Post on 20-Mar-2019
Definizione
• Sensazione generica di fastidio cronico o ricorrente localizzata ai quadranti addominali superiore e che insorge in assenza di patologie organiche
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Sintomi:
• Senso di gonfiore
• Borborigmi
• Senso di pienezza
• Rigurgito
• Nausea
• Pirosi
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Cause:
• elevata secrezione gastrica
• rallentato svuotamento gastrico
• anomalie della sfera emozionale
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Trattamento dietoterapico:
• Frazionamento dei pasti (3 principali e 2 spuntini)
• Evitare ingestione di volumi eccessivi di cibi o bevande
• Masticare a lungo prima di deglutire
• Bere preferibilmente lontano dai pasti
• Evitare alimenti che possono aggravare la sintomatologia per cui attenzione alla tolleranza individuale
• Cotture degli alimenti semplici.
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Definizione
• Risalita e conseguente eccessiva sosta nell’esofago del reflusso gastrico.
• in soggetti normali si può verificare dopo i pasti e in posizione eretta, con episodi rari e di breve durata.
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Cause:
Presenza di uno sfintere esofageo inferiore ipotonico
Presenza di rilasciamenti transitori inappropriati del SEI
Ridotta motilità esofagea
Ernia jatale
Abuso di FANS
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Complicanze:
Esofagite
Esofago di Barret (metaplasie intestinali)
Stenosi
Ulcerazioni
Emorragie (soprattutto in presenza di varici esofagee)
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Obiettivi della terapia dietetica:
• Aumentare la pressione esercitate dal SEI
• Ridurre la secrezione acida dello stomaco
• Prevenire un eventuale stato di malnutrizione
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Trattamento dietetico:
• Dieta frazionata con pasti piccoli ma frequenti
• Ridurre la quota lipidica (diminuiscono il tono del SEI o rallentano lo svuotamento gastrico )
• Ridurre alimenti irritanti la mucosa esofagea come le sostanze nervine o cibi acidi o troppo freddi o troppo caldi
• Aumentare la quota di alimenti proteici perché rispetto ai precedenti non influenzano il tono del SEI
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Alimenti che riducono il tono del SEI:
• Grassi
• Bevande alcoliche
• Fritture
• Agrumi
• Cioccolato
• Cibi speziati (inducono sintomatologia dolorosa se associati ad alimenti grassi)
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Alimenti irritanti:
• Agrumi e succo di pomodoro
• Fritture (acroleina:azione irritante, vasoattiva e citolesiva)
• Caffè (stimola la secrezione gastrica)
• Bibite gassate
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Alcune norme comportamentali:
• Bere lontano dai pasti
• Evitare i distendersi immediatamente dopo il pasto
• Evitare indumenti stretti e raggiungere il proprio peso ideale cercando di mantenere l’alvo regolare attraverso una dieta ricca in fibre
• Evitare il fumo di sigaretta
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Introduzione
Infiammazione acuta o cronica della mucosa gastrica
Classificata a seconda della gravità in:
◦ EROSIVA da stress o abuso di FANS
◦ NON EROSIVA a causa dell’azione del microrganismo Hpylori
◦ ATROFICA
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Obiettivi della terapia dietetica
Evitare:
l’ipercinesia gastrica eliminando o riducendo gli alimenti che possono creare irritazione meccanica della mucosa
l’ipersecrezione gastrica eliminando o riducendo gli alimenti che stimolano acidità gastrica e irritano la mucosa.
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Nella forma acuta si prescrive una dieta liquida, si passa gradualmente ad una dieta
semisolida a basso residuo ed infine ad un’alimentazione normale eliminando
alimenti irritanti e poco tollerati.
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Trattamento dietetico
Eliminare almeno temporaneamente:
caffè anche decaffeinato (per l’alto numero di acidi in esso contenuto) bevande contenenti derivati metilxantinici latte ( per il suo effetto tampone a breve
termine) brodi ristretti, dadi ed estratti di carne, frutta
secca ( alimenti ad alta osmolarità e ricchi di peptidi)
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• spezie ed alcool ( in grado di causare vasodilatazione)
• fritture ( alto contenuto di acroleina)
• prodotti in scatola, sott’aceto, in salamoia
• succhi di frutta, bibite acidule o gassate
• alimenti piccanti o molto zuccherini
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Cenni sulla patologia
• Erosione della mucosa gastrointestinale fino alla muscolaris mucosae
• Generalmente si localizza nello stomaco o nei primi tratti del duodeno
• alterazione dell’equilibrio tra fattori lesivi (pepsina, HCl, FANS) e meccanismi di difesa della parete gastrica (muco e bicarbonato, vascolarizzazione)
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Sintomi e complicanze:
Il sintomo principale è un bruciore retrosternale localizzato in epigastrio e con andamento cronico o ricorrente
Le possibili complicanze sono:
◦ Emorragia
◦ Melena
◦ Perforazione parete
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Obiettivi terapia dietetica:
• fornire sostanze tamponanti l’iperacidità gastrica
• Eliminare agenti stimolanti la secrezione gastrica
• Scegliere alimenti che favoriscono la riparazione della mucosa ulcerata
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Trattamento dietetico:
• dieta equilibrata con un adeguato apporto di tutti i nutrienti.
• La dieta è in parte ipolipidica (perché i grassi rallentano lo svuotamento gastrico).
• La fibra deve essere assunta in base alla tolleranza individuale.
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Durante la fase acuta:
Si daranno alimenti facilmente digeribili:
• Semolino
• Pastina
• Carne magra (talvolta tritata o omogeneizzati)
• Pesci magri
• Latte e latticini freschi (se tollerati)
• Ortaggi (a volte passati)
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Alimenti sconsigliati:
• Alimenti secretagoghi: caffè, tè, cacao, cioccolato, brodi di carne, coca-cola, succhi frutta
• Formaggi molto grassi, carni e pesci grassi,
• tutte le verdure non tollerate individualmente(in genere cavoli, broccoli, ecc.)
• Cibi piccanti, speziati
• Cibi con eccessiva concentrazione di zuccheri: dolci con creme, tutti i prodotti di pasticceria
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