21-2-2009Centro Studi Sereno Regis1 Mobilità, trasporti e vettore idrogeno Angelo Tartaglia.

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21-2-2009 Centro Studi Sereno Regis 1

Mobilità, trasporti e vettore idrogeno

Angelo Tartaglia

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Fabbisogno energetico crescente

+ 1,95% all’anno in 25 anni

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Mobilità:

Potersi muovere o doversi muovere?

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Il trasporto

La mobilità è una dellecaratteristiche più rilevanti delmodo di vita contemporaneo e

riguarda sia le cose che lepersone

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Le persone

• La mobilità può essere:• Personale• Di massa• A corto raggio• A lungo raggio

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Mobilità individuale motorizzata

L’auto• Consumi energetici• Effetti collaterali• Aspetti economici• La questione tecnologica

– Motori tradizionali– Motori elettrici– Motori ibridi– L’idrogeno

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La situazione: numero di autovetture nel 2007

•Italia: 35.680.097•Piemonte: 2.744.315•Torino: 563.728

*Autoveicoli in complesso

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MED

IA

RAPPORTO POPOLAZIONE/PARCO AUTOVETTURE IN ALCUNI PAESI U.E.Grafico 9

(Anno 2004)

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Abitanti per auto

0,5

0,7

0,9

1,1

1,3

1,5

1,7

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2,1 P

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ITA

LIA

RAPPORTO POPOLAZIONE/ PARCO AUTOVETTURE NELLE REGIONIGrafico 7

(Anno 2006)

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0

0,5

1

1,5

2

2,5

Torino Milano Genova Bologna Firenze Roma Napoli Palermo ITALIA

RAPPORTO POPOLAZIONE/ PARCO AUTOVETTURE NEI COMUNI

Grafico 8(Anno 2006)

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La tendenza (autovetture)

0,0

20,0

40,0

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80,0

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1985 1990 1995 2000 2005 2006 2007

Torino

Piemonte

Italia

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Consumi in valore assoluto (2006 –

benzina+gasolio+GPL)

In Italia: 38.081,0103 tonnellateIn Piemonte: 2.644,1 103 tonnellate

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Tendenza dei consumi

Italia

0,05.000,0

10.000,015.000,020.000,025.000,030.000,035.000,040.000,045.000,0

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006*

Piemonte

0,0

500,0

1.000,0

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2.000,0

2.500,0

3.000,0

3.500,0

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006*

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Uso dell’auto in Piemonte

0

20

40

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80

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0 2 4 6 8 10 12 14 16 18

Carburanti

Auto

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I km percorsi in Piemonte in un anno (tutti i carburanti - 2007)

Totale dei km percorsi: 31,7 miliardi

Percorrenza media per auto: 11.560 km

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Gli ingombri

Le auto di Torino si estendono per 2255 km

e occupano una superficie di 3,4 km2

Per ospitarle occorre un “parcheggio” a raso di

17 km2

16% della superficie della città

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Nessun “piano parcheggi” è in grado di curare il

problema di questi ingombri

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Con percorrenze crescenti l’infrastrutturazione non

risolve

N nodi

N(N-1)/2 collegamenti

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STIMA DELLE SPESE DI ESERCIZIO DELLE AUTOVETTURE

80

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2000

2001

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2003

2004

2005

2006

ANNI

NU

MER

I IN

DIC

E

Anni Carb/Lubr Manut/Pneum Parch/Autostr Tassa circ. Premi RCA Ammort.

Grafico 11

Valori a prezzi 1985

Costi di esercizio

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Efficienza dei motori delle autoItalia = verde, UE = blu

Dati in litri/100 km

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Margini offerti dal recupero di efficienza:poco significativi

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Motori alternativi al motore a scoppio

Con prospettive industriali e commerciali entro i prossimi 15

anni hanno tutti rendimenti globali inferiori a quello di un motore a

scoppio

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L’auto elettrica

•Il rendimento energetico globale può essere un po’ migliore di quello dei motori a combustione interna, ma occorrono accumulatori ingombranti•Non modifica il problema della congestione•Migliora l’impatto ambientale locale, ma non quello globale

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L’idrogeno

•Richiede più energia che con i combustibili fossili•Non risolve il problema degli ingombri•Migliora l’impatto ambientale locale, ma non quello globale

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Bilancio energetico dell’idrogeno

E = Ef – Et - Ei

En. resa En. legame finaleEn. legame iniziale

En. trasporto e trattamento

#

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Trasporti e territorio

L’insediamento sparso in crescita non ha soluzioni trasportistiche praticabili

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Per centrare l’obiettivo del – 20 % nei consumi in 12 anni occorre ridurre

dell’1,9 % all’anno i km percorsi/persona

La crescita dell’edificato sparso implica una crescita dei km da percorrere a un tasso superiore

a quello dell’abitato

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Per ridurre i km/persona occorre:

Piani territoriali(contenimento della dispersione)Trasporto di massa

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I PRG consentono e incentivano

• I piani regolatori prevedono normalmente espansioni dell’edificato residenziale con un tasso di crescita anche di 20 volte quello della popolazione

• In provincia di Torino l’espansione residenziale da PRG era (nel 1997) del 10,26% a fronte di un calo della popolazione dello 0,75%

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Perché?

• …• Oneri di urbanizzazione e ICI sono un

mezzo dei Comuni per finanziarsi vendendo diritti di edificazione

• Esiste una grandissima massa di risparmio che ritiene di non avere altri sbocchi ragionevolmente sicuri

• … la sindrome di Cheope?...

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Piani regolatori

Il problema del trasporto si affronta a partire dall’edilizia attraverso piani regolatori e piani territoriali:

•Contenendo l’espansione•Razionalizzando gli insediamenti•Riducendo gli spostamenti “obbligati”

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Trasporto collettivo

Messe sotto controllo origini e destinazioni diviene possibile strutturare una rete di trasporti collettivi gestibile e sostenibile

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La domanda

• ~ 80% effettua viaggi giornalieri al di sotto dei 50 km

• ~ 20% effettua viaggi di lunga percorrenza

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Gli investimenti

• Massicci per rispondere al 20% della domanda (Alta Velocità)

• Marginali per l’80% della domanda

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La domanda

Le distanze tra città medie importanti sono brevi (generalmente meno di 100 km)

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Francia e Italia in visione notturna

400 km125 km

180 km80 km

255 km204 km

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Una qualsiasi grande infrastruttura ha senso se il beneficio non consiste nella sola realizzazione per coloro che la realizzano e se il costo complessivo non soverchia il

vantaggio atteso

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Le merci

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•Trasporto marittimo: è il più conveniente•Trasporto ferroviario• Trasporto su strada

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Flussi approssimativi (merci)

Intero arco alpino ~ 150 Mton/anno

Valle d’Aosta + Valle di Susa ~ 50 Mton/anno

Ferrovia storica Fréjus ~ 6,5 Mton/anno (2005)

Totale ferrovie italiane ~ 80 Mton/anno

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La ferrovia conviene alle merci solo se il viaggio è lungo

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Dalla strada alla rotaia

Non servono treni veloci

Il flusso massimo trasferibile in modo competitivo su ferrovia è <30% del totale

Serve eliminare i tempi morti (ora superiori al tempo di viaggio) linee dedicate

Se il flusso atteso è tale da giustificare l’investimento…

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I provvedimenti più efficaci non sono in generale di natura

tecnologica, ma sono politico-economico-

sociali

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Riassumendo:

• Stabilizzare la domanda di energia• Razionalizzare comportamenti e

spostamenti• Gestire in modo sostenibile il

territorio ed il suo uso• Scegliere la soluzione tecnologica più

adatta al problema posto