Il Focolare numero di dicembre 2014
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3
IN QUESTO NUMEROTEMPO DI AVVENTO E TEMPO DI NATALE 2
ALBRECHT DURER : L’ADORAZIONE DEL BAMBINO 4
VITA COMUNITARIA:
LE DONNE DI LOURDES 6
60° ALEBBIO 8
PELLEGRINAGGIO A ROMA 1 0
AUGURI ALLE CENTENARIE 1 2
NEWS NEWS NEWS 1 4
IL QUARTIERE E LA SUA SCUOLA 1 5
LE RELIGIONI PER LA PACE 1 8
GRAZIE MAESTRA MAGDA 20
MADRE GIOVANNINA FRANCHI : TESTIMONE DI CARITA’ 22
CONCORSO PRESEPI INSIEME 201 4 24
CINE-TEATRO: STAGIONE 201 3/201 4 25
28ma RASSEGNA DIALETTALE 201 5 26
CALENDARIO LITURGICO 28
ANAGRAFE PARROCCHIALE 31
CONTATTI UTILI 32
4
Tempo di Avvento e Tempo di
Natale
Risuonerà ancora nel cuore del
prossimo Avvento la parola potente
dell ’Apostolo Paolo: «Siate sempre
lieti , pregate ininterrottamente, in
ogni cosa rendete grazie» (1 Ts
5,1 6-1 8).
Un invito che appare paradossale
oggi, in un mondo così segnato da
contraddizioni e violenze; ma non
era in effetti molto più pacifico i l
mondo antico, in cui Gesù venne
alla luce. Noi riascolteremo nella
notte di Natale le parole degli
Angeli : «Gloria a Dio nel più alto dei
ciel i e sul la terra pace agli uomini,
che egli ama» (Lc 2,1 4). La “grande
gioia” che essi proclamano ai
pastori poteva certamente
sembrare fuori luogo nella
Palestina, già al lora segnata da
odio e contrapposizioni; tuttavia i
pastori accolgono il messaggio e si
muovono ad incontrare il bambino,
sanno gustare quella gioia
sorprendente.
Sapremo muoverci noi in questo
Avvento incontro al la venuta di
Cristo? Sapremo accogliere quella
gioia che Lui solo ci offre e che ci è
stata richiamata da Papa Francesco
nell ’Evangeli i gaudium? Sapremo
noi stessi diventare evangelizzatori,
annunciatori?
Ci rendiamo conto che si tratta,
nel la sua profondità, di un problema
di discernimento, di riconoscimento.
Tra i segnali contraddittori e
confusi, lo Spirito Santo invita a
riconoscere la rotta tracciata da Dio.
In quello che potrebbe apparire, ad
uno sguardo distratto o pessimista,
un campo pieno di erbe cattive, lo
Spirito aiuta a riconoscere il grano
buono, i l Regno di Dio che cresce.
È il percorso che la Chiesa di tutto i l
mondo sta intraprendendo, come è
avvenuto nella recente sessione
straordinaria del Sinodo dei Vescovi
dedicato ad affrontare le «Sfide
pastoral i del la famigl ia nel contesto
dell 'evangelizzazione»; è i l percorso
che anche la Chiesa che è in I tal ia
ha già intrapreso, avviandosi al la
celebrazione del Convegno
ecclesiale di Firenze, orientato a
riscoprire in Cristo la cifra sintetica
TEMPO DI AVVENTOE TEMPO DI NATALE
5
del nuovo umanesimo, nel la
convinzione che sia possibi le anche
nel nostro tempo ritrovare le
coordinate dell ’essere uomini e
donne “a immagine di Dio”.
Ancora una volta è la parola forte
dell ’Apostolo a indicare la via:
«Vagliate ogni cosa e tenete ciò che
è buono» (1 Ts 5,21 ). Nella lettera ai
Tessalonicesi l ’ invito è rivolto a una
comunità che correva il rischio di
“spegnere lo Spirito” e “disprezzare
le profezie”: forse per paura della
novità, forse anche per una
ragionevole diffidenza verso eccessi
già verificatisi . L’Apostolo invita a
ritrovare fiducia e fermezza: i l
discernimento dei credenti, riuniti
nel nome di Cristo, non ha barriere
preventive; ogni elemento può
essere valutato, nel la convinzione
che sia possibi le discernere e
mantenere solo ciò che è buono. In
queste parole di Paolo troviamo un
messaggio sintetico e pregnante,
capace di accompagnare le nostre
comunità verso un’azione pastorale
coraggiosa, aperta al l ’ incontro e al
dialogo con ogni realtà, eppure
consapevole della propria singolare
identità, che porta ad astenersi «da
ogni specie di male» (cf. 1 Ts 5,1 9-
22).
I l modello di Maria, che «conserva
meditando nel suo cuore» tutto
quanto avviene attorno al Bambino
che lei ha dato alla luce, è di
costante aiuto a cogliere i segni di
una Presenza che ci interpellano e
ci devono scomodare dalle nostre
presunte sicurezze e pregiudizi per
accogliere colui che nasce per noi:
«mentre si trovavano in quel luogo,
si compirono per lei i giorni del
parto. Diede alla luce il suo figl io
primogenito, lo avvolse in fasce e lo
pose in una mangiatoia, perché per
loro non c’era posto nell ’al loggio»
(Lc 2, 6-7).
Non perdiamo l’occasione per vivere
questo Tempo come spazio di vita e
di salvezza che Dio ci dona.
Auguro a tutti di cogl iere la bellezza
di questo tempo di Avvento e di
Natale per fare belle le nostre
famigl ie con addobbi semplici che
esprimono l’accoglienza e la
condivisione; per fare bella la nostra
comunità parrocchiale dove c’è
spazio per tutti , dove c’è posto per i l
Signore Gesù.
P. Agostino a nome dei sacerdoti
del la parrocchia
6
Albrecht Dürer: Altare PaugmartnerL'adorazione del bambino (c. 1504)Come ci avviciniamo al Natale?
Spunti di riflessione di don Luigi
Gall i Stampino (Assistente
spirituale presso l’Università
Cattol ica di Milano) osservando una
natività ad opera di A. Dürer.
(quadro visibi le sul retro di
copertina)
Guardiamo l'ambientazione: la
nascita di Gesù è collocata
esattamente in mezzo alla strada
descritta da dei portici . Gesù non
nasce in una casa, o grotta che sia,
ma in mezzo a una strada. Questo
è sottol ineato anche dal fatto che la
capanna è solo accennata, quasi
uno schema con due linee e
nient'altro: la capanna indica un
luogo, ma non ripara; evidenzia e
non nasconde; mette al lo sbaraglio
e non protegge. Seguiamo questa
suggestione per trarre alcuni spunti
di riflessione:
1 . Gesù è alla portata di chiunque:
la strada è di tutti . I l Vangelo è una
bella notizia per tutto i l popolo e va
proclamata ovunque, non ci sono
posti chiusi riservati. I l cristianesimo
non è esclusivo di nessuno e non
ha l'esclusiva della salvezza.
2. In strada, in genere, ci sono
confusione e poca organizzazione;
esattamente come avverrà per la
celebrazione del nostro Natale. I l
richiamo dell 'evento è ancora
diffuso, anche se sepolto sotto un
ammasso di cose inuti l i . Tanto
basta, tuttavia, perché le chiese
diventino gremite creando la più
eterogenea e confusa assemblea
liturgica dell 'anno. Forse va bene
così: Natale deve essere in mezzo
alla gente e i credenti devono farsi
trovare lì in mezzo, come lievito
nel la pasta; umilmente tra gl i
uomini, fusi con loro senza essere
confusi e senza volto.
3. Gesù nasce tra la fol la,
riconoscibi le come uomo e
irriconoscibi le come Dio. I l verbo di
Dio, conoscendo bene la forma
dell 'essere Dio, ha voluto imparare
la forma dell 'essere uomo. Nessuna
condizione sociale lo distingue: non
è né povero, né ricco; non
appartiene ad un casato
riconosciuto. Nasce per strada e
vivrà camminando sulla strada.
7
Per noi i l Natale si è fatto sbiadito: è
un insieme di ricordi, di emozioni,
spesso anche di stanchezze. Gli
annunci e i richiami sono
contraddittori ; l 'opinione pubblica
sul Natale è quanto mai banale e
noiosa. Siamo in mezzo a una
strada vociante. . .
Eppure il mistero va cercato proprio
in questa confusione: è proprio
questo mondo che Gesù è venuto a
salvare, offrendo nel si lenzio
dell 'umiltà la possibi l ità di incontrare
Dio.
Matteo
LA LUCE DEL NATALE DONI PACE,GIOIA E SERENITA‛
A TUTTE LE FAMIGLIEDELLA NOSTRA COMUNITA'
Don Giusto, Padre Agostino, Don Claude
8
VITA COMUNITARIA
Venerdì 1 9 settembre 201 4 ha
avuto inizio i l nostro pellegrinaggio
a Lourdes.
Non una passeggiata o una gita, ma
un PELLEGRINAGGIO, un
cammino spirituale in questo luogo
di fede nutrito dal l ’ incontro con
Gesù attraverso sua madre Maria
Santissima. Ogni momento vissuto
ci ha lasciato un messaggio, uno
stimolo per approfondire e far
crescere la nostra fede.
I l primo spunto di riflessione ci viene
offerto da Don Claude dopo la
lettura della vita di Santa
Bernadette: i protagonisti del le
apparizioni sono, ovviamente, la
Madonna e la povera ragazzina, ma
anche i suoi genitori che hanno
permesso alla figl ia di fare ciò che
la Madre Celeste le chiedeva; da
questo scaturisce per noi, mamme
e nonne, i l grande e importante
compito di trasmettere la fede ai
giovani.
L’omelia del la Santa Messa
celebrata nella cappella di
Sant’Anna ci presenta la Madonna
come madre, capace di ascoltare e
di soddisfare le nostre preghiere che
non devono essere unicamente per
noi, ma per tutte le cose buone che
vediamo in chi ci circonda.
Gli appuntamenti del la domenica
sono stati veramente molti a partire
dalla Messa Internazionale;
circondate da persone di molte altre
nazioni, ci siamo sentite parte della
Chiesa Universale. Ciascuno di noi,
pur parlando lingue diverse, si è
unito in preghiera con tutti gl i altri :
un coro di moltepl ici e differenti voci
che innalzavano all ’unisono la loro
lode a Cristo.
La processione Eucaristica con
l’adorazione al Santissimo sono stati
momenti veramente toccanti.
Abbiamo visto scorrere qualche
lacrima, occhi rossi e lucidi e più di
un fazzoletto uscire dalle tasche;
non potevamo non commuoverci
davanti a persone che sorridono pur
essendo nella sofferenza, ai tanti
LE DONNE DI LOURDES
9
giovani volontari pronti a prendersi
cura dell ’altro e allo slancio e
all ’ intensità del la preghiera davanti
a Cristo Eucarestia.
I l tema conduttore del rosario che
ha accompagnato la suggestiva
processione dei flambeaux è stato
la “conversione” che comporta i l
nostro sforzo di passare
dall ’egoismo a una vita capace di
amore, gioia, pazienza e
disponibi l ità.
I momenti d’ incontro con Maria al la
grotta sono stati molto personali , c’è
chi è riuscita a parlarLe a cuore
aperto nel freddo della sera o nella
brezza del mattino, sotto un
acquazzone notturno, tra i l brusio
dei pel legrini o seduta sul le
panchine al termine della Messa.
Tutte noi abbiamo trovato i l modo e
il momento più opportuno per farle
spazio nella nostra anima,
ringraziarla per quello che ci dà e
per chiedere il suo intervento
materno anche a nome di tutti
coloro che si sono raccomandate
alle nostre preghiere.
Lourdes, un luogo di Fede in cui ci
si rende veramente conto di quale
grande dono Dio ci ha fatto! A noi,
ora, resta i l compito di vivere, nel la
vita di tutti i giorni, i frutti di questa
straordinaria esperienza che ci ha
unite anche nel desiderio di ritornare
ai piedi del la Madonna di Lourdes,
con altre amiche.
Le donne di Lourdes
1 0
60° ANNIVERSARIO US ALEBBIO 1954Intervento del presidente Cristiano
Scandella in occasione dei
festeggiamenti del l ’ALEBBIODAY lo
scorso 21 set. 201 4
60 anni fa, per l ’esattezza era il 1 2
ottobre 1 954, un gruppo di
parrocchiani fondava la US
ALEBBIO 1 954 animati da un’unico
fi lo comune: la voglia di sport, lo
spirito di stare insieme, la volontà di
porre basi di vita sol ide ai nostri
ragazzi.
Da queste persone, generazione
dopo generazione, sono nati
ragazzi ed atleti prima, poi al lenatori
e dirigenti .
L’unica forza che ci unisce: la
passione per lo sport e l ’amore per
questa società.Solo qualche anno
fa festeggiavamo il 50°; gl i anni
passano, ma i nostri ideal i sono
sempre gli stessi e nessuno li potrà
mai cambiare.
In questo periodo di crisi che stiamo
attraversando, dove cercare uno
sponsor, avere un sostentamento,
non è diffici le ma impossibi le, un
ruolo fondamentale lo devono
giocare le istituzioni a tutti i loro
l ivel l i poiché, negli ultimi anni,
società come la nostra, storiche ed
anche più grosse ed attrezzate di
noi, hanno cessato di vivere
lasciando vuoti incolmabil i nel la
formazione e nell ’animo dei loro
ragazzi.
Una cosa è certa: mi è capitato di
parlare con ex-atleti ALEBBIO, chi
per cessata attività, chi invece
perché gioca ora in altri gruppi, e
vedere come nei loro occhi e nei
loro cuori brucia ancora vivo il
ricordo della US ALEBBIO 1 954,
del la Società che li ha formati nei
primi anni del la loro carriera
sportiva.
Ed ora un ringraziamento a chi, da
60 anni fa ad oggi, con qualunque
impegno, in qualunque modo e
forma, ha dedicato del tempo x la
nostra Società, x i nostri ragazzi.
Un ringraziamento a tutte le
persone che sono intervenute in
questa giornata e a tutti voi presenti
Un grazie di cuore ai nostri
al lenatori che alla maglia
del l ’Alebbio sono attaccati da anni e
11
per alcuni da decenni.
Ed infine un sincero THANK YOU
alla CORALEBBIO, a chi ha avuto
questa bri l lante idea ed ha saputo
unire tassello su tassello queste
fantastiche persone
GRAZIE ALEBBIO
Dopo la festa si torna ora alla realtà,
dopo tante belle parole ci si
aspettano anche i fatti . Del l ’Alebbio
si dice che si sa poco, c’è poca
pubblicità e spesso non si sa
nemmeno quello che facciamo.
Nel corso degli ultimi anni, per
quanto mi riguarda e parlo a nome
dell ’attuale consigl io, siamo stati
sommersi da impegni che prima
non sapevamo nemmeno oltre che
per i tesseramenti atleti , contatti con
le federazioni, contatti con i vari
atleti e le loro famigl ie e molti altri
ancora, anche da mil le norme
burocratiche/fiscal i a cui anche le
associazioni senza scopo di lucro
devono sottostare, lavori di
sistemazione spogliatoi e
manutenzioni volontarie x dare un
aspetto più decoroso ai vecchi
spogliatoi del la Giussani,
l ’organizzazione delle varie feste
organizzate dalle associazioni di
quartiere.
Un impegno che ci porta oggi ad
organizzaci diversamente x dare
una migl iore vita, una migl iore
informazione, una migl iore visibi l i tà
ed una migl iore gestione alla nostra
società.
Forse non si sa ma abbiamo in
gestione due palestre: la più
conosciuta quella di via Giussani ed
una a due passi dal l ’oratorio quella
di via Cuzzi. X gestione vuol dire
che la U.S. ALEBBIO si prende in
carico ad inizio stagione le due
palestre, la loro custodia, la loro
pulizia e la loro manutenzione.
Abbiamo quindi bisogno di volontari
che ci possano aiutare su un fronte
ampissimo senza dover essere
geometri, ragionieri o commercial isti
ma semplicemente noi stessi, con il
proprio bagaglio di conoscenze, di
idee e voglia di fare, di proporsi e
mettersi in gioco non perché
conosco tizio o caio ma solo perché
faccio qualcosa per i nostri ragazzi,
per i l nostro futuro.
AspettandoVi numerosi vi ringrazio
per i l tempo che avete già dedicato
al la nostra società.
1 2
20/24 OTTOBRE 201 4,
UN’ESPERIENZA
INDIMENTICABILE.
I l pel legrinaggio a Roma è stato
organizzato dal GTR ma di fatto,
visto l ’ intimo legame con Rebbio, è
stato una sorta di pel legrinaggio
parrocchiale.
Eravamo quasi 1 00 e tutti col
desiderio di incontrare Papa
Francesco.
In cinque intensissimi giorni
abbiamo seguito due percorsi
distinti ; uno storico/turistico e l’altro
spirituale, anche se spesso e
volentieri le due cose sono coincise.
I l giro storico/turistico comprendeva
il “Campidoglio”, che ha visto le
origini di Roma, i l “Colosseo e i Fori
Imperial i”, fotografie del la nostra
gloriosa storia ed i “Castel l i
Romani”.
Dei castel l i abbiamo visitato Castel
Gandolfo, amena residenza estiva
del Papa, con l’adiacente
meravigl ioso lago di Albano di
origine vulcanica.
Un cratere ma[ pieno d’acqua.
Infine i l giro per le strade del centro,
sul le orme di Audrey Hepburn nel
fi lm “Vacanze Romane” e quindi la
“Fontana di Trevi, le piazze “Navona
e di Spagna”, i l “Pantheon” e tanto
altro[. meravigl ioso!
L’aspetto più importante e
significativo è stato, naturalmente, i l
percorso rel igioso.
Abbiamo ripercorso le tappe della
nostra fede incontrando gli apostol i
Pietro e Paolo nelle visite del
Vaticano, del le basil iche papali e
del le “Abbazia delle tre Fontane” e
“Abbazia di San Nilo”.
Sono momenti da ricordare,
secondo me, la Santa Messa nella
“Cappella del Corporale”, che forse
è la più bella in tutta la basil ica di
San Pietro, e la visita del le “Grotte
Vaticane” dove sono sepolti i papi,
tanti dei quali hanno lasciato un
profondo solco nella storia del
mondo.
I l momento più elevato di tutto i l
pel legrinaggio è stato l ’ incontro con
“Papa Francesco”.
Non hanno importanza la
levataccia, che tanto non era una
novità, o la coda, schiacciati come
sardine per entrare tra i primi in
PELLEGRINAGGIO A ROMA
1 3
piazza San Pietro ad accaparrare
posti a sedere, possibi lmente in una
posizione prossima a dove sarebbe
passato papa Francesco
Non ha importanza nemmeno la
lunga attesa prima di incontrarlo.
Nell ’ istante in cui i nostri occhi
l ’hanno visto entrare in piazza, la
stanchezza si è tramutata in gioia,
in sventol io di bandiere, in inni di
richiamo, in preghiera e che gioia
udire le sue parole.
Un Papa che da l’ impressione di
camminare in mezzo a noi, di
essere uno di noi ed è pur sempre
una guida altissima.
Coinvolgente i l suo messaggio,
raccontato in maniera semplice ma
incisiva.
Se Dio ha fatto rivivere persino delle
ossa cosa potrà fare di noi se solo
avremo la fede per seguirlo?!
Questo potrebbe essere il
messaggio e l ’ insegnamento che ci
lascia i l pel legrinaggio e che
desideriamo condividere con tutta la
comunità.
Claudio del GTR
Carissimi ex parrocchiani di Rebbio, vi raggiungo con queste pocherighe per farvi i più sinceri auguri di Buon Natale. Penso spesso aicinque anni vissuti in parrocchia con voi. Anni intensi e significativiche, credo, mi abbiano aiutato a crescere. Da giovane sacerdote èimportante "farsi le ossa" e, stando in mezzo a voi, credo che unpochettino ciò sia avvenuto, quindi grazie, grazie di vero cuore!Rinnovo i miei più sinceri auguri a tutti voi, ai vostri sacredoti, agl ianziani e ai malati , ai giovani, al le famigl ie, ai col laboratori inparrocchia . . . a tutti insomma.
Di cuore anche vi ringrazio per la generosa offerta con la quale aveteaccompagnato la mia partenza da Rebbio.
Don Federico Pedrana
1 4
Dolores, buon compleanno!
“Cara Dolores, tu sei così dolce,
genti le e affettuosa. Per questo io ti
considero come la mia bisnonna e
ne vado molto fiera perché so che
hai un cuore d’oro, pieno di gioia e
di al legria. Di questo devi essere
orgogliosa. Sei una delle poche
persone che hanno cento potenzial i ,
cento come i tuoi anni e ogni anno
ne hai coltivato uno nuovo. Altri
mil le ne hai da scoprire.” Nella
palestra di Vil la San Fermo, le
parole di Viola, una vivace
ragazzina di dieci anni, sono
l’augurio più bello per Dolores
Monti, che il 31 ottobre ha compiuto
cento anni.
Ospite da qualche anno della
struttura di San Fermo, Dolores
aveva sempre vissuto a Rebbio:
sul lo sfondo della parrocchia e
del quartiere, si è snodata la sua
lunga vita, fatta di lavoro, di impegni
famil iari , di semplicità generosa e di
grande simpatia verso tutti .
Con gratitudine, parenti e amici, al la
presenza del sindaco e del vice-
sindaco di San Fermo, Maurizio
Falsone e Pierluigi Mascetti , del
parroco, don Ferruccio Ortel l i , e di
don Giusto hanno fatto festa con lei,
che come sempre ha dato lezione di
vivacità e di gioia di vivere. La
comunità parrocchiale le rinnova gli
auguri, ancora una volta attraverso
la poesia di Enrico Roncoroni:
“Sèmm viv! Metèmm in paas ul cöör
/pensèmm al pruverbi nustrann/
ch’el diss “Vècc in quii che möör/[.
E[ disèmal che la vööia l ’è tanta/
d’andà ‘vanti san e cuntent/ pasà là
da tütt j ’anta/ e restà chi anca dopu i
cent. ”
Alcuni bimbi che frequentano l’anno
del discepolato, con i loro genitori,
hanno fatto visita a Dolores.
Riportiamo i loro pensieri:
“Durante l ’ incontro di catechismo, in
famigl ia, abbiamo parlato di
Abramo, un uomo anziano, che ha
fatto un lungo viaggio per andare
nella terra promessa da Dio. Così, i
nostri genitori ci hanno portato in
casa di riposo a trovare la signora
Dolores, di 1 00 anni. Ha raccontato
di quando era piccola e abitava a
Rebbio. A quel tempo, la sera
mangiava solo la minestra.”
(Miriam)
“Domenica 2 novembre, insieme
AUGURI ALLE CENTENARIE
1 5
con due compagni di catechismo,
sono andato a trovare una
simpatica nonnina di 1 00 anni. Mi
ha colpito la sua allegria, anche se
non capivo quel che diceva perché
parlava in dialetto. Mi ha ricordato la
mia bisnonna di 99 anni che abita
lontano da qui[ Ho provato un po’
di nostalgia.” (Giacomo)
“Quando sono andato a trovare la
signora Dolores, in dialetto
comasco, che facevo fatica a
capire, ci ha raccontato delle cose
molto strane: che quando era
bambina non esistevano le
automobil i e neanche i telefonini e
che mangiare due volte al giorno
era un lusso. Incredibi le!”
(Tommaso)
Auguri, Amneris!
La S. Messa ceelebrata da don
Giusto e una piccola festa con una
bella torta hanno segnato, i l 20
novembre, i cento anni di Amneris
Zenith Berrone. “Amneris - ci spiega
la figl ia – è, nel l ’opera di Verdi
‘Aida’, la figl ia del re d’Egitto
innamorata del giovane Radames, a
sua volta innamorato di Aida. I
nonni, appassionati di l irica, hanno
scelto per la mamma questo nome,
nome, poi, attribuito anche ad una
asteroide scoperta nel 1 91 7.”
Amneris, nativa di La Spezia, si è
trasferita prima ad Arona, poi a
Lurate Caccivio, e da circa 60 anni
vive a Rebbio, ora accudita dai due
figl i e da altre persone che si
prendono cura di lei con grande
attenzione. Un grazie particolare, da
parte della famigl ia, va alla signora
Margherita, che, da diversi anni, è
diventata ‘l ’angelo custode’ di
Amneris.
L’attività lavorativa, svolta prima a
Novara, poi a Como l’ha messa a
contatto con tante persone, come
impiegata allo sportel lo del la
STIPEL, l ’attuale Telecom.
Tra gli auguri pervenuti ad Amneris,
quel l i del Sindaco, Mario Lucini, e di
mons. Diego Coletti . I l sindaco,
nel la sua lettera, riflette “sul la
ricchezza di una lunga vita e sul la
gioia di poter trasmettere alle
generazioni più giovani le tradizioni
e i valori moral i e cultural i che sono
il fondamento della nostra società.”
Mons. Coletti , attraverso alcune
ragazze della parrocchia, ha inviato
al la festeggiata un messaggio
video, in cui dichiara la sua
vicinanza per “i l traguardo
1 6
bell issimo dei cento anni” e,
promettendo un ricorda nella
preghiera, augura ad Amneris
“pace, serenità e fiducia nel futuro”.
A lei, gl i auguri più sinceri da parte
dell ’ intera comunità parrocchiale!
> In seguito al la partenza per Roma
di suor Bruna Birol lo, suora
scalabriniana referente dal 201 0 per
la pastorale dei migranti , a partire
dal mese di settembre don Giusto è
il nuovo coordinatore diocesano di
questo importante settore della vita
del la Chiesa locale. “Quella dei
migranti – ha scritto suor Bruna sul
sito del la Diocesi – è una
componente sempre più importante
della pastorale, soprattutto per una
diocesi come quella di Como, così
ricca di comunità etniche diverse.
Per questo è necessario dare un
nuovo impulso alla pastorale dei
migranti , favorendo un cammino di
condivisione da parte delle
comunità e un maggior
coinvolgimento nella vita del le
parrocchie, ma lasciando loro i
propri spazi e la possibi l ità di
mantenere le proprie tradizioni e le
proprie espressioni di fede, così da
avere momenti in
cui ricaricarsi”.
> Don Aurelio Pagani, dopo
un’esperienza di sette anni a
Brunate, è stato nominato parroco
di Ponte Tresa, in provincia di
Varese. Lo affidiamo al Signore,
affinché lo sostenga in questo
nuovo servizio, nel la Chiesa, per i l
mondo.
> Suor Paolina Brambil la e suor
Giannina Ornaghi ringraziano per i l
ricordo in occasione del centenario
di fondazione della Scuola Materna.
Dal mese di settembre, suor
Paolina è ospite della Casa Madre
delle Suore Adoratrici a Rivolta
d’Adda (Cr), mentre suor Giannina
svolge il suo ministero nella
parrocchia di Appiano Genti le.
NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS
1 7
Istituto Comprensivo di Rebbio
A colloquio con il nuovo Dirigente
Scolastico
L’Istituto Comprensivo Como –
Rebbio è costituito da quattro plessi
(la scuola dell ’ Infanzia di Via Palma,
la scuola dell ’ Infanzia di Via
Varesina, la Primaria di Primo
Grado di Via Giussani, con una
scuola potenziata per disabil i gravi,
e la Primaria di Primo Grado e la
Secondaria di Primo Grado di Via
Cuzzi – Via Durini, a cui si aggiunge
la Scuola Ospedaliera, presso
l’Ospedale Sant’Anna di San
Fermo) per un totale di 740 alunni,
secondo i dati raccolti al
1 5.1 0.201 4. E’ i l nuovo Dirigente
Scolastico, la dott. Daniela De
Fazio, a fornire, durante una
chiacchierata cordiale, alcune
informazioni sul la scuola del nostro
quartiere.
Arrivata a Como alla fine di giugno,
la dott. De Fazio, con alle spalle
una lunga esperienza come
docente di l ingua francese e come
collaboratrice del Dirigente
Scolastico in una scuola superiore
in Campania, racconta di una
scuola viva e con buone
potenzial ità. “L’Istituto Comprensivo
– dice il Dirigente Scolastico – è
caratterizzato dalla presenza di
numerosi stranieri – circa 350 – e
da un grande numero di disabil i –
circa 50, questi ultimi seguiti e dagli
insegnanti di sostegno e dagli
assistenti educatori. ” In una tabella
sono riassunte le nazioni di
provenienza degli alunni: bimbi e
ragazzi di 35 paesi frequentano le
scuole del quartiere. Quella turca è
la comunità più numerosa, seguono
poi tunisini , fi l ippini, albanesi e
ghanesi. “La presenza di alunni da
tanti paesi differenti risulta essere
una ricchezza, nel rispetto delle
regole e delle diversità. Esistono
protocoll i di accoglienza, da
realizzare attraverso passi concreti .
Quest’anno – continua la dott. De
Fazio – abbiamo uti l izzato una
lettera di benvenuto in tutte le
l ingue, per accogliere gl i alunni di
origine straniera.” Per realizzare
una politica di integrazione, i l
Dirigente Scolastico fa riferimento
ad una didattica rinnovata, al l ’uso
delle nuove tecnologie, al progetto
e-twinning (la piattaforma europea
Il quartiere e la sua scuola
1 8
per gl i insegnanti, per incontrare
colleghi, scambiarsi idee e
realizzare progetti) e ai fondi PON,
i l Programma Operativo Nazionale,
che, col legato agli interventi
del l ’Unione Europea, interviene sul
contrasto al la dispersione
scolastica, sul migl ioramento della
qualità del sistema di istruzione e
dell ’attrattività degli istituti scolastici ,
potenziando gli ambienti per
l ’apprendimento, favorendo la
diffusione di competenze specifiche
e sostenendo il processo di
innovazione e digital izzazione della
scuola.
“Per i l nostro Istituto sono
fondamental i un migl ioramento
organizzativo e
l’ internazionalizzazione. Da
ricordare l ’ importanza delle attività
sportive, anche nell ’ottica
dell ’educazione a un
comportamento corretto, al la
gestione dei confl itti e al rispetto
delle regole.”
I l Dirigente Scolastico sostiene di
aver trovato, a Rebbio, una grande
professionalità da parte di tutti gl i
insegnanti e una buona
collaborazione. Ottimo il rapporto
con il Comitato genitori, che
sostiene la scuola con moltepl ici
attività. L’Istituto Comprensivo,
inoltre, porta avanti un lavoro di
sostegno all ’attività scolastica per
un buon numero di alunni,
col laborando con diverse realtà del
territorio, qual i l ’associazione
Cometa, la Cooperativa Questa
Generazione, la nostra parrocchia,
La Grande Corte dell ’Opera Don
Guanella, La Nostra Famigl ia di Via
Del Doss.
“Lavoriamo con gli istituti di Albate e
Prestino – aggiunge la dott. De
Fazio – ad un progetto contro la
dispersione scolastica, oltre a far
parte della rete di scuole della
Provincia. Interessante i l progetto
con l’Università del l ’ Insubria:
relativamente al corso di laurea in
Scienze della Mediazione
Interl inguistica e Interculturale si
prospetta la possibi l ità, da un lato,
di ospitare studenti tirocinanti nel le
nostre classi e, dal l ’altro, di far
seguire ai nostri docenti corsi
d’aggiornamento sul la mediazione
interculturale presso l’ateneo di
Sant’Abbondio”.
Al termina della chiacchierata, la
dott. De Fazio racconta di essere
contenta dell ’esperienza che sta
1 9
vivendo nella scuola del quartiere,
consapevole delle fatiche e dei
problemi da affrontare. “Quando si
è trattato di scegliere la scuola in
cui essere poi nominati , ho indicato
l ’ Istituto Comprensivo di Rebbio,
perché, per la presenza di una
sezione potenziata per disabil i
gravi, di una scuola ospedaliera e di
un certo numero di stranieri, mi è
sembrata una scuola proiettata
sul le sofferenze del territorio e,
quindi, in l inea con il mio modo di
lavorare.”
I l logo dell ’ Istituto Comprensivo
sembra riassumere gli obiettivi del la
scuola, richiamati dal Dirigente: una
matita-arcobaleno, simbolo
dell ’ istruzione e dell ’educazione
nella diversità, nel territorio di un
quartiere, che cerca di essere
aperto al la novità e alla “convivial ità
del le differenze”.
as
20
LE RELIGIONI PER LA PACEL’associazione interculturale Alba,
impegnata dal 2004 a Como, la
sede è in viale Masia 26, nel
promuovere la conoscenza della
cultura turca e la diffusione del
dialogo interrel igioso, ci invia una
riflessione del fondatore del suo
movimento, Fethul lah Gülen.
Gulen, islamista turco, storico e
predicatore, i l 5 ottobre 201 4, ha
ri lasciato ai più importanti giornal i
americani, una dichiarazione in cui
condanna in modo energico la
crudeltà dell ’ ISIS.
“Come Musulmano praticante,
profondamente influenzato dai
principi del la mia fede, io condanno
con forza le atroci brutal ità del
gruppo terrorista ISIS. Le loro azioni
sono una sventura per la fede che
essi proclamano e sono crimini
contro l ’umanità. La rel igione
fornisce un fondamento su cui
stabil ire la pace, i diritti umani, le
l ibertà e il governo della legge. Ogni
altra interpretazione contraria,
incluso l ’abuso della rel igione per
al imentare confl itti è semplicemente
sbagliata e ingannevole. L’ISIS non
è il primo gruppo che usa la retorica
rel igiosa per mascherare la propria
crudeltà. Al Qaeda lo ha fatto 1 3
anni fa e Boko Haram più
recentemente. Ciò che li accomuna
è la mental ità total itaria che nega
dignità agl i esseri umani. Qualsiasi
forma di violenza contro civi l i
innocenti o persecuzioni di
minoranze, contraddice i principi del
Corano e la tradizione del nostro
Profeta (su cui sia pace e
benedizione). I membri del l ’ ISIS o
sono completamente ignoranti
riguardo alla fede che proclamano o
le loro azioni mirano a servire
interessi individual i o quell i dei loro
capi pol itici . Senza considerare che
le loro azioni sono quelle di un
gruppo terrorista e in quanto tal i
dovrebbero essere portate in
giudizio e costrette a rispondere dei
loro orrendi crimini. Invio le mie
sentite condoglianze alle famigl ie
dei caduti in Iraq e Siria e alle
famigl ie di James Foley, Steven
Sotloff e David Haines. Possa Iddio
dare loro forza, pazienza,
perseveranza e alleviare la loro
sofferenza. Prego anche per i l
21
ri lascio immediato e sicuro degli
ostaggi e chiedo a Dio, i l
Misericordioso, di condurre tutti noi
verso il reciproco rispetto e la pace.
Invito ognuno nel mondo ad
associarsi a questa mia preghiera.”
Ringraziamo i responsabil i di Alba,
Deniz ed Emrah, per aver voluto
condividere con tutta la comunità di
Rebbio, questo messaggio e ci
uniamo a loro nella preghiera e
nell ’ impegno per costruire la pace
nel mondo.
Riportiamo la dichiarazione in l ingua
originale per i nostri lettori di
nazionalità turca.
Fethul lah Gülen Hocaefendi,
ABD'nin önemli gazetelerine verdiği
bir i lanla IŞİD terörünü kınadı . “IŞİD
Zulmü En Ağır Şekilde
Lanetlenmeli” başlıkl ı i lan, New York
Times, Washington Post, Chicago
Tribune, Wall Street Journal ve Los
Angeles Times gazetelerinde
yayınlandı .
"İnanan bir müslüman olarak
inancım derinden etki lendi, terörist
grubu IŞİD'in zulmünü şiddetle
kınıyorum.
IŞİD'in faal iyetleri mensubu
olduklarını iddia ettikleri dinin parlak
yüzüne atı lmış bir çamurdur. Bu
eylemler insanlığa karşı işlenmiş
suçtur. Dinin gayelerinden biri barış,
insan hakları , özgürlükler ve
hukukun üstünlüğünün tesis
edilebi leceği bir zemin ortaya
koymaktır. Bunun aksine dini yorum
yapanlar, bi lhassa dini çatışmaları
alevlendirmeye alet edenler hem
kendileri aldanmış hem de insanlığı
aldatmış olur.
Dini bir söylem arkasına sığınarak
zulümler yapan ilk örgüt IŞİD
değildir. 1 3 sene evvel El-Kaide ve
yakın zamanda Boko Haram da
benzer söylemleri kul lanarak
masum insanlara zulmetmiştir. Bu
örgütlerin ortak noktası , yaradı l ışı
itibariyle her insanın sahip olduğu
yüce makamı insanlara çok gören
total iter bir zihniyetin ürünleri
olmalarıdır.
Her türlü azınl ığa veya masum
sivi l lere uygulanan baskı ya da
zulüm, Kur'an'ın elmas düsturlarına
ve Efendimiz'in (s.a.s) sünnetine
tamamen zı ttı r. IŞİD üyeleri, şayet
birtakım güçlerin piyonu olarak veya
kendi şahsi çıkarları doğrultusunda
hareket etmiyorlarsa, bağlı
22
GRAZIE MAESTRA MAGDA
olduklarını iddia ettikleri İslam
dininin ruhunu hiç kavrayamamış
cahil lerdir denebil ir. Her halükarda,
yaptıkları terörizm olup bu
eylemlere bulaşanlar adalete tesl im
edilerek işledikleri dehşet verici
suçların hesabını vermelidirler.
Bu mülahazalarla, başta gazeteciler
James Foley ve Steven Sotloff i le
yardım görevlisi David Haines'in
ai leleri ve yakınları olmak üzere,
Irak ve Suriye'deki bu elim
saldırı larda hayatlarını
kaybedenlerin ai le ve sevenlerine
yürekten başsağlığı di l iyor, Cenab-ı
Hak'tan onlara sabır, metanet ve
dirayet vererek acı larını
hafifletmesini niyaz ediyorum.
Ayrıca, IŞİD'inel inde bulunan bütün
rehinelerin derhal ve güvenli bir
şekilde serbest bırakı lmaları ve
hepimizi saygı ve barış dolu bir
dünyaya ulaştı rması için Cenab-ı
Hakk'a duacı olup herkesi bu duaya
katı lmaya davet ediyorum.”
iPad'imden gönderi ldi=
I l ricordo dell 'insegnante scomparsa
a novembre
Grazie, maestra Magda!
I l primo giorno di scuola,
emozionata, con grembiule e
cartel la nuova, sono entrata
nell ’aula assegnata alla IB. Ad
accogliermi, c’era una giovane
donna, bel la, un grande sorriso e un
grembiule azzurro: la mia maestra,
Magda Masante.
Sembra ieri, ma era l ’anno 1 979. La
maestra Magda ci ha
accompagnato per tutti gl i anni del le
scuole elementari e ha continuato
ad insegnare ai bambini di Rebbio
fino alla pensione.
Nel corso di questi anni, è sempre
stata una figura presente:
telefonate, lettere e interminabil i
serate con qualche compagna di
scuola, raccontandoci “pezzi” di
vita, come si fa con una persona di
famigl ia.
I l primo novembre,
improvvisamente, ancora giovane,
ci ha lasciati .
23
Cara maestra, questo evento ci ha
colto impreparati . Tu, invece, come
ha sottol ineato i l sacerdote durante
l ’omelia, agl i occhi di Dio eri pronta.
Accanto al tuo letto, restano il
Vangelo rosso consumato dalla
meditazione e il rosario. Eri una
donna di fede. Questa tua fede ti ha
reso una ‘persona speciale’. Tutti , in
questi giorni tristi , hanno detto bene
di te perché sapevi rivolgere a
ciascuno l’attenzione di cui aveva
bisogno in ogni momento: un saluto,
un sorriso, un aiuto, una parola di
conforto, una preghiera.
In questi giorni, i l mio pensiero è
tornato a molti anni fa, quando
all ’ inizio del la lezione, l ’ insegnante
faceva recitare una preghiera. Ci
facevi sempre cantare:
“Camminiamo sulla strada
Che han percorso i santi tuoi
Tutti ci ritroveremo
Dove eterno splende il sol
E quando in ciel dei santi tuoi
La grande schiera arriverà
Oh Signor, come vorrei
Che ci fosse un posto per me[.”
Oggi questi versi si riempiono di
novità, nel la certezza che tu hai
trovato i l tuo posto, là “dove eterno
splende il sol”.
Don Gianpaolo Romano, tuo ex-
alunno, al termine della l iturgia
funebre, ti ha rivolto un pensiero,
che è di tutti i tuoi alunni: “Siamo
stati fortunati ad averti come
maestra, con grandi doti umane e
professionali , presente anche nelle
tappe gioiose e tristi del la nostra
vita. E dato che nessuno nella vita
“si fa” da solo, tu hai contribuito a
fare di noi ciò che siamo”.
Anche oggi, ti immagino rispondere
umilmente, come sempre di fronte
ai complimenti, con quella frase
ripetuta molte volte col sorriso sul le
labbra: “Non è merito mio. Ho
gettato un seme in ogni bambino,
ma la pianta che cresce dipende dal
terreno che trova.”
Grazie, maestra Magda!
Betty
24
Madre Giovannina FranchiTestimone di caritàI l 20 settembre, in cattedrale, è
stata proclamata beata madre
Giovannina Franchi, la fondatrice
della Congregazione delle Suore
Infermiere dell 'Addolorata, le Suore
dell 'Ospedale Valduce.
Nata a Como nel 1 807, in una
famigl ia borghese, Giovannina
Franchi, come si legge sul sito del la
Diocesi, inizia nel 1 853 “i l suo
cammino di totale dedizione ai
fratel l i sofferenti . Si spoglia del le
sue ricchezze mettendole a
disposizione dei bisognosi e apre in
via Vitani, con tre compagne, la
prima Casa di accoglienza per
ammalati e convalescenti,
prestando assistenza a domici l io a
coloro che ‘non potevano essere
accolti nel nosocomio della città’. Si
reca così nei quartieri più disagiati
di Como per portare aiuto agli
ammalati nel le loro abitazioni,
affrontando coraggiosamente ogni
difficoltà.” Successivamente redige
“per sé e le sue consorel le una
Regola di vita essenziale:
‘predil igere i malati gravi e
moribondi, perché più soli e più
vicini al l ’ incontro con Dio;
considerare la viva presenza di
Cristo nell ’Eucaristia e nella
persona sofferente; mostrarsi
coraggiose e umil i nel tempo
stesso, pazienti e cortesi nel le
maniere, amanti del si lenzio e della
fatica, ben disposte al l ’assistenza
degli infermi e a qualunque opera di
carità, senza eccezione di alcun
ufficio, anche se faticoso e
ributtante’. Durante i periodi in cui la
città di Como è colpita dal colera e
dal vaiolo nero, che compiono
strage tra la popolazione, le suore
sono esempio di pietà evangelica.
Per Madre Giovannina la Casa delle
Sorel le Infermiere deve essere ‘una
copia della casa di Marta e di
Maddalena, sorel le di Lazzaro’. È
Madre Giovannina a sostenere che
la carità del prossimo debba essere
‘un amore universale, che tutti
abbraccia nel Signore e non
esclude nessuno’. ” Colpita dal
vaiolo, Giovannina Franchi si
spegne nel febbraio 1 872.
Oggi la Congregazione delle Suore
Infermiere dell 'Addolorata continua
25
l 'opera della fondatrice con attività
ospedaliere, riabi l itative, di
accoglienza ed educative in
Lombardia, a Roma, in Canton
Ticino e in Argentina, con una
missione alla periferia di Buenos
Aires, avviata vent'anni fa.
La Chiesa di Como farà memoria di
madre Giovannina Franchi i l 23
febbraio, giorno della sua nascita al
cielo.
Così i l cardinale Angelo Amato, nel
giorno della beatificazione:
“Papa Francesco chiama madre
Giovannina colei che 'per amore di
Cristo Crocifisso si è dedicata con
tutte le sue forze all 'assistenza
corporale e spirituale degli infermi e
dei moribondi'. È i l ritratto
essenziale del la nuova Beata, che
fu un'autentica eroina della carità
cristiana. Imitando Gesù, da ricca si
fece povera, uti l izzando i suoi
notevoli beni economici per
al leviare le sofferenze degli
ammalati poveri e abbandonati.
Madre Giovannina fa parte di
quel l 'epopea gloriosa di suore,
autentiche eroine della nostra
patria. Esse abitano in mezzo a noi
e sono fari di sol idarietà, di
fraternità e di carità. La loro
presenza è una benedizione per
tutti , per la Chiesa e per la società.
Per questo i l nostro sentimento oggi
è di ringraziamento al Signore per i l
dono prezioso delle Suore,
generosamente dedite al la sequela
di Cristo e al servizio dei fratel l i con
la fatica e il sacrificio quotidiano. I l
nostro grazie diventa preghiera
affinché lo Spirito Santo continui a
far sentire la sua voce, chiamando
le giovani al la vita rel igiosa, una vita
tutta concentrata su Dio e tutta
spesa nella carità verso i
bisognosi”.
26
4° EDIZIONE
Tema del concorso
“Hai moltipl icato la gioia, hai aumentato la letizia”
così proclama Isaia cap.9
I l condominio / la via è invitata nel presepe a esprimere in tutti i modi
possibi l i i motivi di gioia evangelica: è la gioia di chi si impegna nel costruire
la pace e la giustizia.
Possono partecipare al concorso tutti i presepi real izzati da gruppi di famigl ie
(di condomini, rioni, via, etc) al lestiti in spazi comuni (portici , corti l i , giardini)
e da tutti coloro che amano costruire un presepe.
Coloro che vogliono partecipare possono dare la loro adesione in parrocchia
oppure telefonando ai seguenti numeri: Molteni Angelo 34848831 00;
Paduano Michele 3771 61 6200; Don Giusto 3667090468 entro i l 22
dicembre.
I presepi saranno valutati da un’apposita commissione e sarà premiato i l
presepe ritenuto più attinente al tema. Tutti i partecipanti saranno
successivamente contattati per concordare il giorno e l’ora della visita del la
commissione per la valutazione.
La premiazione avverrà i l giorno martedì 6 gennaio 201 5 nel pomeriggio
NOVITA’ 201 4: quest’anno abbiamo pensato di al lestire una mostra di
“piccoli” presepi (max.20x30 cm.) in chiesa, real izzati dai bambini con l ’aiuto
della famigl ia. Chi vuole partecipare può telefonare a Molteni Angelo
34848831 00 o portare il presepe in parrocchia entro i l 24 dicembre.
Partecipiamo numerosi per rendere il nostro quartiere più vivo e aperto a
tutti .
CONCORSO PRESEPE INSIEME 2014
27
Si è conclusa la stagione del
“Nuovo”, iniziata ai primi di ottobre e
terminata ad inizio giugno, che ha
visto la sala impegnata per
spettacoli , prove e allestimenti
scenici per circa 1 20 giornate.
91 gl i spettacoli proposti che hanno
portato in teatro oltre 20.000
spettatori.
Di questi 1 8 le commedie inserite
nel la “Rassegna dialettale” viste da
circa 4000 persone.
4500 gli spettatori che hanno
assistito al le 1 7 serate proposte
dagli “Amici di Zinviè”. Con gli
incassi del le loro parodie musical i ,
che da 27 anni presentano presso il
nostro teatro, aiutano diverse
Missioni sparse nel mondo.
2000 gli studenti che al mattino
hanno assistito a spettacoli proposti
dal le loro scuole, medie e superiori.
50 le altre giornate di apertura che
hanno visto spettacoli final izzati a
raccolta di fondi per finanziare varie
associazioni benefiche e di
volontariato, saggi di teatro per
giovani, saggi del le varie scuole di
danza, incontri cultural i e di
preghiera delle comunità presenti
nel nostro territorio, recital dei
ragazzi sia del la nostra parrocchia
che di altre, concerti di gruppi
musical i e del la nostra Banda di
Rebbio.
Un incremento di spettatori rispetto
al la stagione precedente che ci
pone la necessità di avere nuove
forze che possano aiutare i “vecchi”
volontari del la commissione e
apportare nuove idee nella
programmazione del teatro.
Invitiamo coloro che sono
interessati agl i spettacoli di
visionare il sito:
www.teatronuovorebbio. it
Commissione Cine Teatro
CINE TEATRO NUOVO DI REBBIOSTAGIONE 2013/2014
28
Sabato 1 0 gennaio LA CA’ STRECIA
ore 21 .00 Compagnia Teatrale “I Quattro Venti” - Arcisate
Sabato 1 7 gennaio UL PRUFESUUR MATOCC
ore 21 .00 Associazione Artistica Orizzonti Incl inati - Como
Sabato 24 gennaio CH C6 (Svizera ta ga set?)
ore 21 .00 Compagnia Teatrale “Ginèstri Tabacch e Üga” -Genestrerio (Canton Ticino)
Sabato 7 febbraio LA VEGLIA DI VEDOV
ore 21 .00 Compagnia Teatrale “I l Ponte” – Merone
Sabato 1 4 febbraio AMALIA LIANA CAMBIASI NEGRETTI
ore 21 .00 ODESCALCHI in arte “LIALA” - Teatro in Mostra -Como
Sabato 21 febbraio ÜL CASTIGA MATT
ore 21 .00 Compagnia Teatrale “Bottega del Teatro” - Triuggio
Sabato 28 febbraio TROMBETTAANTONI ESPERT DE MATRIMONI
ore 21 .00 Compagnia Teatrale “I Ruzanivul” - Cucciago
Sabato 7 marzo L’ASSEMBLEA CUNDUMINIAL TRA SPÈS,
ore 21 .00 e TACÀ A LIT E[
Domenica 8 marzo Compagnia Comica Lariana - Como
ore 1 5.00 – ore 21 .00
28.ma Rassegna Dialettale - Anno 2015P R O G R A M M A
29
Sabato 1 4 marzo MEJ CHÌ PRUVISORI, CHE DE LÀ FÌSS
ore 21 .00 Compagnia Teatrale “Città di Como” - Como
Sabato 21 marzo TRE SURELL
ore 21 .00 Compagnia Teatrale “Diego Fabbri” - Veduggio
Sabato 28 marzo LA CIAAF DE CANTINA
ore 21 .00 e Filodrammatica Teatro Nuovo - Rebbio
Domenica 29 marzo
ore 1 5.00
Sabato 11 apri le I DISGRAZI DEL SCIUR BESANA
ore 21 .00 Compagnia Teatrale “La Crisal ide” – Olgiate
Comasco
Sabato 1 8 apri le [ E PENSA’ CHE L’ERA INSCI ’ STRACCH!
ore 21 .00 Compagnia Filodrammatica “La Maschera” -
Abbiategrasso
Sabato 25 apri le TAXI A DUE PIAZZE
ore 21 .00 e Compagnia Teatrale “Le Quinte Abbondanti”
Domenica 26 apri le - Rebbio
Ore 21 .00
Ingresso: Euro 1 0,00
Prenotazioni: i l giorno dello spettacolo dalle ore 1 4.30 alle ore 1 6.00
telefonando allo 031 -590744, oppure presso il teatro nello stesso orario o
nelle altre giornate di apertura.
E’ possibi le prenotarsi via e-mail , entro le ore 1 2 del giorno precedente lo
spettacolo, col legandosi con il sito del teatro. Le prenotazioni saranno
ritenute valide sino a 5 minuti prima dell ’ inizio del lo spettacolo.
30
CALENDARIO LITURGICODICEMBRE
AVVENTO: ORE 8,1 5 RECITA DELLE LODI segue S.MESSA feriale
NOVENA DI NATALE
MARTEDI 1 6 – ORE 20,30 IN CHIESA
VENERDI 1 9 DOPO LA NOVENA: CELEBRAZIONE COMUNITARIA DEL
SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE
SABATO 20 ORE 1 6,30 IN CHIESA
DOMENICA 21 ORE 1 4,30: IN CHIESA
LUNEDI e MARTEDI CONFESSIONI AL MATTINO DALLE ORE 9 ALLE
ORE 11 POMERIGGIO DALLE ORE 1 5 ALLE ORE 1 7
MERCOLEDI ’ 24 DALLE 1 5 ALLE 1 9 CONFESSIONI PER TUTTI
ORE 1 7 CONCLUSIONE NOVENA E PRESEPIO VIVENTE
ORE 23 VEGLIAANIMATA DAI GIOVANI
ORE 24 SANTA MESSA DI MEZZANOTTE
AL TERMINE CI SCAMBIAMO GLI AUGURI
NATALE DEL SIGNORE GIOVEDI 25
SANTE MESSE ORE 7,30 – 1 0.00 – 1 8,00
SANTO STEFANO VENERDI ’ 26
SANTE MESSE ORE 8,30 - 1 0
MERCOLEDI ’ 31 DICEMBRE
ORE 1 7,30 S.MESSA E CANTO TE DEUM
GENNAIO
GIOVEDI ’ I ° GENNAIO 201 5
GIORNATA MONDIALE DELLA PACE: “NON PIU’ SCHIAVI MA FRATELLI”S.MESSE ORE 1 0,00- 1 8,00
EPIFANIA MARTEDI ’ 6 GENNAIO
S.MESSE ORE 7,30 -1 0,00 – 1 8,00
31
ORE 1 4,30 RITROVO DAI PADRI COMBONIANI
INIZIO PROCESSIONE (Via Lissi = Chiesa )
VESPRI , BENEDIZIONE, BACIO DEL S. BAMBINOAL TERMINE PREMIAZIONE CONCORSO PRESEPI
DOMENICA 11 GENNAIO : MARCIA DELLA PACE ORE 1 5 A COMO
DOMENICA 1 8 GENNAIO. GIORNATA DEI MIGRANTI
1 8 – 25 GENNAIO SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITA’ DEI
CRISTIANI
MERCOLEDI ’ 21 GENNAIO ORE 20,30 S.MESSA PADRI COMBONIANI
FEBBRAIO
DOMENICA I° FEBBRAIO: FESTA DEL PATRONO DEL NOSTRO
ORATORIO
SAN GIOVANNI BOSCO
MERCOLEDI ’ 1 1 FEBBRAIO: ANNIVERSARIO APPARIZIONE MADONNA
DI LOURDES
GIORNATA MONDIALE DEGLI AMMALATI
ORE 1 5 IN CHIESA : : FUNZIONE MARIANA - S.ROSARIO E S.MESSA
ORE 20,30 S.MESSA NELLA CHIESA DI BRECCIA SEGUE
PROCESSIONE FINO ALLA GROTTA IN ORATORIO
LE CENERI MERCOLEDI 1 8 FEBBRAIO: S.MESSE ORE 8,30 – 1 7,00 –
20,30
MERCOLEDI 25 FEBBRAIO: ORE 20,30 S. MESSA PADRI COMBONIANI
32
CALENDARIO PASTORALEMERCOLEDI 1 8 MARZO ORE 20,30 S. MESSA PADRI COMBONIANI
SANTE QUARANTORE DOMENICA 22 MARZO
SANTA PASQUA 5 APRILE
MERCOLEDI 1 5 APRILE ORE 20,30 S. MESSA PADRI COMBONIANI
PENTECOSTE DOMENICA 24 MAGGIO
DOMENICA 7 GIUGNO FESTAANNIVERSARI DI MATRIMONIO
MERCOLEDI 1 7 GIUGNO ORE 20,30 S. MESSA PADRI COMBONIANI
DOMENICA 27 SETTEMBRE FESTA MADONNA DELLA CONSOLAZIONE
Dal prossimo numero apriremo una rubrica aperta a tutti : i lfocolare accoglierà segnalazioni, curiosità, domande equant'altro possa essere di interesse per la comunità. Basteràscrivere a [email protected] lettere non dovranno superare i 600 caratteri.
LETTERE AL FOCOLARE
33
ANAGRAFE PARROCCHIALE
CCii hhaannnnoo pprreecceedduu ttoo nneell ll aa ccaassaa ddeell
SS ii ggnnoorree
52 LONGA FRANCA
53 SALDARINI MARIA CARLA
54 DI CHIAZZA VITTORIO
55 CITARELLA ANNA
56 CANTALUPPI GIOVANNI
57 VECCHI ALDO
58 MAGNO TERESA
59 MALINVERNO ENNIO
60 MAZZA ALBERTO
61 CANTALUPPI ANNA
62 FASOLA AGOSTINA
63 MAURI ELDA
64 RONCORONI REMO
65 LUISETTI ROSA
66 RHO CARLO
BBaatttteezzzzaattii nneell ll aa ffeeddee ddeell ll aa CChh ii eessaa ee
ddeeii GGeenn ii ttoorrii
1 4 SBARRA FRANCESCO1 5 STASI FRANCESCO1 6 NERI CAMILLA1 7 NOSEDA FEDERICO1 8 FERRANTI EDOARDO1 9 DINARDO GINEVRA20 MESCHISI DAVIDE
UUnn ii ttii nneell ssaaccrraammeenn ttoo ddeell mmaattrriimmoonn ii oo
5 ZAKI HAZOU FREDERICK e BIANCHI MIRIAM
celebrato a Gerusalemme
34
don Giusto Della Valle (parroco)
tel. 031 520622 - cell . 366 7090468 email : giustodellaval le@gmail .com
don Claude Okondjo (col laboratore parrocchiale)
cel l . 339 1 3011 37
Padre Agostino Quadrio (col laboratore parrocchiale)
cel l . 3393849060
Roberto Bernasconi (diacono): 031 521 332
Comunità La Missione: 031 431 0792
Padri Comboniani: 031 5241 55
SANTE MESSE
Ferial i : ore 8.30
Prefestivi : ore 1 7.30
Domeniche e Festivi: ore 7.30 - 1 0.00 - 1 8.00
CONTATTI UTILI