Fondamenti di psicologia dello sviluppo e dell’educazione

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Fondamenti di psicologia dello sviluppo e dell’educazione Dott.ssa Ilenia Barbuto - Pedagogista e Counselor Professionista

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Fondamenti di psicologia dello sviluppo e dell’educazione

Dott.ssa Ilenia Barbuto - Pedagogista e Counselor Professionista

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Di cosa parleremo oggi?

✤ Principali teorie psicologiche sullo sviluppo

✤ Principali teorie psicologiche sull’educazione

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Le parole dello sviluppo

✤ Sviluppo: cambiamento che avviene con il procedere dell’età

✤ Maturazione: modificazioni provocate dal dispiegamento del patrimonio genetico, ad esempio la maturazione puberale

✤ Apprendimento: il processo mediante il quale conoscenze e capacità vengono acquisite o perfezionate attraverso l’esperienza, lo studio, l’addestramento

✤ Socializzazione: quando le acquisizioni avvengono grazie all’educazione o all’imitazione e riguarda atteggiamenti, valori, conoscenze e comportamenti caratteristici di una cultura

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L’educabilità dell’essere umano

✤ Le maggiori scuole psicologiche sono concordi nel sostenere che la formazione della personalità è il frutto di un percorso di interazione e integrazione di diversi fattori innati e fattori acquisiti, attraverso un percorso di maturazione inteso come processi stabiliti dalla natura dello sviluppo e determinato dall’influenza reciproca fra uomo e ambiente.

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✤ L’educabilità di un essere umano consiste nella possibilità di modificare i propri caratteri ereditari, così come sono stati acquisiti mediante le diverse esperienze e i diversi momenti di apprendimento nella famiglia, nella scuola, nell’ambiente frequentato. Le scienze psicologiche ritengono di poter individuare una sequenza di sviluppo relativamente costante per tutta l’età evolutiva, scandita da fase unite da un rapporto di continuità dinamica. Ogni nuova esperienza si aggiunge alle precedenti, le modifica riorganizzando quanto già esistente con il nuovo vissuto.

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Impostazioni Teoriche In pillole

Comportamentismo

✤ L’organismo è plasmabile✤ Possiede una capacità illimitata di

apprendimento✤ L’individuo è passivo e diventa ciò che

l’ambiente lo fa diventare✤ Il metodo ottimale è la sperimentazione e

l’osservazione con il massimo controllo

Approccio organismicoCostruttivismo

✤ L’organismo è attivo e si autoregola✤ Lo sviluppo è discontinuo✤ Il cambiamento è una caratteristica

primaria del comportamento ed è conseguente al continuo interscambio fra

Approccio Psicoanalitico

✤ L’organismo è determinato dalla sua storia personale

✤ Il cambiamento come esito dei conflitti interni

✤ Lo sviluppo procede secondo fasi

Approcci teorici alla Psicologia dello Sviluppo

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Teorie di riferimento

Comportamentismo SkinnerBandura

CognitivismoPiaget

VygotskijBruner

Psicoanalisi

FreudPostfreudiani

KleinWinnicot

SpitzAttaccamento

Bowlby e AinworthEtologiaLorenz

PsicosocialeErickson

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Le fasi dello sviluppo

✤ Periodo prenatale (dal concepimento alla nascita). Embrione prime 8 settimane di gestazione; feto fasi successive.

✤ Infanzia (dalla nascita ai due anni). Neonato per il primo mese di vita; infante per il primo anno.

✤ Fanciullezza: prima fanciullezza 2-6 anni; media fanciullezza 6-11 anni.

✤ Preadolescenza (da 11 a 13 anni)

✤ Adolescenza (dai 13 ai 20 anni)

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I bambini secondo Locke e Rousseau

✤ J. Locke (1632- 1704) fondatore dell’empirismo, afferma che la mente alla nascita è una tabula rasa, su cui l’esperienza lascerà i suoi segni, determinando le conoscenze e le inclinazioni.

✤ J.J. Rousseau (1712- 1778) afferma che la natura umana è fondamentalmente buona e ha la tendenza a svilupparsi in modo armonioso secondo una propria traiettoria di sviluppo. Con il procedere dell’età il bambino passa delle fasi dello sviluppo caratterizzate da modi di pensare, di sentire e comportarsi diversi. Il passaggio attraverso queste fasi è determinato da un piano di crescita interno.

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J. Piaget (1896-1981)

✤ Psicologo, biologo e pedagogista svizzero

✤ 0-3 osservazione; 4-adolescenza metodo critico

✤ Colloquio clinico= osservazione +intervista

✤ Fonda una nuova scienza: L’epistemologia genetica

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Epistemologia genetica

✤ Fine ultimo relativo alla filosofia della scienza, né psicologico né pedagogico

✤ La conoscenza avviene secondo un processo in continua evoluzione, permettendo all’individuo di adattarsi all’ambiente circostante

✤ Il bambino è protagonista attivo del suo sviluppo, l’intelligenza si sviluppa prima del linguaggio in concomitanza con l’attività psicomotoria, l’intelligenza si sviluppa per stadi.

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✤ L’intelligenza si sviluppa su due binari: l’assimilazione e l’accomodamento. Il primo è un processo passivo, ovvero consiste nell’integrazione di dati esterni con i processi mentali già acquisiti. Il secondo è un processo attivo e consiste nella modifica di schemi mentali già esistenti in relazione alle nuove esperienze vissute

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Stadi di sviluppo

✤ Per Piaget i processi mentali si sviluppano uno alla volta fino alla massima maturazione. Architetta una struttura costituita da 4 step definiti stadi di sviluppo

1. Stadio senso-motorio

2. Stadio preoperatorio

3. Stadio operatorio concreto

4. Stadio operatorio formale

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Stadio senso-motorio (dalla nascita ai due anni circa)

✤ Lo stadio sensomotorio: il bambino non evoca mentalmente oggetti ed eventi, le interazioni con l’ambiente sono guidate da schemi sensomotori, ovvero piani d’azioni che collegano sensi e movimenti. Questa fase si articola in ulteriori sei stadi.

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Stadio sensomotorio - prima fase: riflessi innati (dalla nascita al primo mese di vita)

✤ Caratteristiche principali: schemi motori di base per lo sviluppo cognitivo (suzione, rooting, movimenti oculari, riflessi prensili)

✤ Non è presente l’imitazione e il gioco ma la chiara espressione, attraverso il pianto, dei bisogni fondamentali

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Stadio sensomotorio- seconda fase:reazioni circolari primarie (dal primo al quarto mese)

✤ Caratteristiche principali: prime coordinazioni tra percezione e movimento, attribuzione dei primi significati all’azione. La ripetizione di un’azione costituisce uno schema che il bambino riesce a riproporre in diverse circostanze.

✤ Gioco di esercizio che ha come soggetto il proprio corpo

✤ Egocentrismo radicale: il mondo del bambino coincide con ciò che egli percepisce nel qui e ora

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Stadio sensomotorio- terza fase: reazioni circolari secondarie (dal quarto all’ottavo mese)

✤ Caratteristiche principali: il bambino compie ripetutamente delle azioni, notando cosa accade nel momento in cui le compie, in relazione con l’ambiente.

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Stadio sensomotorio- quarta fase: coordinazione e differenziazione mezzi-fine (dall’ottavo al dodicesimo mese)

✤ Caratteristiche principali: comportamenti diretti verso uno scopo, gioco con oggetti e coinvolgimento dell’adulto di riferimento

✤ La nozione di oggetto inizia man mano a consolidarsi, il bambino cerca gli oggetti anche se spariscono.

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Stadio sensomotorio- quinta fase: reazioni circolari terziarie (dai dodici ai diciotto mesi)

✤ Caratteristiche principali: esplorazione attiva e intenzionale del mondo esterno. La scoperta è possibile grazie all’evoluzione dei vecchi schemi .

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Stadio sensomotorio- sesta fase: funzione simbolica (dai diciotto ai ventiquattro mesi)

✤ Caratteristiche principali: sostituzione delle rappresentazione sensoriale degli oggetti alla rappresentazione cognitiva.

✤ Comparsa del linguaggio

✤ Permanenza dell’oggetto

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Lo stadio preoperatorio (dai 2 ai 7 anni)

✤ Si suddivide in due fasi: dai due a quattro anni ed è definita preconcettuale; dai quattro ai sette anni ed è definita del pensiero intuitivo.

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Stadio preoperatorio- prima fase: preconcettuale (dai 2 ai 4 anni)

✤ Caratteristiche principali: periodo di grandi trasformazioni fra cui l’acquisizione del linguaggio, la scoperta delle relazioni fra gli oggetti e le figure di riferimento

✤ Egocentrismo intellettuale

✤ Animismo infantile

✤ Gioco simbolico

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Stadio preoperatorio- seconda fase: pensiero intuitivo (dai 4 ai 7 anni)

✤ Caratteristiche principali: l’animismo si evolve ed è riferito solo agli oggetti in movimento, il pensiero pre-logico intuitivo porta il bambino a leggere le situazioni in base al momento presente, ignorando l’insieme dei processi.

✤ Il bambino percepisce le caratteristiche quantitative e qualitative degli oggetti in modo separato

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Stadio operatorio concreto (dai 7 agli 11 anni)

✤ Caratteristiche principali: schemi d’azione interiorizzati e reversibili, animismo conferisce vita solo agli oggetti dotati di momenti propri, fino ad arrivare all’artificialismo: tutto è opera dell’uomo.

✤ Pensiero di tipo induttivo, dal particolare al generale.

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Stadio operatorio formale (dagli 11 all’adolescenza)

✤ Caratteristiche principali: animismo superato, gioco del linguaggio, sviluppo esponenziale del pensiero, quest’ultimo diventa astratto secondo il sillogismo logico, da induttivo a deduttivo, ovvero dal generale al particolare.

✤ Egocentrismo metafisico: desiderio di esprimersi ed emergere.

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Lev Vygostky e la scuola storico culturale (1896-1934)

✤ Principale esponente della teoria socio-culturale

✤ Sviluppo del linguaggio

✤ Zona di sviluppo prossimale

✤ Stimolo-mezzo

✤ Interiorizzazione

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La scuola storico-culturale

✤ Portavoce di una psicologia che si renda portavoce delle ricadute sociali del sapere e delle sue applicazioni

✤ Enfasi sulla specificità della mente umana su quella animale e sottolineando la dimensione storico-culturale dei processi cognitivi

✤ Prima specificità è la capacità di usare segni e simboli, una differenza fondamentale fra uomo e animale è la capacità di produrre e utilizzare segni

✤ Funzione linguistica = funzione psichica per eccellenza

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Lo sviluppo del linguaggio

✤ I simboli vengono appresi dal bambino nei primi anni di vita, grazie alle interazioni con l’ambiente sociale. Esigenza primaria di tipo comunicativo con finalità di sopravvivenza e acquisizione di identità specie specifica, fino all’interiorizzazione come guida razionale del proprio comportamento.

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La zona di sviluppo prossimale

✤ Teoria per la quale l’insegnante deve lavorare sulle potenzialità del bambino/ragazzo

✤ E’ la distanza fra il livello di sviluppo effettivo (il livello di sviluppo posseduto per risolvere un compito da solo) e il livello di sviluppo potenziale (ciò che il bambino riesce a fare con l’aiuto di qualcuno più esperto)

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Interiorizzazione

✤ Processo di passaggio dall’interpsichico, ovvero relativo ai rapporti con gli altri, all’intrapsichico relativo ai rapporti di più parti di sé

✤ Vygotskij individua 4 stadi:

1. Il bambino risponde agli stimoli ambientali in modo immediato

2. Usa segni esterni

3. Consapevole del significato e del ruolo dei segni

4. Interiorizzazione

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Stimolo-mezzo

✤ É uno stimolo creato dall’uomo per indirizzare il comportamento verso una data direzione

✤ Es. il nodo al fazzoletto: stimolando la funzione psichica della memoria, induce la persona a ricordare l’azione che doveva svolgere. Il nodo come stimolo mezzo che media il rapporto fra il dover compiere un’azione e l’azione in sé

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U. Bronfenbrenner

✤ Il modello ecologico e la teoria dell’attività

✤ l’ambiente di sviluppo inteso come una serie di cerchi concentrici legati fra loro da relazioni umane, sociali e ambientali.

✤ Il concetto di attività evidenzia le differenze tra lo sviluppo psichico degli animali e quello dell’essere umano

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J.Bruner (1915-2016)

✤ Elabora una teoria definita culturalismo, dove la cultura svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell’individuo

✤ Il soggetto attraverso le relazioni con gli altri, costruisce le prime competenze, che in seguito saranno interiorizzate attraverso il pensiero e il ragionamento

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Il pensiero narrativo

✤ Lo sviluppo cognitivo =capacità di utilizzare strategie per risolvere problemi

✤ Non si realizza attraverso uno schema fisso ma passando da sistemi di pensiero poveri a più elaborati ed efficaci nell’elaborazione delle informazioni

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✤ Individua tre forme di rappresentazione della realtà: l’azione, l’immagine e il linguaggio a cui corrispondono tre tipi di elaborazione cognitiva

1. Rappresentazione esecutiva

2. Rappresentazione iconica

3. Rappresentazione simbolica

Coesistono in modo autonomo

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J. Bruner e l’apprendimento

✤ Apprendimento come un processo attivo

✤ Elementi fondamentali per lo sviluppo della mente umana sono i contesti socio-culturali e simbolici = insieme di significati, segni, simboli, immagini che una cultura produce

✤ Scaffolding (impalcatura): indica l’interazione fra un tutor e una persona meno esperta

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S. Freud (1856-1939)

✤ Fondatore della psicoanalisi

✤ Elabora una teoria scientifica-filosofica, secondo la quale i processi psichici inconsci esercitano influssi determinanti sul pensiero, sul comportamento umano e sulle interazioni fra individui

✤ Ritiene che nei primi anni di vita si costruisca la personalità dell’adulto, che si sviluppa attraverso vari tentativi di affrontare i conflitti che gradualmente si incontrano

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✤ Individua cinque fasi evolutive che si localizzano in altrettante zone erogene, concependo la sessualità come sviluppo.

1. Fase orale (0-18 mesi): caratterizzata dalla suzione e dalla introiezione

2. Fase anale (18 mesi - 3 anni): la capacità di trattenere ed espellere le feci e, la conseguente capacità di controllo, rappresenta il luogo più importante dei desideri

3. Fase fallica (3-5 anni): l’organo conosciuto dal maschio e dalla femmina è il fallo. In questa fase compare il complesso edipico, ovvero l’identificazione del bambino con il genitore dello stesso sesso e il desiderio rivolto al genitore di sesso opposto

4. Fase di latenza (6-12 anni): La sessualità è sopita, il bambino sposta i suoi interessi su attività considerate più accettabili come gli apprendimenti, il gioco, la scuola

5. Fase genitale (12-15 anni): caratterizzata dalle trasformazioni puberali e vede il passaggio all’organizzazione genitale

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E.Erikson (1902-1994)

✤ Elabora una serie di stadi per lo sviluppo umano dall’infanzia all’età adulta; integra alla visione psico-sessuale di Freud la dimensione psico-sociale

✤ Ritiene che lo sviluppo psico-sociale prosegua per tutta la vita della persona

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Stadio dello sviluppo psico-sociale di Erickson

Stadio orale (da 0 a 1 anno): caratterizzato dall’acquisizione della fiducia e sfiducia di base

Stadio anale (da 2 a 3 anni): caratterizzato dal controllo e dalla disciplina che il bambino sperimenta su se stesso

Stadio infantile (da 4 a 5 anni): caratterizzato dal gioco, dove il bambino sperimenta le proprie abilità cognitive e manuali, sperimenta l’imitazione e l’identificazione con i compagni. Nasce anche il senso di colpa

Stadio di latenza (da 6 a 12 anni): prima forma di senso di competenza e efficacia.

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Stadio dello sviluppo psico-sociale di Erickson

Adolescenza (dai 13 ai 20 anni): caratterizzata dal problema di sviluppare un senso di identità stabile

Genitalità (dai 20 ai 35 anni): caratterizzata dall’amore, la necessità di legare la propria individualità quella di altre persone

Dai 35 ai 60 anni : caratterizzata dalla manifestazione della capacità produttiva

Oltre i 60 anni: caratterizzata dall’integrità o dalla disperazione

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Anna Freud (1895-1982)

✤ Affronta il problema delle nevrosi infantili, pone le basi teoriche della terapia con i bambini nel suo scritto “L’io e i meccanismi di difesa”

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Melanie klain (1882- 1960)

✤ Pone la sua attenzione di studiosa sulle nevrosi precoci, il gioco è lo strumento fondamentale di ricerca per comprendere le fantasie e le angosce del bambino

✤ Il bambino vive una condizione di scissione fra la ricerca di oggetti buoni e cattivi, l’unità del soggetto si fonda in un momento successivo.

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✤ Individua e introduce il concetto di posizione, per indicare le modalità di relazione del bambino con gli oggetti.

1. Posizione schizoparanoide (prima del quarto mese di vita) dove si manifesta la frammentazione originaria e affiora l’angoscia data dalla divisione tra oggetti buoni e cattivi

2. Posizione depressiva (dopo il quarto mese di vita) il bambino percepisce la totalità degli oggetti, ovvero non più scissi in buoni e cattivi.

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D. Winnicot (1896- 1971)

✤ Holding: termine intraducibile che indica le azioni di cura e protezione messe in atto dalla madre

✤ Perché il bambino possa vivere in modo sereno la separazione dalla madre è importante che si instauri fra mamma e bambino uno spazio simbolico, ovvero uno spazio di gioco all’interno del quale si inseriscono gli oggetti transizionali

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✤ Il passaggio dalla fase fusione alla fase soggettiva (individuazione) è caratterizzato dalla scoperta da parte del bambino del mondo esterno. Prima considerava gli oggetti esterni “soggettivi”, ovvero una sua creazione, nell’impatto con il mondo esterno il bambino si disillude e riconosce l’alterità perdendo la condizione di onnipotenza

✤ Teoria della personalità: Sé, vero sé e falso sé

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✤ L’adolescenza per Winnicot: necessità di un ambiente sufficientemente buono per crescere; raggiungimento della maturità attraverso il processo di crescita: è necessario che la responsabilità venga assunta dalle figure genitoriali

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R.Spitz (1887-1974)

✤ Identifica tre esperienze esistenziali come criteri organizzatori di alcune tappe dello sviluppo psicologico dell’individuo

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1. Fase pre-oggettuale: il bambino vive ripiegato su se stesso, non differenzia sé dal mondo esterno e in particolare non differenzia se stesso dalla madre

2. Fase dell’oggetto precursore: durante il terzo mese di vita il bambino inizia a riconoscere il volto umano, in particolare occhi e naso. A questa zono il piccolo indirizza dei sorrisi = riconosce il volto della madre come altro da sé

3. Fase dell’oggetto libidico: all’incirca verso l’ottavo mese compare l’angoscia il bambino esprime gioia quando è in compagnia di persone conosciute e timore verso quelle che non conosce = individua l’altro da sé e in ciò che altro differenzia la madre da altri soggetti.

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D.Stern (1934- 2012)

✤ Specializzato nell’Infant Research

✤ Ha colto le caratteristiche delle fasi dello sviluppo del sé, descrivendo i comportamenti dei bambini in modo particolareggiato

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1. Sé emergente: primi due mesi di vita, il bambino è impegnato nella costruzione di un sé emergente mediante la coordinazione del ciclo sonno/veglia, giorno/notte, fame e sazietà. Il rapporto con la madre svolge un ruolo di regolazione fisiologica. All’incirca all’ottava settimana il bambino stabilisce un contatto oculare con il caregiver, il sorriso non è più un riflesso ma una rudimentale risposta sociale

2. Sé nucleare: dal terzo mese il bambino si percepisce come agente, ovvero causa di azioni. Il piccolo interagisce con l’altro e lo concepisce come regolatore dei propri stati fisiologici, emotivi e psicologici.

3. Sé soggettivo: Dal settimo al nono mese, il bambino comprende di avere una mente e, che anche gli altri la posseggono. Inoltre scopre che i contenuti di quest’ultima possono essere condivisi. Da qui deriva lo sviluppo di una teoria della mente, che è alla base di tutti i processi empatici. Lo sguardo dei genitori diviene riferimento sociale.

4. Sé verbale: la comparsa del linguaggio permette al bambino una nuova conoscenza del mondo, un nuovo strumento per comunicare e condividere. Inoltre compare il gioco simbolico e l’imitazione

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J.Bowlby (1907- 1990)

✤ Influenzato dagli studi di Lorenz, imposta una nuova corrente psicologica influenzata dall’etologia (sottolineando l’estrema correlazione fra ambiente e processo evolutivo del soggetto)

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✤ Focalizza l’attenzione sul concetto di attaccamento, sul bisogno del neonato di percepire il contatto fisico ed emotivo con la persona di riferimento sopratutto in situazioni di stress

✤ Individua due tipi di attaccamento: sicuro e insicuro

✤ Il tipo di legame con il caregiver definisce la formazione di modelli operativi interni (MOI), i quali determineranno i comportamenti relazionali futuri

✤ Definisce in tre momenti il processo di separazione dalla figura di riferimento: protesta, disperazione e distacco.

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M. Ainsworth (1913-1999)

✤ Procedura della strange situation, per osservare l’attaccamento madre bambino

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La strange situation

✤ Vengono osservati bambini dai 9 ai 18 mesi

✤ Il piccolo è osservato mentre gioca in una stanza per venti minuti, la presenza dei genitori non è costante, l’esperimento prevede anche la presenza nella stanza di estranei, con lo scopo di ricreare il flusso sociale quotidiano.

✤ Due elementi osservati in particolare: il comportamento esplorativo e le reazioni del piccolo all’allontanarsi e al ritorno dei caregiver

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La strange situation

✤ Sulla base degli elementi osservati si classifica il pattern di attaccamento:

1. Attaccamento sicuro: la madre risponde alla richieste del piccolo, quest’ultimo esplora l’ambiente circostante e alterna momenti di vicinanza. Mostra segni di disagio alla separazione ma si lascia consolare

2. Attaccamento insicuro-evitante: la madre è rifiutante nei riguardi del bambino, quest’ultimo mostra comportamenti di distacco e di indifferenza alla separazione

3. Attaccamento insicuro-ansioso ambivalente: la madre non è prevedibile nelle risposte che darà al suo bambino, quest’ultimo è incerto rispetto alla disponibilità materna, prova forte disagio per la separazione ed si dimostra inconsolabile

4. Attaccamento disorganizzato: la madre non riesce a rispondere ai richiami del bambino, ha azioni contraddittorie e instabili. Il bambino è disorientato

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H.Harlow (1905- 1981)

✤ Studiò gli effetti sulle scimmie rhesus della separazione dalla madre e l’isolamento sociale.

✤ Cuccioli posti in compagnia di due madri fantoccio: la prima costruita in fil di ferro con un biberon, la seconda in spugna. Le scimmiette si rifugiavano presso il fantoccio di spugna, in quanto morbido e caldo al contatto; nonostante il surrogato in ferro avesse il cibo.

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Cosa sono le emozioni?

✤ Le emozioni sono reazioni contemporanee di alterazioni comportamentali, fisiologiche e cognitive. Si caratterizzano come transizioni con l’ambiente e processi di relazione con l’altro

Alterazioni comportamentali:(reazioni di fuga,

attacco oimmobilizzazione).Alterazioni cognitive:

(relativamente ai contenuti,ad esempio pensieri

aggressivi).

Alterazioni fisiologiche:

Modificazioni del battito cardiacoe respiratorio,

secrezioni ormonali, tensione muscolare,

ecc…

D. Fedeli, Pedagogia delle emozioni, 2013, p.38

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Le funzioni delle esperienze emotive

✤ Intrapsichica

✤ Formazione del senso del sé

✤ Comunicativa

Prendere consapevolezza della

realtà in relazione alle

proprie idee, emozioni e aspettative

Le esperienze di regolazione emotiva

Vissute da un bambino nelle interazioni con gli altri determinano

l’idea di Sé

Le emozioni permettono alle persone

Di veicolare messaggi in modo più efficace

Rispetto al linguaggio verbale

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L’evoluzione dell’empatia

DistressEmpatico

Empatia Primitiva

EmpatiaMatura

Empatia Esistenziale

Nido Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria

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L. A. Sroufe

✤ Principale esponente della teoria della differenziazione emotiva: l’individuo possiede sin dalla nascita un corredo emotivo indifferenziato che si differenzierà con lo sviluppo dell’individuo stesso

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Lo sviluppo delle emozioni (2000)

✤ Individua 8 stadi:

Primo stadio: il bambino è invulnerabile agli stimoli esterni, compaiono dei precursori delle emozioni

Secondo stadio (fino al 3 mese): il bambino diventa sensibile alle stimolazioni esterne a cui risponde con meccanismi preprogrammati, as es. vocalizzi

Terzo stadio (dai 3 ai 6 mesi): compare il sorriso sociale, comincia una vera vita emotiva perché supportata da contenuto cognitivo

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Quarto stadio (dai 7 ai 9 mesi): differenziazione delle emozioni fra cui gioia, rabbia, sorpresa

Quinto stadio (dai 9 ai 12 mesi): periodo dell’attaccamento

Sesto stadio ( dai 12 ai 18 mesi): stadio della sperimentazione

Settimo stadio (dai 18 ai 36 mesi): si sviluppa la coscienza del sé e delle emozioni corrispondenti (vergogna, affetto per se stessi, la vergogna) in risposta alla tensione fra attaccamento e separazione

Ottavo stadio (dai 3 ai 5 anni): cominciano le espressioni di emozioni complesse, comprende le conseguenze delle sue emozioni e inizia a modularle e a nasconderle

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C.E.Izard (1923-2017)

✤ Promotore della storia differenziale

✤ Il bambino possiede sin dalla nascita un corredo emotivo, costituito da emozioni di base quali la rabbia, la gioia, la tristezza, il disprezzo.

✤ L’emozione è un’organizzazione innata e motiva un comportamento

✤ Le emozioni sono influenzate dalle esperienze e dall’apprendimento

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L’adolescenza

✤ Adolescenti come gruppo sociale

✤ Questione giovanile

✤ Caratteristiche dell’adolescenza: biologiche, psicologiche, sociali

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Peter Blos- L’adolescenza in prospettiva psicoanalitica

✤ Individua 4 sfide:

1. Secondo processo di individuazione

2. Rielaborazione e controllo dei traumi infantili

3. Continuità dell’io

4. Formazione dell’identità sessuale

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Suggestioni bibliografiche

✤ A.E. Berti-A.S. Bombi, Corso di psicologia dello sviluppo, il Mulino

✤ A.E. Berti-A.S. Bombi, Introduzione alla psicologia dello sviluppo, il Mulino

✤ C. Morabito, Introduzione alla storia della psicologia, Ed. Laterza

✤ G.B. Vicario, Psicologia generale, ed. Laterza

✤ F. Cambi, Manuale di storia della pedagogia, ed. Laterza

✤ TFA insegnante di sostegno, ed. Simone 2020

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Domande?

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“Grazie per l’attenzione”.

–dott.ssa Ilenia Barbuto