Nuoto luglio 2012
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nuotoAnno 2| numero 07
Fede
Le Olimpiadi rappresentano l'apice per la carriera di uno sportivo, ma suscitano an-che emozioni profonde in chi, come noi, vive lo sport in presa diretta accompa-gnando il percorso agonistico e umano dei nostri atleti. Un percorso di vita che non lascia insensibili quando ci si prepara ad affrontare un evento che richiama l'atten-zione di centinaia di milioni di appassiona-ti. L'Italia del nuoto è pronta a palpitare per ogni scheggia azzurra pronta a gettarsi, con il suo carico di speranze, dal blocco di partenza dell'Aquatics Centre.
Noi abbiamo Fede, semplice parola che racchiude tanto di quello che Londra signi-fica per noi. Fede come la nostra atleta più rappresentativa, Fede come la fiducia che riponiamo su un gruppo di atleti che negli ultimi mesi ha preso confidenza con il ce-rimoniale che ti porta fin sopra un gradino del podio. Il nuoto italiano è vivo, palpita a tutti i livelli perché i 33 che hanno guada-gnato il diritto di difendere i colori azzurri a Londra, rappresentano l'eccellenza di un movimento che nel 2012 ha già lasciato una vincente traccia di sé agli Europei juniores di Anversa e nella Coppa Comen, manife-stazioni giovanili che danno un'esatta ra-diografia dei progetti di crescita di una na-zione. L'Italia c'è a tutti i livelli, anche nelle acque libere dove i nostri due rappresen-tanti, Valerio Cleri e Martina Grimaldi, par-tono con le carte in regola per battersi fino all'ultima bracciata delle rispettive com-petizioni. E c'è stata anche a livello Master dove ancora si parla della faraonica edi-zione mondiale ospitata dal nostro Paese che ha accolto migliaia e migliaia di at-leti da tutto il mondo. solomagazine Nuoto ha voluto accogliere l'amarezza di coloro che hanno partecipato alla gara di fondo, uno sfogo che potrà infastidire qualcuno ma che non potevamo lasciare inascoltato perché proveniente proprio da chi vive il nuoto con la nostra identica passione.
Andiamo a Londra con Fede, simbolo di un'attesa che viviamo in simbiosi con Federica Pellegrini che diventa la co-ver non solo di solomagazine Nuoto, ma di tutta un'Italia che ha riscoperto l'ansia di una prestazione accanto alla Nazionale di calcio di Cesare Prandelli e che vuole con-tinuare a soffrire e poi gioire per un sorriso lanciato da un podio tinto di azzurro.
Walter PerosinoDirettore solomagazine Nuoto
EDITORIALE
Sommariosommario sommario sommario sommario sommarioSommario
5
40 Anversa azzurra di Andrea Masini
44 La parabola di Simona Paul di Luca De Matteis
giovanile
50 Germana Critelli, donna di ghiaccio di Alberto Dolfin
56 Ischia, isola del salvamento di Alberto Dolfin
salvamento
DIRETTORE RESPONSAbILEWalter Perosino
DIRETTORE AMMINISTRATIVOMonica Gini
REDAzIONECorso Mediterraneo 67 Torino Fax 011 [email protected]
I NOSTRI COLLAbORATORI: Sonia Arpaia, Cristina Chiuso, Alessandro Ciccone, Andrea Ciccone, Luca De Matteis, Alberto Dolfin, Francesca Galluzzo, Andrea Masini, Federico Militello, Ilenia Moracci, Luigi Vaccariello
CONTRIbUTO FOTOGRAFICO Francesco Alessandro Armillotta, Getty Images e Andrea Masini
PROGETTO GRAFICOSimone Caltabiano / Claudia Rubiu
REALIzzAzIONE GRAFICAClaudia Rubiu / Talia Verlato
solomagazine Nuotoè una produzione
Autorizzazione del Tribunale di Torino n.ro 8/11 del 25 gennaio 2011
Anno II, numero 7 LUGLIO 2012
Concessionaria di pubblicitàT21 S.r.l. | Target To OneVia Francesco Reina 3520133 MilanoT +39 02 97373747 +39 02 97373864F +39 02 70 051582@ [email protected] ufficio: T21_Milanowww.T21.eu
0814
Fede d'Italiadi Sonia Arpaia
Pellegrini senza segretidi Andrea Ciccone
in primo piano
50
28
34 Alice Mizzau ora fa sul serio di Luca De Matteis
spazio azzurro
22 L'eterno brent Hayden di Alberto Dolfin
28 L'altro Manaudou di Alberto Dolfin
dal mondo
34
62 Serena Rigamonti, ranista calciatrice di Luigi Vaccariello
66 Lorenzo Marugo, un medico d'oro di Ilenia Moracci
70 Da Cuba con furore di Alessandro Ciccone
74 Il rovescio della medaglia di Francesca Galluzzo
master
le rubriche
100 Al cuore del nuoto di Andrea Ciccone
acque libere78 Martina Grimaldi nelle spire del serpente di Francesca Galluzzo
84 Emanuele Sacchi, alle spalle di Cleri di Andrea Masini
88 Piombino, conto alla rovescia di Andrea Masini
le nostre società94 Canottieri Lecco96 Omegna Nuoto98 Payton bari
33
Sommario
7
Fast Lane di Cristina Chiuso
78
84
70
62
d'ItalIaFeded'ItalIa«Dopo le Olimpiadi mi prenderò una bella vacanza.
Poi ricomincio ad allenarmi ma con un rapporto meno ossessivo con il cronometro. Tra quattro anni?
Mi vedo ancora in vasca, in preparazione per Rio 2016»
di SOnia aRPaia / foto FRanceScO aleSSanDRO aRMillOTTa, GeTTy iMaGeS e anDRea MaSini
11
Il motto dei suoi tifosi, dei tanti che le lasciano messaggi sul suo blog è “No Fede, No Party”, è a dirla tutta è il motto dell'intera Italia sportiva che anche questa volta, e ancora di più, Federica Pellegrini terrà incollata davanti alla tv
Federica Pellegrini ci è riuscita alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 così come ai Mondiali di Shanghai dello scorso anno a dispetto del fuso orario, e adesso che è a Londra per la «gara più importante della mia vita», l'Italia intera è pronta a trattenere il fiato assieme a lei ancora una volta.
Così la vigilia della sua terza Olimpiade diventa quella più importante per la regina del nuoto, trascorsa prima a Te-nerife con il gruppo azzurro, poi nella sua Verona per l’ulti-ma parte di preparazione prima della partenza per Londra. Sa di avere gli occhi di tutti puntati addosso, ormai ci è abituata soprat-tutto dopo un anno tanto intenso come quello appena trascorso: la supercampionessa azzurra, esatta-mente un anno fa, era la protagoni-sta assoluta ai Mondiali di Shanghai con la storica doppietta dei 200 e 400 stile già realizzata a Roma nel 2009. Ha scritto la storia ancora una volta, prima donna a ottenere questo risultato sulle due distanze, per essere contemporaneamente sobbalzata anche fuori dalle pagi-ne sportive: l'amore, il gossip, le copertine. E poi il cambio di alle-natore, l'addio definitivo al periodo parigino e il trasferimento a Roma per essere seguita da Claudio Ros-setto, e ancora fiumi di inchiostro sulla Fede nazionale. Tutto questo e molto altro fa parte del “mondo Pellegrini”, che è tanto pubblico, a volte forse troppo, ma che lei, anche in questo caso, ha imparato a gestire da campionessa. «Sono alla continua ricerca del sottile equilibrio tra le sfere della mia vita, pri-vata e pubblica - racconta -. Ormai riesco a farmi scivolare addosso anche il gossip, che in Italia è un tema sempre gettonatissimo». In verità eviterebbe volentieri di parlare di
indietro le sue gesta a Pechino 2008 e ad Atene 2004 viene da esultare ancora e anche da sorridere. Perché a Londra adesso Federica arriva davvero da numero uno as-soluta e ha solo un obiettivo: vincere ancora ed emozio-narsi. Come ha fatto nel 2004, quando era poco più di una bambina e doveva confrontarsi con il suo mito assoluto, Franziska van Almsick: sicura che fosse lei l’avversaria da battere, perse d'occhio Camelia Potec, in prima corsia, che andava fortissimo, ma alla fine fu comunque argento. «Di Atene 2004 ricordo la sensazione di totale incoscienza. Mi sentivo spaesata e non sapevo davvero cosa avevo fatto e quello che mi aspettava», ricorda. La stoffa della vera campionessa l'ha dimostrata a Pechino 2008: «Non potrò mai dimenticare il momento della vittoria e l’emozione di cantare l’inno dal gradino più alto del podio. Se ci ripenso sento ancora i brividi».
Lei è pronta a sentirli ancora quei brividi e il mondo, quello che nuota, aspetta lei per esaltarsi ancora. Certo le av-versarie, a detta di molti, questa volta sono davvero for-ti. Nomi noti come Rebecca Adlington e Joanne Jackson,
gossip e paparazzi, perché lei le copertine sa conquistar-sele grazie alle sue imprese in acqua. Ha portato il nuoto azzurro di nuovo sulle prime pagine, e ha un intero team che gestisce i suoi interessi: «Ho uno staff di fiducia ed altamente qualificato che mi segue da anni e che cura la mia agenda, gli sponsor e soprattutto i rapporti con i media - racconta -. Sono consapevole di aver dato una forte dimensione mediatica al nuoto, e provo una enor-me sensazione di piacere nel promuovere una disciplina che secondo me è la più bella del mondo». E poi sono
proprio i suoi tifosi, che quotidiana-mente le lasciano messaggi, a darle la carica ogni giorno: «Utilizzo solo il blog del mio sito ufficiale perché non sono così convinta che un utilizzo dei social network abbia la possibilità di essere controllato al 100% - spiega -. Trovo invece che il blog e le chat che organizzo periodicamente siano la maniera più efficace, trasparente e sincera per comunicare con i miei fan».Allenatori, compagni di squadra, riva-li e tutto il mondo del nuoto che le gira attorno. Lei riesce a gestire tutto con enorme determinazione e grinta, perché la Pellegrini è quello che ogni nuotatore, ogni sportivo, vorrebbe essere, la numero uno, inimitabile.
Ora Federica è di fronte a una nuova vigilia tanto speciale e ben diversa da quella di quattro anni fa, a Pechino,
come lei stessa ammette. «Sono cresciuta molto. Affronto la vigilia di questo importantissimo appuntamento con una consapevolezza e un’esperienza maggiori. Adesso so quel-lo che mi aspetta e come affrontare la situazione». Sembra tenere tutto sotto controllo Federica: deve e vuole salire ancora una volta sul gradino più alto del podio. A guardare
che questa volta, a differenza di Roma 2009, giocheranno in casa. E poi Allison Schmitt, che si allena con Michael Phelps a Baltimora e la rivale numero uno Camille Muffat, che nell'ultima prova agli Open di Parigi ha vinto i 400 in 4’04"42. Fino alla giovanissima Missy Franklin, 17 anni appena compiuti che ricorda un po' la Federica di Ate-ne 2004 e che non nasconde la sua ammirazione per la campionessa azzurra. La Pellegrini, però, ribadisce che non ama guardare alle avversarie, conosce i loro punti deboli e quelli di forza ma preferisce non parlarne. La sua avversaria principale in vasca la conosce davvero solo lei: «Non amo concentrarmi sulle mie avversarie e riflettere sulle loro pe-culiarità. Sono tutte fortissime atlete e grandi avversarie ma per la Pellegrini, quella più temibile e da tenere sotto con-trollo, resta sempre Federica», dice. Lei che vince, qualche volta cade, si rialza e vince ancora, sempre, affronta tutto dalle crisi d'ansia alle critiche per i segni rossi della ceretta appena fatta (episodio curioso accaduto agli ultimi Assoluti di Riccione). «Ogni mio momento di crisi è stato funzionale ad una mia rinascita e rendermi più forte. L’araba fenice che ho deciso di tatuare sul collo è proprio il simbolo di
intervista
1110
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d'ItalIaFede
l'eternoBrent
il canadese Hayden continua ad essere sulla cresta dell’onda nella gara regina dello stile libero dove insegue la medaglia che non ha ancora conquistato
di albeRTO DOlFin / foto GeTTy iMaGeS
«ora sI fa sul serIo»alice Mizzau è una delle più giovani nuotatrici della spedizione olimpica azzurra, ma il suo percorso verso londra è stato duro e pieno di decisioni difficili
di luca De MaTTeiS / foto FRanceScO aleSSanDRO aRMillOTTa, GeTTy iMaGeS e anDRea MaSini
Donna DI ghIaccIo
Germana critelli sarà tra le protagoniste delle gare in mare della nazionale impegnata agli europei Juniores in Svezia
di albeRTO DOlFin / foto FRanceScO aleSSanDRO aRMillOTTa
una ranIsta calcIatrIceSerena Rigamonti, due bronzi ai Mondiali,prima di cominciare l'avventura tra i mastergiocava con la maglia delle azalee in serie cdi luiGi VaccaRiellO
nelle spIre Del serpenteMartina Grimaldi insegue la consacrazione olimpica al Serpentine lake nel cuore di Hyde Park: «Sono pronta a lottare dall'inizio alla fine»
di FRanceSca GalluzzOfoto GeTTy iMaGeS
Gli europei di Piombino si avvicinano e alcuni degli annunciati protagonisti rifiniscono la preparazione proprio nello specchio d'acqua antistante a piazzale bovio
conto alla rovescIaTesto e foto di anDRea MaSini