15 maggio 2014

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L’oscar del giorno lo assegniamo a Ulisse DI Giacomo. Il senatore non lascia pas- sare l’atteggiamento del capolista del suo partito alle europee che a Campobasso si posiziona al fianco del Pd. Così, senza re- more, Di Giacomo evidenzia le incoerenze di un’alleanza tra Nuovo centrodestra con l’Udc pensata solo per superare la soglia del 4% per Strasburgo. E di fronte alla scena di Cesa tra le bandiere di Idv e Co- munisti italiani, al fianco del Pd, il coordi- natore regionale Ncd risponde con un twitter “Boicottiamocesa” creando scompi- glio a livello nazionale. L’Oscar del giorno a Ulisse Di Giacomo Il Tapiro del giorno a Paolo Frattura Il tapiro va a… Paolo di Laura Frattura. E stato necessario che il Roxy prendesse fuoco per far smuovere il governatore visto che lo stabile appartiene alla Re- gione Molise. Le condizioni sono sotto gli occhi di tutti ma Frattura solo l’altro ieri si è reso conto che è necessario abbattere la struttura. Eppure i residenti della zona hanno più volte chiesto di ripulire l’area di Piazza Savoia invasa da ratti, gatti e senza tetto. Al di là dei progetti futuri, il capoluogo non merita di avere un’area centrale in completo degrado. GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 97 - GIOVEDÌ 15 MAGGIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO di Tommaso Di Domenico L'Ufficio Stampa della Giunta Regionale del Molise si ostina a boicottare la Gazzetta del Mo- lise. Per questi cuor di leone dell'informazione Il nostro quo- tidiano semplicemente non esi- ste e, comunque, se esistesse non sarebbe degno di cita- zione, meglio il Sannio Oggi di Luca Colasanto. D'altronde la velocità del Presidente Arch. Paolo Di Laura Frattura nel di- chiarare pubblicamente che si trattava di un disguido e che avrebbe provveduto ha destato stupore negli operatori della in- formazione. Ancora stiamo aspettando. Ha tenuto per sé la delega alla Cultura ed al- l'Informazione, per conto di chi non si sa. Nessuno si è posto il pro- blema, né all'Ordine Regionale dei giornalisti, né all'Asso- stampa.Non vi ricorda qualcosa di sinistro? Da parte mia ho chiesto ai giornalisti della testata di cen- sire, come fece Pol Pot, gli eu- nuchi dell'informazione o le ver- gini vestali, sui quali saremo durissimi, mossi da note infor- mative in nostro possesso. Ai tanti colleghi o giovani sottopa- gati, maltrattati e vilipesi, dico: tirate fuori gli attributi, rialzate la testa, distinguetevi dagli in- vertebrati. All'Odine Regionale ed all'As- sostampa chiediamo di dire la loro in modo netto, forte e chiaro. Gli eunuchi

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La Protezione Civile è in macerie

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L’oscar del giorno lo assegniamo a UlisseDI Giacomo. Il senatore non lascia pas-sare l’atteggiamento del capolista del suopartito alle europee che a Campobasso siposiziona al fianco del Pd. Così, senza re-more, Di Giacomo evidenzia le incoerenzedi un’alleanza tra Nuovo centrodestra conl’Udc pensata solo per superare la sogliadel 4% per Strasburgo. E di fronte allascena di Cesa tra le bandiere di Idv e Co-munisti italiani, al fianco del Pd, il coordi-natore regionale Ncd risponde con untwitter “Boicottiamocesa” creando scompi-glio a livello nazionale.

L’Oscar del giornoa Ulisse Di Giacomo

Il Tapiro del giornoa Paolo Frattura

Il tapiro va a… Paolo di Laura Frattura. Estato necessario che il Roxy prendessefuoco per far smuovere il governatorevisto che lo stabile appartiene alla Re-gione Molise. Le condizioni sono sotto gliocchi di tutti ma Frattura solo l’altro ieri siè reso conto che è necessario abbatterela struttura. Eppure i residenti della zonahanno più volte chiesto di ripulire l’areadi Piazza Savoia invasa da ratti, gatti esenza tetto. Al di là dei progetti futuri, ilcapoluogo non merita di avere un’areacentrale in completo degrado.

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggioQuotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 97 - GIOVEDÌ 15 MAGGIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

di Tommaso Di Domenico

L'Ufficio Stampa della GiuntaRegionale del Molise si ostina aboicottare la Gazzetta del Mo-lise. Per questi cuor di leonedell'informazione Il nostro quo-tidiano semplicemente non esi-ste e, comunque, se esistessenon sarebbe degno di cita-zione, meglio il Sannio Oggi diLuca Colasanto. D'altronde lavelocità del Presidente Arch.

Paolo Di Laura Frattura nel di-chiarare pubblicamente che sitrattava di un disguido e cheavrebbe provveduto ha destatostupore negli operatori della in-formazione. Ancora stiamoaspettando. Ha tenuto persé la delega alla Cultura ed al-l'Informazione, per conto di chi

non si sa.Nessuno si è posto il pro-

blema, né all'Ordine Regionaledei giornalisti, né all'Asso-stampa.Non vi ricorda qualcosadi sinistro?

Da parte mia ho chiesto aigiornalisti della testata di cen-sire, come fece Pol Pot, gli eu-

nuchi dell'informazione o le ver-gini vestali, sui quali saremodurissimi, mossi da note infor-mative in nostro possesso. Aitanti colleghi o giovani sottopa-gati, maltrattati e vilipesi, dico:tirate fuori gli attributi, rialzatela testa, distinguetevi dagli in-vertebrati.

All'Odine Regionale ed all'As-sostampa chiediamo di dire laloro in modo netto, forte echiaro.

Gli eunuchi

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L’edilizia, settore trainante dell’intera eco-nomia regionale, non può più attendere itempi della politica.E’ il monito dell’ACEM (Associazione Co-

struttori Edili del Molise), che rivolge un ac-corato appello alle istituzioni regionaliacciocché il settore delle costruzioni sia in-serito a pieno titolo nell’agenda politica qualepriorità assoluta da rilanciare per rimettere inmoto il sistema economico molisano.“Fra un mese saremo a metà anno –

spiega il Presidente dell’ACEM Corrado DiNiro – ma non riusciamo a vedere tracciadell’edilizia nel disegno programmatico dellanostra Regione, un settore che richiede-rebbe maggiore attenzione e considerazione,basti solo pensare alla mancata approva-zione a tutt’oggi delle modiche al PianoCasa regionale sul quale dal mese di ottobre2013 furono raccolti suggerimenti e propo-ste. ” “Le imprese hanno tempistiche differenti

da quelle della politica - prosegue il Presi-dente Di Niro – si sta perdendo tempo pre-zioso con il rischio di ritrovarsi in pienaestate, periodo in cui giocoforza si aggiornatutto a settembre e così un altro anno è vo-lato via senza risultati apprezzabili e con ri-guardo al Piano casa si avrà un anno inmeno per utilizzarlo, vista la scadenza al 31dicembre 2015.”

Secondo l’ACEM, tra le tante problemati-che che tengono banco in questo momentodi crisi profonda del settore dell’edilizia, lariforma della legge regionale n. 30 del2009, ossia del Piano Casa Regionale,con la sburocratizzazione e semplifica-zione delle relative procedure e soprat-tutto con la riduzione degli oneri diurbanizzazione primaria e secondaria, cosìcome richiesto dalla stessa Associazione afine 2013, potrà stimolare sicuramente la do-manda del mercato dell’edilizia privata e ri-dare una boccata di ossigeno alle piccolee medie imprese del comparto.

TAagliolto

215 maggio 2014

di Massimo Dalla Torre

"Di sana e robusta costituzione": que-sto il leit motiv che ha caratterizzato ilprogetto avviato lo scorso ottobre e termi-nato nei giorni scorsi, che ha visto prota-gonisti attivi gli alunni delle terzeelementari della scuola primaria "NicolaScarano" di Campobasso. Iniziativa che ha trovato il fulcro negli

insegnamenti sui principi fondamentalidella Costituzione. Principi illustrati dal di-rettore dell’area terza della regione Mo-lise, la signora Alberta de Lisio come lachiamano i bambini, che, con eleganza esensibilità da brava maestra, special-mente quando si affrontano materie comela Costituzione, per la difficoltà ad illu-strarne i contenuti che dovrebbero essereil vettore per l’intero Paese, ha tenuto lelezioni settimanali sulla legge delle leggi,anticipando così i contenuti che sarannooggetto di studio in quinta elementare. “Con filastrocche, canzoni, poesie, di-

segni ma soprattutto filmati in cui visiva-mente hanno dato corpo ad esempio,all’art. 4 che riconosce a tutti i cittadini ildiritto al lavoro e promuove le condizioniche rendano effettivo questo diritto, sonostati letteralmente portati per mano 65bambini insegnando loro le basi per di-ventare buoni cittadini. Bellissima ed attiva è stata la risposta

degli alunni che hanno lavorato alacre-

mente e con impegno assieme alle loroinsegnanti, accostando ai contenuti civicimetodologie didattiche alternative, comel'utilizzo di piattaforme e-learning”, tantèche i risultati del progetto sono stati pre-sentati nel corso di una lezione specialetenuta proprio dai bambini alla fonda-zione cultura ex palazzo GIL di Campo-basso. Un progetto sperimentale che hagià ottenuto ambìti riconoscimenti perl'impegno e la buona pratica condottacome la medaglia di rappresentanza delCapo dello Stato e la nota di plauso del-l'assessore regionale alla scuola della re-gione Emilia Romagna, Patrizio Bianchiche, anche se non presente material-mente perché impegnato altrove, nelmessaggio inviato, ha tenuto a sottoli-neare, “come nel momento in cui ognigiorno la nostra vita collettiva sembra mi-nata da vecchi e nuovi populismi che vo-gliono smantellare il senso stesso dellanostra convivenza, è fondamentale ritro-vare vie per un’educazione alla civiltà. Inuna fase in cui il prolungarsi della crisi faemergere sempre nuove iniquità e divi-sioni, è necessario quanto mai richiamaretutti al significato di giustizia, eguaglianzae libertà. La via intrapresa in Molise dalla straor-

dinaria iniziativa riporta dentro le auledelle scuole elementari, la riscoperta, nonsolo per i bambini ma anche per le fami-glie, di quel monumento alla civiltà che è

la nostra costituzione repubblicana. Nonuna costituzione elargita per volontà diDio o di un regnante benevolo, ma co-struita da una comunità che dopo ventianni di dittatura ritrovava o forse trovavaper la prima volta una propria identità ba-sata su principi che, riletti oggi dopo quasisettanta anni, dimostra ancora una forzainnovatrice che nessuna parola delle mol-tissime, che oggi riempiono e a volte tra-volge le nostre giornate è in grado dipresentare. Parlare ai bambini con le parole della

Costituzione vuol dire ricercare quelfondo di essenzialità umana, che costitui-sce la base stessa della democrazia. La diffusione di questa esperienza di-

viene un contributo per ridare speranza aun Paese che sembra confuso, ma cheha straordinarie capacità sommerse eche può ripartire solo operando perché leparole della costituzione ritrovino vigorenei cuori dei nostri figli. Parole come libertà, eguaglianza, giu-

stizia, lavoro nella nostra costituzionesono fondamento e cemento di democra-zia perché non vanno considerate unaalla volta, in una sorta di menù culturale epolitico cui attingere per usare, spre-mere e poi gettare. Nella nostra Costituzione queste parole

vanno intese assieme, come elementi diuno stesso concetto, che partendo dalladignità umana ne ricostruisce le condi-

zioni per una vita collettiva effettivamentedemocratica. Ecco perché si deve necessariamente

ritrovare il coraggio della parola che co-struisce". A dare ulteriore valenza al progetto l’in-

tervento dell’assessore all'istruzione ealla formazione professionale della re-gione Molise, Michele Petraroia che hafortemente sostenuto l’iniziativa raffor-zandone la valenza che, in un Italia sem-pre più confusa, proprio nellaCostituzione dovrebbe trovare quei valoriche purtroppo spesso vengono meno mache fortunatamente sono salvaguardatidalla parte più schietta, pura, sincera: ibambini di oggi, uomini del domani. Bambini che hanno prestato particolare

attenzione anche al prof.Filippo Bruni,dell'università degli studi del Molise, cheha parlato loro su "didattica e tecnologie:la scuola e il web 2.0". Il tutto a dimostrazione che per essere

un buon cittadino non necessita assoluta-mente essere adulti anche perché sonoproprio gli adulti a calpestare la Costitu-zione da considerare non una sterileelencazione di articoli, ma un insegna-mento che nel 1947 segnò decisamenteil passo per un Paese che veniva fuoridagli orrori della guerra che proprio la Co-stituzione aberra, nega e soprattutto com-batte con le parole molto più letali dellearmi vere e proprie.

La Regione Molise deve rimettereal centro l’edilizia cominciandodalle modifiche al piano casa

Bambini: la Costituzione

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TAagliolto

315 maggio 2014

CAMPOBASSO. Arriva come un autogoal il dietrofrontdella Giunta sulla chiusura degli uffici regionali di Termoli.Anzi, sarebbe meglio parlare di odissea viste le comunica-zioni inviate varie volte e le altrettante varie smentite so-prattutto dell’assessore Petraroia. Così 4 giorni i 40dipendenti hanno avuto modo di leggere la comunicazioneche è stata affissa nella bacheca dello stabile di via Cava-lieri di Vittorio Veneto con cui, in pratica, si dispone la chiu-sura della sede regionale e il trasferimento del personalea Campobasso. La spending review del governo del centrosinistra è

stata interrotta dalla parola chiave altrimenti detta “dellepromesse vane”: le elezioni. A Termoli i cittadini sono chia-mati ad eleggere il nuovo sindaco. Quindi, con molte probabilità, la Giunta regionale ha pen-

sato bene di fare dietrofront, lasciare aperta la sede termo-lese, e magari rinviare il tutto al dopo elezioni. Non si sa mai,il popolo potrebbe riversare il malcontento sul candidato sin-daco della coalizione locale sostenuta da Frattura e Facciollain primis. Chi non è tutelata, né da rappresentanti in Giunta(isernini doc) né dalle elezioni, è Isernia. Così la mannaia siabbatte sulla provincia pentra. La Giunta regionale decide di

chiudere gli uffici della Protezione Civile, peraltro già sman-tellata anche nella sede centrale. Decisione presa su dispo-sizione di chi? Non si capisce. La sede della ProtezioneCivile, tra le eccellenze molisane invidiata a livello nazionale,è stata aperta due anni fa con investimenti regionali per farfronte alle esigenze di intervento immediato sul territorio.Come se non bastasse, si era cercato anche di risparmiare:il canone per gli affitti era "a canone agevolato" quindi mi-nimo rispetto agli investimenti effettuati e ai benefici sul ter-ritorio. Chi ha disposto la chiusura?

Con quali motivazioni? E soprattutto .... Il tutto rientranella logica di distruggere tutto quello che, se pur conside-rato eccellenza da altri, porta la firma di chi ha ammini-strato negli anni precedenti (Iorio – Giarrusso)? Il tutto nelpiù completo silenzio di chi opera in Molise, di chi do-vrebbe tutelare questa terra, e soprattutto dovrebbe fareda sentinella all’operato del governo. Così viene in mente il passato, quando sedicenti comi-

tati spontanei di liberi imprenditori (poi scopertisi ultrà diCiocca e Frattura) facevano sentire la loro voce insieme aquella dei sindaci del cratere che, rivendicando il lororuolo, si ergevano a paladini di quelli che, a dieci anni dal

terremoto, non avevano ancora “inspiegabilmente” potutorientrare nelle proprie case. Oggi invece, tutto tace e nessuno protesta. Anche se

ormai ad un anno dalla rimozione di chi guidava Regione eProtezione Civile, e lo slogan elettorale "noi siamo quellidella ricostruzione snella" è rimasto solo a parole visto chetutti i cantieri sono fermi e c'é il serio rischio di perdere i fondidella delibera CIPE 62/2011. Se non fosse un dramma ci sa-rebbe, almeno, da sorridere con ironia!

red.pol.

Smantellatala Protezione Civile:il centrosinistra chiude le eccellenze

CAMPOBASSO. Che i verticidell’Udc abbiano sempre avuto ipiedi in due scarpe è un dato in-controvertibile. La politica del doppio forno, ti-pica del partito di Casini e Cesa,si è però trasformata nella par-tito del doppio forno. Eh già.

Fino a ieri i vertici romani dei cen-tristi hanno avuto almeno la de-cenza di far coincidere, a livellonazionale e locale, lo schiera-mento.

Quasi sempre. Mamai come oggi l’Udc di-mostra di esserel’emblema dell’allon-tanamento del po-polo alla politica.

Sembra faccianodi tutto per agevo-lare il Movimento

5 stelle. Così ci ritroviamo conCesa, capolista del Nuovo Cen-trodestra alle europee nella circo-scrizione meridionale, che arrivaa Campobasso e… viene a farecampagna elettorale per il candi-dato sindaco di Campobasso An-tonio Battista. Peccato che Battista sia del Pd,

ossia il partito che fotte voti e pri-mato al partito che candida Cesaalle europee. Ma in fondo, cosa c’è di strano?

L’Ncd governa a Roma col Pd diLetta prima, di Renzi oggi. Di strano c’è che a scagliarsi

contro il centrista c’è il coordina-tore regionale, nonché senatoredel Nuovo Centodestra, Ulisse DiGiacomo. “Boicottiamocesa” twitta il se-

natore della Repubblica. Una do-

manda infatti sorge spontanea:ma Cesa non si è vergognato ditrovarsi in mezzo alle bandiere diIdv e Comunisti italiani vista laposizione a livello nazionale? Così la storiella delle contraddi-

zioni centriste finisce a livello na-zionale con quel “Non parte nelmigliore dei modi al Sud l'alle-anza "tecnica" fra Nuovo centro-destra e Udc, pensata persuperare alle elezioni europee losbarramento del 4 per cento. A incrinare i rapporti sono le al-

leanze strette dal partito di PierFerdinando Casini in Molise invista delle comunali del 25 mag-gio: col centrodestra a Termoli, inappoggio del candidato sindacoMichele Marone e col centrosini-stra a Campobasso, a sostegnodi Antonio Battista. Una decisione

motivata dal fatto che "le alleanzesi fanno sulla base dei pro-grammi" – ma ci faccia il piacere(ndr) - ha affermato LorenzoCesa. Parole che però evidente-mente non hanno convinto il co-ordinatore molisano di Ncd, ilsenatore Ulisse Di Giacomo (su-bentrato a Silvio Berlusconi dopola decadenza e passato con glialfaniani. L'esponente alfaniano in queste

ore sta infatti diffondendo un ap-pello che invita esplicitamente a"boicottare" il segretario Udc, ca-polista alle europee nella circo-scrizione Sud: "Cesa è aCampobasso al fianco del candi-dato Pd Battista, circondato dallebandiere dell'Idv e dei ComunistiItaliani. #boicottiamocesa#"scrive”.

Doppiogiochisti: uniti per Strasburgo,separati a CampobassoViene in Molise e si schiera contro il suo partito

Di Giacomo coordinatore regionale del Nuovo centrodestra non ha dubbi: boicottiamo Cesa

Le elezioni salvano Termoli ma non la provincia pentra abbandonataa sé stessa dalla Regione Molise. Continua l’opera distruttiva di quanto c’era di buono sul territorio ma costruito dal centrodestra

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Il fuoco al piano terra dell’ex albergo Roxy, daanni chiuso e di proprietà della Regione Molise,pagato una cifra considerevole allo scopo di utiliz-zarlo nell’ambito del master-plan che includeva lanuova sede regionale sul terreno del campo spor-tivo Romagnoli, ha simbolizzato oltre ogni possi-bile scrittura lo stato di abbandono che riguardanel suo complesso la Regione Molise.

Fintanto non sono salite le fiamme, lo stabileha fatto e fa bella mostra di sé al centro dellaPiazza Savoia, totalmente ignorato dalla genteche pure passa nei pressi. Nessuno che si sia maichiesto perché l’albergo avesse smesso di funzio-nare e perché, soprattutto, da anni quell’immobileera stato lasciato in stato di abbandono pur ripor-tando sulla staccionata che lo circonda, in bellaevidenza, la tabella “Proprietà della Regione Mo-lise”: l’ente pubblico che spende circa tre milioniall’anno di fitti passivi e però si prende il lusso di

tenere immobili di quella portata inutilizzati, la-sciati all’insulto del tempo e, cosa ancora più si-gnificativa, alla furtiva necessità di un tetto digente randagia che non ne ha. Il tutto, fiamme,senza tetto, e indifferenza generale compongonouna realtà sempre più disincantata, lasciata inbalia della prepotenza e della incompetenza diamministratori che esercitano il potere per trarnevantaggi per sé e del tutto estranei ai doveri dellasana e corretta amministrazione del bene co-mune. Ci sono volute le fiamme, ribadiamo, per aprire

alla cronaca una condizione (il Roxy abbando-nato) che per anni ha by-passato l’attenzionedegli amministratori locali, della stampa, della in-tera articolazione dei vari ordinamenti che presie-dono alla difesa e alla tutela dei diritti edell’interesse della collettività. Benedette, dun-que, le fiamme.

Il Roxy in fiamme, simbolo di una classe politica estranea ai doveri della sana e corretta amministrazione del bene comune

TAagliolto

415 maggio 2014

L’immobile è proprietà della Regione, quindi dei molisani

Il consigliere Michele Coralbo Candi-dato nella Lista POLO CIVICO a soste-gno di Scasserra Sindaco, replica alPresidente Frattura che in una nota del13 maggio precisa che le superfici di in-gombro da realizzare sull’area dell’ex Ro-magnoli ammonterebbero a 13 mila mq dicui 5 mila recuperati dalla demolizioneovvero recupero dell’ex Hotel Roxy."Il Presidente Frattura ha dimenticato,

nel suo comunicato, di specificare cheoltre ai 13mila mq destinati a sede (5milaRoxy, 8 mila Romagnoli) la regione haprevisto altri 8mila mq di "servizi" sempresul Romagnoli che ragionevolmente,stando alle NTA del Comune, ben potreb-bero essere "centro commerciale". Ancheperché Frattura non dice dove prende-rebbe altrimenti i soldi per demolire ilRoxy e ricostruire i 13mila mq.

Il Presidente non si innervosisca, pre-cisa Coralbo, sebbene numerosi suoi av-versari siano passati armi e bagagli allasua corte, dopo aver strepitato contro gliaffari immobiliari su Campobasso, c’è an-cora qualcuno che non intende rinunciarea controllare ed impedire l'ennesima co-lata di cemento in favore dei soliti noti". Coralbo continua la nota invitando inol-

tre il Presidente Frattura a precisare cosane sarà degli 8000 mq destinati a servizie a rispondere a quattro semplici do-mande:

Il Presidente Frattura è consapevoleche un tale intervento decreterebbe lafine del micro-commercio nel centro sto-rico e Murattiano della città? Il Presidente Frattura sa che un inter-

vento cosi massiccio provocherebbe undeprezzamento immobiliare di tutti i locali

commerciali del centro storico e Murat-tiano?Il Presidente Frattura è consapevole

che un intervento cosi impattante provo-cherebbe la desertificazione del centrostorico in particolare, e buona parte delcentro Murattiano?Il Presidente Frattura è consapevole

che scelte urbanistiche di questo tipo pro-vocherebbero immediatamente anche lamorte culturale, storica, sociale ed econo-mica del Mercato di via Monforte che in-vece deve tornare ad essere centronevralgico del mercato a chilometro zerodella nostra città?Sono profondamente convinto - chiude

Coralbo - che queste considerazioni deb-bano diventare proprie del PresidenteFrattura, e quindi, scelta conseguente ditali riflessioni deve essere la immediata

sospensione del concorso di idee per ri-partire insieme alla nuova amministra-zione che presto si insedierà a Palazzo S.Giorgio per un percorso nuovo, che pre-veda come primo atto quello di concertarecon tutte le categorie economiche, asso-ciative, culturali e sociali presenti in cittàquella che dovrà essere l’opportunità mi-gliore per il recupero e il rilancio dell’ul-tima area verde presente nel centrocittadino.Sono profondamente convinto che si

possa realizzare la nuova sede regionalea cemento zero tutelando la salute dei no-stri concittadini e restituendo alla città, masoprattutto ai bambini alle mamme allenonne e a quanti amano il nostro territo-rio, un meraviglioso giardino che colori ilcapoluogo e lo faccia vivere di persone,di sapori, di odori, di storia e tradizioni".

Michele Coralbo marca il presidente: "Sede Regionale, o Frattura si è distratto (e sarebbe grave vista anche la sua inclinazione immobiliare) oppure tenta di nascondere la verità"

Interessi e politica: quattro domandepubbliche al governatore

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TAagliolto

515 maggio 2014

CAMPOBASSO. Dirompente il commento diGiovancarmine Mancini, esponente de La De-stra, sull’incendio divampato al centro di Cam-pobasso che ha definitivamente distrutto l’exhotel Roxy di Campobasso.

“L’incendio all’Hotel Roxy di ieri sera: unaspeculazione annunciata. E con il Roxy si èriaccesa anche la nostra angoscia di cittadinimolisani. Dai primi aggiornamenti sembre-rebbe che le cause del rogo siano da attribuirealla presenze notturne di clocard nella strut-tura, che hanno causato l’incendio di mate-rassi abbandonati ormai da anni nello stabile.

Le fiamme divampate ieri sera, oltre a di-struggere tragicamente lo storico Hotel diPiazza Savoia, hanno messo a fuoco le nostrecoscienze di molisani e ancora di più ingene-rato dubbi sulle reali cause di quanto accaduto.Sono incomprensibili a tutti, infatti, le ragioniche hanno tenuto fino a ieri l’Hotel Roxy in unostato di totale degrado e abbandono nono-stante le numerose denunce in proposito.

La nausea, la rabbia, la noia che ci provocadescrivere e denunciare sempre le stesse inef-ficienze, le stesse persone, gli stessi metodispeculativi nella gestione del patrimonio pub-blico è indicibile.

Non sono state le fiamme colpevoli della di-struzione del Roxy bensì i nostri politici regio-nali impunemente inadempientisull’applicazione delle chiarissime norme di vi-gilanza e tutela della cosa pubblica. Il silenziopolitico su questo è trasversale.

Da sempre. Si è consumato ieri sera un di-sastro patrimoniale “lodevole” di cui si è resoresponsabile l’indifferenza del governo di cen-trosinistra. Tutti potevano sapere quello cheaccadeva di notte nel Roxy ed è ora chiaroche chi doveva non ha vigilato o volutamenteha omesso di farlo. Ricordiamo, a chi ancoranon lo sapesse, che lo storico albergo diPiazza Savoia è attualmente una struttura diproprietà della Regione Molise e a ricordaceloè stato soprattutto il triste commento del Pre-

sidente della Regione Molise Frattura, che re-catosi prontamente sul posto, ha fatto presa-gire quale sarà la sua “giusta e opportunasoluzione al problema”: abbattimento dellastruttura.

Ma giusta e opportuna per chi? Per i cittadinidi Campobasso o eventualmente per gli spe-culatori edili interessati a mettere mani sulla ri-costruzione in un’area centrale della città? Esoprattutto opportuna da quale punto di vista?Politico, perchè rispondente all’intento di ri-qualificazione urbana della città o più sempli-cemente opportuna, perchè rispondente alle

ambizioni imprenditoriali di costruttori senzascrupoli legati a doppio filo con neopolitici giàimprenditori?

Interrogativo lecito e consequenziale vistoche stranamente l’incendio di ieri è divampatosubito dopo la diffusione della notizia di unabando di concorso di idee per la costruzione dinuovi uffici regionali.

Ieri alle ultime speranze dei cittadini onestidi Campobasso per un futuro migliore sonostati inferti col fuoco gli ultimi colpi mortali ed ilconnubio tra politica e interessi speculativi edi-lizi oggi ci appare lampante e vergognoso.

Ad li là comunque di ogni polemica o di unapur obiettiva ricognizione delle cause chehanno reso possibile l’incendio del Roxy, non ciresta che sollecitare, a chi di dovere, l’aperturadi un’inchiesta per verificare se lo stesso abbiaavuto cause dolose o omissioni anche dinorme di sicurezza.

E mentre spegniamo il solito incendio, nonci stanchiamo di ripetere che pretendere il ri-spetto delle leggi e recuperare la credibilitàdella classe politica, governo di destra o di si-nistra che sia, è quanto di più rivoluzionario eproficuo si possa fare oggi”.

Giovancarmine Mancini attacca Frattura ed evidenzia strane coincidenze sull’area della speculazione edile che riguarda il Masterplan

Roxy in fiamme, in fumo milioni di soldi pubblici

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Per chi ha assistito alla maggior parte dei lavori consi-liari del Comune di Campobasso è facile ricordare che lostato di abbandono dell’ex Roxy è stato denunciato piùvolte dagli amministratori, in particolare dagli esponentidi Costruire Democrazia e Citt@DiNoi sollecitati dai cit-tadini residenti in piazza Savoia esasperati dalle condi-zioni igienico sanitarie dell’area. Dopo diverseinterrogazioni e mozioni , circa un anno fa i consiglieri Mi-chele Durante, Teresa Cuomo, Michele Coralbo e AdrianaIzzi hanno invitato il sindaco, attraverso un documentoprotocollato al gabinetto sindacale, a intervenire seria-mente provvedendo , con apposita ordinanza, a richia-mare l’attenzione della Regione che è proprietariadell’immobile. L’obiettivo dei consiglieri era quello di spin-gere l’ente regionale a tenere pulita e disinfestare l’areadell’ex Roxy e a occuparsi della manutenzione dell’edifi-cio ormai decadente, il tutto con la collaborazione e il con-trollo dell’amministrazione comunale. Al di là delpercorso politico intrapreso dai consiglieri, Izzi ha rinun-ciato alla candidatura, Durante e Cuomo sostengono An-tonio Battista con la lista Lab, Coralbo è candidato con ilPolo Civico di Michele Scasserra , è doveroso ricordare,dopo l’incendio dell’altro ieri, le iniziative intraprese daiconsiglieri per smuovere l’immobilismo dell’ amministra-zione comunale e regionale sull’ex Roxy.

Teresa Manara

6 pistole semiautomatiche Beretta98 FS cal.9x21, “utili all’espletamentodel Servizio di Polizia Stradale”, sonostate acquistate dal comandante deivigili urbani di Campobasso imputandola spesa di 4.800 euro al capitolo di bi-lancio “Arredamenti e attrezzature”.Basterebbe questo capoverso a sinte-tizzare la straordinarietà amministra-tiva e contabile della determina con laquale, da parte del comandante, èstata accolta l’offerta di fornitura dellearmi presentata dalla ditta Armeria “IlSannita”, ossia un acquisto diretto che,in questo caso, pare trattarsi di tuttotranne che di arredamenti e attrezza-ture. A meno che non si vogliano inten-dere le pistole un arredo della divisa,al pari della cravatta o delle mostrine,e non armi, o attrezzi, al pari di unapinza o di una tenaglia. Il Corpo dei vi-gili urbani è già stato in passato og-getto di polemiche per essersi armato,assecondando il desiderio di equipa-rarsi, anche nell’equipaggiamento, alleForze di Polizia dello Stato. Desideriofrustrato e messo a tacere dall’ammini-strazione, con l’ordine di riporre le arminegli armadietti di sicurezza. Di gentearmata ce n’è abbastanza in giro, an-corché dotata di professionalità e di re-sponsabilità nel maneggio. Per cuiaggiungervi anche i vigili, è sembrato asuo tempo una forzatura da stroncaresul nascere. Difatti, le pistole sonostate ritirate e riposte. Questa nuovasortita del comandante, la cui propen-

sione alla militarizzazione dei vigili ap-pare irrefrenabile, pertanto andrebbemeglio inquadrata. Ossia, se le pistoleprecedentemente acquistate, e poi ri-poste, sono ancora nella disponibilitàdel Corpo, perché acquistarne altre, eper giunta a trattativa privata? Qualcuno in proposito dovrà rispon-

dere, anche se l’anarchia sembra es-sere prevalente in molte scelte edecisioni all’interno e all’esterno di Pa-lazzo san Giorgio, mai peraltro contra-stata. Non siamo esperti in materia diacquisto e uso delle armi. Ma ricor-diamo che sussistono regole e proce-dure abbastanza rigide da seguire eda rispettare, prima di arrivare a farneuna dotazione stabile ai vigili urbani lecui funzioni, i cui compiti d’istituto, seb-bene in una realtà sociale in forte de-grado e con non pochi episodi didelinquenza, sono di prevalente naturapreventiva e non repressiva. Non solopistole, però. Dalla determina, infatti,s’apprendono alcuni dati interessantiquali, ad esempio, l’ammontare dei

proventi derivanti dalle violazioni al Co-dice della Strada (560.000 euro) ecome è stato ripartito: il 25 per cento èstato destinato alla manutenzione, allasostituzione, all’ammodernamento, alpotenziamento e alla messa a normadella segnaletica stradale; altro 25 percento al potenziamento dell’attività dicontrollo e di accertamento delle viola-zioni in materia di circolazione stra-dale; il 50 per cento al miglioramentodella sicurezza stradale. Così è detto nella determina, spe-

rando che non si riferisca alla striscepedonali rialzate e alle rotonde stradalitipo quella (emblematica delle forza-ture e delle interpretazioni del Codicedella strada) all’inizio della discesa diVia Monforte. I 560 mila euro prove-nienti dall’esercizio del controllo edell’accertamento delle violazioni alCdS dicono che i vigili si sono dati dafare, hanno lavorato con buona lena econ continuità. Fortunatamente, senzala pistola nella fondina!

Dardo

615 maggio 2014 Campobasso

Violazioni del codicedella strada, il Comuneincassa 560 mila euro

Di gente armata ce n’è abbastanza in giro, ancorché dotata di professionalità e di responsabilitànel maneggio, per cui aggiungervi anche i vigili, è una forzatura da bloccare sul nascere

Ecco come saranno utilizzati i soldi

Acquistate a trattativa privata 6 semiautomatiche con i fondi del capitolo di bilancio destinato agli arredamenti e alle attrezzature!

Le pistole tornano di moda all’interno del Corpo dei vigili urbani

Roxy in fiamme, pericolo annunciato

Le violazioni del codice della strada hanno fruttato al Comune 560milaeuro . La somma sarà utilizzata in diversi modi. Il 25% servirà per la so-stituzione, l’ammodernamento, il potenziamento e la messa a norma emanutenzione della segnaletica stradale, un altro 25% sarà utilizzato peril potenziamento dell’attività di controllo e di accertamento delle violazioniin materia di circolazione stradale, il restante 50% servirà a migliorare lasicurezza stradale. Al potenziamento dell’ attività di controllo e di accer-tamento delle violazioni in materia di circolazione stradale è stata asse-gnata la somma di 70mila euro da dividere tra arredamenti eattrezzature, software e spese di notifiche. In particolare 31.500 euroserviranno per arredamenti e attrezzature tra cui anche 4.800 euro perl’acquisto di sei pistole semiautomatiche da destinare alla polizia stradale,17.500 euro per l’acquisto di software” euro e 21mila euro per le spesedi notifiche

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L'allarme sul settore della vigilanza pri-vata è stato lanciato più volte nel corsodegli ultimi mesi da UiLTuCs Molise e Fil-cams Cgil Molise Ebbene, nonostante lereiterate richieste di incontro alla Prefet-tura di Campobasso, non riscontrate, perdiscutere delle sorti del settore ed, in par-ticolare, per affrontare le problematichepresenti negli Istituti Ivri e Aquila, oltrealla questione delle guardie giurate nonreimpiegate a seguito della chiusura del-l'Istituto Molise Security e l'avvicenda-mento con la Aldo Tarricone Security -che ha ritenuto di non dover assumeretutti i lavoratori della Molise Security, la-sciandone diversi fuori, così come hannofatto anche gli altri istituti - , nei giorniscorsi le organizzazioni sindacali . hannoappreso che proprio un dirigente della AtSecurity, Antonio Albiniano, è stato insi-gnito della stella al merito del lavoro dalprefetto di Campobasso, nonostante ledifficoltà di dialogo riscontrate con que-sto Istituto sugli “esclusi” della Molise Se-curity e su numerose altre questioni.Le ragioni del disagio delle organizza-

zioni sindacali saranno espresse nelcorso di una conferenza stampa cheverrà indetta a breve, nel frattempo le or-ganizzazioni sindacali reiterano una ri-chiesta di incontro urgente al prefetto diCampobasso, nel corso del quale, senzastelle al merito, vogliono fare il puntodella situazione sull'intero settore dellavigilanza armata e sulla situazione degli“esclusi” dalla Molise Security s.r.l.

La delibera (farsa) assunta dal consigliocomunale il 24 febbraio scorso, con la qualel’assemblea municipale ha surrettiziamentedetto no alla riapertura dei termini della lot-tizzazione “Parco dei pini” e a nuovi volumiedilizi da destinare alla realizzazione di trestrutture commerciali lungo Via 4 novembre,sta diventando la pietra dello scandalo diun’amministrazione (l’uscente) che nella fat-tispecie ha dimostrato per intero la suamancanza di chiarezza e di trasparenza suuna vicenda tecnica e amministrativa che,per le notevoli implicazioni economiche, ur-banistiche e di gestione del territorio checontiene, andava affrontata e gestita concura e competenza. Da queste colonne cisiamo resi parte diligente nel dare all’opi-nione pubblica campobassana gli elementidi giudizio necessari per farsi un’idea sulcaso, mettendo in risalto lo scarso spessorelogico delle motivazioni, anzi delle contrad-dizioni, in base alle quali il consiglio comu-nale ha arzigogolato il suo (finto) diniego allarichiesta dei titolari della lottizzazione, e lacertezza che un eventuale ricorso al Taravrebbe avuto un esisto positivo per i ricor-renti. Ciò è puntualmente accaduto. Il TarMolise, infatti, il 10 aprile 2014 ha sospeso“gli effetti del provvedimento impugnato, al li-mitato fine di indurre l’amministrazione co-munale a un riesame - alla luce dei motividel ricorso - della domanda di variante al

piano di lottizzazione, proposta dalla societàricorrente”, e l’8 maggio ha di nuovo delibe-rato (ordinanza 37) che entro 60 giornidalla notifica, ogni efficacia della delibera delConsiglio del 24 febbraio deve considerarsisospesa. Stessa sorte per relazione del diri-gente del settore Urbanistica che della deli-bera del 24 febbraio è parte integrante. Unceffone in pieno viso all’amministrazione ealla struttura tecnica di Palazzo san Giorgio,giustificato dal fatto che l’amministrazionecomunale e la struttura tecnica non hannomai preso in considerazione la richiesta dellaSocietà “Parco dei Pini” srl presentata il 15maggio 2012 e poi integrata con ulterioriistanze rispettivamente il 27 novembre2012 e il 5 febbraio 2013, per poi espri-mersi, però, a distanza di circa due anni, inmaniera insufficiente e pesantemente incom-pleta, tanto da indurre il Tar ha deliberarenei termini di cui diciamo. Per la verità, gliamministratori di Palazzo san Giorgio hannofatto anche di più. Se ne sono fregati dell’or-dinanza del Tar del 10 aprile, costringendo gliavvocati Salvatore Di Pardo e Andrea Latessaad un nuovo e motivato, ancorché accolto, ri-corso al Tribunale amministrativo regionale.Atteggiamento, questo del Comune nel fre-garsene del Tar, del tutto coerente e conse-guente alla natura e allo scopo delladeliberazione consiliare del 24 febbraio:quello, ossia, di un atto facilmente attaccabile

per favorire gli interessi dei ricorrenti. Ma an-diamo oltre. Qualora entro i 60 giorni asse-gnati per l’esecuzione dell’ordinanza dell’8maggio il comune dovesse rendersi ulterior-mente inadempiente, il Tar ha già disposto lanomina di un commissario “ad acta” nellapersona del dirigente del Settore urbanisticodella Regione Molise – o di un qualificatofunzionario tecnico dal medesimo delegato –“affinché provveda, in sostituzione del Co-mune inottemperante, nel successivo terminedi 90 (novanta) giorni dalla notifica o comu-nicazione dell’ordinanza”. Siamo di fronte auna faccenda urbanistica ed edilizia che in

maniera irridente riassume il comporta-mento dell’amministrazione comunale difronte a questioni di rilievo, da cui trasparepalese l’interesse che esse (questioni) trovinosoluzione altrove, in sede di giustizia ammi-nistrativa, con larghe possibilità di successo.Un comportamento volgarmente strumen-tale, avvizzito sotto il profilo della moralepubblica, avvilente sotto il profilo etico, inam-missibile sotto l’aspetto amministrativo. Tre-mendamente esplicativo, però, di un costumepolitico condizionato dall’esterno. Con moltaprobabilità toccherà all’amministrazione cheverrà fuori dalle urne all’indomani del 25

maggio affrontare la questione e il problemaposti dai titolari della lottizzazione “Parco deiPini”. Naturalmente se ne avrà voglia. E siadisposta a negare cemento in cambio di unacittà migliore. Purtroppo, ciò che sta per pas-sare il convento (Gravina, Battista, Scasserra,Saluppo, Di Bartolomeo), lascia prevedereche la nuova amministrazione, come la vec-chia, avrà difficoltà a resistere alle pressionidei capitali privati e della speculazione. Co-munque deciderà di fare, sarà un primo verobanco di prova per saggiarne la qualità, ladeterminazione, la coerenza.

Dardo

715 maggio 2014Campobasso

Il Tar Molise ha dato 60 giorni all’Amministrazione comunale, dalla notifica dell’ordinanza dell’8 maggio, per riesaminarela domanda di variante al piano di lottizzazione Parco dei Pini. Diversamente provvederà il commissario ad acta

La figuraccia di Palazzo San Giorgio

Vigilanza privata,i sindacati chiedono l’intervento del prefetto

Con molta probabilità toccherà all’amministrazione che verrà fuori dalle urne all’indomani del 25 maggio affrontare laquestione e il problema e sarà un primo vero banco di prova per saggiarne la qualità, la determinazione, la coerenza

Nella Chiesa della Mater Ecclesiae di Cam-pobasso lo scorso lunedì si è svolto il conve-gno “Prevenzione e Cura dei tumori”. Ilparroco, Padre Pierangelo Casella, ha accoltole numerose persone presenti in sala, eviden-ziando che la nutrita partecipazione all’eventoè segno di una comunità sensibile e vicina alleproblematiche sociali; ha poi ringraziato laFondazione per aver promosso l’incontro, ri-marcando l’importanza di favorire occasioni diincontro e formazione sul territorio. Il professorCamillo Cavicchioni, Direttore del Dipartimento

di Oncologia e dell’U.O.C. di Chirurgia Gene-rale ed Oncologica, dopo aver presentato il Di-partimento, ha parlato del trattamentochirurgico dei tumori del colon-retto. La chirur-gia è la forma più comune di trattamento perquesto tipo di patologia. L'intervento deve es-sere eseguito da un chirurgo specializzato inchirurgia dell'apparato gastrointestinale. Lachirurgia laparoscopica rappresenta una va-lida alternativa rispetto alle altre terapie chirur-giche tradizionali. Questa tecnica, eseguita daprofessionisti esperti, consente una riabilita-

zione in tempi brevi, con meno complicanzepost-operatorie: una ferita meno estesa e unaconseguente diminuzione del dolore, una ridu-zione dei traumi della zona intestinale e un mi-glior risultato estetico dovuto all’assenza digrandi cicatrici.

Il professor Cavicchioni ha poi presentato eintrodotto il dottor Pietro Princi, Chirurgo spe-cializzato in chirurgia della tiroide, il quale haparlato delle neoplasie che colpiscono questoorgano. I tumori benigni sono molto diffusi,mentre il cancro della tiroide è piuttosto raro.Nella maggior parte dei casi i noduli non pro-vocano problemi particolari, passando spessoinosservati tanto da essere occasionalmentescoperti soltanto con la palpazione o nel corsodi un'ecografia del collo. Solo in una piccolapercentuale di pazienti i noduli tiroidei compor-tano i sintomi tipici dell'ipertiroidismo. Tuttavia,i noduli benigni della tiroide, se non adeguata-mente diagnosticati e trattati, possono cre-scere al punto da creare problemi alladeglutizione e alla fonazione per compres-sione delle strutture circostanti. Il cancro dellatiroide è la forma più comune di tumore del si-stema endocrino; e per fortuna è piuttostoraro, rappresentando l'1-3% di tutti i casi. La chirurgia rappresenta il trattamento di

prima scelta per i tumori della tiroide. Se la dia-gnosi e il trattamento sono precoci, ossia ses’interviene quando il tumore è ancora in unafase iniziale, le possibilità di guarigione com-pleta sono ottime nella maggior parte dei casi.

E’ seguito un vivace dibattito, sono state ri-volte molte domande agli esperti presenti insala.

Prevenzione e cura dei tumori,convegno in Mater Ecclasiae

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Elezioni 'agitate' a Castelverrino,dove, lo scorso ottobre 2013 alcunicittadini presentavano alla Prefetturae alla Procura un esposto con la ri-chiesta di verificare il rilascio delleresidenze presso il Comune di Ca-stelverrino. In particolare si fece pre-sente la disparità di trattamento traalcuni che avevano richiesto la resi-denza presso il Comune di Castel-verrino e a cui veniva negato talediritto ed altri soggetti (dediti alla cac-cia e conosciuti in paese come “iCacciatori”) i quali non dimoravanoin paese, avevano ottenuto la resi-denza in case apparentemente pococonsone ad essere qualificate comedimora abitale (alcuni addiritturaavevano ricevuto la residenza di-chiarando la dimora in una casa paresenza porte e finestre), erano scono-sciuti alla maggior parte della popo-lazione residente e si recavano inpaese poco e principalmente du-rante le tornate elettorali. Sempre inottobre più di metà dei cittadini effet-tivamente residenti a Castelverrinofirmava una petizione popolare, poipresentata al Procuratore e al Pre-fetto di Isernia, per chiedere di fareaccertamenti su tali soggetti (“i Cac-ciatori”) in quanto sconosciuti ai più.Si temeva che essendo una percen-tuale elevata di residenti, se fossero

venuti a votare come nelle tornateelettorali precedenti, il loro votoavrebbero potuto alterare il risultatoelettorale. Non solo. Già nel 2013 ini-ziarono una serie di esposti, ricorsi edenunce da parte di comuni cittadini

che, avendo abitazioni di proprietà epagando regolarmente tasse e tributial Comune di Castelverrino, ave-vano chiesto di avere anche la resi-denza ed erano legittimati ad averla.Questi, sulle cui vicende per brevità

non ci soffermeremo, lamentavanola disparità di trattamento con altriconcittadini che, al pari loro, avevanorichiesto e invece ottenuto la resi-denza. Dopo la presentazione delleliste, da una attenta analisi degli

elenchi elettorali, pare sia emersoche molte delle persone con l’hobbydella caccia, sconosciute alla popo-lazione residente, abbiano la dimoranell’abitazione di uno dei CapolistaCandidato Sindaco alle prossimeelezioni comunali. Tale abitazione,che ospiterebbe numerose di questepersone, sembrerebbe addiritturapriva di alcuni servizi minimi. Adoggi solo due persone hanno giàvinto il ricorso e si sono visti ricono-scere il diritto negato. Per tutte lealtre situazioni non si è ancora pro-nunciata nessuna autorità locale.Dunque una situazione veramentepoco chiara, non tanto per le resi-denze non rilasciate, ma per quelleconcesse. La Procura della Repub-blica di Isernia ha prontamente prov-veduto ad accertare le situazioniesposte. La Lista “Per Nuovi Oriz-zonti” chiede che intervenga il Mini-stero a sollecitare che siano adottatitutti i provvedimenti amministratividel caso e a chiarire le ragioni diquesto ritardo, anche in virtù del fattoche tra poche settimane ci si do-vrebbe recare al voto e che c’è unaconcreta volontà popolare di far in-validare queste elezioni, tramite ri-corso al TAR, qualora non si diarisposta a tutti gli esposti, le denuncee i ricorsi presentati nel 2013.

Accoglienza profughi, CasaPound evidenzia le difficoltà ‘Immigrazione: business ai danni

degli italiani’ e ‘Casa, lavoro, solida-rietà: la sinistra molisana odia gli ita-liani’. Questi i testi degli striscioni affissinella notte dall’associazione di promo-zione sociale CasaPound Italia nei co-muni di Montaquila e Monteroduni perprotestare contro la gestione dell’emer-genza immigrazione da parte del go-verno e per criticare il comportamentodella sinistra locale. “In queste setti-mane la valle del Volturno si trova a ci-mentarsi con le difficoltà derivanti da unnotevole afflusso di profughi sul suoterritorio, frutto di sconsiderate deci-sioni prese dal governo. Se benehanno fatto le autorità molisane a lo-dare l’atteggiamento paziente e com-prensivo della popolazione locale neiconfronti dei profughi, resta però il fattoche risulta incomprensibile la decisione di stanziare centinaia di

persone in un’area semi spopolata edafflitta da una grave crisi economica edoccupazionale, dove non esistono og-gettivamente le condizioni per una ge-stione adeguata del fenomeno. Népossono essere minimizzati i problemiche si stanno creando sul piano dellasicurezza: il fenomeno dell’ ‘allontana-mento volontario’ dai centri d’acco-glienza da parte dei profughi ivi ospitatisignifica nel concreto che personeprive di denaro, di lavoro, di fissa di-mora e di una minima conoscenza delterritorio vengono a porsi al di fuori diogni controllo, con evidenti rischi per lapopolazione locale nel caso in cui perprocurarsi i mezzi di sussistenza di cuisono sprovvisti dovessero risolversi acommettere reati. Se l’immigrazione in-somma è quindi un affare per chi riescead usufruire dei fondi stanziati dall’Eu-ropa per la gestione dell’accoglienza,

diventa un grave fardello per le comu-nità ove i profughi con profonda miopiapolitica vengono stanziati”. Così Ago-stino Di Giacomo, responsabile iser-nino CasaPound, in una nota.

“Quanto alla sinistra locale – prose-gue Di Giacomo – notiamo come im-mediatamente dopo l’arrivo deiprofughi questa si sia attivata con do-nazioni di beneficenza ed iniziative disensibilizzazione a loro sostegno. As-solutamente niente di male in tutto que-sto, ma ci domandiamo come mai lamedesima sollecitudine non venga mo-strata per i tanti casi di cittadini italianiin difficoltà residenti nel nostro territo-rio, e che si trovano spesso abbando-nati a loro stessi. Evidentemente la lorosofferenza non attira la medesima at-tenzione, in quanto non risulta stru-mentalizzabile per campagne elettoraliincentrate sul buonismo”.

1015 maggio 2014 Isernia

Gli scatti del fotografo venafrano Carlo Terenzi saranno inmostra in Olanda, ad Heerenveen, da oggi fino al giorno 27.Il talentuoso artista nostrano è stato selezionato, assieme adaltri sette fotografi di diverse nazionalità, per esporre treopere nella rinomata ‘Art Gallery Artheerenveen’ di via Bur-gemeester Kuperusplein per una mostra collettiva di carat-tere internazionale. A giugno la stessa galleria ospiteràanche una personale del fotografo venafrano. La rassegna olandese è solo uno degli ottimi risultati di Te-

renzi che, tra le altre cose, è già noto per aver lavorato connumerosi famosi musicisti, tra i quali Sergio Cammariere eClaudio Luongo Trio, con Carlo Conti, in occasione di unaimportante campagna di comunicazione di Roma Capitale,e con diversi scrittori che hanno preferito le sue immagini perla copertina dei propri libri: c’è un po’ di Molise in ‘Quello cheresta’ della scrittrice toscana Eleonora Paoletti e in ‘La chia-mavano B.B.’ della calabrese Simona Stammelluti, per laquale ha firmato anche la copertina del secondo libro in pros-sima uscita. Dopo Franco Cappellari, dunque, un altro venafrano ot-

tiene una ribalta nazionale nel panorama della fotografia di-gitale e questo non può che essere motivo di orgoglio pertutti i molisani e stimolo per quei giovani creativi che, in unapiccola regione come il Molise, sognano di affermarsi nei varicampi dell’arte e della comunicazione.

Terenzi in mostra in Olanda

Elezioni Castelverrino, scoppia il caso delle residenze “sospette”

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LITORALE - La Feee, Founda-tion for Enviromental Educationanche per il 2014 ha assegnato leBandiere blu alle località costiere.Copme lo scorso anno al Molisesono stati assegnati tre vessilli chepremiano Termoli, Petacciato eCampomarino per il mare pulito e iservizi. Infatti la Bandiera blu vieneassegnata ai comuni costiei chehanno fatta domanda in base alladocumentazione che certifica lapurezza delle acque, l’efficienzadella depurazione e della raccoltadifferenziata, presenza delle areepedonali e ciclabili, servizi nellespiagge, qualità delle strutture ri-cettive. Molta la soddisfazione neitre centri costieri e specialmente aTermoli dove a rallegrarsi perprimo è stato il sindaco uscenteAntonio Baso Di Brino. “Sono fe-lice e soddisfatto che grazie al la-voro svolto in questi anni dalComune la città di Termoli per laquinta estate consecutiva si possa

fregiare della Bandiera Blu. Dal2010, anno nel quale abbiamo ri-portato a Termoli il vessillo chepremia le migliori località marittimeeuropee, Termoli non ha mai ab-bassato gli standard che garanti-scono questo riconoscimento.Sarebbe stato bello festeggiarequesto traguardo tagliando il na-stro del nuovo lungomare. Pur-troppo Termoli è stata fermata dachi ha anteposto i propri interessidi parte al bene della città. E oggisiamo costretti a vedere slittare la-vori già programmati, come la ri-qualificazione e pedonalizzazionedel Corso Nazionale, e a iniziare lastagione estiva con il nuovo lungo-mare ancora non terminato”. Esull’assegnazione del vessillo

esulta anche il candidato sindacodel centrodestra Michele Marone.“Siamo soddisfatti per la nuova as-segnazione alla nostra città. Nelnostro programma elettorale ab-biamo previsto l’incremento delleattività che riguardano questo set-tore in quanto ribadisco ancorauna volta che per noi il turismo po-trebbe rappresentare il petroliodella nostra città. Abbiamo mas-sima attenzione per il comparto equindi riteniamo fondamentale laBandiera blu che rappresenta unottimo biglietto da visita per la pro-mozione turistica della nostra cittàe dei servizi che i nostri operatorisono in grado di offrire. Ascoltandole loro esigenze sarà possibile au-mentare la promozione e miglio-

rare i servizi”. L’ex assessore co-munale Augusta Di Giorgi, ora can-didata al Consiglio comunale conla lista Popolari per l’Italia che so-stiene Il candidato sindaco AngeloSbrocca, non nasconde la suacontentezza per il risultato e ri-corda che l’obiettivo è stato rag-giunto anche grazie al suooperato: “L’introduzione della rac-

colta e riciclo delle reti dismesseda pesca ed in particolare la sotto-scrizione del "Protocollo sullapesca sostenibile" da me forte-mente voluto e sottoscritto dagliarmatori su indicazione FEE (orga-nizzazione della bandiera blu) hasicuramente rafforzato ed integratoi presupposti per la sua conces-sione.

"Apprendo con stupore la notiziadell'avvio del progetto per la perfo-razione di tre nuovi pozzi di idro-carburi liquidi sulla concessioneattuale denominata “Rospo mare”.A parlare è il candidato sindaco alComune di Termoli Paolo Mari-nucci. "Ci siamo battuti in passatoe continueremo a farlo adesso: lanostra costa non si tocca" lapidarioil commento del candidato sindacoPaolo Marinucci alla volontà delgoverno nazionale di far ripartire ilprogetto per le trivellazioni in mareAdriatico.

Da consigliere comunale misono adoperato con tutti i mezzinecessari, insieme ai colleghiabruzzesi, per fermare lo scempioe tutti i danni derivanti dalle trivel-lazioni in mare. Poco più di unanno fa partecipammo infatti allamanifestazione organizzata a Pe-scara per fermare il progetto Om-brina Mare e, se il governo nonpresterà attenzione alle nostre ri-chieste, saremo di nuovo in piazzao davanti i cancelli dei ministericompetenti a gridare con forza lenostre ragioni.

Il mare per Termoli è una risorsafondamentale: per il turismo e perla pesca. E non possiamo permet-tere che vengano a usurpare il no-stro territorio, a violentarlo contrivelle e sversamenti che compor-terebbero un grave danno alla po-polazione e non solo quellatermolese.Da candidato sindaco e, sono si-

curo, da primo cittadino, non per-metterò che il nostro mare, ildiamante della regione, diventi lapiù piccola delle pietre della nostranazione".

TERMOLI – Sabato e domenicaprossimi il Circolo della Vela“Mario Cariello” ospita la II tappadella coppa Italia TECHNO293 edella coppa Italia RS:X, classeolimpica di windsurf, per ragazzifra i dodici e i diciassette anni chesi svolgerà nelle acque di Rio Vivo.“Le Classi Techno293 e RS:X –spiegano dal Circolo della Vela - èil fenomeno velico in forte espan-

sione e che da diversi anni non sidisputa nelle acque termolesi. L’ul-tima regata Windsurf si è svolta nel2006 con il campionato classe Mi-stral con circa 80 partecipanti. IlCircolo della Vela termolese – con-tinua la nota - è riuscito ad otte-nere l’organizzazione di questoevento superando i circoli blaso-nati di altre regioni. Questa impor-tante occasione offre una reale

possibilità di visibilità e turismo allacittà di Termoli e alla Regione Mo-lise anche grazie alla nuova strut-tura del CVT che permetterà dipoter ospitare i circa 180 regatanti,oltre alle loro famiglie, allenatori,rappresentanti Federali e diClasse, per un totale di circa 350persone che in tre o quattro giornisaranno ospitati dalla nostra citta-dina”.

TERMOLI - Si scalda l’atmosferadi questa campagna elettorale perl’Italia dei Valori. Dopo il doppio ap-puntamento dell’on. Antonio Di Pie-tro, giunto in Molise durante loscorso fine settimana per sostenerei candidati sindaci al Comune di Ter-moli e di Campobasso, AngeloSbrocca e Antonio Battista, il Presi-dente onorario del partito tornerà a

breve in regione per un altro tourelettorale. Nella mattinata di sabato17 maggio sarà, infatti, nuovamentea Termoli per un appuntamento congli operatori portuali e per tirare lavolata all’avvocato Angelo Sbrocca.Nel pomeriggio, poi, a partire dalleore 17 terrà un incontro con la citta-dinanza di Mafalda e, a seguire, conquella di Tavenna.

1215 maggio 2014 Termoli

Bandiere blu per il mare pulito e i servizi a Termoli, Petacciato e Campomarino

Trivellazioni: basta usurpare il nostro territorio

Il candidato sindaco Paolo Marinucci si scaglia contro le perforazioni in mare

TERMOLI – E’ una notizia che giunge dalconfinante Abruzzo quella che il Ministerodell’Ambiente ha attivato le procedure diimpatto ambientale per la perforazione ditre nuovi pozzi marini e tra questi ancheuno al confine tra Molise ed Abruzzo daparte di “Rospo Mare”. La notizia è statadivulgata dall’assessore regionale del-l’Abruzzo Mauro Febbo. “Una procedura at-tivata in modo insolitamente celere visto

che la sottocommissione istruttoria è statariconvocata per il 15 maggio e la Commis-sione plenaria della Via Nazionale per il 16maggio. Nonostante siamo in piena campa-gna elettorale però questo Governo regio-nale vigila con attenzione sulle vicende cheriguardano le nostre coste e il nostro mareribadendo al tempo stesso, con forza e coe-renza, la sua netta contrarietà a questotipo di iniziative”.

Torna il timore per le trivellazioni in mare

Maltempo, rinviati gli incontri di Marone

TERMOLI – Continua a passi lenti l’attività allo Zuccherificio del Molise. Ieri mattinasi è tenuto un incontro tra i lavoratori e il procuratore Nicola Baranello per fare ilpunto della situazione e delle assunzioni di altri lavoratori avventizi dopo quella fattanelle scorse settimane. Intanto il pagamento degli stipendi slitta di 7 giorni perchél’azienda ha fatto fronte al pagamento ai bieticoltori di una parte delle spettanze in so-speso. Mentre va avanti la manutenzione degli impianti, per il 22 maggio è in calendariol’assemblea della vecchia Società per azioni che dovrà approvare il Bilancio 2013.

TERMOLI - Causa il maltempo il candidato sindaco del centrodestra Michele Ma-rone ha annullato gli incontri che dovevano tenersi ieri pomeriggio nei pressi dellachiesa del Sacro Cuore e quello delle 19 nel quartiere Crocifisso. Per quanto ri-guarda il quartiere Crocifisso l'incontro è stato spostato a sabato mattina alle ore11 al mercato di via Polonia; per quello del Sacro Cuore invece la nuova data verràfornita successivamente.

Zuccherificio, incontroazienda lavoratori sulla nuova campagna

Sabato Antonio Di Pietronuovamente in Molise

A Rio Vivo nel fine settimanagara nazionale di windsurf

TERMOLI - “Ogni quartiere ha i suoi biso-gni, la sua storia, le sue storie...e noi incon-triamo i cittadini per ascoltarli e cercare,insieme, possibili e fattibili soluzioni ai problemidella quotidianità!” Questo fa sapere dalla suasegreteria elettorale Paolo Marinucci, candi-dato alla carica di Sindaco. L’appuntamentoè per oggi alle 19 nei pressi del parcheggio difronte alla scuola elementare di Via Po.

Marinucci incontra i residenti del quartiereSan Pietro

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LARINO – Il Consorzio di Bonifica Larinese applicanuovi contributi per i soci agricoltori i quali protestano for-temente. Nel contesto si inserisce il movimento LARINA-scita che cerca di mediare e dare suggerimenti. “E’ del tuttoconcepibile l’impeto e l’irruenza degli agricoltori consorziatiche, costituitisi in assemblea, hanno deciso di opporsi allaapplicazione dei nuovi tributi adottati dal Consorzio di Bo-nifica Larinese a circa un anno dall’elezione del nuovo con-siglio d’amministrazione. I Consorzi di Bonifica . continuala nota -, per l’adempimento dei loro fini istituzionali, hannoil potere di imporre contributi ai proprietari consorziati”.Dunque, secondo LARINascita bisogna che ci sia “un im-pegno diretto e immediato da parte dell’amministrazionecomunale e del Sindaco Notarangelo mirato a salvaguar-

dare innanzitutto gli agricoltori che rappresentano uno deiprincipali settori economici della realtà larinese, supportan-doli e rappresentandone le esigenze presso la Regione equindi difendere il Consorzio di Bonifica Larinese”. Il movi-mento ritiene indispensabile la “riorganizzazione delle fun-zioni, l’erogazione di maggiori servizi, per scongiurarequalsiasi progetto di accorpamento che metterebbe a ri-schio la presenza di un ente di rilievo, che comunque pro-duce un’economia a Larino, minacciando la permanenzadi un numero di cittadini larinesi impiegati presso l’enteconsortile che non è da sottovalutare visto il decadimentoverso il quale, scellerate scelte politiche precedenti e totaleassenza di politiche programmatiche attuali, la città di La-rino ormai è proiettata”.

CAMPOMARINO - La prima BAT BOX sarà installatapresso la casa comunale del Comune di Campomarino ve-nerdì prossimo 16 maggio alle ore 12,00, ospiti d’onore sa-ranno gli alunni delle scuole. Da diversi anni i pipistrelli sonoin costante ed inesorabile diminuzione. Pur essendoci nu-merose leggi di tutela, in Italia sono protetti fin dal 1939 (art.38 legge sulla caccia) per la loro utilità in agricoltura comeefficaci distruttori di insetti nocivi. Tutti i chirotteri europeisono protetti dalla Convenzione di Berna e dalla Conven-zione di Bonn. Tutte le specie presenti nel nostro Paesesono inserite nell’allegato IV Direttiva “Habitat” (43/92 CEE);di queste, 13 figurano nell’allegato II della stessa Direttiva,ossia per esse è prevista la designazione di zone specialidi conservazione. Uno degli accorgimenti per tutelarlo èquello di offrigli un riparo: le bat box, una risposta concretaper poter salvare questo mammifero. Il progetto per contri-buire alla conservazione di questo straordinario animale èpartito dai beneficiari del progetto europeo Life Maestrale

(comuni di Campomarino e Petacciato, Università degliStudi del Molise, il Centro Studi Naturalistici e AmbienteBasso Molise), che hanno messo a punto le piccole casettedi legno da utilizzare per offrire nuovi rifugi agli efficienti pre-datori di insetti. Le bat box sono studiate per attrarre proprioi pipistrelli che frequentano gli ambienti urbanizzati e pos-sono essere appese alla parete esterna della casa, megliose al riparo sotto la grondaia del tetto, oppure sugli alberi. Èbene ricordare che il chirottero europeo non morde, non ac-ceca e non fa perdere i capelli, si tratta invece di esseri in-nocui, raramente mordaci e sicuramente non velenosi. Sonoinsettivori naturali di gran lunga più efficaci dei comuni in-setticidi commerciali: si pensi che un pipistrello adulto può di-vorare circa cinquemila insetti al giorno, nel caso di zanzareil numero si aggira tra mille e duemila. Venerdì prossimo, inoccasione della posa in opera della prima bat box, sarà al-lestita una mostra che spiegherà le peculiarità di questomammifero e l’importanza della biodiversità.

1315 maggio 2014Termoli

LITORALE - L’Alleanza delle cooperativeitaliane della pesca ha presentato presso ilTribunale di primo grado delle Comunità eu-ropee un ricorso per chiedere l’annulla-mento della decisione della Commissioneeuropea, votata il 6 dicembre 2013, che haadottato il piano di azione per ovviare allacarenza del sistema italiano di controllo (Ac-tion plan). Lo ha reso noto la Federcoope-sca-Confcooperative nel corso dei lavoriassembleari per il rinnovo dei vertici dell’as-sociazione. “Abbiamo deciso di ripercorrerela strada già intrapresa con il regolamentosui controlli e lavorare per impedire l’entratain vigore di un piano di azione che prevedeil ritiro della licenza di pesca se si commet-tono due infrazioni gravi. Un indirizzo che semesso in pratica creerà ulteriore disoccupa-

zione a causa di sanzioni vessatorie e asso-lutamente sproporzionate”. Il piano diazione, sottolinea la Federcoopesca, predi-spone nuovi e pesanti adempimenti per i pe-scatori e non si limita affatto solo amigliorare il sistema dei controlli. Sei le ra-gioni che hanno spinto a presentare la ri-chiesta di annullamento, tra queste c’èl’assenza di motivazioni sufficienti per adot-tare la decisine e il fatto che questa si appli-chi ai soli pescatori italiani, di fattodiscriminandoli, in virtù di una possibilemancanza di efficienza nei controlli delloStato italiano. “I nostri operatori – concludela nota dell’Alleanza - non possono pagareun ulteriore giro di vite per ipotetiche ca-renze della macchina dei controlli, peraltrotutte da dimostrare”.

Larinascita: “salvaguardareil consorzio di bonifica"

Pesca, Alleanza cooperative presenta ricorso per annullamento Action plan Italia

LITORALE - La Commissione europea ha presentato un piano d’azione perla gestione responsabile delle risorse oceaniche. Dai nostri mari è possibiletrarre importanti benefici rispettando contemporaneamente l’equilibrio dell’eco-sistema marino. Per tale motivo, è necessario sviluppare una serie di compe-tenze e conoscenze che consentano lo studio dei nostri fondali per favorire lacrescita e l’utilizzo di nuove fonti di cibo, farmaci e energia. L’innovazione ma-rittima ha, difatti, un potenziale enorme per la nostra economia e aiuterà a farfronte a sfide come il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare; ma perfare ciò, è necessario colmare le carenze in termini di competenze e favorireun coordinamento tra i centri di ricerca dei diversi Stati membri. Il Pianod’azione prevede, tra le altre cose, l’elaborazione di una mappa digitale dell’in-tero fondale marino delle acque europee entro il 2020, la creazione di una piat-taforma di informazione online, operativa entro la fine del 2015, sui progetti diricerca marina, l’istituzione di un forum sull’economia blu destinato al mondodella scienza e delle imprese, che coinvolga il settore privato, gli scienziati e leONG, incoraggiare i ricercatori, le imprese e le istituzioni ad individuare le esi-genze e le competenze della forza lavoro di domani nel settore marino entro il2016. Infine centrale risulta essere il programma Horizon 2020 che, con un bi-lancio di 145 milioni di euro per il solo biennio 2014-2015, pone l’accento sulla“crescita blu”, considerata appunto un settore prioritario.

Il Life Maestrale offre un rifugioper i pipistrelli: le bat box

Presentato il piano d’azioneper la blue economy

SANREMO - L’Orchestra Magliano di Larino si è aggiudicata il ’Trofeo Gef’ del Festivalinternazionale della musica scolastica di Sanremo. Il trofeo è stato consegnato dopo l’esi-bizione applauditissima nel Teatro Ariston. I 38 giovani musicisti, su esplicita richiesta, èstato chiesto di suonare in apertura di serata il brano “Fantasia animata”, che è diventatala sigla dell’evento finale del Gef. Ovviamente indescrivibile la gioia dei giovani studenti mu-sicisti e dei docenti che li hanno accompagnati nella trionfale avventura: Roberto Di Carlo,Oreste Sbarra, Matteo Iannaccio e della preside dell’Istituto comprensivo di Larino, AngelaMaria Tosto. L’Orchestra Magliano, già Gruppo di interesse nazionale come attestato dalMinistero dei Beni culturali, con questo nuovo importante riconoscimento diventa puntodi riferimento culturale ancora più radicato per il territorio.

L’orchesta Magliano vince il Festival internazionaledella musica scolastica

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CAMPOBASSO - La forma cartacea equella e-book, ormai possono e devono con-vivere. L’evoluzione dello scritto, deve per-seguire tutte le strade che la tecnologiaimpone. Il nuovo romanzo di Carmine Aceto“Le cose sbagliate”, è già online dal 31marzo, ed oggi anche in versione cartaceanelle librerie molisane.L’autore del romanzo, ha già realizzato

una serie di incontri propedeutici all’uscitaufficiale. L’incontro con il pubblico è stato proficuo e

lo scrittore ha risposto alle curiosità degliastanti, sviscerando le modalità dello scritto,spiegando uno per uno i personaggi chefanno parte del libro. Oggi, la presentazione ufficiale si terrà alle

17.30 presso la biblioteca Albino. Questa volta, a leggere alcuni passi del

romanzo, gli allievi della “Scuola Propedeu-tica d'Arte Scenica del Teatro del Loto di Fe-razzano”.L'evento è inserito nel calendario nazio-

nale del Maggio dei Libri 2014.

Il romanzo “Le cose sbagliate” oggi vienepresentato alla biblioteca “Albino”

CAMPOBASSO - Il rogo del Roxy ha rispolverato ricordi di chi, neglianni ‘90, viveva l’imberba movida del capoluogo. Era la nuova ten-denza, quella che i giovani campobassani vivevano in quegli anni. Erano nati da poco i primi pub (Amadeus, Tre civette, City label),

queli che avevano dato la strada alle comitive che si andavano for-mando e che erano la risultante dell’aggregazione della piazzatta, luogod’incontro di tutti i giovani paninari del periodo.Il pub più in voga era l’Amadeus, quello in cui è nato il venerdì, che

ha segnato per sempre, il popolo della notte. Notti ancora oggi, vive inchi le ricorda, in chi lì si è fidanzato, in chi ha scoperto i primi dj set aldi fuori delle discoteche, in chi ha festeggiato un compleanno o unalaurea. Era “Radio live” la serata che il venerdì attirava tutti. Tutti i gio-vani dell’epoca, hanno passato almeno un venerdì all’Amadeus, permolti l’appuntamento era immancabile. Il pub di via San Lorenzo, halasciato un solco entro il quale tutti, negli anni a seguire, hanno trovatoun posto, coloro che oggi, si palesano nella notte e che, inevitabil-mente, devono fare i conti con il passato. La discoteca Roxy, era la più ambita della città. Tutti volevano (chi po-

teva), realizzare la propria festa nel locale di piazza Savoia. In quelluogo, si sono realizzate serate importanti per la movida. Eventi da re-cord e avvenimenti con ospiti live. Oggi, vedere il Roxy in fiamme, è untuffo al cuore. Gli over 40 che si ricordano di quel periodo, non possonoche farlo con una punta di mailnconia.

di Charles N. Papa

CAMPOBASSO - Gli anni passano, i capelli di-ventano grigi, ma i ragazzacci degli anni ‘70/’80,sono ancora qui, con tanti sogni irrealiazzati, moltialtri raggiunti, e con il disincanto che permette,dopo tanto tempo, di disquisire e argomentaregesta e pensieri.Un punto di svolta nel 1971, per la città di Cam-

pobasso, fu l’inaugurazione del conservatorio “Lo-renzo Perosi” nella sua prima sede, quella di viaConte Verde (oggi è in via Principe di Piemonte, 2).Da qui, parte il racconto di Flavio Brunetti con

“La città dei sogni perduti”. Il suo escursus calcaquel periodo, quello proprio di giovani studenti, conl’amore per la musica.All’epoca non esistevano luoghi in cui poter suo-

nare, dove si poteva addirittura imparare la musicae usare strumenti come tamburi e percussionivarie. Era un modo per istruirsi e per affinare tec-niche innovative sino ad allora sconosciuite.Ecco dunque, che nei primi anni ‘70, quando il

conservatorio sdogana il musicista, la sede di viaConte Verde, l’ex locanda Sorriso,è già piccola eangusta. Unanimamente la scelta cade su palazzo

Japoce, ai piedi del castello, nella prima parte delcentro storico,salendo da San Leonardo. La piaz-zetta antistante l’edificio e il palazzo, erano statiscelti dagli studenti quale location per il “Perosi”. Come tutte le lotte studentesche, anche questa

fu dura e si trasformò in sit-in nelle scuola perconvincere chi doveva decidere, a spostare la sedescolastica. Largo Japoce con palazzo annesso, èuno degli angoli più belli in città. Quando qualcheanno fa fu realizzata una rassegna jazz, il posto ètornato a brillare di suo, e molti campobassani cheancora non conscevano il luogo, ne rimasero entu-siasti.Brunetti, con il suo simposio, vuole fare un salto

nel tempo. Domani alle 17.30 nel suo studio “Quiè lecito sognare?”, il simposio si dipanerà tra le im-magini delle stesso Brunetti (che è anche foto-grafo, oltre che musicista, attore, cantante, attore)e che allestiscono lo studio, trasformandolo in unagalleria d’arte. Un incontro dunque, che nascedall’esigenza di capire i fatti, di scoprire come an-darono le cose, di affermare a comprendere, chela trasformazione della città, non passa solo per lemani di tecnici e addetti ai lavori, ma anche atra-verso il cuore di chi manovra strumenti.

C’era una volta il Roxydiscoteca di tendenza Le rondini volano viaquando svanisce un sognoFlavio Brunetti realizza un simposio dal tema“Qui è lecito sognare?”. Nel suo studio/galleria l’incontro con chi voleva cambiare la nostra città

Spettacolo15

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GIORNALE SATIRICO

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ANNO X - N° 97 - GIOVEDÌ 15 MAGGIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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