Post on 12-Mar-2016
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IN QUESTO NUMEROIL MAESTRO E’ QUI E CI AFFIDA LA MISSIONE .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
GIORNATA MONDIALE DELLA PACE:
FRATERNITA’, FONDAMENTO E VIA PER LA PACE .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
DON GIUSTO : GERMOGLI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
VITA COMUNITARIA: PELLEGRINAGGIO MADONNA CORNABUSA
FESTA DI SAN MARTINO .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
RICORDANDO DONATELLA FILIPPIN . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
EVANGELI I GAUDIUM .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 0
LUCIANO RONCORONI : IL RICORDO DI UN AMICO .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 2
CHI L’ERA UL LUCIANO .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 4
LETTERA A GESU’ BAMBINO .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 6
IL PEDIBUS ARRIVA A REBBIO? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 8
LETTERA AL FOCOLARE .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 9
CENT ANNI DI SCUOLA MATERNA .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
AVVENTO DI FRATERNITA’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
PAPA FRANCESCO NEWS .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
CALENDARIO LITURGICO .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
PROGRAMMA RASSEGNA DIALETTALE TEATRO NUOVO .. . . . . . . . . . . . . 26
ANAGRAFE PARROCCHIALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
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Carissima famigl ia,
sento di poter entrare in casa tua in
questo Avvento 201 3
e di trovare persone care al cuore
di Dio e al mio Vescovo.
Vengo a portare un augurio di pace
e qualche proposta di amore. La
casa in cui abiti , carissima famigl ia,
vive già di amore. Dal buongiorno
alla buonanotte passano ore e
minuti che si caricano di pensieri di
amore e di gesti cari.
Perchè bussare alla tua porta?
Perchè mi manda il Signore a
portare fraternità e speranza. "Ne
abbiamo bisogno", sussurra una
voce. L'Avvento è un'ottima
occasione.
Conosci famigl ie a te vicine?
Probabilmente sì. Ma forse c'è
qualche distanza, ci si saluta
appena. Forse tutti aspettano che
siano gli altri a farsi avanti.
Coraggio famigl ia, fatti avanti tu e
prova a migl iorare il vicinato. I l
"prossimo" è il vicino, anche di
casa.
Lo si ama con un sorriso, una
genti lezza, un'attenzione. Qualcuno
è solo, cercalo. Qualcuno è malato,
vai a trovarlo. Qualcuno piange,
consolalo. Queste attenzioni ti
permettono come famigl ia di
"generare" una rete di nuone
relazioni. Al lora sarà Natale.
[. . . ]
A Natale guarderai Gesù nel
presepe riconoscendo che è nato in
una periferia, non solo in una grotta.
Potrai dirgl i : quest'anno ti ho atteso
"con le mnai in mano" . . . non le mie
soltanto: le mie unite al le altre.
Buon Avvento e Buon Natale,
famigl ia!
IL MAESTRO E' QUIE CI AFFIDA LA MISSIONE
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GIORNATA MONDIALE DELLA PACE:fraternità, fondamento e via per la paceQuesto è il tema della 47a Giornata Mondiale per la Pace, la prima di Papa
Francesco.
La Giornata mondiale del la Pace è stata voluta da Paolo VI e viene
celebrata i l primo giorno di ogni anno. I l Messaggio per la Giornata
Mondiale del la Pace viene inviato al le Chiese particolari e al le cancellerie di
tutto i l mondo, per richiamare il valore essenziale del la pace e la necessità
di operare instancabilmente per conseguirla.
Papa Francesco ha scelto come tema del suo primo Messaggio per la
Giornata Mondiale del la Pace la fraternità. Sin dal l ’ inizio del suo ministero
di vescovo di Roma, i l Papa ha sottol ineato l ’ importanza di superare una
«cultura dello scarto» e di promuovere la «cultura dell ’ incontro», per
camminare verso la realizzazione di un mondo più giusto e pacifico.
La fraternità è una dote che ogni uomo e donna reca con sé in quanto
essere umano, figl io di uno stesso Padre. Davanti ai moltepl ici drammi che
colpiscono la famigl ia dei popoli – povertà, fame, sottosviluppo, confl itti ,
migrazioni, inquinamenti, disuguaglianza, ingiustizia, criminal ità
organizzata, fondamental ismi -, la fraternità è fondamento e via per la pace.
La fraternità, dono e impegno che viene da Dio Padre, sol lecita al l ’ impegno
di essere solidal i contro le diseguaglianze e la povertà che indeboliscono il
vivere sociale, a prendersi cura di ogni persona, specie del più piccolo ed
indifeso, ad amarla come se stessi, con il cuore stesso di Gesù Cristo.
La fraternità impronti tutti gl i aspetti del la vita, compresi l ’economia, la
finanza, la società civi le, la politica, la ricerca, lo sviluppo, le istituzioni
pubbliche e cultural i .
Papa Francesco, al l ’ inizio del suo ministero, con un Messaggio che si pone
in continuità con quello dei suoi Predecessori, propone a tutti la via del la
fraternità, per dare un volto più umano al mondo.
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LA RIFLESSIONE DI DON GIUSTO:GERMOGLIChi non farà niente per cambiare cadrà in un lamentoso pessimismo,chi comincerà a fare qualcosa si accorgerà che “ proprio oraqualcosa di nuovo germoglia” ( Isaia 43,19 )
Il Signore dice anche “non ve ne accorgete che ho già cominciato a fare qualcosa di nuovo?”
“QQuu aall ccoossaa” di nuovo germogli a Rebbio
Vedo alcuni segni di cambiamento, germogli ancora, nel la vita del la
comunità e del quartiere e provo a condividerl i con voi.
E’ quel lo che io vedo ora, altre persone sicuramente vedono altro e più in
profondità.
Germogli nuovo è il legame che sta nascendo tra bambini, ragazzi,
genitori , catechisti e animatori grazie al percorso dell ’ iniziazione cristiana.
Chi ha partecipato in questi due anni agl i incontri , penso li stia gustando e
ne esca contento anche perché sono preparati bene e con meticolosità.
Sono inizio di un percorso che speriamo ci porti lontano e faccia
strutturalmente cambiare la nostra comunità.
Germogli nuovo, o forse io me ne sto rendendo conto tardi, è l ’affiatamento
del Comitato Genitori e del Consigl io del la Scuola Materna di Via Lissi.
In sol i due incontri del Consigl io cui ho partecipato, ho respirato dinamismo
e voglia di inventare il futuro che probabilmente si esprimerà anche nel
programmare il centenario del la Scuola Materna previsto per i l 201 4.
Tanti germogli , un centinaio, “Messaggeri del Focolare”.
Ci provano a tessere legami e ad umanizzare i rapporti di vicinato, a
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portare un invito al la moltitudine.
Trovano porte aperte e persone che invitano a bere un caffè, altre porte
socchiuse e accoglienza da pianerottolo ed altre ancora completamente
chiuse ma con “rumori” di vita che si sentono dall ’ interno.
Forza messaggeri, siete una delle chiavi di volta del cambiamento del
nostro quartiere!
Germoglio nuovo ma che spunta da tanti alberi profondamente radicati è i l
ritrovarsi per analizzare il presente e programmare il futuro di buona parte
delle Associazioni del nostro quartiere : Cgil Anziani, Anteas, Cà d’Industria,
Gruppo Anziani Parrocchiale, Alebbio, Spina Verde, GTR, Filodrammatica,
Istituto Comprensivo, Scuola Materna di Via Lissi, Corpo Musicale, OASI ,
Progetto di Coesione Sociale, Questa Generazione, Oratorio…
Oltre a degli incontri comuni ci si suddivide talvolta anche per “settori” di
impegno come quello giovanile o dell ’età anziana.
Infine un germoglio fresco, fresco : “i l seminario” di ottima qualità
Organizzato dall ’ Istituto Comprensivo di Como Rebbio dal titolo “ Prendere
la parola per sé e per gl i altri” donne Migranti a Scuola di I tal iano.
Da anni in Via Cuzzi si organizzano corsi di I tal iano per donne migranti con
degli obiettivi e dei risultati che vanno ben oltre l ’apprendimento della
l ingua ital iana. Potrebbe questa scuola farsi conoscere maggiormente e
riversare sul quartiere i l germoglio nuovo di incontro, relazione e creatività
di cui è portatrice?
E tu che stai leggendo cosa stai facendo per cambiare ?
Ti auguro a nome di tutta la comunità BUON NATALE che significa buona
accoglienza di CRISTO , germoglio incarnato che ha cambiato e con noi
vuole cambiare il mondo.
don Giusto Della Valle
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PPEE LLLLEE GG RRII NN AAGG GG II OO MM AADD OO NN NN AA
CCOO RRNN AABB UU SS AA
Organizzato dal gruppo anziani, si
è svolto giovedì 1 0 ottobre un
pellegrinaggio al santuario del la
Madonna della Cornabusa in Valle
Imagna.
Ad attenderci i l rettore del santuario
che ci ha il lustrato la storia di
questo originale luogo di culto,
situato in una grotta naturale molto
vasta. La Madonna Addolorata che
vi si venera è una piccola statua in
legno dorato, ritrovata da una
contadinel la sordomuta che,
portando il simulacro ai sacerdoti
del la val lata, riacquistò
improvvisamente la parola e l ’udito.
E’ un santuario molto caro a
bergamaschi non solo della Valle
Imagna. Giovanni XXI I I ne era
molto devoto e da giovane
seminarista e da prete vi si recava a
piedi dal suo paese natale, Sotto i l
Monte; l ’ultima volta, da Cardinale,
visitò i l santuario un mese prima di
divenire Papa.
Dopo la S. Messa, celebrata da don
Giusto in suffragio di don Italo
Brumana, nostro comparrocchiano,
scomparso un anno fa, abbiamo
visitato i l museo attiguo al santuario
e subito dopo pranzo ci siamo recati
a Costa Imagna dove ci attendeva
Milena, sorel la di don Italo, che ci
ha accompagnati al camposanto
per una preghiera di suffragio.
Abbiamo, poi, fatto visita al parroco
di Costa Imagna, che ci ha accolti
con grande cordial ità: ci ha fatto
visitare la chiesa parrocchiale, ne
ha il lustrato la storia, sottol ineando
che proprio in quella settimana si
ricordava il centocinquantesimo di
fondazione.
Sulla via del ritorno una sosta
culturale con la visita al la chiesa di
San Tome’, nel la piana di Almenno
S. Bartolomeo. La chiesa, del 1 200,
è un gioiel lo di arte romanica;
attualmente è in parte in fase di
restauro, ma la storia del la
costruzione e la descrizione del suo
interno ci hanno lasciato un ricordo
molto bello.
Ci auguriamo che altri pel legrinaggi
con mete così interessanti, sia dal
lato spirituale che culturale, siano
proposti, accolti e ancor più
partecipati nel corso del prossimo
anno.
a cura del gruppo anziani
VITA COMUNITARIA
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DD oomm eenn ii ccaa 11 00 //11 11 //22 00 11 33
CCOO NN CCEE RRTTOO DD II SS AANN MM AARRTTII NN OO
Che serata splendida, uno dei
concerti meglio riusciti tra quell i che
posso ricordare.
Un successo di partecipazione, di
coinvolgimento, di musica che è
preghiera e preghiera che diventa
musica.
I l GTR nell 'offrire la serata ha voluto
omaggiare Mario Bianchi che a
questo momento di incontro teneva
davvero molto.
Non fatico ad immaginare
l 'espressione compiaciuta che
avrebbe avuto, quel sorriso appena
accennato e il caratteristico
movimento della testa a dimostrare
la soddisfazione per i l fel ice esito
della manifestazione.
La cosa più particolare
della serata, e che ha
rapito tutti , è stata che a
cantare per noi c'era una
famigl ia intera, papà,
mamma e cinque figl i , la
“famigl ia Sala” di Albate.
E' una cosa rarissima,
quasi unica.
Un'intera famigl ia dedita
al la medesima passione,
con un cosi elevato l ivel lo di
professionalità e risultati
d'eccellenza.
Ci hanno regalato momenti
meravigl iosi che hanno tenuto
incantati e a bocca aperta per tutta
la sera
anche i bimbi seduti in prima fi la.
Hanno dimostrato un affiatamento
che va ben al di là del l 'essere tutti
cantanti bravissimi e che cantano
assime, traspariva quell 'intesa che
nasce solo dall 'essere famigl ia.
Un bell 'esempio di musica, un
bell 'esempio di vita.
Quindi grazie famigl ia Sala, grazie
Parrocchia, grazie GTR e
partecipanti , e ancora e sempre
GRAZIE MARIO.
Claudio
1 0
CCii aaoo DD oonn aa, mi hanno chiesto di
scrivere un pensiero su di te.
Prendo una birretta dal frigor, mi
verso un bicchiere. . . come una di
quelle tantissime serate fuori dal
Ritrovo Parrocchiale. Lunghe
chiaccherate, mentre si faceva il
turno al Bar, e si parlava di tutto.
Quando molto piccolo iniziai a
frequentare l ’oratorio, sentivo
spesso fare il tuo nome. Poi,
al l ’ inizio del le
superiori ho iniziato i l percorso di
catechesi per adolescenti e giovani,
ed è qui che personalmente ho
iniziato a conoscerti . Assieme a don
Vito eri uno dei riferimenti adulti del
nostro gruppo. Da quel momento,
per anni, abbiamo condiviso tante
esperienze d’oratorio.
I l primo termine che mi viene in
mente per descriverti , è “presenza”.
Spesso il tuo modo per spronare noi
giovani ad offrirci nel fare delle
attività, era “io ci sono”, “vengo
anch’io”. Ricordo tante cose che
alla fine si sono avviate proprio
grazie a quel tuo primo passo
avanti: “io ci sono”.Con gli
adolescenti, i l motto “armiamoci e
partite” non funziona. I l tuo “io ci
sono” era sì una spinta a buttarsi, a
giocarsi, ma era un gesto condiviso,
partecipato.
Gli adolescenti, si sa, sono diffici l i :
vogl iono spaccare il mondo, ma
sono anche fragil issimi; ribel l i , ma
anche “pecoroni”; ideal isti ma anche
vuoti, insomma pieni di
contraddizioni.
Tu eri schietta, con la battuta
fulminea e fulminante, al le volte
persino irriverente su tutto e tutti .
Però
sempre trasparente, direi una
coerenza cristal l ina. Altre volte però,
percepivo anche la tua delicatezza
nel modulare questa tua
esuberanza caratteriale, nei
confronti di chi era più timido.
Questo tuo sti le era un passpartout
con adolescenti e giovani: riuscivi
ad aprire porte inaccessibi l i ai più.
Ora penso che anche i nostri
genitori lo sapessero bene, ed
erano più sereni nel saperti con noi.
Ciao Dona, e grazie ancora di tutto.
CarloAndrea
RICORDANDO DONATELLA FILIPPIN
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NN oonn èè ffaaccii ll ee ppeenn ssaarree cchh ee ll aa DD oonn aa
nn oonn ccii ss ii aa ppii ùù ..
Ultimamente non si riusciva a
frequentarsi, ma i ricordi dei
momenti passati insieme a lei sono
tanti , ed hanno un fi lo conduttore:
l ’al legria.
Passare del tempo con la Dona è
sempre stato piacevole. Ricordo
con molto piacere la sua presenza
costante al l ’oratorio. Mi torna in
mente l ’ impegno nella sala stampa.
Quante serate passate insieme a
fare qualcosa di uti le sempre con il
sorriso, con la voglia di scherzare.
In particolare ricordo la passione nel
preparare i giornal ini per i campi
estivi , quando con i l ibri di vignette
di Forattini ci scatenavamo nei
fotomontaggi.
Era creativa la Dona. Le piaceva
molto stare con noi ragazzi più
giovani. Ma era una di noi e la
differenza di età non si avvertiva
mai.
Un altro ricordo forte è quello legato
alle tante serate di servizio al ritrovo
Parrocchiale. Per un periodo
alcuni giovani avevano dato la
disponibi l ità ad aprire i l bar al la sera
e la Dona c’era sempre. Noi magari
giocavamo al bi l iardo, al calcetto, la
Dona curava il bancone ed era
sempre lì ; d’obbligo una birretta
insieme.
Le esperienze più intense vissute
con la Dona sono stati i campi estivi
ad Arnoga con don Vito. Quante ne
abbiamo fatte! Quanti ricordi. E
anche qui i l fi lo conduttore era
l ’al legria. La voglia di prendersi in
giro. Ne pensavamo una al giorno e
la Dona era sempre nostra
complice e consigl iera. Tutta questa
al legria non era banalità, anzi, la
Dona c’era in ogni momento, anche
in quell i inevitabilmente più diffici l i .
Grazie Dona!
Non ci vedremo più, ma rimarrai
sempre nel mio cuore.
Massimil iano
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È questo i l titolo del l ’esortazione
apostol ica di Papa Francesco
presentata i l 26 novembre.
Suddiviso in cinque capitol i , i l
documento raccoglie i frutti
del l ’assemblea generale ordinaria
del Sinodo dei Vescovi su “La
nuova evangelizzazione per la
trasmissione della fede” svoltasi in
Vaticano dal 7 al 28 ottobre 201 2,
anche se il Pontefice sottol inea
l’ intenzione di offrire al l ’ intera
comunità cristiana un testo che “ha
un significato programmatico e dalle
conseguenze importanti”.
L’ intero testo si può trovare
facilmente, oltre che nelle l ibrerie,
anche sul sito del la Santa Sede
www.vatican.va
Vogliamo qui condividere la
preghiera alla Madonna posta in
conclusione.
“Vi è uno sti le mariano nell ’attività
evangelizzatrice della Chiesa.
Perché ogni volta che guardiamo a
Maria torniamo a credere nella forza
rivoluzionaria del la tenerezza e
dell ’affetto. In lei vediamo che
l’umiltà e la tenerezza non sono
virtù dei deboli ma dei forti , che non
hanno bisogno di maltrattare gl i altri
per sentirsi importanti . Guardando a
lei scopriamo che colei che lodava
Dio perché «ha rovesciato i potenti
dai troni» e «ha rimandato i ricchi a
mani vuote» (Lc 1 ,52.53) è la
stessa che assicura calore
domestico alla nostra ricerca di
giustizia. E’ anche colei che
conserva premurosamente «tutte
queste cose, meditandole nel suo
cuore» (Lc 2,1 9).
Maria sa riconoscere le orme dello
Spirito di Dio nei grandi avvenimenti
ed anche in quell i che sembrano
impercettibi l i . E’ contemplativa del
mistero di Dio nel mondo, nel la
storia e nella vita quotidiana di
ciascuno e di tutti . É la donna
orante e lavoratrice a Nazaret, ed è
anche nostra Signora della
prontezza, colei che parte dal suo
vil laggio per aiutare gl i altri «senza
indugio» (Lc 1 ,39). Questa dinamica
di giustizia e di tenerezza, di
contemplazione e di cammino verso
gli altri , è ciò che fa di lei un modello
ecclesiale per l ’evangelizzazione.
Le chiediamo che con la sua
preghiera materna ci aiuti affinché la
EVANGELII GAUDIUM
1 3
Chiesa diventi una casa per molti ,
una madre per tutti i popoli e renda
possibi le la nascita di un mondo
nuovo. E’ i l
Risorto che ci dice, con una
potenza che ci riempie di immensa
fiducia e di fermissima speranza:
«Io faccio nuove tutte le cose» (Ap
21 ,5). Con Maria avanziamo
fiduciosi verso questa promessa, e
diciamole:
Vergine e Madre Maria,tu che, mossa dallo Spirito,hai accolto il Verbo della vitanella profondità della tua umile fede,totalmente donata all’Eterno,aiutaci a dire il nostro “sì”nell’urgenza, più imperiosa che mai, difar risuonare la Buona Notizia di Gesù.Tu, ricolma della presenza di Cristo, haiportato la gioia a Giovanni il Battista,facendolo esultare nel seno di suamadre.Tu, trasalendo di giubilo, hai cantato lemeraviglie del Signore.Tu, che rimanesti ferma davanti allaCroce con una fede incrollabile,e ricevesti la gioiosa consolazione dellarisurrezione,hai radunato i discepoli nell’attesa delloSpirito perché nascesse la Chiesa
evangelizzatrice.Ottienici ora un nuovo ardore di risortiper portare a tutti il Vangelo della vitache vince la morte.Dacci la santa audacia di cercare nuovestrade perché giunga a tuttiil dono della bellezza che non sispegne.Tu, Vergine dell’ascolto e dellacontemplazione, madre dell’amore,sposa delle nozze eterne,intercedi per la Chiesa, della quale seil’icona purissima, perché mai sirinchiuda e mai si fermi nella suapassione per instaurare il Regno.Stella della nuova evangelizzazione,aiutaci a risplendere nella testimonianzadella comunione, del servizio, della fedeardente e generosa, della giustizia edell’amore verso i poveri, perché lagioia del Vangelo giunga sino ai confinidella terra e nessuna periferia sia privadella sua luce.Madre del Vangelo vivente,sorgente di gioia per i piccoli,prega per noi.Amen. Alleluia”
1 4
Quando vedo in salotto i suoi
quadri, non posso non ricordare i
nostri tanti incontri , le lunghe
chiacchierate. Sono nato nel 1 921 ,
lui nel 1 91 3 ci siamo conosciuti per
caso, tutti e due siamo nati e
cresciuti a Rebbio, la nostra
amicizia è nata attorno a una radio
che lui possedeva e che io gl i ho
sistemato. Ci piaceva la bicicletta
con cui facevamo grandi pedalate.
Durante gl i anni del le campagne
d’Africa, prima della seconda
guerra, l ’ ingegnere Dell ’Oca portò
con sé un giovane somalo che si
stabil ì nel nostro quartiere, parlava
perfettamente ital iano e diventò
subito un assiduo cicl ista come noi,
ci piaceva fare delle gite con lui.
Luciano aveva un buon carattere,
sapeva accogliere chiunque, e poi
era molto simpatico, divertente,
raccontava storie con leggerezza e
ironia. Prima ancora che diventasse
il suo lavoro definitivo era
innamorato della pittura, ne parlava
e iniziava creare le prime tele,
colorate e intense che lo
renderanno famoso negli anni
successivi. Era una figura
trascinante, sapeva coinvolgere i
giovani, lo capimmo tutti quando
diventò presidente dell ’Azione
Cattol ica. I ragazzi lo seguivano,
non era mai banale, diceva le cose
giuste nel momento giusto, sapeva
essere piacevole e acuto. Erano
altri anni, l ’AC dava un messaggio
forte, era un punto di riferimento per
tantissimi di noi: significava
l’appartenenza a un ideale. Una
volta ci fu un raduno allo Stelvio,
tutti erano partiti un giorno prima, io
non riuscii per motivi famigl iari , ma
non volevo perderlo. Era troppo
importante! Così con la mia fedele
bicicletta parti i la mattina al l ’alba per
raggiungere il mio gruppo. Ricordo
lo sguardo di stupore e di gioia
quando Luciano mi vide arrivare,
distrutto ma contento. La domenica
la passavamo in parrocchia attorno
a don Carlo Scacchi, sempre
attento e informato su tutto. La
nostra amicizia è continuata per
tutta la vita, tante situazioni ci
hanno avvicinato: abbiamo avuto tre
figl i , Daniele e Giul io sono coetanei,
100 anni fa nasceva Luciano Roncoroni.IL RICORDO DI UN AMICO
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sono cresciuti insieme, come del
resto Raffael la e Patrizia. Intanto io
riparavo e vendevo televisori e lui
ideava disegni per tessuti , e
dipingeva, tantissimo. Dai fiori dal le
pennellate vivaci e veloci per
comporre bouquet, ai paesaggi del
lago crepuscolari, fino al le celebri
serie dedicati agl i zingari, giochi
notturni schiariti dai fuochi,
movimenti di danza e volti sfumati.
E poi le tante tele dedicate ai
chierichetti , bambini pensosi o
ridenti , con la tonaca rossa e
bianca, in processione o all ’ interno
della chiesa. Luciano amava il
colore anche quando scriveva, i l
dialetto gl i piaceva, faceva parte
della sua storia e colorava le sue
poesie . Nessuno può dimenticare
alcune sue frasi, poesie celebri: «A
Rebii i murun fan l ’uga oppure e Se
a Rebii ghe fudess ul mar, come già
ghem i murun, verso ul ciel ul
campanin, la muntagna de Munt
Caprin, una banda, la canturia, un
Paris de bela alegria… ». Le
immagini che ho più care di Luciano
sono quelle degli ultimi anni, si era
già ammalato, andavo a trovarlo
tutti i giorni Maria Giul ia, sua moglie
sempre accogliente, mi
accompagnava nello studio.
Parlavamo di tante cose,
raccontava storie di una Rebbio
antica e intanto dipingeva. Non
credo di averlo mai visto appoggiare
i l pennello o la matita, dipingere,
come disegnare, gl i veniva
spontaneo, e non ricordo mai di
averlo visto correggere: aveva un
tratto sicuro e deciso. Penso spesso
a lui, quando giro per i l nostro
quartiere, così cambiato e che forse
Luciano non riconoscerebbe. Di una
cosa sono sicuro: sono molto fel ice
di essere stato suo amico.
Erminio Lissi
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CCHH II LL’’ EE RRAA UU LL LLUU CCII AANN OO
Ul Luciano l’era un artista un pituur
verament brau,aprezaa in tütt ul munt,
ma l’era anca pueta,atuur,
un pozz d’inventiva inesaüribi l ,senza fund.
I so quadar pien da lüs quasi ireaal
che a guardaj ta dan tanta serenità
descrivan spacaa de vita in manera speciaal
paran viv,sembran lì de parlà.
I so puesii dedicaa a tanta geent
metüü insèma cun parol ala bona
bun però da stampatt ben in ment
i virtù e’l caratar d’una persona.
Ma regordi,quand s’eri anmò fra i bagajtt,
che ala dumeniga dopu mesdì
sota’l portich di Paravisitt
al faceva teatar par fa divertì .
Lù vist nonu,papà,spusiin,giuinòtt,
perchè par tanti ann sèm staa visitt de cà
l’era mai fermu,dala mati ina fina nòtt
al truava sémpar quei còss de fa.
Cun una feed rel igiusa forta
ul Luciano,dulz’mè’l meel,bun ‘mè ‘n pom
ai cativeeri al ga mai verdüü la porta
pituur,pueta,atuur ma,prim da tütt,un veru omm.
L’enrico de Rebi.
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CCHH II EE RRAA II LL LLUU CCII AANN OO
I l Luciano era un artista, un pittore
davvero bravo, apprezzato in tutto i l mondo,
ma era anche poeta e attore,
un pozzo d’inventiva inesauribi le, senza fine.
I suoi quadri, pieni di una luce quasi irreale,
i l guardarl i dà tanta serenità
descrivono spaccati di vita in modo speciale
sembrano vivi, sembrano parlare.
Le sue poesie, dedicate a tanta gente,
messe insieme con parole semplici
descrivono, però, molto bene
le virtù e il carattere di una persona.
Mi ricordo, quand’ero ancora bambino,
che la domenica pomeriggio
sotto i l portico dei Parravicini*
faceva teatro per farci divertire.
L’ho visto nonno, papà, giovane sposo, giovanotto,
perché per tanti anni siamo stati vicini di casa
non era mai fermo, dal mattino fino a notte,
trovava sempre qualcosa da fare.
Con una fede rel igiosa forte
i l Luciano, dolce come il miele, buono come una mela
non ha mai aperto la porta al le cattiverie
pittore, poeta, attore, ma, prima di tutto, un vero uomo.
L’enrico de Rebi.
* Corti le in V. Lissi, vicino alla Caserma dei Carabinieri
1 8
Un bambino prende carta e penna e scriveuna letterina di Natale. L’indirizzo è aBetlemme… E la mamma, intercettate ledomande del figlio, risponde con amore,tenerezza, stupore e franchezza. È unmodo come un altro per interrogarci,sempre e di nuovo, sulla natività delSignore. Per mettere al centro delle festivitànatalizie ben più dei regali, delle luci, delconsumismo…
CCaarroo GG eessùù, ho scritto tante volte a
Babbo Natale, ma non mi ha mai
risposto, e tante volte mi ha portato
delle cose diverse da quelle che io
gl i avevo chiesto. Allora ho pensato
che è troppo occupato e ho deciso
di scrivere a te. Anche tu sarai tanto
occupato, ma tu sei Dio e quindi
almeno mi ascolti . Gesù, non ti
chiedo dei regali perché so che sei
nato povero. Io non so proprio
perché sei nato povero: Dio è
onnipotente, può tutto! Un’altra cosa
che non capisco è perché dicono
che a Natale viene la pace del
mondo; non è che qui le cose
vadano tanto bene! Mia mamma
dice che sei venuto per salvarci, per
questo ti sei fatto uomo per noi,
però allora quando è che ci salvi?
Natale è una bella festa, meno male
che sei nato, se no non ci sarebbe.
Persino il cielo ti ha festeggiato,
difatti la stel la cometa ha bri l lato
lassù. E poi sono venuti anche gli
angeli . Mamma dice che io ne ho
molti accanto; se fossi vissuto al lora
gl i angeli mi avrebbero avvisato di
sicuro e io sarei venuto lì a vederti ,
di persona. Se ti avessi conosciuto
dal vero, proprio così di persona, io
sarei proprio sicuro che ci sei. Ti
saluto adesso. Non so a che
indirizzo spedire la lettera e quindi
la terrò dentro i l mio l ibro preferito.
Tanto tu la vedi lo stesso. Buon
Natale, Gesù. Lorenzo
CCaarroo LLoorreenn zzoo, ho trovato questa tua
bella lettera scritta a Gesù dentro
un l ibro e mi è subito venuta voglia
di risponderti . Hai scritto tante cose
importanti e soprattutto hai lasciato
sul la carta tante domande: è segno
che quando pensi a Dio i l tuo cuore
è in movimento, la tua testa si
affatica…
È una cosa importante questa,
Lorenzo. Sicuramente tutto ciò che
è racchiuso nel tuo cuore Dio lo
conosce e anche quando a te non
IN CERCA DI GESU‛ BAMBINO
1 9
sembra, lui è lì vicino a te. Non
lasciare mai che nessuno soffochi le
tue domande, ma tieni le vive perché
solo così conoscerai davvero Dio.
Tutti a Natale lodano Dio come re e
Salvatore, ma Dio ci sorprende
proprio con la storia del la sua
nascita. Gesù, che è figl io di Dio, è
nato povero forse perché voleva
farci capire che la ricchezza non sta
nelle cose material i , nel denaro, nel
benessere. La ricchezza è qualcosa
di diverso che forse ogni uomo deve
ancora scoprire bene; magari
assomigl ia al la fel icità, oppure è
qualcosa che ha a che fare con la
serenità del cuore. A Natale, ma
pure tutti i giorni del l ’anno, se uno ci
riflette bene, non ha motivo di
provare rancore per nessuno, sente
che è sempre meglio perdonare che
bruciare di rabbia, è meglio provare
compassione per chi sta male
piuttosto che essere indifferenti .
Secondo me è per questo che gli
angeli hanno annunciato la pace del
cielo cantando a squarciagola,
perché sapevano che intorno a quel
bambino tutti possono riconcil iarsi.
Capisci adesso che cosa vuol dire
che Gesù ci salva? Ci dà chiavi
special i per aprire le porte ancora
chiuse della nostra vita, ci presenta
le cose in una luce nuova in cui non
le avevamo mai viste, ci infonde
fiducia per non avere paura e anche
speranza per riuscire ad
immaginare il futuro. Anche a me
sarebbe piaciuto andare insieme
agli angeli là, a Betlemme, e
incontrare di persona quel bambino
Gesù. Credo che gli avrei portato
qualcosa di buono e saporito,
qualcosa che parla di me e di te e di
tutta la nostra famigl ia. Comunque
hai ragione quando dici che Babbo
Natale non è ben organizzato, fa
pasticci con i regali… Prendi questa
lettera come un regalo, l ’ho scritta io
per te e attraverso di me sono certa
ti sta rispondendo Gesù in persona.
Ti vogl io bene, buon Natale.
Mamma
Tratto da “Segno nel mondo”,
mensile del l ’Azione Cattol ica –
dicembre 201 2
20
il PEDIBUS arriva a Rebbio?PP er fare movimento
EE splorare il proprio quartiere
DD iminuire traffico e inquinamento
II mparare a circolare insieme divertendosi
BB ambini più al legri e sicuri di sé
UU n buon esempio per tutti
SS vegliarsi
I l Pedibus,è un autobus che va a piedi; è formato da una carovana di bambini che
vanno a scuola in gruppo, accompagnati da adulti disponibi l i .
Come un vero autobus di l inea, parte da un capolinea e, seguendo un percorso
stabil ito, raccoglie i passeggeri al le "fermate" predisposte lungo il cammino.
I l Pedibus viaggia col sole e con la pioggia. Lungo il percorso i bambini
chiacchierano con i loro amici, imparano cose uti l i sul la sicurezza stradale e si
guadagnano un po' d'indipendenza. E' i l modo più sicuro, ecologico e divertente per
andare e tornare da scuola ed è una realtà in molte scuole ital iane. Abitua i bambini
a non dipendere dall 'automobile per i piccolo spostamenti.
I l Pedibus l ibera le strade davanti al le scuole dalle automobil i e presta servizio tutti i
giorni, secondo il calendario scolastico.
I l Pedibus può nascere in ogni scuola dove ci siano adulti volontari, genitori , nonni,
amici che credono in questa iniziativa, garantiscono l'avvio e il mantenimento di
questo servizio. Ogni Pedibus è diverso! Ciascuno si adatta al le esigenze dei
bambini e dei genitori.
Attualmente a Como sono attive 1 2 Linee in 7 Scuole Primarie.
I l settore “tempi del la Città” del Comune di Como in collaborazione con la
Cooperativa “Questa Generazione” e l ’ Istituto Comprensivo Como Rebbio stanno
organizzando nuovi PEDIBUS nelle scuole primaria di via Cuzzi Durini e via
Giussani.
Chi ha del tempo da dedicare a questa bella iniziativa, che fa bene ai nostri bimbi,
al l 'aria del nostro quartiere . . .quindi a noi tutti ! può dare la propria disponibi l ità
contattando l’ufficio Tempi del Comun di Como (Ferrari El ide) al numero 031 252637
o la Cooperativa Questa Generazione (Francesca Ghilotti) 347 1 447938
21
Alla redazione del Focolare
II LL BB OO SS CCOO DD EE LLLL’’ AAMM OO RREE EE DD EE LLLLAA
SS OO LLII DD AARRII EE TTAA’’
Oggi, nel la commemorazione ai
defunti , ho ritirato presso la
parrocchia i l periodico della
Comunità di Rebbio.
Ho subito dato l ’attenzione alla
bell issima copertina ed in
particolare alla figura di Don Renzo
Beretta, parroco della Parrocchia
Beata Vergine dell ’ Immacolata in
Ponte Chiasso.
Ho vissuto nel quartiere di Ponte
Chiasso ben 38 anni del la mia vita
ed ho avuto la fortuna di conoscere
da vicino Don Renzo Beretta, di
condividere con lui le varie
problematiche di questo quartiere di
confine, spesso venuto alla cronaca
per avvenimenti legal i al
contrabbando e per ultimo
l’uccisione del nostro parroco per
mano di una persona che aveva
aiutato come tante persone accolte
nella sua chiesa, dove la sera si
trasformava in un dormitorio, in un
luogo dove tantissimi trovavano un
poco di calore nelle fredde notti
invernali .
Ricordo, quando inaugurammo
l’oratorio del la Parrocchia, don
Renzo scese in ritardo per
partecipare alla festa , i l sorriso era
per tutti , le parole di conforto non
finivano mai, i l suo volto rigoso dava
segni del la sua sofferenza per le
persone povere che bussavano alla
sua porta.
Che tristezza quando il pavimento si
macchiò del suo sangue, l ’ ingresso
del Vescovo Maggiol ini , la fol la che
piangeva il suo parroco.
Cordialmente vi saluto
Como, l i 2-1 1 -201 3
Pucci Nicola
LETTERA AL FOCOLARE
22
I PRIMI CENT ANNI DELLASCUOLA MATERNA DI VIA LISSIE’ sempre una festa quando un
famil iare compie cento anni è un
obiettivo raggiunto, segno del
grande dono della vita e di una
famigl ia che si raccoglie perché
nata o cresciuta con chi arriva a
cent anni.
Una cosa simile si verifica quando
un’istituzione continua ad operare
ed essere attiva e presente nel
tempo e nel territorio. Festeggiare i l
centenario di una scuola vuol dire
ricordarne la vita, l ’opera,
l ’ importanza, i l valore umano e
sociale per tante persone che
hanno collaborato e ne hanno
usufruito. E’ sempre un modo per
festeggiare e per ri lanciare.
Le cose variano e tantissime
nell ’ultimo secolo ma se una scuola
continua ad essere presente nel
tempo, pur con i dovuti
cambiamenti, dice che i valori che
l’hanno ispirata ed animata negli
anni hanno continuato ad essere il
motore propulsore che ha
permesso, pur nell ’avvicendamento
di persone ed esperienze, la val idità
stessa della scuola.
Nel mese di febbraio del 201 4
ricorre i l centenario del la Scuola
dell ’ Infanzia di Rebbio, nata per
un’esigenza delle persone
dell ’epoca che per costruirla e
renderla funzionale hanno dedicato
con generosità i l proprio tempo, le
capacità lavorative e finanziarie.
Hanno creduto nel valore di una
scuola che è soprattutto quello di far
crescere le persone, le nuove
generazioni, di trasmettere dei
valori e di creare un ambiente che
permetta di incontrarsi o ritrovarsi
anche ai giovani ed agli adulti di
una comunità.
La grandezza, e la bellezza
dell ’ idea sta anche nell ’averla
realizzata con pochi mezzi, ma con
ideali grandi e forti , dove ognuno ha
portato i l proprio contributo ed
impegno. Allora non c’erano scuole
(al tempo dette asilo) organizzate
dallo stato, anche se è stato
richiesto ed ottenuto i l
riconoscimento dallo stato con regio
decreto, per evidenziare che l’opera
era un patrimonio della comunità ed
aperto a tutti .
23
Ora ci ritroveremo a festeggiare i l
primo centenario che è anche
un’occasione per riflettere e
ri lanciare i l valore umano, cristiano
e sociale del la scuola. Saranno
predisposte iniziative diverse per
essere presenti sul territorio e per
far sempre più rete con le altre
scuole ed istituzioni nate nel tempo
a Rebbio.
Ci sono idee, progetti , proposte ma
contiamo anche e soprattutto sul la
col laborazione di chiunque vorrà
dare una mano per una delle tante
iniziative che verranno proposte.
A partire dal cominciare a
raccogliere del materiale fotografico
legato non solo al la scuola ma
anche alla realtà di Rebbio dei primi
anni del novecento.
I l culmine delle celebrazioni sarà
sabato 1 7 e domenica 1 8 maggio
201 4, ma altre iniziative sono in
cantiere ed appena saranno definite
le comunicheremo.
Invitiamo tutti coloro che oggi
vivono nella realtà di Rebbio o che
vi hanno vissuto, a far festa non
solo al la scuola, ma alla realtà del
nostro quartiere valorizzando tutte
le varie occasioni di crescita di cui
abbiamo beneficiato.
i l Presidente
CChhiiuunnqquuee aabbbbiiaa ddeell mmaatteerriiaallee ffoottooggrraaffiiccoo
lleeggaattoo aallllaa ssccuuoollaa mmaatteerrnnaa
eedd iinn ggeenneerraallee aa RReebbbbiioo ddeeii pprriimmii aannnnii ddeell nnoovveecceennttoo
lloo ffaacccciiaa aavveerree aallllaa sseeggrreetteerriiaa ddeellllaa ssccuuoollaa oo aallllaa ppaarrrroocccchhiiaa..
IIll mmaatteerriiaallee vveerrrràà ssccaannssiioonnaattoo ee rreessttiittuuiittoo iinntteeggrroo aall lleeggiittttiimmoo
pprroopprriieettaarriioo..
24
L’Avvento ci prepara ad accogliere i l
Figl io di Dio che è venuto ad abitare
in
mezzo a noi e si è avvicinato a tutti
gl i uomini, nascendo fra i più umil i .
Vivere questo periodo con
fraternità, significa ascoltare
attentamente e vivere
il messaggio d’Amore che Dio ci ha
mandato con Gesù.
Come comunità cristiana noi siamo
invitati a tendere la mano verso le
persone
che, in questo momento di difficoltà
per tanti , si trovano a dover
affrontare situazioni di emergenza e
maggior disagio.
Proprio per questo, le offerte
raccolte nelle buste di Natale,
saranno destinate
a sostenere le famigl ie del la nostra
parrocchia che vivono momenti di
difficoltà
economica e non solo.
Le offerte raccolte lo scorso anno
durante l ’Avvento (7.000€ circa)
sono servite per contribuire al
pagamento di affitti , bol lette,
rimpatri , medicinal i e viveri.
"Chi ha due tuniche ne dia una a chi non neha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto"Lc 3,11
AVVENTO DI FRATERNITA'
25
PAPA FRANCESCO NEWSUN‛ “APP” PER SEGUIRE PAPA FRANCESCOL'applicazione da instal lare sutelefoni cel lulari smartphonee tablet
L’agenzia di stampa ital iana “Ansa”
lancia “Papa Francesco News”, una
nuova applicazione interamente
dedicata a Papa Bergoglio, ricca di
notizie, special i e approfondimenti.
Per essere informati ogni giorno in
tempo reale sui principal i eventi che
coinvolgono il Pontefice, i l suo sti le,
la visione della Chiesa, l ’ “app” si
propone di presentare foto che
raccontano il pontificato,
“fuoriprogramma”, momenti solenni
e curiosità.
Si potranno seguire i viaggi
al l ’estero, i documenti pontifici , i
discorsi del Papa, la vita del le
istituzioni vaticane e le celebrazioni
dei grandi appuntamenti.
Uno strumento di consultazione,
fatto di news, anticipazione e analisi
e con testi di approfondimento sul la
biografia del Papa.
Da qualche anno, su idea di Elvio Feloy, si invia Il Focolare a sacerdoti e suore, originari diRebbio o che, nel tempo, hanno esercitato il loro ministero nella nostra comunità.Di seguito pubblichiamo un messaggio mail di suor Giuseppina Carboni, attualmente aRoma:
Ringrazio tutti coloro che lavorano alla redazione di questo prezioso
strumento che mi permette anche a distanza di essere partecipe della vita
del la Parrocchia.
Un carissimo saluto
Sr. Giuseppina Carboni
26
DD II CCEE MM BB RREE
NOVENA DI NATALE
LUNEDI ' 1 6 – ORE 20,30 IN CHIESA
VENERDI ’ 20 DOPO LA NOVENA : CELEBRAZIONE COMUNITARIA DEL
SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE
SABATO 21 ORE 1 6,30 IN CHIESA
DOMENICA 22 ORE 1 4,30: PRESEPIO VIVENTE ITINERANTE
PARTENZA DALLA CHIESA
MARTEDI ’ 24 DALLE 1 5 ALLE 1 9 CONFESSIONI PER TUTTI
ORE 1 7,30 CONCLUSIONE NOVENA
ORE 23 VEGLIA ANIMATA DAI GIOVANI
ORE 24 SANTA MESSA DI MEZZANOTTE
AL TERMINE CI SCAMBIAMO GLI AUGURI
MERCOLEDI ’ 25 - NATALE DEL SIGNORE
SANTE MESSE ORE 7,30 – 1 0.00 – 1 8,00
GIOVEDI ’ 26 - SANTO STEFANO
SANTE MESSE ORE 8,30 - 1 0
MARTEDI ’ 31 DICEMBRE
ORE 1 7,30 S.MESSA E CANTO TE DEUM
GG EE NN NN AAII OO
MERCOLEDI ’ I ° GENNAIO 201 4
GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
S.MESSE ORE 1 0,00- 1 8,00
LUNEDI ’ 6 GENNAIO - EPIFANIA
S.MESSE ORE 7,30 -1 0,00 – 1 8,00
ORE 1 4,30 RITROVO DAI PADRI COMBONIANI INIZIO –
PROCESSIONE (Via Lissi = Chiesa ) VESPRI , BENEDIZIONE
BACIO DEL S. BAMBINO
AL TERMINE PREMIAZIONE CONCORSO PRESEPI
SABATO 1 1 GENNAIO: MARCIA DELLA PACE
DA SAGNINO A CERNOBBIO
CALENDARIO LITURGICO
27
DOMENICA 1 9 GENNAIO - GIORNATA DI SOLIDARIETA’ COMBONIANA
1 8 – 25 GENNAIO - SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITA’ DEI
CRISTIANI
FF EE BB BB RRAAII OO
DOMENICA 2 FEBBRAIO - FESTA DEL ,PATRONO DEL NOSTRO
ORATORIO SAN GIOVANNI BOSCO
MARTEDI ’ 1 1 FEBBRAIO - ANNIVERSARIO APPARIZIONE MADONNA DI
LOURDES
GIORNATA MONDIALE DEGLI AMMALATI
ORE 1 5 IN CHIESA: FUNZIONE MARIANA - S.ROSARIO E S.MESSA
SABATO 1 8 FEBBRAIO : FUNZIONE MARIANA ORE 20,30 S.MESSA
NELLA CHIESA DI BRECCIA , SEGUE PROCESSIONE FINO ALLA
GROTTA IN ORATORIO
II NN PPRROO SS PPEE TTTTII VVAA
MERCOLEDI 5 MARZO - LE CENERI
S.MESSE ORE 8,30 – 1 7,00 – 20,30
3 - 6 APRILE - SANTE QUARANTORE
29 APRILE - SANTA PASQUA
DOMENICA 25 MAGGIO - I° SANTA COMUNIONE
28
TTEE AATTRROO NN UU OO VVOO DD II RREE BB BB II OOCCoomm oo –– VVii aa LLii ssssii ,, 99 –– tteell .. ((00 33 11 )) 5599 .. 00 77 .. 44 44 -- wwwwww.. tteeaattrroonn uu oovvoorreebbbbii oo.. ii tt
22 77 .. mm aa RRaasssseegg nn aa DD ii aa ll eettttaa ll ee -- AAnn nn oo 22 00 11 44PP RR OO GG RR AA MM MM AA
Sabato 1 1 gennaio I DENC DE L’EREMITA
ore 21 .00 Compagnia Teatrale “La Donghese” - Dongo
Sabato 1 8 gennaio LA SEDUTA È’ TOLTA, ARRANGIATEVI! !
ore 21 .00 Compagnia Teatro Instabile – Sesto Ulteriano
Sabato 25 gennaio AMUR DA SURELL
ore 21 .00 Compagnia Teatrale “I Quattro Venti” - Arcisate
Sabato 1 febbraio NELL’ ALDILÀ’ GHÈ NEGOT DE PORTA’
ore 21 .00 Filodram. Bellanese “Amici del Teatro – Bellano
Sabato 8 febbraio TRI I VÈGG CERCHEN MIEE
ore 21 .00 Compagnia Teatrale “I Coriandoli” - Arese
Sabato 1 5 febbraio QUANTI IMBROJ E PASTISS PER MANTEGNIS
ore 21 .00 Comp. Instabile del “Teatro Franciscum” – Laveno
Sabato 22 febbraio 30 ANNI DI STORIE DI RINGHIERA
ore 21 .00 Gruppo della Martesana – Cernusco sul Navigl io
Sabato 1 marzo
ore 21 .00 RUMORI FUORI SCENA
Domenica 2 marzo Compagnia Teatrale “Le Quinte Abbondanti” - Rebbio
ore 20.30
29
Sabato 8 marzo
ore 21 .00 FRANKESTEIN!! NO!! GENNAROSTEIN!!
Domenica 9 marzo Compagnia Comica Lariana - Como
ore 1 5.00 - ore 21 .00
Sabato 1 5 marzo QUATAR VECC IN LIGÜRIA
ore 21 .00 Compagnia Teatrale “Città di Como” - Como
Sabato 22 marzo
ore 21 .00 I DANÈ DEI PRET VAN IN CIEL
Domenica 23 marzo Filodrammatica Teatro Nuovo - Rebbio
ore 1 5.00
Sabato 29 marzo QUANT UL MARÌ GIACE
ore 21 .00 Compagnia Teatrale “I Ruzanivul” - Cucciago
Sabato 5 apri le CHI PERD UN AMIS EL TROEUVA…
ore 21 .00 Compagnia Teatrale “Santa Giul iana” - Caponago
Sabato 1 2 apri le L’ È TUA, L’È MIA, L’È MORTA A L’UMBRÌA
ore 21 .00 G.T.M. – Gruppo Teatrale Mezzovico – Canton Ticino
Ingresso: Euro 1 0,00
Prenotazioni: i l giorno dello spettacolo dalle ore 1 4.30 alle ore 1 6.00 telefonando al
nr. 031 -590744, oppure presso il teatro nello stesso orario o nelle altre giornate di
apertura.
E’ possibi le prenotarsi via e-mail , entro le ore 1 2 del giorno precedente lo
spettacolo, col legandosi con il sito del teatro. Le prenotazioni saranno ritenute
valide sino a 5 minuti prima dell ’ inizio del lo spettacolo.
30
ANAGRAFE PARROCCHIALE
CCii hhaannnnoo pprreecceedduuttoo nneellllaa ccaassaa ddeellSSiiggnnoorree58 CONCA PIERO
59 FILIPPIN DONATELLA
60 EVANGELIO MASSIMILIANO
61 MODUGNO MARCO
62 MORANDIN DINO
63 CAIROLI LORENZO
64 COMI ANTONIO
65 SAMPIETRO LUIGIA
66 RIVA AUGUSTA
BBaatttteezzzzaattii nneellllaa ffeeddee ddeellllaa CChhiieessaa ee ddeeiiGGeenniittoorrii
31 SHEH NICOL