Post on 15-Feb-2019
Target della vaccinazione perla prevenzione dellaRosolia Congenita
1. Adolescenti2. Donne suscettibili in età fertile3. Gruppi difficili da raggiungere
Chi?
Vaccinazione antirosolia– La vaccinazione con vaccini combinati contro
morbillo, parotite e rosolia (MPR) può essere effettuata a qualunque età
– La vaccinazione con MPR è controindicata in gravidanza
– L’intervallo raccomandato tra vaccinazione MPR e gravidanza è un mese (28 giorni)
Da: MMWR 2001; 50: 1117
Con che cosa?
Vaccinazione antirosolia– Raccomandata dal PNEMRc
– Raccomandata dal PNV 2005-07
– Inclusa tra i LEA:• Vaccinazioni raccomandate, anche a favore di
stranieri extracomunitari non iscritti al SSN
Perché?
Gratuita per le categorie cui è raccomandata
Le strategie di vaccinazione previste dal Piano nazionale
• Vaccinazione con 1° dose di MPR dei bambini nel secondo anno di vita
• Vaccinazione con 2° dose di MPR dei bambini nel 5°-6°anno di vita
• Recupero dei bambini e adolescenti non vaccinati con MPR (occasioni opportune, campagna straordinaria per le scuole elementari e medie-PNEMRc 2004-2006)
• Strategie aggiuntive per le donne in età fertile (sensibilizzazione delle donne suscettibili in età fertile e delle donne suscettibili nel post partum)
Strategie di vaccinazione per gli adolescenti
Vaccinare tutti gli adolescenti che non sono stati vaccinati in precedenza (attività svolta durante la campagna straordinaria del PNEMRc 2004-2006)
Ogni contatto con i servizi sanitari va sfruttato per chiedere informazioni sulla suscettibilità, e proporre la vaccinazione
Strategie di vaccinazione per gli adolescenti
• occasioni opportune: richiami per altre vaccinazioni (difterite, tetano, pertosse), altri vaccini per glia adolescenti (varicella)
• coinvolgere pediatri, medici di medicina generale, ginecologi, medici dei consultori, in modo da ridurre le opportunità mancate e le false controindicazioni
• materiale informativo in: consultori, spazi per adolescenti, scuole, corsi di educazione sessuale
Strategie di vaccinazione per le donne in età fertile
Vaccinare tutte le donne in età fertile suscettibili alla rosolia
La vaccinazione di una donna già immune non comporta rischi, quindi può essere eseguita anche in assenza di documentazione dello stato sierologico
Garantire la gratuità della vaccinazione MPR
Strategie di vaccinazione per le donne in età fertile
Informare adeguatamente le donne sui benefici e i rischi del vaccino MPR, e sui rischi della rosolia in gravidanza, garantendo l’accessibilitàdell’informazione anche alle donne di lingua non italiana (progetto regionale di comunicazione in corso di realizzazione)
Ogni contatto con i servizi sanitari va sfruttato per chiedere informazioni sulla suscettibilità e proporre la vaccinazione
Strategie di vaccinazione per le donne in età fertile
Vengono considerate suscettibili le donne:
– senza un certificato di avvenuta vaccinazione o – senza un referto che attesti la presenza di
IgG specifiche (evidenza sierologica di immunità)
Test di screening infettivologici offerti gratuitamente DPR 245 del 10/09/1998
HBVHCVHIV
In gravidanza, 30-37 settimane EG
Rosolia (se IgG neg entro la 17° settimana) *ToxoplasmaTreponemaHIV
In gravidanza, fino alla 13a settimana EG
RosoliaToxoplasmaTreponemaHIV
Preconcezionale
Strategie di vaccinazione per le donne in età fertile
•• Gold standard:Gold standard: Identificare e vaccinare le suscettibili prima di una eventuale gravidanza
• Contemporaneamente: Identificare e vaccinare le suscettibili nel post-partum e post-interruzione di gravidanza
Strategie di vaccinazione per le donne in età fertile
• occasioni opportune: vaccinazione dei figlivaccinazioni per viaggi internazionalirichiamo dTscreening carcinoma cervice uterina
• coinvolgere pediatri, medici di medicina generale, ginecologi, medici dei consultori, in modo da ridurre le opportunità mancate e le false controindicazioni
• materiale informativo in: consultori, Ufficio Anagrafe dei Comuni (matrimoni), Parrocchie (corsi di preparazione al matrimonio)
Strategie di vaccinazione per le donne in età fertile
e, inoltre:
• Verificare al momento del parto lo stato sierologico per rosolia, e vaccinare nel post-partum
• Stessa procedura per le interruzioni di gravidanza
Strategie di vaccinazione per le donne appartenenti a gruppi difficili da
raggiungereGarantire la gratuità della vaccinazione MPR
Informare adeguatamente le donne sui benefici e i rischi del vaccino MPR, e sui rischi della rosolia in gravidanza, garantendo l’accessibilitàdell’informazione, mediante mediatori culturali o materiale informativo in più lingue
Screening ed eventuale vaccinazione in occasione del primo contatto con le strutture sanitarie in Italia
Nelle situazioni in cui è probabile una scarsa adesione alla procedura di screening e di successiva vaccinazione: vaccinazione alla prima occasione di contatto
Perciò, è utile disporre di materiale informativo multilingua sulle vaccinazioni, possibilmente in:
AraboAlbanese
Cinese FranceseInglese
SpagnoloRusso
Strategie di vaccinazione per le donne appartenenti a gruppi difficili da raggiungere
All’interno dei gruppi difficili da raggiungere, le donne sono sempre più difficili da contattare, e rischiano di essere trascurate nell’offerta del vaccino!!!
Programmata la realizzazione a livello regionale
Strategie di vaccinazione per le donne appartenenti a gruppi difficili da raggiungere
Problemi particolari, soprattutto per la possibilità di un ridotto accesso o scarso utilizzo dei servizi sanitari
Attività vaccinali mirate Istituzione di team vaccinali mobiliCoinvolgimento associazioni di volontariato
Al momento della seduta vaccinale
• Colloquio prevaccinale: – raccolta dell’anamnesi – proposta della vaccinazione– informazioni sulla vaccinazione– acquisizione del consenso/dissenso informato
Colloquio prevaccinale
Le informazioni del colloquio prevaccinaledevono essere:
1. chiare 2. facilmente comprensibili 3. scientificamente corrette
Questi elementi devono essere “certificabili”attraverso un percorso informativo standard documentato
Finalità dell’anamnesi prevaccinale
Chiarire le eventuali controindicazioniFar emergere dubbi o richieste di chiarimentiRassicurareCostruire un rapporto di fiduciaConsentire la espressione di un consenso veramente informato
Il C.I. COME “PROCESSO” - “PERCORSO” NELLA
RELAZIONE MEDICO – PAZIENTE si fonda su tre
elementi:
• COMUNICAZIONE
• INFORMAZIONE
• consenso come “SCELTA AUTONOMA”
Consenso informato e suoi elementi costitutivi
Convenzione Europea di Bioetica (Legge 145/2001)Capitolo II Consenso articolo 5 - Regola generale
Nessun intervento in campo sanitario può essere effettuato
se non dopo che la persona a cui esso è diretto vi abbia
dato il consenso libero e informato.
Questa persona riceve preventivamente un’informazione
adeguata sia allo scopo e alla natura dell’intervento, che
alle sue conseguenze e ai suoi rischi.
La persona a cui è diretto l’intervento può in ogni momento
ritirare liberamente il proprio consenso.
Raccolta e documentazione del rifiuto
è opportuno e raccomandabile che il dissenso sia registrato in un apposito modulo di “rifiuto informato” nel quale siano chiaramente e compiutamente evidenziati i rischi/inconvenienti diretti e indiretti ad esso connessi