Seminario sulla Storia Digitale

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Seminario sulla Storia Digitale: nuovi metodi per una disciplina antica. Tenuto a Pisa, il 26 settembre 2012

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La storia digitale

EnricaSalvatori

-Università

di Pisa

-26

settembre2012

mercoledì 26 settembre 12

Il lavoro dello storico

mercoledì 26 settembre 12

mercoledì 26 settembre 12

mercoledì 26 settembre 12

La storiografia

mercoledì 26 settembre 12

La storiografia

mercoledì 26 settembre 12

Le fonti

mercoledì 26 settembre 12

Le fonti

WEBmercoledì 26 settembre 12

Archivi “aumentati”• Album della Libreria del Congresso archivi condivisi

che consentono agli utenti di aumentare le informazioni in possesso dell’ente con aggiunte e correzioni. Controlli periodici e aggiornamenti del database istituzionale

mercoledì 26 settembre 12

Archivi “aumentati”

mercoledì 26 settembre 12

Archivi “aumentati”

mercoledì 26 settembre 12

Archivi “aumentati”

mercoledì 26 settembre 12

Archivi “inventati”Raccolte spontanee ma guidate di fonti che riguardano una discreta comunità di persone, in assenza di un ente deputato istituzionalmente alla conservazione.

• The September 11 Digital Archive : sito costruito dal Center for History and New Media della George Mason University

• MUVI - Museo Virtuale della memoria collettiva di una regione (Lombardia) Raccolta di foto, audio, video sul passato della regione Lombardia con il supporto di una trasmissione di Radio Popolare

• Memoro. La banca della memoria Progetto no-profit internazionale, un archivio in costante evoluzione che chiunque può arricchire raccogliendo le esperienze di vita in video-intervista delle persone nate prima del 1950

mercoledì 26 settembre 12

Le fonti

mercoledì 26 settembre 12

Strumenti di corredo

• Repertori

• Dizionari

• Calendari

• Convertitori di data

• Ausili per la paleografia

• Mappe

mercoledì 26 settembre 12

L’elaborazione

mercoledì 26 settembre 12

L’elaborazione

MUSEIARCHIVI

ENTI

mercoledì 26 settembre 12

mercoledì 26 settembre 12

La Storia Digitale NON può definirsi come una disciplina a sé stante, in quanto è una serie di problemi e di opportunità portati dal diffondersi del digitale nella pratica storia. La storia digitale è più un aggiornamento / modifica di una disciplina che ha una suo portato storico (appunto!) di notevole peso. MA è altrettanto vero che si stratta di un aggiornamento di vasta portata:

• perché il digitale è entrato in quasi ogni aspetto del lavoro di ricerca/elaborazione/divulgazione

• perché lo stesso termine divulgazione ha lasciato spazio a condivisione, compartecipazione.

• perché la compartecipazione larga al fatto storico apre nuovi scenari nel rapporto produzione/fruizione

• perché la produzione e fruizione digitale comporta l’adozione di nuove tecniche per la discussione critica della fonte

Una nuova disciplina?

mercoledì 26 settembre 12

Definizione CHNM

Definizione del Center for History and New Media

Digital history is an approach to examining and representing the past that takes advantage of new communication technologies such as computers and the Web. It draws on essential features of the digital realm, such as databases, hypertextualization,and networks, to create and share historical knowledge. Digital history complements other forms of history—indeed, it draws its strength and methodological rigor from this age-old form of human understanding while using the latest technology.»

mercoledì 26 settembre 12

Definizione Wikipedia.en

Digital history is a rapidly changing field. New methods and formats are currently being developed. This means that ‘digital history’ is a difficult term to define. However, it is possible to identify general characteristics. Digital history represents a democratization of history in that anyone with access to the internet can have their voice heard, including marginalized groups which were often excluded in the ‘grand narratives’ of nation and empire. In contrast to earlier media formats, digital history texts tend to be non-linear and interactive, encouraging user participation and engagement

mercoledì 26 settembre 12

DH / DHis / PHis?In che cosa vedo la differenza con le digital humanities?

L’interazione tra mezzo e contenuto deve essere più profonda e meditata. Non posso fare storia in rete, come abbiamo appena visto, senza ragionare attentamente da un lato sui contenuti e dall’altro sull’utenza che dovrebbe usufruirne. Per farlo devo essere una persona che riesce ad avere di fatto un piede in più scarpe, a dialogare con più discipline o a dirigere équipe autenticamente interdisciplinari, in cui è centrale la figura dell’informatico-umanista.

mercoledì 26 settembre 12

Public HistorySerge Noiret

«Fare una storia in contatto diretto con l’evoluzione della mentalità e del senso delle appartenenze collettive delle diverse comunità che convivono all’interno dello spazio nazionale e nel villaggio globale e valorizzare lo studio delle loro identità... Il Public historian offre storiografia, crea fonti, costruisce siti per aumentare la consapevolezza della storia e la permanenza delle memorie collettive al di fuori degli ambienti accademici, anche con operazioni di divulgazione scientifica e d’insegnamento della storia al servizio di datori di lavoro pubblici e privati»

mercoledì 26 settembre 12

Public HistoryLa storia pubblica è fatta per lo più da «collaborazioni pluri-disciplinari e d’integrazioni tra linguaggi professionali diversi», i cui prodotti non si possono ricondurre a uno o pochi autori né a un’unica forma di comunicazione.

Un parco tematico, una ricostruzione storica, un restauro urbano, la modellazione virtuale di un paesaggio storico, la creazione di un sito web, un documentario: fare storia pubblica significa portare la storia (le sue fonti e i suoi metodi) in ambienti fisici e virtuali che inseriscano i contenuti della disciplina nel quotidiano e «introducano nella vita pubblica delle società la ricerca delle loro identità passate». Il public historian vuole inserirsi nell’arena pubblica non per fornire alla gente un po’ di intrattenimento culturale di qualità, ma per proporre, grazie ai metodi scientifici e al bagaglio di pratiche che formano la sua professione, analisi, idee, proposte.

mercoledì 26 settembre 12

Formazione ed équipe

La preparazione del public historian deve prevedere, accanto a quella tradizionale, lo studio dei media della comunicazione e gli strumenti e le problematiche della digital history, come parte delle digital humanities.

Attualmente la maggior parte di questi strumenti, come i progetti attivi nell’ambito della public history, riguarda infatti proprio il mondo digitale e quindi di fatto la public history costituisce un settore importante (IL SETTORE PORTANTE) della digital history.

mercoledì 26 settembre 12

mercoledì 26 settembre 12

L�area analizzata: il �campione�

mercoledì 26 settembre 12

La ricognizione

estensiva sul campo

mercoledì 26 settembre 12

La schedatura e

la georeferenziazione dei siti

mercoledì 26 settembre 12

mercoledì 26 settembre 12

La mappa dei beni culturali

mercoledì 26 settembre 12

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