Post on 03-May-2015
13/12/2010 prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 1
Il curricolo AREE DISCIPLINARI
Nuclei fondanti
EDUCAZIONITRASVERSALI
SVILUPPO DI COMPETENZEDISCIPLINARI
E TRASVERSALI
STUDIO PER TEMI/PROBLEMI
GRADUALE SCOPERTA DELLE DISCIPLINE
COME ORGANIZZATORI DEI SAPERI
13/12/2010 prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 3MT 25 settembre 2010 3
ieri-linearità dpr 275/99 oggi-sistema
MPI MIUR
programmi per istruire
indicazioni per istruire educare formare
AUTONOMIA
unità scolastiche
istituzioni scolastiche
promossi bocciati successo formativo per tutti entro il 18° anno di età
titolo V regioni EELL
due condizioni per il terzo millennio:
Una condizione preliminare di fondo (di carattere strutturale):
Accettare fino in fondo l’idea che il biennio non è più esclusivamente una fase propedeutica al triennio, ma anche una fase terminale della scuola dell’obbligo.
Una condizione preliminare sempre di fondo (di carattere didattico):
Porre la competenza come obiettivo dell’insegnamento/apprendimento.
09/12/2010 4Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano
13/12/2010 prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 5
Normativa di riferimento :
Ministero della Pubblica IstruzioneDecreto Ministeriale del 31 luglio 2007
Decreto Ministeriale 22 Agosto 2007, n. 139
L'articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112,
convertito con modificazioni dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133 ha
previsto la revisione degli ordinamenti
attraverso regolamenti.
Avvio da settembre 2010
6
13/12/2010 7prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano
Ulteriore passaggio normativo …
Linee guida riforma tecnici (dpr 15 marzo 2010, articolo 8 comma 3)
DECRETO 22 Agosto 2007, n. 139 Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. (GU n. 202 del 31-8-2007 )
http://www.indire.it/
http://archivio.pubblica.istruzione.it/riforma_superiori/nuovesuperiori/index.html
Regolamenti
12/02/2010 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 8
http://nuovilicei.indire.it/
http://nuovilicei.indire.it/content/index.php?action=lettura&id_m=7782&id_cnt=9569
I programmi
Un vincolo in più rispetto alle formule del DM 139
Vedi Testo
08/04/2010 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 9
VISTO il decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139 concernente il “Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione”; VISTA la Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 dicembre 2006 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente;VISTA la Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche dell’apprendimento permanente;
Non dimentichiamo che nei nuovi regolamenti è esplicitamente richiamato l’obbligo ai 16 annil’obbligo ai 16 anni:
Testo comune Testo comune ai tre regolamenti (licei, tecnici e professionali)
Vedi Testo
Vedi Test
o
Vedi Testo
22.10.2009Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI -
Milano10
Il curricolo dell’obbligo Il curricolo dell’obbligo si articola
in aree disciplinariaree disciplinari nella scuola del primo ciclo.
aa. Il sé e l’altro;bb. Il corpo e il movimento; cc. Linguaggi, creatività, espressione;dd. I discorsi e le parole;ee. La conoscenza del mondo.
aa. linguistico-artistico-espressiva;bb.. storico-geografico-sociale;cc.. matematico-scientifico-tecnologica
in campi di esperienzacampi di esperienza nella scuola dell’infanzia
in assi culturali assi culturali nella scuola del secondo ciclo. aa. asse dei linguaggi
bb. asse matematico
cc. asse scientifico tecnologico
dd. asse storico sociale
traguardi
traguardi
competenze
Licei
Istituti tecnici
Istituti professionali
Per quanto riguarda storia (cosa dice la norma):
Indicazioni nazionali
Linee guida
Linee guida
12/01/2011 11Prof. Ermenegildo ferrari - CIDI - Milano
Rimane ovviamente valido il discorso della scelta del curricolo per competenze
Rimane aperto il discorso del come.
08/04/2010 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 12
Mentre nei profili professionali dei tecnici e dei professionali sono indicati i risultati attesi comuni a tuttitutti i percorsi e quelli riferiti ai percorsi specifici senza distinzione di aree.
Nei percorsi liceali viene maggiormentemaggiormente dettagliata l’organizzazione del sapere e delle relative competenze attraverso una distinzione in cinque aree.
ComplessivamenteComplessivamente per l’intero percorso i risultati attesi dall’insegnamento della storia sono enunciati
nei relativi “profili professionaliprofili professionali”.
08/04/2010 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 13
L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e
tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea. Costruita attraverso lo studio,
l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, tale identità è espressa da un numero limitato di ampi
indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese.
Istituti tecnici
Vedi Testo
http://nuovitecnici.indire.it/
08/04/2010 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 14
Anche nei Licei “nuovi programmi” il termine “competenze” risulta un po’ emarginato, ma
non eliminato.
Questo consente di recuperare interamente il discorso del metodometodo inteso come didattica laboratoriale,
protagonismo dello studente ecc …..
…. e comunque delle condizionicondizioni perché l’obiettivo “competenze” “competenze” possa essere perseguito e raggiunto.
13.02.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 15
ValorizzareValorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni.
AttuareAttuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità
FavorireFavorire l’esplorazione e la scoperta
IncoraggiareIncoraggiare l’apprendimento collaborativo.
PromuoverePromuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere.
Didattica laboratoriale
12/10/2009 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 16
Prima di essere ““ambienteambiente”, ”, il laboratorio è uno ““spazio mentale attrezzatospazio mentale attrezzato””, una forma mentis, un
modo di interagire con la realtàinteragire con la realtà , ,collegandosi continuamente con essa per comprenderla e/o per
cambiarla. Il termine laboratorio va inteso in senso estensivosenso estensivo,
come qualsiasi spazio, fisico, operativo e concettuale, opportunamente adattato ed
equipaggiato per lo svolgimento di una specifica attività formativa.
Teniamo presente che …..
...il laboratorio è soprattutto una scelta metodologica, che coinvolge attivamente insegnanti e studenti in percorsi di
ricerca, attraverso l’uso critico delle fonti.
13/12/2010 prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 17
LINEE GUIDA RIFORMA ISTITUTI TECNICI (ex art. 8 comma 3 dpr 15 marzo 2010 -
direttiva 15.07.2010 n. 57-)
13/12/2010 prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 19
12/01/2011 20Prof. Ermenegildo ferrari - CIDI - Milano
Istituti tecnici
12/01/2011 21Prof. Ermenegildo ferrari - CIDI - Milano
12/01/2011 22Prof. Ermenegildo ferrari - CIDI - Milano
12/01/2011 23Prof. Ermenegildo ferrari - CIDI - Milano
p.47 - 72
12/01/2011 24Prof. Ermenegildo ferrari - CIDI - Milano
12/01/2011 25Prof. Ermenegildo ferrari - CIDI - Milano
p.45
12/01/2011 26Prof. Ermenegildo ferrari - CIDI - Milano
12/01/2011 27Prof. Ermenegildo ferrari - CIDI - Milano
13/12/2010 prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 28
Cosa competenza – quali competenze
Come si persegue la competenza Come si valuta la competenza
Come si certifica la competenza
modulo ministeriale. dm.9 del 27 gennaio 2010 (per livelli come da normativa europea)
I problemi:Concetto europeo (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 2006) di competenza ripreso dai dispositivi legislativi nazionali
ATTEGGIAMENTO DOCENTI OSSERVAZIONE
22.10.2009 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 29
22.10.2009 30Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano
Dalle competenze dei “quattro assi” quattro assi” a quelle di cittadinanza
Testi multimediali
Fruizione patrimonio
relazioni
Soluzione problemi
Analisi dati
analizzare
calcolo
Competenza temporale
Competenza giuridica
Competenza economica
Padronanza della lingua
Lingua straniera
Osservare e descrivere tecnologie
Asse storico-sociale
Asse tecnologico
Asse matem
atico
Asse dei linguaggi
http://www.adiscuola.it/adiw_brevi/?p=2411
16/10/2010 31Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano
16/10/2010 32Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano
Per quanto riguarda gli altri tre assi:
36
16/10/2010 33Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano
16/10/2010 34Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano
16/10/2010 35Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano
13/12/2010 prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 36
La competenzacompetenza è essenzialmente ciò che una persona dimostra di saper faresaper fare (anche
intellettualmente) in modo efficace, in relazione a un determinato obiettivo,
compito o attività in un determinato ambito disciplinare o professionale.
Il risultatorisultato dimostrabile e osservabile di questo comportamento competente è la
prestazione o la performanceperformance.
10.04.2008 Prof.Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 37
Gli obiettivi da raggiungere nel biennio biennio dell’obbligo dell’obbligo sono identificati in tre competenzetre competenze
fondamentali (da contestualizzare):(da contestualizzare):
Comprendere il cambiamentoComprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione
sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche
e culturali.
Collocare l’esperienzaCollocare l’esperienza personale in un sistema di
regole fondato sul reciproco riconoscimento
dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività
e dell’ambiente.
Riconoscere le caratteristicheRiconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel
tessuto produttivo del proprio territorio.
a
b
c
66
67
Dal DM 139
Nuovi programmi
La scelta dell’obiettivo della competenza
La panoramica (confini entro i quali è possibile operare) è tracciata dalla normativa.
Entro tale panoramica devono essere operate
scelte funzionali : le competenze, devono, necessariamente, costituire l’obiettivo dell’azione di insegnamento/apprendimento.
13/12/2010 38prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano
13/12/2010 39prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano
È necessaria una seria riflessione sulle attività svolte e sulle modalità con le quali tali attività sono
state realizzate.
Quali obiettivi sono stati perseguiti/conseguiti ?
Quali documenti possono certificarne l’acquisizione?
Quali di questi obiettivi possono configurarsi come funzionali alle competenze (a quali competenze)?
Le competenze di cui sopra sono più marcatamente disciplinari o si aprono alla trasversalità (competenze di cittadinanza)?
13/12/2010 prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 40
Cosa fare quindi?
Quali attività sono state svolte in linea con le premesse di cui sopra e pertanto offrono dati funzionali alla certificazione richiesta?
Da quali attività svolte possono in qualche modo essere recuperati dati funzionali alla certificazione richiesta?
Quali attività possono essere ancora programmate e realizzate per rispondere alla richiesta di certificazione ministeriale?
Esemplificazione da parte del docente e del consiglio di classe
13/12/2010 prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 41
Come ?mezzi
modi
Né mezzi, né modi possono essere improvvisati.
Occorre programmarli
E questo si può fare bene solo in un modo:
Facendoli rientrare perfettamente nella programmazione dell’attività come componenti essenziali del processo.
Attenzione al processo
Come in ogni processo, scelto l’obiettivo occorre, sulla base delle risorse disponibili, predisporre le attività funzionali a conseguirle.
Occorre altresì, fissare strumenti idonei e modalità efficaci per verificare la congruenza e la qualità dei risultati conseguiti.
13/12/2010 42prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano
13/12/2010 prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 43
All’insegnante il compito non facile di gestire l’azione didattica mantenendo il giusto equilibrio tra i due
aspetti della valutazione:
Non rinunciare all’aspetto certificativo ma privilegiare l’aspetto formativo nel rispetto di un curricolo fondato sulla centralità della
persona come valore primario e qualificante.
Conciliare queste due logiche comporta una serie di scelte obbligate, di cui la prima e fondamentale riguarda il metodo.
Se voglio raggiungere l’obiettivo “competenza” dovrò puntare sul processo di apprendimento di cui lo studente dovrà diventare il protagonista in tutte le sue fasi:
Motivazione: avere una ragione per fare …..
Progettazione: studiare un piano per fare …..
Realizzazione: fare …..
Valutazione: controllare che quanto fatto rappresenti una risposta adeguata alla ragione iniziale …..
09/12/2010 44Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano
10.09.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 45
DUE LOGICHE VALUTATIVEDUE LOGICHE VALUTATIVE
Valutazione
PER PER
L’apprendimento
valutazione
DEL DEL
LL’apprendimento
LOGICA CERTIFICATIVA LOGICA FORMATIVA
rilevanza esterna
valenza sociale
classificazione
a posteriori
istanza di standardizzazione
rilevanza interna
valenza metacognitiva
orientamento
in itinere
istanza di personalizzazione
Importante distinzione
11
porre come obiettivo la competenzacompetenza significa che dovrò verificare dovrò verificare non
soltanto se lo studente sa, ma anche se sa fare con ciò che sa, anzi se sa scegliere
cosa fare tra le cose che sa e che sa fare per la soluzione di un problema relativo all’area professionale o alla quotidianità
della vita.
27/05/2009 46Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano
12/10/2009 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 47
Per fare questo occorre che la conoscenza sia perseguita dallo studente attraverso un processo processo consapevoleconsapevole che gli consenta la
metaconoscenzametaconoscenza e conseguentemente la capacità di un approccio personaleapproccio personale ad altra
conoscenza.
61
20 ottobre 2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 48
Analisi seria della situazione in entratasituazione in entrata
Quale meta possibile?
Determinazione della meta.
scelta delle azioniscelta delle azioni da svolgere per raggiungere la meta nel quadro dei vincolivincoli e delle risorserisorse.
ValutazioneValutazione: coerenza obiettivi/risultati.schema
13/12/2010 prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 49
Una prima azione potrebbe essere:
Individuare indicatori utili alla rilevazione della competenza
Articolare la macro-competenza in competenze più specifiche.
= documentazione indispensabile per la certificazione.
13.02.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 50
ValorizzareValorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni.
AttuareAttuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità
FavorireFavorire l’esplorazione e la scoperta
IncoraggiareIncoraggiare l’apprendimento collaborativo.
PromuoverePromuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere.
Didattica laboratoriale
12/10/2009 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 51
Prima di essere ““ambienteambiente”, ”, il laboratorio è uno ““spazio mentale attrezzatospazio mentale attrezzato””, una forma mentis, un
modo di interagire con la realtàinteragire con la realtà , ,collegandosi continuamente con essa per comprenderla e/o per
cambiarla. Il termine laboratorio va inteso in senso estensivosenso estensivo,
come qualsiasi spazio, fisico, operativo e concettuale, opportunamente adattato ed
equipaggiato per lo svolgimento di una specifica attività formativa.
Teniamo presente che …..
...il laboratorio è soprattutto una scelta metodologica, che coinvolge attivamente insegnanti e studenti in percorsi di
ricerca, attraverso l’uso critico delle fonti.
13/12/2010 prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 52
Osservazione dell’azione dello studente:conoscenze
abilità
atteggiamenti
Risoluzione di un problema simili a quelli già risolti insieme
Progettazione di una ricerca e/o presentazione di un prodotto
Riflessione metacognitiva
Vedi griglia di osservazione
Una seconda proposta può indicare gli strumenti
Griglia di osservazione
Fase della motivazione
27/05/2009 53Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano
Fase della progettazione
Fase della acquisizione
Fase della socializzazione
Docente/insegnamento
Studente/apprendimento
Questionari al termine di ogni fase.
13.11.2007 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 54
Le competenzeLe competenze richieste riguardano, di fatto, la capacità di percepirepercepire gli eventi storici nella
loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e
di collocarlicollocarli secondo le coordinate spazio-temporali
cogliendo nel passato le radici cogliendo nel passato le radici del presente.del presente.
Per quanto riguarda l’asse storico-sociale:
Programmi