Il Focolare numero di dicembre 2014

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periodico di informazione della comunità di Rebbio (CO)

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IN QUESTO NUMEROTEMPO DI AVVENTO E TEMPO DI NATALE 2

ALBRECHT DURER : L’ADORAZIONE DEL BAMBINO 4

VITA COMUNITARIA:

LE DONNE DI LOURDES 6

60° ALEBBIO 8

PELLEGRINAGGIO A ROMA 1 0

AUGURI ALLE CENTENARIE 1 2

NEWS NEWS NEWS 1 4

IL QUARTIERE E LA SUA SCUOLA 1 5

LE RELIGIONI PER LA PACE 1 8

GRAZIE MAESTRA MAGDA 20

MADRE GIOVANNINA FRANCHI : TESTIMONE DI CARITA’ 22

CONCORSO PRESEPI INSIEME 201 4 24

CINE-TEATRO: STAGIONE 201 3/201 4 25

28ma RASSEGNA DIALETTALE 201 5 26

CALENDARIO LITURGICO 28

ANAGRAFE PARROCCHIALE 31

CONTATTI UTILI 32

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Tempo di Avvento e Tempo di

Natale

Risuonerà ancora nel cuore del

prossimo Avvento la parola potente

dell ’Apostolo Paolo: «Siate sempre

lieti , pregate ininterrottamente, in

ogni cosa rendete grazie» (1 Ts

5,1 6-1 8).

Un invito che appare paradossale

oggi, in un mondo così segnato da

contraddizioni e violenze; ma non

era in effetti molto più pacifico i l

mondo antico, in cui Gesù venne

alla luce. Noi riascolteremo nella

notte di Natale le parole degli

Angeli : «Gloria a Dio nel più alto dei

ciel i e sul la terra pace agli uomini,

che egli ama» (Lc 2,1 4). La “grande

gioia” che essi proclamano ai

pastori poteva certamente

sembrare fuori luogo nella

Palestina, già al lora segnata da

odio e contrapposizioni; tuttavia i

pastori accolgono il messaggio e si

muovono ad incontrare il bambino,

sanno gustare quella gioia

sorprendente.

Sapremo muoverci noi in questo

Avvento incontro al la venuta di

Cristo? Sapremo accogliere quella

gioia che Lui solo ci offre e che ci è

stata richiamata da Papa Francesco

nell ’Evangeli i gaudium? Sapremo

noi stessi diventare evangelizzatori,

annunciatori?

Ci rendiamo conto che si tratta,

nel la sua profondità, di un problema

di discernimento, di riconoscimento.

Tra i segnali contraddittori e

confusi, lo Spirito Santo invita a

riconoscere la rotta tracciata da Dio.

In quello che potrebbe apparire, ad

uno sguardo distratto o pessimista,

un campo pieno di erbe cattive, lo

Spirito aiuta a riconoscere il grano

buono, i l Regno di Dio che cresce.

È il percorso che la Chiesa di tutto i l

mondo sta intraprendendo, come è

avvenuto nella recente sessione

straordinaria del Sinodo dei Vescovi

dedicato ad affrontare le «Sfide

pastoral i del la famigl ia nel contesto

dell 'evangelizzazione»; è i l percorso

che anche la Chiesa che è in I tal ia

ha già intrapreso, avviandosi al la

celebrazione del Convegno

ecclesiale di Firenze, orientato a

riscoprire in Cristo la cifra sintetica

TEMPO DI AVVENTOE TEMPO DI NATALE

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del nuovo umanesimo, nel la

convinzione che sia possibi le anche

nel nostro tempo ritrovare le

coordinate dell ’essere uomini e

donne “a immagine di Dio”.

Ancora una volta è la parola forte

dell ’Apostolo a indicare la via:

«Vagliate ogni cosa e tenete ciò che

è buono» (1 Ts 5,21 ). Nella lettera ai

Tessalonicesi l ’ invito è rivolto a una

comunità che correva il rischio di

“spegnere lo Spirito” e “disprezzare

le profezie”: forse per paura della

novità, forse anche per una

ragionevole diffidenza verso eccessi

già verificatisi . L’Apostolo invita a

ritrovare fiducia e fermezza: i l

discernimento dei credenti, riuniti

nel nome di Cristo, non ha barriere

preventive; ogni elemento può

essere valutato, nel la convinzione

che sia possibi le discernere e

mantenere solo ciò che è buono. In

queste parole di Paolo troviamo un

messaggio sintetico e pregnante,

capace di accompagnare le nostre

comunità verso un’azione pastorale

coraggiosa, aperta al l ’ incontro e al

dialogo con ogni realtà, eppure

consapevole della propria singolare

identità, che porta ad astenersi «da

ogni specie di male» (cf. 1 Ts 5,1 9-

22).

I l modello di Maria, che «conserva

meditando nel suo cuore» tutto

quanto avviene attorno al Bambino

che lei ha dato alla luce, è di

costante aiuto a cogliere i segni di

una Presenza che ci interpellano e

ci devono scomodare dalle nostre

presunte sicurezze e pregiudizi per

accogliere colui che nasce per noi:

«mentre si trovavano in quel luogo,

si compirono per lei i giorni del

parto. Diede alla luce il suo figl io

primogenito, lo avvolse in fasce e lo

pose in una mangiatoia, perché per

loro non c’era posto nell ’al loggio»

(Lc 2, 6-7).

Non perdiamo l’occasione per vivere

questo Tempo come spazio di vita e

di salvezza che Dio ci dona.

Auguro a tutti di cogl iere la bellezza

di questo tempo di Avvento e di

Natale per fare belle le nostre

famigl ie con addobbi semplici che

esprimono l’accoglienza e la

condivisione; per fare bella la nostra

comunità parrocchiale dove c’è

spazio per tutti , dove c’è posto per i l

Signore Gesù.

P. Agostino a nome dei sacerdoti

del la parrocchia

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Albrecht Dürer: Altare PaugmartnerL'adorazione del bambino (c. 1504)Come ci avviciniamo al Natale?

Spunti di riflessione di don Luigi

Gall i Stampino (Assistente

spirituale presso l’Università

Cattol ica di Milano) osservando una

natività ad opera di A. Dürer.

(quadro visibi le sul retro di

copertina)

Guardiamo l'ambientazione: la

nascita di Gesù è collocata

esattamente in mezzo alla strada

descritta da dei portici . Gesù non

nasce in una casa, o grotta che sia,

ma in mezzo a una strada. Questo

è sottol ineato anche dal fatto che la

capanna è solo accennata, quasi

uno schema con due linee e

nient'altro: la capanna indica un

luogo, ma non ripara; evidenzia e

non nasconde; mette al lo sbaraglio

e non protegge. Seguiamo questa

suggestione per trarre alcuni spunti

di riflessione:

1 . Gesù è alla portata di chiunque:

la strada è di tutti . I l Vangelo è una

bella notizia per tutto i l popolo e va

proclamata ovunque, non ci sono

posti chiusi riservati. I l cristianesimo

non è esclusivo di nessuno e non

ha l'esclusiva della salvezza.

2. In strada, in genere, ci sono

confusione e poca organizzazione;

esattamente come avverrà per la

celebrazione del nostro Natale. I l

richiamo dell 'evento è ancora

diffuso, anche se sepolto sotto un

ammasso di cose inuti l i . Tanto

basta, tuttavia, perché le chiese

diventino gremite creando la più

eterogenea e confusa assemblea

liturgica dell 'anno. Forse va bene

così: Natale deve essere in mezzo

alla gente e i credenti devono farsi

trovare lì in mezzo, come lievito

nel la pasta; umilmente tra gl i

uomini, fusi con loro senza essere

confusi e senza volto.

3. Gesù nasce tra la fol la,

riconoscibi le come uomo e

irriconoscibi le come Dio. I l verbo di

Dio, conoscendo bene la forma

dell 'essere Dio, ha voluto imparare

la forma dell 'essere uomo. Nessuna

condizione sociale lo distingue: non

è né povero, né ricco; non

appartiene ad un casato

riconosciuto. Nasce per strada e

vivrà camminando sulla strada.

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Per noi i l Natale si è fatto sbiadito: è

un insieme di ricordi, di emozioni,

spesso anche di stanchezze. Gli

annunci e i richiami sono

contraddittori ; l 'opinione pubblica

sul Natale è quanto mai banale e

noiosa. Siamo in mezzo a una

strada vociante. . .

Eppure il mistero va cercato proprio

in questa confusione: è proprio

questo mondo che Gesù è venuto a

salvare, offrendo nel si lenzio

dell 'umiltà la possibi l ità di incontrare

Dio.

Matteo

LA LUCE DEL NATALE DONI PACE,GIOIA E SERENITA‛

A TUTTE LE FAMIGLIEDELLA NOSTRA COMUNITA'

Don Giusto, Padre Agostino, Don Claude

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VITA COMUNITARIA

Venerdì 1 9 settembre 201 4 ha

avuto inizio i l nostro pellegrinaggio

a Lourdes.

Non una passeggiata o una gita, ma

un PELLEGRINAGGIO, un

cammino spirituale in questo luogo

di fede nutrito dal l ’ incontro con

Gesù attraverso sua madre Maria

Santissima. Ogni momento vissuto

ci ha lasciato un messaggio, uno

stimolo per approfondire e far

crescere la nostra fede.

I l primo spunto di riflessione ci viene

offerto da Don Claude dopo la

lettura della vita di Santa

Bernadette: i protagonisti del le

apparizioni sono, ovviamente, la

Madonna e la povera ragazzina, ma

anche i suoi genitori che hanno

permesso alla figl ia di fare ciò che

la Madre Celeste le chiedeva; da

questo scaturisce per noi, mamme

e nonne, i l grande e importante

compito di trasmettere la fede ai

giovani.

L’omelia del la Santa Messa

celebrata nella cappella di

Sant’Anna ci presenta la Madonna

come madre, capace di ascoltare e

di soddisfare le nostre preghiere che

non devono essere unicamente per

noi, ma per tutte le cose buone che

vediamo in chi ci circonda.

Gli appuntamenti del la domenica

sono stati veramente molti a partire

dalla Messa Internazionale;

circondate da persone di molte altre

nazioni, ci siamo sentite parte della

Chiesa Universale. Ciascuno di noi,

pur parlando lingue diverse, si è

unito in preghiera con tutti gl i altri :

un coro di moltepl ici e differenti voci

che innalzavano all ’unisono la loro

lode a Cristo.

La processione Eucaristica con

l’adorazione al Santissimo sono stati

momenti veramente toccanti.

Abbiamo visto scorrere qualche

lacrima, occhi rossi e lucidi e più di

un fazzoletto uscire dalle tasche;

non potevamo non commuoverci

davanti a persone che sorridono pur

essendo nella sofferenza, ai tanti

LE DONNE DI LOURDES

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giovani volontari pronti a prendersi

cura dell ’altro e allo slancio e

all ’ intensità del la preghiera davanti

a Cristo Eucarestia.

I l tema conduttore del rosario che

ha accompagnato la suggestiva

processione dei flambeaux è stato

la “conversione” che comporta i l

nostro sforzo di passare

dall ’egoismo a una vita capace di

amore, gioia, pazienza e

disponibi l ità.

I momenti d’ incontro con Maria al la

grotta sono stati molto personali , c’è

chi è riuscita a parlarLe a cuore

aperto nel freddo della sera o nella

brezza del mattino, sotto un

acquazzone notturno, tra i l brusio

dei pel legrini o seduta sul le

panchine al termine della Messa.

Tutte noi abbiamo trovato i l modo e

il momento più opportuno per farle

spazio nella nostra anima,

ringraziarla per quello che ci dà e

per chiedere il suo intervento

materno anche a nome di tutti

coloro che si sono raccomandate

alle nostre preghiere.

Lourdes, un luogo di Fede in cui ci

si rende veramente conto di quale

grande dono Dio ci ha fatto! A noi,

ora, resta i l compito di vivere, nel la

vita di tutti i giorni, i frutti di questa

straordinaria esperienza che ci ha

unite anche nel desiderio di ritornare

ai piedi del la Madonna di Lourdes,

con altre amiche.

Le donne di Lourdes

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60° ANNIVERSARIO US ALEBBIO 1954Intervento del presidente Cristiano

Scandella in occasione dei

festeggiamenti del l ’ALEBBIODAY lo

scorso 21 set. 201 4

60 anni fa, per l ’esattezza era il 1 2

ottobre 1 954, un gruppo di

parrocchiani fondava la US

ALEBBIO 1 954 animati da un’unico

fi lo comune: la voglia di sport, lo

spirito di stare insieme, la volontà di

porre basi di vita sol ide ai nostri

ragazzi.

Da queste persone, generazione

dopo generazione, sono nati

ragazzi ed atleti prima, poi al lenatori

e dirigenti .

L’unica forza che ci unisce: la

passione per lo sport e l ’amore per

questa società.Solo qualche anno

fa festeggiavamo il 50°; gl i anni

passano, ma i nostri ideal i sono

sempre gli stessi e nessuno li potrà

mai cambiare.

In questo periodo di crisi che stiamo

attraversando, dove cercare uno

sponsor, avere un sostentamento,

non è diffici le ma impossibi le, un

ruolo fondamentale lo devono

giocare le istituzioni a tutti i loro

l ivel l i poiché, negli ultimi anni,

società come la nostra, storiche ed

anche più grosse ed attrezzate di

noi, hanno cessato di vivere

lasciando vuoti incolmabil i nel la

formazione e nell ’animo dei loro

ragazzi.

Una cosa è certa: mi è capitato di

parlare con ex-atleti ALEBBIO, chi

per cessata attività, chi invece

perché gioca ora in altri gruppi, e

vedere come nei loro occhi e nei

loro cuori brucia ancora vivo il

ricordo della US ALEBBIO 1 954,

del la Società che li ha formati nei

primi anni del la loro carriera

sportiva.

Ed ora un ringraziamento a chi, da

60 anni fa ad oggi, con qualunque

impegno, in qualunque modo e

forma, ha dedicato del tempo x la

nostra Società, x i nostri ragazzi.

Un ringraziamento a tutte le

persone che sono intervenute in

questa giornata e a tutti voi presenti

Un grazie di cuore ai nostri

al lenatori che alla maglia

del l ’Alebbio sono attaccati da anni e

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per alcuni da decenni.

Ed infine un sincero THANK YOU

alla CORALEBBIO, a chi ha avuto

questa bri l lante idea ed ha saputo

unire tassello su tassello queste

fantastiche persone

GRAZIE ALEBBIO

Dopo la festa si torna ora alla realtà,

dopo tante belle parole ci si

aspettano anche i fatti . Del l ’Alebbio

si dice che si sa poco, c’è poca

pubblicità e spesso non si sa

nemmeno quello che facciamo.

Nel corso degli ultimi anni, per

quanto mi riguarda e parlo a nome

dell ’attuale consigl io, siamo stati

sommersi da impegni che prima

non sapevamo nemmeno oltre che

per i tesseramenti atleti , contatti con

le federazioni, contatti con i vari

atleti e le loro famigl ie e molti altri

ancora, anche da mil le norme

burocratiche/fiscal i a cui anche le

associazioni senza scopo di lucro

devono sottostare, lavori di

sistemazione spogliatoi e

manutenzioni volontarie x dare un

aspetto più decoroso ai vecchi

spogliatoi del la Giussani,

l ’organizzazione delle varie feste

organizzate dalle associazioni di

quartiere.

Un impegno che ci porta oggi ad

organizzaci diversamente x dare

una migl iore vita, una migl iore

informazione, una migl iore visibi l i tà

ed una migl iore gestione alla nostra

società.

Forse non si sa ma abbiamo in

gestione due palestre: la più

conosciuta quella di via Giussani ed

una a due passi dal l ’oratorio quella

di via Cuzzi. X gestione vuol dire

che la U.S. ALEBBIO si prende in

carico ad inizio stagione le due

palestre, la loro custodia, la loro

pulizia e la loro manutenzione.

Abbiamo quindi bisogno di volontari

che ci possano aiutare su un fronte

ampissimo senza dover essere

geometri, ragionieri o commercial isti

ma semplicemente noi stessi, con il

proprio bagaglio di conoscenze, di

idee e voglia di fare, di proporsi e

mettersi in gioco non perché

conosco tizio o caio ma solo perché

faccio qualcosa per i nostri ragazzi,

per i l nostro futuro.

AspettandoVi numerosi vi ringrazio

per i l tempo che avete già dedicato

al la nostra società.

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20/24 OTTOBRE 201 4,

UN’ESPERIENZA

INDIMENTICABILE.

I l pel legrinaggio a Roma è stato

organizzato dal GTR ma di fatto,

visto l ’ intimo legame con Rebbio, è

stato una sorta di pel legrinaggio

parrocchiale.

Eravamo quasi 1 00 e tutti col

desiderio di incontrare Papa

Francesco.

In cinque intensissimi giorni

abbiamo seguito due percorsi

distinti ; uno storico/turistico e l’altro

spirituale, anche se spesso e

volentieri le due cose sono coincise.

I l giro storico/turistico comprendeva

il “Campidoglio”, che ha visto le

origini di Roma, i l “Colosseo e i Fori

Imperial i”, fotografie del la nostra

gloriosa storia ed i “Castel l i

Romani”.

Dei castel l i abbiamo visitato Castel

Gandolfo, amena residenza estiva

del Papa, con l’adiacente

meravigl ioso lago di Albano di

origine vulcanica.

Un cratere ma[ pieno d’acqua.

Infine i l giro per le strade del centro,

sul le orme di Audrey Hepburn nel

fi lm “Vacanze Romane” e quindi la

“Fontana di Trevi, le piazze “Navona

e di Spagna”, i l “Pantheon” e tanto

altro[. meravigl ioso!

L’aspetto più importante e

significativo è stato, naturalmente, i l

percorso rel igioso.

Abbiamo ripercorso le tappe della

nostra fede incontrando gli apostol i

Pietro e Paolo nelle visite del

Vaticano, del le basil iche papali e

del le “Abbazia delle tre Fontane” e

“Abbazia di San Nilo”.

Sono momenti da ricordare,

secondo me, la Santa Messa nella

“Cappella del Corporale”, che forse

è la più bella in tutta la basil ica di

San Pietro, e la visita del le “Grotte

Vaticane” dove sono sepolti i papi,

tanti dei quali hanno lasciato un

profondo solco nella storia del

mondo.

I l momento più elevato di tutto i l

pel legrinaggio è stato l ’ incontro con

“Papa Francesco”.

Non hanno importanza la

levataccia, che tanto non era una

novità, o la coda, schiacciati come

sardine per entrare tra i primi in

PELLEGRINAGGIO A ROMA

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piazza San Pietro ad accaparrare

posti a sedere, possibi lmente in una

posizione prossima a dove sarebbe

passato papa Francesco

Non ha importanza nemmeno la

lunga attesa prima di incontrarlo.

Nell ’ istante in cui i nostri occhi

l ’hanno visto entrare in piazza, la

stanchezza si è tramutata in gioia,

in sventol io di bandiere, in inni di

richiamo, in preghiera e che gioia

udire le sue parole.

Un Papa che da l’ impressione di

camminare in mezzo a noi, di

essere uno di noi ed è pur sempre

una guida altissima.

Coinvolgente i l suo messaggio,

raccontato in maniera semplice ma

incisiva.

Se Dio ha fatto rivivere persino delle

ossa cosa potrà fare di noi se solo

avremo la fede per seguirlo?!

Questo potrebbe essere il

messaggio e l ’ insegnamento che ci

lascia i l pel legrinaggio e che

desideriamo condividere con tutta la

comunità.

Claudio del GTR

Carissimi ex parrocchiani di Rebbio, vi raggiungo con queste pocherighe per farvi i più sinceri auguri di Buon Natale. Penso spesso aicinque anni vissuti in parrocchia con voi. Anni intensi e significativiche, credo, mi abbiano aiutato a crescere. Da giovane sacerdote èimportante "farsi le ossa" e, stando in mezzo a voi, credo che unpochettino ciò sia avvenuto, quindi grazie, grazie di vero cuore!Rinnovo i miei più sinceri auguri a tutti voi, ai vostri sacredoti, agl ianziani e ai malati , ai giovani, al le famigl ie, ai col laboratori inparrocchia . . . a tutti insomma.

Di cuore anche vi ringrazio per la generosa offerta con la quale aveteaccompagnato la mia partenza da Rebbio.

Don Federico Pedrana

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Dolores, buon compleanno!

“Cara Dolores, tu sei così dolce,

genti le e affettuosa. Per questo io ti

considero come la mia bisnonna e

ne vado molto fiera perché so che

hai un cuore d’oro, pieno di gioia e

di al legria. Di questo devi essere

orgogliosa. Sei una delle poche

persone che hanno cento potenzial i ,

cento come i tuoi anni e ogni anno

ne hai coltivato uno nuovo. Altri

mil le ne hai da scoprire.” Nella

palestra di Vil la San Fermo, le

parole di Viola, una vivace

ragazzina di dieci anni, sono

l’augurio più bello per Dolores

Monti, che il 31 ottobre ha compiuto

cento anni.

Ospite da qualche anno della

struttura di San Fermo, Dolores

aveva sempre vissuto a Rebbio:

sul lo sfondo della parrocchia e

del quartiere, si è snodata la sua

lunga vita, fatta di lavoro, di impegni

famil iari , di semplicità generosa e di

grande simpatia verso tutti .

Con gratitudine, parenti e amici, al la

presenza del sindaco e del vice-

sindaco di San Fermo, Maurizio

Falsone e Pierluigi Mascetti , del

parroco, don Ferruccio Ortel l i , e di

don Giusto hanno fatto festa con lei,

che come sempre ha dato lezione di

vivacità e di gioia di vivere. La

comunità parrocchiale le rinnova gli

auguri, ancora una volta attraverso

la poesia di Enrico Roncoroni:

“Sèmm viv! Metèmm in paas ul cöör

/pensèmm al pruverbi nustrann/

ch’el diss “Vècc in quii che möör/[.

E[ disèmal che la vööia l ’è tanta/

d’andà ‘vanti san e cuntent/ pasà là

da tütt j ’anta/ e restà chi anca dopu i

cent. ”

Alcuni bimbi che frequentano l’anno

del discepolato, con i loro genitori,

hanno fatto visita a Dolores.

Riportiamo i loro pensieri:

“Durante l ’ incontro di catechismo, in

famigl ia, abbiamo parlato di

Abramo, un uomo anziano, che ha

fatto un lungo viaggio per andare

nella terra promessa da Dio. Così, i

nostri genitori ci hanno portato in

casa di riposo a trovare la signora

Dolores, di 1 00 anni. Ha raccontato

di quando era piccola e abitava a

Rebbio. A quel tempo, la sera

mangiava solo la minestra.”

(Miriam)

“Domenica 2 novembre, insieme

AUGURI ALLE CENTENARIE

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con due compagni di catechismo,

sono andato a trovare una

simpatica nonnina di 1 00 anni. Mi

ha colpito la sua allegria, anche se

non capivo quel che diceva perché

parlava in dialetto. Mi ha ricordato la

mia bisnonna di 99 anni che abita

lontano da qui[ Ho provato un po’

di nostalgia.” (Giacomo)

“Quando sono andato a trovare la

signora Dolores, in dialetto

comasco, che facevo fatica a

capire, ci ha raccontato delle cose

molto strane: che quando era

bambina non esistevano le

automobil i e neanche i telefonini e

che mangiare due volte al giorno

era un lusso. Incredibi le!”

(Tommaso)

Auguri, Amneris!

La S. Messa ceelebrata da don

Giusto e una piccola festa con una

bella torta hanno segnato, i l 20

novembre, i cento anni di Amneris

Zenith Berrone. “Amneris - ci spiega

la figl ia – è, nel l ’opera di Verdi

‘Aida’, la figl ia del re d’Egitto

innamorata del giovane Radames, a

sua volta innamorato di Aida. I

nonni, appassionati di l irica, hanno

scelto per la mamma questo nome,

nome, poi, attribuito anche ad una

asteroide scoperta nel 1 91 7.”

Amneris, nativa di La Spezia, si è

trasferita prima ad Arona, poi a

Lurate Caccivio, e da circa 60 anni

vive a Rebbio, ora accudita dai due

figl i e da altre persone che si

prendono cura di lei con grande

attenzione. Un grazie particolare, da

parte della famigl ia, va alla signora

Margherita, che, da diversi anni, è

diventata ‘l ’angelo custode’ di

Amneris.

L’attività lavorativa, svolta prima a

Novara, poi a Como l’ha messa a

contatto con tante persone, come

impiegata allo sportel lo del la

STIPEL, l ’attuale Telecom.

Tra gli auguri pervenuti ad Amneris,

quel l i del Sindaco, Mario Lucini, e di

mons. Diego Coletti . I l sindaco,

nel la sua lettera, riflette “sul la

ricchezza di una lunga vita e sul la

gioia di poter trasmettere alle

generazioni più giovani le tradizioni

e i valori moral i e cultural i che sono

il fondamento della nostra società.”

Mons. Coletti , attraverso alcune

ragazze della parrocchia, ha inviato

al la festeggiata un messaggio

video, in cui dichiara la sua

vicinanza per “i l traguardo

Page 16: Il Focolare numero di dicembre 2014

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bell issimo dei cento anni” e,

promettendo un ricorda nella

preghiera, augura ad Amneris

“pace, serenità e fiducia nel futuro”.

A lei, gl i auguri più sinceri da parte

dell ’ intera comunità parrocchiale!

> In seguito al la partenza per Roma

di suor Bruna Birol lo, suora

scalabriniana referente dal 201 0 per

la pastorale dei migranti , a partire

dal mese di settembre don Giusto è

il nuovo coordinatore diocesano di

questo importante settore della vita

del la Chiesa locale. “Quella dei

migranti – ha scritto suor Bruna sul

sito del la Diocesi – è una

componente sempre più importante

della pastorale, soprattutto per una

diocesi come quella di Como, così

ricca di comunità etniche diverse.

Per questo è necessario dare un

nuovo impulso alla pastorale dei

migranti , favorendo un cammino di

condivisione da parte delle

comunità e un maggior

coinvolgimento nella vita del le

parrocchie, ma lasciando loro i

propri spazi e la possibi l ità di

mantenere le proprie tradizioni e le

proprie espressioni di fede, così da

avere momenti in

cui ricaricarsi”.

> Don Aurelio Pagani, dopo

un’esperienza di sette anni a

Brunate, è stato nominato parroco

di Ponte Tresa, in provincia di

Varese. Lo affidiamo al Signore,

affinché lo sostenga in questo

nuovo servizio, nel la Chiesa, per i l

mondo.

> Suor Paolina Brambil la e suor

Giannina Ornaghi ringraziano per i l

ricordo in occasione del centenario

di fondazione della Scuola Materna.

Dal mese di settembre, suor

Paolina è ospite della Casa Madre

delle Suore Adoratrici a Rivolta

d’Adda (Cr), mentre suor Giannina

svolge il suo ministero nella

parrocchia di Appiano Genti le.

NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS

Page 17: Il Focolare numero di dicembre 2014

1 7

Istituto Comprensivo di Rebbio

A colloquio con il nuovo Dirigente

Scolastico

L’Istituto Comprensivo Como –

Rebbio è costituito da quattro plessi

(la scuola dell ’ Infanzia di Via Palma,

la scuola dell ’ Infanzia di Via

Varesina, la Primaria di Primo

Grado di Via Giussani, con una

scuola potenziata per disabil i gravi,

e la Primaria di Primo Grado e la

Secondaria di Primo Grado di Via

Cuzzi – Via Durini, a cui si aggiunge

la Scuola Ospedaliera, presso

l’Ospedale Sant’Anna di San

Fermo) per un totale di 740 alunni,

secondo i dati raccolti al

1 5.1 0.201 4. E’ i l nuovo Dirigente

Scolastico, la dott. Daniela De

Fazio, a fornire, durante una

chiacchierata cordiale, alcune

informazioni sul la scuola del nostro

quartiere.

Arrivata a Como alla fine di giugno,

la dott. De Fazio, con alle spalle

una lunga esperienza come

docente di l ingua francese e come

collaboratrice del Dirigente

Scolastico in una scuola superiore

in Campania, racconta di una

scuola viva e con buone

potenzial ità. “L’Istituto Comprensivo

– dice il Dirigente Scolastico – è

caratterizzato dalla presenza di

numerosi stranieri – circa 350 – e

da un grande numero di disabil i –

circa 50, questi ultimi seguiti e dagli

insegnanti di sostegno e dagli

assistenti educatori. ” In una tabella

sono riassunte le nazioni di

provenienza degli alunni: bimbi e

ragazzi di 35 paesi frequentano le

scuole del quartiere. Quella turca è

la comunità più numerosa, seguono

poi tunisini , fi l ippini, albanesi e

ghanesi. “La presenza di alunni da

tanti paesi differenti risulta essere

una ricchezza, nel rispetto delle

regole e delle diversità. Esistono

protocoll i di accoglienza, da

realizzare attraverso passi concreti .

Quest’anno – continua la dott. De

Fazio – abbiamo uti l izzato una

lettera di benvenuto in tutte le

l ingue, per accogliere gl i alunni di

origine straniera.” Per realizzare

una politica di integrazione, i l

Dirigente Scolastico fa riferimento

ad una didattica rinnovata, al l ’uso

delle nuove tecnologie, al progetto

e-twinning (la piattaforma europea

Il quartiere e la sua scuola

Page 18: Il Focolare numero di dicembre 2014

1 8

per gl i insegnanti, per incontrare

colleghi, scambiarsi idee e

realizzare progetti) e ai fondi PON,

i l Programma Operativo Nazionale,

che, col legato agli interventi

del l ’Unione Europea, interviene sul

contrasto al la dispersione

scolastica, sul migl ioramento della

qualità del sistema di istruzione e

dell ’attrattività degli istituti scolastici ,

potenziando gli ambienti per

l ’apprendimento, favorendo la

diffusione di competenze specifiche

e sostenendo il processo di

innovazione e digital izzazione della

scuola.

“Per i l nostro Istituto sono

fondamental i un migl ioramento

organizzativo e

l’ internazionalizzazione. Da

ricordare l ’ importanza delle attività

sportive, anche nell ’ottica

dell ’educazione a un

comportamento corretto, al la

gestione dei confl itti e al rispetto

delle regole.”

I l Dirigente Scolastico sostiene di

aver trovato, a Rebbio, una grande

professionalità da parte di tutti gl i

insegnanti e una buona

collaborazione. Ottimo il rapporto

con il Comitato genitori, che

sostiene la scuola con moltepl ici

attività. L’Istituto Comprensivo,

inoltre, porta avanti un lavoro di

sostegno all ’attività scolastica per

un buon numero di alunni,

col laborando con diverse realtà del

territorio, qual i l ’associazione

Cometa, la Cooperativa Questa

Generazione, la nostra parrocchia,

La Grande Corte dell ’Opera Don

Guanella, La Nostra Famigl ia di Via

Del Doss.

“Lavoriamo con gli istituti di Albate e

Prestino – aggiunge la dott. De

Fazio – ad un progetto contro la

dispersione scolastica, oltre a far

parte della rete di scuole della

Provincia. Interessante i l progetto

con l’Università del l ’ Insubria:

relativamente al corso di laurea in

Scienze della Mediazione

Interl inguistica e Interculturale si

prospetta la possibi l ità, da un lato,

di ospitare studenti tirocinanti nel le

nostre classi e, dal l ’altro, di far

seguire ai nostri docenti corsi

d’aggiornamento sul la mediazione

interculturale presso l’ateneo di

Sant’Abbondio”.

Al termina della chiacchierata, la

dott. De Fazio racconta di essere

contenta dell ’esperienza che sta

Page 19: Il Focolare numero di dicembre 2014

1 9

vivendo nella scuola del quartiere,

consapevole delle fatiche e dei

problemi da affrontare. “Quando si

è trattato di scegliere la scuola in

cui essere poi nominati , ho indicato

l ’ Istituto Comprensivo di Rebbio,

perché, per la presenza di una

sezione potenziata per disabil i

gravi, di una scuola ospedaliera e di

un certo numero di stranieri, mi è

sembrata una scuola proiettata

sul le sofferenze del territorio e,

quindi, in l inea con il mio modo di

lavorare.”

I l logo dell ’ Istituto Comprensivo

sembra riassumere gli obiettivi del la

scuola, richiamati dal Dirigente: una

matita-arcobaleno, simbolo

dell ’ istruzione e dell ’educazione

nella diversità, nel territorio di un

quartiere, che cerca di essere

aperto al la novità e alla “convivial ità

del le differenze”.

as

Page 20: Il Focolare numero di dicembre 2014

20

LE RELIGIONI PER LA PACEL’associazione interculturale Alba,

impegnata dal 2004 a Como, la

sede è in viale Masia 26, nel

promuovere la conoscenza della

cultura turca e la diffusione del

dialogo interrel igioso, ci invia una

riflessione del fondatore del suo

movimento, Fethul lah Gülen.

Gulen, islamista turco, storico e

predicatore, i l 5 ottobre 201 4, ha

ri lasciato ai più importanti giornal i

americani, una dichiarazione in cui

condanna in modo energico la

crudeltà dell ’ ISIS.

“Come Musulmano praticante,

profondamente influenzato dai

principi del la mia fede, io condanno

con forza le atroci brutal ità del

gruppo terrorista ISIS. Le loro azioni

sono una sventura per la fede che

essi proclamano e sono crimini

contro l ’umanità. La rel igione

fornisce un fondamento su cui

stabil ire la pace, i diritti umani, le

l ibertà e il governo della legge. Ogni

altra interpretazione contraria,

incluso l ’abuso della rel igione per

al imentare confl itti è semplicemente

sbagliata e ingannevole. L’ISIS non

è il primo gruppo che usa la retorica

rel igiosa per mascherare la propria

crudeltà. Al Qaeda lo ha fatto 1 3

anni fa e Boko Haram più

recentemente. Ciò che li accomuna

è la mental ità total itaria che nega

dignità agl i esseri umani. Qualsiasi

forma di violenza contro civi l i

innocenti o persecuzioni di

minoranze, contraddice i principi del

Corano e la tradizione del nostro

Profeta (su cui sia pace e

benedizione). I membri del l ’ ISIS o

sono completamente ignoranti

riguardo alla fede che proclamano o

le loro azioni mirano a servire

interessi individual i o quell i dei loro

capi pol itici . Senza considerare che

le loro azioni sono quelle di un

gruppo terrorista e in quanto tal i

dovrebbero essere portate in

giudizio e costrette a rispondere dei

loro orrendi crimini. Invio le mie

sentite condoglianze alle famigl ie

dei caduti in Iraq e Siria e alle

famigl ie di James Foley, Steven

Sotloff e David Haines. Possa Iddio

dare loro forza, pazienza,

perseveranza e alleviare la loro

sofferenza. Prego anche per i l

Page 21: Il Focolare numero di dicembre 2014

21

ri lascio immediato e sicuro degli

ostaggi e chiedo a Dio, i l

Misericordioso, di condurre tutti noi

verso il reciproco rispetto e la pace.

Invito ognuno nel mondo ad

associarsi a questa mia preghiera.”

Ringraziamo i responsabil i di Alba,

Deniz ed Emrah, per aver voluto

condividere con tutta la comunità di

Rebbio, questo messaggio e ci

uniamo a loro nella preghiera e

nell ’ impegno per costruire la pace

nel mondo.

Riportiamo la dichiarazione in l ingua

originale per i nostri lettori di

nazionalità turca.

Fethul lah Gülen Hocaefendi,

ABD'nin önemli gazetelerine verdiği

bir i lanla IŞİD terörünü kınadı . “IŞİD

Zulmü En Ağır Şekilde

Lanetlenmeli” başlıkl ı i lan, New York

Times, Washington Post, Chicago

Tribune, Wall Street Journal ve Los

Angeles Times gazetelerinde

yayınlandı .

"İnanan bir müslüman olarak

inancım derinden etki lendi, terörist

grubu IŞİD'in zulmünü şiddetle

kınıyorum.

IŞİD'in faal iyetleri mensubu

olduklarını iddia ettikleri dinin parlak

yüzüne atı lmış bir çamurdur. Bu

eylemler insanlığa karşı işlenmiş

suçtur. Dinin gayelerinden biri barış,

insan hakları , özgürlükler ve

hukukun üstünlüğünün tesis

edilebi leceği bir zemin ortaya

koymaktır. Bunun aksine dini yorum

yapanlar, bi lhassa dini çatışmaları

alevlendirmeye alet edenler hem

kendileri aldanmış hem de insanlığı

aldatmış olur.

Dini bir söylem arkasına sığınarak

zulümler yapan ilk örgüt IŞİD

değildir. 1 3 sene evvel El-Kaide ve

yakın zamanda Boko Haram da

benzer söylemleri kul lanarak

masum insanlara zulmetmiştir. Bu

örgütlerin ortak noktası , yaradı l ışı

itibariyle her insanın sahip olduğu

yüce makamı insanlara çok gören

total iter bir zihniyetin ürünleri

olmalarıdır.

Her türlü azınl ığa veya masum

sivi l lere uygulanan baskı ya da

zulüm, Kur'an'ın elmas düsturlarına

ve Efendimiz'in (s.a.s) sünnetine

tamamen zı ttı r. IŞİD üyeleri, şayet

birtakım güçlerin piyonu olarak veya

kendi şahsi çıkarları doğrultusunda

hareket etmiyorlarsa, bağlı

Page 22: Il Focolare numero di dicembre 2014

22

GRAZIE MAESTRA MAGDA

olduklarını iddia ettikleri İslam

dininin ruhunu hiç kavrayamamış

cahil lerdir denebil ir. Her halükarda,

yaptıkları terörizm olup bu

eylemlere bulaşanlar adalete tesl im

edilerek işledikleri dehşet verici

suçların hesabını vermelidirler.

Bu mülahazalarla, başta gazeteciler

James Foley ve Steven Sotloff i le

yardım görevlisi David Haines'in

ai leleri ve yakınları olmak üzere,

Irak ve Suriye'deki bu elim

saldırı larda hayatlarını

kaybedenlerin ai le ve sevenlerine

yürekten başsağlığı di l iyor, Cenab-ı

Hak'tan onlara sabır, metanet ve

dirayet vererek acı larını

hafifletmesini niyaz ediyorum.

Ayrıca, IŞİD'inel inde bulunan bütün

rehinelerin derhal ve güvenli bir

şekilde serbest bırakı lmaları ve

hepimizi saygı ve barış dolu bir

dünyaya ulaştı rması için Cenab-ı

Hakk'a duacı olup herkesi bu duaya

katı lmaya davet ediyorum.”

iPad'imden gönderi ldi=

I l ricordo dell 'insegnante scomparsa

a novembre

Grazie, maestra Magda!

I l primo giorno di scuola,

emozionata, con grembiule e

cartel la nuova, sono entrata

nell ’aula assegnata alla IB. Ad

accogliermi, c’era una giovane

donna, bel la, un grande sorriso e un

grembiule azzurro: la mia maestra,

Magda Masante.

Sembra ieri, ma era l ’anno 1 979. La

maestra Magda ci ha

accompagnato per tutti gl i anni del le

scuole elementari e ha continuato

ad insegnare ai bambini di Rebbio

fino alla pensione.

Nel corso di questi anni, è sempre

stata una figura presente:

telefonate, lettere e interminabil i

serate con qualche compagna di

scuola, raccontandoci “pezzi” di

vita, come si fa con una persona di

famigl ia.

I l primo novembre,

improvvisamente, ancora giovane,

ci ha lasciati .

Page 23: Il Focolare numero di dicembre 2014

23

Cara maestra, questo evento ci ha

colto impreparati . Tu, invece, come

ha sottol ineato i l sacerdote durante

l ’omelia, agl i occhi di Dio eri pronta.

Accanto al tuo letto, restano il

Vangelo rosso consumato dalla

meditazione e il rosario. Eri una

donna di fede. Questa tua fede ti ha

reso una ‘persona speciale’. Tutti , in

questi giorni tristi , hanno detto bene

di te perché sapevi rivolgere a

ciascuno l’attenzione di cui aveva

bisogno in ogni momento: un saluto,

un sorriso, un aiuto, una parola di

conforto, una preghiera.

In questi giorni, i l mio pensiero è

tornato a molti anni fa, quando

all ’ inizio del la lezione, l ’ insegnante

faceva recitare una preghiera. Ci

facevi sempre cantare:

“Camminiamo sulla strada

Che han percorso i santi tuoi

Tutti ci ritroveremo

Dove eterno splende il sol

E quando in ciel dei santi tuoi

La grande schiera arriverà

Oh Signor, come vorrei

Che ci fosse un posto per me[.”

Oggi questi versi si riempiono di

novità, nel la certezza che tu hai

trovato i l tuo posto, là “dove eterno

splende il sol”.

Don Gianpaolo Romano, tuo ex-

alunno, al termine della l iturgia

funebre, ti ha rivolto un pensiero,

che è di tutti i tuoi alunni: “Siamo

stati fortunati ad averti come

maestra, con grandi doti umane e

professionali , presente anche nelle

tappe gioiose e tristi del la nostra

vita. E dato che nessuno nella vita

“si fa” da solo, tu hai contribuito a

fare di noi ciò che siamo”.

Anche oggi, ti immagino rispondere

umilmente, come sempre di fronte

ai complimenti, con quella frase

ripetuta molte volte col sorriso sul le

labbra: “Non è merito mio. Ho

gettato un seme in ogni bambino,

ma la pianta che cresce dipende dal

terreno che trova.”

Grazie, maestra Magda!

Betty

Page 24: Il Focolare numero di dicembre 2014

24

Madre Giovannina FranchiTestimone di caritàI l 20 settembre, in cattedrale, è

stata proclamata beata madre

Giovannina Franchi, la fondatrice

della Congregazione delle Suore

Infermiere dell 'Addolorata, le Suore

dell 'Ospedale Valduce.

Nata a Como nel 1 807, in una

famigl ia borghese, Giovannina

Franchi, come si legge sul sito del la

Diocesi, inizia nel 1 853 “i l suo

cammino di totale dedizione ai

fratel l i sofferenti . Si spoglia del le

sue ricchezze mettendole a

disposizione dei bisognosi e apre in

via Vitani, con tre compagne, la

prima Casa di accoglienza per

ammalati e convalescenti,

prestando assistenza a domici l io a

coloro che ‘non potevano essere

accolti nel nosocomio della città’. Si

reca così nei quartieri più disagiati

di Como per portare aiuto agli

ammalati nel le loro abitazioni,

affrontando coraggiosamente ogni

difficoltà.” Successivamente redige

“per sé e le sue consorel le una

Regola di vita essenziale:

‘predil igere i malati gravi e

moribondi, perché più soli e più

vicini al l ’ incontro con Dio;

considerare la viva presenza di

Cristo nell ’Eucaristia e nella

persona sofferente; mostrarsi

coraggiose e umil i nel tempo

stesso, pazienti e cortesi nel le

maniere, amanti del si lenzio e della

fatica, ben disposte al l ’assistenza

degli infermi e a qualunque opera di

carità, senza eccezione di alcun

ufficio, anche se faticoso e

ributtante’. Durante i periodi in cui la

città di Como è colpita dal colera e

dal vaiolo nero, che compiono

strage tra la popolazione, le suore

sono esempio di pietà evangelica.

Per Madre Giovannina la Casa delle

Sorel le Infermiere deve essere ‘una

copia della casa di Marta e di

Maddalena, sorel le di Lazzaro’. È

Madre Giovannina a sostenere che

la carità del prossimo debba essere

‘un amore universale, che tutti

abbraccia nel Signore e non

esclude nessuno’. ” Colpita dal

vaiolo, Giovannina Franchi si

spegne nel febbraio 1 872.

Oggi la Congregazione delle Suore

Infermiere dell 'Addolorata continua

Page 25: Il Focolare numero di dicembre 2014

25

l 'opera della fondatrice con attività

ospedaliere, riabi l itative, di

accoglienza ed educative in

Lombardia, a Roma, in Canton

Ticino e in Argentina, con una

missione alla periferia di Buenos

Aires, avviata vent'anni fa.

La Chiesa di Como farà memoria di

madre Giovannina Franchi i l 23

febbraio, giorno della sua nascita al

cielo.

Così i l cardinale Angelo Amato, nel

giorno della beatificazione:

“Papa Francesco chiama madre

Giovannina colei che 'per amore di

Cristo Crocifisso si è dedicata con

tutte le sue forze all 'assistenza

corporale e spirituale degli infermi e

dei moribondi'. È i l ritratto

essenziale del la nuova Beata, che

fu un'autentica eroina della carità

cristiana. Imitando Gesù, da ricca si

fece povera, uti l izzando i suoi

notevoli beni economici per

al leviare le sofferenze degli

ammalati poveri e abbandonati.

Madre Giovannina fa parte di

quel l 'epopea gloriosa di suore,

autentiche eroine della nostra

patria. Esse abitano in mezzo a noi

e sono fari di sol idarietà, di

fraternità e di carità. La loro

presenza è una benedizione per

tutti , per la Chiesa e per la società.

Per questo i l nostro sentimento oggi

è di ringraziamento al Signore per i l

dono prezioso delle Suore,

generosamente dedite al la sequela

di Cristo e al servizio dei fratel l i con

la fatica e il sacrificio quotidiano. I l

nostro grazie diventa preghiera

affinché lo Spirito Santo continui a

far sentire la sua voce, chiamando

le giovani al la vita rel igiosa, una vita

tutta concentrata su Dio e tutta

spesa nella carità verso i

bisognosi”.

Page 26: Il Focolare numero di dicembre 2014

26

4° EDIZIONE

Tema del concorso

“Hai moltipl icato la gioia, hai aumentato la letizia”

così proclama Isaia cap.9

I l condominio / la via è invitata nel presepe a esprimere in tutti i modi

possibi l i i motivi di gioia evangelica: è la gioia di chi si impegna nel costruire

la pace e la giustizia.

Possono partecipare al concorso tutti i presepi real izzati da gruppi di famigl ie

(di condomini, rioni, via, etc) al lestiti in spazi comuni (portici , corti l i , giardini)

e da tutti coloro che amano costruire un presepe.

Coloro che vogliono partecipare possono dare la loro adesione in parrocchia

oppure telefonando ai seguenti numeri: Molteni Angelo 34848831 00;

Paduano Michele 3771 61 6200; Don Giusto 3667090468 entro i l 22

dicembre.

I presepi saranno valutati da un’apposita commissione e sarà premiato i l

presepe ritenuto più attinente al tema. Tutti i partecipanti saranno

successivamente contattati per concordare il giorno e l’ora della visita del la

commissione per la valutazione.

La premiazione avverrà i l giorno martedì 6 gennaio 201 5 nel pomeriggio

NOVITA’ 201 4: quest’anno abbiamo pensato di al lestire una mostra di

“piccoli” presepi (max.20x30 cm.) in chiesa, real izzati dai bambini con l ’aiuto

della famigl ia. Chi vuole partecipare può telefonare a Molteni Angelo

34848831 00 o portare il presepe in parrocchia entro i l 24 dicembre.

Partecipiamo numerosi per rendere il nostro quartiere più vivo e aperto a

tutti .

CONCORSO PRESEPE INSIEME 2014

Page 27: Il Focolare numero di dicembre 2014

27

Si è conclusa la stagione del

“Nuovo”, iniziata ai primi di ottobre e

terminata ad inizio giugno, che ha

visto la sala impegnata per

spettacoli , prove e allestimenti

scenici per circa 1 20 giornate.

91 gl i spettacoli proposti che hanno

portato in teatro oltre 20.000

spettatori.

Di questi 1 8 le commedie inserite

nel la “Rassegna dialettale” viste da

circa 4000 persone.

4500 gli spettatori che hanno

assistito al le 1 7 serate proposte

dagli “Amici di Zinviè”. Con gli

incassi del le loro parodie musical i ,

che da 27 anni presentano presso il

nostro teatro, aiutano diverse

Missioni sparse nel mondo.

2000 gli studenti che al mattino

hanno assistito a spettacoli proposti

dal le loro scuole, medie e superiori.

50 le altre giornate di apertura che

hanno visto spettacoli final izzati a

raccolta di fondi per finanziare varie

associazioni benefiche e di

volontariato, saggi di teatro per

giovani, saggi del le varie scuole di

danza, incontri cultural i e di

preghiera delle comunità presenti

nel nostro territorio, recital dei

ragazzi sia del la nostra parrocchia

che di altre, concerti di gruppi

musical i e del la nostra Banda di

Rebbio.

Un incremento di spettatori rispetto

al la stagione precedente che ci

pone la necessità di avere nuove

forze che possano aiutare i “vecchi”

volontari del la commissione e

apportare nuove idee nella

programmazione del teatro.

Invitiamo coloro che sono

interessati agl i spettacoli di

visionare il sito:

www.teatronuovorebbio. it

Commissione Cine Teatro

CINE TEATRO NUOVO DI REBBIOSTAGIONE 2013/2014

Page 28: Il Focolare numero di dicembre 2014

28

Sabato 1 0 gennaio LA CA’ STRECIA

ore 21 .00 Compagnia Teatrale “I Quattro Venti” - Arcisate

Sabato 1 7 gennaio UL PRUFESUUR MATOCC

ore 21 .00 Associazione Artistica Orizzonti Incl inati - Como

Sabato 24 gennaio CH C6 (Svizera ta ga set?)

ore 21 .00 Compagnia Teatrale “Ginèstri Tabacch e Üga” -Genestrerio (Canton Ticino)

Sabato 7 febbraio LA VEGLIA DI VEDOV

ore 21 .00 Compagnia Teatrale “I l Ponte” – Merone

Sabato 1 4 febbraio AMALIA LIANA CAMBIASI NEGRETTI

ore 21 .00 ODESCALCHI in arte “LIALA” - Teatro in Mostra -Como

Sabato 21 febbraio ÜL CASTIGA MATT

ore 21 .00 Compagnia Teatrale “Bottega del Teatro” - Triuggio

Sabato 28 febbraio TROMBETTAANTONI ESPERT DE MATRIMONI

ore 21 .00 Compagnia Teatrale “I Ruzanivul” - Cucciago

Sabato 7 marzo L’ASSEMBLEA CUNDUMINIAL TRA SPÈS,

ore 21 .00 e TACÀ A LIT E[

Domenica 8 marzo Compagnia Comica Lariana - Como

ore 1 5.00 – ore 21 .00

28.ma Rassegna Dialettale - Anno 2015P R O G R A M M A

Page 29: Il Focolare numero di dicembre 2014

29

Sabato 1 4 marzo MEJ CHÌ PRUVISORI, CHE DE LÀ FÌSS

ore 21 .00 Compagnia Teatrale “Città di Como” - Como

Sabato 21 marzo TRE SURELL

ore 21 .00 Compagnia Teatrale “Diego Fabbri” - Veduggio

Sabato 28 marzo LA CIAAF DE CANTINA

ore 21 .00 e Filodrammatica Teatro Nuovo - Rebbio

Domenica 29 marzo

ore 1 5.00

Sabato 11 apri le I DISGRAZI DEL SCIUR BESANA

ore 21 .00 Compagnia Teatrale “La Crisal ide” – Olgiate

Comasco

Sabato 1 8 apri le [ E PENSA’ CHE L’ERA INSCI ’ STRACCH!

ore 21 .00 Compagnia Filodrammatica “La Maschera” -

Abbiategrasso

Sabato 25 apri le TAXI A DUE PIAZZE

ore 21 .00 e Compagnia Teatrale “Le Quinte Abbondanti”

Domenica 26 apri le - Rebbio

Ore 21 .00

Ingresso: Euro 1 0,00

Prenotazioni: i l giorno dello spettacolo dalle ore 1 4.30 alle ore 1 6.00

telefonando allo 031 -590744, oppure presso il teatro nello stesso orario o

nelle altre giornate di apertura.

E’ possibi le prenotarsi via e-mail , entro le ore 1 2 del giorno precedente lo

spettacolo, col legandosi con il sito del teatro. Le prenotazioni saranno

ritenute valide sino a 5 minuti prima dell ’ inizio del lo spettacolo.

Page 30: Il Focolare numero di dicembre 2014

30

CALENDARIO LITURGICODICEMBRE

AVVENTO: ORE 8,1 5 RECITA DELLE LODI segue S.MESSA feriale

NOVENA DI NATALE

MARTEDI 1 6 – ORE 20,30 IN CHIESA

VENERDI 1 9 DOPO LA NOVENA: CELEBRAZIONE COMUNITARIA DEL

SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE

SABATO 20 ORE 1 6,30 IN CHIESA

DOMENICA 21 ORE 1 4,30: IN CHIESA

LUNEDI e MARTEDI CONFESSIONI AL MATTINO DALLE ORE 9 ALLE

ORE 11 POMERIGGIO DALLE ORE 1 5 ALLE ORE 1 7

MERCOLEDI ’ 24 DALLE 1 5 ALLE 1 9 CONFESSIONI PER TUTTI

ORE 1 7 CONCLUSIONE NOVENA E PRESEPIO VIVENTE

ORE 23 VEGLIAANIMATA DAI GIOVANI

ORE 24 SANTA MESSA DI MEZZANOTTE

AL TERMINE CI SCAMBIAMO GLI AUGURI

NATALE DEL SIGNORE GIOVEDI 25

SANTE MESSE ORE 7,30 – 1 0.00 – 1 8,00

SANTO STEFANO VENERDI ’ 26

SANTE MESSE ORE 8,30 - 1 0

MERCOLEDI ’ 31 DICEMBRE

ORE 1 7,30 S.MESSA E CANTO TE DEUM

GENNAIO

GIOVEDI ’ I ° GENNAIO 201 5

GIORNATA MONDIALE DELLA PACE: “NON PIU’ SCHIAVI MA FRATELLI”S.MESSE ORE 1 0,00- 1 8,00

EPIFANIA MARTEDI ’ 6 GENNAIO

S.MESSE ORE 7,30 -1 0,00 – 1 8,00

Page 31: Il Focolare numero di dicembre 2014

31

ORE 1 4,30 RITROVO DAI PADRI COMBONIANI

INIZIO PROCESSIONE (Via Lissi = Chiesa )

VESPRI , BENEDIZIONE, BACIO DEL S. BAMBINOAL TERMINE PREMIAZIONE CONCORSO PRESEPI

DOMENICA 11 GENNAIO : MARCIA DELLA PACE ORE 1 5 A COMO

DOMENICA 1 8 GENNAIO. GIORNATA DEI MIGRANTI

1 8 – 25 GENNAIO SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITA’ DEI

CRISTIANI

MERCOLEDI ’ 21 GENNAIO ORE 20,30 S.MESSA PADRI COMBONIANI

FEBBRAIO

DOMENICA I° FEBBRAIO: FESTA DEL PATRONO DEL NOSTRO

ORATORIO

SAN GIOVANNI BOSCO

MERCOLEDI ’ 1 1 FEBBRAIO: ANNIVERSARIO APPARIZIONE MADONNA

DI LOURDES

GIORNATA MONDIALE DEGLI AMMALATI

ORE 1 5 IN CHIESA : : FUNZIONE MARIANA - S.ROSARIO E S.MESSA

ORE 20,30 S.MESSA NELLA CHIESA DI BRECCIA SEGUE

PROCESSIONE FINO ALLA GROTTA IN ORATORIO

LE CENERI MERCOLEDI 1 8 FEBBRAIO: S.MESSE ORE 8,30 – 1 7,00 –

20,30

MERCOLEDI 25 FEBBRAIO: ORE 20,30 S. MESSA PADRI COMBONIANI

Page 32: Il Focolare numero di dicembre 2014

32

CALENDARIO PASTORALEMERCOLEDI 1 8 MARZO ORE 20,30 S. MESSA PADRI COMBONIANI

SANTE QUARANTORE DOMENICA 22 MARZO

SANTA PASQUA 5 APRILE

MERCOLEDI 1 5 APRILE ORE 20,30 S. MESSA PADRI COMBONIANI

PENTECOSTE DOMENICA 24 MAGGIO

DOMENICA 7 GIUGNO FESTAANNIVERSARI DI MATRIMONIO

MERCOLEDI 1 7 GIUGNO ORE 20,30 S. MESSA PADRI COMBONIANI

DOMENICA 27 SETTEMBRE FESTA MADONNA DELLA CONSOLAZIONE

Dal prossimo numero apriremo una rubrica aperta a tutti : i lfocolare accoglierà segnalazioni, curiosità, domande equant'altro possa essere di interesse per la comunità. Basteràscrivere a [email protected] lettere non dovranno superare i 600 caratteri.

LETTERE AL FOCOLARE

Page 33: Il Focolare numero di dicembre 2014

33

ANAGRAFE PARROCCHIALE

CCii hhaannnnoo pprreecceedduu ttoo nneell ll aa ccaassaa ddeell

SS ii ggnnoorree

52 LONGA FRANCA

53 SALDARINI MARIA CARLA

54 DI CHIAZZA VITTORIO

55 CITARELLA ANNA

56 CANTALUPPI GIOVANNI

57 VECCHI ALDO

58 MAGNO TERESA

59 MALINVERNO ENNIO

60 MAZZA ALBERTO

61 CANTALUPPI ANNA

62 FASOLA AGOSTINA

63 MAURI ELDA

64 RONCORONI REMO

65 LUISETTI ROSA

66 RHO CARLO

BBaatttteezzzzaattii nneell ll aa ffeeddee ddeell ll aa CChh ii eessaa ee

ddeeii GGeenn ii ttoorrii

1 4 SBARRA FRANCESCO1 5 STASI FRANCESCO1 6 NERI CAMILLA1 7 NOSEDA FEDERICO1 8 FERRANTI EDOARDO1 9 DINARDO GINEVRA20 MESCHISI DAVIDE

UUnn ii ttii nneell ssaaccrraammeenn ttoo ddeell mmaattrriimmoonn ii oo

5 ZAKI HAZOU FREDERICK e BIANCHI MIRIAM

celebrato a Gerusalemme

Page 34: Il Focolare numero di dicembre 2014

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don Giusto Della Valle (parroco)

tel. 031 520622 - cell . 366 7090468 email : giustodellaval le@gmail .com

don Claude Okondjo (col laboratore parrocchiale)

cel l . 339 1 3011 37

Padre Agostino Quadrio (col laboratore parrocchiale)

cel l . 3393849060

Roberto Bernasconi (diacono): 031 521 332

Comunità La Missione: 031 431 0792

Padri Comboniani: 031 5241 55

SANTE MESSE

Ferial i : ore 8.30

Prefestivi : ore 1 7.30

Domeniche e Festivi: ore 7.30 - 1 0.00 - 1 8.00

CONTATTI UTILI