Lab Costr Lezione Sap2000 00 SAP 2000 TUTORIAL

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SAP 2000 TUTORIAL

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Modellazione con SAP2000

Prof Fabrizio MollaioliProf. Fabrizio MollaioliDipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica

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Inserisco i materiali: Define -- Materials

• Inserisco le sezioni: Define -- Section Properties

Inserisco i modelli di carico: Define – Define Load Patterns

Inserisco i casi di carico: Define -- Load CasesInserisco i casi di carico: Define Load Cases

Inserisco le combinazioni di carico: Define -- Load Combination

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Assegnare un PIANO RIGIDOAssegnare un PIANO RIGIDO.

Negli edifici i solai svolgono un ruolo fondamentale durante l’evento sismico. Ad essi è affidato il compito di ridistribuire le forze di inerzia indotte dal sisma sugli

l ti ti li di i h li l ti i t ti ll b i lelementi verticali e di assicurare che gli elementi resistenti collaborino nel sopportare l’azione orizzontale. Per fare questo un solaio deve avere resistenza e rigidezza.

Una sufficiente rigidezza nel piano dei solai, tale da permettere loro di comportarsi da diaframmi rigidi, è generalmente auspicabile in quanto permette di distribuire le forze orizzontali proporzionalmente alle rigidezze degli elementi verticali e quindi utilizzare ipotesi semplificative per la modellazione.

L’infinita rigidezza rende lecito considerare masse e momenti di inerzia di ciascuno orizzontamento concentrati nel centro di massa riducendo i gradi diciascuno orizzontamento concentrati nel centro di massa riducendo i gradi di libertà nel piano a 3 (due traslazioni orizzontali ed una rotazione attorno all’asse verticale.)

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• Assegnare un PIANO RIGIDO. Selezioniamo tutti punti del piano che deve essere considerato rigido…..

• Ora dobbiamo definire il CENTRO DI MASSA, a cui assegneremo la massa dell’impalcato e le forze orizzontali dell’analisi statica lineare.

In sostanza devo definire manualmente un nodo che rappresenti il centro di massa dell’impalcato e vincolarlo nel diaframma rigido insieme a tutti i nodi di piano!

Per definire un nodo:

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Modelli 3D

modellazione dell’impalcatomodellazione dell impalcato

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• Assegnare un PIANO RIGIDO.

Negli edifici i solai svolgono un ruolo fondamentale durante l’evento sismico. Ad essi è ffid t il it di idi t ib i l f di i i i d tt d l i li l tiè affidato il compito di ridistribuire le forze di inerzia indotte dal sisma sugli elementi verticali e di assicurare che gli elementi resistenti collaborino nel sopportare l’azione orizzontale. Per fare questo un solaio deve avere resistenza e rigidezza.

Una sufficiente rigidezza nel piano dei solai, tale da permettere loro di comportarsi da diaframmi rigidi, è generalmente auspicabile in quanto permette di distribuire le forze orizzontali proporzionalmente alle rigidezze degli elementi verticali e quindi utilizzare ipotesi semplificative per la modellazione.

L’infinita rigidezza rende lecito considerare masse e momenti di inerzia di ciascuno orizzontamento concentrati nel centro di massa riducendo i gradi di libertà nel pianoorizzontamento concentrati nel centro di massa riducendo i gradi di libertà nel piano a 3 (due traslazioni orizzontali ed una rotazione attorno all’asse verticale.)

Ipotesi di impalcato infinitamente rigido → condizione di vincolo interno

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Effetto del collegamento tra i vari piani

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Intersezioni elementi (nodi)

Inserimento di bracci rigidi per simulare l’intersezione tra gli elementi.Gli effetti sono trascurabili nel caso delle strutture intelaiate.Effetti non trascurabili nel caso delle strutture a pareti (lunghezza delEffetti non trascurabili nel caso delle strutture a pareti (lunghezza deltratto rigido confrontabile con quella delle travi).

Modellazione con elementi FRAMES:In questo caso lo scopo fondamentale dell’analisi consiste nella valutazione del comportamento globale dellacomportamento globale dellastruttura con pareti di controvento:- deformabilità laterale: spostamenti di piano ed in sommità;- sollecitazione negli elementi: percentuale di forza sismica assorbita dai settisollecitazione negli elementi: percentuale di forza sismica assorbita dai setti.

NODO TRAVE – PARETE non più trascurabile!

MODELLAZIONE TRAMITE ELEMENTI FRAMESInnesto di travi ortogonali ai settiInnesto di travi ortogonali ai setti

MODELLAZIONE TRAMITE ELEMENTI FRAMESInnesto di travi ortogonali ai settiInnesto di travi ortogonali ai setti

MODELLAZIONE TRAMITE ELEMENTI FRAMESInnesto di travi ortogonali ai setti

NOTA:In genere la lunghezza dei tratti rigidi puòessere assunta pari ai tratti direttamenteessere assunta pari ai tratti direttamenteinteressati dal pannello di intersezione, oleggermente minore per tenere conto delladeformabilità del pannello stesso.pIn particolare, nelle connessioni trave-parete, si suggerisce di ridurre lalunghezza del braccio libero di una gquantità pari alla semialtezza della trave (D. Michael, 1967)

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