Formatore Maggi Marco -...

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1 Formatore Maggi Marco

CHE COSA VI HA COLPITO DEL PRIMO MODULO (2 INCONTRI) ?

2

Secondo modulo

3

INSEGNATI IN REGOLA

QUESTO MODULO FORMATIVO PRENDE SPUNTO DAL LIBRO “INSEGNANTI IN REGOLA”

DI R. GILARDI– EDITRICE LA MERIDIANA

E DAI RIFERMENTI TEORICI CHE SPAZIANO DALLA SOCIOLOGIA , ALLA

PSICOLOGIA E PEDAGOGIA IN RIFERIMENTO AL TEMA DELLE

REGOLE E ALLO SVILUPPO MORALE .

4

• Le norme –regole

• Lo sviluppo sociale e morale del bambino

• La regola limita!

• Le regole prescrittive a scuola

• Interiorizzazione delle regole : obbedienza e/o responsabilità ?

• Trasgressioni e sanzioni

• Voto in condotta

Articolazione del secondo modulo

LE NORME / REGOLE

6

Le norme/regole sono necessarie

Le norme/regole sono necessarie perché trasgredibili

Le persone non sono autoregolate come le

piante, gli animali. Sono imprevedibili.

LA NECESSITA’ DELLE NORME/REGOLE

• Le norme sono regole di comportamento che

riflettono i valori di una società.

• Per valore intendiamo tutto ciò che una società ritiene avere importanza e che difende attraverso investimenti, premi e sanzioni.

• Esse permettono la convivenza fra gli individui, guidano le interazioni in maniera non conflittuale.

• Esse sono caratterizzate da sanzioni, ma chi le rispetta solitamente vi si riconosce (diritto positivo).

IL SIGNIFICATO E SENSO DELLE NORME/REGOLE

9

Proscrittive: quali comportamenti evitare

Prescrittive: quali comportamenti adottare

Facoltative: quali comportamenti dipendono dal codice di

comportamento individuale.

TIPOLOGIE DI NORME

Costitutive: hanno la funzione di costituire (cioè generare) una pratica che prima della loro formulazione non esisteva. Rientrano tra queste ad es. le regole dei giochi.

Regolative: si limitano a regolamentare delle pratiche già esistenti. In questo tipo rientra la grande maggioranza delle norme, dai precetti religiosi alle leggi dello stato

10

LE NORME SOCIALI

Attraverso l'analisi delle norme, si affronta l'universo delle regole – regole informali o regole formali – che si impongono all'individuo, reggono le sue modalità di relazione e, in una certa misura, neutralizzano i suoi spontanei orientamenti affettivi.

11

La norma sociale può essere definita una regola esplicita o implicita, che impone in forma più o meno pregnante un modo organizzato di comportamento sociale.

Si presenta come un insieme di valori ampiamente dominanti di una determinata società; sollecita un'adesione ed implica delle sanzioni in un complesso campo di interazioni.

LE NORME SOCIALI

Le norme morali

sono le regole

della buona educazione

Le norme giuridiche

sono lo regole che

ci dà lo Stato

Le norme religiose

sono le regole che

ci dà la religione

MORALI

GIURIDICHE

RELIGIOSE

Sono sul tram.

Mi alzo per far sedere

una donna incinta Non bestemmio

10 comandamenti

Non posso rubare

perché

è vietato dallo Stato

TIPI DI NORME SOCIALI

FINALITA’ DELLE REGOLE

fattore

preventivo per salvare

la vita

Integrazione nel

gruppo e/o società

LO SVILUPPO SOCIALE DEL BAMBINO

14

15

DIFFERENZE TRA SOCIALIZZAZIONE E SVILUPPO SOCIALE

Socializzazione le competenze sociali del bambino, fino agli anni ‘60, erano

concepite in chiave di acculturazione o di acquisizione del controllo degli impulsi o di addestramento al ruolo, secondo prospettive

centrate sui processi di apprendimento o sul ruolo di modellamento svolto dall’adulto

Oggi si parla di

Sviluppo sociale il neonato, considerato un essere sociale fin da subito, diventa sempre più consapevole e competente grazie alla funzione di mediatore o di interlocutore svolta dall’adulto nell’organizzare

competenze e capacità

Lo sviluppo sociale concerne “il modo in cui i bambini interagiscono con gli altri, e quindi gli schemi di comportamento, i sentimenti, gli atteggiamenti e i concetti manifestati dai bambini in relazione alle altre persone e al modo in cui questi diversi aspetti variano durante la crescita”.

LO SVILUPPO SOCIALE SECONDO SCHAFFER(1996)

LO SVILUPPO DEL SE’ LO SVILUPPO DELLA INTERAZIONE CON GLI

ALTRI

LO SVILUPPO SOCIALE

SVILUPPO DEL SÉ

E

DELL’IDENTITÀ

SVILUPPO

MORALE

INTERAZIONI

CON GLI ALTRI

(FAMIGLIA – COETANEI)

SVILUPPO

SOCIALE

SVILUPPO

COGNITIVO

SVILUPPO

EMOTIVO

I TEORICI DELLO SVILUPPO SOCIALE

• Teorie psicodinamiche (psicoanalisi)

• Teoria dell’attaccamento di Bowlby

• Teoria di Piaget

• Teoria storico-culturale di Vygotskij

• Teoria socio-culturale di Bruner

• Teoria dell’apprendimento sociale di Bandura

• Teoria etologica

• Teoria della mente

• Teoria ecologica dello sviluppo di Bronfenbrenner

• Teoria dei sistemi dinamici

LO SVILUPPO MORALE DEL BAMBINO

20

La MORALE in ambito psicologico indaga il modo in cui gli individui sentono, pensano e agiscono riguardo a:

Benessere e cura

degli altri

Diritti e giustizia

nelle relazioni

interpersonali (Turiel, 1983)

LA MORALE

L’organo della morale è la

COSCIENZA: l’insieme di processi cognitivi,

affettivi e relazionali che influenzano il modo in cui gli individui agiscono,

in relazione a standard di comportamento.

Il giudizio morale è la valutazione (buono vs. cattivo) dei comportamenti e/o delle azioni di una persona, definite in base ad una serie di virtù rese obbligatorie da una cultura o da una comunità

(Haidt, 2001).

LA COSCIENZA E IL GIUDIZIO MORALE

LA COSCIENZA E IL GIUDIZIO MORALE

24

TEORIE SULLO SVILUPPO MORALE

PIAGET

KOHLBERG

TURIEL E NUCCI

BANDURA

HOFFMAN

25

TEORIE SULLO SVILUPPO MORALE

26

Il metodo clinico e l’osservazione diretta consentono a Piaget di delineare le diverse fasi

dello sviluppo morale

Realismo morale (morale

eteronoma)

Relativismo morale (morale

autonoma)

Anomia (assenza di

regole)

Lo sviluppo morale si evolve parallelamente allo sviluppo

cognitivo secondo una sequenza ordinata di stadi.

Studia come i bambini si rapportano con le regole, di cui quelle

morali sono una parte.

Compie osservazioni durante il gioco

LO SVILUPPO MORALE SECONDO PIAGET

SVILUPPO DELLE REGOLE MORALI

FINO A 5 ANNI. CONDIZIONE PREMORALE

(Anomia) Il bambino non

mostra interesse per le regole morali

FINO A 8-10 ANNI. REALISMO MORALE

(Eteronomia) imperativo esterno Le regole morali sono considerate immutabili e inviolabili RESPONDABILITA’ OGGETTIVA: la gravità della colpa è in funzione del danno. GIUSTIZIA RETRIBUTIVA: es. occhio per occhio, dente per dente. SANZIONE ESPIATORIA: ogni violazione della regola implica una punizione.

DOPO 9-10 ANNI (Autonomia) imperativo interno Le regole morali sono fondate su cooperazione e reciprocità RESPONSABILITA’ SOGGETTIVA: lega il giudizio sul comportamento all’intenzione dell’azione. GIUSTIZIA DISTRIBUTIVA: non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te. SANZIONE PER RECIPROCITA’: occorre trovare una punizione che sia in grado di far capire la gravità degli atti.

28

Lo sviluppo morale consiste nel passaggio da strutture cognitive più elementari a strutture cognitive più mature ed evolute

Concetto chiave della teoria di Kolhberg è quello di

Conformarsi ed attenersi alle regole, alle aspettative, alle convenzioni della società o dell’autorità proprio perché sono

regole, aspettative e convenzioni della società

“CONVENZIONALE”

LO SVILUPPO MORALE SECONDO KOHLBERG

Livelli di giudizio morale secondo Kohlberg

Livello

preconvenzionale (fino a 9 - 10 anni)

valutazione delle

conseguenze delle azioni

sul soggetto stesso

Stadio 1: orientamento

premio-punizione

Stadio 2: orientamento

individualistico e

strumentale

Livello

convenzionale (13 - 20 anni)

focalizzazione sui

rapporti interpersonali e

sui valori sociali

Stadio 3: orientamento

del bravo ragazzo

Stadio 4: orientamento al

mantenimento dell’ordine

sociale

Livello

postconvenzionale (dopo i 20 anni)

focalizzazione su principi

etici astratti

Stadio 5: orientamento

del contratto sociale

stadio 6: orientamento della

coscienza e dei principi

universali

LO SVILUPPO MORALE SECONDO KOHLBERG

30

Regole convenzionali e morali

Le regole morali differiscono dalle regole convenzionali

Regole interiorizzate basate su

modelli di convivenza e di relazione

sociale, rispettate perché ritenute

giuste e non per paura della

punizione

Regole che dipendono dalle abitudini

dei gruppi, delle istituzioni e della

famiglia, favorite dalla interazione

sociale e dalle attività di routine

I bambini sono in grado di discriminare i due tipi di regole già in età prescolare e considerano più grave la trasgressione

delle regole morali

LO SVILUPPO MORALE SECONDO KOHLBERG

MORALE CONVENZIONALE PERSONALE

Concetti di benessere,

giustizia e diritti umani

-obbligatori (obbligo

interiore)

-generalizzabili

-impersonali

• Es. Non uccidere

Convenzioni che

servono per regolare le

interazioni tra persone

-stabilite d’autorità

-non sono generalizzabili

-non sono universali

• Es. Non andare in giro

nudi

Comportamenti e regole

che ricadono unicamente

sul soggetto che li attua

-stabilite dall’individuo

-si possono cambiare a

piacimento

• Es. Gusti musicali

LO SVILUPPO MORALE SECONDO TURIEL E NUCCI

La Teoria degli Ambiti (domini), proposta in tempi piuttosto recenti da studiosi quali Nucci e Turiel, si interessa anche del “contenuto” di una norma, oltre che della forma: il suo proposito è capire come i bambini iniziano a distinguere ed a districarsi, in caso di eventuale conflitto, tra norme morali (a base interiormente prescrittiva e obbligatoria) e sociali, cosa in cui essi riuscirebbero fin dai primi anni di vita, molto prima di quanto asserisce Kohlberg e non necessariamente obbedendo ad un “principio di autorità”.

Principi e regole di comportamento appartengono a 3 domini

32

Meccanismi di disimpegno morale

Giustificazione morale Dislocamento delle responsabilità

Etichettamento eufemistico Diffusione delle responsabilità

Confronto vantaggioso Deumanizzazione

Distorsione delle conseguenze Attribuzione della colpa

L’introduzione dei meccanismi di disimpegno morale consente di spiegare

la distanza intercorrente tra il pensiero morale e l’azione morale.

LO SVILUPPO MORALE SECONDO BANDURA La prospettiva teorica di Bandura considera lo sviluppo morale all’interno di un processo interattivo globale, dove entrano fattori individuali-personali e ambientali-sociali. Bandura ha approfondito i meccanismi e le condizioni che nel corso della socializzazione determinano l’attivazione e la disattivazione dei controlli morali interni, agendo così come cause del comportamento immorale da parte di persone e gruppi pur capaci delle più elevate forme di ragionamento morale. Egli ha individuato alcuni di questi meccanismi:

Non si può comprendere la MORALE se ci si limita alla sola componente cognitiva: occorre, infatti, tenere in conto il VISSUTO EMOZIONALE.

Empatia è alla base delle origini affettive dello sviluppo morale. E’ l’attivazione di processi psicologici che fanno sì che una persona abbia sentimenti più congruenti con la situazione di un’altra persona che con la propria.

LO SVILUPPO DELL’EMPATIA L’empatia si modifica durante lo sviluppo passando da modalità primitive ed automatiche a quelle più mature e sofisticate, attraverso 5 stadi: Stadio 0 contagio emotivo ; stadio 1 empatia egocentrica; stadio 2 empatia quasi egocentrica; stadio 3 empatia in risposta; stadio 4 empatia per la condizione esistenziale

LO SVILUPPO MORALE SECONDO HOFFMAN

Alla base di un pensiero e di un comportamento morale c’è un’esperienza empatica. Perché ciò si verifichi è necessario che tale esperienza diventi SIMPATIA (sentimento che spinge a prendersi cura di una persona sofferente).

LO SVILUPPO MORALE NEI BAMBINI

3 situazioni differenti in differenti fasi del ciclo di vita:

Bullismo a scuola: messa in atto, in gruppi di pari, di ripetuti atti aggressivi verso una vittima (abuso di potere).

possono essere intesi come una violazione dei

principi morali

portano a vantaggi materiali + simbolici (dominio sociale nel gruppo)

Componenti antisociali e delinquenziali nell’adolescenza

Meccanismi di disimpegno morale nell’età adulta

SVILUPPO ATIPICO

LA REGOLA LIMITA!

36

Le norme/regole sono necessarie perché trasgredibili

Le persone non sono autoregolate come le

piante, gli animali. Sono imprevedibili.

LA NECESSITA’ DELLE NORME/REGOLE

Parlando prima delle norme abbiamo visto che le norme/regole

sono necessarie

LE REGOLE SERVONO ….

…e come fattore

preventivo per salvare

la vita

…per integrarci nel

gruppo e/o società

39

Le regole in famiglia assolvono una doppia funzione

1. Mirano a ridurre i potenziali rischi e pericoli per il/la figlio/a (offrendo ai genitori la sensazione di sicurezza e controllo)

2. Permettano di attuare un programma educativo stabilendo dei comportamenti attesi considerati significativi , giusti e appropriati in determinati contesti e momenti

40

Insegnamento delle

regole di convivenza

e la guida

all’acquisizione di

una scala di valori

comportamentali

nella società.

Però molte persone, anche tra i presenti, potrebbero

essere refrattarie, schizzinose, osteggiare,

considerare le regole come limiti e aspetti che intralciano

alla libertà personale, ai bisogni personali, alla propria

realizzazione

41

La parola “limite”, viene comunemente intesa con una accezione negativa, di mancanza, di privazione, di frustrazione

Molto più raramente viene concepita come

elemento positivo, stimolante,

attivatore di energia

42

Inoltre una delle motivazioni principali

alle parole “limite, contenimento,

regole”, è il fatto di non essere da soli

La quantità pone di per sé dei limiti

43

In casa se ci sono altri non posso fare tutto ciò che vorrei

Per strada se ci sono altri non posso fare tutto ciò che vorrei

Sul lavoro se ci sono altri non posso fare tutto ciò che vorrei

44

Alcuni di questi limiti sono “ben vissuti”

Altri di questi limiti sono “mal vissuti”

La funzione del limite è per contenerci

45

Una bottiglia, ha la funzione di contenimento

La pelle del nostro corpo, ha una funzione di contenimento

Un abbraccio ha anche la funzione di contenimento

46

Il muro di “contenimento” permette di fare e proteggere una strada

Una vasca da bagno ci permette di avere momenti di relax

Le mura di una casa consentono di vivere bene e sicuri

47

Come e quando

contenere il minore?

48

Sufficiente spazio per vivere

Sufficiente contenimento per non morire

49

LE REGOLE PRESCRITTIVE A SCUOLA

50

Lo schema che vedrete ora è neutro, non parte dal presupposto che ci sia un modo “giusto” di

gestire le regole

Lo schema vi permette di comprendere come voi o altri

gestiscono il problema “Regole” e vi consente di verificarne il

grado di soddisfazione ed efficacia

Area di Prescrizione Leggi dello Stato, Regolamento Scolastico,

Regolamento condominiale, Regole indiscutibili decisa da Genitori o Insegnanti

Area di Discrezione Norme costruite in accordo con i membri

della Famiglia o della Classe

Trasgressioni e Sanzioni: Relazione Normativa e Sanzione Regola

Punitive e Incongruenti Educative e Incongruenti

Punitive e Congruenti Educative e Congruenti

Giustificazione della Regola Mediazione della Regola

Predicatore Insegnante

Maieuta Mediatore

Relazione Educativa Relazione Collaborativa

Regole e Sanzioni

Trasferire il valore Trasferire un

metodo

Area di Prescrizione Leggi dello Stato, Regolamento Scolastico,

Regolamento condominiale, Regole indiscutibili decisa

da Genitori o Insegnanti

Area di Discrezione Norme costruite in accordo con i membri della

Famiglia o della Classe

Trasgressioni e Sanzioni: Relazione Normativa e Sanzione Regola

Punitive e Incongruenti Educative e Incongruenti

Punitive e Congruenti Educative e Congruenti

Giustificazione della Regola Mediazione della Regola

Predicatore

Insegnante

Maieuta

Mediatore

Relazione Educativa Relazione Collaborativa

Praescribere

Prae: “Pre” = Davanti, Prima

Scrìbere = Scrivere

Qualcosa di già stabilito

Contesto Sociale

Scuola

Famiglia

Prescrizione Discrezione Prescrizione Discrezione

Circolare Ministeriale 31/07/2008

Prot n. 3602/P0

Oggetto: D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 - Regolamento

recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249,

concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola

secondaria

VIETATO FUMARE Ai sensi del decreto legge n. …. Del …

I trasgressori verranno puniti con una ammenda pari a €

…. Tale importo viene raddoppiato se la persona …..

Vigila sulla applicazione della norma il Sig.

…………………

Sono autorizzati alla applicazione della sanzione …

Le forze di pubblica sicurezza, gli addetti di Polizia

Giudiziaria ecc. ecc.

1

2

3

4

Strutturazione:

• Formate gruppetti

Compito:

• Compilare la scheda individualmente

• Condividere e discutere nel gruppetto ciò che avete scritto

Scheda

20 minuti

Fare un piccola radiografia di come sono

organizzate le regole della vostra Area di

Prescrizione

Per ogni contesto, dovrete prendere alcune regole, quelle più immediate o significative e scriverle negli appositi spazi

Strutturazione:

• Sempre con lo stesso gruppetto

• Consegnare manifesto delle regole a scuola

Compito:

• Compilare la scheda individualmente

• Condividere e discutere nel gruppetto ciò che avete scritto

Scheda

30 minuti

61

Quali sorprese vi ha riservato la scheda ?

Che cosa è emerso ?

Altre considerazioni ?

62

Le regole che rientrano nell’area di Prescrizione,

dovrebbero essere tutte esplicite e avere definite le

rispettive sanzioni.

Le persone dovrebbero conoscerle e conoscerne le

relative sanzioni.

INTERIORIZZAZIONE DELLE REGOLE:

OBBEDIENZA E/O RESPONSABILITÀ?

64

Cosa facilita il rispetto di una regola Prescrittiva ?

Sanzione

Giustificazione Che una persona senta equa, giusta, buona la sua motivazione

Che per le eventuali trasgressioni venga prevista e applicata una sanzione

Due aspetti che incontriamo nell’area di prescrizione sono

Giustificazione della Regola

Sanzione della Regola

Relazione Educativa

Motivazione intrinseca

Relazione Normativa

Motivazione estrinseca

Regola Definizione Rispetto, Disciplina

Obbedienza Responsabilità

Motivazione Estrinseca (Rispetto per non…)

Motivazione Intrinseca (Rispetto perché …)

Due obiettivi molto

differenti, un unico

veicolo, mezzo:

La Relazione e

il metodo educativo

utilizzato

Immagina di dover descrivere il tuo metodo di educazione come composto da 4 elementi: REGOLE, AFFETTO, DIALOGO e PUNIZIONI. il totale deve fare 100, e nessuna voce può essere 100 1. Regole _____ 2. Affetto _____ 3. Dialogo _____ 4. Punizioni _____ Totale 100

IL TUO METODO EDUCATIVO

Disciplina basata sul potere (il bambino aderisce alle richieste per paura).

Disciplina basata sul rito dell’amore (il bambino aderisce alle richieste per paura di perdere l’affetto).

Disciplina induttiva (il bambino è stimolato a mettersi nei panni dell’altro e a valutare le conseguenze delle proprie azioni. Solo la terza favorisce l’INTERIORIZZAZIONE dei principi morali)

DISCIPLINA E RELAZIONE

Lo sviluppo morale può avvenire attraverso la:

HOFFMAN

Coercitiva

Manipolativa

Competitiva

Collaborativa

Educativa

Uso della forza: Fisica, Psicologica, di Ruolo

Uso di premi e punizioni: Materiali, Affettivi, Psicologici

Uso della competenza: Persuadere, Vincere, Dimostrare

Uso della esperienza: Porre segni, Condividere, Testimoniare

Uso della possibilità: Esplorare, Ascoltare, Accordarsi

DISCIPLINA E RELAZIONE

I bambini guardano il

giudice e non la legge

QUALE MODELLO ?

L’influenza degli adulti

Siamo adulti significativi ?

QUALE MODELLO ?

Lo sviluppo morale può essere influenzato attraverso altri fattori quali : L’accuratezza della percezione: la chiarezza con cui l’alunno percepisce i valori dei docenti , tanto è maggiore è l’accordo tra colleghi tanto più questo li avrà più chiari;

La ridondanza : la tendenza dei docenti a ribadire in più occasioni il proprio punto di vista agli alunni;

La coerenza: il principale insegnamento ai figli avviene attraverso l’esempio concreto;

Un clima affettivo e relazionale positivo: quando il contesto relazionale è caratterizzato da relazioni positive tra i membri, il messaggio educativo raggiunge più efficacemente gli alunni;

La flessibilità: un’eccessiva rigidità educativa può risultare un fattore avversivo rispetto all’interiorizzazione dei valori morali;

L’appropriatezza del messaggio educativo: Il minore valuterà anzitutto l’appropriatezza del richiamo e della sanzione genitoriale in funzione del domino sociale a cui si riferisce la violazione;

La compiacenza: molto spesso i minori aderisco alle richieste educative solo per compiacerli, essi percepiscono quali valori sono importanti per i loro educatori .

ALTRI FATTORI CHE INFLUENZANO Grusec e Goodnow (1994)

Lo sviluppo morale non dipende solo dalle strategie dei genitori/educatori, ma anche dal modo in cui il minore percepisce e valuta i valori degli adulti di riferimento.

Il bambino non coglie passivamente i messaggi degli adulti ma li seleziona, li elabora, li trasforma e ne viene influenzato nei modi e contenuti.

NON SOLO STILI DISCIPLINARI

76

PER I BAMBINI DELL’INFANZIA

77

PER I BAMBINI DELL’INFANZIA

78

PER GLI ALUNNI DELLA PRIMARIA

79

PER GLI ALUNNI DELLA SECONDARIA

80

TRASGRESSIONI E SANZIONI

81

Area di Prescrizione Leggi dello Stato, Regolamento Scolastico,

Regolamento condominiale, Regole indiscutibili decisa

da Genitori o Insegnanti

Area di Discrezione Norme costruite in accordo con i membri della

Famiglia o della Classe

Trasgressioni e Sanzioni: Relazione Normativa e Sanzione Regola

Punitive e Incongruenti Educative e Incongruenti

Punitive e Congruenti Educative e Congruenti

Giustificazione della Regola Mediazione della Regola

Predicatore Insegnante

Maieuta Mediatore

Relazione Educativa Relazione Collaborativa

LO SCHEMA DI RIFERIMENTO

Area di Prescrizione

Due interventi

Regola

Giustificazione Sanzione

Approccio Morale Approccio Legale

84

LA TRASGRESSIONE

Con il termine trasgressione, si

intende il comportamento di un

soggetto che non rispetta le

regole che possono essere di

tipo molto diverso: sociali,

culturali, morali, ecc.

La trasgressione non è di per sé

negativa. In molti casi ha una

valenza se non

positiva, fisiologica e naturale

come parte del comportamento

evolutivo di un individuo.

85

LA TRASGRESSIONE

Trasgredire può significare

fare nuove esperienze

uscendo da ciò che è

considerato usuale e

rassicurante; misurarsi

con i limiti prestabiliti

mettendo alla prova se

stessi e gli altri, come

avviene per esempio

in adolescenza.

Obiettivo:

Riflettere sul proprio modo di

trasgredire.

LE MIE TRASGRESSIONI

Attività:

A coppie condividete alcune situazioni

della vostra vita in qui avete trasgredito.

Come avete vissuto questi momenti di

trasgressione?

Vi aiutato a crescere?

Se sì, in che cosa ?

Se no, perché?

Condivisione : 10 minuti

Bandura pone l’accento al processo di disimpegno morale, processo che mira a dissociare l’azione dalla propria valutazione morale rendendo così possibili e giustificati comportamenti che normalmente una persona non considera accettabili.

Secondo questo processo, individuo, comportamento ed ambiente sono reciprocamente dipendenti. Maggiore è il disimpegno morale, minore è il senso di colpa e il bisogno di riparare al male causato dalla condotta lesiva.

Es. un ragazzo potrebbe ritenere inaccettabile dire una bugia secondo i propri principi morali mentre per gli amici ammissibile influenzando cosi la sua condotta. Più alto è il disimpegno morale minore il senso di colpa provato e viceversa.

RICORDATEVI I MECCANISMI DI DISIMPEGNO MORALE

Giustificazione morale:

“Se lo è meritato:è un ladro”

Etichettamento eufemistico:

“Non l’ho picchiato, gli ho dato uno spintone”

Confronto vantaggioso:

“Gli ho dato solo uno spintone, mica un pugno”

Diffusione di responsabilità:

“Non sono stato solo io, hanno partecipato anche altri”

Dislocamento di responsabilità:

“Marco mi ha detto di colpirlo”

Distorsione delle conseguenze:

“Non si è fatto niente”

Disumanizzazione della vittima:

“E 'inferiore a me, potevo farlo”

Attribuzione della colpa:

“E’ stato Luigi ad iniziare offendendomi”

Ridefinizione della

condotta riprovevole

Ridefinizione della

responsabilità

personale

Ridefinizione delle

Conseguenze

dell’azione

riprovevole

Ridefinizione

del ruolo

di vittima

RICORDATEVI I MECCANISMI DI DISIMPEGNO MORALE

LA SANZIONE: DEFINIZIONE

La sanzione è la conseguenza

giuridica negativa che

l’ordinamento riconnette a

un’azione antigiuridica,

qualificata come illecita.

Distinzione tra sanzioni

negative, volte a scoraggiare,

attraverso la previsione di

pene, la violazione di una

norma, e sanzioni positive,

volte invece a incentivare

l’osservanza delle norme,

attraverso la previsione di

premi.

TIPOLOGIE DI SANZIONI

TIPOLOGIE DI SANZIONI

DIFFERENZA TRA SANZIONI E REAZIONI

E’ importante

distinguere

la sanzione

dalla reazione

In diverse circostanze

si rischia di far passare come

sanzione le nostre

reazioni emotive

Qual è secondo voi la funzione delle sanzioni ?

FUNZIONE DELLE SANZIONI

Le Regole sono per loro natura un fattore preventivo

La sanzione, dovrebbe in teoria nascere contemporaneamente alla regola e dovrebbe essere

conosciuta

In molti casi però, la sanzione (punizione in questo caso),

viene applicata in modo differente

NASCITA DI UNA SANZIONE

Le sanzioni vanno poste e conosciute prima che accadano le eventuali

trasgressioni

Altrimenti le persone pensano siano frutto di sentimenti negativi del

momento, dipendenti dalla persona più che dalla norma

REGOLE E SANZIONI

E quindi possono pensare che se un docente è in

“buona” si possono fare certe cose e viceversa

Inoltre definire e far rispettare le regole e le relative sanzioni, aiuta gli studenti a prepararsi alla convivenza sociale, fatta

di norme e di relative sanzioni

REGOLE E SANZIONI

La “punizione” è il frutto delle emozioni negative provate nel

momento

(rabbia per l’insuccesso educativo)

In questo modo non c’è più un legame con

una regola

La trasgressione sembra diventare un

fatto personale

SANZIONE ED EMOZIONE

Rispetto degli orari Abbandono di minore

Passare con il rosso Sanzioni amministrative

QUALE CONSEGUENZA?

L’art. 2048 del codice civile, cita quanto segue: “Responsabilità dei genitori, dei

tutori, dei precettori e dei maestri d'arte: Il padre e la madre, o il tutore, sono

responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati (314 e

seguenti, 301, 390 e seguenti) o delle persone soggette alla tutela (343 e seguenti,

414 e seguenti), che abitano con essi. La stessa disposizione si applica all'affiliante.

I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un'arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti (2130 e seguenti) nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza.

Le persone indicate dai commi precedenti sono liberate dalla responsabilità soltanto se

provano di non avere potuto impedire il fatto.”

CODICE CIVILERILIEVO GIURIDICO DEL PATTO EDUCATIVO DI

CORRESPONSABILITA’

-artt. 2047 e 2048 c.c.

-culpa in vigilando ( docenti)

-culpa in educando ( genitori)

Patente a punti

Togliere i punti

Pagare la multa

Corsi di

recupero

presso Scuola

Guida

UN ESEMPIO

Sanzioni Punitive Sanzioni Educative

Infliggono una “pena” Recuperano il valore

TIPOLOGIE DI SANZIONI

Sanzioni Incongruenti Sanzioni Congruenti

Non son in relazione con l’oggetto della trasgressione

Sono in relazione con l’oggetto della trasgressione Quantità

e/o

Qualità

TIPOLOGIE DI SANZIONI

LE SANZIONI DISCIPLINARI A SCUOLA

103

Punitive Educative

Congruenti

Incongruenti

Situazione Regola

LE VOSTRE REGOLE E SANZIONI

Costruzione

Informazione

Applicazione

I FATTORI DI EFFICACIA

Costruzione

Il Regolamento Scolastico

I FATTORI DI EFFICACIA

Informazione

• Le Regole, per adempiere alla loro funzione preventiva, debbono essere conosciute

• Allo stesso modo debbono essere conosciute la rispettive sanzioni

• Detto: “La legge non ammette ignoranza”

• Al contrario l’ignoranza va combattuta con gesti intenzionali

I FATTORI DI EFFICACIA

L’applicazione

In Famiglia A Scuola

Occasioni da non perdere

Una trasmissione TV

Un fatto di cronaca

Un cartone animato

Una storia letta

Il racconto di altri

Occasioni da programmare

Regolamento Scolastico

Assemblee e riunioni genitori

Assemblee di classe

Fatti e trasgressioni

I FATTORI DI EFFICACIA

VOTO IN CONDOTTA

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ALCUNI RISCHI

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ALCUNI RISCHI SU CUI VIGILARE

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COME È ANDATO IL LAVORO?

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