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Educare nella società
dell’incertezza
LNIMarina di Leuca24 agosto 2006
Nicola Paparella Università degli Studi di Lecce
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Educare nella società dell’incertezza
Il problema e le domande iniziali
Nicola Paparella Università degli Studi di Lecce
In una società dell’incertezza il dubbio, l’ambiguità, la mediocrità l’angoscia, la paura e persino la doppiezzadiventano costanti di riferimento
mentre invece l’educazione richiederebbechiarezza, trasparenza, coerenza e sicurezza
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Educare nella società dell’incertezza
Il problema e le domande iniziali
Nicola Paparella Università degli Studi di Lecce
Viviamo davvero nella incertezza?Anche noi, che siamopadroni delle tecnologie?
Quali sono gli aspetti che caratterizzano la società e la cultura contemporanea?
E quali sono i bisogni di educazione?
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Educare nella società dell’incertezza
Il problema e le domande iniziali
Nicola Paparella Università degli Studi di Lecce
Se c’è ancora uno spazio per l’educazione,a quali condizioni sarà possibile educare?
La stessa crisi della scuola, e la difficoltà di una riforma - coerente e condivisa -sono forse da ricondurre a questi temi?
E c’è una via d’uscita?
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Educare nella società dell’incertezza
Le nostre risposte, la nostra tesi
Nicola Paparella Università degli Studi di Lecce
Una via d’uscita è possibile, ma occorre uno sforzo culturale
Un grande movimento a favore dell’uomodi congruenza umana, avrebbe detto M. Mencarelli
Smettiamola di credere ai pannicelli caldi delle riforme della scuola
Oltre tutto in una società complessa, le soluzioni semplici sono francamente risibili
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Educare nella società dell’incertezza
Le nostre risposte, la nostra tesi
Nicola Paparella Università degli Studi di Lecce
Cercheremo di capire se davvero siamo in una società dell’incertezza, ciò che questo significa e ciò che questo comporta
Cercheremo di mostrare quali siano i bisogni dell’educazione,come sia possibile uscire da questo stato di insicurezza, come si possa superare la crisi dell’educazione
Tracceremo una strada, indicando percorsi e criteri
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Educare nella società dell’incertezza
La società dell’incertezza
Nicola Paparella Università degli Studi di Lecce
Cerchiamo nel fondo dei nostri comportamenti
i segni, le tracce e i contenuti della società dell’incertezza
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Educare nella società dell’incertezza
La società dell’incertezza
Nicola Paparella Università degli Studi di Lecce
Per essere più sicuri si diventa meno liberi e meno autonomi
Si deforma l’immagine dell’altro
Si altera la percezione della realtà
Si modifica il rapporto fra principio del piacere e p. di realtà
E’ difficile contare sulle regole e sulla vita di comunità
Zygmunt Bauman: il disagio della postmodernità “deriva da una ricerca del piacere talmente disinibita
che è impossibile da conciliare con quel minimo di sicurezza che l’individuo libero tenderebbe a richiedere”
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Educare nella società dell’incertezza
La società dell’incertezza
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Nel rapporto fra persona e comunità
si è giunti quasi ad una svolta
o una comunità senza libertà o una libertà senza comunità
con un’eguale perdita per l’autonomia della persona
e per la sua identità
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Educare nella società dell’incertezza
La società dell’incertezza, altri segni
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il disagio permanente di poter non essere all’altezza della situazione
il senso di impotenza di fronte ai gravi problemi del mondo
la continua identificazione della persona con le prestazioni
la convivenza con fattori di rischio incontrollabili (e non prevedibili)
il rapporto conflittuale con la scienza
e, da tutto questo, …
angoscia e paura
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Educare nella società dell’incertezza
La società dell’incertezza, altri segni
Nicola Paparella Università degli Studi di Lecce
il divario fra il Nord e il Sud del mondo s’è accresciuto di quattro volte negli ultimi cinquanta anni
il livello di padronanza dei saperi strumentali di base è caduto non ostante il prolungarsi della scolarizzazione obbligatoria
36° Rapporto Censis:
l’Italia in posizione inferiore alla media in rapporto al livello di alfabetizzazione linguistica e matematica, in rapporto al possesso di competenze trasversali, alla capacità di imparare ad apprendere, alla familiarità con le nuove strumentazioni tecnologiche, al grado di partecipazione al sistema educativo e formativo in età adulta, ecc.
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Educare nella società dell’incertezza
La società dell’incertezza, altri segni
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Negli anni Cinquanta, l’obiettivo era la tranquillità economica, il benessere, l’accesso ai mezzi di produzione: la macchina per tutti, la casa, la seconda casa, le vacanze, la tavola imbandita...
Oggi l’obiettivo è cambiato.
Oggi abbiamo bisogno, non del benessere, ma della sicurezza
Abbiamo bisogno di rimuovere l’angoscia e di attenuare la paura
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Educare nella società dell’incertezza
Educare nella società dell’incertezza?
Nicola Paparella Università degli Studi di Lecce
Prime avvisaglie nella seconda metà del secolo scorso:
il vento dei descolarizzatori
la crisi della scuola
le ricorrenti incertezze sui valori
il ripiegamento dell’educazione sull’istruzione…
Poi si parlò di dimissioni (dei genitori)
E dagli anni settanta, di coraggio di educare…
Nel 1994, N. Paparella: “in un contesto di angoscia e di paura, educare può diventare una parola senza senso. O, persino, una parola temuta”.
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Educare nella società dell’incertezza
Educare nella società dell’incertezza?
Nicola Paparella Università degli Studi di Lecce
Il XX secolo è stato definito 'secolo breve', A noi piacerebbe definirlo come secolo delle contraddizioni Mai come in questi anni è stata grande la capacità dell'uomo di trasformare la terraE però non abbiamo mai visto una così puntuale, minuziosa, ossessiva tensione a trasformare queste occasioni di pace e di sviluppo in occasione di guerra e di distruzione
Il bambino…
I servizi sociali…
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Educare nella società dell’incertezza
La convivenza socialenella società dell’incertezza
Nicola Paparella Università degli Studi di Lecce
Il regno del grande fratello
La politica tende al consociativismoUn documento esemplare: Matarrese su calciopoliIl difetto non è più tale se è difetto di tutti
Le politiche sociali come nuovi strumenti di egemonia
Lo spreco come risorsa
La politica come spettacolo e, soprattutto, lo spettacolo come politica
Confusione fra reale e virtuale, fra sogno e realtà, fra l’essere e il poter essere…
La globalizzazione, l’indeterminatezza e la tracciabilità
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Educare nella società dell’incertezza
L’educazione può rispondere alla sfida?
Nicola Paparella Università degli Studi di Lecce
L’educazione …
è, sì, istruzione, sviluppo,
presa di coscienza, socializzazione …
Costruzione dell’identità personale
….
e soprattutto:
un modo d’essere che può essere definito di congruenza umana
M. Mencarelli, 1982
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Educare nella società dell’incertezza
Congruenza umana
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responsabilità della persona,
profilo valoriale,
potere (capacità) di scelta,
capacità di autodirezione,
disponibilità alla ricerca,
volontà di significato,
tensione axiologica …
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Educare nella società dell’incertezza
Per rilanciare l’educazione
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Non tratta di definire o ridefinire i saperi minimi, né di verificare se l’elenco dei saperi corrisponda puntualmente a quanto necessita nella vita contemporanea, o a quanto le scienze sono in grado di offrire come sapere consolidato. Né si tratta di capire se tali saperi debbano essere proposti alla scuola come informazioni o come conoscenze o come competenze, e quale nesso si debba stabilire fra conoscenze ed abilità necessarie all’efficace uso delle competenze medesime.
Si tratta di rendere la persona libera, autonoma, responsabile e capace di scegliere e decidere.
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Educare nella società dell’incertezza
Per rilanciare l’educazione
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Cambiare l’identità della scuola Cambiare i costrutti della pedagogia della scuola
Integrare educazione formale ed educazione informale
Cambiare l’atteggiamento degli adulti
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Educare nella società dell’incertezza
Cambiare la scuola
Nicola Paparella Università degli Studi di Lecce
Nel passaggio dalla scuola del leggere, dello scrivere e del far di conto, alla scuola dell’essere e del saper essere,tener presente che cambia la logica stessa dell’organizzazione:
Dalla educazione cumulativa all’educazione sequenzialee questo comporta un grosso sforzo di coerenza lungo tutto il percorso scolastico
Alle capacità strumentali associare apprendimenti diversiche riguardano l’essere, l’introspezione, la scelta, la decisione, l’esplorazione, la ricerca, l’autorganizzazione, ecc.
E. Morin (2001), pone l’esigenza di una “integrazione riflessiva dei diversi saperi concernenti l'essere umano”. Si tratta, non di sommarli, ma di legarli, di articolarli
e di interpretarli"
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Educare nella società dell’incertezza
Cambiare la scuola
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Intendere L’educazione permanente come educazione sequenziale La continuità come coerenza e congruenza I saperi minimi come occasioni e non come traguardi La ricerca come criterio e non come strumento
Adoperare schemi operativi aperti, multipolari e ad alto coefficiente di impatto con la realtà circostante Favorire e sviluppare un costume di confronto interculturale basato, non sui contenuti, ma sui modelli, sui paradigmi … Esercitare e promuovere stili personali di competenza comunicativa e di realizzazione del Sé, entro i quali radicare il pensiero critico
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Educare nella società dell’incertezza
Cambiare la scuola e l’educazione
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Integrare educazione formale
ed educazione informale
Integrare sapere, potere e volere
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Educare nella società dell’incertezza
Sette suggerimenti per gli adulti
Nicola Paparella Università degli Studi di Lecce
Nessuno pensi di affrontare al meglio i problemi dei giovani d’oggi, riponendo gli esiti della propria esperienza
I giovani hanno bisogno di dire il loro nome ad alta voce Aiutare i ragazzi a lavorare in gruppo, per perseguire obiettivi effettivi e non fittizi, è possibile
Non è più tempo di mete lontane. Ai giovani diamo obiettivi ravvicinati Facciamo in modo che ogni giorno porti il suo lavoro e che ogni giorno trovi in sé la propria soddisfazione
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Educare nella società dell’incertezza
Sette suggerimenti per gli adulti
Nicola Paparella Università degli Studi di Lecce
Creare spazi sociali partecipati che permettano ai giovani di prendere iniziative di effettiva operosità
Stabilire un clima di accettazione
Dobbiamo imparare ad accettare ed accogliere la distinta identità dell’altro
Per ultimo, mostriamo ai giovani la nostra gioia di vivere, la nostra capacità di sconfiggere l’ansia e l’angoscia, la nostra capacità di lasciarci affascinare, oltre che dalla vita e dalla natura, dalle novità che gli stessi giovani ogni giorno ci presentano