottata, l’espressione del voltosevera; la sua figura minuta, provata dallo

sforzo, si stacca da quella degli altri giovani colfazzoletto al collo che reggono la bara sulla qualepoggia un cappellone scout: quello del conteMario di Carpegna. È il 6 novembre 1924. Quelgiovane che insieme ad altri Scout è intento aquella fatica, è Filippo Beltrame Quattrocchi cheha scelto di accompagnare all’ultima dimora ilprimo Capo Scout dell’ASCI, AssociazioneScautistica Cattolica Italiana. È un gesto convinto,un ultimo saluto che vuole esprimere gratitudine.Filippo, nato il 15 ottobre 1906, precede altri trefratelli nati da Luigi e Maria Beltrame Quat-trocchi, coppia che fu beatificata – la prima nellastoria della Chiesa – da Papa Giovanni Paolo II°nel 2001. Ha dieci anni quando il conte Mario diCarpegna accoglie la sua Promessa nel RipartoRoma 5° nel quale diverrà Capo Squadriglia delleAquile. Proprio nel contesto dello scautismo siaffina la sua propensione a farsi sacerdote. Il gior-no stesso della sepoltura del Capo Scoutdell’ASCI entra in seminario. La sua sarà unavocazione forte.Nel dicembre del 1930 – lo scautismo italiano èstato sciolto dal regime, da un paio di anni – vieneordinato sacerdote. Fino al 1941 dà il suo appor-to in seno al movimento degli “Aspiranti”

dell’Azione Cattolica.Nel corso del secondo con-flitto mondiale presta servizio come cappellanomilitare nel 4° Gruppo Sommergibili di stanza aTaranto e poi nella 7° Divisione NavaleIncrociatori; quindi presso il Comando Supremo.Nel 1943 è cappellano dello Stato Maggiore dellaMarina. Non è certo un animo tiepido se vienedecorato per due volte e merita la Croce diGuerra. Caduto il regime fascista il 25 luglio 1943,riapparso lo scautismo, fonda a Roma due Riparti:il 16° nautico e il 27°. Dopo l’8 settembre 1943 –l’Italia spezzata in due – entra a far parte dellaResistenza. Si prodiga per facilitare la fuga di per-sone perseguitate, specialmente Ebrei e per questaattività diviene un ricercato.Terminata la guerra, sidedica con forte entusiasmo a far rinascere loscautismo ed è tra i primi animatori dei campiscuola per Capi nel Lazio. Anche in provincia diParma dà il suo apporto per lo sviluppo dello scau-tismo e del guidismo cattolico, quest’ultimo appe-na nato. Creativo, utilizza le note di una villotta (ilcanto popolare friulano) “Ai preat la biele stele” (Ho

“Scopo primario dello scautismo è di formare (…) degli uomini veri e completi che vivano secondo

lo spirito scout per tutto l’arco dell’esistenza”.(Aquila Azzurra)

Al Cader della Giornata

SOL DO SOL MI- LA- RE7 SOL

Al cader della giornata noi leviamo i cuori a te;DO SOL MI- RE SOL

tu l'avevi a noi donata, bene spesa fu per te.DO SOL MI- RE SOL

Te nel bosco e nel ruscello,Te nel monte e te nel mar;DO SOL MI- RE7 SOL

Te nel cuore del fratello,Te nel mio cercai d'amar.

Se sol sempre la mia mentein te pura s'affissòe talora stoltamente a Te lungi s'attardò.Mio Signor ne son dolente te ne chiedo o Dio mercèdel mio meglio lietamente io doman farò per Te

I tuoi cieli sembran prati e le stelle tanti fior.Son bivacchi dei beati stretti intorno al loro Signor.Quante stelle quante stelle, dimmi tu la mia qual’è.

Non ambisco alla più bella, purché sia vicino a Te.

approfondito, fatto proprio e applicato il pensierodel nostro fondatore,Robert Baden-Powell e comecredesse nel valore profondamente cristiano dell’u-miltà e del dono di sé.Credo abbia provato una gioia senza pari quando,nel 2001, poté assistere alla cerimonia per la beati-ficazione dei propri genitori:un regalo straordinarioper lui che, pensate, si spense solo due anni dopo.Don Tar ha preferito muoversi tra i giovani, rifiu-tando incarichi in strutture associative che lo avreb-bero portato lontano da loro.Una bella esistenza lasua, densa di entusiasmo, di spirito di abnegazione,di dedizione agli altri. Un’altra traccia profonda efeconda per il nostro scautismo.Aquila Azzurra, con la sua schietta, lineare dedizio-ne ai valori e ai principi del cristianesimo e delloscautismo, da lui profondamente amato, si è libra-to in alto, fino a quando, un giorno, il profilo dellesue ali si è stemperato nel delicato azzurro delCielo…

pregato la bella stella), adattandovi le parole di unanotissima canzone scout che avete sentito, o maga-ri cantato chissà quante volte: “La preghiera dellasera”, meglio nota come “Al cader della giornata”.Instancabile, traduce dal francese il testo di Guy deLarigaudie “Stella in alto mare”,per tanti anni puntodi riferimento spirituale per Rover e Scolte.Dopo l’esperienza di Parma è di nuovo nella cittànatale, attivo nel Gruppo Roma 70°, ma resta il filocon la città emiliana dove fonda il Gruppo Parma 8°che segue fino al 1987. Proprio a Parma prendecorpo la prima comunità italiana scout dei FoulardsBlancs, movimento che, fondato nel 1927, si qualifi-cherà per l’assistenza ai pellegrini diretti al santua-rio di Lourdes; per oltre cinquant’anni farà dellalocalità ai piedi dei Pirenei una meta irrinunciabile.Don Tar – così amava farsi chiamare – ha set-tant’anni quando nel 1976, vitalissimo, in occasionedel terremoto che colpisce il Friuli, viene nominatoassistente ecclesiastico del contingentedell’AGESCI che darà il suo apporto qualificato inquella regione martoriata. È redattore di ScoutAvventura dal 1993 al 1999 favorendo la corrispon-denza su codeste pagine di scout e guide entro larubrica “Lettere all’assistente”. Non c’è ragazzo oragazza che non ha risposta da lui!Attivo fino agli ultimi anni, dà il suo apporto qualifi-cato in una quantità innumerevole di campi scuola,rivelando una squisita capacità di ascolto e com-prensione nei confronti degli allievi. Il 13 maggio2000, a ben 94 anni, partecipa al Consiglio Generaledell’AGESCI a Bracciano e vi porta quello che saràil suo ultimo saluto.Gli piace scrivere e nel corso della sua lunghissimaesistenza lascia parecchie riflessioni sullo scautismoindirizzate ai Capi o ai ragazzi;questa è uno spec-chio del suo modo di intendere alcuni aspettidel metodo scout: “Fare del proprio meglionon è una parola più o meno altisonante chefin da Lupetti avete gridato nel “Grande Urlo”.È una norma che deve divenire stile di vita edestendersi ad ogni nostra azione, anche al difuori della semplice attività scout, e che devedurare per tutta la vita”. Rivolgendosi aiCapisquadriglia scrive: “Essere Capo non vuoldire primeggiare, comandare, mettersi in vista,imporsi agli altri, esercitare un potere… maessere di incitamento, consiglio, di guida esoprattutto di esempio per i suoi fratelli piùgiovani o meno esperti di lui. (…) Chi si senteveramente “Capo” non deve aver bisogno maidi dire:“Il Capo sono io!”... Mostrerebbe in talmodo di non esserlo affatto…”. Una riflessio-ne che lascia intendere come don Tar avesse

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SEGNALI DI FUMO: Gli indiani d’America per comunicare tra di loro usavano spesso un mezzodi comunicazione primitivo come i segnali di fumo. Pur essendo primitivo questo consentiva allediverse tribù indiane di tenersi in contatto sebbene assai distanti l’una dall’altra. Per creare del fumodi colore nero, adatto in una giornata piovosa, potete bruciare dell’olio o delle vecchiegomme, mentre per avere del fumo più chia-ro, ideale in giornate terse e limpide, provate abruciare della legna verde e umida.A questo punto prendete una coperta bagna-ta e, dopo averla strizzata bene, mettetelasul fuoco ad intervalli più o meno lunghi aseconda dell’effetto che volete ottenere. Peravere una comunicazione completa potete usareil linguaggio morse facendo corrispondere aduna folata lunga una linea ed ad una folata cortaun punto.

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ESEGNALAZIONESENZA BANDIERINE

Avventura 7/2007Avventura 7/2007

… DOVE SI DIMOSTRACHE LE BANDIERINENON SONO SEMPRENECESSARIE

Hello, Bonjour, Buenos Dìas,…Quante lingue conoscete per salutare un’altra persona?Sicuramente in questo caso basterebbe prendere dallo scaffale di casa una buona dose di diziona-ri e il gioco sarebbe semplicemente fatto.Ma vi siete mai chiesti come riuscire a comunicare o segnalare qualcosa senza l’aiuto della parola?B.-P. ci ricorda che “gli Scouts debbono essere abili nel trasferire segretamente notizie da un posto all’al-tro e nel farsi segnalazioni l’un l’altro” ed è proprio per questo che ora cerchiamo di vedere quantie quali modi possiamo utilizzare per scambiarci saluti, notizie e…segreti!

TESTO DI FRANCESCO SCOPPOLADISEGNI DI ELISABETTA DAMINI

FUOCO: Vi è mai capitato di trovarvi in Hike con la vostra Squadriglia e di dover comunicarequalcosa d’urgente ai vostri Capi Reparto nel bel mezzo della notte? Beh, in questo caso un meto-do infallibile potrebbe essere quello di accendere due fuochi dalla fiamma intensa ad unadistanza di circa cinque metri l’uno dall’altro e di comunicare in codice morse con i vostriCapi, facendo attenzione a scoprire un fuoco per segnalare il punto ed entrambi per la linea. Èimportante che badiate alla cadenza della trasmissione così da evitare la creazione di vocaboliincomprensibili! Il tempo della linea deve essere almeno tre volte quello del punto, gli intervalli trauna lettera e l’altra saranno ben marcati e quelli tra due parole ancora più lunghi.

ELIOGRAFO: Durante una bella giornata il bagliore emesso da una superficie riflettente può essererecepito ad una grande distanza. Per ottenere l’effetto desiderato avete bisogno di un eliografo. Questosemplice strumento è composto da una piccola lastra di vetro o d’acciaio, in cui è stato pratica-to un piccolo foro, legata con uno spago ad una paletta forata. L’uso è estremamente agevole: conuna mano prendete la paletta facendo cura di tenere lo spago ben teso a circa 30/40 cm dall’occhio men-tre con l’altra avvicinate all’occhio la lastra riflettente e osservate, attraverso il foro dello specchietto, lapaletta che impugnate; lo specchio proietterà su di essa il suo riflesso con una piccola ombra circolare alcentro che altro non è se non l’ombra del foro dal quale state guardando; cercate di far coincidere l’om-bra circolare con il mirino della paletta davanti a voi in maniera da puntare con precisione l’eliografo versoil vostro obiettivo e così, con una lieve vibrazione della mano, potrete far lampeggiare il segnale.

PENSATE CHE IL RIFLESSO DELLA LUCE DEL SOLE,MEDIANTE QUESTO SPECCHIETTO,PUÒ ESSERE NOTATO DA UN AEREO A 30 KM E DA UNA NAVE A CIRCA 19 KM E,DURAN-TE LA NOTTE, PUÒ RIFLETTERE LA LUCE DELLE LANTERNE O DEI FARI DA RICERCA.

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IDEOGRAFICO:Vi sarà sicuramente capitato, magari quando eravate più piccoli, di inventarvi unlinguaggio segreto con il quale scambiare messaggi nascosti con i vostri amici. La stessa intuizionela ebbero i pellerossa quando crearono una serie di simboli ideografici con i quali si poteva-no scambiare interi messaggi comprensibili pur non conoscendo la lingua del destinatario. Talecomunicazione era possibile grazie all’ingegno di considerare ciascun segno rappresentativo di unacosa o di un’idea.Per poter usare la stessa tecnica dei pellerossa provate a creare un linguaggio ad uso e consumodella vostra Squadriglia, sarà così facile potersi scambiare messaggi in codice magari sul segretissi-mo menù della gara di cucina senza timore di venire copiati.

TORCIA ELETTRICA: Un bravo Scout non può mai fare a menodella propria torcia, strumento indispensabile per trovare la strada mae-stra durante una notte in cui la luna non dia proprio il meglio di sé. Persegnalare, avete bisogno di una torcia potente che sia dotata di una lucebianca o comunque il più chiara possibile. Per mantenere un punto diriferimento, nel buio della notte, durante la trasmissione provate a posi-zionare a circa un metro dal segnalatore una seconda torcia dal coloree dall’intensità differente. In alternativa alla torcia potete usare unvecchio faro di automobile alimentato da una batteria.

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SUONO: Nel caso voi siate dotati di un fischio dolce come un cantodell’usignolo, sappiate di avere dalla vostra parte il sistema sonoro piùutilizzato per trasmettere un messaggio in codice Morse. In assenza diuna vostra capacità con il fischio potete sempre servirvi di un mode-sto ed innocuo fischietto.Comunicare con il fischietto è assai più veloce della comunicazione conla luce, però raggiunge distanze inferiori e richiede una maggiore con-centrazione acustica. I tipi di fischietto maggiormente adatti sono quel-li abbastanza stretti, con una pallina all’interno ed una fessura piccola, iquali emettono un suono udibile a maggiore distanza e necessitano diuna minore quantità di fiato.

È molto importante che quando segnalate con il fischietto facciate attenzione a tenere tappato il fischiettocon la lingua evitando di produrre una serie di soffiate.Gonfiate ben bene le gote e togliete la lingua per inter-valli più o meno brevi a seconda che vogliate trasmettere una linea oppure un punto.

TORRETTA DI SEGNALAZIONE: Dopo questa lunga chiac-chierata sulle tante tecniche di segnalazione da usare in Repartoo in Squadriglia non poteva mancare un accenno ad una grandecostruzione quale può essere una torretta di segnalazione.Costruire una torretta richiede, ancor più che per altre costru-zioni, un progetto studiato alla perfezione nei minimi particolari.Le torrette più facili da tirar su sono quelle piramidali dotate diuna solida base abbastanza larga e le cui giunzioni siano fatte condelle legature.Una volta issata usate questa costruzione nel miglior modo pos-sibile tenendo conto dei molteplici usi che può rivestire oltre allasegnalazione, quali la sorveglianza antincendio o l’osservazionedello spazio circostante.

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GIUNTI A QUESTO PUNTO NON SPRECATE ALTROTEMPO, MA BUTTATEVI A CAPOFITTO A SEGNALAREQUALCOSA…OVVIAMENTE SENZA PARLARE!

TESTO E DISEGNI DI CHIARA FONTANOT

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C’è posta per voiC’è posta per voi

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Giochi per la SquadrigliaGiochi per la Squadriglia Giochi per la SquadrigliaGiochi per la Squadriglia

Dopo esserci esercitati nelle diverse tecniche di segnalazione in Reparto o in Squadriglia, con dei semplici gio-chi, possiamo passare ad alcune attività più impegnative. Saper segnalare bene ci può essere utile ad esempioin un Grande Gioco. Ecco un paio di giochi che B.-P. ci propone per mettere alla prova le nostre capacità.

I GIOCHI DI SEGNALAZIONE DI B.-P.

CORSA DEL MESSAGGERO

Si sceglie uno Scout che dovrà portare un messaggio a una città assediata, che potrà essere un villaggio auten-

tico, o una casa, o anche una persona situata in un posto determinato. Il messaggero avrà uno “scalpo” di

almeno 80 cm appuntato ad una spalla e dovrà raggiungere la meta con lo scalpo ancora intatto.

Il nemico dovrà impedirgli di raggiungere la città assediata, ma non potrà naturalmente varcare quelle che

siano le difese degli assediati (p.es. un raggio di 300 metri dal posto assediato: questi limiti devono essere fis-

sati chiaramente prima dell’inizio del gioco). I nemici che vengono trovati all’interno dei

limiti sono senz’altro dichiarati uccisi dai difensori.

Per prendere il messaggero, il nemico deve impadronirsi del suo scalpo. Si sa che egli

muoverà da una certa direzione ad una data ora (il luogo di partenza dovrebbe esse-

re un paio di chilometri di distanza dalla città assediata). Il nemico potrà ideare qual-

siasi astuzia per catturare il messaggero, ma non potrà essere presen-

te al momento in cui il messaggero lascia il luogo di partenza.

Variante: il gioco può essere svolto anche in città tra due case

scelte rispettivamente come luogo di partenza del messaggero e

come sua città assediata. Il messaggero potrà adottare qualsiasi

travestimento riterrà opportuno, purchè tenga sempre lo scalpo

sulla spalla.

SEGNALARE LA POSIZIONE DEL NEMICO

Gioco per segnalatori esperti. Il Reparto viene diviso in tre parti: Pattuglia A, Pattuglia B e Pattuglia C.

La Pattuglia A sarà la più piccola, ma composta interamente da buoni segnala-

tori. La Pattuglia C (alleata della A) sarà la più numerosa (o formata da due

Pattuglie).All’inizio del gioco la Pattuglia A prende posizione su un punto elevato (col-

lina, campanile, tetto ecc.), in modo da dominare un tratto di campagna. Essaavrà con sé bandierine da segnalazione o altro equipaggiamento per segna-lare. Quindi la Pattuglia B dovrà andare a nascondersi nel tratto di campa-gna sorvegliato della A. Essa cercherà di ingannarli apparendo e sparendo inposti diversi e finalmente assumendo una posizione nascosta.Quindici minuti dopo la partenza della Pattuglia B, si muoverà la Pattuglia C(attaccanti), ai quali i segnalatori della A segnaleranno la posizione dellaPattuglia B e altri dettagli che li aiuteranno a avanzare non visti e a sor-prendere i nemici. Per vincere, la Pattuglia C deve catturare gli Scouts dellaPattuglia B circondando i loro nascondigli: se la pattuglia C passa, senzavederli, accanto a più Scouts della B di quelli che cattura, vince la Pattuglia

to.. contattatemi all’ indirizzo e-mail: [email protected]

BBaarrbbaarraa PPEERREETTTTII - Ciauuuuuu!!Mi presento..sono Barbara,un’allegra Vicecapo di 14anniche ha voglia di corrisponderecon tantissimi Scouts e Guide ditutta l’Italia!!Che dire…mi piace tantissimocantare e scrivere…ma soprattut-to conoscere gente nuova anchelontanissima (ancora più bello!!).Vi do la mia parola che risponderòa tutte le vostre lettere, letterineo letterone che siano!! Non vedol’ora…allora eccovi il mio indiriz-zo di casa: v. torino 21/3 10045Piossasco (TO) e di e-mail: [email protected] [email protected]

TTiizziiaannaa SSEERRAAFFIINNII - Bonjour!!!!sono una guida del Reparto“Eureka” del Messina 14 e cercocorrispondenze con tutti gli E/Gche vogliono scambiare infor-mazioni, idee e molto altro. Sesiete interessati potete trillareogni momento a: [email protected]... risposta al 1000000%!Parola di Scout !!!!!

vostre lettere a:via Po n°9 – 95031ADRANO CT oppu-re al mio indirizzoMSN: [email protected]

AAnnnnaa MMAASSIIEERROO --Ciao a tutti!!!Sono Anna, ragaz-za 14enne Capo Sqdelle mitiche Koaladel Reparto SanGiacomo di Robe-gano 1. Sono incerca di nuove cor-

rispondenze per poter scambiarequalsiasi tipo di informazioni,ma soprattutto riguardantiScout. Vorrei che voi non milasciaste alle prime lettere, comemi è già successo più volte: ed èstato sgradevole. Sono unaragazza timida al primo impattoma poi un po’ pazzerella, sonosimpatica e allegra, mi piace can-tare e suonare il pianoforte.Ascolto musica di tutti i generi(tranne house e disco) ma prefe-risco di gran lunga rock-punk. Mipiacciono tantissimo le linguestraniere (infatti studio in unistituto turistico) e….aspettocon ansia le vostre lettere.Baci a tutti! Il mio indirizzo è:via Pier Fortunato Calvi n°5,30030 Robegano (VE); con-tatto msn: [email protected]

CCeecciilliiaa MMUURRGGIIAA - Ciao atutti!!! mi chiamo Cecilia esono il vice della mitica Sq.Pantere del fantastico Re-parto del Sanluri1... vorrei col-lezionare fazzolettoni e miserve il vostro aiuto!!! Incambio vi potrò scambiare ilfazzolettone del mio Repar-

A CURA DELLA REDAZIONE DI AVVENTURAFOTO DI CORRADO DAPRETTO

C’è posta per voiC’è posta per voi

CChhiiaarraa BBAASSIILLOOTTTTAA - Ciao a tuttigli E/G d’Italia!!!!! Mi chiamoChiara ho 13 anni e faccio partedel Reparto “Chiara Mistral” delGruppo scout Palermo 10.Faccio parte della miticaSq.Volpi nella quale ricopro ilruolo di 2°... Sono in cerca dimolti amici scout con cui parla-re di tutto, soprattutto Scout....Adoro la musica, la pallavolo,leggere e, ovviamente, gliScout. Sono molto simpatica enon vedo l’ora di avere tantiamici scout con cui scambiareidee, e giochi. Risposta assicura-ta al 1000000000%... Scriveteall’indirizzo e-mail: [email protected] . Mi raccomandoscrivete numerosi.... vi aspetto

MMoonniiccaa LLOO RREE – Ciao!!! Sonouna Guida del Reparto “Elios” –Adrano 1 e cerco E/G per condi-videre esperienze. Idee e tantoaltro, ma anche per ottenere laspecialità di corrispondente. Ho13 anni, sono nella Sq.Aquile.Sono molto solare e simpatica.Mi piace molto la musica, ilballo e lo scautismo!!! Aspettotantissime lettere, quindi pren-dete carta e penna ed inviate le C

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C’è posta per voiC’è posta per voi C’è posta per voiC’è posta per voiC’è posta per voiC’è posta per voi

Avventura 7/2007Avventura 7/2007 2233

Ritorniamo con almeno una pagina dedicata a quanti cercano altri E/G per avviare delle corri-spondenze. Molti di voi non sono ancora accontentati: abbiamo un voluminoso pacco di lettere dasmaltire , cui si aggiungono anche molte mail. Purtroppo, come sempre, non abbiamo molti spazida dedicare a questa rubrica: dovrete avere un po’ di pazienza e, prima o poi, tutto si aggiusterà.

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Dedicato al tema della pace è stato curato nei contenutidal Settore Agesci Pace Nonviolenza Solidarietà. Consobrietà e immagini nitide le sue pagine ci ricordano di mesein mese i nomi concreti della pace e ci propongono pensieri diB.-P. che ci impegnano a costruirla quotidianamente.Una novità accompagna il nuovo calendario: si tratta di unopuscolo che presenta spunti di approfondimento sui temiproposti mensilmente, testimoni, attività e progetti realizzatidal Settore PNS; un utile strumento per farsi conoscere da unpubblico più ampio, far circolare le parole importanti da tra-durre in azioni per rendere concreto il cammino della pace,che coinvolge tutti.

Anche questo anno proponiamo un concorso in cui distri-buiremo 9.600,00 eurosuddivisi in 24 buoni pre-mio per promuovere atti-vità di autofinanziamen-to per le nostre unità efarci conoscere all’esterno.Per notizie più dettagliatevisitate il sitowww.scoutshop.itwww.fiordaliso.it

SCOUT - Anno XXXIII - n. 27 - 19 novembre 2007 - Settimanale - Poste italiane s.p.a. - Spedizione periodico in abbonamento postale L. 46/04 art. 1 comma 2, DCB BOLOGNA -euro 0,51 - Edito dall’Agesci - Direzione e pubblicità Piazza Pasquale Paoli 18 - 00186 Roma - Direttore responsabile: Sergio Gatti - registrato il 27 febbraio 1975 con il numero 15811presso il Tribunale di Roma - Stampa: Omnimedia,Via Lucrezia Romana, 58 - Ciampino (Roma) - tiratura di questo numero copie 60.000 - Finito di stampare nel novembre 2007

La rivista è stampata su carta riciclataAssociatoall'Unione StampaPeriodica Italiana

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