il cibo come relazione: aspetti psicologici ed educativi dell’alimentazione

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il cibo come relazione:aspetti psicologici ed educativi

dell’alimentazione

Maria Luisa BarbazzaPsicologa- Consulente e Mediatrice familiare

educazione alimentare

invito a riflettere suglisugli aspetti, non solo nutritivi del cibo

ma anche su quelli emozionali, educativi, formativi

e sul suo ruolo aggregante, sociale e

culturale

alimentarsi significa incontrare la mamma,

il caregiver, chi si prende cura di me

l’alimentazione,dall’allattamento in poi,

conserva un significato relazionale

il cibo è, fin dalla nascita, uno dei principali mediatori nella nostra relazione col mondo

che nutre un bambino instaura con lui una relazione profonda ed importante, essenziale per il suo

sviluppo psichico

nel neonato la sopravvivenza e quindi la vita

sono strettamente legati alla ricerca del benessere

il processo alimentare è al centro della vita emotiva del neonato e tutto gravita attorno ad esso con le emozioni più importanti:

la soddisfazione,la paura, la rabbia…

il cibo buono rinforza il vissuto di mamma buona

il benessere organico diventa benessere relazionale

benessere che è alla base di quel senso

di fiducia sul quale si fonda la personalità e l’identità sociale

l’atto del nutrire e dell’alimentarsi non è la semplice soddisfazione del bisogno biologico

è da subito un atto sociale e di comunicazione, un atto relazionale

carico di informazioni, di significati e di emozioni

il cibo rende persone

perché il nutrirsi e nutrire è fondamentale per la costruzione della soggettività, del senso del

siamo quello che mangiamo

la competenza alimentare evolve parallelamente allo sviluppo

della mente, della reattività emozionale, delle competenze

sociali

il cibo è buono da mangiare ma anche da sentire e da pensare

incorporare, metter dentro , significa per un bambino,

porsi in relazione,accettare, fidarsi, conoscere, sperimentare…

nella prima infanzia si iscrivono nel nostro corpo dei significati e

delle associazioni che permangono perché

il corpo del bambino memorizza e quindi ricorda…

nella costruzione dei gusti alimentari intervengono

quattro tipi di fattoribiologicipsicologiciculturalisociali

il contesto familiare e socio-culturale esercita una forte condizionamento

sulla formazione dei suoi gusti alimentari e del suo rapporto col cibo in

generalequello che gli viene dato conta

tanto quanto da chi e da come gli viene dato

se mangio, accetto di appartenere, di far parte…chi mangia si sistema in un gruppo di riferimento (famiglia, classe, gruppo..)importanza della suggestione sociale

neofobiepossono corrispondere ad una fase

normale dello sviluppo

fase in cui struttura una sua alimentazione, ponendo scelte rigide

Ricerca in Francia nel 2008 su un campione di 840 bambini

divisi per fasce d’età 4/7 -11/14 -17/18avversione per le verdure (specialmente verdi)predilezione per il croccante (impanati, patatine..) tendenza a rifiutare cibi mescolatirifiuto per parti molli dei cibi (pelle, frattaglie, grasso della carne..)formaggi molto saporiti o alimenti che puzzano

i genitori hanno la responsabilità dell’alimentazione propria e dei dei

figli

soprattutto dello stile del rapporto col cibo

e della cura dei momenti legati al cibo

il pasto in famiglia è una sintesi originale di molti

aspetti

perché, oltre al cibo, entrano in gioco la cura , le attenzioni per gli altri

e le relazioni interpersonali

spesso i pasti sono un momento in cui emergono conflitti

su cui i bambini, soprattutto se piccoli, non hanno altro modo

di richiamare l’attenzione

la necessità di pasti veloci, semplici, ed

economicirischia di far cercare soluzioni

veloci, semplici ed economiche ai problemi che hanno a che fare con

l’alimentazione

la tavola è una grande occasione educativa

ma non dovrebbe essere un luogo di lezioni educative

la tendenza attuale è di tener separati i bisogni degli

adulti e quelli dei bambini

col rischio di mettere costantemente in primo piano

le esigenze dei bambini o di tenere i mondi separati

dalla parte dei bambinii dalla parte della famiglia

sono concetti che si equivalgono

perché un bambino può crescere meglio dove si sta bene

insieme

bibliografiaMangiare e crescere: aspetti cognitivi, sociali e relazionaliFrancisco Javier Fiz Perez

La difficoltà di alimentazione nei bambini:la generosità dell’accettare.Gianna Polocco Williams