La gestione di un sito: pensare da editore web Mr Pol – La Comunicazione Politica On-Line.

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La gestione di un sito:pensare da editore web

Mr Pol – La Comunicazione Politica On-Line

1 - Scegliere il target

2 - Il problema Google3 - Creare una buona

interfaccia4 - Che linguaggio usare

5 - Gestire la partecipazione

OBBIETTIVI DELLA LEZIONE

Scegliere il target

1 - Delimitarlo, delinearlo, segmentarlo 2 - Per ogni segmento: servizi adeguati e diversificati(vedi lezione05, la successiva, sui bisogni e la strategia)

3 - Analisi delle statistiche (vedi lezione01, “Un mediorama in transizione”)

Il problema Google

(su cui a ottobre sono arrivati il 61,75% degli utenti, +1,87% rispetto a settembre)

1 - Più link ha un sito, più ha importanza (PageRank)2 - E' utilizzato un title diverso per ogni sezione di un sito e per ogni pagina3 - Le parole che compongono l'url della pagina rappresentano i contenuti della pagina4 - Le parole facenti parte di un titolo, linkate o in grassetto sono collegate a un significato5 - Ogni pagina del sito è raggiungibile tramite pagine indice di riassunto (“in maniera pubblica e trasparente devono offrire un servizio a chi le usa”)6 - I contenuti importanti sono in testo e non in formato flash o immagine

Cosa dà punti-Google al tuo sito?

B - Oppure scaricatevi la Google Toolbar per il vostro browser :

“1 - Più link ha un sito, più ha importanza (PageRank)”:come sapere quanti vi linkano e il vostro PageRank?

Il problema Google

A - Con la funzione di Google link:www.vostrosito.it

( http://toolbar.google.it )

“2 - E' utilizzato un title diverso per ogni sezione del sito e per ogni pagina

3 – Le parole che compongono l'url della pagina rappresentano i contenuti della pagina

4 - Le parole facenti parte di un titolo, linkate o in grassetto sono collegate a un significato”

Il problema Google

“5 - Ogni pagina del sito è raggiungibile tramite pagine indice di riassunto”

Il problema Google

Vedi le pagine di riassunto della biblioteca di Studenti.it:http://ricerca.studenti.it/risorse/top_ricerche/1/

Dati Studenti.it su Nielsen:Giugno 2004: 766 mila utentiGiugno 2005: 1387 mila utenti

(Tutte le piattaforme open-source per i blog creano automaticamente nel menù laterale una serie di link all’archivio del blog, dividendo gli articoli del blog per ogni mese passato)

Creare una buona interfaccia

1 - La prima schermata2 - I menù orizzontali e verticali, in particolare le prime voci3 - Va alla ricerca dei contenuti all'interno di "superfici" tematiche4 - Dà attenzione a testi e titoli brevi5 - Solo contenuti omogeneamente interessanti6 - Testi composti su corpi "corti", pieni di "a capo", grassetti (e immagini)7 - Articoli e menù dai font leggibili adatti al monitor: corpi simili a Verdana, colore nero

Cosa vuole guardare la gente sui siti?(parliamo sia dell’home-page che delle pagine interne)

Cosa vuole guardare la gente sui siti?“1 - La prima schermata2 - I menù orizzontali e verticali, in particolare le prime voci”

Creare una buona interfaccia

Grafico tratto da:http://www.poynterextra.org/eyetrack2004/main.htm

Sul vecchio Studenti.it (dati

interni):il quadrato rosso

totalizzava circa il 70% dei click

della toolbar di navigazione

3 - Va alla ricerca dei contenuti all'interno di "superfici" tematiche

Creare una buona interfaccia

“4 - Dà attenzione a testi e titoli brevi”

Su una guida molto interessante di

Studenti.it (con info fondamentali per chi

le cerca) solo un utente su 3 clicca in

basso per arrivare alla seconda pagina

del contenuto

Creare una buona interfaccia

5 - Solo contenuti omogeneamente interessanti(a parte le eccezioni)

Creare una buona interfaccia

“6 - Testi composti su corpi "corti", pieni di "a capo", grassetti (e immagini)”

Creare una buona interfaccia

Che linguaggio usare

1 - Testi e (in particolare) titoli semplici, diretti e non astratti (importantissimo per le newsletter)2 - Dobbiamo far capire che è un essere umano a parlare 3 - (Non aver paura di) sfruttare la nuova punteggiatura dellla rete: il link

Che parole bisogna utilizzare per un sito di successo?

Eurisko: l'utente "opera con i linguaggi e i codici [...] della realtà concreta, naturale e sociale". "Ogni atto comunicativo sarà quindi tanto più efficace quanto più utilizzerà una interfaccia in continuità con l'ambiente elettivo dell'utente".

“1 - Testi e (in particolare) titoli semplici, diretti e non astratti (importantissimo per le newsletter)”

“1 - Testi e (in particolare) titoli semplici, diretti e non astratti (importantissimo per le newsletter)”

Date al prodotto quello che è del prodotto: L’asse della comunicazione in rete non è basata sul marketing su valori, sensazioni, allure impalpabile. E’ INVECEuna comunicazione fatta di testi diretti che parlano di “informazioni pure”

Che linguaggio usare

“1 - Testi e (in particolare) titoli semplici, diretti e non astratti (importantissimo per le newsletter)”

Nota di Milic dopo la fine delle lezioni:andrebbero aggiunti un po’ di esempi concreti di confronto sul linguaggio tra l’articolo tipo comunicato stampa e l’articolo che funziona su un sito web

A Studenti.it abbiamo sempre detto di usare lo

stesso linguaggio che si userebbe “se si parlasse

tra amici"

Che linguaggio usare

“2 - Dobbiamo far capire che è un essere umano a parlare”

Ovviamente (vedi D’Alema) si può scegliere

di non “apparire” come un essere umano ma come un’istituzione. E’ però una scelta in

controtendenza e, soprattutto, rende il tuo

prodotto comunicativo un

pesce fuor d’acqua

VS

Brevemente: - Il link non è solo un atto di generosità verso il destinatario: è anche un servizio verso il navigatore - Se i nostri testi sono fatti solo dallo stretto necessario possiamo però renderli profondi tramite approfondimenti verso altre sezioni del nostro sito o verso altri siti che trattano l’argomento- Come la ridondanza dei testi è fastidiosa e contro l’interfaccia, così anche le opinioni politiche non necessariamente devono sviscerare un punto di vista rispetto a quanto già fatto: linkiamo e aggiungiamo il nostro pezzo originale

“3 - (Non aver paura di) sfruttare la nuova punteggiatura dellla rete: il link“

Che linguaggio usare

Gestire la partecipazione

(0 - Con un'interfaccia adeguata)1 - Fornendo alle azioni di partecipazione un ritorno e una soddisfazione immediati (forum; msg interna o contatta utente)2 - Facilitando gli utenti potenziali nell'emulazione degli utenti attuali3 - Con una massa critica adeguata al servizio implementato4 - La redazione del sito è realmente contattabile dall'utente (anche se bisogna fargliela sudare)5 - Rende pubbliche le iniziative attuali e future su funzionamento e linea editoriale6 - Dà regole chiare e semplici su quello che si può e quello che non si può fare7 - Tanta libertà concede agli utenti, tanta fermezza impone per fermare i pochi che la rovinano

Com'è costruita la cornice di partecipazione perfetta ad un sito?

“1 - Fornendo alle azioni di partecipazione un ritorno e una soddisfazione immediati (forum; msg interna o contatta utente)”

Voglio scrivere su un forum? Trovo subito dove cliccare. Arrivo ad una form che mi permette di scrivere immediatamente.Una volta che ho scritto il messaggio verrà subito pubblicato e lo vedròVoglio

contattare un utente?Ho un’icona molto visibile da cliccare e una procedura il più veloce possibile per scrivere a quell’utente

Gestire la partecipazione

“2 - Facilitando gli utenti potenziali nell'emulazione degli utenti attuali” (e gli utenti attuali sono un traino alla

partecipazione a sé stante)

Gestire la partecipazione

3 - Con una massa critica adeguata al servizio implementato

In sintesi: - Tanti servizi di partecipazione (forum, chat, blog, ecc.) equivalgono alla creazione di tante micro-comunità: ma una comunità funziona solo se si crea una massa critica che la rende interessante- Se all’interno di un servizio (forum, chat, blog, ecc.) non c’è abbastanza traffico (non ci sono messaggi, non c’è nessuno con cui dialogare, ecc.) il servizio è un fallimento ed equivale a far non tornare più l’utente su quel servizio o su quel sito- Pertanto ogni attività interattiva deve essere pianificata in base al traffico effettivo che è presente sul sito: non creare lo spazio di partecipazione più grosso del necessario perché sarebbe un boomerang

Gestire la partecipazione

4 - La redazione del sito è realmente contattabile dall'utente (anche se bisogna fargliela sudare)

Gestire la partecipazione

5 - Rende pubbliche le iniziative attuali e future su funzionamento e linea editoriale

Gestire la partecipazione

6 - Dà regole chiare e semplici su quello che si può e quello che non si può fare7 - Tanta libertà concede agli utenti, tanta fermezza impone per fermare i pochi che la rovinano

In sintesi:- moderazione e censura vanno esercitati- sulla base di regole pubbliche- in maniera trasparente- con fermezza- con coerenza

Gestire la partecipazione

In sintesi quello che deve accadere è:

- Permettere a qualsiasi utenti di vedere le azioni ovvero i contenuti prodotti da ogni singolo utente degli spazi interattivi

- Per emulazione tutti, con un click, possono partecipare ai servizi interattivi(… come un gruppo di individui, con nessun capo e tanti membri)

Gestire la partecipazione

Grazie per l’attenzione.

Enrico Maria MiličSocio e consulenteProdigi / StudentiMediaGroupblog: www.morbin.ite-mail: emm@morbin.itskype: morbin76