7 febbario 2013

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Le principali notizie dal saviglianese e dintorni

Transcript of 7 febbario 2013

SAVIGLIANO – Quelloche avrebbe potuto esseresul finire degli anni Ottanta,sembra concretizzarsi inquesti giorni. Se non fisica-mente, almeno da un puntodi vista organizzativo.

La creazione di un nuovopolo sanitario Savigliano-Saluzzo, così come previstodal progetto di riordino dellaSanità regionale e dagli indi-rizzi della direzione dell’AslCn1, ha súbito una bruscaaccelerata con la nomina diFrancesco Leonardi, attualeprimario del reparto di Ortope-dia al Santissima Annunziata,a responsabile della stessaspecialità al Civile di Saluzzo.

Se la nomina può rientra-re in un’ottica di riorganizza-zione aziendale, le paroledel direttore generale del-l’Asl Cn1, Gianni Bonelli,hanno però lasciato intende-re ben altro: presto non sidovrà più parlare di Saviglia-no e di Saluzzo come di dueospedali distinti, ma come diun’unica realtà, ciascunacon particolari peculiarità.

«A Leonardi il compitonon semplice, di integrare leéquipe delle due sedi diquello che si accinge adiventare un unico ospeda-le», ha dichiarato Bonelli,sottolineando come a Saluz-zo verranno eseguit i gl iinterventi in day surgery

(quelli con minori complican-ze), mentre Savigliano sispecializzerà in operazionipiù complesse.

In altri termini, quandosarà approvato i l pianoaziendale di riordino (previ-sto a mesi), verrà creato ununico reparto di Ortopediacon due sedi distaccate, chelavoreranno a seconda dellacomplessità dei casi.

Anche la nomina di Giu-seppe Vai, in servizio a Savi-gliano, come primario a sca-valco sulla struttura di Ane-stesia e Rianimazione aSaluzzo può essere letta in

questa luce. Resta da capire in quali

termini questa progressivaintegrazione fra le due realtàospedaliere sarà concretiz-zata: secondo alcuni il cuorepulsante dovrebbe esserestabilito a Savigliano, mentreSaluzzo si occuperebbesoprattutto di procedure diroutine.

A temere maggiormenteper un progressivo “impove-rimento” dei servizi erogatisono i cittadini saluzzesi, maanche a Savigliano qualchemalumore si è già levato.

Se da un lato è impensa-

bile la realizzazione di unnuovo ospedale a metà stra-da tra le due cittadine (cheperò risolverebbe i tanti pro-blemi strutturali dei due poliormai datati), lo è ancora dipiù immaginare la chiusuradi uno a favore dell’altro.

Alba e Bra sono state ingrado di seppellire l’ascia diguerra, spingendo per larealizzazione di un unicoospedale sulla collina di Ver-duno: Savigliano e Saluzzosaranno in grado di mettereda parte la storica rivalità?

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SETTIMANALE ASSOCIATO ALLA FIPEG - Abbonamento Posta - 12038 SAVIGLIANO (Italy) ANNO XXIV - N. 6Giovedì 7 febbraio 2013

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Lo ha annunciato il direttore dell’Asl Cn1, Gianni Bonelli: si parte con Ortopedia

Un solo polo sanitario?Gli ospedali di Savigliano e Saluzzo diventano un’unica realtà

Convocato dopo la partecipata manifestazione di sabato a Cuneo

Sociale: tavolo in RegioneCUNEO – Il primo risulta-

to della manifestazione disabato scorso è la convoca-zione, da parte dell’assesso-re regionale alla Sanità, di untavolo per discutere del ritar-do dei trasferimenti agli entisocioassistenziali.

E mentre anziani, disabili,operatori e amministratorisperano che qualcosa sismuova, questa paradossalesituazione sta già mostrandole sue ricadute a Savigliano:per alcuni dipendenti de “Larosa blu” è scattata la cassaintegrazione.

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Rileva automaticamente le infrazioni all’incrocio di via Suniglia: multe fino a 613 euro

Attivato il sistema “Vista Red”SAVIGLIANO – Attenzio-

ne a passare con il rossoall’ incrocio tra via Liguriae via Suniglia: oltre a met-tere in pericolo la vostra el’altrui incolumità, il rischio diprendere una multa è mate-matico.

Da mercoledì è attivo ilnuovo sistema di rilevamentoautomatico delle infrazionisemaforiche, posto all’inter-sezione tra la strada regiona-le e quella comunale, inentrambe le direzioni. Si trat-ta di telecamere “Vista Red”,già presenti in molti comunilimitrofi (come Centallo, Pine-rolo, Carmagnola e Poirino).

«Di concerto con la Giun-ta comunale abbiamo decisodi sperimentare questa solu-zione. – spiega il comandan-te della Polizia Locale, MarcoOdasso – Lungo la direttriceprincipale abbiamo riscontra-to numerose violazioni, congrave pericolo per chi si trova

a percorrere via Suniglia.Non sono rari, infatti, i casid’incidenti proprio su quell’in-crocio, per via del mancatorispetto del rosso».

I l sistema uti l izza unatelecamera che effettua unvero e proprio filmato del vei-colo durante la fase di avvici-namento e di attraversamen-

to con semaforo rosso, for-nendo una prova inconfutabi-le dell’infrazione commessa.

Il filmato prodotto ripren-de sia la panoramica dell’in-tersezione sia i l dettagliodella targa del veicolo.

«La presenza degliimpianti di r i levamento èsegnalata con appositi cartelli

– aggiunge ancora il coman-dante – Essendo un apparec-chio omologato non è neces-saria la presenza degli uomi-ni della polizia locale».

Aggiunge l’assessore allaViabilità, Osvaldo Tortone:«Questa soluzione è esclusi-vamente nell’interesse deicittadini, non per fare cassa.Vogliamo aumentare la sicu-rezza sulle nostre strade».

Nel caso di passaggiocon il semaforo rosso, l’auto-mobilista rischia una multache va da un minimo di 154euro ad un massimo di 613(aumentata di un terzo nelcaso l’infrazione venga com-messa dalle 22 alle 7 delmattino), oltre alla decurta-zione di 6 punti dalla patente.Se, alla ricezione della con-travvenzione, il proprietariodell ’auto non comunica i lconducente della vettura,riceverà un’ulteriore sanzioneda 269 euro.

RacconigiNon ancora iniziati i lavori nel Parcodel Castello

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CavallermaggioreSi aspettanorispostesu Melleae variante

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MareneOperazioneunica almondodel dr. Bergui

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CaramagnaOrti solidaliper gli anzianidel paese

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LavoroDieci tirociniper giovanidisoccupati finanziati daun privato

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StruttureInauguratanuova palestracomunalealle medieSchiaparelli

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CarnevaleÈ tempo di giochi emascherenegli oratori ealla Crusà

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L’incrocio tra via Suniglia e via Liguria

Un momento della manifestazione a Cuneo

Società

I primi egli ultimi

di Corrado Galletto

Proviamo a prendere inconsiderazione delle realtàche sono un po’ diverse dalbombardamento mediatico diqueste settimane dove la cam-pagna elettorale sta falsandola percezione delle cose chestanno succedendo, tanto chenon sono pochi quelli cheormai si rifiutano di seguirele trasmissioni ed i dibattitipolitici.

Due brevi articoli di gior-nale che non hanno avutonessun seguito e non hannoprovocato nessun dibattito.

Nel primo si parla dellaGrecia e del suo tracollofinanziario e sociale. La Gre-cia è un paese inserito nellaComunità Europea e nellamoneta unica; ha fatto i suoierrori, ha speso di più diquanto poteva permettersi eha anche truccato i bilanciquando si doveva entrare nel-l’Euro. Adesso sta pagandopesantemente tutto: disoccu-pazione, tagli agli stipendi epensioni, tagli ai servizi e allasanità. In Grecia oggi mancaanche il latte per i bambini eper poter essere ricoverati inospedale bisogna pagare unticket che non tutti possonopermettersi; le aziende euro-pee che producono farmacihanno interrotto le fornitureperché non vengono rimbor-sate dallo stato ellenico. Èpossibile che a Bruxelles nes-suno pensi sia il caso digarantire almeno un aiuto incibo e medicinali per questapopolazione che non può piùcurare i malati di cancro?Dov’è l’Unione Europea semanca anche un minimo disolidarietà tra gli stati che sidicono vincolati da un pattodi alleanza politica ed econo-mica?

L’altro fatto è successo aMilano una settimana fa.

Una grande azienda ospe-daliera privata, 3000 perso-ne, entra in crisi e dovrebbelicenziare 250 dipendenti. Ladirezione propone di nonlicenziare nessuno a patto chetutti accettino una riduzionedel 9% dello stipendio. Vieneindetto un referendum tra ilavoratori e in 2500 vanno avotare; la maggioranza, 1400circa, vota contro la propostae così i 250 lavoratori, sem-bra quasi certo, verrannolicenziati.

Ecco due esempi dove iprimi ignorano gli ultimi,dove chi sta bene non èdisposto al minimo sacrificioper salvare il più debole,dove la legge del più forteprevale sulla condivisione. Apartire dagli Stati per arriva-re fino agli ultimi gradinidella scala sociale.

Per fortuna c’è anchealtro da raccontare; da noi sicontinuano a raccogliere cen-tinaia di chilogrammi di ciboper i bisognosi ad ogni collet-ta alimentare che si fa nellechiese e sono sempre numero-si gli episodi di generositàindividuale e collettiva.

Non sarebbe più giustoparlare, discutere, confron-tarsi, scontrarsi e dibattere diquesti problemi? Quale pro-gresso possiamo immaginarcise non cominciamo da questicomportamenti individuali ecollettivi?