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1
QUANTIFICAZIONE DELL’INCERTEZZA NELLE
MISURE CHIMICO - FISICHE
Renato Borromei- Dipartimento di Chimica Generale ed Inorganica, Chimica Analitica , Chimica
Fisica – settembre 2006
SOMMARIO
Incertezza di una misura
Calcolo incertezza in base alla categoria di appartenza
Incertezza categoria A: esempi di calcolo
Incertezza categoria B: esempi di calcolo
Determinazione dell’incertezza di una misura diretta che dipende da più tipi di errore.
Determinazione dell’incertezza in una pesata
Determinazione dell’incertezza relativa alla preparazione di un volume noto di soluzione in un
matraccio tarato.
Determinazione dell’incertezza relativa allo sgocciolamento di un determinato volume di soluzione
tramite buretta e tramite pipetta.
Calcolo dell’incertezza di una grandezza determinata tramite misure indirette. Formule per la
propagazione degli errori.
Esempi di calcolo di incertezza composta.
Procedimento per la stima dell’incertezza di una misurazione. Esempi di calcolo.
Valutazione dell’incertezza nelle esperienze di laboratorio:
Esempio 1: determinazione del potenziale standard dell’elettrodo Zn2+
/Zn.
Esempio 2: determinazione sperimentale delle curve di equilibrio liquido-vapore per la miscela
binaria acetato etile- toluene a P=760 mmHg.
Esempio 3: misure sperimentali di conducibilità di un elettrolita forte.
BIBLIOGRAFIA
2
INCERTEZZA DI UNA MISURA
L’esperienza ha mostrato che nessuna misura, per quanto fatta con cura, può essere completamente
libera da errori , per cui il risultato di una misura è solo una approssimazione o una stima del valore
associato alla grandezza oggetto della misura, denominato, d’ora in poi, misurando.
Qualora esso venga determinato direttamente da una misurazione di laboratorio, il relativo valore
dovrà essere sempre espresso in modo da tenere conto degli errori che lo influenzano .
La dispersione dei valori che possono essere ragionevolmente attribuiti al misurando , qualora siano
state considerate tutte le sorgenti di errore, viene valutata tramite il parametro INCERTEZZA
ESTESA DI UNA MISURAZIONE, o U.
Il risultato di una misura relativa al misurando x sarà espresso mediante la seguente equazione
UxUx
che dichiara che la miglior stima del valore vero, del misurando x è compresa tra i valori x-U e
x+U.
Un modo più compatto per scrivere il risultato è
Ux
Nel caso di una singola misura diretta , x corrisponderà col valore misurato, mentre, nel caso di
misure dirette ripetute, x corrisponderà col valore medio
x .
I limiti x-U e x+U definiscono l’intervallo di fiducia entro cui il risultato di una misura ha una
certa probabilità , o livello di fiducia, di essere la miglior stima del valore vero.
Nel caso in cui la misura sia affetta da un solo tipo di errore, il valore di U viene ricavato
moltiplicando l’incertezza tipo , u (il cui calcolo viene definito più avanti), per un parametro k
detto fattore di copertura. Come vedremo più avanti negli esempi, tale parametro di solito viene
fatto coincidere con quello t di Student, per cui la sua valutazione viene fatta utilizzando le tabelle
dei valori critici di t, andando a leggere il valore corrispondente al livello di fiducia con cui si vuole
esprimere il risultato, (che di solito viene posto uguale a 95%) , e ai gradi di libertà, con cui viene
eseguita la misurazione.
Di solito la misura è affetta da più errori, per cui l’incertezza tipo viene ottenuta, (come vedremo
più avanti), tenendo conto di tutte le fonti di incertezza derivanti dai vari tipi di errore con cui viene
eseguita la misura.
Consideriamo , ad esempio l’esperienza riguardante la determinazione del calore di soluzione di un
sale per via calorimetria. La seguente figura riporta lo schema a blocchi del relativo sistema di
misurazione, in cui viene misurata la variazione di temperatura in funzione del tempo.
3
In ciascun blocco possono rivelarsi alcune tipi di errore che modificano il risultato della
misurazione:
Blocco A : Viene pesata una certa quantità di sostanza con una bilancia digitale. Inoltre viene
preparato un volume definito di solvente (es. H2O)
Errore associato alla pesata.
Può essere, ad esempio, dovuto a :
o limiti di risoluzione e non perfetta linearità dello strumento, che danno luogo a uno
scostamento, o bias, nella misura, che può essere sia positivo che negativo
o fluttuazioni casuali del valore riportato sul display dovuti all’elettronica dello
strumento
Errore associato alla preparazione del volume noto di solvente
Può essere dovuto a:
o Tolleranza della buretta che fa sì che il volume rilasciato sia leggermente diverso da
quello indicato (sia in positivo che in negativo)
o Individuazione casuale della posizione del liquido nella buretta tra due tacche di
divisione da parte dell’operatore
o Individuazione sempre in eccesso o in difetto della posizione del liquido all’interno
della buretta
o Differenza di temperatura tra quella di misura e quella con cui è stata tarata la
buretta
Blocco B : La lettura della temperatura viene effettuata tramite un termistore precedentemente
calibrato, in modo da avere a disposizione la curva di taratura che permette di convertire in ° C il
valore espresso in ohm letto tramite un multimetro digitale connesso col trasduttore. Il valore della
temperatura ottenuto in °C può essere influenzato dai seguenti fattori:
Tempo di risposta del trasduttore non sufficientemente veloce
Errore strumentale di lettura sul multimetro digitale
Errore di calibrazione del termistore
Un altro esempio riguarda la misura della conducibilità di un elettrolita forte.
A
Preparazione campioni a diversa
concentrazione molare C
B
Misure
Conduttimetriche.
A
Preparazione campione
C
Misura di T nel
tempo
4
Blocco A: Viene preparata una soluzione madre pesando una certa quantità di sostanza e portando a
volume in un matraccio tarato. Le altre soluzioni vengono ottenute per diluizione della soluzione
madre. Possono verificarsi i seguenti errori:
Errori sulla pesata. Supponendo di utilizzare una bilancia con scala graduata, possiamo
avere:
o Errore di lettura casuale in eccesso o in difetto da parte dell’operatore
o Errore di calibrazione e di linearità della bilancia
Errori sul volume :
o Errore di lettura casuale in eccesso o in difetto da parte dell’operatore
o Errore di lettura legato alla tolleranza del matraccio tarato
o Errore legato alla differenza di temperatura tra quella soluzione e quella con cui è
stato tarato il matraccio
o Errore in eccesso o in difetto nel riempire a segno la pipetta tarata dovuto alla
tolleranza della pipetta
o Errore in eccesso o in difetto nel riempire a segno la pipetta tarata dovuto alla stima
casuale della posizione del segno da parte dell’operatore
Blocco B : La misura conduttometrica può essere affetta dai seguenti errori:
o Fluttuazioni casuali dovute alla parte elettronica dello strumento
o Fluttuazioni unidirezionali dovute alla non perfetta termostatazione della cella
conduttometrica
o Errore dovuto ai limiti di sensibilità del conduttimetro
Dagli esempi appena riportati emerge chiaramente il fatto che i tipi di errore che influenzano il
risultato di una misura possono essere molti. Mentre alcuni di essi possono essere ridotti calibrando
opportunamente i vari strumenti di misura inclusa la vetreria, altri, che sono di tipo casuale, possono
essere ridotti solo se si ripete l’esperienza più volte e si utilizza la statistica per ottenere la miglior
stima del misurando con la relativa incertezza. Entrambi interverranno sull’accuratezza ovvero
sulla vicinanza del risultato al valore vero o accettato come tale. In particolare la parte relativa agli
errori di tipo casuale viene denominata precisione, mentre quella dovuta a errori sistematici,
esattezza.
Consideriamo, ad esempio, le seguenti 4 misure eseguite da diversi analisti, ciascuna replicata 7
volte, relative alla determinazione del Hg in un campione d’acqua fluviale (valore accettato
[Hg]=1.7 g/L):
)/(
_
Lgx Dev.std
media
(SEM)
A 1.9 2.0 2.4 2.8 3.0 2.2 2.8 2.4 0.4
B 2.6 2.7 2.5 2.6 2.8 2.4 2.5 2.6 0.1
C 1.5 1.9 1.3 2.2 1.7 1.9 1.6 1.7 0.3
D 1.7 1.8 1.8 1.8 1.5 1.6 1.7 1.7 0.1
5
Dai dati emerge chiaramente quanto segue:
- le serie C e D hanno una maggiore accuratezza di A e B e sono influenzate
prevalentemente da errori casuali. D ha una maggiore precisione di C.
- Le serie A e B hanno una scarsa accuratezza dovuta sia a errori sistematici
che casuali. Nella serie B prevalgono gli errori sistematici, mentre, nella A ,
quelli casuali.
6
CALCOLO INCERTEZZA IN BASE ALLA CATEGORIA DI APPARTENENZA
Le incertezze derivanti dai vari tipi di errore sono state raggruppate in due categorie, A e B
a seconda del modo con cui esse vengono valutate.
INCERTEZZE CATEGORIA A
Nella prima (CATEGORIA A) esse possono essere ricavate mediante calcoli statistici basati su
una serie di osservazioni, inclusa l’analisi di regressione, in cui la frequenza, con cui viene
riscontrato un determinato valore, segue la distribuzione normale o di Gauss, quando il numero di
misure replicate è elevato (N>30) , e quella di Student, nel caso di un numero piccolo di misure
replicate. Il valore centrale della curva coincide con il valore medio della serie di misure mentre
l’incertezza tipo corrisponde con la deviazione standard della media delle osservazioni ottenuta
con la seguente formula:
N
ssu
xx _
dove s è la deviazione standard della serie di misure (o campione)
1
)(1
2
N
xx
s
N
i
ii
ESEMPI DI CALCOLO INCERTEZZA TIPO CATEGORIA A
1)
Un voltmetro digitale con 3 cifre e mezzo viene utilizzato per misurare la tensione di uscita di un
trasduttore di pressione. Vengono misurati i seguenti valori :
V (mV) 167.0 167.8 165.2 163.5 167.5
Assumendo che gli errori casuali siano preponderanti, ricavare la migliore stima della tensione di
uscita e la relativa incertezza tipo.
Soluzione
1) Calcolo V(medio)
V(medio)=166.2 mV
2) Calcolo la deviazione standard s
1
)(1
2
N
xx
s
N
i
ii
=1.815213486 mV
7
3) Calcolo la deviazione standard della media _
V
s
mVmVN
ss
V
82.0811788.0_
4) RISULTATO FINALE :
V=166.2 mV
u(V)=0.82V
Qualora il risultato sia affetto solo dall’incertezza appena ricavata e lo si voglia esprimere
tramite l’incertezza estesa U , assumendo come livello di fiducia un valore pari al 95%,
basterà leggere dalla tabella, riportata sotto, il valore di t per un determinato livello di
fiducia X% e per un determinato n. di gradi di libertà =N-1. Il valore corrispondente a
X%=95 e è t=2.776. Pertanto avremo che k=2.776 e l’incertezza estesa U (V) sarà data
da
U(V) = u(V)* k = 2.25 mV
e il risultato finale sarà espresso mediante la relazione
V=166.0±2.0 mV
N.B Nell’esprimere il risultato finale solitamente si adottano le seguenti convenzioni:
- l’incertezza estesa viene espressa con 2 cifre significative
- le cifre significative del valore della grandezza vengono definite in base al valore
dell’incertezza estesa
OSSERVAZIONE. Quando sono necessari più calcoli intermedi per giungere al risultato
finale NON BISOGNA MAI ARROTONDARE i risultati parziali, in modo da evitare di
introdurre degli errori di arrotondamento nel risultato finale !
2)
Un chimico ha ottenuto i seguenti risultati relativi al contenuto di alcool (C2H5OH) in un campione
di sangue: 0.084% ; 0.089% ; 0.079%.
Esprimere il risultato assumendo un intervallo di fiducia del 95% e supponendo che siano presenti
solo degli errori casuali.
Soluzione
%084.0%_
s=0.005
%0029.0_
s
t95%,2= 4.30
)%012.0084.0(%_
8
3)
Si vuole determinare l’incertezza da attribuire al risultato di una misurazione di resistenza effettuata
con un metodo e una strumentazione la cui fonte di incertezza preponderante è di tipo casuale
eseguendo la misure diverse volte. In questo caso si ottiene una migliore stima del valore vero e una
incertezza minore di quella che otterremmo se facessimo una sola misura.
Sono state eseguite n=12 misurazioni ottenendo i valori riportati nella tabella seguente:
n R (ohm)
1 99.98
2 99.93
3 100.23
4 100.09
5 100.20
6 99.98
7 99.93
8 100.20
9 99.90
10 100.03
11 100.06
12 99.94
L’incertezza tipo può essere determinata con una valutazione di categoria A.
La miglior stima del misurando è data dal valore medio dei risultati delle misurazioni:
ohmn
R
R
n
i
i
0392.10012
47.12001_
La deviazione standard s è data da
1
)(1
2
N
xx
s
N
i
ii
=0.117277 ohm
La deviazione standard della media _
R
s è data da
ohmN
ss
R
034.0033855.0_
L’incertezza tipo u(R) sarà pertanto uguale a 0.034 ohm.
Per un livello di fiducia X%=95 e con un numero di gradi di libertà ,=n-1=11, il valore di t è
uguale a 2.201, per cui l’incertezza estesa U sarà uguale a 0.075 ohm e il risultato finale verrà
espresso con
R=(100.04±0.03) ohm
9
OSSERVAZIONI
E’ possibile eseguire i suddetti calcoli utilizzando alcune funzioni specifiche di EXCEL:
operazione Funzione EXCEL
Calcolo media di una serie di dati MEDIA(range di valori)
Deviazione standard
N.B. La deviazione standard della media viene
ricavata dividendo la deviazione standard per la
radice quadrata del n. totale di misure replicate
N.
DEV.ST(range di valori)
Valore di t INV.T(probabilità;gradi di libertà)
(probabilità=(100-X%)/100; =0.05 per un
livello di fiducia X%=95%)
4)
Si vuole ottenere la curva di calibrazione di uno spettrofotometro di assorbimento UV-Vis per
determinare la concentrazione di un campione di alizarina. A tale scopo sono state preparate delle
soluzioni campioni a concentrazione nota; dopodiché è stata misurata l’assorbanza relativamente
alla banda avente un massimo a circa 425 nm, ottenendo i seguenti risultati:
c(mg/litro) A
0.101 0.011
2.010 0.030
4.010 0.047
5.120 0.058
8.030 0.093
10.000 0.120
20.070 0.246
40.300 0.466
50.280 0.602
80.360 0.944
SOLUZIONE
L’equazione che correla l’assorbanza con la concentrazione è rappresentata dalla legge di Lambert
Beer, secondo cui l’assorbanza A misurata a una determinata lunghezza d’onda , è direttamente
proporzionale alla concentrazione c della soluzione
ctA
in cui è il coefficiente di estinzione molare e t è lo spessore della celletta.
Essendo questi ultimi due coefficienti costanti, possono essere inglobati in un’unica costante
tB , per cui, se poniamo y=Ae x=c, avremo che i dati potranno essere rappresentati dalla
retta xBy
Supponendo che le incertezze associate alla variabile indipendente x (ovvero alla concentrazione)
siano trascurabili rispetto a quelle che influenzano la variabile dipendente y (ovvero l’assorbanza
10
A) ed applicando il metodo dei minimi quadrati tramite l’opzione REGRESSIONE dello strumento
ANALISI DATI di EXCEL vedi appunti EXCEL), si ottengono i risultati riportati in tabella.
OUTPUT RIEPILOGO
Statistica della regressione
R multiplo 0.99986652
R al quadrato 0.99973306 R al quadrato corretto 0.88862195
Errore standard 0.00680403
Osservazioni 10
ANALISI VARIANZA
gdl SQ MQ F Significatività
F
Regressione 1 1.560438347 1.560438 33706.58778 8.66938E-16
Residuo 9 0.000416653 4.63E-05
Totale 10 1.560855
Coefficienti Errore standard Stat t Valore di
significatività Inferiore 95% Superiore
95%
Intercetta 0 #N/D #N/D #N/D #N/D #N/D
Variabile X 1 0.01179122 6.42246E-05 183.5935 2.14625E-17 0.01164593 0.011936502
OUTPUT RESIDUI
Osservazione Y prevista Residui
1 0.00119091 0.009809087
2 0.02370034 0.006299656
3 0.04728278 -0.000282777
4 0.06037103 -0.002371026
5 0.09468347 -0.001683465
6 0.11791216 0.002087839
7 0.23664971 0.009350293
8 0.47518601 -0.009186008
9 0.59286234 0.009137655
10 0.94754212 -0.003542125
da cui risulta che B è uguale a 0.01179122 e la sua incertezza tipo, u(B), (denominata in EXCEL
con errore standard dell’intercetta), è uguale a 6.42246 x 10-5
.
Per esprimere B con un livello di fiducia del 95% , è necessario ricavare l’incertezza estesa U,
tramite la relazione
)()( %, ButBukU X
in cui il valore del parametro di Student t viene letto dalla relativa tabella, ponendo X%=95 e
=n-2=8 oppure tramite la funzione di EXCEL INV.T(0.05,8). Si ottiene il valore di 2.306.
11
Pertanto U=1.481019 x 10-4
.
Il valore finale di B è dato da
B=0.01179122±0.0001481019=(1.180±0.015) x 10-2
OSSERVAZIONE.
Nella tabella ottenuta con EXCEL viene riportato direttamente l’intervallo di fiducia B-U, B+U
nelle colonne INFERIORE 95% e SUPERIORE 95% relative al parametro VARIABILE X1 ,
ovvero B nel nostro caso.
12
13
INCERTEZZA CATEGORIA B
La valutazione dell’incertezza tipo di categoria B non si basa sull’analisi statistica di una serie di
osservazioni. In questo caso la valutazione dell’incertezza si basa su altre conoscenze scientifiche.
L’incertezza tipo u(x) si valuta in base a un giudizio scientifico di tutte le informazioni utili sulla
possibile variabilità della grandezza da misurare x. Valori che rientrano propriamente in questa
categoria possono derivare :
- da dati ottenuti da misure precedenti
- dall’esperienza personale
- dalle specifiche tecniche di uno strumento di misura
- da dati forniti da certificati di taratura o di altro genere
- da incertezze desunte da dati di riferimento riportate in letteratura
La valutazione di un’incertezza appartenente a tale categoria dipende dalle informazioni disponibili
per eseguire tale calcolo e può essere ricavata, a seconda dei casi, utilizzando uno dei seguenti
metodi.
1) Quando sia noto un solo valore della grandezza x, cioè una sola misura, oppure il risultato di una
misura precedente, oppure un valore di riferimento tratto dalla letteratura, questo sarà usato per
ottenere la migliore stima di x. Quando nota, sarà associata a x l’incertezza tipo u(x). Altrimenti essa
sarà calcolata da dati di incertezza non ambigui. Se dati di questo genere non sono disponibili,
l’incertezza sarà valutata sulla base dell’esperienza personale.
2)Quando l’informazione disponibile è rappresentata da un intervallo, individuato da due valori,
ximax e ximin , al di fuori del quale si esclude possa trovarsi il valore della grandezza, mentre
all’interno dell’intervallo tutti i valori hanno la stessa probabilità , allora l’incertezza viene ricavata
assumendo che tutti i valori contenuti nell’intervallo ximin , ximax siano ugualmente probabili , per cui
i valori ottenuti nella misurazione assumono una distribuzione uniforme di probabilità, detta anche
rettangolare , di ampiezza pari a ximax- ximin
Inoltre si può attribuire come stima di x il valore medio dell’intervallo pari a
2
minmax_
ii xxx
ximin x ximax
14
mentre si può dimostrare che l’incertezza tipo u(x) di questa distribuzione può essere calcolata con
la seguente relazione:
32)( minmax ii xx
xu
Di solito tali incertezze vengono stimate mediante le specifiche tecniche di uno strumento di misura
oppure, in mancanza di altro, eseguendo una stima personale dell’errore con cui viene eseguita la
misura.
Inoltre l’incertezza tipo estesa U risultante sarà data da U= k · u(x), dove k coincide col parametro
di Student t. Il suo valore viene letto nella tabella dei valori di t, per un determinato livello di
fiducia X% e per un determinato n. di gradi di libertà Quando si assume una distribuzione
rettangolare per cui tutti i valori contenuti nell’intervallo sono ugualmente probabili, allora il n. di
gradi di libertà con cui viene effettuata la misura è infinito, e il valore di t va letto per un livello di
fiducia pari a X% e per ∞Se osserviamo i valori di t riportati nella tabella per un determinato
X% e per vari valori di si osserva che, all’aumentare di tale parametro, il valore di t tende a 2, per
cui, di solito il valore di k viene posto uguale a 2 e l’incertezza estesa sarà data da U= 2 · u(x).
La relazione scritta può essere utilizzata anche se i limiti superiore ed inferiore ximax e ximin non sono
simmetrici rispetto alla migliore stima di x.
Esempi tipici, per cui di solito si calcola l’incertezza assumendo una distribuzione rettangolare,
sono i seguenti, in cui i valori riportati non si riferiscono ad alcun livello di fiducia: la purezza di un
sale fornita dal certificato di accompagnamento (es. P=0.9999 ±0.0001), l’accuratezza con cui
vengono eseguite delle pesate, oppure viene letto un valore su un termometro digitale o su un
voltmetro elettronico.
A volte è più realistico attendersi che il valore centrale sia più probabile di quelli agli estremi. In tal
caso si assume una distribuzione triangolare. Esempi tipici sono : specifiche tecniche della vetreria
di classe A.
ximin x ximax
15
Anche in questo caso si può attribuire come stima di x il valore medio dell’intervallo pari a
2
minmax_
ii xxx
Inoltre si può dimostrare che l’incertezza tipo u(x) di questa distribuzione può essere calcolata con
la seguente relazione:
62)( minmax ii xx
xu
Quando i valori agli estremi sono più probabili di quelli centrali si assume invece una distribuzione
a U.
N.B. Anche in questi casi si assume per k il valore di 2.
ximin x ximax
16
ESEMPI DI CALCOLO INCERTEZZA TIPO CATEGORIA B
1)
Un sale viene fornito con un certificato di accompagnamento che definisce che la sua purezza P è
uguale a 0.9999 ± 0.0001. Calcolare l’incertezza tipo ed esprimere il risultato con un livello di
fiducia del 95%.
SOLUZIONE
Nel certificato non è specificato il livello di fiducia con cui deve essere considerato l’intervallo
± 0.0001. In questi casi si fa una stima dell’incertezza conservativa, supponendo che tutti i valori
compresi nel suddetto intervallo abbiano la stessa probabilità per cui la miglior stima di P è data da
9999.02
9998.00000.1_
P
Inoltre l’incertezza tipo sarà data da
5107735.532
9998.00000.1)(
xu
455 105.01015.5107735.52 U
Pertanto
P=(1.0±0.5) x 10-4
2)
Un multimetro digitale viene utilizzato per leggere la f.em. di una pila. Come intervallo di misura
viene utilizzato quello corrispondente a 2 V. Il valore misurato è di 1.898V.
Utilizzare le informazioni riportate nella seguente tabella per determinare l’incertezza associata alla
misura.
Intervallo di misura Risoluzione (o sensibilità) Accuratezza
200 mV 100 V ±(0.5% valore letto + 1 digit)
2V 1 mV ±(0.5% valore letto + 1 digit)
SOLUZIONE
Un errore da non fare MAI è individuare l’accuratezza della misura con il numero (o “digit”) più a
destra. L’accuratezza viene di solito definita dal costruttore con un doppio valore , come nel nostro
caso. Per ricavare l’accuratezza si moltiplica il valore ottenuto per il primo valore (es. 0.5% valore
letto), dopodiché si aggiunge il numero ottenuto moltiplicando il secondo valore ( es. 1 digit) per la
risoluzione corrispondente all’intervallo di misura scelto.
Nel nostro caso avremo che l’accuratezza è data da:
Vaaccuratezz 0095.0%)5.0100
898.1(
“1 digit” sull’intervallo 2 V corrisponde a 1mV, per cui il risultato finale sull’accuratezza è
±0.0105V.
17
Dato che il risultato ottenuto non fa riferimento ad alcun livello di fiducia, si suppone che tutti i
valori compresi nell’intervallo 1.8875V , 1.9085V siano ugualmente probabili, per cui l’incertezza
tipo sarà calcolata utilizzando la distribuzione rettangolare e la miglior stima di V è
VV 898.12
8875.19085.1_
mentre l’incertezza tipo sarà data da
VVu 00606.032
8875.19085.1)(
Volendo esprimere il risultato finale con un livello di fiducia del 95 % avremo che
U(V)=u(V)*2=0.0121=1.2 x 10-2
V
ovvero V=(1.898±0.012)V.
3)
Il multimetro digitale HP34401 viene utilizzato per leggere la resistenza di un termistore. Come
intervallo di misura viene utilizzato quello corrispondente a 10.00000 k. Il valore misurato è di
3.474654 k.
Utilizzare le informazioni riportate nella seguente tabella per determinare l’incertezza associata alla
misura.
Intervallo di misura Accuratezza a 23°C ± 5°C
1.000000 k ±(0.0040% valore letto + 0.0035% intervallo di misura)
10.00000 k ±(0.008% valore letto + 0.001% intervallo di misura)
SOLUZIONE
Questa volta i parametri forniti dal costruttore per determinare l’accuratezza dello strumento sono
espressi in modo diverso. L’accuratezza dello strumento viene ricavata nel seguente modo:
kohmaaccuratezz 4107797.300000.10100
001.0474654.3
100
0080.0
k474654.32
47503197.347427603.3_
kku 4101822108.232
47427603.347503197.3)(
Volendo esprimere il risultato finale con un livello di fiducia del 95 % avremo che
U(k)=u(k)*2=4.3644 10-4
kk
ovvero resistenza =(3.47465±0.00044)k.
18
DETERMINAZIONE DELL’INCERTEZZA DI UNA MISURA DIRETTA CHE
DIPENDE DA PIU’ TIPI DI ERRORE
Qualora la misura diretta della grandezza x sia soggetta a più fonti di errore e gli errori siano tra loro
indipendenti, allora l’incertezza tipo u(x) verrà ricavata combinando le incertezze relative alle
singole fonti di errore secondo la seguente equazione:
22
2
2
1 )(....)()()( xuxuxuxu ntotale
dove ui(x) è l’incertezza associata all’errore iesimo.
ESEMPI
DETERMINAZIONE DELL’INCERTEZZA IN UNA PESATA.
Le incertezze associate a una pesata sono date dallo scarto aleatorio connesso con la pesata e
dalla taratura della bilancia, che, a sua volta, ha due potenziali fonti d’incertezza, identificate
come la sensibilità della bilancia e la sua linearità.
Una semplice riflessione porta a concludere che la prima incertezza è senz’altro controllata dalla
ripetibilità (ovvero è dovuta alla presenza di errori casuali), mentre la seconda dipende da parametri
legati alla progettazione e alla calibrazione della bilancia (errori sistematici).
Per poter conoscere l’entità di tali incertezze, un primo passo è sicuramente quello di consultare le
caratteristiche tecniche della bilancia dichiarate dal costruttore.
L’incertezza dovuta alla ripetibilità è legata alla precisione della bilancia che di solito viene
riportata con i termini riproducibilità (repeatibility) oppure precisione (precision).
Tale incertezza appartiene alla categoria A e di solito il costruttore la riporta già espressa come
incertezza tipo (o deviazione standard della media). (Es. la Bilancia Sartorius disponibile nel
laboratorio di Chimica Fisica, ha una riproducibilità pari a 0.001 g).
In caso contrario è necessario ripetere le misure sullo stesso campione e calcolare la deviazione
standard della media).
Il secondo tipo di incertezza ovvero l’accuratezza della bilancia, appartiene alla categoria B e viene
riportata con i termini accuratezza oppure precisione di lettura (readability or display
resolution) e con il termine linearità (linearity). (Es. la Bilancia Sartorius disponibile nel
laboratorio di Chimica Fisica, ha una precisione di lettura pari a 0.001 g e una linearità pari a ±
0.0015 g).
19
SPECIFICHE TECNICHE BILANCIA SARTORIUS DISPONIBILE IN LABORATORIO
20
Per ricavare l’incertezza associata alla precisione di lettura, se il valore fornito non è preceduto da
±, avremo che ximax sarà uguale a tale valore diviso per 2 e ximin= - ximax ; in caso contrario avremo
che ximax è uguale al valore preso con il segno + e ximin= - ximax.
Supponendo che tutti i valori dell’intervallo siano ugualmente probabili, si considera una
distribuzione di probabilità rettangolare , per cui l’incertezza tipo è data da
32
minmax iilettura
xxu
Analogamente vale per il calcolo dell’incertezza tipo associata alla linearità, ulinearità .
Nel caso della bilancia Sartorius utilizzata in laboratorio avremo:
gulettura 000289.032
001.0
gulinearità 000866.032
0030.0
Il valore globale all’incertezza dovuto a una pesata sarà pertanto dato dalla formula
guuuu linearitàletturatàripetibilipesatatot 0014.0001354.0000866.0000289.0001.0 222222
.
21
DETERMINAZIONE DELL’INCERTEZZA RELATIVA ALLA PREPARAZIONE DI UN
VOLUME NOTO DI SOLUZIONE IN UN MATRACCIO TARATO
Il calcolo dell’incertezza dipende da due fattori:
- la pesata della sostanza, la cui incertezza è ricavabile secondo quanto detto sopra nel
caso di una pesata
- la diluizione volumetrica ovvero l’incertezza associata con l’operazione del portare a
volume
Il volume di un determinato titolo di soluzione preparata con un matraccio tarato, risente di
3 principali fonti di incertezza:
1) l’incertezza del volume certificato del matraccio tarato chiamata incertezza di taratura
definita, di solito, col parametro tolleranza,
2) la variazione nel riempire il matraccio tarato al segno chiamata incertezza di
ripetibilità
3) l’eventuale differenza tra la temperatura del matraccio tarato e della soluzione e la
temperatura alla quale il volume del matraccio è stato tarato (incertezza di
temperatura).
ESEMPIO: determinazione dell’incertezza relativa all’uso di un matraccio tarato da 100 ml
1) Incertezza di taratura
Le specifiche del costruttore riportano una tolleranza di ± 0.1 ml misurati a una T di 200C
per un matraccio di classe A (vedi tabella relativa alle specifiche tecniche della vetreria a
T=20°C). Il valore dell’incertezza è dato senza specificare un intervallo di fiducia o il tipo di
distribuzione. In questo caso l’incertezza viene calcolata assumendo una distribuzione
triangolare, basata sul fatto che il valore nominale di 100 ml è più probabile dei valori agli
estremi (99.9 ml e 100.1 ml). Pertanto l’incertezza di taratura , utaratura, sarà data da
mlutaratura 0408.062
2.0
2) Incertezza di ripetibilità
L’incertezza dovuta alle variazioni nel riempimento può essere stimata ripetendo la misura
più volte utilizzando lo stesso matraccio tarato. Si è trovato che, dopo aver eseguito 10
esperimenti, si è ottenuta una deviazione standard della media di 0.02 ml. Pertanto il
contributo a tale tipo di incertezza è 0.02 ml.
3) Incertezza di temperatura
Viene prodotto un effetto sul volume della soluzione e , in misura minore, sul materiale del
contenitore.
L’incertezza dovuta a questo effetto può essere calcolata dalla stima dell’intervallo di
temperatura entro cui si fanno le misure e dal coefficiente di dilatazione in volume del
liquido. Poiché la dilatazione in volume del liquido è notevolmente maggiore di quella del
matraccio, è sufficiente considerare solo la prima.
Assumendo che il matraccio tarato subisca una variazione massima di ± 4 0C e tenendo
presente che il coefficiente di dilatazione in volume per l’acqua è 2.1 x 10-4
° C-1
, avremo
una variazione di volume pari a :
± (100 x 4 x 2.1 x10-4
) = ±0.084 ml
22
L’incertezza di temperatura viene calcolata assumendo una distribuzione rettangolare per la
variazione imputabile alla temperatura, ossia
mlu atemperatur 05.03
084.0
Il valore globale all’incertezza dovuto alla preparazione di un volume noto di soluzione sarà
pertanto dato dalla formula
mluuuu atemperaturtaraturatàripetibilivolumetot 07.00676.005.004080.002.0 222222
.
23
TABELLA SPECIFICHE PER VETRERIA a T = 20°C
BURETTE
Capacità
(ml)
Tolleranza classe A
(±ml)
Tolleranza classe B
(±ml)
1 0.01 0.02
2 0.01 0.02
5 0.01 0.02
10 0.02 0.05
20 0.03 0.05
25 0.05 0.1
50 0.05 0.1
100 0.1 0.2
PIPETTE
GRADUATE
Capacità (ml) Tolleranza classe A
(±ml)
Tolleranza classe B
(±ml)
1 0.006 0.01
2 0.01 0.02
5 0.03 0.05
10 0.05 0.1
25 0.1 0.2
CILINDRI
GRADUATI
Capacità (ml) Tolleranza classe A
(±ml)
Tolleranza classe B
(±ml)
10 0.1 0.2
25 0.25 0.5
50 0.5 1
100 0.5 1
PIPETTE
TARATE
Capacità (ml) Tolleranza classe A
(±ml)
Tolleranza classe B
(±ml)
1 0.008 0.015
2 0.01 0.02
3 0.015 0.03
4 0.015 0.03
5 0.015 0.03
10 0.02 0.04
15 0.025 0.05
20 0.03 0.06
25 0.03 0.06
50 0.05 0.1
24
MATRACCI
TARATI
Capacità (ml) Tolleranza classe A
(±ml)
Tolleranza classe B
(±ml)
5 0.02 0.08
10 0.02 0.12
25 0.03 0.08
50 0.05 0.12
100 0.08 0.2
200 0.15 0.3
250 0.15 0.3
500 0.25 0.5
1000 0.4 0.8
OSSERVAZIONI
1) L’incertezza tipo relativa alla tolleranza di vetreria di classe A viene ottenuta applicando una
distribuzione triangolare ovvero applicando la formula
6
,
tolleranzau Ataratura
2) L’incertezza tipo relativa alla tolleranza di vetreria di classe B viene ottenuta applicando una
distribuzione rettangolare ovvero applicando la formula
3
,
tolleranzau Btaratura
25
DETERMINAZIONE DELL’INCERTEZZA RELATIVA ALLO SGOCCIOLAMENTO DI UN
DETERMINATO VOLUME DI SOLUZIONE TRAMITE BURETTA
Il volume erogato da una buretta risente delle seguenti fonti di incertezza:
1) l’incertezza del volume certificato della buretta chiamata incertezza di taratura,
dichiarato, di solito, col parametro tolleranza
2) l’incertezza nel riempire la buretta al segno chiamata incertezza di ripetibilità
3) l’incertezza risultante dalla eventuale differenza tra la temperatura del laboratorio e
quella della taratura della buretta (incertezza di temperatura).
4) L’incertezza nell’individuazione del punto finale, che è indipendente dalla incertezza di
ripetibilità del volume erogato
Supponiamo, ad esempio, di voler erogare 20 ml di una soluzione con una buretta da 20 ml di classe
A e vediamo di stimare i singoli contributi all’incertezza descritti sopra.
1. Incertezza di taratura
I limiti di esattezza del volume erogato sono, di solito, dichiarati dal produttore come
tolleranza con un numero preceduto dal segno ±. Per una buretta con pistone da 20 ml il
valore tipico è ± 0.03 ml. Essendo una buretta di classe A, per cui il valore centrale
dell’intervallo è più frequente di quelli agli estremi, avremo che l’incertezza tipo sarà data
da
mlutaratura 012.062
06.0
2. Incertezza di ripetibilità
L’incertezza dovuta alle variazioni nel riempimento può essere stimata ripetendo la misura
più volte utilizzando la stessa buretta. Si è trovato che, dopo aver eseguito 10 esperimenti, si
è ottenuta una deviazione standard della media di 0.002 ml. Pertanto il contributo a tale tipo
di incertezza è 0.002 ml.
3. Incertezza di temperatura
L’incertezza dovuta alla mancanza di controllo della temperatura viene calcolata nello stesso
modo dell’esempio precedente, ma in questo caso si suppone di avere una variazione
possibile della temperatura di ± 3°C con un livello di fiducia del 95%.
Utilizzando il coefficiente di dilatazione di volume per l’acqua pari a 2.1 x 10-4
° C-1
ed
esprimendo il risultato già come incertezza estesa per un livello di fiducia del 95%, avremo
una variazione di volume ovvero un’incertezza pari a
± (20 x 3 x 2.1 x10-4
) = ±0.0126 ml
Dato che l’incertezza dovuta tale variazione di volume viene ricavata per un dato livello di
fiducia, significa che essa è già un’incertezza tipo estesa U. Per ricavare l’incertezza tipo
utemperatura , dovremo pertanto dividere il valore appena ricavato per il fattore di copertura k,
che viene assunto uguale a 2. Pertanto
26
mlu atemperatur 006.02
0126.0
4. Incertezza punto finale L’incertezza tipo nell’individuazione del punto finale può essere stimata ripetendo
l’operazione di sgocciolamento più volte. Tuttavia, quando si ripete una misurazione più
volte per valutare l’incertezza dovuta a errori casuali tramite la deviazione standard della
media, il valore ottenuto tiene già conto di tutti i possibili errori casuali presenti nelle varie
operazioni eseguite in tutto il processo di misurazione. In questo caso, pertanto si è soliti
considerare l’incertezza del punto finale già inclusa nel valore dell’incertezza di ripetibilità
calcolato sopra
Il valore globale all’incertezza dovuto allo sgocciolamento di un volume noto di soluzione tramite
buretta , sarà pertanto dato dalla formula
mluuuu atemperaturtaraturatàripetibilivolumetot 014.001356.0006.0012.0002.0 222222
.
DETERMINAZIONE DELL’INCERTEZZA RELATIVA ALLO SGOCCIOLAMENTO DI UN
DETERMINATO VOLUME DI SOLUZIONE TRAMITE PIPETTA
Si vogliono, ad esempio, prelevare 15 ml di una soluzione . Il volume erogato dalla pipetta tarata è
soggetto alle seguenti 3 fonti di incertezza tipiche di tutti i dispositivi per la misura di volumi:
1) la variabilità o ripetibilità del volume erogato (incertezza di ripetibilità)
2) l’incertezza sul volume della pipetta dichiarato dal costruttore (incertezza di taratura)
espresso solitamente col parametro tolleranza.
3) la differenza tra la temperatura della soluzione e quella di taratura della pipetta
I relativi contributi possono essere valutati nel seguente modo:
1) Incertezza di ripetibilità
L’incertezza dovuta alle variazioni nel riempimento può essere stimata ripetendo la misura
più volte utilizzando la stessa pipetta tarata. Si è trovato che, dopo aver eseguito 10
esperimenti, si è ottenuta una deviazione standard della media di 0.005 ml. Pertanto il
contributo a tale tipo di incertezza è 0.005 ml.
27
2) Incertezza di taratura
I limiti di esattezza del volume erogato sono, di solito, dichiarati dal produttore come
tolleranza con un numero preceduto dal segno ±. Per una pipetta tarata da 20 ml di classe A,
il valore tipico è ± 0.03 ml. Essendo una buretta di classe A, si suppone che il valore
centrale dell’intervallo è più frequente di quelli agli estremi e l’incertezza tipo sarà data da
mlutaratura 012.062
06.0
3) Incertezza di temperatura Utilizzando le stesse considerazioni fatte sopra per la buretta, avremo che l’incertezza tipo di
temperatura sarà data da
mlu atemperatur 006.02
0126.0
Il valore globale all’incertezza dovuto allo sgocciolamento di un volume noto di soluzione tramite
una pipetta tarata , sarà pertanto dato dalla formula
mluuuu atemperaturtaraturatàripetibilivolumetot 014.001432.0006.0012.0005.0 222222
.
28
CALCOLO DELL’INCERTEZZA DI UNA GRANDEZZA DETERMINATA TRAMITE
MISURE INDIRETTE
La misura diretta di una certa grandezza chimico-fisica presuppone la progettazione di
un’esperienza con la quale eseguire direttamente misure su di essa. Ciò spesso non è realizzabile. Si
rende allora necessario un metodo di misura indiretto basato sul fatto che la grandezza da studiare
è legata ad altre quantità, che sono misurabili direttamente, tramite una equazione matematica.
Si supponga, ad esempio , di voler determinare il calore di una reazione chimica tramite misure
calorimetriche a P costante. Sperimentalmente viene misurata la variazione di temperatura, T, del
calorimetro. Tale variazione è legata al della reazione tramite la seguente relazione:
TCH cal
dove Ccal è la capacità termica del calorimetro, che viene determinata mediante la taratura del
calorimetro con uno standard noto di sostanza.
L’incertezza tipo associata al dipenderà dalle incertezze relative alle grandezze Ccal , u(Ccal) e
T, u(T) e può essere ricavata tramite l’analisi della propagazione degli errori.
Se indichiamo la grandezza, che vogliamo determinare, con y e con xi le quantità da cui
analiticamente dipende secondo una determinata equazione, ovvero
),.....,,,( 321 nxxxxyy
allora l’incertezza su y, u(y), definita come incertezza tipo composta , sarà legata alle incertezze
tipo u(xi) mediante la seguente equazione, valida nel caso in cui gli errori associati alle xi, siano tra
loro indipendenti
n
i
i
i
xux
yyu
1
2
2
)()(
dove sotto radice è riportata la sommatoria dei quadrati delle derivate parziali della funzione y
rispetto alle singole variabili xi, moltiplicate per il quadrato delle incertezze tipo u(xi) da cui sono
affette le diverse grandezze xi.
La difficoltà di calcolo di u(y) mediante tale relazione dipende dalla complessità della funzione
matematica che lega le grandezze xi a y.
Si può dimostrare che, nel caso di somme algebriche di grandezze d’ingresso , l’espressione sopra
si semplifica e l’incertezza tipo composta è data dalla radice quadrata della somma dei quadrati
delle incertezze tipo u(xi). Ad esempio, se y è legata alle grandezze A, B e C tramite la relazione
CBAy
allora l’incertezza tipo composta sarà data da
222 )()()()( CUBuAuyu
29
Nel caso invece di prodotti e rapporti di grandezze d’ingresso, l’incertezza tipo composta è data
dalla radice quadrata della somma dei quadrati delle incertezze tipo relative alle xi, moltiplicata per
il valore assoluto del grandezza y da determinare. L’incertezza tipo relativa a una grandezza xi viene
ricavata mediante la relazione
i
iirel
x
xuxu
)()(
Ad esempio, se y è legata alle grandezze A, B ,C e D tramite la relazione
D
CBAy
allora l’incertezza tipo composta sarà data da
2
2
2
2
2
2
2
2 )()()()()(
D
Du
C
Cu
B
Bu
A
Auyyu
Nel caso in cui le grandezze d’ingresso siano legate a y mediante degli esponenti, come, ad esempio CBAy
allora l’incertezza tipo composta u(y) sarà data da
2
22
2
22
2
22 )()()()(
C
Cu
B
Bu
A
Auyyu
Qualora y sia legato, ad esempio, ad A tramite una relazione logaritmica del tipo
Ay 10log
allora l’incertezza tipo composta u(y) sarà data da
A
Auyu
3026.2
)()(
Infine , se y=antilog10 A, allora )(3026.2)( Auyyu .
N.B
Tutte le equazioni sopra riportate per il calcolo dell’incertezza composta ,u(y)¸sono valide soltanto
se tutte le grandezze considerate per ricavare il risultato di y sono fra loro non correlate e
indipendenti. Nel caso si debba tenere conto di correlazioni è necessario modificare le suddette
espressioni, introducendo ulteriori termini legati alla covarianza .
30
ESEMPI DI CALCOLO DI INCERTEZZA COMPOSTA
N.1
La conducibilità specifica di una soluzione acquosa 0.05M di KCl, a 25°C, è pari a 6.4977 mS/cm,
mentre la conducibilità dell’H2O utilizzata per preparare la soluzione è pari a 4.4958 S/cm.
Supponendo che le incertezze tipo relative alle 2 conducibilità siano, rispettivamente, 0.015 mS/cm
e 1.7 x 10-5
S/cm, ricavare la conducibilità specifica di KCl 0.05 M e la relativa incertezza tipo.
SOLUZIONE
KCl = sol. - H2O = 6.4932 mS/cm
22 )()()(2OHsolKCl uuu =0.015 mS/cm
N.2
E’ stata preparata, operando a 20°C, una soluzione mescolando 5 ml di acetato di etile (sostanza A)
con 5 ml di toluene (sostanza B). Ricavare il n. di moli di acetato di etile e toluene e la relativa
incertezza tipo, utilizzando i seguenti dati:
Sostanza PM Densità(g/ml) U(densità)(g/ml)
toluene 92.14 0.8669 0.0001
Acetato di etile 88.1 0.9003 0.0001
SOLUZIONE
A
AAA
PM
Vdn
=0.05109
2
2
2
2 )()()(
A
A
A
AAA
V
Vu
d
dunnu =0.000715
047043.0
B
BBB
PM
Vdn
2
2
2
2 )()()(
B
B
B
BBB
V
Vu
d
dunnu =0.00659
31
N.3
Ricavare il peso molecolare di un gas ideale utilizzando i seguenti dati:
P = 735 mmHg u(P)= 1mmHg
V= 210 ml u(V)=2 ml
m= 137 mg u(m) = 2 mg
T= 298K u(T) = 1 K
SOLUZIONE
Il PM di un gas ideale può essere ricavato mediante la legge dei gas ideali
TRPM
mTRnVP
PM=16.5 g/mole
22222)()()()()(
)(
V
Vu
P
Pu
T
Tu
R
Ru
m
muPMPMu
Trascurando l’errore su R, avremo che u(PM)=0.3 g/mole.
N. 4
Una miscela è costituita da 0.0103 moli di acetato di etile (sostanza A) e 0.0847 moli di toluene
(sostanza B). Le incertezze tipo di nA e di nB sono, rispettivamente,1 x 10-4
e 7 x 10-4
. Ricavare la
frazione molare dell’acetato di etile e la relativa incertezza tipo.
SOLUZIONE
BA
AL
Ann
nX
=0.108
22
)()()(
B
B
L
AA
A
L
AA nu
n
Xnu
n
XXu
2222
2)()(
)(
1)( BAAB
BA
A nunnunnn
Xu
= 7 x 10-3
32
N. 5
La grandezza w è legata alle grandezze misurabili x e y mediante la seguente relazione:
bx
axyw
Dove la costante a è uguale a 1.756 e la sua incertezza tipo è nulla, mentre la costante b è uguale a
0.05 con una incertezza tipo di 0.01. Calcolare il valore di w e la relativa incertezza tipo,
supponendo che le grandezze misurabili x e y abbiano i seguenti valori:
x = 0.55 u(x)=0.03
y=20 u(y)=1
SOLUZIONE
w=32.19
2222
)()()()()(
bu
b
wyu
y
wxu
x
wau
a
wwu
2
2
22
2
2
2
)()(
)()()(
)()(
bu
bx
axyyu
bx
axxu
bx
abyau
bx
xywu =1.7
33
N.6
La costante di velocità di una reazione dipende da T tramite l’equazione di Arrhenius:
RT
Ea
eAk
dove
A = 1.4 x 109 s
-1 u(A)= 0.1 x 10
9 s
-1
Ea=103 kJ/mole u(Ea)=1 KJ/mole
Ricavare il valore di k a 63°C e la relativa incertezza tipo, supponendo che l’incertezza tipo su T,
u(T), sia uguale a 0.5 °C e che l’incertezza tipo u(R) sia nulla.
SOLUZIONE
k = 1.4 x 10-7
s-1
222
)()()()(
Tu
T
kEu
E
kAu
A
kku a
a
2
2
22
)()()()(
TuRT
EkEu
RT
kAueku a
aRT
Ea
= 5 x 10-8
s
34
PROCEDIMENTO PER LA STIMA DELL’INCERTEZZA DI UNA MISURAZIONE
Ricapitolando, quando si eseguono delle esperienze, in cui si vuole determinare il valore di una
grandezza chimico-fisica, y, tramite la misura diretta di un certo numero di grandezze ,xi, legate a y
mediante una relazione matematica del tipo
),.....,,,( 321 nxxxxyy
allora la valutazione dell’incertezza associata a y viene fatta eseguendo i seguenti passi:
1) Specificazione del metodo utilizzato per determinare il misurando y e della relazione
che lega le grandezze misurabili xi a y
2) Identificazione di tutte le possibili fonti di incertezza rilevabili in tutto il procedimento
di misura
3) Quantificazione delle componenti dell’incertezza
4) Calcolo dell’incertezza composta
5) Espressione del risultato di y tramite il calcolo dell’incertezza estesa
Una volta ottenuta l’incertezza tipo composta, u(y), mediante una analisi della propagazione
degli errori, l’incertezza estesa ,U(y), necessaria per esprimere il valore finale di y con un
intervallo di fiducia associato a un certo livello di fiducia, verrà ricavata tramite la relazione
)()( yukyU
dove k viene , di solito posto uguale al valore del parametro di Student t
35
ESEMPI DI CALCOLO INCERTEZZA COMPOSTA DI UNA MISURAZIONE
1)
Si vuole preparare un litro di soluzione 1 M di Cd (PM=112.40) di elevata purezza, utilizzando uno
standard con purezza P= 0.9999 ±0.0001. Stimare l’incertezza associata alla concentrazione della
soluzione.
PROCEDIMENTO
Passo 1: Specificazione del metodo utilizzato per determinare la concentrazione c della
soluzione e della relazione che lega le grandezze misurabili xi a c
Il primo passo è quello di scrivere una chiara definizione di cosa debba essere misurato. Questa
definizione include una descrizione della preparazione della soluzione per taratura a titolo noto e
della relazione matematica tra il misurando e i parametri da cui esso dipende.
a) Procedimento
I dettagli per la preparazione di una soluzione a titolo noto sono di solito riportati
nella descrizione della parte sperimentale della relazione dell’esperienza. In maniera
schematica la preparazione consiste nelle operazioni elencate di seguito:
i. Pulizia della superficie del metallo
ii. Pesata del metallo
iii. Dissoluzione e diluizione
iv. Risultato
b) Relazione matematica
La relazione esistente tra la grandezza da determinare e quelle misurate in
laboratorio è di solito descritta nella parte introduttiva o teorica della relazione
dell’esperienza.
La concentrazione della soluzione dipende dalla pesata del metallo di elevata
purezza (Cd), dalla sua purezza e dal volume del liquido in cui è disciolto. La
concentrazione è data da
PMV
Pmc
dove c è la concentrazione molare della soluzione, m è la massa del metallo di
elevata purezza espressa in grammi, P è la purezza del campione, V è il volume
della soluzione da preparare espresso il litri ( 1 litro nel nostro caso) e PM è il peso
molecolare del Cd
36
Passo 2: Identificazione di tutte le possibili fonti di incertezza rilevabili in tutto il
procedimento di misura
Lo scopo di questo secondo passo è quello di elencare tutte le fonti d’incertezza per ciascuno dei
parametri che incidono sul valore del misurando.
Purezza (P) La purezza del metallo (Cd) è dichiarata nel certificato del produttore come 99.99 ± 0.01%.
P è quindi 0.9999 ± 0.0001.
Massa (m)
La quantità di sostanza da pesare viene calcolata tramite la relazione
gP
PMVcm 4112.112
La quantità effettivamente pesata con la bilancia è risultata essere 112.43 g.
Come abbiamo già detto precedentemente, le incertezze associate a una pesata sono date dallo
scarto aleatorio connesso con la pesata (indicata con incertezza di ripetibilità) e dalla taratura
della bilancia, che, a sua volta, ha due potenziali fonti d’incertezza, identificate come la sensibilità
della bilancia ( incertezza di lettura) e la sua linearità ( incertezza di linearità).
Volume (V)
Il volume della soluzione contenuta nel matraccio tarato risente di 3 principali fonti d’incertezza:
- l’incertezza del volume certificato del matraccio indicata col parametro tolleranza :
- la variazione nel riempire il matraccio a segno
- l’eventuale differenza tra le temperature del matraccio e della soluzione e la temperatura alla
quale il volume del matraccio è stato tarato.
Passo 3 : Quantificazione delle componenti dell’incertezza
La quantificazione delle varie componenti viene eseguita in maniera analoga a quanto già riportato
nelle pagine precedenti di questi appunti.
Purezza (P) : Si assume una distribuzione rettangolare per cui
9999.02
9998.00000.1_
x
5107735.53
9998.00000.1)(
Pu
37
Massa (m) :
La pesata viene effettuata tramite una bilancia Sartorius avente le seguenti incertezze
- incertezza di ripetibilità :0.001 g
- incertezza di lettura :0.001 g
- incertezza di linearità :± 0.0015 g
L’incertezza di ripetibilità appartiene alla CATEGORIA A ed è già espressa come incertezza tipo ,
per cui
uripetibilità= 0.001 g
mentre per gli altri 2 tipi di incertezza bisogna considerare che essi appartengono alla CATEGORIA
B ed è necessario considerare una distribuzione rettangolare per poter calcolare l’incertezza tipo
gulettura 000289.032
001.0
gulinearità 000866.032
0030.0
guuuu linearitàletturatàripetibilipesatatot 0014.0001354.0000866.0000289.0001.0 222222
.
Volume (V):
Il matraccio tarato da 1 litro utilizzato per preparare la soluzione, è di classe A e ha una tolleranza di
±0.4 ml. Dato che non viene specificato alcun intervallo di fiducia, in genere, per il calcolo
dell’incertezza tipo dovuto a tale errore, si considera una distribuzione triangolare, supponendo che
il valore nominale di un matraccio tarato di classe A è più probabile dei valori agli estremi, per cui
mlutaratura 163299.062
8.0
L’incertezza dovuta alle variazioni nel riempimento non viene riportata dal costruttore e di solito
viene stimata assieme alle altre incertezze di ripetibilità presenti in tutta la misurazione , ripetendo
tutto il processo di misura più volte. Nel nostro esperimento gli unici due contributi all’incertezza di
ripetibilità sono quelli dovuti alla pesata e nel portare a segno il matraccio tarato. Avremmo potuto
ripetere diverse volte tutto il processo di misurazione utilizzando sempre la stessa strumentazione
ed ottenere col calcolo la deviazione standard della media ovvero l’incertezza tipo totale di
ripetibilità del processo di misurazione. Dato che per la bilancia il costruttore riporta già il dato
relativo all’incertezza di ripetibilità, per ricavare quella relativa al matraccio tarato, abbiamo
ripetuto diverse volte la taratura del matraccio pesando il matraccio sia vuoto che riempiendolo con
38
una quantità di acqua. Si è trovato che, dopo aver eseguito 10 esperimenti, si è ottenuta una
deviazione standard della media di 0.02 ml. Pertanto il contributo a tale tipo di incertezza è di 0.02
ml.
L’incertezza dovuta alla temperatura può essere ricavata in modo analogo a quanto descritto
precedentemente.
Assumendo che il matraccio tarato subisca una variazione massima di ± 4 0C e tenendo presente che
il coefficiente di dilatazione in volume per l’acqua è 2.1 x 10-4
° C-1
, avremo una variazione di
volume pari a :
± (1000 x 4 x 2.1 x10-4
) = ±0.84 ml
L’incertezza di temperatura viene calcolata assumendo una distribuzione rettangolare per la
variazione imputabile alla temperatura, ossia
mlu atemperatur 484974.032
68.1
I 3 contributi appena ricavati vengono combinati per ottenere l’incertezza tipo utot.,volume ottenendo
mluuuu atemperaturtàripetibilitaraturavolumetot 5.051.0484974.002.0163299.0 222222
.
Passo 4 : calcolo dell’incertezza tipo composta
Come abbiamo detto precedentemente, la concentrazione della soluzione è data da
litromoliPMV
Pmc /0001669.1
40.1121
9999.043.112
Per ricavare l’incertezza tipo composta , supponiamo che tutti gli errori presenti nel processo di
misurazione siano fra loro indipendenti, per cui , facendo un’analisi della propagazione degli errori
relativa a equazioni contenenti solo prodotti e quozienti, avremo
222)()()(
)(
V
Vu
m
mu
P
Puccu CdCdc
litromolicu Cdc /00005.01000
51.0
43.112
0014.0
9999.0
107735.50001669.1)(
2225
39
Passo 5 : Espressione del risultato finale
Quando l’incertezza tipo composta è stata ricavata combinando tra di loro incertezze tipo
appartenenti sia alla categoria A che a quella B, di solito k , ovvero t, viene influenzato
principalmente dalle incertezze di categoria B, per le quali il valore di t viene posto uguale a 2 ,
corrispondente a un livello di fiducia del 95% e a un numero di gradi di libertà =∞.
L’incertezza estesa U sarà pertanto data da
litromolicukU Cdc /0001.000005.02)(
Pertanto il risultato finale può essere espresso mediante
CCd=1.0000±0.0001 moli/litro con un livello di fiducia del 95 %
OSSERVAZIONE.
Alcune volte, nelle esperienze di laboratorio, il risultato finale di una grandezza chimico-fisica
viene ottenuto eseguendo una regressione sui dati. In questi casi , nel calcolare k ovvero t, il n. di
gradi di libertà viene posto uguale a n-2, dove n è il n. totale di dati.
40
VALUTAZIONE DELL’INCERTEZZA NELLE ESPERIENZE DI LABORATORIO
La stima dell’incertezza nelle esperienze di laboratorio permette di quantificare i risultati fornendo
un’indicazione sulla qualità del risultato.
Un risultato non accompagnato dalla sua incertezza non può essere confrontato con quelli ottenuti
da altri ricercatori relativamente alla stessa esperienza, né con valori di riferimento reperibili in
letteratura.
Pertanto, nella stesura della relazione relativa ai risultati di un’esperienza chimico fisica, è di
fondamentale importanza identificare le possibili fonti di incertezza rilevabili in tutto il
procedimento di misura, quantificando le singole componenti dell’incertezza ed esprimendo il
risultato finale tramite il calcolo dell’incertezza estesa.
ESEMPIO N. 1
Determinazione del potenziale standard dell’elettrodo Zn2+
/Zn.
VALUTAZIONE DELL’INCERTEZZA
Passo 1: Specificazione del metodo utilizzato per determinare la f.e.m. standard dell’elettrodo
e della relazione che lega le grandezze misurabili xi (ovvero la concentrazione di Zn2+
e la
f.e.m. della pila) con la E°Zn2+/Zn.
OSSERVAZIONE
Nelle relazioni questa parte viene già riportata nelle sezioni INTRODUZIONE e PARTE
SPERIMENTALE. Qui viene solo riportato un breve riassunto.
In questa esperienza si vuole determinare il potenziale standard dell’elettrodo Zn2+
/Zn a 25°C
tramite misure di f.e.m. di una pila costituita da un elettrodo di Zn, immerso in una soluzione di ioni
Zn2+
a concentrazione nota , e da un elettrodo di riferimento AgCl(s),KCl(3M)/Ag(s).
La relazione che permette di ricavare il potenziale standard dell’elettrodo di 1a specie è data dalla
seguente equazione di Nernst:
E = Ecatodo - E°Zn2+/Zn – 0.02958 log10 ± - 0.02958 log10 cZn2+
Supponendo valida la relazione di Debye-Huckel
IBIzzA 10log
si ricava
2222 1183.02410.0log02958.0 10
0
/ ZnZnZnZnZncatodo cBccEEE
Ponendo 22 2410.0log02958.0 10 ZnZncatodo ccEEy
a= - E°Zn2+/Zn
b= -0.1183 B
41
x = cZn2+
è possibile ricavare la E°Zn2+/Zn facendo la misura della f.e.m. della pila a diverse concentrazioni di
Zn2+
ed applicando la regressione lineare all’equazione y=a + bx .
L’esperienza pertanto consiste nell’eseguire la seguente procedura sperimentale:
1) Preparazione della soluzione madre 0.1 M di ZnSO4 in un matraccio tarato da 1 litro di
classe A.
2) Preparazione di campioni di soluzioni diluite di Zn2+
in matracci tarati da 100 ml (di classe
A) facendo sgocciolare in ciascuno di essi il seguente volume di soluzione madre
n. campione Vsgocciolato (ml) di soluzione ZnSO4 0.1 M
1 100
2 75
3 50
4 25
5 10
3) Preparazione della cella
Si prepara l’elettrodo metallico (metallo puro in bacchetta), pulendolo accuratamente con
carta vetrata fine (per eliminare eventuali impurezze di ZnO che alterano la misura di fem a
causa della passivazione dello zinco) ed immergendolo per 30-40 secondi in una soluzione
di HCl. Successivamente si pulisce l’elettrodo con acqua distillata e lo si asciuga
accuratamente. Poi viene montata la cella utilizzando il primo campione, facendo passare
nella soluzione un flusso di N2, in modo da eliminare accuratamente eventuali impurezze di
O2 disciolte in soluzione. Infine viene immerso l’elettrodo di Zn nella soluzione e la cella
viene termostatata alla temperatura di 25°C.
4) Misure di f.e.m
Si misura la f.em. con un multimetro a elevatissima impedenza di ingresso (> 10Gohm)
effettuando una lettura ogni 2 minuti nell’arco di 10 minuti, finchè la variazione letta sul
display del multimetro non è superiore a 2 mV min-1
. La misura della f.e.m. va ripetuta per
tutti i suddetti campioni.
Passo 2 e 3: Identificazione di tutte le possibili fonti di incertezza rilevabili in tutto il
procedimento di misura e quantificazione delle componenti dell’incertezza
OSSERVAZIONE
Nelle relazioni questa parte viene riportata nella sezione PARTE SPERIMENTALE
Prima parte : preparazione della soluzione madre 0.1 M di ZnSO4
La quantità di sostanza m in grammi di ZnSO4 x 7H2O (PM=287.54, Purezza P%=99%±1) da
pesare è stata determinata mediante la relazione
gP
VPMcm 0444.29
99.0
154.2871.0
42
I grammi pesati effettivamente con la bilancia sono stati 29.0431 g. La concentrazione della
soluzione risulta essere pertanto
MVPM
Pmc 09999537.0
154.287
99.00431.29
Le fonti di incertezza associate alla determinazione della concentrazione c, possono essere ricavate
stimando tutte le possibili fonti di incertezza per ciascuno dei parametri che determinano il valore di
c.
a) Massa (m) Le incertezze associate a una pesata sono : incertezza di ripetibilità, incertezza di lettura,
incertezza di linearità. Utilizzando i dati riportati nelle caratteristiche tecniche della bilancia
Sartorius utilizzata in laboratorio, sono stati ottenuti i seguenti valori delle incertezze tipo,
tenendo presente che, per quanto riguarda la prima fonte, il valore è già espresso come
deviazione standard della media o incertezza tipo, mentre per le altre 2 si assume una
distribuzione rettangolare
uripetibilità=0.001g
gulettura 000289.032
001.0
gulinearità 000866.032
0030.0
guuuu linearitàletturatàripetibilipesatatot 0014.0001354.0000866.0000289.0001.0 222222
.
b) Purezza (P) Assumendo una distribuzione rettangolare si ottiene
0057735.032
02.0)( Pu
c) Volume (V) Il volume della soluzione contenuta nel matraccio tarato risente di 3 principali fonti
d’incertezza:
- l’incertezza di taratura :
- l’incertezza di ripetibilità
- l’incertezza di temperatura.
Il matraccio tarato utilizzato è di classe A e ha una tolleranza di ±0.4 ml. Pertanto
l’incertezza tipo di taratura è data da
mlutaratura 163299.062
8.0
Dato che non si è avuto il tempo di stimare l’incertezza di ripetibilità replicando la misura
più volte e calcolando la relativa deviazione standard della media, il valore di tale incertezza
tipo è stato desunto da prove eseguite sulla stessa strumentazione da altri studenti, ottenendo
43
uripetibilità= 0.02ml
Infine, per quanto riguarda l’incertezza di temperatura, si è stimata una variazione di
temperatura possibile in laboratorio di 3 0 C, per cui la variazione di volume corrispondente
è
± (1000 x 3 x 2.1 x10-4
) = ±0.63 ml
Assumendo una distribuzione rettangolare per la variazione imputabile alla temperatura,
avremo che l’incertezza tipo di temperatura è data da
mlu atemperatur 36373.032
26.1
L’incertezza tipo totale sul volume è data da
mluuuu atemperaturtàripetibilitaraturavolumetot 399.036373.002.0163299.0 222222
.
Per ricavare l’incertezza tipo composta relativa alla concentrazione c , supponiamo che tutti gli
errori presenti nel processo di misurazione siano fra loro indipendenti; facendo un’analisi della
propagazione degli errori ovvero applicando la relazione che ci permette di ricavare l’incertezza nel
caso di equazioni contenenti solo prodotti e quozienti, otteniamo
222)()()(
)(44
V
Vu
m
mu
P
Puccu ZnSOZnSOc
litromolicu ZnSOc /1091000
399.0
0444.29
0014.0
99.0
0057735.009999537.0)( 4
222
4
Seconda parte: preparazione delle soluzioni di ZnSO4
La concentrazione molare csol di ciascuna soluzione è stata ricavata mediante l’espressione
2
1
V
Vcc madre
sol
dove cmadre è la concentrazione molare della soluzione di partenza , il cui valore appena ricavato è
0.09999537 M, V1 è il volume prelevato con una buretta da 50 ml e V2 è il volume del matraccio,
100 ml (con cui abbiamo portato a volume).
L’incertezza tipo risultante è stata calcolata considerando tutte le possibili incertezze relative alle
grandezze presenti nell’equazione appena scritta.
Per quanto riguarda u(cmadre), il suo valore è stato ricavato sopra ed è uguale a 9 x 10-4
moli/litro.
Per quanto riguarda invece V1 e V2, abbiamo utilizzato una procedura analoga a quanto fatto nella
prima parte, utilizzando le seguenti informazioni:
Incertezza tipo u(V1) :
tolleranza buretta da 50 ml di classe A = ± 0.05 ml
mlu burettataratura 0204.062
1.0,
44
uripetibilità,buretta= 0.001 ml (da prove ripetute)
mlu burettaatemperatur 0182.032
063.0,
L’incertezza tipo totale sul volume V1 è data da
mluuuu burettaatemperaturburettatàripetibiliburettataraturaVtot 0274.00182.0001.00204.0 2222
,
2
,
2
,1.
Incertezza tipo u(V2) :
tolleranza matraccio da 100 ml di classe A = ± 0.08 ml
mlu matracciotaratura 3266.062
6.1,
uripetibilità,matraccio= 0.03 ml (da prove ripetute)
mlu matraccioatemperatur 03637.032
126.0,
L’incertezza tipo totale sul volume V2 è data da
mluuuu matraccioatemperaturmatracciotàripetibilimatracciotaraturaVtot 32999.003637.003.03266.0 2222
,
2
,
2
,2.
Per ricavare l’incertezza tipo composta su csol , abbiamo utilizzato la seguente relazione
2
2
2
2
1
1
2
)()()()(
V
Vu
V
Vu
c
cuccu
madre
madresolsolc
La seguente tabella riporta le concentrazioni delle soluzioni ottenuti con le relative incertezze tipo
n. campione C (moli/litro)
u(c)
1 0.07499 9.57 x 10-4
2 0.04999 9.60 x 10-4
3 0.02499 9.648 x 10-4
4 0.00999 9.970 x 10-4
45
Terza parte: misura della f.e.m della pila per le varie concentrazioni
Per ogni concentrazione è stata eseguita la misura di f.e.m. utilizzando un multimetro HP 34401 con
un impedenza di ingresso maggiore di 10 Gohm, ottenendo i seguenti valori , letti dopo che la
variazione di E era inferiore a 2mV/min :
n. campione f.e.m. (volt) u(fem)(volt)*
1 1.0145 3.2 x 10-4
2 1.0166 3.2 x 10-4
3 1.0195 3.2 x 10-4
4 1.0260 3.2 x 10-4
5 1.0321 3.2 x 10-4
*
L’incertezza strumentale associata a ciascuna misura , ustrum(fem), è stata ricavata consultando i dati
riportati dal costruttore . Con un fondo scala di 10 V, l’accuratezza viene riportata calcolata nel
seguente modo:
Vlettovaloreaaccuratezz
10
100
004.0_
100
0015.0
Tenendo presente che tale tipo di incertezza appartiene alla categoria B e supponendo quindi che
tutti i valori compresi nel suddetto intervallo siano ugualmente probabili, avremo che l’incertezza
tipo, associata a ciascun valore, viene ricavata utilizzando una distribuzione rettangolare, per cui
32)( minmax
ii
strum
VVfemu
Dato che ci vuole molto tempo affinché la f.e.m. della pila raggiunga il valore finale di equilibrio, è
stato impossibile effettuare delle misure ripetute di f.e.m. di equilibrio, per cui si è trascurato il
contributo all’incertezza dovuto alle fluttuazioni casuali dell’elettronica.
Passo 4: calcolo dell’incertezza composta La seguente tabella riporta i valori di y in funzione di x ,ovvero della concentrazione degli ioni Zn
2+,
facendo le trasformazioni descritte nel passo 1 e considerando validi i seguenti dati:
Ecatodo=0.207 V Tesp=25°C A = 0.5092
x u(x) Y u(y)*
0.09999 9 x 10-4
0.739818 9.8 x 10-4
0.07499 9.57 x 10-4
0.743327 9.5 x 10-4
0.04999 9.60 x 10-4
0.747073 8.9 x 10-4
0.02499 9.648 x 10-4
0.752559 8.3 x 10-4
0.00999 9.970 x 10-4
0.753885 8.01 x 10-4
46
* L’incertezza tipo , u(y), è stata ricavata applicando la teoria della propagazione degli errori
all’equazione 22 2410.0log02958.0 10 ZnZncatodo ccEEy
22
)
2
)(()()( 2
2
Zn
Zn
catodo
catodo
cuc
yEu
E
yEu
E
yyu
e trascurando l’errore su Ecatodo.
Riportando i dati in un grafico si vede che hanno un andamento lineare.
Misure di fem
0.738
0.74
0.742
0.744
0.746
0.748
0.75
0.752
0.754
0.756
0 0.02 0.04 0.06 0.08 0.1 0.12
CZn2+
Y sper
Inoltre dalla tabella risulta chiaro che l’errore su y è preponderante rispetto a quello su x, per cui è
possibile applicare il metodo dei minimi quadrati tramite lo strumento REGRESSIONE di EXCEL.
Le seguenti figure mostra i risultati ottenuti. Come confermato dall’errore standard (=0.0006598 V),
la retta riproduce piuttosto bene i dati sperimentali.
47
Variabile X 1 Tracciato delle
approssimazioni
0.738
0.74
0.742
0.744
0.746
0.748
0.75
0.752
0.754
0.756
0 0.02 0.04 0.06 0.08 0.1
Variabile X 1
Y Y
Y prevista
Variabile X 1 Tracciato dei residui
-0.001
-0.0005
0
0.0005
0.001
0 0.05 0.1 0.15
Variabile X 1
Resid
ui
48
Il valore di E°Zn2+/Zn è pertanto -0.7558 V e la sua incertezza è pari a 5.54 x 10-4
V .
Passo 5: Espressione del risultato finale tramite il calcolo dell’incertezza estesa
Assumendo un livello di fiducia X% pari a 95% e tenendo presente che il n. di gradi di libertà, , è
uguale a 3 (ovvero n-2), avremo che il valore del parametro di Student t95%,3 è pari a 3.182, per cui
l’incertezza estesa, U(E°)=3.182 * 5.54 x 10 -4
= 2 x 10-3
V e il risultato finale è
E°Zn2+/Zn = -0.756±0.02 V
49
ESEMPIO N.2
DETERMINAZIONE SPERIMENTALE DELLE CURVE DI EQUILIBRIO LIQUIDO
VAPORE PER LA MISCELA BINARIA ACETATO DI ETILE – TOLUENE A P=760
mmHg
L’obiettivo dell’esperienza consiste nel rappresentare graficamente in una diagramma temperatura-
composizione (T/X) i dati sperimentali relativi alla temperatura di ebollizione di miscele aventi
composizione diversa ed operando a P costante.
La composizione all’equilibrio verrà ricavata mediante misure rifrattometriche, dopo aver
determinato una curva di taratura indice di rifrazione-composizione, utilizzando delle miscele
liquide, a composizione nota, di acetato di etile (componente A) e toluene (componente B).
PRIMA PARTE ESPERIENZA: DETERMINAZIONE DELLA CURVA DI TARATURA
MEDIANTE MISURA DELL’INDICE DI RIFRAZIONE DI SOLUZIONI A COMPOSIZIONE
NOTA.
VALUTAZIONE DELL’INCERTEZZA
Passo 1: Specificazione del metodo utilizzato per determinare la curva di taratura indice di
rifrazione-composizione
La preparazione degli standard si effettua sgocciolando con burette da 10 ml (di classe B) volumi
misurati di A e B in palloncini da 10 ml. I volumi utilizzati sono calcolati in modo da coprire , nel
modo più uniforme possibile, l’intervallo di frazione molare compreso tra 0 e 1. Si possono, ad
esempio, utilizzare i valori riportati nella seguente tabella (TABELLA A):
CAMPIONE Vol. A (ml) Vol. B (ml)
A 1 9
B 3 7
C 5 5
D 6 4
E 7 3
F 9 1
G 10 0
H 0 10
Una volta preparate le soluzioni, si misura l’indice di rifrazione con il rifrattometro di Abbe.
Successivamente si riporta in un grafico l’indice di rifrazione in funzione della frazione molare del
componente A (es. acetato di etile).
Conoscendo la densità e il peso molecolare dei due componenti puri, la frazione molare può essere
ricavata mediante i seguenti passaggi:
A
AAA
PM
Vdn
B
BBB
PM
Vdn
50
BA
AL
Ann
nX
Passo 2 e 3: Identificazione di tutte le possibili fonti di incertezza rilevabili in tutto il
procedimento di misura e quantificazione delle componenti dell’incertezza
Prima parte: preparazione delle soluzioni standard
Volume
La preparazione degli standard consiste nell’erogare dei volumi ben definiti delle sostanze A e B,
utilizzando delle burette da 10 ml. Il volume erogato da una buretta risente delle seguenti fonti di
incertezza:
- l’incertezza di taratura
- l’incertezza nel riempire la buretta al segno (o incertezza di ripetibilità)
- l’incertezza di temperatura
- l’incertezza nell’individuazione del punto finale
-
Una buretta da 10 ml ,di classe B, ha una tolleranza di ± 0.1 ml. Pertanto l’incertezza tipo di taratura
è data da
mlutaratura 0577.032
2.0
Dato che non si è avuto il tempo di stimare l’incertezza di ripetibilità replicando la misura più volte
e calcolando la relativa deviazione standard, il valore di tale incertezza tipo è stato desunto da prove
eseguite sulla stessa strumentazione da altri studenti, ottenendo un valore pari a 0.04 ml. Tale valore
contiene anche l’incertezza di ripetibilità relativa all’individuazione del punto finale.
Per quanto riguarda l’incertezza di temperatura, si è stimata una variazione di temperatura possibile
in laboratorio di 2 0 C, per cui la variazione di volume corrispondente è
± (10 x 2 x 2.1 x10-4
) = ±0.004 ml
Assumendo una distribuzione rettangolare per la variazione imputabile alla temperatura, avremo
che l’incertezza tipo di temperatura è data da
mlu atemperatur 0023.032
008.0
51
L’incertezza tipo totale sul volume è data da
mluuuu atemperaturtàripetibilitaraturavolumetot 07.00023.004.00577.0 222222
.
OSSERVAZIONE
Il contributo all’incertezza dovuto alla variazione di temperatura è, solitamente, di un ordine di
grandezza inferiore alle incertezze dovute agli altri contributi, per cui, il risultato finale
sull’incertezza non cambia se esso viene trascurato.
Densità I valori della densità dei 2 liquidi organici è stata presa dalle tabelle CRC (Handbook of Chemistry
and Physics). Essi sono riferiti a una temperatura di 20°C.
Acetato etile (C4H8O2) d20° =0.9003 g/ml incertezza = ± 0.0001 g/ml
Toluene (C7H8) d20° =0.8669 g/ml incertezza = ± 0.0001 g/ml
Dato che le misure al rifrattometro vengono eseguite a 20°C, i dati vengono presi così
come sono.
Per il calcolo dell’incertezza tipo si suppone che tutti i valori all’interno del suddetto intervallo
siano ugualmente probabili, per cui , nel calcolo, si assume una distribuzione rettangolare,
ottenendo
mlgudensità /1077.532
0002.0 5
PESO MOLECOLARE I valori dei PM sono stati presi dalle tabelle CRC . Inoltre, ai fini di questa esperienza, si suppone
trascurabile la relativa incertezza.
PMacetato etile = 88.11 g/mole
PMtoluene = 92.14 g/mole
Per ricavare l’incertezza tipo composta relativa alla composizione di ciascuna soluzione standard,
espressa mediante la frazione molare del componente A liquido, è stata prima applicata la teoria
della propagazione degli errori per il calcolo delle incertezze su nA e nB, utilizzando le seguenti
equazioni:
A
AAA
PM
Vdn
2
2
2
2 )()()(
A
A
A
AAA
V
Vu
d
dunnu
52
2
2
2
2 )()()(
B
B
B
BBB
V
Vu
d
dunnu
Successivamente è stata ricavata l’incertezza sulla frazione molare, XAL, mediante le seguenti
equazioni:
BA
AL
Ann
nX
2
22 )()()(
B
B
L
AA
A
L
AA nu
n
Xnu
n
XXu
2222
2)()(
)(
1)( BAAB
BA
A nunnunnn
Xu
La seguente tabella riporta i dati ottenuti
sistema acetato etile (A) - toluene (B)
A B
densità 0.9003 0.8669
PM 88.11 92.14
VA u(VA) VB u(VB) nA u(nA) nB u(nB) xA u(xA)
0 0.07 10 0.07 0 0 1 0 0 0
1 0.07 9 0.07 0.010218 0.000715 0.084677 0.000659 0.107677 0.006767
2 0.07 8 0.07 0.020436 0.000715 0.075268 0.000659 0.213532 0.006059
3 0.07 7 0.07 0.030654 0.000715 0.06586 0.000659 0.317611 0.005502
4 0.07 6 0.07 0.040872 0.000715 0.056451 0.000659 0.41996 0.005123
5 0.07 5 0.07 0.05109 0.000715 0.047043 0.000659 0.52062 0.004941
6 0.07 4 0.07 0.061307 0.000715 0.037634 0.000659 0.619633 0.004957
7 0.07 3 0.07 0.071525 0.000715 0.028226 0.000659 0.71704 0.005151
8 0.07 2 0.07 0.081743 0.000715 0.018817 0.000659 0.812878 0.005488
9 0.07 1 0.07 0.091961 0.000715 0.009409 0.000659 0.907186 0.00593
10 0.07 0 0.07 0.102179 0 0 0 1 0
53
Seconda parte : misura dell’indice di rifrazione
La seguente tabella riporta i dati relativi all’indice di rifrazione delle 10 soluzioni, ottenute
operando a 20°C ed eseguendo, per ogni soluzione, 5 misure ripetute.
VA VB I
1.489
1.493
0 10 1.493
1.488
1.49
1.475
1.478
1 9 1.479
1.482
1.479
1.467
1.468
2 8 1.468
1.465
1.463
1.448
1.451
3 7 1.455
1.448
1.449
1.437
1.438
4 6 1.438
1.44
1.435
1.425
1.428
5 5 1.425
1.431
1.428
1.414
1.411
6 4 1.416
1.415
1.415
1.405
1.406
7 3 1.402
1.405
1.401
54
1.39
1.388
8 2 1.389
1.392
1.388
1.384
1.382
9 1 1.385
1.378
1.383
1.365
1.369
10 0 1.368
1.369
1.368
La seguente tabella riporta la miglior stima di XAL ottenuta facendo la media dei valori e la relativa
deviazione standard della media (o incertezza tipo), u(I).
xA Imedio u(I)
0 1.4906 0.001
0.107677 1.4786 0.001
0.213532 1.4662 0.001
0.317611 1.4502 0.001
0.41996 1.4376 0.001
0.52062 1.4274 0.001
0.619633 1.4142 0.001
0.71704 1.4038 0.001
0.812878 1.3894 0.001
0.907186 1.3824 0.001
1 1.3678 0.001
55
Passo 4 e 5: elaborazione dei dati ed espressione del risultato finale tramite l’incertezza estesa
La seguente figura mostra il grafico di Imedio in funzione di XAL.
Imedio
1.36
1.38
1.4
1.42
1.44
1.46
1.48
1.5
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
XA
I(m
ed
io)
Imedio
I dati seguono un andamento lineare, per cui è possibile applicare la REGRESSIONE LINEARE,
ottenendo i seguenti risultati:
56
OUTPUT RIEPILOGO
Statistica della regressione
R multiplo 0.9993411
R al quadrato 0.9986826
R al quadrato corretto
0.9985362
Errore standard 0.0015538
Osservazioni 11
ANALISI VARIANZA
gdl SQ MQ F Significatività F
Regressione 1 0.016471428 0.0165 6822.597903 2.82979E-14
Residuo 9 2.17282E-05 2E-06
Totale 10 0.016493156
Coefficienti Errore standard
Stat t Valore di significatività
Inferiore 95% Superiore 95%
Intercetta 1.4907309 0.000892147 1670.9 5.0142E-26 1.488712741 1.492749096
Variabile X 1 -0.1223959 0.001481808 -82.599 2.82979E-14 -0.12574798 -0.11904381
I=f(XA)
1.36
1.38
1.4
1.42
1.44
1.46
1.48
1.5
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
XA
I Y
Y prevista
I risultati sono piuttosto buoni. La miglior stima dei coefficienti a e b , assumendo un livello di
fiducia del 95%, è il seguente:
a = 1.491 ± 0.002 b = -0.122 ± 0.003
57
Tracciato dei residui
-0.003
-0.002
-0.001
0
0.001
0.002
0.003
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
XA
Re
sid
ui
OSSERVAZIONE
Se si confrontano le incertezze associate con la variabile indipendente X (ovvero XAL) con quelle di
y (ovvero Imedio), si vede che sono dello stesso ordine di grandezza e che u(XAL) è leggermente più
grande di u(Imedio), per cui non sarebbe possibile utilizzare lo strumento REGRESSIONE di
EXCEL, che prevede che le incertezze su y siano preponderanti rispetto a quelle su x.
58
II PARTE ESPERIENZA: Determinazione della composizione fase liquida – fase vapore
all’equilibrio a varie temperature e a pressione costante.
In questa seconda parte dell’esperienza bisogna portare all’ebollizione, una alla volta, delle
miscele di A e di B, la cui composizione può essere scelta in modo da coprire nel modo più
uniforme possibile l’intervallo di frazione molare compreso tra 0 e 1. Si possono, ad esempio,
utilizzare i valori riportati nella seguente tabella (TABELLA B), in cui abbiamo supposto che il
volume totale della soluzione sia 100 ml.
campione Vol. A (ml) Vol. B (ml)
A 10 90
B 15 85
C 20 80
D 30 70
E 40 60
F 50 50
G 55 45
H 60 40
I 70 30
J 80 20
K 90 10
L 95 5
VALUTAZIONE DELL’INCERTEZZA
La determinazione della composizione delle fasi liquida e vapore viene fatta dapprima misurando
l’indice di rifrazione e la temperatura di ebollizione delle varie miscele e successivamente
applicando i dati di calibrazione ottenuti con la prima parte dell’esperienza.
La seguente tabella riporta i dati ottenuti, eseguendo, per ogni miscela, 5 misure ripetute.
VA VB T(°C) Iliq Ivap
1.48 1.455
1.475 1.456
10 10 103.47 1.476 1.461
1.479 1.457
1.481 1.459
1.469 1.451
1.472 1.448
15 85 100.85 1.47 1.447
1.473 1.45
1.474 1.447
1.465 1.439
1.466 1.435
20 80 97.7 1.462 1.438
1.464 1.431
59
1.463 1.438
1.452 1.421
1.453 1.42
30 70 94.31 1.455 1.424
1.451 1.421
1.455 1.42
1.439 1.409
1.438 1.409
40 60 90.04 1.437 1.407
1.435 1.41
1.442 1.408
1.431 1.398
1.429 1.396
50 50 87.45 1.429 1.402
1.425 1.4
1.429 1.404
1.422 1.393
1.422 1.395
55 45 86.33 1.421 1.396
1.422 1.393
1.424 1.392
1.411 1.393
1.411 1.388
60 40 84.43 1.413 1.39
1.41 1.39
1.414 1.392
1.4 1.388
1.405 1.384
70 30 82.25 1.399 1.383
1.4 1.384
1.4 1.386
1.392 1.379
1.389 1.376
80 20 80.08 1.389 1.378
1.392 1.375
1.388 1.379
1.378 1.373
1.379 1.372
90 10 78.88 1.377 1.374
1.377 1.372
1.378 1.374
1.375 1.367
1.374 1.371
95 5 77.87 1.375 1.372
1.371 1.37
1.374 1.373
60
La seguente tabella riporta i dati sperimentali di Iliq e Ivap ottenuti facendo la media dei valori
riportati sopra e la relativa deviazione standard della media.
Iliq(medio) u(Iliq) Ivap(medio) u(Ivap)
1.4782 0.002588 1.4576 0.0011
1.4716 0.002074 1.4486 0.00081
1.464 0.001581 1.4362 0.0015
1.4532 0.001789 1.4212 0.00073
1.4382 0.002588 1.4086 0.00051
1.4286 0.002191 1.4 0.0014
1.4222 0.001095 1.3938 0.00065
1.4118 0.001643 1.3906 0.00087
1.4008 0.002387 1.385 0.0021
1.3905 0.001871 1.3774 0.00089
1.3778 0.000837 1.373 0.00044
1.3738 0.002302 1.3706 0.0010
La seguente tabella riporta invece i risultati relativi alla composizione della miscela sia in fase
liquida che in fase vapore, calcolati utilizzando i parametri ottenuti con la retta di taratura.
OSSERVAZIONI
1) Le temperature dei due componenti puri sono state ricavate mediante le seguenti equazioni:
)911.217(
239.124510232.7)(log10
tmmHgP leacetatoeti
)377.219(
945.134395334.6)(log10
tmmHgPtoluene
dove t è la temperatura espressa in °C.
2)Le frazioni molari XAL e XA
V sono state ricavate mediante la curva di taratura ovvero mediante la
relazione
b
IaX
2)Le incertezze tipo, u(XAL) e u(XA
V), sui valori calcolati di XA
L e XA
V ,sono state ricavate
applicando la seguente espressione (vedi appunti EXCEL)
i
i
x
xxb
yy
nmb2
_2
2_
0110
61
dove:
= 0.001554 è l’errore standard ottenuto applicando i minimi quadrati alla retta di taratura
b = coefficiente angolare retta ottenuto applicando i minimi quadrati alla retta di taratura
m è il n. di valori misurati di y (ovvero dell’indice di rifrazione)
n è il n. totale di dati relativi alla retta di taratura
y0 è il valore dell’indice di rifrazione medio da cui si è calcolata la composizione x0 _
y e _
x sono i valore medi dell’indice di rifrazione e della composizione relativamente alla retta di
taratura
xi è il valore esimo della composizione relativamente ai dati della retta di calibrazione.
Le incertezze estese, U(XAL) e U(XA
V) sono state ricavate, assumendo come livello di fiducia, il
valore di 95% e adottando per il fattore di copertura k il valore di Student t95%,9= 2.26
T(°) XA
L u(XA
L) U(XA
L) XA
V u(XA
V) U(XA
V)
110.6258 0 0
103.47 0.104918 0.006842 0.015477 0.27377 0.00686 0.015518
100.85 0.1590164
0.006849 0.015493 0.347541 0.006865 0.015529
97.7 0.2213115
0.006855 0.015508 0.44918 0.006869 0.015538
94.31 0.3098361
0.006862 0.015524 0.572131 0.006869 0.015538
90.04 0.4327869
0.006868 0.015537 0.67541 0.006865 0.01553
87.45 0.5114754
0.006869 0.015539 0.745902 0.006861 0.01552
86.33 0.5639344
0.006869 0.015539 0.796721 0.006857 0.015511
84.43 0.6491803
0.006866 0.015533 0.822951 0.006854 0.015505
82.25 0.7393443
0.006861 0.015521 0.868852 0.006849 0.015494
80.08 0.8237705
0.006854 0.015505 0.931148 0.006841 0.015476
78.88 0.9278689
0.006842 0.015477 0.967213 0.006836 0.015465
77.87 0.9606557
0.006837 0.015467 0.986885 0.006833 0.015458
77.06403 1 1
62
Infine la seguente figura riporta la curva di equilibrio liquido-vapore relativa al sistema acetato di
etile toluene.
sistema acetato etile- toluene a P=760 mmHg
75
80
85
90
95
100
105
110
115
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
XAL
T(°
C)
xal
xav
63
BIBLIOGRAFIA
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analitiche – http://www.imgc.to.cnr.it/Mchimica/Eurachem/QUAM_italiano.pdf
2) Documentazione SINAL – http://www.sinal.it/ita/DocumentiSinal.htm
3) Guidelines for evaluating and expressing uncertainty of NIST measurement results -
http://physics.nist.gov/cuu/index.html
4) Dr.G. Visco : Cenni alla statistica delle Misure e campionamento -
http://w3.uniroma1.it/chemo/chemometrics/chem-main.html
5) Raffaela Biesuz : Corso di laboratorio di Chimica Analitica I –
http://siba.unipv.it/chimica/DIDATTICA/Biesuz/Bie1.pdf
6) Stefano Pisa: Misura e incertezza di misura
http://www.die.uniroma1.it/personale/pisa/MISURE_ELETTRICHE/LEZIONE_2_3_INCE
RTEZZA.pdf
7) Skoog …… Fondamenti di Chimica Analitica
8) Taylor – Introduzione all’analisi degli errori – Zanichelli