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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
I.I.S.S.“Piero Gobetti ”LICEO: Scientifico - Linguistico
TECNICO: Amministrazione Finanza Marketing -Meccanica Meccatronica Energia - Informatica e Telecom.
PROFESSIONALE: Servizi Socio Sanitari -Manutenzione e Assistenza Tecnica
Via della Repubblica, 4142019 Scandiano (RE)
tel. 0522 855485/854360fax. 0522 984149
Codice fiscale 91001560357
DOCUMENTO FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Anno Scolastico 2015/2016
Classe V sez. R I.P.S.S.S.
Classe 5R
SOMMARIO
SOMMARIO 2
1. PRESENTAZIONE DELL'ISTITUTO 41.1 Descrizione della scuola 4
2. PRESENTAZIONE DEL CORSO DI STUDI 62.1 Indirizzo “Istituto Professionale per i Servizi Socio - Sanitari” 6
2.2 Progetto di terza area in alternanza scuola/lavoro 7
2.3 Profilo professionale in uscita 13
3. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 153.1 Composizione della classe e provenienza degli studenti 15
3.2 Elenco dei docenti componenti il consiglio di classe e relative discipline insegnate 16
3.3 Composizione del Consiglio di Classe in base alla continuità didattica 17
4. SCHEDA DI PROGETTAZIONE DELLE ATTIVITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE (presente nella copia cartacea a disposizione della Commissione d’Esame)
5. ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA RISPETTO AGLI OBIETTIVI FISSATI (il presente paragrafo sarà integrato nella copia cartacea a disposizione della Commissione d’Esame) 18
5.1 Griglia per l’attribuzione del voto di condotta 19
6. PROGRAMMAZIONI DIDATTICHE DISCIPLINARI 216.1 Programma di Matematica svolto nella classe 5^ R nell’A.S. 2015 – 2016 21
6.2 Programma di Lingua Inglese svolto nella classe 5^ R nell’A.S. 2015 – 2016 23
6.3 Programma di Tecnica Amministrativa ed Economia Sociale svolto nella classe 5^ R nell’A.S. 2015 – 2016 26
6.4 Programma di Diritto e Legislazione Socio - Sanitaria, svolto nella classe 5^ R nell’A.S. 2015 – 2016 29
6.5 Programma di Igiene e Cultura Medico - Sanitaria, svolto nella classe 5^ R nell’A.S. 2015 – 2016 33
6.6 Programma di Seconda Lingua Straniera (Francese) svolto nella classe 5^ R nell’A.S. 2015 – 2016 39
6.7 Programma di Lingua e letteratura italiana nella classe 5^ R nell’A.S. 2015–2016 42
6.8 Programma di Storia nella classe 5^ R nell’A.S. 2015 – 2016 45
6.9 Programma di Religione Cattolica svolto nella classe 5^ R nell’A.S. 2015 – 2016 48
6.10 Programma di Psicologia Generale e Applicata svolto nella classe 5^ R A. S. 2015 – 2016 50
6.11 Programma di Scienze Motorie e Sportive svolto nella classe 5^ R A. S. 2015 – 2016 56
7. SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME 587.1 Scheda informativa relativa alle simulazioni di prima prova (Esame di Stato 2016) 58
2
7.2 Percentuali dei punteggi ottenuti nelle simulazioni di 1° Prova 62
7.3 Scheda informativa relativa alle simulazioni di seconda prova (Esame di Stato 2016) 62
7.4 Percentuali dei punteggi ottenuti nelle simulazioni di 2^ Prova 64
7.5 Scheda informativa relativa alle simulazioni di terza prova (Esame di Stato 2016) 64
7.6 Percentuali dei punteggi ottenuti nelle simulazioni di 3^ Prova 65
7.7 Proposta di scheda informativa relativa alla simulazione di colloquio (Esame di Stato 2016) 66
3
1. PRESENTAZIONE DELL'ISTITUTO
1.1 Descrizione della scuola
L’istituto “Piero Gobetti”, situato in Via della Repubblica 41 a Scandiano, nasce alla fine
degli anni ’70, come sezione distaccata dell’Istituto Tecnico Commerciale “Scaruffi”, di
Reggio Emilia.
Dal 1994 si espande per comprendere il biennio dell’Istituto Tecnico Industriale e le
sezioni del Liceo Scientifico, nati inizialmente come sedi distaccate rispettivamente dell’ITI
“Nobili” e del Liceo Scientifico “Spallanzani” di Reggio Emilia.
Dall’anno scolastico 1997/1998 viene espletato il completamento dell’indirizzo ITI con il
triennio.
Successivamente, in coincidenza dell’innalzamento dell’obbligo scolastico, viene istituita,
dall’anno scolastico 1999/2000, la sezione IPSIA a indirizzo elettronico che, con
l’integrazione del biennio post-qualifica, ha raggiunto per la prima volta il quinquennio di
studi a partire dall’anno scolastico 2003/2004.
Dall’anno scolastico 2009/2010 è sorto l’indirizzo Professionale per i Servizi Sociali, a
partire dall’anno scolastico 2011/2012, è stato attivato l’indirizzo Liceo Linguistico, mentre,
dall’anno scolastico 2014/15 ha visto la luce l’indirizzo informatico dell’Istituto Tecnico.
Attualmente, il Polo Scolastico “P. Gobetti” offre, quindi, la possibilità di scegliere tra sette
diversi indirizzi di studio, ognuno dei quali conserva la propria identità secondo i
programmi ministeriali.
Nell’anno scolastico in corso, la presenza registrata di frequentanti ammonta a 1256
alunni, suddivisi in 58 classi.
L’istituto è ben servito dai mezzi, circondato da un’ampia zona verde. L’edificio consta di
quattro lotti, di cui tre tra loro collegati internamente. Ottime le palestre, a cui si aggiunge
la possibilità di usufruire di strutture comunali (campi da calcio, tennis coperto, piscina
coperta e scoperta, piste di atletica) adiacenti al fabbricato scolastico.
La scuola è dotata, inoltre, di aule attrezzate e numerosi laboratori necessari allo
svolgimento dell’attività didattica quotidiana:
Laboratorio di Chimica
Laboratorio di Fisica
Aula di Disegno
4
Biblioteca dotata di circa 3700 volumi e munita di postazioni PC con
collegamento a Internet
Atelier
Laboratorio Linguistico
Laboratorio Multimediale
Aule dotate di LIM
Laboratorio di tecnologia e meccanica applicata
Laboratorio di sistemi e automazioni industriali
2 Laboratori di elettrotecnica ed elettronica
2 Laboratori informatici
Aula magna attrezzata per convegni, conferenze e proiezioni
L’edificio, privo di barriere architettoniche, assicura il diritto allo studio anche degli alunni in
situazione di handicap, garantendo loro, peraltro, la possibilità di usufruire di un atelier, di
strumenti di lavoro diversificati e di servizi adeguati alle necessità.
L’Istituto si propone di attuare scelte educative aventi come obiettivo la formazione di un
individuo rispettoso delle regole della collettività, consapevole della necessità di
impegnarsi per progredire nella propria crescita culturale e personale, oltre che
nell’acquisizione sia di adeguate competenze, sia di una mentalità aperta e flessibile.
L’ambiente scolastico è orientato alla professionalità e alla fattiva cooperazione tra
docenti; quest’ultima si configura come un elemento fondamentale per rispondere in modo
adeguato alle esigenze formative degli alunni. Nell’odierno periodo storico, caratterizzato
da una grande varietà di mezzi di comunicazione, che richiedono sempre più
incessantemente competenze nuove, un’importante rete comunicativa e cooperativa tra i
docenti diviene la risposta più efficace per essere consapevolmente al passo con la
modernità e per rendere competitiva la scuola.
Al fine di instaurare un positivo confronto e proporre un fattivo contributo alla realtà socio-
economica locale, caratterizzata da un tessuto produttivo di piccole e medie imprese,
l’Istituto si avvale della collaborazione di C.N.A., CERFORM, P.M.I., e ASSOCIAZIONI
INDUSTRIALI per meglio qualificare l’offerta formativa degli studenti e connotare in modo
più puntuale i vari indirizzi di studio. Risultano ormai di consolidata tradizione le iniziative
di formazione e orientamento attivate dalla scuola in collaborazione con le associazioni
imprenditoriali e professionali locali.
5
In tale contesto, in particolare per gli indirizzi professionali, l’Istituto si avvale di diverse
opportunità, offerte dalle aziende e dai servizi presenti sul territorio, per programmare i
periodi di stage durante l’anno scolastico, cosi come previsto dalla normativa vigente, e
proporre esperienze lavorative estive.
L’offerta formativa dell’Istituto è ampliata da corsi pomeridiani di teatro, di lingue, di
informatica e di assistenza nello svolgimento dei compiti per gli alunni in maggior difficoltà;
infine, la scuola condivide in rete con altri istituti superiori della provincia il Progetto
“Passaggi”, il progetto “Ie FP” e il progetto “Integrazione e alfabetizzazione alunni
stranieri”.
2. PRESENTAZIONE DEL CORSO DI STUDI
2.1 Indirizzo “Istituto Professionale per i Servizi Socio - Sanitari”
L’indirizzo “Servizi Socio-Sanitari” è un corso di studio d’istruzione superiore della
durata di cinque anni, che si conclude con il rilascio di un diploma di maturità. Al termine
del quinquennio lo studente possiede una preparazione culturale di base, conoscenze e
competenze tecnico-professionali riferite ai Servizi Socio-Sanitari, con particolare
attenzione a quelli presenti sul territorio, sia di natura pubblica, che privata.
Il corso prevede discipline comuni, per garantire allo studente una formazione di carattere
generale, e discipline di indirizzo, a carattere specialistico, in ambito socio-psicologico e
medico-scientifico.
Aree di competenza del Diplomato in Servizi Socio-Sanitari
Le competenze che il corso di studi provvede a conferire possono essere sintetizzate
come segue:
la collaborazione alla gestione di progetti di un’impresa sociale;
l’igiene, la profilassi, la prevenzione delle patologie di rilevanza sociale e nelle varie
fasce d’età, al fine di promuovere un corretto stile di vita delle persone;
la tutela della persona in situazione di handicap o in situazione di disagio e del suo
nucleo familiare;
6
la promozione di reti di supporto all’inclusione sociale;
la raccolta, la conservazione e la trasmissione dei dati dell’attività professionale,
con adeguati strumenti, anche ai fini del miglioramento della qualità del servizio.
Organizzazione orario scolastico
Area delle discipline comuni di formazione umanistica e scientifica
MATERIE DI STUDIO ORE SETTIMANALI VALUTAZIONE IV ANNO V ANNO
Italiano 4 4 Voto unico
Storia 2 2 Voto unico
Matematica 3 3 Voto unico
Lingua straniera (Inglese) 3 3 Voto unico
Seconda Lingua straniera (Francese) 3 3 Voto unico
Scienze Motorie e Sportive 2 2 Voto unico
Religione 1 1 Voto unico
TOTALE ORE 18 18TABELLA 1: AREA DELLE DISCIPLINE COMUNI
Area delle discipline di indirizzo
MATERIE DI STUDIO ORE SETTIMANALI VALUTAZIONE
IV ANNO V ANNOPsicologia Generale ed Applicata 5 5 Voto unico
Diritto e Legislazione Socio - Sanitaria 3 3 Voto unico
Tecnica Amministrativa ed Economia Sociale 2 2 Voto unico
Igiene e Cultura Medico-Sanitaria 4 4 Voto unico
TOTALE ORE 14 14TABELLA 1: AREA DELLE DISCIPLINE DI INDIRIZZO
2.2 Progetto di terza area in alternanza scuola/lavoro
Il presente progetto, effettuato in partnership con le strutture private e pubbliche, tra cui
quelle gestite direttamente dai diversi Comuni del territorio, risponde pienamente alle
necessità del nostro comprensorio, che da sempre si è distinto nel rispondere alle
esigenze del Welfare sociale.7
Fin dagli anni sessanta, con l’apertura delle prime scuole dell’infanzia, seguita nel 1971
dagli “asili nido”, ha inizio, nella città di Reggio Emilia, e in alcuni Comuni del
Comprensorio ceramico, un’esperienza innovativa, in cui è stato elaborato e attuato un
progetto pedagogico e culturale, che da anni costituisce un riferimento d’intesa e vitalità.
Da quel momento tutti i Comuni della Provincia hanno elaborato la medesima esperienza,
ancora oggi, oggetto di interesse, studio e confronto da parte di insegnanti, pedagogisti,
ricercatori, amministratori, personalità della politica e della cultura provenienti da tutta Italia
e da ogni parte del mondo.
Dagli anni ottanta, si sviluppa una particolare attenzione verso il mondo degli anziani e
tutte le problematiche correlate all’invecchiamento demografico.
Quindi, a partire dai primi anni ‘80 sorgono strutture sia a livello residenziale, che semi-
residenziale, affiancate al servizio domiciliare.
Oggi, nel nostro territorio, possiamo vantare centri d’eccellenza in questo campo con
l’aggiunta di diversi centri diurni e Residenze Specializzate assistite per tutti coloro che
soffrono di malattie cognitive degenerative (R.S.A.).
Inoltre si evidenzia una notevole attenzione alla disabilità, in quanto ogni Comune si è
adoperato per favorire l’aspetto assistenziale anche in questo campo, sia per il disabile
mentale, fisico, che sensoriale.
L’iter della riforma dell’Istruzione Professionale, iniziato con la legge n. 133/2008 e
conclusosi con il DPR n.87 del 15-03-2010 ci porta a una grande motivazione nel
proseguire l’obiettivo didattico di preparare nel nostro Istituto personale idoneo e
soprattutto competente, che sappia rispondere al profilo e alle mansioni professionali
delineate dalla riforma stessa. La legge 107/2015 spinge molto nella direzione di fare
svolgere agli allievi esperienze concrete di stage e di tirocini di alternanza scuola lavoro.
Il settore dei servizi alla persona è uno degli ambiti più adatti per sperimentare lo stretto
raccordo degli istituti professionali con il mondo del lavoro, non solo per rilanciare il ruolo
formativo a livello educativo, ma anche come occasione per la creazione di nuovi profili
professionali.
Un rapporto organico tra istituti professionali, mondo del lavoro e delle professioni
contribuisce a definire una concreta costruzione dell’offerta formativa, in linea con le
direttive legislative, alla partecipazione attiva del contesto produttivo e alla realizzazione di
esperienze formative personalizzate.
8
La collaborazione facilita lo scambio di informazioni aggiornato sui fabbisogni formativi in
itinere, sulle competenze specifiche richieste e sulle concrete opportunità di inserimento
lavorativo.
In questo contesto, si è consolidata l’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro, come
azione di orientamento prima dell’ uscita dal sistema formativo e come occasione per
verificare aspirazioni, competenze e abilità, in funzione dell’ occupazione dei giovani.
Il progetto di alternanza scuola-lavoro, iniziato in classe terza, è stato realizzato in
collaborazione con le strutture di servizi per anziani e disabili, i servizi statali, comunali, le
aziende cooperative del terziario sociale e centri educativi privati.
Seguendo le indicazioni normative contenute nell’accordo Stato-Regioni, sulla figura
dell’operatore socio-sanitario, le 120 ore annue di esperienza lavorativa sul campo a
stretto contatto con gli operatori delle strutture assistenziali del territorio sono servite a:
- definire maggiormente il profilo educativo culturale e professionale di ogni allievo;
- permettergli di acquisire crediti formativi utili anche per l’acquisizione del patentino
OSS, nell’ambito delle azioni di riqualificazione che seguiranno l’acquisizione del
diploma d’istruzione secondaria superiore.
Le conoscenze disciplinari si sono integrate con l’acquisizione di competenze di carattere
teorico nell’ambito della sicurezza sul lavoro e delle abilità operative apprese, oltre che
delle azioni e relazioni interpersonali intessute nell’agire concreto all’interno di strutture
assistenziali, in modo che lo studente diventi costruttore di sé stesso, della sua esperienza
umana, sociale e professionale, combinando il sapere essere col fare consapevole e con
l’agire propositivo e motivato a favore della società.
Nella progettazione del percorso formativo sono state evidenziate le metodologie che
valorizzano, a fini orientativi e formativi, le esperienze di integrazione tra AUSL, scuola e
mondo del lavoro, quali visite aziendali, stage, tirocini di orientamento ed esperienze di
alternanza scuola lavoro, rivolte al mondo dell’infanzia, della disabilità e della terza età.
Il percorso formativo organico che si è inteso costruire si è basato su una progettazione
condivisa che, partendo dal contesto territoriale dei servizi di welfare, ha consentito di
individuare i bisogni cui far fronte con l’acquisizione di nuove competenze professionali e
nuove abilità.
Il modello della “rete territoriale” tra scuole, enti locali, terzo settore, associazioni di
volontariato è strumento che facilita i contatti con le famiglie in difficoltà e che, grazie alla
capacità di fare sistema, contrasta la dispersione di risorse umane e facilita condizioni che
favoriscano l’inclusione.9
Le competenze del tecnico dei servizi socio-sanitari si sono evolute nel tempo e si sono
articolate tra intervento igienico sanitario, sociale, assistenza diretta e aiuto domestico.
Esse richiedono di saper gestire un contesto relazionale con colleghi e pazienti, che va
necessariamente sperimentato concretamente nella dimensione operativa del servizio alla
persona in struttura.
Da un punto di vista pedagogico, nel processo di costruzione dell’identità personale,
l’adolescente necessita di essere guidato ad affrontare e risolvere una serie di problemi
che riguardano diversi aspetti dell’esistenza:
- organizzare e dare senso alla propria esperienza;
- essere in grado di costruire relazioni interpersonali significative e costruttive;
- essere autonomo nelle scelte di identità;
- formulare giudizi morali e scegliere di adottare condotte eticamente connotate.
In ambito educativo-didattico la proposta di alternanza scuola-lavoro in nidi e scuole
dell’infanzia, ha consentito a ciascun allievo di:
- sviluppare un senso di auto-efficacia
- sviluppare sensibilità verso la “cura della persona”;
- acquisire maggiore consapevolezza, attraverso un passaggio graduale, dei bisogni delle
persone in difficoltà;
- sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto,
cooperazione e senso di responsabilità nell’esercizio del proprio ruolo;
- sperimentare e acquisire competenze tecniche di animazione sociale, ludica e culturale
che potranno essere utilizzate in contesti diversi.
STRUTTURA DEL PROGETTO
LEZIONI IN AULATIROCINIO
FINALIZZATOTOTALE
PRIMO CICLO
3°ANNO12 ORE 90 ORE 102 ORE
SECONDO CICLO
4°ANNO12 ORE 108 ORE 120 ORE
TERZO CICLO
5°ANNO12 ORE 108 ORE 120 ORE
TOTALE PROGETTO
342 ORE
10
CALENDARIO ALTERNANZA SCUOLA – LAVOROPRIMO CICLO A.S. 2013/2014
MODULO OREPREPARAZIONE STAGE – sicurezza del lavoro 10
TIROCINIO FORMATIVO dal 28/11 al 19/12/2013 90
FEEDBACK 2
TOTALE 102
SECONDO CICLO A.S. 2014/2015
MODULO OREPREPARAZIONE STAGE patentino pasti ausl– bls e rianimazione
cp/patentipaspsomministrazione p
10
TIROCINIO FORMATIVO dal 02/02 al 23/02/2015 108
FEEDBACK 2
TOTALE 120
TERZO CICLO A.S. 2015/2016
MODULO OREPREPARAZIONE STAGE – patentino distribuzione pasti 10
TIROCINIO FORMATIVO dal 03/11 al 22/11/2015 108
FEEDBACK 2
TOTALE 120TIROCINIO FINALIZZATO A.S. 2015/2016Nella tabella che segue sono riportate le aziende coinvolte nel progetto.
AZIENDA
1 CORESS COOP SOCIALE
2 CASA CARITÀ CASTELLARANO
3 COOP. SOCIALE “LA PINETA”
4 SAN GAETANO SOCIETÀ. COOP. SOCIALE
5 COMUNE DI SCANDIANO (ssu Unione TRESINARO SECCHIA)
11
6 CIRCOLO IPPICO LO STRADELLO
7 GULLIVER SOCIETÀ. COOP. SOCIALE
8 CASA DI RIPOSO GIOVANNI XXIII
9 COOPERATIVA SOCIALE MADRE TERESA (REGGIO EMILIA)
10 COOPELIOS SOCIETÀ COOPERATIVA
11 PALESTRA DINAMICA – I BRIGANTI
12 CASA DELLA CARITA’ (SCANDIANO)
13 ZORA SOCIETÀ COOP. SOCIALE
14 CENTRO DIURNO (SCANDIANO)
15 FONDAZIONE CASA FAMIGLIA MATTIOLI-GARAVINI onlus
Attività integrative curricolari ed extracurricolari
Orientamento universitario
- 04 dicembre 2015, dalle 12,00 alle 13, 13, IULM (MI);
- 18 dicembre 2015, dalle 11, 00 alle 13, 30, UNIPARMA;
- 28 gennaio 2016 UNITOUR PARMA (salone dell’orientamento);
- 11 febbraio 2016 UNIMORE ORIENTA;
- 12 marzo 2016, dalle 11, 00 alle 13, 00, UNIVERSITA’ CATTOLICA (MI)
Corso di primo soccorso
- 1 aprile 2016 dalle ore 9, 00 alle ore 12, 00;
- 13 aprile 2016 dalle ore 8, 00 alle ore 10, 00;
- 27 aprile 2016 dalle ore 8, 00 alle ore 10, 00;
- 11 maggio 2016 dalle ore 8, 00 alle ore 10, 00
Uscite didattiche
- 24 ottobre 2015 In relazione al progetto “Mi fido di te” visione dello spettacolo
“Oscar e la dama in rosa”, presso il teatro Regiò di Reggio Emilia;
12
- 28 settembre 2015 - in occasione della “Settimana della salute mentale” -
partecipazione alla proiezione del film “Elling” – regia di P. Naess, presso il Cinema
Rosebud di Reggio Emilia;
- 27 Gennaio 2016: in occasione del Giorno della Memoria, visione del film “L’uomo
per bene. Le lettere segrete di Himmle”, presso il cinema teatro Boiardo,
Scandiano.
Progetti, testimonianze e interventi di esperti
- 26 gennaio 2016: progetto “Martina”;
- 8 febbraio 2016: incontro orientativo con i carabinieri di Scandiano;
- 17 marzo 2016: Incontro con Eusebio Di Francesco, allenatore del Sassuolo calcio,
presso il Pala Regnani di Scandiano
- 06/04/2016: presentazione del libro “la mia vita su due ruote” di Maria Teresa de
Luca, ex alunna dell’I.I.S.S “Gobetti”
Stage – alternanza scuola lavoro
- Dal 3 al 22 novembre 2015.
2.3 Profilo professionale in uscita
Il diplomato dell’indirizzo Professionale dei Servizi Socio - Sanitari ha acquisito una
preparazione culturale criticamente consolidata e coerente con la specificità della sua
formazione professionale.
Conoscendo la complessità dello stato di bisogno delle diverse età e delle svariate
situazioni personali, raggiunge competenze per adeguarsi alle necessità e alle richieste
delle persone con cui deve confrontarsi: è, pertanto, in grado di inserirsi con responsabilità
auto-sufficienti in strutture sociali, sia pubbliche che private, operanti sul territorio,
adattandosi al modello organizzativo dei singoli enti.
Il “Tecnico dei Servizi Socio Sanitari” collabora alla pianificazione delle attività dei servizi
socio-assistenziali; fornisce assistenza diretta alle persone, collaborando anche
nell'esercizio di prestazioni igienico-sanitarie e nella cura degli ambienti. È in grado di
programmare interventi mirati in ordine alle esigenze fondamentali della vita quotidiana e
dei momenti di svago, curandone l’organizzazione e valutandone l’efficacia.
13
Svolge attività d'indirizzo e coordinamento nella struttura in cui opera, collaborando con le
altre figure professionali.
Con l’esperienza anche pratica (acquisita attraverso gli stage), inizia ad essere in grado di
recepire le nuove istanze emergenti dal sociale e di rilevare problemi, contribuendo a
fornire soluzioni consone dal punto di vista giuridico, organizzativo, psicologico e igienico-
sanitario e promuovendo iniziative adeguate per rimuovere gli stati di bisogno degli utenti.
In sintesi, il ciclo di studi è finalizzato all’acquisizione di saperi e capacità operative che gli
consentano di:
essere in grado di comprendere i bisogni socio-sanitari delle persone e delle
comunità;
organizzare interventi finalizzati all’inclusione sociale di persone, comunità e fasce
deboli e contribuire alla realizzazione di piani di intervento personalizzati;
saper valutare la qualità del servizio offerto, allo scopo di migliorarlo e saperne
valorizzare le risorse;
utilizzare i linguaggi delle lingue straniere con particolare riferimento al settore;
entrare in relazione con strutture pubbliche e private del settore socio-sanitario
presenti nel territorio anche per orientare gli utenti verso i servizi che meglio
rispondono ai loro bisogni.
14
3. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
3.1 Composizione della classe e provenienza degli studenti
Elenco studenti
TABELLA 3: COMPOSIZIONE DELLA CLASSE
15
3.2 Elenco dei docenti componenti il consiglio di classe e relative discipline insegnate
COMPONENTE MATERIAProf. Martino Santillo Italiano e Storia
Prof.ssa Arianna Chiatti Matematica
Prof.ssa Vincenza Paribuono Lingua straniera (Inglese)
Prof.ssa M. Laura Cogliandro Psicologia Generale e Applicata
Prof. Guido Prospero Fiaccadori Diritto e Legislazione Socio Sanitaria
Prof. Prof. Vittorio Ierardi Tecnica Amministrativa ed Economia Sociale
Prof. Pietro Copelli Igiene e Cultura Medico Sanitaria
Prof.ssa M. Paola Fedolfi Scienze Motorie e Sportive
Prof.ssa Laura Braghiroli Seconda Lingua Straniera (Francese)
Prof. Davide Attesti Religione
Prof.ssa Letizia Ferrari Sostegno
Prof.ssa Cristina Caroppo Sostegno
Prof.ssa Sabrina Marano
(Sostituita dal Prof Angelo
Tedesco e successivamente dalla
prof.ssa Ferrarini Jennhy) Sostegno
Coordinatore di classe Prof. Pietro CopelliSegretario Prof. Guido Prospero FiaccadoriDirigente Scolastico Dott. Fausto Fiorani
TABELLA 4: COMPONENTI CONSIGLIO DI CLASSE E RELATIVE DISCIPLINE
16
3.3 Composizione del Consiglio di Classe in base alla continuità didattica
Discipline A.S. 2014/2015 (classe 4a) A.S. 2015/2016 (classe 5a)
Italiano / Prof. Martino Santillo
Storia / Prof. Martino Santillo
Matematica Prof.ssa Arianna Chiatti Prof.ssa Arianna Chiatti
Psicologia Generale e
ApplicataProf.ssa M. Laura Cogliandro Prof.ssa M. Laura Cogliandro
Inglese Prof.ssa Vincenza Paribuono Prof.ssa Vincenza Paribuono
Seconda Lingua:
FranceseProf.ssa Laura Braghiroli Prof.ssa Laura Braghiroli
Igiene e Cultura
Medico Sanitaria Prof. Pietro Copelli Prof. Pietro Copelli
Tecnica
Amministrativa ed
Economia Sociale
/ Prof. Vittorio Ierardi
Diritto e Legislazione
Socio – Sanitaria
Prof. Guido Prospero
Fiaccadori
Prof. Guido Prospero
Fiaccadori
Scienze Motorie e
SportiveProf.ssa Maria Paola Fedolfi Prof.ssa Maria Paola Fedolfi
Religione / Prof. Davide Attesti
TABELLA 5: COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE IN BASE ALLA CONTINUITA’ DIDATTICA
17
5. ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA RISPETTO AGLI OBIETTIVI FISSATI
Il lavoro collegiale si è basato essenzialmente sulla tipologia tradizionale del Consiglio di
Classe.
In relazione alle singole discipline, la definizione degli obiettivi formativi, dei programmi per
il loro conseguimento, dei criteri di valutazione, dei testi da adottare, è stata curata dai
singoli insegnanti, in base alle esperienze pregresse, e alle indicazioni raccolte e
scambiate durante le riunioni per indirizzo e per materia di inizio anno, cercando di
sincronizzare lo svolgimento dei contenuti dei singoli programmi propedeutici ad altre
materie, valorizzando così i collegamenti interdisciplinari.
In particolare, per il recupero delle carenze riscontrate nel corso del 1° quadrimestre, sono
state utilizzate le seguenti modalità:
Materia Tipologia attività [ore] Alunni Storia Studio individuale 2
Matematica Studio individuale 6
Psicologia Generale e
Applicata Studio individuale 3
Lingua straniera (inglese) Studio individuale 5
Seconda Lingua straniera
(francese) Studio individuale 2
Scienze motorie e sportive Studio individuale 1TABELLA 6: DATI NUMERICI E MODALITA’ DI RECUPERO DEI DEBITI DEL PRIMO QUADRIMESTRE
Le attività curriculari e l’organizzazione della didattica hanno seguito procedure di lezione
tradizionale in aula, usufruendo anche dell’utilizzo del Laboratorio Linguistico.
18
5.1 Griglia per l’attribuzione del voto di condotta Come deliberato dal collegio Docenti del 23 maggio 2014, il voto di comportamento è
attribuito dall’intero Consiglio di Classe sulla base della griglia di seguito riportata.
19
20
6. PROGRAMMAZIONI DIDATTICHE DISCIPLINARI
Di seguito vengono riportati i contenuti sviluppati e gli obiettivi raggiunti in ciascuna
disciplina, relativa al piano di studi del quinto anno.
ISTITUTO SUPERIORE STATALE“P. GOBETTI”
SCANDIANO (RE).
Indirizzo: Istituto Professionale per i Servizi Socio - Sanitari
6.1 Programma di Matematica svolto nella classe 5^ R nell’A.S. 2015 – 2016
DOCENTE: Arianna Chiatti
Funzioni- Classificazione delle funzioni e ripasso dello studio grafico delle principali
caratteristiche: dominio, intersezione con gli assi, positività/negatività,
crescenza/decrescenza, massimi e minimi assoluti e relativi, asintoti.
- Calcolo del dominio di funzioni razionali intere e fratte, irrazionali intere e fratte,
esponenziali e logaritmiche.
- Calcolo dell’intersezione con gli assi di funzioni razionali e irrazionali, intere e fratte
- Determinazione degli intervalli di positività di funzioni razionali e irrazionali, intere e
fratte.
Limiti- Definizione di limite di una funzione f(x) per x tendente ad un valore finito.
- Definizione di limite di una funzione f(x) per x tendente a più o meno infinito.
- Limite destro e sinistro per una funzione.
- Rappresentazione del limite della funzione sul piano cartesiano.
- Individuazione su un grafico dei limiti agli estremi del dominio.
- Costruzione di grafici in base a richieste specifiche (dominio, positività, limiti).
21
- Calcolo dei limiti per sostituzione.
- Riconoscimento delle forme indeterminate +∞-∞, ∞/∞, 0/0.
- Risoluzione delle forme indeterminate +∞-∞, ∞/∞.
- Asintoti orizzontali, verticali, obliqui di funzioni razionali intere e fratte.
- Studio del grafico di funzioni razionali intere e fratte.
- Studio del grafico di semplici funzioni irrazionali.
- Continuità delle funzioni.
- Punti di discontinuità di prima, seconda, terza specie: riconoscimento sul grafico e
mediante il calcolo in casi semplici (funzioni definite a tratti).
Gli argomenti sono stati trattati lavorando principalmente dal punto di vista grafico.
Le definizioni di limite sono state date attraverso gli intorni ma non sono stati enunciati i
teoremi sui limiti.
Sono state svolte una simulazione di terza prova e una simulazione di interrogazione
orale, entrambe valutate.
Scandiano, 15 maggio 2016 Il docente
Arianna Chiatti
22
ISTITUTO SUPERIORE STATALE
“P. GOBETTI”
SCANDIANO (RE).
Indirizzo: Istituto Professionale per i Servizi Socio - Sanitari
6.2 Programma di Lingua Inglese svolto nella classe 5^ R nell’A.S. 2015 – 2016
DOCENTE: Vincenza Paribuono
ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI
A) SOCIAL ISSUES
- Dal libro di testo F. Cilloni, D. Reverberi, Close Up On New Community Life, ed.
Zanichelli:
TACKLING HOT ISSUES
Drug, alcohol and smoke
Drug abuse and addiction (p. 214-215)
Women and drinking (p.216)
Driving and drinking (p.216)
Binge-drinking teens (p.217)
Smoke and passive smoking (p.218)
Teetotalism ( from: www.telegraph.co.uk- fotocopia)
Eating disorders
Anorexia, bulimia and binge-eating (p.220-223)
Thinspiration sites ( from: www.telegraph.co.uk- fotocopia)
23
Us and them
Obama's Iftar dinner speech (August 13, 2010- p. 226 + video)
The integration model of Riace (p. 324)
Homeless (p. 229)
MEETING SPECIAL NEEDS
Dyslexia (p112, p. 355)
Autism (p.113, p. 355)
Deaf-blind (p.114 + FAQs on www.aadb.org)
AAT (Animal-Assisted therapy) (p. 116)
Epilepsy (p. 118-120, p.356)
Duchenne muscular dystrophy (p.356-357)
Down syndrome (p. 122)
Facing the challenge (p. 124-128)
Educational opportunities for special needs in the UK (p. 131)
The working role, a social citizenship for the adult with Down syndrome (p. 133)
LOOKING INTO THE JOB
A career in social work (p. 249)
Effective communication (p. 256)
My placement experience (p. 263-264)
Europass CV (p. 269)
Burnout (p. 279-280)
24
B) CULTURE
World War II (fotocopie)
The Holocaust (fotocopie)
Elie Wiesel , “Never shall I forget” (video + fotocopia)
C) ARTICLES
COP21 in Paris ( from: www.telegraph.co.uk- fotocopia)
Schengen agreement (from: www.telegraph.co.uk- fotocopie)
Paris attacks of November 13 (videos and articles on www.bbc.co.uk )
Alan Kurdi (from www.time.com – fotocopia)
Cologne new Year assaults (from: www.bbc.co.uk - fotocopia)
N.B: Le verifiche scritte hanno preso in esame, per l' abilità di lettura e comprensione del testo , articoli autentici (prevalentemente di attualità), tratti dai siti internet di quotidiani inglesi e americani. Pertanto è stato consentito l' uso del dizionario nello svolgimento delle prove.
Il Docente
Scandiano, 15/05/2016 Vincenza Paribuono
25
ISTITUTO SUPERIORE STATALE“P. GOBETTI”
SCANDIANO (RE).
Indirizzo: Istituto Professionale per i Servizi Socio - Sanitari
6.3 Programma di Tecnica Amministrativa ed Economia Sociale svolto nella classe 5^ R nell’A.S. 2015 – 2016
DOCENTE: Vittorio Ierardi
Testo: Astolfi & Venini, Nuovo Tecnica Amministrativa & Economia Sociale, Vol. 2,
Tramontana Editore.
Obiettivi minimi richiesti (contenuti essenziali della disciplina)Conoscere le principali caratteristiche delle aziende del settore no-profit, le principali
funzioni svolte dagli enti assistenziali e previdenziali. Conoscere le principali tipologie di
contratto di lavoro e i principali elementi che costituiscono la retribuzione dei dipendenti.
Modulo 1. L’economia sociale: principi teorie e soggetti.
Unità 1. Il sistema economico e i suoi settori.o Il sistema economico e la sua evoluzione;
o I tre settori del sistema economico;
o Il “settore pubblico”;
o Il “settore for profit”;
o Il “settore no profit”.
Unità 2. Le organizzazioni del settore no-profit.o Le organizzazioni non lucrative di utilità sociale;
o Le cooperative sociali;
o L’impresa sociale;
o Le associazioni di volontariato.
26
Modulo 2. Il sistema previdenziale e assistenziale.
Unità 1. Il sistema di sicurezza sociale.o Il Welfare State;
o Gli interventi pubblici di protezione civile;
o La protezione sociale in Italia.
Unità 2. Le assicurazioni sociali obbligatorie.o Il sistema di previdenza sociale;
o I rapporti con l’INPS;
o I rapporti con l’INAIL;
o La tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.
Modulo 3. La gestione delle risorse umane.
Unità 1. Il rapporto di lavoro dipendente.o Le fonti giuridiche del rapporto di lavoro;
o I diritti dei lavoratori subordinati;
o Il sistema contrattuale;
o Le forme principali di lavoro dipendente;
o Il contratto di apprendistato;
o I piani e le fonti di reclutamento del personale;
o La selezione degli aspiranti;
o L’inserimento dei nuovi assunti;
o La formazione e l’addestramento del personale.
Unità 2. L’amministrazione del personale.o I libri obbligatori per il datore di lavoro;
o Gli elementi della retribuzione;
o L’assegno per il nucleo familiare;
o Il periodo di prova;
o Le ferie;
o Il lavoro straordinario, notturno e festivo;
o I congedi parentali;
27
o L’estinzione del rapporto di lavoro;
o Il trattamento di fine rapporto (TFR).
Modulo 4. Le aziende del settore socio-sanitario.
Cenni
Unità 1. Le strutture organizzative delle aziende del settore socio-sanitario.o L’organizzazione nelle aziende del settore socio-sanitario;
Unità 2. La qualità della gestione delle aziende socio-sanitarie.o La gestione per progetti;
o La qualità dei servizi.
Il Docente
Scandiano, 15/05/2016 Vittorio Ierardi
28
ISTITUTO SUPERIORE STATALE“P. GOBETTI”
SCANDIANO (RE).
Indirizzo: Istituto Professionale per i Servizi Socio - Sanitari
6.4 Programma di Diritto e Legislazione Socio - Sanitaria, svolto nella classe 5^ R nell’A.S. 2015 – 2016
DOCENTE: Guido P.Fiaccadori
Testo MESSORI-RAZZOLI
“PERCORSI DI DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO SANITARIA”, CLITT, VOL. 2
Modulo 1: Percorsi di diritto commerciale: Imprenditore, impresa e società lucrative
U.d. 1: L’attività di impresa e le categorie di imprenditori1. L’imprenditore
2. L’imprenditore commerciale
3: L’azienda
4: La società in generale
5. Capitale sociale e patrimonio sociale
Modulo 2: Le società mutualistiche
U.d. 1: Le società cooperative1. Il fenomeno cooperativo
2. Gli elementi caratterizzanti la società cooperativa
3. La disciplina giuridica e i principi generali
4. Gli utili e i ristorni
5. La cooperativa a mutualità prevalente come società a regime fiscale agevolato
6. I soci e la loro partecipazione
7. Gli organi sociali
29
8. La società cooperativa europea
9. Le mutue assicuratrici
U.d. 2: Le cooperative sociali1. Il ruolo del terzo settore e la sua evoluzione
2. Lo scopo mutualistico e la costituzione delle cooperative sociali
3. Le cooperative sociali di tipo “A” e di tipo “B” e l’oggetto sociale
4. I possibili interventi delle cooperative sociali di tipo “A” e di tipo “B”
5. Caratteristiche e ruolo dei soci
6. Cooperative sociali e affidamento dei servizi pubblici
7. Il fenomeno della cooperazione sociale in Italia
Modulo 3: I principali contratti dell’imprenditore
U.d. 1: Il contratto in generale1. Il contratto e l’autonomia contrattuale
2. Gli elementi del contratto
3. L’appalto
Modulo 4: I rapporti tra autonomie territoriali e organizzazioni non profit
U.d. 1: Il principio di sussidiarietà e la Legge costituzionale n. 3 del 20011. Contenuto ed evoluzione del principio di sussidiarietà
2. Sussidiarietà verticale e sussidiarietà orizzontale
3. La concreta applicazione della sussidiarietà orizzontale
4. La Legge costituzionale n. 3 del 2001 e la sua attuazione
U.d. 2. Le autonomie territoriali nella riforma costituzionale 1. L’autonomia degli enti territoriali
2. La Regione
3. Rapporti tra Stato, Regioni ed Enti Locali
U.d. 3: La funzione del benessere e lo sviluppo del settore non profit1. Lo Stato sociale e le funzioni del benessere
2. Il riparto di competenze tra Stato ed Enti locali nel sistema di protezione sociale30
3. La crisi del Welfare State: aspetti economici e organizzativi
4. Identità e ruolo del terzo settore
5. Il nuovo Welfare e le reti sociali
U.d. 4: L’impresa sociale e le tipologie di Forme associative1. L’impresa sociale
2. Le associazioni
3. Le organizzazioni di volontariato (Odv)
4. Le associazioni di promozione sociale (ASP)
5. Le organizzazioni non governative (ONG)
6. Le cooperative sociali
Modulo 5: Il modello organizzativo delle reti socio-sanitarie
U.d. 1: La programmazione territoriale per la salute e il benessere1. La rete di servizi sociali e la legge n. 328 del 2000
2. La gestione dei servizi socio - sanitari
3. La programmazione sociale: il Piano di zona, l’accordo di programma e la co-
progettazione
4. Il sistema di finanziamento dei servizi sociali
5. I meccanismi di finanziamento del terzo settore
U.d. 2: La qualità dell’assistenza e le modalità di affidamento dei serviziL’autorizzazione e l’accreditamento
Lo strumento dell’accreditamento come regolatore del mercato sociale
Le modalità di affidamento dei servizi sociali al terzo settore
Modulo 6: Deontologia professionale e la tutela della privacy
U.d. 1: il ruolo e i principi etici delle professioni sociali e socio-sanitarie1. Il lavoro sociale
2. L’etica e la deontologia del lavoro sociale
3. L’individuazione delle professioni sociali e socio sanitarie
4. La formazione delle professioni sociali e socio-sanitarie
31
5. Le figure professionali sociali di base a formazione regionale
6. Le professioni sociali di formazione universitaria
7. Le professioni dell’integrazione socio-sanitaria
U.d. 2: Le leggi sulla privacy e il trattamento dei dati1. Dalla L. n. 675 del 1996 al Codice privacy
2. Il diritto alla protezione dei dati personali
3. Il trattamento dei dati modalità e adempimenti
4. Il trattamento dei dati sanitari
5. Il ruolo del Garante e la responsabilità per illecito nel trattamento dei dati principali
6. Diritto d’accesso e riservatezza
7. La protezione dei dati nei servizi sociali e socio-sanitari
Il Docente
Scandiano, 15/05/2016 Guido Prospero Fiaccadori
32
ISTITUTO SUPERIORE STATALE“P. GOBETTI”
SCANDIANO (RE).
Indirizzo: Istituto Professionale per i Servizi Socio - Sanitari
6.5 Programma di Igiene e Cultura Medico - Sanitaria, svolto nella classe 5^ R nell’A.S. 2015 – 2016
DOCENTE: Pietro Copelli
OBIETTIVI EDUCATIVI E CONOSCENZE
1. Consolidare il comportamento corretto e costruttivo verso compagni ed insegnanti;
2. rafforzare modalità di partecipazione attiva e ordinata alle attività proposte;
3. Migliorare la capacità di collaborare in modo attivo ed interattivo in un gruppo di
lavoro, imparando ad accogliere suggerimenti, osservazioni, le interpretazioni altrui
con spirito critico e costruttivo;
4. Migliorare l’autonomia nel lavoro personale e la capacità di autovalutazione;
5. Conoscere i contenuti e le tecniche operative proposte;
6. Formare una cultura di base anche sulle tematiche più recenti e su quelle a
carattere interdisciplinare.
OBIETTIVI EDUCATIVI: CAPACITA’
1. Riconoscere le caratteristiche multifattoriali e multidimensionali della condizione di
benessere psico – fisico e sociale;
2. riconoscere le più frequenti patologie del minore e dell’anziano;
3. individuare le caratteristiche principali dello sviluppo fisico del minore;
4. identificare metodi, mezzi, scopi di azioni rivolte all’igiene di ambienti e persone;
5. riconoscere i bisogni e le problematiche del minore, dell’anziano, della persona con
disabilità, della persona con disagio psichico, dei nuclei familiari in difficoltà;
6. distinguere i metodi di profilassi diretta e indiretta;
33
7. individuare i parametri di valutazione dello stato della salute funzionale;
8. riconoscere i fattori eziologici delle malattie che portano a disabilità;
9. individuare le strategie e gli strumenti più opportuni ai fini della prevenzione.
OBIETTIVI DIDATTICI: COMPETENZE
1. Saper inquadrare e integrare nuovi contenuti della disciplina in un contesto unitario;
2. saper produrre sintesi scritte e saper relazionare oralmente in modo sintetico su
argomenti teorici o su osservazioni sperimentali, contesti, concetti ed esperienze;
3. saper esporre, commentare e argomentare in modo analitico argomenti teorici;
4. saper utilizzare le conoscenze e le competenze scientifiche acquisite a scuola per
vagliare e correlare le informazioni scientifiche ricevute in altri contesti (tramite
mass-media, materiali di approfondimento …)
CONTENUTI E FASI DEL CURRICOLO
1° QUADRIMESTRE
Primo moduloAnoressia e bulimia cap.5.7
Fasi di sviluppo fisico dell’età evolutiva
1.1 Crescita e sviluppo cap. 6.1
- Fasi dell’età evolutiva, fattori endogeni ed esogeni.
1.2 Caratteristiche della crescita e dello sviluppo cap. 6.2
- Rapporto peso, statura, proporzioni corporee.
1.3 Fattori che influenzano la crescita e lo sviluppo cap. 6.3
- Ereditarietà, nazionalità e razza, condizioni socio-ambientali, sesso, famiglia, sviluppo
motorio, sviluppo cognitivo, assistenza ai genitori.
1.4 Piano di assistenza sanitaria pediatrica cap. 6.4
- Prevenzione neonatale: profilassi neonatale, profilassi della malattia emorragica
neonatale, osservazione transazionale, pulsazione cardiaca e respirazione, pressione
sanguigna, temperatura corporea, peso e altezza, circonferenza cranica;
- I farmaci nel bambino;
- Igiene del neonato: cordone ombelicale, tecnica del bagno, abbigliamento, semplici
misure di sicurezza.
34
Secondo modulo
Epidemiologia, eziologia e prevenzione delle malattie più diffuse nella popolazione.
2. 1 Il diabete e le sue complicanze cap. 7.1
- Fisiopatologia, sintomi e segni classificazione, diabete infantile di tipo due, senile,
gestazionale, epidemiologia, diagnosi, prevenzione, terapia, rischi e complicanze,
procedure per la determinazione della glicemia e della glicosuria, cheto acidosi diabetica,
assunzione di insulina, trattamento chirurgico.
2.2 Le Cardiopatie ischemiche cap.7.2
- Aterosclerosi, ipertensione, cardiopatie ischemiche, infarto del miocardio, le aritmie,
alimentazione, esami strumentali.
2.3 I tumori cap.7.3
- Neoplasie, tumori benigni e maligni, metastasi, cause, epidemiologia, virus e neoplasie,
classificazione, esami diagnostici, la prevenzione, linfoma di Hodgkin, carcinoma della
mammella, carcinoma polmonare.
2.4 Epatiti virali cap. 7.4
- Eziologia, modalità di trasmissione, sintomi;
- Epatite A, epatite B, epatite C, epatite D, epatite E, prevenzione.
2.7 Problemi legati alla locomozione cap. 7.7
- Osteoporosi, artrosi senile.
2° QUADRIMESTRE
Terzo modulo
Problematiche specifiche del minore, dell’anziano e delle persone con disabilità.
3.1 Le malattie ereditarie cap. 8.1
- Sindrome di Turner, Klinefelter, Martini Bell, del grido del gatto;
35
- Le malattie metaboliche ereditarie.
3.2 Disabilità fisica cap. 8.2
- Definizioni, classificazioni, handicap fisici e motori, sensoriali, del linguaggio,
caratteristiche della disabilità, classificazione delle disabilità, sclerosi multipla, ictus
cerebrale.
3.3 Disabilità psichica cap. 8.3
- La sindrome di Down, la sindrome feto-alcoolica, la malattia emolitica del neonato.
3.4 Neuropsichiatria infantile cap. 8.4
- Le epilessie, epilessie e sindromi legate a una localizzazione, epilessie e sindromi
generalizzate, epilessia del lobo temporale, aspetti sociali, le psicosi, autismo infantile, la
schizofrenia, le sindromi cliniche, terapia farmacologica e altri tipi di terapie, le paralisi
cerebrali infantili.
3.5 L’invecchiamento cerebrale patologico: le demenze cap. 8.5
- L’invecchiamento cerebrale, la demenza, aspetti della demenza, arteriosclerosi
cerebrale, demenza di Alzheimer, aspetti riabilitativi della demenza, come assistere una
persona affetta da demenza, morbo di Parkinson, la depressione, i disturbi bipolari.
Quarto modulo
Stato di salute funzionale
4.1 Parametri vitali e stato di valutazione cap. 9.1
- Respiro, polso, pressione arteriosa, temperatura corporea, colorito, stato di coscienza;
4.2 Pronto soccorso cap.9.2
- Cosa fare e non fare, valutazione generale, metodi di rianimazione, cause endogene ed
esogene di malore e attività di soccorso tecnico-pratiche, il trasporto di una persona ferita,
pronto soccorso.
Quinto Modulo
Strutture socio-sanitarie di base.
5.1 Il servizio sanitario nazionale. Vedi appunti.36
- Le finalità, i livelli, unità sanitaria locale, azienda sanitaria locale, servizio di medicina
legale, dipartimento di salute mentale.
5.2 Il servizio materno infantile. Vedi appunti.
- Finalità, consultorio socio-familiare, la salute nell’infanzia e nell’adolescenza, medicina
preventiva dell’età evolutiva, neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, gli asili nido.
5.3 I servizi socio-sanitari per gli anziani. Vedi appunti.
- Premessa, residenza sanitaria assistenziale, struttura riabilitativa residenziale, casa
protetta, gruppo - appartamento, centro diurno, assistenza domiciliare, pasti a domicilio,
servizio di lavanderia, assistenza privata.
5.4 I servizi sanitari per handicappati. Vedi appunti.
- Premessa, casa-famiglia, centro socio-educativo, centro diurno per handicappati, centro
residenziale per handicappati.
6° Sesto ModuloI bisogni socio-sanitari dell’utenza e della comunità;
Progetti d’intervento per minori, anziani, soggetti con disagio psichico e con disabilità;
rilevazione dei bisogni e delle patologie e delle risorse dell’utenza e del territorio.
I tempi di proposizione delle varie parti del programma verranno di volta in volta valutati in
base all’apprendimento da parte degli alunni, per cui i tempi sopra esposti potrebbero
subire variazioni.
METODI E STRUMENTI
Si utilizzeranno la lezione frontale e quella dialogata con lettura del testo, con spiegazione
e uso di schemi riassuntivi.
Verranno assegnati compiti a casa in relazione all’argomento svolto.
Nel limite del possibile si mostreranno immagini esplicative in merito agli argomenti trattati.
Si adotta tale metodologia in quanto l’impianto della materia è sistematico e non è
possibile all’alunno affrontare tali argomenti senza la guida passo per passo dell’
insegnante.
A integrazione del testo verrà fornito materiale in copia cartacea ed elettronica.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Strumenti di verifica:
37
a) verifiche scritte con test a risposta chiusa
b) verifiche scritte con domande a risposta aperta
c) verifiche scritte con tipologia a e b
d) verifiche orali programmate
e) verifiche orali a chiamata discrezionale dell’insegnante
f) verifiche orali con correzione degli esercizi assegnati per casa e domande di teoria
g) risoluzioni scritte di problemi e quesiti.
h) rappresentazioni grafiche
OBIETTIVI MINIMI
1) Saper rilevare la situazione personale e ambientale del disabile, del minore, della
persona anziana e saperla comunicare oralmente e per iscritto in modo pertinente e
grammaticalmente corretto.
2) Saper intervenire con mezzi appropriati sul disabile, sul minore e sulla persona anziana
individualmente e in collaborazione col personale socio-sanitario.
3) Essere in grado di comprendere le consegne che vengono rivolte e agire di
conseguenza.
Il Docente
Scandiano, 15/05/2016 Pietro Copelli
38
ISTITUTO SUPERIORE STATALE“P. GOBETTI”
SCANDIANO (RE).
Indirizzo: Istituto Professionale per i Servizi Socio - Sanitari
6.6 Programma di Seconda Lingua Straniera (Francese) svolto nella classe 5^ R nell’A.S. 2015 – 2016
DOCENTE: Laura Braghiroli
Strumenti e materiali didattici:
Libro di testo : Ferré, Camerini, Galey, Ponzi, Danflous,
ALLONS-Y ! 2 Méthode de français par modules, ed. EUROPASS
(Livre de l'élève et Cahier, Grammaire de secours)
Materiale fornito in fotocopia tratto da siti Internet o da libri di testo di lingua per il settore
dei servizi sociali:
- Laura Potì, POUR BIEN FAIRE Le français des services sociaux, ed. HOEPLI
- P. Revellino, G. Schinardi, E. Tellier,
ENFANTS, ADOS, ADULTES Devenir professionnels du secteur, ed. CLITT
Il programma presentato all'inizio dell'anno non è stato svolto in modo conforme a causa di
scelte operate in corso d’anno, con maggiore attenzione ad argomenti di attualità e
preferenza accordata alla parte relativa al linguaggio specifico del settore, che risultava di
maggior interesse per gli studenti.
Articolazione dei contenuti Modulo O: Révision grammaticale
- Ripasso dei contenuti grammaticali dell'anno precedente e analisi dei prerequisiti
39
Modulo 1: Apprendre à apprendre- Presentazione di uno schema per imparare a fare mappe e schemi e per imparare
a imparare
- Lessico dell’apprendimento: sinonimi o definizioni dei termini presenti nello schema
Modulo 2: Chez nous…- Elenco di azioni e gesti che si compiono nell’ambito delle professioni del sociale
- Revisione del lessico utilizzato per parlare dei servizi sociali: strutture, utenti, qualità
e caratteristiche degli operatori
- RAPPORT DE STAGE: schema per redigere la relazione sul periodo di stage
effettuato
Modulo 3: Code de déontologie de l’A.N.A.S.- Définition de Assistant de Service Social, de son activité et de ses responsabilités
- Principes généraux et Devoirs de l’A.S.S. (art. 1- 9)
- Le secteur social : demande d’emploi, possibilités d’emploi, rôle du secteur dans
l’économie, qualités du travailleur social
- interview à un chef de service d’un I.T.E.P.
- un travail dans le secteur socio-médical
Modulo 4: PARIS, 13/11/2015- articoli di giornale sugli attentati di Parigi del 13 novembre 2015 e collegamenti con
quelli del 7 Gennaio 2015
- lettre d’Antoine Leiris : « Vous n’aurez pas ma haine » (analyse du message,
thèmes de la lettre)
- « Un mémorial pour les morts du 13 Novembre » (Le Monde, 26/11/2015) : lettura
dell’articolo e ricerca tra i profili delle vittime
- “Charlie Hebdo” : le mauvais rêve de Catherine Meurisse (Le Monde, 8/01/2016) –
articolo e bande dessinée con ricerca e analisi di temi ed immagini-simbolo
- “A Charlie, on pensait avoir touché le fond, mais non…” (A. Piquard, Le Monde,
14/11/2015) – articolo con analisi delle reazioni e delle idee di diversi giornalisti
Modulo 5: Expérience de travail et Curriculum Vitae40
- Unità 17 e 18 del libro di testo ALLONS-Y ! vol.2, fotocopie dai testi POUR BIEN
FAIRE e ENFANTS, ADOS, ADULTES
- Les étapes de la vie : évolution physique et professionnelle
- L’argent de poche et le premier salaire
- Le CV et l’entretien d’embauche
- Rédaction du CV : les rubriques du CV, les principes pour écrire un bon CV
- Le CV Européen (modèle)
- Le bilan de compétences et la lettre de motivation
- Lecture : « Faire ses études et travailler à l’étranger
Modulo 6: Le Vieillissement
- fotocopie dai testi POUR BIEN FAIRE e ENFANTS, ADOS, ADULTES
- Vieillir en santé
- Les problèmes liés au vieillissement
- Le comportement face à la vieillesse
- La maladie d’Alzheimer :
« Poème d’Alzheimer » e « Alzheimer » écrit par V. Hedrich, aidante : sentiments,
problèmes, actions e réactions de la personne frappée par la maladie et de
l’assistant
- Comprendre la dépendance: aidant, dépendant, relation entre les deux Modulo 7: Révision et schématisation
- Ripasso dei contenuti del programma con approfondimenti e riferimenti ai percorsi
d’Esame
- Schematizzazione dei contenuti per un miglior apprendimento e memorizzazione
degli stessi
Il Docente
Scandiano, 15/05/2016 Laura Braghiroli
41
ISTITUTO SUPERIORE STATALE“P. GOBETTI”
SCANDIANO (RE).Indirizzo: Istituto Professionale per i Servizi Socio - Sanitari
6.7 Programma di Lingua e letteratura italiana nella classe 5^ R nell’A.S. 2015–2016
DOCENTE Martino Santillo
1. Analisi del testo poetico.Lettura, analisi e interpretazione di testi poetici scelti tra i testi della tradizione otto-
novecentesca. Contestualizzazione storica del testo poetico. Individuazione delle
tematiche fondamentali del Novecento.
Testi esaminati nel corso dell'anno:
1. G. Carducci: San Martino; Pianto antico; Nevicata;
2. G. Pascoli: Il X agosto; Il gelsomino notturno;
3. G. D'Annunzio: La pioggia nel pineto;
4. U. Saba: Città vecchia; A mia moglie;
5. G. Ungaretti: Veglia; Solo una creatura; San Martino sul Carso; Soldati; Mattina;
6. E. Montale: Limoni; Non chiederci la parola; Meriggiare pallido e assorto; Gioventù
hitleriana; Ho sceso dandoti il braccio.
7. S. Quasimodo: L’uomo del mio tempo.
2. Analisi del testo in prosa del '900. Lettura, analisi e interpretazione di testi in prosa scelti tra i testi della tradizione del primo
novecento. Contestualizzazione storica del testo in prosa. Individuazione delle tematiche
fondamentali del Novecento.
Brani scelti dai seguenti romanzi:
G. D'Annunzio: Il piacere;
G. Verga: I malavoglia; Mastro Don Gesualdo;
S. Aleramo: Amo dunque sono;
42
G. Pirandello (con estratti dalle opere teatrali): L'esclusa; Così è se vi pare; Il treno
ha fischiato; Il berretto a sonagli; Enrico IV; Uno nessuno e centomila; Il fu Mattia
Pascal;
I. Svevo: Una vita; Senilità; La coscienza di Zeno;
I. Calvino: Il sentiero dei nidi di ragno; Lezioni americane.
3. La tipologia delle prove scritte dell’esame di Stato.Preparazione degli alunni allo svolgimento di prove scritte di tipologia A, B, C e D. Si
elencano, pertanto, qui di seguito i relativi obiettivi.
1^ Prova scritta – Tipologia AObiettivi:
· Comprendere un testo letterario e individuarne il tema centrale.
· Individuare la struttura formale del testo analizzando figure retoriche, struttura metrica,
costruzione sintattica e scelte lessicali.
· Contestualizzare il testo all’interno del pensiero e/o della poetica dell’autore.
· Contestualizzare il testo nel dibattito intellettuale e nella cultura dell’epoca.
1^ Prova scritta – Tipologia CObiettivi:
· Inquadrare il periodo storico di riferimento.
· Individuazione delle problematiche storiche d'interesse.
. Utilizzo delle principali interpretazioni storiche come argomentazione.
1^ Prova scritta – Tipologie B e DObiettivi:
· Leggere, analizzare e interpretare documenti e dati.
· Utilizzare i documenti per sostenere la propria tesi.
· Elaborare un progetto argomentativo e svilupparlo in forma chiara e corretta.
FINALITÀL'insegnamento di Lingua e letteratura italiana è finalizzato a promuovere e a sviluppare:
1) la padronanza delle strutture della lingua, e delle sue applicazioni nei testi a seconda
dei diversi fini della comunicazione;
2) la capacità di applicare diverse strategie di lettura e comprensione dei testi a seconda
dei testi stessi;
43
2) la capacità di individuare natura, funzioni e principali scopi comunicativi ed espressivi di
un testo;
3) la capacità di cogliere i caratteri specifici di un testo letterario;
4) la capacità di ricercare, acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in
funzione della produzione di testi scritti di vario tipo;
5) la capacità di prendere appunti e redigere sintesi e relazioni;
6) la capacità di rielaborare in forma chiara le informazioni;
7) la capacità di produrre testi corretti e coerenti, adeguati alle diverse situazioni
comunicative.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTOLo studente deve dimostrare di sapere:
1) Analizzare i processi comunicativi
2) Istituire i rapporti fra l'ambito delle lingue verbali e quello delle lingue non verbali
3) Riconoscere e individuare le parti della frase e del periodo, e riuscire a padroneggiarne
le funzioni
4) Riconoscere le caratteristiche fondamentali, e le parti di un testo
5) Produrre testi coerenti e coesi
6) Distinguere le varie tipologie di testo poetico e in prosa
7) Individuare le caratteristiche fondamentali dei testi informativi
8) Produrre alcuni testi informativi
9) Riconoscere i vari livelli linguistici e alcuni testi multipli
10) Individuare le caratteristiche strutturali e linguistiche di un testo argomentativo
11) Riconoscere e identificare i connettivi che scandiscono le varie parti
dell'argomentazione
12) Produrre testi argomentativi orali e scritti adeguati alle situazioni
13) Riconoscere le peculiarità del testo poetico a livello del significante e del significato
14) Rielaborare in modo personale, per iscritto e oralmente, i concetti fondamentali
presenti nelle opere studiate
Obiettivi minimi:1) Leggere un testo e comprenderne il significato
2) Distinguere le tipologie testuali
3) Cogliere le differenze fra registro letterario e quotidiano
Il Docente44
Scandiano, 15/05/2016 Martino Santillo
45
ISTITUTO SUPERIORE STATALE“P. GOBETTI”
SCANDIANO (RE).Indirizzo: Istituto Professionale per i Servizi Socio - Sanitari
6.8 Programma di Storia nella classe 5^ R nell’A.S. 2015 – 2016
DOCENTE: Martino Santillo
1. La Bella Époque e L'età giolittiana (1899-1914)Il decollo industriale; le trasformazioni, il progresso e conseguenze sociali; le riforme
sociali; trasformismo; modernismo, nazionalismo, futurismo; cattolici e socialisti;
2. La Prima guerra mondiale (1914-1918)L'Europa verso la guerra; le operazioni di guerra (guerra lampo e guerra di trincea);
l'intervento italiano; l'Italia nella Grande Guerra; la Rivoluzione russa e la pace del 1917;
l'intervento degli Stati Uniti; Una pace difficile, la nascita della Società delle Nazioni;
3. La Rivoluzione d'Ottobre e la nascita dell'URSSLa Russia zarista; la Russia nel primo conflitto mondiale; la Rivoluzione di febbraio; Lenin
e le Tesi di Aprile; la Rivoluzione d'ottobre; la guerra civile e il comunismo di guerra; la
NEP;
4. La crisi dello Stato liberale e l'avvento del FascismoLa grande crisi economica; i Fasci di combattimento (Manifesto); i partiti di massa; il
Congresso di Livorno; lo squadrismo fascista e la Marcia su Roma; le elezioni del 1924 e il
delitto Matteotti; il Discorso del 3 gennaio 1925; la cultura italiana di fronte al Fascismo;
l'organizzazione dello Stato fascista; Carta del Lavoro e Patti lateranensi; Le leggi
fascistissime;
5. La Germania di Weimar e la formazione del Terzo ReichLa situazione della Germania dopo il primo conflitto; la Costituzione di Weimar; gli anni
terribili; la crisi del 1929 apre la strada al Nazismo; costruzione dello Stato totalitario;
46
6. I terribili anni trenta, l'Europa verso la Seconda guerra mondialeLe conseguenze della grande crisi del 1929; le condizioni delle classi lavoratrici; l'Italia
negli anni trenta; la Germania prepara la guerra; la diffusione dei totalitarismi; la guerra
civile in Spagna; l'aggressione nazista all'Austria; dal Mein Kampf alla fabbrica dello
sterminio;
7. La Seconda guerra mondialeCaratteri della guerra; operazioni di guerra e schieramenti; l'Italia nella seconda guerra
mondiale; i paesi occupati e la Resistenza; la Carta atlantica; l'attacco del Giappone; la
battaglia di Stalingrado; lo sbarco degli Alleati in Italia; il cedimento della Germania; la
bomba atomica; le Conferenze di pace;
8. Il secondo dopoguerra e la nascita del bipolarismoLa spartizione del mondo in zone di influenza: la Guerra fredda; la posizione dell'Italia; la
vita politica italiana negli anni Cinquanta;
FINALITÀL'insegnamento di Storia è finalizzato a promuovere e a sviluppare:
1) la conoscenza dei fondamentali processi della storia locale, italiana, europea e
mondiale contemporanea;
2) la capacità di recuperare la memoria del passato in quanto tale;
2) la capacità di orientarsi nella complessità del presente;
3) l'apertura verso le problematiche della pacifica convivenza tra i popoli, della solidarietà
e del rispetto reciproco;
4) l'ampliamento del proprio orizzonte culturale, attraverso la conoscenza di culture
diverse;
5) la capacità di riflettere, alla luce dell'esperienza acquisita con lo studio di società del
passato, sulla trama di relazioni sociali, politiche, economiche, culturali e sociali, nella
quale si è inseriti;
6) la capacità di razionalizzare il senso del tempo e dello spazio;
7) la consapevolezza della necessità di selezionare e valutare criticamente le
testimonianze.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTOLo studente deve dimostrare di sapere:
47
1) esporre in forma chiara e coerente fatti e problemi relativi agli eventi storici studiati;
2) usare con proprietà alcuni fondamentali termini e concetti propri del linguaggio
storiografico;
3) distinguere i molteplici aspetti di un evento e l'incidenza in esso dei diversi soggetti
storici (individui, gruppi sociali ecc.); interpretare e valutare, in casi semplici, le
testimonianze utilizzate, distinguere in esse fatti, ragioni, opinioni e pregiudizi, individuare
inconsistenze e incoerenze ecc.;
4) ricostruire le connessioni e gli sviluppi storici ad un determinato problema storico
studiato.
OBIETTIVI MINIMI 1) distinguere e comprendere le principali caratteristiche degli eventi studiati.
2) stabilire le principali relazioni tra avvenimenti.
Il Docente
Scandiano, 15/05/2016 Martino Santillo
48
ISTITUTO SUPERIORE STATALE“P. GOBETTI”
SCANDIANO (RE).
Indirizzo: Istituto Professionale per i Servizi Socio - Sanitari
6.9 Programma di Religione Cattolica svolto nella classe 5^ R nell’A.S. 2015 – 2016
DOCENTE: Davide Attesti
MODULO 1L’uomo alla ricerca di Dio: il senso religioso
• I grandi interrogativi dell’uomo
• La ricerca della felicità
• L’uomo: chi è? Conoscere e accettare sé stessi.
• I giovani e le loro domande. Avere un buon rapporto con l’altro.
• Il disagio giovanile nella società liquida. Rispettare ambiente e istituzioni. Lettura e
commento di alcune pagine scelte dell’enciclica “Laudato Sii”.
MODULO 2 La ricerca della pace
• Alle origini delle religioni. Lo stupore, la paura, le domande, il sentimento religioso.
• Religione e violenza
• Il messaggio biblico ed evangelico della pace
• Le vie della pace
MODULO 3 L'amore umano nel Cantico dei Cantici
• L’amore nella cultura classica, greca e latina. Lettura cristiana.
49
• Nascita dell'amore
• L'esilio dell'amore
• Il trionfo dell'amore
Il Docente
Scandiano, 15/05/2016 Davide Attesti
50
ISTITUTO SUPERIORE STATALE“P. GOBETTI”
SCANDIANO (RE).
Indirizzo: Istituto Professionale per i Servizi Socio - Sanitari
6.10 Programma di Psicologia Generale e Applicata svolto nella classe 5^ R A. S. 2015 – 2016
DOCENTE: Maria Laura Cogliandro
FINALITA’
Psicologia generale e applicata mira ad offrire agli studenti strumenti teorici e metodologici
utili alla riflessione, allo sviluppo di sensibilità e attenzione verso le problematiche
socioculturali complesse per svolgere un’adeguata attività di consulenza per gli utenti e
per gli esperti di specifici campi di competenza.
OBIETTIVI EDUCATIVI
Educare all’autoriflessione sulle proprie motivazioni e sui propri atteggiamenti rispetto al
ruolo di operatore sociale. Sviluppare l’attitudine al rapporto interpersonale privo di
stereotipi e pregiudizi. Promuovere le capacità comunicative, relazionali e organizzative
adeguate all'indirizzo di studi.
OBIETTIVI DIDATTICI:Conoscenze: conoscere il quadro teorico della psicologia contemporanea rispetto alle
diverse scuole di pensiero e alle metodologie utilizzate, per elaborare strategie e
contenuti; conoscere le aree di intervento psicologico e le tecniche terapeutiche di
trattamento del disagio; conoscere e comprendere le dinamiche di gruppo.
Competenze: formulare prospettive sinergiche di interrelazione fra bisogni del
soggetto, ambiente familiare e strutture a sostegno; individuare e qualificare
51
correttamente aree problematiche relative ai principali destinatari dell’intervento
operativo; utilizzare un linguaggio mirato e specifico.
Capacità: leggere situazioni in chiave dinamica con costante e coerente apertura
mentale al mutamento; spendersi personalmente per progettare e animare momenti
d’incontro in ambiti sociali diversi, in diverse situazioni e interpretarle alla luce di
quadri teorici di riferimento.
OBIETTIVI MINIMI:
1. Saper analizzare una situazione problematica in riferimento ai bisogni del soggetto,
all’ambiente familiare e alle strutture di sostegno.
2. Saper individuare le aree problematiche relative ai principali destinatari dell’intervento
operativo.
3. Saper individuare soluzioni possibili in riferimento a problematiche sociali
4. Saper utilizzare un linguaggio specifico.
La programmazione di Psicologia Generale e Applicata ha seguito la scansione modulare in cui sono stati presentati i seguenti contenuti:
1) ULTERIORI SVILUPPI TEORICI DELLA PSICOANALISI
1.1 La nuova psicologia dell’Io: Anna Freud e l’Io come adattamento; Donald Winnicott: il
vero Sé e il falso Sé. Spitz e gli organizzatori psichici; le turbe psicotossiche e le turbe
affettive. La teoria psicosociale secondo E. Erikson; La teoria dell’attaccamento di John
Bowlby; la teoria sistemico – relazionale.
2) I METODI DI RICERCA PSICOLOGICA E INFLUSSI SUI SERVIZI SOCIOSANITARI
2.1 Il metodo clinico e l’osservazione diretta: Il metodo clinico e gli studi clinici
sull’attaccamento; studi sui nidi infantili; la teoria sistemica; conseguenza sulle pratiche
socio sanitarie: i nidi d’infanzia.
2.2 I metodi osservativi e il loro influsso sui servizi socio sanitari: l’osservazione diretta e
l’osservazione indiretta; l’osservazione diretta e le pratiche sociosanitarie: il bambino
52
ospedalizzato; le fasi dell’assestamento apparente; conseguenze sulla pratica
ospedaliera.
2.3 L’osservazione partecipante e il suo influsso sui servizi sociosanitari: l’osservazione
partecipante; l’osservazione partecipante nelle istituzioni; l’osservazione partecipante e i
servizi sociosanitari
2.4 L’osservazione indiretta, la ricerca azione e il loro influsso sui servizi sociosanitari: il
metodo sperimentale e il suo influsso sui servizi sociosanitari; un esperimento:
l’importanza del contatto precoce con il neonato; caratteri del metodo sperimentale;
conseguenze dell’esperimento di Klaus e Kennell: il roaming – in; l’influenza del metodo
sperimentale sulle pratiche sociosanitarie; la ricerca – azione: caratteri generali.
3) LE PROFESSIONI D’AIUTO E LE MODALITA’ D’INTERVENTO
3.1 Il profilo professionale e i compiti degli operatori in ambito sociosanitario. La
legislazione dei servizi socio educativi e sociosanitari: il DPR 616/1977; Il servizio sanitario
nazionale; l’organizzazione sociale secondo la legge quadro 328/2000; i principi
caratterizzanti della legge quadro 328/2000. Le innovazioni nelle politiche sociali apportate
dalla legge 328/2000; integrazione tra assistenza sanitaria e sociale; le prestazioni socio
sanitarie. Le funzioni e le competenze delle professioni sanitarie e socioassistenziali:
l’assistente sociale, l’operatore socio-sanitario, l’educatore professionale, l’animatore
socioculturale, lo psicologo, il sociologo.
3.2 Le principali modalità d’intervento sui nuclei familiari:
Le scienze sociali e le politiche a sostegno della famiglia: il ruolo delle scienze sociali
nell’individuare le problematiche familiari; una metodologia di ricerca delle realtà familiari:
lo studio delle reti; modelli progettuali centrati sulla persona, sistemici e di rete.
Tendenze contemporanee nelle unità familiari: cicli tradizionali; nuove dinamiche familiari
di transizione; le criticità
3.3 Le famiglie fragili: le famiglie con minori in tutela o a rischio di allontanamento; i minori
i cui genitori sono separati / divorziati: la sindrome da alienazione parentale; le famiglie
immigrate; l’affido familiare omoculturale.
3.4 Le famiglie multiproblematiche: la vita familiare nel gruppo multiproblematico; possibili
diversità di scopi tra famiglie e servizi.
53
4) LE MODALITA’ D’INTERVENTO SUI MINORI
4.1 I diritti del minore e le politiche socioeducative e sanitarie: la convenzione ONU sui
diritti dell’infanzia; la legge 285/1997”: art. 4, art. 5, articoli 6 e 7.
4.2 Le problematiche dei minori e degli adolescenti: alcune problematiche del disagio
infantile: la deprivazione affettiva, l’abbandono; la trascuratezza; il maltrattamento fisico e
il trattamento terapeutico; l’abuso psicologico. Il lavoro minorile in Italia; la legge italiana e
il lavoro minorile; i minori stranieri accompagnati; la legislazione italiana e i minori stranieri
immigrati; i minori stranieri non accompagnati; la legislazione italiana e i minori stranieri
non accompagnati, le condizioni dei minori stranieri. Le condotte devianti degli
adolescenti: la delinquenza minorile; il vandalismo, il furto, le fughe da casa. 4.3 Le modalità d’intervento a favore dei minori: i servizi a sostegno della prima infanzia; le
realtà del territorio in aiuto dei bambini e degli adolescenti; le strutture sul territorio per i
minori. 5) LE MODALITA’ D’ INTERVENTO SUL DISAGIO PSICHICO E SUI DISABILI
5.1 I concetti di abilità e disabilità. L’ICIDH e ICF. La nuova concezione della disabilità. Le
varie tipologie di disabilità: le cause e i diversi tipi di danno. La disabilità cognitiva, le
disabilità sensoriali, la disabilità motoria e la disabilità psichica.
I problemi sociali e sanitari dei disabili fisici e psichici: insegnare ai genitori a “leggere” il
comportamento del figlio disabile; educare alla vita di relazione e alla formazione
dell’identità personale; sostenere la genitorialità; la terapia occupazionale; le tecnologie
per la comunicazione: la comunicazione aumentativa/alternativa, la comunicazione
facilitata.5.2 Le modalità d’ intervento sulla disabilità: la valutazione diagnostico – funzionale e il
diritto allo studio; i servizi per le persone disabili; i servizi per favorire la permanenza nel
domicilio; i servizi residenziali. L’integrazione scolastica dei disabili e la didattica inclusiva:
il servizio di Integrazione Scolastica e Sociale; la didattica inclusiva; il tutoring;
l’integrazione lavorativa.
5.3 La malattia mentale nella storia: la medicalizzazione della follia; il movimento
dell’antipsichiatria; la legge n. 180/1978.
54
* I disturbi psichici: i disturbi d’ansia; la depressione maggiore; la schizofrenia. Le modalità
d’intervento sul disagio psichiatrico: le trasformazioni recenti; il progetto I.E.S.A.; il
progetto Fareassieme; gli Utenti Familiari Esperti (UFE)
*6) LE PRINCIPALI MODALITA’ D’INTERVENTO SUGLI ANZIANI
6.1 La condizione dell’anziano in Italia e le politiche di prevenzione: i problemi derivanti
dall’invecchiamento della popolazione; le politiche per promuovere un invecchiamento
attivo e in buona salute; l’Anno Europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le
generazioni.
6.2 Gli anziani, la famiglia e i servizi: l’anziano e la famiglia; la famiglia trigenerazionale;
l’anziano e i servizi; i servizi previsti dalla legge 328/2000.
6.3 L’anziano fragile: le caratteristiche dell’anziano fragile; la nuova concezione
dell’invecchiamento: la valutazione multidimensionale; i nuovi modelli di assistenza
all’anziano; le residenze sociali assistite.
6.4 Gli anziani affetti da demenza e da Alzheimer: le terapie. Le demenze e la malattia di
Alzheimer: le caratteristiche patologiche e le reazioni psicologiche dei familiari alla
malattia; le terapie per il recupero della persona: la terapia ROT; la terapia CST; gli
interventi ambientali: Alzheimer cafè.
Si presume di svolgere gli argomenti segnati con * da maggio alla fine delle attività
didattiche.
METODOLOGIE E STRUMENTILezione frontale, dialogata, lettura, analisi e commento di testi e articoli tratti da quotidiani,
lavoro di gruppo, problem solving, attività laboratoriali; visite guidate; appunti, dispense,
Dvd, dizionari.
Libro di testo in adozione: L. D’Isa, F. Foschini, F. D’Isa – Corso di psicologia generale e
applicata 2 – Ed. Hoepli
STRUMENTI DI VERIFICAProve scritte di diversa tipologia: trattazione sintetica di argomenti; trattazione di tracce per
punti; test semistrutturati. Colloqui orali individualizzati. Ai fini della valutazione orale sono
state utilizzate anche prove scritte ( relazione di stage).
55
MODALITÀ DI VALUTAZIONENelle verifiche orali e scritte vengono valutate le conoscenze e le competenze richieste
dalla prova; la valutazione complessiva viene espressa in un voto nella scala da 1 a 10. Il
livello di accettabilità per assegnare la sufficienza viene fissato attorno al 60%. Nel
percorso valutativo si seguono i seguenti criteri:
livello delle conoscenze ;
organizzazione del discorso; apporti personali;
correttezza linguistico - grammaticale e uso del linguaggio specifico.
Il Docente
Scandiano, 15/05/2016 Maria Laura Cogliandro
56
ISTITUTO SUPERIORE STATALE“P. GOBETTI”
SCANDIANO (RE).
Indirizzo: Istituto Professionale per i Servizi Socio - Sanitari
6.11 Programma di Scienze Motorie e Sportive svolto nella classe 5^ R A. S. 2015 – 2016
DOCENTE: Maria Paola Fedolfi
Il programma svolto nella classe ha rispettato la programmazione iniziale, in particolare
sono stati svolti seguenti moduli pratici:
Pallavolo: fondamentali individuali con la palla. Regolamento e casistica di gioco.
Pallacanestro: fondamentali individuali con la palla. Regolamento e casistica di gioco.
Fit Box: metodica di allenamento col sacco
La velocità: metodiche di allenamento
La mobilità articolare: metodiche di allenamento
La forza: metodiche di allenamento
La resistenza: metodiche di allenamento
Corso di teoria sul ” Primo Soccorso “:
Come si effettua una chiamata alla c.o. 118: cos’è e come funziona.
Cosa fare in attesa dell’ambulanza. Coscienza e incoscienza. Posizione di sicurezza.
Monitoraggio delle funzioni vitali.
Asfissia e respirazione artificiale.
Arresto cardiaco e rianimazione cardio-polmonare ( BLS ).
Cause e rimedi dell’asfissia. Prevenzione.
Emorragie e punti di compressione a distanza.
Shock e posizione antishock.
Ferite, ustioni e congelamenti.
57
Traumi alle ossa, lesioni muscolari.
Trauma cranico e vertebrale.
Coliche: come intervenire.
Avvelenamenti e intossicazioni, prevenzione.
Il Docente
Scandiano, 15/05/2016 Maria Paola Fedolfi
58
7. SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME
7.1 Scheda informativa relativa alle simulazioni di prima prova (Esame di Stato 2016)
Durante l’arco dell’anno scolastico sono state effettuate tre simulazioni di prima prova,
rispettivamente in data 28/11/2015, 12/03/2016 e 14/05/2016. Le tracce utilizzate sono
quelle ministeriali, assegnate negli anni scolastici precedenti.
Gli elaborati prodotti sono stati valutati secondo le seguenti griglie:
Criteri di valutazione della prima prova scritta: Italiano
Tipologia A (Analisi di un testo in prosa)Nome del candidato/a______________________________________ Classe _________________
Indicatori Punteggio massimo
attribuibile all'indicatore
Livelli di valore Descrittori Punteggio corrispon-dente ai
diversi livelli
Voto attribui-
to
1) Compren-sione ed interpretazione del testo
5 punti
� scarso
� mediocre
� sufficiente
� discreto
� buono/ottimo
- comprensione ed interpretazione parziali- comprensione ed interpretazione superficiali- comprensione ed interpretazione degli aspetti essenziali- comprensione ed interpretazione corrette e complete- comprensione ed interpretazione approfondite ed articolate
1
2
3
4
4.5-5
2) Capacità di organizzare un testo
3 punti
� scarso
� mediocre
� sufficiente
� discreto
� buono/ottimo
- argomentazione disorganica e incoerente al suo interno e/o rispetto alla traccia- argomentazione generica e parzialmente pertinente- argomentazione semplice, ma organica e coerente- argomentazione organica, pertinente e abbastanza articolata- argomentazione organica, coerente, articolata ed esauriente
0.5
1
2
2,5
3
3) Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività
2 punti
� scarso� sufficiente
� buono/ottimo
- rielaborazione limitata- rielaborazione semplice ma adeguata- rielaborazione efficace ed originale e/o creativa
0,51
1.5-2
4) Capacità di contestualiz-zare il testo (approfondi-menti)
2 punti � scarso
� sufficiente
� buono
- Contestualizzazione parziale e superficiale- individuazione di qualche elemento significativo- individuazione di diversi
0.5
1
1.5
59
� ottimoelementi significativi- individuazione di numerosi elementi significativi
2
5) Padronanza della lingua, capacità linguistico-espressive
3 punti
� scarso
� mediocre
� sufficiente
� discreto
� buono/ottimo
- espressione scorretta/lessico improprio- espressione generica/lessico povero- espressione abbastanza chiara e corretta/lessico essenziale- espressione chiara e corretta/lessico appropriato- espressione corretta ed efficace/lessico ricco
1
1.5
2
2.5
3
Data:………………………… Voto complessivo attribuito alla prova:……………………/15
Criteri di valutazione della prima prova scritta: Italiano
Tipologia A (Analisi di un testo poetico)Nome del candidato/a______________________________________ Classe _________________
Indicatori Punteggio massimo
attribuibile all'indicatore
Livelli di valore Descrittori Punteggio corrispon-dente ai
diversi livelli
Voto attribui-
to
1) Compren-sione ed interpretazione del testo
5 punti
� scarso
� mediocre
� sufficiente
� discreto
� buono/ottimo
- comprensione ed interpretazione parziali- comprensione ed interpretazione superficiali- comprensione ed interpretazione degli aspetti essenziali- comprensione ed interpretazione corrette e complete- comprensione ed interpretazione approfondite ed articolate
1
2
3
3.5
4.5-5
2) Capacità di analizzare il significante
3 punti
� scarso
� sufficiente
� buono
- Individuazione solo di alcuni elementi- Individuazione almeno degli elementi principali- Individuazione sicura della maggior parte degli elementi
1
2
33) Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività
2 punti
� scarso� sufficiente
� buono/ottimo
- rielaborazione limitata- rielaborazione semplice ma adeguata- rielaborazione efficace ed originale e/o creativa
0,5
1
1,5-2
4) Capacità di contestualizzare il testo (approfondi-menti)
2 punti
� scarso
� sufficiente
� buono
� ottimo
- Contestualizzazione parziale e superficiale- individuazione di qualche elemento significativo- individuazione di diversi elementi significativi- individuazione di numerosi elementi significativi
0.5
1
1.5
260
5) Padronanza della lingua, capacità linguistico-espressive
3 punti
� scarso
� mediocre
� sufficiente
� discreto
� buono/ottimo
- espressione scorretta/lessico improprio- espressione generica/lessico povero- espressione abbastanza chiara e corretta/lessico essenziale- espressione chiara e corretta/lessico appropriato- espressione corretta ed efficace/lessico ricco
1
1,5
2
2,5
3
Data:………………………… Voto complessivo attribuito alla prova:……………………/15
Criteri di valutazione della prima prova scritta: Italiano
Tipologia B (Saggio breve o articolo di giornale)
Nome del candidato/a______________________________________ Classe _________________
Indicatori Punteggio massimo
attribuibile all'indicatore
Livelli di valore Descrittori Punteggio corrispondent
e ai diversi livelli
Voto attribui-
to
1) Padronanza della lingua, capacità linguistico-espressive
4 punti
� scarso
� mediocre
� sufficiente
� discreto
� buono/ottimo
- espressione scorretta/lessico improprio- espressione generica/lessico povero- espressione abbastanza chiara e corretta/lessico essenziale- espressione chiara e corretta/lessico appropriato- espressione corretta ed efficace/lessico ricco
1
2
2.5
3
4
2) Uso documenta-zione e conoscenze relative all'argomento
4.5 punti
� scarso
� mediocre
� sufficiente
� discreto� buono/ottimo
- uso limitato delle fonti e conoscenza parziale- c. superficiale e uso parziale delle fonti-uso essenziale delle fonti e conoscenza globale degli aspetti fondamentali-uso e conoscenze adeguati-uso appropriato/efficace delle fonti e sicura/approfondita conoscenza
0.5-2
3
3,54
4,5
3)Coerenza rispetto al titoloe rispetto delle consegne
1.5 punti
scarso
sufficiente buono/ottimo
- parziale corrispondenza titolo/testo- sostanziale corrispondenza- totale corrispondenza
0.51
1.5
4) Capacità critico-analitiche
5 punti scarso elementare� sufficiente
� discreto
- rielaborazione molto parziale- rielaborazione parziale/limitata- rielaborazione semplice ma coerente
12
3
3.5
61
� buono/ottimo - rielaborazione abbastanza articolata e organica- rielaborazione organica, coerente, articolata ed esauriente
4 – 5
Data:………………………… Voto complessivo attribuito alla prova:……………………/15
Criteri di valutazione della prima prova scritta: Italiano
Tipologia C e D (Temi di argomento storico e di ordine generale)
Nome del candidato/a______________________________________ Classe _________________
Indicatori Punteggio massimo
attribuibile all'indicatore
Livelli di valore Descrittori Punteggio corrispon-dente ai
diversi livelli
Voto attribui-
to
1) Padronanza della lingua, capacità linguistico-espressive
4 punti
� scarso
� mediocre
� sufficiente
� discreto
� buono/ottimo
- espressione scorretta/lessico improprio- espressione generica/lessico povero- espressione abbastanza chiara e corretta/lessico essenziale- espressione chiara e corretta/les-sico appropriato- espressione corretta ed efficace/ lessico ricco
1
2
3
3,5
4
2) Conoscenze relative all'argomento scelto e al quadro di riferimento generale
6 punti
� scarso
� mediocre
� sufficiente
� discreto
� buono/ottimo
- conoscenza lacunosa e priva di contestualizzazione- c. superficiale /contestualizza-zione parziale- c. e contestualizzazione essen-ziali- c. adeguata/contestualizzazione corretta- c. approfondita/ contestualizza-zione articolata
3
4
4,5
5
5,5 - 6
3) Capacità di organizzare un testo
3 punti
� scarso
� mediocre
� sufficiente
� discreto
� buono/ottimo
- argomentazione disorganica e incoerente al suo interno e/o rispetto alla traccia- a. generica e parzialmente pertinente- a. semplice, ma organica e coerente- a. organica, pertinente e abbastanza articolata- a. organica, coerente, articolata ed esauriente
0,5
1
1,5
2
2,5 - 3
4) Capacità di elaborazione critica, originalità e/o creatività
2 punti
� elementare� sufficiente
� discreto
� buono/ottimo
- rielaborazione limitata- rielaborazione semplice ma coerente- rielaborazione abbastanza articolata e organica- rielaborazione efficace e moti- vata sulla base di conoscenze acquisite e criteri esplicitati
0,5
1
1,5
2
62
Data:………………………… Voto complessivo attribuito alla prova:……………………/15
VALUTAZIONE COMPLESSIVA PUNTEGGIO IN DECIMI PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI
Insufficiente 3 – 4 4 – 7
Mediocre 4½ - 5½ 8 – 9
Sufficiente/ Più che suff. 6 10
Discreto/ Più che discreto 6½ - 7½ 11 – 12
Buono/ Distinto 8 – 9 13 – 14
Ottimo 10 15TABELLA 7: CORRISPONDENZA TRA VALUTAZIONE COMPLESSIVA, PUNTEGGIO IN DECIMI E IN QUINDICESIMI
7.2 Percentuali dei punteggi ottenuti nelle simulazioni di 1° Prova
Data della simulazione della 1° provaPunteggi ottenuti
0-4 5-8 9-11 12-15
Simulazione del 28/11/2015 0% 10,5% 26,3% 63,2%
Simulazione del 12/03/2016 0% 0% 45% 55%
Simulazione del 14/05/2016* 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
TABELLA 8: PERCENTUALI DEI PUNTEGGI OTTENUTI NELLE SIMULAZIONI DI PRIMA PROVA
* Le statistiche relative alla valutazione delle prove della simulazione del 14/05/2016 saranno allegate tramite documento cartaceo a codesto incartamento.
7.3 Scheda informativa relativa alle simulazioni di seconda prova (Esame di Stato 2016)
Durante l’arco dell’anno scolastico sono state effettuate tre simulazioni di seconda prova,
rispettivamente in data 26/02/2016, 20/04/2016 e 25/05/2016.
Le tracce utilizzate sono state quelle ministeriali, assegnate negli anni scolastici
precedenti.
Gli elaborati sono stati valutati mediante la seguente griglia:
63
Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore “P. Gobetti” - Scandiano
Criteri di valutazione della seconda prova scritta: Igiene e Cultura Medico - Sanitaria
Nome del candidato/a______________________________________ Classe _________________
Indicatore Livelli/gradi Punti Punteggio attribuito
Comprensione e aderenza alla traccia Parziale comprensione e aderenza ( 0,5)
Sufficiente aderenza ( 1 punti ) Aderente ( 2 punti )
Max 2 punti
Livello delle conoscenze espresso con riferimento a esperienze e/o autori
Gravi lacune ( 1 punto) Qualche incertezza ( 2 punti ) Conoscenze generiche ( 3 punti ) Conoscenze sufficienti corrette ( 3,5) Conoscenze adeguate e corrette (4 punti ) Conoscenze ricche e articolate ( 5 punti )
Max 5 punti
Qualità delle argomentazioni e della rielaborazione
Frammentaria ( 1 punti) Superficiale e parzialmente
articolata ( 1,5 punti) Sufficientemente rielaborata e articolata
( 2 punti) Adeguata e abbastanza articolata ( 2,5
punti) Ampia e ricca ( 3 punti )
Max 3 punti
Uso del lessico specifico e correttezza formale
Gravi carenze ( 1 punto) Linguaggio semplice ( 2 punti) Linguaggio abbastanza chiaro e lessico
essenziale ( 3 punti) Linguaggio sufficientemente ricco, forma
corretta ( 3,5 punti) Linguaggio chiaro e corretto / lessico
appropriato ( 4 punti) Linguaggio ricco, forma corretta e
scorrevole ( 5 punti)
Max 5 punti
Totale
Data ……………… Voto complessivo della prova /15
I Commissari Il Presidente
__________________________ ______________________________________________________________________________
64
7.4 Percentuali dei punteggi ottenuti nelle simulazioni di 2^ Prova
Data della simulazione della 2° provaPunteggi ottenuti
0-4 5-8 9-11 12-15
Simulazione del 26/02/2016 0,00% 5,56% 66,67% 27,78%
Simulazione del 20/04/2016 0,00% 15% 50% 35%
Simulazione del 25/05/2016* 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
TABELLA 9: PERCENTUALI DEI PUNTEGGI OTTENUTI NELLE SIMULAZIONI DI SECONDA PROVA
* Le statistiche relative alla valutazione delle prove della simulazione del 25/05/2016 saranno allegate tramite documento cartaceo a codesto incartamento.
7.5 Scheda informativa relativa alle simulazioni di terza prova (Esame di Stato 2016)
Durante l’arco dell’anno scolastico sono state effettuate tre simulazioni di terza prova,
rispettivamente in data 18/12/2015, 08/03/2016 e 03/05/2016.
Le discipline coinvolte in ciascuna delle tre simulazioni sono esplicitate nella seguente
tabella riassuntiva:
Data Tempo Materie coinvolte nella prova
18/12/2015 180 min.
Igiene e Cultura Medico SanitariaDiritto e Legislazione Socio – SanitariaMatematicaLingua Inglese
8/03/2016 180 min.
Tecnica Amministrativa ed Economia Sociale
Seconda Lingua Francese
Psicologia Generale e Applicata
Lingua Inglese
3/05/2016 180 min.
Psicologia Generale e Applicata
Seconda Lingua Francese
Diritto e Legislazione Socio – Sanitaria
Lingua IngleseTABELLA 10: DISCIPLINE COINVOLTE NELLE SIMULAZIONI DI TERZA PROVA
65
La tipologia di prova adottata, comune alle tre simulazioni, è stata quella mista “B+C”
(D.M. n. 429 del 20 Novembre 2000).
Per ciascuna disciplina coinvolta, sono state formulate n° 3 domande a risposta aperta/soluzione di problemi e di n° 4 domande a risposta chiusa.
Sono state inoltre inserite materie a rotazione nelle diverse prove al fine di stimolare, negli
studenti, la capacità di affrontare la prova con una preparazione esauriente in tutte le
discipline.
Il criterio di valutazione, adottato per le suddette prove, è stato il seguente:
a ogni disciplina è stato assegnato un punteggio complessivo di 15 punti, così
ripartito tra i quesiti proposti: 12 punti per le domande aperte/risoluzione di problemi
(4 punti ciascuna) e 3 punti per le domande chiuse (1 punto ciascuna).
Il punteggio complessivo della prova è stato ottenuto calcolando la media aritmetica
tra i punteggi relativi alle singole discipline.
7.6 Percentuali dei punteggi ottenuti nelle simulazioni di 3^ Prova
Data della simulazione di 3° provaPunteggi ottenuti
0-4 5-8 9-11 12-15
Simulazione del 18/12/2015 0,00% 50% 40% 10%
Simulazione del 8/03/2016 0,00% 58,82% 35,29% 5,88%
Simulazione del 3/05/2016 0,00% 16,67% 72,22% 11,11%
TABELLA 11: PERCENTUALI DEI PUNTEGGI OTTENUTI NELLE SIMULAZIONI DI TERZA PROVA
66
7.7 Proposta di scheda informativa relativa alla simulazione di colloquio (Esame di Stato 2016)
Il consiglio di classe propone come griglia di valutazione per la conduzione del colloquio orale la seguente griglia:
FASIPunteggio massimo
attribuibile alla fase
INDICATORI PUNTI PUNTEGGIO TOTALE
I FASE argomento scelto dal candidato
9 punti
Capacità di esposizione e argomentazione __ /3
___ /9Capacità di approfondimento e rielaborazione __ /3
Capacità di operare collegamenti __ /3
II FASE Argomenti
proposti dalla commissione
18 punti
Capacità di contestualizzazione degli argomenti __ /5
___ /18
Capacità di esposizione e argomentazione
__ /5
Capacità di approfondimento __ /4
Capacità di rielaborazione personale __ /2
Capacità di utilizzo del linguaggio specifico della materia __ /2
III FASE Discussione prove scritte
3 punti Capacità di autocorrezione __ /3 ___ /3
PUNTEGGIO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA __ /30
Il contenuto del presente documento è qui sottoscritto dai componenti del consiglio di classe.
COMPONENTE MATERIAProf. Santillo Martino Italiano e Storia
Prof.ssa Chiatti Arianna MatematicaProf.ssa Paribuono Vincenza Lingua straniera (Inglese)
Prof.ssa Braghiroli Laura Seconda Lingua straniera (Francese)Prof.ssa Cogliandro M. Laura Psicologia Generale ed Applicata Prof. Fiaccadori Guido Prospero Diritto e Legislazione Socio – Sanitaria
Prof. Prof. Ierardi Vittorio Tecnica Amministrativa ed Economia Sociale
Prof. Copelli Pietro Igiene e Cultura Medico Sanitaria
Prof.ssa Fedolfi M. Paola Scienze Motorie e Sportive
Prof. Attesti Davide Religione
Prof.ssa Caroppo Cristina Sostegno
Prof.ssa Ferrari Letizia SostegnoProf. ssa Ferrarini Jennhy (supplente Marano) Sostegno
Coordinatore Prof. Copelli Pietro Segret Segretario Prof. Fiaccadori Guido Prospero
Dirigente Scolastico Dott. Fausto Fiorani
Scandiano, 15 maggio 2016