Book Paolo

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S S P BAD COMPETITION: modulo Kandinskij | ATMOSPHERES: 1000 human envi- ronment | WAKHAN THANKA: officina della cultura | KIP: padiglione expo 2015 | GOWANUS: urban redevolpment project PAOLO SEGARINI PORTFOLIO S P

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SSPBAD COMPETITION: modulo Kandinskij | ATMOSPHERES: 1000 human envi-

ronment | WAKHAN THANKA: officina della cultura | KIP: padiglione expo 2015 | GOWANUS: urban redevolpment project

“Amate l’architettura per gli incantesimi che ha creato attorno a noi, attorno alla nostra vita [...]”

Gio Ponti, “Amate l’Architettura” (1957)

PAOLO SEGARINI PORTFOLIOSP

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Alla cortese attenzione del Magnifico Rettore Giovanni Azzone,

sottopongo la mia candidatura per lo stage presso lo studio dell’Architetto Renzo Piano a Genova. Le motivazioni che mi spingono a presentare la domanda sono molteplici e di natura differente: dalla stima e ammirazione che da sempre nutro per il lavoro dell’Arch. Piano, alla volontà di mettere alla prova le mie capacità intraprendendo quella che definirei la “Sfida” formativa più interessante e stimolante in cui io mi sia imbattuto finora.

L’università non è mai stata solo un luogo di studio, mi è sempre piaciuta l’idea di immaginarla come un’officina, in cui sperimentare quella professio-ne che avevo scelto tanti anni prima d’intraprendere, l’Architetto. Gli anni al Politecnico sono stati, quindi, una palestra d’eccellenza per quella pratica che si definisce “fare architettura”. Oggi, sono giunto ad una mia defini-zione di tale concetto, ma è un’idea che rimane costantemente dinamica e talvolta quasi impalpabile, pur rispondendo consciamente sempre al monito che un altro maestro dell’architettura ci ha regalato: “Amate l’archi-tettura per gli incantesimi che ha creato attorno a noi, attorno alla nostra vita [...]” (Gio Ponti, “Amate l’Architettura”, 1957). Definirei, quindi, “fare architettura” non solo come la disciplina del disegnare palazzi, fare tavole o dirigere un cantiere, ma come il fulcro di un processo che modifica signifi-cativamente i luoghi, che influisce fortemente sulla società, sui rapporti che intercorrono tra gli individui e sul loro benessere. Nel mio piccolo ho cercato di mettere in pratica questi insegnamenti e ho attivato, a mio modo, dei piccoli processi: da tale spirito nascono la mia candidatura e elezione nel Consiglio di Corso di Studi di Architettura LM, la passione nell’organizzazione di eventi culturali come il cineforum per gli studenti, l’installazione corale per la settimana del Fuorisalone milanese, presentata poi alla Biennale di Architettura di Venezia, e la proposta del concorso per studenti V.I.P. Review all’interno del Festival MiArch 2014; e ancora, la partecipazione al tavolo di Coordinamento di Campus Sosteni-bile, la creazione insieme ad altri studenti del progetto culturale Wakhan Thanka, laboratorio nato per sensibilizzare sul tema della sostenibilità ambientale in tutte le sue forme, e la partecipazione, in prima persona, a numerosi concorsi classificandomi quasi sempre nelle prime posizioni.

Durante tutti questi anni di studio e partecipazione alla vita d’ateneo, c’è sempre stato però il lavoro, quello portato avanti negli studi professionali. Ho avuto esperienze presso studi che si occupano di architettura di inter-ni, paesaggistica ed ingegnerizzazione del progetto. Da tali esperienze lavorative credo di aver maturato una buona conoscenza di tutte le fasi del progetto, dall’analisi e studio del contesto di riferimento alla produzione di dettagli tecnici in piccolissima scala. Pertanto, consapevole di aver svilup-pato durante gli anni della formazione, sia sul piano professionale sia su quello umano, una buona autonomia e coscienza delle mie capacità, sono determinato nel voler cogliere questa importante esperienza lavorativa.

RingraziandoLa in anticipo per la Sua cortese attenzione,Distinti Saluti

Paolo Segarini

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Settembre 2014 - OggiDetailed design: Padiglione Kip (Arch. Antonio Marincola), Padiglio-ne degli Emirati Arabi (Arch. Norman Foster) per EXPO 2015 Rimond, MIBP (Milano Building Project)

Ottobre 2013 – Gennaio 2014Progettazione e redazione tavole di concorsoCE-A Architects, Studio di architettura e paesaggistica, Milano

Marzo 2012 - Luglio 2013Progettazione e redazione di disegni tecnici e visualizzazioni 3D per la progettazione di negozi e corner per la prima linea Roberto CavalliNascimbeniinterior&product design studio, Montichiari (BS)

13 - 16 Ottobre 2014 | MiArch 2014V.I.P. Review: curatore della mostra degli elaborati presentati

29 Aprile – 4 Maggio 2014 | Triennale di MilanoEsposizione dei migliori elaborati per il concorso SmartCivis

08-14 Aprile 2014 - Fuorisalone | 13-15 Giugno 2014 - Biennale di Venezia - Sala d’ArmiCuratore dell’installazione: ATMOSPHERES – 1000 Human Environments

2014 | Bioarchitettutra, numero 85“BADcCompetition” – BEST org: tavola del complemento d’arredoSecondo classificato al concorso

Marzo 2014Concorso “Smart Civis”: progetto MiParkVincitore: partecipazione al New Cities Summit, Dallas, USA

Agosto 2012Concorso “Rame casa design”: presentazione della libreria in rame “Epos”

Maggio 2012Concorso “Franciacorta in fiore”: realizzazione di un giardino Zen intitolato “Il lago della quiete” in collaborazione con l’azienda agricola Cammarata Ezio

2 - 20 Settembre 2013OC International Summer School Secondo classificato | Politecnico di Milano, Polo di Piacenza

27 - 29 Marzo 2012Conoscenza e tecnologie per la sostenibilità urbanisticaPolitecnico di Milano

CVPaoloSegarini

Data di nascita:28 Luglio 1987

Indirizzo:Via Mantova 1Rezzato (BS), 25086Italia

Contatti:+39 3395968605+39 030 2591003

Email:[email protected]

Esperienza lavorativa

Mostre e esposizioni

Pubblicazione

Concorsi

Workshops

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CVPaoloSegarini

Settembre 2012 - OggiLaurea Magistrale in Progettazione architettonicaPolitecnico di Milano

15-22 Novembre 2014Athens programmeKU Leuven, Belgio

Novembre 2013Corso base: The Natural StepFondazione Cariplo

Settembre 2010 - luglio 2012Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura (Voto: 101/110)Politecnico di Milano

Settembre 2007 - luglio 2010Laurea a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura (132 crediti formativi sostenuti) Politecnico di Milano, Polo territoriale di Lecco

Settembre 2001 - luglio 2007Diploma di Maturità Scientifica (Voto: 75/100) Liceo scientifico Nicolò Copernico, Brescia

Prima lingua: Italiano

Altra lingua: Inglese (Toeifl iBT test: B1)

comprensione buona espressione buona scrittura buona

Capacità comunicative:

- buone capacità comunicative acquisite durante le esperienze uni-versitarie e di workshop nei lavori di gruppo e per le presentazioni. - buone competenze relazionali sviluppate durante l’esperienza di rappresentante degli studenti collaborando con professori e uffici. Eletto in CCS di Architettura LM per il biennio 2013/2015. Partecipa-zione al tavolo di coordinamento di Campus Sostenibile (CSCS).

Competenze organizzative e gestionali:

- buone competenze di team-leading acquisite durante l’organizza-zione di una serie di eventi culturali all’interno del Poltecnico. Or-ganizattore nel 2014 del progetto Officina della Cultura - Wakhan Thanka.

Competenze informatiche:

- buona padronanza degli strumenti Microsoft Office (elaboratore di testi, foglio elettronico, software di presentazione) e dei software Autocad, Photoshop, Illustrator, InDesign, Revit, Rhinoceros, 3D studio Max, V-ray.

Autorizzo il trattamento dei dati personali contenuti nel mio curriculum vitae in base art. 13 del D. Lgs. 196/2003.

08/11/2014 Paolo Segarini

Capacità personali

Istruzione e formazione

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MILANO

iniziativa realizzata con il contributo del Politecnico di Milano SQUADRA :

Lo schienale può scorrere lungo delle guide verticali in modo da garantire il massimo comfort

I due pannelli frontali sono stati inseriti per garantire il giusto ombreggiamento (anche questi possono scorrere in verticale) ed essere utilizzati come supporti mobili per espo-sizioni

La parte superiore della struttura è costituita da un pannello fotovoltaico. Al di sotto è contenuto un gruppo di continuità che immagazzina la corrente prodotta dal pannello

La colonna realizzata in acciaio verniciato permette di ospitare i cavi che collegano la posta-zione alla rete elettrica e il gruppo di continuità alla presa elettrica posizionata all’altezza del tavolo.

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E ANCHE OGGI NON C’E’ POSTO IN UNIVERSITA’

HO BISOGNO DI UNO SPAZIO DOVE STUDIARE

ECCO LA SOLUZIONE

Il materiale qui riportato è stato prodotto durante le 6 ore della BADc Competition, un concorso di design riservato a studenti di architettura, urbanistica e design del Politecnico di Milano.

Allo studio del contesto di riferimento sono seguite alcune considerazioni in merito a materiali, smontabilità e multifunzionalità.

Il risultato è un oggetto mobile e componibile strutturato in due diversi elementi: un’unità scrivania per l’utilizzo interno ed esterno a cui può essere agganciata un’unità esterna in grado di generare energia elettrica, fornire un supporto per l’esposizione di tavole e di uno schienale per incrementare il comfort degli utilizzatori.

Contesto: Concorso per studenti BADc Competition

Risultato: Secondi classificati

Gruppo di lavoro: Team S3 (Mirko Sblendorio, Gian Claudio Scarafini, Paolo Segarini)

Pubblicazione: Bioarchitettura n°85

Modulo KandinskijUnità per lo studio e il lavoro individuale e di gruppo per il campus Bovisa

MILANO

iniziativa realizzata con il contributo del Politecnico di Milano SQUADRA :

Lo schienale può scorrere lungo delle guide verticali in modo da garantire il massimo comfort

I due pannelli frontali sono stati inseriti per garantire il giusto ombreggiamento (anche questi possono scorrere in verticale) ed essere utilizzati come supporti mobili per espo-sizioni

La parte superiore della struttura è costituita da un pannello fotovoltaico. Al di sotto è contenuto un gruppo di continuità che immagazzina la corrente prodotta dal pannello

La colonna realizzata in acciaio verniciato permette di ospitare i cavi che collegano la posta-zione alla rete elettrica e il gruppo di continuità alla presa elettrica posizionata all’altezza del tavolo.

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E ANCHE OGGI NON C’E’ POSTO IN UNIVERSITA’

HO BISOGNO DI UNO SPAZIO DOVE STUDIARE

ECCO LA SOLUZIONE

Caratteristichecopertura

Caratteristichepostazione

Nodi tecnici

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MILANO

iniziativa realizzata con il contributo del Politecnico di Milano SQUADRA :

Lo schienale può scorrere lungo delle guide verticali in modo da garantire il massimo comfort

I due pannelli frontali sono stati inseriti per garantire il giusto ombreggiamento (anche questi possono scorrere in verticale) ed essere utilizzati come supporti mobili per espo-sizioni

La parte superiore della struttura è costituita da un pannello fotovoltaico. Al di sotto è contenuto un gruppo di continuità che immagazzina la corrente prodotta dal pannello

La colonna realizzata in acciaio verniciato permette di ospitare i cavi che collegano la posta-zione alla rete elettrica e il gruppo di continuità alla presa elettrica posizionata all’altezza del tavolo.

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E ANCHE OGGI NON C’E’ POSTO IN UNIVERSITA’

HO BISOGNO DI UNO SPAZIO DOVE STUDIARE

ECCO LA SOLUZIONE

MILANO

iniziativa realizzata con il contributo del Politecnico di Milano SQUADRA :

Lo schienale può scorrere lungo delle guide verticali in modo da garantire il massimo comfort

I due pannelli frontali sono stati inseriti per garantire il giusto ombreggiamento (anche questi possono scorrere in verticale) ed essere utilizzati come supporti mobili per espo-sizioni

La parte superiore della struttura è costituita da un pannello fotovoltaico. Al di sotto è contenuto un gruppo di continuità che immagazzina la corrente prodotta dal pannello

La colonna realizzata in acciaio verniciato permette di ospitare i cavi che collegano la posta-zione alla rete elettrica e il gruppo di continuità alla presa elettrica posizionata all’altezza del tavolo.

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E ANCHE OGGI NON C’E’ POSTO IN UNIVERSITA’

HO BISOGNO DI UNO SPAZIO DOVE STUDIARE

ECCO LA SOLUZIONE

MILANO

iniziativa realizzata con il contributo del Politecnico di Milano SQUADRA :

Lo schienale può scorrere lungo delle guide verticali in modo da garantire il massimo comfort

I due pannelli frontali sono stati inseriti per garantire il giusto ombreggiamento (anche questi possono scorrere in verticale) ed essere utilizzati come supporti mobili per espo-sizioni

La parte superiore della struttura è costituita da un pannello fotovoltaico. Al di sotto è contenuto un gruppo di continuità che immagazzina la corrente prodotta dal pannello

La colonna realizzata in acciaio verniciato permette di ospitare i cavi che collegano la posta-zione alla rete elettrica e il gruppo di continuità alla presa elettrica posizionata all’altezza del tavolo.

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E ANCHE OGGI NON C’E’ POSTO IN UNIVERSITA’

HO BISOGNO DI UNO SPAZIO DOVE STUDIARE

ECCO LA SOLUZIONE

MILANO

iniziativa realizzata con il contributo del Politecnico di Milano SQUADRA :

Lo schienale può scorrere lungo delle guide verticali in modo da garantire il massimo comfort

I due pannelli frontali sono stati inseriti per garantire il giusto ombreggiamento (anche questi possono scorrere in verticale) ed essere utilizzati come supporti mobili per espo-sizioni

La parte superiore della struttura è costituita da un pannello fotovoltaico. Al di sotto è contenuto un gruppo di continuità che immagazzina la corrente prodotta dal pannello

La colonna realizzata in acciaio verniciato permette di ospitare i cavi che collegano la posta-zione alla rete elettrica e il gruppo di continuità alla presa elettrica posizionata all’altezza del tavolo.

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E ANCHE OGGI NON C’E’ POSTO IN UNIVERSITA’

HO BISOGNO DI UNO SPAZIO DOVE STUDIARE

ECCO LA SOLUZIONE

MILANO

iniziativa realizzata con il contributo del Politecnico di Milano SQUADRA :

Lo schienale può scorrere lungo delle guide verticali in modo da garantire il massimo comfort

I due pannelli frontali sono stati inseriti per garantire il giusto ombreggiamento (anche questi possono scorrere in verticale) ed essere utilizzati come supporti mobili per espo-sizioni

La parte superiore della struttura è costituita da un pannello fotovoltaico. Al di sotto è contenuto un gruppo di continuità che immagazzina la corrente prodotta dal pannello

La colonna realizzata in acciaio verniciato permette di ospitare i cavi che collegano la posta-zione alla rete elettrica e il gruppo di continuità alla presa elettrica posizionata all’altezza del tavolo.

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E ANCHE OGGI NON C’E’ POSTO IN UNIVERSITA’

HO BISOGNO DI UNO SPAZIO DOVE STUDIARE

ECCO LA SOLUZIONE

MILANO

iniziativa realizzata con il contributo del Politecnico di Milano SQUADRA :

Lo schienale può scorrere lungo delle guide verticali in modo da garantire il massimo comfort

I due pannelli frontali sono stati inseriti per garantire il giusto ombreggiamento (anche questi possono scorrere in verticale) ed essere utilizzati come supporti mobili per espo-sizioni

La parte superiore della struttura è costituita da un pannello fotovoltaico. Al di sotto è contenuto un gruppo di continuità che immagazzina la corrente prodotta dal pannello

La colonna realizzata in acciaio verniciato permette di ospitare i cavi che collegano la posta-zione alla rete elettrica e il gruppo di continuità alla presa elettrica posizionata all’altezza del tavolo.

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E ANCHE OGGI NON C’E’ POSTO IN UNIVERSITA’

HO BISOGNO DI UNO SPAZIO DOVE STUDIARE

ECCO LA SOLUZIONE

Questo mobile studio è stato pensato esclusivamente per la sede del Politecnico di Milano di Bovisa; la scelta dei colori, infatti, trae ispirazione direttamente dal contesto per essere rielaborata e ricomposta nell’oggetto proposto. La semplicità di trasporto ed utilizzo e le diverse configurazioni possibili che questo mobile può assumere sarebbero vane se non fossero state affiancate anche da riflessioni sulla sostenibilità ambientale. Si è dunque scelto di rendere il modulo per esterni un elemento capace di produrre esso stesso energia elettrica, grazie al posizionamento di un pannello solare sulla sommità della copertura. In questo modo è così possibile, grazie ad un accumulatore di energia elettrica nascosto nel tetto, ricaricare i propri devices per premetterne l’utilizzo anche durante lo studio di gruppo.

Sezione

Page 10: Book Paolo

PLATEA PALCO

BARDEHOR

PLATEA PALCO

BARDEHOR

PLATEA PALCO

BARDEHOR

PLATEA

TOTEM

INGRESSO

Atmospheres - 1000 Human Environments sono mostre itineranti collettive alle quali hanno partecipato in forma volontaria molti studenti della Scuole di Architettura e Società e di Architettura Civile del Politecnico di Milano.Gli studenti che hanno aderito all’iniziativa hanno allestito, con tecniche libere, una scatola in plexiglass di cm 25 x 25 x25, riproducendo al suo interno, o sopra di essa, un’atmosfera (atmosphere) a loro piacere: uno spazio minimo, un ambiente interno, uno luogo urbano, un paesaggio, uno spazio immaginario, un sogno, o un qualunque altro spazio rappresentabile. I due luoghi allestiti per ospitare questa installazione sono stati il patio di Architettura del Politecnico di Milano e la Sala d’Armi dell’Arsenale di Venezia.

Contesto: - Fuorisalone Milano 2014- Biennale di architettura di Venezia 2014

Ruolo:Curatore assieme ai rappresentanti degli studenti Chiara Fraticelli e Valentina Rao

Coinvolgimento: Più di 800 studenti partecipanti per il Fuorisalone, più di 300 per la Biennale

Link utili: atmospheres.polimi-cooperation.orgwww.facebook.com/designweekpolimi

Atmospheres1000 Human Environments

Schema concettuale per l’installazione delle operePatio di Architettura

Schema concettuale per l’installazione delle opereSala d’Armi, Arsenale

Page 11: Book Paolo

Per la prima volta, su volere congiunto dei rappresentanti degli studenti e dei professori, le scuole di Architettura del Politecnico di Milano hanno risposto a gran voce alla chiamata del Fuorisalone. Si è scelto di reclamare con forza l’adesione a questa ricorrenza utilizzando non solo le opere degli studenti, ma anche chiamando ospiti italiani ed internazionali per aprire un dibattito culturale ed un libero scambio di idee. Gli studenti, hanno autofinanziato le singole opere mentre noi curatori abbiamo gestito gli ordini e la distribuzione delle scatole, curato l’allestimento e organizzato una festa conclusiva finale all’interno dell’università. Con questa esperienza si è dimostrato che è possibile vivere gli spazi dello studio anche in altro modo, liberando la fantasia collettiva da vincoli di voto o crediti, La grande partecipazione ottenuta ci ha spinti ad organizzare anche la trasferta alla Biennale dell’Architettura di Venezia con un buon successo di partecipanti e pubblico.

Opera di Giulia Serafin

Installazione nel Patio di Architettura

Installazione in sala d’Armi, Arsenale

Page 12: Book Paolo

Il progetto nasce dall’esigenza di aprire uno spazio nell’Ateneo che promuova una Cultura dedicata all’Ambiente e alla Terra. A fronte di generalizzate carenze informative e culturali, individuali e collettive, Wakhan Thanke mira a porre attenzione alle conseguenze delle azioni quotidiane, trasformando questi vuoti in azioni consapevoli riguardo agli effetti sul Pianeta, il Paesaggio e la Società futura. E’ un Movimento che si pone l’obiettivo di accrescere la consapevolezza personale degli studenti, attraverso plurime azioni tra cui incontri, conferenze, cineforum, workshops.

Contesto: Bando attività culturali Politecnico di MIlano

Ruolo:Organizzatore, progettista e costruttore

Conferenze organizzate:- Quale ricchezza per un pugno di Terra?- Terre di Nessuno e Acque senza nome: 2500 litri d’acqua per un panino?- Sistemi produttivi in un sistema chiuso: Finché ce n’è viva il Re?

ProiezioniTrashed - Jeremy IronsSamsara - Ron Fricke

Link utili: www.facebook.com/LabWT

Wakhan ThankaOfficina della cultura

Se crescere è riconoscersi nelle proprie azioni, crediamo sia necessario guardarle con maturità.Il tempo sta cambiando,In tutti i sensi.

Concept diProgetto

Immagini di cantiere

Page 13: Book Paolo

Attivitàsvolte

Conferenze

Presentazione libri

Presentazione Festival del Libro di Torino

La struttura finita ed arredata

Modello 3D di studio con formazione aperta

Modello 3D di studio con formazione chiusa

Page 14: Book Paolo

Kip PavillionPadiglione per Expo 2015

Il progetto, eseguito all’interno di un esperienza svolta nello studio professionale Rimond e sviluppato dall’architetto Antonio Marincola, nasce dall’idea di ricreare, in piccola scala, un paesaggio urbano all’interno di Expo. Il padiglione, infatti, è stato suddiviso in quattro sottopadiglioni, ognuno ospitante una diversa funzione (esperienza 3D, ristorante, auditorium, sale incontri), con un conseguente studio su altezze e materiali di rivestimento. Personalmente mi sono occupato di redarre il detailed design delle piante, delle sezioni e dei prospetti. Oltre a ciò ho tenuto i contatti con i potenziali fornitori per i materiali di rivestimento e partecipato attivamente alle riunioni con le diverse altre figure professionali impegnate nella progettazione e con i commissari EXPO 2015.

Contesto: Expo 2015

Datore di lavoro:Rimond, studio di progettazione

Ruolo:Produzione Detail Design, contatto fornitori e consulenza durante le riunioni operative

Prospetto ovest

Prospetto est

Prospetto sud

Sezione C-C’

Prospetto ovest

Sezione B-B’

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D

BC

1.25300

A

1.37

1.50

ASCENSORE

Aa

0.902.10

01-005

Hc=3.00SALA RIUNIONI1.20

1.70

1.201.70

1.20

1.70

1.20

1.70

01-002

Hc=3.00SALA RIUNIONI VIP

01-001

Hc=3.00INGRESSO

01-004

Hc=3.00WC 01-003

TOILETTESUOMINI/DISABILI

0.902.10

0.90

2.10

1.202.10

Bb

+3.60

4.002.

42

3.43

3.01

3.17

2.46

2.45

4.48

5.04

7.77

1.01 1.07

0.90

2.10

Hc=3.00

01-001

LOBBY

Hc=3.00

01-002

CORRIDOIO

Hc=3.00

01-003SALA CONT.

Hc=3.00

01-004SPOGLIATOIO

Hc=3.00

01-005TOILETTES

Hc=3.00

01-006WC

7.20

1.60

TV

1.202.40

+4.15

+4.15

0.802.10

+4.15Hc=3.20

01-001

AREA PRESENTAZIONE

1.20

2.40

1.302.39

5.35

12.9

5

1.931.36

0.92

1.78

1.20

1.62

2.00

0.90

2.10

0.902.10

ASCENSOREAa

1.38

1.57

1.20

2.40

pend

enza

7.5%

1.85

5.84

1.20

VUOTO SULPIANO TERRA

VUOTO SULPIANO TERRA

VUOTO SULPIANO TERRA

VUOTO SULPIANO TERRA

1.29

0.60

H=3.00

01-002DEPOSITO

0.80

2.10

0.80

2.10

0.802.10

0.902.10

3.54

1.00

0.551.00

1.253.00

0.80

2.10

1.253.00

11.4

1

0.90

2.11

3.48

1.33

3.64

0.58

0.55 3.30

0.76

1.00

0.11

1.38

1.020.65

1.57

2.07

1.63

1.63

1.13

1.07

2.24

1.45

5.645.74

0.55

1.41

2.90

+3.37

0.90

2.10

9.42

1.63

0.742.13

2.36

3.63

1.41

11.0

0

1.41

Bb

B B'

A'

D'

C

A

C'

B'

C

A'

A

C'

ASCENSOREAa

1.37

1.50

4.84

KIP14 1:100 03.09.14 MIBP

B.4-IT-A-1153 00

00 03.09.14 Definitivo Submission RM.

. . .

Rev. ChkMotivo di Emissione / Reason For IssueData / Date

No. Progetto / Project No. Scala / Scale Data / Date Disegnato da / Drawn By

Revisione / RevisionNumero / Number

ITALYVia Meravigli, 16

20123 Milano

Cliente / Client

\\Fred\dati\DISEGNI\PRIVATI\2014 EXPO KIP PAVILLON\02-PROGETTO\CARTIGLIO\LOGO KIP.jpg

Y:\DISEGNI\PRIVATI\2014 EXPO KIP PAVILLON\02-PROGETTO\CARTIGLIO\LOGO MIC.jpg

Logistic and Pedestrian Mobility

Via Pietro Custodi 1620136 MilanoT +39 02 49 53 05 00

Landscaping

Via Savona 5020144 MilanoT +39 02 42 29 02 52

Titolo / Title

Planimetria Generale / General ArrangementPianta Piano Primo / Plan First Floor

HONG KONGBeverly House 93-107Lockhart Road, Wanchai

\\Fred\dati\DISEGNI\PRIVATI\2014 EXPO KIP PAVILLON\02-PROGETTO\CARTIGLIO\logo RIMOND_A4.png

Architecture & Engineering

Note Generali

1. Non scalare i disegni. Valgono le dimensioni riportate sull'elaborato2. Tutte le dimensioni sono in metri a meno che non riportato differentemente3.Tutte le dimensioni devono essere verificate in cantiere prima di procederecon i lavori4. Rimond deve essere informato per iscritto di eventuali discrepanze5. Qualsiasi area indicata in questo elaborato è approssimativa e unicamenteindicativa

General Notes

1. Do not scale drawings. Dimensions govern2. All dimensions are in meters unless noted otherwise3.All dimensions shall be verified on site before proceeding with the work4. Rimond shall be notified in writing of any discrepancies5. Any areas indicated on this sheet are approximate and indicative only

DETAIL DESIGN

KIP Pavilionat Expo Milano 2015Italy

Progetto / Project

Key Plan

Y:\DISEGNI\PRIVATI\2014 EXPO KIP PAVILLON\02-PROGETTO\CARTIGLIO\LOGO AG&P REV.jpg

Ascensori: dimensioni minime cabina 1.37 m x 1.50 m

DIMENSIONI DA NORMATIVA

Scale ad uso del pubblico:alzata gradino max 0.16 mpedata gradino min 0.30 mrampa min 3 max 15 gradini consecutivi a sviluppo lineare

Aa Ascensori conformi a:- art. 5.3.3 allegato della L.R. 06/1989

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Bb Scale ad uso del pubblico conformi a:- D.M. 236/1989- D.M. 19/08/1996- D.M. 19/08/1996 art. 4.5.2

COD./LOCALE

D-00-004 Cucina conforme a:- R.L.I. artt. 3.4.27.2, 3.4.28, 4.2.2, 4.5.6- Regolamento CE 852/2004, Allegato II, Capitoli I e II- D.M. 37/2008- R.E. artt. 42 e 44

Locale R.S.U. deve avere:- altezza minima di m 2.00 e superficie adeguata comunque non

inferiore a mq 2.00- porta metallica a tenuta di dimensioni minime 1.00 m x 1.80 m- torrino esalatore collocato ad una distanza di almeno m. 10

dall'apertura del più vicino locale abitabile, qualora il locale nonfaccia parte del corpo del fabbricato, o nel caso contrario torrinoesalatore prolungantesi oltre il colmo del tetto

D-00-007 Locale R.S.U. conforme a:- R.E. artt. 50, 60, 61

Cucina deve avere:- altezza media non inferiore a m 2.70 e con altezza minima non

inferiore a m 2.10- superficie di dimensioni non inferiore a 8 mq. e comunque

adeguate alla tipologia dell’attività svolta ed al n° di dipendentiprevisti

- cubatura minima: mc 24.00- pavimenti in materiale idoneo, pareti intonacate e rivestite, per

altezza non inferiore a m. 2.00, con materiali lisci, lavabili esanificabili

- la larghezza minima delle vie, accessi e corridoi interni alle strutturenon dovrà essere inferiore a 80 cm, al netto degli eventuali stipiti edella regolare apertura delle porte

- le canne di esalazione devono essere complete di comignolisfocianti 1.00 m oltre il colmo della copertura secondo le normativevigenti

- R.L.I. tipo della Regione Lombardia art. 3.11.6- D.Lgs. 81/08, Allegato IV

Servizi igienici ad uso esclusivo del personale delle cucine devonoavere:- in ogni ambiente di lavoro, ove sia previsto un numero di addetti

fino a 3, sarà necessario almeno un vano latrina con antibagnocon lavabo. L'antibagno dovrà essere di dimensioni adeguate epotrà essere usato anche come spogliatoio. Ove sia previsto unnumero di addetti, titolari e/o soci compresi, maggiore di tre, sidovranno prevedere almeno due vani latrina con relativoantibagno

D-00-009D-00-010D-00-011

Servizi igienici per il pubblico visitatore conformi a:- R.L.I. art. 4.5.6- D.Lgs. 81/08, Allegato IV- R.E. artt. 34, 48.2- R.L.I. artt. 3.4.35, 4.2.10, 4.5.2- D.P.R. 327/80 art.28

B-01-005B-01-006C-01-002C-01-003D-00-013D-00-014D-00-015D-00-016D-00-017

COD./LOCALE

Servizi igienici per il pubblico visitatore devono avere le seguenticaratteristiche:- almeno un servizio igienico riservato al pubblico nel caso di locali

di somministrazione fino a 60.00 mq.; devono, inoltre, essereprevisti ulteriori servizi igienici ad uso del pubblico, in ragione diun servizio per ogni aumento della superficie di 60.00 mq. Ilnumero dei servizi igienici andrà comunque arrotondato pereccesso nel caso di aumento per frazioni di superfici considerate.Con più di un servizio igienico per il pubblico, va prevista anche laseparazione per sessi; almeno 1 servizio igienico deve essereconforme al DPR 384/78

- antibagno con superficie minima di 1.00 mq, altezza minima noninferiore a 2.10 m

- locale WC, contenente il vaso, con superficie minima di 1 mq,altezza media non inferiore a 2.40 m. e altezza minima noninferiore a m. 2.10; dotato di finestra per aerazione naturalediretta, pari a 1/10 della superficie e non inferiore a 0.50 mq. Seprivo di finestra dovrà essere dotato di aspirazione forzata anorma

- pavimenti e pareti rivestite, fino ad altezza di m. 2 in materialeimpermeabile, facilmente lavabile e disinfettabile

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Servizi igienici per il pubblico visitatore disabile conformi a:- D.M. 236/89, art. 8.1.6

C-02-005C-02-006D-00-018

Servizi igienici per il pubblico visitatore disabile devono avere:- lo spazio di manovra necessario all’accostamento e altrasferimento laterale dalla sedia a ruote alla tazza w.c. di minimo1.00 m misurato dall’asse dell’apparecchio sanitario;- lo spazio necessario all’accostamento frontale della sedia a ruote allavabo minimo di 0.80 m misurati dal bordo anteriore del lavabo.

C-02-005C-02-006D-00-018

Spogliatoi ad uso esclusivo del personale delle cucine conformi a:- R.I. art. 4.5.5- D.Lgs. 81/08, Allegato IV

D-00-012

D-00-004 Deposito alimenti conforme a:- R.E. art. 34- D.P.R. 327/80- R.L.I. artt. 4.2.2

D-00-004 Deposito alimenti deve avere:- altezza minima non inferiore a 2.10 m- pavimenti in materiale idoneo, pareti intonacate e rivestite, per

altezza non inferiore a m. 2.00, con materiali lisci, lavabili esanificabili

Locale ristorazione conforme a:- R.E. artt.34, 40, 43, 44- R.I. artt. 4.2.8, 4.5.5

D-00-001

Locale ristorazione deve avere:- altezza media non inferiore a 3.00 m e altezza minima non inferiore

a 2.10 m- aerazione naturale diretta pari a 1/10 della superficie di calpestio

del locale; l’insufficiente aerazione naturale diretta può essereintegrata o sostituita con impianto di condizionamento conforme

- illuminazione naturale diretta pari a 1/10 della superficie di calpestiodel locale integrabile o sostituibile con illuminazione artificiale

D-00-001

Locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo conformi a:- D.M. 19.08.1996, art.1- D.M. 19.08.1996, Titolo II, artt. 2.1.3, 2.2.2, 2.2.3, 2.3.1, 2.3.2- D.M. 19.08.1996, Titolo III, artt. 3.1, 3.2- D.M. 19.08.1996, Titolo IV, artt. 4.1, 4.2, 4.3, 4.4- D.M. 19.08.1996, Titolo XII, artt. 12.2, 12.3.2- D.M. 19.08.1996, Titolo XV, artt. 15.2, 15.3- D.M. 19.08.1996, Titolo XVII

B-00-001B-00-002

Locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo:- per consentire l’intervento dei mezzi di soccorso dei Vigili del

Fuoco, gli accessi all’area devono avere larghezza minima di 3.5m

- se della stessa tipologia, possono essere serviti da un unico atriopurché separati da strutture resistenti al fuoco almeno REI 60, noncomunicanti fra loro direttamente e provvisti di vie di uscitaindipendenti

- la distribuzione dei posti a sedere, pur realizzata secondo lenecessità, non deve in ogni caso costituire impedimenti ed ostacoliall’esodo delle persone in caso di emergenza

- la distanza tra lo schienale di una fila di posti ed il corrispondenteschienale della fila successiva deve essere di almeno di 0.8 m

- la larghezza di ciascun posto deve essere almeno di 0.5 m conbraccioli e di 0.45 m senza braccioli

- quando la distanza tra gli schienali di file successive è di almeno1.1 m è consentito che il sedile sia del tipo fisso

- nei locali non provvisti di posti a sedere fissi, è consentito l’impiegotemporaneo di sedie purché collegate rigidamente tra loro in file.Ciascuna fila può contenere al massimo 10 sedie in gruppi di 10file

- il numero delle uscite, che dal locale adducono in luogo sicuroall’esterno, deve essere non inferiore a tre. Dette uscite vannoubicate in posizioni ragionevolmente contrapposte. Per i locali dicapienza non superiore a 150 persone possono essere previstedue sole uscite

- la larghezza di ogni singola via di uscita deve essere multipla delmodulo di uscita (0.6 m) e comunque non inferiore a due moduli(1.2 m)

- la lunghezza massima del percorso di uscita, misurata a partiredall’interno della sala non deve essere superiore a 50 m, oppure70 m se in presenza di efficaci impianti di smaltimento dei fumiasserviti ad impianti di rivelazione automatica degli incendi

B-00-001B-00-002

Pianta piano terra

Page 16: Book Paolo

Il sistema dei ferryboats.

Maggiori centri di aggregazione.

Sistema infrastrutturale e passaggi.

Il sistema della metro.

Il sistema ciclabile.

Il sistema dei nodi attrattori.

La viabilità.

Il sistema dei parchi e dei playgraounds.

Sistema delle piste ciclabili.

The Gowanus’s redevelopment

The Gowanus’s redevelopment

Strategia di intervento

Il terreno trattato come membrana Studio degli argini Studio delle risalite Le principali curve di livello

L’area circostante al �ume è stata trattata come se fosse una maglia elastica, attratta da punti precedentemente identi�cati e respinta dagli isolati circostanti. In seguito, per soddisfare le richieste di un’e�cace difesa dalle inondazioni, la membrana ha subito un ulteriore distorsione, venendo tirata verso l’alto. Grazie a quest’operazione è possibile arginare i �utti del Gowanus all’interno di un area sicura. L’esondazione del �ume, tuttavia, potrbbe comunque avvenire in occasione di grandi cataclismi naturali, è per questo motivo che si è deciso di installare nell’area circostante delle grandi cisterne posizionate sotto le super�ci dei play-ground, in modo da diventare un ulteriore meccanismo di difesa

Fasi di allagamento

2 Precipitazioni abbondanti1 Livello standard

3 Precipitazioni intense 4 Precipitazioni Straordinarie

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The Gowanus’s redevelopment

Strategia di intervento

Il terreno trattato come membrana Studio degli argini Studio delle risalite Le principali curve di livello

L’area circostante al �ume è stata trattata come se fosse una maglia elastica, attratta da punti precedentemente identi�cati e respinta dagli isolati circostanti. In seguito, per soddisfare le richieste di un’e�cace difesa dalle inondazioni, la membrana ha subito un ulteriore distorsione, venendo tirata verso l’alto. Grazie a quest’operazione è possibile arginare i �utti del Gowanus all’interno di un area sicura. L’esondazione del �ume, tuttavia, potrbbe comunque avvenire in occasione di grandi cataclismi naturali, è per questo motivo che si è deciso di installare nell’area circostante delle grandi cisterne posizionate sotto le super�ci dei play-ground, in modo da diventare un ulteriore meccanismo di difesa

Fasi di allagamento

2 Precipitazioni abbondanti1 Livello standard

3 Precipitazioni intense 4 Precipitazioni Straordinarie

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The Gowanus’s redevelopment

Strategia di intervento

Spazio pubblico e Play Ground Schemi di intervento sull’edi�cato

Nell’ottica di una rigenerazione urbana di�usa, si è ritenuto opportuno agire anche sullo spazio pubblico adiacente all’area di progetto. Oltre all’abaco delle azioni utilizzate per il disegno degli edi�ci principali è possibile visionare anche le possibili combinazioni tra gli elementi pub-blici, in particolare strade, assi verdi e play ground. Le diverse relazioni spaziali instaurate all’interno degli spazi pubblici servono, oltre che per proteggere i cittadini e per donargli degli spazi di relazione o per lo sport, anche per indicare ai visitatori che in quel luogo stanno avvenen-do diverse situazioni spaziali che sono generate dal progetto stesso

Studio del verde

2 Vista aerea dalla bocca del canale verso Nord1 Colorazione arborea autunnale

3 Colorazione arborea primaverile

Strada Asse verde laterale Asse verde centralePlay Ground

Vista aerea dalla coda del canale verso Sud

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GOWANUS’sUrban Redevolpment Project

L’area di progetto si trova a New York, in particolare nel quartiere di Brooklyn; lo scopo della proposta è quello di riqualificare e proteggere l’area attorno al Gowanus, un piccolo fiume naturale da tempo reso canale, spesso soggetto ad esondazioni. Lintera area è stata dunque trattata come un tessuto, capace di deformarsi grazie alle forze attrattrici generate dai punti notevoli che si trovano attorno all’area e respinto dalla forza della maglia regolare che costituisce il tessuto urbano esistente.Come risultato si è avuta la creazione di un parco lineare che circonda il fiume, diventandone gli argini; durante i periodi di esondazione le acque vengono raccolte dentro a questa fascia verde, e se ciò non dovesse bastare, sono stati pensati una serie di meccanismi secondari capaci di gestire le acque in eccesso, nascosti sotto la superficie dei playgrounds. La creazione di grandi piazze con edifici pubblici annessi ha permesso il completamento del masterplan e la conseguente riconnessione urbana ormai assente da diversi anni in questa parte di città. Le polarità create andranno a costituire un percorso culturale che si sviluppa lungo le sponde de Gowanus fino a terminare nel cuore del quartiere.

Contesto: New York

Corso:Laboratorio di progettazione II, Prof.ssa Antonella Contin

Autori:Luisanna Botta, Flavio Saraceni, Paolo Segarini

Ruolo:Coordinatore gruppo di lavoro, produzione degli elaborati progettuali

Concept alle diverse scale

Schema delle operazioni effettuate sul suolo

Schema delle operazioni declinate sul costruito

Capacità di gestione delle acque

Page 17: Book Paolo

Masterplan di progetto

Page 18: Book Paolo
Page 19: Book Paolo

Milano, 10 - 11 - 2014

Page 20: Book Paolo
Page 21: Book Paolo
Page 22: Book Paolo

SSPBAD COMPETITION: modulo Kandinskij | ATMOSPHERES: 1000 human envi-

ronment | WAKHAN THANKA: officina della cultura | KIP: padiglione expo 2015 | GOWANUS: urban redevolpment project

“Amate l’architettura per gli incantesimi che ha creato attorno a noi, attorno alla nostra vita [...]”

Gio Ponti, “Amate l’Architettura” (1957)

PAOLO SEGARINI PORTFOLIOSP