Linee di sviluppo della semiotica europea - Sapienza 2017_18_1.pdf · LO STRUTTURALISMO...

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LINEE DI SVILUPPO DELLA

SEMIOTICA EUROPEAProf. S. Gensini (2017-2018)

Dispensa n. 1

FERDINAND DE SAUSSURE (1916, 1922)

COME APRIPISTA

IMPLICAZIONI EPISTEMOLOGICHE

DELLA LEZIONE DI SAUSSURE

CATEGORIE

SAUSSURIANE CON

VALENZA SEMIOTICA

Significante / significato / segno

Langage/ Langue / parole

Arbitrarietà / linearità (del segno)

Lingua come sistema (di valori)

Sincronia / diacronia / pancronia

Tempo / massa parlante

IL COEVO MOVIMENTO DEL

FORMALISMO RUSSO (1914-15)

Opojaz di San Pietroburgo (Società

per lo studio del linguaggio

poetico)

Circolo linguistico di Mosca

IL PRINCIPIO DI IMMANENZA DELL’OPERA

LETTERARIA CONTRO LO PSICOLOGISMO

Viktor Sklovskij (1893-1984)

Roman Jakobson (1896-1982)

Vladimir Propp (1895-1970)

Jurij Tynjanov (1894-1943)

Boris Ejchenbaum (1886-1959)

…..

IL TESTO (LETTERARIO) È UN SISTEMA

DINAMICO CHE FUNZIONA IN BASE AI SUOI

PRINCÌPI INTERNI

“GLI OGGETTI PERCEPITI DIVERSE VOLTE COMINCIANO A ESSERE PERCEPITI PER

‘RICONOSCIMENTO’: L’OGGETTO SI TROVA DINANZI A NOI, NOI LO SAPPIAMO MA NON

LO VEDIAMO…”.

“SCOPO DELL’ARTE È DI TRASMETTERE L’IMPRESSIONE DELL’OGGETTO COME ‘VISIONE’ E

NON COME ‘RICONOSCIMENTO’: PROCEDIMENTO DELL’ARTE È IL PROCEDIMENTO DELLO

STRANIAMENTO DEGLI OGGETTI E IL PROCEDIMENTO DELLA FORMA OSCURA CHE

AUMENTA LA DIFFICOLTÀ E LA DURATA DELLA PERCEZIONE, DAL MOMENTO CHE IL

PROCESSO PERCETTIVO, NELL’ARTE, È FINE A SE STESSO E DEV’ESSERE PROLUNGATO;

L’ARTE È UNA MANIERA DI ‘SENTIRE’ IL DIVENIRE DELL’OGGETTO, MENTRE IL ‘GIÀ

COMPIUTO’ NON HA IMPORTANZA NELL’ARTE”.

Da Viktor Šklovskij, L’arte come

procedimento, 1929

LE PRIME GRANDI SCUOLE DI

LINGUISTICA

LA SCUOLA DI GINEVRA

Accanto a (e dopo) Saussure (m. 1913):

Charles Bally (1865-1947)

Albert Sechehaye (1870-1946)

E A PARIGI …

Antoine Meillet (1866-1936)

Émile Benveniste (1902-1976)

André Martinet (1908-1999)

LA SCUOLA DI PRAGA: POETICA,

LINGUISTICA, SEMIOTICA

Doppia eredità: da una parte

Saussure, dall’altra il formalismo

russo

Ne deriva una teoria funzionale del

linguaggio verbale ma anche una

teoria generale dei sistemi di segni

Ricordare: Tesi del ‘29

DUE PROTAGONISTI: N. TRUBETZKOY E

J. MUKAŘOVSKIJ

A questo libro

(1939) si deve la

formalizzazione del

concetto di

fonema

SCUOLA DI COPENHAGEN (1931-)

Due équipes di ricerca:

a) Studi fonologici

b) Studi grammaticali

La ricerca dei danesi si concreta nella cosiddetta «glossematica»

< glossema, «unità linguistica» biplanare

Louis T. Hjelmslev

1889-1965

Hjelmslev. Fondamenti di una teoria del

linguaggio (1943, tr. ingl. 1953)

Id., H. J. Uldall, Outline of glossematics : a study

in the methodology of the humanities with special

reference to linguistics, 1957

HJELMSLEV: IL SEGNO LINGUISTICO

CON (MA OLTRE) SAUSSURE

Saussure metteva in gioco due

dimensioni: la sostanza

prelinguistica (le linee ondulate

orizzontali) e la forma (i tratti

verticali) che la segmentano in

maniera arbitraria

HJELMSLEV INTRODUCE UNA TERZA

DIMENSIONE

Forma = struttura la massa amorfa

in modo arbitrario

Sostanza = è la materia modellata

così e così dalla forma

Materia (PURPORT) = come la sabbia sulla quale si applicano

forme diverse

HJELMSLEV: LA RADICALE

ARBITRARIETÀ DEL SIGNIFICATO

Uno stesso campo dell’esperienza

umana viene diversamente

lessicalizzato in lingue differenti.

LO STRUTTURALISMO

NORDAMERICANO

Dall’antropologia Edward Sapir (1884-1939) allievo

dell’antropologo Boas e studioso delle lingue amerindiane; suo libro di riferimento, Language (1921)

Suo allievo fu Benjamin Lee Whorf(1897-1941)

Cosiddetta Ipotesi Sapir-Whorf

Dal comportamentismo Leonard Bloomfield (1987-1949)

Suo libro di riferimento: Language(1933)

Approccio behaviorista; inaccessibilità del significato in quanto fattore interno, non osservabile.

LINGUAGGIO>REALTÀ

Da Whorf, Language, thought and reality, 1936

LINGUE DIVERSE

RACCONTANO IN

MODO DIVERSO

Whorf:

E IN ITALIA? L’EREDITÀ DI B. CROCE

(1866-1952)

Estetica come scienza dell’e-

spressione e linguistica

generale (1902).

Identificando linguaggio e arte,

proclama la assoluta individua-

lità dell’intuizione/espressione.

La categorie della linguistica

(lingua, nome, verbo, frase ecc.

non hanno senso teorico)

CROCE: SULLA FILOSOFIA DEL

LINGUAGGIO (1941)

Prime linee di demarcazione dalla teoria crociana:

Recensione a Saussure di Benvenuto Terracini (1919)

Interventi di Giacomo Devoto e Bruno Migliorini su «La cultura» (tardi anni Venti)

Antonino Pagliaro, Sommario di linguistica arioeuropea (1930)

Antonino Pagliaro, «Il linguaggio» in Teoria dei valori politici (1940)

Giovanni Nencioni, Idealismo e realismo

nella scienza del linguaggio (1946)

Antonino Pagliaro (m. 1972), caposcuola

della «Scuola linguistica romana»