Post on 05-Dec-2014
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Ticonzero news
I commenti posi-
tivi dei clienti
consentono di
dimostrare i suc-
cessi raggiunti e
di porre in risalto
Sommario
Scienza&Società
Flavia Zucco, Sulla sperimentazione animale Mario Agostinelli, Note sul rapporto IPCC sul
riscaldamento globale
EPS—EconomiaPoliticaSocietà
Danilo Breschi, Quel lucreziano di Niccolò Ma-
chiavelli Fiorenzo Rossi, Vajont, 1963-2013
Recensioni e critica
Giovanna Corchia, Maria R. Valentini, Mimose a
dicembre
PierLuigi Albini, Giovanni Vittorio Pallottino, La
fisica della sobrietà / Giacomo Leopardi e Marghe-
rita Hack, Storia dell’astronomia dalle origini ai
giorni nostri / Mario Costa, Ontologia dei media /
Salvatore Aglioti e Giovanni Berlucchi, Neurofobia
Quinta pagina: le segnalazioni (e i racconti e gli
ebook)
Roars
Federico Caffè
La furia dei cervelli
Prevenzione della corruzione
Graffiti animati di Banksy
[per i testi, vedi più avanti]
I dipinti delle altre pagine:
Composizioni di Silvia Liliana Palori Ruiz
Notiziario aperiodico degli articoli pubblicati n. 36 d in. 37 gennaio 2014
Le rubriche aperiodiche nel sito Ticonzero
M. Agostinelli Energenze
L. Agostini Note critiche
P. L. Albini Labirinti di lettura
P.L. Albini Recensioni di saggi
Autori Vari EconomiaPoliticaSocietà
Autori Vari Frodi&Favole
Autori Vari Articoli di Scienza&Società
Autori Vari R/C recensioni e critica
A. Bailetti A proposito di film
C. E. Bugatti 900t’Arte
G. Camarda Cronache di politica economica
A. Castronuovo Meccanica della fantasia
O. Cilona Democrazia&Impresa
G. Corchia Cultura&Società
E. D’Alessio Altrove e Dintorni
A. De Marco Bioculture
G. Grütter Disegno e Immagine
M. Maggi Tecnorischio&Ambiente
P. Manzelli Scienza e Arte
L. Michelini Civitas
R. Nobili Filosofia scientifica
P. Pallottino Figure
P. Pignalosa Spettri musicali
F. Rufo Biopolitiche
R. Vacca Fuori dal coro
F. Zucco Bioetica: Donne & Scienza
Nuova versione
Energenze di Mario Agostinelli
12. Note sul rapporto dell’IPCC sul riscaldamento
globale
Lo scorso 27 settembre è stato rilasciato a
Stoccolma il quinto rapporto dell’IPCC
(Intergovernmental Panel on Climate Change) per
la valutazione del riscaldamento globale. È possibile
ora, alla luce di un documento scientifico con un
consenso senza precedenti, riflettere sulla distanza
tra l’allarme lanciato e il comportamento dei leader
mondiali, che nei consessi successivi a Varsavia e a
Bali non hanno per l’ennesima volta corrisposto alla
responsabilità cui sono chiamati. D’altra parte, pre-
vale ancora la competizione nell’arena del mercato
globale rispetto alla cooperazione per il salvataggio
del pianeta e continua ad affiorare il pensiero preva-
lente di questa fase storica, che si affida ad una pre-
sunta “razionalità economica” per affrontare i pro-
blemi sociali, politici e ambientali.
I contenuti del rapporto
Partiamo dai contenuti inoppugnabili del rap-
porto.
Non ci sono più margini di incertezza riguardo alla
responsabilità dell’uomo sul riscaldamento globale.
Anzi, ulteriori emissioni di gas ad effetto serra cau-
seranno un ulteriore riscaldamento e cambiamenti in
tutte le componenti del sistema climatico.
Le proiezioni climatiche mostrano che entro la fine
di questo secolo la temperatura globale superficiale
del nostro pianeta probabilmente raggiungerà 1.5 °
C oltre il livello del periodo 1850 - 1900. Senza se-
rie iniziative mirate alla mitigazione e alla riduzio-
ne delle emissioni globali di gas serra, l’incremento
della temperatura media globale rispetto al livello
preindustriale potrebbe superare i 2 °C e arrivare
anche oltre i 5 °C. [continua]
Bioetica: Donne&Scienza di Flavia Zucco
25. Sulla sperimentazione animale
I tempi che stiamo vivendo non aiutano certo a
migliorare il livello del confronto in atto sulla speri-
mentazione animale.
Qualunque argomento è oggetto di discussione, anzi
polemica (Πόλεμος/pólemos = guerra), che colloca
sul piano del confronto aggressivo e semplificato i
vari interlocutori/nemici.
La ragione è semplice: questo tipo di confronto eso-
nera dall’approfondimento delle argomentazioni,
dalla comprensione dei concetti in gioco, dal rispet-
to di logica, coerenza e saperi acclarati: in poche
parole ci si de-responsabilizza nell’anonimità della
battaglia, dove alla fine si spera di potersi contare
tra i vincitori.
Vorrei fare un timido tentativo di ragionamento sul
tema proposto, raccontando quanto vissuto nella mia
esperienza lavorativa. Sono infatti una tossicologa
che ha usato come modello sperimentale la coltura
di cellule animali e umane per le sue ricerche e ha
coordinato un progetto europeo sul tema della speri-
mentazione animale: “Alternative methods in ani-
mal experimentation: evaluating scientific, ethical
and social issues in the 3Rs context”.
(ANIM.AL.SEE)
Quando, negli anni 80, sono passata dalla ricerca di
base (differenziamento in vitro del sistema nervoso)
alla ricerca applicata (tossicologia e farmacologia)
ho scoperto, con mia grande sorpresa, che in que-
st’ultimo settore, il modello sperimentale […]
EPS—EconomiaPoliticaSocietà
55. Vajont, 1963-2013, di Fiorenzo Rossi
Il disastro
La sera del 9 ottobre 1963, alle 22.39, una frana di
260 milioni di metri cubi si staccò dal monte Toc e
precipitò nel lago artificiale che si era formato con
la costruzione di una diga sul torrente Vajont, af-
fluente del Piave, per la produzione di energia elet-
trica. L’onda provocata dalla frana si riversò sul
fianco opposto, travolgendo le case più in basso del
comune friulano di Erto e Casso, e verso valle, su-
perando la diga e spandendosi nella valle del Piave,
in provincia di Belluno. Il mattino seguente una
spianata di fango e macerie apparve ai soccorritori
dove c’erano gli abitati di Castellavazzo e Longa-
rone. Per spiegare la catastrofe, Dino Buzzati scris-
se nel Corriere della Sera (11 ottobre 1963): “Un
sasso è caduto in un bicchiere colmo d’acqua e
l’acqua è traboccata sulla tovaglia. Tutto qui. Solo
che il bicchiere era alto centinaia di metri e il sasso
grande come una montagna e di sotto, sulla tova-
glia, stavano migliaia di creature umane che non
potevano difendersi.” I morti accertati furono
1.910, dei quali 1.456 residenti a Longarone, 112 a
Castellavazzo, 158 a Erto e Casso, e 184 residenti
altrove, tra cui 54 dipendenti della SADE, costrut-
trice e proprietaria dell’impianto idroelettrico. In
occasione del 50° anniversario, qualche mese fa,
[…] [continua]
EPS—EconomiaPoliticaSocietà
54. Quel lucreziano di Niccolò Machiavelli
di Danilo Breschi
Niccolò Machiavelli, grande debitore di Lucrezio,
al pari di tanta parte della cultura fiorentina umani-
stico-rinascimentale. È stato tradotto in Italia, per i
tipi della Carocci, il più recente libro di Alison
Brown sull’influenza, ampia, profonda e cruciale,
di Lucrezio (Fortuna e libertà nella Firenze del
Rinascimento, con postfazione di Mario De Caro),
e, tramite il suo poema De rerum natura, delle idee
epicuree sulla cultura fiorentina fra Trecento e
Quattrocento, e dunque sulla fioritura del Rinasci-
mento. Il titolo originale è infatti: The Return of
Lucretius to Renaissance Florence. La traduzione
italiana risponde ovviamente alla necessità di ren-
dere (relativamente) meno “di nicchia”, meno riser-
vato ai soli addetti ai lavori, questo meticoloso la-
voro filologico e di “sfruttare” il perenne interesse,
non solo presso il pubblico italiano, che suscita il
nome di Machiavelli, raddoppiato quest’anno dalla
ricorrenza dei cinquecento anni dalla stesura del
celeberrimo Principe (o, almeno, di gran parte di
esso, stante l’altrettanto celebre lettera a Francesco
Vettori datata 10 dicembre 1513). D’altro canto,
l’influenza lucreziana sul pensiero di Machiavelli è
considerevole, e ne determina quelle caratteristiche
che ne hanno fatto un momento di cesura fonda-
mentale nella storia della riflessione politica occi-
dentale.
Di fatto, Machiavelli inaugura la modernità
politica, magari ben oltre le sue originarie intenzio-
ni e senz’altro avvalendosi di figure e concetti tutti
immersi nel medio evo […] [continua]
Cultura&Società dI Giovanna Corchia
70. Mimose a dicembre, di Maria Rosaria Valentini
Possono tre fette di cozonac aiutarci ad affrontare un viaggio verso non si sa cosa, sostenuti solo dalla
speranza di un cambiamento? Lasciarsi alle spalle, ad appena vent’anni, il proprio paese di capre, pecore,
galline, piscio e sterco, la propria madre che si rigira nel letto senza neppure la forza di accompagnarti alla
porta? Come trovare il coraggio per raccogliere poche misere cose e tre fette di cozonac in una latta un po’
arrugginita?
“Faceva ancora freddo in Romania” e Roma, Roma Prenestina, la sua destinazione, per Adriana - è il no-
me della ragazza - è un cammino verso la speranza in una giravolta del futuro: Maria, l’amica, che è ma-
dre, sorella maggiore, guida, le aveva scritto, quando era ancora a Roma: “Qui si mangia tutti i giorni, al-
meno tre volte al giorno. Devi venire anche tu, Adriana”. “Qui la gente si veste di seta”. “È bella Roma”.
[continua]
Recensioni di saggi di PierLuigi Albini
159. Giovanni Vittorio Pallottino, La fisica della sobrietà
160.Giacomo Leopardi e Margherita Hack, Storia dell’a-
stronomia dalle origini ai giorni nostri
161. Mario Costa, Ontologia dei media
162. Salvatore Aglioti e Giovanni Berlucchi, Neurofobia
Segnalazioni
Le News di Ticonzero sono anche visibili su
Roars
Su Roars review
Ricerca italiana tra le più citate. Ma fanno notizia solo le classifiche negative,
di Francesco Sylos Labini
La performance della ricerca scientifica italiana,
di Giuseppe Lipari
Federico Caffé
Prossimo incontro , l’8 febbraio 2014, alle ore 10,30, presso la Facoltà di
Economia della Sapienza, a Roma
Per segnalare la partecipazione e per call for paper
La furia dei cervelli
Manifestazione
500 No alla precarietà di Stato
Quattrogatti.info
La trasparenza amministrativa per prevenire la corruzione pubblica
Slides per saperne di più
Wired I nuovi graffiti di Banksy prendono vita con le gif
Palomar Asilomar, il blog collegato
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