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Facolt di Giurisprudenza
Cattedra di Diritto Privato Comparato
IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON GLI US GAAP
Relatore:Chiar.mo Prof. Antonio Nuzzo Candidato: Giorgio Frasca
matr. 068753
Correlatore: Chiar.ma Prof.ssa Barbara De Donno
ANNO ACCADEMICO 2007/2008
2
INDICE
Introduzione....p.2
I Capitolo
Quadro generale del sistema contabile UE
1 I principi IAS/IFRS.....p.7
1.1 Ragioni che ne hanno ispirato lintroduzione nel sistema comunitario...p.7
1.2 I Regolamenti n.1606 del 19 Luglio 2002 e n.1725 del 29 Settembre
2003: i processi di enforcement e di endorsementp.11 1.2.1 L enforcement.p.12 1.2.2 L endorsementp.15 1.2.3 Il Regolamento 1725/2003.p.18
1.3 La First Time Application.p.28 1.4 Lapproccio italiano: la Legge Comunitaria 2003 e il D.Lgs.
38/2005.p.30
1.5 Disposizioni di coordinamento tra il sistema nazionale e gli IAS/IFRS..p.36
2 Le direttive contabili.p.41
2.1 La funzione delle direttive dopo lintroduzione degli IAS/IFRS..p.41
2.2 La direttiva 65/2001 e suo recepimento in Italia..p.43
3
2.3 La direttiva 51/2003 e suo recepimento in Italia..p.48 2.4 La direttiva 38/2003.p.55
II Capitolo
Raffronto tra i principi contabili internazionali e il
sistema contabile italiano
1 I soggetti tutelati.p.57 2 I principi generali di redazione...p.60
2.1 Gli assunti fondamentali.p.63 2.2 Le caratteristiche qualitative...p.65
3 Gli schemi di bilancio...p.77 3.1 Lo stato patrimoniale..p.78
3.1.1 La struttura dello stato patrimoniale.p.81
3.2 Il conto economico.p.88 3.2.1 La struttura del conto economico.p.91
3.3 Il rendiconto finanziario.p.97 3.4 Il prospetto delle variazioni delle poste del netto...p.100 3.5 Le note a bilanciop.102 4 Il fair value e il criterio del costo storico.....p.107
4
III Capitolo
Gli US GAAP e le principali differenze rispetto ai
principi contabili internazionali.
1 Aspetti generali: levoluzione del sistema contabile nordamericano e le fonti dei principi contabili US GAAP...p.116
2 Il processo di convergenza degli IAS/IFRS con gli US
GAAP....p.122 3 Finalit e destinatari del bilancio secondo i GAAP
statunitensi....p.126 4 I postulati di bilancio.p.128 5 Gli schemi di bilancio...p.130
5.1 Lo stato patrimoniale..p.130 5.2 Il conto economico.p.133
5.3 La contabilizzazione dei ricavi e dei costi.p.136
5.4 Il prospetto di Comprehensive income..p.138
5.5 Il rendiconto finanziariop.141 5.6 Il prospetto delle variazioni di patrimonio netto...p.143
6 Cambiamento dei principi contabili, correzione di errori e
cambiamenti delle stime contabilip.144 7 Il trattamento contabile delle Aggregazioni aziendali.p.147
Conclusionip.157
5
6
Introduzione
Il bilancio desercizio uno strumento tecnico-contabile in grado di
fornire, con cadenza periodica, una rappresentazione sintetica della situazione
patrimoniale e finanziaria e del risultato economico di unimpresa.
In Europa, il fenomeno della contabilit dimpresa ha preso vita intorno
alla met del 1800, allorquando i legislatori hanno iniziato a regolamentare gli
aspetti attinenti alla procedura di adozione del bilancio. In seguito ha poi preso
avvio anche lo studio delle tecniche ragionieristiche e contabili, sfociate agli inizi
del 900 nella nascita di un vero e proprio ramo della scienza economica,
denominata economia aziendale.1
Da questo momento in poi lattenzione si spostata sulla formulazione di
norme specifiche in tema di struttura e valutazione del bilancio, al fine di limitare
lassoluta discrezionalit di cui godevano gli amministratori nella scelta delle
regole da adottare nella redazione del bilancio. Si era infatti riconosciuto che ogni
valutazione di un bene o di unattivit cambia in relazione allo scopo che, di volta
in volta, il redattore si prefigge di raggiungere con la valutazione2: da ci
lesigenza di non lasciare alla libera discrezionalit degli amministratori una scelta
dallevidente rilevanza e impatto pratico.
Dunque, dagli anni venti gli Stati europei si sono adoperati per
lemanazione di regole tecnico-contabili vincolanti per i redattori dei bilanci. A tal
proposito si sono delineate due forme di normazione: nei Paesi di civil law (quali 1 G. ZAPPA, Tendenze nuove negli studi di ragioneria, Milano, 1927, 11; A. CECCHERELLI, La tecnica del bilancio con speciale riguardo alle aziende bancarie, Milano, 1921, 4. 2 M. PANTALEONI, Alcune osservazioni sulle attribuzioni di valori in assenza di formazione di prezzi di mercato, in Giornale degli economisti 1904, 205.
7
Italia e Germania) la disciplina contabile stata emanata dal legislatore ordinario;
invece negli Stati riconducibili alla corrente di common law (Regno Unito in
particolare), sono state istituite apposite autorit indipendenti3 con lo specifico
compito di vigilare e regolamentare lattivit delle societ quotate, con particolare
riferimento ai cosiddetti obblighi di disclosure .4
Negli USA, la redazione di regole contabili ha invece avuto inizio negli
anni trenta quando, a seguito del crollo della Borsa di New York del 1929, stata
istituita la SEC (Securities Exchange Commission). Tale organismo, vista
limportanza di unadeguata informativa di bilancio ai fini della prevenzione dei
dissesti finanziari, ha emanato un insieme di regole contabili per la redazione dei
bilanci dimpresa, successivamente denominati US GAAP (Generally Accepted
Accounting Principles). Tuttavia, sin dalle origini la SEC non ha mai svolto
direttamente il compito di individuare e redigere i suddetti principi, esercitando
invece i poteri di porre il veto finale sulla loro approvazione e quello di
modificarne il contenuto. La predisposizione di tali regole contabili stata invece
originariamente affidata al CAP (Committee on Accounting Procedure), che nel
1959 stato sostituito dallAPB (Accounting Principles Board) mentre dal 1973 e
3 In particolare stato istituito il Financial Reporting Council, al cui interno agisce, con funzioni di standard setter (ossia col compito di emanare le regole contabili), lAccounting Standard Board (ASB). Oltre allattivit di tali organismi indipendenti, occorre sottolineare anche il fatto che parte della disciplina contabile inglese soprattutto quella emanata in attuazione delle direttive CEE contenuta allinterno del Companies Act del 1985, il quale un atto legislativo. 4 Per obblighi di disclosure si fa riferimento allinsieme dei doveri informativi imposti a tutela degli investitori. In particolare, il nocciolo della disciplina incentrato sullinformativa patrimoniale ed economico-finanziaria da rendere in bilancio, la quale si basa essenzialmente sui principi di trasparenza e correttezza. Altri obblighi di discosure sono poi quelli relativi alle informazioni in merito a singole operazioni (fusioni, scissioni, aumenti di capitale, ristrutturazioni aziendale, mutamento del gruppo di controllo), che sono ritenute rilevanti per il mercato finanziario, ossia influenti per le decisioni economiche degli attuali e/o potenziali investitori della societ.
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ancora ad oggi opera il FASB (Financial Accounting Standards Board), un
organismo di natura privatistica, formalmente riconosciuto dalla SEC.5
Successivamente, negli anni settanta, sorta lulteriore esigenza di
promuovere larmonizzazione dei principi contabili a livello internazionale; sicch
su iniziativa dellIFAC (International Federation of Accountants)6, stato istituito
un ente di carattere non istituzionale, cui si attribuito il compito di emanare un
insieme di principi contabili condivisibili a livello internazionale: lInternational
Accounting Standards Commission (IASC). Nel 2001 tale organismo stato
ridenominato IASB (International Accounting Standards Board) ed confluito
allinterno della IASC Foundation, unorganizzazione indipendente costituita
nello Stato del Delaware sotto le vesti di una no-profit corporation.7
Lo IASC (ora IASB), nonostante accogliesse i rappresentanti di tutti i
principali sistemi contabili a livello internazionale, ha agito da sempre sotto la
predominante influenza inglese ed americana, al punto che la quasi totalit dei
principi contabili emanati fino al 1989 era in perfetta sintonia con gli U.S. GAAP
e gli U.K. SSAP.8.
Tali principi, denominati dapprima IAS (International Accounting
Standards), poi dal 2001 IFRS (International Financial Reporting Standards), 5 B. CAMPEDELLI, Ragioneria internazionale, Torino, 1994, 291; M. VENUTI, Il bilancio desercizio fino agli IFRS finalit, principi e deroghe, Milano, 2006, 354. 6 LIFAC un organizzazione contabile internazionale, costituita dalle organizzazioni contabili nazionali di Australia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Messico, Paesi Bassi, USA e Regno Unito. 7 Tuttavia vi chi ritiene che liniziativa in verit sia partita da