Fotologie book

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FOTOLOGIEcarlo alberto andreasi

Tutta la logica della prospettiva, deriva essenzialmente dalla sco-perta che noi possiamo vedere e conoscere il mondo solo da un punto di vista particolare e che da un tale punto di vista, come scrive E. Gombrich, “...non possiamo ve dere dietro l’angolo”.

G. MichelettiLa filosofia del rinascimento e la nascita della prospettiva in Italia.

FOTOLOGIE

FOTOLOGIE_ : Esterno / Eterno 11 N

FOTOLOGIE_ : Lastre Cappelli Ultrasensibili 23 N

FOTOLOGIE_ : Boîtes à photos 33 N

FOTOLOGIE_ : Poste italiane 45 N

FOTOLOGIE_ : Scatola di Trans-migrazione 55 N

FOTOLOGIE_ : Negativo 36 59 N

FOTOLOGIE_ : Deep sky 63 N

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FOTOLOGIEFotologie è una ricerca che si inserisce nel contesto della tradizione concettuale. Considerando l’inquadratura -sia in senso spaziale che temporale- come il paradigma fondante in fotografia, il mio interesse si sposta verso tutto quello che rimane in qualche modo escluso dal rita-glio, dall’azione del fotografo e purtuttavia si palesa innescando un’av-ventura dello sguardo verso i territori periferici. In fin dei conti il senso di un viaggio si manifesta solo di fronte ad una dimensione inconoscibile, di fronte a ciò che non è percepibile nella contingenza. Più specificatamente sono autori come il Luigi Ghirri di Paesaggi di car-tone ad aver rinnovato in me il desiderio per una riflessione sulla rappre-sentazione in fotografia. Se in Ghirri era presente una connotazione pop che sfociava spesso in una sorta di analisi sociale, in cui il raddoppio del paesaggio era contestualizzato all’interno dello scatto come in un teatro in cui si rappresenti la finzione, in fotologie ciò avviene in maniera pre-ponderante per trasparenza o per sovrapposizione di significanti.Il concetto portante è infatti quello di sedimentazione dello sguardo che interagendo per opacità e qualità riflettenti, si rivela o scompare in fun-zione del punto di vista. E’ la parabola rinascimentale della soggettivi-tà come chiave di interpretazione del reale, applicata alla dimensione esistenziale contemporanea in cui le dualità possibili – prima tra tutte quella tra realtà e finzione- non sono più separate ed identificabili ma si ritrovano sovrapposte ed intersecate, per certi versi indissolvibili, in una sintesi che si manifesterebbe appunto solo assumendo una particolare

postura o inclinazione. La fotografia non più come metafora di un viag-gio immaginato ma come cronaca di un itinerario attraverso un mondo in cui “il reale” è una categoria complessa e ambigua. Se nelle immagini di Ghirri la finzione era ancora delimitata e riconoscibile, nel mio lavoro tende a cercare deliberatamente una con-fusione relazionale. Così nella sequenza Esterno eterno il di-dentro e il di-fuori degli spazi si sommano all’altezza del diaframma che li separa, mentre in Lastre Cap-pelli ultra sensibili , alcune lastre fotografiche d’epoca non assolvono più solamente alla loro funzione di contenitore di memorie, ma raddoppiano la loro capacità ricettiva, diventando sbstrato per ossidazioni, rigature e tagli come accumulo d’entropia e sedimentazione di un paesaggio temporale.Nelle scatole di fotografie -Boîtes à photos- frammenti scomposti, si ri-trovano ad abitare il medesimo spazio scenico, dando vita ad una sorta di collage per sovrapposizione e occultamento reciproco, riportando lo spettatore alla questione se la fotografia non consista forse in quello che non posso vedere, in quello che sta al di fuori, che posso intuire grazie ad un cenno, ad una sottile rivelazione.Nella serie Poste italiane , il paesaggio reale è un’increspatura, un acca-dimento all’interno di una artificio dichiarato mentre in Scatola di Trans-migrazione e Negativo 36 sperimento la possibilità di formulare rappre-sentazioni all’infuori della mia persona e del mio potere decisionale. Nell’ultima serie Deep Sky, ho fotografato di giorno le stelle ritrovandone la posizione grazie a teste per treppiede speciali usate in astronomia. Una fotografia paradossale in cui il soggetto è appunto “fuori portata” ma permane come suggestione di una posizione astratta. Anche qui il pae-saggio si raddoppia, perché è il negativo a diventare il secondo sogget-to, non solo perché presentato in quanto tale ma anche perché sede di tutto ciò che normalmente si elimina in fotografia come rigature, puntini, polvere e altro.

FOTOLOGIE_ : Esterno / Eterno

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FOTOLOGIE_ : Lastre Cappelli Ultrasensibili

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FOTOLOGIE_ : Boîtes à photos

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FOTOLOGIE_ : Poste italiane

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FOTOLOGIE_ : Scatola di Trans-migrazione Omaggio all’opera di Man Ray L’enigme d’Isidore Ducasse

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58 Questa scatola contiene un’immagine fotograficache mi aiuterà a riconoscermi nella mia prossima esistenza

“Please bring to light only after my reincarnation”

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FOTOLOGIE_ : Negativo 36 in progress project

Autore: Isabelle Lefevre Viaggio in Africa anno 2001

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Materiale necessario:

N.1 Persona disponibile a scattare un’unica fotografiaN.1 apparechio fotografico usa e getta con film esposto al buio fino al negativo 35 compresoN.1 sola possibilità per raccontare fotograficamente un viaggio

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FOTOLOGIE_ : Deep sky

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Alpha Cassiopeae Alpha Leonis Alpha Herculis

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carlo alberto andreasi

Progetto graficoFotografieTesti