PROGRAMMAZIONE DELLA CLASSE III Q A.S....

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“Il reciproco amore fra chi apprende e chi insegna è il primo e più importante gradino verso la conoscenza.” Erasmo da Rotterdam PROGRAMMAZIONE DELLA CLASSE III Q A.S. 2013/2014

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“Il reciproco amore fra chi apprende e chi insegna è il primo e più importante gradino verso la conoscenza.”

Erasmo da Rotterdam

PROGRAMMAZIONE DELLA CLASSE III Q

A.S. 2013/2014

COORDINATORE: Prof.ssa Carmela Lucisano

Documento predisposto

dal Consiglio di classe della

III sez. Q

per la programmazione didattico-educativa

dell’anno scolastico 2013/2014Contenuto:

1. Composizione del Consiglio di classe

2. Composizione della classe

3. Presentazione della classe

4. Obiettivi educativi e formativi

5. Obiettivi generali del corso di studi

6. Obiettivi disciplinari e contenuti

7. Metodologie

8. Materiali e strumenti didattici

9. Verifiche

10. Valutazione

11. Attività integrative e di recupero

12. Rapporti con le famiglie

ELENCO DELLE DISCIPLINE E DEI RISPETTIVI DOCENTI

• RELIGIONE CATERINA FORTANI

• ITALIANO CARMELA LUCISANO

• INFORMATICA GIOVANNI CAMA

• INGLESE FRANCESCA POLIMENI

• STORIA e FILOSOFIA LUCIANO TRIPEPI

• MATEMATICA E FISICA PAOLO MERCURIO

• SCIENZE MARIA ROSA PRATTICO'

• DISEGNO e STORIA dell’ARTE SANTINA BEVACQUA

• SCIENZE MOTORIE BRUNO LAGANA'

Composizione della classe

La classe è composta dai seguenti allievi:

1) Araco Carmelo

2) Argirò Antonio

3) Arrigo Giorgio

4) Biasi Bruno

5) Castellani Fabio

6) Cavalli Luigi

7) Dattola Samuele

8) De Leo Elisa

9) Erovereti Filiberto

10) Falcomatà Nicola

11) Ielo Riccardo

12) Licastro Dario

13) Lo Giudice Laura

14) Magotti Azeglio

15) Malavenda Fabio

16) Migale Alessandro

17) MInniti Giovanna

18) Nucera Lucio

19) Pangallo Azzurra

20) Romeo Aleksandra

21) Russo Matteo

22) Scerra Daniele

23) Scopelliti Stefano

24) Strati Silvia

25) Tripodo Rocco

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe III Q è composta da 25 alunni, tutti provenienti dal nucleo iniziale. L’analisi della situazione di partenza della classe è stata effettuata attraverso momenti di discussione, esercizi individuali alla lavagna e test di ingresso tendenti a verificare i prerequisiti e dunque il livello di partenza dei discenti in relazione alle competenze, alle conoscenze e alle capacità. Dagli elementi acquisiti, dal punto di vista cognitivo , i livelli di partenza risultano eterogenei. Presenti elementi di spicco; la maggior parte degli allievi presenta una preparazione di base nell’insieme soddisfacente, pochi elementi scarsa e frammentaria dovuta a carenze strutturali pregresse. Quasi tutti sembrano rispondere positivamente ai richiami e alle varie sollecitazioni e dimostrano interesse ad allargare e approfondire le conoscenze ed a colmare lacune e superare difficoltà. La classe risulta sul punto di vista disciplinare abbastanza corretta. In questa prima fase dell’anno il gruppo classe ha messo in luce un comportamento vivace, ma sostanzialmente responsabile. In buona parte la classe mostra, infatti, viva adesione alla vita scolastica; nel complesso gli alunni rispondono positivamente alle sollecitazioni relativamente a quasi tutte le discipline assumendo un atteggiamento attivo e motivato. Dai test d'ingresso emergono gravi carenze in informatica, le cui origini sono da ascrivere ad una non oragnica preparazione di base per la maggior parte degli allievi. Il consiglio ha piena consapevolezza, che , attraverso un impegno costante, finalizzato anche al consolidamento del metodo di studio, gli allievi possono raggiungere gli obiettivi disciplinari, anche se ognuno in misura differenziata in base al livello di partenza e alle abilità individuali.

Il Consiglio di classe, dopo aver analizzato la situazione di partenza, nella riunione del 09/10/2013, ha definito la struttura della programmazione didattico-educativa per l'a.s. 2013/2014, comprendente le finalità formative, gli obiettivi didattici generali, le metodologie e gli strumenti operativi, le programmazioni disciplinari per moduli e per nuclei tematici ed assi culturali, modalità e criteri di verifica e di valutazione, le ipotesi di attività extracurriculari e l'illustrazione della tematica pluridisciplinare.

OBIETTIVI EDUCATIVI • Favorire la crescita e la promozione umana dell’alunno e della persona attraverso

un’armonica sintesi di saper scientifico�e sapere umanistico

• Maturare una personalità libera, creativa e responsabile pervenendo a un’autentica

consapevolezza di sè

• Sviluppare le capacità di comunicazione e di relazione nei confronti degli altri

• Rispettare le regole della convivenza del gruppo classe

• Riconoscere la centralità dei valori umani che stanno alla base della convivenza civile:

solidarietà, legalità, tolleranza e non violenza.

• Acquisire una mentalità dialogica, tollerante, aperta al confronto democratico, rispettosa delle

opinioni altrui

• Maturare l’amore per la conoscenza concepita come elemento fondante della persona umana

OBIETTIVI FORMATIVI

• Acquisire un metodo di studio interdisciplinare finalizzato a garantire una sintesi unitaria del

sapere

• Acquisire gli strumenti conoscitivi necessari all’interpretazione del reale

• Acquisire la padronanza linguistica atta a garantire la comprensione e la produzione scritta e

orale di testi

• Acquisire abilità spendibili in situazioni concrete

• Potenziare le capacità intuitive e logico-deduttive

• Potenziare le capacità di sintesi e di rielaborazione personale di contenuti generali e specifici

• Maturare la tendenza a operare delle scelte formulando giudizi personali �

• Valorizzare l’impegno, l’interesse e in genere un atteggiamento problematico nei confronti di

tutte le discipline

• Promuovere la conoscenza dei fondamenti di cittadinanza e la capacità di orientarsi

attivamente ed autonomamente nel complesso mondo sociale e politico contemporaneo

• Acquisire la consapevolezza dell’organicità della cultura mediterranea ed europea,al di là

delle differenze etniche

• Conoscere la storia,la struttura ed i principi fondamentali della Costituzione italiana

OBIETTIVI GENERALI DELL’INDIRIZZO DI STUDI

• Promuovere la coscienza critica sul ruolo e sull’incidenza del sapere tecnologico e

scientifico

• Consolidare la conoscenza di concetti, procedure, linguaggi (non solo verbali) in senso

pluridisciplinare

• Promuovere la capacità di individuare e definire in maniera sequenziale un problema, al fine

di coglierne i dati essenziali

• Sviluppare la capacità di cogliere i fenomeni della scienza e delle tecnologie come prodotti

del pensiero e, quindi, contestualizzarli, storicizzarli e interpretarli

• Valorizzare, in situazioni di laboratorio, la capacità di collegare gli aspetti teorici dei saperi

con gli aspetti pratico-applicativi e la capacità di organizzare il lavoro di gruppo in modo

autonomo efficace e responsabile al fine di consentire la crescita del gruppo come insieme di

più contributi individuali

• Favorire la capacità di collaborare all’individuazione delle proprie attitudini e alla

promozione delle proprie competenze e la consapevolezza nell’accettare le difficoltà di

percorso come necessarie al processo di apprendimento e di formazione

OBIETTIVI DISCIPLINARI TRASVERSALI

CONOSCENZE

• Conoscere i nuclei fondamentali delle discipline e il loro statuto epistemologico

• Raggiungere un livello di preparazione tale da consentire agli alunni di superare la pura

conoscenza del dato acquisito, per inserirlo in un contesto pluridisciplinare

• Conoscere gli alfabeti disciplinari sul duplice versante dei contenuti e metodi (termini,

simboli, concetti, regole, procedimenti)

• Conoscere i linguaggi specifici

COMPETENZE

• Saper individuare e utilizzare linguaggi specifici e la complessità delle espressioni culturali

• Saper argomentare in modo organico e completo

• Saper eseguire procedimenti logici

• Saper leggere i testi, analizzarli, contestualizzarli e interpretarli,

• Saper operare sintesi globali

• Saper utilizzare un metodo corretto e flessibile, efficace sia dal punto di vista cognitivo che

operativo

• Saper formulare un proprio giudizio critico motivato

• Saper effettuare opportuni collegamenti interdisciplinari

• Saper utilizzare e integrare conoscenze-competenze riferibili a più aree della formazione

scolastica

• Saper usare criteri e procedure di lavoro in maniera corretta e funzionale

CAPACITA’

• Capacità di valutare e autovalutarsi

• Capacità di progettare

• Capacità di essere originale e creativo

• Capacità di eseguire, applicare, controllare i procedimenti

• Capacità di affrontare autonomamente e criticamente le situazioni problematiche di varia

natura

• Capacità di comunicare attraverso differenti linguaggi

METODOLOGIE

La metodologia e le strategie didattiche sono finalizzate alla valorizzazione delle attitudini dei

discenti, allo sviluppo delle loro potenzialità, nonché al recupero sistematico delle carenze,

adeguando la didattica ai diversi stili cognitivi.

Le unità di lavoro saranno sviluppate attraverso una didattica dialogata in cui l’intervento degli

alunni è previsto non solo in fase di verifica, ma anche in sede di spiegazione, suscitando così un

continuo interesse per gli argomenti presentati sia in maniera problematica, sia attraverso la

tradizionale lezione frontale.

Il lavoro sarà imperniato sui libri di testo evitando così il rischio per i ragazzi di trovarsi senza punti

di riferimento, ma si avvarrà anche di strumenti didattici flessibili, in grado di consentire agli alunni

di organizzare ed elaborare le varie conoscenze.

Il criterio della gradualità accompagnerà di continuo l’approccio metodologico, insieme all’utilizzo

di un linguaggio chiaro e all’esplicitazione di procedure e metodi con esempi, applicazioni ed

esercizi.

In sintesi i metodi adottati sono i seguenti: Lezione frontale – Lezione discussa - Lavoro di gruppo -

Schemi concettuali – Ricerche – Questionari – Esercizi applicativi –– Attività di laboratorio –

Partecipazione a dibattiti e conferenze – Lettura guidata di testi – Partecipazione a visite guidate e al

viaggio d‟istruzione.

MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI

Libri di testo - Libri di lettura e consultazione - Mezzi audiovisivi – Fotocopie - Articoli di stampa –

Dizionari – Laboratori - Software multimediali - Internet

AREA DI PROGETTO

Il Consiglio di Classe propone di individuare percorsi pluridisciplinari all’interno di un’area

tematica dal titolo IL SIMBOLO: linguaggi e valenze semantiche

Le facce della semiotica : La semiotica è soprattutto una scienza della significazione, che studia i processi e le modalità attraverso cui qualcosa assume significatività per qualcuno. Tre modi di intendere l’interpretazione a) Come scavo ermeneutico :Metodologia di analisi e critica dei testi, esplicitazione del senso profondo a partire dalle sue manifestazioni

b) Come ricerca epistemologica: Studio delle condizioni della conoscenza scientifica e dei metodi per raggiungere tale conoscenza

c) Come attività proiettiva: Dall’individuazione del problema alla prefigurazione delle soluzioni possibili e delle conseguenze ipotizzabili.

Disciplina: INGLESE-LATINO-ITALIANO-RELIGIONE-FISICA-STORIA-FILOSOFIA-

MATEMATICA-INFORMATICA.

OBIETTIVI

• Capacità di leggere e decifrare testi di interesse culturale, storico e scientifico • Sviluppo e potenziamento della capacità di sintesi e rielaborazione di un testo • Saper esprimere un’opinione personale o effettuare un commento critico • Produrre enunciati scritti comprensibili e grammaticalmente corretti

OBIETTIVI GENERALI

• Insegnare a vedere il senso delle cose-insegnare a sviluppare il senso del progettare

• Affinare la sensibilità e il gusto estetici nell’approccio alle espressioni letterarie,

artistiche e figurative

• Cogliere la specificità dei linguaggi

• Cogliere la funzione conoscitiva delle diverse forme del sapere

• Stimolare il gusto della scoperta e dell’esplorazione culturale

• Acquisire la prospettiva storica e la capacità di orientamento spazio – temporale

• Acquisire una mentalità e una struttura di ragionamento necessarie per interpretare la realtà.

• Valorizzare il momento del confronto nel rispetto del pluralismo ideologico

• Comprendere la valenza dei fenomeni culturali e delle teorie filosofiche nelle loro

articolazioni

• Acquisire la capacità di analizzare un tema trasversale alla periodizzazione temporale e di

formulare giudizi attraverso la lettura di testi e brani stimolanti la riflessione

• Saper interpretare e confrontare eventi e concetti e operare collegamenti interdisciplinari

• Storicizzare la tematica, comprendendone la funzione nell’immaginario collettivo e nella

cultura di un’epoca

• Comprendere analogie e differenze tra opere, anche di discipline diverse, tematicamente

confrontabili

• Riconoscere la continuità di elementi tematici attraverso il tempo

• Potenziare l’acquisizione di una cultura scientifica di base che permetta agli studenti una

visione critica ed organica della realtà sperimentale.

• Stimolare negli allievi riflessioni su temi che oltre al primario valore scientifico e

all’interesse epistemologico abbiano anche una rilevanza sociale.

• Ampliare la conoscenza dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica, che si

articolano in un continuo rapporto tra costruzione teorica e realizzazione degli esperimenti

con concreta consapevolezza della particolare natura dei metodi della fisica

ATTIVITA’ INTEGRATIVE ALLA PROGRAMMAZIONE

• INTERVENTI DIDATTICO-EDUCATIVI PER LA VALORIZZAZIONE DELLE

ECCELLENZE: Olimpiadi e gare di Scienze naturali e Giochi della Chimica,di Matematica

ed Italiano; progetti a cura dei Dipartimenti di Scienze naturali, Matematica e Fisica

(triennio) per la preparazione ai test universitari;

• ATTIVITA’ DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE;ATTIVITA’ DI EDUCAZIONE

AMBIENTALE;ATTIVITA’ PRESSO il LABORATORIO CHIMICO-BIOLOGICO E

AMBIENTALE;

• Attività in lingua inglese, quali corsi di preparazione al PET; Stages, eventuali

rappresentazioni in lingua straniera.

• Progetto Calabria, percorso etno-antropologico-percorso letterario.

• Eventuali iniziative di valenza culturale in itinere.

VERIFICHE

Gli strumenti di verifica, volti a misurare i livelli di apprendimento in termini di “sapere” e di

“saper fare”, saranno differenziati nella tipologia: esercitazione in classe, relazioni, produzione di

schemi e schede di sintesi, discussioni guidate e/o spontanee, questionari, prove strutturate, saggio

breve, articolo di giornale, analisi testuale, interrogazioni frontali, esercitazioni alla lavagna, temi e

saggi a trattazione sintetica di argomenti, risoluzione di problemi, quesiti a risposta singola o

multipla.

I diversi metodi di verifica saranno utilizzati alla luce di un criterio di flessibilità, adeguandoli alla

classe e ai singoli alunni.

In vista della valutazione sia periodica che finale, la verifica di tipo sommativo sarà a conclusione

di una certa attività o unità di lavoro per verificare oggettivamente le conoscenze acquisite. La

correzione delle prove scritte dovrà avvenire entro 15 giorni dal loro svolgimento.

VALUTAZIONE

Nelle valutazione si terrà conto dei seguenti elementi:

• La conoscenza dei dati ;

• La comprensione del testo;

• Le capacità logiche, di argomentazione e di rielaborazione personale;

• La capacità di orientarsi nella discussione sulle tematiche trattate e di intervenire

con pertinenza;

• Il controllo della forma linguistica secondo i vari registri;

• La capacità di cogliere e operare interrelazioni tra i saperi;

• Il grado di autonomia raggiunto nel lavoro individuale e di gruppo.

Per i criteri di verifica e di valutazione di ciascuna tipologia di prova e per ciascuna

disciplina,nonchè per i criteri di attribuzione del credito scolastico, si rimanda alle specifiche

griglie approntate in seno ai dipartimento disciplinari e approvate dal Collegio dei Docenti.

La valutazione deve tenere conto di:

• Impegno

• Partecipazione attiva e costruttiva

• Capacità di comunicazione

• Acquisizione di competenze professionali

• Acquisizione di un linguaggio specifico

• Rafforzamento di un metodo di lavoro

• Capacità di analizzare, sintetizzare e produrre testi scritti

• Progressi rispetto ai livelli di partenza

• Partecipazione a progetti inseriti nel POF

• Partecipazione ad Olimpiadi e gare

INTERVENTI PER L’ESERCIZIO DEL DIRITTO ALLO STUDIO E PER LE PARI

OPPORTUNITÀ

1: Potenziamento dell’offerta formativa

Durante l’anno scolastico si programmeranno attività diversificate, di recupero in orario

antimeridiano (recupero curriculare in itinere) ogni volta che i docenti del Consiglio di Classe

ritengano opportuno predisporre una pausa didattica (che verrà registrata sul registro del docente);

per gli altri alunni saranno offerte proposte di consolidamento e potenziamento.

Altre strategie di recupero o sostegno a beneficio dei ragazzi che dovessero presentare difficoltà nel

processo di apprendimento saranno il tutoraggio tra pari, i gruppi di lavoro su vari livelli, la

differenziazione delle strategie di insegnamento con utilizzo di materiali e metodi alternativi, il

ricorso a brevi interventi individualizzati a favore del singolo, lo sportello didattico e metodologico,

corsi di recupero pomeridiani.

Attività di recupero

Per gli allievi in lieve difficoltà, l'attività di recupero sarà svolta in classe, nelle ore curriculari.

Periodicamente si potrà proporre il “tutoraggio tra pari”, ovvero delle esercitazioni collettive da

svolgere in gruppi strutturati in modo tale che alcuni studenti “tutor” possano guidare quelli con

maggiori difficoltà.

Per coloro che invece presentino gravi lacune, l'attività di recupero sarà svolta nelle ore

pomeridiane, secondo le modalità predisposte dalla scuola.

Continuità sul piano organizzativo, educativo, didattico.

È prevista l’attivazione dello sportello didattico in presenza messo a disposizione dalla scuola su

richiesta degli allievi o su suggerimento dei docenti, per chiarimenti, delucidazioni o

approfondimenti su unità didattiche o comunque argomenti specifici e circoscritti. Si sottolinea

l’importanza di tale forma d’intervento soprattutto nel caso di eventuali assenze per malattia degli

allievi.

Si specifica che comunque ogni intervento curriculare o extracurriculare dovrà essere

individualizzato, per quanto riguarda sia la disciplina, sia l’allievo.

RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

I rapporti con le famiglie saranno gestiti secondo le seguenti modalità:

• colloqui individuali antimeridiani

• incontri scuola – famiglia pomeridiani ( dicembre – aprile)

• schede informative ( novembre - marzo) per la comunicazione delle insufficienze

• pubblicazione sul sito web della scuola del POF e delle comunicazioni relative agli allievi

• illustrazione iniziale del contratto formativo

• informazioni finali sul documento del consiglio di classe

Altre occasioni di incontro con i genitori potranno in ogni momento essere richieste dai docenti

sulla base di particolari esigenze che dovessero emergere nel corso dell’anno scolastico

relativamente ai singoli alunni o alla collettività della classe.

NB Al presente documento sono allegate le singole programmazioni disciplinari

Il Consiglio di classe

RELIGIONE CATERINA FORTANI

ITALIANO CARMELA LUCISANO

INFORMATICA GIOVANNI CAMA

INGLESE FRANCESCA POLIMENI

STORIA e FILOSOFIA LUCIANO TRIPEPI

MATEMATICA E FISICA PAOLO MERCURIO

SCIENZE MARIA ROSA PRATTICO'

DISEGNOe STORIA Arte SANTINA BEVACQUA

SCIENZE MOTORIE BRUNO LAGANA'

RC, 28/10/2013 La Coordinatrice della classe

Prof.ssa Carmela Lucisano

Liceo Scientifico Statale “L. da Vinci” - Reggio Calabria 2013/2014

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FINALITÀ

La didattica mira:

Acquisire la padronanza del disegno “grafico/geometrico” come linguaggio e strumento di

conoscenza che si sviluppa attraverso la capacità di vedere nello spazio, effettuare confronti,

ipotizzare relazioni, porsi interrogativi circa la natura delle forme naturali e artificiali.

Utilizzare il linguaggio“grafico/geometrico” per imparare a comprendere, sistematicamente e

storicamente, l'ambiente fisico in cui vive. La padronanza dei principali metodi di

rappresentazione della geometria descrittiva e l’utilizzo degli strumenti propri del disegno

sono anche finalizzati a studiare e capire i testi fondamentali della storia dell'arte e

dell’architettura.

COMPETENZE

L'alunno deveessere in grado di:

leggere le opere architettoniche e artistiche per poterle apprezzare criticamente e saperne

distinguere gli elementi compositivi, avendo fatto propria una terminologia e una sintassi

descrittiva appropriata;

acquisire confidenza con i linguaggi espressivispecifici ed essere capace di riconoscere i valori

formali non disgiunti dalle intenzioni e dai significati, avendo come strumenti di indagine e di

analisi la lettura formale e iconografica;

collocare un’opera d’arte nel contesto storico-culturale, sia di riconoscerne i materiali e le

tecniche, i caratteri stilistici, i significati e i valori simbolici, il valore d’uso e le funzioni, la

committenza e la destinazione.

Attraverso lo studio degli artisti e delle opere fondamentali, lo studente matura una chiara

consapevolezza del grande valore della tradizione artistica che lo precede, cogliendo il significato e il

valore del patrimonio architettonico e culturale, non solo italiano, e divenendo consapevole del ruolo

che tale patrimonio ha avuto nello sviluppo della storia della cultura come testimonianza di civiltà

nella quale ritrovare la propria e l'altrui identità.

Lo studio dei fenomeni artistici avrà come asse portante la storia dell’architettura. Le arti figurative

saranno considerate soprattutto, anche se non esclusivamente, in relazione ad essa.

Elementi di storia della città, presenteranno le singole architetture come parte integrante di un

determinato contesto urbano.

PROGRAMMAZIONE di

Disegno e Storia dell'Arte

Classe 3 sez. Q

Docente Bevacqua Santina

Ore settimanali di lezione 2

Totale ore annue 66

Liceo Scientifico Statale “L. da Vinci” - Reggio Calabria 2013/2014

2

ABILITÀ/CAPACITÀ

� Aver acquisito con sufficiente sicurezza le conoscenze previste per le varie classi

� Avere una certa padronanza del linguaggio artistico e saper esporre le conoscenze in modo

sufficientemente chiaro e pertinente

� Saper leggere e descrivere il testo visivo riconoscendone, con la guida del docente, le strutture e

le componenti fondamentali

� Applicare con sufficiente precisione i metodi operativi del disegno geometrico e i metodi di

rappresentazione delle applicazioni della geometria descrittiva

� Aver acquisito, attraverso il disegno, una basilare educazione all’osservazione, alla comprensione

e all’applicazione della forma, negli aspetti di bidimensionalità compositiva e tridimensionalità

spaziale

� Saper correlare l’opera esaminata al contesto socio-culturale nel quale si è formata ed

all’eventuale rapporto con la committenza

� Saper applicare le tecniche acquisite anche nell’analisi di testi non noti, ma confrontabili nella

struttura con quelli studiati

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

DI S E G N O

Nella terza classe oltre allo studio sistematico della Teoria delle ombre (figure piane, solidi geometrici

e volumi architettonici),si affronterà la tecnica della rappresentazione dello spazio attraverso lo

studio dell'assonometria di figure piane, solidi geometrici e volumi architettonici anche in rapporto

alle opere d’arte;si analizzeranno i fondamenti per l’analisi tipologica, strutturale, funzionale e

distributiva dell’architettura.

Assonometrie, sviluppo di solidi, ombre in assonometria, Prospettiva di semplici solidi MODULO 1 L'ASSONOMETRIA

Prerequisiti Conoscenze elementari di geometria proiettiva; padronanza delle proiezioni

ortogonali.

Essere in grado di rappresentare modelli teorici e oggetti reali utilizzando le

proiezioni ortogonali, nel rispetto delle convenzioni grafiche.

Obiettivi - Usare il metodo dell'assonometria per rappresentare figure piane e solidi

semplici e composti di modelli teorici e oggetti reali.

- Usare in modo opportuno i vari tipi di assonometria.

Metodologia Lezione frontale. Applicazioni grafiche. Indicazioni operative. Spiegazioni

animate.

Strumenti Libro di testo. Attrezzi per il disegno. Oggetti reali. DVD-ROM

Verifiche Esercitazioni e prove grafiche in classe. Interrogazioni.

Liceo Scientifico Statale “L. da Vinci” - Reggio Calabria 2013/2014

3

U.d. A. 1.1 Le rappresentazioni assonometriche

Contenuti Elementi di riferimento. Tipi di assonometrie. Norme generali. Criteri

d’impostazione.Metodi esecutivi.

Assonometria di semplici solidi geometrici Assonometria di solidi e/o strutture architettoniche e/o oggetti di design

MODULO 2 LA TEORIA DELLE OMBRE APPLICATA ALLE ASSONOMETRIE

Prerequisiti Aver conseguito la capacità di rappresentare modelli geometrici e oggetti reali mediante le proiezioni assonometriche..

Obiettivi - Saper applicare le procedure costruttive della teoria delle ombre per

esaltare gli effetti tridimensionali di una assonometria.

Metodologia Lezione frontale. Applicazioni grafiche. Indicazioni operative. Spiegazioni

animate.

Strumenti Libro di testo. Attrezzi per il disegno. Oggetti reali. DVD-ROM.

Verifiche Esercitazioni e prove grafiche in classe. Interrogazioni.

U.d.A.2.1 Le ombre in assonometria Contenuti Inclinazione e direzione dei raggi proiettanti. Costruzioni-modello.

MODULO 3 LA PROSPETTIVA

Prerequisiti - Essere in grado di rappresentare modelli teorici e oggetti reali utilizzando le

proiezioni ortogonali, nel rispetto delle convenzioni grafiche.

Obiettivi - Saper scegliere la posizione degli elementi fondamentali (PV, LO ecc.) e il

metodo esecutivo di rappresentazione prospettica più adatto da

rappresentare.

- Saper modificare i parametri della prospettiva per ottenere una diversa

visione prospettica.

Competenze - Acquisire competenze nell'applicazione della prospettiva al metodo delle

proiezioni ortogonali, per il disegno di modelli geometrici e oggetti reali.

- Riconoscere la presenza degli elementi della prospettiva in una

rappresentazione grafica e/o fotografica.

- Conoscere gli elementi fondamentali per poter rappresentare in

prospettiva un modello geometrico e/o un oggetto reale.

Metodologia Lezione frontale. Applicazioni grafiche. Indicazioni operative. Spiegazioni

animate.

Strumenti Libro di testo. Attrezzi per il disegno. Oggetti reali. DVD-ROM

Liceo Scientifico Statale “L. da Vinci” - Reggio Calabria 2013/2014

4

Verifiche Esercitazioni e prove grafiche in classe. Interrogazioni.

3.1 Le rappresentazioni prospettiche

Contenuti Elementi di riferimento. Tipi di prospettive. Norme generali. Criteri

d’impostazione.Metodi esecutivi.

Prospettiva di semplici solidi Tempi 30 lezioni 30 ore

STORIA DELL’ARTE La Storia dell’arte ha come obiettivo lo studio della storia dell’architettura e della cittàdeclinato

secondo la didattica più adeguata al contesto di apprendimento della classe e del monte ore

disponibile, privilegiando il più possibile l’approccio diretto all’opera d’arte.

Dal Rinascimento al Manierismo

MODULO 1. IL primo Rinascimento

Prerequisiti: - Conoscere i caratteri generali del Gotico italiano,soprattutto per quel

che attiene alle tecniche architettoniche, alle esperienze artistichee a quelle

culturali riconducibili alle varie correnti del Gotico Internazionale.

- Conoscere le principali caratteristiche della cultura classica, greca e

romana.

- Conoscere i cenni fondamentali della cultura italiana ed europea della

prima metà del Quattrocento.

Obiettivi - Introdurre il concetto di Rinascimento all’interno delle della più generale

cornice storica e culturale del ‘400.

- Storicizzare il concetto di prospettiva scientifica quale strumento di

rappresentazione della realtà tridimensionale su un piano

bidimensionale.

- Conoscere le personalità artistiche dei grandi protagonisti dell’arte

fiorentina del primo Rinascimento, sapendone descrivere le singole opere

e argomentandone in modo adeguato le novità formali, le peculiarità

stilistiche e le tecniche realizzative.

- Sensibilizzare lo studente verso le complesse tematiche quattrocentesche

inerenti alla ricerca architettonica e urbana.

Contenuti Il Rinascimento a Firenze. - La nuova concezione dell’arte.La conquista dello spazio reale. Filippo

Brunelleschi.

- L’invenzione della prospettiva e le sue prime applicazioni in campo

artistico. La pittura a Firenze agli inizi del Quattrocento: Masaccio.

- La scultura. Donatello.

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MODULO 2. IlRinascimento delle corti italiane

Prerequisiti: - Conoscere i caratteri del recupero dell’antico

nell’ambito del primo

Rinascimento.

- Conoscere le caratteristiche della storia e della società italiane ed

Europe del XV secolo.

- Saper analizzare e contestualizzare le opere figurative.

Obiettivi - Conoscere e approfondire gli sviluppi dell’architettura dopo Brunelleschi.

- Conoscere il valore della città ideale e le realizzazioni urbanistiche.

- Riconoscere gli elementi che caratterizzano la ricerca naturalistica dell’arte

fiorentina degli ultimi decenni del XV secolo.

Contenuti - L’architettura dopo Brunelleschi. Leon Battista ALBERTI.

- La città ideale: L'architettura e l'urbanistica di Pienza, Urbino e Ferrara. - Gli sviluppi della pittura a Firenze: Paolo Uccello.

- Piero della Francesca.

- Sandro Botticelli.

MODULO 3. Il Cinquecento

Prerequisiti - Conoscere i temi e le linee fondamentali inerenti all’arte e al pensiero del

XV secolo. - Conoscere i fatti relativi alle problematiche politiche e religiose che

interessano l’Europa, e in particolare lo Stato della Chiesa, nei primi

decenni del XVI secolo.

Obiettivi - Individuare le diverse fasi che caratterizzano il percorso artistico di

Leonardo, Bramante, Raffaello, Michelangelo, Giorgione e Tiziano.

- Conoscere alcuni aspetti specifici del Rinascimento maturo: il concetto di

spazio architettonico, l’attenzione per l’antico, l’evoluzione della pala

d’altare.

- Comprendere la funzione propulsiva di alcuni centri artistici: Milano,

Firenze, Roma.

- Acquisire alcuni termini specifici (moti dell’animo, prospettiva aerea,

grottesche, “non finito” michelangiolesco, pittura tonale).

Contenuti - Leonardo da Vinci

- Bramante

- Raffaello

- Michelangelo

- La pittura tonale di Giorgione e di Tiziano.

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MODULO 3. Il Manierismo

Prerequisiti - Aver assimilato i contenuti dei capitoli precedenti. - Conoscere le nozioni riguardo all'arte greco-romana.

Obiettivi - Comprendere il complesso e articolato fenomeno del Manierismo.

- Conoscere la produzione artistica dei principali artisti del Manierismo

italiano

- Distinguere i caratteri stilistici, tematici e compositivi comuni a più artisti

da quelli più personali.

- Acquisire alcuni termini specifici (serliana, Controriforma …).

Contenuti - Origini del Manierismo.

- La scultura: Benvenuto Cellini

- Giorgio Vasari.

- Andrea Palladio

Tempi 30 lezioni 30 ore

ARTE E TERRITORIO

In coerenza con la programmazione didattica saranno promossi la conoscenza, la valorizzazione e il

rispetto dei beni culturali, artistici, storici e archeologici a partire dal territorio di appartenenza.

Verranno proposte uscite sul territorio comunale,visite guidate, conferenze, mostre e attività

musealiogniqualvolta se ne presenti l'oppotunità e/o la necessità, pensate come occasioni educative

per vivere meglio il territorio in maniera attiva e partecipe, sperimentando sul campo nozioni

apprese in classe.

Si indicano delle possibili attività da svolgersi al di fuori della struttura scolastica quali:

� Visita a quartieri della città che rivestono particolare interesse sotto il profilo architettonico,

storico, artistico.

� Visite a istituzioni, musei, luoghi di culto, cantieri di interesse nell’ambito culturale-

tecnologico.

DIDATTICA

STRATEGIE E METODOLOGIE DIDATTICHE COMUNI

Ogni docente ha la libertà nella sceltadelle strategie e metodologie didattiche più

appropriate valide per il successo educativo.

Vengono qui sintetizzate:

� Lezione frontale

� Lezione interattiva in PowerPoint

� Correzione ed analisi degli errori commessi nelle verifiche

Liceo Scientifico Statale “L. da Vinci” - Reggio Calabria 2013/2014

7

� Revisione periodica degli elaborati grafici

� Partecipazione ad eventuali conferenze o incontri con esperti

� Libro di testo, letture critiche, schemi predisposti dal docente

� Lavori di gruppo

� Documentazioni iconiche: foto, diapositive, video, visite a mostre o musei, ecc.

� Laboratorio di disegno, Laboratorio multimediale, Biblioteca di istituto

� Visite di istruzione (da definirsi)

� Recuperi in itinere dove e quando necessari

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE

� Esercitazioni grafiche in classe e/o a casa

� Esercizi e lavori di approfondimento a casa

La valutazione terrà conto:

� dei risultati dell’apprendimento ottenuti nelle prove sommative

� impegno

� partecipazione al dialogo educativo

� progresso nell’apprendimento rispetto al livello di partenza

Quale strumento di valutazione si adopereranno le seguenti tipologie di verifiche:

� interrogazioni

� sondaggi dal posto

� esercitazioni in classe

� prove strutturate

Si esplicitano per il livello di sufficienza i seguenti requisiti: conoscenza e comprensione

degli elementi di base della disciplina, esposizione corretta e sufficientemente organica,

applicazioni nel complesso corrette.

Per il livello di eccellenza si richiedono conoscenze approfondite, capacità di analisi e sintesi

adeguatamente raffinate, intuito e autonomia nella risoluzione delle questioni proposte e

nella rielaborazione critica, anche di fronte a situazioni complesse,diversificate da quelle

note, rigore logico ed espressivo con padronanza del lessico specifico.

Verifiche di quadrimestre:

Le prove di verifica nel corso dell'anno avranno specifici scopi di accertamento di conoscenze,

capacità e competenze. In tal senso, si propone una griglia di valutazione delle prove grafiche con la

quale si suggerisce il peso da assegnare alle diverse capacità e competenze. (ALLEGATO n.1)

Per la valutazione, essendo il voto di “Disegno e Storia dell’arte” un voto unico, il numero delle prove

scritto/grafiche saranno di norma tre per quadrimestre ed almeno due per allievo (Delibera n.

36/1112). Duesaranno le prove orali di Storia dell’arte e per la valutazione sarà utilizzata la griglia

d’Istituto. (ALLEGATO n.2)

Liceo Scientifico Statale “L. da Vinci” - Reggio Calabria 2013/2014

8

ALLEGATO n.1

Griglia per la VERIFICA degli ELABORATI di DISEGNO

Incidenza Criterio di valutazione Voto

20 %

A - PULIZIA DEL SEGNO E DEL SUPPORTO CARTACEO

Totale assenza di cura e padronanza nella rappresentazione grafica 0

Foglio macchiato, sgualcito e/o sporco 0,50 / 1

Elaborato pulito ed ordinato- organizzazione degli spazi-impaginazione 1,50 / 2

30 %

B– RESA GRAFICA

Totale assenza di cura e padronanza nella rappresentazione grafica 0

Resa grafica frammentaria e superficiale

Scarso rispetto delle convenzioni grafiche 0,50 / 1

Resa grafica sufficientemente curata 1,50 / 2

Esecuzione grafica discretamente curata e precisa 2,50

Esecuzione precisa e curata in ogni dettaglio 3

50 %

C– RISOLUZIONE DELL'ESERCIZIO TECNICO-GRAFICO

Esercizio non risolto – errato nella costruzione e nella grafica 0

Presenza di gravi errori sia di costruzione e sia nella grafica 1 / 1,50

Risoluzione parziale del problema grafico – Presenza di errori 2 / 2,50

Risoluzione quasi corretta – Presenza di lievi errori 3 / 3,50

Risoluzione corretta e precisa 4/ 4,50

Risoluzione corretta e molto precisa

(elaborati di una certa complessità) 5

A

B

C

VOTO COMPLESSIVO

ALLEGATO n.2

Liceo Scientifico Statale “L. da Vinci” - Reggio Calabria 2013/2014

9

Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA ORALE

Indicatori di

preparazione

Voto

(10) Conoscenze Abilità Competenze

GRAVEMENTE

INSUFFICIENTE

2

Nessuna – Rifiuta la verifica

Nessuna – Rifiuta la verifica

Nessuna – Rifiuta la verifica

3

Conoscenze gravemente

errate e lacunose; espressione

sconnessa

Non riesce ad analizzare;

non risponde alle richieste

Non riesce ad applicare le

minime conoscenze, anche

se guidato

INSUFFICIENTE

4 Conoscenze frammentarie, con

errori

Compie analisi lacunose e

sintesi incoerenti

Applica le conoscenze

minime solo se guidato, ma

con errori

5 Conoscenze mediocri ed

espressione difficoltosa

Compie qualche errore; analisi

e sintesi parziali

Applica le conoscenze

minime, ma con errori lievi

SUFFICIENTE 6

Conoscenze di base;

esposizione semplice, ma

corretta

Compie analisi

complessivamente corrette e

riesce a gestire semplici

situazioni

Applica autonomamente le

conoscenze minime

DICRETO 7 Conoscenze pertinenti;

esposizione corretta

Sa interpretare il testo e

ridefinire un concetto, gestendo

autonomamente situazioni

nuove

Applica autonomamente le

conoscenze anche a

problemi più complessi, ma

con imperfezioni

BUONA

8

Conoscenze complete, con

approfondimenti autonomi;

esposizione corretta con

proprietà linguistica

Coglie le implicazioni; individua

autonomamente correlazioni;

rielabora correttamente e in

modo personale

Applica autonomamente le

conoscenze, anche a

problemi più complessi, in

modo corretto

OTTIMA

9

Conoscenze complete con

approfondimenti autonomi;

esposizione fluida con utilizzo

del linguaggio specifico

Coglie le implicazioni; compie

correlazioni esatte e analisi

approfondite; rielabora

correttamente in modo

completo, autonomo e critico

Applica e mette in relazione

le conoscenze in modo

autonomo e corretto, anche

a problemi nuovi e

complessi.

Bevacqua Santina

Reggio Calabria 25 ottobre 2013

Anno scolastico 2013/2014

Classe III sez. Q

Filosofia

Programmazione annuale

AREA METODOLOGICA

Competenze

1. Imparare ad imparare 2. Acquisire e interpretare l’informazione 3. Acquisire un metodo di studio efficace 4. Progettare 5. Condurre ricerche ed approfondimenti personali

A (Livello 1 – avanzato) Ha sviluppato buona consapevolezza delle connessioni e delle differenze tra dimensioni politica, economica, culturale e sociale. Organizza i contenuti in modo autonomo, selezionando le informazioni, costruendo percorsi personali ed approfondimenti, effettuando complesse associazioni logiche. Sa impiegare in tempo in modo ottimale, pianificando il lavoro e verificandone i risultati Comprende ed effettua legami pluridisciplinari.

B (Livello 2 – intermedio) Ha sviluppato discreta consapevolezza delle connessioni e delle differenze tra dimensioni politica, economica, culturale e sociale. Organizza i contenuti in modo autonomo, selezionando le informazioni, costruendo percorsi personali. Sa pianificare il proprio lavoro in misura adeguata. Comprende i legami pluridisciplinari.

C (livello 3 – base) Ha sviluppato essenziale consapevolezza delle connessioni e delle differenze tra dimensioni politica, economica, culturale e sociale. Organizza i contenuti spesso secondo una guida, selezionando le informazioni, utilizzando semplici schemi concettuali. Pianifica il proprio lavoro dietro indicazioni precise.

AREA LOGICO-ARGOMENTATIVA

Competenze

1. Distinguere concetti, eventi ed interpretazioni 2. Decodificare testi di diversa tipologia 3. Individuare collegamenti e relazioni 4. Saper ascoltare le argomentazioni altrui 5. Costruire percorsi logici personali 6. Saper argomentare una propria tesi 7. Sviluppare progressivamente il pensiero critico

A (Livello 1 – avanzato) Struttura il discorso in modo logico, ordinato e coerente. Sa ascoltare ed intervenire in modo pertinente nel dialogo e nelle discussioni. Pone domande e fornisce risposte appropriate ed articolate sui temi trattati. Distingue le varie tipologie testuali e le analizza. Produce argomentazioni personali e sviluppa una propria posizione critica.

B (Livello 2 – intermedio) Struttura il discorso in modo logico e ordinato. Sa ascoltare ed intervenire adeguatamente nel dialogo e nelle discussioni. Pone domande e fornisce risposte pertinenti sui temi trattati. Distingue le varie tipologie testuali. Produce argomentazioni personali.

C (Livello 3 – base) Struttura il discorso in modo semplice. Sa ascoltare ed interviene occasionalmente nel dialogo e nelle discussioni. Fornisce risposte essenziali sui temi trattati. Se guidato, distingue le varie tipologie testuali.

AREA LINGUISTICA E COMUNICATIVA

Competenze

1. Comunicare 2. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi 3. Interpretare i diversi contenuti delle forme di comunicazione 4. Utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione

A (Livello 1 – avanzato) Si esprime in modo chiaro, appropriato e personale. Comunica secondo criteri di pertinenza, coerenza e consequenzialità. Sa utilizzare con sicurezza la terminologia specifica. Individua le caratteristiche tematiche delle fonti mettendole in rapporto al contesto storico-culturale di riferimento. Padroneggia l’uso degli strumenti multimediali per realizzare percorsi di apprendimento.

B (Livello 2 – intermedio) Si esprime in modo chiaro e adeguatamente personale. Comunica secondo criteri di coerenza e consequenzialità. Sa utilizzare la terminologia specifica. Individua le caratteristiche tematiche essenziali delle fonti. Utilizza strumenti multimediali per realizzare percorsi di apprendimento.

C (Livello 3 – base) Si esprime in modo essenziale e sostanzialmente corretto. Comprende la terminologia specifica. Individua, con il supporto di una guida, le caratteristiche tematiche delle fonti. Adopera occasionalmente gli strumenti multimediali per realizzare percorsi di apprendimento.

COMPETENZE CAPACITÀ Comprendere e decodificare i testi filosofici esaminati,

contestualizzandoli in un quadro di relazioni storiche e

culturali

Riconoscere la specificità dell’indagine filosofica

e i suoi raccordi con le altre discipline.

Orientarsi sui temi fondamentali del pensiero etico-

politico nell’antichità e nel Medioevo, al fine di

Saper riconoscere e identificare i periodi

e le linee di sviluppo della filosofia occidentale.

Saper identificare gli autori e le opere fondamentali

della tradizione filosofica occidentale dall’antichità al

Medioevo.

Saper individuare i caratteri specifici di un testo

filosofico.

sviluppare le competenze relative a Cittadinanza e

Costituzione.

Acquisire un corretto metodo di studio e la capacità di

rielaborazione personale dei contenuti.

Saper usare attivamente il lessico specifico e le

categorie fondamentali della disciplina filosofica.

Contenuti:

I presocratici - I Sofisti - Socrate - Platone - Aristotele - Il pensiero filosofico nell’età ellenistico-

romana - Il neoplatonismo - L’incontro tra la filosofia greca e le religioni bibliche - Agostino

d’Ippona e la Patristica - Tommaso d’Aquino e la Scolastica.

La classe, composta da 27 allievi, proviene da un ambiente complesso e

stratificato dal punto di vista socio-culturale, ma favorevole all’azione didattico-

educativa, in quanto le famiglie di provenienza sono molto attente alle esigenze

culturali e formative dei propri figli e, conseguentemente, partecipi e attive nella

vita della scuola sia nell’ambito degli organi collegiali, sia negli incontri periodici

scuola-famiglia.

Situazione di partenza

Gli allievi, giunti quasi tutti alla frequenza del triennio con un positivo processo

di formazione educativa e didattica conseguito nel biennio iniziale del liceo, in

questo periodo iniziale, hanno affrontato lo studio della filosofia con interesse e

motivazione per i nuovi contenuti e, soprattutto, per l’opportunità di riflessione

critica e per il coinvolgimento attivo nel dialogo quotidiano. I prerequisiti

cognitivi e comunicativi si sono però, dopo le prime verifiche, rivelati molto

differenziati per qualità e completezza, motivo per cui il gruppo classe si è

disposto su tre fasce qualitative di preparazione: una in possesso di un adeguato

metodo di lavoro, un secondo gruppo intermedio il quale ha acquisito

competenze e abilità attive solo parziali, infine un ristretto numero di allievi che

manifesta maggiori difficoltà metacognitive nella motivazione e nell’approccio

costante e riflessivo alle problematiche filosofiche.

Finalità formative ed obiettivi didattici perseguiti

L’azione didattivo-educativa del docente si orienterà al perseguimento della

formazione culturale individuale e collettiva del gruppo al fine di renderlo più

omogeneo, attivo e consapevole nel dialogo quotidiano. L’ipotesi di lavoro si

articolerà pertanto intorno ad obiettivi definibili in termini di competenze e

capacità.

Competenjze di cittadinanza • Accrescere la consapevolezza personale, l’autonomia di giudizio e il senso di

responsabilità nelle scelte esistenziali.

• Comprendere la differenza fra dimensione fattuale e sfera valoriale.

• Fortificare lo spirito critico e la curiosità culturale

• Trasmettere i valori della tolleranza e del rispetto per le diversità.

Competenze • Acquisire un metodo di lavoro organico e razionale.

• Comprendere le problematiche più importanti della storia della filosofia

antica

• Comprendere il significato generale di un testo, dimostrando capacità di

rielaborazione e di selezione coerente dei nuclei tematici.

• Acquisire la terminologia specifica ed operare collegamenti pluri e

multidisciplinari.

Capacità

• Saper produrre brevi testi argomentativi autonomi su tematiche logico-

disciplinari o riflessioni interpretative pertinenti e coerenti in base all’ analisi

testuale.

• Saper cogliere continuità e differenze fra i vari sistemi teoretici

• Saper decodificare, comprendere, parafrasare il contenuto dei testi esaminati

• Saper esporre in modo chiaro e appropriato

• Essere capace di rapportarsi alle diverse posizioni di pensiero e di sapersi

confrontare in modo razionale e critico con esse

Standard minimi • Conoscenza dei contenuti essenziali della disciplina.

• Comprensione delle linee globali di un testo filosofico, di un movimento ideale, del

contesto storico.

• Riesposizione dei contenuti mediante linguaggio semplice ma appropriato.

• Accettabile livello di motivazione e di continuità nello studio.

Metodologia

L’insegnamento sarà strutturato in moduli articolati in unità didattiche, una delle

quali, molto vasta, ad approccio pluridisciplinare sarà integrata nella

macrotematica di classe.

Per ciò che concerne l’insegnamento specifico della filosofia il docente

strutturerà le lezioni con metodo dialogico-interattivo tendendo al

coinvolgimento attivo degli allievi nel processo di riflessione. Si cercherà

soprattutto di “attualizzare “ sempre il percorso dei contenuti affrontati a partire

dalle esigenze e dalle tematiche vicine alla condizione adolescenziale (ad

esempio il concetto di philìa ed eros in Platone ed Aristotele).

Puntuali saranno i riferimenti che potranno avere una ricaduta sugli obiettivi di

competenza dell’area metodologica, dell’area logico-argomentativa e dell’area

linguistico-comunicativa (ad es. il concetto di numero dai Presocratici a Platone,

la nascita della logica e il problema del fondamento del processo conoscitivo in

Aristotele, la classificazione biologica e la concezione del Cosmo nel mondo

antico, il rapporto finito/ infinito, l’Arte e la Bellezza in Platone ed Aristotele).

La programmazione manterrà la contestualizzazione storica del pensiero, ma

sarà sviluppata in base alla lettura dei testi e all’avvio dell’analisi diretta per

mezzo di esercitazioni orali e scritte con una struttura modulare

monodisciplinare e multidisciplinare.

Il dialogo critico sarà finalizzato al consolidamento delle facoltà e delle abilità

analitico-sintetiche e logico-deduttive, così importanti per il corso di studi ad

indirizzo scientifico.

Strumenti:

Lezione dialogico-interattiva;

Dialogo guidato;

Lavori individuali e di gruppo;

Ricerca bibliografica;

Apertura alla dimensione pluridisciplinare:

Tutti i materiali in adozione,

Dizionari di Filosofia;

Videocassette;

Biblioteca del Liceo.

Valutazione e Verifica:

Le verifiche saranno strutturate e semi-strutturate. Il dialogo quotidiano

costituirà il primo “ termometro” della continuità e del ritmo d’apprendimento,

le interrogazioni orali saranno affiancate a prove scritte di verifica periodica sotto

forma di questionario a risposta sintetica e/o analisi del testo. Per ciò che

concerne la tematica pluridisciplinare si parteciperà alla stesura e alla

proposizione della prova simulata della terza prova d’esame. La valutazione non

sarà orientata solo all’accertamento dell’apprendimento “nozionale“ ma terrà

nel dovuto conto i progressi nelle abilità linguistico-operative e comunicative. I

tre indicatori principali dal punto di vista dell’apprezzamento dei livelli nel corso

della verifica saranno articolati in termini di competenze, conoscenze e capacità

(comunicativo- linguistiche, terminologico-disciplinari e in relazione ai contenuti

oggetto di studio ).Per ciò che concerne la griglia di valutazione e l’attribuzione

dei punteggi relativi alle prove orali si fa riferimento alla scheda comune a tutti i

dipartimenti del Liceo.

Reggio Calabria, 16/10/2013 Luciano Tripepi

Programma di Filosofia

U.D.A. 01: il pensiero greco fra Physis e Logos

Obiettivi: distinguere criticamente i processi di mitopoiesi dall’origine del

pensiero razionale; analizzare frammenti e testi dossografici; produrre brevi testi

argomentativi; acquisire abilità d’ esposizione orale logicamente argomentata.

Primo quadrimestre. 15 h.

Settembre-Ottobre

1. U.D. – Gli Ionici – Talete

2. U.D. – Anassimene ed Anassimandro

3. U.D.- Pitagora e la sua scuola

4. U.D. – Numero e realtà

5. U.D. – Eraclito: l’uomo e il Logos

6. U.D. – Eraclito: il Logos e il Divenire

7. U.D.- Senofane: la critica della religione

T1. Talete, L’archè è l’acqua, da Aristotele, Metafisica, lib. I;

T2. Anassimandro, Infinito è il Principio, da Simplicio, DK 12 9;

T3. Anassimene, L’aria, DK 45 23 5;

T4. Pitagora, Matematica e Numero, Aristotele, Metafisica, I, DK 14 A9;

T5. Pitagora, Il numero è il principio, DK 58 B4;

T6. Pitagora, Struttura del numero, DK 58 B 5;

T7. Pitagora, La dottrina fisica pitagorica, DK 58 B 37;

T8. Eraclito, DK 22 B 49a; DK 22 b1; DK 22B2; DK 22 B 50; DK 22B8; DK 22 B 53 e

B80; DK22B10, B 51 e B60.

U.D.A. 02: Monismo e Pluralismo: l’ordine della natura e le radici della logica occidentale.

Obiettivi: cogliere la differenza fra le ipotesi monistiche e quelle pluralistiche;

analizzare frammenti e testi filosofici; comparare posizioni differenti e produrre

brevi testi. Acquisire un metodo di lavoro razionale e uno stile dialogico

controllato .

Primo quadrimestre: 15 h. Ottobre-Novembre.

1. U.D. – Parmenide, la dottrina dell’ Essere

2. U.D. – Parmenide: Pensiero e Sensazione

3. U.D. – Zenone e Melisso

4. U.D. – Le filosofie pluraliste

5. U.D. – Empedocle

6. U.D. – Anassagora

7. U.D. – Democrito

T1. -Parmenide, DK 28B, vv-. 1-5, 11-15, 22-33 ; DK 28B1, vv. 28-32; DK 28

B2; DK 28 B6; DK 28 B8, vv. 1-13; DK 28 B 8, vv. 34-41;

T2 – Empedocle, DK 31 A 28; DK 31 A 37; DK 31 B 17, vv. 1-12 e 26-34;

T3- Anassagora, DK 59 A 45;

T4.- Democrito, DK 68 A 38; DK 68 A 40; DK 68 A 49 e A 129; DK 68 B 5.

U.D.A.. 03 La Sofistica e Socrate

Obiettivi: conoscere il contesto storico-filosofico; analizzare testi e comparare

criticamente le fonti; Produrre brevi testi argomentativi scritti; Acquisire abilità di

giudizio motivato sulla base di argomentazione logico-deduttiva.

Primo quadrimestre: 10 h. Novembre-Dicembre. 1. U.D. – Protagora

2. U.D. – Gorgia

3. U.D. – Legge e Natura

4. U.D. – Socrate

5. U.D. – Il metodo socratico

6. U.D. – Sapere e Virtù

7. U.D.-Socratismo e scuole socratiche

T1. Protagora, da Platone, Teeteto, 151 d- 152 e;

T2. Gorgia, DK 82 B 2;

T3. Socrate, da Platone, Teeteto, 148ac, cd;

T4. Socrate, da Platone, Teeteto, 148e – 151;

T5. Socrate, da Platone, Fedone, 116a-117a;

T6. Socrate, da Platone, Fedone, 117a-118a;

U.D.A. 04 - Platone: Le forme della conoscenza e della Verità .

Obiettivi: conoscere il contesto storico-filosofico; acquisire un metodo di lavoro

organico e razionale, acquisire abilità operative nell’ analisi dei contenuti e nella

comparazione sintetica degli stessi; essere in grado di sviluppare testi

argomentativi che utilizzino fonti critiche differenti.

Primo quadrimestre: 20 h. Dicembre-Gennaio.

1. U.D. – Platone e Socrate

2. U.D. – I Dialoghi

3. U.D. – Idee e Conoscenza

4. U.D. – La Dialettica

5. U.D. – L’anima e l’uomo

6. U.D. – La Virtù

7. U.D. – La Repubblica

8. U.D. – Natura e Idee nel Timeo (Unità a sviluppo pluridisciplinare )

9. T1. Platone, Apologia, 17a-38c;

10. T2. Platone, Cratilo, 385e-386e;

11. T3. Platone, Fedone, 74ad;

12. T4. Platone, Simposio, 192b-193d;

13. T5. Platone, Simposio, 202d-203c; 203d-204b;

14. T6. Platone, Repubblica, IV, 443b-444a; IX, 588b-589b; VII, 514ac-515c; 515d-

516a; 516b-518b; II, 378e-379d; X, 595ac;

15. T7. Platone, Lettera VII, 324b-326b;

16. T8. Platone, Sofista,257c- 258c;

17. T9. Platone, Timeo, 29d-31b.

U.D.A.05 Aristotele: Logica del conoscere e struttura del reale

Obiettivi: conoscere il contesto storico-filosofico; acquisire abilità operative

analitico-sintetiche; produrre testi autonomi su tematiche attinenti; sostenere il

contraddittorio in argomentazioni di tipo logico-formale.

Secondo quadrimestre: 20 h. Gennaio-Febbraio.

1. U.D. – Aristotele e Platone

2. U.D. – Termini e Proposizioni

3. U.D. – Il sillogismo e la Scienza 4. U.D. – Ente e sostanza

5. U.D. – Il mutamento

6. U.D.- Il cosmo ( Unità a sviluppo pluridisciplinare ).

7. U.D. – Il vivente e l’anima

8. U.D.- Bene, Felicità e Virtù

9. U.D.- Etica e Politica

10. U.D. Poesia, Storia e Retorica

11. T1. Aristotele, Metafisica, E, 1; Γ,1; Γ,2; Λ,1; Γ 3-4; Z,3; Z, 3b; Z, 17; H, 2; A, 2 e A,

3; H, 4, e Θ, 1; Θ, 8; Λ,6, 7, 9; E, 4;

12. T2. Aristotele, Organon: Categorie, 2, Dell’interpretazione, 1 e 4; Analitici primi A,

1; Analitici secondi A, 2;

13. T3. Aristotele, De Anima, Γ, 4 e 5;

14. T4. Aristotele, Etica nicomachea,B, 1 e 6; K 6 e 7;

15. T5. Aristotele, Poetica,1, 4 3 9;

16. T6. Aristotele, Politica, A, 1 e 2.

U.D.A..06 La filosofia antica fra equilibrio sapienziale e critica eversiva

Obiettivi: conoscere il contesto storico-filosofico; acquisire abilità interpretative;

Approfondire le proprie competenze filosofiche; Produrre testi argomentativi sui

contenuti del modulo.

Secondo quadrimestre: 10 h. Febbraio-Marzo.

1. U.D. - L’Epicureismo

2. U.D. – Lo Stoicismo

3. U.D. – Lo scetticismo

4. T1. Epicuro, da Diogene Laerzio, Vitae philosophorum, X, 48-50; X, 33; X, 39-45;

X, 124-126; X, 127-132; X, 133-135;

5. T2 Lo Stoicismo, Sesto Empirico, Adversus logicos, II, 11;

6. T3. Lo Stoicismo, Diogene Laerzio, Vitae philosophorum, VII, 107-109;

7. T4. Lo Stoicismo, Diogene Laerzio, Vitae philosophorum, VII, 117-119;

8. T5. Lo Stoicismo, Cicerone, De legibus, I, 7, 22-23;

9. T6. Lo Stoicismo, Seneca, De vita beata, IV, 1-5.

10. T7. Lo Scetticismo, Sesto Empirico, Pyrrohoneiani hypotyposesis, I, 164-169.

Mod.07 L’ eredità classica e la rifondazione cristiana del pensare

Obiettivi: conoscere il contesto storico-filosofico; acquisire abilità interpretative;

approfondire le proprie competenze filosofiche; produrre testi argomentativi sui

contenuti del modulo.

Secondo quadrimestre: 15 h. Marzo-Aprile.

1. U.D. – Agostino

2. U.D. – Anselmo

3. U.D. –Tommaso

4. T1. Agostino, De Vera religione, XXXIX, 72-73;

5. T2. Agostino, De Trinitate, XV, 12, 21;

6. T3. Agostino, Confessiones, X, 24, 25, 26;

7. T4. Agostino, De Civitate Dei, X, XII, 8;

8. T5. Agostino, XIV, 28, ;

9. T6. Anselmo, Proslogion, 3,5;

10. T7. Tommaso, Summa, Theologica, I, q. 2, a.3; II,q. 91, aa. 1-4;

11. T8. Tommaso, Summa contra Gentiles, II, q. 4.

Reggio Calabria,16/10/2013 Luciano Tripepi

LICEO SCIENTIFICO "LEONARDO DA VINCI"

REGGIO CALABRIA

DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE

Materia: INFORMATICA Classe III sez.Q

Indirizzo Scienze Applicate

ANNO SCOLASTICO 2013/2014

Docente Prof. Giovanni A. Cama

Premessa L’insegnamento di informatica, secondo le indicazioni ministeriali, deve contemperare diversi obiettivi: comprendere i principali fondamenti teorici delle scienze dell’informazione, acquisire la padronanza di strumenti dell’informatica, utilizzare tali strumenti per la soluzione di problemi significativi in generale, ma in particolare connessi allo studio delle altre discipline, acquisire la consapevolezza dei vantaggi e dei limiti dell’uso degli strumenti e dei metodi informatici e delle conseguenze sociali e culturali di tale uso. Questi obiettivi si riferiscono ad aspetti fortemente connessi fra di loro, che vanno quindi trattati in modo integrato mantenendo su di un piano paritario teoria e pratica. Al termine del primo biennio lo studente dovrà acquisire la conoscenza e la padronanza del computer e di alcuni software in particolare, la loro applicazione a problemi significativi, la conoscenza dei concetti teorici ad essi sottostanti, la riflessione sui vantaggi e sui limiti e sulle conseguenze del loro uso. In questo modo l’informatica, oltre a proporre i propri concetti e i propri metodi, diventa anche uno strumento del lavoro dello studente. Nel secondo biennio, l’allievo, continuerà ad approfondire gli aspetti più specialistici della disciplina che gli consentiranno di lavorare con l’archiviazione dei dati, la progettazione di basi di dati e la creazione di pagine web di tipo dinamico con l’ausilio di linguaggi specifici quali: l’SQL ed il PHP. Finalità Generali Partendo dalle competenze già acquisite nel primo biennio che consentivano all’allievo di padroneggiare i più comuni strumenti software per il calcolo, la ricerca e la comunicazione in rete, la comunicazione multimediale, l'acquisizione e l'organizzazione dei dati, si continuerà, nel secondo biennio, ad approfondire lo studio di un linguaggio di programmazione atto a sviluppare applicazioni che lavorino con gli archivi di dati, passando quindi alla struttura delle basi di dati ed alla loro implementazione pratica attraverso specifici strumenti e linguaggi di interrogazioni. Finalità Specifiche L’allievo continuerà ad approfondire gli strumenti già appresi nel primo biennio apprendendo a creare e gestire una base di dati, prima a livello teorico, attraverso i diagrammi Entità-Relazione e, poi, pratico, implementando la stessa con un linguaggio di interrogazione: SQL. Le basi di dati verranno quindi utilizzate, alla fine del secondo biennio, per realizzare siti web dinamici. Competenze Al termine della terza classe lo studente dovrà essere in grado di:

• Saper utilizzare strumenti informatici e di comunicazione per la soluzione di problemi significativi in generale, ma in particolare connessi allo studio delle altre discipline.

• Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.

• Saper usare in maniera più approfondita un linguaggio di programmazione.

• Saper sviluppare programmi con la tecnica Top-Down e l’utilizzo di sottoprogrammi.

• Saper gestire programmi che utilizzano file di dati. Metodi e tecniche d’insegnamento Attività di laboratorio: la didattica laboratoriale comporta il ricorso alla metodologia del problem-solving, con il conseguente approccio euristico alle tematiche affrontate , preferibilmente mutuate dai contesti della discipline concorrenti e contemporaneamente oggetto di studio da parte degli studenti. L’ambito di applicazione della disciplina è costituito dai problemi connessi alla rappresentazione delle informazioni ed alla loro elaborazione automatica, partendo sempre dall’analisi di problemi ispirati a

situazioni reali, la cui soluzione richiede di sapersi orientare anche all’interno di programmi esistenti, di saper esprimere su di essi motivati giudizi, di saperli adeguare alle specifiche e mutevoli esigenze della realtà in cui opera. Si tratta di un traguardo che richiede conoscenze ampie e sistematiche in quanto occorre non solo avere l’esatta percezione del problema affrontato, ma anche la capacità di comprendere a quali modelli e a quali concetti ha inteso riferirsi chi ha realizzato i prodotti. Inoltre, per saper utilizzare in modo efficace pacchetti applicativi occorre aver acquisito sufficiente dimestichezza con le tecniche di analisi e rappresentazione dei dati e per cogliere il senso delle innovazioni occorre avere precisi parametri di riferimento. Tutti i lavori saranno impostati sotto forma di progetti e ogni allievo parteciperà alla realizzazione degli stessi a gruppi di lavoro o in modo individuale a seconda delle proprie capacità e competenze Mezzi didattici Oltre agli strumenti didattici tradizionali, come libri di testo, lavagna, sarà usato principalmente il laboratorio e la LIM. L’attività di laboratorio consisterà nell’utilizzo di software in particolare dei moduli dell’ambiente Dev-C++ dove poter implementare, provare e testare i vari programmi proposti in classe. Verifiche e valutazioni Gli obiettivi proposti verranno di volta in volta verificati per mezzo di prove scritte e colloqui individuali. Le prove scritte saranno almeno due per quadrimestre per ogni allievo. Le verifiche orali saranno rivolte a valutare l’acquisizione dei contenuti, l’attività personale di studio e di rielaborazione, la capacità di analisi, di sintesi e di esposizione. Verranno effettuate almeno una prova pratica in laboratorio per quadrimestre e una prova orale. Dalle verifiche il docente riceverà indicazioni sul metodo di studio e sulla necessità di promuovere eventuali interventi integrativi. Le prove di verifica saranno articolate secondo modalità diverse (prove non strutturate, semistrutturate e strutturate), scelte in base agli obiettivi che si intende misurare e finalizzate ad avere una pluralità di elementi di valutazione. Si deve in particolare evitare che vengano privilegiate la pura manualità e gli aspetti più ripetitivi, valorizzando, invece, le abilità connesse con l’organizzazione del lavoro e la visione sistematica dei processi di elaborazione. La valutazione sarà fatta tenendo conto di:

o Grado di progressione dal livello di partenza o Partecipazione attiva alle lezioni e alle esercitazioni o Continuità nell’impegno o Precisione nello svolgimento dei lavori proposti o Livello di conoscenza degli argomenti del programma o Proprietà di linguaggio o Capacità di lavorare in gruppo o Capacità di analizzare e formalizzare i problemi o Autonomia di lavoro

Per l’attribuzione del punteggio degli elaborati scritti, si utilizzeranno griglie apposite che tengano conto del grado di difficoltà delle singole parti costituenti l’elaborato stesso e della tipologia degli errori commessi. Nei colloqui orali si valuterà non solo la conoscenza e la comprensione degli argomenti affrontati, ma anche la capacità di rielaborazione e di collegamento, nonché l’esposizione in un linguaggio specifico.

Programmazione Informatica classe terza (Scienze applicate) Quadro degli obiettivi di competenza L’Informatica concorre allo sviluppo delle seguenti competenze: COMPETENZE DELL’ASSE DEI LINGUAGGI:

• Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

• Utilizzare e produrre testi multimediali COMPETENZE DELL’ASSE MATEMATICO:

• Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

• Analizzare dati sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

COMPETENZE DELL’ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

• Utilizzare correttamente e descrivere il funzionamento di sistemi e/o dispositivi complessi, anche di uso complesso

• Essere in grado di utilizzare strumenti informatici e telematici sia nelle attività di studio e di approfondimento

• Comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi

• Avere una sufficiente padronanza di uno o più linguaggi di programmazione per sviluppare semplici ma significative applicazioni di calcolo in ambito scientifico

• Comprendere il collegamento con le discipline scientifiche, per riflettere sui fondamenti teorici dell’informatica e sulla sua influenza sui metodi delle tecnologie e delle scienze

Riepilogo dei moduli Num. Titolo Tempi

0 Modulo di azzeramento (richiami di programmazione strutturata:Jacopini-Bohm) e costrutti in C++.

Settembre – Ottobre

1 Tecnica di sviluppo Top-Down. Ottobre – Novembre

2 Utilizzo di strutture dati più complessi: array mono e bidimensionali.

Novembre – Gennaio

3 Strutture dati per memorizzazione permanente nel tempo. Gennaio – Marzo

4 Cenni di programmazione orientata agli oggetti: concetti di ereditarietà, polimorfismo, ecc. (C++ o Java).

Marzo-Aprile

5 La creazione di pagine Web: il linguaggio HTML, il CSS. Maggio – Giugno

Modulo 0: Il pensiero algoritmico e le tecniche di programmazione.

Competenze disciplinari

• Applicare correttamente i principi della programmazione strutturata

• Costruire algoritmi strutturati ben ordinati Abilità

• Analizzare un problema distinguendo dati di input e di output, e le operazioni necessarie per arrivare al risultato atteso a partire dai dati disponibili

• Individuare le strutture di controllo più idonee per la soluzione di un problema e utilizzarle in maniera corretta

• Descrivere un algoritmo con le diverse strutture utilizzando il diagramma a blocchi e la pseudo-codifica

Conoscenze UDA 1 Gli algoritmi ed il linguaggio C++

• Le strutture fondamentali per scrivere un algoritmo: sequenza, selezione, ripetizione.

• Il teorema di Jacopini-Bohm e la programmazione strutturata.

• La sintassi delle strutture fondamentali nel linguaggio C++.

Modulo 1: Tecnica di sviluppo Top-Down

Competenze disciplinari

• Costruire soluzioni informatiche più snelle per problematiche più complesse.

• Costruire algoritmi ben strutturati, più leggibili e più semplici da manutenzionare. Abilità

• Saper scindere un problema più complesso o più lungo ed articolato in affinamenti successivi

• Saper lavorare alla risoluzione di un problema articolandolo in sottoproblemi

• Saper distinguere ed utilizzare una Sobroutine e/o una Function Conoscenze UDA 1 Tecnica di utilizzo dei sottoprogrammi

• Il concetto di main in C++

• La chiamata ad un sottoprogramma con passaggio di parametri

• La scrittura e l’utilizzo di una Sobroutine in C++

• La scrittura e l’utilizzo di una Function in C++

Modulo 2: Utilizzo di strutture dati più complessi: array mono e bidimensionali.

Competenze disciplinari

• Analizza ed interpreta dati scegliendo tra le strutture di rappresentazione quelle più idonei per la loro memorizzazione.

• Riesce a lavorare con le strutture dati operando le principali operazioni di: inserimento, ricerca, modifica.

Abilità

• Saper raccogliere, rappresentare ed organizzare un gruppo di dati.

• Saper distinguere tra le strutture dati più elementari e più complesse per rappresentare i dati nella RAM

• Saper scegliere le strutture dati più opportune in base ai dati del problema Conoscenze UDA 1 Le variabili indicizzate (array).

• Il concetto di array come variabile strutturata (indicizzata)

• La creazione di un array mono o bidimensionale

• Le operazioni sugli array: dimensionamento, inserimento, ricerca, modifica e stampa

• L’ordinamento degli elementi di un array (sort di buble)

Modulo 3: Strutture dati per memorizzazione permanente nel tempo.

Competenze disciplinari

• Conoscere le strutture dati idonee alla memorizzazione dei dati nel tempo

• Saper creare programmi e procedure funzionali a lavorare con file di dati Abilità

• Saper creare strutture dati permanenti nel tempo (File di dati)

• Saper distinguere tra strutture per rappresentare dati temporaneamente nella RAM e

strutture per rappresentare dati in maniera permanente nella memoria di massa

• Saper gestire i File di dati attraverso operazioni di: inserimento, ricerca, cancellazione, modifica e stampa

Conoscenze UDA 1 I File di dati

• Il concetto di File, record e campo

• Il tracciato record di un file

• L’organizzazione di un file: sequenziale e relative.

• La modalità d’accesso ad un file: sequenziale e diretta.

• Le principali operazioni per gestire un file di dati: inserimento, ricerca, modifica e cancellazione.

Modulo 4: Cenni di programmazione orientata agli oggetti

Competenze disciplinari

• Conoscere il paradigma della programmazione ad oggetti

• Conoscere i concetti di: oggetto, classe, attributi e metodi Abilità

• Saper gestire un oggetto creandone una classe con rispettivi attributi e metodi

• Saper gestire il concetto di costruttore e distruttore

• Saper classificare le classi e le relazioni tra le stesse Conoscenze UDA 1 La gestione degli oggetti in C++

• Oggetti e classi

• Metodi ed incapsulamento

• Ereditarietà

• Polimorfismo

Modulo 5: La creazione di pagine Web: il linguaggio HTML, il CSS.

Competenze disciplinari

• Riconoscere un documento multimediale e saperlo realizzare

• Realizzare documenti multimediali per il Web Abilità

• Saper lavorare con il linguaggio dei marcatori (HTML)

• Realizzare semplici pagine Web con i comandi dell’HTML

• Rappresentare lo stile dei principali elementi di un browser tramite comandi CSS opportuni Conoscenze UDA 1 La programmazione statica nel Web

• Il Browser

• Il linguaggio HTML

• I fogli di stile ed il CSS

GRIGLIA DI VALUTAZIONE VERIFICHE ORALI

Indicatori di preparazione

Voto (30)

Voto (10)

Conoscenze Capacità Competenze

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

1–4 1 Rifiuta la verifica. Rifiuta la verifica. Rifiuta la verifica.

5–8 2 Gravemente errate e lacunose. Lessico improprio.

Non si orienta di fronte alle richieste.

Non applica le scarse conoscenze anche se guidato. L’esposizione è estremamente confusa.

9–12 3

Conoscenze gravemente lacunose. Lessico improprio.

Compie analisi errate, non sintetizza, commette gravi errori.

Non applica le scarse conoscenze anche se guidato. L’esposizione è frammentaria.

INSUFFICIENTE

13–16 4 Conoscenze carenti e con errori. Lessico improprio.

Commette errori, effettua analisi e sintesi parziali.

Applica le conoscenze lacunose solo se guidato. L’esposizione è disorganica.

17–19 5 Conoscenze superficiali. Lessico impreciso.

Compie analisi parziali e sintesi imprecise.

Applica le modeste conoscenze con qualche errore. L’esposizione è incerta.

SUFFICIENTE 20 6 Conoscenze minime. Lessico semplice e corretto.

Coglie il significato, interpreta ed analizza semplici informazioni.

Applica correttamente le conoscenze minime. L’esposizione è chiara e coerente.

DISCRETA 21–22

7

Conoscenze e lessico appropriati.

Sa interpretare testi e ridefinire concetti, gestendo semplici problematiche nuove.

Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, ma con imperfezioni. L’esposizione è scorrevole.

BUONA 23–24

8

Conoscenze complete con qualche approfondimento autonomo. Lessico appropriato.

Coglie le implicazioni, individua autonomamente correlazioni, rielabora correttamente.

Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, in modo corretto. L’esposizione è fluida ed efficace.

OTTIMA

25–27 9

Conoscenze complete con approfondimento autonomo. Lessico ricco e specifico.

Coglie le implicazioni, compie correlazioni esatte e analisi approfondite, rielabora correttamente in modo completo e autonomo.

Applica le conoscenze in modo autonomo e corretto, anche a problemi complessi. L’esposizione è scorrevole ed articolata.

28–30 10

Conoscenze complete, approfondite ed ampliate autonomamente. Lessico ricco e specifico.

Sa rielaborare correttamente ed approfondire in modo autonomo e critico problematiche complesse.

Applica in modo autonomo e corretto le conoscenze anche a problemi complessi. L’esposizione è molto scorrevole, articolata, personale e rivela padronanza del linguaggio specifico.

GRIGLIE DI VALUTAZIONE VERIFICHE SCRITTE

La correzione delle prove scritte prevederà diverse griglie a seconda la tipologia della prova, in

particolare potranno essere personalizzate griglie apposite combinandole tra di loro, ottenendo

una valutazione (data dalla somma dei punteggi delle singole prove), che verrà successivamente

trasformato in decimi.

Griglie diverse a seconda la tipologia:

Per quesiti a risposta multipla

Risposta fornita Punti

Risposta corretta e completa 1

Risposta corretta ma incompleta 0,5

Risposta non data 0

Risposta sbagliata -0,25

Per quesiti a risposta aperta (sintetica)

Descrittore Risposta fornita Punti

Co

no

scen

za

Completa ed approfondita 4

Completa 3

Essenziale 2

Carente e/o con inesattezze 1

Scarsa e/o mancante 0

Esp

osi

zio

ne Chiara ed appropriata 2

Scorrevole e corretta 1

Stentata e/o confusa 0,5

Esp

osi

zio

ne Buona 1

Parziale 0,5

Scarsa e/o lacunosa 0

Punteggio massimo per ciascuna domanda 7

Per risoluzioni di problemi con analisi, algoritmo e codifica

Descrittore Svolgimento Punti

An

ali

si

Corretta e completa 2

Corretta ma incompleta 1

Mancante e/o errata 0

Alg

ori

tmo

Completo e corretto 6

Completo con errori di lieve entità e non concettuali 5

Completo ma con errori concettuali di lieve entità 4

Corretto anche se non completato 3

Completo ma con errori concettuali di grave entità 2

Incompleto e comunque con errori concettuali di grave entità 1

Non svolto 0

Co

dif

ica

Corretta e completa 4

Completa ma con errori di lieve entità 3

Corretta anche se non del tutto completata 2

Alquanto incompleta e/o con errori sostanziali 1

Non svolta 0

Punteggio massimo per ciascuna esercizio 12

Eventuali altre tipologie di griglie verranno adeguate in base al tipo di prova proposta

Programmazione didattico-educativa

Lingua inglese

Classe 3°sez.Q

anno scolastico.2013-.2014

FINALITA’ in relazione al PECUP e agli Assi Culturali

Acquisire una formazione equilibrata nel versante umanistico e scientifico

Potenziare le competenze comunicative in L2 al fine di:

o utilizzare L2 per i principali scopi comunicativi e operativi;

o facilitare, in contesti multiculturali, la mediazione e la comprensione delle altre culture ;

o favorire la mobilità e le opportunità di studio e di lavoro.

AREA METODOLOGICA

Competenze di cittadinanza

� Imparare ad imparare

� Comunicare

� Collaborare e partecipare

� Individuare collegamenti e relazioni

� Acquisire e interpretare l’interpretazione

� Relazionarsi con culture e tradizioni diverse

� Risolvere problemi

AREA LINGUISTICO-COMUNICATIVA

� Acquisire competenze linguistiche e culturali relative al mondo della lingua

straniera LivelloB2

� Arricchire la propria competenza e consapevolezza letteraria attraverso

l’integrazione e il confronto tra la letteratura straniera e quella italiana

� Comunicare con persone di diversa nazionalità, usando l’inglese come lingua

veicolare, nei rapporti interpersonali , nel mondo dello studio e del lavoro

Conformemente alle nuove Indicazioni Nazionali Licei, lo studente, nel corso del secondo Biennio,

dovrà acquisire strutture, modalità e competenze linguistico-comunicative corrispondenti almeno al

Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.

Obiettivi Specifici di Apprendimento

• comprendere in modo globale, selettivo e dettagliato testi orali e scritti di varia tipologia e

genere su argomenti noti concreti e astratti, d’interesse personale e di attualità;

• riferire fatti e descrivere fenomeni e situazioni con un uso del lessico pertinente e

progressivamente più ampio in testi orali e scritti, strutturati e coesi, con particolare

attenzione alla fluency ;

• sostenere opinioni con le opportune argomentazioni;

• partecipare a conversazioni e interagire nella discussione, anche con parlanti nativi, in

maniera adeguata agli interlocutori e al contesto;

• riflettere sugli elementi linguistici con riferimento a fonologia, morfologia, sintassi, lessico e

sugli usi linguistici, anche per acquisire la consapevolezza delle analogie e differenze tra

L2 e L1;

• riflettere sulle conoscenze, abilità e strategie acquisite nella lingua straniera per lo studio di

altre lingue.

• Conoscere gli aspetti relativi alla cultura dei Paesi in cui si parla la lingua, con particolare

riferimento agli ambiti letterario, artistico e scientifico.

La seguente programmazione modulare precisa le competenze, le capacità/abilità, le conoscenze

grammaticali e lessicali, letterarie, artistiche e scientifiche (CLIL) che l’alunno dovrà acquisire alla

fine della TERZA CLASSE. Si specifica che, per quanto attiene all’aspetto letterario, si farà

particolare riferimento al periodo compreso tra le origini e il 17° secolo, ivi comprendendo le

tematiche scientifiche ed artistiche ad esso relative.

I QUADRIMESTRE: 50 ORE ( MODULI 1 – 2 )

MODULO 1 – Primo bimestre: Ottobre - Novembre

COMPETENZE

ABILITA’/CAPACITA’

CONOSCENZE Linguistiche, letterarie e

CLIL

TEMPI

Comprendere (ascoltare

ed elaborare) una varietà

di messaggi orali, in

contesti diversificati,

trasmessi attraverso vari

canali

Comprendere (leggere

ed elaborare) testi scritti

di vario genere,

cogliendone le linee

essenziali e i particolari

più significativi

Comprendere e

contestualizzare testi

letterari di epoche

diverse

Produrre testi orali e

scritti, su una varietà di

argomenti noti

Saper cogliere differenze

e analogie tra la propria

realtà e quella dei paesi

anglofoni

Sostenere conversazioni

funzionali al contesto e

alla situazione di

comunicazione,

stabilendo rapporti

interpersonali

Parafrasare, riferire e/ o

dialogare in situazioni

note e/ o improvvisate e

discuterne

Distinguere e usare i vari

registri linguistici

Analizzare e confrontare

testi letterari e produzioni

artistiche provenienti da

lingue/ culture diverse

Usare la L2 nello studio

di argomenti basilari

provenienti da discipline

non linguistiche

caratterizzanti il liceo

scientifico (CLIL)

Utilizzare le nuove

tecnologie

dell’informazione e della

comunicazione per

approfondire argomenti

di studio

Present tenses

4 ore

The birth of the Nation

The ballad

Geoffrey Chaucer

16 ore

Science: The Environment

-The atmosphere

-Pollution

-The water cycle

2 ore

Verifica scritta 1 ora

Approfondimento e/o pause

didattiche

3 ore

Totale 26 ore

MODULO 2 – Secondo bimestre: Dicembre - Gennaio

COMPETENZE

ABILITA’/CAPACITA’

CONOSCENZE Linguistiche, letterarie e

CLIL

TEMPI

Comprendere (ascoltare

ed elaborare) una varietà

di messaggi orali, in

contesti diversificati,

trasmessi attraverso vari

canali

Comprendere (leggere

ed elaborare) testi scritti

di vario genere,

cogliendone le linee

essenziali e i particolari

più significativi

Comprendere e

contestualizzare testi

letterari di epoche

diverse

Produrre testi orali e

scritti, su una varietà di

argomenti noti

Saper cogliere differenze

e analogie tra la propria

realtà e quella dei paesi

anglofoni

Sostenere conversazioni

funzionali al contesto e

alla situazione di

comunicazione,

stabilendo rapporti

interpersonali

Parafrasare, riferire e/ o

dialogare in situazioni

note e/ o improvvisate e

discuterne

Distinguere e usare i vari

registri linguistici

Analizzare e confrontare

testi letterari e produzioni

artistiche provenienti da

lingue/ culture diverse

Usare la L2 nello studio

di argomenti basilari

provenienti da discipline

non linguistiche

caratterizzanti il liceo

scientifico (CLIL)

Utilizzare le nuove

tecnologie

dell’informazione e della

comunicazione per

approfondire argomenti

di studio

Past tenses

4 ore

Renaissance poetry

English sonnet

The Tudor Dynasty

14 ore

Science: The Environment

Climate changes

2 ore

Verifica scritta 1 ora

Approfondimento e/o pause

didattiche

3 ore

Totale 24 ore

Totale ore II Quadrimestre 50 ore

II QUADRIMESTRE: 49 ORE ( MODULI 2 – 3 )

MODULO 3 – Terzo bimestre: Febbraio - Marzo

COMPETENZE

ABILITA’/CAPACITA’

CONOSCENZE Linguistiche, letterarie e

CLIL

TEMPI

Comprendere (ascoltare

ed elaborare) una varietà

di messaggi orali, in

contesti diversificati,

trasmessi attraverso vari

canali

Comprendere (leggere

ed elaborare) testi scritti

di vario genere,

cogliendone le linee

essenziali e i particolari

più significativi

Comprendere e

contestualizzare testi

letterari di epoche

diverse

Produrre testi orali e

scritti, su una varietà di

argomenti noti

Saper cogliere differenze

e analogie tra la propria

realtà e quella dei paesi

anglofoni

Sostenere conversazioni

funzionali al contesto e

alla situazione di

comunicazione,

stabilendo rapporti

interpersonali

Parafrasare, riferire e/ o

dialogare in situazioni

note e/ o improvvisate e

discuterne

Distinguere e usare i vari

registri linguistici

Analizzare e confrontare

testi letterari e produzioni

artistiche provenienti da

lingue/ culture diverse

Usare la L2 nello studio

di argomenti basilari

provenienti da discipline

non linguistiche

caratterizzanti il liceo

scientifico (CLIL)

Utilizzare le nuove

tecnologie

dell’informazione e della

comunicazione per

approfondire argomenti

di studio

Countable/uncountable nouns

Comparatives

Superlatives

Quantifiers

4 ore

Renaissance drama

William Shakespeare

15 ore

Science: The Cell

Parts of a cell

2 ore

Verifica scritta 1 ora

Approfondimento e/o pause

didattiche

3 ore

Totale 25 ore

MODULO 4 – Quarto bimestre: Aprile - Maggio

COMPETENZE

ABILITA’/CAPACITA’

CONOSCENZE Linguistiche, letterarie e

CLIL

TEMPI

Comprendere (ascoltare

ed elaborare) una varietà

di messaggi orali, in

contesti diversificati,

trasmessi attraverso vari

canali

Comprendere (leggere

ed elaborare) testi scritti

di vario genere,

cogliendone le linee

essenziali e i particolari

più significativi

Comprendere e

contestualizzare testi

letterari di epoche

diverse

Produrre testi orali e

scritti, su una varietà di

argomenti noti

Saper cogliere differenze

e analogie tra la propria

realtà e quella dei paesi

anglofoni

Sostenere conversazioni

funzionali al contesto e

alla situazione di

comunicazione,

stabilendo rapporti

interpersonali

Parafrasare, riferire e/ o

dialogare in situazioni

note e/ o improvvisate e

discuterne

Distinguere e usare i vari

registri linguistici

Analizzare e confrontare

testi letterari e produzioni

artistiche provenienti da

lingue/ culture diverse

Usare la L2 nello studio

di argomenti basilari

provenienti da discipline

non linguistiche

caratterizzanti il liceo

scientifico (CLIL)

Utilizzare le nuove

tecnologie

dell’informazione e della

comunicazione per

approfondire argomenti

di studio

Modals

4 ore

James I

Metaphysical poets

John Donne

14 ore

Science: The Cell

Genetically modified foods

2 ore

Verifica scritta 1 ora

Approfondimento e/o pause

didattiche

3 ore

Totale 24 ore

Totale ore II Quadrimestre 49 ore

Totale ore anno scolastico 99 ore

The Origins : The birth of the Nation

Historical background: The period of Invasions

Anglo-Saxon literature

The pagan literature:

The epic poem: ”Beowulf’s death”

The pagan elegy:” The seafarer”

The Middle Ages:

Historical background: The Norman conquest, The Plantagenets

The view of life and the medieval literature

The medieval ballad

The medieval narrative poem: G.Chaucer’s Canterbury tales:

The prologue :” When in April …”

“The Doctor”

“The Knight”

The medieval drama:

Miracle and Mystery plays; Morality play: ”Everyman”

The Renaissance : historical background

The view of life and the literary background

Poetry: The sonnet

Theatre as a mirror of life:

Christopher .Marlowe: Doctor Faustus :

”Faustus ‘s last hour”, “Dispute on astronomy”

William Shakespeare: Hamlet: “To be or not to be “;from ” Romeo and Juliet”

ASSE DEI LINGUAGGI

COMPETENZE

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Utilizzare la lingua straniera per i principali scopi comunicativi

ABILITÀ/ CAPACITÀ TRASVERSALI Comprendere il messaggio contenuto in un testo Affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni, idee per esprimere sia il

proprio punto di vista che quello altrui Individuare natura, funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo

Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario

Ricercare, acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della produzione di

testi scritti di vario tipo

Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni

Rielaborare in forma chiara le informazioni

Comprendere i punti principali di messaggi e annunci semplici e chiari su argomenti di interesse

personale, quotidiano, sociale o professionale

Descrivere in maniera semplice esperienze ed eventi, relativi all’ambito personale e sociale

Interagire in conversazioni brevi e semplici su temi di interesse personale, quotidiano, sociale o

professionali

Scrivere brevi testi di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale

Scrivere correttamente semplici testi su tematiche coerenti con i percorsi di studio.

Per stimolare il processo di apprendimento della lingua inglese,la classe parteciperà al Workshop

che avrà la durata di 90/120 minuti: “The Tune Into English Roadshow , musica e lingua

straniera. Gli studenti sono coinvolti in varie attività: ascolto-comprensione di canzoni famose,

ripetizione individuale e di gruppo, risoluzione di quiz e Karaoke. ,mirando al perseguimento dei

seguenti

Obiettivi: • Rendere gli studenti consapevoli della lingua usata nelle canzoni, coinvolgendoli in attività

di comprensione e produzione significative. • Incrementare la fluency nel parlato e la produzione autonoma del linguaggio, attraverso

l’ascolto, la comprensione, la ripetizione e memorizzazione delle pop songs moderne. • Attivare, valendosi della musica, diversi sentieri cognitivi e stimolare la memoria a lungo

termine. Si ritiene, infatti, che la musica sia tra gli strumenti didattici più efficaci poiché

istituisce un collegamento tra regole astratte, linguaggio reale e modi di dire; inoltre, la

musica accresce l’entusiasmo e la motivazione negli studenti, elementi essenziali

all'apprendimento. • Sostituire la lingua astratta delle regole grammaticali con esempi contestualizzati, sostenuti

da chiare e concise spiegazioni. Ogni studente ha peculiari strategie d'apprendimento, ma

tutti apprendono meglio e con entusiasmo con l'ausilio di musica e movimento.

Gli studenti sono coinvolti in varie attività: ascolto-comprensione di canzoni famose, ripetizione

individuale e di gruppo, risoluzione di quiz e Karaoke

Altre attività che stimoleranno le abilità di listening e comprehension della lingua saranno il musical

“The Beatles” e la rappresentazione dell’opera di William Shakespeare:”Romeo and Juliet”dalla

compagnia teatrale Erasmus Theatre di Lecce.

Metodologia Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati si farà costante riferimento ad un approccio

comunicativo di tipo funzionale-situazionale. Gli alunni saranno continuamente coinvolti in attività

singole, di gruppo e collettive e le lezioni si svolgeranno prevalentemente in lingua

straniera,tenendo ovviamente conto della capacità di comprensione della classe .L’articolazione di

ogni unità d idattica metterà in atto strategie volte allo sviluppo equilibrato delle quattro abilità.

Gli alunni saranno sempre resi consapevoli delle fasi del loro processo d’apprendimento, nella

prospettiva di una Ricercare informazioni all’interno di testi di breve estensione di interesse

personale, quotidiano, sociale o professionale sempre maggiore autonomia di lavoro e di giudizio

sul proprio operato.

Le ore relative al CLIL saranno mirate all’apprendimento di un lessico specifico di base. Questo

approccio sarà

incentrato su un ruolo sempre più attivo e collaborativo degli allievi, sia tra gli studenti stessi, che

tra studenti e docente.

Attività -Pre-ascolto

-Ascolto

-Lettura

-Comprensione

-Osservazione ed analisi

-Rielaborazione

-Consultazione di libri di testo

-Organizzazione e-o sviluppo di schemi logici

-Analisi, sintesi e rielaborazione personale

guidata

-Acquisizione di contenuti

-Produzione orale e scritta

Mezzi e strumenti -Libri di testo

-Registratore

-Lettore CD e DVD

-Cassette, video cassette, CD e DVD

-Laboratorio multimediale

-Documenti originali

-Giornali

-Spettacoli teatrali in lingua

Verifica e Valutazione Le prove di lingua straniera, sia scritte che orali, verificano la competenza linguistica raggiunta dagli studenti.

La correzione degli elaborati seguirà la classificazione degli errori ed imperfezioni emersi dal testo, inserendoli

nell’area di appartenenza:GR(ammar ), VOC(abulary), SP(elling),W(ord ) O(rder)

Le prove scritte, in numero di almeno due per quadrimestre, propongono esercizi diversificati mirati alla misurazione

di:

1. competenza lessicale

2. correttezza ortografica

3. conoscenza strutture grammaticali

4. competenza comunicativa

5. comprensione

6. capacità espositiva

7. acquisizione tematiche culturali programmate

Le prove orali privilegiano il dialogo studente-insegnante, studente-studente e tendono a verificare in primo luogo la

comprensione e la competenza comunicativa, quindi la correttezza grammaticale e fonetica, oltre che l’acquisizione

delle tematiche culturali programmate.

E’ prassi consolidata, come è evidente, verificare più abilità contemporaneamente (ciò non esclude che si possano anche

utilizzare prove mirate a misurare singole abilità), anche se le verifiche scritte tendono a verificare specialmente le

abilità della lettura e della scrittura, mentre quelle orali soprattutto il parlare e l’ascoltare.

Obiettivi Didattici Prove scritte Prove orali

Conoscenze morfosintattiche e

lessicali

Test oggettivi Esercizi grammaticali e

lessicali

Abilità:

Ascoltare Dettati, test di comprensione Prove di ascolto con verifica

orale o compilazione griglie

Leggere Prove di lettura (globale,

esplorativa, analitica) con verifica

scritta (griglie, risposte chiuse)

Prove di lettura con verifica

orale (risposte chiuse,

controllo fonetico)

Parlare Role-play, riassunti, risposte,

resoconti e analisi di testi scritti

Scrivere Produzione personale(domande

aperte, dialoghi guidati e non,

riassunti, paragrafi descrittivi e

narrativi, e-mail, quesiti a risposta

chiusa sugli argomenti letterari e

scientifici svolti),

La griglia di valutazione, scritta e orale, è allegata alla presente programmazione.

Tempi I tempi previsti nella programmazione sono da ritenersi indicativi, in quanto potrebbero subire variazioni in rapporto alla

situazione delle singole classi, nel corso dell’anno scolastico.

Recupero e potenziamento Alla fine di ogni attività didattica (unità didattica/ percorso/modulo), i docenti attiveranno modalità rapide di verifica

(interrogazioni brevi, test/dibattiti) al fine di verificare i ritmi di apprendimento ed il raggiungimento delle competenze.

In caso di alunni in difficoltà, si attiveranno interventi di recupero, in linea con quanto stabilito nel POF d’Istituto.

Reggio Cal., 12-10-2013 La docente

Prof.ssa Polimeni Francesca

Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci”, Reggio Calabria

Anno scolastico 2013-2014

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

Materia: ITALIANO – Classe III sez. Q

Docente: prof.ssa Carmela Lucisano

Liceo Scientifico “L. da Vinci” di Reggio Calabria

Anno scolastico 2013-2014

Programmazione di Italiano Classe III Q

Nell’elaborazione della presente programmazione sono stati assunti come punti di riferimento i seguenti documenti:

- La “revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’art.64 c.4 del decreto legge 25 giugno 2008,

N.112 convertito in legge 6 agosto 2008, n.135”, secondo l’Allegato A, relativo al Profilo culturale, educativo e professionale dei licei

(PECUP) del D.P.R.89 del 15 marzo 2010

- Le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento

- Le competenze chiave di Cittadinanza

- Il Documento tecnico del DM 139 del 22 agosto 2007 concernenti assi culturali e competenze.

I programmi delle discipline, elaborati nell’ottica dell’inter e pluridisciplinarietà, sono scanditi in moduli che, seppur costruiti secondo

scelte tematiche, rispettano dal punto di vista metodologico, una presentazione diacronica dei contenuti.

Per quanto riguarda le competenze di base e gli obiettivi specifici di apprendimento, metodologie, strategie didattiche, strumenti, standard

di apprendimento, verifiche e criteri di valutazione, si rinvia a quanto specificato nel Documento di Programmazione del Dipartimento di

Lettere, anno scol. 2012-2013.

Modulo di raccordo Alle origini dell’immaginario europeo: dall’universo cavalleresco all’invenzione dell’ “amor cortese” TEMPI: SETTEMBRE

COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI

Riconoscere i modelli

dell’immaginario collettivo

dell’epoca presa in esame

Individuare gli elementi di

continuità e di distacco tra la

produzione letteraria francese e

le prime opere della letteratura

italiana.

Cogliere le peculiarità tematiche

e retorico-stilistiche dei generi

letterari delle origini: lirica,

romanzo cortese-cavalleresco,

trattati, novelle.

Cogliere nei testi comico-parodici

gli elementi di “rottura” rispetto

alla tradizione e metterli in

relazione con il contesto storico,

sociale e culturale.

Conoscere i tratti salienti

della mentalità medievale.

Conoscere le diverse

modalità di rappresentazione

del sentimento religioso e

dell’amore nella produzione

letteraria del tempo.

U.D. 1 L’immaginario medievale e il codice cortese-cavalleresco

(raccordo con i contenuti dell’anno

precedente: chanson de geste,

romanzo cortese cavalleresco, lirica

provenzale)

U.D. 2 L’età comunale in Italia: sentimento religioso, amore e passione civile (raccordo con i

contenuti dell’anno precedente:

poesia religiosa, scuola poetica

siciliana, rimatori toscani di

transizione, tradizione comico-

parodica)

Realtà e trascendenza: le contraddizioni dell’uomo medievale TEMPI: OTTOBRE - NOVEMBRE

COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI

Confrontare testi appartenenti

allo stesso genere letterario

individuando analogie e

differenze.

Attualizzare le tematiche

letterarie alla luce dei fenomeni

della contemporaneità.

Comprendere i nessi esistenti tra

le scelte linguistiche operate e i

principali scopi comunicativi ed

espressivi di un testo, acquisendo

alcuni termini specifici del

linguaggio letterario .

Riconoscere nel testo le

caratteristiche del genere

letterario di appartenenza.

Cogliere le contraddizioni

dell’uomo medievale tra ricerca

della perfezione interiore e

attrazione per le passioni

terrene.

Definire le peculiarità tematiche

e stilistiche di ciascun autore,

distinguendo gli elementi

tradizionali da quelli innovativi.

Conoscere le caratteristiche

del genere lirico e le diverse

modalità di rappresentazione

dell’amore nelle liriche

stilnovistiche.

Conoscere il progetto

culturale, il pensiero politico

e la poetica di Dante dalla

Vita nova alla Commedia.

Conoscere la vita di Petrarca

e la produzione letteraria in

lingua latina.

U.D. 1 Lo Stilnovismo e il conflitto amore-religione Testi:

G. Guinizzelli, …

G. Cavalcanti, …

U.D. 2 Dante Alighieri e la conciliazione tra umano e divino Testi:

Dante…

U.D. 3 Petrarca sospeso tra cielo e terra Testi:

Petrarca, “Secretum”…

Collegamento intertestuale:

“L’Itinerarium mentis in Deum” Dante Alighieri

La Divina Commedia : presentazione

dell’opera e struttura dell’universo

dantesco;

Inferno, Canti I, II, III

Approfondimento didattico:

lettura integrale di un romanzo.

Il “relativismo” problematico nel ‘300: la crisi dell’auctoritas TEMPI: DICEMBRE - GENNAIO

COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI

Riconoscere gli aspetti innovativi

dell’opera di Petrarca rispetto

alla produzione precedente o

coeva e punti di contatto con

quella successiva.

Acquisire consapevolezza della

nuova visione del mondo alla luce

dei mutamenti storico-sociali

Acquisire alcuni termini specifici

del linguaggio letterario e

dimostrare consapevolezza

dell’evoluzione del loro

significato.

Cogliere il progressivo passaggio

da una visione unitaria del reale

alla molteplicità labirintica

dell’humanitas.

Interpretare la manifestazione

del senso terreno e attivo della

vita nel Decameron di Boccaccio

Saper definire le peculiarità

tematiche e stilistiche di ciascun

autore, distinguendo gli elementi

tradizionali da quelli innovativi.

Conoscere struttura,

contenuti e temi del

Canzoniere

Conoscere la vita, l’ideologia

e la produzione letteraria di

Boccaccio.

Conoscere i modelli letterari

della novellistica e della

letteratura di viaggio

U.D. 1 Amore, caducità e natura nel Canzoniere di Petrarca Testi:

Petrarca, dal “Canzoniere”….

U.D. 2 Fortuna, natura e ingegno nel Decameron di Boccaccio Testi:

Boccaccio…

U.D. 3 “Non solo Boccaccio”: altri

esempi di prosa tra ‘200 e ‘300

Testi:

Marco Polo

Fioretti di San Francesco

Collegamento intertestuale: “Amore

e passione civile in Dante”

Inferno, Canti V, VI, X

Approfondimento didattico:

lettura integrale di un romanzo.

L’homo faber al centro del cosmo TEMPI: FEBBRAIO - MARZO

COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI

Riconoscere i modelli

dell’immaginario collettivo

dell’epoca presa in esame,

individuando le relazioni esistenti

tra cultura, istituzioni e scelte

espressive.

Individuare le peculiarità dei

generi letterari attraverso la

lettura diretta di testi di varia

tipologia.

Riconoscere l’interdipendenza tra

temi affrontati, visione della

società, scelte stilistiche ed

intento degli autori

Riconoscere, attraverso la

lettura diretta dei testi più

rappresentativi, il profondo

rinnovamento ideologico e

culturale dell’Umanesimo-

Rinascimento.

Delineare gli aspetti essenziali

della nuova visione

antropocentrica e la loro

ricaduta in ambito letterario.

Cogliere la sintesi del genio di

Leonardo tra letteratura, arte e

scienza

Conoscere il contesto storico,

sociale e culturale del ‘400 e

la questione della lingua.

Conoscere la visione del

mondo dell’Umanesimo dal

modello antropocentrico alla

rinascita degli studia humanitatis.

Conoscere il contributo

originale di Leonardo alla

formazione del pensiero

scientifico

U.D. 1 La civiltà umanistico-rinascimentale e il primato dell’uomo Testi:

Pico della Mirandola, Poggio Bracciolini… U.D. 2 Edonismo e otium nella cultura umanistica Testi:

Lorenzo de’ Medici, A. Poliziano…

U.D. 3 La prosa scientifica: Leonardo da Vinci e lo studio della natura Testi:

Leonardo da Vinci…

Collegamento intertestuale: “La

dignità dell’uomo e i limiti della

ragione”

Inferno, Canti XIII, XXVI

Approfondimento didattico:

lettura integrale di un romanzo.

Il mito del cavaliere e gli itinerari del “meraviglioso” tra Quattrocento e Cinquecento TEMPI: APRILE - MAGGIO

COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI

Avere consapevolezza delle

connessioni tra i fenomeni

letterari, il mondo dell'autore e

le coordinate storico-culturali

che li intersecano e li

condizionano.

Interpretare autonomamente

testi di vario genere effettuando

collegamenti intertestuali e

approfondimenti personali.

Cogliere la modernità della

produzione letteraria e della

Weltanschaung di Ariosto e di

Tasso e la loro ricaduta nella

produzione letteraria delle

epoche successive

Leggere in prospettiva diacronica

il mito del cavaliere e il rapporto

tra realtà e finzione nel poema

cavalleresco.

Saper risalire, attraverso una

lettura diretta del testo, alla

poetica e all’ideologia dell’autore.

Individuare il bifrontismo

spirituale di Tasso tra tardo

Rinascimento e Controriforma

Conoscere le caratteristiche

e la parabola evolutiva del

poema cavalleresco

Conoscere gli elementi

innovativi della visione del

mondo di Ariosto tra ironia e

leggerezza

Conoscere il dissidio

interiore di Tasso tra

istanze edonistiche e

dettami controriformistici

U.D. 1 Valori cavallereschi e valori umanistici nell’Orlando innamorato Testi:

Boiardo…

U.D. 2 Ludovico Ariosto e il labirinto del desiderio Testi: Ariosto… U.D. 3 Torquato Tasso e l’epos della crisi Testi:

Tasso… Collegamento intertestuale: “Il

rovesciamento del meraviglioso nella

deformazione tragica dell’uomo”

Inferno, Canto XXXIII

Approfondimento didattico:

lettura integrale di un romanzo.

Laboratorio di scrittura TEMPI: IN ITINERE

COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI

• Leggere, comprendere e

interpretare testi scritti di

vario tipo

• Saper comprendere e

decodificare un testo,

letterario e non,

contestualizzandolo in un

quadro di confronti e di

relazioni storico-letterarie

• Produrre testi formalmente

rispondenti alle tecniche

compositive indicate e relative

alle diverse tipologie di

scrittura previste per l’Esame

di Stato

• Acquisire tecniche di scrittura

adeguate alle diverse tipologie

testuali

• Saper utilizzare il registro

formale ed i linguaggi specifici

• Sviluppare le abilità di

scrittura in relazione alle

prove proposte all’Esame di

Stato

• Usare con consapevolezza il

patrimonio lessicale e

padroneggiare correttamente

la sintassi

• Conoscere le principali

figure retoriche,

stilistiche e metriche dei

testi poetici.

• Conoscere i nuclei teorici

essenziali per l’analisi di

un testo in prosa.

• Conoscere le peculiarità

strutturali delle varie

tipologie di scrittura e le

loro fasi di elaborazione.

Guida alla scrittura e preparazione

alla prima prova scritta dell’Esame di

Stato.

• Analisi di un testo letterario

e non letterario

• Saggio breve – Articolo di

giornale

• Recensione

Reggio Calabria, 28/10/2013 Carmela Lucisano

PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA E FISICA A cura del dipartimento di Matematica e Fisica

Classe terza Q Prof. Paolo Mercurio

Premessa L’insegnamento della matematica nel secondo biennio del liceo scientifico prosegue e amplia il processo di preparazione scientifica e culturale dei giovani già avviato nel primo biennio; concorre insieme alle altre discipline allo sviluppo dello spirito critico ed alla promozione umana, intellettuale e sociale.

Finalità generali L’insegnamento della matematica nel secondo biennio deve:

Favorire l’acquisizione di conoscenze a livelli più elevati di astrazione e di formalizzazione;

Consolidare la capacità di cogliere i caratteri distintivi dei vari linguaggi (storico-naturali, formali, artificiali);

Rafforzare la capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse;

Potenziare l’attitudine a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente le conoscenze via via acquisite;

Stimolare un interesse sempre più vivo nel cogliere gli sviluppi storico-filosofici del pensiero matematico.

Queste finalità si integrano con quelle proprie delle altre discipline del secondo biennio di modo che l’insegnamento della matematica, pur conservando la propria autonomia epistemologico-metodologica, concorra in forma interdisciplinare alla formazione culturale degli allievi.

Obiettivi specifici

Comprendere il linguaggio specifico della matematica e usarlo correttamente per una esposizione rigorosa;

operare con il simbolismo matematico riconoscendo le regole sintattiche di trasformazione di formule;

affrontare situazioni problematiche di varia natura avvalendosi di modelli matematici atti alla loro rappresentazione;

costruire procedure di risoluzione di un problema e, ove sia il caso, tradurle in programmi per il calcolatore;

risolvere problemi geometrici per via sintetica o per via analitica; riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze sperimentali;

inquadrare storicamente l’evoluzione delle idee matematiche fondamentali; cogliere interazioni tra pensiero filosofico e pensiero matematico.

Competenze specifiche disciplinari Alla fine del terzo anno gli allievi dovranno possedere le competenze disciplinari specifiche di seguito indicate con riferimento alle competenze di cittadinanza:

Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative

Utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni Individuare strategie appropriate per la risoluzione di problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

Saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.

Saper cogliere i rapporti tra in pensiero scientifico e la riflessione filosofica.

Indicazioni metodologiche e mezzi didattici

Per attuare gli obiettivi programmati si adotterà una metodologia atta a stimolare la partecipazione consapevole degli allievi ai processi di apprendimento , in modo da suscitare il loro interesse e promuovere metodi di studio attivi. L’approccio alla conoscenza verrà posto in forma problematica, favorendo in tal modo il confronto, la discussione e la formulazione di possibili soluzioni da parte degli allievi e sollecitando una riflessione razionale ed approfondita dei contenuti proposti. Come base di questo metodo si utilizzerà la lezione dialogata, il libro di testo, usato non solo come eserciziario, ma come testo da leggere in chiave critica, verifiche scritte ed orali, l’insegnamento individualizzato e l’attività di recupero. Si farà uso, inoltre, quando possibile, del laboratorio di informatica al fine di permettere agli allievi di verificare le nozioni teoriche già apprese.

Verifiche e valutazioni

Le prove di verifica e valutazione avverranno mediante prove scritte fissate in almeno due per allievo per quadrimestre e tramite un congruo numero di prove orali. Il fine fondamentale della valutazione non è quello di sanzionare fiscalmente l’apprendimento (almeno per ciò che concerne la valutazione formativa), ma quello di promuovere, accompagnare e controllare i processi formativi degli allievi ed è per questo importante che essi stessi conoscano i criteri sui quali si basa la formulazione dei voti. Si allega al presente documento la griglia di valutazione delle prove scritte.

Attività extracurriculari Giochi di Archimede

Olimpiadi della Matematica Eventuale partecipazione ad altri giochi o gare individuali o di classe di specifico

interesse.

Risultati generali di apprendimento (area scientifica, matematica e tecnologica)

Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà.

Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.

Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.

A - LIVELLO 1 (AVANZATO)

B – LIVELLO 2 (INTERMEDIO)

C – LIVELLO 3

(BASE) Applica in modo critico le conoscenze scientifiche in situazioni di vita complesse. Sa raccogliere, elaborare e collegare dati, organizzare tabelle, costruire grafici, ricavare leggi, utilizzando strumenti informatici . Sa convertire dati e problemi da linguaggio naturale a linguaggi formali e viceversa o da un linguaggio formale a d un altro . Sa esprimere con un’espressione matematica la descrizione linguistica di un fenomeno naturale. Identifica relazioni tra fenomeni fisici con esperienze quotidiane e sa stabilire rapporti di causa-effetto nell’ambito delle grandezze coinvolte in un fenomeno, osservabile anche in un’esperienza di laboratorio.

Applica le conoscenze scientifiche in situazioni di vita non complesse. Sa raccogliere, elaborare e collegare dati, organizzare tabelle, costruire grafici, ricavare leggi, utilizzando strumenti informatici . Sa convertire dati e problemi da linguaggio naturale a linguaggi formali. Sa esprimere con un’espressione matematica la descrizione linguistica di un fenomeno naturale. Identifica relazioni tra fenomeni fisici con esperienze quotidiane e sa stabilire rapporti di causa-effetto in un’esperienza di laboratorio.

Applica ,se guidato, le conoscenze scientifiche in situazioni di vita non complesse. Sa raccogliere e collegare dati, organizzare tabelle e costruire grafici, solo se guidato . Sa stabilire rapporti di causa-effetto in una esperienza di laboratorio, solo se guidato.

Programmazione di Matematica Quadro degli obiettivi di competenza ASSE CULTURALE: MATEMATICO 1. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,

rappresentandole anche sotto forma grafica 2. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni 3. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi 4. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi,

anche con l’ausilio di interpretazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni di tipo informatico

Riepilogo dei moduli

Num. Titolo Tempo

1 Richiami di geometria euclidea Settembre-Ottobre 2 Insiemi numerici e strutture Settembre- Ottobre 3 Il metodo delle coordinate Novembre 4 Relazioni e funzioni - Trigonometria Novembre - Dicembre 5 Geometria analitica Gennaio – Febbraio –

Marzo – Aprile – Maggio

Modulo 1: Richiami di geometria euclidea Prerequisiti Geometria euclidea relativa alle proprietà della circonferenza

Competenze disciplinari Acquisire la capacità di individuare le caratteristiche generali della circonferenza e del cerchio e delle sue parti.

Abilità Saper calcolare aree di archi, settori circolari, segmenti circolari. Conoscenze UDA 1 Circonferenza e cerchio

Lunghezza della circonferenza e area del cerchio. Lunghezza di un arco. Area di un settore circolare e di un segmento circolare. Raggio del cerchio inscritto e circoscritto ad un triangolo. Sezione aurea di un segmento.

Modulo 2: Insiemi numerici e strutture

Prerequisiti Disequazioni di primo grado

Competenze disciplinari Acquisire la tecnica di risoluzione delle disequazioni per l’applicazione in vari campi degli studi successivi

Abilità Saper risolvere equazioni e disequazioni.

Conoscenze UDA 1 Equazioni

Equazioni lineari, di secondo grado, di grado superiore al II, fratte. Equazioni irrazionali ed in valore assoluto.

UDA 2 Disequazioni

Disequazioni lineari, di secondo grado, di grado superiore al II, fratte. Disequazioni irrazionali ed in valore assoluto. Sistemi di disequazioni

Modulo 3: Il metodo delle coordinate Prerequisiti Teorema di Pitagora, punto medio di un segmento, teorema di Talete.

Competenze disciplinari Introdurre lo studio della geometria analitica formalizzando le conoscenze elementari.

Abilità Saper definire la misura di un segmento orientato. Saper determinare la distanza tra due punti, il punto medio di un segmento, il baricentro di un triangolo. Saper scrivere le equazioni di una simmetria centrale. Saper determinare e utilizzare le formule della traslazione degli assi. Conoscenze UDA 1 Il metodo delle coordinate

Segmenti orientati e loro misura. Ascisse sulla retta. Coordinate cartesiane ortogonali nel piano. Distanza di due punti. Coordinate del punto di mezzo di un segmento. Coordinate del baricentro di un triangolo. Area di un triangolo. Traslazione.

Modulo 4: Relazioni e funzioni - Trigonometria Prerequisiti Teoria degli insiemi - Angolo e misura di un angolo, il radiante, geometria piana

Competenze disciplinari

• Comprendere il concetto di relazione binaria, definirne e saperne riconoscere le proprietà. Definire il concetto di funzione

• Convertire un’ampiezza in gradi in una in radianti e viceversa; definire le funzioni goniometriche con le loro proprietà, stabilire le relazioni fondamentali fra le funzioni, risolvere problemi che coinvolgono triangoli rettangoli .

Abilità

• Saper operare con le funzioni

• Saper definire le funzioni goniometriche. Saper rappresentare graficamente le funzioni goniometriche. Saper determinare le funzioni goniometriche di angoli particolari. Saper ricavare le relazioni che legano tra loro gli archi associati. Saper applicare i teoremi relativi al triangolo rettangolo.

Conoscenze UDA 1 Relazioni e funzioni

Relazioni binarie. Funzioni. Funzioni iniettive, suriettive e biettive

UDA 2 Funzioni goniometriche

Sistema cartesiano ortogonale associato ad un angolo orientato. Seno , coseno , tangente , cotangente , secante e cosecante di un angolo orientato e loro proprietà. Funzioni goniometriche di alcuni angoli notevoli. Espressione di tutte le funzioni goniometriche di un dato angolo orientato mediante una sola di esse. Angoli associati. Riduzione al primo quadrante. Relazioni fra gli elementi di un triangolo rettangolo

UDA 3 I vettori

Coordinate cartesiane ortogonali dei vettori. Prodotto scalare tra vettori e sue proprietà. Prodotto vettoriale. Applicazioni.

Modulo 5: Geometria analitica Prerequisiti Il teorema di Talete, abilità di calcolo algebrico (equazioni e sistemi).Sistema cartesiano. Richiami di geometria euclidea sulle trasformazioni geometriche piane. Le proprietà geometriche della circonferenza, i sistemi algebrici di II grado e di grado superiore al secondo. Elementi fondamentali del piano cartesiano e della funzione lineare. Calcolo algebrico Competenze disciplinari

• Determinare l’equazione cartesiana della retta. Acquisire il significato del coefficiente angolare della retta. Studiare il parallelismo e la perpendicolarità, distanza di un punto da una retta ,angolo di due rette, equazioni di assi, bisettrici, mediane e altezze di un triangolo, fasci di rette.

• Definire la circonferenza come luogo geometrico, determinarne l’equazione canonica, evidenziarne le proprietà.

• Definire la parabola come luogo geometrico di punti. Definire il fascio di parabole

• Definire l’ellisse e l’iperbole come luogo geometrico di punti.

Abilità

• Saper scrivere l’equazione di una retta. Saper determinare il coefficiente angolare di una retta. Saper determinare il punto di intersezione di rette incidenti. Saper studiare fasci di rette. Saper risolvere problemi sulla retta

• Saper definire la circonferenza come luogo geometrico, saper determinare l’equazione canonica. Saper riconoscere le posizioni di una retta rispetto ad una circonferenza. Saper risolvere problemi relativi alla circonferenza ed ai fasci di circonferenze.

• Saper riconoscere l’equazione di una parabola. Saper scrivere l’equazione di una parabola. Saper riconoscere parabole in posizioni particolari. Saper riconoscere le posizioni reciproche di una retta e una parabola. Saper scrivere le equazioni di una/delle retta/e tangente/i ad una parabola. Saper risolvere problemi relativi.

• Saper riconoscere l’equazione di una ellisse. Saper scrivere l’equazione di una ellisse. Saper riconoscere ellissi in posizioni particolari. Saper riconoscere le posizioni reciproche di una retta e una ellisse. Saper scrivere le equazioni di una/delle retta/e tangente/i ad una ellisse. Saper risolvere problemi relativi.

• Saper riconoscere l’equazione di una iperbole. Saper scrivere l’equazione di una iperbole. Saper riconoscere iperboli in posizioni particolari. Saper riconoscere le posizioni reciproche di una retta e una iperbole. Saper scrivere le equazioni di una/delle retta/e tangente/i ad una iperbole. Saper risolvere problemi relativi.

Conoscenze UDA 1 La funzione lineare

Corrispondenza biunivoca fra retta ed equazione lineare in due variabili – Forma implicita, esplicita e segmentaria di una retta – Rappresentazione grafica di una retta – coefficiente angolare e intercette – casi particolari dell’equazione di una retta – condizione di parallelismo e perpendicolarità – intersezione fra due rette – distanza di un punto da una retta – asse di un segmento – bisettrice di un angolo – angolo fra due rette – fasci di rette propri e impropri – applicazioni

UDA 2 Circonferenza e fasci di circonferenze

L’equazione cartesiana della circonferenza. Circonferenza con particolari valori di coefficienti. Questioni elementari sulla circonferenza. Posizioni di rette e circonferenza; problema delle tangenti. Fascio di circonferenze: circonferenze per due punti; circonferenze tangenti ad un retta in un punto; circonferenze concentriche. Problemi relativi. Grafici di curve di data equazione.

UDA 3 Parabola e fasci di parabole

Conoscere la definizione di parabola . Equazione cartesiana. Mutue posizioni di una retta ed una parabola. Fasci di parabole.

UDA 4 Ellisse

Conoscere la definizione di ellisse . Equazione cartesiana. Mutue posizioni di una retta ed una ellisse. Ellisse traslata.

UDA 5 Iperbole

Equazione cartesiana. Iperbole equilatera. Iperbole equilatera riferita ai propri asintoti. Funzione omografica.

FISICA

Premessa Al termine del percorso liceale lo studente deve aver appreso i concetti fondamentali della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano, acquisendo la capacità di vagliare e correlare conoscenze ed informazioni scientifiche, recependole criticamente e inquadrandole in un unico contesto. Al termine del corso di studi gli allievi dovranno, quindi, aver acquisito una cultura scientifica di base che permetta loro una visione critica ed organica della realtà sperimentale. In particolare, l’insegnamento della fisica nel primo biennio, attraverso l’acquisizione delle metodologie e delle conoscenze specifiche della disciplina, concorre alla formazione della personalità dell’allievo. Si inizia a costruire il linguaggio della fisica classica, abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni reali, a risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio operato.

Finalità generali dell’insegnamento della Fisica Condurre lo studente all’esplorazione del mondo circostante per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale.

Obiettivi specifici

osservare e identificare fenomeni formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi formalizzare un problema di fisica e applicare li strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la sua risoluzione fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive

far acquisire capacità di organizzazione e valutazione del proprio lavoro, nonché atteggiamenti fondati sulla collaborazione interpersonale e di gruppo

acquisire, sviluppare e consolidare un corpo organico di contenuti e metodi finalizzati ad una adeguata interpretazione della natura acquisire e consolidare un linguaggio corretto e sintetico acquisire e sviluppare la capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali

abituare al rispetto dei fatti, al vaglio ed alla ricerca di un riscontro obiettivo delle proprie ipotesi interpretative

potenziare l’acquisizione di una cultura scientifica che permetta una visione critica ed organica della realtà sperimentale;

acquisire e sviluppare la conoscenza dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica, che si articolano in un continuo rapporto tra costruzione teorica e realizzazione degli esperimenti con concreta consapevolezza della particolare natura dei metodi della fisica

In particolare, nell’insegnamento di una disciplina sperimentale come la Fisica, gli obiettivi posti saranno anche di acquisizione di abilità caratteristiche della attività sperimentali, quali:

acquisizione della capacità di riconoscere le variabili di un fenomeno e di separarle per proporre un esperimento;

acquisizione della capacità di raccogliere dati sperimentali, di ordinarli in tabelle, di tradurli nel grafico più opportuno e di elaborarli fino a trovare una relazione tra le variabili;

acquisizione della capacità di fare un’analisi critica dei risultati ottenuti; acquisizione della capacità di leggere ed interpretare un grafico, di usare correttamente le unità di misura del S. I., di fare stime ragionevoli, al di là delle misure vere e proprie.

acquisizione della capacità di risolvere situazioni problematiche.

Competenze specifiche disciplinari Alla fine del primo biennio gli allievi dovranno possedere le competenze disciplinari specifiche di seguito indicate con riferimento alle competenze di cittadinanza:

uso corretto del linguaggio fisico-matematico (Comunicare) saper descrivere ed analizzare un fenomeno individuandone gli elementi significativi (Acquisire e interpretare l’informazione)

saper correlare le grandezze che intervengono in un fenomeno (Individuare collegamenti e relazioni)

saper eseguire correttamente misure con consapevolezza delle operazioni effettuate e degli strumenti utilizzati (Misurare, leggere, progettare)

capacità di impostare e risolvere semplici problemi. (Risolvere problemi) saper trarre semplici deduzioni teoriche confrontandoli con i dati sperimentali (Individuare collegamenti e relazioni)

essere capace di ordinare dati e di rappresentarli matematicamente (Progettare)

saper leggere grafici e ricavarne informazioni significative (Acquisire e interpretare l’informazione)

saper relazionare sinteticamente e in modo completo sulle esperienze svolte in laboratorio (Generalizzare, astrarre, comunicare)

Alla fine del quinquennio gli allievi dovranno possedere le competenze disciplinari specifiche di seguito indicate con riferimento alle competenze di cittadinanza:

padronanza degli aspetti teorici ed applicativi degli argomenti (Imparare a imparare)

possedere un linguaggio di tipo scientifico (Comunicare) saper descrivere ed analizzare un fenomeno individuandone gli elementi significativi (Acquisire e interpretare l’informazione)

inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse riconoscendo analogie o differenze, proprietà varianti ed invarianti (Analizzare, strutturare, generalizzare)

saper correlare le grandezze che intervengono in un fenomeno (Individuare collegamenti e relazioni)

saper eseguire correttamente misure con consapevolezza delle operazioni effettuate e degli strumenti utilizzati (Misurare, leggere, progettare)

capacità di impostare e risolvere semplici problemi (Risolvere problemi) saper trarre deduzioni teoriche confrontandole con i dati sperimentali (Individuare collegamenti e relazioni)

essere capace di ordinare dati e di rappresentarli matematicamente (Progettare) saper leggere grafici e ricavarne informazioni significative (Acquisire e interpretare l’informazione)

proporre semplici esperimenti in laboratorio (Ideare, comunicare) saper relazionare sinteticamente e in modo completo sulle esperienze svolte in laboratorio (Generalizzare, astrarre, comunicare)

saper descrivere gli strumenti e le procedure utilizzate in laboratorio e aver sviluppato abilità connesse con l’uso di tali strumenti (Progettare)

Indicazioni metodologiche e mezzi didattici

Per realizzare gli obiettivi programmati gli allievi verranno coinvolti soprattutto in attività di natura sperimentale, finalizzate alla lettura della realtà e alla acquisizione e al potenziamento delle capacità di operare scelte consapevoli nei molteplici contesti, individuali e collettivi della vita reale. L’attività di laboratorio, che sarà articolata sia mediante esperienze illustrative che momenti di lavoro cooperativo, consentirà agli studenti di confrontarsi e acquisire manualità operando con gli strumenti di misura; in particolare consentirà loro di mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite cercando soluzioni sperimentali ai problemi, avviandoli alla lettura critica della realtà. L’attività di laboratorio è da ritenersi, quindi, fondamentale e non sostituibile per l’educazione al “saper fare”. Le metodologie che si attueranno saranno, oltre il lavoro di gruppo, l’insegnamento individualizzato, le lezioni dialogate, il tutoring per allievi. Le strategie da adottare: il problemsolving ed il feedback.

I contenuti trattati mireranno a dare risalto ai concetti fondamentali attorno a cui si aggregano i vari argomenti, avendo cura di predisporre un itinerario didattico che metta in luce analogie e connessioni anche tra discipline diverse. Per quanto riguarda i mezzi didattici, si farà uso del libro di testo, abituando gli allievi al suo utilizzo non solo per la parte che riguarda gli esercizi, ma come riscontro alle lezioni frontali, del laboratorio di Fisica, del materiale bibliografico e dei sussidi audiovisivi disponibili. Anche l’utilizzazione degli strumenti di elaborazione (Word ed Excel o programmi di simulazione), può essere inserita in momenti opportuni nell’attività didattica.

Attività di laboratorio L’attività sperimentale effettuata nel laboratorio di Fisica è di fondamentale importanza in quanto consentirà agli allievi di acquisire una conoscenza sempre più consapevole della disciplina anche mediante la scrittura di relazioni che rielaborano in maniera critica ogni esperimento eseguito. Lo studente potrà così fare esperienza, in forma elementare nel primo biennio, ma comunque rigorosa, del metodo di indagine specifico della fisica, nei suoi aspetti sperimentali, teorici e linguistici. Le attività di laboratorio indicate nelle varie Unità di Apprendimento rappresentano delle proposte didattiche che ogni docente può adattare al livello e agli obiettivi delle proprie classi, tenendo anche conto dei differenti indirizzi presenti nel Liceo (corsi di Ordinamento, opzione Scienze applicate e PNI). Per quanto riguarda le esperienze (sia di tipo illustrativo, che di gruppo), si ritiene opportuno effettuarne almeno una mensilmente, nei locali del Laboratorio di Fisica, a scelta tra quelle proposte nella programmazione generale. I docenti potranno, inoltre, utilizzare anche le risorse multimediali presenti nella piattaforma del libro in adozione. Durante le riunioni dipartimentali sono state concordate delle esperienze di laboratorio reputate di fondamentale importanza per l’apprendimento dei ragazzi. Nell’ambito della libertà individuale di insegnamento, poi, ogni docente può integrare tali esperienze con altre che si ritengano proficue per la classe di riferimento.

Verifica e valutazione

Per la verifica dei risultati dell’apprendimento verranno utilizzate sia prove non strutturate, quali esercizi, problemi, relazioni di laboratorio, sia prove semistrutturate e strutturate. Le verifiche scritte saranno per ogni quadrimestre in numero non inferiore a due per allievo. Le verifiche orali, individuali, saranno impostate non solo su un congruo numero di interrogazioni sotto forma di colloquio, ma anche su interventi che si inseriranno opportunamente nell’attività didattica. Ogni docente predisporrà le prove in base alle linee della sua programmazione, ai contenuti, alle abilità e competenze da verificare e alla fisionomia della classe. La valutazione analizzerà, oltre alle conoscenze, anche le competenze e le capacità degli studenti. I criteri di valutazione sono alla base di

una griglia, articolata su più livelli, che consente la formulazione di un giudizio il più possibile oggettivo, espresso sinteticamente in un voto in decimi.

Attività extracurriculari

Giochi di Anacleto

EUSO

Olimpiadi di Fisica

Olimpiadi di Astronomia

Eventuale partecipazione ad altri giochi o gare individuali o di classe di specifico

interesse.

Programmazione Fisica classe terza Quadro degli obiettivi di competenza ASSE CULTURALE: SCIENTIFICO TECNOLOGICO (secondo biennio) 1. Utilizzare correttamente e descrivere il funzionamento di sistemi e/o dispositivi

complessi, anche di uso corrente.

2. Gestire progetti

Riepilogo dei moduli Num. Titolo Tempi

1 Le grandezze scalari e vettoriali Settembre 2 Raccordo primo biennio – secondo biennio.

Moti Settembre

3 Principio di composizione dei movimenti Settembre – Ottobre 4 Dinamica Ottobre – Novembre 5 Moto circolare e moto armonico Novembre – Dicembre 6 Lavoro ed energia Gennaio 7 La quantità di moto e il momento angolare Febbraio 8 La gravitazione Febbraio - Marzo 9 La teoria microscopica della materia Aprile 10 Il primo principio della termodinamica Aprile - Maggio 11 Il secondo principio della termodinamica Maggio 12 Entropia e disordine Maggio

Modulo 1: Le grandezze scalari e vettoriali Prerequisiti Teorema di Pitagora Competenze Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico. Confrontare grandezze scalari e vettoriali. Abilità Distinguere le grandezze scalari da quelle vettoriali. Eseguire la somma di vettori con il metodo punto-coda e con il metodo del parallelogramma. Eseguire la sottrazione tra due vettori, la moltiplicazione di un vettore per un numero, il prodotto scalare e vettoriale di due vettori. Saper scomporre un vettore nelle sue componenti cartesiane utilizzando i versori. Conoscenze Le caratteristiche di un vettore. La differenza tra grandezze scalari e vettoriali. Le operazioni di somma, sottrazione moltiplicazione, la scomposizione e la proiezione di un vettore. Il prodotto scalare e vettoriale, l’espressione in coordinate cartesiane dei vettori e delle operazioni sui vettori. Attività di laboratorio Esperienze sui vettori.

Modulo 2: Raccordo primo biennio – secondo biennio. Moti Prerequisiti Le basi dell’algebra dei numeri relativi. Le principali proporzionalità tra grandezze. Le basi del metodo sperimentale.La struttura logica delle teorie scientifiche. I vettori. Velocità media e accelerazione media. La legge oraria. La tangente di una curva in un punto. Il coseno di un angolo. L’angolo al centro. La definizione operative di durata, lunghezza e massa con le loro unità di misura. I sistemi di riferimento. Gli errori sperimentali. Risolvere equazioni di primo grado. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S. I. Competenze Interpretare grafici di moto ed effettuare derivazione e integrazione grafica. Utilizzare le leggi dei moti. Analizzare fenomeni fisica e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Abilità Esser in grado di descrivere i fenomeni osservati con un linguaggio appropriato. Saper rappresentare in grafici (spazio -tempo), (velocità - tempo) i diversi tipi di moto osservati. Saper interpretare grafici. Saper dedurre da grafici i diversi tipi di moto osservati. Saper enunciare le leggi relative a spostamento, velocità e tempo quando l’accelerazione è costante. Saper individuare le grandezze fisiche necessarie per la descrizione del fenomeno osservato. Saper risolvere semplici problemi utilizzando un linguaggio algebrico e grafico appropriato.

Conoscenze Concetti fondamentali per la descrizione del moto: punto materiale, traiettoria, legge oraria. Il moto rettilineo uniforme; grafici. Il moto vario; velocità media e istantanea, accelerazione media e istantanea; grafici. Il moto rettilineo uniformemente vario: la dipendenza velocità-tempo, spazio- tempo, velocità-spazio; grafici. Moti uniformemente accelerati: moto di caduta di un grave; moto di caduta di un corpo su un piano inclinato. Attività di laboratorio Moto rettilineo uniforme e uniformemente accelerato su rotaia.

Modulo 3: Principio di composizione dei movimenti Prerequisiti Le basi dell’algebra dei numeri relativi. Le principali proporzionalità tra grandezze. Le basi del metodo sperimentale.La struttura logica delle teorie scientifiche. I vettori. Velocità media e accelerazione media. La legge oraria. La tangente di una curva in un punto. Il coseno di un angolo. L’angolo al centro. La definizione operative di durata, lunghezza e massa con le loro unità di misura. I sistemi di riferimento. Gli errori sperimentali. Risolvere equazioni di primo grado. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S. I. Competenze Analizzare fenomeni fisica e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Abilità Esser in grado di descrivere i fenomeni osservati con un linguaggio appropriato. Saper individuare le grandezze fisiche necessarie per la descrizione del fenomeno osservato. Saper risolvere semplici problemi utilizzando un linguaggio algebrico e grafico appropriato. Conoscenze Principio di inerzia. Il principio di composizione dei movimenti. Il moto parabolico. Trasformazioni galileiane.

Modulo 4: Dinamica Prerequisiti Il moto rettilineo uniforme. Il moto rettilineo uniformemente accelerato. Il moto circolare uniforme Il moto parabolico. Determinare la posizione e calcolare la velocità nei vari tipi di moto. La rapprsentazione grafica delle grandezze fisiche. I sistemi di riferimento. Errori sperimentali. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S.I. Competenze Formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli e analogie. Analizzare fenomeni fisici e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare

le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il Sistema Internazionale delle unità di misura. Abilità Essere in grado di definire i concetti di forza e di massa e di enunciare i principi della dinamica. Essere in grado di proporre esempi di sistemi inerziali e non inerziali e riconoscere le forze apparenti e quelle attribuibili a interazioni. Essere in grado di applicare le proprietà vettoriali delle grandezze fisiche incontrate allo studio dei fenomeni esaminati e risolvere esercizi e problemi. Essere in grado di proporre esempi di sistemi inerziali e non inerziali e riconoscere le forze apparenti e quelle attribuibili a interazioni. Conoscenze La prima legge della dinamica. La seconda legge: la relazione fra forza e accelerazione. Massa e peso di un corpo. Il principio di azione e reazione. La seconda legge della dinamica e la forze di attrito. Applicazioni della seconda legge della dinamica. Leggi della dinamica e sistemi di riferimento. Attività di laboratorio Verifica dei principi della dinamica su rotaia. Piano inclinato (liscio e scabro).

Modulo 5: Moto circolare e moto armonico Prerequisiti Il moto rettilineo uniforme. Il moto rettilineo uniformemente accelerato. Il moto circolare uniforme. Determinare la posizione e calcolare la velocità nei vari tipi di moto. La rapprsentazione grafica delle grandezze fisiche. I sistemi di riferimento. Errori sperimentali. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S.I. Competenze Formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli e analogie. Analizzare fenomeni fisici e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il SI delle unità di misura. Abilità Distinguere la forza centripeta e centrifuga apparente. Comprendere le caratteristiche del moto armonico e del moto del pendolo. Conoscenze I moti curvilinei, velocità e accelerazioni. Il moto circolare uniforme: la cinematica e la dinamica. Facoltativo: Cinematica del moto uniformemente accelerato. Dinamica del moto uniformemente accelerato. Facoltativo: Moto armonico. Velocità ed accelerazione nel moto armonico. Dinamica del moto armonico: la forza elastica. Pendolo semplice. (da proporre in quarta classe) Attività di laboratorio Esperienze illustrative sulla forza centrifuga. Pendolo semplice.

Modulo 6: Lavoro ed energia Prerequisiti I diversi tipi di moto. Le forze. Scomposizione delle forze. Il momento di una forza e le condizioni di equilibrio. Le leggi della dinamica e le loro applicazioni. La rappresentazione vettoriale delle grandezze fisiche. I sistemi di riferimento. Gli errori sperimentali. Utilizzare in modo corretto le unità del S.I. Caduta libera. Competenze Calcolare il lavoro svolto o la potenza erogata. Distinguere tra forze conservative e non conservative. Applicare il teorema dell’energia cinetica a situazioni semplici. Descrivere trasformazioni di energia da una forma a un’altra. Applicare il principio di conservazione dell’energia meccanica. Abilità Calcolare il lavoro fatto da una forza costante nei diversi casi di angolo tra direzione della forza e direzione dello spostamento. Calcolare la potenza impiegata. Ricavare l’energia cinetica di un corpo in relazione al lavoro svolto. Determinare il lavoro svolto da forze dissipative. Calcolare la portata di una conduttura. Applicare l’equazione di Bernoulli. Teorema di Torricelli. Comprendere l’effetto Venturi e le sue conseguenze. Calcolare la velocità limite. Conoscenze Lavoro. Potenza. Forze conservative e non conservative. Energia potenziale ed energia conetica. Pendolo elastico. La conservazione dell’energia meccanica in un pendolo. Caduta di un corpo in un mezzo viscoso.

Modulo 7: La quantità di moto e il momento angolare Prerequisiti Lavoro ed energia cinetica. L’energia potenziale. L’attrito. Moto circolare uniforme. Moto rotatorio. Competenze Distinguere tra forze conservative e non conservative. Utilizzare nell’analisi di un sistema fisico la conservazione della quantità di moto totale e del momento angolare totale. Abilità Calcolare la quantità di moto di un corpo e l’impulso di una forza. Applicare la legge di conservazione della quantità di moto. Comprendere la distinzione tra urti elastici e anelastici. Analizzare casi di urti lungo una retta di urti obliqui. Individuare la posizione del centro di massa di un sistema fisico. Applicare la conservazione del momento angolare a un sistema fisico. Determinare il momento d’inerzia di un corpo rigido e utilizzarlo nello studio dei moti rotatori. Conoscenze La relazione tra quantità di moto e impulso di una forza. La legge di conservazione della quantità di moto per un sistema isolato. Urti elastici e

anelastici su una retta e nel piano. Il centro di massa e le sue proprietà. I momenti di inerzia per corpi rigidi in rotazione. Il moto di un corpo che rotola. La conservazione e la variazione del momento angolare, la sua relazione col momento torcente delle forze esterne. Il momento d’inerzia e la rotazione.

Modulo 8: La gravitazione Prerequisiti Equazioni del moto circolare uniforme. Forza centripeta e moto circolare. Principi della dinamica. Moto parabolico. Principi di conservazione. Definizione di ellisse. Competenze Formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli e analogie. Analizzare fenomeni fisici e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il SI delle unità di misura. Abilità Applicare i principi della dinamica e la legge di gravitazione universale allo studio del moto dei pianeti e dei satelliti nel caso di orbite circolari. Applicare il principio di conservazione dell’energia. Conoscenze Modelli geocentrici ed eliocentrici. La rivoluzione copernicana. Tycho Brahe. Le leggi di Keplero. La legge di gravitazione universale. Applicazioni della legge di gravitazione universale. Il campo gravitazionale.

Modulo 9: La teoria microscopica della materia Prerequisiti Moduli precedenti. Leggi di conservazione della quantità di moto e dell’energia meccanica. Energia cinetica di traslazione e di rotazione dei corpi rigidi. Competenze Riuscire a stabilire delle connessioni tra il comportamento microscopico dei gas e le loro proprietà macroscopiche. Determinare la temperatura di un gas nota la sua velocità quadratica media. Applicare la relazione tra pressione e velocità quadratica media. Abilità Comprendere la spiegazione del moto browniano. Analizzare il comportamento di un gas dal punto di vista microscopico. Calcolare la pressione di un gas perfetto. Comprendere la relazione tra temperatura ed energia cinetica delle molecole di un gas. Calcolare la velocità quadratica media delle molecole e

analizzare la distribuzione delle velocità. Comprendere il significato di energia interna per un gas. Confrontare gas, liquidi, solidi dal punto di vista dell’energia interna. Conoscenze Il moto browniano. Il modello microscopico del gas perfetto. Pressione e temperatura di un gas dal punto di vista microscopico. Teorema di equipartizione dell’energia. La velocità delle molecole e la distribuzione di Maxwell. L’energia interna del gas perfetto. L’energia interna nei solidi, liquidi, gas.

Modulo 10: Il primo principio della termodinamica Prerequisiti Concetto di funzione. Conoscenza del metodo di indagine delle scienze fisiche per lo studio dei fenomeni naturali. Conoscenza dei principi di conservazione e loro applicazioni. Modulo precedente. Competenze Classificare le principali trasformazioni termodinamiche e le relative applicazioni. Applicare il primo principio all’analisi delle trasformazioni termodinamiche. Abilità Comprendere le caratteristiche di un sistema termodinamico. Distinguere le trasformazioni reali e quelle ideali. Riconoscere i diversi tipi di trasformazione termodinamica e le loro rappresentazioni grafiche. Calcolare il lavoro svolto in alcune trasformazioni termodinamiche. Applicare il primo principio della termodinamica nelle trasformazioni isoterme, isocore,isobare,adiabatiche, cicliche. Calcolare il calore specifico di un gas. Conoscenze Concetto di sistema termodinamico. L’energia interna di un sistema fisico. Il principio zero della termodinamica. Le trasformazioni termodinamiche. Il lavoro termodinamico. Enunciato del primo principio della termodinamica. Le applicazioni del primo principio alle varie trasformazioni termodinamiche. I calori specifici del gas perfetto. L’equazione delle trasformazioni adiabatiche.

Modulo 11: Il secondo principio della termodinamica Prerequisiti Concetto di funzione. Conoscenza del metodo di indagine delle scienze fisiche per lo studio dei fenomeni naturali. Conoscenza dei principi di conservazione e loro applicazioni. Modulo precedente. Competenze Determinare il rendimento di una macchina termica e confrontarlo con il rendimento di una macchina di Carnot che operi fra le stesse temperature. Abilità Comprendere e confrontare i diversi enunciati del secondo principio della termodinamica e riconoscerne l’equivalenza. Distinguere le trasformazioni reversibili e irreversibili. Comprendere il funzionamento della macchina di

Carnot. Calcolare il rendimento di una macchina termica. Comprendere il funzionamento di un motore a scoppio. Calcolare le prestazioni delle macchine frigorifere. Conoscenze Il funzionamento delle macchine termiche. Enunciati di lord Kelvin e di Rudolf Clausius del secondo principio della termodinamica. Il rendimento delle macchine termiche. Trasformazioni reversibili e irreversibili. Il teorema e il ciclo di Carnot. La macchina di Carnot ed il suo rendimento. I cicli termodinamici in un motore di automobile. Il frigorifero come macchina termica. Attività di laboratorio: I motori Modulo 12: Entropia e disordine Prerequisiti Concetto di probabilità. Modulo precedente. Competenze Determinare la variazione di entropia in particolari trasformazioni. Abilità Applicare la disuguaglianza di Clausius nello studio delle macchine termiche. Calcolare le variazioni di entropia nelle trasformazioni termiche. Comprendere la relazione tra probabilità ed entropia. Determinare il numero di microstati di un sistema. Utilizzare l’equazione di Boltzmann per il calcolo dell’entropia. Conoscenze La disuguaglianza di Clausius.La definizione di entropia. L’entropia nei sistemi isolati e non isolati. L’enunciato del secondo principio della termodinamica tramite l’entropia. Interpretazione microscopica del secondo principio. L’equazione di Boltzmann per l’entropia. Il terzo principio della termodinamica.

Reggio Calabria, 31/10/2013 IL PROFESSORE

Paolo Mercurio

Classe III ^ Q

Storia

Macrotematica: modulo n. 1, L’immaginario nel mondo medievale.

Storia, Modulo n. 1: L’Autunno del Medioevo.

Periodo: ottobre-novembre

Durata: h. 15.

Obiettivi: 1. Conoscere gli eventi europei ed extraeuropei dal XIV al XV

secolo; 2.Comprendere la relazione fra eventi storico-politici e trasformazioni

culturali fra fine del Medioevo e inizio della modernità; 3. Essere in grado di

interpretare in modo razionale ed argomentato fonti dirette ed

interpretazioni storiografiche.

U.D. 1 - Il flagello della peste: dalla crisi demografica alla ripresa produttiva;

U.D. 2 - La guerra dei Cento anni: la Francia verso la sovranità nazionale;

U.D.3 - L’Europa politica fra Unità e frammentazione;

U.D. 4 - Le scoperte geografiche: l’Atlantico e la crisi del Mediterraneo.

T1. W. H. Mc Neill, La peste nella storia;

T2. M. Villani, La peste nera;

T3. J. Le Bel, I flagellanti;

T4. Cronaca di Erfurt, La caccia all’ebreo;

T5. J. Huizinga, L’autunno del medioevo;

T6. G. Duby, Dio Chiama Giovanna a salvare la Francia: l’albero delle voci;

T7.. A. Tenenti, Il “trionfo della morte”: la categoria della morte nell’iconografia

e nell’arte medievale.

Macrotematica: modulo n. 2, Il nuovo spirito rinascimentale nell’età delle

scoperte.

Modulo 2: Lo spazio oceanico e la fine della “ res publica “ cristiana

Periodo: dicembre-gennaio

Durata: h. 15

Obiettivi: 1. Conoscere gli eventi europei ed extraeuropei dal XV al XVI

secolo;2. Comprendere la relazione fra eventi storico-politici e trasformazioni

culturali all’inizio della modernità;3. Essere in grado di interpretare in modo

razionale ed argomentato fonti dirette ed interpretazioni storiografiche.

U.D. 1 – Le scoperte geografiche: la costituzione dell’impero portoghese;

U.D. 2 – La Spagna e Colombo;

U.D. 3 – Spazio e Tempo nella cultura del Rinascimento.

T7. F. Braudel, Civiltà e imperi nell’ età di Filippo II;

T8. J. Heers, La stampa diffonde la notizia dell’impresa di Colombo;

T9. C. Colombo, In difesa di se stesso;

T10. J. Le Goff, Tempo della Chiesa e Tempo del mercante;

T11. B. Rossetti, Ferrara, la città rinascimentale e lo Spazio.

LICEO SCIENTIFICO STATALE “L. DA VINCI” Reggio Calabria

PROGRAMMAZIONE

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

CLASSE Terza sez. Q

ANNO SCOLASTICO 2013-14

DOCENTE Prof.ssa Caterina Fortani

ANNO SCOLASTICO

Anno Scolastico 2011-12

Programmazione di Religione

Classe Sez.

Docente: Caterina Fortani

Liceo Scientifico Statale

“Leonardo da Vinci”

Reggio Calabria

Anno Scolastico 2011-12

Programmazione di Religione

Classe Sez.

Docente: Caterina Fortani

FINALITA’

La funzione educativa dell’IRC nella scuola scaturisce dalla costante connessione tra la dimensione religiosa e le dimensioni culturale, politica, sociale ed etica nella storia dell’umanità. E’ innegabile il contributo che la religione ha offerto e continua a offrire nella

comprensione della natura e dell’agire dell’uomo.

Dall’intreccio delle prospettive teologica, biblica, storica, antropologica, l’IRC trae la sua natura

disciplinare, concorre con finalità e obiettivi propri a delineare un profilo umano e culturale degli allievi quanto più ricco e coerente possibile, si propone come valido sostegno nel percorso di

formazione e crescita integrale che gli studenti fanno nella scuola maturando progressivamente e

consapevolmente la propria identità individuale e sociale.

Al centro del processo didattico si pone il progetto di vita dello studente, di cui vengono valorizzate le esperienze personali e ambientali per orientarlo a cogliere i segni espressivi della religione, viene sollecitata la consapevolezza dell’interazione tra dinamismi interiori e condizioni esteriori per abilitato progressivamente a leggere la connotazione religiosa del proprio vissuto e del proprio contesto socio-culturale.

L’alunno è posto nel punto di convergenza dei vari saperi e, come soggetto consapevole del proprio

percorso formativo, viene guidato alla rielaborazione unitaria dei singoli apporti disciplinari in

modo da superare la frammentazione della conoscenza e identificarsi, quanto più possibile, con le

attese espresse dal Profilo Educativo Culturale e Professionale, proposto come modello.

L’IRC infatti offre un contributo formativo specifico in ciascuna delle aree che costituiscono tale

profilo:

- nell’area metodologica e logico-argomentativa, fornendo strumenti critici per l’interpretazione

della realtà;

- nell’area linguistica e comunicativa, abilitando alla comprensione e al corretto uso del

linguaggio religioso;

- nell’area storico-umanistica, con la conoscenza delle interazione della religione cristiana con

la cultura italiana ed europea;

- nell’area scientifica e tecnologica, per l’attenzione alla dimensione etica delle scoperte

scientifiche

In riferimento alle Competenze Chiave di Cittadinanza, l’IRC contribuisce in maniera singolare

allo sviluppo di atteggiamenti positivi verso l’apprendimento, curandone motivazioni e attitudine

alla collaborazione, progettazione, comunicazione (Imparare ad imparare, Progettare, Comunicare,

Collaborare e partecipare, Risolvere problemi, Individuare collegamenti e relazioni, Acquisire e

interpretare l’informazione); alla formazione del sé dell’alunno nella ricerca costante della propria

identità e di significative relazioni con gli altri e al rapporto con la comunità locale e con le sue

istituzioni educative e religiose (Comunicare, Collaborare e partecipare, Agire in modo autonomo e

responsabile, Individuare collegamenti e relazioni).

Con un taglio ermeneutico, partendo cioè dal soggetto che apprende, si prevede una sequenza di

unità di apprendimento ordinate secondo criteri logici di adeguatezza e significatività, e rispondenti

agli obiettivi specifici di apprendimento riconducibili all’asse storico-sociale che educa l’alunno

alla comprensione del fenomeno religioso nelle diverse epoche e contesti geografici e culturali; e

alla disponibilità al confronto con regole e esempi di vita proposti dal cristianesimo per acquisire

elementi di valutazione delle proprie azioni, dei fatti e comportamenti umani e sociali.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Gli obiettivi specifici di apprendimento sono declinati in conoscenze, abilità e competenze.

Sono riconducibili in vario modo a tre aree di significato: antropologico-esistenziale, storico-

fenomenologico, biblico-teologica.

Si sviluppano secondo gli orientamenti della progettazione d’istituto per l’asse culturale storico-

sociale e in riferimento alle competenze chiave di cittadinanza.

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

• Acquisire un comportamento autonomo

e responsabile

• Individuare collegamenti e relazioni

• Comunicare

• Acquisire e interpretare l’informazione

• Collaborare e partecipare

• Imparare ad imparare

• Progettare

• Risolvere problemi

ASSE STORICO SOCIALE

Competenza di base n.1 Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica

attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree

geografiche e culturali.

Competenza di base n.2 Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei

diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

Competenze

di cittadinanza

COMPETENZE

ABILITÀ

CONOSCENZE

Acquisire un

comportamento autonomo e responsabile

Individuare collegamenti e

relazioni

Comunicare

Elaborare gli

interrogativi

dell'uomo

considerando

l'apporto della

riflessione umana e

religiosa

Sviluppare capacità

di confronto e

dialogo con le

diverse confessioni

cristiane

Identificare il ruolo

dell’esperienza

religiosa e in

particolare del

Cristianesimo nella

storia d’Italia,

d’Europa e del

mondo nell’età

medievale e

moderna

Saper impostare

correttamente il

rapporto scienza,

filosofia, teologia,

fede

Impostare

criticamente la

riflessione su Dio

nelle sue dimensioni

storiche, filosofiche e

teologiche

Comprendere il

rapporto tra identità

culturale e identità

religiosa cogliendo

elementi comuni ed

elementi specifici

delle principali

tradizioni religiose e

Apprezzare l'apporto

dell'antropologia

cristiana alla cultura

occidentale e

all'umanizzazione

della società

Conoscere l'apporto delle

tradizioni religiose alla

comprensione di Dio e del

significato che assume per la

vita e il destino dell'uomo

U. A. 1 : LA RICERCA DI DIO -il fondamento antropologico

dell’esperienza religiosa

-religiosità, religione e fede

-rapporto tra fede e ragione

con riferimento all’enciclica

“Fides et ratio”

-sistemi filosofico-teologici

che provano l’esistenza di Dio

-i maestri del sospetto: la

negazione di Dio

Conoscere la posizione della

Chiesa cattolica verso le altre

religioni

U. A. 2: I VOLTI DI DIO: LE RELIGIONI -le religioni monoteistiche:

Cristianesimo, Ebraismo,

Islamismo

-le religioni orientali:

Induismo, Buddismo

-documenti del Magistero e

istituzioni che promuovono il

dialogo fra le religioni

Conoscere lo sviluppo storico

della Chiesa nell’età

medievale e moderna

U.A.3: L’ITINERARIO STORICO DEL CRISTIANESIMO - Il medioevo, il volto della

“societas christiana”

- Crsitianesimo e modernità

Cogliere valori comuni e

differenze delle diverse

confessioni cristiane

U. A. 4: LE PRINCIPALI CONFESSIONI CRISTIANE -la storia e i tratti caratteristici

Acquisire e interpretare

l’informazione

Identificare nel

contesto artisitico

simboli e temi

religiosi

Riconoscere in opere

artistiche, letterarie e

sociali i riferimenti

biblici e religiosi che

ne sono all’origine

delle principali confessioni

cristiane

- il fondamento teologico

dell’unità cristiana

-iniziative per l’Ecumenismo

Cogliere il significato

religioso delle

rappresentazioni artistiche e

letterarie

U.A.5: RELIGIONE, ARTE, LETTERATURA - segni cristiani nello spazio

geografico: architettonici,

iconici, devozionali

- escatologia cristiana e

visione dantesca dell’aldilà

METODO In rapporto alle esigenze di educazione e istruzione degli allievi, per favorire in essi

l’apprendimento, la rielaborazione personale, la crescita umana e culturale, si ritiene opportuno

basare la metodologia didattica fondamentalmente su due principi tra loro integrati: il principio di

correlazione e il principio della ciclicità secondo la concezione pedagogica dell’insegnamento a

spirale.

Il primo coniuga il dato religioso con l’esistenza umana, per cui si partirà dall’esplorazione

dell’esperienza concreta scomponendola nelle sue diverse dimensioni ( cognitiva, critica, dialettica,

trascendente) per farne generare domande problematizzanti, con conseguente impegno di ricerca

delle risposte nel confronto con i contenuti proposti, i quali sono mediati e messi al servizio di un

itinerario di crescita integrale in cui la ricerca esistenziale di senso risulta autentica e qualificata se

avviene in un orizzonte culturale e un contesto storico-sociale.

Il secondo implica una lettura della realtà religiosa progressivamente più ampia e dettagliata

generando nuovi contenuti. E’ un principio didattico funzionale alle dinamiche dell’apprendimento

attraverso processi di approfondimento, sviluppo, ampliamento. Si punta su saperi essenziali,

elementari e fondanti, che devono essere progressivamente arricchiti sul presupposto

dell’assimilazione dei livelli precedenti così da produrre vere competenze.

Vengono promosse operazioni di organizzazione, approfondimento, analisi, sintesi, al fine di

produrre un cambiamento in termini di crescita, maturazione e riassetto della configurazione

esistenziale dell’allievo

Sarà sollecitato il corretto, metodico ricorso al documento religioso in tutte le sue espressioni:

storica, teologica, liturgica, magisteriale.

Conseguentemente, nel processo didattico saranno avviate molteplici attività per consentire agli

allievi di identificare e di esprimere le loro potenzialità nel dialogo e nel confronto, nell’operatività

della ricerca, nell’organizzazione dei contenuti.

Parallelamente sarà offerta loro l’opportunità di un consolidamento delle abilità metodologiche, al

fine di orientarli correttamente nell’uso del linguaggio religioso e nel rapporto con i testi specifici

della disciplina. Ove sarà possibile sarà favorita un’integrazione interdisciplinare.

VERIFICA

La verifica tenderà a registrare la progressiva ed effettiva crescita dell’allievo, ed oltre che

strumento di classificazione sarà considerata e proposta come opportunità di autovalutazione nel

processo di apprendimento nonché occasione di stimolo e gratificazione. Essa sarà condotta a un

triplice livello:

- riguardo ai contenuti appresi attraverso test di profitto

- riguardo la capacità critica attraverso elaborati scritti

- riguardo il livello di maturazione attraverso il dibattito

VALUTAZIONE

La valutazione avrà come parametri di riferimento la situazione di partenza e la motivazione

dell’alunno espressa da assiduità nell’interesse e nella partecipazione,costanza nell’applicazione e

nell’impegno,senso di responsabilità nel comportamento. Sulla scorta dei dati forniti dal regolare

processo di verifica, sarà guidata da una griglia di misurazione di conoscenze,abilità e relative

conseguenti competenze. Essa sarà formulata in giudizio sintetico non numerico.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

INDICATORI DI PREPARAZIONE

Voto (10)

Conoscenze Abilità Competenze

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

2 Nessuna – Rifiuta la

verifica

Nessuna – Rifiuta la verifica Nessuna – Rifiuta la verifica

3 Conoscenze gravemente

errate e lacunose;

espressione sconnessa

Non riesce ad analizzare; non

risponde alle richieste

Non riesce ad applicare le

minime conoscenze, anche se

guidato

INSUFFICIENTE 4 Conoscenze frammentarie,

con errori

Compie analisi lacunose e

sintesi incoerenti

Applica le conoscenze minime

solo se guidato, ma con errori

5 Conoscenze mediocri ed

espressione difficoltosa

Compie qualche errore; analisi

e sintesi parziali

Applica le conoscenze minime,

ma con errori lievi

SUFFICIENTE 6 Conoscenze di base;

esposizione semplice, ma

corretta

Compie analisi

complessivamente corrette e

riesce a gestire semplici

situazioni

Applica autonomamente le

conoscenze minime

DICRETO 7 Conoscenze pertinenti;

esposizione corretta

Sa interpretare il testo e

ridefinire un concetto, gestendo

autonomamente situazioni

nuove

Applica autonomamente le

conoscenze anche a problemi

più complessi, ma con

imperfezioni

BUONA 8

Conoscenze complete, con

approfondimenti

autonomi; esposizione

corretta con proprietà

linguistica

Coglie le implicazioni;

individua autonomamente

correlazioni; rielabora

correttamente e in modo

personale

Applica autonomamente le

conoscenze, anche a problemi

più complessi, in modo corretto

OTTIMA 9

Conoscenze complete con

approfondimenti

autonomi; esposizione

fluida con utilizzo del

linguaggio specifico

Coglie le implicazioni; compie

correlazioni esatte e analisi

approfondite; rielabora

correttamente in modo

completo, autonomo e critico

Applica e mette in relazione le

conoscenze in modo autonomo

e corretto, anche a problemi

nuovi e complessi.

10

Conoscenze complete,

ampie ed approfondite;

esposizione fluida con

utilizzo di un lessico ricco

ed appropriato

Sa rielaborare correttamente e

approfondire in modo critico ed

originale.

Argomenta le conoscenze in

modo autonomo e corretto per

risolvere problemi nuovi e

complessi; trova da solo

soluzioni originali ed efficaci.

Reggio Calabria 31 -10-2013 L’insegnante

Prof.ssa Caterina Fortani

PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-FORMATIVA DI SCIENZE NATURALI

Anno scolastico 2013/2014 Classe III sez. Q

Docente: prof.ssa Pratticò Maria Rosa

SITUAZIONE DI PARTENZA

Strumenti utilizzati per la rilevazione:

• Osservazioni dirette sui comportamenti

• Conversazioni informali su concetti appresi

• Schede di controllo ed esercitazioni varie

• Test semistrutturati

Livelli rilevati

Sfera comportamentale

La classe palesa una spiccata vivacità spesso non controllata che non consente, sempre, una

continua e permanente attenzione.

Quasi tutti gli allievi si dimostrano partecipi alla vita scolastica, pur nella varietà di interesse,

partecipazione ed impegno personale.

Sfera cognitiva

Un gruppo di allievi possiede buoni prerequisiti e si avvale di un metodo di studio autonomo e

proficuo; attiva e costruttiva è la partecipazione al dialogo educativo, unitamente alle buone

capacità logico – espressive; un secondo, pur dimostrandosi partecipe ed interessato, evidenzia

difficoltà nella concettualizzazione, nell’espressione e nel metodo di lavoro ancora da

consolidare; un terzo manifesta lacune di base spesso aggravate da un superficiale impegno, da una

debole motivazione o da un metodo di studio insicuro e mnemonico e dall’incapacità di

organizzare con responsabilità, efficacia ed autonomia i momenti dell’applicazione espletata in

ambito domestico.

Il livello cognitivo rilevato risulta complessivamente medio-basso

N.B.In questo documento programmatico, adattato alla fisionomia della classe e alle esigenze degli

alunni, non vengono inseriti le Competenze Chiave di Cittadinanza, i risultati generali di

apprendimento con i livelli raggiunti, gli obiettivi formativi e cognitivi, gli standard minimi di

apprendimento per i quali si fa riferimento alla Programmazione generale del Dipartimento di

Scienze stilata per l’anno scolastico 2013/2014.

NUCLEI FONDANTI E OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

CLASSE TERZA SCIENZE APPLICATE

CONTENUTI

NUCLEI FONDANTI Tempi NUCLEI FONDANTI DI CHIMICA Richiami e approfondimenti su argomenti di chimica relativi agli anni scolastici precedenti

Settembre

Nucleo fondante A: La classificazione e la nomenclatura chimica dei composti

Ottobre-Novembre

NUCLEO FONDANTE DI SCIENZE DELLA TERRA

Nucleo fondante B: I minerali e le rocce Dicembre- Gennaio

Nucleo fondante C: Le soluzioni Febbraio-Marzo

Nucleo fondante D: Le reazioni chimiche Aprile-Maggio-Giugno

NUCLEI FONDANTI DI BIOLOGIA

Richiami e approfondimenti su argomenti di biologia relativi agli anni scolastici precedenti

Settembre

Nucleo fondante A : La riproduzione cellulare: mitosi e meiosi Ottobre-Novembre

Nucleo fondante B: Mendel e la genetica classica Dicembre-Gennaio

Nucleo fondante C: La biologia molecolare del gene Febbraio-Marzo

Nucleo fondante D: Le basi genetiche dell’evoluzione Aprile-Maggio-Giugno

Nucleo fondante E: Selezione naturale e origine delle specie Nucleo fondante F: L’ecologia

CHIMICA

NUCLEO FONDANTE A: LA CLASSIFICAZIONE E LA NOMENCLATURA

CHIMICA DEI COMPOSTI

PREREQUISITI

• Conoscere il nome degli elementi e il relativo simbolo chimico

• Conoscere i vari tipi di legami chimici

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

COMPETENZE

• Utilizzare le formule dei composti inorganici per classificarli secondo le regole della

nomenclatura sistematica e tradizionale

ABILITA’

• Classificare i composti secondo la natura ionica, molecolare, binaria, ternaria.

• Assegnare il numero di ossidazione ad ogni elemento combinato.

• Usare le regole della nomenclatura IUPAC o tradizionale per denominare i composti

• A partire dal nome scrivere correttamente la formula di un composto.

CONOSCENZE

• Valenza, numero di ossidazione e formule

• Le regole della nomenclatura tradizionale, IUPAC e di Stock.

• La classificazione, le proprietà e la nomenclatura dei composti inorganici binari e ternari.

ATTIVITÀ DI LABORATORIO

• Preparazione di composti: ossidi, anidridi, idrossidi, ossiacidi e sali

NUCLEO FONDANTE B : I MINERALI E LE ROCCE

PREREQUISITI

• Conoscere i vari tipi di legami chimici

• Distinguere i vari tipi di composti chimici

• Conoscere gli stati della materia

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE

• Comunicare attraverso la terminologia specifica della geologia descrittiva e interpretativa,

imparando a utilizzare informazioni e dati riportati nel testo e nelle figure

• Correlare le molteplici informazioni descrittive e metterle in relazione con l'interpretazione

del fenomeno

ABILITA’

• Osservare e imparare a riconoscere sommariamente una roccia, a partire dall'analisi della

struttura macroscopica, per classificarla come ignea, sedimentaria e metamorfica

• Osservare e imparare a riconoscere sommariamente un minerale, a partire dall'analisi della

struttura macroscopica, per poterlo classificare

• Saper descrivere il ciclo litogenetico di una roccia

CONOSCENZE

• I minerali: caratteristiche, proprietà e classificazione

• Magmi e rocce magmatiche

• Il processo sedimentario e le rocce sedimentarie

• Il processo metamorfico e le rocce metamorfiche

• Il ciclo delle rocce

ATTIVITÀ DI LABORATORIO

Riconoscimento e classificazione di campioni di minerali e rocce

NUCLEO FONDANTE C : LE SOLUZIONI PREREQUISITI

• Conoscere la differenza tra sistema omogeneo ed eterogeneo

• Conoscere il concetto di mole e di massa molare

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE

• Preparare soluzioni a concentrazione nota e spiegare la solubilità nei solventi col modello

cinetico-molecolare e le proprietà colligative delle soluzioni

ABILITA’

• Identificare le caratteristiche e le proprietà delle soluzioni e comparare i vari modi per

esprimere la concentrazione

• Preparare soluzioni di data concentrazione (percentuale in peso e in volume, ppm, molarità,

molalità).

• Descrivere le proprietà colligative delle soluzioni.

• Provare la solubilità di una sostanza in acqua o in altri solventi

• Costruire la curva di solubilità in acqua, in funzione della temperatura di una sostanza solida

facilmente reperibile.

• Spiegare la solubilità nei solventi mediante il modello cinetico-molecolare della materia.

• Svolgere esercizi sul calcolo delle concentrazioni e sulle proprietà colligative delle soluzioni

CONOSCENZE

• Caratteristiche delle soluzioni. Soluzioni acquose ed elettroliti.

• La concentrazione delle soluzioni.

• Le proprietà colligative

• La solubilità e le soluzioni sature.

• I colloidi.

ATTIVITÀ DI LABORATORIO

Riconoscimento di sostanze elettrolitiche e non.

Preparazione di soluzioni a titolo noto

Verifica delle proprietà colligative di una soluzione

NUCLEO FONDANTE D : LE REAZIONI CHIMICHE PREREQUISITI

• Saper assegnare un nome a ciascun composto in base alle regole di nomenclatura

• Usare la mole come unità di misura della quantità di sostanza

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

COMPETENZE

• Investigare e bilanciare le reazioni che realmente avvengono, eseguendo calcoli quantitativi

su reagenti e prodotti ABILITA’

• Bilanciare una reazione chimica.

• Effettuare calcoli stechiometrici.

• Leggere un’equazione chimica bilanciata sia sotto l’aspetto macroscopico che sotto l’aspetto

microscopico.

• Riconoscere il reagente in eccesso e il reagente limitante, rispetto alle quantità

stechiometriche.

• Calcolare la resa teorica e la resa percentuale di una reazione

• Saper classificare le reazioni chimiche in base a quattro categorie di appartenenza

• Saper prevedere i prodotti di una reazione conoscendo la natura e la formula dei reagenti

CONOSCENZE

• Le equazioni chimiche e il loro bilanciamento

• I calcoli stechiometrici

• Reagente limitante e reagente in eccesso

• La resa di una reazione

• La classificazione delle reazioni: reazioni di sintesi, di decomposizione, di scambio semplice

e di doppio scambio.

ATTIVITÀ DI LABORATORIO

• Reagente limitante

• Reazioni di sintesi, di decomposizione, di scambio semplice e di doppio scambio.

BIOLOGIA

NUCLEO FONDANTE A : LA RIPRODUZIONE CELLULARE: MITOSI E

MEIOSI

PREREQUISITI

• Conoscere le strutture cellulari e le loro funzioni

• Conoscere nei particolari la struttura e la funzione del DNA

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

COMPETENZE

• Essere in grado individuare nei processi di riproduzione cellulare e di riproduzione degli

organismi la base per la continuità della vita nonché per la variabilità dei caratteri che

consente l’evoluzione degli organismi viventi

ABILITA’

• Spiegare la funzione del processo mitotico • Mettere a confronto la citodieresi delle cellule animali con quella delle cellule vegetali

• Distinguere tra tumore maligno e tumore benigno

• Descrivere lo stile di vita grazie a cui si potrebbe prevenire il cancro

• Analizzare i processi divisionali di mitosi e di meiosi mettendoli a confronto

• Distinguere la riproduzione sessuata da quella asessuata

CONOSCENZE

• La divisione cellulare negli organismi procarioti ed eucarioti

• Ciclo cellulare

• Mitosi

• Mitosi e cancro

• Meiosi e riproduzione sessuata

• Meiosi nella specie umana

• Errori nel processo meiotico

• Malattie genetiche e prevenzione

ATTIVITÀ DI LABORATORIO

Osservazione di preparati microscopici relativi alla riproduzione cellulare

NUCLEO FONDANTE B : MENDEL E LA GENETICA CLASSICA

PREREQUISITI

• Conoscere i processi meiotici

• Conoscere le caratteristiche dei gameti

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

COMPETENZE

• Cogliere l’origine e lo sviluppo storico della genetica comprendendo come viene applicato il

metodo scientifico in questa disciplina

• Acquisire i concetti di base per comprendere la trasmissione dei caratteri ereditari

• Essere in grado di costruire, leggere e interpretare grafici rappresentativi della trasmissione

dei caratteri ereditari

ABILITA’

• Saper illustrare le fasi del lavoro sperimentale di Mendel

• Saper distinguere tra caratteri dominanti e caratteri recessivi

• Saper distinguere tra genotipo e fenotipo

• Individuare la differenza tra genotipo omozigote ed eterozigote

• Distinguere tra dominanza incompleta, codominanza, alleli multipli.

• Distinguere tra eredità poligenica e pleiotropia

• Spiegare perché possono comparire fenotipi completamente diversi da quelli dei genitori

• Descrivere le modalità di trasmissione di alcune malattie genetiche

CONOSCENZE

• Nascita della genetica

• Gli esperimenti di Mendel

• Aspetti di genetica umana

• Una conferma delle teorie di Mendel

• Interazioni alleliche e interazioni geniche

• Malattie genetiche umane NUCLEO FONDANTE C : LA BIOLOGIA MOLECOLARE DEL GENE

PREREQUISITI

• Conoscere le caratteristiche e le funzioni delle proteine e degli acidi nucleici all’interno

delle cellule

• Conoscere la struttura e la funzione degli organuli cellulari

• Conoscere i processi di divisione cellulare

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE

• Cogliere l’origine e lo sviluppo storico della genetica molecolare comprendendo come viene

applicato il metodo scientifico in questa disciplina

• Acquisire la consapevolezza che tutte le informazioni per dare origine a nuove cellule sono

contenute nel DNA

• Acquisire la consapevolezza che le informazioni contenute nel DNA sono trasformate in

proteine

• Comprendere le complesse strategie messe in atto dalla cellula eucariote per controllare con

precisione l’espressione dei suoi geni

• Acquisire la consapevolezza dello stretto legame che intercorre tra espressione genica e

corretto sviluppo embrionale

• Saper cogliere l’importanza della ricerca scientifica per acquisire sempre nuove

informazioni sugli agenti infettivi, sulle malattie e sulla loro evoluzione

• Disporre di una base di interpretazione della genetica di virus e batteri in modo da saper

cogliere l’importanza delle applicazioni di questa disciplina in campo medico e terapeutico

• Acquisire le basi per comprendere l’importanza della regolazione genica nei batteri

ABILITA’

• Ripercorrere le tappe sperimentali che hanno portato a individuare nel DNA la sede

dell’informazione ereditaria

• Descrivere il modello di DNA proposto da Watson e Crick

• Illustrare il processo di duplicazione e i meccanismi di auto-correzione

• Spiegare in che modo sia possibile in laboratorio sintetizzare velocemente copie multiple di

una catena nucleotidica tramite la tecnica della reazione a catena della polimerasi (PCR)

• Spiegare in che cosa consistono i processi di trascrizione e di traduzione della sintesi

proteica evidenziando la funzione dell’RNA messaggero e del t-RNA.

• Spiegare perché un codone è formato da triplette di nucleotidi

• Utilizzare la tabella del codice genetico per mettere in correlazione i codoni dell’ m-RNA

con i rispettivi amminoacidi

• Distinguere tra introni ed esoni

• Spiegare la struttura e il meccanismo di azione di un operone nella regolazione genica dei

procarioti

• Descrivere le diverse modalità di regolazione dell’espressione dei geni eucarioti

• Spiegare lo scopo dei processi di trasformazione e di trasduzione nelle cellule batteriche

• Mettere a confronto un ciclo litico virale con un ciclo lisogeno

• Illustrare il meccanismo d’azione dei retrovirus

CONOSCENZE

• Le basi chimiche dell’ereditarietà: struttura e duplicazione del DNA.

• Il codice genetico, la sintesi proteica e le mutazioni genetiche.

• La regolazione dell’espressione genica.

• La genetica dei virus e dei batteri.

ATTIVITÀ DI LABORATORIO

Estrazione del DNA

NUCLEO FONDANTE D: LE BASI GENETICHE DELL’EVOLUZIONE

PREREQUISITI

• Conoscere la teoria cellulare

• Aver acquisito i concetti di autotrofo, eterotrofo, aerobio, anaerobio

• Conoscere i meccanismi dell’ereditarietà

• Conoscere la teoria evolutiva di Darwin

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

COMPETENZE

• Comprendere come lo studio della genetica di popolazioni si integra con la teoria

darwiniana della selezione naturale

• Individuare i meccanismi responsabili dell’incremento e della conservazione della

variabilità genetica all’interno di una popolazione

ABILITA’

• Spiegare quali conoscenze di genetica sono state in grado di chiarire la teoria darwiniana

• Distinguere tra microevoluzione e macroevoluzione

• Saper riconoscere i fattori evolutivi che controllano la dinamica delle popolazioni;

• Scrivere l’equazione di Hardy-Weinberg conoscendo il significato delle lettere utilizzate

CONOSCENZE

• Concetto di pool genico

• Ampiezza, origine, mantenimento e incremento della variabilità genetica

• L’equilibrio di Hardy- Weinberg

NUCLEO FONDANTE E: SELEZIONE NATURALE E ORIGINE DELLE

SPECIE

PREREQUISITI

• Conoscere i meccanismi dell’ereditarietà

• Conoscere la teoria evolutiva di Darwin

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

COMPETENZE

• Comprendere come lo studio della genetica di popolazioni si integra con la teoria

darwiniana della selezione naturale

• Individuare i meccanismi responsabili dell’incremento e della conservazione della

variabilità genetica all’interno di una popolazione

ABILITA’

• Descrivere gli effetti dei diversi tipi di selezione: stabilizzante, divergente e direzionale

• Descrivere l’importanza del concetto biologico di specie e i meccanismi della speciazione

• Spiegare perché la teoria degli equilibri intermittenti ben si adatta alla documentazione

fossile in nostro possesso

CONOSCENZE

• Fattori che modificano le frequenze alleliche

• La selezione naturale

• Modelli differenti di selezione naturale

• L’adattamento

• Concetto di specie e modalità di speciazione

• Isolamento genetico e modelli evolutivi

• Equilibri intermittenti

NUCLEO FONDANTE F: L’ECOLOGIA PREREQUISITI

• Saper descrivere i processi legati al metabolismo energetico dei viventi, in particolare la

fotosintesi e la respirazione cellulare

• Conoscere le caratteristiche fondamentali dei viventi e i criteri per la loro classificazione

• Saper leggere e interpretare grafici, tabelle e diagrammi

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

COMPETENZE

• Comprendere come una sola specie, quella umana, abbia influito sulla biodiversità degli

habitat

• Comprendere l’importanza della biodiversità e della salvaguardia degli habitat

• Comprendere l’importanza di salvaguardare la variabilità delle specie e il danno ecologico

che rappresenta l’introduzione di una specie estranea in un ecosistema

ABILITA’

• Definire il termine ecosistema spiegando l’importanza per la sua sopravvivenza della

disponibilità di una fonte di energia primaria, di un flusso unidirezionale di energia e dello

svolgimento dei cicli biogeochimici

• Rappresentare graficamente una catena o una rete alimentare

• Saper interpretare le piramidi del flusso di energia, del numero degli organismi e della

biomassa nello studio di un ecosistema

• Distinguere le peculiarità dei principali ecosistemi acquatici e terrestri

CONOSCENZE

• Gli ecosistemi

• Il Sole come fonte di energia primaria

• Il flusso unidirezionale di energia

• Ecosistemi acquatici e terrestri

LINEE METODOLOGICHE GENERALI • Lezione frontale

• Discussione dialogica guidata

• Individuazione, all’interno delle discipline, dei nuclei concettuali fondanti

• Braistorming

• Ricerca ed osservazione

• Esercizi applicativi, formulazione di grafici, mappe concettuali

• Problem solving

• Progettazione ed esecuzione di esperienze di laboratorio

STRUMENTI Dotazioni librarie: manuali, dizionario scientifico, quadri sinottici, quotidiani, riviste

specialistiche, mappe concettuali.

Attrezzature tecniche: aula multimediale, CD, collegamento Internet, cassette video

LABORATORIO AMBIENTALE – CHIMICO-BIOLOGICO Le attività di laboratorio per il corrente anno scolastico avranno la seguente scansione:

• Almeno una volta al mese

TEMPI I tempi di realizzazione delle attività previste nella presente programmazione dovranno tener conto

dei ritmi di apprendimento degli allievi. Le varie attività non dovranno sovrapporsi e gli allievi

saranno informati e coinvolti, e, ove possibile, anche a livello decisionale. La programmazione avrà scansione bimestrale. Il rispetto dei tempi previsti dalla programmazione , fatte salve le esigenze di apprendimento sopra esposte, è utile premessa per l’attivazione di interventi di recupero o di approfondimento. Le verifiche orali di tipo formativo saranno frequenti ed adeguatamente collocate in rapporto allo

sviluppo delle unità di apprendimento.

Si procederà a verifiche di tipo sommativo prima delle valutazioni quadrimestrali .

ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO E DEI PERCORSI DI ECCELLENZA Le attività di recupero saranno molteplici e potranno essere attuate secondo le seguenti modalità:

• Recupero in itinere con assegnazione e correzione di lavori personalizzati o da svolgere in

autonomia;

• Didattica differenziata in orario curricolare, mantenendo fisso il gruppo classe, con attività

di recupero, potenziamento e approfondimento;

• Attività di studio individuale degli studenti in grado di recuperare in modo autonomo, con

la guida dei docenti in orario curricolare.

• Sportello Help

• Attività di tutoring

VERIFICA E VALUTAZIONE VERIFICA La verifica sarà periodica e servirà ad accertare il livello di apprendimento raggiunto da ogni

singolo alunno, sarà inerente agli obiettivi prefissati ed ai contenuti sviluppati.

Avverrà al termine dello svolgimento di un nucleo fondante o di un’unità di apprendimento,

secondo la complessità dell’argomento o del problema o quanto meno dopo lo svolgimento della

parte più significativa di essi

Avrà tipologia diversa come:

• Osservazione attenta e sistematica dei comportamenti individuali e collettivi • Domande in itinere a scopo ricognitivo • Prova orale • Prova scritta • Prova grafica • Prova scritto-grafica • Risoluzione di problemi • Prova pratica di laboratorio • Questionario • Domande aperte • Prove strutturate • Prove semistrutturate • Sviluppo di percorsi interdisciplinari

• Simulazioni III prova per la preparazione agli esami di Stato con prove miste relative ai

percorsi interdisciplinari (a trattazione sintetica, a scelta multipla, risposta aperta) in

prospettiva delle Prove Invalsi.

VALUTAZIONE La valutazione quadrimestrale si avvarrà di tutti i dati emersi dalle varie verifiche ( almeno due scritte e due orali per alunno ogni quadrimestre) e dalle osservazioni sistematiche sul

processo di apprendimento, prendendo in considerazione le apposite griglie di valutazione

allegata al presente documento. I principali elementi di cui si terrà conto maggiormente nella

valutazione saranno:

• Grado di conoscenza dei contenuti disciplinari

• Approfondimento delle tematiche trattate

• Uso appropriato dei linguaggi specifici

• Capacità logiche, intuitive, critiche, di analisi, di sintesi, di rielaborazione dei concetti, di

coordinamento delle conoscenze operando collegamenti nell’ottica della

multidisciplinarietà.

Inoltre, verranno presi in considerazione anche i seguenti fattori:

• Impegno • Partecipazione • Raggiungimento degli standard minimi • Progressi rispetto alla situazione di partenza • Livelli di maturazione e di inserimento sociale raggiunti .

Qualora, attraverso le verifiche, si dovessero registrare esiti non positivi, relativamente

all’acquisizione di conoscenze, di competenze o di un valido metodo di studio, potranno essere

programmati interventi didattici educativi integrativi. PROPOSTE DI ATTIVITA’ FORMATIVE INTEGRATIVE

• LABORATORIO DI BIOLOGIA CON CURVATURA BIO-MEDICA

• VISITE GUIDATE. - Parco Nazionale d’Aspromonte – Orto Botanico del Parco Nazionale

della Sila - Museo di Storia naturale di Cittanova – Dipartimento di Scienze della Terra

dell’Università di Catania - Museo delle Scienze di Napoli – Parco Nazionale del Circeo –

Gole dell’Alcantara – Pendici dell’Etna

• EDUCAZIONE AMBIENTALE E ALLA SOSTENIBILITA’ presso il Laboratorio

Ambientale e in collaborazione con gli Enti locali

• ATTIVITA’ NEL LABORATORIO CHIMICO-BIOLOGICO • COLLABORAZIONE PER LE ATTIVITA’ DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE

• ADESIONE ALLE INIZIATIVE PROGRAMMATE E DELIBERATE DALL’ OCC NELL’AMBITO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI SCIENZE NATURALI

Anno scolastico 2013/2014

Cognome e Nome……………………………….Classe………..Sezione………

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI PUNTI ASSEGNATI

COMPE T E N Z E

Comprensione, analisi,

sintesi, interpretazione e

rielaborazione dei contenuti.

Applicazioni di principi e

regole risolutive

Nulle

Molto scarse

Inefficaci

Incerte e meccaniche

Di base

Efficaci

Organizzate

Sicure ed efficaci

0.50 1 2

2.50 3

3.50 4 5

Uso corretto del linguaggio

scientifico, capacità di

collegamento e di

sperimentazione

Nulle

Molto scarse

Lacunose

Imprecise

Adeguate

Complete

Complete e appropriate

Notevoli

0.25 0.50

1 1.25 1.50 1.75

2 2.50

CONOSCENZE

Conoscenze di fatti, principi e

tecniche procedurali

Nulle

Molto scarse

Lacunose

Incerte e mnemoniche

Di base

Corrette

Corrette e complete

Corrette, complete e

approfondite

0.25 0.50

1 1.25 1.50 1.75

2 2.50

Il voto finale risulta dalla somma dei tre indicatori (criteri di approssimazione: da 0 a 0,5 compreso per

difetto; maggiore di 0,5 per eccesso)

PUNTEGGIO………………/10 Firma del docente………………………...........

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI SCIENZE NATURALI A. S. 2013/14

PROVA MISTA

N° 20 QUESITI A SCELTA MULTIPLA + 6 PROBLEMI E/O DOMANDE A RISPOSTA APERTA E/O COMPRENSIONE DI TESTO

Quesiti a scelta multipla: Per ogni quesito esatto punti 0,2 (max 4 punti)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 TOT

(Risposta non data 0 punti; risposta omessa 0 punti)

Risoluzione di problemi / Domanda a risposta aperta / Comprensione di testo (max 6 punti)

INDICATORI DESCRITTORI (RELATIVI PUNTEGGI)

PUNTI ASSEGNATI

PER QUESITO

1 2 3 4 5 6

CO

MP

ET

EN

ZE

Comprensione, analisi,

sintesi, interpretazione e

rielaborazione dei contenuti.

Applicazioni di principi e

regole risolutive

Nulle (0,3) – Molto scarse (0,6) Inefficaci (1,2) – Incerte e meccaniche(1,5)

Di base (1,8) – Efficaci (2,1) Organizzate (2,4) - Sicure ed efficaci (3)

Uso corretto del linguaggio

scientifico, capacità di

collegamento e di

sperimentazione

Nulle (0,15) -Molto scarse (0,3) Lacunose (0,6) – Imprecise (0,75) Adeguate (0,9) – Complete ( 1,1)

Complete e appropriate (1,2) – Notevoli (1,5)

CO

NO

SCE

NZ

E

Conoscenze di fatti, principi e

tecniche procedurali

Nulle (0,15) – Molto scarse (0,3) Lacunose (0,6) – Incerte e mnemoniche (0,75)

Di base (0,9) – Corrette (1,1) –

Corrette e complete (1,2) Corrette, complete e

approfondite (1,5)

PUNTEGGIO TOTALE per quesito max 6 punti

Media dei punteggi assegnati per ogni quesito punti….... /6 (criteri di approssimazione: da 0 a 0,5 compreso per difetto; maggiore di 0,5 per eccesso)

VOTO FINALE…………………../10 ALUNNO……………………………………………………..classe………..sez…………data……………………

FIRMA DEL DOCENTE……………………………………………………….

Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA ORALE

INDICATORI

DI PREPARAZIO

NE

Voto (10)

Conoscenze Abilità Competenze

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

2 Nessuna – Rifiuta la

verifica

Nessuna – Rifiuta la verifica Nessuna – Rifiuta la verifica

3 Conoscenze gravemente

errate e lacunose;

espressione sconnessa

Non riesce ad analizzare; non

risponde alle richieste

Non riesce ad applicare le

minime conoscenze, anche se

guidato

INSUFFICIENTE 4 Conoscenze

frammentarie, con errori

Compie analisi lacunose e

sintesi incoerenti

Applica le conoscenze minime

solo se guidato, ma con errori

5 Conoscenze mediocri ed

espressione difficoltosa

Compie qualche errore; analisi

e sintesi parziali

Applica le conoscenze minime,

ma con errori lievi

SUFFICIENTE 6 Conoscenze di base;

esposizione semplice, ma

corretta

Compie analisi

complessivamente corrette e

riesce a gestire semplici

situazioni

Applica autonomamente le

conoscenze minime

DICRETO 7 Conoscenze pertinenti;

esposizione corretta

Sa interpretare il testo e

ridefinire un concetto, gestendo

autonomamente situazioni

nuove

Applica autonomamente le

conoscenze anche a problemi

più complessi, ma con

imperfezioni

BUONA 8

Conoscenze complete,

con approfondimenti

autonomi; esposizione

corretta con proprietà

linguistica

Coglie le implicazioni; individua

autonomamente correlazioni;

rielabora correttamente e in

modo personale

Applica autonomamente le

conoscenze, anche a problemi

più complessi, in modo corretto

OTTIMA 9

Conoscenze complete con

approfondimenti

autonomi; esposizione

fluida con utilizzo del

linguaggio specifico

Coglie le implicazioni; compie

correlazioni esatte e analisi

approfondite; rielabora

correttamente in modo

completo, autonomo e critico

Applica e mette in relazione le

conoscenze in modo

autonomo e corretto, anche a

problemi nuovi e complessi.

10

Conoscenze complete,

ampie ed approfondite;

esposizione fluida con

utilizzo di un lessico ricco

ed appropriato

Sa rielaborare correttamente e

approfondire in modo critico ed

originale.

Argomenta le conoscenze in

modo autonomo e corretto per

risolvere problemi nuovi e

complessi; trova da solo

soluzioni originali ed efficaci.

1

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

Anno Scolastico 2013 - 2014

Classe 3^ Q

Disciplina SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Docente Prof. Laganà Bruno

Quadro orario (N. ore settimanali nella classe) 2

FINALITA’ EDUCATIVE • Concorrere alla formazione e allo sviluppo delle aree cognitiva, motoria, motivo-affettiva e

sociale della personalità sollecitando la conoscenza e la padronanza del proprio corpo mediante

esperienze motorie varie e progressivamente più complesse. Le finalità cognitive comprendono il

miglioramento delle funzioni di comprensione, di elaborazione dati, di presa di informazione, di

risoluzione dei problemi. A livello di conoscenza: l’acquisizione di informazioni sulle scienze

motorie, sullo sport, sulla tutela della salute e sulla prevenzione degli infortuni. Dal punto di vista

motorio si influisce sulle funzioni organiche e funzionali, migliorando le capacità condizionali e

coordinative. Nell’area emotivo-affettiva le finalità comprendono: la padronanza, il controllo e

l’accettazione di sé unite alla consapevolezza delle proprie caratteristiche e possibilità fisiche e

psicologiche. Per quanto riguarda l’area sociale si concorre in modo determinante allo sviluppo e

al consolidamento del carattere, del senso civico e della collaborazione.

• Favorire la presa di coscienza della propria corporeità per superare le difficoltà e le

contraddizioni tipiche dell’età ed arrivare alla formazione di una personalità equilibrata e stabile

mediante:

- consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti e relativo sforzo per migliorarsi;

- esperienze motorie di collaborazione e gestione di situazioni personali e relazionali.

• Conseguire la consapevolezza del proprio stato di salute e benessere psico-fisico ottenuto

con l’abitudine al movimento inteso come costume di vita trasferibile all’esterno della scuola

(lavoro, tempo libero, salute).

LIVELLI DI PARTENZA E FONTI DI RILEVAZIONE DEI DATI Dal questionario somministrato risulta che buona parte dei discenti pratica attività sportive anche se

non sistematiche. Le prime osservazioni sistematiche effettuate hanno rilevato una situazione di

partenza riferita alle qualità motorie di base piuttosto eterogenea; si configurano un livello di

prestazione: medio (voti 6-7) formato da alunni dotati di sufficienti capacità motorie che mostrano

un adeguato livello coordinativo, un livello basso ( voto 5) formato da pochi alunni che esprimono

mediocri prestazioni fisiche e capacità coordinative nella norma anche se presentano difficoltà nelle

situazioni più dinamiche e, in ultimo, un livello più elevato (voto 8-9) formato da qualche alunno

che ha già maturato buone esperienze in campo motorio, ed esprime buone prestazioni fisiche e

capacità coordinative ben strutturate anche nelle situazioni più dinamiche.

Fonti di rilevazione dei dati: griglie, questionari conoscitivi, test psicomotori di valutazione delle

capacità motorie, rilevazione di dati antropometrici, osservazioni sistematiche durante lo

svolgimento delle lezioni pratiche.

2

QUADRO DELLE COMPETENZE Asse culturale: SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

Competenze disciplinari del

2^ Biennio

1 Progettare e periodizzare l’allenamento; verificare,

tramite appositi test motori, l’incremento delle capacità

di prestazione.

2 Strutturare autonomi programmi di lavoro.

3 Vivere positivamente il proprio corpo e gestire

l’espressività quale manifestazione dell’identità personale

e sociale e per positivi stili di vita (Competenza Chiave di

Cittadinanza).

4 Padroneggiare le diverse abilità motorie, adattarle alla

variabilità delle condizioni di gara o ad altri contesti.

5 Utilizzare tecniche di pronto soccorso.

6 Svolgere funzioni tecnico-organizzative,

Articolazione delle competenze in abilità e conoscenze

Nuclei

fondanti:

IL CORPO, LA SUA ESPRESSIVITA’ E LE

CAPACITA’

CONDIZIONALI

LA PERCEZIONE SENSORIALE, IL

MOVIMENTO E LA SUA

RELAZIONE CON LA SPAZIO E IL TEMPO

GIOCO, GIOCO-SPORT,

SPORT

SICUREZZA E

SALUTE

Competenze:

Svolgere attività motorie

adeguandosi ai diversi

contesti ed esprimere le azioni

attraverso la gestualità.

Utilizzare gli stimoli

percettivi per realizzare in

modo idoneo ed efficace

l’azione motoria richiesta.

Conoscere e praticare in

modo corretto ed essenziale i

principali giochi sportivi e

sport individuali

Conoscere le norme di primo

soccorso e di una corretta

alimentazione. Essere

responsabili nella tutela della

sicurezza.

Conoscenze

Abilità

CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE ABILITA’ CONOSCENZE ABILITA’

Conoscere le

potenzialità del

movimento del

corpo, le posture

corrette e le

funzioni

fisiologiche.

Riconoscere il

ritmo delle azioni.

Elaborare

risposte

motorie

efficaci e

personali in

situazioni

semplici,

assumere

posture

corrette a

carico

natrurale.

Conoscere il

sistema delle

capacità motorie

che sottende la

prestazione

motoria e

sportiva.

Operare

risposte

motorie

efficaci ed

economiche

.

Conoscere gli

aspetti essenziali

della terminologia,

del regolamento e

della tecnica degli

sport praticati.

Conoscere

e praticare

in modo

essenziale e

corretto

almeno un

gioco

sportivo e

uno sport

individuale

praticato.

Conoscere i

principi

fondamentali di

prevenzione ed

attuazione della

sicurezza

personale in

palestra, a scuola

e negli spazi

aperti. Conoscere

gli elementi

fondamentali del

primo soccorso.

Assumere

comportamen

to funzionali

alla sicurezza

in palestra, a

scuola e negli

spazi aperti.

Obiettivi minimi

Avere consapevolezza dei

cambiamenti morfologici e

funzionali del corpo. Esprimersi

attraverso la gestualità tecnica.

Controllare e regolare i

movimenti riferiti a se stessi ed

all’ambiente e risolvere un

compito motorio utilizzando le

informazioni sensoriali.

Eseguire i gesti tecnici in

situazioni di gioco semplificato

ricoprendo ruoli diversi (ad es.

arbitro) e riconoscendo il valore

della competizione.

Conoscere le norme elementari di

primo soccorso ; utilizzare

responsabilmente mezzi e strumenti

idonei a praticare l’attività.

3

CONTENUTI DEL PROGRAMMA Per la particolare specificità della disciplina per quanto riguarda la parte pratica non è possibile stabilire una scansione

temporale precisa anche perché molti contenuti vengono trattati e ripresi varie volte durante tutto l’anno scolastico in

quanto correlati tra di loro.

MODULO 0: LA VALUTAZIONE PSICOMOTORIA OBIETTIVO

GENERALE Rilevazione dei pre-requisiti.

CONTENUTI

Identikit attraverso i dati antropometrici. Rilevazioni sulle prestazioni motorie: forza, mobilità e velocità

(salto in lungo da fermo, addominali, lancio palla medica, flessione del busto, sprint di corsa veloce, mini-

test di Cooper). Il profilo motorio.

Competenza attesa alla fine del Modulo - Essere coscienti della propria corporeità, confrontare i propri parametri di

efficienza fisica con tabelle di riferimento delle diverse capacità condizionali.

Obiettivi minimi in relazione ai contenuti svolti

• Saper eseguire i test valutativi seguendo le indicazioni previste dai relativi protocolli.

MODULO N. 1: POTENZIALIAMENTO DELLE CAPACITA' CONDIZIONALI OBIETTIVO

GENERALE Migliorare la condizione fisico-motoria generale, agendo sia sugli aspetti condizionali del movimento.

CONTENUTI

Esercizi a carico naturale, esercizi di opposizione e resistenza, esercizi con piccoli attrezzi (funicella, palla

medica), esercizi di mobilizzazione articolare, esercizi di allungamento muscolare, Corsa con durata e ritmi

progressivamente crescenti, prove ripetute su distanze brevi. Attività motoria finalizzata all’incremento

della rapidità: esercitazioni propedeutiche alla corsa veloce (esercizi di reattività, andature pre-atletiche,

scatti con partenze variate, ecc….); staffette. Esercizi del correre, del saltare, andature atletiche proposte

con metodo continuo (resistenza aerobica) ed intervallato (resistenza anaerobica).

Competenza attesa alla fine del 1^ Modulo - Individuare esercitazioni che sviluppino le diverse capacità

condizionali. Obiettivi minimi in relazione ai contenuti svolti

• Essere in grado di definire le capacità condizionali e saper individuare le attività per migliorarle.

• RESISTENZA: essere in grado di eseguire un lavoro senza interruzioni e raggiungere il

minimo richiesto.

• FORZA: essere in grado di esprimere tensioni muscolari che consentano lo svolgimento di esercizi

corretti.

• VELOCITA’: essere in grado di eseguire velocemente un’azione motoria che consenta l’efficacia

del gesto.

• MOBILITA’ ARTICOLARE: essere in grado di compiere movimenti con la fisiologica escursione

articolare.

MODULO N.2: SVILUPPO DELLE CAPACITA' COORDINATIVE OBIETTIVO

GENERALE Migliorare la condizione fisico-motoria generale, agendo sugli aspetti coordinativi del movimento.

CONTENUTI

Esercizi e percorsi con piccoli attrezzi (funicelle, bacchette, cerchi, ostacoli ..) quali salti, lanci,

scavalcamenti, sottopassaggi . esercizi con movimenti dissociati fra arti inferiori e arti superiori, fra lato

destro/sinistro, lanci di precisione, vari tipi di prese utilizzando palloni di forme, dimensioni e pesi diversi

(dalla pallina da tennis, al pallone ovale, dalla palla di spugna alla palla medica …). Esercizi di abilità,

percorsi e giochi di calcio-calcetto. Esercizi, circuiti e percorsi cronometrati e non, andature e giochi per lo

sviluppo dell’equilibrio.

Competenza attesa alla fine del 2^ Modulo - Individuare esercitazioni che sviluppino le diverse capacità

coordinative. Obiettivi minimi in relazione ai contenuti svolti • Essere in grado di definire le capacità coordinative e saper individuare le attività per migliorarle.

• Essere in grado di svolgere tutto l’esercizio, pur con qualche imprecisione, ma in modo efficace.

4

MODULO N. 3: CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITA' SPORTIVE OBIETTIVO

GENERALE Conoscere le caratteristiche ed i regolamenti delle discipline praticate.

CONTENUTI

In base alla situazione delle strutture utilizzate e in una certa misura, agli interessi degli allievi e alle loro

capacità verranno praticate le seguenti discipline:

• Giochi sportivi : pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, altre attività in base alle richieste della

classe.

• Discipline sportive individuali: dama, tennistavolo.

Competenza attesa alla fine del 3^ Modulo - Saper riprodurre i gesti tecnici di alcune discipline. Obiettivi minimi in relazione ai contenuti svolti • Conoscere e applicare le regole e i fondamentali di un gioco sportivo a scelta.

• Essere in grado di eseguire, pur con qualche imprecisione, il gesto di un gioco sportivo di squadra o individuale in

modo efficace.

ACQUISIZIONE COMPETENZE TEORICHE MODULO N. 4: LA MOTRICITA' DURATA

NOVEMBRE - DICEMBRE

OBIETTIVO

GENERALE

Conoscere i concetti relativi al movimento (inerenti a spazio, tempo, equilibri) e alle sue variazioni.

CONTENUTI

Teoria del movimento: classificazione delle capacità motorie. L’allenamento sportivo: le reazioni

dell’organismo all’allenamento: omeostasi, adattamento, aggiustamento. La forza: definizione e

classificazione. Fattori che regolano la forza. Metodiche di allenamento.

Competenza attesa alla fine del 4^ Modulo – Conoscere la terminologia delle scienze motorie e sportive

Obiettivi minimi in relazione ai contenuti svolti

• Conoscere i concetti fondamentali relativi al movimento.

MODULO N.5: SPORT DI SQUADRA E INDIVIDUALI DURATA OTTOBRE - MAGGIO

OBIETTIVO

GENERALE Conoscere le caratteristiche ed i regolamenti delle discipline praticate.

CONTENUTI

Le principali tecniche dei fondamentali individuali degli sport di squadra praticati; regolamenti e gesti

arbitrali degli sport praticati.

Competenza attesa alla fine del 5^ Modulo - Riconoscere e applicare le principali regole dei giochi sportivi e non.

Svolgere funzioni di arbitraggio Obiettivi minimi in relazione ai contenuti svolti • Partecipare alla competizione rispettando le regole, i compagni, gli avversari.

• Organizzazione di attività di arbitraggio degli sport di squadra.

5

MODULO N.6: IL CORPO UMANO DURATA GENNAIO - FEBBRAIO

OBIETTIVO

GENERALE Applicare le proprie conoscenze per migliorare il proprio benessere psico-fisico.

CONTENUTI

Cenni riassuntivi sull'apparato locomotore. Sistema muscolare: struttura e funzioni del sistema

muscolare, le diverse fibre del muscolo, la contrazione muscolare. L’energia muscolare, meccanismi di

produzione di energia.

Competenza attesa alla fine del 6^ Modulo - Competenza di raccordo tra conoscenze teoriche e applicazione

pratica Obiettivi minimi in relazione ai contenuti svolti • Riferire in modo semplice, essenziale e comprensibile gli argomenti svolti.

MODULO N.7: SPORT E BENESSERE DURATA MARZO - APRILE

OBIETTIVO

GENERALE

Riconoscere il valore educativo e formativo delle scienze motorie e sportive. Individuare elementi di

rischio ambientale legati all’attività motoria, adottare comportamenti adeguati per evitare infortuni a sé e

agli altri.

CONTENUTI

Attività motoria e benessere: influenza sul sistema muscolare. le principali nozioni di primo soccorso e i

principali infortuni legati alla pratica dell’attività sportiva, traumatologia del sistema muscolare.le lesioni

ossee.

Competenza attesa alla fine del 7^ Modulo - Competenza nell’applicazione pratica delle conoscenze; competenza

nel riconoscimento dello stato di emergenza e nel saper adottare i comportamenti appropriati. Obiettivi minimi in relazione ai contenuti svolti • Conoscere i rischi per la salute derivanti da errate abitudini di vita.

• Definire le norme principali per il mantenimento della salute dinamica.

6

COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA

Da acquisire al termine del biennio trasversalmente ai quattro assi culturali

A) COMPETENZE DI CARATTERE METODOLOGICO E STRUMENTALE

1. IMPARARE A IMPARARE: a. Organizzare il proprio apprendimento ed il proprio tempo

b. Sviluppare strategie efficaci di apprendimento

c. Sperimentare soluzioni creative

1. PROGETTARE: a. Elaborare e porre in essere progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie capacità psicofisiche

b. Utilizzare le conoscenze e le esperienze pregresse per stabilire obiettivi significativi e realistici

c. Valutare difficoltà/potenzialità elaborando strategie di azione e verificando i risultati raggiunti in

rapporto alle proprie aspettative

1. RISOLVERE PROBLEMI: a. Affrontare situazioni problematiche anche a livello espressivo e motorio

b. Costruire e verificare ipotesi di soluzione

c. Valutare le soluzioni messe in atto e rielaborare i dati di feed back

1. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI: a. Riconoscerne la natura sistemica, analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti

all’interno del proprio corpo e della propria motricità

b. Rappresentare con linguaggio specifico, argomentazioni coerenti, atti motori adeguati

1. ACQUISIRE E INTERPRETARE LE INFORMAZIONI: a. Acquisire l'informazione ricevuta dalla propria sensibilità (visiva, uditiva, cinestesica, ecc)

b. Interpretarla criticamente valutandone l’attendibilità e l’utilità, confrontandola con dati oggettivi.

B) COMPETENZE DI RELAZIONE E INTERAZIONE

1. COMUNICARE: a. Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico), con registri diversi

(verbale, non verbale, musicale, grafico) e di diversa complessità b. Rappresentare in modo efficace, utilizzando i diversi registri comunicativi, atteggiamenti, stati d’animo,

emozioni, ecc. c. Utilizzare le diverse conoscenze disciplinari e gli specifici linguaggi (verbale, matematico, scientifico,

simbolico) per ampliare le proprie capacità espressive

1. COLLABORARE E PARTECIPARE: a. Interagire e collaborare all’interno di un gruppo

b. Comprendere i diversi punti di vista

c. Valorizzare le proprie e le altrui capacità, rendendo positivo il conflitto e l’agonismo

d. Contribuire all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei

diritti, delle capacità/limiti degli altri.

ATTIVITA’ SVOLTE DAGLI STUDENTI - In base al progetto inserito nel P.O.F. sono previste

attività di preparazione ad alcune discipline sportive individuali e di squadra, la partecipazione ai campionati interni

di istituto e a quelli organizzati nell’ambito dei Giochi Sportivi Studenteschi. In particolare questi due momenti

permetteranno l’adesione di tutti gli alunni che ne faranno richiesta e non è prevista alcuna selezione. Un momento

selettivo nell’ambito dell’istituto tra i partecipanti all’attività pomeridiana è invece previsto per la partecipazione di

rappresentative alle varie fasi dei G.S.S.

7

LINEE METODOLOGICHE E STRATEGIE DIDATTICHE

Le attività proposte saranno il risultato di scelte metodologiche operate al fine di raggiungere obiettivi

diversi in relazione alle differenze esistenti tra i due sessi. Per lo sviluppo delle capacità operative si avrà

cura di privilegiare le situazioni-problema implicanti l’autonoma ricerca di più soluzioni. L’utilizzazione

delle diverse attività mirerà a valorizzare la personalità dello studente generando interessi e motivazioni

utili a scoprire ed orientare le attitudini personali che ciascuno potrà sviluppare nell’ambito più

congeniale. Tale scelta metodologica vuole creare una plasticità neuronale che consentirà di trasferire le

abilità e competenze acquisite in situazioni ed ambiti diversi da quello scolastico, pertanto ciascuna

attività proposta terrà conto della necessità di dare spazio ad una serie di varianti operative e soprattutto

al contributo creativo e di elaborazione che ciascuno degli studenti potrà apportare.

X

Lezione frontale

(presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche)

X

Cooperative learning

(lavoro collettivo guidato o autonomo)

Lezione interattiva

(discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive)

X

Problem solving

(definizione collettiva)

X

Lezione multimediale

(utilizzo della LIM, di PPT, di audio video)

Attività di laboratorio

(esperienza individuale o di gruppo)

X Lezione / applicazione X Esercitazioni pratiche

Lettura e analisi diretta dei testi Altro ____________________________

MEZZI, STRUMENTI, SPAZI

X Libri di testo X Registratore X Cineforum

X Altri libri X Lettore DVD Mostre

X Dispense, schemi X Computer X Visite guidate

X Dettatura di appunti Laboratorio di settore Stage

X Videoproiettore/LIM Biblioteca

Altro: n. 3 palestre, cortile

all’aperto sito all’interno

dell’Istituto

8

TIPOLOGIA DI VERICHE

TIPOLOGIA NUMERO

1°Quadrimestr

e

2°Quadrimestr

e

Analisi del testo X Test strutturato Interrogazioni lunghe

Saggio breve Risoluzione di problemi Interrogazioni brevi

Articolo di giornale X Prova pratica Simulazioni colloqui

Tema - relazione X Interrogazione 1 1 Prove scritte (questionari)

X Test a risposta aperta e

multipla Simulazione colloquio 2 2 Test (di varia tipologia)

X Test semistrutturato Altro: Test pratici psicomotori Prove di laboratorio

Altro : osservazioni

dirette e sistematiche

durante le lezioni

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per la valutazione saranno adottati i criteri stabiliti dal POF d’Istituto. La valutazione terrà conto di:

X Livello individuale di acquisizione di conoscenze X Impegno

X Livello individuale di acquisizione di abilità e competenze X Partecipazione

X Progressi compiuti rispetto al livello di partenza X Frequenza

X Interesse X Comportamento

Le eventuali giustificazioni dalle lezioni pratiche eccedenti quelle

concesse dall’insegnante, se non motivate da certificato medico,

incideranno negativamente sulla valutazione quadrimestrale e finale.

• La valutazione pratica è insufficiente quando si riscontrano difficoltà di apprendimento derivanti non da carenze motorie, ma

imputabili a negligenza, disattenzione, incostanza nella partecipazione, mancato rispetto delle regole della disciplina e del metodo di lavoro

proposto dall’insegnante.

• La valutazione degli alunni esonerati avverrà in base alle capacità di: osservazione, relazione, organizzazione delle attività

affrontate dalla classe, collaborazione con compagni e docente, anche tramite compiti di assistenza ed arbitraggio nelle discipline in

programma.

9

GRIGLIA DI VALUTAZIONE Si fa riferimento alle griglie approvate nei dipartimenti e allegate al P.O.F

Conoscenze Competenze Abilità Interesse

E

Rielabora in modo

frammentario gli schemi

motori di base e non sa

adeguare le risposte

motorie.Possiede

informazioni scarse e

lacunose non utilizza il

linguaggio specifico in

modo appropriato.

Non riesce a valutare ed

applicare le azioni motorie e

a compiere lavori di gruppo.

Anche nell’effettuare azioni

motorie semplici commette

gravi errori coordinativi.

Non sa riconoscere gli

elementi principali di un

argomento e mostra

competenze disciplinari

inadeguate.

E’ sprovvisto di abilità

motorie e non riesce a

comprendere regole.

E’ del tutto disinteressato e

la partecipazione è

inadeguata..

D

Si esprime in modo

improprio e memorizza in

maniera superficiale il

linguaggio tecnico sportivo.

Conosce parzialmente i

contenuti relativi agli

argomenti proposti che

argomenta senza una

adeguata padronanza dei

lessici specifici.

Non sa analizzare e valutare

l’azione eseguita ed il suo

esito. Anche guidato

commette qualche errore

nell’impostare il proprio

schema di azione. Mostra

competenze disciplinari

poco consolidate.

Progetta le sequenze

motorie in maniera parziale

ed imprecisa. Comprende in

modo frammentario regole e

tecniche.

Dimostra un interesse

parziale. Impegno e

partecipazione discontinui.

C

Comprende le richieste

essenziali e risponde con

gesti motori le cui modalità

esecutive sono

complessivamente corrette.

Conosce concetti ed

informazioni essenziali e

generali che esprime in

modo semplice e coerente

utilizzando un lessico

corretto anche se

minimamente articolato.

Sa valutare ed applicare in

modo sufficiente ed

autonomo e sequenze

motorie.Possiede

competenze disciplinari

sufficienti che estrinseca in

modo prevalentemente

mnemonico.

Coglie il significato di

regole e tecniche in maniera

sufficiente relazionandosi

nello spazio e nel tempo.

Opportunamente guidato

riesce a comporre gli

elementi principali di un

argomento e ad esprimere

valutazioni personali.

E’ sufficientemente

interessato. Impegno e

partecipazione

complessivamente costanti.

B

Riconosce e comprende le

richieste, sa spiegare le

modalità esecutive ed

elabora risposte adeguate e

personali in quasi tutte le

attività proposte

dimostrando una buona

adattabilità alle sequenze

motorie. Possiede buone

conoscenze che esprime

organizzando un discorso

organico che esprime con

linguaggio chiaro ed

appropriato.

Sa adattarsi a situazioni

motorie che cambiano,

assumendo più ruoli e

affrontando in maniera

corretta nuovi impegni.

Possiede competenze

disciplinari consolidate,

riconosce autonomamente

gli elementi costitutivi e

fondanti di un argomento

Sa gestire autonomamente

situazioni complesse e sa

comprendere e memorizzare

in maniera corretta regole e

tecniche. Possiede buone

capacità coordinative ed

espressive che utilizza per

ottenere valide prestazioni.

E’ in grado di effettuare

valutazioni personali

pertinenti mostrando

capacità di argomentazione

critica e di utilizzo delle

conoscenze in modo

coerente e coeso.

Ha un buon approccio con

la disciplina. Interesse e

partecipazione costanti.

A

Possiede ottime qualità

motorie che utilizza nelle

attività proposte in modo

completamente autonomo.

Elabora valide risposte

motorie che riesce a gestire

adeguandole a stimoli e

situazioni variate Conosce

in modo complete, analitico

ed approfondito gli

argomenti e utilizza con

padronanza i lessici

specifici

Applica in modo autonomo

e corretto le conoscenze

motorie acquisite, affronta

criticamente e con sicurezza

nuovi problemi ricercando

con creatività soluzioni

alternative. Possiede

competenze disciplinari

consolidate. Riconosce con

rapidità ed autonomia gli

elementi costitutivi e

fondanti di un argomento.

Conduce con padronanza sia

l’elaborazione concettuale

che l’esperienza motoria

progettando in modo

autonomo e rapido nuove

soluzioni tecnico-tattiche

Possiede capacità critica

riguardo ai saperi che

argomenta in modo

organico e con disinvoltura

effettuando efficaci

collegamneti

interdisciplinari.

Interesse e partecipazione

costanti, attivi e propositivi.

10

Livello VOTO

LIVELLO E Gravemente insufficiente = 3/4

LIVELLO D Lievemente insufficiente-Mediocre = 5

LIVELLO C Sufficiente = 6

LIVELLO B Discreto-Buono = 7/8

LIVELLO A Ottimo-Eccellente = 9/10

Reggio Calabria, 30 Ottobre 2013 IL DOCENTE

Anno Scolastico 2013/2014

Classe III sez. Q

Programmazione

di Storia

COMPETENZE CAPACITÀ /ABILITÀ

Riconoscere le peculiarità delle scienze storico-sociali. Collocare gli eventi nella giusta successione cronologica e nella dimensione geografica. Identificare gli elementi maggiormente significativi per confrontare periodi ed aree diversi. Comprendere e distinguere le diverse tipologie di fonte. Leggere e interpretare gli eventi per coglierne i nessi logico-causali e le conseguenti relazioni. Orientarsi sui concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi politici e giuridici, ai tipi di società. Acquisire consapevolezza di essere parte di un corpo sociale e istituzionale Partecipare agli organismi democratici della vita scolastica

Individuare i principali eventi che consentono di comprendere la realtà nazionale ed europea. Comprendere i principali sviluppi storici che hanno coinvolto il proprio territorio, anche dal punto di vista religioso e artistico. Conoscere le radici della cultura europea, in modo particolare in relazione alla comune radice latina. Individuare gli elementi di affinità/continuità o diversità/discontinuità fra civiltà diverse, al fine di rintracciare nel passato le radici del presente. Ricostruire l’evoluzione delle istituzioni giuridico-statali dalla Magna Charta all’età moderna..

CONTENUTI

I diversi aspetti della rinascita dell’XI secolo – I poteri universali – Comuni e monarchie – La Chiesa e i movimenti religiosi – Società ed economia nell’Europa del basso medioevo – La crisi dei poteri universali e l’avvento delle monarchie territoriali e delle signorie – Le scoperte geografiche e le loro conseguenze – La crisi dell’unità religiosa dell’Europa – La costruzione degli stati moderni e l’assolutismo – Le rivoluzioni inglesi. Cittadinanza e Costituzione

Lo stato: elementi e forme, poteri e strumenti - La Costituzione della Repubblica Italiana: i Principi fondamentali.

Situazione di partenza

La classe, composta da 27 allievi, proviene da un ambiente socio-culturale differenziato e stratificato, ma favorevole all’azione didattico-educativa, da famiglie attente alle esigenze culturali e formative dei propri figli e partecipi della vita della scuola sia nell’ambito degli organi collegiali, sia negli incontri periodici scuola-famiglia. Gli allievi, giunti quasi tutti alla frequenza del triennio con un positivo processo di formazione educativa, hanno iniziato ad affrontare lo studio della Storia con interesse e motivazione per i nuovi contenuti e per l’opportunità di riflessione critica. I prerequisiti cognitivi e comunicativi si sono però, dopo le prime verifiche, rivelati molto differenziati

per qualità e completezza, motivo per cui il gruppo classe si è disposto su tre fasce

qualitative di livello molto definite: una in possesso di un adeguato metodo di lavoro e buone competenze, un secondo gruppo intermedio il quale ha acquisito abilità e competenze solo parziali, infine un ristretto numero di allievi che manifesta maggiori difficoltà nella motivazione e nell’approccio costante e organico alle problematiche storiografiche, oltreché competenze disciplinari incerte.

Finalità formative ed obiettivi didattici perseguiti

L’azione didattivo-educativa del docente si orienterà al perseguimento della formazione culturale individuale e collettiva del gruppo al fine di renderlo più omogeneo, attivo e consapevole nel dialogo quotidiano. L’ipotesi di lavoro si articolerà pertanto intorno ad obiettivi definibili in termini di conoscenze, competenze e capacità:

Competenze di cittadinanza

• Accrescere la consapevolezza personale, l’autonomia di giudizio e il senso di responsabilità nelle scelte esistenziali.

• Comprendere la differenza fra dimensione fattuale e sfera valoriale.

• Fortificare lo spirito critico e la curiosità culturale

• Trasmettere i valori della tolleranza e del rispetto per le diversità.

• Acquisire consapevolezza dell’identità complessa della cultura mediterranea ed europea, contro ogni etnocentrismo.

Competenze disciplinari

• Acquisire un metodo di lavoro organico e razionale.

• Comprendere le problematiche più importanti della storia Medievale e Moderna.

• Conoscere il valore delle fonti e del ruolo dello storico.

• Essere consapevoli dell’importanza dello studio del passato per comprendere il presente.

• Comprendere il significato generale di un testo, dimostrando capacità di rielaborazione e di selezione coerente dei nuclei tematici.

• Saper utilizzare in modo appropriato la terminologia specifica ed operare collegamenti pluri e multidisciplinari.

Capacità/Abilità

• Saper produrre brevi testi argomentativi autonomi su tematiche storiche o riflessioni interpretative pertinenti e coerenti in base all’ analisi testuale.

• Capacità di cogliere continuità e differenze fra i vari periodi storici e le loro problematiche sistemiche

• Capacità di decodificare, comprendere, parafrasare il contenuto dei testi esaminati

• Capacità di utilizzare le fonti primarie e le fonti secondarie nella rielaborazione orale e nella produzione di elaborati scritti di contenuto storiografico.

• Capacità di esporre in modo chiaro e appropriato su problematiche di natura storica.

• Capacità di rapportarsi alle diverse posizioni interpretative della storiografia e di sapersi confrontare in modo razionale e critico con esse

Standard formativi minimi

• Conoscenza dei contenuti essenziali della disciplina.

• Comprensione delle linee globali di un documento storico, di un movimento storico ideale, sociale, e culturale.

• Riesposizione dei contenuti mediante linguaggio semplice ma appropriato.

• Accettabile livello di motivazione e di continuità nello studi.

Metodologia

L’insegnamento sarà strutturato in moduli articolati in unità didattiche, una delle quali, molto vasta, ad approccio pluridisciplinare sarà integrata nella macro-tematica di classe. L’insegnamento specifico della Storia sarà proposto ai ragazzi con metodo dialogico-interattivo tendendo al coinvolgimento attivo degli allievi nel processo di riflessione. Si cercherà soprattutto di “attualizzare “ sempre il percorso dei contenuti affrontati a partire dalle esigenze e dalle tematiche vicine alla condizione adolescenziale. Puntuali saranno i riferimenti potranno avere una ricaduta sugli insegnamenti dell’area umanistica e dell’area scientifica (ad es. I riferimenti alla storia della lingua, della letteratura e della scienza). La programmazione manterrà la sequenza evenemenziale dei contenuti, ma sarà sviluppata criticamente in base alla lettura dei testi e delle fonti storiografiche, con l’avvio dell’analisi diretta per mezzo di esercitazioni orali e scritte in una direttiva modulare mono-disciplinare e multi-disciplinare. Il dialogo critico sarà finalizzato al consolidamento delle facoltà e delle abilità analitico-sintetiche e logico-deduttive, così importanti per il corso di studi ad indirizzo scientifico.

Strumenti:

Lezione dialogico-interattiva; Dialogo guidato; Lavori individuali e di gruppo; Ricerca bibliografica; Apertura alla dimensione pluridisciplinare: Tutti i materiali in adozione, Dizionari e atlanti storici; Videocassette; DVD; Biblioteca del Liceo.

Valutazione e Verifica: Le verifiche saranno strutturate e semistrutturate. Il dialogo quotidiano costituirà il primo “ termometro” della continuità e del ritmo d’apprendimento, le interrogazioni orali saranno affiancate a prove scritte di verifica periodica sotto forma di questionario a risposta sintetica e/o analisi del testo. Per ciò che concerne la tematica pluridisciplinare si parteciperà alla stesura e alla proposizione della prova simulata della terza prova d’esame. La valutazione non sarà orientata solo all’accertamento dell’apprendimento “nozionale“ ma terrà nel dovuto conto i progressi nelle abilità linguistico-operative e comunicative. I tre indicatori principali dal punto di vista dell’apprezzamento dei livelli nel corso della verifica saranno articolati in termini di competenze, conoscenze e capacità (comunicativo- linguistiche, terminologico-disciplinari e in relazione ai contenuti oggetto di studio ).Per ciò che concerne la griglia di valutazione e l’attribuzione dei punteggi relativi alle prove orali si fa riferimento alla scheda allegata al verbale del Dipartimento di Filosofia e Storia, ispirato e coerente con i principi pedagogico-didattici, con i criteri generali e le indicazioni contenute nella griglia comune a tutte le prove orali del nostro liceo.

Reggio Calabria, 16/10/2013 Luciano Tripepi

Classe III sez. Q

Programma di Storia

U.D.A. 1: Dall’Autunno del Medioevo alla conquista dello spazio oceanico Periodo: ottobre-novembre Durata: h. 20. Obiettivi: 1. Conoscere gli eventi europei ed extraeuropei dal XIV al XV secolo; 2.Comprendere la relazione fra eventi storico-politici e trasformazioni culturali fra fine del Medioevo e inizio della modernità; 3. Essere in grado di interpretare in modo razionale ed argomentato fonti dirette e interpretazioni storiografiche. U.D. 0 - L’Europa e L’Italia dal IX al XII secolo; U.D. 1 - Il flagello della peste: dalla crisi demografica alla ripresa produttiva; U.D. 2 - La guerra dei Cento anni: la Francia verso la sovranità nazionale; U.D.3 - L’Europa politica fra Unità e frammentazione; U.D. 4 - Le scoperte geografiche: l’Atlantico e la crisi del Mediterraneo. T1. W. H. Mc Neill, La peste nella storia; T2. M. Villani, la peste nera; T3. J. Le Bel, I flagellanti; T4. Cronaca di Erfurt, La caccia all’ebreo; T5. J. Huizinga, L’autunno del medioevo; T6. G. Duby, Dio Chiama Giovanna a salvare la Francia; T7. F. Braudel, Civiltà e imperi nell’ età di Filippo II; T8. J. Heers, La stampa diffonde la notizia dell’impresa di Colombo; T9. C. Colombo, In difesa di se stesso: U.D.A. 2: Lo spazio imperiale e la fine della “ res publica “ cristiana Obiettivi: 1. Conoscere gli eventi europei ed extraeuropei dal XV al XVI secolo; 2.Comprendere la relazione fra eventi storico-politici e trasformazioni culturali all’inizio della modernità; 3. Essere in grado di interpretare in modo razionale ed argomentato fonti dirette ed interpretazioni storiografiche. U.D. 1- La rivoluzione monetaria del ‘500; U.D. 2 La violenza della conquista: l’altra faccia del “descubrimiento de America”; U.D.3 - Carlo V: l’unità impossibile e la crisi dell’ “ Unitas “ dei cristiani; U.D. 4 - Roma nuova Babilonia: la riforma protestante e la crisi della Chiesa . T1. F. Braudel, La rivoluzione dei prezzi; T2. Gli archivi de La casa de Contractacion di Siviglia; T3. B. de Las Casas, Il genocidio degli indios di Cuba; T4. J. Gines de Sepulveda, Non uomini ma homuncoli; T5. F.A. Yates, Carlo V e la Riforma; T6. M. Weber, L’etica protestante e lo spirito del capitalismo; T7. P. Sforza Pallavicino, A difesa della Chiesa di Roma.

U.D.A. 3: L’età di Filippo II ed Elisabetta I: l’equilibrio impossibile fra mare e terra. Obiettivi:1. Conoscere gli eventi europei ed extraeuropei dal XVI al XVII secolo;2. Comprendere la relazione fra eventi storico-politici e trasformazioni culturali

all’inizio della modernità; 3. Essere in grado di interpretare in modo razionale ed argomentato fonti dirette ed interpretazioni storiografiche. U.D. 1 - “El Rey Catolico”: la Spagna di Felipe II; U.D. 2 - Il Concilio di Trento e la Riforma cattolica; U.D.3- L’Inghilterra di Elisabetta I: il corpo del Sovrano, il Regno; U.D. 4 – Le guerre di religione in Francia. T1. G. Parker, La Spagna nel Cinquecento; T2. P. Sarpi, Il concilio di Trento; T3. F.A. Yates, Astrea; T4. E. Le Roy Ladurie, Alle origini delle guerre di religione ; T5. G. Naudé, La strage della notte di San Bartolomeo. U.D.A.4 - Il Seicento: Crisi della rappresentanza e nuove forme della sovranità statale Obiettivi:1. Conoscere gli eventi europei ed extraeuropei dal XVII al XVIII secolo; 2.Comprendere la relazione fra eventi storico-politici e trasformazioni culturali della modernità; 3. Essere in grado di interpretare in modo razionale ed argomentato fonti dirette ed interpretazioni storiografiche. U.D. I - La crisi del Seicento; U.D. 2 - La guerra dei Trent’anni ( le cause e le principali fasi ); U.D. 3 - La Francia di Richelieu e Mazarino; U.D. 4 - La Rivoluzione inglese: crisi del Leviatano e guerra civile. T1. G.Galasso, Governo spagnolo e baronaggio nell’Italia meridionale; T2. G. Pagès, La Germania alla vigilia della guerra dei Trent’anni; T3. J. H. Elliot, I progetti assolutistici di Richelieu e Olivares; T4. L. Stone, Le cause della Rivoluzione inglese; T5. Parlamento inglese, La grande rimostranza; T6. Corte di giustizia inglese, Il processo a Carlo I Stuart. U.D.A. 5 Cittadinanza e Costituzione Obiettivi:1. Conoscere gli articoli fondamentali della Costituzione della Repubblica e i suoi principi etici e storico-politici; 2. Saper interpretare una norma generale e definirne la sua importanza in relazione alle regole della democrazia politica, sociale ed economica; 3. Conoscere il quadro storico della sua redazione ed approvazione; 4. Comprendere lo spirito unitario della costituzione in relazione alle problematiche conflittuali del presente fra il nord e il sud d’Italia. U.D. 1 - Le regole della democrazia: democrazia degli antichi e dei moderni; U.D. 2 –Lo “Statuto albertino” importanza e limiti di una carta nella storia italiana dal 1848 alla Repubblica; U.D. 2 - La Costituzione italiana: diritti fondamentali e istituzioni dello Stato; U.D. 3 - Storia dell’Assemblea Costituente; U.D. 4 – Noi e la Costituzione: la legge fondamentale e i problemi del Sud. Reggio Calabria, 21/10/2013 Luciano Tripepi