15. disintossicarsi

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Ecco una piccola provocazione per te:

Se pensi che sia meglio la prima

opzione (mi curo oggi)…

… ecco per te qualche suggerimento preceduto da un po’ d’incoraggiamento…

GUARIREMANGIANDO

RUTH HEIDRICH (78 anni -900 medaglie d’oro: dai 100 metri a

ultra maratone e triathlon)

È stata nominata una delle «Dieci donne più in forma del Nord Amercia» nel 1999. Ciò che

sorprende è che la nomina sia arrivata quando aveva 64 anni.

A 47 anni le era stato diagnosticato un cancro al seno con metastasi alle ossa e ad

un polmone.

Fino ad allora aveva pensato di nutrirsi in modo salutare: molto pollo, pesce e latticini

a ridotto tenore di grasso.

Dopo l’operazione, notò un annuncio su un giornale: cercavano volontari per uno studio che metteva in

correlazione dieta e cancro al seno.

Come atleta vegana, e non più giovane, ha vinto

centinaia di trofei in gare molto impegnative dal punto di vista fisico!

Dopo aver parlato con il Dott. McDougall, prese la decisione di adottare una dieta vegana a basso

contenuto di grassi e rifiutare sia la chemioterapia che la radioterapia.

Ruth aveva inoltre una storia familiare di

osteoporosi, ma - dai 47 ai 64 anni - ha visto la sua densità ossea

incrementarsi anziché ridursi.

A 67 anni, le è stato riconosciuto uno stato di forma fisica pari ad una donna di 32 anni!

COME SI SPIEGA TUTTO QUESTO?

È perché il regime

alimentare e lo stile di vita

vanno ad influire addirittura sul

DNA.

Vediamo…

I telomeri sono la parte finale dei cromosomi e sono importanti nella fase di divisione

cellulare.

Tendono ad accorciarsi con l’invecchiamento perché ad ogni replicazione del DNA diventano

sempre più corti, al punto che qualcuno ha pensato di utilizzare la lunghezza dei telomericome parametro per conoscere l’età biologica.

Ecco un grafico che mostra come i telomerisi accorcino sempre di più con l’età, fino a

che le cellule smettono di dividersi e replicarsi.

La lunghezza dei telomeri è determinata dalla genetica alla nostra nascita (maggiore lunghezza

= maggiore forza fisica e lunghezza di vita)…

Ma l’alimentazione e lo stile di vita possono addirittura invertire il processo, come è stato

dimostrato da uno studio pilota condotto negli Stati Uniti e pubblicato sul Lancet Oncology

(Pubblicato online il 17.09.2013 al seguente link:http://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS147

0-2045(13)70366-8/fulltext

Vedi anche Wikipedia alla voce Dean Ornish per un riassunto degli studi condotti da questo ricercatore)

La ricerca è stata condotta nel 2008 dall'Università della California a San Francisco

sotto la guida del famoso nutrizionista americano Dean Ornish, in collaborazione con la Dott.ssa

Elizabeth Blackburn (premio Nobel per la Medicina nel 2009).

Sono stati seguiti per 5 anni 10 uomini affetti da un tumore alla prostata a basso livello di rischio, ai

quali fu chiesto di cambiare il proprio stile di vita.

Un altro gruppo di 25 uomini nelle stesse condizioni fu solamente tenuto sotto controllo.

Al gruppo di 10 uomini fu chiesto di seguire una dieta vegana, di camminare 30 minuti

quasi ogni giorno, e di seguire un programma di gestione dello stress.

«Abbiamo scoperto che la telomerasi è aumentata del 30% in soli tre mesi» ha detto

il Dott. Ornish. La telomerasi è un enzima che agisce sui telomeri per riallungarli.

Gli studiosi hanno inoltre esaminato l'attività dei geni.

«L'espressione genica su 500 geni è cambiata, in ogni caso in modo benefico»

ha detto il Dott. Ornish a NBC News.

Dopo 5 anni il team ha rimisurato la lunghezza dei telomeri. Tra i 10 uomini che avevano adottato i cambiamenti di stile di

vita, la lunghezza dei telomeri era aumentata in media del 10%.

In confronto, la lunghezza dei telomeri era diminuita in media del 3% nei restanti 25

uomini a cui non era stato chiesto di apportare modifiche al loro stile di vita.

«È il primo studio ad evidenziare che un intervento sullo stile di vita può bloccare

l'invecchiamento cellulare - ha detto Ornish -Le implicazioni di questo relativamente

piccolo studio pilota possono andare oltre gli uomini con cancro alla prostata…

… Se convalidato da studi controllati randomizzati su larga scala, questi cambiamenti

dello stile di vita possono ridurre significativamente il rischio di una grande varietà

di malattie e mortalità prematura.

I risultati ci dicono che i nostri geni

sono la predisposizione, ma NON sono il nostro

destino».

La dieta vegana include il consumo di frutta, verdura, legumi, cereali e semi (ed esclude carne,

pesce, latticini e uova).

I pazienti di Ornish dovevano anche consumare i cereali integrali e mantenere l'assunzione di

grassi intorno al 10% delle calorie quotidiane.

Il programma Ornish si è dimostrato capace d’invertire le malattie cardiache, il diabete e

mantenere il cancro alla prostata sotto controllo.

PERCHÉ SI PRODUCONO LE TOSSINE?

Il nostro corpo produce già normalmente delle scorie; queste però aumentano in

presenza di abitudini sbagliate.

Vediamo…

Il normale turnover cellulare produce

scorie per via che le cellule si rinnovano,

si rigenerano continuamente.

Le cellule morte - che sono sostanze proteiche -creano putrefazione: devono essere eliminate

velocemente.

Un’alimentazione scorretta va ad aumentare le scorie che normalmente si producono

anche con un’alimentazione sana.

Vi sono poi i prodotti finali del

metabolismo (acido urico, urea,

ammoniaca, biossido di

carbonio, ecc.).

Produce tossine anche uno stile di vita errato, senza contare le tensioni, lo stress, il

superlavoro, ecc.

Vi sono infine i vari inquinanti (additivi, conservanti, coloranti, edulcoranti, metalli

pesanti).

Un fisico trattato bene è comunque in grado di

eliminarli efficacemente.

L’INTOSSICAZIONE INTESTINALE

Quando questa capacità di eliminazione è compromessa,

ecco…

Esistono organi nel nostro corpo che sono detti “emuntori”: sono come delle porte attraverso le

quali vengono espulse le tossine.

Essi sono: fegato, pelle, reni, polmoni, ma soprattutto intestino, che è la porta principale.

L’intestino dovrebbe essere uno “sbarramento intelligente” verso il sistema

sanguigno…

… Ovvero dovrebbe far passare i nutrienti ed impedire l’accesso alle scorie.

Ma quando nell’intestino si

produce fermentazione o putrefazione, il sangue viene intossicato.

Infatti, quando l’intestino è in sofferenza, diventa più poroso e fa passare tutto.

Nel sangue arriva alcool ad alta gradazione per effetto della fermentazione.

Poiché il sistema sanguigno va a toccare tutti gli organi, l’intossicazione si diffonde provocando

disturbi e malattie che spesso non vengono correlati con la vera causa.

L’intossicazione intestinale è qualcosa di molto comune, anche se la maggior parte della gente non sa di soffrirne.

SINTOMI FISICI D’INTOSSICAZIONE

GENERALE

(vedi seminario della Dott.ssa Simona Oberhammer, naturopata e ricercatrice indipendente: https://www.youtube.com/watch?v= QtX8odLQkgA&feature=youtube_gdata_player

�Bocca impastata, asciutta� Lingua patinata�Naso chiuso o la necessità di soffiarsi

spesso il naso (muco nelle alte o basse vie respiratorie)

�Necessità di tossire spesso�Palpebre gonfie e occhiaie�Occhi arrossati�Alito pesante�Sudorazione acida�Disturbi digestivi

�Problemi ginecologici (leucorrea, candida, sangue mestruale maleodorante)

�Problemi urologici (frequenti cistiti, per esempio)

�Problemi dermatologici (brufoli, acne, dermatiti, dermatosi)

�Stati infiammatori che provocano dolori di vario tipo (dolori alla cervicale, lombalgie, emicranie, ecc.)

�Stanchezza

SINTOMI PSICHICI D’INTOSSICAZIONE GENERALE

�Poca lucidità mentale� Impressione di essere

annebbiati�Carenza di memoria�Cattivo umore�Stato d’animo oscillante,

instabile� Insonnia

SINTOMI SPECIFICI D’INTOSSICAZIONE

INTESTINALE

�Cattivi odori corporei�Evacuazioni maleodoranti (putrefazione o

fermentazione)� Feci troppo secche, o troppo liquide, o

troppo appiccicose o troppo grasse�Evacuazioni inferiori ad una volta al giorno

(l’ideale sarebbe due volte al giorno)�Meteorismo (gonfiori intestinali)�Diarree che proseguono nel tempo o

alternanza di diarrea con stipsi

� Colite� Emorroidi� Disbiosi (alterazioni della flora batterica

intestinale)� Disturbi digestivi� Sovrappeso e cellulite� Patologie ginecologiche e infertilità� Problemi dermatologici� Intolleranze alimentari� Indebolimento del sistema immunitario� Problemi alla prostata� Irritabilità e insonnia

LA DISINTOSSICAZIONE

Per affrontare drasticamente l’intossicazione intestinale, occorre iniziare evitando diversi cibi.

È evidente che il primo periodo (da alcune settimane a qualche mese) sarà il più

restrittivo.

Ti occorrono perseveranza, impegno ed autodisciplina.

Il glutine

Il glutine rende poroso l’intestino (la permeabilità dell’intestino consente il

passaggio nel sangue di tossine e altro), quindi è bene sospenderlo per almeno un

paio di mesi.

In particolare, il glutine del grano

cosiddetto “moderno” (grano

Creso) è tossico per l’intestino perché

geneticamente modificato.

(vedi seminario "I pericoli del grano

moderno")

I dolcificanti di tutti i generi

Lo zucchero bianco è un alimento morto, privo di sostanze nutritive, ma ricco di calorie “vuote”,

che impoverisce ed avvelena il fisico.

Anche lo zucchero nero è un alimento pericoloso, anche se meno nocivo.

Se ci tieni alla salute evita dunque per

sempre:

Lo zucchero bianco o nero, il

fruttosio, i dolcificanti

chimici.

Per il momento, però, evita anche le alternative naturali come il miele, il succo d’agave, i malti di

cereali, lo sciroppo d’acero.

Infatti stai cercando di combattere la fermentazione e tutto ciò che è dolce la favorisce.

Per lo stesso motivo (la fermentazione), è bene evitare per un certo periodo anche la frutta.

La frutta

L’unica eccezione si può fare per quel poco limone che si mette nei succhi di verdura e nelle insalate. Questo fino a quando non noterai dei

miglioramenti a livello intestinale.

(vedi il seminario "La frutta" per i dettagli)

Le proteine animali

Le proteine animali rendono molto acido il sangue, favorendo diverse gravi patologie. Esse rappresentano inoltre un pericolo per via degli

allevamenti intensivi.

(vedi seminario "I pericoli delle proteine animali")

Fra i legumi, meglio evitare per qualche tempo quelli secchi (impegnativi per l’intestino), preferendo i freschi (o surgelati freschi).

Limitazioni fra le proteine vegetali

Fra la frutta oleaginosa, tralascia tutto tranne le mandorle (le uniche che danno reazione alcalina).

Puoi mangiarne una decina al giorno.

In questo periodo non vi saranno carenze di proteine.

Mangerai legumi freschi, mandorle, gli pseudo-cereali (quinoa, amaranto, grano saraceno) che contengono tutti gli aminoacidi essenziali nelle

giuste proporzioni. Assumerai proteine anche con i cereali, i semi e le verdure.

Cuoci le verdure al vapore e condisci solo con olio

extra-vergine di oliva spremuto a freddo. Oppure cuoci le verdure in padella o al forno con poca acqua

e, al massimo, un cucchiaino d’olio.

I grassi animali e i grassi cotti

Il lievito tende a gonfiare. Se puoi, evita anche questo per un periodo. La pasta-madre rende

decisamente più digeribile il pane.

Il lievito

Le spezie non comprendono le erbe aromatiche che sono molto salutari (basilico, prezzemolo,

rosmarino, origano, salvia, maggiorana, timo...).Evita soprattutto le spezie piccanti.

Le spezie

Riassumendo i NO (per il primo periodo):

� Il glutine� Qualsiasi tipo di dolcificante � La frutta� Le proteine animali� I legumi ad eccezione di quelli freschi� La frutta oleaginosa tranne le mandorle� I grassi animali e quelli cotti� I grassi vegetali ad eccezione dell’olio di oliva� Il lievito� Le spezie piccanti

SÌ alla verdura, soprattutto cruda come antipasto (importante!).

La verdura va perfettamente d’accordo con cereali e pseudo-cereali, semi, frutta

oleaginosa, proteine. Quindi non c’è pericolo di fermentazione.

SÌ ai succhi di verdura di colori diversi (2-3 bicchieri al giorno), bevuti una decina di minuti

prima del pasto (NON al posto della verdura cruda e/o cotta, ma in aggiunta)

SÌ all’acqua naturale, oligominerale, bevuta fuori pasto. Almeno due litri al giorno, soprattutto appena svegli (tiepida con qualche goccia di

limone).

(vedi seminario "L’acqua")

SÌ alla soluzione idrosalina con sale rosa dell’Hymalaia,

che aiuta il fisico a disintossicarsi.

Usa il sale rosa anche per condire (cancella

definitivamente il sale bianco dalla tua alimentazione)

(vedi seminario "I veleni quotidiani 1 – Il sale")

La distribuzione del cibo durante la giornata dev’essere la seguente:

� Colazione molto abbondante la mattina (perfetto un vero e proprio pranzo preceduto dal succo di verdura),

� Pranzo normale,� Cena molto leggera, presto nella serata (comunque

almeno 3 ore prima del sonno).

Fra un pasto e l’altro devono trascorrere dalle 5 alle 6 ore, per evitare la sovrapposizione di un pasto sopra l’altro (fermentazione) e per dare

tempo allo stomaco di riposare.

Può essere di grande aiuto bere delle tisane disintossicanti del fegato, a base di carciofo, tarassaco,

boldo, cardo mariano, ecc.: un cucchiaio in un litro d’acqua, lascia in infuso per circa mezzora e bevi senza

dolcificare durante la giornata (al posto dell’acqua semplice).

Per chi soffre di stitichezza o bruciore di stomaco, aiuta anche il decotto di semi di lino (metti a

freddo un cucchiaio in un litro d’acqua, fai bollire per 5-6 minuti, bevi durante la giornata o prima

dei pasti).

L’assunzione prolungata di fermenti lattici è di grande giovamento per ripristinare la flora

batterica intestinale.

Esistono anche dei prodotti naturali che favoriscono l’eliminazione dei parassiti intestinali.

In conclusione, ricorda…

Tutto ciò che è raffinato o di provenienza animale infiamma; tutto ciò che viene dal mondo vegetale

ha nel tuo corpo l’effetto opposto!

by Luciana