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8/13/2019 Riassunti Fondamenti Di Psicologia Generale
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Capitolo 7 SISTEMI DI MEMORIA
Memoria un insieme di costellazione e processi di sistemi diversi. Non una facolt unitaria come alcuni
studiosi pensavano.
Endel Tulving sostiene che ricordare significa viaggiare nel tempo, cio in un tempo mentale , che segna il
trascorre della nostra vita e determina la continuit della nostra identit. Il ricordo fatto di elementi
diversi:immagini, suoni,odori , emozioni che derivano dal funzionamento di sistemi mnestici differenti ma in
interazione tra loro. Per avere il ricordo linformazione deve essere Recuperata in un preciso tempo e luogo
e con un riferimento a se stessi in quanto partecipanti allepisodio. In un ricordo entrain gioco il SISTEMA
DI MEMORIA, che fornisce la conoscenza concettuale, IL SISTEMA DI MEMORIA EPISODICAche
ci fa ricordare il tempo e il luogo in cui lepisodio avvenuto , IL SISTEMA DI MEMORIA VISIVAche
ci dice come sono fatte le cose, IL SISTEMA DI MEMORIA PROCEDURALEche ci dice come si fa
una cosa, ILSISTEMA DI MEMORIA VERBALEche ci permette di tradurre i pensieri in parole , infine
IL SITEMA DI MEMORIA AUTOBIOGRAFICA che ci fa riferire a noi stesi levento rievocato. UN
SISTEMA insieme di elementi collegati a formare una totalit strutturale e funzionale. Ogni struttura
neurale svolge un ruolo specializzato allinterno del sistema. Perch ci sia ricordo linformazione deve
essere acquisite cio ci deve essere una qualche forma di apprendimento. Tre aspetti del ricordo : Codifica
:acquisire linformazione, e il modo in cui la nuova informazione viene inserita in un contesto di
informazioni precedenti. La codificazione avviene sia attraverso il codice visivo( caratteristiche fisiche
delloggetto) , che un codice semantico (significato della parola delloggetto). Ritenzione : linformazione
deve essere mantenuta in memoria. In una nota teoria dei livelli di elaborazione si sostiene che se si codifica
linformazione sul significato (elaborazione profonda)si ottiene una migliore ritenzione La strategie per
immagazzinare linformazione la ripetizione (reiterazione). Recupero ripescare linformazione cio
riportarla allo stato attivo: in cui le caratteristiche del contesto e la natura dei suggerimenti (in inglese cue)
presenti nellambiente , facilitano la fase di recupero del ricordo. Quindi ci che una persona ricorda di un
evento dipende dallinformazione che stata immagazzinata e dalla sua disponibilit nel momento delrecupero cio dalle propriet delle tracce mnestiche. Secondo TULVING le tracce mnestiche sono
disposizioni o potenzialit. Affinch il recupero avvenga deve essere presente un suggerimento (cue)
appropriato che attivi la traccia mnestica. Cio la compatibilit tra le propriet della traccia e le
caratteristiche fornite al recupero cio la traccia di un evento ed il suggerimento presente durante il recupero
devono essere compatibili perch il ricordo si verifichi. Questo principio noto come PRINCIPIO DI
SPECIFICITA DELLA CODIFICA :interazione tra informazione immagazzinata e informazione presente al
recupero. La compatibilit pu significare che esiste una relazione di tipo associativo. La qualit del ricordo
dipende da come levento stato codificato, dalla tracia e dal la presenza nel contesto di indizi di recupero
appropriato.
3. La durata dei ricordi: memoria sensoriale , memoria a breve termine e memoria a lungo termine.
La memoria divisa in due entit: una che ci permette di ricordare un informazione per un tempo breve ed
una che ci permette di conservare linformazione per tutta la vita. William James distinse la memoria in :
memoria primaria (la memoria a breve termine) consisteva nei contenuti della coscienza; memoria
secondaria(memoria a lungo termine) permanente. Lesperimento di Sperling basato sulla tecnica del
resoconto parziale ha dimostrato lesistenza di un magazzino di memoria sensoriale a brevissimo termine.
Questo tipo di memoria viene chiamato da Neisser memoria iconica e memoria ecoica che sono dei sistemi
di memoria visiva e uditiva di brevissima durata distinti dalla memoria a breve termine.
Memoria a breve termine (MBT) equivale a ricordo temporaneo. Detta oggi memoria di lavoro ,la qualemantiene ed elabora informazione durante lesecuzione di compiti cognitivi. Ha una capacit limitata e pu
mantenere le informazioni solo per un breve periodo di tempo. La qualit del ricordo ,dipende da quanto
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tempo lelaborazione dellinformazione rimane nella memoria a breve termine , pi lunga lelaborazione
pi probabile che il ricordo passi nella memoria a lungo termine e diventa permanente, ma dipende anche
dalla codifica dllinformazione.
Memoria a breve termine visiva: la cui traccia menestica dura circa 2 secondi.
Memoria uditiva a breve termine:la cui traccia dura da 2 a 20 secondi. Effetto del suffisso: cio inferenza
degli stimoli presentati nella stessa modalit.
Memoria a lungo termine(MLT) :RICORDO PERMANENTE.
Memoria a lungo termine visiva: Noi ricordiamo con precisione lapparenza visiva di oggetti , eventi , o
persone anche dopo lunghissimi periodi di tempo. Esiste un fenomeno noto come IPERMNESIA che
consiste nel fatto che noi ricordiamo meglio con il passar del tempo le figure , mentre le parole tendono ad
essere dimenticate. Secondo Loftus parte del riconoscimento di una scena frutto di processi di
ricostruzione e riorganizzazione. Per laggiunto di nuovi elementi alterano il ricordo originario.
Memoria uditiva a lungo termine : riguarda la dimensione semantica del linguaggio . E capace di
immagazzinare caratteristich sensoriali come le voci o i tono. Il riconoscimenro per i suoni arriva a livelli
molto alti.
La memoria a lungo termine formata dalla memoria episodica e la memoria semantica .
MEMORIA EPISODICA si riferisce a specifici eventi ed esperienze di vita , contengono informazioni
spaziotemporali che specificano dove e quando si verificato levento, ed organizzata cronologicamente.
MEMORIA SEMANTICAsi riferisce a conoscenze astratte e generali, trascende le condizioni temporali e
spaziali in cui la traccia si formata, ed organizzata in modo tassonomico e associativo.
Memoria dichiarativa e memoria procedurale , Ryle le distingue in :Sapere cosa e sapere come. Memoria
procedurale :sapere come si riferisce alle informazioni di cui facciamo uso nellattuare un compito, un
tipo di conoscenza tacita cio non consapevole , non riguarda solo le abilit motorie , anche la risoluzione di
un problema. Memoria dichiarativa: sapere cosa si riferisce alla conoscenza dei fatti come la definizione
di una parola o le circostanze in cui abbiamo conosciuto una persona , ed un tipo di conoscenza accessibile
alla coscienza. La distinzione tra memoria procedurale e dichiarativa confermata dai dati su pazienti
neurologici . Infatti vi sono lesioni cerebrali che danneggiano selettivamente la memoria dichiarativa: i
pazienti non sono in grado di apprendere nuove conoscenze ma sono in grado di apprendere nuove
procedure.
Il tipo di test :memoria implicita e memoria esplicita.
Test impliciti e espliciti : cercando di comprendere come le persone rispondono ad essi. Nei test impliciti le
istruzioni fanno specifico riferimento al recupero cosciente dellinformazione mentre nei test impliciti l a
memoria uno strumento per lo svolgimento di un comito non direttamente connesso con il recupero
cosciente dellinformazione. Uno dei paradigmi della memoria implicita Identificazione percettiva : I
soggetti devono identificare delle parole presentate per un tempo molto breve. Alcune parole sono state gi
mostrate in precedenza altre sono nuove. Conclusione: i soggetti identificano pi facilmente parole nuove.
Memoria retrospettiva : Recuperiamo dalla memoria fatti o episodi e le conseguenti azione ad esse associate
del passato. Memoria prospettica ricordiamo piani , azioni, intenzioni che vogliamo svolgere in futuro. Ogni
compito di memoria prospettica presente anche una componete della memoria retrospettiva cio il richiamo
alla memoria una serie di eventi passati.Ci sono 5 fasi che caratterizzano il processo che porta il ricordo diun intenzione:
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Formazione e codifica di un intenzione e dell azione ad essa associata(cosa fare) Intervallo di ritenzione:intervallo tra il momento della codifica dellintenzione(la decisone fare
qualcosa) e linzio dellintervallo potenziale di prestazione.
Intervallo di prestazioni cio il periodo durante il quale linenzione deve essre recuperata ed collegata ad una situazione ben precisa.(quando fare lazione)
Inizio di esecuzione dellazione che si ha intenzione di compiere che si verifica quando si inzialazionecio della compilance :portare a termine un compito nel modo in cui stato assegnato. Si
ha compilance quando il soggetto si ricorda che qualcosa deve essere fatto , in un determinato
momento, in cosa consiste, e se decide volontariamente di iniziare lazione. Le cause di non
compilance possono essere anche: mancanza di abilit o di conoscenze necessarie.
Valutazione del risultato.Il processo di recupero delle intenzione si conclude con una fase di cancellazione : output-monitoring:
registrazione delle azioni compiute e quelle che devono essere ancora svolte.
Memoria autobiografica si rifersice al ricordo di informazioni legate a s. Comprende 3 livelli
organizzati gerachicamente: estesi periodi della vita, eventi generali(giorni o settimane), eventi
specifici(ore). Hanno carattere ricostruttivo , infatti in molti casi la rievocazione di un evento comporta
lintegrazione di dettagli estratti da episodi simili memoria riepisodica.
Cap 8 Memoria semantica e categorizzazione
Memoria una struttura multifunzionale e multisistemica. Memoria semantica : Rappresentazioni di
specifici riferimenti spazio-temporali, personali. Memoria episodica : rappresentazioni di informazioni
astratte e generali , linguistico-simboliche , ma anche non linguistiche , i concetti.La distinzione sta nel
ricordare e sapere. Memoria semantica essa la base di conoscenze che ci permette di agire in modo
funzionale nel mondo che ci circonda.QUESTA CONOSCENZE SONO CRETAE A PARTIRE DALMONDO SENSORIALE ATTRAVERSO LESPERIENZA. Le conoscenze rappresentate nella mente
intorno ai concetti includono: informazione sulla funzione delloggetto; informazioni percettive legate
alle dverse modalit;informazioni sulla relazione degli oggetti. Il formato in cui sono rappresentate le
conoscenze sui concetti deve essere sufficientemente :astratto (slegato dalla specifica modalit di
elaborazione. Luso delle conoscenze sui concetti veloce e automatico.
I modelli della memoria semantica : riguardo al formato delle rappresentazione distinguiamo tre gruppi
di modelli: Modelli a arappresentazione astratta le informazioni sono mantenute in memoria semantica
in un formato amodale, cio slegato dalle informazioni sensoriali motorie.
Modelli esemplari : il sistema concettuale costituito dalle memorie o tracce mnestiche degli esemplariche sono stati codificati nel tempo.
Questi modelli si inseriscono nella cosidetta cognizione situata, secondo la quale il contesto, cio la
specifica situazione in cui il soggetto e il mondo interagisce svolgono un ruolo fondamentale nel
determinare i processi cognitivi
I modelli conessionisti : vi sono un insieme di attributi di base , condivisi da un numero variabile di
concetti che si attivano in configurazione appropriate in riferiemento al concetto rilevante.
I PROCESSI DI CATEGORIZZAZIONE
La memoria semantica organizzata su base categoriale . Infatti le categorie hanno un ruolo importante
sia come principio di organizzazione che struttura il sistema di una rappresentazione , sia come chiave di
recupero delle informazioni . Attraverso il processo di categorizzazione gli elementi vengono classificati
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in classe o insiemi che si chiamano appunto categorie. Le funzioni del processo di categorizzazione
:permette il recupero inferenziale di informazioni e caratteristiche non espliciatete ;permette di rilevare
analogie e differenze fra oggetti a diversi livelli di astyrazione; semlifica lanalisi dellinput ambientale
ai fini del riconosimento:permette di produrre risposte comportamentali riferite a una classe di oggetti
cognitivamente equivalenti.
La struttura gerarchica delle categorie
La psicologa statunitese Eleonor Rosch ha proposto di analizzare le capacit categoriale umane sulla
base di due dimensioni: verticale e orizzontale.Nella dimensione verticale , le categorie si strutturano su
base gerarchica in funzione dellinclusione di classe. Dal punto di vista psicologico ci sono 3
caratteristiche della struttura gerarchica delle categoria che sono : la natura sempre pi astratta delle
relazione (da livelli bassi a livelli alti di gerarchia; Il diverso peso cognitivo dei livelli;i meccanismi che
permettono di mettere in relazione i diversi livelli. Alcuni studiosi hanno ipotizzati IL PRINCIPIO DI
ECONOMIA COGNITIVAche la mente umana utilizzi un meccanismo di bilanciamento fra quantit
di informazione rappresentate e quantit di elaborazione.Secondo il quale le propriet dei concetti sono
rappresentate al livello pi alto della gerachia e vengono recuperate quando necessarie mediante
processi inferenziali. Punto 2: la salianza cognitiva dei livelli: Rosch la definito livello di base perch
il livello in cui vengono rappresentati gli attributi pi distintivi. Linterconessione fra i diversi livelli e i
legami dei concetti avviene attraverso il meccanismo della diffusione dattivazione , secondo il quale
quando un nodo concettuale viene attivato, lattivazione si propoga agli altri nodi in funzione del tempo
e della vicinanza. Ci far si che i primi sono pi disponibili dei secondi nel caso in cui devono essre
recuperatii. Questo meccanismo spiega il fenomeno priming.
La struttura interna delle categorie
La dimensione orizzontale la rappresentazione interna delle categorie.
Rosch identifica due aspetti importanti dal punto di vista cognitivo: La struttura sfuocata delle
categorie in cui sencondo la tradizione aristotelica , lappartenenza ad una categoria di tipo
dicotomico tutto o niente , cio un elemento deve possedere tutte le caratteristiche della categoria .Per
non si pu dire per tutte le categorie infatti un oggetto un quadrato se e solo possiede le propriet
figura geometrica piana con 4 lati e 4 angoli uguali. Wittengenstein ci che caratterizza lae categorie
semantiche un appartenenza graduata basata sul possedere in grado diverso alcune delle caratteristiche
possedute da altri membri della categoria. Il prototipo corrisponde a un membro della categoria che
possiede il valore medio sulla maggior parte delle caratteristiche dei membri della categoria. E il
miglior esemplare della categoria: funge da punto di riferimento per gli altri esemplari.
Le categorie sono rappresentate su 2 meccanismi: il nucleo concettuale costituito dallinsieme di
criteri necessari e sufficienti che determinano lappartenenza categoriale; la funzione di identificazione
costituita dallinsieme di procedure che permettono di attribuire su base probabilistica un certo elemento
a una certa categoria.
Capitolo 10 Memorie non coscienti
La leggenda della Poca rola nn pu determiante lesistenza della memoria non cosciente perch non si
pu verificare se sia coloro che sono stati esposti al fotogramma o e coloro che non sono stati esposti al
fotogramma avrebbero consumato lo stesso la poca rola.
Gli espeimenti di priming subliminale significa preparare , attivare. Le persone che prendono parte
dellesperimento vengono fatte sedere una alla volta in una stanza insonorizzata davanti allo schermo di
computer. Pu essere scomposto in due eventi successivi: Evento 1 :lo stimolo prime viene esposto per
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breve durata ed seguito\preceduto dal mascheramento. Il soggetto non cosciente dello stimolo prime
Evento2:stimolo target che viene esposto fino alla rilevazione della risposta, il soggetto cosciente dello
stimolo target, Risposta allo stimolo target viene misurata durante lesperimento. La relazione
concettuale prime-target la variabile indipendente la qual viena manipolata sistematicamente
dalricercatore=bottiglia della Poca Rola nel fotogramma ed etichetta Poca Rola sul distributore.
Attraverso il test di riconoscimento si pu stabilire se gli stimoli prime erano percepite coscientemente:Vengono presentate al soggetto lintera sequenza di stimoli a cui stato sottoposto precedentemente , e
li deve indentificare. Questo dimostra linfluenza degli stimoli non coscienti sul comportamento. La
breve durata dello stimolo prime comunque sufficiente a dare corso al processo di trasferimento
dellaattivazione della MLT, perch anche livelli minimi di attivazioni di una rappresentazione
sensoriale sono sufficienti ad innescare lattivazione delle informazioni concettuale asscoaiate allo
stimolo visivo. Lo stimolo prime non pu essere cosciente perch non ne viene consolidata la relativa
rappresentazione sensoriale.
Leffetto Roelofs illusione ottica.
Capitolo 11 APPRENDIMENTO
I Comportamentisti definivano il termine apprendimento come linsieme dei cambiamenti osservabile
nel comportamento dellindividuo in seguito a cambiamenti prodotti nella situazione in cui lindividuo
stesso si trova. Oggi non si pu parlare solo di modifiche del comportamento dato che esistono vari tipi
di apprendimento : limparare a parlare, ad andare in bicicletta ecc. Le teorie comportamentiste si
basano sul presupposto che si pu studiare solo ci che osservabile quindi solo il comportamento
esterno osservabile di un individuo pu essere studiato mentre il contenuto della mente e cio i processi
cognitivi non pu essere oggetto di indagine scientifica dato che non osservabile. Lo studio dei
comportamentisti si concentrata sulla relazioni tra variabile esterne e comportamento cio quali
variabili osservabile e misurabili producono cambiamenti duraturi nel comportamento di un individuo?.Le teorie comportamentiste si dividono in condizionamento classico e condizionamento operante.
Condizionamento classico : le teorie comportamentiste definiscono lapprendimento come la
comparsa di un nuovo comportamento che si mantiene nel tempo. Secondo il condizionamento
classico le condizioni del apprendimento associativo la contiguit temporale tra stimolo e risposta. Si
crea un apprendimento quando stimolo e risposta sono presentati in tempi ravvicinati , e devono essere
ripetuti pi volte. Ci era stato scoperto dal fisiologo Plavov studiando i processi digestivi del cane.
Lesperimento di Pavlov consisteva nel misurare la produzione salivare in risposta a vari tipi di
stimolazione gustativa,(es. mettendo del cibo nella bocca del cane , producendo un immediato aumento
della saliva) dopo aver deviato il condotto salivare del cane. Pavlov not che i cani cominciavano a
salivare gi alla semplice vista degli eventi che di solito precedono al cibo. Stimolo NeutroSN=stimolo
sonoro o luminoso, accoppiato ad un stimolo incondizionatoSI=Cibo che produce la salivazione. E si
ha una Risposta incondizionata =salivazione. Lo scopo era quello di di stabilire se dopo un certo
numero di ripetione dello Sn+SI,animale iniziava a salivare anche solo con la presentazione dello SN.
Plavov scopri che lanimale iniziava a salivare nel momento in cui compariva lo SN. Si era creata una
associazione tra lo SN+RI , detta condizionamento SN era diventato SC=stimolo condizionatoe RI
era diventata una RC=risposta condizionata. Le leggi del condizionamento classico : Estinzione se si
presenta lo SC ma non SI:la risposta condizionata perde di intensit fino a sparire; Recupero spontaneo:
dopo lestinzione la risposta incondizionata tende a riapparire anche se non viene presentato alcuno
stimolo condizionato. Generalizzazione dello stimolo condizionato cio il cane che imparato a salivare
allaccensione di una luce gialla saliver anche se la luce bianca. Discriminazione Tramite la
procedura del condizionamento lanimale pu apprendere a non rispondere a stimoli simili allo SC pur
continuando a rispondere allo stesso SC. Una luce rossa presentata e seguita dallo
SI=Condizonamento. Una luce blu presentata ma non seguita SI =graduale estinzione della risposta di
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salivazione alla luce blu ma non alla rossa. Il condizionamento classico viene utilizzato per spiegare
alcune manifestazioni emotive nelluomo. Watson un bambino di nome Albert cerca di afferrare un
topolino bianco. Quando viene spaventato da un forte rumore ripetutamente mentre giocava con il
topolino. Albert aveva paura alla solo vista del topo anche senza rumore. Questo pu spiegare alcune
forme fobbiche. I riflessi condizionati hanno un valore adattivo , un esempio leffetto Garcia , cio
quando un individuo acquisisce lavversione per un dato sapore
Condizionamento operante.
Thornidike fu il primo ad occuparsi del condizionamento operante. Propone la legge delleffetto ,la
quale afferma che lo stabilirsi e il rafforzarsi di legami associativi tra stimolo e risposta non deriva dalla
contiguit temporale ma dagli effetti che seguono una risposta. Il suo esperimento consisteva : nel
collocare un gatto affamato allinterno di una gabbia, dalla quale lanimale poteva uscire solo premendo
una leva. Si noto che il gatto emetteva una serie di comportamenti , tra cui casualmente anche quello di
premere la leva oltre la quale cera il cibo e che dopo ci il gatto apriva la gabbia con maggiore
frequenza. Thornidike spieg questo comportamento in base a due principi: Lapprendimento avveniva
per prova ed errore cio il gatto emetteva una serie di comportamenti , tra cui quello casuale di aprire la
gabbia. La legge delleffetto un comportamento viene appreso e si stabilizza solo se la risposta produce
un certo effetto sullambiente e sullindividuo. Lassociazione tra stimolo (leva) e risposta(agire sulla
leva) si stabilisce solo se la risposta ha un effetto sullanimale.
Skinner : Esperimento skinner box: un animale viene messo in una scatola in cui presente una leva. Il
premere una leva ha come conseguenza un evento positivo: una ricompensa o negativo una punizione. Noto
che lazione del premere la leva , inizialmente casuale diventa sempre pi frequente perch essa ha una
conseguenza positiva. Ci non accade invece nel caso in cui lagire sulla leva non dia mai luogo
allerogazione di cibo. Il principio fondamentale per spiegare questo fenomeno il rinforzo cio la
conseguenza positiva che produce un aumento della frequenza del comportamento=agire sulle leva. I rinforzipossono essere: positivi =che vengono aggiunti nella situazione ; negativi=che vengono eliminati mentre la
punizione=realizzazione di una situazione sgradevole come la scossa elettrica. I rinforzi =bisogni quindi
sono primari(cibo ,sonno ecc) e secondari (assicura gratificazione).La modalit di somministrazione
comportamento-rinforzo pu essere: Continuo:Ogni volta che lanimale preme la leva vi lerogazione di
cibo=ha una rapida estinzione quando lagire sulla leva non dava pi cibo. Rinforzo parziale:utile per
mantenere un comportamento appreso. Non vi sempre lerogazione di cibo.Il rinforzo pu essere fornito a
intervalli fissi o variabili(distribuzione dei rinforzi nel tempo). Intervallo fisso= il rinforzo si presenta a
intervalli costanti nel tempo, es: ogni 2min.;Intervallo Variabile=il rinforzo si presenta a intervalli variabili
nel tempo. Rapporto fisso: il rinforzo si presenta dopo un numero stabilito di rinforzo; Rapporto variabile: il
numero di risposte fornite tra un rinforzo e laltro varia. I vari piani di rinforzo hanno differenti effetti
sullapprendimento.
Condizionamento operante e apprendimenti complessi:il linguaggio
Secondo Skinner il linguaggio un insieme complesso di risposte operanti create in un bambino dai genitori
,insegnanti ecc. Esempio il bambino impara a dire la parola gatto quando ne vede uno: Gatto=stimolo
discriminativo .Attraverso il rinforzo positivo dei genitori . Attraverso linterazione tra stimoli discriminativi
gli oggetti e i rinforzi il bambino impara ad assegnare la giusta etichetta verbale ad un oggetto. Skinner cerc
di applicare questo metodo anche alla composizione di frasi pi complesse , ma fu criticata da Chomosky.
Chomosky il quale afferma che lo sviluppo del linguaggio non pu essere spiegato attraverso le teorie del
comportamento operante perch non permette di spiegare luso di ipercorrettismi cio l uso di forme errateesempio: dicete anzich dite e non permette di spiegare la possibilit delle lingue di generare un numero
infinito di frasi. Le teorie comportamentiste che si sono sviluppate nellambito del comportamentismo
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operante e classico si basano sul principio associazionistacio sulla convinzione che si possa parlare di
apprendimento nel caso in cui si osserva la comparsa di un comportamento in risposta alla presentazione di
uno stimolo. Spiegano la relazione tra ambiente e comportamento e non i processi responsabili
dellapprendimento.
Teorie meccanicistiche :Lapprendimento costituita da una risposta diretta e automatica simile a un riflessotra stimolo e risposta. Non vi sono rappresentazione mentali della risposta ,del rinforzo, della relazione.
Teorie cognitiviste: Tra lo stimolo e la risposta=principio associativo vi una rappresentazione mentale cio
delle aspettative. Edward Tolman infatti afferm come lapprendimento non si manifesta solo sul piano dei
comportamenti osservabile ma anche sulle rappresentazioni mentali.
Lapprendimento per segnali: Secondo Tolman lanimale apprende perch si crea una rappresentazione
mentale della situazione, ed proprio questa a guidarne lazione. Esperimento:consiste nel mettere un ratto
nel labirinto.Per imparare a percorrere il labirinto, lanimale deve imparare al mappa del labirinto cio averne
una rappresentazione spaziale mentale.In base a ci pu trovare vie duscita , diverse da quelle impiegate se
risultassero chiuse oppure posto del cibo che viene cambiato diverse volte. Oltre alle rappresentazionespaziale mentale ha una rappresentazione mentale della realazione tra azione e ricompensa. Tolman :
apprendimento per segnali: il topo che trova la strada per il cibo in un labirinto non apprende semplicemente
una sequenza di risposta ma impara una serie di segnali , che definiscono sequenze spaziali o sequenze
temporali. Il segnale definibile come una aspettativa cio nel luogo A c loggetto X e lazione guidata
da questa rappresentazione. Apprendimento Latente un animale che percorre senza alcuna ricompensa il
labirinto per numerose volte poi in grado di scegliere la via pi breve per raggiungere del cibo quando
questo viene posto nuovamente nel labirinto. Quindi attraverso lesperienza si possono creare nuove
strutture cognitve , come ad esempio una mappa mentale di un ambiente nuovo. Al comportamento
osservabile che indice lapprendimento si accompagna una modifica di processi di conoscenza che non sono
osservabile ma che sono responsabile del comportamento osservabile.Interpretazione cognitiva dei processidi condizionamento:sul quaderno.
Capitolo 12 Apprendimento memoria nelle reti neurali.
Le reti neurali artificiali sono dei sistemi di elaborazione dellinformazione ispirati al funzionamento del
cervello, caratterizzati dalla capacit di apprendere ,svolgere ,compiti complessi. Nellambito della
psicologia e delle neuroscienze ,le reti neurali , sono dette anche modelli connessionisti sono Utilizzate per
simulare le funzioni mentali allo scopo di comprenderne il funzionamento a partire dallattivit delle reti di
neuroni. Gli elementi di base di una rete neurale : Nel cervello una rete neurale formata da un certo numero
di neuroni che agiscono e si influenzano a vicenda attraverso le connessioni che le collegano. Ogni neurone
rileva una condizione , ci che viene rilevato una rappresentazione. Ci lo segnala attraverso una frequenzadi scarica. Una rete neurale ispirata al neurone biologico per capire i principi base del funzionamento. Il
neurone: Un neurone formale semplice modello matematico che astrae gli aspetti fondamentali del
funzionamento neuronale. Il neurone caratterizzato da uno stato di attivazione che varia in funzione
dellattivazione dei neuroni che ricevono linput e che verr propagata ad altri neuroni (output) : Il calcolo
dello stato di attivazione attraverso un processo a due stadi: il calcolo dellinput totale men tre il secondo
prevede il calcolo di attivazione finale del neurone attraverso una funzione di output. La quale pu essere
una funzione a sogli cio il neurone sar attivo solo se supere un certo valore di sogli ,oppure simula le
propriet dei neuroni biologici. La funzione pi utilizzata la sigmoide che esprime la relazione tra i valori
input totale ricevuto dal neurone e loutput del neurone stesso. Larchitettura della rete neurale uno schema
di connettivit che identifica leventuale presenza di gruppi di neuroni diversi e il modo in cui i neuroni sonoconnessi tra loro.E costituita da 3 gruppi di neuroni, organizzati in strati: STRATO DI INPUT: le unit che
ricevono linput direttamente dallambiente;STRATO DI OUTPUT: le unit che producono finale della rete.
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UNITA NASCOSTE: tutti i neuroni che non sono in contatto con lambiente le quali possono essere
organizzate in pi strati. Il numero delle unit dipende dal compito che la rete dovr apprendere. Nelle reti
artificiali ogni connessione tra una coppia di neuroni caratterizzata da un peso sinaptico (non sinapsi) che
indica la forza della connessione :pu essere positivo=connessione eccitatori oppure negativo=connessione
inibitoria. Lo schema di connettivit tra strati : connessioni unidirezionali in avanti=input in poi; connessione
bidirezionali indietro=dalloutput in poi. Connessioni intra strato cio tra unit che fanno parte dello stessogruppo. La procedura di apprendimento nelle reti neurali: Lapprendimento consiste nel trovare linsiemedi
pesi sinaptici che permette alla reta di svolgere un certo compito. Donald Hebb :la regola di Hebb quando
due neuroni connessi tra loro sono ripetutamente attivi aumenta lefficacia sinaptica , il peso si rinforza. Ci
sono 3 tipi di apprendimento : Apprendimento supervisionato :imparare a produrre una risposta corretta
output ogni volta che si presenta un nuovo stimolo input adeguato; Apprendimento per auto-
organizzazione : costruire rappresentazione dellinput pi complesse per essere utilizzate per il
ragionamento , decisione, comunicazione.; Apprendimento per rinforzo: imparare ad agire in modo che si
massimizza il rinforzo nel lungo termine. Dopo lapprendimento la rete in grado di produrre loutput
corretto ad ogni input, inoltre in grado di generalizzare cio di utilizzare in modo appropriato la conoscenza
appresa anche di fronte a nuovi esempi del problema rispetto al quale ha avuto luogo lapprendimento.Reti neurali e memoria: le reti neurali non contengono un magazzino di memoria e neppure le tracce
mnestiche per ogni configurazione appresa. Infatti i pesi delle connessioni rappresentano la conoscenza a
lungo termine , mentre lo stato di attivazione delle sue unit rappresenta le informazioni specifiche presenti
in un determinato istante di tempo, che decadono rapidamente alla scomparsa dello stimolo ma posso essere
mantenute attive. Due sistemi complementari di apprendimento e memoria: Gli studi sulla memoria hanno
dimostrato che lapprendimento di materiale nuovo interferisce conci che stato appreso. Vi interferenza
associativa nelluomo durante lapprendimento. Ci i soggetti tendono a ricordare meglio le associazioni
apprese successivamente invece di quelle precedenti. Nelle reti neurali linterferenza molto pi grande,
cio che le associazioni precedenti sono pari a zero rispetto a quelle successive.Diversi studi hanno messo in
risalto come le cause di questo fenomeno sono: il grado di sovrapposizione delle rappresentazioni; e iltasso di apprendimento cio la rapidit dellapprendimento. Lopposto dellinterferenza e lintegrazione, che
un processo alla base delle nostre capacit per generalizzare e di compiere inferenze. I due sistemi
complementari di apprendimento sono lippocampo :apprendimento rapido e non soggetto a inferenza ,
mentre la neocorteccia sistema attraverso il quale apprendiamo lentamente e la graduale integrazione
dellesperianze estrae conoscenze generali del mondo.
Capitolo 13 Lingue e linguaggio
Il linguaggio la facolt mentale che permette ai membri della specie umana di usare uno o pi lingue,
mentre le lingue sono un prodotto sociale: tutte le societ umane possiedono una lingua per mezzo della
quale i loro membri comunicano tra loro. Le trasformazione delle lingue nel corso del tempo loggetto distudio della linguistica detta diacronica. Secondo Saussure una lingua un sistema di suoni dotati di
significato , cio suoni usati per rifersi a qualcosaltro. Es burro si riferisce ad un derivato del latte. Ogni
lingua possiede un sistema fonologico cio un insieme di suoni o fonemi come a\o\p. Stringhe di fonemi
formano i morfemi cio le unit linguistiche pi piccole dotate di significato ad es tavol- che la radice di
significato simile a tavolo, tavolino ecc. Le composizioni di morfemi come tavol- pi il suffisso maschile
singolare formano le parole che assieme costituiscono il lessico. Non c nessuna relazione intrinseca tra
suono e significato delle parole cio Arbitrariet delle lingue. Le parole si combinano in sintagmi, che
costituiscono le parti di cui sono composte le frasi. Il modo in cui si combinano le frasi determinato dalle
regole della sintassi che fa in modo di valutare la correttezza di unespressione. La strutture sintattiche delle
frasi hanno carattere gerarchico; e la Ricorsivit cio la possibilit di includere una frase nellaltra ,che puessere usato allinfinito. Per la memoria a breve termine pone dei limiti. La conoscenza delle regole di una
lingua ha carattere implicito cio le persone non sono in grado di descrivere o rendere esplicite le regole
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linguistiche che usano. Lo sviluppo del linguaggio :le tappe principali dello sviluppo del linguaggio:Il
bambino ai primi mesi comincia a emettere suoni che sono simili a suoni linguistici, a 10-12 mesi emette le
prime parole che sono generalmente mamma e pap.Quando il suo vocabolario ha raggiunto le 50-100 parole
emergone le prime combinazioni sintattiche. A 3 anni conosce gi le strutture fondamentali della lingua.
Chomosky afferma che il linguaggio una facolt autonoma , oltre che innata, infatti nel sistema mentale
umano che si sviluppa e pu essere danneggiata indipendentemente da altre facolt. Secondo Piaget illinguaggio una forma di capacit simbolica si sviluppa insieme alla capacit simbolica e di estrazione del
bambino.Le basi biologiche del linguaggio: Le aree primarie del linguaggio sono localizzate nellemisfero di
sinistra e le lesioni in queste aree producono deficit linguistici come le afasie , dove non sono compromesse
altre capacit : non ha difficolt di pensiero e la sua capacit di ragionamento intatta.Altre patologie come
appunto quella di William si verifica invece il contrario. In questo caso persone con quoziente di intelligenza
basso mostrano invece di possedere funzioni linguistiche. E questo fortifica la tesi di Chomosky.E possibile
trovare delle basi del linguaggio in altre specie come i primati , ma questa capacit non sviluppata come la
nostra, infatti lipotesi che il linguaggio sisia sviluppato principalmente per ragioni di natura sociale.
Cap 14 Comprensione del linguaggio
La percezione del parlato diversa dalle parole scritte per diverse ragioni: Uno per le condizioni di rumore
ambientale in cui parliamo e sentiamo parlare; Due nel parlato a differenza dello scritto non possiamo
decidere la quantit dinformazione da acquisire in una unit di tempo.Tre il processo di segmentazione d3el
parlato difficile dellisolare le lettere di una parola scritta o determinare i confini fra le parole o frasi(poco
marcati). Come riconosciamo una parola mentre la sentiamo?La comprensione di una parola avviene
attraverso 3 processi : Laccesso = in cui la rappresentazione linguistica usata per attivare la coorte che
comprende e unit che condividono la parte iniziale es El =elefante, elicottero, elastico ecc.Man mano che
un'altra informazione percettiva arriva , la coorte si restringer fin quando non resta una sola parola. Quindi
la parola possiede dunque un punto di unicit che contraddistingue la parola dalla altre; La selezione e infine
lintegrazione dellepropriet sintattiche e semantiche della parola nella rappresentazione complessiva dellafrase. Come riconosciamo una parola mentre leggiamo:Per riconoscere le parole scritte non basta
combinare le lettere che la formano ma deve intervenire anche una elaborazione globale dello stimolo. Ne da
una dimostrazione indiretta leffetto di superiorit della parola nel quale una parola che contiene una lattere
facilita il riconoscimento della parola stessa. La lettura di una parola avviene attraverso due modalit : Per
via lessicale diretta dove viene riconosciuta la forma intera di una parola e il suo significato e la sua
pronuncia vengono recuperati direttamente nel lessico mentale; Per via non-lessicale la parola viene
analizzata in grafemi i quali vengono tradotti in fonemi secondo le regole di conversione grafema-fonema.
Un fattore che influenza la corrispondenza fra ortografia e pronunci sono le caratteristiche dei vicini cio le
parole che condividono un dato numero di lettere es cane,rane =pane.Dalla comprensione di una parola a
quella di un discorso o di un testo: La comprensione di frasi o discorsi devono essere integrate informazionisintattiche ,semantiche e pragmatiche. Ci sono due ipotesi sulla relazione di queste 3 fonti: Ipotesi
interattiva: i 3 tipi di informazione interagiscono fra di loro contemporaneamente a ogni livello di
elaborazione.Ipotesi modulare :i 3 tipi di informazione vengono analizzati luno indipendentemente
dallaltro e solo successivamente vengo integrati.
Produzione del linguaggio capitolo 15
Gli stadi della produzione di una frase sono 3: Il livello di concettualizzazione, della formulazione, e quella
dellarticolazione. La concettualizzazione : il momento in cui una persona sceglie cosa vuole dire.
Formulazione ,il parlante sceglie le parole da usare;Articolazione si recuperano i vari pezzi e vengono emessi
nellordine appropriato, i suoni che compongono le frasi. Durante ala comunicazione possiamo avere delleesitazioni o pause oppure degli errori nella riproduzione. Ci sono 2 tipi di esitazioni : quelle vuote dove si
rimane per breve tempo in silenzio, quelle piene avviene la ripetizione di una parola o farse , inserzioni di
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vuoti ad intercalare.Le esitazioni non sono distribuite casualmente nel discorso, ma compaiono tra una frase
e l'altra, all'interno di una frase tra un costituente e l'altro o dopo la prima parola di un costituente.
La posizione delle pause in un discorso informativa, ad esempio la loro ditribuzione all'interno di una frase,
indica che i costituenti vengono pianificati separatamente.
Di solito le esitazioni vengono interpretate come indicatori di una momentanea difficolt del parlante. Le
pause sono attimi in cui , il parlante prende il tempo necessario per la pianificare come continuare un
discorso. Gli errori sono vere proprie deviazioni.
.Gli errori di scambio(ho visto la barca di Pieroho visto la parca di Biero)
errori di anticipazione(ho visto la barca di Pieroho visto la parca diPiero)
errori di sostituzione(ho visto la barca di Pieroho visto la moto di Piero)
errori di malapropismi (ho visto la barca di Pieroho visto la marca di Piero
La scelta delle parole detta lessicalizzazione il processo mediante il quale trasformiamo una
rappresentazione semantica , cio il significato di una parola nel suono corrispondente. Il modo in cu avviene
questo processo pu essere spiegato attraverso linterferenza figura-parola :fu assegnato il compito di dire il
pi velocemente possibile il nome di una figura presentata su uno schermo (per es un cane). Prima, dopo o
contemporaneamente appare un distrattore. Il distrattore pu avere con la figura una relazione semantica
(tartaruga), una relazionefonologica (pane) o nessuna relazione (ricotta). Quando il distrattore presentato
prima o assieme alla figura la relazione semantica ritarda la risposta, mentre la relazione fonologica
ininfluente. Quando il distrattore presentato dopo la figura, la relazione fonologica facilita la risposta
mentre la relazione semantica ininfluente.
La lessicalizzazione avviene in due fasi : la prima delle quali la selezione del lemma e la seconda la
selezione del lessemma.Per i lemmi sono delle parole mute ed solo a livello dei lessemi dove sono
rappresentati che le parole prendono forma. Il processo di selezione lessicale avviene attraverso un processo
di competizione frai lemmi , cio a livello di concetti lessicali simili e deve vincere questa competizione per
essere selezionato. Una volta selezionato il lemma target i distrattori che hanno con esso una relazione
semantica non dovrebbero produrre effetto. Un secondo elemento per la formulazione la pianificazione
sintattica ( sequenze appropriate delle parole). Avviene in parallelo con il recupero dellinformazione
avviene in due tappe: quella funzionale( la pianificazione usa le informazioni semantiche recuperate dal
lessico per assegnare ai lemmi selezionati la funzione che avranno nella frase) e quella
posizionale(stabilisce lordine delle parole.)le quali corrispondono a unit sintattiche come sintagami.
La conversazione: Per il successo di una conversazione i partecipanti devono attenersi al contesto nel quale
si trovano e si attengano a principi condivisi che regolano la loro attivit linguistica. Chi partecipa ad una
conversazione utilizza il principio di cooperazione , secondo il quale conversazione un impresa
collaborativa e si realizza attraverso lutilizzo di una serie di massime:cio dellinformazioni relative
allargomento.Un aspetto importante della conversazione la presa dei turni, perch necessario che non si
parla tutti insieme per il procedere di essa.La presa dei turni", basata su tre regole:
1) Chi parla ha il diritto di scegliere chi parler dopo di lui2) Se chi parla non sceglie, parla chi vuole.3) Chi parla pu continuare, ma non obbligato a farlo.
Le regole sono in ordine, la prima ha priorit sulla seconda e la seconda prevale sulla terza.
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Esempio: se chi parla fa una domanda a B e contemporaneamente C si mette a parlare, sar quest'ultimo a
tacere.
Un altro aspetto della conversazione sono le procedure di apertura e chiusura di essa. Le prime sono una
sequenza di chiamate e risposte. Le chiamate hanno lo scopo di richiamare lattenzione linterlocutore, da
parte di chi decide di aprire una conversazione , le risposte segnalano la propria disponibilit. La chiusura diuna conversazione un atto che richiede laccorso dei partecipanti.
Capitolo 16 Lettura e scrittura(Sul quaderno)
Capitolo 17 EMOZIONI
Introduzione: Nel romanzo Albert Camus Lo Straniero , il protagonista si trova nella camera ardente di
fronte alla madre morta e sperimenta la strana condizione di essere straniero a se stesso. Infatti attorno a lui
, tutti esprimono sentimenti di dolore e partecipazione. Egli al contrario ,non prova alcuna emozione, si
stupisce di se stesso. Questo ci fa capire come ci sia un forte legame fra evento emozione e come nella
psiche questa relazione pu essere distorta, modificata o addirittura venir meno. Nella situazione dellostraniero vi la rottura di un altro legame che quello fra motivazione ed emozione. La motivazione legata
allesperienza emotiva ed la conseguenza dei processi cognitivi : scopi, decisioni, strategie, valutazioni, ecc
che hanno guidato il percorso motivazionale.
Che cosa sono le emozioni: Parole come rabbia , tristezza , gelosia , irritazione, felicit , rimpianto ,paura
fanno parte delle termine emozioni. Nelle conversazione spesso, ci occupiamo di episodi emozionali
riguardanti noi stessi o altri individui. Quando ci avviene vi esperienza emotiva , cio una componente,
la causa. Le emozioni sono intese come esperienze , hanno infatti sempre un oggetto, riguardano un qualche
evento specifico, detto antecedente emotigeno , che le suscita. Gli eventi emotigeni sono di vario tipo per
esempio pu essere un ricordo allimprovviso , la morte di qualcuno , una frase che ci viene detta ecc..
L'emozione quindi il segnale saliente e soggettivamente percepito, del cambiamento del nostro mondointerno o esterno.Le emozioni sono dei processi compositi distinguibili in pi aspetti .
Le emozioni come processi complessi: Le teorie attuali definiscono lesperienza emotiva come un processo
(non come un stato) con un decoro temporale, articolato in pi componenti. Le strutture componenziali
differenzia le emozioni da altri fenomeni psicologici come ad esempio i pensieri ,le percezioni etc. Gi i
filosofi greci criteri in grado di discriminare le emozioni da altri fenomeni psicologi:). le componenti
individuate furono la valenza(piacere-dolore, bene-male), la localizzazione(passato-futuro) e desiderabilit
soggettivadell'evento. Esempio: provare rabbia un'esperienza a valenza negativa che si associa ad una
valutazione cognitiva dell'evento (lui mi ha insultato), che genera risposte fisiologiche (arrossire) ed
espressive (serrare i denti),tendenze all'azione(aggredire) e comportamenti(insultare). In qualunque punto
del processo temporale pu intervenire la regolazione(reprimere la tendenza all'aggressione) messa a punto
dall'individuo.
Le emozioni un ostacolo o una risorsa? Nelle concezioni classiche , elaborate a partire dai filosofi Greci
lemozione uno stato pertubato\pertubatore ,quindi da evitare o tenere sotto controllo. Quindi l'individuo
patisce le emozioni considerate uno stato perturbato e perturbatore con la conseguente dicotomia emozione-
ragione.Quelle che noi chiamiamo emozioni erano infatti definite dai Greci pathema corrispondente al
nostro termine passioni non emozioni. Cartesio fu il primo a introdurre il termine emozione, aggiungendo al
concetto di patimento, i concetti di disturbo, eccitazione, incontrollabilit. Oggi invece, considerando la
presenza della componente di valutazione, si parla di razionalit delle emozioni e di competenza o
intelligenza emotiva in grado di suggerire comportamenti ottimali in tutti quei casi in cui le emozioni sonoimplicate. Le emozioni quindi oggi hanno una funzione sociale, sono fenomeni interpersonali culturalmente
definiti che mediano in modo adattativo e funzionale molte relazioni sociali. Esempio la reazione emotiva
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causale(chi ha causato l'evento?), l'intenzionalit (l'evento stato causato intenzionalmente?).Le ricerche
sulle emozioni hanno dimostrato che specifiche configurazioni di valutazione caratterizzano emozioni
diverse. Esempio: lagelosia si caratterizza per valenza negativa e per il fatto che gli eventi che la scatenano
sono inattesi o causati da altre persone. La gioia invece ha valenza positiva, e gli eventi che la producono
sono inattesi ma possono essere anche causati dall'individuo che la prova. Le valutazioni analitiche e
automatiche:La valutazione dellevento si base su cognizione analitiche cio dei ragionamento ed inferenzecomplesse:infatti senza la cognizione infatti l'evento emotigeno non provocherebbe tendenze all'azione
specifiche (il voler attaccare nella rabbia, il voler fuggire nella paura, etc.) Ma pu accadere anche che la
valutazione di un evento sia il risultato divalutazioni automatiche (proviamo imbarazzo senza sapere che
il nostro desiderio di essere giudicati competenti sul piano sociale, o il nostro desiderio di essere accettati, ad
essere minacciato). Il processo di valutazione di un evento emotigeno pu essere sia consapevole che
automatico, ci dimostra che esistono emozioni legate alla riflessione e emozioni risultati da processi di
pensiero poco strutturati. Protopicit dei rapporti evento-emozione: Un metodo utilizzate per studiare i
legami tra emozioni ed eventi che le generano consiste nel chiede alle persone di descrive un evento che
abbia fatto provare loro una data emozione.Per stabilire cosa accumuna specifici eventi. Nel caso della
tristezza ad esempio si rileva che l'evento comune la perdita (di persone care, del lavoro, separazione dalconiuge etc), nel caso dell'invidia, il nucleo comune il desiderio di ottenere qualcosa che ha l'individuo con
cui la persona si confronta. Ci dimostra che esiste un legame significativo emozione-evento e quindi
possiamo affermare che certi tipi di eventi sono prototipici di certe emozioni:la perdita suscita tristezza, il
pericolo paura, la violazione altri di propri valori rabbia e cosi via.I legami evento-emozione sono
assimilabili a schemi concettuali connessi a pi ampi schemi emozionali di significati socialmente condivisi.
Tali significati influiscono sull'attenzione che l'individuo presta agli eventi.Tra i significati dello schema
emozionale vi sono le norme morale e sociali. I legami evento-emozione di tipo protopico sone per
definizione probalistici e non assoluti,perch prevedere se e quale emozione prover una persona al
verificarsi di un certo evento possibile,ma solo se siamo in grado di specificare il significato che attribuir a
a tale evento,in quel momento della sua storia personale.
Codifica di legami emozionali prototipici:il lessico emozionale
La grande variet di termini che designano emozioni ci induce ad ipotizzare che il lessico emozionale
codifichi un certo aspetto delle emozioni e sia funzionale ad esso. Esempi: indignazione egelosia implicano
che qualcun altro che offende i nostri valori o minaccia l'esclusivit del possesso di un bene; imbarazzo,
vergogna e orgoglio designano emozioni provate anche quando l'agente non il S (mi imbarazzo quando il
mio partner si rovescia il caff addosso mentre siamo a cena da amici); soddisfazione e delusione specificano
eventi che confermano o vanificano aspettative; ammirazione e biasimoriguardano azioni di agenti diversi
dal S, ma dirette sia verso il S sia verso altri individui; nostalgia, rammarico e rimpianto riguardano
eventi-oggetti del passato mentre speranza eventi futuri. Inoltre tra le dimensioni del lessico emozionaletroviamo il grado con cui un individuo fa fronte agli eventi ( impotente, disperato, sicuro), l'intensit
dell'emozione (terrore, estasi, giubilo, repulsione), il grado e la natura dell'attivazione fisiologica (eccitato,
calmo, infuriato) e cosi via.Il lessico emozionale, per, codifica i vari aspetti del'esperienza emotiva(in
particolare la valenza e lintensit) in modo disomogeneo in quanto ogni termine non pu descrivere
(codificare) tutte le componenti. Il processo emotivo: Le componenti formano il nucleo del processo
emotivo: la valutazione da parte dell'individuo di un evento provoca una tendenza all'azione accompagnata
da risposte fisiologiche e espressive per poi tradursi in comportamenti.L'esperienza emotiva comprende
anche una struttura intenzionaleo atteggiamento emotivo cio un insieme di piani che il soggetto sviluppa
per far fronte allevento (esempio: il rimorso comporta spesso il desiderio di fare qualcosa per rendere la
propria colpa meno severa) che estendelo stato di tendenza all'azione e definisce la natura di un'emozione.Leemozioni si differenziano anche per il loro decorso temporale(alcune infatti hanno un chiaro inizio e una
chiara fine, in altri casi l'esperienza discontinua e variabile. La durata reale dell'esperienza emotiva
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dipender dall'impatto dell'evento emotigeno sull'individuo e dai processi di regolazione che questi mette in
atto.I comportamentimessi in atto dall'individuo saranno determinati dal tipo specifico di emozione suscitata
ma anche dalla valutazione di oggetti particolari associati a quell'evento (caso gelosia, il cui oggetto
particolare l'interesse del partner per altri, l'individuo che la prova cerca di prevenire il ripetersi dell'evento
che l'ha scatenata, impedendo al proprio partner di uscire).L'individuo spesso giudica l'emozione che prova
sia come emozione provata dal S (approvandola o meno a seconda dei propri canoni) sia rispetto ai suoieffetti sugli altri. Esempio: provo invidia quindi mi dispiace di aver percepito negativamente un successo del
mio rivale (valutazione dell'evento), rifiuto di accettare il mio desiderio di rovinare il suo successo (tendenza
all'azione), mi rammarico di aver fatto commenti malevoli su di lui (comportamento), o infine cercare di
sentirmi felice per il suo successo. Il sistema emotivo un modulo che opera insieme ma indipendentemente
da altri sistemi. Un'emozione pu insorgere anche se l'individuo impegnato in altra attivit. La valutazione
emozionale degli eventi presumibilmente continua e contemporanea alle altre attivit in corso (almeno fino
a quando l'emozione non eccitata). Il processo emotivo presuppone la presenza di alcune condizioni, quali i
meccanismi e i processi che producono le valutazioni e i cambiamenti nella tendenza all'azione e le risorse
che permettono i comportamenti. Se non ci si trova in uno stato ottimale mentale (esaurimento psicofisico) i
processi non operano in modo adeguato modificando anche le emozioni. Come pure se le risorse energetichedell'organismo non sono ottimali, diminuiscono la sensibilit e reattivit emotiva all'ambiente.
Capitolo 18 La Motivazione
Che cosa la motivazione : La parola motivazione deriva dal latino motus, cio movimento , e indica ci
che porta un individuo a compiere un determinata azione,a perseguire un determinato obiettivo o a desistere
nel mantenere il proprio stato.La persona motivata ha un obiettivo e compie sforzi e persiste in esso. Prova
stati di irrequietezza, di tensione e di attivazione tanto che si potuto paragonare la Motivazione ad una
forma mitigata dell'ossessione. Attraverso losservazione esterna non possiamo cogliere le motivazioni di
una persona ma solo degli indizi di essa nel suo comportamento,e dunque trarne delle teorie ingenue. La
motivazione dunque un concetto ipotetico chiamato in causa per spiegare la condotta. Perch cicomportiamo in un determinato modo. Cosa permette di sopportare fatiche o di tollerare frustrazioni ripetute
(io sopporto De Negri per es.) per ottenere l'approvazione altrui? Risultano maggiormente motivanti i
rinforzi esterni oppure le gratificazioni personali? Per illustrare il modo in cui affronteremo questi
interrogativi consideriamo un esempio concreto. Quali sono i motivi che inducono una persona a sottoporsi
ad una dieta. Supponiamo che il motivo scatenante sia stato trovare nell'armadio un abito divenuto troppo
stretto per indossarlo ed il desiderio di diventare come qualche anno fa. Quindi la forte spinta motivazionale
sono costituiti dallo spostarsi dell'ago della bilancia e la speranza e l'orgoglio per l'iniziale diminuzione di
peso. Ebbene questa persona vivr la progressiva diminuzione di peso sia come vicinanza all'immagine
corporea desiderata (richiamata dal vecchio abito) sia come ampio rafforzamento dell'autostima personale. In
questo modo verr creato un sistema di auto motivazione in cui stimoli esterni (diminuzione del peso ,variazione dell'aspetto corporeo e approvazione e complimenti altrui) e vissuti personali( soddisfazione,
compiacimento, senso di controllo) si rinforzano reciprocamente. Quello che invece accade spesso che un
regime alimentare molto rigido difficile da sostenere a lungo termine , unita all'idea di essersi sacrificati
abbastanza e di non avere abbastanza forza di carattere per proseguire porta inevitabilmente ad una
trasgressione. Il piacere immediato che ne deriva che una persona golosa impossibile che segui una dieta.
A questo punto i chili perduti si recuperano , sopraggiungono i sensi di colpa e di inefficacia e la persona in
questione si rifuger nei piaceri della tavola. Questi esempi servono a comprendere in seguito che la
motivazione funzionalmente collegata ad un insieme di fattori sia esterni che interni.
Le teorie della motivazione
Una classica tassonomia distingue le motivazioni in Estrinseche ed Intrinseche.Le motivazioni estrinseche
quali, i premi , gli elogi, gli incentivi, l'approvazione sociale, o il raggiungimento di uno status, avviene
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quando un comportamento messo in atto per ottenere qualcosa che va al di l della motivazione in quanto
tale.Le motivazioni intriseche quali l'interesse , la curiosit il successo o il potere sono motivazioni che fanno
afrontare un compito fino a se stesso e non per finalit esterne. Se pensiamo all'es. Della dieta ci accorgiamo
che la motivazione non un processo unitario ma un insieme di esperienze soggettive di origine intriseca o
estrinseca , quali gli obiettivi , le aspettative, i processi emotivi, i valori, gli interessi personali. Dall'analisi
emerge che esistono almeno 20 differenti termini motivazionali distinti tra quelli relativi alle motivazioniestrinseche ed intrinseche. Pulsioni e rinforzi:Diverse teorie asseriscono che il comportamento sia dettato
da pulsioni ed istinti . La psicoanalisi di Freud, oppure l'etologia di Konrad Lorenz o il comportamentismo
di Clark Hull. Freud sosteneva che la motivazione pulsione innata, ovvero istinto biologico che porta
l'individuo a comportarsi in un certo modo sotto la spinta di componenti consce ed inconsce. Secondo Freud
esistono due pulsioni primarie: La pulsione vita (eros) e quella di morte (Thanatos) . La prima comprende le
pulsioni sessuali e di autoconservazione, la seconda racchiude impulsi di aggressione e distruzione e il
desiderio di controllo e dominio.La teoria comportamentista ha elaborato una visione della motivazione e
dell'apprendimento come prodotto di una serie di variabili controllabili attraverso la programmazione di
gratificazioni e rinforzi di varia natura. La teoria del condizionamento sostiene che gli esseri umani a pari
degli animali sono motivati a produrre comportamenti che portano a conseguenze positive nell'ambiente edevitano quelle motivazioni che portano a conseguenze negative nell'ambiente. Secondo la legge dell'effetto di
Edward Thorndike, le risposte seguite nel tempo da un effetto positivo tendono ad essere ripetute
dall'animale quando questi si trova nella medesima situazione.La teoria dei bisogni:Secondo lo psicologo
americano Abraham Maslow la motivazione la manifestazione di alcuni bisogni primari che vengono
rinforzati od ostacolati dall'ambiente. Secondo Maslow c' una gerarchia dei bisogni in cui quelli di base,in
quanto funzionali alla sopravvivenza hanno precedenza sugli altri.Lindividuo persegue i bisogni di ordine
superiore solo dopo che i primi siano stati soddisfatti.Alla base della struttura gerachica piramidale vi sono:
Bisogni fisiologici (fame, sete, ) Bisogni di sicurezza ( ricerca di un rifugio, sicurezza economica) , bisogni
di appartenenza ( senso di intimit, amore) bisogni di stima , bisogno di autorealizzazione (espressione di
attivit nobili quali i comportamenti altruistici).Cos una persona costretta a non mangiare per giorni,
difficilmente rinuncer al cibo in nome di qualche causa politica. La gerarchia di tale teoria stata molto
discussa. Infatti a volte accade che impegnati un in'occupazione particolarmente stimolante il tempo passa
senza che ce ne rendiamo conto e dimentichiamo appuntamenti importanti e non si percepisce stanchezza e
fame. Le teorie cognitive e sociocognitive:Secondo la prospettiva cognitivista la motivazione influenzata
dalle convinzioni dell'individuo circa il suo valore e le sue abilit, gli obiettivi che si pone , le aspettative di
successo o di fallimento e i sentimenti positivi o negativi che derivano dai suoi processi di autovalutazione.
La teoria socio cognitiva sostiene anche che le altre persone e l'ambiente sociale e culturale influenzano
significativamente tutti i fattori sopra indicati. Il nucleo centrale delle teorie sulla motivazione di tipo
sociocognitivo si sposta dalle nozioni di spinta bisogno e pulsione, a quelle di ricompensa e incentivo
estrinseco, nonch di aspettativa , obiettivo e atteggiamento personale. In altre parole nelle teorie
sociocognitive la motivazione una configurazione d'esperienze soggettive che consente di spiegare l'inizio ,
la direzione , l'intensit e la persistenza di un compito finalizzato ad un determinato obiettivo. Una tale
chiave di lettura ci spiega come una motivazione inizialmente estrinseca diventa in seguito intrinseca.
Esempio se per necessit economiche accetto un determinato lavoro, successivamente scopro degli aspetti
interessanti di tale attivit a cui posso ricavare una certa soddisfazione nel riuscirci, ecco che la motivazione
diventa anche intrinseca. Per garantirsi la capacit di persistere nel conseguimento di risultati difficili e
obiettivi lontani nel tempo, il creare le condizioni per favorire il passaggio tra questi due tipi di motivazioni
pu essere di grande utilit. La motivazione alla riuscita: La motivazione alla riuscita rappresenta la
necessit di fare le cose al meglio per un desiderio intrinseco di raggiungere il successo ed evitare il
fallimento. Gi dai primi anni di vita i bambini mostrano il desiderio di fare anche quando non sono
particolarmente rinforzati dai genitori. Molti studiosi affermano che vi nell'uomo una motivazione
intrinseca di voler conoscere ed esplorare il mondo. Negli anni 30 gli psicologi Americani Atkinson e David
Mc Clelland posero le basi della ricerca sulla motivazione partendo dall'assunto teorico di Kurt Lewin
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fondamentale : la necessit di salvaguardare l'immagine di s. Altre distinzioni riguardano: la stabilit nel
tempo della causa e la sua controllabilit. Le cause stabili sono: l'abilit e le caratteristiche del compito e
causa meno stabili sono: l'impegno e la fortuna. Anche se si riconosce che un evento frutto di diverse
cause, si portati a privilegiarne solo alcune. E' la localizzazione interna della causa a determinare
sentimenti di orgoglio o vergogna. La teoria attributiva un'interpretazione in chiave cognitiva della
posizione di Atkinsons. Nella teoria attributiva la motivazione non deriva dalle emozioni anticipate ma daiprocessi cognitivi che riflettono sulle cause dei propri risultati. Un fallimento determiner un'emozione di
vergogna se attribuito alla scarsa abilit ma non se attribuito fattori casuali ; l'orgoglio e la soddisfazione si
proveranno per un successo attribuito al proprio impegno ma non se imputato all'aiuto degli altri. Gli
individui motivati al successo e quelli motivati ad evitare il fallimento si differenziano nello stile attributivo,
Gli individui motivi al successo tendono ad attribuite il conseguimento dei propri obiettivi a fattori interni ,
primo fra tutti la propria abilit, ed i fallimenti a cause variabili come la sfortuna. Gli individui motivati ad
evitare il fallimento hanno uno stile attributivo tendente a vedere il fallimento come causato da una scarsa
abilit, ed il successo come risultato di fattori esterni. Lesperienza del libero flusso:Con l'esperienza di
flusso (flow experience) lo psicologo Ungherese Mihalyi Csikszentmihalyi descrive un tipo di esperienza che
cos piacevole e coinvolgente da diventare autelica cio fine a se stessa. Le attivit creative come lo sport, igiochi, i riti religiosi sono fonti tipiche di questi tipi di esperienza e rappresentano l'esempio estremo di
motivazione intrinseca. Requisito fondamentale per raggiungere un tale stato che il livello di difficolt
dell'azione sia superiore alla media delle abituali opportunit. Il flusso non ha bisogno di ricompense esterne.
Gli elementi fondamentali dell'esperienza di flusso sono 3:Un grande investimento di attenzione sulla
situazione in atto;Una sensazione di benessere e soddisfazione personale;La presenza di un impegno a cui
corrispondono capacit personali adeguate.
Motivazione e apprendimento: Gli studi sulla relazione tra motivazione ed apprendimento sono
recenti.Tale relazione mediata da tante variabili, cos che la motivazione ad apprendere in una determinata
situazione sar maggiore se si conosce e si applicano strategie di apprendimento ragionate e flessibili (in
particolare di tipo metacognitivo) ; protrae nel tempo il suo impegno ; attribuisce a quest'ultimo i suoi
successi o fallimenti, sceglie compiti di difficolt ottimale che gli consentano di mettersi realmente in gioco.
Un modello teorico quello definito aspettative-valore esemplifica la relazione tra motivazione ed
apprendimento. Secondo questo modello la motivazione, misurata nei termini della qualit della prestazione,
nella scelta dei compiti impegnativi e nella persistenza in questi vista come determinata dal valore del
compito cio l'importanza che assume per il soggetto che apprende e dalle aspettative della riuscita cio la
probabilit di successo. Le aspettative di riuscita sono influenzate da quanto ci si ritiene abili in quella
situazione. Queste credenze sono influenzate da valutazioni cognitive e sociali, come la spiegazione data ai
successi/fallimenti e le aspettative che gli altri hanno nei nostri confronti. Tutte queste stime e valutazioni
risultano centrali nel modello per la relazione bidirezionale che le lega alla percezione di s e agli obiettivi
perseguiti. Obiettivi di apprendimento e teorie dellintelligenza: La spinta motivazionaleall'apprendimento mediata da varie componenti di natura sia cognitiva sia affettiva. Premesso ci
possibile chiedersi il perch alcune persone davanti ad un ostacolo si comportano come se fosse una
dolorosa condanna ed altri come una sfida interessante. La psicologa americana Carol Dwech fa una
distinzione nellapprendimento : gli obiettivi di padronanza (cio quello che ci porta ad imparare cose
nuove)e obiettivi di prestazione. (cio quelli che ci portano a dimostrare le abilit).Tali obiettivi non sono
tutto o niente nel senso che non si solo interessati a dimostrare di essere bravi oppure solo interessati ad
imparare. Piuttosto in ognuno di noi ci pu essere che prevalga l'uno o l'altro. Le differenze individuali nella
motivazione sono dovuti due tipi di atteggiamento relativo a se stessi e alla propria intelligenza.
Quest'ultima viene intesa come un insieme di abilit in potenziale crescita(teoria incrementale) da chi si
pone obiettivi di padronanza, mentre ritenuta maggioramene stabile e difficilmente modificabile (teoriaentitaria) da chi si pone obiettivi di prestazione. Chi abbraccia teorie pi incrementali sceglie compiti pi
difficili con minimo timore al fallimento; chi invece abbraccia teorie entitarie si cimenta in compiti pi
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sicuri.Gli studenti che abbracciano teorie entitarie si sentono maggiormente minacciati dalle situazioni
impegnative e in caso di fallimento si scoraggiano facilmente. Credono che ottenere buoni risultati senza
impegnarsi molto sia sinonimo di intelligenza. Questa visione dell'intelligenza suscita preoccupazione di non
essere troppo brillanti crea ansia e porta considerare i fallimenti come una misura della loro intelligenza.
Secondo Dweck le teorie dell'intelligenza sono tratti relativamente stabili della loro personalit ma nel tempo
stesso manipolabile e potenzialmente modificabile.
Motivazione e autostima: un modello esplicativo
Il concetto di autostima diverso dal concetto di s, inteso come insieme di elementi cui una persona fa
riferimento per descrivere se stesso. L'autostima coincide con la valutazione delle informazioni contenute nel
concetto di s. Se ad es. do un alto valore al fatto di essere uno studente modello ma invece sono uno
studente medio la mia autostima sar bassa. William James definiva l'autostima come il rapporto tra il S
reale ed il s ideale. Alcuni studi dimostrano che l'autostima si forma sin dalla tenera et dall'interazione di 4
fattori: il rapporto con i genitori, l'autocontrollo dei sentimenti negativi, l'auto accettazione, la condotta
interpersonale. Chi ha un buon concetto di s ed una buona autostima ha approcci pi positivi rispetto a chi
ha un concetto di s meno buono.Chi incerto circa la considerazione di se tende a mettere in atto strategie
difensive dette di autosabotaggio (in ingl. Self-handicap), per giustificare eventuali fallimenti. Es. lo studente
che devo l'indomani sostenere un esame , invece di ripassare decide di fare visita ad un amico triste e
depresso . Nel caso in cui otterr un buon risultato all'esame avr un doppio motivo di orgoglio, nel caso
dovesse andare male si giustificher per aver aiutato un amico .L'autostima deriva da un buon utilizzo delle
proprie risorse personali nell'affrontare un compito. Se gli esiti del proprio impegno sono attribuiti a fattori
interni possibile l'innesco di un processo di atuomotivazione di fronte ad una prestazione positiva. Al
contempo esiti negativi non danneggiano il senso di autostima quando il valore di s fondato sulla
consapevolezza di modificare le situazioni di apprendimento e non sull'evidenza dei singoli risultati.
Nell'opposto versante di un'interpretazine entitaria del s l'autostima concepita come qualcosa che d
all'altro dicendgli che ha tante buone qualit e che molto intelligente e nascondendogli o addolcendogli gliaspetti negativi Cio' porta a ricercare facile successi a misurarsi con gli insuccessi degli altri perch
un'immagine di se stabile e immodificabile ha bisogno di continue conferme e non pu tollerare attacchi e
frustrazioni.
Capitolo 19 Intelligenza animale
Introduzione:Pensiero e intelligenza :Le ultime pagine del romanzo Ulisse di James Joyce sono costituite dal
monologo interiore , cio una tecnica narrativa che rappresenta ci che lo psicologo William James aveva
definito flusso di coscienza. Monologhi come questo rappresenta 2 forme del pensiero umano :quando
sogniamo ad occhi aperti come quando i nostri pensieri non hanno uno scopo preciso ,ma passano da un0idea
allaltra,spesso per pura associazione; e i processi che ci permettono di fare calcolo mentali (per capire let
di Stephen). Viene rappresentato il ragionamento deduttivo e infine un giudizio probalistico.
Intelligenza animale: Lo psicologo Euan MacPhail , esaminando la letteratura di psicologia comparata
afferma che non ci sono delle prove convincenti a favore di una qualsiasi differenza nelle capacit di
apprendimento tra le diverse specie di vertebrati. Infatti un pesce rosso apprende una discriminazione tramite
condizionamento nello stesso tempo e commettendo lo stesso numero di errori dello scimpanz. Il test di
rotazione mentale nei colombi e negli esseri umani mette in evidenza che le due specie utilizzano strategie
diverse per risolvere il problema. In cui la strategia messa in atto dai colombi risulta pi efficiente se
parliamo in termini di velocit di prestazione. Lesperimento consiste nel presentare delle figure in cui si
deve identificare il profilo che non centra. Gli animali in un primo momento imparano a discriminare tra 2figure utilizzando la tecnica di confronto campione(nella parte centrale viene presentata una figura=stimolo
campione, questa poi scompare e ai due lati compaiono 2 figure che sono gli stimoli confronto. Il colombo
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riceve il cibo come premio solo quando becca lo stimolo di confronto uguale allo stimolo campione. Dopo
ci gli stimoli confronto vengono presentati in maniera diversa cio sono ruotati di un certo angolo
45,90,180. Il caso della nocciolaia Clark un corvide che vive nel Nord America , manifesta notevoli
capacit di memoria spaziale. Infatti essa nasconde durante lestate diverse quantit di cibo , in diversi
nascondigli per poi andarlo a recuperarlo a distanza di mesi.. Quindi lintelligenza non una capacit
unitaria ma piuttosto un insieme di abilit, alcune delle quali strettamente specializzate, che possono esserevariamente diffuse tra le specie di animali in relazione a precisi adattamenti ecologici.
Lintelligenza animale come kit di specializzazioni adattive
Molte persone pensano che lintelligenza umana abbia una sorta di gerarchia intuitiva cio vi sarebbe una
scala zoologica , che provvede un ordinamento per la complessit strutturale dei viventi , la quale sarebbe in
qualche modo riflessa in una scala psicologica che a sua volta ordinerebbe la complessit delle funzioni
mentali dei viventi.All idea della scala unilineare i biologi hanno sostituito lidea dellalbero darwiniano in
cui levoluzione della vita sulla terra assomiglia allintrico delle ramificazione di un albero, un processo
multilineare , dove gli apici sono rappresentati dagli esseri viventi che vivono oggi sul pianeta e che sono
quindi dal punto evoluzionistico, tutte egualmente evolute. Con cui possiamo ricostruire la genealogia delle
specie e comprendere le relazioni di parentale che legano tra loro i viventi. Levoluzione non implica
necessariamente un aumento della complessit strutturale. Perch levoluzione produce solo un
cambiamento. Lintelligenza un insieme di capacit adattive. In cui un intelligenza specializzate e il
risultato di un adattamento specifico. Se consideriamo levoluzione della cognizione dal punto di vista
biologico , cio della selezione naturale, si deve riconoscere che lintelligenza animale costituita da un
insieme di capacit specializzate che si sono evolute a problemi specifici. Intelligenza e socialit :
levoluzione del comportamento altruistico e cooperativo: Il concetto di selezione parentale cio latto
altruistico pu risultare biologicamente vantaggioso se vieni rivolta a consanguinei cio gli individui che
sono portatori di copie degli stessi geni dellindividuo altruista. Altruismo reciproco :il quale pu evolversi
solo nel caso che vi una certa probabilit che lindividuo beneficiato contraccambi in un secondomomento.Linguaggio e cognizione: Il linguaggio verbale una adattamento specie specifico cio un
adattamento specifico degli esseri umani. Il contributo che il linguaggio fornisce ai processi di pensiero : cio
se si pu affermare che il pensiero degli esseri umani sia diverso per qualche aspetto fondamentale dagli
altri animali. Secondo la psicologia Elizabeth Spelke : la differenza sono i moduli cognitivi indipendenti cio
che i sistemi cognitivi sono limitati sotto certi aspetti essendo specifici per un particolare compito, inoltre vi
la capacit tipicamente umana del linguaggio che seve come medium per combinare insieme le
rappresentazioni disponibili rese disponibili dai moduli cognitivi. Per Le persone e gli animali utilizzano
strategie diverse , utilizzando il linguaggio come un medium, un veicolo del pensiero. Il linguaggio una
funzione di veicolo per i processi di pensiero ma non rende diversi differenti processi , che sono gli stessi
posseduti dagli altri animali. Il linguaggio rende semplicemente socialmente condivisibili prodotti deiprocessi di pensiero.
Capitolo 20 pensare con i numeri
Le rappresentazioni di numeri : Esistono due stime principali di espressione numerica :le parole
numero=venticinque e i numeri arabi=25.In tutte e due i casi , gli elementi possono essere combinati
attraverso regole sintattiche che ci permettono di leggere il numero e il contenuto( in 25 che 20,). Il numero
deve essere posto in uno specifico contesto e pu assumere tre significati: Numerosit: cio il numero di
elementi di un insieme. Posizioni seriale: cio lordine di un elemento in una sequenza;Etichetta: cio un
modo arbitrario per identificare un oggetto .La linea numerica mentale: La rappresentazione mentale di
numeri rappresentata in modo analogico e visuo-spaziale piuttosto che in modo simbolico-linguistico.Lesistenza di rappresentazioni visuo spaziale dei numeri risale al 800 quando Francis Galton chiese a
persone normali di descrivergli come pensavano ai numeri. Molti riferirono di avere unimmagine visiva in
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Il ragionamento capitolo 21
Ragionamento deduttivo:Lidea di ragionamento coincide con la logica. La maggioranza degli piscologi del
pensiero partiva dal presupposto che il ragionamento comune fosse basato sullapplicazione di regole
logiche. Infatti Piaget lo sviluppo cognitivo si compie nelladolescenza con lacquisizione delle operazioni
formali cio delle regole formali della logica classica.La quale la possiamo definire teoria della logicamentale attualmente difesa da pochi psicologi perch non riesce a spiegare adeguatamente alcuni fenomeni
del ragionamento. Il primo problema della teoria della logica menale quello degli errori di ragionamento.
Modus ponens:argomento logicamente valido, cio le premesse di una argomento sono vere , la
conclusione necessariamente vera.Modul tollens: rappresenta una delle regole dellinferenze valide della
logica classica.Anche in questo caso se le premesse sono vere .la conclusione vera. Per lindividuo
soggetto ad errore :Se nella mano c un asso, allora c un due,nella mano non c un due :infatti secondo
alcune persone non possibile rispondere se nella mano c un asso o un due.
Secondo la teoria dei modelli mentali proposta dallo psicologo Liard il ragionamento comune non dipende
dallapplicazione di regole formali ma dalla costruzione e manipolazione delle rappresentazioni (modelli)
mentali delle possibilit descritte dalle premesse.
Capitolo 22 Decisoni
Decisioni intuitive :Uno dei principi di base della scelta razionale quello di coerenza
descrittiva:Lespressione di una preferenza dipende dal modo in cui sono descritte le opzioni. L a coerenza
decsrittiva puo essere evidente , oppure vi la violazione del principio di coerenza descrittive: In cui vi
una diversa descrizione delle stesse conseguenze per risolvere un dato problema. Nel problema della malattia
asiatiche le persone compiono delle scelte che rappresentano una violazione del principio di coerenza
descrittiva.
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