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“Il reciproco amore fra chi apprende e chi insegna è il primo e più importante gradino verso la conoscenza.”
Erasmo da Rotterdam
PROGRAMMAZIONE DELLA CLASSE III Q
A.S. 2013/2014
COORDINATORE: Prof.ssa Carmela Lucisano
Documento predisposto
dal Consiglio di classe della
III sez. Q
per la programmazione didattico-educativa
dell’anno scolastico 2013/2014Contenuto:
1. Composizione del Consiglio di classe
2. Composizione della classe
3. Presentazione della classe
4. Obiettivi educativi e formativi
5. Obiettivi generali del corso di studi
6. Obiettivi disciplinari e contenuti
7. Metodologie
8. Materiali e strumenti didattici
9. Verifiche
10. Valutazione
11. Attività integrative e di recupero
12. Rapporti con le famiglie
ELENCO DELLE DISCIPLINE E DEI RISPETTIVI DOCENTI
• RELIGIONE CATERINA FORTANI
• ITALIANO CARMELA LUCISANO
• INFORMATICA GIOVANNI CAMA
• INGLESE FRANCESCA POLIMENI
• STORIA e FILOSOFIA LUCIANO TRIPEPI
• MATEMATICA E FISICA PAOLO MERCURIO
• SCIENZE MARIA ROSA PRATTICO'
• DISEGNO e STORIA dell’ARTE SANTINA BEVACQUA
• SCIENZE MOTORIE BRUNO LAGANA'
Composizione della classe
La classe è composta dai seguenti allievi:
1) Araco Carmelo
2) Argirò Antonio
3) Arrigo Giorgio
4) Biasi Bruno
5) Castellani Fabio
6) Cavalli Luigi
7) Dattola Samuele
8) De Leo Elisa
9) Erovereti Filiberto
10) Falcomatà Nicola
11) Ielo Riccardo
12) Licastro Dario
13) Lo Giudice Laura
14) Magotti Azeglio
15) Malavenda Fabio
16) Migale Alessandro
17) MInniti Giovanna
18) Nucera Lucio
19) Pangallo Azzurra
20) Romeo Aleksandra
21) Russo Matteo
22) Scerra Daniele
23) Scopelliti Stefano
24) Strati Silvia
25) Tripodo Rocco
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe III Q è composta da 25 alunni, tutti provenienti dal nucleo iniziale. L’analisi della situazione di partenza della classe è stata effettuata attraverso momenti di discussione, esercizi individuali alla lavagna e test di ingresso tendenti a verificare i prerequisiti e dunque il livello di partenza dei discenti in relazione alle competenze, alle conoscenze e alle capacità. Dagli elementi acquisiti, dal punto di vista cognitivo , i livelli di partenza risultano eterogenei. Presenti elementi di spicco; la maggior parte degli allievi presenta una preparazione di base nell’insieme soddisfacente, pochi elementi scarsa e frammentaria dovuta a carenze strutturali pregresse. Quasi tutti sembrano rispondere positivamente ai richiami e alle varie sollecitazioni e dimostrano interesse ad allargare e approfondire le conoscenze ed a colmare lacune e superare difficoltà. La classe risulta sul punto di vista disciplinare abbastanza corretta. In questa prima fase dell’anno il gruppo classe ha messo in luce un comportamento vivace, ma sostanzialmente responsabile. In buona parte la classe mostra, infatti, viva adesione alla vita scolastica; nel complesso gli alunni rispondono positivamente alle sollecitazioni relativamente a quasi tutte le discipline assumendo un atteggiamento attivo e motivato. Dai test d'ingresso emergono gravi carenze in informatica, le cui origini sono da ascrivere ad una non oragnica preparazione di base per la maggior parte degli allievi. Il consiglio ha piena consapevolezza, che , attraverso un impegno costante, finalizzato anche al consolidamento del metodo di studio, gli allievi possono raggiungere gli obiettivi disciplinari, anche se ognuno in misura differenziata in base al livello di partenza e alle abilità individuali.
Il Consiglio di classe, dopo aver analizzato la situazione di partenza, nella riunione del 09/10/2013, ha definito la struttura della programmazione didattico-educativa per l'a.s. 2013/2014, comprendente le finalità formative, gli obiettivi didattici generali, le metodologie e gli strumenti operativi, le programmazioni disciplinari per moduli e per nuclei tematici ed assi culturali, modalità e criteri di verifica e di valutazione, le ipotesi di attività extracurriculari e l'illustrazione della tematica pluridisciplinare.
OBIETTIVI EDUCATIVI • Favorire la crescita e la promozione umana dell’alunno e della persona attraverso
un’armonica sintesi di saper scientifico�e sapere umanistico
• Maturare una personalità libera, creativa e responsabile pervenendo a un’autentica
consapevolezza di sè
• Sviluppare le capacità di comunicazione e di relazione nei confronti degli altri
• Rispettare le regole della convivenza del gruppo classe
• Riconoscere la centralità dei valori umani che stanno alla base della convivenza civile:
solidarietà, legalità, tolleranza e non violenza.
• Acquisire una mentalità dialogica, tollerante, aperta al confronto democratico, rispettosa delle
opinioni altrui
• Maturare l’amore per la conoscenza concepita come elemento fondante della persona umana
OBIETTIVI FORMATIVI
• Acquisire un metodo di studio interdisciplinare finalizzato a garantire una sintesi unitaria del
sapere
• Acquisire gli strumenti conoscitivi necessari all’interpretazione del reale
• Acquisire la padronanza linguistica atta a garantire la comprensione e la produzione scritta e
orale di testi
• Acquisire abilità spendibili in situazioni concrete
• Potenziare le capacità intuitive e logico-deduttive
• Potenziare le capacità di sintesi e di rielaborazione personale di contenuti generali e specifici
• Maturare la tendenza a operare delle scelte formulando giudizi personali �
• Valorizzare l’impegno, l’interesse e in genere un atteggiamento problematico nei confronti di
tutte le discipline
• Promuovere la conoscenza dei fondamenti di cittadinanza e la capacità di orientarsi
attivamente ed autonomamente nel complesso mondo sociale e politico contemporaneo
• Acquisire la consapevolezza dell’organicità della cultura mediterranea ed europea,al di là
delle differenze etniche
• Conoscere la storia,la struttura ed i principi fondamentali della Costituzione italiana
OBIETTIVI GENERALI DELL’INDIRIZZO DI STUDI
• Promuovere la coscienza critica sul ruolo e sull’incidenza del sapere tecnologico e
scientifico
• Consolidare la conoscenza di concetti, procedure, linguaggi (non solo verbali) in senso
pluridisciplinare
• Promuovere la capacità di individuare e definire in maniera sequenziale un problema, al fine
di coglierne i dati essenziali
• Sviluppare la capacità di cogliere i fenomeni della scienza e delle tecnologie come prodotti
del pensiero e, quindi, contestualizzarli, storicizzarli e interpretarli
• Valorizzare, in situazioni di laboratorio, la capacità di collegare gli aspetti teorici dei saperi
con gli aspetti pratico-applicativi e la capacità di organizzare il lavoro di gruppo in modo
autonomo efficace e responsabile al fine di consentire la crescita del gruppo come insieme di
più contributi individuali
• Favorire la capacità di collaborare all’individuazione delle proprie attitudini e alla
promozione delle proprie competenze e la consapevolezza nell’accettare le difficoltà di
percorso come necessarie al processo di apprendimento e di formazione
OBIETTIVI DISCIPLINARI TRASVERSALI
CONOSCENZE
• Conoscere i nuclei fondamentali delle discipline e il loro statuto epistemologico
• Raggiungere un livello di preparazione tale da consentire agli alunni di superare la pura
conoscenza del dato acquisito, per inserirlo in un contesto pluridisciplinare
• Conoscere gli alfabeti disciplinari sul duplice versante dei contenuti e metodi (termini,
simboli, concetti, regole, procedimenti)
• Conoscere i linguaggi specifici
COMPETENZE
• Saper individuare e utilizzare linguaggi specifici e la complessità delle espressioni culturali
• Saper argomentare in modo organico e completo
• Saper eseguire procedimenti logici
• Saper leggere i testi, analizzarli, contestualizzarli e interpretarli,
• Saper operare sintesi globali
• Saper utilizzare un metodo corretto e flessibile, efficace sia dal punto di vista cognitivo che
operativo
• Saper formulare un proprio giudizio critico motivato
• Saper effettuare opportuni collegamenti interdisciplinari
• Saper utilizzare e integrare conoscenze-competenze riferibili a più aree della formazione
scolastica
• Saper usare criteri e procedure di lavoro in maniera corretta e funzionale
CAPACITA’
• Capacità di valutare e autovalutarsi
• Capacità di progettare
• Capacità di essere originale e creativo
• Capacità di eseguire, applicare, controllare i procedimenti
• Capacità di affrontare autonomamente e criticamente le situazioni problematiche di varia
natura
• Capacità di comunicare attraverso differenti linguaggi
METODOLOGIE
La metodologia e le strategie didattiche sono finalizzate alla valorizzazione delle attitudini dei
discenti, allo sviluppo delle loro potenzialità, nonché al recupero sistematico delle carenze,
adeguando la didattica ai diversi stili cognitivi.
Le unità di lavoro saranno sviluppate attraverso una didattica dialogata in cui l’intervento degli
alunni è previsto non solo in fase di verifica, ma anche in sede di spiegazione, suscitando così un
continuo interesse per gli argomenti presentati sia in maniera problematica, sia attraverso la
tradizionale lezione frontale.
Il lavoro sarà imperniato sui libri di testo evitando così il rischio per i ragazzi di trovarsi senza punti
di riferimento, ma si avvarrà anche di strumenti didattici flessibili, in grado di consentire agli alunni
di organizzare ed elaborare le varie conoscenze.
Il criterio della gradualità accompagnerà di continuo l’approccio metodologico, insieme all’utilizzo
di un linguaggio chiaro e all’esplicitazione di procedure e metodi con esempi, applicazioni ed
esercizi.
In sintesi i metodi adottati sono i seguenti: Lezione frontale – Lezione discussa - Lavoro di gruppo -
Schemi concettuali – Ricerche – Questionari – Esercizi applicativi –– Attività di laboratorio –
Partecipazione a dibattiti e conferenze – Lettura guidata di testi – Partecipazione a visite guidate e al
viaggio d‟istruzione.
MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI
Libri di testo - Libri di lettura e consultazione - Mezzi audiovisivi – Fotocopie - Articoli di stampa –
Dizionari – Laboratori - Software multimediali - Internet
AREA DI PROGETTO
Il Consiglio di Classe propone di individuare percorsi pluridisciplinari all’interno di un’area
tematica dal titolo IL SIMBOLO: linguaggi e valenze semantiche
Le facce della semiotica : La semiotica è soprattutto una scienza della significazione, che studia i processi e le modalità attraverso cui qualcosa assume significatività per qualcuno. Tre modi di intendere l’interpretazione a) Come scavo ermeneutico :Metodologia di analisi e critica dei testi, esplicitazione del senso profondo a partire dalle sue manifestazioni
b) Come ricerca epistemologica: Studio delle condizioni della conoscenza scientifica e dei metodi per raggiungere tale conoscenza
c) Come attività proiettiva: Dall’individuazione del problema alla prefigurazione delle soluzioni possibili e delle conseguenze ipotizzabili.
Disciplina: INGLESE-LATINO-ITALIANO-RELIGIONE-FISICA-STORIA-FILOSOFIA-
MATEMATICA-INFORMATICA.
OBIETTIVI
• Capacità di leggere e decifrare testi di interesse culturale, storico e scientifico • Sviluppo e potenziamento della capacità di sintesi e rielaborazione di un testo • Saper esprimere un’opinione personale o effettuare un commento critico • Produrre enunciati scritti comprensibili e grammaticalmente corretti
OBIETTIVI GENERALI
• Insegnare a vedere il senso delle cose-insegnare a sviluppare il senso del progettare
• Affinare la sensibilità e il gusto estetici nell’approccio alle espressioni letterarie,
artistiche e figurative
• Cogliere la specificità dei linguaggi
• Cogliere la funzione conoscitiva delle diverse forme del sapere
• Stimolare il gusto della scoperta e dell’esplorazione culturale
• Acquisire la prospettiva storica e la capacità di orientamento spazio – temporale
• Acquisire una mentalità e una struttura di ragionamento necessarie per interpretare la realtà.
• Valorizzare il momento del confronto nel rispetto del pluralismo ideologico
• Comprendere la valenza dei fenomeni culturali e delle teorie filosofiche nelle loro
articolazioni
• Acquisire la capacità di analizzare un tema trasversale alla periodizzazione temporale e di
formulare giudizi attraverso la lettura di testi e brani stimolanti la riflessione
• Saper interpretare e confrontare eventi e concetti e operare collegamenti interdisciplinari
• Storicizzare la tematica, comprendendone la funzione nell’immaginario collettivo e nella
cultura di un’epoca
• Comprendere analogie e differenze tra opere, anche di discipline diverse, tematicamente
confrontabili
• Riconoscere la continuità di elementi tematici attraverso il tempo
• Potenziare l’acquisizione di una cultura scientifica di base che permetta agli studenti una
visione critica ed organica della realtà sperimentale.
• Stimolare negli allievi riflessioni su temi che oltre al primario valore scientifico e
all’interesse epistemologico abbiano anche una rilevanza sociale.
• Ampliare la conoscenza dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica, che si
articolano in un continuo rapporto tra costruzione teorica e realizzazione degli esperimenti
con concreta consapevolezza della particolare natura dei metodi della fisica
ATTIVITA’ INTEGRATIVE ALLA PROGRAMMAZIONE
• INTERVENTI DIDATTICO-EDUCATIVI PER LA VALORIZZAZIONE DELLE
ECCELLENZE: Olimpiadi e gare di Scienze naturali e Giochi della Chimica,di Matematica
ed Italiano; progetti a cura dei Dipartimenti di Scienze naturali, Matematica e Fisica
(triennio) per la preparazione ai test universitari;
• ATTIVITA’ DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE;ATTIVITA’ DI EDUCAZIONE
AMBIENTALE;ATTIVITA’ PRESSO il LABORATORIO CHIMICO-BIOLOGICO E
AMBIENTALE;
• Attività in lingua inglese, quali corsi di preparazione al PET; Stages, eventuali
rappresentazioni in lingua straniera.
• Progetto Calabria, percorso etno-antropologico-percorso letterario.
• Eventuali iniziative di valenza culturale in itinere.
VERIFICHE
Gli strumenti di verifica, volti a misurare i livelli di apprendimento in termini di “sapere” e di
“saper fare”, saranno differenziati nella tipologia: esercitazione in classe, relazioni, produzione di
schemi e schede di sintesi, discussioni guidate e/o spontanee, questionari, prove strutturate, saggio
breve, articolo di giornale, analisi testuale, interrogazioni frontali, esercitazioni alla lavagna, temi e
saggi a trattazione sintetica di argomenti, risoluzione di problemi, quesiti a risposta singola o
multipla.
I diversi metodi di verifica saranno utilizzati alla luce di un criterio di flessibilità, adeguandoli alla
classe e ai singoli alunni.
In vista della valutazione sia periodica che finale, la verifica di tipo sommativo sarà a conclusione
di una certa attività o unità di lavoro per verificare oggettivamente le conoscenze acquisite. La
correzione delle prove scritte dovrà avvenire entro 15 giorni dal loro svolgimento.
VALUTAZIONE
Nelle valutazione si terrà conto dei seguenti elementi:
• La conoscenza dei dati ;
• La comprensione del testo;
• Le capacità logiche, di argomentazione e di rielaborazione personale;
• La capacità di orientarsi nella discussione sulle tematiche trattate e di intervenire
con pertinenza;
• Il controllo della forma linguistica secondo i vari registri;
• La capacità di cogliere e operare interrelazioni tra i saperi;
• Il grado di autonomia raggiunto nel lavoro individuale e di gruppo.
Per i criteri di verifica e di valutazione di ciascuna tipologia di prova e per ciascuna
disciplina,nonchè per i criteri di attribuzione del credito scolastico, si rimanda alle specifiche
griglie approntate in seno ai dipartimento disciplinari e approvate dal Collegio dei Docenti.
La valutazione deve tenere conto di:
• Impegno
• Partecipazione attiva e costruttiva
• Capacità di comunicazione
• Acquisizione di competenze professionali
• Acquisizione di un linguaggio specifico
• Rafforzamento di un metodo di lavoro
• Capacità di analizzare, sintetizzare e produrre testi scritti
• Progressi rispetto ai livelli di partenza
• Partecipazione a progetti inseriti nel POF
• Partecipazione ad Olimpiadi e gare
INTERVENTI PER L’ESERCIZIO DEL DIRITTO ALLO STUDIO E PER LE PARI
OPPORTUNITÀ
1: Potenziamento dell’offerta formativa
Durante l’anno scolastico si programmeranno attività diversificate, di recupero in orario
antimeridiano (recupero curriculare in itinere) ogni volta che i docenti del Consiglio di Classe
ritengano opportuno predisporre una pausa didattica (che verrà registrata sul registro del docente);
per gli altri alunni saranno offerte proposte di consolidamento e potenziamento.
Altre strategie di recupero o sostegno a beneficio dei ragazzi che dovessero presentare difficoltà nel
processo di apprendimento saranno il tutoraggio tra pari, i gruppi di lavoro su vari livelli, la
differenziazione delle strategie di insegnamento con utilizzo di materiali e metodi alternativi, il
ricorso a brevi interventi individualizzati a favore del singolo, lo sportello didattico e metodologico,
corsi di recupero pomeridiani.
Attività di recupero
Per gli allievi in lieve difficoltà, l'attività di recupero sarà svolta in classe, nelle ore curriculari.
Periodicamente si potrà proporre il “tutoraggio tra pari”, ovvero delle esercitazioni collettive da
svolgere in gruppi strutturati in modo tale che alcuni studenti “tutor” possano guidare quelli con
maggiori difficoltà.
Per coloro che invece presentino gravi lacune, l'attività di recupero sarà svolta nelle ore
pomeridiane, secondo le modalità predisposte dalla scuola.
Continuità sul piano organizzativo, educativo, didattico.
È prevista l’attivazione dello sportello didattico in presenza messo a disposizione dalla scuola su
richiesta degli allievi o su suggerimento dei docenti, per chiarimenti, delucidazioni o
approfondimenti su unità didattiche o comunque argomenti specifici e circoscritti. Si sottolinea
l’importanza di tale forma d’intervento soprattutto nel caso di eventuali assenze per malattia degli
allievi.
Si specifica che comunque ogni intervento curriculare o extracurriculare dovrà essere
individualizzato, per quanto riguarda sia la disciplina, sia l’allievo.
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
I rapporti con le famiglie saranno gestiti secondo le seguenti modalità:
• colloqui individuali antimeridiani
• incontri scuola – famiglia pomeridiani ( dicembre – aprile)
• schede informative ( novembre - marzo) per la comunicazione delle insufficienze
• pubblicazione sul sito web della scuola del POF e delle comunicazioni relative agli allievi
• illustrazione iniziale del contratto formativo
• informazioni finali sul documento del consiglio di classe
Altre occasioni di incontro con i genitori potranno in ogni momento essere richieste dai docenti
sulla base di particolari esigenze che dovessero emergere nel corso dell’anno scolastico
relativamente ai singoli alunni o alla collettività della classe.
NB Al presente documento sono allegate le singole programmazioni disciplinari
Il Consiglio di classe
RELIGIONE CATERINA FORTANI
ITALIANO CARMELA LUCISANO
INFORMATICA GIOVANNI CAMA
INGLESE FRANCESCA POLIMENI
STORIA e FILOSOFIA LUCIANO TRIPEPI
MATEMATICA E FISICA PAOLO MERCURIO
SCIENZE MARIA ROSA PRATTICO'
DISEGNOe STORIA Arte SANTINA BEVACQUA
SCIENZE MOTORIE BRUNO LAGANA'
Liceo Scientifico Statale “L. da Vinci” - Reggio Calabria 2013/2014
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FINALITÀ
La didattica mira:
Acquisire la padronanza del disegno “grafico/geometrico” come linguaggio e strumento di
conoscenza che si sviluppa attraverso la capacità di vedere nello spazio, effettuare confronti,
ipotizzare relazioni, porsi interrogativi circa la natura delle forme naturali e artificiali.
Utilizzare il linguaggio“grafico/geometrico” per imparare a comprendere, sistematicamente e
storicamente, l'ambiente fisico in cui vive. La padronanza dei principali metodi di
rappresentazione della geometria descrittiva e l’utilizzo degli strumenti propri del disegno
sono anche finalizzati a studiare e capire i testi fondamentali della storia dell'arte e
dell’architettura.
COMPETENZE
L'alunno deveessere in grado di:
leggere le opere architettoniche e artistiche per poterle apprezzare criticamente e saperne
distinguere gli elementi compositivi, avendo fatto propria una terminologia e una sintassi
descrittiva appropriata;
acquisire confidenza con i linguaggi espressivispecifici ed essere capace di riconoscere i valori
formali non disgiunti dalle intenzioni e dai significati, avendo come strumenti di indagine e di
analisi la lettura formale e iconografica;
collocare un’opera d’arte nel contesto storico-culturale, sia di riconoscerne i materiali e le
tecniche, i caratteri stilistici, i significati e i valori simbolici, il valore d’uso e le funzioni, la
committenza e la destinazione.
Attraverso lo studio degli artisti e delle opere fondamentali, lo studente matura una chiara
consapevolezza del grande valore della tradizione artistica che lo precede, cogliendo il significato e il
valore del patrimonio architettonico e culturale, non solo italiano, e divenendo consapevole del ruolo
che tale patrimonio ha avuto nello sviluppo della storia della cultura come testimonianza di civiltà
nella quale ritrovare la propria e l'altrui identità.
Lo studio dei fenomeni artistici avrà come asse portante la storia dell’architettura. Le arti figurative
saranno considerate soprattutto, anche se non esclusivamente, in relazione ad essa.
Elementi di storia della città, presenteranno le singole architetture come parte integrante di un
determinato contesto urbano.
PROGRAMMAZIONE di
Disegno e Storia dell'Arte
Classe 3 sez. Q
Docente Bevacqua Santina
Ore settimanali di lezione 2
Totale ore annue 66
Liceo Scientifico Statale “L. da Vinci” - Reggio Calabria 2013/2014
2
ABILITÀ/CAPACITÀ
� Aver acquisito con sufficiente sicurezza le conoscenze previste per le varie classi
� Avere una certa padronanza del linguaggio artistico e saper esporre le conoscenze in modo
sufficientemente chiaro e pertinente
� Saper leggere e descrivere il testo visivo riconoscendone, con la guida del docente, le strutture e
le componenti fondamentali
� Applicare con sufficiente precisione i metodi operativi del disegno geometrico e i metodi di
rappresentazione delle applicazioni della geometria descrittiva
� Aver acquisito, attraverso il disegno, una basilare educazione all’osservazione, alla comprensione
e all’applicazione della forma, negli aspetti di bidimensionalità compositiva e tridimensionalità
spaziale
� Saper correlare l’opera esaminata al contesto socio-culturale nel quale si è formata ed
all’eventuale rapporto con la committenza
� Saper applicare le tecniche acquisite anche nell’analisi di testi non noti, ma confrontabili nella
struttura con quelli studiati
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
DI S E G N O
Nella terza classe oltre allo studio sistematico della Teoria delle ombre (figure piane, solidi geometrici
e volumi architettonici),si affronterà la tecnica della rappresentazione dello spazio attraverso lo
studio dell'assonometria di figure piane, solidi geometrici e volumi architettonici anche in rapporto
alle opere d’arte;si analizzeranno i fondamenti per l’analisi tipologica, strutturale, funzionale e
distributiva dell’architettura.
Assonometrie, sviluppo di solidi, ombre in assonometria, Prospettiva di semplici solidi MODULO 1 L'ASSONOMETRIA
Prerequisiti Conoscenze elementari di geometria proiettiva; padronanza delle proiezioni
ortogonali.
Essere in grado di rappresentare modelli teorici e oggetti reali utilizzando le
proiezioni ortogonali, nel rispetto delle convenzioni grafiche.
Obiettivi - Usare il metodo dell'assonometria per rappresentare figure piane e solidi
semplici e composti di modelli teorici e oggetti reali.
- Usare in modo opportuno i vari tipi di assonometria.
Metodologia Lezione frontale. Applicazioni grafiche. Indicazioni operative. Spiegazioni
animate.
Strumenti Libro di testo. Attrezzi per il disegno. Oggetti reali. DVD-ROM
Verifiche Esercitazioni e prove grafiche in classe. Interrogazioni.
Liceo Scientifico Statale “L. da Vinci” - Reggio Calabria 2013/2014
3
U.d. A. 1.1 Le rappresentazioni assonometriche
Contenuti Elementi di riferimento. Tipi di assonometrie. Norme generali. Criteri
d’impostazione.Metodi esecutivi.
Assonometria di semplici solidi geometrici Assonometria di solidi e/o strutture architettoniche e/o oggetti di design
MODULO 2 LA TEORIA DELLE OMBRE APPLICATA ALLE ASSONOMETRIE
Prerequisiti Aver conseguito la capacità di rappresentare modelli geometrici e oggetti reali mediante le proiezioni assonometriche..
Obiettivi - Saper applicare le procedure costruttive della teoria delle ombre per
esaltare gli effetti tridimensionali di una assonometria.
Metodologia Lezione frontale. Applicazioni grafiche. Indicazioni operative. Spiegazioni
animate.
Strumenti Libro di testo. Attrezzi per il disegno. Oggetti reali. DVD-ROM.
Verifiche Esercitazioni e prove grafiche in classe. Interrogazioni.
U.d.A.2.1 Le ombre in assonometria Contenuti Inclinazione e direzione dei raggi proiettanti. Costruzioni-modello.
MODULO 3 LA PROSPETTIVA
Prerequisiti - Essere in grado di rappresentare modelli teorici e oggetti reali utilizzando le
proiezioni ortogonali, nel rispetto delle convenzioni grafiche.
Obiettivi - Saper scegliere la posizione degli elementi fondamentali (PV, LO ecc.) e il
metodo esecutivo di rappresentazione prospettica più adatto da
rappresentare.
- Saper modificare i parametri della prospettiva per ottenere una diversa
visione prospettica.
Competenze - Acquisire competenze nell'applicazione della prospettiva al metodo delle
proiezioni ortogonali, per il disegno di modelli geometrici e oggetti reali.
- Riconoscere la presenza degli elementi della prospettiva in una
rappresentazione grafica e/o fotografica.
- Conoscere gli elementi fondamentali per poter rappresentare in
prospettiva un modello geometrico e/o un oggetto reale.
Metodologia Lezione frontale. Applicazioni grafiche. Indicazioni operative. Spiegazioni
animate.
Strumenti Libro di testo. Attrezzi per il disegno. Oggetti reali. DVD-ROM
Liceo Scientifico Statale “L. da Vinci” - Reggio Calabria 2013/2014
4
Verifiche Esercitazioni e prove grafiche in classe. Interrogazioni.
3.1 Le rappresentazioni prospettiche
Contenuti Elementi di riferimento. Tipi di prospettive. Norme generali. Criteri
d’impostazione.Metodi esecutivi.
Prospettiva di semplici solidi Tempi 30 lezioni 30 ore
STORIA DELL’ARTE La Storia dell’arte ha come obiettivo lo studio della storia dell’architettura e della cittàdeclinato
secondo la didattica più adeguata al contesto di apprendimento della classe e del monte ore
disponibile, privilegiando il più possibile l’approccio diretto all’opera d’arte.
Dal Rinascimento al Manierismo
MODULO 1. IL primo Rinascimento
Prerequisiti: - Conoscere i caratteri generali del Gotico italiano,soprattutto per quel
che attiene alle tecniche architettoniche, alle esperienze artistichee a quelle
culturali riconducibili alle varie correnti del Gotico Internazionale.
- Conoscere le principali caratteristiche della cultura classica, greca e
romana.
- Conoscere i cenni fondamentali della cultura italiana ed europea della
prima metà del Quattrocento.
Obiettivi - Introdurre il concetto di Rinascimento all’interno delle della più generale
cornice storica e culturale del ‘400.
- Storicizzare il concetto di prospettiva scientifica quale strumento di
rappresentazione della realtà tridimensionale su un piano
bidimensionale.
- Conoscere le personalità artistiche dei grandi protagonisti dell’arte
fiorentina del primo Rinascimento, sapendone descrivere le singole opere
e argomentandone in modo adeguato le novità formali, le peculiarità
stilistiche e le tecniche realizzative.
- Sensibilizzare lo studente verso le complesse tematiche quattrocentesche
inerenti alla ricerca architettonica e urbana.
Contenuti Il Rinascimento a Firenze. - La nuova concezione dell’arte.La conquista dello spazio reale. Filippo
Brunelleschi.
- L’invenzione della prospettiva e le sue prime applicazioni in campo
artistico. La pittura a Firenze agli inizi del Quattrocento: Masaccio.
- La scultura. Donatello.
Liceo Scientifico Statale “L. da Vinci” - Reggio Calabria 2013/2014
5
MODULO 2. IlRinascimento delle corti italiane
Prerequisiti: - Conoscere i caratteri del recupero dell’antico
nell’ambito del primo
Rinascimento.
- Conoscere le caratteristiche della storia e della società italiane ed
Europe del XV secolo.
- Saper analizzare e contestualizzare le opere figurative.
Obiettivi - Conoscere e approfondire gli sviluppi dell’architettura dopo Brunelleschi.
- Conoscere il valore della città ideale e le realizzazioni urbanistiche.
- Riconoscere gli elementi che caratterizzano la ricerca naturalistica dell’arte
fiorentina degli ultimi decenni del XV secolo.
Contenuti - L’architettura dopo Brunelleschi. Leon Battista ALBERTI.
- La città ideale: L'architettura e l'urbanistica di Pienza, Urbino e Ferrara. - Gli sviluppi della pittura a Firenze: Paolo Uccello.
- Piero della Francesca.
- Sandro Botticelli.
MODULO 3. Il Cinquecento
Prerequisiti - Conoscere i temi e le linee fondamentali inerenti all’arte e al pensiero del
XV secolo. - Conoscere i fatti relativi alle problematiche politiche e religiose che
interessano l’Europa, e in particolare lo Stato della Chiesa, nei primi
decenni del XVI secolo.
Obiettivi - Individuare le diverse fasi che caratterizzano il percorso artistico di
Leonardo, Bramante, Raffaello, Michelangelo, Giorgione e Tiziano.
- Conoscere alcuni aspetti specifici del Rinascimento maturo: il concetto di
spazio architettonico, l’attenzione per l’antico, l’evoluzione della pala
d’altare.
- Comprendere la funzione propulsiva di alcuni centri artistici: Milano,
Firenze, Roma.
- Acquisire alcuni termini specifici (moti dell’animo, prospettiva aerea,
grottesche, “non finito” michelangiolesco, pittura tonale).
Contenuti - Leonardo da Vinci
- Bramante
- Raffaello
- Michelangelo
- La pittura tonale di Giorgione e di Tiziano.
Liceo Scientifico Statale “L. da Vinci” - Reggio Calabria 2013/2014
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MODULO 3. Il Manierismo
Prerequisiti - Aver assimilato i contenuti dei capitoli precedenti. - Conoscere le nozioni riguardo all'arte greco-romana.
Obiettivi - Comprendere il complesso e articolato fenomeno del Manierismo.
- Conoscere la produzione artistica dei principali artisti del Manierismo
italiano
- Distinguere i caratteri stilistici, tematici e compositivi comuni a più artisti
da quelli più personali.
- Acquisire alcuni termini specifici (serliana, Controriforma …).
Contenuti - Origini del Manierismo.
- La scultura: Benvenuto Cellini
- Giorgio Vasari.
- Andrea Palladio
Tempi 30 lezioni 30 ore
ARTE E TERRITORIO
In coerenza con la programmazione didattica saranno promossi la conoscenza, la valorizzazione e il
rispetto dei beni culturali, artistici, storici e archeologici a partire dal territorio di appartenenza.
Verranno proposte uscite sul territorio comunale,visite guidate, conferenze, mostre e attività
musealiogniqualvolta se ne presenti l'oppotunità e/o la necessità, pensate come occasioni educative
per vivere meglio il territorio in maniera attiva e partecipe, sperimentando sul campo nozioni
apprese in classe.
Si indicano delle possibili attività da svolgersi al di fuori della struttura scolastica quali:
� Visita a quartieri della città che rivestono particolare interesse sotto il profilo architettonico,
storico, artistico.
� Visite a istituzioni, musei, luoghi di culto, cantieri di interesse nell’ambito culturale-
tecnologico.
DIDATTICA
STRATEGIE E METODOLOGIE DIDATTICHE COMUNI
Ogni docente ha la libertà nella sceltadelle strategie e metodologie didattiche più
appropriate valide per il successo educativo.
Vengono qui sintetizzate:
� Lezione frontale
� Lezione interattiva in PowerPoint
� Correzione ed analisi degli errori commessi nelle verifiche
Liceo Scientifico Statale “L. da Vinci” - Reggio Calabria 2013/2014
7
� Revisione periodica degli elaborati grafici
� Partecipazione ad eventuali conferenze o incontri con esperti
� Libro di testo, letture critiche, schemi predisposti dal docente
� Lavori di gruppo
� Documentazioni iconiche: foto, diapositive, video, visite a mostre o musei, ecc.
� Laboratorio di disegno, Laboratorio multimediale, Biblioteca di istituto
� Visite di istruzione (da definirsi)
� Recuperi in itinere dove e quando necessari
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
� Esercitazioni grafiche in classe e/o a casa
� Esercizi e lavori di approfondimento a casa
La valutazione terrà conto:
� dei risultati dell’apprendimento ottenuti nelle prove sommative
� impegno
� partecipazione al dialogo educativo
� progresso nell’apprendimento rispetto al livello di partenza
Quale strumento di valutazione si adopereranno le seguenti tipologie di verifiche:
� interrogazioni
� sondaggi dal posto
� esercitazioni in classe
� prove strutturate
Si esplicitano per il livello di sufficienza i seguenti requisiti: conoscenza e comprensione
degli elementi di base della disciplina, esposizione corretta e sufficientemente organica,
applicazioni nel complesso corrette.
Per il livello di eccellenza si richiedono conoscenze approfondite, capacità di analisi e sintesi
adeguatamente raffinate, intuito e autonomia nella risoluzione delle questioni proposte e
nella rielaborazione critica, anche di fronte a situazioni complesse,diversificate da quelle
note, rigore logico ed espressivo con padronanza del lessico specifico.
Verifiche di quadrimestre:
Le prove di verifica nel corso dell'anno avranno specifici scopi di accertamento di conoscenze,
capacità e competenze. In tal senso, si propone una griglia di valutazione delle prove grafiche con la
quale si suggerisce il peso da assegnare alle diverse capacità e competenze. (ALLEGATO n.1)
Per la valutazione, essendo il voto di “Disegno e Storia dell’arte” un voto unico, il numero delle prove
scritto/grafiche saranno di norma tre per quadrimestre ed almeno due per allievo (Delibera n.
36/1112). Duesaranno le prove orali di Storia dell’arte e per la valutazione sarà utilizzata la griglia
d’Istituto. (ALLEGATO n.2)
Liceo Scientifico Statale “L. da Vinci” - Reggio Calabria 2013/2014
8
ALLEGATO n.1
Griglia per la VERIFICA degli ELABORATI di DISEGNO
Incidenza Criterio di valutazione Voto
20 %
A - PULIZIA DEL SEGNO E DEL SUPPORTO CARTACEO
Totale assenza di cura e padronanza nella rappresentazione grafica 0
Foglio macchiato, sgualcito e/o sporco 0,50 / 1
Elaborato pulito ed ordinato- organizzazione degli spazi-impaginazione 1,50 / 2
30 %
B– RESA GRAFICA
Totale assenza di cura e padronanza nella rappresentazione grafica 0
Resa grafica frammentaria e superficiale
Scarso rispetto delle convenzioni grafiche 0,50 / 1
Resa grafica sufficientemente curata 1,50 / 2
Esecuzione grafica discretamente curata e precisa 2,50
Esecuzione precisa e curata in ogni dettaglio 3
50 %
C– RISOLUZIONE DELL'ESERCIZIO TECNICO-GRAFICO
Esercizio non risolto – errato nella costruzione e nella grafica 0
Presenza di gravi errori sia di costruzione e sia nella grafica 1 / 1,50
Risoluzione parziale del problema grafico – Presenza di errori 2 / 2,50
Risoluzione quasi corretta – Presenza di lievi errori 3 / 3,50
Risoluzione corretta e precisa 4/ 4,50
Risoluzione corretta e molto precisa
(elaborati di una certa complessità) 5
A
B
C
VOTO COMPLESSIVO
ALLEGATO n.2
Liceo Scientifico Statale “L. da Vinci” - Reggio Calabria 2013/2014
9
Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA ORALE
Indicatori di
preparazione
Voto
(10) Conoscenze Abilità Competenze
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
2
Nessuna – Rifiuta la verifica
Nessuna – Rifiuta la verifica
Nessuna – Rifiuta la verifica
3
Conoscenze gravemente
errate e lacunose; espressione
sconnessa
Non riesce ad analizzare;
non risponde alle richieste
Non riesce ad applicare le
minime conoscenze, anche
se guidato
INSUFFICIENTE
4 Conoscenze frammentarie, con
errori
Compie analisi lacunose e
sintesi incoerenti
Applica le conoscenze
minime solo se guidato, ma
con errori
5 Conoscenze mediocri ed
espressione difficoltosa
Compie qualche errore; analisi
e sintesi parziali
Applica le conoscenze
minime, ma con errori lievi
SUFFICIENTE 6
Conoscenze di base;
esposizione semplice, ma
corretta
Compie analisi
complessivamente corrette e
riesce a gestire semplici
situazioni
Applica autonomamente le
conoscenze minime
DICRETO 7 Conoscenze pertinenti;
esposizione corretta
Sa interpretare il testo e
ridefinire un concetto, gestendo
autonomamente situazioni
nuove
Applica autonomamente le
conoscenze anche a
problemi più complessi, ma
con imperfezioni
BUONA
8
Conoscenze complete, con
approfondimenti autonomi;
esposizione corretta con
proprietà linguistica
Coglie le implicazioni; individua
autonomamente correlazioni;
rielabora correttamente e in
modo personale
Applica autonomamente le
conoscenze, anche a
problemi più complessi, in
modo corretto
OTTIMA
9
Conoscenze complete con
approfondimenti autonomi;
esposizione fluida con utilizzo
del linguaggio specifico
Coglie le implicazioni; compie
correlazioni esatte e analisi
approfondite; rielabora
correttamente in modo
completo, autonomo e critico
Applica e mette in relazione
le conoscenze in modo
autonomo e corretto, anche
a problemi nuovi e
complessi.
Bevacqua Santina
Reggio Calabria 25 ottobre 2013
Anno scolastico 2013/2014
Classe III sez. Q
Filosofia
Programmazione annuale
AREA METODOLOGICA
Competenze
1. Imparare ad imparare 2. Acquisire e interpretare l’informazione 3. Acquisire un metodo di studio efficace 4. Progettare 5. Condurre ricerche ed approfondimenti personali
A (Livello 1 – avanzato) Ha sviluppato buona consapevolezza delle connessioni e delle differenze tra dimensioni politica, economica, culturale e sociale. Organizza i contenuti in modo autonomo, selezionando le informazioni, costruendo percorsi personali ed approfondimenti, effettuando complesse associazioni logiche. Sa impiegare in tempo in modo ottimale, pianificando il lavoro e verificandone i risultati Comprende ed effettua legami pluridisciplinari.
B (Livello 2 – intermedio) Ha sviluppato discreta consapevolezza delle connessioni e delle differenze tra dimensioni politica, economica, culturale e sociale. Organizza i contenuti in modo autonomo, selezionando le informazioni, costruendo percorsi personali. Sa pianificare il proprio lavoro in misura adeguata. Comprende i legami pluridisciplinari.
C (livello 3 – base) Ha sviluppato essenziale consapevolezza delle connessioni e delle differenze tra dimensioni politica, economica, culturale e sociale. Organizza i contenuti spesso secondo una guida, selezionando le informazioni, utilizzando semplici schemi concettuali. Pianifica il proprio lavoro dietro indicazioni precise.
AREA LOGICO-ARGOMENTATIVA
Competenze
1. Distinguere concetti, eventi ed interpretazioni 2. Decodificare testi di diversa tipologia 3. Individuare collegamenti e relazioni 4. Saper ascoltare le argomentazioni altrui 5. Costruire percorsi logici personali 6. Saper argomentare una propria tesi 7. Sviluppare progressivamente il pensiero critico
A (Livello 1 – avanzato) Struttura il discorso in modo logico, ordinato e coerente. Sa ascoltare ed intervenire in modo pertinente nel dialogo e nelle discussioni. Pone domande e fornisce risposte appropriate ed articolate sui temi trattati. Distingue le varie tipologie testuali e le analizza. Produce argomentazioni personali e sviluppa una propria posizione critica.
B (Livello 2 – intermedio) Struttura il discorso in modo logico e ordinato. Sa ascoltare ed intervenire adeguatamente nel dialogo e nelle discussioni. Pone domande e fornisce risposte pertinenti sui temi trattati. Distingue le varie tipologie testuali. Produce argomentazioni personali.
C (Livello 3 – base) Struttura il discorso in modo semplice. Sa ascoltare ed interviene occasionalmente nel dialogo e nelle discussioni. Fornisce risposte essenziali sui temi trattati. Se guidato, distingue le varie tipologie testuali.
AREA LINGUISTICA E COMUNICATIVA
Competenze
1. Comunicare 2. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi 3. Interpretare i diversi contenuti delle forme di comunicazione 4. Utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione
A (Livello 1 – avanzato) Si esprime in modo chiaro, appropriato e personale. Comunica secondo criteri di pertinenza, coerenza e consequenzialità. Sa utilizzare con sicurezza la terminologia specifica. Individua le caratteristiche tematiche delle fonti mettendole in rapporto al contesto storico-culturale di riferimento. Padroneggia l’uso degli strumenti multimediali per realizzare percorsi di apprendimento.
B (Livello 2 – intermedio) Si esprime in modo chiaro e adeguatamente personale. Comunica secondo criteri di coerenza e consequenzialità. Sa utilizzare la terminologia specifica. Individua le caratteristiche tematiche essenziali delle fonti. Utilizza strumenti multimediali per realizzare percorsi di apprendimento.
C (Livello 3 – base) Si esprime in modo essenziale e sostanzialmente corretto. Comprende la terminologia specifica. Individua, con il supporto di una guida, le caratteristiche tematiche delle fonti. Adopera occasionalmente gli strumenti multimediali per realizzare percorsi di apprendimento.
COMPETENZE CAPACITÀ Comprendere e decodificare i testi filosofici esaminati,
contestualizzandoli in un quadro di relazioni storiche e
culturali
Riconoscere la specificità dell’indagine filosofica
e i suoi raccordi con le altre discipline.
Orientarsi sui temi fondamentali del pensiero etico-
politico nell’antichità e nel Medioevo, al fine di
Saper riconoscere e identificare i periodi
e le linee di sviluppo della filosofia occidentale.
Saper identificare gli autori e le opere fondamentali
della tradizione filosofica occidentale dall’antichità al
Medioevo.
Saper individuare i caratteri specifici di un testo
filosofico.
sviluppare le competenze relative a Cittadinanza e
Costituzione.
Acquisire un corretto metodo di studio e la capacità di
rielaborazione personale dei contenuti.
Saper usare attivamente il lessico specifico e le
categorie fondamentali della disciplina filosofica.
Contenuti:
I presocratici - I Sofisti - Socrate - Platone - Aristotele - Il pensiero filosofico nell’età ellenistico-
romana - Il neoplatonismo - L’incontro tra la filosofia greca e le religioni bibliche - Agostino
d’Ippona e la Patristica - Tommaso d’Aquino e la Scolastica.
La classe, composta da 27 allievi, proviene da un ambiente complesso e
stratificato dal punto di vista socio-culturale, ma favorevole all’azione didattico-
educativa, in quanto le famiglie di provenienza sono molto attente alle esigenze
culturali e formative dei propri figli e, conseguentemente, partecipi e attive nella
vita della scuola sia nell’ambito degli organi collegiali, sia negli incontri periodici
scuola-famiglia.
Situazione di partenza
Gli allievi, giunti quasi tutti alla frequenza del triennio con un positivo processo
di formazione educativa e didattica conseguito nel biennio iniziale del liceo, in
questo periodo iniziale, hanno affrontato lo studio della filosofia con interesse e
motivazione per i nuovi contenuti e, soprattutto, per l’opportunità di riflessione
critica e per il coinvolgimento attivo nel dialogo quotidiano. I prerequisiti
cognitivi e comunicativi si sono però, dopo le prime verifiche, rivelati molto
differenziati per qualità e completezza, motivo per cui il gruppo classe si è
disposto su tre fasce qualitative di preparazione: una in possesso di un adeguato
metodo di lavoro, un secondo gruppo intermedio il quale ha acquisito
competenze e abilità attive solo parziali, infine un ristretto numero di allievi che
manifesta maggiori difficoltà metacognitive nella motivazione e nell’approccio
costante e riflessivo alle problematiche filosofiche.
Finalità formative ed obiettivi didattici perseguiti
L’azione didattivo-educativa del docente si orienterà al perseguimento della
formazione culturale individuale e collettiva del gruppo al fine di renderlo più
omogeneo, attivo e consapevole nel dialogo quotidiano. L’ipotesi di lavoro si
articolerà pertanto intorno ad obiettivi definibili in termini di competenze e
capacità.
Competenjze di cittadinanza • Accrescere la consapevolezza personale, l’autonomia di giudizio e il senso di
responsabilità nelle scelte esistenziali.
• Comprendere la differenza fra dimensione fattuale e sfera valoriale.
• Fortificare lo spirito critico e la curiosità culturale
• Trasmettere i valori della tolleranza e del rispetto per le diversità.
Competenze • Acquisire un metodo di lavoro organico e razionale.
• Comprendere le problematiche più importanti della storia della filosofia
antica
• Comprendere il significato generale di un testo, dimostrando capacità di
rielaborazione e di selezione coerente dei nuclei tematici.
• Acquisire la terminologia specifica ed operare collegamenti pluri e
multidisciplinari.
Capacità
• Saper produrre brevi testi argomentativi autonomi su tematiche logico-
disciplinari o riflessioni interpretative pertinenti e coerenti in base all’ analisi
testuale.
• Saper cogliere continuità e differenze fra i vari sistemi teoretici
• Saper decodificare, comprendere, parafrasare il contenuto dei testi esaminati
• Saper esporre in modo chiaro e appropriato
• Essere capace di rapportarsi alle diverse posizioni di pensiero e di sapersi
confrontare in modo razionale e critico con esse
Standard minimi • Conoscenza dei contenuti essenziali della disciplina.
• Comprensione delle linee globali di un testo filosofico, di un movimento ideale, del
contesto storico.
• Riesposizione dei contenuti mediante linguaggio semplice ma appropriato.
• Accettabile livello di motivazione e di continuità nello studio.
Metodologia
L’insegnamento sarà strutturato in moduli articolati in unità didattiche, una delle
quali, molto vasta, ad approccio pluridisciplinare sarà integrata nella
macrotematica di classe.
Per ciò che concerne l’insegnamento specifico della filosofia il docente
strutturerà le lezioni con metodo dialogico-interattivo tendendo al
coinvolgimento attivo degli allievi nel processo di riflessione. Si cercherà
soprattutto di “attualizzare “ sempre il percorso dei contenuti affrontati a partire
dalle esigenze e dalle tematiche vicine alla condizione adolescenziale (ad
esempio il concetto di philìa ed eros in Platone ed Aristotele).
Puntuali saranno i riferimenti che potranno avere una ricaduta sugli obiettivi di
competenza dell’area metodologica, dell’area logico-argomentativa e dell’area
linguistico-comunicativa (ad es. il concetto di numero dai Presocratici a Platone,
la nascita della logica e il problema del fondamento del processo conoscitivo in
Aristotele, la classificazione biologica e la concezione del Cosmo nel mondo
antico, il rapporto finito/ infinito, l’Arte e la Bellezza in Platone ed Aristotele).
La programmazione manterrà la contestualizzazione storica del pensiero, ma
sarà sviluppata in base alla lettura dei testi e all’avvio dell’analisi diretta per
mezzo di esercitazioni orali e scritte con una struttura modulare
monodisciplinare e multidisciplinare.
Il dialogo critico sarà finalizzato al consolidamento delle facoltà e delle abilità
analitico-sintetiche e logico-deduttive, così importanti per il corso di studi ad
indirizzo scientifico.
Strumenti:
Lezione dialogico-interattiva;
Dialogo guidato;
Lavori individuali e di gruppo;
Ricerca bibliografica;
Apertura alla dimensione pluridisciplinare:
Tutti i materiali in adozione,
Dizionari di Filosofia;
Videocassette;
Biblioteca del Liceo.
Valutazione e Verifica:
Le verifiche saranno strutturate e semi-strutturate. Il dialogo quotidiano
costituirà il primo “ termometro” della continuità e del ritmo d’apprendimento,
le interrogazioni orali saranno affiancate a prove scritte di verifica periodica sotto
forma di questionario a risposta sintetica e/o analisi del testo. Per ciò che
concerne la tematica pluridisciplinare si parteciperà alla stesura e alla
proposizione della prova simulata della terza prova d’esame. La valutazione non
sarà orientata solo all’accertamento dell’apprendimento “nozionale“ ma terrà
nel dovuto conto i progressi nelle abilità linguistico-operative e comunicative. I
tre indicatori principali dal punto di vista dell’apprezzamento dei livelli nel corso
della verifica saranno articolati in termini di competenze, conoscenze e capacità
(comunicativo- linguistiche, terminologico-disciplinari e in relazione ai contenuti
oggetto di studio ).Per ciò che concerne la griglia di valutazione e l’attribuzione
dei punteggi relativi alle prove orali si fa riferimento alla scheda comune a tutti i
dipartimenti del Liceo.
Reggio Calabria, 16/10/2013 Luciano Tripepi
Programma di Filosofia
U.D.A. 01: il pensiero greco fra Physis e Logos
Obiettivi: distinguere criticamente i processi di mitopoiesi dall’origine del
pensiero razionale; analizzare frammenti e testi dossografici; produrre brevi testi
argomentativi; acquisire abilità d’ esposizione orale logicamente argomentata.
Primo quadrimestre. 15 h.
Settembre-Ottobre
1. U.D. – Gli Ionici – Talete
2. U.D. – Anassimene ed Anassimandro
3. U.D.- Pitagora e la sua scuola
4. U.D. – Numero e realtà
5. U.D. – Eraclito: l’uomo e il Logos
6. U.D. – Eraclito: il Logos e il Divenire
7. U.D.- Senofane: la critica della religione
T1. Talete, L’archè è l’acqua, da Aristotele, Metafisica, lib. I;
T2. Anassimandro, Infinito è il Principio, da Simplicio, DK 12 9;
T3. Anassimene, L’aria, DK 45 23 5;
T4. Pitagora, Matematica e Numero, Aristotele, Metafisica, I, DK 14 A9;
T5. Pitagora, Il numero è il principio, DK 58 B4;
T6. Pitagora, Struttura del numero, DK 58 B 5;
T7. Pitagora, La dottrina fisica pitagorica, DK 58 B 37;
T8. Eraclito, DK 22 B 49a; DK 22 b1; DK 22B2; DK 22 B 50; DK 22B8; DK 22 B 53 e
B80; DK22B10, B 51 e B60.
U.D.A. 02: Monismo e Pluralismo: l’ordine della natura e le radici della logica occidentale.
Obiettivi: cogliere la differenza fra le ipotesi monistiche e quelle pluralistiche;
analizzare frammenti e testi filosofici; comparare posizioni differenti e produrre
brevi testi. Acquisire un metodo di lavoro razionale e uno stile dialogico
controllato .
Primo quadrimestre: 15 h. Ottobre-Novembre.
1. U.D. – Parmenide, la dottrina dell’ Essere
2. U.D. – Parmenide: Pensiero e Sensazione
3. U.D. – Zenone e Melisso
4. U.D. – Le filosofie pluraliste
5. U.D. – Empedocle
6. U.D. – Anassagora
7. U.D. – Democrito
T1. -Parmenide, DK 28B, vv-. 1-5, 11-15, 22-33 ; DK 28B1, vv. 28-32; DK 28
B2; DK 28 B6; DK 28 B8, vv. 1-13; DK 28 B 8, vv. 34-41;
T2 – Empedocle, DK 31 A 28; DK 31 A 37; DK 31 B 17, vv. 1-12 e 26-34;
T3- Anassagora, DK 59 A 45;
T4.- Democrito, DK 68 A 38; DK 68 A 40; DK 68 A 49 e A 129; DK 68 B 5.
U.D.A.. 03 La Sofistica e Socrate
Obiettivi: conoscere il contesto storico-filosofico; analizzare testi e comparare
criticamente le fonti; Produrre brevi testi argomentativi scritti; Acquisire abilità di
giudizio motivato sulla base di argomentazione logico-deduttiva.
Primo quadrimestre: 10 h. Novembre-Dicembre. 1. U.D. – Protagora
2. U.D. – Gorgia
3. U.D. – Legge e Natura
4. U.D. – Socrate
5. U.D. – Il metodo socratico
6. U.D. – Sapere e Virtù
7. U.D.-Socratismo e scuole socratiche
T1. Protagora, da Platone, Teeteto, 151 d- 152 e;
T2. Gorgia, DK 82 B 2;
T3. Socrate, da Platone, Teeteto, 148ac, cd;
T4. Socrate, da Platone, Teeteto, 148e – 151;
T5. Socrate, da Platone, Fedone, 116a-117a;
T6. Socrate, da Platone, Fedone, 117a-118a;
U.D.A. 04 - Platone: Le forme della conoscenza e della Verità .
Obiettivi: conoscere il contesto storico-filosofico; acquisire un metodo di lavoro
organico e razionale, acquisire abilità operative nell’ analisi dei contenuti e nella
comparazione sintetica degli stessi; essere in grado di sviluppare testi
argomentativi che utilizzino fonti critiche differenti.
Primo quadrimestre: 20 h. Dicembre-Gennaio.
1. U.D. – Platone e Socrate
2. U.D. – I Dialoghi
3. U.D. – Idee e Conoscenza
4. U.D. – La Dialettica
5. U.D. – L’anima e l’uomo
6. U.D. – La Virtù
7. U.D. – La Repubblica
8. U.D. – Natura e Idee nel Timeo (Unità a sviluppo pluridisciplinare )
9. T1. Platone, Apologia, 17a-38c;
10. T2. Platone, Cratilo, 385e-386e;
11. T3. Platone, Fedone, 74ad;
12. T4. Platone, Simposio, 192b-193d;
13. T5. Platone, Simposio, 202d-203c; 203d-204b;
14. T6. Platone, Repubblica, IV, 443b-444a; IX, 588b-589b; VII, 514ac-515c; 515d-
516a; 516b-518b; II, 378e-379d; X, 595ac;
15. T7. Platone, Lettera VII, 324b-326b;
16. T8. Platone, Sofista,257c- 258c;
17. T9. Platone, Timeo, 29d-31b.
U.D.A.05 Aristotele: Logica del conoscere e struttura del reale
Obiettivi: conoscere il contesto storico-filosofico; acquisire abilità operative
analitico-sintetiche; produrre testi autonomi su tematiche attinenti; sostenere il
contraddittorio in argomentazioni di tipo logico-formale.
Secondo quadrimestre: 20 h. Gennaio-Febbraio.
1. U.D. – Aristotele e Platone
2. U.D. – Termini e Proposizioni
3. U.D. – Il sillogismo e la Scienza 4. U.D. – Ente e sostanza
5. U.D. – Il mutamento
6. U.D.- Il cosmo ( Unità a sviluppo pluridisciplinare ).
7. U.D. – Il vivente e l’anima
8. U.D.- Bene, Felicità e Virtù
9. U.D.- Etica e Politica
10. U.D. Poesia, Storia e Retorica
11. T1. Aristotele, Metafisica, E, 1; Γ,1; Γ,2; Λ,1; Γ 3-4; Z,3; Z, 3b; Z, 17; H, 2; A, 2 e A,
3; H, 4, e Θ, 1; Θ, 8; Λ,6, 7, 9; E, 4;
12. T2. Aristotele, Organon: Categorie, 2, Dell’interpretazione, 1 e 4; Analitici primi A,
1; Analitici secondi A, 2;
13. T3. Aristotele, De Anima, Γ, 4 e 5;
14. T4. Aristotele, Etica nicomachea,B, 1 e 6; K 6 e 7;
15. T5. Aristotele, Poetica,1, 4 3 9;
16. T6. Aristotele, Politica, A, 1 e 2.
U.D.A..06 La filosofia antica fra equilibrio sapienziale e critica eversiva
Obiettivi: conoscere il contesto storico-filosofico; acquisire abilità interpretative;
Approfondire le proprie competenze filosofiche; Produrre testi argomentativi sui
contenuti del modulo.
Secondo quadrimestre: 10 h. Febbraio-Marzo.
1. U.D. - L’Epicureismo
2. U.D. – Lo Stoicismo
3. U.D. – Lo scetticismo
4. T1. Epicuro, da Diogene Laerzio, Vitae philosophorum, X, 48-50; X, 33; X, 39-45;
X, 124-126; X, 127-132; X, 133-135;
5. T2 Lo Stoicismo, Sesto Empirico, Adversus logicos, II, 11;
6. T3. Lo Stoicismo, Diogene Laerzio, Vitae philosophorum, VII, 107-109;
7. T4. Lo Stoicismo, Diogene Laerzio, Vitae philosophorum, VII, 117-119;
8. T5. Lo Stoicismo, Cicerone, De legibus, I, 7, 22-23;
9. T6. Lo Stoicismo, Seneca, De vita beata, IV, 1-5.
10. T7. Lo Scetticismo, Sesto Empirico, Pyrrohoneiani hypotyposesis, I, 164-169.
Mod.07 L’ eredità classica e la rifondazione cristiana del pensare
Obiettivi: conoscere il contesto storico-filosofico; acquisire abilità interpretative;
approfondire le proprie competenze filosofiche; produrre testi argomentativi sui
contenuti del modulo.
Secondo quadrimestre: 15 h. Marzo-Aprile.
1. U.D. – Agostino
2. U.D. – Anselmo
3. U.D. –Tommaso
4. T1. Agostino, De Vera religione, XXXIX, 72-73;
5. T2. Agostino, De Trinitate, XV, 12, 21;
6. T3. Agostino, Confessiones, X, 24, 25, 26;
7. T4. Agostino, De Civitate Dei, X, XII, 8;
8. T5. Agostino, XIV, 28, ;
9. T6. Anselmo, Proslogion, 3,5;
10. T7. Tommaso, Summa, Theologica, I, q. 2, a.3; II,q. 91, aa. 1-4;
11. T8. Tommaso, Summa contra Gentiles, II, q. 4.
Reggio Calabria,16/10/2013 Luciano Tripepi
LICEO SCIENTIFICO "LEONARDO DA VINCI"
REGGIO CALABRIA
DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE
Materia: INFORMATICA Classe III sez.Q
Indirizzo Scienze Applicate
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Docente Prof. Giovanni A. Cama
Premessa L’insegnamento di informatica, secondo le indicazioni ministeriali, deve contemperare diversi obiettivi: comprendere i principali fondamenti teorici delle scienze dell’informazione, acquisire la padronanza di strumenti dell’informatica, utilizzare tali strumenti per la soluzione di problemi significativi in generale, ma in particolare connessi allo studio delle altre discipline, acquisire la consapevolezza dei vantaggi e dei limiti dell’uso degli strumenti e dei metodi informatici e delle conseguenze sociali e culturali di tale uso. Questi obiettivi si riferiscono ad aspetti fortemente connessi fra di loro, che vanno quindi trattati in modo integrato mantenendo su di un piano paritario teoria e pratica. Al termine del primo biennio lo studente dovrà acquisire la conoscenza e la padronanza del computer e di alcuni software in particolare, la loro applicazione a problemi significativi, la conoscenza dei concetti teorici ad essi sottostanti, la riflessione sui vantaggi e sui limiti e sulle conseguenze del loro uso. In questo modo l’informatica, oltre a proporre i propri concetti e i propri metodi, diventa anche uno strumento del lavoro dello studente. Nel secondo biennio, l’allievo, continuerà ad approfondire gli aspetti più specialistici della disciplina che gli consentiranno di lavorare con l’archiviazione dei dati, la progettazione di basi di dati e la creazione di pagine web di tipo dinamico con l’ausilio di linguaggi specifici quali: l’SQL ed il PHP. Finalità Generali Partendo dalle competenze già acquisite nel primo biennio che consentivano all’allievo di padroneggiare i più comuni strumenti software per il calcolo, la ricerca e la comunicazione in rete, la comunicazione multimediale, l'acquisizione e l'organizzazione dei dati, si continuerà, nel secondo biennio, ad approfondire lo studio di un linguaggio di programmazione atto a sviluppare applicazioni che lavorino con gli archivi di dati, passando quindi alla struttura delle basi di dati ed alla loro implementazione pratica attraverso specifici strumenti e linguaggi di interrogazioni. Finalità Specifiche L’allievo continuerà ad approfondire gli strumenti già appresi nel primo biennio apprendendo a creare e gestire una base di dati, prima a livello teorico, attraverso i diagrammi Entità-Relazione e, poi, pratico, implementando la stessa con un linguaggio di interrogazione: SQL. Le basi di dati verranno quindi utilizzate, alla fine del secondo biennio, per realizzare siti web dinamici. Competenze Al termine della terza classe lo studente dovrà essere in grado di:
• Saper utilizzare strumenti informatici e di comunicazione per la soluzione di problemi significativi in generale, ma in particolare connessi allo studio delle altre discipline.
• Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
• Saper usare in maniera più approfondita un linguaggio di programmazione.
• Saper sviluppare programmi con la tecnica Top-Down e l’utilizzo di sottoprogrammi.
• Saper gestire programmi che utilizzano file di dati. Metodi e tecniche d’insegnamento Attività di laboratorio: la didattica laboratoriale comporta il ricorso alla metodologia del problem-solving, con il conseguente approccio euristico alle tematiche affrontate , preferibilmente mutuate dai contesti della discipline concorrenti e contemporaneamente oggetto di studio da parte degli studenti. L’ambito di applicazione della disciplina è costituito dai problemi connessi alla rappresentazione delle informazioni ed alla loro elaborazione automatica, partendo sempre dall’analisi di problemi ispirati a
situazioni reali, la cui soluzione richiede di sapersi orientare anche all’interno di programmi esistenti, di saper esprimere su di essi motivati giudizi, di saperli adeguare alle specifiche e mutevoli esigenze della realtà in cui opera. Si tratta di un traguardo che richiede conoscenze ampie e sistematiche in quanto occorre non solo avere l’esatta percezione del problema affrontato, ma anche la capacità di comprendere a quali modelli e a quali concetti ha inteso riferirsi chi ha realizzato i prodotti. Inoltre, per saper utilizzare in modo efficace pacchetti applicativi occorre aver acquisito sufficiente dimestichezza con le tecniche di analisi e rappresentazione dei dati e per cogliere il senso delle innovazioni occorre avere precisi parametri di riferimento. Tutti i lavori saranno impostati sotto forma di progetti e ogni allievo parteciperà alla realizzazione degli stessi a gruppi di lavoro o in modo individuale a seconda delle proprie capacità e competenze Mezzi didattici Oltre agli strumenti didattici tradizionali, come libri di testo, lavagna, sarà usato principalmente il laboratorio e la LIM. L’attività di laboratorio consisterà nell’utilizzo di software in particolare dei moduli dell’ambiente Dev-C++ dove poter implementare, provare e testare i vari programmi proposti in classe. Verifiche e valutazioni Gli obiettivi proposti verranno di volta in volta verificati per mezzo di prove scritte e colloqui individuali. Le prove scritte saranno almeno due per quadrimestre per ogni allievo. Le verifiche orali saranno rivolte a valutare l’acquisizione dei contenuti, l’attività personale di studio e di rielaborazione, la capacità di analisi, di sintesi e di esposizione. Verranno effettuate almeno una prova pratica in laboratorio per quadrimestre e una prova orale. Dalle verifiche il docente riceverà indicazioni sul metodo di studio e sulla necessità di promuovere eventuali interventi integrativi. Le prove di verifica saranno articolate secondo modalità diverse (prove non strutturate, semistrutturate e strutturate), scelte in base agli obiettivi che si intende misurare e finalizzate ad avere una pluralità di elementi di valutazione. Si deve in particolare evitare che vengano privilegiate la pura manualità e gli aspetti più ripetitivi, valorizzando, invece, le abilità connesse con l’organizzazione del lavoro e la visione sistematica dei processi di elaborazione. La valutazione sarà fatta tenendo conto di:
o Grado di progressione dal livello di partenza o Partecipazione attiva alle lezioni e alle esercitazioni o Continuità nell’impegno o Precisione nello svolgimento dei lavori proposti o Livello di conoscenza degli argomenti del programma o Proprietà di linguaggio o Capacità di lavorare in gruppo o Capacità di analizzare e formalizzare i problemi o Autonomia di lavoro
Per l’attribuzione del punteggio degli elaborati scritti, si utilizzeranno griglie apposite che tengano conto del grado di difficoltà delle singole parti costituenti l’elaborato stesso e della tipologia degli errori commessi. Nei colloqui orali si valuterà non solo la conoscenza e la comprensione degli argomenti affrontati, ma anche la capacità di rielaborazione e di collegamento, nonché l’esposizione in un linguaggio specifico.
Programmazione Informatica classe terza (Scienze applicate) Quadro degli obiettivi di competenza L’Informatica concorre allo sviluppo delle seguenti competenze: COMPETENZE DELL’ASSE DEI LINGUAGGI:
• Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
• Utilizzare e produrre testi multimediali COMPETENZE DELL’ASSE MATEMATICO:
• Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
• Analizzare dati sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.
COMPETENZE DELL’ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
• Utilizzare correttamente e descrivere il funzionamento di sistemi e/o dispositivi complessi, anche di uso complesso
• Essere in grado di utilizzare strumenti informatici e telematici sia nelle attività di studio e di approfondimento
• Comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi
• Avere una sufficiente padronanza di uno o più linguaggi di programmazione per sviluppare semplici ma significative applicazioni di calcolo in ambito scientifico
• Comprendere il collegamento con le discipline scientifiche, per riflettere sui fondamenti teorici dell’informatica e sulla sua influenza sui metodi delle tecnologie e delle scienze
Riepilogo dei moduli Num. Titolo Tempi
0 Modulo di azzeramento (richiami di programmazione strutturata:Jacopini-Bohm) e costrutti in C++.
Settembre – Ottobre
1 Tecnica di sviluppo Top-Down. Ottobre – Novembre
2 Utilizzo di strutture dati più complessi: array mono e bidimensionali.
Novembre – Gennaio
3 Strutture dati per memorizzazione permanente nel tempo. Gennaio – Marzo
4 Cenni di programmazione orientata agli oggetti: concetti di ereditarietà, polimorfismo, ecc. (C++ o Java).
Marzo-Aprile
5 La creazione di pagine Web: il linguaggio HTML, il CSS. Maggio – Giugno
Modulo 0: Il pensiero algoritmico e le tecniche di programmazione.
Competenze disciplinari
• Applicare correttamente i principi della programmazione strutturata
• Costruire algoritmi strutturati ben ordinati Abilità
• Analizzare un problema distinguendo dati di input e di output, e le operazioni necessarie per arrivare al risultato atteso a partire dai dati disponibili
• Individuare le strutture di controllo più idonee per la soluzione di un problema e utilizzarle in maniera corretta
• Descrivere un algoritmo con le diverse strutture utilizzando il diagramma a blocchi e la pseudo-codifica
Conoscenze UDA 1 Gli algoritmi ed il linguaggio C++
• Le strutture fondamentali per scrivere un algoritmo: sequenza, selezione, ripetizione.
• Il teorema di Jacopini-Bohm e la programmazione strutturata.
• La sintassi delle strutture fondamentali nel linguaggio C++.
Modulo 1: Tecnica di sviluppo Top-Down
Competenze disciplinari
• Costruire soluzioni informatiche più snelle per problematiche più complesse.
• Costruire algoritmi ben strutturati, più leggibili e più semplici da manutenzionare. Abilità
• Saper scindere un problema più complesso o più lungo ed articolato in affinamenti successivi
• Saper lavorare alla risoluzione di un problema articolandolo in sottoproblemi
• Saper distinguere ed utilizzare una Sobroutine e/o una Function Conoscenze UDA 1 Tecnica di utilizzo dei sottoprogrammi
• Il concetto di main in C++
• La chiamata ad un sottoprogramma con passaggio di parametri
• La scrittura e l’utilizzo di una Sobroutine in C++
• La scrittura e l’utilizzo di una Function in C++
Modulo 2: Utilizzo di strutture dati più complessi: array mono e bidimensionali.
Competenze disciplinari
• Analizza ed interpreta dati scegliendo tra le strutture di rappresentazione quelle più idonei per la loro memorizzazione.
• Riesce a lavorare con le strutture dati operando le principali operazioni di: inserimento, ricerca, modifica.
Abilità
• Saper raccogliere, rappresentare ed organizzare un gruppo di dati.
• Saper distinguere tra le strutture dati più elementari e più complesse per rappresentare i dati nella RAM
• Saper scegliere le strutture dati più opportune in base ai dati del problema Conoscenze UDA 1 Le variabili indicizzate (array).
• Il concetto di array come variabile strutturata (indicizzata)
• La creazione di un array mono o bidimensionale
• Le operazioni sugli array: dimensionamento, inserimento, ricerca, modifica e stampa
• L’ordinamento degli elementi di un array (sort di buble)
Modulo 3: Strutture dati per memorizzazione permanente nel tempo.
Competenze disciplinari
• Conoscere le strutture dati idonee alla memorizzazione dei dati nel tempo
• Saper creare programmi e procedure funzionali a lavorare con file di dati Abilità
• Saper creare strutture dati permanenti nel tempo (File di dati)
• Saper distinguere tra strutture per rappresentare dati temporaneamente nella RAM e
strutture per rappresentare dati in maniera permanente nella memoria di massa
• Saper gestire i File di dati attraverso operazioni di: inserimento, ricerca, cancellazione, modifica e stampa
Conoscenze UDA 1 I File di dati
• Il concetto di File, record e campo
• Il tracciato record di un file
• L’organizzazione di un file: sequenziale e relative.
• La modalità d’accesso ad un file: sequenziale e diretta.
• Le principali operazioni per gestire un file di dati: inserimento, ricerca, modifica e cancellazione.
Modulo 4: Cenni di programmazione orientata agli oggetti
Competenze disciplinari
• Conoscere il paradigma della programmazione ad oggetti
• Conoscere i concetti di: oggetto, classe, attributi e metodi Abilità
• Saper gestire un oggetto creandone una classe con rispettivi attributi e metodi
• Saper gestire il concetto di costruttore e distruttore
• Saper classificare le classi e le relazioni tra le stesse Conoscenze UDA 1 La gestione degli oggetti in C++
• Oggetti e classi
• Metodi ed incapsulamento
• Ereditarietà
• Polimorfismo
Modulo 5: La creazione di pagine Web: il linguaggio HTML, il CSS.
Competenze disciplinari
• Riconoscere un documento multimediale e saperlo realizzare
• Realizzare documenti multimediali per il Web Abilità
• Saper lavorare con il linguaggio dei marcatori (HTML)
• Realizzare semplici pagine Web con i comandi dell’HTML
• Rappresentare lo stile dei principali elementi di un browser tramite comandi CSS opportuni Conoscenze UDA 1 La programmazione statica nel Web
• Il Browser
• Il linguaggio HTML
• I fogli di stile ed il CSS
GRIGLIA DI VALUTAZIONE VERIFICHE ORALI
Indicatori di preparazione
Voto (30)
Voto (10)
Conoscenze Capacità Competenze
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
1–4 1 Rifiuta la verifica. Rifiuta la verifica. Rifiuta la verifica.
5–8 2 Gravemente errate e lacunose. Lessico improprio.
Non si orienta di fronte alle richieste.
Non applica le scarse conoscenze anche se guidato. L’esposizione è estremamente confusa.
9–12 3
Conoscenze gravemente lacunose. Lessico improprio.
Compie analisi errate, non sintetizza, commette gravi errori.
Non applica le scarse conoscenze anche se guidato. L’esposizione è frammentaria.
INSUFFICIENTE
13–16 4 Conoscenze carenti e con errori. Lessico improprio.
Commette errori, effettua analisi e sintesi parziali.
Applica le conoscenze lacunose solo se guidato. L’esposizione è disorganica.
17–19 5 Conoscenze superficiali. Lessico impreciso.
Compie analisi parziali e sintesi imprecise.
Applica le modeste conoscenze con qualche errore. L’esposizione è incerta.
SUFFICIENTE 20 6 Conoscenze minime. Lessico semplice e corretto.
Coglie il significato, interpreta ed analizza semplici informazioni.
Applica correttamente le conoscenze minime. L’esposizione è chiara e coerente.
DISCRETA 21–22
7
Conoscenze e lessico appropriati.
Sa interpretare testi e ridefinire concetti, gestendo semplici problematiche nuove.
Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, ma con imperfezioni. L’esposizione è scorrevole.
BUONA 23–24
8
Conoscenze complete con qualche approfondimento autonomo. Lessico appropriato.
Coglie le implicazioni, individua autonomamente correlazioni, rielabora correttamente.
Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, in modo corretto. L’esposizione è fluida ed efficace.
OTTIMA
25–27 9
Conoscenze complete con approfondimento autonomo. Lessico ricco e specifico.
Coglie le implicazioni, compie correlazioni esatte e analisi approfondite, rielabora correttamente in modo completo e autonomo.
Applica le conoscenze in modo autonomo e corretto, anche a problemi complessi. L’esposizione è scorrevole ed articolata.
28–30 10
Conoscenze complete, approfondite ed ampliate autonomamente. Lessico ricco e specifico.
Sa rielaborare correttamente ed approfondire in modo autonomo e critico problematiche complesse.
Applica in modo autonomo e corretto le conoscenze anche a problemi complessi. L’esposizione è molto scorrevole, articolata, personale e rivela padronanza del linguaggio specifico.
GRIGLIE DI VALUTAZIONE VERIFICHE SCRITTE
La correzione delle prove scritte prevederà diverse griglie a seconda la tipologia della prova, in
particolare potranno essere personalizzate griglie apposite combinandole tra di loro, ottenendo
una valutazione (data dalla somma dei punteggi delle singole prove), che verrà successivamente
trasformato in decimi.
Griglie diverse a seconda la tipologia:
Per quesiti a risposta multipla
Risposta fornita Punti
Risposta corretta e completa 1
Risposta corretta ma incompleta 0,5
Risposta non data 0
Risposta sbagliata -0,25
Per quesiti a risposta aperta (sintetica)
Descrittore Risposta fornita Punti
Co
no
scen
za
Completa ed approfondita 4
Completa 3
Essenziale 2
Carente e/o con inesattezze 1
Scarsa e/o mancante 0
Esp
osi
zio
ne Chiara ed appropriata 2
Scorrevole e corretta 1
Stentata e/o confusa 0,5
Esp
osi
zio
ne Buona 1
Parziale 0,5
Scarsa e/o lacunosa 0
Punteggio massimo per ciascuna domanda 7
Per risoluzioni di problemi con analisi, algoritmo e codifica
Descrittore Svolgimento Punti
An
ali
si
Corretta e completa 2
Corretta ma incompleta 1
Mancante e/o errata 0
Alg
ori
tmo
Completo e corretto 6
Completo con errori di lieve entità e non concettuali 5
Completo ma con errori concettuali di lieve entità 4
Corretto anche se non completato 3
Completo ma con errori concettuali di grave entità 2
Incompleto e comunque con errori concettuali di grave entità 1
Non svolto 0
Co
dif
ica
Corretta e completa 4
Completa ma con errori di lieve entità 3
Corretta anche se non del tutto completata 2
Alquanto incompleta e/o con errori sostanziali 1
Non svolta 0
Punteggio massimo per ciascuna esercizio 12
Eventuali altre tipologie di griglie verranno adeguate in base al tipo di prova proposta
Programmazione didattico-educativa
Lingua inglese
Classe 3°sez.Q
anno scolastico.2013-.2014
FINALITA’ in relazione al PECUP e agli Assi Culturali
Acquisire una formazione equilibrata nel versante umanistico e scientifico
Potenziare le competenze comunicative in L2 al fine di:
o utilizzare L2 per i principali scopi comunicativi e operativi;
o facilitare, in contesti multiculturali, la mediazione e la comprensione delle altre culture ;
o favorire la mobilità e le opportunità di studio e di lavoro.
AREA METODOLOGICA
Competenze di cittadinanza
� Imparare ad imparare
� Comunicare
� Collaborare e partecipare
� Individuare collegamenti e relazioni
� Acquisire e interpretare l’interpretazione
� Relazionarsi con culture e tradizioni diverse
� Risolvere problemi
AREA LINGUISTICO-COMUNICATIVA
� Acquisire competenze linguistiche e culturali relative al mondo della lingua
straniera LivelloB2
� Arricchire la propria competenza e consapevolezza letteraria attraverso
l’integrazione e il confronto tra la letteratura straniera e quella italiana
� Comunicare con persone di diversa nazionalità, usando l’inglese come lingua
veicolare, nei rapporti interpersonali , nel mondo dello studio e del lavoro
Conformemente alle nuove Indicazioni Nazionali Licei, lo studente, nel corso del secondo Biennio,
dovrà acquisire strutture, modalità e competenze linguistico-comunicative corrispondenti almeno al
Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.
Obiettivi Specifici di Apprendimento
• comprendere in modo globale, selettivo e dettagliato testi orali e scritti di varia tipologia e
genere su argomenti noti concreti e astratti, d’interesse personale e di attualità;
• riferire fatti e descrivere fenomeni e situazioni con un uso del lessico pertinente e
progressivamente più ampio in testi orali e scritti, strutturati e coesi, con particolare
attenzione alla fluency ;
• sostenere opinioni con le opportune argomentazioni;
• partecipare a conversazioni e interagire nella discussione, anche con parlanti nativi, in
maniera adeguata agli interlocutori e al contesto;
• riflettere sugli elementi linguistici con riferimento a fonologia, morfologia, sintassi, lessico e
sugli usi linguistici, anche per acquisire la consapevolezza delle analogie e differenze tra
L2 e L1;
• riflettere sulle conoscenze, abilità e strategie acquisite nella lingua straniera per lo studio di
altre lingue.
• Conoscere gli aspetti relativi alla cultura dei Paesi in cui si parla la lingua, con particolare
riferimento agli ambiti letterario, artistico e scientifico.
La seguente programmazione modulare precisa le competenze, le capacità/abilità, le conoscenze
grammaticali e lessicali, letterarie, artistiche e scientifiche (CLIL) che l’alunno dovrà acquisire alla
fine della TERZA CLASSE. Si specifica che, per quanto attiene all’aspetto letterario, si farà
particolare riferimento al periodo compreso tra le origini e il 17° secolo, ivi comprendendo le
tematiche scientifiche ed artistiche ad esso relative.
I QUADRIMESTRE: 50 ORE ( MODULI 1 – 2 )
MODULO 1 – Primo bimestre: Ottobre - Novembre
COMPETENZE
ABILITA’/CAPACITA’
CONOSCENZE Linguistiche, letterarie e
CLIL
TEMPI
Comprendere (ascoltare
ed elaborare) una varietà
di messaggi orali, in
contesti diversificati,
trasmessi attraverso vari
canali
Comprendere (leggere
ed elaborare) testi scritti
di vario genere,
cogliendone le linee
essenziali e i particolari
più significativi
Comprendere e
contestualizzare testi
letterari di epoche
diverse
Produrre testi orali e
scritti, su una varietà di
argomenti noti
Saper cogliere differenze
e analogie tra la propria
realtà e quella dei paesi
anglofoni
Sostenere conversazioni
funzionali al contesto e
alla situazione di
comunicazione,
stabilendo rapporti
interpersonali
Parafrasare, riferire e/ o
dialogare in situazioni
note e/ o improvvisate e
discuterne
Distinguere e usare i vari
registri linguistici
Analizzare e confrontare
testi letterari e produzioni
artistiche provenienti da
lingue/ culture diverse
Usare la L2 nello studio
di argomenti basilari
provenienti da discipline
non linguistiche
caratterizzanti il liceo
scientifico (CLIL)
Utilizzare le nuove
tecnologie
dell’informazione e della
comunicazione per
approfondire argomenti
di studio
Present tenses
4 ore
The birth of the Nation
The ballad
Geoffrey Chaucer
16 ore
Science: The Environment
-The atmosphere
-Pollution
-The water cycle
2 ore
Verifica scritta 1 ora
Approfondimento e/o pause
didattiche
3 ore
Totale 26 ore
MODULO 2 – Secondo bimestre: Dicembre - Gennaio
COMPETENZE
ABILITA’/CAPACITA’
CONOSCENZE Linguistiche, letterarie e
CLIL
TEMPI
Comprendere (ascoltare
ed elaborare) una varietà
di messaggi orali, in
contesti diversificati,
trasmessi attraverso vari
canali
Comprendere (leggere
ed elaborare) testi scritti
di vario genere,
cogliendone le linee
essenziali e i particolari
più significativi
Comprendere e
contestualizzare testi
letterari di epoche
diverse
Produrre testi orali e
scritti, su una varietà di
argomenti noti
Saper cogliere differenze
e analogie tra la propria
realtà e quella dei paesi
anglofoni
Sostenere conversazioni
funzionali al contesto e
alla situazione di
comunicazione,
stabilendo rapporti
interpersonali
Parafrasare, riferire e/ o
dialogare in situazioni
note e/ o improvvisate e
discuterne
Distinguere e usare i vari
registri linguistici
Analizzare e confrontare
testi letterari e produzioni
artistiche provenienti da
lingue/ culture diverse
Usare la L2 nello studio
di argomenti basilari
provenienti da discipline
non linguistiche
caratterizzanti il liceo
scientifico (CLIL)
Utilizzare le nuove
tecnologie
dell’informazione e della
comunicazione per
approfondire argomenti
di studio
Past tenses
4 ore
Renaissance poetry
English sonnet
The Tudor Dynasty
14 ore
Science: The Environment
Climate changes
2 ore
Verifica scritta 1 ora
Approfondimento e/o pause
didattiche
3 ore
Totale 24 ore
Totale ore II Quadrimestre 50 ore
II QUADRIMESTRE: 49 ORE ( MODULI 2 – 3 )
MODULO 3 – Terzo bimestre: Febbraio - Marzo
COMPETENZE
ABILITA’/CAPACITA’
CONOSCENZE Linguistiche, letterarie e
CLIL
TEMPI
Comprendere (ascoltare
ed elaborare) una varietà
di messaggi orali, in
contesti diversificati,
trasmessi attraverso vari
canali
Comprendere (leggere
ed elaborare) testi scritti
di vario genere,
cogliendone le linee
essenziali e i particolari
più significativi
Comprendere e
contestualizzare testi
letterari di epoche
diverse
Produrre testi orali e
scritti, su una varietà di
argomenti noti
Saper cogliere differenze
e analogie tra la propria
realtà e quella dei paesi
anglofoni
Sostenere conversazioni
funzionali al contesto e
alla situazione di
comunicazione,
stabilendo rapporti
interpersonali
Parafrasare, riferire e/ o
dialogare in situazioni
note e/ o improvvisate e
discuterne
Distinguere e usare i vari
registri linguistici
Analizzare e confrontare
testi letterari e produzioni
artistiche provenienti da
lingue/ culture diverse
Usare la L2 nello studio
di argomenti basilari
provenienti da discipline
non linguistiche
caratterizzanti il liceo
scientifico (CLIL)
Utilizzare le nuove
tecnologie
dell’informazione e della
comunicazione per
approfondire argomenti
di studio
Countable/uncountable nouns
Comparatives
Superlatives
Quantifiers
4 ore
Renaissance drama
William Shakespeare
15 ore
Science: The Cell
Parts of a cell
2 ore
Verifica scritta 1 ora
Approfondimento e/o pause
didattiche
3 ore
Totale 25 ore
MODULO 4 – Quarto bimestre: Aprile - Maggio
COMPETENZE
ABILITA’/CAPACITA’
CONOSCENZE Linguistiche, letterarie e
CLIL
TEMPI
Comprendere (ascoltare
ed elaborare) una varietà
di messaggi orali, in
contesti diversificati,
trasmessi attraverso vari
canali
Comprendere (leggere
ed elaborare) testi scritti
di vario genere,
cogliendone le linee
essenziali e i particolari
più significativi
Comprendere e
contestualizzare testi
letterari di epoche
diverse
Produrre testi orali e
scritti, su una varietà di
argomenti noti
Saper cogliere differenze
e analogie tra la propria
realtà e quella dei paesi
anglofoni
Sostenere conversazioni
funzionali al contesto e
alla situazione di
comunicazione,
stabilendo rapporti
interpersonali
Parafrasare, riferire e/ o
dialogare in situazioni
note e/ o improvvisate e
discuterne
Distinguere e usare i vari
registri linguistici
Analizzare e confrontare
testi letterari e produzioni
artistiche provenienti da
lingue/ culture diverse
Usare la L2 nello studio
di argomenti basilari
provenienti da discipline
non linguistiche
caratterizzanti il liceo
scientifico (CLIL)
Utilizzare le nuove
tecnologie
dell’informazione e della
comunicazione per
approfondire argomenti
di studio
Modals
4 ore
James I
Metaphysical poets
John Donne
14 ore
Science: The Cell
Genetically modified foods
2 ore
Verifica scritta 1 ora
Approfondimento e/o pause
didattiche
3 ore
Totale 24 ore
Totale ore II Quadrimestre 49 ore
Totale ore anno scolastico 99 ore
The Origins : The birth of the Nation
Historical background: The period of Invasions
Anglo-Saxon literature
The pagan literature:
The epic poem: ”Beowulf’s death”
The pagan elegy:” The seafarer”
The Middle Ages:
Historical background: The Norman conquest, The Plantagenets
The view of life and the medieval literature
The medieval ballad
The medieval narrative poem: G.Chaucer’s Canterbury tales:
The prologue :” When in April …”
“The Doctor”
“The Knight”
The medieval drama:
Miracle and Mystery plays; Morality play: ”Everyman”
The Renaissance : historical background
The view of life and the literary background
Poetry: The sonnet
Theatre as a mirror of life:
Christopher .Marlowe: Doctor Faustus :
”Faustus ‘s last hour”, “Dispute on astronomy”
William Shakespeare: Hamlet: “To be or not to be “;from ” Romeo and Juliet”
ASSE DEI LINGUAGGI
COMPETENZE
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
Utilizzare la lingua straniera per i principali scopi comunicativi
ABILITÀ/ CAPACITÀ TRASVERSALI Comprendere il messaggio contenuto in un testo Affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni, idee per esprimere sia il
proprio punto di vista che quello altrui Individuare natura, funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo
Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario
Ricercare, acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della produzione di
testi scritti di vario tipo
Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni
Rielaborare in forma chiara le informazioni
Comprendere i punti principali di messaggi e annunci semplici e chiari su argomenti di interesse
personale, quotidiano, sociale o professionale
Descrivere in maniera semplice esperienze ed eventi, relativi all’ambito personale e sociale
Interagire in conversazioni brevi e semplici su temi di interesse personale, quotidiano, sociale o
professionali
Scrivere brevi testi di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale
Scrivere correttamente semplici testi su tematiche coerenti con i percorsi di studio.
Per stimolare il processo di apprendimento della lingua inglese,la classe parteciperà al Workshop
che avrà la durata di 90/120 minuti: “The Tune Into English Roadshow , musica e lingua
straniera. Gli studenti sono coinvolti in varie attività: ascolto-comprensione di canzoni famose,
ripetizione individuale e di gruppo, risoluzione di quiz e Karaoke. ,mirando al perseguimento dei
seguenti
Obiettivi: • Rendere gli studenti consapevoli della lingua usata nelle canzoni, coinvolgendoli in attività
di comprensione e produzione significative. • Incrementare la fluency nel parlato e la produzione autonoma del linguaggio, attraverso
l’ascolto, la comprensione, la ripetizione e memorizzazione delle pop songs moderne. • Attivare, valendosi della musica, diversi sentieri cognitivi e stimolare la memoria a lungo
termine. Si ritiene, infatti, che la musica sia tra gli strumenti didattici più efficaci poiché
istituisce un collegamento tra regole astratte, linguaggio reale e modi di dire; inoltre, la
musica accresce l’entusiasmo e la motivazione negli studenti, elementi essenziali
all'apprendimento. • Sostituire la lingua astratta delle regole grammaticali con esempi contestualizzati, sostenuti
da chiare e concise spiegazioni. Ogni studente ha peculiari strategie d'apprendimento, ma
tutti apprendono meglio e con entusiasmo con l'ausilio di musica e movimento.
Gli studenti sono coinvolti in varie attività: ascolto-comprensione di canzoni famose, ripetizione
individuale e di gruppo, risoluzione di quiz e Karaoke
Altre attività che stimoleranno le abilità di listening e comprehension della lingua saranno il musical
“The Beatles” e la rappresentazione dell’opera di William Shakespeare:”Romeo and Juliet”dalla
compagnia teatrale Erasmus Theatre di Lecce.
Metodologia Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati si farà costante riferimento ad un approccio
comunicativo di tipo funzionale-situazionale. Gli alunni saranno continuamente coinvolti in attività
singole, di gruppo e collettive e le lezioni si svolgeranno prevalentemente in lingua
straniera,tenendo ovviamente conto della capacità di comprensione della classe .L’articolazione di
ogni unità d idattica metterà in atto strategie volte allo sviluppo equilibrato delle quattro abilità.
Gli alunni saranno sempre resi consapevoli delle fasi del loro processo d’apprendimento, nella
prospettiva di una Ricercare informazioni all’interno di testi di breve estensione di interesse
personale, quotidiano, sociale o professionale sempre maggiore autonomia di lavoro e di giudizio
sul proprio operato.
Le ore relative al CLIL saranno mirate all’apprendimento di un lessico specifico di base. Questo
approccio sarà
incentrato su un ruolo sempre più attivo e collaborativo degli allievi, sia tra gli studenti stessi, che
tra studenti e docente.
Attività -Pre-ascolto
-Ascolto
-Lettura
-Comprensione
-Osservazione ed analisi
-Rielaborazione
-Consultazione di libri di testo
-Organizzazione e-o sviluppo di schemi logici
-Analisi, sintesi e rielaborazione personale
guidata
-Acquisizione di contenuti
-Produzione orale e scritta
Mezzi e strumenti -Libri di testo
-Registratore
-Lettore CD e DVD
-Cassette, video cassette, CD e DVD
-Laboratorio multimediale
-Documenti originali
-Giornali
-Spettacoli teatrali in lingua
Verifica e Valutazione Le prove di lingua straniera, sia scritte che orali, verificano la competenza linguistica raggiunta dagli studenti.
La correzione degli elaborati seguirà la classificazione degli errori ed imperfezioni emersi dal testo, inserendoli
nell’area di appartenenza:GR(ammar ), VOC(abulary), SP(elling),W(ord ) O(rder)
Le prove scritte, in numero di almeno due per quadrimestre, propongono esercizi diversificati mirati alla misurazione
di:
1. competenza lessicale
2. correttezza ortografica
3. conoscenza strutture grammaticali
4. competenza comunicativa
5. comprensione
6. capacità espositiva
7. acquisizione tematiche culturali programmate
Le prove orali privilegiano il dialogo studente-insegnante, studente-studente e tendono a verificare in primo luogo la
comprensione e la competenza comunicativa, quindi la correttezza grammaticale e fonetica, oltre che l’acquisizione
delle tematiche culturali programmate.
E’ prassi consolidata, come è evidente, verificare più abilità contemporaneamente (ciò non esclude che si possano anche
utilizzare prove mirate a misurare singole abilità), anche se le verifiche scritte tendono a verificare specialmente le
abilità della lettura e della scrittura, mentre quelle orali soprattutto il parlare e l’ascoltare.
Obiettivi Didattici Prove scritte Prove orali
Conoscenze morfosintattiche e
lessicali
Test oggettivi Esercizi grammaticali e
lessicali
Abilità:
Ascoltare Dettati, test di comprensione Prove di ascolto con verifica
orale o compilazione griglie
Leggere Prove di lettura (globale,
esplorativa, analitica) con verifica
scritta (griglie, risposte chiuse)
Prove di lettura con verifica
orale (risposte chiuse,
controllo fonetico)
Parlare Role-play, riassunti, risposte,
resoconti e analisi di testi scritti
Scrivere Produzione personale(domande
aperte, dialoghi guidati e non,
riassunti, paragrafi descrittivi e
narrativi, e-mail, quesiti a risposta
chiusa sugli argomenti letterari e
scientifici svolti),
La griglia di valutazione, scritta e orale, è allegata alla presente programmazione.
Tempi I tempi previsti nella programmazione sono da ritenersi indicativi, in quanto potrebbero subire variazioni in rapporto alla
situazione delle singole classi, nel corso dell’anno scolastico.
Recupero e potenziamento Alla fine di ogni attività didattica (unità didattica/ percorso/modulo), i docenti attiveranno modalità rapide di verifica
(interrogazioni brevi, test/dibattiti) al fine di verificare i ritmi di apprendimento ed il raggiungimento delle competenze.
In caso di alunni in difficoltà, si attiveranno interventi di recupero, in linea con quanto stabilito nel POF d’Istituto.
Reggio Cal., 12-10-2013 La docente
Prof.ssa Polimeni Francesca
Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci”, Reggio Calabria
Anno scolastico 2013-2014
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
Materia: ITALIANO – Classe III sez. Q
Docente: prof.ssa Carmela Lucisano
Liceo Scientifico “L. da Vinci” di Reggio Calabria
Anno scolastico 2013-2014
Programmazione di Italiano Classe III Q
Nell’elaborazione della presente programmazione sono stati assunti come punti di riferimento i seguenti documenti:
- La “revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’art.64 c.4 del decreto legge 25 giugno 2008,
N.112 convertito in legge 6 agosto 2008, n.135”, secondo l’Allegato A, relativo al Profilo culturale, educativo e professionale dei licei
(PECUP) del D.P.R.89 del 15 marzo 2010
- Le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento
- Le competenze chiave di Cittadinanza
- Il Documento tecnico del DM 139 del 22 agosto 2007 concernenti assi culturali e competenze.
I programmi delle discipline, elaborati nell’ottica dell’inter e pluridisciplinarietà, sono scanditi in moduli che, seppur costruiti secondo
scelte tematiche, rispettano dal punto di vista metodologico, una presentazione diacronica dei contenuti.
Per quanto riguarda le competenze di base e gli obiettivi specifici di apprendimento, metodologie, strategie didattiche, strumenti, standard
di apprendimento, verifiche e criteri di valutazione, si rinvia a quanto specificato nel Documento di Programmazione del Dipartimento di
Lettere, anno scol. 2012-2013.
Modulo di raccordo Alle origini dell’immaginario europeo: dall’universo cavalleresco all’invenzione dell’ “amor cortese” TEMPI: SETTEMBRE
COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI
Riconoscere i modelli
dell’immaginario collettivo
dell’epoca presa in esame
Individuare gli elementi di
continuità e di distacco tra la
produzione letteraria francese e
le prime opere della letteratura
italiana.
Cogliere le peculiarità tematiche
e retorico-stilistiche dei generi
letterari delle origini: lirica,
romanzo cortese-cavalleresco,
trattati, novelle.
Cogliere nei testi comico-parodici
gli elementi di “rottura” rispetto
alla tradizione e metterli in
relazione con il contesto storico,
sociale e culturale.
Conoscere i tratti salienti
della mentalità medievale.
Conoscere le diverse
modalità di rappresentazione
del sentimento religioso e
dell’amore nella produzione
letteraria del tempo.
U.D. 1 L’immaginario medievale e il codice cortese-cavalleresco
(raccordo con i contenuti dell’anno
precedente: chanson de geste,
romanzo cortese cavalleresco, lirica
provenzale)
U.D. 2 L’età comunale in Italia: sentimento religioso, amore e passione civile (raccordo con i
contenuti dell’anno precedente:
poesia religiosa, scuola poetica
siciliana, rimatori toscani di
transizione, tradizione comico-
parodica)
Realtà e trascendenza: le contraddizioni dell’uomo medievale TEMPI: OTTOBRE - NOVEMBRE
COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI
Confrontare testi appartenenti
allo stesso genere letterario
individuando analogie e
differenze.
Attualizzare le tematiche
letterarie alla luce dei fenomeni
della contemporaneità.
Comprendere i nessi esistenti tra
le scelte linguistiche operate e i
principali scopi comunicativi ed
espressivi di un testo, acquisendo
alcuni termini specifici del
linguaggio letterario .
Riconoscere nel testo le
caratteristiche del genere
letterario di appartenenza.
Cogliere le contraddizioni
dell’uomo medievale tra ricerca
della perfezione interiore e
attrazione per le passioni
terrene.
Definire le peculiarità tematiche
e stilistiche di ciascun autore,
distinguendo gli elementi
tradizionali da quelli innovativi.
Conoscere le caratteristiche
del genere lirico e le diverse
modalità di rappresentazione
dell’amore nelle liriche
stilnovistiche.
Conoscere il progetto
culturale, il pensiero politico
e la poetica di Dante dalla
Vita nova alla Commedia.
Conoscere la vita di Petrarca
e la produzione letteraria in
lingua latina.
U.D. 1 Lo Stilnovismo e il conflitto amore-religione Testi:
G. Guinizzelli, …
G. Cavalcanti, …
U.D. 2 Dante Alighieri e la conciliazione tra umano e divino Testi:
Dante…
U.D. 3 Petrarca sospeso tra cielo e terra Testi:
Petrarca, “Secretum”…
Collegamento intertestuale:
“L’Itinerarium mentis in Deum” Dante Alighieri
La Divina Commedia : presentazione
dell’opera e struttura dell’universo
dantesco;
Inferno, Canti I, II, III
Approfondimento didattico:
lettura integrale di un romanzo.
Il “relativismo” problematico nel ‘300: la crisi dell’auctoritas TEMPI: DICEMBRE - GENNAIO
COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI
Riconoscere gli aspetti innovativi
dell’opera di Petrarca rispetto
alla produzione precedente o
coeva e punti di contatto con
quella successiva.
Acquisire consapevolezza della
nuova visione del mondo alla luce
dei mutamenti storico-sociali
Acquisire alcuni termini specifici
del linguaggio letterario e
dimostrare consapevolezza
dell’evoluzione del loro
significato.
Cogliere il progressivo passaggio
da una visione unitaria del reale
alla molteplicità labirintica
dell’humanitas.
Interpretare la manifestazione
del senso terreno e attivo della
vita nel Decameron di Boccaccio
Saper definire le peculiarità
tematiche e stilistiche di ciascun
autore, distinguendo gli elementi
tradizionali da quelli innovativi.
Conoscere struttura,
contenuti e temi del
Canzoniere
Conoscere la vita, l’ideologia
e la produzione letteraria di
Boccaccio.
Conoscere i modelli letterari
della novellistica e della
letteratura di viaggio
U.D. 1 Amore, caducità e natura nel Canzoniere di Petrarca Testi:
Petrarca, dal “Canzoniere”….
U.D. 2 Fortuna, natura e ingegno nel Decameron di Boccaccio Testi:
Boccaccio…
U.D. 3 “Non solo Boccaccio”: altri
esempi di prosa tra ‘200 e ‘300
Testi:
Marco Polo
Fioretti di San Francesco
Collegamento intertestuale: “Amore
e passione civile in Dante”
Inferno, Canti V, VI, X
Approfondimento didattico:
lettura integrale di un romanzo.
L’homo faber al centro del cosmo TEMPI: FEBBRAIO - MARZO
COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI
Riconoscere i modelli
dell’immaginario collettivo
dell’epoca presa in esame,
individuando le relazioni esistenti
tra cultura, istituzioni e scelte
espressive.
Individuare le peculiarità dei
generi letterari attraverso la
lettura diretta di testi di varia
tipologia.
Riconoscere l’interdipendenza tra
temi affrontati, visione della
società, scelte stilistiche ed
intento degli autori
Riconoscere, attraverso la
lettura diretta dei testi più
rappresentativi, il profondo
rinnovamento ideologico e
culturale dell’Umanesimo-
Rinascimento.
Delineare gli aspetti essenziali
della nuova visione
antropocentrica e la loro
ricaduta in ambito letterario.
Cogliere la sintesi del genio di
Leonardo tra letteratura, arte e
scienza
Conoscere il contesto storico,
sociale e culturale del ‘400 e
la questione della lingua.
Conoscere la visione del
mondo dell’Umanesimo dal
modello antropocentrico alla
rinascita degli studia humanitatis.
Conoscere il contributo
originale di Leonardo alla
formazione del pensiero
scientifico
U.D. 1 La civiltà umanistico-rinascimentale e il primato dell’uomo Testi:
Pico della Mirandola, Poggio Bracciolini… U.D. 2 Edonismo e otium nella cultura umanistica Testi:
Lorenzo de’ Medici, A. Poliziano…
U.D. 3 La prosa scientifica: Leonardo da Vinci e lo studio della natura Testi:
Leonardo da Vinci…
Collegamento intertestuale: “La
dignità dell’uomo e i limiti della
ragione”
Inferno, Canti XIII, XXVI
Approfondimento didattico:
lettura integrale di un romanzo.
Il mito del cavaliere e gli itinerari del “meraviglioso” tra Quattrocento e Cinquecento TEMPI: APRILE - MAGGIO
COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI
Avere consapevolezza delle
connessioni tra i fenomeni
letterari, il mondo dell'autore e
le coordinate storico-culturali
che li intersecano e li
condizionano.
Interpretare autonomamente
testi di vario genere effettuando
collegamenti intertestuali e
approfondimenti personali.
Cogliere la modernità della
produzione letteraria e della
Weltanschaung di Ariosto e di
Tasso e la loro ricaduta nella
produzione letteraria delle
epoche successive
Leggere in prospettiva diacronica
il mito del cavaliere e il rapporto
tra realtà e finzione nel poema
cavalleresco.
Saper risalire, attraverso una
lettura diretta del testo, alla
poetica e all’ideologia dell’autore.
Individuare il bifrontismo
spirituale di Tasso tra tardo
Rinascimento e Controriforma
Conoscere le caratteristiche
e la parabola evolutiva del
poema cavalleresco
Conoscere gli elementi
innovativi della visione del
mondo di Ariosto tra ironia e
leggerezza
Conoscere il dissidio
interiore di Tasso tra
istanze edonistiche e
dettami controriformistici
U.D. 1 Valori cavallereschi e valori umanistici nell’Orlando innamorato Testi:
Boiardo…
U.D. 2 Ludovico Ariosto e il labirinto del desiderio Testi: Ariosto… U.D. 3 Torquato Tasso e l’epos della crisi Testi:
Tasso… Collegamento intertestuale: “Il
rovesciamento del meraviglioso nella
deformazione tragica dell’uomo”
Inferno, Canto XXXIII
Approfondimento didattico:
lettura integrale di un romanzo.
Laboratorio di scrittura TEMPI: IN ITINERE
COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI
• Leggere, comprendere e
interpretare testi scritti di
vario tipo
• Saper comprendere e
decodificare un testo,
letterario e non,
contestualizzandolo in un
quadro di confronti e di
relazioni storico-letterarie
• Produrre testi formalmente
rispondenti alle tecniche
compositive indicate e relative
alle diverse tipologie di
scrittura previste per l’Esame
di Stato
• Acquisire tecniche di scrittura
adeguate alle diverse tipologie
testuali
• Saper utilizzare il registro
formale ed i linguaggi specifici
• Sviluppare le abilità di
scrittura in relazione alle
prove proposte all’Esame di
Stato
• Usare con consapevolezza il
patrimonio lessicale e
padroneggiare correttamente
la sintassi
• Conoscere le principali
figure retoriche,
stilistiche e metriche dei
testi poetici.
• Conoscere i nuclei teorici
essenziali per l’analisi di
un testo in prosa.
• Conoscere le peculiarità
strutturali delle varie
tipologie di scrittura e le
loro fasi di elaborazione.
Guida alla scrittura e preparazione
alla prima prova scritta dell’Esame di
Stato.
• Analisi di un testo letterario
e non letterario
• Saggio breve – Articolo di
giornale
• Recensione
Reggio Calabria, 28/10/2013 Carmela Lucisano
PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA E FISICA A cura del dipartimento di Matematica e Fisica
Classe terza Q Prof. Paolo Mercurio
Premessa L’insegnamento della matematica nel secondo biennio del liceo scientifico prosegue e amplia il processo di preparazione scientifica e culturale dei giovani già avviato nel primo biennio; concorre insieme alle altre discipline allo sviluppo dello spirito critico ed alla promozione umana, intellettuale e sociale.
Finalità generali L’insegnamento della matematica nel secondo biennio deve:
Favorire l’acquisizione di conoscenze a livelli più elevati di astrazione e di formalizzazione;
Consolidare la capacità di cogliere i caratteri distintivi dei vari linguaggi (storico-naturali, formali, artificiali);
Rafforzare la capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse;
Potenziare l’attitudine a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente le conoscenze via via acquisite;
Stimolare un interesse sempre più vivo nel cogliere gli sviluppi storico-filosofici del pensiero matematico.
Queste finalità si integrano con quelle proprie delle altre discipline del secondo biennio di modo che l’insegnamento della matematica, pur conservando la propria autonomia epistemologico-metodologica, concorra in forma interdisciplinare alla formazione culturale degli allievi.
Obiettivi specifici
Comprendere il linguaggio specifico della matematica e usarlo correttamente per una esposizione rigorosa;
operare con il simbolismo matematico riconoscendo le regole sintattiche di trasformazione di formule;
affrontare situazioni problematiche di varia natura avvalendosi di modelli matematici atti alla loro rappresentazione;
costruire procedure di risoluzione di un problema e, ove sia il caso, tradurle in programmi per il calcolatore;
risolvere problemi geometrici per via sintetica o per via analitica; riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze sperimentali;
inquadrare storicamente l’evoluzione delle idee matematiche fondamentali; cogliere interazioni tra pensiero filosofico e pensiero matematico.
Competenze specifiche disciplinari Alla fine del terzo anno gli allievi dovranno possedere le competenze disciplinari specifiche di seguito indicate con riferimento alle competenze di cittadinanza:
Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative
Utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni Individuare strategie appropriate per la risoluzione di problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.
Saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.
Saper cogliere i rapporti tra in pensiero scientifico e la riflessione filosofica.
Indicazioni metodologiche e mezzi didattici
Per attuare gli obiettivi programmati si adotterà una metodologia atta a stimolare la partecipazione consapevole degli allievi ai processi di apprendimento , in modo da suscitare il loro interesse e promuovere metodi di studio attivi. L’approccio alla conoscenza verrà posto in forma problematica, favorendo in tal modo il confronto, la discussione e la formulazione di possibili soluzioni da parte degli allievi e sollecitando una riflessione razionale ed approfondita dei contenuti proposti. Come base di questo metodo si utilizzerà la lezione dialogata, il libro di testo, usato non solo come eserciziario, ma come testo da leggere in chiave critica, verifiche scritte ed orali, l’insegnamento individualizzato e l’attività di recupero. Si farà uso, inoltre, quando possibile, del laboratorio di informatica al fine di permettere agli allievi di verificare le nozioni teoriche già apprese.
Verifiche e valutazioni
Le prove di verifica e valutazione avverranno mediante prove scritte fissate in almeno due per allievo per quadrimestre e tramite un congruo numero di prove orali. Il fine fondamentale della valutazione non è quello di sanzionare fiscalmente l’apprendimento (almeno per ciò che concerne la valutazione formativa), ma quello di promuovere, accompagnare e controllare i processi formativi degli allievi ed è per questo importante che essi stessi conoscano i criteri sui quali si basa la formulazione dei voti. Si allega al presente documento la griglia di valutazione delle prove scritte.
Attività extracurriculari Giochi di Archimede
Olimpiadi della Matematica Eventuale partecipazione ad altri giochi o gare individuali o di classe di specifico
interesse.
Risultati generali di apprendimento (area scientifica, matematica e tecnologica)
Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà.
Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.
Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.
A - LIVELLO 1 (AVANZATO)
B – LIVELLO 2 (INTERMEDIO)
C – LIVELLO 3
(BASE) Applica in modo critico le conoscenze scientifiche in situazioni di vita complesse. Sa raccogliere, elaborare e collegare dati, organizzare tabelle, costruire grafici, ricavare leggi, utilizzando strumenti informatici . Sa convertire dati e problemi da linguaggio naturale a linguaggi formali e viceversa o da un linguaggio formale a d un altro . Sa esprimere con un’espressione matematica la descrizione linguistica di un fenomeno naturale. Identifica relazioni tra fenomeni fisici con esperienze quotidiane e sa stabilire rapporti di causa-effetto nell’ambito delle grandezze coinvolte in un fenomeno, osservabile anche in un’esperienza di laboratorio.
Applica le conoscenze scientifiche in situazioni di vita non complesse. Sa raccogliere, elaborare e collegare dati, organizzare tabelle, costruire grafici, ricavare leggi, utilizzando strumenti informatici . Sa convertire dati e problemi da linguaggio naturale a linguaggi formali. Sa esprimere con un’espressione matematica la descrizione linguistica di un fenomeno naturale. Identifica relazioni tra fenomeni fisici con esperienze quotidiane e sa stabilire rapporti di causa-effetto in un’esperienza di laboratorio.
Applica ,se guidato, le conoscenze scientifiche in situazioni di vita non complesse. Sa raccogliere e collegare dati, organizzare tabelle e costruire grafici, solo se guidato . Sa stabilire rapporti di causa-effetto in una esperienza di laboratorio, solo se guidato.
Programmazione di Matematica Quadro degli obiettivi di competenza ASSE CULTURALE: MATEMATICO 1. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica 2. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni 3. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi 4. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi,
anche con l’ausilio di interpretazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni di tipo informatico
Riepilogo dei moduli
Num. Titolo Tempo
1 Richiami di geometria euclidea Settembre-Ottobre 2 Insiemi numerici e strutture Settembre- Ottobre 3 Il metodo delle coordinate Novembre 4 Relazioni e funzioni - Trigonometria Novembre - Dicembre 5 Geometria analitica Gennaio – Febbraio –
Marzo – Aprile – Maggio
Modulo 1: Richiami di geometria euclidea Prerequisiti Geometria euclidea relativa alle proprietà della circonferenza
Competenze disciplinari Acquisire la capacità di individuare le caratteristiche generali della circonferenza e del cerchio e delle sue parti.
Abilità Saper calcolare aree di archi, settori circolari, segmenti circolari. Conoscenze UDA 1 Circonferenza e cerchio
Lunghezza della circonferenza e area del cerchio. Lunghezza di un arco. Area di un settore circolare e di un segmento circolare. Raggio del cerchio inscritto e circoscritto ad un triangolo. Sezione aurea di un segmento.
Modulo 2: Insiemi numerici e strutture
Prerequisiti Disequazioni di primo grado
Competenze disciplinari Acquisire la tecnica di risoluzione delle disequazioni per l’applicazione in vari campi degli studi successivi
Abilità Saper risolvere equazioni e disequazioni.
Conoscenze UDA 1 Equazioni
Equazioni lineari, di secondo grado, di grado superiore al II, fratte. Equazioni irrazionali ed in valore assoluto.
UDA 2 Disequazioni
Disequazioni lineari, di secondo grado, di grado superiore al II, fratte. Disequazioni irrazionali ed in valore assoluto. Sistemi di disequazioni
Modulo 3: Il metodo delle coordinate Prerequisiti Teorema di Pitagora, punto medio di un segmento, teorema di Talete.
Competenze disciplinari Introdurre lo studio della geometria analitica formalizzando le conoscenze elementari.
Abilità Saper definire la misura di un segmento orientato. Saper determinare la distanza tra due punti, il punto medio di un segmento, il baricentro di un triangolo. Saper scrivere le equazioni di una simmetria centrale. Saper determinare e utilizzare le formule della traslazione degli assi. Conoscenze UDA 1 Il metodo delle coordinate
Segmenti orientati e loro misura. Ascisse sulla retta. Coordinate cartesiane ortogonali nel piano. Distanza di due punti. Coordinate del punto di mezzo di un segmento. Coordinate del baricentro di un triangolo. Area di un triangolo. Traslazione.
Modulo 4: Relazioni e funzioni - Trigonometria Prerequisiti Teoria degli insiemi - Angolo e misura di un angolo, il radiante, geometria piana
Competenze disciplinari
• Comprendere il concetto di relazione binaria, definirne e saperne riconoscere le proprietà. Definire il concetto di funzione
• Convertire un’ampiezza in gradi in una in radianti e viceversa; definire le funzioni goniometriche con le loro proprietà, stabilire le relazioni fondamentali fra le funzioni, risolvere problemi che coinvolgono triangoli rettangoli .
Abilità
• Saper operare con le funzioni
• Saper definire le funzioni goniometriche. Saper rappresentare graficamente le funzioni goniometriche. Saper determinare le funzioni goniometriche di angoli particolari. Saper ricavare le relazioni che legano tra loro gli archi associati. Saper applicare i teoremi relativi al triangolo rettangolo.
Conoscenze UDA 1 Relazioni e funzioni
Relazioni binarie. Funzioni. Funzioni iniettive, suriettive e biettive
UDA 2 Funzioni goniometriche
Sistema cartesiano ortogonale associato ad un angolo orientato. Seno , coseno , tangente , cotangente , secante e cosecante di un angolo orientato e loro proprietà. Funzioni goniometriche di alcuni angoli notevoli. Espressione di tutte le funzioni goniometriche di un dato angolo orientato mediante una sola di esse. Angoli associati. Riduzione al primo quadrante. Relazioni fra gli elementi di un triangolo rettangolo
UDA 3 I vettori
Coordinate cartesiane ortogonali dei vettori. Prodotto scalare tra vettori e sue proprietà. Prodotto vettoriale. Applicazioni.
Modulo 5: Geometria analitica Prerequisiti Il teorema di Talete, abilità di calcolo algebrico (equazioni e sistemi).Sistema cartesiano. Richiami di geometria euclidea sulle trasformazioni geometriche piane. Le proprietà geometriche della circonferenza, i sistemi algebrici di II grado e di grado superiore al secondo. Elementi fondamentali del piano cartesiano e della funzione lineare. Calcolo algebrico Competenze disciplinari
• Determinare l’equazione cartesiana della retta. Acquisire il significato del coefficiente angolare della retta. Studiare il parallelismo e la perpendicolarità, distanza di un punto da una retta ,angolo di due rette, equazioni di assi, bisettrici, mediane e altezze di un triangolo, fasci di rette.
• Definire la circonferenza come luogo geometrico, determinarne l’equazione canonica, evidenziarne le proprietà.
• Definire la parabola come luogo geometrico di punti. Definire il fascio di parabole
• Definire l’ellisse e l’iperbole come luogo geometrico di punti.
Abilità
• Saper scrivere l’equazione di una retta. Saper determinare il coefficiente angolare di una retta. Saper determinare il punto di intersezione di rette incidenti. Saper studiare fasci di rette. Saper risolvere problemi sulla retta
• Saper definire la circonferenza come luogo geometrico, saper determinare l’equazione canonica. Saper riconoscere le posizioni di una retta rispetto ad una circonferenza. Saper risolvere problemi relativi alla circonferenza ed ai fasci di circonferenze.
• Saper riconoscere l’equazione di una parabola. Saper scrivere l’equazione di una parabola. Saper riconoscere parabole in posizioni particolari. Saper riconoscere le posizioni reciproche di una retta e una parabola. Saper scrivere le equazioni di una/delle retta/e tangente/i ad una parabola. Saper risolvere problemi relativi.
• Saper riconoscere l’equazione di una ellisse. Saper scrivere l’equazione di una ellisse. Saper riconoscere ellissi in posizioni particolari. Saper riconoscere le posizioni reciproche di una retta e una ellisse. Saper scrivere le equazioni di una/delle retta/e tangente/i ad una ellisse. Saper risolvere problemi relativi.
• Saper riconoscere l’equazione di una iperbole. Saper scrivere l’equazione di una iperbole. Saper riconoscere iperboli in posizioni particolari. Saper riconoscere le posizioni reciproche di una retta e una iperbole. Saper scrivere le equazioni di una/delle retta/e tangente/i ad una iperbole. Saper risolvere problemi relativi.
Conoscenze UDA 1 La funzione lineare
Corrispondenza biunivoca fra retta ed equazione lineare in due variabili – Forma implicita, esplicita e segmentaria di una retta – Rappresentazione grafica di una retta – coefficiente angolare e intercette – casi particolari dell’equazione di una retta – condizione di parallelismo e perpendicolarità – intersezione fra due rette – distanza di un punto da una retta – asse di un segmento – bisettrice di un angolo – angolo fra due rette – fasci di rette propri e impropri – applicazioni
UDA 2 Circonferenza e fasci di circonferenze
L’equazione cartesiana della circonferenza. Circonferenza con particolari valori di coefficienti. Questioni elementari sulla circonferenza. Posizioni di rette e circonferenza; problema delle tangenti. Fascio di circonferenze: circonferenze per due punti; circonferenze tangenti ad un retta in un punto; circonferenze concentriche. Problemi relativi. Grafici di curve di data equazione.
UDA 3 Parabola e fasci di parabole
Conoscere la definizione di parabola . Equazione cartesiana. Mutue posizioni di una retta ed una parabola. Fasci di parabole.
UDA 4 Ellisse
Conoscere la definizione di ellisse . Equazione cartesiana. Mutue posizioni di una retta ed una ellisse. Ellisse traslata.
UDA 5 Iperbole
Equazione cartesiana. Iperbole equilatera. Iperbole equilatera riferita ai propri asintoti. Funzione omografica.
FISICA
Premessa Al termine del percorso liceale lo studente deve aver appreso i concetti fondamentali della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano, acquisendo la capacità di vagliare e correlare conoscenze ed informazioni scientifiche, recependole criticamente e inquadrandole in un unico contesto. Al termine del corso di studi gli allievi dovranno, quindi, aver acquisito una cultura scientifica di base che permetta loro una visione critica ed organica della realtà sperimentale. In particolare, l’insegnamento della fisica nel primo biennio, attraverso l’acquisizione delle metodologie e delle conoscenze specifiche della disciplina, concorre alla formazione della personalità dell’allievo. Si inizia a costruire il linguaggio della fisica classica, abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni reali, a risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio operato.
Finalità generali dell’insegnamento della Fisica Condurre lo studente all’esplorazione del mondo circostante per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale.
Obiettivi specifici
osservare e identificare fenomeni formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi formalizzare un problema di fisica e applicare li strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la sua risoluzione fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive
far acquisire capacità di organizzazione e valutazione del proprio lavoro, nonché atteggiamenti fondati sulla collaborazione interpersonale e di gruppo
acquisire, sviluppare e consolidare un corpo organico di contenuti e metodi finalizzati ad una adeguata interpretazione della natura acquisire e consolidare un linguaggio corretto e sintetico acquisire e sviluppare la capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali
abituare al rispetto dei fatti, al vaglio ed alla ricerca di un riscontro obiettivo delle proprie ipotesi interpretative
potenziare l’acquisizione di una cultura scientifica che permetta una visione critica ed organica della realtà sperimentale;
acquisire e sviluppare la conoscenza dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica, che si articolano in un continuo rapporto tra costruzione teorica e realizzazione degli esperimenti con concreta consapevolezza della particolare natura dei metodi della fisica
In particolare, nell’insegnamento di una disciplina sperimentale come la Fisica, gli obiettivi posti saranno anche di acquisizione di abilità caratteristiche della attività sperimentali, quali:
acquisizione della capacità di riconoscere le variabili di un fenomeno e di separarle per proporre un esperimento;
acquisizione della capacità di raccogliere dati sperimentali, di ordinarli in tabelle, di tradurli nel grafico più opportuno e di elaborarli fino a trovare una relazione tra le variabili;
acquisizione della capacità di fare un’analisi critica dei risultati ottenuti; acquisizione della capacità di leggere ed interpretare un grafico, di usare correttamente le unità di misura del S. I., di fare stime ragionevoli, al di là delle misure vere e proprie.
acquisizione della capacità di risolvere situazioni problematiche.
Competenze specifiche disciplinari Alla fine del primo biennio gli allievi dovranno possedere le competenze disciplinari specifiche di seguito indicate con riferimento alle competenze di cittadinanza:
uso corretto del linguaggio fisico-matematico (Comunicare) saper descrivere ed analizzare un fenomeno individuandone gli elementi significativi (Acquisire e interpretare l’informazione)
saper correlare le grandezze che intervengono in un fenomeno (Individuare collegamenti e relazioni)
saper eseguire correttamente misure con consapevolezza delle operazioni effettuate e degli strumenti utilizzati (Misurare, leggere, progettare)
capacità di impostare e risolvere semplici problemi. (Risolvere problemi) saper trarre semplici deduzioni teoriche confrontandoli con i dati sperimentali (Individuare collegamenti e relazioni)
essere capace di ordinare dati e di rappresentarli matematicamente (Progettare)
saper leggere grafici e ricavarne informazioni significative (Acquisire e interpretare l’informazione)
saper relazionare sinteticamente e in modo completo sulle esperienze svolte in laboratorio (Generalizzare, astrarre, comunicare)
Alla fine del quinquennio gli allievi dovranno possedere le competenze disciplinari specifiche di seguito indicate con riferimento alle competenze di cittadinanza:
padronanza degli aspetti teorici ed applicativi degli argomenti (Imparare a imparare)
possedere un linguaggio di tipo scientifico (Comunicare) saper descrivere ed analizzare un fenomeno individuandone gli elementi significativi (Acquisire e interpretare l’informazione)
inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse riconoscendo analogie o differenze, proprietà varianti ed invarianti (Analizzare, strutturare, generalizzare)
saper correlare le grandezze che intervengono in un fenomeno (Individuare collegamenti e relazioni)
saper eseguire correttamente misure con consapevolezza delle operazioni effettuate e degli strumenti utilizzati (Misurare, leggere, progettare)
capacità di impostare e risolvere semplici problemi (Risolvere problemi) saper trarre deduzioni teoriche confrontandole con i dati sperimentali (Individuare collegamenti e relazioni)
essere capace di ordinare dati e di rappresentarli matematicamente (Progettare) saper leggere grafici e ricavarne informazioni significative (Acquisire e interpretare l’informazione)
proporre semplici esperimenti in laboratorio (Ideare, comunicare) saper relazionare sinteticamente e in modo completo sulle esperienze svolte in laboratorio (Generalizzare, astrarre, comunicare)
saper descrivere gli strumenti e le procedure utilizzate in laboratorio e aver sviluppato abilità connesse con l’uso di tali strumenti (Progettare)
Indicazioni metodologiche e mezzi didattici
Per realizzare gli obiettivi programmati gli allievi verranno coinvolti soprattutto in attività di natura sperimentale, finalizzate alla lettura della realtà e alla acquisizione e al potenziamento delle capacità di operare scelte consapevoli nei molteplici contesti, individuali e collettivi della vita reale. L’attività di laboratorio, che sarà articolata sia mediante esperienze illustrative che momenti di lavoro cooperativo, consentirà agli studenti di confrontarsi e acquisire manualità operando con gli strumenti di misura; in particolare consentirà loro di mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite cercando soluzioni sperimentali ai problemi, avviandoli alla lettura critica della realtà. L’attività di laboratorio è da ritenersi, quindi, fondamentale e non sostituibile per l’educazione al “saper fare”. Le metodologie che si attueranno saranno, oltre il lavoro di gruppo, l’insegnamento individualizzato, le lezioni dialogate, il tutoring per allievi. Le strategie da adottare: il problemsolving ed il feedback.
I contenuti trattati mireranno a dare risalto ai concetti fondamentali attorno a cui si aggregano i vari argomenti, avendo cura di predisporre un itinerario didattico che metta in luce analogie e connessioni anche tra discipline diverse. Per quanto riguarda i mezzi didattici, si farà uso del libro di testo, abituando gli allievi al suo utilizzo non solo per la parte che riguarda gli esercizi, ma come riscontro alle lezioni frontali, del laboratorio di Fisica, del materiale bibliografico e dei sussidi audiovisivi disponibili. Anche l’utilizzazione degli strumenti di elaborazione (Word ed Excel o programmi di simulazione), può essere inserita in momenti opportuni nell’attività didattica.
Attività di laboratorio L’attività sperimentale effettuata nel laboratorio di Fisica è di fondamentale importanza in quanto consentirà agli allievi di acquisire una conoscenza sempre più consapevole della disciplina anche mediante la scrittura di relazioni che rielaborano in maniera critica ogni esperimento eseguito. Lo studente potrà così fare esperienza, in forma elementare nel primo biennio, ma comunque rigorosa, del metodo di indagine specifico della fisica, nei suoi aspetti sperimentali, teorici e linguistici. Le attività di laboratorio indicate nelle varie Unità di Apprendimento rappresentano delle proposte didattiche che ogni docente può adattare al livello e agli obiettivi delle proprie classi, tenendo anche conto dei differenti indirizzi presenti nel Liceo (corsi di Ordinamento, opzione Scienze applicate e PNI). Per quanto riguarda le esperienze (sia di tipo illustrativo, che di gruppo), si ritiene opportuno effettuarne almeno una mensilmente, nei locali del Laboratorio di Fisica, a scelta tra quelle proposte nella programmazione generale. I docenti potranno, inoltre, utilizzare anche le risorse multimediali presenti nella piattaforma del libro in adozione. Durante le riunioni dipartimentali sono state concordate delle esperienze di laboratorio reputate di fondamentale importanza per l’apprendimento dei ragazzi. Nell’ambito della libertà individuale di insegnamento, poi, ogni docente può integrare tali esperienze con altre che si ritengano proficue per la classe di riferimento.
Verifica e valutazione
Per la verifica dei risultati dell’apprendimento verranno utilizzate sia prove non strutturate, quali esercizi, problemi, relazioni di laboratorio, sia prove semistrutturate e strutturate. Le verifiche scritte saranno per ogni quadrimestre in numero non inferiore a due per allievo. Le verifiche orali, individuali, saranno impostate non solo su un congruo numero di interrogazioni sotto forma di colloquio, ma anche su interventi che si inseriranno opportunamente nell’attività didattica. Ogni docente predisporrà le prove in base alle linee della sua programmazione, ai contenuti, alle abilità e competenze da verificare e alla fisionomia della classe. La valutazione analizzerà, oltre alle conoscenze, anche le competenze e le capacità degli studenti. I criteri di valutazione sono alla base di
una griglia, articolata su più livelli, che consente la formulazione di un giudizio il più possibile oggettivo, espresso sinteticamente in un voto in decimi.
Attività extracurriculari
Giochi di Anacleto
EUSO
Olimpiadi di Fisica
Olimpiadi di Astronomia
Eventuale partecipazione ad altri giochi o gare individuali o di classe di specifico
interesse.
Programmazione Fisica classe terza Quadro degli obiettivi di competenza ASSE CULTURALE: SCIENTIFICO TECNOLOGICO (secondo biennio) 1. Utilizzare correttamente e descrivere il funzionamento di sistemi e/o dispositivi
complessi, anche di uso corrente.
2. Gestire progetti
Riepilogo dei moduli Num. Titolo Tempi
1 Le grandezze scalari e vettoriali Settembre 2 Raccordo primo biennio – secondo biennio.
Moti Settembre
3 Principio di composizione dei movimenti Settembre – Ottobre 4 Dinamica Ottobre – Novembre 5 Moto circolare e moto armonico Novembre – Dicembre 6 Lavoro ed energia Gennaio 7 La quantità di moto e il momento angolare Febbraio 8 La gravitazione Febbraio - Marzo 9 La teoria microscopica della materia Aprile 10 Il primo principio della termodinamica Aprile - Maggio 11 Il secondo principio della termodinamica Maggio 12 Entropia e disordine Maggio
Modulo 1: Le grandezze scalari e vettoriali Prerequisiti Teorema di Pitagora Competenze Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico. Confrontare grandezze scalari e vettoriali. Abilità Distinguere le grandezze scalari da quelle vettoriali. Eseguire la somma di vettori con il metodo punto-coda e con il metodo del parallelogramma. Eseguire la sottrazione tra due vettori, la moltiplicazione di un vettore per un numero, il prodotto scalare e vettoriale di due vettori. Saper scomporre un vettore nelle sue componenti cartesiane utilizzando i versori. Conoscenze Le caratteristiche di un vettore. La differenza tra grandezze scalari e vettoriali. Le operazioni di somma, sottrazione moltiplicazione, la scomposizione e la proiezione di un vettore. Il prodotto scalare e vettoriale, l’espressione in coordinate cartesiane dei vettori e delle operazioni sui vettori. Attività di laboratorio Esperienze sui vettori.
Modulo 2: Raccordo primo biennio – secondo biennio. Moti Prerequisiti Le basi dell’algebra dei numeri relativi. Le principali proporzionalità tra grandezze. Le basi del metodo sperimentale.La struttura logica delle teorie scientifiche. I vettori. Velocità media e accelerazione media. La legge oraria. La tangente di una curva in un punto. Il coseno di un angolo. L’angolo al centro. La definizione operative di durata, lunghezza e massa con le loro unità di misura. I sistemi di riferimento. Gli errori sperimentali. Risolvere equazioni di primo grado. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S. I. Competenze Interpretare grafici di moto ed effettuare derivazione e integrazione grafica. Utilizzare le leggi dei moti. Analizzare fenomeni fisica e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Abilità Esser in grado di descrivere i fenomeni osservati con un linguaggio appropriato. Saper rappresentare in grafici (spazio -tempo), (velocità - tempo) i diversi tipi di moto osservati. Saper interpretare grafici. Saper dedurre da grafici i diversi tipi di moto osservati. Saper enunciare le leggi relative a spostamento, velocità e tempo quando l’accelerazione è costante. Saper individuare le grandezze fisiche necessarie per la descrizione del fenomeno osservato. Saper risolvere semplici problemi utilizzando un linguaggio algebrico e grafico appropriato.
Conoscenze Concetti fondamentali per la descrizione del moto: punto materiale, traiettoria, legge oraria. Il moto rettilineo uniforme; grafici. Il moto vario; velocità media e istantanea, accelerazione media e istantanea; grafici. Il moto rettilineo uniformemente vario: la dipendenza velocità-tempo, spazio- tempo, velocità-spazio; grafici. Moti uniformemente accelerati: moto di caduta di un grave; moto di caduta di un corpo su un piano inclinato. Attività di laboratorio Moto rettilineo uniforme e uniformemente accelerato su rotaia.
Modulo 3: Principio di composizione dei movimenti Prerequisiti Le basi dell’algebra dei numeri relativi. Le principali proporzionalità tra grandezze. Le basi del metodo sperimentale.La struttura logica delle teorie scientifiche. I vettori. Velocità media e accelerazione media. La legge oraria. La tangente di una curva in un punto. Il coseno di un angolo. L’angolo al centro. La definizione operative di durata, lunghezza e massa con le loro unità di misura. I sistemi di riferimento. Gli errori sperimentali. Risolvere equazioni di primo grado. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S. I. Competenze Analizzare fenomeni fisica e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Abilità Esser in grado di descrivere i fenomeni osservati con un linguaggio appropriato. Saper individuare le grandezze fisiche necessarie per la descrizione del fenomeno osservato. Saper risolvere semplici problemi utilizzando un linguaggio algebrico e grafico appropriato. Conoscenze Principio di inerzia. Il principio di composizione dei movimenti. Il moto parabolico. Trasformazioni galileiane.
Modulo 4: Dinamica Prerequisiti Il moto rettilineo uniforme. Il moto rettilineo uniformemente accelerato. Il moto circolare uniforme Il moto parabolico. Determinare la posizione e calcolare la velocità nei vari tipi di moto. La rapprsentazione grafica delle grandezze fisiche. I sistemi di riferimento. Errori sperimentali. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S.I. Competenze Formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli e analogie. Analizzare fenomeni fisici e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare
le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il Sistema Internazionale delle unità di misura. Abilità Essere in grado di definire i concetti di forza e di massa e di enunciare i principi della dinamica. Essere in grado di proporre esempi di sistemi inerziali e non inerziali e riconoscere le forze apparenti e quelle attribuibili a interazioni. Essere in grado di applicare le proprietà vettoriali delle grandezze fisiche incontrate allo studio dei fenomeni esaminati e risolvere esercizi e problemi. Essere in grado di proporre esempi di sistemi inerziali e non inerziali e riconoscere le forze apparenti e quelle attribuibili a interazioni. Conoscenze La prima legge della dinamica. La seconda legge: la relazione fra forza e accelerazione. Massa e peso di un corpo. Il principio di azione e reazione. La seconda legge della dinamica e la forze di attrito. Applicazioni della seconda legge della dinamica. Leggi della dinamica e sistemi di riferimento. Attività di laboratorio Verifica dei principi della dinamica su rotaia. Piano inclinato (liscio e scabro).
Modulo 5: Moto circolare e moto armonico Prerequisiti Il moto rettilineo uniforme. Il moto rettilineo uniformemente accelerato. Il moto circolare uniforme. Determinare la posizione e calcolare la velocità nei vari tipi di moto. La rapprsentazione grafica delle grandezze fisiche. I sistemi di riferimento. Errori sperimentali. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S.I. Competenze Formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli e analogie. Analizzare fenomeni fisici e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il SI delle unità di misura. Abilità Distinguere la forza centripeta e centrifuga apparente. Comprendere le caratteristiche del moto armonico e del moto del pendolo. Conoscenze I moti curvilinei, velocità e accelerazioni. Il moto circolare uniforme: la cinematica e la dinamica. Facoltativo: Cinematica del moto uniformemente accelerato. Dinamica del moto uniformemente accelerato. Facoltativo: Moto armonico. Velocità ed accelerazione nel moto armonico. Dinamica del moto armonico: la forza elastica. Pendolo semplice. (da proporre in quarta classe) Attività di laboratorio Esperienze illustrative sulla forza centrifuga. Pendolo semplice.
Modulo 6: Lavoro ed energia Prerequisiti I diversi tipi di moto. Le forze. Scomposizione delle forze. Il momento di una forza e le condizioni di equilibrio. Le leggi della dinamica e le loro applicazioni. La rappresentazione vettoriale delle grandezze fisiche. I sistemi di riferimento. Gli errori sperimentali. Utilizzare in modo corretto le unità del S.I. Caduta libera. Competenze Calcolare il lavoro svolto o la potenza erogata. Distinguere tra forze conservative e non conservative. Applicare il teorema dell’energia cinetica a situazioni semplici. Descrivere trasformazioni di energia da una forma a un’altra. Applicare il principio di conservazione dell’energia meccanica. Abilità Calcolare il lavoro fatto da una forza costante nei diversi casi di angolo tra direzione della forza e direzione dello spostamento. Calcolare la potenza impiegata. Ricavare l’energia cinetica di un corpo in relazione al lavoro svolto. Determinare il lavoro svolto da forze dissipative. Calcolare la portata di una conduttura. Applicare l’equazione di Bernoulli. Teorema di Torricelli. Comprendere l’effetto Venturi e le sue conseguenze. Calcolare la velocità limite. Conoscenze Lavoro. Potenza. Forze conservative e non conservative. Energia potenziale ed energia conetica. Pendolo elastico. La conservazione dell’energia meccanica in un pendolo. Caduta di un corpo in un mezzo viscoso.
Modulo 7: La quantità di moto e il momento angolare Prerequisiti Lavoro ed energia cinetica. L’energia potenziale. L’attrito. Moto circolare uniforme. Moto rotatorio. Competenze Distinguere tra forze conservative e non conservative. Utilizzare nell’analisi di un sistema fisico la conservazione della quantità di moto totale e del momento angolare totale. Abilità Calcolare la quantità di moto di un corpo e l’impulso di una forza. Applicare la legge di conservazione della quantità di moto. Comprendere la distinzione tra urti elastici e anelastici. Analizzare casi di urti lungo una retta di urti obliqui. Individuare la posizione del centro di massa di un sistema fisico. Applicare la conservazione del momento angolare a un sistema fisico. Determinare il momento d’inerzia di un corpo rigido e utilizzarlo nello studio dei moti rotatori. Conoscenze La relazione tra quantità di moto e impulso di una forza. La legge di conservazione della quantità di moto per un sistema isolato. Urti elastici e
anelastici su una retta e nel piano. Il centro di massa e le sue proprietà. I momenti di inerzia per corpi rigidi in rotazione. Il moto di un corpo che rotola. La conservazione e la variazione del momento angolare, la sua relazione col momento torcente delle forze esterne. Il momento d’inerzia e la rotazione.
Modulo 8: La gravitazione Prerequisiti Equazioni del moto circolare uniforme. Forza centripeta e moto circolare. Principi della dinamica. Moto parabolico. Principi di conservazione. Definizione di ellisse. Competenze Formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli e analogie. Analizzare fenomeni fisici e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il SI delle unità di misura. Abilità Applicare i principi della dinamica e la legge di gravitazione universale allo studio del moto dei pianeti e dei satelliti nel caso di orbite circolari. Applicare il principio di conservazione dell’energia. Conoscenze Modelli geocentrici ed eliocentrici. La rivoluzione copernicana. Tycho Brahe. Le leggi di Keplero. La legge di gravitazione universale. Applicazioni della legge di gravitazione universale. Il campo gravitazionale.
Modulo 9: La teoria microscopica della materia Prerequisiti Moduli precedenti. Leggi di conservazione della quantità di moto e dell’energia meccanica. Energia cinetica di traslazione e di rotazione dei corpi rigidi. Competenze Riuscire a stabilire delle connessioni tra il comportamento microscopico dei gas e le loro proprietà macroscopiche. Determinare la temperatura di un gas nota la sua velocità quadratica media. Applicare la relazione tra pressione e velocità quadratica media. Abilità Comprendere la spiegazione del moto browniano. Analizzare il comportamento di un gas dal punto di vista microscopico. Calcolare la pressione di un gas perfetto. Comprendere la relazione tra temperatura ed energia cinetica delle molecole di un gas. Calcolare la velocità quadratica media delle molecole e
analizzare la distribuzione delle velocità. Comprendere il significato di energia interna per un gas. Confrontare gas, liquidi, solidi dal punto di vista dell’energia interna. Conoscenze Il moto browniano. Il modello microscopico del gas perfetto. Pressione e temperatura di un gas dal punto di vista microscopico. Teorema di equipartizione dell’energia. La velocità delle molecole e la distribuzione di Maxwell. L’energia interna del gas perfetto. L’energia interna nei solidi, liquidi, gas.
Modulo 10: Il primo principio della termodinamica Prerequisiti Concetto di funzione. Conoscenza del metodo di indagine delle scienze fisiche per lo studio dei fenomeni naturali. Conoscenza dei principi di conservazione e loro applicazioni. Modulo precedente. Competenze Classificare le principali trasformazioni termodinamiche e le relative applicazioni. Applicare il primo principio all’analisi delle trasformazioni termodinamiche. Abilità Comprendere le caratteristiche di un sistema termodinamico. Distinguere le trasformazioni reali e quelle ideali. Riconoscere i diversi tipi di trasformazione termodinamica e le loro rappresentazioni grafiche. Calcolare il lavoro svolto in alcune trasformazioni termodinamiche. Applicare il primo principio della termodinamica nelle trasformazioni isoterme, isocore,isobare,adiabatiche, cicliche. Calcolare il calore specifico di un gas. Conoscenze Concetto di sistema termodinamico. L’energia interna di un sistema fisico. Il principio zero della termodinamica. Le trasformazioni termodinamiche. Il lavoro termodinamico. Enunciato del primo principio della termodinamica. Le applicazioni del primo principio alle varie trasformazioni termodinamiche. I calori specifici del gas perfetto. L’equazione delle trasformazioni adiabatiche.
Modulo 11: Il secondo principio della termodinamica Prerequisiti Concetto di funzione. Conoscenza del metodo di indagine delle scienze fisiche per lo studio dei fenomeni naturali. Conoscenza dei principi di conservazione e loro applicazioni. Modulo precedente. Competenze Determinare il rendimento di una macchina termica e confrontarlo con il rendimento di una macchina di Carnot che operi fra le stesse temperature. Abilità Comprendere e confrontare i diversi enunciati del secondo principio della termodinamica e riconoscerne l’equivalenza. Distinguere le trasformazioni reversibili e irreversibili. Comprendere il funzionamento della macchina di
Carnot. Calcolare il rendimento di una macchina termica. Comprendere il funzionamento di un motore a scoppio. Calcolare le prestazioni delle macchine frigorifere. Conoscenze Il funzionamento delle macchine termiche. Enunciati di lord Kelvin e di Rudolf Clausius del secondo principio della termodinamica. Il rendimento delle macchine termiche. Trasformazioni reversibili e irreversibili. Il teorema e il ciclo di Carnot. La macchina di Carnot ed il suo rendimento. I cicli termodinamici in un motore di automobile. Il frigorifero come macchina termica. Attività di laboratorio: I motori Modulo 12: Entropia e disordine Prerequisiti Concetto di probabilità. Modulo precedente. Competenze Determinare la variazione di entropia in particolari trasformazioni. Abilità Applicare la disuguaglianza di Clausius nello studio delle macchine termiche. Calcolare le variazioni di entropia nelle trasformazioni termiche. Comprendere la relazione tra probabilità ed entropia. Determinare il numero di microstati di un sistema. Utilizzare l’equazione di Boltzmann per il calcolo dell’entropia. Conoscenze La disuguaglianza di Clausius.La definizione di entropia. L’entropia nei sistemi isolati e non isolati. L’enunciato del secondo principio della termodinamica tramite l’entropia. Interpretazione microscopica del secondo principio. L’equazione di Boltzmann per l’entropia. Il terzo principio della termodinamica.
Reggio Calabria, 31/10/2013 IL PROFESSORE
Paolo Mercurio
Classe III ^ Q
Storia
Macrotematica: modulo n. 1, L’immaginario nel mondo medievale.
Storia, Modulo n. 1: L’Autunno del Medioevo.
Periodo: ottobre-novembre
Durata: h. 15.
Obiettivi: 1. Conoscere gli eventi europei ed extraeuropei dal XIV al XV
secolo; 2.Comprendere la relazione fra eventi storico-politici e trasformazioni
culturali fra fine del Medioevo e inizio della modernità; 3. Essere in grado di
interpretare in modo razionale ed argomentato fonti dirette ed
interpretazioni storiografiche.
U.D. 1 - Il flagello della peste: dalla crisi demografica alla ripresa produttiva;
U.D. 2 - La guerra dei Cento anni: la Francia verso la sovranità nazionale;
U.D.3 - L’Europa politica fra Unità e frammentazione;
U.D. 4 - Le scoperte geografiche: l’Atlantico e la crisi del Mediterraneo.
T1. W. H. Mc Neill, La peste nella storia;
T2. M. Villani, La peste nera;
T3. J. Le Bel, I flagellanti;
T4. Cronaca di Erfurt, La caccia all’ebreo;
T5. J. Huizinga, L’autunno del medioevo;
T6. G. Duby, Dio Chiama Giovanna a salvare la Francia: l’albero delle voci;
T7.. A. Tenenti, Il “trionfo della morte”: la categoria della morte nell’iconografia
e nell’arte medievale.
Macrotematica: modulo n. 2, Il nuovo spirito rinascimentale nell’età delle
scoperte.
Modulo 2: Lo spazio oceanico e la fine della “ res publica “ cristiana
Periodo: dicembre-gennaio
Durata: h. 15
Obiettivi: 1. Conoscere gli eventi europei ed extraeuropei dal XV al XVI
secolo;2. Comprendere la relazione fra eventi storico-politici e trasformazioni
culturali all’inizio della modernità;3. Essere in grado di interpretare in modo
razionale ed argomentato fonti dirette ed interpretazioni storiografiche.
U.D. 1 – Le scoperte geografiche: la costituzione dell’impero portoghese;
U.D. 2 – La Spagna e Colombo;
U.D. 3 – Spazio e Tempo nella cultura del Rinascimento.
T7. F. Braudel, Civiltà e imperi nell’ età di Filippo II;
T8. J. Heers, La stampa diffonde la notizia dell’impresa di Colombo;
T9. C. Colombo, In difesa di se stesso;
T10. J. Le Goff, Tempo della Chiesa e Tempo del mercante;
T11. B. Rossetti, Ferrara, la città rinascimentale e lo Spazio.
LICEO SCIENTIFICO STATALE “L. DA VINCI” Reggio Calabria
PROGRAMMAZIONE
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
CLASSE Terza sez. Q
ANNO SCOLASTICO 2013-14
DOCENTE Prof.ssa Caterina Fortani
ANNO SCOLASTICO
Anno Scolastico 2011-12
Programmazione di Religione
Classe Sez.
Docente: Caterina Fortani
Liceo Scientifico Statale
“Leonardo da Vinci”
Reggio Calabria
Anno Scolastico 2011-12
Programmazione di Religione
Classe Sez.
Docente: Caterina Fortani
FINALITA’
La funzione educativa dell’IRC nella scuola scaturisce dalla costante connessione tra la dimensione religiosa e le dimensioni culturale, politica, sociale ed etica nella storia dell’umanità. E’ innegabile il contributo che la religione ha offerto e continua a offrire nella
comprensione della natura e dell’agire dell’uomo.
Dall’intreccio delle prospettive teologica, biblica, storica, antropologica, l’IRC trae la sua natura
disciplinare, concorre con finalità e obiettivi propri a delineare un profilo umano e culturale degli allievi quanto più ricco e coerente possibile, si propone come valido sostegno nel percorso di
formazione e crescita integrale che gli studenti fanno nella scuola maturando progressivamente e
consapevolmente la propria identità individuale e sociale.
Al centro del processo didattico si pone il progetto di vita dello studente, di cui vengono valorizzate le esperienze personali e ambientali per orientarlo a cogliere i segni espressivi della religione, viene sollecitata la consapevolezza dell’interazione tra dinamismi interiori e condizioni esteriori per abilitato progressivamente a leggere la connotazione religiosa del proprio vissuto e del proprio contesto socio-culturale.
L’alunno è posto nel punto di convergenza dei vari saperi e, come soggetto consapevole del proprio
percorso formativo, viene guidato alla rielaborazione unitaria dei singoli apporti disciplinari in
modo da superare la frammentazione della conoscenza e identificarsi, quanto più possibile, con le
attese espresse dal Profilo Educativo Culturale e Professionale, proposto come modello.
L’IRC infatti offre un contributo formativo specifico in ciascuna delle aree che costituiscono tale
profilo:
- nell’area metodologica e logico-argomentativa, fornendo strumenti critici per l’interpretazione
della realtà;
- nell’area linguistica e comunicativa, abilitando alla comprensione e al corretto uso del
linguaggio religioso;
- nell’area storico-umanistica, con la conoscenza delle interazione della religione cristiana con
la cultura italiana ed europea;
- nell’area scientifica e tecnologica, per l’attenzione alla dimensione etica delle scoperte
scientifiche
In riferimento alle Competenze Chiave di Cittadinanza, l’IRC contribuisce in maniera singolare
allo sviluppo di atteggiamenti positivi verso l’apprendimento, curandone motivazioni e attitudine
alla collaborazione, progettazione, comunicazione (Imparare ad imparare, Progettare, Comunicare,
Collaborare e partecipare, Risolvere problemi, Individuare collegamenti e relazioni, Acquisire e
interpretare l’informazione); alla formazione del sé dell’alunno nella ricerca costante della propria
identità e di significative relazioni con gli altri e al rapporto con la comunità locale e con le sue
istituzioni educative e religiose (Comunicare, Collaborare e partecipare, Agire in modo autonomo e
responsabile, Individuare collegamenti e relazioni).
Con un taglio ermeneutico, partendo cioè dal soggetto che apprende, si prevede una sequenza di
unità di apprendimento ordinate secondo criteri logici di adeguatezza e significatività, e rispondenti
agli obiettivi specifici di apprendimento riconducibili all’asse storico-sociale che educa l’alunno
alla comprensione del fenomeno religioso nelle diverse epoche e contesti geografici e culturali; e
alla disponibilità al confronto con regole e esempi di vita proposti dal cristianesimo per acquisire
elementi di valutazione delle proprie azioni, dei fatti e comportamenti umani e sociali.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Gli obiettivi specifici di apprendimento sono declinati in conoscenze, abilità e competenze.
Sono riconducibili in vario modo a tre aree di significato: antropologico-esistenziale, storico-
fenomenologico, biblico-teologica.
Si sviluppano secondo gli orientamenti della progettazione d’istituto per l’asse culturale storico-
sociale e in riferimento alle competenze chiave di cittadinanza.
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
• Acquisire un comportamento autonomo
e responsabile
• Individuare collegamenti e relazioni
• Comunicare
• Acquisire e interpretare l’informazione
• Collaborare e partecipare
• Imparare ad imparare
• Progettare
• Risolvere problemi
ASSE STORICO SOCIALE
Competenza di base n.1 Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree
geografiche e culturali.
Competenza di base n.2 Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei
diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente
Competenze
di cittadinanza
COMPETENZE
ABILITÀ
CONOSCENZE
Acquisire un
comportamento autonomo e responsabile
Individuare collegamenti e
relazioni
Comunicare
Elaborare gli
interrogativi
dell'uomo
considerando
l'apporto della
riflessione umana e
religiosa
Sviluppare capacità
di confronto e
dialogo con le
diverse confessioni
cristiane
Identificare il ruolo
dell’esperienza
religiosa e in
particolare del
Cristianesimo nella
storia d’Italia,
d’Europa e del
mondo nell’età
medievale e
moderna
Saper impostare
correttamente il
rapporto scienza,
filosofia, teologia,
fede
Impostare
criticamente la
riflessione su Dio
nelle sue dimensioni
storiche, filosofiche e
teologiche
Comprendere il
rapporto tra identità
culturale e identità
religiosa cogliendo
elementi comuni ed
elementi specifici
delle principali
tradizioni religiose e
Apprezzare l'apporto
dell'antropologia
cristiana alla cultura
occidentale e
all'umanizzazione
della società
Conoscere l'apporto delle
tradizioni religiose alla
comprensione di Dio e del
significato che assume per la
vita e il destino dell'uomo
U. A. 1 : LA RICERCA DI DIO -il fondamento antropologico
dell’esperienza religiosa
-religiosità, religione e fede
-rapporto tra fede e ragione
con riferimento all’enciclica
“Fides et ratio”
-sistemi filosofico-teologici
che provano l’esistenza di Dio
-i maestri del sospetto: la
negazione di Dio
Conoscere la posizione della
Chiesa cattolica verso le altre
religioni
U. A. 2: I VOLTI DI DIO: LE RELIGIONI -le religioni monoteistiche:
Cristianesimo, Ebraismo,
Islamismo
-le religioni orientali:
Induismo, Buddismo
-documenti del Magistero e
istituzioni che promuovono il
dialogo fra le religioni
Conoscere lo sviluppo storico
della Chiesa nell’età
medievale e moderna
U.A.3: L’ITINERARIO STORICO DEL CRISTIANESIMO - Il medioevo, il volto della
“societas christiana”
- Crsitianesimo e modernità
Cogliere valori comuni e
differenze delle diverse
confessioni cristiane
U. A. 4: LE PRINCIPALI CONFESSIONI CRISTIANE -la storia e i tratti caratteristici
Acquisire e interpretare
l’informazione
Identificare nel
contesto artisitico
simboli e temi
religiosi
Riconoscere in opere
artistiche, letterarie e
sociali i riferimenti
biblici e religiosi che
ne sono all’origine
delle principali confessioni
cristiane
- il fondamento teologico
dell’unità cristiana
-iniziative per l’Ecumenismo
Cogliere il significato
religioso delle
rappresentazioni artistiche e
letterarie
U.A.5: RELIGIONE, ARTE, LETTERATURA - segni cristiani nello spazio
geografico: architettonici,
iconici, devozionali
- escatologia cristiana e
visione dantesca dell’aldilà
METODO In rapporto alle esigenze di educazione e istruzione degli allievi, per favorire in essi
l’apprendimento, la rielaborazione personale, la crescita umana e culturale, si ritiene opportuno
basare la metodologia didattica fondamentalmente su due principi tra loro integrati: il principio di
correlazione e il principio della ciclicità secondo la concezione pedagogica dell’insegnamento a
spirale.
Il primo coniuga il dato religioso con l’esistenza umana, per cui si partirà dall’esplorazione
dell’esperienza concreta scomponendola nelle sue diverse dimensioni ( cognitiva, critica, dialettica,
trascendente) per farne generare domande problematizzanti, con conseguente impegno di ricerca
delle risposte nel confronto con i contenuti proposti, i quali sono mediati e messi al servizio di un
itinerario di crescita integrale in cui la ricerca esistenziale di senso risulta autentica e qualificata se
avviene in un orizzonte culturale e un contesto storico-sociale.
Il secondo implica una lettura della realtà religiosa progressivamente più ampia e dettagliata
generando nuovi contenuti. E’ un principio didattico funzionale alle dinamiche dell’apprendimento
attraverso processi di approfondimento, sviluppo, ampliamento. Si punta su saperi essenziali,
elementari e fondanti, che devono essere progressivamente arricchiti sul presupposto
dell’assimilazione dei livelli precedenti così da produrre vere competenze.
Vengono promosse operazioni di organizzazione, approfondimento, analisi, sintesi, al fine di
produrre un cambiamento in termini di crescita, maturazione e riassetto della configurazione
esistenziale dell’allievo
Sarà sollecitato il corretto, metodico ricorso al documento religioso in tutte le sue espressioni:
storica, teologica, liturgica, magisteriale.
Conseguentemente, nel processo didattico saranno avviate molteplici attività per consentire agli
allievi di identificare e di esprimere le loro potenzialità nel dialogo e nel confronto, nell’operatività
della ricerca, nell’organizzazione dei contenuti.
Parallelamente sarà offerta loro l’opportunità di un consolidamento delle abilità metodologiche, al
fine di orientarli correttamente nell’uso del linguaggio religioso e nel rapporto con i testi specifici
della disciplina. Ove sarà possibile sarà favorita un’integrazione interdisciplinare.
VERIFICA
La verifica tenderà a registrare la progressiva ed effettiva crescita dell’allievo, ed oltre che
strumento di classificazione sarà considerata e proposta come opportunità di autovalutazione nel
processo di apprendimento nonché occasione di stimolo e gratificazione. Essa sarà condotta a un
triplice livello:
- riguardo ai contenuti appresi attraverso test di profitto
- riguardo la capacità critica attraverso elaborati scritti
- riguardo il livello di maturazione attraverso il dibattito
VALUTAZIONE
La valutazione avrà come parametri di riferimento la situazione di partenza e la motivazione
dell’alunno espressa da assiduità nell’interesse e nella partecipazione,costanza nell’applicazione e
nell’impegno,senso di responsabilità nel comportamento. Sulla scorta dei dati forniti dal regolare
processo di verifica, sarà guidata da una griglia di misurazione di conoscenze,abilità e relative
conseguenti competenze. Essa sarà formulata in giudizio sintetico non numerico.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
INDICATORI DI PREPARAZIONE
Voto (10)
Conoscenze Abilità Competenze
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
2 Nessuna – Rifiuta la
verifica
Nessuna – Rifiuta la verifica Nessuna – Rifiuta la verifica
3 Conoscenze gravemente
errate e lacunose;
espressione sconnessa
Non riesce ad analizzare; non
risponde alle richieste
Non riesce ad applicare le
minime conoscenze, anche se
guidato
INSUFFICIENTE 4 Conoscenze frammentarie,
con errori
Compie analisi lacunose e
sintesi incoerenti
Applica le conoscenze minime
solo se guidato, ma con errori
5 Conoscenze mediocri ed
espressione difficoltosa
Compie qualche errore; analisi
e sintesi parziali
Applica le conoscenze minime,
ma con errori lievi
SUFFICIENTE 6 Conoscenze di base;
esposizione semplice, ma
corretta
Compie analisi
complessivamente corrette e
riesce a gestire semplici
situazioni
Applica autonomamente le
conoscenze minime
DICRETO 7 Conoscenze pertinenti;
esposizione corretta
Sa interpretare il testo e
ridefinire un concetto, gestendo
autonomamente situazioni
nuove
Applica autonomamente le
conoscenze anche a problemi
più complessi, ma con
imperfezioni
BUONA 8
Conoscenze complete, con
approfondimenti
autonomi; esposizione
corretta con proprietà
linguistica
Coglie le implicazioni;
individua autonomamente
correlazioni; rielabora
correttamente e in modo
personale
Applica autonomamente le
conoscenze, anche a problemi
più complessi, in modo corretto
OTTIMA 9
Conoscenze complete con
approfondimenti
autonomi; esposizione
fluida con utilizzo del
linguaggio specifico
Coglie le implicazioni; compie
correlazioni esatte e analisi
approfondite; rielabora
correttamente in modo
completo, autonomo e critico
Applica e mette in relazione le
conoscenze in modo autonomo
e corretto, anche a problemi
nuovi e complessi.
10
Conoscenze complete,
ampie ed approfondite;
esposizione fluida con
utilizzo di un lessico ricco
ed appropriato
Sa rielaborare correttamente e
approfondire in modo critico ed
originale.
Argomenta le conoscenze in
modo autonomo e corretto per
risolvere problemi nuovi e
complessi; trova da solo
soluzioni originali ed efficaci.
Reggio Calabria 31 -10-2013 L’insegnante
Prof.ssa Caterina Fortani
PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-FORMATIVA DI SCIENZE NATURALI
Anno scolastico 2013/2014 Classe III sez. Q
Docente: prof.ssa Pratticò Maria Rosa
SITUAZIONE DI PARTENZA
Strumenti utilizzati per la rilevazione:
• Osservazioni dirette sui comportamenti
• Conversazioni informali su concetti appresi
• Schede di controllo ed esercitazioni varie
• Test semistrutturati
Livelli rilevati
Sfera comportamentale
La classe palesa una spiccata vivacità spesso non controllata che non consente, sempre, una
continua e permanente attenzione.
Quasi tutti gli allievi si dimostrano partecipi alla vita scolastica, pur nella varietà di interesse,
partecipazione ed impegno personale.
Sfera cognitiva
Un gruppo di allievi possiede buoni prerequisiti e si avvale di un metodo di studio autonomo e
proficuo; attiva e costruttiva è la partecipazione al dialogo educativo, unitamente alle buone
capacità logico – espressive; un secondo, pur dimostrandosi partecipe ed interessato, evidenzia
difficoltà nella concettualizzazione, nell’espressione e nel metodo di lavoro ancora da
consolidare; un terzo manifesta lacune di base spesso aggravate da un superficiale impegno, da una
debole motivazione o da un metodo di studio insicuro e mnemonico e dall’incapacità di
organizzare con responsabilità, efficacia ed autonomia i momenti dell’applicazione espletata in
ambito domestico.
Il livello cognitivo rilevato risulta complessivamente medio-basso
N.B.In questo documento programmatico, adattato alla fisionomia della classe e alle esigenze degli
alunni, non vengono inseriti le Competenze Chiave di Cittadinanza, i risultati generali di
apprendimento con i livelli raggiunti, gli obiettivi formativi e cognitivi, gli standard minimi di
apprendimento per i quali si fa riferimento alla Programmazione generale del Dipartimento di
Scienze stilata per l’anno scolastico 2013/2014.
NUCLEI FONDANTI E OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
CLASSE TERZA SCIENZE APPLICATE
CONTENUTI
NUCLEI FONDANTI Tempi NUCLEI FONDANTI DI CHIMICA Richiami e approfondimenti su argomenti di chimica relativi agli anni scolastici precedenti
Settembre
Nucleo fondante A: La classificazione e la nomenclatura chimica dei composti
Ottobre-Novembre
NUCLEO FONDANTE DI SCIENZE DELLA TERRA
Nucleo fondante B: I minerali e le rocce Dicembre- Gennaio
Nucleo fondante C: Le soluzioni Febbraio-Marzo
Nucleo fondante D: Le reazioni chimiche Aprile-Maggio-Giugno
NUCLEI FONDANTI DI BIOLOGIA
Richiami e approfondimenti su argomenti di biologia relativi agli anni scolastici precedenti
Settembre
Nucleo fondante A : La riproduzione cellulare: mitosi e meiosi Ottobre-Novembre
Nucleo fondante B: Mendel e la genetica classica Dicembre-Gennaio
Nucleo fondante C: La biologia molecolare del gene Febbraio-Marzo
Nucleo fondante D: Le basi genetiche dell’evoluzione Aprile-Maggio-Giugno
Nucleo fondante E: Selezione naturale e origine delle specie Nucleo fondante F: L’ecologia
CHIMICA
NUCLEO FONDANTE A: LA CLASSIFICAZIONE E LA NOMENCLATURA
CHIMICA DEI COMPOSTI
PREREQUISITI
• Conoscere il nome degli elementi e il relativo simbolo chimico
• Conoscere i vari tipi di legami chimici
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
• Utilizzare le formule dei composti inorganici per classificarli secondo le regole della
nomenclatura sistematica e tradizionale
ABILITA’
• Classificare i composti secondo la natura ionica, molecolare, binaria, ternaria.
• Assegnare il numero di ossidazione ad ogni elemento combinato.
• Usare le regole della nomenclatura IUPAC o tradizionale per denominare i composti
• A partire dal nome scrivere correttamente la formula di un composto.
CONOSCENZE
• Valenza, numero di ossidazione e formule
• Le regole della nomenclatura tradizionale, IUPAC e di Stock.
• La classificazione, le proprietà e la nomenclatura dei composti inorganici binari e ternari.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
• Preparazione di composti: ossidi, anidridi, idrossidi, ossiacidi e sali
NUCLEO FONDANTE B : I MINERALI E LE ROCCE
PREREQUISITI
• Conoscere i vari tipi di legami chimici
• Distinguere i vari tipi di composti chimici
• Conoscere gli stati della materia
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE
• Comunicare attraverso la terminologia specifica della geologia descrittiva e interpretativa,
imparando a utilizzare informazioni e dati riportati nel testo e nelle figure
• Correlare le molteplici informazioni descrittive e metterle in relazione con l'interpretazione
del fenomeno
ABILITA’
• Osservare e imparare a riconoscere sommariamente una roccia, a partire dall'analisi della
struttura macroscopica, per classificarla come ignea, sedimentaria e metamorfica
• Osservare e imparare a riconoscere sommariamente un minerale, a partire dall'analisi della
struttura macroscopica, per poterlo classificare
• Saper descrivere il ciclo litogenetico di una roccia
CONOSCENZE
• I minerali: caratteristiche, proprietà e classificazione
• Magmi e rocce magmatiche
• Il processo sedimentario e le rocce sedimentarie
• Il processo metamorfico e le rocce metamorfiche
• Il ciclo delle rocce
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Riconoscimento e classificazione di campioni di minerali e rocce
NUCLEO FONDANTE C : LE SOLUZIONI PREREQUISITI
• Conoscere la differenza tra sistema omogeneo ed eterogeneo
• Conoscere il concetto di mole e di massa molare
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE
• Preparare soluzioni a concentrazione nota e spiegare la solubilità nei solventi col modello
cinetico-molecolare e le proprietà colligative delle soluzioni
ABILITA’
• Identificare le caratteristiche e le proprietà delle soluzioni e comparare i vari modi per
esprimere la concentrazione
• Preparare soluzioni di data concentrazione (percentuale in peso e in volume, ppm, molarità,
molalità).
• Descrivere le proprietà colligative delle soluzioni.
• Provare la solubilità di una sostanza in acqua o in altri solventi
• Costruire la curva di solubilità in acqua, in funzione della temperatura di una sostanza solida
facilmente reperibile.
• Spiegare la solubilità nei solventi mediante il modello cinetico-molecolare della materia.
• Svolgere esercizi sul calcolo delle concentrazioni e sulle proprietà colligative delle soluzioni
CONOSCENZE
• Caratteristiche delle soluzioni. Soluzioni acquose ed elettroliti.
• La concentrazione delle soluzioni.
• Le proprietà colligative
• La solubilità e le soluzioni sature.
• I colloidi.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Riconoscimento di sostanze elettrolitiche e non.
Preparazione di soluzioni a titolo noto
Verifica delle proprietà colligative di una soluzione
NUCLEO FONDANTE D : LE REAZIONI CHIMICHE PREREQUISITI
• Saper assegnare un nome a ciascun composto in base alle regole di nomenclatura
• Usare la mole come unità di misura della quantità di sostanza
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
• Investigare e bilanciare le reazioni che realmente avvengono, eseguendo calcoli quantitativi
su reagenti e prodotti ABILITA’
• Bilanciare una reazione chimica.
• Effettuare calcoli stechiometrici.
• Leggere un’equazione chimica bilanciata sia sotto l’aspetto macroscopico che sotto l’aspetto
microscopico.
• Riconoscere il reagente in eccesso e il reagente limitante, rispetto alle quantità
stechiometriche.
• Calcolare la resa teorica e la resa percentuale di una reazione
• Saper classificare le reazioni chimiche in base a quattro categorie di appartenenza
• Saper prevedere i prodotti di una reazione conoscendo la natura e la formula dei reagenti
CONOSCENZE
• Le equazioni chimiche e il loro bilanciamento
• I calcoli stechiometrici
• Reagente limitante e reagente in eccesso
• La resa di una reazione
• La classificazione delle reazioni: reazioni di sintesi, di decomposizione, di scambio semplice
e di doppio scambio.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
• Reagente limitante
• Reazioni di sintesi, di decomposizione, di scambio semplice e di doppio scambio.
BIOLOGIA
NUCLEO FONDANTE A : LA RIPRODUZIONE CELLULARE: MITOSI E
MEIOSI
PREREQUISITI
• Conoscere le strutture cellulari e le loro funzioni
• Conoscere nei particolari la struttura e la funzione del DNA
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
• Essere in grado individuare nei processi di riproduzione cellulare e di riproduzione degli
organismi la base per la continuità della vita nonché per la variabilità dei caratteri che
consente l’evoluzione degli organismi viventi
ABILITA’
• Spiegare la funzione del processo mitotico • Mettere a confronto la citodieresi delle cellule animali con quella delle cellule vegetali
• Distinguere tra tumore maligno e tumore benigno
• Descrivere lo stile di vita grazie a cui si potrebbe prevenire il cancro
• Analizzare i processi divisionali di mitosi e di meiosi mettendoli a confronto
• Distinguere la riproduzione sessuata da quella asessuata
CONOSCENZE
• La divisione cellulare negli organismi procarioti ed eucarioti
• Ciclo cellulare
• Mitosi
• Mitosi e cancro
• Meiosi e riproduzione sessuata
• Meiosi nella specie umana
• Errori nel processo meiotico
• Malattie genetiche e prevenzione
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Osservazione di preparati microscopici relativi alla riproduzione cellulare
NUCLEO FONDANTE B : MENDEL E LA GENETICA CLASSICA
PREREQUISITI
• Conoscere i processi meiotici
• Conoscere le caratteristiche dei gameti
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
• Cogliere l’origine e lo sviluppo storico della genetica comprendendo come viene applicato il
metodo scientifico in questa disciplina
• Acquisire i concetti di base per comprendere la trasmissione dei caratteri ereditari
• Essere in grado di costruire, leggere e interpretare grafici rappresentativi della trasmissione
dei caratteri ereditari
ABILITA’
• Saper illustrare le fasi del lavoro sperimentale di Mendel
• Saper distinguere tra caratteri dominanti e caratteri recessivi
• Saper distinguere tra genotipo e fenotipo
• Individuare la differenza tra genotipo omozigote ed eterozigote
• Distinguere tra dominanza incompleta, codominanza, alleli multipli.
• Distinguere tra eredità poligenica e pleiotropia
• Spiegare perché possono comparire fenotipi completamente diversi da quelli dei genitori
• Descrivere le modalità di trasmissione di alcune malattie genetiche
CONOSCENZE
• Nascita della genetica
• Gli esperimenti di Mendel
• Aspetti di genetica umana
• Una conferma delle teorie di Mendel
• Interazioni alleliche e interazioni geniche
• Malattie genetiche umane NUCLEO FONDANTE C : LA BIOLOGIA MOLECOLARE DEL GENE
PREREQUISITI
• Conoscere le caratteristiche e le funzioni delle proteine e degli acidi nucleici all’interno
delle cellule
• Conoscere la struttura e la funzione degli organuli cellulari
• Conoscere i processi di divisione cellulare
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE
• Cogliere l’origine e lo sviluppo storico della genetica molecolare comprendendo come viene
applicato il metodo scientifico in questa disciplina
• Acquisire la consapevolezza che tutte le informazioni per dare origine a nuove cellule sono
contenute nel DNA
• Acquisire la consapevolezza che le informazioni contenute nel DNA sono trasformate in
proteine
• Comprendere le complesse strategie messe in atto dalla cellula eucariote per controllare con
precisione l’espressione dei suoi geni
• Acquisire la consapevolezza dello stretto legame che intercorre tra espressione genica e
corretto sviluppo embrionale
• Saper cogliere l’importanza della ricerca scientifica per acquisire sempre nuove
informazioni sugli agenti infettivi, sulle malattie e sulla loro evoluzione
• Disporre di una base di interpretazione della genetica di virus e batteri in modo da saper
cogliere l’importanza delle applicazioni di questa disciplina in campo medico e terapeutico
• Acquisire le basi per comprendere l’importanza della regolazione genica nei batteri
ABILITA’
• Ripercorrere le tappe sperimentali che hanno portato a individuare nel DNA la sede
dell’informazione ereditaria
• Descrivere il modello di DNA proposto da Watson e Crick
• Illustrare il processo di duplicazione e i meccanismi di auto-correzione
• Spiegare in che modo sia possibile in laboratorio sintetizzare velocemente copie multiple di
una catena nucleotidica tramite la tecnica della reazione a catena della polimerasi (PCR)
• Spiegare in che cosa consistono i processi di trascrizione e di traduzione della sintesi
proteica evidenziando la funzione dell’RNA messaggero e del t-RNA.
• Spiegare perché un codone è formato da triplette di nucleotidi
• Utilizzare la tabella del codice genetico per mettere in correlazione i codoni dell’ m-RNA
con i rispettivi amminoacidi
• Distinguere tra introni ed esoni
• Spiegare la struttura e il meccanismo di azione di un operone nella regolazione genica dei
procarioti
• Descrivere le diverse modalità di regolazione dell’espressione dei geni eucarioti
• Spiegare lo scopo dei processi di trasformazione e di trasduzione nelle cellule batteriche
• Mettere a confronto un ciclo litico virale con un ciclo lisogeno
• Illustrare il meccanismo d’azione dei retrovirus
CONOSCENZE
• Le basi chimiche dell’ereditarietà: struttura e duplicazione del DNA.
• Il codice genetico, la sintesi proteica e le mutazioni genetiche.
• La regolazione dell’espressione genica.
• La genetica dei virus e dei batteri.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Estrazione del DNA
NUCLEO FONDANTE D: LE BASI GENETICHE DELL’EVOLUZIONE
PREREQUISITI
• Conoscere la teoria cellulare
• Aver acquisito i concetti di autotrofo, eterotrofo, aerobio, anaerobio
• Conoscere i meccanismi dell’ereditarietà
• Conoscere la teoria evolutiva di Darwin
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
• Comprendere come lo studio della genetica di popolazioni si integra con la teoria
darwiniana della selezione naturale
• Individuare i meccanismi responsabili dell’incremento e della conservazione della
variabilità genetica all’interno di una popolazione
ABILITA’
• Spiegare quali conoscenze di genetica sono state in grado di chiarire la teoria darwiniana
• Distinguere tra microevoluzione e macroevoluzione
• Saper riconoscere i fattori evolutivi che controllano la dinamica delle popolazioni;
• Scrivere l’equazione di Hardy-Weinberg conoscendo il significato delle lettere utilizzate
CONOSCENZE
• Concetto di pool genico
• Ampiezza, origine, mantenimento e incremento della variabilità genetica
• L’equilibrio di Hardy- Weinberg
NUCLEO FONDANTE E: SELEZIONE NATURALE E ORIGINE DELLE
SPECIE
PREREQUISITI
• Conoscere i meccanismi dell’ereditarietà
• Conoscere la teoria evolutiva di Darwin
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
• Comprendere come lo studio della genetica di popolazioni si integra con la teoria
darwiniana della selezione naturale
• Individuare i meccanismi responsabili dell’incremento e della conservazione della
variabilità genetica all’interno di una popolazione
ABILITA’
• Descrivere gli effetti dei diversi tipi di selezione: stabilizzante, divergente e direzionale
• Descrivere l’importanza del concetto biologico di specie e i meccanismi della speciazione
• Spiegare perché la teoria degli equilibri intermittenti ben si adatta alla documentazione
fossile in nostro possesso
CONOSCENZE
• Fattori che modificano le frequenze alleliche
• La selezione naturale
• Modelli differenti di selezione naturale
• L’adattamento
• Concetto di specie e modalità di speciazione
• Isolamento genetico e modelli evolutivi
• Equilibri intermittenti
NUCLEO FONDANTE F: L’ECOLOGIA PREREQUISITI
• Saper descrivere i processi legati al metabolismo energetico dei viventi, in particolare la
fotosintesi e la respirazione cellulare
• Conoscere le caratteristiche fondamentali dei viventi e i criteri per la loro classificazione
• Saper leggere e interpretare grafici, tabelle e diagrammi
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
COMPETENZE
• Comprendere come una sola specie, quella umana, abbia influito sulla biodiversità degli
habitat
• Comprendere l’importanza della biodiversità e della salvaguardia degli habitat
• Comprendere l’importanza di salvaguardare la variabilità delle specie e il danno ecologico
che rappresenta l’introduzione di una specie estranea in un ecosistema
ABILITA’
• Definire il termine ecosistema spiegando l’importanza per la sua sopravvivenza della
disponibilità di una fonte di energia primaria, di un flusso unidirezionale di energia e dello
svolgimento dei cicli biogeochimici
• Rappresentare graficamente una catena o una rete alimentare
• Saper interpretare le piramidi del flusso di energia, del numero degli organismi e della
biomassa nello studio di un ecosistema
• Distinguere le peculiarità dei principali ecosistemi acquatici e terrestri
CONOSCENZE
• Gli ecosistemi
• Il Sole come fonte di energia primaria
• Il flusso unidirezionale di energia
• Ecosistemi acquatici e terrestri
LINEE METODOLOGICHE GENERALI • Lezione frontale
• Discussione dialogica guidata
• Individuazione, all’interno delle discipline, dei nuclei concettuali fondanti
• Braistorming
• Ricerca ed osservazione
• Esercizi applicativi, formulazione di grafici, mappe concettuali
• Problem solving
• Progettazione ed esecuzione di esperienze di laboratorio
STRUMENTI Dotazioni librarie: manuali, dizionario scientifico, quadri sinottici, quotidiani, riviste
specialistiche, mappe concettuali.
Attrezzature tecniche: aula multimediale, CD, collegamento Internet, cassette video
LABORATORIO AMBIENTALE – CHIMICO-BIOLOGICO Le attività di laboratorio per il corrente anno scolastico avranno la seguente scansione:
• Almeno una volta al mese
TEMPI I tempi di realizzazione delle attività previste nella presente programmazione dovranno tener conto
dei ritmi di apprendimento degli allievi. Le varie attività non dovranno sovrapporsi e gli allievi
saranno informati e coinvolti, e, ove possibile, anche a livello decisionale. La programmazione avrà scansione bimestrale. Il rispetto dei tempi previsti dalla programmazione , fatte salve le esigenze di apprendimento sopra esposte, è utile premessa per l’attivazione di interventi di recupero o di approfondimento. Le verifiche orali di tipo formativo saranno frequenti ed adeguatamente collocate in rapporto allo
sviluppo delle unità di apprendimento.
Si procederà a verifiche di tipo sommativo prima delle valutazioni quadrimestrali .
ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO E DEI PERCORSI DI ECCELLENZA Le attività di recupero saranno molteplici e potranno essere attuate secondo le seguenti modalità:
• Recupero in itinere con assegnazione e correzione di lavori personalizzati o da svolgere in
autonomia;
• Didattica differenziata in orario curricolare, mantenendo fisso il gruppo classe, con attività
di recupero, potenziamento e approfondimento;
• Attività di studio individuale degli studenti in grado di recuperare in modo autonomo, con
la guida dei docenti in orario curricolare.
• Sportello Help
• Attività di tutoring
VERIFICA E VALUTAZIONE VERIFICA La verifica sarà periodica e servirà ad accertare il livello di apprendimento raggiunto da ogni
singolo alunno, sarà inerente agli obiettivi prefissati ed ai contenuti sviluppati.
Avverrà al termine dello svolgimento di un nucleo fondante o di un’unità di apprendimento,
secondo la complessità dell’argomento o del problema o quanto meno dopo lo svolgimento della
parte più significativa di essi
Avrà tipologia diversa come:
• Osservazione attenta e sistematica dei comportamenti individuali e collettivi • Domande in itinere a scopo ricognitivo • Prova orale • Prova scritta • Prova grafica • Prova scritto-grafica • Risoluzione di problemi • Prova pratica di laboratorio • Questionario • Domande aperte • Prove strutturate • Prove semistrutturate • Sviluppo di percorsi interdisciplinari
• Simulazioni III prova per la preparazione agli esami di Stato con prove miste relative ai
percorsi interdisciplinari (a trattazione sintetica, a scelta multipla, risposta aperta) in
prospettiva delle Prove Invalsi.
VALUTAZIONE La valutazione quadrimestrale si avvarrà di tutti i dati emersi dalle varie verifiche ( almeno due scritte e due orali per alunno ogni quadrimestre) e dalle osservazioni sistematiche sul
processo di apprendimento, prendendo in considerazione le apposite griglie di valutazione
allegata al presente documento. I principali elementi di cui si terrà conto maggiormente nella
valutazione saranno:
• Grado di conoscenza dei contenuti disciplinari
• Approfondimento delle tematiche trattate
• Uso appropriato dei linguaggi specifici
• Capacità logiche, intuitive, critiche, di analisi, di sintesi, di rielaborazione dei concetti, di
coordinamento delle conoscenze operando collegamenti nell’ottica della
multidisciplinarietà.
Inoltre, verranno presi in considerazione anche i seguenti fattori:
• Impegno • Partecipazione • Raggiungimento degli standard minimi • Progressi rispetto alla situazione di partenza • Livelli di maturazione e di inserimento sociale raggiunti .
Qualora, attraverso le verifiche, si dovessero registrare esiti non positivi, relativamente
all’acquisizione di conoscenze, di competenze o di un valido metodo di studio, potranno essere
programmati interventi didattici educativi integrativi. PROPOSTE DI ATTIVITA’ FORMATIVE INTEGRATIVE
• LABORATORIO DI BIOLOGIA CON CURVATURA BIO-MEDICA
• VISITE GUIDATE. - Parco Nazionale d’Aspromonte – Orto Botanico del Parco Nazionale
della Sila - Museo di Storia naturale di Cittanova – Dipartimento di Scienze della Terra
dell’Università di Catania - Museo delle Scienze di Napoli – Parco Nazionale del Circeo –
Gole dell’Alcantara – Pendici dell’Etna
• EDUCAZIONE AMBIENTALE E ALLA SOSTENIBILITA’ presso il Laboratorio
Ambientale e in collaborazione con gli Enti locali
• ATTIVITA’ NEL LABORATORIO CHIMICO-BIOLOGICO • COLLABORAZIONE PER LE ATTIVITA’ DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE
• ADESIONE ALLE INIZIATIVE PROGRAMMATE E DELIBERATE DALL’ OCC NELL’AMBITO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI SCIENZE NATURALI
Anno scolastico 2013/2014
Cognome e Nome……………………………….Classe………..Sezione………
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI PUNTI ASSEGNATI
COMPE T E N Z E
Comprensione, analisi,
sintesi, interpretazione e
rielaborazione dei contenuti.
Applicazioni di principi e
regole risolutive
Nulle
Molto scarse
Inefficaci
Incerte e meccaniche
Di base
Efficaci
Organizzate
Sicure ed efficaci
0.50 1 2
2.50 3
3.50 4 5
Uso corretto del linguaggio
scientifico, capacità di
collegamento e di
sperimentazione
Nulle
Molto scarse
Lacunose
Imprecise
Adeguate
Complete
Complete e appropriate
Notevoli
0.25 0.50
1 1.25 1.50 1.75
2 2.50
CONOSCENZE
Conoscenze di fatti, principi e
tecniche procedurali
Nulle
Molto scarse
Lacunose
Incerte e mnemoniche
Di base
Corrette
Corrette e complete
Corrette, complete e
approfondite
0.25 0.50
1 1.25 1.50 1.75
2 2.50
Il voto finale risulta dalla somma dei tre indicatori (criteri di approssimazione: da 0 a 0,5 compreso per
difetto; maggiore di 0,5 per eccesso)
PUNTEGGIO………………/10 Firma del docente………………………...........
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI SCIENZE NATURALI A. S. 2013/14
PROVA MISTA
N° 20 QUESITI A SCELTA MULTIPLA + 6 PROBLEMI E/O DOMANDE A RISPOSTA APERTA E/O COMPRENSIONE DI TESTO
Quesiti a scelta multipla: Per ogni quesito esatto punti 0,2 (max 4 punti)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 TOT
(Risposta non data 0 punti; risposta omessa 0 punti)
Risoluzione di problemi / Domanda a risposta aperta / Comprensione di testo (max 6 punti)
INDICATORI DESCRITTORI (RELATIVI PUNTEGGI)
PUNTI ASSEGNATI
PER QUESITO
1 2 3 4 5 6
CO
MP
ET
EN
ZE
Comprensione, analisi,
sintesi, interpretazione e
rielaborazione dei contenuti.
Applicazioni di principi e
regole risolutive
Nulle (0,3) – Molto scarse (0,6) Inefficaci (1,2) – Incerte e meccaniche(1,5)
Di base (1,8) – Efficaci (2,1) Organizzate (2,4) - Sicure ed efficaci (3)
Uso corretto del linguaggio
scientifico, capacità di
collegamento e di
sperimentazione
Nulle (0,15) -Molto scarse (0,3) Lacunose (0,6) – Imprecise (0,75) Adeguate (0,9) – Complete ( 1,1)
Complete e appropriate (1,2) – Notevoli (1,5)
CO
NO
SCE
NZ
E
Conoscenze di fatti, principi e
tecniche procedurali
Nulle (0,15) – Molto scarse (0,3) Lacunose (0,6) – Incerte e mnemoniche (0,75)
Di base (0,9) – Corrette (1,1) –
Corrette e complete (1,2) Corrette, complete e
approfondite (1,5)
PUNTEGGIO TOTALE per quesito max 6 punti
Media dei punteggi assegnati per ogni quesito punti….... /6 (criteri di approssimazione: da 0 a 0,5 compreso per difetto; maggiore di 0,5 per eccesso)
VOTO FINALE…………………../10 ALUNNO……………………………………………………..classe………..sez…………data……………………
FIRMA DEL DOCENTE……………………………………………………….
Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA ORALE
INDICATORI
DI PREPARAZIO
NE
Voto (10)
Conoscenze Abilità Competenze
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
2 Nessuna – Rifiuta la
verifica
Nessuna – Rifiuta la verifica Nessuna – Rifiuta la verifica
3 Conoscenze gravemente
errate e lacunose;
espressione sconnessa
Non riesce ad analizzare; non
risponde alle richieste
Non riesce ad applicare le
minime conoscenze, anche se
guidato
INSUFFICIENTE 4 Conoscenze
frammentarie, con errori
Compie analisi lacunose e
sintesi incoerenti
Applica le conoscenze minime
solo se guidato, ma con errori
5 Conoscenze mediocri ed
espressione difficoltosa
Compie qualche errore; analisi
e sintesi parziali
Applica le conoscenze minime,
ma con errori lievi
SUFFICIENTE 6 Conoscenze di base;
esposizione semplice, ma
corretta
Compie analisi
complessivamente corrette e
riesce a gestire semplici
situazioni
Applica autonomamente le
conoscenze minime
DICRETO 7 Conoscenze pertinenti;
esposizione corretta
Sa interpretare il testo e
ridefinire un concetto, gestendo
autonomamente situazioni
nuove
Applica autonomamente le
conoscenze anche a problemi
più complessi, ma con
imperfezioni
BUONA 8
Conoscenze complete,
con approfondimenti
autonomi; esposizione
corretta con proprietà
linguistica
Coglie le implicazioni; individua
autonomamente correlazioni;
rielabora correttamente e in
modo personale
Applica autonomamente le
conoscenze, anche a problemi
più complessi, in modo corretto
OTTIMA 9
Conoscenze complete con
approfondimenti
autonomi; esposizione
fluida con utilizzo del
linguaggio specifico
Coglie le implicazioni; compie
correlazioni esatte e analisi
approfondite; rielabora
correttamente in modo
completo, autonomo e critico
Applica e mette in relazione le
conoscenze in modo
autonomo e corretto, anche a
problemi nuovi e complessi.
10
Conoscenze complete,
ampie ed approfondite;
esposizione fluida con
utilizzo di un lessico ricco
ed appropriato
Sa rielaborare correttamente e
approfondire in modo critico ed
originale.
Argomenta le conoscenze in
modo autonomo e corretto per
risolvere problemi nuovi e
complessi; trova da solo
soluzioni originali ed efficaci.
1
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
Anno Scolastico 2013 - 2014
Classe 3^ Q
Disciplina SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Docente Prof. Laganà Bruno
Quadro orario (N. ore settimanali nella classe) 2
FINALITA’ EDUCATIVE • Concorrere alla formazione e allo sviluppo delle aree cognitiva, motoria, motivo-affettiva e
sociale della personalità sollecitando la conoscenza e la padronanza del proprio corpo mediante
esperienze motorie varie e progressivamente più complesse. Le finalità cognitive comprendono il
miglioramento delle funzioni di comprensione, di elaborazione dati, di presa di informazione, di
risoluzione dei problemi. A livello di conoscenza: l’acquisizione di informazioni sulle scienze
motorie, sullo sport, sulla tutela della salute e sulla prevenzione degli infortuni. Dal punto di vista
motorio si influisce sulle funzioni organiche e funzionali, migliorando le capacità condizionali e
coordinative. Nell’area emotivo-affettiva le finalità comprendono: la padronanza, il controllo e
l’accettazione di sé unite alla consapevolezza delle proprie caratteristiche e possibilità fisiche e
psicologiche. Per quanto riguarda l’area sociale si concorre in modo determinante allo sviluppo e
al consolidamento del carattere, del senso civico e della collaborazione.
• Favorire la presa di coscienza della propria corporeità per superare le difficoltà e le
contraddizioni tipiche dell’età ed arrivare alla formazione di una personalità equilibrata e stabile
mediante:
- consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti e relativo sforzo per migliorarsi;
- esperienze motorie di collaborazione e gestione di situazioni personali e relazionali.
• Conseguire la consapevolezza del proprio stato di salute e benessere psico-fisico ottenuto
con l’abitudine al movimento inteso come costume di vita trasferibile all’esterno della scuola
(lavoro, tempo libero, salute).
LIVELLI DI PARTENZA E FONTI DI RILEVAZIONE DEI DATI Dal questionario somministrato risulta che buona parte dei discenti pratica attività sportive anche se
non sistematiche. Le prime osservazioni sistematiche effettuate hanno rilevato una situazione di
partenza riferita alle qualità motorie di base piuttosto eterogenea; si configurano un livello di
prestazione: medio (voti 6-7) formato da alunni dotati di sufficienti capacità motorie che mostrano
un adeguato livello coordinativo, un livello basso ( voto 5) formato da pochi alunni che esprimono
mediocri prestazioni fisiche e capacità coordinative nella norma anche se presentano difficoltà nelle
situazioni più dinamiche e, in ultimo, un livello più elevato (voto 8-9) formato da qualche alunno
che ha già maturato buone esperienze in campo motorio, ed esprime buone prestazioni fisiche e
capacità coordinative ben strutturate anche nelle situazioni più dinamiche.
Fonti di rilevazione dei dati: griglie, questionari conoscitivi, test psicomotori di valutazione delle
capacità motorie, rilevazione di dati antropometrici, osservazioni sistematiche durante lo
svolgimento delle lezioni pratiche.
2
QUADRO DELLE COMPETENZE Asse culturale: SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
Competenze disciplinari del
2^ Biennio
1 Progettare e periodizzare l’allenamento; verificare,
tramite appositi test motori, l’incremento delle capacità
di prestazione.
2 Strutturare autonomi programmi di lavoro.
3 Vivere positivamente il proprio corpo e gestire
l’espressività quale manifestazione dell’identità personale
e sociale e per positivi stili di vita (Competenza Chiave di
Cittadinanza).
4 Padroneggiare le diverse abilità motorie, adattarle alla
variabilità delle condizioni di gara o ad altri contesti.
5 Utilizzare tecniche di pronto soccorso.
6 Svolgere funzioni tecnico-organizzative,
Articolazione delle competenze in abilità e conoscenze
Nuclei
fondanti:
IL CORPO, LA SUA ESPRESSIVITA’ E LE
CAPACITA’
CONDIZIONALI
LA PERCEZIONE SENSORIALE, IL
MOVIMENTO E LA SUA
RELAZIONE CON LA SPAZIO E IL TEMPO
GIOCO, GIOCO-SPORT,
SPORT
SICUREZZA E
SALUTE
Competenze:
Svolgere attività motorie
adeguandosi ai diversi
contesti ed esprimere le azioni
attraverso la gestualità.
Utilizzare gli stimoli
percettivi per realizzare in
modo idoneo ed efficace
l’azione motoria richiesta.
Conoscere e praticare in
modo corretto ed essenziale i
principali giochi sportivi e
sport individuali
Conoscere le norme di primo
soccorso e di una corretta
alimentazione. Essere
responsabili nella tutela della
sicurezza.
Conoscenze
Abilità
CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE ABILITA’
Conoscere le
potenzialità del
movimento del
corpo, le posture
corrette e le
funzioni
fisiologiche.
Riconoscere il
ritmo delle azioni.
Elaborare
risposte
motorie
efficaci e
personali in
situazioni
semplici,
assumere
posture
corrette a
carico
natrurale.
Conoscere il
sistema delle
capacità motorie
che sottende la
prestazione
motoria e
sportiva.
Operare
risposte
motorie
efficaci ed
economiche
.
Conoscere gli
aspetti essenziali
della terminologia,
del regolamento e
della tecnica degli
sport praticati.
Conoscere
e praticare
in modo
essenziale e
corretto
almeno un
gioco
sportivo e
uno sport
individuale
praticato.
Conoscere i
principi
fondamentali di
prevenzione ed
attuazione della
sicurezza
personale in
palestra, a scuola
e negli spazi
aperti. Conoscere
gli elementi
fondamentali del
primo soccorso.
Assumere
comportamen
to funzionali
alla sicurezza
in palestra, a
scuola e negli
spazi aperti.
Obiettivi minimi
Avere consapevolezza dei
cambiamenti morfologici e
funzionali del corpo. Esprimersi
attraverso la gestualità tecnica.
Controllare e regolare i
movimenti riferiti a se stessi ed
all’ambiente e risolvere un
compito motorio utilizzando le
informazioni sensoriali.
Eseguire i gesti tecnici in
situazioni di gioco semplificato
ricoprendo ruoli diversi (ad es.
arbitro) e riconoscendo il valore
della competizione.
Conoscere le norme elementari di
primo soccorso ; utilizzare
responsabilmente mezzi e strumenti
idonei a praticare l’attività.
3
CONTENUTI DEL PROGRAMMA Per la particolare specificità della disciplina per quanto riguarda la parte pratica non è possibile stabilire una scansione
temporale precisa anche perché molti contenuti vengono trattati e ripresi varie volte durante tutto l’anno scolastico in
quanto correlati tra di loro.
MODULO 0: LA VALUTAZIONE PSICOMOTORIA OBIETTIVO
GENERALE Rilevazione dei pre-requisiti.
CONTENUTI
Identikit attraverso i dati antropometrici. Rilevazioni sulle prestazioni motorie: forza, mobilità e velocità
(salto in lungo da fermo, addominali, lancio palla medica, flessione del busto, sprint di corsa veloce, mini-
test di Cooper). Il profilo motorio.
Competenza attesa alla fine del Modulo - Essere coscienti della propria corporeità, confrontare i propri parametri di
efficienza fisica con tabelle di riferimento delle diverse capacità condizionali.
Obiettivi minimi in relazione ai contenuti svolti
• Saper eseguire i test valutativi seguendo le indicazioni previste dai relativi protocolli.
MODULO N. 1: POTENZIALIAMENTO DELLE CAPACITA' CONDIZIONALI OBIETTIVO
GENERALE Migliorare la condizione fisico-motoria generale, agendo sia sugli aspetti condizionali del movimento.
CONTENUTI
Esercizi a carico naturale, esercizi di opposizione e resistenza, esercizi con piccoli attrezzi (funicella, palla
medica), esercizi di mobilizzazione articolare, esercizi di allungamento muscolare, Corsa con durata e ritmi
progressivamente crescenti, prove ripetute su distanze brevi. Attività motoria finalizzata all’incremento
della rapidità: esercitazioni propedeutiche alla corsa veloce (esercizi di reattività, andature pre-atletiche,
scatti con partenze variate, ecc….); staffette. Esercizi del correre, del saltare, andature atletiche proposte
con metodo continuo (resistenza aerobica) ed intervallato (resistenza anaerobica).
Competenza attesa alla fine del 1^ Modulo - Individuare esercitazioni che sviluppino le diverse capacità
condizionali. Obiettivi minimi in relazione ai contenuti svolti
• Essere in grado di definire le capacità condizionali e saper individuare le attività per migliorarle.
• RESISTENZA: essere in grado di eseguire un lavoro senza interruzioni e raggiungere il
minimo richiesto.
• FORZA: essere in grado di esprimere tensioni muscolari che consentano lo svolgimento di esercizi
corretti.
• VELOCITA’: essere in grado di eseguire velocemente un’azione motoria che consenta l’efficacia
del gesto.
• MOBILITA’ ARTICOLARE: essere in grado di compiere movimenti con la fisiologica escursione
articolare.
MODULO N.2: SVILUPPO DELLE CAPACITA' COORDINATIVE OBIETTIVO
GENERALE Migliorare la condizione fisico-motoria generale, agendo sugli aspetti coordinativi del movimento.
CONTENUTI
Esercizi e percorsi con piccoli attrezzi (funicelle, bacchette, cerchi, ostacoli ..) quali salti, lanci,
scavalcamenti, sottopassaggi . esercizi con movimenti dissociati fra arti inferiori e arti superiori, fra lato
destro/sinistro, lanci di precisione, vari tipi di prese utilizzando palloni di forme, dimensioni e pesi diversi
(dalla pallina da tennis, al pallone ovale, dalla palla di spugna alla palla medica …). Esercizi di abilità,
percorsi e giochi di calcio-calcetto. Esercizi, circuiti e percorsi cronometrati e non, andature e giochi per lo
sviluppo dell’equilibrio.
Competenza attesa alla fine del 2^ Modulo - Individuare esercitazioni che sviluppino le diverse capacità
coordinative. Obiettivi minimi in relazione ai contenuti svolti • Essere in grado di definire le capacità coordinative e saper individuare le attività per migliorarle.
• Essere in grado di svolgere tutto l’esercizio, pur con qualche imprecisione, ma in modo efficace.
4
MODULO N. 3: CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITA' SPORTIVE OBIETTIVO
GENERALE Conoscere le caratteristiche ed i regolamenti delle discipline praticate.
CONTENUTI
In base alla situazione delle strutture utilizzate e in una certa misura, agli interessi degli allievi e alle loro
capacità verranno praticate le seguenti discipline:
• Giochi sportivi : pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, altre attività in base alle richieste della
classe.
• Discipline sportive individuali: dama, tennistavolo.
Competenza attesa alla fine del 3^ Modulo - Saper riprodurre i gesti tecnici di alcune discipline. Obiettivi minimi in relazione ai contenuti svolti • Conoscere e applicare le regole e i fondamentali di un gioco sportivo a scelta.
• Essere in grado di eseguire, pur con qualche imprecisione, il gesto di un gioco sportivo di squadra o individuale in
modo efficace.
ACQUISIZIONE COMPETENZE TEORICHE MODULO N. 4: LA MOTRICITA' DURATA
NOVEMBRE - DICEMBRE
OBIETTIVO
GENERALE
Conoscere i concetti relativi al movimento (inerenti a spazio, tempo, equilibri) e alle sue variazioni.
CONTENUTI
Teoria del movimento: classificazione delle capacità motorie. L’allenamento sportivo: le reazioni
dell’organismo all’allenamento: omeostasi, adattamento, aggiustamento. La forza: definizione e
classificazione. Fattori che regolano la forza. Metodiche di allenamento.
Competenza attesa alla fine del 4^ Modulo – Conoscere la terminologia delle scienze motorie e sportive
Obiettivi minimi in relazione ai contenuti svolti
• Conoscere i concetti fondamentali relativi al movimento.
MODULO N.5: SPORT DI SQUADRA E INDIVIDUALI DURATA OTTOBRE - MAGGIO
OBIETTIVO
GENERALE Conoscere le caratteristiche ed i regolamenti delle discipline praticate.
CONTENUTI
Le principali tecniche dei fondamentali individuali degli sport di squadra praticati; regolamenti e gesti
arbitrali degli sport praticati.
Competenza attesa alla fine del 5^ Modulo - Riconoscere e applicare le principali regole dei giochi sportivi e non.
Svolgere funzioni di arbitraggio Obiettivi minimi in relazione ai contenuti svolti • Partecipare alla competizione rispettando le regole, i compagni, gli avversari.
• Organizzazione di attività di arbitraggio degli sport di squadra.
5
MODULO N.6: IL CORPO UMANO DURATA GENNAIO - FEBBRAIO
OBIETTIVO
GENERALE Applicare le proprie conoscenze per migliorare il proprio benessere psico-fisico.
CONTENUTI
Cenni riassuntivi sull'apparato locomotore. Sistema muscolare: struttura e funzioni del sistema
muscolare, le diverse fibre del muscolo, la contrazione muscolare. L’energia muscolare, meccanismi di
produzione di energia.
Competenza attesa alla fine del 6^ Modulo - Competenza di raccordo tra conoscenze teoriche e applicazione
pratica Obiettivi minimi in relazione ai contenuti svolti • Riferire in modo semplice, essenziale e comprensibile gli argomenti svolti.
MODULO N.7: SPORT E BENESSERE DURATA MARZO - APRILE
OBIETTIVO
GENERALE
Riconoscere il valore educativo e formativo delle scienze motorie e sportive. Individuare elementi di
rischio ambientale legati all’attività motoria, adottare comportamenti adeguati per evitare infortuni a sé e
agli altri.
CONTENUTI
Attività motoria e benessere: influenza sul sistema muscolare. le principali nozioni di primo soccorso e i
principali infortuni legati alla pratica dell’attività sportiva, traumatologia del sistema muscolare.le lesioni
ossee.
Competenza attesa alla fine del 7^ Modulo - Competenza nell’applicazione pratica delle conoscenze; competenza
nel riconoscimento dello stato di emergenza e nel saper adottare i comportamenti appropriati. Obiettivi minimi in relazione ai contenuti svolti • Conoscere i rischi per la salute derivanti da errate abitudini di vita.
• Definire le norme principali per il mantenimento della salute dinamica.
6
COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA
Da acquisire al termine del biennio trasversalmente ai quattro assi culturali
A) COMPETENZE DI CARATTERE METODOLOGICO E STRUMENTALE
1. IMPARARE A IMPARARE: a. Organizzare il proprio apprendimento ed il proprio tempo
b. Sviluppare strategie efficaci di apprendimento
c. Sperimentare soluzioni creative
1. PROGETTARE: a. Elaborare e porre in essere progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie capacità psicofisiche
b. Utilizzare le conoscenze e le esperienze pregresse per stabilire obiettivi significativi e realistici
c. Valutare difficoltà/potenzialità elaborando strategie di azione e verificando i risultati raggiunti in
rapporto alle proprie aspettative
1. RISOLVERE PROBLEMI: a. Affrontare situazioni problematiche anche a livello espressivo e motorio
b. Costruire e verificare ipotesi di soluzione
c. Valutare le soluzioni messe in atto e rielaborare i dati di feed back
1. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI: a. Riconoscerne la natura sistemica, analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti
all’interno del proprio corpo e della propria motricità
b. Rappresentare con linguaggio specifico, argomentazioni coerenti, atti motori adeguati
1. ACQUISIRE E INTERPRETARE LE INFORMAZIONI: a. Acquisire l'informazione ricevuta dalla propria sensibilità (visiva, uditiva, cinestesica, ecc)
b. Interpretarla criticamente valutandone l’attendibilità e l’utilità, confrontandola con dati oggettivi.
B) COMPETENZE DI RELAZIONE E INTERAZIONE
1. COMUNICARE: a. Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico), con registri diversi
(verbale, non verbale, musicale, grafico) e di diversa complessità b. Rappresentare in modo efficace, utilizzando i diversi registri comunicativi, atteggiamenti, stati d’animo,
emozioni, ecc. c. Utilizzare le diverse conoscenze disciplinari e gli specifici linguaggi (verbale, matematico, scientifico,
simbolico) per ampliare le proprie capacità espressive
1. COLLABORARE E PARTECIPARE: a. Interagire e collaborare all’interno di un gruppo
b. Comprendere i diversi punti di vista
c. Valorizzare le proprie e le altrui capacità, rendendo positivo il conflitto e l’agonismo
d. Contribuire all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei
diritti, delle capacità/limiti degli altri.
ATTIVITA’ SVOLTE DAGLI STUDENTI - In base al progetto inserito nel P.O.F. sono previste
attività di preparazione ad alcune discipline sportive individuali e di squadra, la partecipazione ai campionati interni
di istituto e a quelli organizzati nell’ambito dei Giochi Sportivi Studenteschi. In particolare questi due momenti
permetteranno l’adesione di tutti gli alunni che ne faranno richiesta e non è prevista alcuna selezione. Un momento
selettivo nell’ambito dell’istituto tra i partecipanti all’attività pomeridiana è invece previsto per la partecipazione di
rappresentative alle varie fasi dei G.S.S.
7
LINEE METODOLOGICHE E STRATEGIE DIDATTICHE
Le attività proposte saranno il risultato di scelte metodologiche operate al fine di raggiungere obiettivi
diversi in relazione alle differenze esistenti tra i due sessi. Per lo sviluppo delle capacità operative si avrà
cura di privilegiare le situazioni-problema implicanti l’autonoma ricerca di più soluzioni. L’utilizzazione
delle diverse attività mirerà a valorizzare la personalità dello studente generando interessi e motivazioni
utili a scoprire ed orientare le attitudini personali che ciascuno potrà sviluppare nell’ambito più
congeniale. Tale scelta metodologica vuole creare una plasticità neuronale che consentirà di trasferire le
abilità e competenze acquisite in situazioni ed ambiti diversi da quello scolastico, pertanto ciascuna
attività proposta terrà conto della necessità di dare spazio ad una serie di varianti operative e soprattutto
al contributo creativo e di elaborazione che ciascuno degli studenti potrà apportare.
X
Lezione frontale
(presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche)
X
Cooperative learning
(lavoro collettivo guidato o autonomo)
Lezione interattiva
(discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive)
X
Problem solving
(definizione collettiva)
X
Lezione multimediale
(utilizzo della LIM, di PPT, di audio video)
Attività di laboratorio
(esperienza individuale o di gruppo)
X Lezione / applicazione X Esercitazioni pratiche
Lettura e analisi diretta dei testi Altro ____________________________
MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
X Libri di testo X Registratore X Cineforum
X Altri libri X Lettore DVD Mostre
X Dispense, schemi X Computer X Visite guidate
X Dettatura di appunti Laboratorio di settore Stage
X Videoproiettore/LIM Biblioteca
Altro: n. 3 palestre, cortile
all’aperto sito all’interno
dell’Istituto
8
TIPOLOGIA DI VERICHE
TIPOLOGIA NUMERO
1°Quadrimestr
e
2°Quadrimestr
e
Analisi del testo X Test strutturato Interrogazioni lunghe
Saggio breve Risoluzione di problemi Interrogazioni brevi
Articolo di giornale X Prova pratica Simulazioni colloqui
Tema - relazione X Interrogazione 1 1 Prove scritte (questionari)
X Test a risposta aperta e
multipla Simulazione colloquio 2 2 Test (di varia tipologia)
X Test semistrutturato Altro: Test pratici psicomotori Prove di laboratorio
Altro : osservazioni
dirette e sistematiche
durante le lezioni
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione saranno adottati i criteri stabiliti dal POF d’Istituto. La valutazione terrà conto di:
X Livello individuale di acquisizione di conoscenze X Impegno
X Livello individuale di acquisizione di abilità e competenze X Partecipazione
X Progressi compiuti rispetto al livello di partenza X Frequenza
X Interesse X Comportamento
Le eventuali giustificazioni dalle lezioni pratiche eccedenti quelle
concesse dall’insegnante, se non motivate da certificato medico,
incideranno negativamente sulla valutazione quadrimestrale e finale.
• La valutazione pratica è insufficiente quando si riscontrano difficoltà di apprendimento derivanti non da carenze motorie, ma
imputabili a negligenza, disattenzione, incostanza nella partecipazione, mancato rispetto delle regole della disciplina e del metodo di lavoro
proposto dall’insegnante.
• La valutazione degli alunni esonerati avverrà in base alle capacità di: osservazione, relazione, organizzazione delle attività
affrontate dalla classe, collaborazione con compagni e docente, anche tramite compiti di assistenza ed arbitraggio nelle discipline in
programma.
9
GRIGLIA DI VALUTAZIONE Si fa riferimento alle griglie approvate nei dipartimenti e allegate al P.O.F
Conoscenze Competenze Abilità Interesse
E
Rielabora in modo
frammentario gli schemi
motori di base e non sa
adeguare le risposte
motorie.Possiede
informazioni scarse e
lacunose non utilizza il
linguaggio specifico in
modo appropriato.
Non riesce a valutare ed
applicare le azioni motorie e
a compiere lavori di gruppo.
Anche nell’effettuare azioni
motorie semplici commette
gravi errori coordinativi.
Non sa riconoscere gli
elementi principali di un
argomento e mostra
competenze disciplinari
inadeguate.
E’ sprovvisto di abilità
motorie e non riesce a
comprendere regole.
E’ del tutto disinteressato e
la partecipazione è
inadeguata..
D
Si esprime in modo
improprio e memorizza in
maniera superficiale il
linguaggio tecnico sportivo.
Conosce parzialmente i
contenuti relativi agli
argomenti proposti che
argomenta senza una
adeguata padronanza dei
lessici specifici.
Non sa analizzare e valutare
l’azione eseguita ed il suo
esito. Anche guidato
commette qualche errore
nell’impostare il proprio
schema di azione. Mostra
competenze disciplinari
poco consolidate.
Progetta le sequenze
motorie in maniera parziale
ed imprecisa. Comprende in
modo frammentario regole e
tecniche.
Dimostra un interesse
parziale. Impegno e
partecipazione discontinui.
C
Comprende le richieste
essenziali e risponde con
gesti motori le cui modalità
esecutive sono
complessivamente corrette.
Conosce concetti ed
informazioni essenziali e
generali che esprime in
modo semplice e coerente
utilizzando un lessico
corretto anche se
minimamente articolato.
Sa valutare ed applicare in
modo sufficiente ed
autonomo e sequenze
motorie.Possiede
competenze disciplinari
sufficienti che estrinseca in
modo prevalentemente
mnemonico.
Coglie il significato di
regole e tecniche in maniera
sufficiente relazionandosi
nello spazio e nel tempo.
Opportunamente guidato
riesce a comporre gli
elementi principali di un
argomento e ad esprimere
valutazioni personali.
E’ sufficientemente
interessato. Impegno e
partecipazione
complessivamente costanti.
B
Riconosce e comprende le
richieste, sa spiegare le
modalità esecutive ed
elabora risposte adeguate e
personali in quasi tutte le
attività proposte
dimostrando una buona
adattabilità alle sequenze
motorie. Possiede buone
conoscenze che esprime
organizzando un discorso
organico che esprime con
linguaggio chiaro ed
appropriato.
Sa adattarsi a situazioni
motorie che cambiano,
assumendo più ruoli e
affrontando in maniera
corretta nuovi impegni.
Possiede competenze
disciplinari consolidate,
riconosce autonomamente
gli elementi costitutivi e
fondanti di un argomento
Sa gestire autonomamente
situazioni complesse e sa
comprendere e memorizzare
in maniera corretta regole e
tecniche. Possiede buone
capacità coordinative ed
espressive che utilizza per
ottenere valide prestazioni.
E’ in grado di effettuare
valutazioni personali
pertinenti mostrando
capacità di argomentazione
critica e di utilizzo delle
conoscenze in modo
coerente e coeso.
Ha un buon approccio con
la disciplina. Interesse e
partecipazione costanti.
A
Possiede ottime qualità
motorie che utilizza nelle
attività proposte in modo
completamente autonomo.
Elabora valide risposte
motorie che riesce a gestire
adeguandole a stimoli e
situazioni variate Conosce
in modo complete, analitico
ed approfondito gli
argomenti e utilizza con
padronanza i lessici
specifici
Applica in modo autonomo
e corretto le conoscenze
motorie acquisite, affronta
criticamente e con sicurezza
nuovi problemi ricercando
con creatività soluzioni
alternative. Possiede
competenze disciplinari
consolidate. Riconosce con
rapidità ed autonomia gli
elementi costitutivi e
fondanti di un argomento.
Conduce con padronanza sia
l’elaborazione concettuale
che l’esperienza motoria
progettando in modo
autonomo e rapido nuove
soluzioni tecnico-tattiche
Possiede capacità critica
riguardo ai saperi che
argomenta in modo
organico e con disinvoltura
effettuando efficaci
collegamneti
interdisciplinari.
Interesse e partecipazione
costanti, attivi e propositivi.
10
Livello VOTO
LIVELLO E Gravemente insufficiente = 3/4
LIVELLO D Lievemente insufficiente-Mediocre = 5
LIVELLO C Sufficiente = 6
LIVELLO B Discreto-Buono = 7/8
LIVELLO A Ottimo-Eccellente = 9/10
Reggio Calabria, 30 Ottobre 2013 IL DOCENTE
Anno Scolastico 2013/2014
Classe III sez. Q
Programmazione
di Storia
COMPETENZE CAPACITÀ /ABILITÀ
Riconoscere le peculiarità delle scienze storico-sociali. Collocare gli eventi nella giusta successione cronologica e nella dimensione geografica. Identificare gli elementi maggiormente significativi per confrontare periodi ed aree diversi. Comprendere e distinguere le diverse tipologie di fonte. Leggere e interpretare gli eventi per coglierne i nessi logico-causali e le conseguenti relazioni. Orientarsi sui concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi politici e giuridici, ai tipi di società. Acquisire consapevolezza di essere parte di un corpo sociale e istituzionale Partecipare agli organismi democratici della vita scolastica
Individuare i principali eventi che consentono di comprendere la realtà nazionale ed europea. Comprendere i principali sviluppi storici che hanno coinvolto il proprio territorio, anche dal punto di vista religioso e artistico. Conoscere le radici della cultura europea, in modo particolare in relazione alla comune radice latina. Individuare gli elementi di affinità/continuità o diversità/discontinuità fra civiltà diverse, al fine di rintracciare nel passato le radici del presente. Ricostruire l’evoluzione delle istituzioni giuridico-statali dalla Magna Charta all’età moderna..
CONTENUTI
I diversi aspetti della rinascita dell’XI secolo – I poteri universali – Comuni e monarchie – La Chiesa e i movimenti religiosi – Società ed economia nell’Europa del basso medioevo – La crisi dei poteri universali e l’avvento delle monarchie territoriali e delle signorie – Le scoperte geografiche e le loro conseguenze – La crisi dell’unità religiosa dell’Europa – La costruzione degli stati moderni e l’assolutismo – Le rivoluzioni inglesi. Cittadinanza e Costituzione
Lo stato: elementi e forme, poteri e strumenti - La Costituzione della Repubblica Italiana: i Principi fondamentali.
Situazione di partenza
La classe, composta da 27 allievi, proviene da un ambiente socio-culturale differenziato e stratificato, ma favorevole all’azione didattico-educativa, da famiglie attente alle esigenze culturali e formative dei propri figli e partecipi della vita della scuola sia nell’ambito degli organi collegiali, sia negli incontri periodici scuola-famiglia. Gli allievi, giunti quasi tutti alla frequenza del triennio con un positivo processo di formazione educativa, hanno iniziato ad affrontare lo studio della Storia con interesse e motivazione per i nuovi contenuti e per l’opportunità di riflessione critica. I prerequisiti cognitivi e comunicativi si sono però, dopo le prime verifiche, rivelati molto differenziati
per qualità e completezza, motivo per cui il gruppo classe si è disposto su tre fasce
qualitative di livello molto definite: una in possesso di un adeguato metodo di lavoro e buone competenze, un secondo gruppo intermedio il quale ha acquisito abilità e competenze solo parziali, infine un ristretto numero di allievi che manifesta maggiori difficoltà nella motivazione e nell’approccio costante e organico alle problematiche storiografiche, oltreché competenze disciplinari incerte.
Finalità formative ed obiettivi didattici perseguiti
L’azione didattivo-educativa del docente si orienterà al perseguimento della formazione culturale individuale e collettiva del gruppo al fine di renderlo più omogeneo, attivo e consapevole nel dialogo quotidiano. L’ipotesi di lavoro si articolerà pertanto intorno ad obiettivi definibili in termini di conoscenze, competenze e capacità:
Competenze di cittadinanza
• Accrescere la consapevolezza personale, l’autonomia di giudizio e il senso di responsabilità nelle scelte esistenziali.
• Comprendere la differenza fra dimensione fattuale e sfera valoriale.
• Fortificare lo spirito critico e la curiosità culturale
• Trasmettere i valori della tolleranza e del rispetto per le diversità.
• Acquisire consapevolezza dell’identità complessa della cultura mediterranea ed europea, contro ogni etnocentrismo.
Competenze disciplinari
• Acquisire un metodo di lavoro organico e razionale.
• Comprendere le problematiche più importanti della storia Medievale e Moderna.
• Conoscere il valore delle fonti e del ruolo dello storico.
• Essere consapevoli dell’importanza dello studio del passato per comprendere il presente.
•
• Comprendere il significato generale di un testo, dimostrando capacità di rielaborazione e di selezione coerente dei nuclei tematici.
• Saper utilizzare in modo appropriato la terminologia specifica ed operare collegamenti pluri e multidisciplinari.
Capacità/Abilità
• Saper produrre brevi testi argomentativi autonomi su tematiche storiche o riflessioni interpretative pertinenti e coerenti in base all’ analisi testuale.
• Capacità di cogliere continuità e differenze fra i vari periodi storici e le loro problematiche sistemiche
• Capacità di decodificare, comprendere, parafrasare il contenuto dei testi esaminati
• Capacità di utilizzare le fonti primarie e le fonti secondarie nella rielaborazione orale e nella produzione di elaborati scritti di contenuto storiografico.
• Capacità di esporre in modo chiaro e appropriato su problematiche di natura storica.
• Capacità di rapportarsi alle diverse posizioni interpretative della storiografia e di sapersi confrontare in modo razionale e critico con esse
Standard formativi minimi
• Conoscenza dei contenuti essenziali della disciplina.
• Comprensione delle linee globali di un documento storico, di un movimento storico ideale, sociale, e culturale.
• Riesposizione dei contenuti mediante linguaggio semplice ma appropriato.
• Accettabile livello di motivazione e di continuità nello studi.
Metodologia
L’insegnamento sarà strutturato in moduli articolati in unità didattiche, una delle quali, molto vasta, ad approccio pluridisciplinare sarà integrata nella macro-tematica di classe. L’insegnamento specifico della Storia sarà proposto ai ragazzi con metodo dialogico-interattivo tendendo al coinvolgimento attivo degli allievi nel processo di riflessione. Si cercherà soprattutto di “attualizzare “ sempre il percorso dei contenuti affrontati a partire dalle esigenze e dalle tematiche vicine alla condizione adolescenziale. Puntuali saranno i riferimenti potranno avere una ricaduta sugli insegnamenti dell’area umanistica e dell’area scientifica (ad es. I riferimenti alla storia della lingua, della letteratura e della scienza). La programmazione manterrà la sequenza evenemenziale dei contenuti, ma sarà sviluppata criticamente in base alla lettura dei testi e delle fonti storiografiche, con l’avvio dell’analisi diretta per mezzo di esercitazioni orali e scritte in una direttiva modulare mono-disciplinare e multi-disciplinare. Il dialogo critico sarà finalizzato al consolidamento delle facoltà e delle abilità analitico-sintetiche e logico-deduttive, così importanti per il corso di studi ad indirizzo scientifico.
Strumenti:
Lezione dialogico-interattiva; Dialogo guidato; Lavori individuali e di gruppo; Ricerca bibliografica; Apertura alla dimensione pluridisciplinare: Tutti i materiali in adozione, Dizionari e atlanti storici; Videocassette; DVD; Biblioteca del Liceo.
Valutazione e Verifica: Le verifiche saranno strutturate e semistrutturate. Il dialogo quotidiano costituirà il primo “ termometro” della continuità e del ritmo d’apprendimento, le interrogazioni orali saranno affiancate a prove scritte di verifica periodica sotto forma di questionario a risposta sintetica e/o analisi del testo. Per ciò che concerne la tematica pluridisciplinare si parteciperà alla stesura e alla proposizione della prova simulata della terza prova d’esame. La valutazione non sarà orientata solo all’accertamento dell’apprendimento “nozionale“ ma terrà nel dovuto conto i progressi nelle abilità linguistico-operative e comunicative. I tre indicatori principali dal punto di vista dell’apprezzamento dei livelli nel corso della verifica saranno articolati in termini di competenze, conoscenze e capacità (comunicativo- linguistiche, terminologico-disciplinari e in relazione ai contenuti oggetto di studio ).Per ciò che concerne la griglia di valutazione e l’attribuzione dei punteggi relativi alle prove orali si fa riferimento alla scheda allegata al verbale del Dipartimento di Filosofia e Storia, ispirato e coerente con i principi pedagogico-didattici, con i criteri generali e le indicazioni contenute nella griglia comune a tutte le prove orali del nostro liceo.
Reggio Calabria, 16/10/2013 Luciano Tripepi
Classe III sez. Q
Programma di Storia
U.D.A. 1: Dall’Autunno del Medioevo alla conquista dello spazio oceanico Periodo: ottobre-novembre Durata: h. 20. Obiettivi: 1. Conoscere gli eventi europei ed extraeuropei dal XIV al XV secolo; 2.Comprendere la relazione fra eventi storico-politici e trasformazioni culturali fra fine del Medioevo e inizio della modernità; 3. Essere in grado di interpretare in modo razionale ed argomentato fonti dirette e interpretazioni storiografiche. U.D. 0 - L’Europa e L’Italia dal IX al XII secolo; U.D. 1 - Il flagello della peste: dalla crisi demografica alla ripresa produttiva; U.D. 2 - La guerra dei Cento anni: la Francia verso la sovranità nazionale; U.D.3 - L’Europa politica fra Unità e frammentazione; U.D. 4 - Le scoperte geografiche: l’Atlantico e la crisi del Mediterraneo. T1. W. H. Mc Neill, La peste nella storia; T2. M. Villani, la peste nera; T3. J. Le Bel, I flagellanti; T4. Cronaca di Erfurt, La caccia all’ebreo; T5. J. Huizinga, L’autunno del medioevo; T6. G. Duby, Dio Chiama Giovanna a salvare la Francia; T7. F. Braudel, Civiltà e imperi nell’ età di Filippo II; T8. J. Heers, La stampa diffonde la notizia dell’impresa di Colombo; T9. C. Colombo, In difesa di se stesso: U.D.A. 2: Lo spazio imperiale e la fine della “ res publica “ cristiana Obiettivi: 1. Conoscere gli eventi europei ed extraeuropei dal XV al XVI secolo; 2.Comprendere la relazione fra eventi storico-politici e trasformazioni culturali all’inizio della modernità; 3. Essere in grado di interpretare in modo razionale ed argomentato fonti dirette ed interpretazioni storiografiche. U.D. 1- La rivoluzione monetaria del ‘500; U.D. 2 La violenza della conquista: l’altra faccia del “descubrimiento de America”; U.D.3 - Carlo V: l’unità impossibile e la crisi dell’ “ Unitas “ dei cristiani; U.D. 4 - Roma nuova Babilonia: la riforma protestante e la crisi della Chiesa . T1. F. Braudel, La rivoluzione dei prezzi; T2. Gli archivi de La casa de Contractacion di Siviglia; T3. B. de Las Casas, Il genocidio degli indios di Cuba; T4. J. Gines de Sepulveda, Non uomini ma homuncoli; T5. F.A. Yates, Carlo V e la Riforma; T6. M. Weber, L’etica protestante e lo spirito del capitalismo; T7. P. Sforza Pallavicino, A difesa della Chiesa di Roma.
U.D.A. 3: L’età di Filippo II ed Elisabetta I: l’equilibrio impossibile fra mare e terra. Obiettivi:1. Conoscere gli eventi europei ed extraeuropei dal XVI al XVII secolo;2. Comprendere la relazione fra eventi storico-politici e trasformazioni culturali
all’inizio della modernità; 3. Essere in grado di interpretare in modo razionale ed argomentato fonti dirette ed interpretazioni storiografiche. U.D. 1 - “El Rey Catolico”: la Spagna di Felipe II; U.D. 2 - Il Concilio di Trento e la Riforma cattolica; U.D.3- L’Inghilterra di Elisabetta I: il corpo del Sovrano, il Regno; U.D. 4 – Le guerre di religione in Francia. T1. G. Parker, La Spagna nel Cinquecento; T2. P. Sarpi, Il concilio di Trento; T3. F.A. Yates, Astrea; T4. E. Le Roy Ladurie, Alle origini delle guerre di religione ; T5. G. Naudé, La strage della notte di San Bartolomeo. U.D.A.4 - Il Seicento: Crisi della rappresentanza e nuove forme della sovranità statale Obiettivi:1. Conoscere gli eventi europei ed extraeuropei dal XVII al XVIII secolo; 2.Comprendere la relazione fra eventi storico-politici e trasformazioni culturali della modernità; 3. Essere in grado di interpretare in modo razionale ed argomentato fonti dirette ed interpretazioni storiografiche. U.D. I - La crisi del Seicento; U.D. 2 - La guerra dei Trent’anni ( le cause e le principali fasi ); U.D. 3 - La Francia di Richelieu e Mazarino; U.D. 4 - La Rivoluzione inglese: crisi del Leviatano e guerra civile. T1. G.Galasso, Governo spagnolo e baronaggio nell’Italia meridionale; T2. G. Pagès, La Germania alla vigilia della guerra dei Trent’anni; T3. J. H. Elliot, I progetti assolutistici di Richelieu e Olivares; T4. L. Stone, Le cause della Rivoluzione inglese; T5. Parlamento inglese, La grande rimostranza; T6. Corte di giustizia inglese, Il processo a Carlo I Stuart. U.D.A. 5 Cittadinanza e Costituzione Obiettivi:1. Conoscere gli articoli fondamentali della Costituzione della Repubblica e i suoi principi etici e storico-politici; 2. Saper interpretare una norma generale e definirne la sua importanza in relazione alle regole della democrazia politica, sociale ed economica; 3. Conoscere il quadro storico della sua redazione ed approvazione; 4. Comprendere lo spirito unitario della costituzione in relazione alle problematiche conflittuali del presente fra il nord e il sud d’Italia. U.D. 1 - Le regole della democrazia: democrazia degli antichi e dei moderni; U.D. 2 –Lo “Statuto albertino” importanza e limiti di una carta nella storia italiana dal 1848 alla Repubblica; U.D. 2 - La Costituzione italiana: diritti fondamentali e istituzioni dello Stato; U.D. 3 - Storia dell’Assemblea Costituente; U.D. 4 – Noi e la Costituzione: la legge fondamentale e i problemi del Sud. Reggio Calabria, 21/10/2013 Luciano Tripepi