I Tipi Psicologici

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I tipi psicologici Viaggio tra Jung e MBTI

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Breve e semplice presentazione.

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I tipi psicologiciViaggio tra Jung e MBTI

Carl Gustav Jung (Kesswil, 26 luglio 1875 – Küsnacht, 6 giugno 1961) è stato uno psichiatra, psicoanalista e antropologo svizzero.

Si avvicina a Sigmund Freud e aderisce alla psicanalisi nel 1906, dando inizio ad una fruttuosa collaborazione.

Nel 1910 diventa presidente dell’Associazione psicoanalitica internazionale e direttore della rivista ufficiale della società, Jahrbuch.

Nonostante Freud lo volesse nominare suo successore, nel 1912 Jung pubblica il testo Trasformazioni e simboli della libido, in cui esprime concezioni molto diverse da quelle freudiane; la rottura completa avviene nell’ottobre 1914, quando Jung si dimette da presidente dell’Associazione e abbandona la psicoanalisi.

Fonderà una sua scuola di pensiero, denominata psicologia analitica o psicologia del profondo.

Carl Gustav Jung

La libido non è come per Freud solo ed esclusivamente pulsione sessuale, ma un’energia psichica che comprende molte pulsioni, tra cui anche ma non principalmente quella sessuale.

A fianco ad un inconscio personale, come da Freud riscontrato, Jung ammette anche un inconscio collettivo, patrimonio comune a tutta l’umanità. Mentre l’inconscio personale è come una sorta di magazzino, inizialmente vuoto, da riempire con ciò che allontaniamo dalla coscienza, l’inconscio collettivo è come un ricco serbatoio di contenuti che si riforma, sempre uguale, in ogni persona individuale, in ogni epoca, in ogni cultura.

Nell’inconscio collettivo ci sono gli archetipi, idee innate che si manifestano continuamente, in modo simbolico, in ogni ambito umano. Alcuni archetipi sono il Vecchio Saggio, l’Ombra, l’Eroe, la Grande Madre, il Folle, la Maschera (propriamente ‘Persona’).

Cardini del pensiero junghiano

Altro concetto importantissimo è per Jung il percorso di individuazione. L’individuazione consiste, semplificando, in un viaggio introspettivo alla ricerca di sé stessi, che conduca «a diventare ciò che si è», a sviluppare la totalità delle nostre potenzialità che, altrimenti, rimarrebbero nascoste, soppresse da una piccola e unilaterale parte della nostra persona, che pretende di rappresentare tutto ciò che siamo.

È un discorso molto complesso e che chiama in causa gli archetipi, ma in questa trattazione lo affronteremo, semplificando, affiancandolo ad un’altra importantissima teoria di Jung: quella dei Tipi Psicologici.

Il percorso di individuazione

Pur sapendo che nessuna teoria psicologica riesca ad abbracciare tutta la complessità della psiche umana, Jung credeva anche che la semplice elencazione di casi singoli sarebbe inutile. Ha quindi cercato di raggruppare le persone in base a certe somiglianze.

Dopo vent’anni di terapie con i pazienti, e un accurato studio delle più importanti personalità della storia politica, scientifica, filosofica, artistica ecc, Jung rimase profondamente colpito da un fatto: moltissime persone non fanno uso della mente finché possono farne a meno, molte altre la usano in modo sorprendentemente stupido. Al contempo, molte persone intelligenti e aperte vivono come se non avessero mai appreso l’uso degli organi di senso: senza accorgersi delle cose più evidenti, con la testa fra le nuvole. Altri ancora sembrano vivere con la convinzione che nulla possa cambiare e che tutto sia definitivo: privi di immaginazione, catturati solo da ciò che i loro sensi gli indicano nel momento presente. Eccetera eccetera…

I Tipi psicologici

Grazie a queste osservazioni, Jung giunse a sistematizzare le differenze, in gruppi di ‘funzioni’. Una ‘funzione’ è una modalità di comportamento e approccio alla realtà, che si mantiene stabile nel variare delle situazioni, portando a risposte simili anche in casi molto differenti.

Le funzioni teorizzate da Jung sono:1. La sensazione (ci dice che qualcosa c’è, esiste, è reale)2. Il pensiero (ci dice che cos’è una cosa)3. Il sentimento (ci dice che valore ha quella cosa)4. L’intuizione (ci dice da dove viene e dove porta quella cosa) Ognuna di queste funzioni esiste nella modalità introversa e

in quella estroversa, per un totale quindi di 8 funzioni cognitive.

Le funzioni

Ogni persona ha una funzione dominante, il che significa che tenderà ad approcciarsi alla realtà, a sé e agli altri utilizzando quasi sempre le stesse modalità, sia quando sono appropriate che quando non lo sono.

Siamo abituati ad utilizzare la nostra funzione dominante sin da piccoli, è come un fiume che scava un solco sul terreno e quindi scorre con facilità in esso: quando agiamo in base alla funzione dominante ci sembra tutto più facile, in discesa.

La funzione dominante, però, reprime la sua funzione opposta: il pensiero dominante reprime il sentimento e viceversa, la sensazione dominante reprime l’intuizione e viceversa. Questo significa che, quando invece sarebbe opportuno rapportarsi al mondo in base alla propria funzione repressa, abbiamo grandi difficoltà, la strada sembra in salita, ci sentiamo a disagio: non è il nostro territorio.

Dominante e repressa

Per sé stessi: Dobbiamo imparare a capire che il nostro atteggiamento tende

ad essere unilaterale, a considerare solo una fetta di ciò che siamo e della realtà, e ad illudersi che sia tutto, e che da sola sia sufficiente. Dobbiamo quindi imparare ad ascoltare anche altre parti di noi con cui non abbiamo familiarità, e a svilupparle e ad armonizzarle con la nostra persona, per diventare ciò che siamo. Se invece dell’equilibrio cediamo solo alla nostra funzione dominante, diventiamo degli stereotipi viventi, delle maschere. Inoltre, più rafforziamo la funzione dominante, negando ogni validità alla nostra funzione repressa, e più questa scivola nell’inconscio, e come nel tiro alla fune cerca di controbilanciare il nostro tirare tutto da una parte: e questo può condurre alle nevrosi.

L’utilità dei Tipi Psicologici

Per gli altri: Possiamo più facilmente comprendere ed apprezzare le

genuine differenze che ci sono tra noi e le altre persone. Il solo fatto che siano così diversi non significa che sbaglino, che siano stupidi, che siano malvagi, che siano sfigati, che siano di poco spessore, ecc.

Ovviamente, questo non significa che va tutto bene uguale: all’interno di uno stesso tipo psicologico esistono persone intelligenti o meno, buone o malvagie, di spessore o meno, che cercano di svilupparsi armonicamente e di comprendere gli altri o meno.

Il punto è che questa teoria ci aiuta a non disprezzare aprioristicamente tutto ciò che è anche molto diverso da noi, perché possiamo capire meglio le ragioni altrui, e anche i punti di forza oltre ai difetti.

L’utilità dei Tipi Psicologici

Pro Contro

Prestano molta attenzione a ciò che i fatti esterni producono in loro. Accumulano con impegno e dedizione nella memoria grandi quantità di ricordi. Sono legati al passato, all’esperienza, a ciò che è familiare. Sono leali e affidabili, con grande senso pratico e del dovere. Sanno concentrarsi molto sui dettagli, e scelgono poche precise aree di interesse per migliorare sempre di più in quelle.Siamo nani sulle spalle dei giganti.

Hanno difficoltà ad accettare le novità, ciò che non è familiare, e diventano molto irascibili o irrequieti quando qualcosa non va come si aspettano. Spesso temono paranoicamente che qualcuno ce l’abbia con loro, ed è impossibile fargli capire che non è così. Hanno difficoltà ad uscire dai propri schemi e dai propri interessi per guardare le cose da un punto di vista più ampio. Potrebbero diventare molto tradizionalisti e legati all’autorità.

Sensazione introversa (Si)

Con il pensiero estroverso ausiliario

Con il sentimento estroverso ausiliario

Persone reali

Personaggi di fiction

‘Si dominante’ famosi

Pro Contro

Molto concreti, sanno adattarsi facilmente alle situazioni o utilizzare a loro vantaggio nell’immediato ciò che la realtà presenta. Sono grandi intrattenitori, presenti nel mondo fisico, sanno muoversi bene, in modo coordinato, con enfasi, gesti ecc. Amano lo sport anche estremo, la natura, gli animali, il cibo, il gusto del brivido, i bei paesaggi, gli scherzi. Sono i migliori a vivere sul momento: Carpe diem, cogli l’attimo.

Poco riflessivi, non badano al futuro ma all’immediato, hanno scarsa capacità di prestare attenzione per lungo tempo: devono essere sempre in movimento. Potrebbero diventare rozzi e volgari, oppure delle ‘oche da festa’. Ricascano facilmente negli stessi errori, e sono catturati irresistibilmente dagli stimoli fisici.Possono diventare troppo attaccati ai soldi, al sesso, al cibo.

Sensazione estroversa (Se)

‘Se dominante’ famosiCon il pensiero introverso ausiliario

Con il sentimento introverso ausiliario

Persone reali

Personaggi di fiction

Pro Contro

Cercano di comprendere a fondo ogni cosa, cogliendone l’essenza, il principio razionale che le regola. Sono osservatori analitici e distaccati, alla ricerca della verità. Molto coinvolti nella risoluzione di problemi, analizzano e categorizzano tutto. Sono curiosi e amano spiegare cose interessanti descrivendone i fattori. Creano teorie per amore della teoria. Sono scettici verso qualunque cosa non passi un controllo razionale. Hanno uno spirito illuminista.

Sono distaccati dalle emozioni, spesso non ne provano quando altre persone ne proverebbero. Tendono a essere irriguardosi nei confronti degli altri e a non capirli, perché ‘i sentimenti non sono motivazioni valide’. Tendono ad essere ossessionati da ciò a cui stanno lavorando, dimenticando tutto il resto. Si convincono facilmente che la gente è immensamente stupida. Col loro bisogno di analizzare tutto tendono al riduzionismo, determinismo, a negare qualsiasi aspetto positivo della fede.

Pensiero introverso (Ti)

‘Ti dominante’ famosiCon l’intuizione estroversa ausiliaria

Con la sensazione estroversa ausiliaria

Persone reali

Personaggi di fiction

Pro Contro

Mentre i pensatori introversi ragionano in termini di vero/falso, questi valorizzano più la dicotomia efficiente/inefficiente. Amano prendere decisioni, assumersi responsabilità, posizioni di leadership. Sono sistematici, organizzati, rigorosi, dirigono e gestiscono ciò che li circonda. Hanno una visione del mondo molto forte a cui tutto deve adeguarsi, altrimenti va eliminato. Li soddisfano la competenza, l’ordine, la logica. Hanno uno spirito positivista.

Tendono ad essere rigidi e dogmatici, oppressivi, a giudicare tutto ciò che gli è estraneo con un velo di odio. Sono spesso privi di tatto, e così convinti delle loro idee che potrebbero ricorrere a mezzi scorretti per sostenerle. Svalutano i sentimenti soggettivi perché gli altri devono conformarsi al loro sistema. La ricca letteratura e poesia sulla società che conforma le persone privandole della propria individualità esemplifica bene i lati negativi di una società orientata al pensiero estroverso.

Pensiero estroverso (Te)

‘Te dominante’ famosiCon l’intuizione introversa ausiliaria

Con la sensazione introversa ausiliaria

Persone reali

Personaggi di fiction

Pro Contro

Soppesano continuamente ogni persona o situazione per capire se sia giusta, sbagliata, positiva, negativa, armonica o conflittuale. Cercano di cogliere l’essenza morale delle persone a partire dalle sfumature. Sono molto sensibili, e alla ricerca di emozioni forti. Vogliono l’autenticità e la sincerità, sono tipicamente gentili e con capacità di ascolto. Desiderano la semplicità e la genuinità. Sottolineano l’individualità e l’unicità di ogni singola e irripetibile persona. Hanno uno spirito romantico.

Se sono egocentrici e mal sviluppati possono iniziare a pensare, e dire, di essere gli unici sensibili e profondi in un mondo sempre più omologato e senza valori. Tendono ad offendersi o ad essere urtati facilmente nel profondo, anche se magari fanno finta di nulla davanti agli altri. Tendono anche al comportamento passivo-aggressivo: hanno grandi difficoltà a farsi valere sugli altri, e accumulano finché esplodono con immensa aggressività, fino ad allora repressa.

Sentimento introverso (Fi)

‘Fi dominante’ famosiCon l’intuizione estroversa ausiliaria

Con la sensazione estroversa ausiliaria

Persone reali

Personaggi di fiction

Pro Contro

Cercano un accordo con tutti, il modo migliore di rapportarsi agli altri. Manifestano in modo molto espressivo il calore verso gli altri. Irradiano bontà ed entusiasmo, sono accomodanti, tengono in gran conto le aspettative sociali. Sono leali e si aspettano lealtà. Si prendono carico dei problemi altrui, sentendoli come propri: vogliono far sentire bene gli altri, hanno carisma e sanno come parlare al cuore delle persone. Esprimono gratitudine, supporto, incoraggiamento ecc.

Tengono troppo in conto il giudizio altrui, conformandosi facilmente al gruppo. Hanno difficoltà ad esprimere apertamente critiche verso gli altri. Possono comportarsi in modo diverso a seconda di chi hanno di fronte, senza sviluppare una propria individualità. Possono essere appiccicosi e pesanti con il loro bisogno di affetto e comunione con gli altri. Hanno difficoltà a valutare razionalmente le cose, tirando sempre in ballo i sentimenti delle persone, anche a sproposito.

Sentimento estroverso (Fe)

‘Fe dominante’ famosiCon l’intuizione introversa ausiliaria

Con la sensazione introversa ausiliaria

Persone reali

Personaggi di fiction

Pro Contro

Sono costantemente concentrati su immagini, simboli, metafore. Evitano il coinvolgimento immediato con gli eventi per prima valutare, interiormente, tutte le possibili implicazioni e conseguenze. A causa di questo, spesso riescono a ‘prevedere’ quel che accadrà. È la funzione dei mistici e dei profeti. Rifiutano con sdegno le cose materiali per dedicarsi a ciò che c’è di più alto. Vogliono andare oltre l’apparenza: i singoli eventi non hanno valore di per sé, se non per ciò che esprimono di eterno e universale. I decadentisti e i simbolisti sono buoni esempi.

Si distaccano troppo dalla realtà sensibile, sono costantemente con la testa tra le nuvole. Parlano in modo contorto, con linguaggio simbolico e oracolare, rendendo difficile la comprensione da parte degli altri. Hanno difficoltà ad agire sul momento e ad accettare ciò che succede, perché sentono molto fortemente lo scarto tra la loro fantasia e la realtà, che non possono controllare. Sono molto elitari, si espongono poco. Più rifiutano gli stimoli sensoriali e più è facile che cadano preda, per contrappasso, a brevi e intense esperienze con alcool, sesso o droga.

Intuizione introversa (Ni)

‘Ni dominante’ famosiCon il pensiero estroverso ausiliario

Con il sentimento estroverso ausiliario

Persone reali

Personaggi di fiction

Pro Contro

Sono interessati non tanto ai fatti quanto alle possibilità che questi offrono. Si impegnano a ricercare con grandissimo entusiasmo nuove persone, nuove idee, nuovi progetti. Cercano di svilupparsi nel modo più ampio possibile. Sanno infondere coraggio ed entusiasmo, sono intraprendenti, improvvisano, riescono a combinare insieme cose o persone completamente diverse. Amano coinvolgere, raccontare, spiegare, sono senza limiti. Sono innovatori e difensori delle minoranze e delle diversità, vogliono scoprire tutto ciò che la vita offre.

Sono dispersivi, più bravi a iniziare progetti che a portarli a termine. Tutto ciò che è stabile li soffoca e diventa una prigione, quindi cambiano continuamente aria, abbandonando ciò che prima sembrava la cosa più importante della loro vita con la massima indifferenza. Sono come i bambini che quando hanno un gioco non lo vogliono più, e vogliono provare tutti i giochi che non hanno. Si annoiano con gran facilità, in assenza di novità. Hanno grandi difficoltà a mantenere segreti, devono raccontare tutto. Fanno fin troppi scherzi.

Intuizione estroversa (Ne)

‘Ne dominante’ famosiCon il pensiero introverso ausiliario

Con il sentimento introverso ausiliario

Persone reali

Personaggi di fiction

Queste descrizioni sono, per economia dei tempi, un abbozzo molto superficiale e incompleto, anche perché i tipi con la stessa funzione dominante ma diversa funzione ausiliaria sono comunque molto diversi tra loro.

Se volete leggere delle descrizioni più accurate e dettagliate sulle funzioni e sui tipi psicologici, potete leggere Tipi psicologici di Jung, oppure andare alla pagina http://www.lastessamedaglia.it/2011/07/e-tu-che-tipo-sei/, dove c’è anche un comodo test per capire a quale tipo appartenete.

Ricordate che queste sono solo generalizzazioni, e che il vissuto della singola persona, le persone che ha conosciuto, l’educazione ricevuta, la sua volontà di capire sé e gli altri o meno, di trovare un equilibrio ecc rendono ciascuno unico e irripetibile. Il tipo psicologico ci aiuta a mettere a fuoco potenziali pregi e difetti e ad aiutarci nella crescita, ma non dice tutto di noi!

Conclusione