Post on 01-May-2015
Insegnamento del nuoto: riferimenti didattici
Facoltà di Scienze Motorie
Sport Natatori 2
18.03.06
Andrea Campara
Tecnica
Il modello di prestazione è l’aspetto formale della tecnica
Il discente deve rappresentarsi il modello interiormente attraverso sensazioni tattili e cinestesiche
La consapevolezza nell’esecuzione delle ripetizioni
Dal facile al difficile
La cordinazione grezza (sicurezza) La coordinazione fine (attenzione
esecutiva) Coordinazione fine come
consuetudine alla consapevolezza
Le caratteristiche strutturali delle nuotate
Ritmo Accoppiamento dei movimenti Ampiezza e frequenza Fluidità
Ritmo
Ordine cronologico e ripartizione dell’accentuazione di forza caratteristico di ogni atto motorio
Capacità di regolare finemente la dinamica muscolare (contrazione – decontrazione = sensopercezione)
La sincronizzazione di ritmi diversi complica la risoluzione del compito motorio (crawl gambe – braccia – capo/respirazione)
Accoppiamento dei movimenti
Intervento simultaneo di vari segmenti e distretti articolari
Accoppiare/collegare abilità motorie automatizzate attraverso coordinazione
L’allenamento bilaterale aiuta al raggiungimento dell’obiettivo (simmetrizzazione del gesto)
Ampiezza e frequenza
Ampiezza: distanza percorsa per ciclo (SL Stroke lenght o DPS distance per stroke); è la distanza percorsa da qualsiasi punto del corpo del nuotatore in un ciclo completo di nuotata (attenzione al gesto corto che limita l’avanzamento)
Frequenza : numero di cicli completi nell’unità di tempo (dall’entrata di una mano in acqua al suo rientro successivo)
Massima velocità di avanzamento è differente da massima velocità di movimento
Fluidità
Conseguenza della coordinazione dei singoli impulsi di forza, dall’inerzia per organizzare una azione che sappia adattarsi alle resistenze incontrate
Il ritmo condiziona la fluidità (pause ad inizio o fine recupero)