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  • 8/13/2019 Riassunti Fondamenti Di Psicologia Generale

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    Capitolo 7 SISTEMI DI MEMORIA

    Memoria un insieme di costellazione e processi di sistemi diversi. Non una facolt unitaria come alcuni

    studiosi pensavano.

    Endel Tulving sostiene che ricordare significa viaggiare nel tempo, cio in un tempo mentale , che segna il

    trascorre della nostra vita e determina la continuit della nostra identit. Il ricordo fatto di elementi

    diversi:immagini, suoni,odori , emozioni che derivano dal funzionamento di sistemi mnestici differenti ma in

    interazione tra loro. Per avere il ricordo linformazione deve essere Recuperata in un preciso tempo e luogo

    e con un riferimento a se stessi in quanto partecipanti allepisodio. In un ricordo entrain gioco il SISTEMA

    DI MEMORIA, che fornisce la conoscenza concettuale, IL SISTEMA DI MEMORIA EPISODICAche

    ci fa ricordare il tempo e il luogo in cui lepisodio avvenuto , IL SISTEMA DI MEMORIA VISIVAche

    ci dice come sono fatte le cose, IL SISTEMA DI MEMORIA PROCEDURALEche ci dice come si fa

    una cosa, ILSISTEMA DI MEMORIA VERBALEche ci permette di tradurre i pensieri in parole , infine

    IL SITEMA DI MEMORIA AUTOBIOGRAFICA che ci fa riferire a noi stesi levento rievocato. UN

    SISTEMA insieme di elementi collegati a formare una totalit strutturale e funzionale. Ogni struttura

    neurale svolge un ruolo specializzato allinterno del sistema. Perch ci sia ricordo linformazione deve

    essere acquisite cio ci deve essere una qualche forma di apprendimento. Tre aspetti del ricordo : Codifica

    :acquisire linformazione, e il modo in cui la nuova informazione viene inserita in un contesto di

    informazioni precedenti. La codificazione avviene sia attraverso il codice visivo( caratteristiche fisiche

    delloggetto) , che un codice semantico (significato della parola delloggetto). Ritenzione : linformazione

    deve essere mantenuta in memoria. In una nota teoria dei livelli di elaborazione si sostiene che se si codifica

    linformazione sul significato (elaborazione profonda)si ottiene una migliore ritenzione La strategie per

    immagazzinare linformazione la ripetizione (reiterazione). Recupero ripescare linformazione cio

    riportarla allo stato attivo: in cui le caratteristiche del contesto e la natura dei suggerimenti (in inglese cue)

    presenti nellambiente , facilitano la fase di recupero del ricordo. Quindi ci che una persona ricorda di un

    evento dipende dallinformazione che stata immagazzinata e dalla sua disponibilit nel momento delrecupero cio dalle propriet delle tracce mnestiche. Secondo TULVING le tracce mnestiche sono

    disposizioni o potenzialit. Affinch il recupero avvenga deve essere presente un suggerimento (cue)

    appropriato che attivi la traccia mnestica. Cio la compatibilit tra le propriet della traccia e le

    caratteristiche fornite al recupero cio la traccia di un evento ed il suggerimento presente durante il recupero

    devono essere compatibili perch il ricordo si verifichi. Questo principio noto come PRINCIPIO DI

    SPECIFICITA DELLA CODIFICA :interazione tra informazione immagazzinata e informazione presente al

    recupero. La compatibilit pu significare che esiste una relazione di tipo associativo. La qualit del ricordo

    dipende da come levento stato codificato, dalla tracia e dal la presenza nel contesto di indizi di recupero

    appropriato.

    3. La durata dei ricordi: memoria sensoriale , memoria a breve termine e memoria a lungo termine.

    La memoria divisa in due entit: una che ci permette di ricordare un informazione per un tempo breve ed

    una che ci permette di conservare linformazione per tutta la vita. William James distinse la memoria in :

    memoria primaria (la memoria a breve termine) consisteva nei contenuti della coscienza; memoria

    secondaria(memoria a lungo termine) permanente. Lesperimento di Sperling basato sulla tecnica del

    resoconto parziale ha dimostrato lesistenza di un magazzino di memoria sensoriale a brevissimo termine.

    Questo tipo di memoria viene chiamato da Neisser memoria iconica e memoria ecoica che sono dei sistemi

    di memoria visiva e uditiva di brevissima durata distinti dalla memoria a breve termine.

    Memoria a breve termine (MBT) equivale a ricordo temporaneo. Detta oggi memoria di lavoro ,la qualemantiene ed elabora informazione durante lesecuzione di compiti cognitivi. Ha una capacit limitata e pu

    mantenere le informazioni solo per un breve periodo di tempo. La qualit del ricordo ,dipende da quanto

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    tempo lelaborazione dellinformazione rimane nella memoria a breve termine , pi lunga lelaborazione

    pi probabile che il ricordo passi nella memoria a lungo termine e diventa permanente, ma dipende anche

    dalla codifica dllinformazione.

    Memoria a breve termine visiva: la cui traccia menestica dura circa 2 secondi.

    Memoria uditiva a breve termine:la cui traccia dura da 2 a 20 secondi. Effetto del suffisso: cio inferenza

    degli stimoli presentati nella stessa modalit.

    Memoria a lungo termine(MLT) :RICORDO PERMANENTE.

    Memoria a lungo termine visiva: Noi ricordiamo con precisione lapparenza visiva di oggetti , eventi , o

    persone anche dopo lunghissimi periodi di tempo. Esiste un fenomeno noto come IPERMNESIA che

    consiste nel fatto che noi ricordiamo meglio con il passar del tempo le figure , mentre le parole tendono ad

    essere dimenticate. Secondo Loftus parte del riconoscimento di una scena frutto di processi di

    ricostruzione e riorganizzazione. Per laggiunto di nuovi elementi alterano il ricordo originario.

    Memoria uditiva a lungo termine : riguarda la dimensione semantica del linguaggio . E capace di

    immagazzinare caratteristich sensoriali come le voci o i tono. Il riconoscimenro per i suoni arriva a livelli

    molto alti.

    La memoria a lungo termine formata dalla memoria episodica e la memoria semantica .

    MEMORIA EPISODICA si riferisce a specifici eventi ed esperienze di vita , contengono informazioni

    spaziotemporali che specificano dove e quando si verificato levento, ed organizzata cronologicamente.

    MEMORIA SEMANTICAsi riferisce a conoscenze astratte e generali, trascende le condizioni temporali e

    spaziali in cui la traccia si formata, ed organizzata in modo tassonomico e associativo.

    Memoria dichiarativa e memoria procedurale , Ryle le distingue in :Sapere cosa e sapere come. Memoria

    procedurale :sapere come si riferisce alle informazioni di cui facciamo uso nellattuare un compito, un

    tipo di conoscenza tacita cio non consapevole , non riguarda solo le abilit motorie , anche la risoluzione di

    un problema. Memoria dichiarativa: sapere cosa si riferisce alla conoscenza dei fatti come la definizione

    di una parola o le circostanze in cui abbiamo conosciuto una persona , ed un tipo di conoscenza accessibile

    alla coscienza. La distinzione tra memoria procedurale e dichiarativa confermata dai dati su pazienti

    neurologici . Infatti vi sono lesioni cerebrali che danneggiano selettivamente la memoria dichiarativa: i

    pazienti non sono in grado di apprendere nuove conoscenze ma sono in grado di apprendere nuove

    procedure.

    Il tipo di test :memoria implicita e memoria esplicita.

    Test impliciti e espliciti : cercando di comprendere come le persone rispondono ad essi. Nei test impliciti le

    istruzioni fanno specifico riferimento al recupero cosciente dellinformazione mentre nei test impliciti l a

    memoria uno strumento per lo svolgimento di un comito non direttamente connesso con il recupero

    cosciente dellinformazione. Uno dei paradigmi della memoria implicita Identificazione percettiva : I

    soggetti devono identificare delle parole presentate per un tempo molto breve. Alcune parole sono state gi

    mostrate in precedenza altre sono nuove. Conclusione: i soggetti identificano pi facilmente parole nuove.

    Memoria retrospettiva : Recuperiamo dalla memoria fatti o episodi e le conseguenti azione ad esse associate

    del passato. Memoria prospettica ricordiamo piani , azioni, intenzioni che vogliamo svolgere in futuro. Ogni

    compito di memoria prospettica presente anche una componete della memoria retrospettiva cio il richiamo

    alla memoria una serie di eventi passati.Ci sono 5 fasi che caratterizzano il processo che porta il ricordo diun intenzione:

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    Formazione e codifica di un intenzione e dell azione ad essa associata(cosa fare) Intervallo di ritenzione:intervallo tra il momento della codifica dellintenzione(la decisone fare

    qualcosa) e linzio dellintervallo potenziale di prestazione.

    Intervallo di prestazioni cio il periodo durante il quale linenzione deve essre recuperata ed collegata ad una situazione ben precisa.(quando fare lazione)

    Inizio di esecuzione dellazione che si ha intenzione di compiere che si verifica quando si inzialazionecio della compilance :portare a termine un compito nel modo in cui stato assegnato. Si

    ha compilance quando il soggetto si ricorda che qualcosa deve essere fatto , in un determinato

    momento, in cosa consiste, e se decide volontariamente di iniziare lazione. Le cause di non

    compilance possono essere anche: mancanza di abilit o di conoscenze necessarie.

    Valutazione del risultato.Il processo di recupero delle intenzione si conclude con una fase di cancellazione : output-monitoring:

    registrazione delle azioni compiute e quelle che devono essere ancora svolte.

    Memoria autobiografica si rifersice al ricordo di informazioni legate a s. Comprende 3 livelli

    organizzati gerachicamente: estesi periodi della vita, eventi generali(giorni o settimane), eventi

    specifici(ore). Hanno carattere ricostruttivo , infatti in molti casi la rievocazione di un evento comporta

    lintegrazione di dettagli estratti da episodi simili memoria riepisodica.

    Cap 8 Memoria semantica e categorizzazione

    Memoria una struttura multifunzionale e multisistemica. Memoria semantica : Rappresentazioni di

    specifici riferimenti spazio-temporali, personali. Memoria episodica : rappresentazioni di informazioni

    astratte e generali , linguistico-simboliche , ma anche non linguistiche , i concetti.La distinzione sta nel

    ricordare e sapere. Memoria semantica essa la base di conoscenze che ci permette di agire in modo

    funzionale nel mondo che ci circonda.QUESTA CONOSCENZE SONO CRETAE A PARTIRE DALMONDO SENSORIALE ATTRAVERSO LESPERIENZA. Le conoscenze rappresentate nella mente

    intorno ai concetti includono: informazione sulla funzione delloggetto; informazioni percettive legate

    alle dverse modalit;informazioni sulla relazione degli oggetti. Il formato in cui sono rappresentate le

    conoscenze sui concetti deve essere sufficientemente :astratto (slegato dalla specifica modalit di

    elaborazione. Luso delle conoscenze sui concetti veloce e automatico.

    I modelli della memoria semantica : riguardo al formato delle rappresentazione distinguiamo tre gruppi

    di modelli: Modelli a arappresentazione astratta le informazioni sono mantenute in memoria semantica

    in un formato amodale, cio slegato dalle informazioni sensoriali motorie.

    Modelli esemplari : il sistema concettuale costituito dalle memorie o tracce mnestiche degli esemplariche sono stati codificati nel tempo.

    Questi modelli si inseriscono nella cosidetta cognizione situata, secondo la quale il contesto, cio la

    specifica situazione in cui il soggetto e il mondo interagisce svolgono un ruolo fondamentale nel

    determinare i processi cognitivi

    I modelli conessionisti : vi sono un insieme di attributi di base , condivisi da un numero variabile di

    concetti che si attivano in configurazione appropriate in riferiemento al concetto rilevante.

    I PROCESSI DI CATEGORIZZAZIONE

    La memoria semantica organizzata su base categoriale . Infatti le categorie hanno un ruolo importante

    sia come principio di organizzazione che struttura il sistema di una rappresentazione , sia come chiave di

    recupero delle informazioni . Attraverso il processo di categorizzazione gli elementi vengono classificati

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    in classe o insiemi che si chiamano appunto categorie. Le funzioni del processo di categorizzazione

    :permette il recupero inferenziale di informazioni e caratteristiche non espliciatete ;permette di rilevare

    analogie e differenze fra oggetti a diversi livelli di astyrazione; semlifica lanalisi dellinput ambientale

    ai fini del riconosimento:permette di produrre risposte comportamentali riferite a una classe di oggetti

    cognitivamente equivalenti.

    La struttura gerarchica delle categorie

    La psicologa statunitese Eleonor Rosch ha proposto di analizzare le capacit categoriale umane sulla

    base di due dimensioni: verticale e orizzontale.Nella dimensione verticale , le categorie si strutturano su

    base gerarchica in funzione dellinclusione di classe. Dal punto di vista psicologico ci sono 3

    caratteristiche della struttura gerarchica delle categoria che sono : la natura sempre pi astratta delle

    relazione (da livelli bassi a livelli alti di gerarchia; Il diverso peso cognitivo dei livelli;i meccanismi che

    permettono di mettere in relazione i diversi livelli. Alcuni studiosi hanno ipotizzati IL PRINCIPIO DI

    ECONOMIA COGNITIVAche la mente umana utilizzi un meccanismo di bilanciamento fra quantit

    di informazione rappresentate e quantit di elaborazione.Secondo il quale le propriet dei concetti sono

    rappresentate al livello pi alto della gerachia e vengono recuperate quando necessarie mediante

    processi inferenziali. Punto 2: la salianza cognitiva dei livelli: Rosch la definito livello di base perch

    il livello in cui vengono rappresentati gli attributi pi distintivi. Linterconessione fra i diversi livelli e i

    legami dei concetti avviene attraverso il meccanismo della diffusione dattivazione , secondo il quale

    quando un nodo concettuale viene attivato, lattivazione si propoga agli altri nodi in funzione del tempo

    e della vicinanza. Ci far si che i primi sono pi disponibili dei secondi nel caso in cui devono essre

    recuperatii. Questo meccanismo spiega il fenomeno priming.

    La struttura interna delle categorie

    La dimensione orizzontale la rappresentazione interna delle categorie.

    Rosch identifica due aspetti importanti dal punto di vista cognitivo: La struttura sfuocata delle

    categorie in cui sencondo la tradizione aristotelica , lappartenenza ad una categoria di tipo

    dicotomico tutto o niente , cio un elemento deve possedere tutte le caratteristiche della categoria .Per

    non si pu dire per tutte le categorie infatti un oggetto un quadrato se e solo possiede le propriet

    figura geometrica piana con 4 lati e 4 angoli uguali. Wittengenstein ci che caratterizza lae categorie

    semantiche un appartenenza graduata basata sul possedere in grado diverso alcune delle caratteristiche

    possedute da altri membri della categoria. Il prototipo corrisponde a un membro della categoria che

    possiede il valore medio sulla maggior parte delle caratteristiche dei membri della categoria. E il

    miglior esemplare della categoria: funge da punto di riferimento per gli altri esemplari.

    Le categorie sono rappresentate su 2 meccanismi: il nucleo concettuale costituito dallinsieme di

    criteri necessari e sufficienti che determinano lappartenenza categoriale; la funzione di identificazione

    costituita dallinsieme di procedure che permettono di attribuire su base probabilistica un certo elemento

    a una certa categoria.

    Capitolo 10 Memorie non coscienti

    La leggenda della Poca rola nn pu determiante lesistenza della memoria non cosciente perch non si

    pu verificare se sia coloro che sono stati esposti al fotogramma o e coloro che non sono stati esposti al

    fotogramma avrebbero consumato lo stesso la poca rola.

    Gli espeimenti di priming subliminale significa preparare , attivare. Le persone che prendono parte

    dellesperimento vengono fatte sedere una alla volta in una stanza insonorizzata davanti allo schermo di

    computer. Pu essere scomposto in due eventi successivi: Evento 1 :lo stimolo prime viene esposto per

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    breve durata ed seguito\preceduto dal mascheramento. Il soggetto non cosciente dello stimolo prime

    Evento2:stimolo target che viene esposto fino alla rilevazione della risposta, il soggetto cosciente dello

    stimolo target, Risposta allo stimolo target viene misurata durante lesperimento. La relazione

    concettuale prime-target la variabile indipendente la qual viena manipolata sistematicamente

    dalricercatore=bottiglia della Poca Rola nel fotogramma ed etichetta Poca Rola sul distributore.

    Attraverso il test di riconoscimento si pu stabilire se gli stimoli prime erano percepite coscientemente:Vengono presentate al soggetto lintera sequenza di stimoli a cui stato sottoposto precedentemente , e

    li deve indentificare. Questo dimostra linfluenza degli stimoli non coscienti sul comportamento. La

    breve durata dello stimolo prime comunque sufficiente a dare corso al processo di trasferimento

    dellaattivazione della MLT, perch anche livelli minimi di attivazioni di una rappresentazione

    sensoriale sono sufficienti ad innescare lattivazione delle informazioni concettuale asscoaiate allo

    stimolo visivo. Lo stimolo prime non pu essere cosciente perch non ne viene consolidata la relativa

    rappresentazione sensoriale.

    Leffetto Roelofs illusione ottica.

    Capitolo 11 APPRENDIMENTO

    I Comportamentisti definivano il termine apprendimento come linsieme dei cambiamenti osservabile

    nel comportamento dellindividuo in seguito a cambiamenti prodotti nella situazione in cui lindividuo

    stesso si trova. Oggi non si pu parlare solo di modifiche del comportamento dato che esistono vari tipi

    di apprendimento : limparare a parlare, ad andare in bicicletta ecc. Le teorie comportamentiste si

    basano sul presupposto che si pu studiare solo ci che osservabile quindi solo il comportamento

    esterno osservabile di un individuo pu essere studiato mentre il contenuto della mente e cio i processi

    cognitivi non pu essere oggetto di indagine scientifica dato che non osservabile. Lo studio dei

    comportamentisti si concentrata sulla relazioni tra variabile esterne e comportamento cio quali

    variabili osservabile e misurabili producono cambiamenti duraturi nel comportamento di un individuo?.Le teorie comportamentiste si dividono in condizionamento classico e condizionamento operante.

    Condizionamento classico : le teorie comportamentiste definiscono lapprendimento come la

    comparsa di un nuovo comportamento che si mantiene nel tempo. Secondo il condizionamento

    classico le condizioni del apprendimento associativo la contiguit temporale tra stimolo e risposta. Si

    crea un apprendimento quando stimolo e risposta sono presentati in tempi ravvicinati , e devono essere

    ripetuti pi volte. Ci era stato scoperto dal fisiologo Plavov studiando i processi digestivi del cane.

    Lesperimento di Pavlov consisteva nel misurare la produzione salivare in risposta a vari tipi di

    stimolazione gustativa,(es. mettendo del cibo nella bocca del cane , producendo un immediato aumento

    della saliva) dopo aver deviato il condotto salivare del cane. Pavlov not che i cani cominciavano a

    salivare gi alla semplice vista degli eventi che di solito precedono al cibo. Stimolo NeutroSN=stimolo

    sonoro o luminoso, accoppiato ad un stimolo incondizionatoSI=Cibo che produce la salivazione. E si

    ha una Risposta incondizionata =salivazione. Lo scopo era quello di di stabilire se dopo un certo

    numero di ripetione dello Sn+SI,animale iniziava a salivare anche solo con la presentazione dello SN.

    Plavov scopri che lanimale iniziava a salivare nel momento in cui compariva lo SN. Si era creata una

    associazione tra lo SN+RI , detta condizionamento SN era diventato SC=stimolo condizionatoe RI

    era diventata una RC=risposta condizionata. Le leggi del condizionamento classico : Estinzione se si

    presenta lo SC ma non SI:la risposta condizionata perde di intensit fino a sparire; Recupero spontaneo:

    dopo lestinzione la risposta incondizionata tende a riapparire anche se non viene presentato alcuno

    stimolo condizionato. Generalizzazione dello stimolo condizionato cio il cane che imparato a salivare

    allaccensione di una luce gialla saliver anche se la luce bianca. Discriminazione Tramite la

    procedura del condizionamento lanimale pu apprendere a non rispondere a stimoli simili allo SC pur

    continuando a rispondere allo stesso SC. Una luce rossa presentata e seguita dallo

    SI=Condizonamento. Una luce blu presentata ma non seguita SI =graduale estinzione della risposta di

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    salivazione alla luce blu ma non alla rossa. Il condizionamento classico viene utilizzato per spiegare

    alcune manifestazioni emotive nelluomo. Watson un bambino di nome Albert cerca di afferrare un

    topolino bianco. Quando viene spaventato da un forte rumore ripetutamente mentre giocava con il

    topolino. Albert aveva paura alla solo vista del topo anche senza rumore. Questo pu spiegare alcune

    forme fobbiche. I riflessi condizionati hanno un valore adattivo , un esempio leffetto Garcia , cio

    quando un individuo acquisisce lavversione per un dato sapore

    Condizionamento operante.

    Thornidike fu il primo ad occuparsi del condizionamento operante. Propone la legge delleffetto ,la

    quale afferma che lo stabilirsi e il rafforzarsi di legami associativi tra stimolo e risposta non deriva dalla

    contiguit temporale ma dagli effetti che seguono una risposta. Il suo esperimento consisteva : nel

    collocare un gatto affamato allinterno di una gabbia, dalla quale lanimale poteva uscire solo premendo

    una leva. Si noto che il gatto emetteva una serie di comportamenti , tra cui casualmente anche quello di

    premere la leva oltre la quale cera il cibo e che dopo ci il gatto apriva la gabbia con maggiore

    frequenza. Thornidike spieg questo comportamento in base a due principi: Lapprendimento avveniva

    per prova ed errore cio il gatto emetteva una serie di comportamenti , tra cui quello casuale di aprire la

    gabbia. La legge delleffetto un comportamento viene appreso e si stabilizza solo se la risposta produce

    un certo effetto sullambiente e sullindividuo. Lassociazione tra stimolo (leva) e risposta(agire sulla

    leva) si stabilisce solo se la risposta ha un effetto sullanimale.

    Skinner : Esperimento skinner box: un animale viene messo in una scatola in cui presente una leva. Il

    premere una leva ha come conseguenza un evento positivo: una ricompensa o negativo una punizione. Noto

    che lazione del premere la leva , inizialmente casuale diventa sempre pi frequente perch essa ha una

    conseguenza positiva. Ci non accade invece nel caso in cui lagire sulla leva non dia mai luogo

    allerogazione di cibo. Il principio fondamentale per spiegare questo fenomeno il rinforzo cio la

    conseguenza positiva che produce un aumento della frequenza del comportamento=agire sulle leva. I rinforzipossono essere: positivi =che vengono aggiunti nella situazione ; negativi=che vengono eliminati mentre la

    punizione=realizzazione di una situazione sgradevole come la scossa elettrica. I rinforzi =bisogni quindi

    sono primari(cibo ,sonno ecc) e secondari (assicura gratificazione).La modalit di somministrazione

    comportamento-rinforzo pu essere: Continuo:Ogni volta che lanimale preme la leva vi lerogazione di

    cibo=ha una rapida estinzione quando lagire sulla leva non dava pi cibo. Rinforzo parziale:utile per

    mantenere un comportamento appreso. Non vi sempre lerogazione di cibo.Il rinforzo pu essere fornito a

    intervalli fissi o variabili(distribuzione dei rinforzi nel tempo). Intervallo fisso= il rinforzo si presenta a

    intervalli costanti nel tempo, es: ogni 2min.;Intervallo Variabile=il rinforzo si presenta a intervalli variabili

    nel tempo. Rapporto fisso: il rinforzo si presenta dopo un numero stabilito di rinforzo; Rapporto variabile: il

    numero di risposte fornite tra un rinforzo e laltro varia. I vari piani di rinforzo hanno differenti effetti

    sullapprendimento.

    Condizionamento operante e apprendimenti complessi:il linguaggio

    Secondo Skinner il linguaggio un insieme complesso di risposte operanti create in un bambino dai genitori

    ,insegnanti ecc. Esempio il bambino impara a dire la parola gatto quando ne vede uno: Gatto=stimolo

    discriminativo .Attraverso il rinforzo positivo dei genitori . Attraverso linterazione tra stimoli discriminativi

    gli oggetti e i rinforzi il bambino impara ad assegnare la giusta etichetta verbale ad un oggetto. Skinner cerc

    di applicare questo metodo anche alla composizione di frasi pi complesse , ma fu criticata da Chomosky.

    Chomosky il quale afferma che lo sviluppo del linguaggio non pu essere spiegato attraverso le teorie del

    comportamento operante perch non permette di spiegare luso di ipercorrettismi cio l uso di forme errateesempio: dicete anzich dite e non permette di spiegare la possibilit delle lingue di generare un numero

    infinito di frasi. Le teorie comportamentiste che si sono sviluppate nellambito del comportamentismo

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    operante e classico si basano sul principio associazionistacio sulla convinzione che si possa parlare di

    apprendimento nel caso in cui si osserva la comparsa di un comportamento in risposta alla presentazione di

    uno stimolo. Spiegano la relazione tra ambiente e comportamento e non i processi responsabili

    dellapprendimento.

    Teorie meccanicistiche :Lapprendimento costituita da una risposta diretta e automatica simile a un riflessotra stimolo e risposta. Non vi sono rappresentazione mentali della risposta ,del rinforzo, della relazione.

    Teorie cognitiviste: Tra lo stimolo e la risposta=principio associativo vi una rappresentazione mentale cio

    delle aspettative. Edward Tolman infatti afferm come lapprendimento non si manifesta solo sul piano dei

    comportamenti osservabile ma anche sulle rappresentazioni mentali.

    Lapprendimento per segnali: Secondo Tolman lanimale apprende perch si crea una rappresentazione

    mentale della situazione, ed proprio questa a guidarne lazione. Esperimento:consiste nel mettere un ratto

    nel labirinto.Per imparare a percorrere il labirinto, lanimale deve imparare al mappa del labirinto cio averne

    una rappresentazione spaziale mentale.In base a ci pu trovare vie duscita , diverse da quelle impiegate se

    risultassero chiuse oppure posto del cibo che viene cambiato diverse volte. Oltre alle rappresentazionespaziale mentale ha una rappresentazione mentale della realazione tra azione e ricompensa. Tolman :

    apprendimento per segnali: il topo che trova la strada per il cibo in un labirinto non apprende semplicemente

    una sequenza di risposta ma impara una serie di segnali , che definiscono sequenze spaziali o sequenze

    temporali. Il segnale definibile come una aspettativa cio nel luogo A c loggetto X e lazione guidata

    da questa rappresentazione. Apprendimento Latente un animale che percorre senza alcuna ricompensa il

    labirinto per numerose volte poi in grado di scegliere la via pi breve per raggiungere del cibo quando

    questo viene posto nuovamente nel labirinto. Quindi attraverso lesperienza si possono creare nuove

    strutture cognitve , come ad esempio una mappa mentale di un ambiente nuovo. Al comportamento

    osservabile che indice lapprendimento si accompagna una modifica di processi di conoscenza che non sono

    osservabile ma che sono responsabile del comportamento osservabile.Interpretazione cognitiva dei processidi condizionamento:sul quaderno.

    Capitolo 12 Apprendimento memoria nelle reti neurali.

    Le reti neurali artificiali sono dei sistemi di elaborazione dellinformazione ispirati al funzionamento del

    cervello, caratterizzati dalla capacit di apprendere ,svolgere ,compiti complessi. Nellambito della

    psicologia e delle neuroscienze ,le reti neurali , sono dette anche modelli connessionisti sono Utilizzate per

    simulare le funzioni mentali allo scopo di comprenderne il funzionamento a partire dallattivit delle reti di

    neuroni. Gli elementi di base di una rete neurale : Nel cervello una rete neurale formata da un certo numero

    di neuroni che agiscono e si influenzano a vicenda attraverso le connessioni che le collegano. Ogni neurone

    rileva una condizione , ci che viene rilevato una rappresentazione. Ci lo segnala attraverso una frequenzadi scarica. Una rete neurale ispirata al neurone biologico per capire i principi base del funzionamento. Il

    neurone: Un neurone formale semplice modello matematico che astrae gli aspetti fondamentali del

    funzionamento neuronale. Il neurone caratterizzato da uno stato di attivazione che varia in funzione

    dellattivazione dei neuroni che ricevono linput e che verr propagata ad altri neuroni (output) : Il calcolo

    dello stato di attivazione attraverso un processo a due stadi: il calcolo dellinput totale men tre il secondo

    prevede il calcolo di attivazione finale del neurone attraverso una funzione di output. La quale pu essere

    una funzione a sogli cio il neurone sar attivo solo se supere un certo valore di sogli ,oppure simula le

    propriet dei neuroni biologici. La funzione pi utilizzata la sigmoide che esprime la relazione tra i valori

    input totale ricevuto dal neurone e loutput del neurone stesso. Larchitettura della rete neurale uno schema

    di connettivit che identifica leventuale presenza di gruppi di neuroni diversi e il modo in cui i neuroni sonoconnessi tra loro.E costituita da 3 gruppi di neuroni, organizzati in strati: STRATO DI INPUT: le unit che

    ricevono linput direttamente dallambiente;STRATO DI OUTPUT: le unit che producono finale della rete.

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    UNITA NASCOSTE: tutti i neuroni che non sono in contatto con lambiente le quali possono essere

    organizzate in pi strati. Il numero delle unit dipende dal compito che la rete dovr apprendere. Nelle reti

    artificiali ogni connessione tra una coppia di neuroni caratterizzata da un peso sinaptico (non sinapsi) che

    indica la forza della connessione :pu essere positivo=connessione eccitatori oppure negativo=connessione

    inibitoria. Lo schema di connettivit tra strati : connessioni unidirezionali in avanti=input in poi; connessione

    bidirezionali indietro=dalloutput in poi. Connessioni intra strato cio tra unit che fanno parte dello stessogruppo. La procedura di apprendimento nelle reti neurali: Lapprendimento consiste nel trovare linsiemedi

    pesi sinaptici che permette alla reta di svolgere un certo compito. Donald Hebb :la regola di Hebb quando

    due neuroni connessi tra loro sono ripetutamente attivi aumenta lefficacia sinaptica , il peso si rinforza. Ci

    sono 3 tipi di apprendimento : Apprendimento supervisionato :imparare a produrre una risposta corretta

    output ogni volta che si presenta un nuovo stimolo input adeguato; Apprendimento per auto-

    organizzazione : costruire rappresentazione dellinput pi complesse per essere utilizzate per il

    ragionamento , decisione, comunicazione.; Apprendimento per rinforzo: imparare ad agire in modo che si

    massimizza il rinforzo nel lungo termine. Dopo lapprendimento la rete in grado di produrre loutput

    corretto ad ogni input, inoltre in grado di generalizzare cio di utilizzare in modo appropriato la conoscenza

    appresa anche di fronte a nuovi esempi del problema rispetto al quale ha avuto luogo lapprendimento.Reti neurali e memoria: le reti neurali non contengono un magazzino di memoria e neppure le tracce

    mnestiche per ogni configurazione appresa. Infatti i pesi delle connessioni rappresentano la conoscenza a

    lungo termine , mentre lo stato di attivazione delle sue unit rappresenta le informazioni specifiche presenti

    in un determinato istante di tempo, che decadono rapidamente alla scomparsa dello stimolo ma posso essere

    mantenute attive. Due sistemi complementari di apprendimento e memoria: Gli studi sulla memoria hanno

    dimostrato che lapprendimento di materiale nuovo interferisce conci che stato appreso. Vi interferenza

    associativa nelluomo durante lapprendimento. Ci i soggetti tendono a ricordare meglio le associazioni

    apprese successivamente invece di quelle precedenti. Nelle reti neurali linterferenza molto pi grande,

    cio che le associazioni precedenti sono pari a zero rispetto a quelle successive.Diversi studi hanno messo in

    risalto come le cause di questo fenomeno sono: il grado di sovrapposizione delle rappresentazioni; e iltasso di apprendimento cio la rapidit dellapprendimento. Lopposto dellinterferenza e lintegrazione, che

    un processo alla base delle nostre capacit per generalizzare e di compiere inferenze. I due sistemi

    complementari di apprendimento sono lippocampo :apprendimento rapido e non soggetto a inferenza ,

    mentre la neocorteccia sistema attraverso il quale apprendiamo lentamente e la graduale integrazione

    dellesperianze estrae conoscenze generali del mondo.

    Capitolo 13 Lingue e linguaggio

    Il linguaggio la facolt mentale che permette ai membri della specie umana di usare uno o pi lingue,

    mentre le lingue sono un prodotto sociale: tutte le societ umane possiedono una lingua per mezzo della

    quale i loro membri comunicano tra loro. Le trasformazione delle lingue nel corso del tempo loggetto distudio della linguistica detta diacronica. Secondo Saussure una lingua un sistema di suoni dotati di

    significato , cio suoni usati per rifersi a qualcosaltro. Es burro si riferisce ad un derivato del latte. Ogni

    lingua possiede un sistema fonologico cio un insieme di suoni o fonemi come a\o\p. Stringhe di fonemi

    formano i morfemi cio le unit linguistiche pi piccole dotate di significato ad es tavol- che la radice di

    significato simile a tavolo, tavolino ecc. Le composizioni di morfemi come tavol- pi il suffisso maschile

    singolare formano le parole che assieme costituiscono il lessico. Non c nessuna relazione intrinseca tra

    suono e significato delle parole cio Arbitrariet delle lingue. Le parole si combinano in sintagmi, che

    costituiscono le parti di cui sono composte le frasi. Il modo in cui si combinano le frasi determinato dalle

    regole della sintassi che fa in modo di valutare la correttezza di unespressione. La strutture sintattiche delle

    frasi hanno carattere gerarchico; e la Ricorsivit cio la possibilit di includere una frase nellaltra ,che puessere usato allinfinito. Per la memoria a breve termine pone dei limiti. La conoscenza delle regole di una

    lingua ha carattere implicito cio le persone non sono in grado di descrivere o rendere esplicite le regole

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    linguistiche che usano. Lo sviluppo del linguaggio :le tappe principali dello sviluppo del linguaggio:Il

    bambino ai primi mesi comincia a emettere suoni che sono simili a suoni linguistici, a 10-12 mesi emette le

    prime parole che sono generalmente mamma e pap.Quando il suo vocabolario ha raggiunto le 50-100 parole

    emergone le prime combinazioni sintattiche. A 3 anni conosce gi le strutture fondamentali della lingua.

    Chomosky afferma che il linguaggio una facolt autonoma , oltre che innata, infatti nel sistema mentale

    umano che si sviluppa e pu essere danneggiata indipendentemente da altre facolt. Secondo Piaget illinguaggio una forma di capacit simbolica si sviluppa insieme alla capacit simbolica e di estrazione del

    bambino.Le basi biologiche del linguaggio: Le aree primarie del linguaggio sono localizzate nellemisfero di

    sinistra e le lesioni in queste aree producono deficit linguistici come le afasie , dove non sono compromesse

    altre capacit : non ha difficolt di pensiero e la sua capacit di ragionamento intatta.Altre patologie come

    appunto quella di William si verifica invece il contrario. In questo caso persone con quoziente di intelligenza

    basso mostrano invece di possedere funzioni linguistiche. E questo fortifica la tesi di Chomosky.E possibile

    trovare delle basi del linguaggio in altre specie come i primati , ma questa capacit non sviluppata come la

    nostra, infatti lipotesi che il linguaggio sisia sviluppato principalmente per ragioni di natura sociale.

    Cap 14 Comprensione del linguaggio

    La percezione del parlato diversa dalle parole scritte per diverse ragioni: Uno per le condizioni di rumore

    ambientale in cui parliamo e sentiamo parlare; Due nel parlato a differenza dello scritto non possiamo

    decidere la quantit dinformazione da acquisire in una unit di tempo.Tre il processo di segmentazione d3el

    parlato difficile dellisolare le lettere di una parola scritta o determinare i confini fra le parole o frasi(poco

    marcati). Come riconosciamo una parola mentre la sentiamo?La comprensione di una parola avviene

    attraverso 3 processi : Laccesso = in cui la rappresentazione linguistica usata per attivare la coorte che

    comprende e unit che condividono la parte iniziale es El =elefante, elicottero, elastico ecc.Man mano che

    un'altra informazione percettiva arriva , la coorte si restringer fin quando non resta una sola parola. Quindi

    la parola possiede dunque un punto di unicit che contraddistingue la parola dalla altre; La selezione e infine

    lintegrazione dellepropriet sintattiche e semantiche della parola nella rappresentazione complessiva dellafrase. Come riconosciamo una parola mentre leggiamo:Per riconoscere le parole scritte non basta

    combinare le lettere che la formano ma deve intervenire anche una elaborazione globale dello stimolo. Ne da

    una dimostrazione indiretta leffetto di superiorit della parola nel quale una parola che contiene una lattere

    facilita il riconoscimento della parola stessa. La lettura di una parola avviene attraverso due modalit : Per

    via lessicale diretta dove viene riconosciuta la forma intera di una parola e il suo significato e la sua

    pronuncia vengono recuperati direttamente nel lessico mentale; Per via non-lessicale la parola viene

    analizzata in grafemi i quali vengono tradotti in fonemi secondo le regole di conversione grafema-fonema.

    Un fattore che influenza la corrispondenza fra ortografia e pronunci sono le caratteristiche dei vicini cio le

    parole che condividono un dato numero di lettere es cane,rane =pane.Dalla comprensione di una parola a

    quella di un discorso o di un testo: La comprensione di frasi o discorsi devono essere integrate informazionisintattiche ,semantiche e pragmatiche. Ci sono due ipotesi sulla relazione di queste 3 fonti: Ipotesi

    interattiva: i 3 tipi di informazione interagiscono fra di loro contemporaneamente a ogni livello di

    elaborazione.Ipotesi modulare :i 3 tipi di informazione vengono analizzati luno indipendentemente

    dallaltro e solo successivamente vengo integrati.

    Produzione del linguaggio capitolo 15

    Gli stadi della produzione di una frase sono 3: Il livello di concettualizzazione, della formulazione, e quella

    dellarticolazione. La concettualizzazione : il momento in cui una persona sceglie cosa vuole dire.

    Formulazione ,il parlante sceglie le parole da usare;Articolazione si recuperano i vari pezzi e vengono emessi

    nellordine appropriato, i suoni che compongono le frasi. Durante ala comunicazione possiamo avere delleesitazioni o pause oppure degli errori nella riproduzione. Ci sono 2 tipi di esitazioni : quelle vuote dove si

    rimane per breve tempo in silenzio, quelle piene avviene la ripetizione di una parola o farse , inserzioni di

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    vuoti ad intercalare.Le esitazioni non sono distribuite casualmente nel discorso, ma compaiono tra una frase

    e l'altra, all'interno di una frase tra un costituente e l'altro o dopo la prima parola di un costituente.

    La posizione delle pause in un discorso informativa, ad esempio la loro ditribuzione all'interno di una frase,

    indica che i costituenti vengono pianificati separatamente.

    Di solito le esitazioni vengono interpretate come indicatori di una momentanea difficolt del parlante. Le

    pause sono attimi in cui , il parlante prende il tempo necessario per la pianificare come continuare un

    discorso. Gli errori sono vere proprie deviazioni.

    .Gli errori di scambio(ho visto la barca di Pieroho visto la parca di Biero)

    errori di anticipazione(ho visto la barca di Pieroho visto la parca diPiero)

    errori di sostituzione(ho visto la barca di Pieroho visto la moto di Piero)

    errori di malapropismi (ho visto la barca di Pieroho visto la marca di Piero

    La scelta delle parole detta lessicalizzazione il processo mediante il quale trasformiamo una

    rappresentazione semantica , cio il significato di una parola nel suono corrispondente. Il modo in cu avviene

    questo processo pu essere spiegato attraverso linterferenza figura-parola :fu assegnato il compito di dire il

    pi velocemente possibile il nome di una figura presentata su uno schermo (per es un cane). Prima, dopo o

    contemporaneamente appare un distrattore. Il distrattore pu avere con la figura una relazione semantica

    (tartaruga), una relazionefonologica (pane) o nessuna relazione (ricotta). Quando il distrattore presentato

    prima o assieme alla figura la relazione semantica ritarda la risposta, mentre la relazione fonologica

    ininfluente. Quando il distrattore presentato dopo la figura, la relazione fonologica facilita la risposta

    mentre la relazione semantica ininfluente.

    La lessicalizzazione avviene in due fasi : la prima delle quali la selezione del lemma e la seconda la

    selezione del lessemma.Per i lemmi sono delle parole mute ed solo a livello dei lessemi dove sono

    rappresentati che le parole prendono forma. Il processo di selezione lessicale avviene attraverso un processo

    di competizione frai lemmi , cio a livello di concetti lessicali simili e deve vincere questa competizione per

    essere selezionato. Una volta selezionato il lemma target i distrattori che hanno con esso una relazione

    semantica non dovrebbero produrre effetto. Un secondo elemento per la formulazione la pianificazione

    sintattica ( sequenze appropriate delle parole). Avviene in parallelo con il recupero dellinformazione

    avviene in due tappe: quella funzionale( la pianificazione usa le informazioni semantiche recuperate dal

    lessico per assegnare ai lemmi selezionati la funzione che avranno nella frase) e quella

    posizionale(stabilisce lordine delle parole.)le quali corrispondono a unit sintattiche come sintagami.

    La conversazione: Per il successo di una conversazione i partecipanti devono attenersi al contesto nel quale

    si trovano e si attengano a principi condivisi che regolano la loro attivit linguistica. Chi partecipa ad una

    conversazione utilizza il principio di cooperazione , secondo il quale conversazione un impresa

    collaborativa e si realizza attraverso lutilizzo di una serie di massime:cio dellinformazioni relative

    allargomento.Un aspetto importante della conversazione la presa dei turni, perch necessario che non si

    parla tutti insieme per il procedere di essa.La presa dei turni", basata su tre regole:

    1) Chi parla ha il diritto di scegliere chi parler dopo di lui2) Se chi parla non sceglie, parla chi vuole.3) Chi parla pu continuare, ma non obbligato a farlo.

    Le regole sono in ordine, la prima ha priorit sulla seconda e la seconda prevale sulla terza.

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    Esempio: se chi parla fa una domanda a B e contemporaneamente C si mette a parlare, sar quest'ultimo a

    tacere.

    Un altro aspetto della conversazione sono le procedure di apertura e chiusura di essa. Le prime sono una

    sequenza di chiamate e risposte. Le chiamate hanno lo scopo di richiamare lattenzione linterlocutore, da

    parte di chi decide di aprire una conversazione , le risposte segnalano la propria disponibilit. La chiusura diuna conversazione un atto che richiede laccorso dei partecipanti.

    Capitolo 16 Lettura e scrittura(Sul quaderno)

    Capitolo 17 EMOZIONI

    Introduzione: Nel romanzo Albert Camus Lo Straniero , il protagonista si trova nella camera ardente di

    fronte alla madre morta e sperimenta la strana condizione di essere straniero a se stesso. Infatti attorno a lui

    , tutti esprimono sentimenti di dolore e partecipazione. Egli al contrario ,non prova alcuna emozione, si

    stupisce di se stesso. Questo ci fa capire come ci sia un forte legame fra evento emozione e come nella

    psiche questa relazione pu essere distorta, modificata o addirittura venir meno. Nella situazione dellostraniero vi la rottura di un altro legame che quello fra motivazione ed emozione. La motivazione legata

    allesperienza emotiva ed la conseguenza dei processi cognitivi : scopi, decisioni, strategie, valutazioni, ecc

    che hanno guidato il percorso motivazionale.

    Che cosa sono le emozioni: Parole come rabbia , tristezza , gelosia , irritazione, felicit , rimpianto ,paura

    fanno parte delle termine emozioni. Nelle conversazione spesso, ci occupiamo di episodi emozionali

    riguardanti noi stessi o altri individui. Quando ci avviene vi esperienza emotiva , cio una componente,

    la causa. Le emozioni sono intese come esperienze , hanno infatti sempre un oggetto, riguardano un qualche

    evento specifico, detto antecedente emotigeno , che le suscita. Gli eventi emotigeni sono di vario tipo per

    esempio pu essere un ricordo allimprovviso , la morte di qualcuno , una frase che ci viene detta ecc..

    L'emozione quindi il segnale saliente e soggettivamente percepito, del cambiamento del nostro mondointerno o esterno.Le emozioni sono dei processi compositi distinguibili in pi aspetti .

    Le emozioni come processi complessi: Le teorie attuali definiscono lesperienza emotiva come un processo

    (non come un stato) con un decoro temporale, articolato in pi componenti. Le strutture componenziali

    differenzia le emozioni da altri fenomeni psicologici come ad esempio i pensieri ,le percezioni etc. Gi i

    filosofi greci criteri in grado di discriminare le emozioni da altri fenomeni psicologi:). le componenti

    individuate furono la valenza(piacere-dolore, bene-male), la localizzazione(passato-futuro) e desiderabilit

    soggettivadell'evento. Esempio: provare rabbia un'esperienza a valenza negativa che si associa ad una

    valutazione cognitiva dell'evento (lui mi ha insultato), che genera risposte fisiologiche (arrossire) ed

    espressive (serrare i denti),tendenze all'azione(aggredire) e comportamenti(insultare). In qualunque punto

    del processo temporale pu intervenire la regolazione(reprimere la tendenza all'aggressione) messa a punto

    dall'individuo.

    Le emozioni un ostacolo o una risorsa? Nelle concezioni classiche , elaborate a partire dai filosofi Greci

    lemozione uno stato pertubato\pertubatore ,quindi da evitare o tenere sotto controllo. Quindi l'individuo

    patisce le emozioni considerate uno stato perturbato e perturbatore con la conseguente dicotomia emozione-

    ragione.Quelle che noi chiamiamo emozioni erano infatti definite dai Greci pathema corrispondente al

    nostro termine passioni non emozioni. Cartesio fu il primo a introdurre il termine emozione, aggiungendo al

    concetto di patimento, i concetti di disturbo, eccitazione, incontrollabilit. Oggi invece, considerando la

    presenza della componente di valutazione, si parla di razionalit delle emozioni e di competenza o

    intelligenza emotiva in grado di suggerire comportamenti ottimali in tutti quei casi in cui le emozioni sonoimplicate. Le emozioni quindi oggi hanno una funzione sociale, sono fenomeni interpersonali culturalmente

    definiti che mediano in modo adattativo e funzionale molte relazioni sociali. Esempio la reazione emotiva

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    causale(chi ha causato l'evento?), l'intenzionalit (l'evento stato causato intenzionalmente?).Le ricerche

    sulle emozioni hanno dimostrato che specifiche configurazioni di valutazione caratterizzano emozioni

    diverse. Esempio: lagelosia si caratterizza per valenza negativa e per il fatto che gli eventi che la scatenano

    sono inattesi o causati da altre persone. La gioia invece ha valenza positiva, e gli eventi che la producono

    sono inattesi ma possono essere anche causati dall'individuo che la prova. Le valutazioni analitiche e

    automatiche:La valutazione dellevento si base su cognizione analitiche cio dei ragionamento ed inferenzecomplesse:infatti senza la cognizione infatti l'evento emotigeno non provocherebbe tendenze all'azione

    specifiche (il voler attaccare nella rabbia, il voler fuggire nella paura, etc.) Ma pu accadere anche che la

    valutazione di un evento sia il risultato divalutazioni automatiche (proviamo imbarazzo senza sapere che

    il nostro desiderio di essere giudicati competenti sul piano sociale, o il nostro desiderio di essere accettati, ad

    essere minacciato). Il processo di valutazione di un evento emotigeno pu essere sia consapevole che

    automatico, ci dimostra che esistono emozioni legate alla riflessione e emozioni risultati da processi di

    pensiero poco strutturati. Protopicit dei rapporti evento-emozione: Un metodo utilizzate per studiare i

    legami tra emozioni ed eventi che le generano consiste nel chiede alle persone di descrive un evento che

    abbia fatto provare loro una data emozione.Per stabilire cosa accumuna specifici eventi. Nel caso della

    tristezza ad esempio si rileva che l'evento comune la perdita (di persone care, del lavoro, separazione dalconiuge etc), nel caso dell'invidia, il nucleo comune il desiderio di ottenere qualcosa che ha l'individuo con

    cui la persona si confronta. Ci dimostra che esiste un legame significativo emozione-evento e quindi

    possiamo affermare che certi tipi di eventi sono prototipici di certe emozioni:la perdita suscita tristezza, il

    pericolo paura, la violazione altri di propri valori rabbia e cosi via.I legami evento-emozione sono

    assimilabili a schemi concettuali connessi a pi ampi schemi emozionali di significati socialmente condivisi.

    Tali significati influiscono sull'attenzione che l'individuo presta agli eventi.Tra i significati dello schema

    emozionale vi sono le norme morale e sociali. I legami evento-emozione di tipo protopico sone per

    definizione probalistici e non assoluti,perch prevedere se e quale emozione prover una persona al

    verificarsi di un certo evento possibile,ma solo se siamo in grado di specificare il significato che attribuir a

    a tale evento,in quel momento della sua storia personale.

    Codifica di legami emozionali prototipici:il lessico emozionale

    La grande variet di termini che designano emozioni ci induce ad ipotizzare che il lessico emozionale

    codifichi un certo aspetto delle emozioni e sia funzionale ad esso. Esempi: indignazione egelosia implicano

    che qualcun altro che offende i nostri valori o minaccia l'esclusivit del possesso di un bene; imbarazzo,

    vergogna e orgoglio designano emozioni provate anche quando l'agente non il S (mi imbarazzo quando il

    mio partner si rovescia il caff addosso mentre siamo a cena da amici); soddisfazione e delusione specificano

    eventi che confermano o vanificano aspettative; ammirazione e biasimoriguardano azioni di agenti diversi

    dal S, ma dirette sia verso il S sia verso altri individui; nostalgia, rammarico e rimpianto riguardano

    eventi-oggetti del passato mentre speranza eventi futuri. Inoltre tra le dimensioni del lessico emozionaletroviamo il grado con cui un individuo fa fronte agli eventi ( impotente, disperato, sicuro), l'intensit

    dell'emozione (terrore, estasi, giubilo, repulsione), il grado e la natura dell'attivazione fisiologica (eccitato,

    calmo, infuriato) e cosi via.Il lessico emozionale, per, codifica i vari aspetti del'esperienza emotiva(in

    particolare la valenza e lintensit) in modo disomogeneo in quanto ogni termine non pu descrivere

    (codificare) tutte le componenti. Il processo emotivo: Le componenti formano il nucleo del processo

    emotivo: la valutazione da parte dell'individuo di un evento provoca una tendenza all'azione accompagnata

    da risposte fisiologiche e espressive per poi tradursi in comportamenti.L'esperienza emotiva comprende

    anche una struttura intenzionaleo atteggiamento emotivo cio un insieme di piani che il soggetto sviluppa

    per far fronte allevento (esempio: il rimorso comporta spesso il desiderio di fare qualcosa per rendere la

    propria colpa meno severa) che estendelo stato di tendenza all'azione e definisce la natura di un'emozione.Leemozioni si differenziano anche per il loro decorso temporale(alcune infatti hanno un chiaro inizio e una

    chiara fine, in altri casi l'esperienza discontinua e variabile. La durata reale dell'esperienza emotiva

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    dipender dall'impatto dell'evento emotigeno sull'individuo e dai processi di regolazione che questi mette in

    atto.I comportamentimessi in atto dall'individuo saranno determinati dal tipo specifico di emozione suscitata

    ma anche dalla valutazione di oggetti particolari associati a quell'evento (caso gelosia, il cui oggetto

    particolare l'interesse del partner per altri, l'individuo che la prova cerca di prevenire il ripetersi dell'evento

    che l'ha scatenata, impedendo al proprio partner di uscire).L'individuo spesso giudica l'emozione che prova

    sia come emozione provata dal S (approvandola o meno a seconda dei propri canoni) sia rispetto ai suoieffetti sugli altri. Esempio: provo invidia quindi mi dispiace di aver percepito negativamente un successo del

    mio rivale (valutazione dell'evento), rifiuto di accettare il mio desiderio di rovinare il suo successo (tendenza

    all'azione), mi rammarico di aver fatto commenti malevoli su di lui (comportamento), o infine cercare di

    sentirmi felice per il suo successo. Il sistema emotivo un modulo che opera insieme ma indipendentemente

    da altri sistemi. Un'emozione pu insorgere anche se l'individuo impegnato in altra attivit. La valutazione

    emozionale degli eventi presumibilmente continua e contemporanea alle altre attivit in corso (almeno fino

    a quando l'emozione non eccitata). Il processo emotivo presuppone la presenza di alcune condizioni, quali i

    meccanismi e i processi che producono le valutazioni e i cambiamenti nella tendenza all'azione e le risorse

    che permettono i comportamenti. Se non ci si trova in uno stato ottimale mentale (esaurimento psicofisico) i

    processi non operano in modo adeguato modificando anche le emozioni. Come pure se le risorse energetichedell'organismo non sono ottimali, diminuiscono la sensibilit e reattivit emotiva all'ambiente.

    Capitolo 18 La Motivazione

    Che cosa la motivazione : La parola motivazione deriva dal latino motus, cio movimento , e indica ci

    che porta un individuo a compiere un determinata azione,a perseguire un determinato obiettivo o a desistere

    nel mantenere il proprio stato.La persona motivata ha un obiettivo e compie sforzi e persiste in esso. Prova

    stati di irrequietezza, di tensione e di attivazione tanto che si potuto paragonare la Motivazione ad una

    forma mitigata dell'ossessione. Attraverso losservazione esterna non possiamo cogliere le motivazioni di

    una persona ma solo degli indizi di essa nel suo comportamento,e dunque trarne delle teorie ingenue. La

    motivazione dunque un concetto ipotetico chiamato in causa per spiegare la condotta. Perch cicomportiamo in un determinato modo. Cosa permette di sopportare fatiche o di tollerare frustrazioni ripetute

    (io sopporto De Negri per es.) per ottenere l'approvazione altrui? Risultano maggiormente motivanti i

    rinforzi esterni oppure le gratificazioni personali? Per illustrare il modo in cui affronteremo questi

    interrogativi consideriamo un esempio concreto. Quali sono i motivi che inducono una persona a sottoporsi

    ad una dieta. Supponiamo che il motivo scatenante sia stato trovare nell'armadio un abito divenuto troppo

    stretto per indossarlo ed il desiderio di diventare come qualche anno fa. Quindi la forte spinta motivazionale

    sono costituiti dallo spostarsi dell'ago della bilancia e la speranza e l'orgoglio per l'iniziale diminuzione di

    peso. Ebbene questa persona vivr la progressiva diminuzione di peso sia come vicinanza all'immagine

    corporea desiderata (richiamata dal vecchio abito) sia come ampio rafforzamento dell'autostima personale. In

    questo modo verr creato un sistema di auto motivazione in cui stimoli esterni (diminuzione del peso ,variazione dell'aspetto corporeo e approvazione e complimenti altrui) e vissuti personali( soddisfazione,

    compiacimento, senso di controllo) si rinforzano reciprocamente. Quello che invece accade spesso che un

    regime alimentare molto rigido difficile da sostenere a lungo termine , unita all'idea di essersi sacrificati

    abbastanza e di non avere abbastanza forza di carattere per proseguire porta inevitabilmente ad una

    trasgressione. Il piacere immediato che ne deriva che una persona golosa impossibile che segui una dieta.

    A questo punto i chili perduti si recuperano , sopraggiungono i sensi di colpa e di inefficacia e la persona in

    questione si rifuger nei piaceri della tavola. Questi esempi servono a comprendere in seguito che la

    motivazione funzionalmente collegata ad un insieme di fattori sia esterni che interni.

    Le teorie della motivazione

    Una classica tassonomia distingue le motivazioni in Estrinseche ed Intrinseche.Le motivazioni estrinseche

    quali, i premi , gli elogi, gli incentivi, l'approvazione sociale, o il raggiungimento di uno status, avviene

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    quando un comportamento messo in atto per ottenere qualcosa che va al di l della motivazione in quanto

    tale.Le motivazioni intriseche quali l'interesse , la curiosit il successo o il potere sono motivazioni che fanno

    afrontare un compito fino a se stesso e non per finalit esterne. Se pensiamo all'es. Della dieta ci accorgiamo

    che la motivazione non un processo unitario ma un insieme di esperienze soggettive di origine intriseca o

    estrinseca , quali gli obiettivi , le aspettative, i processi emotivi, i valori, gli interessi personali. Dall'analisi

    emerge che esistono almeno 20 differenti termini motivazionali distinti tra quelli relativi alle motivazioniestrinseche ed intrinseche. Pulsioni e rinforzi:Diverse teorie asseriscono che il comportamento sia dettato

    da pulsioni ed istinti . La psicoanalisi di Freud, oppure l'etologia di Konrad Lorenz o il comportamentismo

    di Clark Hull. Freud sosteneva che la motivazione pulsione innata, ovvero istinto biologico che porta

    l'individuo a comportarsi in un certo modo sotto la spinta di componenti consce ed inconsce. Secondo Freud

    esistono due pulsioni primarie: La pulsione vita (eros) e quella di morte (Thanatos) . La prima comprende le

    pulsioni sessuali e di autoconservazione, la seconda racchiude impulsi di aggressione e distruzione e il

    desiderio di controllo e dominio.La teoria comportamentista ha elaborato una visione della motivazione e

    dell'apprendimento come prodotto di una serie di variabili controllabili attraverso la programmazione di

    gratificazioni e rinforzi di varia natura. La teoria del condizionamento sostiene che gli esseri umani a pari

    degli animali sono motivati a produrre comportamenti che portano a conseguenze positive nell'ambiente edevitano quelle motivazioni che portano a conseguenze negative nell'ambiente. Secondo la legge dell'effetto di

    Edward Thorndike, le risposte seguite nel tempo da un effetto positivo tendono ad essere ripetute

    dall'animale quando questi si trova nella medesima situazione.La teoria dei bisogni:Secondo lo psicologo

    americano Abraham Maslow la motivazione la manifestazione di alcuni bisogni primari che vengono

    rinforzati od ostacolati dall'ambiente. Secondo Maslow c' una gerarchia dei bisogni in cui quelli di base,in

    quanto funzionali alla sopravvivenza hanno precedenza sugli altri.Lindividuo persegue i bisogni di ordine

    superiore solo dopo che i primi siano stati soddisfatti.Alla base della struttura gerachica piramidale vi sono:

    Bisogni fisiologici (fame, sete, ) Bisogni di sicurezza ( ricerca di un rifugio, sicurezza economica) , bisogni

    di appartenenza ( senso di intimit, amore) bisogni di stima , bisogno di autorealizzazione (espressione di

    attivit nobili quali i comportamenti altruistici).Cos una persona costretta a non mangiare per giorni,

    difficilmente rinuncer al cibo in nome di qualche causa politica. La gerarchia di tale teoria stata molto

    discussa. Infatti a volte accade che impegnati un in'occupazione particolarmente stimolante il tempo passa

    senza che ce ne rendiamo conto e dimentichiamo appuntamenti importanti e non si percepisce stanchezza e

    fame. Le teorie cognitive e sociocognitive:Secondo la prospettiva cognitivista la motivazione influenzata

    dalle convinzioni dell'individuo circa il suo valore e le sue abilit, gli obiettivi che si pone , le aspettative di

    successo o di fallimento e i sentimenti positivi o negativi che derivano dai suoi processi di autovalutazione.

    La teoria socio cognitiva sostiene anche che le altre persone e l'ambiente sociale e culturale influenzano

    significativamente tutti i fattori sopra indicati. Il nucleo centrale delle teorie sulla motivazione di tipo

    sociocognitivo si sposta dalle nozioni di spinta bisogno e pulsione, a quelle di ricompensa e incentivo

    estrinseco, nonch di aspettativa , obiettivo e atteggiamento personale. In altre parole nelle teorie

    sociocognitive la motivazione una configurazione d'esperienze soggettive che consente di spiegare l'inizio ,

    la direzione , l'intensit e la persistenza di un compito finalizzato ad un determinato obiettivo. Una tale

    chiave di lettura ci spiega come una motivazione inizialmente estrinseca diventa in seguito intrinseca.

    Esempio se per necessit economiche accetto un determinato lavoro, successivamente scopro degli aspetti

    interessanti di tale attivit a cui posso ricavare una certa soddisfazione nel riuscirci, ecco che la motivazione

    diventa anche intrinseca. Per garantirsi la capacit di persistere nel conseguimento di risultati difficili e

    obiettivi lontani nel tempo, il creare le condizioni per favorire il passaggio tra questi due tipi di motivazioni

    pu essere di grande utilit. La motivazione alla riuscita: La motivazione alla riuscita rappresenta la

    necessit di fare le cose al meglio per un desiderio intrinseco di raggiungere il successo ed evitare il

    fallimento. Gi dai primi anni di vita i bambini mostrano il desiderio di fare anche quando non sono

    particolarmente rinforzati dai genitori. Molti studiosi affermano che vi nell'uomo una motivazione

    intrinseca di voler conoscere ed esplorare il mondo. Negli anni 30 gli psicologi Americani Atkinson e David

    Mc Clelland posero le basi della ricerca sulla motivazione partendo dall'assunto teorico di Kurt Lewin

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    fondamentale : la necessit di salvaguardare l'immagine di s. Altre distinzioni riguardano: la stabilit nel

    tempo della causa e la sua controllabilit. Le cause stabili sono: l'abilit e le caratteristiche del compito e

    causa meno stabili sono: l'impegno e la fortuna. Anche se si riconosce che un evento frutto di diverse

    cause, si portati a privilegiarne solo alcune. E' la localizzazione interna della causa a determinare

    sentimenti di orgoglio o vergogna. La teoria attributiva un'interpretazione in chiave cognitiva della

    posizione di Atkinsons. Nella teoria attributiva la motivazione non deriva dalle emozioni anticipate ma daiprocessi cognitivi che riflettono sulle cause dei propri risultati. Un fallimento determiner un'emozione di

    vergogna se attribuito alla scarsa abilit ma non se attribuito fattori casuali ; l'orgoglio e la soddisfazione si

    proveranno per un successo attribuito al proprio impegno ma non se imputato all'aiuto degli altri. Gli

    individui motivati al successo e quelli motivati ad evitare il fallimento si differenziano nello stile attributivo,

    Gli individui motivi al successo tendono ad attribuite il conseguimento dei propri obiettivi a fattori interni ,

    primo fra tutti la propria abilit, ed i fallimenti a cause variabili come la sfortuna. Gli individui motivati ad

    evitare il fallimento hanno uno stile attributivo tendente a vedere il fallimento come causato da una scarsa

    abilit, ed il successo come risultato di fattori esterni. Lesperienza del libero flusso:Con l'esperienza di

    flusso (flow experience) lo psicologo Ungherese Mihalyi Csikszentmihalyi descrive un tipo di esperienza che

    cos piacevole e coinvolgente da diventare autelica cio fine a se stessa. Le attivit creative come lo sport, igiochi, i riti religiosi sono fonti tipiche di questi tipi di esperienza e rappresentano l'esempio estremo di

    motivazione intrinseca. Requisito fondamentale per raggiungere un tale stato che il livello di difficolt

    dell'azione sia superiore alla media delle abituali opportunit. Il flusso non ha bisogno di ricompense esterne.

    Gli elementi fondamentali dell'esperienza di flusso sono 3:Un grande investimento di attenzione sulla

    situazione in atto;Una sensazione di benessere e soddisfazione personale;La presenza di un impegno a cui

    corrispondono capacit personali adeguate.

    Motivazione e apprendimento: Gli studi sulla relazione tra motivazione ed apprendimento sono

    recenti.Tale relazione mediata da tante variabili, cos che la motivazione ad apprendere in una determinata

    situazione sar maggiore se si conosce e si applicano strategie di apprendimento ragionate e flessibili (in

    particolare di tipo metacognitivo) ; protrae nel tempo il suo impegno ; attribuisce a quest'ultimo i suoi

    successi o fallimenti, sceglie compiti di difficolt ottimale che gli consentano di mettersi realmente in gioco.

    Un modello teorico quello definito aspettative-valore esemplifica la relazione tra motivazione ed

    apprendimento. Secondo questo modello la motivazione, misurata nei termini della qualit della prestazione,

    nella scelta dei compiti impegnativi e nella persistenza in questi vista come determinata dal valore del

    compito cio l'importanza che assume per il soggetto che apprende e dalle aspettative della riuscita cio la

    probabilit di successo. Le aspettative di riuscita sono influenzate da quanto ci si ritiene abili in quella

    situazione. Queste credenze sono influenzate da valutazioni cognitive e sociali, come la spiegazione data ai

    successi/fallimenti e le aspettative che gli altri hanno nei nostri confronti. Tutte queste stime e valutazioni

    risultano centrali nel modello per la relazione bidirezionale che le lega alla percezione di s e agli obiettivi

    perseguiti. Obiettivi di apprendimento e teorie dellintelligenza: La spinta motivazionaleall'apprendimento mediata da varie componenti di natura sia cognitiva sia affettiva. Premesso ci

    possibile chiedersi il perch alcune persone davanti ad un ostacolo si comportano come se fosse una

    dolorosa condanna ed altri come una sfida interessante. La psicologa americana Carol Dwech fa una

    distinzione nellapprendimento : gli obiettivi di padronanza (cio quello che ci porta ad imparare cose

    nuove)e obiettivi di prestazione. (cio quelli che ci portano a dimostrare le abilit).Tali obiettivi non sono

    tutto o niente nel senso che non si solo interessati a dimostrare di essere bravi oppure solo interessati ad

    imparare. Piuttosto in ognuno di noi ci pu essere che prevalga l'uno o l'altro. Le differenze individuali nella

    motivazione sono dovuti due tipi di atteggiamento relativo a se stessi e alla propria intelligenza.

    Quest'ultima viene intesa come un insieme di abilit in potenziale crescita(teoria incrementale) da chi si

    pone obiettivi di padronanza, mentre ritenuta maggioramene stabile e difficilmente modificabile (teoriaentitaria) da chi si pone obiettivi di prestazione. Chi abbraccia teorie pi incrementali sceglie compiti pi

    difficili con minimo timore al fallimento; chi invece abbraccia teorie entitarie si cimenta in compiti pi

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    sicuri.Gli studenti che abbracciano teorie entitarie si sentono maggiormente minacciati dalle situazioni

    impegnative e in caso di fallimento si scoraggiano facilmente. Credono che ottenere buoni risultati senza

    impegnarsi molto sia sinonimo di intelligenza. Questa visione dell'intelligenza suscita preoccupazione di non

    essere troppo brillanti crea ansia e porta considerare i fallimenti come una misura della loro intelligenza.

    Secondo Dweck le teorie dell'intelligenza sono tratti relativamente stabili della loro personalit ma nel tempo

    stesso manipolabile e potenzialmente modificabile.

    Motivazione e autostima: un modello esplicativo

    Il concetto di autostima diverso dal concetto di s, inteso come insieme di elementi cui una persona fa

    riferimento per descrivere se stesso. L'autostima coincide con la valutazione delle informazioni contenute nel

    concetto di s. Se ad es. do un alto valore al fatto di essere uno studente modello ma invece sono uno

    studente medio la mia autostima sar bassa. William James definiva l'autostima come il rapporto tra il S

    reale ed il s ideale. Alcuni studi dimostrano che l'autostima si forma sin dalla tenera et dall'interazione di 4

    fattori: il rapporto con i genitori, l'autocontrollo dei sentimenti negativi, l'auto accettazione, la condotta

    interpersonale. Chi ha un buon concetto di s ed una buona autostima ha approcci pi positivi rispetto a chi

    ha un concetto di s meno buono.Chi incerto circa la considerazione di se tende a mettere in atto strategie

    difensive dette di autosabotaggio (in ingl. Self-handicap), per giustificare eventuali fallimenti. Es. lo studente

    che devo l'indomani sostenere un esame , invece di ripassare decide di fare visita ad un amico triste e

    depresso . Nel caso in cui otterr un buon risultato all'esame avr un doppio motivo di orgoglio, nel caso

    dovesse andare male si giustificher per aver aiutato un amico .L'autostima deriva da un buon utilizzo delle

    proprie risorse personali nell'affrontare un compito. Se gli esiti del proprio impegno sono attribuiti a fattori

    interni possibile l'innesco di un processo di atuomotivazione di fronte ad una prestazione positiva. Al

    contempo esiti negativi non danneggiano il senso di autostima quando il valore di s fondato sulla

    consapevolezza di modificare le situazioni di apprendimento e non sull'evidenza dei singoli risultati.

    Nell'opposto versante di un'interpretazine entitaria del s l'autostima concepita come qualcosa che d

    all'altro dicendgli che ha tante buone qualit e che molto intelligente e nascondendogli o addolcendogli gliaspetti negativi Cio' porta a ricercare facile successi a misurarsi con gli insuccessi degli altri perch

    un'immagine di se stabile e immodificabile ha bisogno di continue conferme e non pu tollerare attacchi e

    frustrazioni.

    Capitolo 19 Intelligenza animale

    Introduzione:Pensiero e intelligenza :Le ultime pagine del romanzo Ulisse di James Joyce sono costituite dal

    monologo interiore , cio una tecnica narrativa che rappresenta ci che lo psicologo William James aveva

    definito flusso di coscienza. Monologhi come questo rappresenta 2 forme del pensiero umano :quando

    sogniamo ad occhi aperti come quando i nostri pensieri non hanno uno scopo preciso ,ma passano da un0idea

    allaltra,spesso per pura associazione; e i processi che ci permettono di fare calcolo mentali (per capire let

    di Stephen). Viene rappresentato il ragionamento deduttivo e infine un giudizio probalistico.

    Intelligenza animale: Lo psicologo Euan MacPhail , esaminando la letteratura di psicologia comparata

    afferma che non ci sono delle prove convincenti a favore di una qualsiasi differenza nelle capacit di

    apprendimento tra le diverse specie di vertebrati. Infatti un pesce rosso apprende una discriminazione tramite

    condizionamento nello stesso tempo e commettendo lo stesso numero di errori dello scimpanz. Il test di

    rotazione mentale nei colombi e negli esseri umani mette in evidenza che le due specie utilizzano strategie

    diverse per risolvere il problema. In cui la strategia messa in atto dai colombi risulta pi efficiente se

    parliamo in termini di velocit di prestazione. Lesperimento consiste nel presentare delle figure in cui si

    deve identificare il profilo che non centra. Gli animali in un primo momento imparano a discriminare tra 2figure utilizzando la tecnica di confronto campione(nella parte centrale viene presentata una figura=stimolo

    campione, questa poi scompare e ai due lati compaiono 2 figure che sono gli stimoli confronto. Il colombo

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    riceve il cibo come premio solo quando becca lo stimolo di confronto uguale allo stimolo campione. Dopo

    ci gli stimoli confronto vengono presentati in maniera diversa cio sono ruotati di un certo angolo

    45,90,180. Il caso della nocciolaia Clark un corvide che vive nel Nord America , manifesta notevoli

    capacit di memoria spaziale. Infatti essa nasconde durante lestate diverse quantit di cibo , in diversi

    nascondigli per poi andarlo a recuperarlo a distanza di mesi.. Quindi lintelligenza non una capacit

    unitaria ma piuttosto un insieme di abilit, alcune delle quali strettamente specializzate, che possono esserevariamente diffuse tra le specie di animali in relazione a precisi adattamenti ecologici.

    Lintelligenza animale come kit di specializzazioni adattive

    Molte persone pensano che lintelligenza umana abbia una sorta di gerarchia intuitiva cio vi sarebbe una

    scala zoologica , che provvede un ordinamento per la complessit strutturale dei viventi , la quale sarebbe in

    qualche modo riflessa in una scala psicologica che a sua volta ordinerebbe la complessit delle funzioni

    mentali dei viventi.All idea della scala unilineare i biologi hanno sostituito lidea dellalbero darwiniano in

    cui levoluzione della vita sulla terra assomiglia allintrico delle ramificazione di un albero, un processo

    multilineare , dove gli apici sono rappresentati dagli esseri viventi che vivono oggi sul pianeta e che sono

    quindi dal punto evoluzionistico, tutte egualmente evolute. Con cui possiamo ricostruire la genealogia delle

    specie e comprendere le relazioni di parentale che legano tra loro i viventi. Levoluzione non implica

    necessariamente un aumento della complessit strutturale. Perch levoluzione produce solo un

    cambiamento. Lintelligenza un insieme di capacit adattive. In cui un intelligenza specializzate e il

    risultato di un adattamento specifico. Se consideriamo levoluzione della cognizione dal punto di vista

    biologico , cio della selezione naturale, si deve riconoscere che lintelligenza animale costituita da un

    insieme di capacit specializzate che si sono evolute a problemi specifici. Intelligenza e socialit :

    levoluzione del comportamento altruistico e cooperativo: Il concetto di selezione parentale cio latto

    altruistico pu risultare biologicamente vantaggioso se vieni rivolta a consanguinei cio gli individui che

    sono portatori di copie degli stessi geni dellindividuo altruista. Altruismo reciproco :il quale pu evolversi

    solo nel caso che vi una certa probabilit che lindividuo beneficiato contraccambi in un secondomomento.Linguaggio e cognizione: Il linguaggio verbale una adattamento specie specifico cio un

    adattamento specifico degli esseri umani. Il contributo che il linguaggio fornisce ai processi di pensiero : cio

    se si pu affermare che il pensiero degli esseri umani sia diverso per qualche aspetto fondamentale dagli

    altri animali. Secondo la psicologia Elizabeth Spelke : la differenza sono i moduli cognitivi indipendenti cio

    che i sistemi cognitivi sono limitati sotto certi aspetti essendo specifici per un particolare compito, inoltre vi

    la capacit tipicamente umana del linguaggio che seve come medium per combinare insieme le

    rappresentazioni disponibili rese disponibili dai moduli cognitivi. Per Le persone e gli animali utilizzano

    strategie diverse , utilizzando il linguaggio come un medium, un veicolo del pensiero. Il linguaggio una

    funzione di veicolo per i processi di pensiero ma non rende diversi differenti processi , che sono gli stessi

    posseduti dagli altri animali. Il linguaggio rende semplicemente socialmente condivisibili prodotti deiprocessi di pensiero.

    Capitolo 20 pensare con i numeri

    Le rappresentazioni di numeri : Esistono due stime principali di espressione numerica :le parole

    numero=venticinque e i numeri arabi=25.In tutte e due i casi , gli elementi possono essere combinati

    attraverso regole sintattiche che ci permettono di leggere il numero e il contenuto( in 25 che 20,). Il numero

    deve essere posto in uno specifico contesto e pu assumere tre significati: Numerosit: cio il numero di

    elementi di un insieme. Posizioni seriale: cio lordine di un elemento in una sequenza;Etichetta: cio un

    modo arbitrario per identificare un oggetto .La linea numerica mentale: La rappresentazione mentale di

    numeri rappresentata in modo analogico e visuo-spaziale piuttosto che in modo simbolico-linguistico.Lesistenza di rappresentazioni visuo spaziale dei numeri risale al 800 quando Francis Galton chiese a

    persone normali di descrivergli come pensavano ai numeri. Molti riferirono di avere unimmagine visiva in

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    Il ragionamento capitolo 21

    Ragionamento deduttivo:Lidea di ragionamento coincide con la logica. La maggioranza degli piscologi del

    pensiero partiva dal presupposto che il ragionamento comune fosse basato sullapplicazione di regole

    logiche. Infatti Piaget lo sviluppo cognitivo si compie nelladolescenza con lacquisizione delle operazioni

    formali cio delle regole formali della logica classica.La quale la possiamo definire teoria della logicamentale attualmente difesa da pochi psicologi perch non riesce a spiegare adeguatamente alcuni fenomeni

    del ragionamento. Il primo problema della teoria della logica menale quello degli errori di ragionamento.

    Modus ponens:argomento logicamente valido, cio le premesse di una argomento sono vere , la

    conclusione necessariamente vera.Modul tollens: rappresenta una delle regole dellinferenze valide della

    logica classica.Anche in questo caso se le premesse sono vere .la conclusione vera. Per lindividuo

    soggetto ad errore :Se nella mano c un asso, allora c un due,nella mano non c un due :infatti secondo

    alcune persone non possibile rispondere se nella mano c un asso o un due.

    Secondo la teoria dei modelli mentali proposta dallo psicologo Liard il ragionamento comune non dipende

    dallapplicazione di regole formali ma dalla costruzione e manipolazione delle rappresentazioni (modelli)

    mentali delle possibilit descritte dalle premesse.

    Capitolo 22 Decisoni

    Decisioni intuitive :Uno dei principi di base della scelta razionale quello di coerenza

    descrittiva:Lespressione di una preferenza dipende dal modo in cui sono descritte le opzioni. L a coerenza

    decsrittiva puo essere evidente , oppure vi la violazione del principio di coerenza descrittive: In cui vi

    una diversa descrizione delle stesse conseguenze per risolvere un dato problema. Nel problema della malattia

    asiatiche le persone compiono delle scelte che rappresentano una violazione del principio di coerenza

    descrittiva.

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