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2012 Voltana On Line www.voltanaonline.it
La sinistra italiana non riesce a
farsi interprete della domanda di
cambiamento diffusa nella società
italiana. Né il PD, né SEL o l'IdV.
Questo accade anche perché vi-
ve un deficit di cultura politica che
potremmo definire la conseguenza
(nemesi) dell'anti-berlusconismo
pregiudiziale e acritico. Quella
chiave di interpretazione dei pro-
blemi del nostro Paese, incentrata
sui comportamenti e la personalità
di Silvio Berlusconi, diventato (con
il suo potere mediatico e la sua
ricchezza) il catalizzatore di tutti i
problemi e di tutte le complessità.
È a quella chiave di interpretazio-
ne che mi pare si possa anche a-
scrivere la responsabilità di aver
sollecitato quelle "smisurate spe-
ranze" che oggi, deluse, non pos-
sono che lasciare molti "senza spe-
ranze" e alimentare il clima di sfi-
ducia e disincanto che sta assu-
mendo anche aspetti drammatici.
Quell'interpretazione ha avuto
due conseguenze negative che
persistono: la prima è la sottovalu-
tazione della complessità dei pro-
blemi e quindi della forza necessa-
ria per indurre i cambiamenti ne-
cessari. Nella palude non bastano
le quattro ruote motrici, ci voglio-
no i cingoli (senza tristi allusioni ai
cingolati), forse gli anfibi. La se-
conda è che si sono eccitati gli ani-
mi e trasformate le aspettative in
"smisurate speranze": così quando
è arrivato Monti, sembrò che ba-
stasse il loden e la passeggiata con
la moglie, per andare a Messa, per
segnare la differenza con il guappo
brianzolo, che veste girocollo sotto
il doppio petto, passato da Re Me-
dia a “ras” delle Olgettine.
Non era così. E alle speranze smi-
surate a fatto seguito la delusione
che è diventata smarrimento, man-
canza di una bussola per orientarsi.
Sia che si fosse visceralmente attivi
anti o pro Berlusconi, oggi si è - co-
munque - delusi.
La speranza, che tutto cambiasse
con il suo allontanamento da Palaz-
zo Chigi, era - appunto - smisurata.
Ci si aggiunga che nessun Partito,
visto che possono permetterselo,
pensando più ai voti che al futuro
del Paese, aiuta a far apparire il Go-
verno Monti (che peraltro qualche
errore lo fa, come era prevedibil-
mente umano che avvenisse) come
la speranza ragionevole. Troppo
facile fare i severi con la faccia de-
gli altri (per parafrasare un detto
indicibile) !
Poi c'è il sistema mediatico, che
vive di enfasi competitiva sul mer-
cato dell'attenzione e che soffia sul
fuoco delle narrazioni negative.
Persino i suicidi diventano conse-
guenza delle misure del Governo
Monti (senza neppure chiedersi
quanto siano collegati alla crisi eco-
nomica). Sembrano i
Monti non è Mandrake di Mario Rodriguez
( Segue a pag. 2 )
Palazzo Chigi ha dedicato un’ ap-
posita sezione del sito alla spending
review, inserendo la possibilità di
compilare il format “Esprimi la tua
opinione”, qui è possibile dare dei suggerimenti o segnalare gli spre-
chi della Pubblica Amministrazione.
Non facciamo cadere nel vuoto
questa opportunità !
Prendi posizione. Vai nel sito del
Governo, http://www.governo.it/scrivia/RedWeb_F
orm.htm
compila gli spazi con i tuoi dati e,
dopo aver messo come oggetto Co-
me usare la spesa pubblica, inse-risci nel campo le tue indicazioni.
Ecco un esempio ...
Propongo :
- la riduzione del 20% delle spese
per la Difesa e rinuncia all’acquisto
di 131 cacciabombardieri F35 ;
- la cancellazione degli stanziamenti
per le grandi opere, come la T.A.V. e
il ponte sullo stretto di Messina ;
- la cancellazione del finanziamento
all’autotrasporto merci ;
- la cancellazione del finanziamento
(o “rimborsi elettorali”) ai Partiti ;
- la soppressione delle Provincie ;
- che gli emolumenti percepiti dai
Senatori e dai Deputati siano in fun-
zione dei minimi corrisposti a sala-
riati e pensionionati ;
- un “tetto” a quanto percepito an-
nualmente dai dirigenti della P. A. :
per gli Enti Locali euro 120 mila e
per gli Enti Nazionali euro 200 mila.
E ridurre il numero dei dirigenti !
Naturalmente, non farti illusioni...
Ma vuoi … mettere la soddisfazione
di aver fatto conoscere a “ lor signo-
ri ” il tuo punto di vista ?!
“Ragazzi godetevi la vita, innamo-
ratevi, siate felici, ma diventate
partigiani di questa nuova resi-
stenza, la resistenza dei valori, la
resistenza degli ideali. Non abbia-
te mai paura di pensare, di denun-
ciare e di agire da uomini liberi e
consapevoli. State attenti, siate
vigili, siate sentinelle di voi stessi! L’avvenire è nelle vostre mani.
Ricordatelo sempre!”
Antonino Caponnetto
Quando sono a rischio i rapporti
monetari, finanziari e commerciali
internazionali, la priorità nazionale è
fare scorte e rendersi quanto possibi-
le autonomi per soddisfare i bisogni
primari materiali della popolazione –
cibo, energia, trasporti, cure medi-
che – e salvaguardare l’ apparato
produttivo, non già spendere tutto
per traguardi contabili.
La crisi globale è in corso da 4
anni ed è sistemica, non congiun-
turale. Sta spostando redditi, capi-
tali e opportunità lontano da noi.
Non sappiamo a che assetti porterà,
né quando.
treni deragliati con
Burlando Ministro dei Trasporti o gli
atti di violenza degli ultimi mesi di
Prodi. Così Monti diventa il grande
alibi a tutti i problemi, personali e
collettivi, degli italiani. La realtà si
rovescia, si tramutano effetti in cau-
se e l'Italia che si scandalizzava per
gli evasori ora si scandalizza per gli
esattori! E Monti rischia di essere
travolto da questo clima.
Per responsabilità di molti, è pas-
sata questa chiave di lettura della la
crisi: comunque è colpa di qual-
cun altro : finanza; Europa; globa-lizzazione; pochi ricchissimi (ma
non capitalisti, perché ora gli im-
prenditori sono teneri, fragili e si
suicidano); ecc. Pertanto Monti e i
suoi tecnici non capiscono e voglio-
no farci pagare più di quello che
possiamo, per una subalternità a-
stratta ai vincoli di bilancio e alla
perfida Merkel; Monti in sei mesi ci
ha affamato più di cinque anni del
duo Berlusconi e Tremonti (che,
peraltro, aveva già visto e capito
tutto e, forse, visto le tante cose che
ha scritto e detto, può anche essere
che qualche volta ci abbia preso).
Insomma: dagli addosso a Monti e
al suo sponsor Napolitano.
E così i partiti (chi più e chi meno,
I bookmaker di Londra non accet-
tano più scommesse sull’uscita del-
la Grecia dall’euro.
Viene data pressoché per certa !
Orario ambulatorio medico
c/o Centro Anziani - Voltana
con il prendere le distanze dal Go-
verno Monti, che - invece - deve
essere la cornice dentro cui si inse-
risce la sua azione.
Questa è l'unica strada per affer-
marsi alla guida della società in un
momento di crisi: aiutare le persone
a individuare un traguardo, uno
sbocco positivo.
Articolo di Mario Rodriguez.
Tratto dal sito www.qdrmagazine.it/
Settimanale di propaganda riformista
Pagina 2 www.voltanaonline.it n. 13 - 2012
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ma nella sostanza tutti), diventati
scopo a se stessi più che strumento
di governo, pensano soprattutto
alle elezioni del 2013, non capendo
che dovrebbero più che altro pen-
sare a quelle anticipate. La crisi
non finirà in un anno! Monti non è
Mandrake e chiunque governerà
l'anno prossimo non potrà rispon-
dere alle aspettative che si stanno
generando, oggi, con la sciagurata
interpretazione (e rappresentazio-
ne) dei problemi che dobbiamo
risolvere. E, come hanno dimostra-
to le elezioni amministrative, il si-
stema politico corre veloce verso la
frammentazione e l'ingovernabilità.
L'Italia non è la Francia, dove con
poco più di un terzo dei consensi si
può eleggere un Presidente forte,
per cinque anni.
Un altro modo di raccontare quel-
lo che stiamo vivendo era possibile
e, forse, è ancora possibile. Ma,
come ricorda il Presidente della
Repubblica, ci vogliono: apertura
al cambiamento, nessuna nostalgia
per il passato, e, soprattutto, come
nel 1948, "un clima di consapevolez-
za diffusa e di condivisa assunzione
di responsabilità di fronte alle inco-
gnite che circondavano il futuro del
paese".
Nessuno, quindi, deve pensare di
approfittarne, soffiando sul fuoco
delle difficoltà, né in termini eletto-
rali, né di voti o di notorietà politica
o professionale, né in termini di
audience o di copie vendute. Ci si
salva o ci si condanna tutti assie-
me. Una società è un sistema e,
in un sistema, tutto è connesso.
Un altro modo, motivante e positi-
vo, di parlare della crisi è ancora
possibile, ma non è compatibile
( Segue da pag. 1 )
Monti non è Mandrake di Mario Rodriguez
La formula per uscire dalla crisi
è: “Rigore, austerità, giustizia socia-
le”. Ma non può funzionare se indi-
ca la sequenza temporale degli
interventi. O tutti e tre simultanea-
mente oppure occorre iniziare
subito dall’equità sociale !
M.A. : A Parigi c'è stato un presi-
dente eletto pochi minuti dopo la
chiusura dei seggi, ad Atene c'è il
caos. A chi si avvicina di più l'Italia:
alla Francia o alla Grecia ?
R.P. : "Nella sostanza, nella tenuta
del Paese siamo più vicini alla Fran-
cia. Nell'anarchia dei partiti, nel
ribollire del sistema politico siamo
più vicini alla Grecia. Per decidere
in che direzione andremo dipende
tutto dalla legge elettorale: è quella
riforma che ci porta verso la Fran-
cia. O verso la Grecia".
Dedicato a chi ritiene che la legge
elettorale e la selezione della classe
dirigente siano secondari in momen-
ti di crisi...
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La crociata della Fiat contro la
Fiom, in merito alla rappresentan-za sindacale, rischia di segnare per
tutto il Paese un arretramento dei
diritti fondamentali all’interno dei
luoghi di lavoro.
Lo scontro in atto fra la Fiat e i
metalmeccanici della CGIL (Fiom) è molto più di un contrasto sindaca-
le finito in tribunale. Chiama in cau-
sa la tutela di diritti fondamentali,
l’applicazione effettiva dei principi
costituzionali sul posto di lavoro.
[…] Il ricatto messo in atto a suo
tempo dall’ad Fiat, Sergio Mar-
chionne, - meno tutele, in cambio di maggiori investimenti - non sta por-
tando niente di buono, nemmeno
nuovi posti di lavoro. E tutto questo
avviene mentre il Governo dei
“tecnici” è riuscito nell’impresa
fino ad ora mancata da quei governi
di destra che pure hanno governato
per molto tempo nell’ultimo venten-
nio: la manomissione dell’articolo
18 dello Statuto dei Lavoratori, con
una modifica di cui non si capisce ancora la portata pratica, ma che
certo non andrà nella direzione di
un allargamento delle tutele. Non si
può negare che sia in atto una lotta
di classe condotta dagli imprendito-
ri. Il silenzio e l’inazione di tutti gli
altri, con l’isolamento che rischia di
schiantare sia la Fiom sia la ragion
d’essere del sindacalismo, non fan-
no presagire nulla di buono.
dall’articolo di Lorenzo Guadagnucci
pubblicato sul periodico
altreconomia - maggio 2012.
Per saperne di più visita il sito
www.altreconomia.it/site/index.php
info: mariopaganini@gmail.com
Un calendario, aggiornato, degli
eventi pubblici a Voltana ? Lo trovi nel sito facendo click in
AGENDA !
Caffè letterario di Lugo
Hotel Ala d’Oro - Corso Matteotti, 56
Info: 0545 - 22388 e su Facebook
La paga del Manager
I compensi degli amministratori
sono costi di esercizio che rientrano
nel bilancio e sono comunque soste-
nuti indipendentemente dall’ anda-
mento della società.
Anche i costi del personale rientra-
no nel bilancio, ma con un peso dif-
ferente. In Fiat, per esempio,
quest’anno i ricavi superano i 56 mi-
liardi di euro, i costi del personale
sono 6,32 miliardi di euro e incidono
sui ricavi per meno del 10%. Ognu-
no dei 200mila dipendenti (compresi
quelli Crysler) costa alla società cir-
ca 30mila euro. Questi numeri, però,
non tengono conto dei compensi
corrisposti agli amministratori, che
stanno all’interno di un’altra voce di
bilancio, i costi di gestione, e supe-
rano i 10 milioni di euro. Quasi un
quarto di questa cifra è destinato alla
Distratti dalla libertà. di Lorenzo Guadagnucci
I dati elettorali
della tornata
amministrativa
parlano chiaro:
un Terzo Polo,
con quelle
caratteristiche,
non piace.
E Casini non ci
pensa due volte:
scarica subito
Fini e Rutelli.
Marco Damilano su l’Espresso
Romano Prodi intervistato da remunerazione e ai benefit
dell’amministratore delegato Sergio
Marchionne, che allo stipendio an-
nuale di 2,4 milioni di euro aggiunge
anche un pacchetto gratuito di azioni
(stock grant) che vale più di 12 mi-
lioni di euro.
Per Eni, invece, il costo delle retri-
buzioni per amministratori, sindaci e
top management arriva a 34 milioni
di euro, di cui 2 milioni per il diret-
tore generale Claudio Descalzi e
oltre 4,8 miloni per l’ad Paolo Sca-
roni.
www.altreconomia.it/site/index.php
In Italia, i comici riescono ad esse-
re credibili come leader politici ...
invece i politici, con i loro teatrini,
stanno facendo ridere !
All’estero la Pubblica Amministra-
zione è al servizio del cittadino
In Italia, invece, è il cittadino che
deve essere al servizio della Pub-
blica Amministrazione !
I mass-media, la pagliuzza e la trave. di Mario Paganini
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I risultati delle amministrative so-
no a tutti noti: alcuni erano attesi,
altri sarebbero (o dovrebbero es-
sere) stati del tutto inattesi.
L’evaporazione del Partito delle
Libertà e della Lega perché mai dovrebbero essere una sorpresa ?
Finalmente, dopo mesi di servili-
smo, i mass-media avevano iniziato
a descrivere, con realismo, la situa-
zione del Paese.
Pertanto un vecchio, che si era
arricchito esageratamente, muo-
vendosi in maniera spregiudica nel
mondo degli affari e/o sfruttando
una fitta (e potente) rete di amicizie
e di interessi, era stato finalmente
messo alla berlina. Purtroppo nes-
sun riferimento al “sistema”. Si è lavorato molto su un solo argomen-
to. Il vecchio, infatti, tra le tante de-
bolezze aveva pure quella di
un’assidua frequentazione di prosti-
tute, senza alcuna attenzione o ri-
spetto per l’età della ... prestatrice.
Similmente per la Lega. Ossia un
“partito” che era tenuto insieme da
un collante ottenuto grazie ad un
leader carismatico, “slogan” facili
ed orecchiabili, di paure enfatizza-
te, di mal sopiti sentimenti negativi
verso il prossimo (che si annidano
nel profondo) e, lo dico, anche di
reazioni a frustrazioni individuali
e/o collettive si è sfasciato di fronte
alla dura realtà giudiziaria.
Ma nessuno è perfetto !
Credere che una persona od una
associazione siano esenti da vizi,
colpe o peccati è da ingenui ! Se il
possesso di una tessera fosse, di
per se stesso, garanzia di probità, infallibilità, ecc. occorrerebbe che,
insieme alla somministrazione dei
vaccini fosse assegnata, fin dalla
più tenere età, quella tessera.
Non è così. Le strutture possono
molto. Le leggi possono molto.
Ma molto è scritto nel cuore e nel-
la testa di ciascun uomo.
Occorre, dunque, agire su più
versanti.
Poi occorrono i mass-media, ossia
una informazione corretta. Per for-
mare le coscienze e tenere infor-
mate le persone, per indirizzarne
l’azione e la reazione. E, natural-
mente, dotarsi di strumenti adegua-
ti (Leggi, controlli, regole, ecc.).
Le democrazie Occidentali sono
molto fragili. È diffuso il malaffare.
Sembra perfino che l’essere conti-
gui, collusi, collegati, affini, funzio-
nali, organici a settori degradati
possa costituire un vantaggio nel
“Sii sempre come il mare che infran-
gendosi contro le rocce trova sempre la
forza di riprovarci .”
“Oggi il potere pubblico è, semplice-
mente, il consiglio di amministrazione
che sostiene gli interessi collettivi della
classe borghese.”
Karl Marx e Friedrich Engels, Manifesto
del Partito Comunista (1848)
“Guardatevi dai falsi profeti che ven-
gono a voi in veste di pecore, ma dentro
son lupi rapaci. Dai loro frutti li ricono-
scerete” Matteo 7,15-16
riuscire a raggiungere ed occupare
determinati ruoli.
Tutti mormorano, ma nessuno sa
mai niente di preciso. Poi, al mo-
mento opportuno (chi lo stabilisce?)
“boom” e i mass-media - all’ uniso-
no, prima di pranzo e dopo cena - ti
riempiono di particolari piccanti, di
note di colore e di squallore.
Finalmente tutti sanno, tutti si indi-
gnano. Così tutto torna, apparente-
mente, come dovrebbe essere, e
cioè: normale, scontato, ovvio.
La reazione c’è stata ! Ma, purtrop-
po, è stata teleguidata !
Sono rimasto colpito dall’enfasi
posta, da parte dei mass-media, su
alcuni vicende Leghiste, quali: la
disponibilità di abitazioni; il conse-
guimento di lauree; la gestione di
schede telefoniche e le violazioni al
codice della strada.
Sono molti i politici che hanno
l’esclusiva per l’uso di una abitazio-
ne, ma - di loro - non si è mai parla-
to con analogo astio.
Similmente sono molti i politici ai
quali è stata assegnata una laurea
honoris causa (con tanto di costose
cerimonie pubbliche e di cronache
televisive), ma - di loro - non si è
mai parlato con analogo astio.
Sono molti i politici con cellulari
dalle intestazioni di comodo. E ciò è
comprensibile e giustificabile...
Sono molti i politici che utilizzano
le “auto blu”. Chi paga le violazioni
al codice della strada ?
Quindi, se possiamo dubitare di
essere stati etero diretti cerchiamo
di diventare autonomi e, soprattut-
to, recuperiamo uno spirito vigile e
disincantato ! di Mario Paganini
Ferrazzano (Campobasso), un altro
centro sede di antenne, contro un
modestissimo 2% nei comuni di
controllo. Un'altra indagine ha rile-
vato 28% di cataratte in più rispetto
a un altro paese vicino, Roseto V.re,
distante 10 km. Abbiamo anche os-
servato mortalità per tumore che
appare maggiore rispetto a cinque
comuni vicini”. L’associazione chie-
de dunque studi epidemiologici
che consentano di capire se esiste
un’associazione tra esposizione alle
antenne e problemi di salute regi-
strati sul territorio.
Per contatti: Associazione
“Elettrosmog Volturino”, Via San
Martino, 2 - 71030 Volturino (FG)
Telefono 0881550498 e 3477215642
http://elettrosmogvolturino.interfree.it
elettrosmogvolturino@interfree.it
Articolo pubblicato il 6/05/2012 dal
quotidiano Terra Nuova e nel sito
http://www.aamterranuova.it
In lotta contro le antenne... L’associazione si chiama
“Elettrosmog Volturino”; Volturino,
in provincia di Foggia, è un paese
dove sono state installate antenne
radiotelevisive e telefoniche. Dal
1986 Antonio Gagliardi, uno dei
residenti e portavoce dell’ associa-
zione, inizia a chiedere la delocaliz-
zazione. “Allora le antenne erano 28
– dice Gagliardi – oggi sono 201. Ho
sporto denunce alla Procura della
Repubblica di Lucera, ma sono sem-
pre state archiviate”. Gagliardi ha
presentato anche due denunce alla
Corte dei Conti e all’Agenzia del
Territorio ed è preoccupato per
possibili effetti sulla salute della
popolazione. “Ho raccolto 369 sche-
de sanitarie firmate dalla popolazio-
ne e altri documenti – dice Gagliardi
– abbiamo ravvisato problemi di ste-
rilità e impotenza e casi di malforma-
zioni tra animali e persone. Indagini
sui disturbi del sonno hanno accerta-
to il 70% di insonni a Volturino e
Pagina 5 www.voltanaonline.it n. 13 - 2012
I cattivi pensieri
sono capaci di rimanere nascosti per anni e anni,
poi un bel giorno, quando non possono più aspettare,
di colpo saltano fuori e ti rimescolano la vita.
Ti soffiano tra i denti
e un po’alla volta ti confondono
e ti portano via anche la ragione.
Quando succede allora
devi chiudere gli occhi
e sperare di essere in un brutto sogno.
QUANDO SUCCEDE
di Paolo Gagliardi
I pinsir catìv
i è boun d’sté nascost dj èn cun dj èn,
pu un bël dè, quand ch’i n’pö piò tni d’asté,
d’ böta i sélta fura e i t’armescla la vita.
I t’sopia tra i deint
e un pó a la vólta i t’cunfond
e i t’pórta veia nench e’ capì.
Quand ch’e’ suzéd alóra
u t’toca d’sré j oc
e d’speré d’ësar int un brot sogn.
QUAND CH'E' SUZED
Il Movimento Cinque Stelle è
uscito trionfante dalle elezioni. I risultati attorno al 20% di Parma e di
Genova lasciano poco margine agli
equivoci, anche se, inspiegabilmen-
te l'unico a non accorgersene, sem-
bra Napolitano. Negli ultimi giorni
di campagna elettorale il compassa-
to presidente si era già espresso
malamente sui rischi dell'antipoliti-
ca, credendo ingenuamente di sco-
raggiare l'elettorato a votare delle
liste anti-casta.
Il successo del resto era abbastan-
za scontato e la deriva dei partiti di
destra un fenomeno ovvio e poco
arginabile. A urne chiuse, dopo la
pubblicazione dei primi dati, che ho
ascoltato sull'A14 verso Ancona, ho
subito pensato due cose: 1) Napoli-
tano ora deve riconoscere la forza
e l'autenticità di questo movimen-
to; 2) Beppe Grillo che ha fatico-
samente trainato questo movi-
mento adesso deve farsi da parte. Il botta e risposta tra il comico e il
vecchio presidente mi hanno fatto
capire che le mie speranze erano
vane e forse verranno a lungo disat-
tese.
La reazione di Napolitano mi sem-
bra davvero il sintomo di forte pre-
giudizio e chiusura mentale. Fa be-
ne a contrapporre il bon ton alla
volgarità, il rigore concettuale alla
barzelletta, ma li ha almeno letti i
programmi del Movimento Cinque
Stelle? Io l'ho letto. E onestamente
mi è sembrata una delle poche forze
in campo capace di apportare ossi-
geno e nuovi contenuti alla politica.
Il linguaggio dirompente fa parte
del gioco strategico, ma forse un
presidente della Repubblica, nel
pieno esercizio della sua saggezza,
dovrebbe guardare oltre le forme.
Guardare la luna e non il dito che la
indica. Ma ho la sensazione che con
la locuzione antipolitica si voglia
semplicemente escludere l'opinione
contraria, non accettarla nel pante-
on delle idee possibili per governa-
re democraticamente un paese o un
territorio.
Sulla deriva populista cosa dire?
Grillo è un comico che fa spettacolo
e parla il linguaggio della gente co-
mune, ragion per cui, certo, è un
populista alla lettera. Chi meglio di
lui potrebbe affabulare il popolo
con buoni e ilari propositi? Napolita-
no e tutto l'establishment che si defi-
nisce istituzionale si dimentica una
cosa: Grillo non avrà mai una carica
politica, è molto diverso dal vecchio
presidente. Per questo motivo ades-
so, che con ogni mezzo, anche con
qualche uscita poco felice e propa-
gandistica, ha fatto decollare questo
movimento di idee, credo che Grillo
dovrebbe farsi coraggiosamente da
parte, o quantomeno mettere in
chiaro il proprio disinteresse al po-
tere politico-istituzionale. Dirò di
più, è il Movimento a Cinque Stelle
che dovrebbe al più presto liberarsi
di Grillo, che potrebbe continuare a
fare il suo lavoro di supporter. Fin-
ché potremo chiamare i circa 250
consiglieri comunali col termini di
"grillini" faremo un gran torto alle
loro idee innovative e al processo di
maturazione di questa forza politica
che dovrà mostrarsi, me lo auguro,
limpidamente costruttiva. In fondo
Grillo ha saputo convogliare positi-
vamente l'onda della piazza ricon-
ducendola nelle stanze del potere.
Un onda che coinvolge gli Occupy
Wall Street americani o spagnoli,
fino ai pirati tedeschi, che hanno
raggiunto risultati analoghi alle ulti-
me elezioni nello Schleswig Hol-
stein. Questa è democrazia nel sen-
so classico, rappresentativo. Là fuori
la società civile continuerà a fare le
proprie scelte politiche, sapendo
che dentro il palazzo le poltrone
vacillano e certe questioni acquista-
no più rilevanza.
Ma tra fare spettacoli e governare
c'è un vuoto da colmare. Certo il
Movimento Cinque Stelle non riceve
finanziamenti pubblici e ha bisogno
di un suo palcoscenico. Ma Grillo è
diventato un personaggio troppo
ingombrante, troppo urticante e
facile bersaglio delle critiche. Se
tiene davvero a questo movimento
dovrebbe farsi da parte o sospin-
gerlo dal basso, dichiarare la pro-
pria "incompetenza". Sarebbe que-
sto il vero affronto alla casta!
Articolo di Gabriele Bindi pubblicato il
9/05/2012 dal quotidiano Terra Nuova e
nel sito http://www.aamterranuova.it
Il Movimento Cinque Stelle è uscito vincente. Ora Beppe Grillo è bene che tolga l'ingombro...
Pagina 6 www.voltanaonline.it n. 13 - 2012
ASSOCIAZIONE BUBULINA. Un viaggio per la vita. lasciò il lavoro e andò con un taxi a
prenderla, portò la madre e la bimba
all'uscita dell'autostrada dove, dove -
fortunatamente - transitava uno zio
della bimba, con il tir in direzione
Costanza, città di residenza di Bubu-
lina, a 280 km da Bucarest.
Cristina lasciò madre e figlia con la
promessa che avrebbe fatto di tutto
per dar loro una speranza.
La bambina si era ammalata a dieci
mesi ed era stata curata per oltre un
anno, ma non in modo adeguato. La
sua situazione - ora - era veramente
molto grave. Cristina contattò via e-
mail, per 24 ore di seguito, tutti gli
ospedali specializzati in leucemia in
Italia, Germania, Francia e Inghilter-
ra. Le risposte furono, per la mag-
gior parte, negative e ciò perché a
giudizio dei medici era ormai troppo
tardi per intervenire.
L'unico che rispose positivamente
alla e-mail fu il prof. Locatelli, prima-
rio del Bambin Gesù di Roma, che si
disse disponibile, ma che dovevamo
metterci in contatto con la sua segre-
taria. Poi alle ventidue ci telefonò il
dott. Zecca, dell'oncoematologia pe-
diatrica del S. Matteo di Pavia. Il dot-
tore ci disse di mandargli subito tutte
le analisi cliniche disponibili e di
richiamarlo in prima mattinata. Alle 9
del mattino seguente ci disse che era
disponibile a sottoporre la bimba ad
una cura che era in uso solo in Italia,
a Pavia ed a Roma, di far fare le ana-
lisi a Bubulina ogni 12 ore, di inviar-
gliele alla sua casella e-mail e di
portare la piccola paziente quanto
prima, dopo aver preso accordi con
l'amministrazione dell'ospedale.
L'amministrazione dell’ospedale
chiese, per il ricovero, il pagamento
in anticipo del 20% del costo per le
cure previste e cioè 28.000 euro, su
in totale di 140.000 euro.
Grazie alle associazioni pre-
senti in Romania iniziò una
campagna di raccolta fondi.
Dopo due giorni c'erano sul
conto della madre 2.000 euro.
Chiamammo il dott. Zecca per
dire che, se continuava così
bene la raccolta, avremmo
potuto avere la somma per il
ricovero in una decina di
giorni. Il dottore ci fece nota-
re che non avevamo compre-
so bene la situazione e che le
sua disponibilità ad iniziare la
cura era vincolata al fatto che la
bimba arrivasse entro le 48 ore suc-
cessive, decorso tale termine ogni
sforzo sarebbe stato inutile o, peg-
gio, probabilmente la bimba sareb-
be morta durante il viaggio. In tutto
questo periodo e nel giorno succes-
sivo abbiamo mandato e-mail e tele-
fonato a tutte le associazioni per ri-
chiedere quell'aiuto concreto di cui
avevamo disperatamente bisogno.
Contattammo invano, credo tutte le
associazioni nazionali di cui erava-
mo a conoscenza e personalmente
anche molte associazioni del territo-
rio che si occupano di aiuto ai bimbi
malati.
Sono tornato in Italia dopo ulteriori
due giorni per portare personal-
mente all'amministrazione dell'ospe-
dale pubblico di Pavia, gli 8.000
euro che erano stati raccolti e 4 as-
segni da 5.000 euro a garanzia del
saldo. Nel frattempo Cristina era a
Costanza, a prendere la madre e la
bimba, per raggiungermi a Pavia.
Purtroppo nel periodo di aplasia
un'infezione polmonare ha portato
via Bubilina, ventidue giorni succes-
sivamente al ricovero, senza poter
sapere quanto potesse essere effica-
ce la nuova cura contro la leucemia.
Durante quei ventidue giorni le
uniche associazioni che ci hanno
dato una mano sono state la AGAL di
Pavia (Associazione genitori bambi-
ni leucemici, presente in ospedale),
la Julian Fondation di Caserta (una
piccolissima associazione voluta dal
padre di un bimbo morto a Pavia) e
la Giovani Sorrisi (una piccola asso-
ciazione di Reggio Emilia). Il loro
contributo (per un totale di 3.000
euro) ha coperto le spese per il rim-
patrio della piccola salma.
Tramite la raccolta fondi in Roma-
nia e tra gli amici di Voltana ed i
L'INIZIO.
Premetto, con un po’ di vergogna,
che fino a 2 anni fa non mi sono mai
impegnato nel sociale. Da sempre,
in occasione del Natale, ho fatto una
donazione aziendale all'Unicef. Nel
2010, in occasione di una riunione di
programmazione di bilancio, qual-
cuno osservò che si sarebbe potuto
aiutare direttamente i bambini del
reparto di oncologia pediatrica
dell'Ospedale Fundeni di Bucarest,
visto che dall'ufficio in Romania ave-
vamo contatti con qualche volonta-
rio di associazioni operanti all'inter-
no di quel nosocomio. Tali volontari
ci consigliarono, poi, di fare una
visita a quella struttura sanitaria non
appena possibile. Nel periodo Nata-
lizio, infatti, tutti si ricordavano dei
bambini e c'era un'inflazione di re-
gali, poi - durante il resto dell'anno -
nessuno si ricordava più di loro.
Fu durante questa visita, con i re-
gali ai bambini avvenuta in settem-
bre, che abbiamo avuto modo di
conoscere una bimba malata di leu-
cemia, Marina Denisa Botofan
(Bubulina) di due anni e di una sim-
patia unica. La mia compagna Cristi-
na rimase in contatto telefonico con
la madre e la visitò altre volte. Un
giorno Adina, la madre di Bubulina,
telefonò disperata dicendo che le
cure non avevano fatto effetto e che
la bimba era stata dimessa senza
alcun preavviso e senza ulteriori
cure, neppure palliative. In pratica
questa madre era all'ingresso dell'o-
spedale, con la bimba in braccio, e
con una aspettativa di vita per la
piccolina di pochi giorni. Cristina
Pagina 7 www.voltanaonline.it n. 13 - 2012
(segue) ASSOCIAZIONE BUBULINA. Un viaggio per la vita. stati fedeli ai nostri ideali e
abbiamo aiutato 16 bambini
come fossero stati i nostri
figli, abbiamo gioito dei loro
successi e abbiamo tenuto la
loro piccola mano nella no-
stra quando sono andati via
per sempre.
ROMANIA
Qualcuno ci ha accusato
(questa, purtroppo, è la pa-
rola giusta) di aiutare sola-
mente i bambini rumeni. La nostra
attività ha avuto inizio in Romania.
Tutto quello che abbiamo fatto è sta-
to fatto con tanto amore. Ciò ha pro-
dotto un passa parola e così dagli
ospedali Rumeni molti genitori ci
chiamano per un aiuto.
Il nostro obiettivo era di aiutare
due bambini all'anno, non quattordi-
ci !
Non siamo noi che cerchiamo i
bambini, ma i loro genitori che cer-
cano noi !
Inoltre abbiamo aiutato sia una si-
gnora di Reggio Emilia a portare una
bambina Ucraina in Italia sia una
bambina (Noemi) di Viterbo che ci
ha contattato perché portatrice di
una malattia molto rara, simile a
quella di un bimbo che noi assistia-
mo.
Per andare in USA a curarsi la fami-
glia di Noemi aveva bisogno di
380.000 euro; noi - anche se non ave-
vamo nessuna possibilità di sostegno
economico, ma ligi ai nostri ideali - li
abbiamo aiutati traducendo in ingle-
se tutte le cartelle cliniche e promuo-
vendo il suo caso sia nel nostro sito
che attraverso vari canali. Noemi è
riuscita a raccogliere i fondi neces-
sari, è andata in America ed è stata
operata. Ora sta bene e siamo in
contatto con i sui parenti.
Dopo la pubblicazione sul quotidia-
no il Resto del Carlino di un articolo
sulla nostra associazione, mi ha tele-
fonato “qualcuno” [segue il nome
dell’associazione] (in … “incognito”,
ma io avevo il suo numero registrato
sul cellulare dall'epoca di Bubuli-
na ... ) lamentando “vi vantate di aiu-
tare dei bambini, ma i rumeni posso-
no venire in Italia, con i genitori, a
farsi curare”.
Solo un ignorante (nel senso che
ignora) può fare una simile afferma-
zione. Infatti, anche un italiano se
vuole farsi curare per un cancro, ad
esempio, in Francia deve prima ot-
tenere l'approvazione da parte della
sua USL. Se non la ottiene deve pa-
gare di tasca propria tutte le cure –
com’è appunto capitato a Noemi,
quando è andata negli USA.
COSA FACCIAMO
Premesso che :
un bambino che si ammala di
leucemia in Romania ha meno del
50% di possibilità di salvarsi, men-
tre uno bambino che nasce nella
Vecchia Europa di possibilità ne ha
oltre l’ 80%.
gli ospedali in Romania hanno
infrastrutture in condizioni pietose,
si applicano protocolli di cura per la
leucemia datati 2002. In Italia si ap-
plicano i protocolli clinici del 2011
(considerando che escono 2 o più
protocolli all'anno...)
molti chemioterapici non si tro-
vano negli ospedali rumeni e, dopo
una nuova legge CEE dell'aprile del
2011, non si trovano neanche nelle
farmacie rumene. (Per molti l'unica
salvezza era ed è … andare a com-
p r a r s e l i a l l ’ e s t e r o ) . N o i
dell’Associazione Bubulina abbiamo
portato oltre 8.000 euro di medici-
nali comprati in Svizzera, su richie-
sta della Capo Sala dell'oncoemato-
logia di Bucarest.
la corruzione è a livelli inimma-
ginabili per un italiano. Se vuoi che
una dottoressa venga a visitare il tuo
bambino devi darle almeno 100 eu-
ro, se non li hai, per mesi vedi sola-
mente degli infermieri … che gra-
discono anche loro percepire qual-
che euro per ogni prestazione.
non esiste il Day-Hospital. Un
bambino in Italia rimane in ospeda-
le circa 7 giorni al mese. Il resto del
tempo il piccolo paziente può tra-
scorrerlo nel suo ambiente familiare
ed andare qualche giorno alla setti-
mana a fare la cura in ospedale
(appunto: Day Hospital). In Romania
ci sono bambini che hanno vissuto
per due anni ininterrottamente in
ospedale ...
Quando un genitore o una associa-
zione ci contattano per un caso, in
prima luogo aiutiamo il genitore ad
ottenere i documenti dalla sua USL
(in Romania CAS) che
colleghi di lavoro, erano stati rac-
colti, se ben ricordo, 18.000 euro.
Duemila sono sati spesi per il fune-
rale in Romania e la tomba. I restanti
16.000 euro Adina li ha lasciati a noi
(nonostante Adina fosse da due anni
senza lavoro e vivesse della pensio-
ne di 150 euro della madre e degli
sporadici lavori, come muratore,
che faceva il padre di Bubulina).
Ancora oggi la chiesina, che avreb-
be voluto fare attorno alla tomba di
Bubulina, non è finita, ma Adina ha
rifiutato di accettare quei soldi così
che potessimo utilizzarli per aiutare
altri bambini.
Con la disponibilità di questi soldi
e dopo l’esperienza vissuta (dove
alle richieste di aiuto rispondono
associazioni burocratizzate, nelle
quali nessuno può decidere di aiuta-
re un bambino in tempi accettabili)
abbiamo deciso di fondare la ASSO-
CIAZIONE BUBULINA.
IDEALI
Mentre gli scopi dell'associazione
Bubulina sono noti (lo statuto è pub-
blicato anche nel sito dell’ Associa-
zione), gli ideali che ci hanno mossi
sono più semplici. Eccoli:
fare quanto umanamente possi-
bile per ogni bambino che ci telefo-
ni e nel più breve tempo possibile.
fare un'associazione che non
abbia, per quanto possibile, spese
fisse. Quest'anno abbiamo fatto oltre
20.000 Km. con le nostre auto, la
sede sociale è una buchetta della
posta su un muro, ci riuniamo dove
capita e, fino ad ora, tutte le stampe
sono state fatte negli uffici o a casa
dei soci (o, quando possibile, usan-
do le fotocopiatrici del Comune).
trattare ogni famiglia come la
nostra famiglia.
Fino ad oggi ci vantiamo di essere ( Segue a pag. 8 )
Pagina 8 www.voltanaonline.it n. 13 - 2012
permettono di avere
le cure pagate dallo Stato rumeno.
Se il caso è urgente, aiutiamo il ge-
nitore a fare una raccolta fondi, per
potere iniziare le cure a pagamento,
con la speranza di ottenere i docu-
menti in seguito. Come associazione
assistiamo dei bimbi che stanno pa-
gandosi le cure da mesi, perché la
loro USL non concede l'espatrio. Per
evitare critiche e sospetti, le raccol-
te fondi che sono promosse anche
con il nostro aiuto in Romania, sono
con accredito sul conto dei genitori.
Inoltre noi cerchiamo di far sì che
anche la famiglia adotti dei criteri di
trasparenza sui blog dei bambini in
modo tale che chi ha donato sappia
come sono spesi i soldi.
Se poi il bimbo ha bisogno di un
trapianto di midollo, cosa molto fre-
quente, la faccenda si complica an-
cora di più perché direttamente il
Ministero della Sanità rumeno deve
emettere una autorizzazione nomi-
nativa, dopo aver fatto una gara di
appalto fra tre cliniche, a loro scelta.
Qui inizia la lotta per convincere il
Ministero della Sanità rumeno ad
inserire almeno la clinica dov’è già
ricoverato il bambino. Occorre poi
cercare di evitare di invitare clini-
che in Israele o in Ungheria dove, in
effetti, i prezzi sono molto più bassi,
ma anche i risultati. Al momento
della gara, se il bambino vuole ri-
manere dove è ricoverato ed invece
ha vinto un'altra clinica (di solito è
israeliana), la famiglia dovrà pagare
la differenza all'ospedale italiano.
Diciamo solitamente dai 20 ai 40
mila euro.
Noi, dell’Associazione Bubulina,
oltre a dare tutta l’assistenza per i
documenti, le traduzioni per la gara,
ecc. aiutiamo anche i genitori a tro-
vare i soldi per coprire tali differen-
ze. Inoltre organizziamo il trasferi-
mento dal Paese di origine all’Italia,
dall’aeroporto all’ ospedale, e -
quando è possibile - li accompagna-
mo.
Inoltre teniamo i contatti tra i me-
dici ed i genitori.
Troviamo l'alloggio ai bambini per
i periodi di Day-Hospital (anche ol-
tre un anno) e - se è necessario -
paghiamo l'affitto. Infatti alcuni ap-
partamenti sono gratis, grazie all'A-
GAL di Pavia, ma coprono solamen-
te il 20% delle nostre esigenze.
Ad alcune famiglie indigenti dia-
mo una somma
mensile (dai 300
ai 500 euro) per
le spese del vitto.
Una volta o più
al mese andiamo
a trovarli, parlia-
mo con i medici,
portiamo un re-
galino a chi è ri-
coverato, andia-
mo insieme a
mangiare una
pizza o sul lago di
Como a vedere le
montagne o allo
zoo, ecc. Insom-
ma, per chi è in
libera uscita, al-
meno un giorno
senza pensare
alla chemiotera-
pia !
Due volte alla
settimana chia-
miamo ognuno di
loro per sapere
se hanno proble-
mi e come stanno
i bimbi.
Purtroppo a volte dobbiamo anche
organizzare e sostenere l'ultimo vi-
aggio.
BILANCIO
Come sopra illustrato le spese sa-
nitarie vere e proprie cerchiamo di
non farle passare per la nostra asso-
ciazione, ma aiutiamo i parenti ad
accordarsi direttamente con i bene-
fattori, siano essi Fondazioni, azien-
de o privati.
A grandi linee (ma il bilancio sarà
a giorni sul sito dell’Associazione e
su Facebook) nel primo anno (2011)
abbiamo avuto come entrate i 16.000
euro di Bubulina, circa 2.000 euro di
piccole donazioni, salvadanai, cene,
iscrizioni a socio, circa 3.000 euro di
donazioni da aziende. I costi soste-
nuti ammontano a 35.000 euro, in
maggioranza spese vive per affitti e
per il sostegno economico agli indi-
genti, poi piccole spese per medici-
ne, sanitarie, regalini, pizze, ecc.
Da notare come i rimborsi spese ai
soci avvengono dopo la presentazio-
ne della documentazione. Non ci
sono rimborsi chilometrici o gettoni
di presenza!
La perdita di 14.000 euro è stata
coperta da donazioni o prestiti da
parte dei pochi soci attivi in quanto
non abbiamo avuto la possibilità di
accedere a nessun contributo da Enti
pubblici, Fondazioni, ecc, cosa che
invece riescono ad ottenere altre
associazioni. Abbiamo chiesto un
luogo ove poter mettere la sede so-
ciale. Per ora siamo riusciti solamen-
te ad avere la tessera per fare le fo-
tocopie al Centro Sociale “Ca’ Vec-
chia”.
Grazie per l'attenzione e … disponi-
bili a rispondere alle richieste vostre
(così come di chiunque) e ogni qual-
volta abbiate spazio per presentare
aggiornamenti sulle nostre attività !
Solitamente siamo molto più suc-
cinti, ma questa è la storia di due
anni !
di Gabriele Utignani
Presidente Associazione Bubulina
Per saperne di più visita il sito
http://associazionebubulina.org/
L’attività svolta nel 2011 sarà an-
che presentata a Ca’ Vecchia nel
corso della cena del 9 giugno 2012
(segue) ASSOCIAZIONE BUBULINA. Un viaggio per la vita. ( Segue da pag. 7 )