Seminario pa digitale

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La PA Digitale Adempimenti e prospettive in ArpaPuglia Sistemi Informativi - 28 settembre 2017 1

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La PA DigitaleAdempimenti e prospettive in ArpaPuglia

Sistemi Informativi - 28 settembre 2017

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Sommario

1. - Cosa Prevede il Piano Triennale

– Struttura e Modello Strategico

– Infrastrutture Fisiche

– Infrastrutture Immateriali

– Ecosistemi

– Modello di Interoperabilità

– Gestione del Cambiamento

2. - Cosa Prevedeva il CAD

3. - Adempimenti e Situazione Arpa Puglia

– Timeline scadenze ed adempimenti

– Scadenze 2017 / 2018

4. - La roadmap di adeguamento– Piano sostenibile delle attività

– Considerazioni finali

Appendice – Come produrre dati/documenti aperti– Scenario Target

– Come Operiamo

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Il Piano Triennale per l’informatica della PA

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• documento indirizzo strategico ed economico con cui - per la prima volta- si definisce il modello di riferimento per lo sviluppo dell’informatica pubblica italiana e la strategia operativa di trasformazione digitale del Paese.

Cosa è

• Le linee operative di sviluppo dell’informatica pubblica

• il Modello strategico di evoluzione del sistema informativo della PA

• gli investimenti ICT del settore pubblico secondo le linee guida europee e del Governo.

Cosa definisce

• Traccia il percorso obbligato per la transizione al digitale dell’ente in armonia con le altre PA.

Perchè è importante per Arpa Puglia

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Struttura del Piano Triennale

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Il Contesto

Strategia Crescita Digitale

Codice Amministrazione

Digitale

Piano Triennale per l’Informatica nella P.A.

U n d o c u m e n t o

s t r a t e g i c o d i

p i a n i f i c a z i o n e

d e l l ’ a t t u a z i o n e

dell’Agenda digitale

italiana

Cos’è U n d o c u m e n t o

normativo (anche se

sono presenti contenuti

cogenti e vincolanti per

le singole PA)

Cosa non è

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Struttura del Piano Triennale

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Quadro di riferimento: visione medio/lungo termine verso la quale la PA deve tendere per sfruttare al meglio i benefici da un uso corretto e consapevole delle tecnologie

Componenti del Modello Strategico: per ognuno di questi componenti si analizzano lo scenario attuale, gli obbiettivi strategici e le linee d’azione

Note d’indirizzo: spesa ICT, azioni da mettere in atto, principi ed accorgimenti per la realizzazione dei progetti digitali

Parte Prima

Parte Seconda

Parte Terza

Struttura – Parti

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Struttura del Piano Triennale

1 – Infrastrutture Fisiche

2 – Infrastrutture Immateriali

3 – Modello di Interoperabilità

4 - Ecosistemi

5 – Strumenti per la generalizzazione e la distribuzione di servizi digitali

6 - Sicurezza

7 – Data & Analytics Framework

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Struttura – Modello strategico

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Cosa prevede il Piano Triennale

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Infrastrutture Fisiche

• Riorganizzazione del parco dei data center della Pubblica amministrazione attraverso un’opera di razionalizzazione utile, sia a ridurre i costi di gestione, sia a uniformare e aumentare la qualità dei servizi offerti alle Pubbliche amministrazioni, anche in termini di business continuity, disaster recovery ed efficienza energetica

Data Center

• Realizzazione del cloud della PA, grazie al quale sarà possibile virtualizzare il parco macchine di tutte le Pubbliche amministrazioni, con importanti benefici in termini di costi e di gestione della manutenzione

Cloud e Virtualizzazione

• Razionalizzazione delle spese per la connettività delle Pubbliche amministrazioni e l’aumento della diffusione della connettività nei luoghi pubblici a beneficio dei cittadini

Razionalizzazione spesa e aumento connettività pubblica

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Cosa prevede il Piano Triennale

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Infrastrutture Immateriali

• Razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio informativo della Pubblica Amministrazione mediante il superamento della “logica a silos”, ancor oggi troppo spesso adottata e retaggio di processi amministrativi e scelte organizzative effettuate nel passato

Superamento delle logica a silos

• Messa a fattor comune delle componenti software che sono utili a tutte le Pubbliche amministrazioni e che possono considerarsi sia acceleratori del processo di digitalizzazione sia strumenti utili alla omogeneizzazione dei servizi offerti

Riuso

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Cosa prevede il Piano Triennale

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Infrastrutture Immateriali - Componenti

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Cosa prevede il Piano Triennale

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Infrastrutture Immateriali - Piattaforme Abilitanti

Già esistenti

CIE

SPiD

Fatturazione Elettronica

PagoPA

ANPR

In corso di realizzazione

COMPROPA

Sistema Avvisi e Notifiche

Siope

NoiPA

Sistema Gest. Procedimenti Amm.vi

Poli di Conservazione

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Cosa prevede il Piano Triennale

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Ecosistemi

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Cosa prevede il Piano Triennale

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Modello di Interoperabilità

Il Modello di interoperabilità definisce le linee guida che tutte le Pubbliche amministrazioni dovranno adottare al fine di garantire l’interoperabilità dei propri sistemi con quelli di altri soggetti e l’implementazione complessiva del Sistema informativo della PA.

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Cosa prevede il Piano Triennale

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Gestione del Cambiamento

• Il Nuovo CAD individua nel “Responsabile della transizione digitale” la figura che deve garantire “l’attuazione delle linee strategiche per la riorganizzazione e la digitalizzazione dell’amministrazione definite dal Governo in coerenza con le regole tecniche” e deve essere presente in tutte le Amministrazione e Comuni. Il “Responsabile per la transizione digitale” è alle dirette dipendenze dell’organo politico é dotato di competenze tecnologiche e organizzative e ha un ruolo chiave nella riforma della Pubblica amministrazione attraverso una più efficace governance del processo di digitalizzazione, cui dovrà corrispondere un cambiamento dei processi e degli assetti organizzativi”.

Il Responsabile della Transizione Digitale

• Un’altra novità riguarda la nomina da parte delle amministrazioni del “Difensore civico per il digitale». Quest’ultimo dovrà essere in possesso di adeguati requisiti di terzietà, autonomia e imparzialità. Cittadini e imprese possono inviare al Difensore civico per il digitale segnalazioni e reclami relativi ad ogni presunta violazione del CAD e di ogni altra norma in materia di digitalizzazione ed innovazione della pubblica amministrazione. Se tali segnalazioni sono fondate, il difensore civico per il digitale invita l’ufficio responsabile della presunta violazione a porvi rimedio tempestivamente e comunque nel termine di 30 giorni.

Il Difensore Civico per il Digitale

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2. Cosa prevedeva il CAD

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1 – Documento Informatico e Firma Digitale

2 – Fascicolo Elettronico

3 – Sistema di Gestione Documentale e relativo Manuale

4 – Sistema di Conservazione e relativo Manuale

5 – Open Data/Gov

6 – PagoPA

7 – Organizzazione (Resp. Flussi doc., Resp. Conservaz., etc.)

Rif. Seminario P.A. Digitale

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3. Adempimenti e situazione in Arpa Puglia

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Timeline adempimenti e stato dell’arte in Arpa Puglia

> 20172016< 2013 2015 20172013 2014

Oggi siamo QUI

Adempimento non rispettato

Scadenza rispettata

Adesioneallo SPID

Conservazione doc e fascicoli

Contenuti sezione Trasparenza

Formazione e gestione doc. informatico

Pagamenti Elettronici

Fatturazione Elettronica

Firma Digitale diffusa

Fascicolo Elettronico

Sistema di conservazione

Albo Online

Protocollo Informatico

Attuazione Privacy

ArpaPuglia non ha rispettato ca 5/6 degli adempimenti previsti dalle norme

Il ritardo accumulato è di ca 4 anni

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Scadenze 2017

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Infrastrutture materiali e connettività

Le Pubbliche amministrazioni individuate da AgID contribuiscono alla realizzazione del censimento del patrimonio ICT in esercizio.

Le PA che dispongono di infrastrutture adeguate possono candidarsi a ricoprire il ruolo di Polo strategico nazionale.

Le PA, che non vi abbiano già provveduto, realizzano i progetti di consolidamento e virtualizzazione dei propri data center o di migrazione verso SPC Cloud.

Le Pubbliche amministrazioni adeguano la propria capacità di connessione per garantire il completo dispiegamento dei servizi/piattaforme strategici.

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Scadenze 2017

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Dati delle Pubbliche Amministrazioni

Le Pubbliche amministrazioni utilizzano IPA e INI-PEC nella gestione dei propri procedimenti.

Le PA provvedono, nel rispetto delle Linee guida per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, al corretto popolamento del catalogo nazionale dei dati.

Entro dicembre le amministrazioni espongono i metadati, relativi alle banche dati e dati aperti di cui sono titolari, rispettando le specifiche DCAT-AP_IT e seguendo la semantica espressa dalla relativa ontologia.

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Scadenze 2017

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Piattaforme Abilitanti

Le amministrazioni proseguono il processo di migrazione al Sistema Pubblico d’Identità digitale (SPID) assicurando la copertura di tutti i servizi digitali esistenti, secondo le regole stabilite da AgID. Le amministrazioni utilizzano esclusivamente il sistema SPID sui servizi di nuova attivazione.

Entro dicembre, le amministrazioni dovranno completare l’adesione al sistema PagoPA per tutti i servizi che prevedono il pagamento da parte del cittadino e delle imprese, secondo le regole stabilite da AgID. Le amministrazioni che entro giugno non hanno ancora completato l’adesione al sistema PagoPA, dovranno adottare, in logica di sussidiarietà, le soluzioni già disponibili attuate dalle altre amministrazioni (ad esempio piattaforme di regioni o di altre amministrazioni), che si propongono con il ruolo di intermediario previsto dal sistema PagoPA.

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Scadenze 2017

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Piattaforme Abilitanti e Sicurezza

Le amministrazioni che non hanno ancora provveduto alla integrazione della Fatturazione Elettronica ai processi contabili, procedono alla realizzazione dei suddetti interventi e, contestualmente, completano le integrazioni con i sistemi contabili.

Le amministrazioni possono aderire ai servizi stipendiali assicurati dal sistema NoiPA, attraverso la stipula di apposite convenzioni con il MEF.

Le PA si adeguano alle Regole tecniche per la sicurezza ICT delle Pubbliche amministrazioni predisposte da AgID ed emanate da Funzione Pubblica. In attesa dell’emanazione, le Pubbliche amministrazioni si adeguano alle “Misure minime di sicurezza ICT per le Pubbliche amministrazioni” (Circolare 2/2017).

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Scadenze 2017

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Gestione del Cambiamento

Le amministrazioni provvedono a nominare il Responsabile per la transizione alla modalità operativa digitale e a registrarne i dati sull’Indice delle PA con le modalità indicate da AgID.

Le amministrazioni partecipano e promuovono iniziative di sensibilizzazione, comunicazione, formazione e assistenza sui servizi resi disponibili con le piattaforme abilitanti e i progetti strategici.

Le amministrazioni sono tenute a formare il proprio personale per un utilizzo ottimale dei servizi e ad individuare percorsi specialistici per rafforzare le competenze digitali interne.

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Scadenze 2018

20

Infr

astr

utt

ure

Mat

eria

li e

Co

nn

etti

vità

Entro aprile le PA attuano le indicazioni definendo propri piani di razionalizzazione che, a richiesta, devono essere forniti ad Agid. La verifica delle azioni di razionalizzazione sono rilevate da AgID mediante il censimento annuale del patrimonio ICT della PA.

Le amministrazioni definiscono e realizzano il Piano di adeguamento alle Linee guida emanate da AgID per le wi-fi che favoriscono l’accesso alla rete Internet da uffici pubblici e luoghi pubblici.

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Scadenze 2018

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Dat

i del

le P

ub

blic

he

Am

min

istr

azio

ni

Da gennaio tutte le amministrazioni assicurano il caricamento delle informazioni relative ai propri servizi nel catalogo dei servizi.

Entro dicembre tutti i dati delle anagrafi comunali (APR) migrano ad ANPR, in collaborazione tra Comuni, Ministero dell’Interno, e SOGEI.

Da gennaio, a seguito del rilascio della prima versione del registro dei vocabolari controllati, le Pubbliche amministrazioni avviano un processo di normalizzazione dei propri dati sulla base delle risorse in esso contenute.

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Scadenze 2018

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Pia

ttaf

orm

e A

bili

tan

ti Entro marzo le amministrazioni devono completare l’implementazione di SPID nei propri servizi on line.

Le amministrazioni estendono l’utilizzo del sistema PagoPA a tutti i propri servizi.

ComproPA: Entro ottobre, le amministrazioni esercitano le proprie funzioni di stazione appaltante attraverso l'utilizzo di piattaforme telematiche di acquisto e negoziazione conformi a quanto definito dal disegno dell’architettura definita (entro 2017) nell’ambito del sistema ComproPA.

CIE: Entro dicembre i Comuni completano l’attivazione dei servizi di distribuzione della CIE in accordo con la pianificazione predisposta dal Ministero dell’Interno.

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Scadenze 2018

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Pia

ttaf

orm

e A

bili

tan

ti

bis

Sistema di avvisi e notifiche: Le amministrazioni avviano l’utilizzo della infrastruttura nazionale per l’emissione di avvisi e notifiche di cortesia da inviare ai cittadini sui diversi canali digitali.

NoiPA: Il MEF completerà la realizzazione del nuovo sistema NoiPA. Le amministrazioni non ancora aderenti potranno procedere a comunicare la propria adesione al sistema per programmare la migrazione a partire dal 2019. Le amministrazioni provvedono ad adottare il sistema NOIPA con la programmazione concordata con il MEF.

Le amministrazioni implementano le API per la partecipazione al Sistema di gestione dei procedimenti amministrativi.

ANPR: Entro dicembre i Comuni completano il subentro in ANPR.

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Scadenze 2018

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Inte

rop

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e

Sicu

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a

Da gennaio, per tutte le nuove applicazioni, le Pubbliche amministrazioni adottano il nuovo Modello di interoperabilità e provvedono al popolamento del Catalogo delle API messo a disposizione da AgID.

Entro giugno le Pubbliche amministrazioni concludono il processo di adeguamento alle disposizioni emanate da AgID in merito alla riorganizzazione del dominio “gov.it”.

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4. La Roadmap di adeguamento

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Page 28: Seminario pa digitale

Cenni su Roadmap

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Gli adempimenti e le scadenze pregresse si sono accumulati in quantità così elevate da rendere inefficace un approccio cronologico. Vista la situazione attuale e l’analisi si qui effettuata sarebbe opportuno procedere in modalità bottom-up; a partire da quelli che sono gli elementi minimi fondamentali approcciando man mano sistemi più complessi, considerando nella scelta in primis il criterio di fattibilità e a seguire quello di propedeuticità in tempi «accettabili».Per migliorare la chiarezza di quanto esposto, si è ritenuto opportuno suddividere gli adempimenti in classi.

Documento Informatico

Firma Digitale

Fascicolo Elettronico

Oggetti e Strumenti

Albo onlineSistema di Conservazione

Sistema di Gestione Documentale

Sistemi

PagoPANoiPA Spid

Piattaforme Abilitanti

31/12/2017 31/12/2018

Per ottemperare ad alcuni adempimenti è necessario impostare quanto proposto nelle slide successive

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Schema sistemi/progetti per la trasformazione digitale

La figura fornisce il quadro di insieme dei sistemi ed i progetti necessari alla trasformazione digitale dell’ente;

In blu - implementato,

In rosso - da implementare

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Page 30: Seminario pa digitale

I modelli di approccio alla realizzazione dei progetti

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Modelli di approccio alla realizzazione di sistemi/progetti

N Nome Descrizione Approccio Quando si adotta Caratteristiche Esempi di Sistemi in uso in Arpa Azioni necessarie

1 MAKE

Realizzazione con risorse

interne

Esigenza di realizzare/migliorare

sistemi custom.

Richiede disponibilità di capacità

produttiva per lo sviluppo e la

manutenzione.

Accesso Atti, ArpaMIP, ArpaMIS, ArpaFAT,

ArpaWIND, ArpaPOLLINI, ArpaPEOPLE,

WebGIS Agenti Fisici

Valorizzare competenze interne, rafforzare

dotazione personale tecnico.

2 BUY Acquisto di licenze d'uso

Sistema generalizzato già presente sul

mercato in Costi di licenze e di manutenzione

LIMS, Protocollo Informatico, Paghe,

Marcatempo, Contabilità, ArpaNET,

Sistema monitoraggio Aria….

Allocazone di budget ed evidenze pubbliche

quando serve.

3 MANAGE

L'ente provvede con

risorse interne alla

gestione dei progetti che

vengono realizzati da

risorse esterne.

Generalmente quando il sistema è

specifico, non è presente sul mercato

in forma generalizzata e va sviluppato

in tempi brevi.

Richiede investimenti per acquisire

capacità produttiva dall'esterno, sia per

lo sviluppo che per la manutenzione. ArpaGIS, Portale WEB

Individuare con evidenza pubblica un soggetto,

attivabile su chiamata, per la realizzzione di

progetti o servizi di manutenzione. Prevedere

ad es. un monte giorni annuo diversificato per

competenza. Un monte di 150 gg /anno

costano 70.000 euro. LA soluzione è efficiente

quando si affrontano picchi di lavorazione da

terminare entro termini temporali definiti.

4 REUSE

Riuso di sistemi realizzati

da altre PA

Per similarità di funzioni svolte,

specifiche di PA omogenee.

Previsto dal CAD, l'acquisizione è

gratuita. Localizzazione ed esercizio

richiedono comunque allocazione di

risorse (finanziarie o di personale) per la

llocalizzazione e successiva

manutenzione. AVCP Xml Come punto 3

La scelta dell’approccio più adeguato è strettamente dipendente da fattori quali:• ridotto periodo temporale di realizzazione, dovuto ad es. al forte ritardo accumulato • disponibilità a mettere in campo risorse:

• finanziarie, capacità di investimento;• skill specialistici (tecnici e di Project Management) – capacità produttiva.

Page 31: Seminario pa digitale

La logica della «coperta stretta»

• la transizione al digitale richiede scelte di investimento che vanno molto oltre la capacità produttiva della struttura interna ICT e le risorse finanziarie allocate.

• Una volta individuate le priorità, si adottano caso per caso le azioni suggerite nella precedente tabella nella misura adeguata agli obiettivi (specifici e temporali) che si intende raggiungere e tenendo in considerazione la logica della «coperta stretta».

31

Page 32: Seminario pa digitale

3) Roadmap – La transizione in 6 mosse

32 / xx

Page 33: Seminario pa digitale

Roadmap di transizione al digitale

1) Designazione dei responsabili

2) Costituzione dei GdL

Gruppi di Lavoro

Processi

Individuazione dei processi aziendali, dei responsabili,

dei relativi documenti prodotti e delle risorse informative coinvolte

SemplificazioneSemplificazione dei processi

normalizzazione della modulistica e delle

procedure

OpenDataIndividuazione delle risorse

conformi, dei processi di produzione e delle tipologie

di documenti

Miglioramento Processi

Monitoraggio continuo dello stato di OpenGOV e innesco

iniziative miglioramento.

Designazione dei Responsabili

PrivacyManualistica

prevista

ProtocolloManuale

Protocollo (rivedere)

Conservazione Documentale

Manuale della Conservazione

(obbl.)

Flussi Documentali

(opz.)

Manuale di gestione

Trasparenza

Transizione al Digitale

33 / xx

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Figure coinvolte e responsabilità: “chi fa cosa”

• Responsabile della Privacy (Obbligatorio) – Definisce quali informazioni perciascuna tipologia di documento trattato, o anche a livello di singolo dato, èsottoposta ad autorizzazione (espressa approvazione del titolare), quale è pubblicae quale non può essere divulgata. A questo si aggiunge la figura del DataProtection Officer (nuovo regolamento europeo GDPR-2016)

• Responsabile del Protocollo Informatico (Obbligatorio) – Ha la responsabilità dellacorretta tenuta del Protocollo Unico per l’Ente….

• Responsabile della Conservazione Documentale (Obbligatorio) – Definisce i critericon cui i Fascicoli dei procedimenti o i singoli documenti prodotti dalla PAconcorrono ad alimentare il sistema di conservazione….

• Responsabile dei Flussi Documentali (opzionale, ove previsto dall’organizzazione dell’Ente) – Ha la responsabilità di definire, in accordo con i process owner, i flussi che le varie tipologie documentali seguono nel loro ciclo di produzione (work flow).

• Responsabile della transizione al digitale

• …altri

34 / xx

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Roadmap GdL nel progetto di transizione al digitale

Uno span temporale ragionevole e fattibile è di circa 2/3 anni

35 / xx

Page 36: Seminario pa digitale

Transizione al digitale – Focus di progetto

• Investimenti fatti al 2017– Nessun investimento interno

– Utilizzo di fondi POR (circa 2,5 Ml dal 2007)

• Investimenti necessari– Risorse Umane

• Incremento capacità produttiva SISI (attualmente SISI esprime 6 m/u di capacità produttiva, insufficienti a gestire il parco sistemi realizzati in casa ed ii piccoli sviluppi che emergono)

• Valorizzazione competenze tecniche interne (adeguate alle complessità e responsabilità richieste)

– Risorse Finanziarie• Acquisizione temporanea capacità produttiva (outsourcing)

• Acquisizione strumentazione

36

Page 37: Seminario pa digitale

Roadmap – Le macrofasi

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GdL e Responsabilità

Acquisizioni

Realizzazioni

Deployment

Esercizio/ Manutenzioni

Designazione Responsabili

Insediamento e attivazione GdL

Risorse Strumentali Capacità produttiva

Adozione Piani dettaglio

Esecuzione Piani dettaglio

Realizzazioni in outsourcing

Deployment Sistemi disponibili

Deployment nuove realizzazioni

Esercizio / Manutenzioni

Page 38: Seminario pa digitale

Roadmap – Master Plan

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ArpaPuglia - Transizione al digitale (primi 2 anni)agg. al set/2017

N Attività Durata (sett) Start End 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

1 Attivazione Responsabilità necessarie e primi risultati 12 1 5 . . . . .

1.1 - Designazione Responsabilità necessarie 4 1 1 .

1.2 - Formazione Responsabili (outsourcing) 1 2 2 .

1.3 - Redazione Piani e Linee Guida 12 3 5 . . .

2 Insediamento e attività GdL 14 4 11 . . . . . . . .

2.1 - GdL Processi 12 8 10 . . .

2.2 - Gdl Semplificazione 14 8 11 . . . .

2.3 - GdL OpenData 6 8 9 . .

3 Acquisizione Risorse Strumentali 8 8 10 . . .

3.1 - Adozione Piattaforma 1 8 8 10 . . .

3.2 - Adozione Piattaforma 2 8 9 10 . .

4 Adozione Piani di dettaglio 4 11 11 .

5 Esecuzione Piani di dettaglio 80 12 31 . . . . . . . . . . . . .

6 Deployment sistemi disponibili 20 6 20 . . . . . . . . . . . . . . .

6.1 Realizzazione ArpaSIGN 20 6 10 . . . . .

6.2 Adozione Atti a formazione progres. 10 11 13 . . .

6.3 Acquisizione e diffusione Firme digitali 10 11 13 . . .

6.4 LIMS - RdP con firma digitale 16 12 15 . . . .

6.8 Sistema Documentale per Personale 20 9 13 . . . . .

6.9

Adozione ArpaSIGN (patrimonio, coge, Verbali riunioni,

Comunicazioni interne, Ordini di servizio, Ris.Umane) 10 13 15 . . .

6.10 Deployment ArpaTASK 30 6 13 . . . . . . . .

7 Acquisizione capacità produttiva 12 2 7 . . . . . .

8 Realizzazioni con risorse outsourcing 100 5 30 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

9 Manutenzioni 120 14 24 . . . . . . . . . . .

Page 39: Seminario pa digitale

39/43

Transizione al digitale – trend degli investimenti

-

100,000

200,000

300,000

400,000

500,000

600,000

700,000

800,000

Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5

Transizione al digitale - Andamento della spesa

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Roadmap della transizione al digitale- Piano Economico

40

Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5 Totale in 5 anni

Acquisizione di capacità produttiva (outsourcing) 250.000 400.000 200.000 60.000 60.000 970.000

Impianto 250.000 350.000 150.000 10.000 10.000

Mantenimento 50.000 50.000 50.000 50.000

Potenziamento di capacità produttiva (insourcing) 60.000 60.000 60.000 60.000 60.000 300.000

n.2 risorse in SISI 60.000 60.000 60.000 60.000 60.000

Valorizzazione competenze interne 18.000 19.000 19.000 18.000 18.000 92.000

Adeguam organizz. adeguato alla resp. e complessità 12.000 15.000 15.000 15.000 15.000

Corsi formazione 6.000 4.000 4.000 3.000 3.000

Acquisizione Strumentazione 100.000 170.000 135.000 95.000 95.000 595.000

Piattaforme abilitanti 30.000 70.000 40.000 40.000 40.000

Licenze 10.000 30.000 15.000 15.000 15.000

Beni strumentali (storage e capac. Calcolo) 60.000 70.000 80.000 40.000 40.000

Costi personale interno ( a costi standard) 54.400 35.200 35.200 28.800 24.533 178.133

Partecipazione Gdl 28.800 14.400 14.400 9.600 6.400

Operatività GdL 9.600 4.800 4.800 3.200 2.133

Attività SISI 16.000 16.000 16.000 16.000 16.000

Totali generali 482.400 684.200 449.200 261.800 257.533 2.135.133

Page 41: Seminario pa digitale

Considerazioni

27

La bozza di roadmap proposta nelle slide precedenti evidenzia alcune criticità che si ritiene opportuno evidenziare:• Risorse

• Strumenti da acquisire• Firma digitale• Sistema di Conservazione (estendere quello esistente o acquisirne uno idoneo alle esigenze non solo

del Protocollo)• Adesioni alle piattaforme

• PagoPA (organizzare l’adesione, i flussi di pagamento, i riscontri in rapporto al dovuto, etc.)• SpiD (Integrare i sistemi di identificazione dell’utente esterno a Spid)• NoiPA (verificare la disponibilità di aggiornamenti ed integrazioni in relazione al contratto adottato in

Arpa Puglia, e non appena possibile effettuare l’adesione ed attivare il servizio)• Risorse Umane

• Figure Professionali stabilite dalla normaLa norma prevede un numero di figure destinate ad essere responsabili di aspetti chiave della «riforma digitale». Tali risorse vanno individuate ed opportunamente formate al fine di supportare l’organizzazione e favorire il cambiamento in atto.

• Utenti Arpa PugliaIn generale tutti i dipendenti dell’ente dovrebbero essere formati in rapporto ai nuovi strumenti messi a disposizione (firma digitale, fascicolo elettronico, sistema di gestione documentale, etc.) e alle relative funzioni all’interno dell’organizzazione.

• TempoInutile ogni commento

• OrganizzazioneCome già argomentato diffusamente ed in più occasioni (si veda documentazione già fornita), la componente organizzativa rappresenta l’elemento di maggior peso in rapporto a quello che occorre fare per adeguare il modo di lavorare dell’ente Arpa Puglia a quanto previsto dalle norme sin qui prodotte. Non si possono piegare le logiche di funzionamento di strumenti e sistemi moderni ad operare in contesti governati da processi inesistenti o arcaici.Informatizzare un processo «disorganizzato» produce solo disorganizzazione informatizzata, oltre all’avvilimento di coloro i quali la subiscono.INUTILE acquisire strumenti e sistemi se non esiste la chiara volontà di cambiare modo di lavorare.

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Ricapitolando ….

• La transizione al digitale è una opportunità per l’ente, oltre che un adempimento.

• E’ fattibile, purchè:

– Si adottino gli strumenti necessari:• Organizzativi (Figure Responsabili, Gruppi di Lavoro tematici,

processi)

• Strumentali (rianimazione di strumenti disponibili e acquisizione di altri)

• Valorizzazione delle competenze

– Sia viva la funzione di sponsorship del management

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Riferimenti

• Sistemi Informativi - R. Marrese – L.Germinario

• Slideshare: http://www.slideshare.net/marrese/

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