14.06.2008Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 1 Sabato 14 giugno 2008 Il nuovo obbligo di...

14.06.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

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Sabato 14 giugno 2008

Il nuovo obbligo di istruzione: cosa cambia nella scuola?

D.M. 22 Agosto 2007, n. 139


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Innalzamento dell’obbligo a 16 anni

1° anno di progettazioneprogettazione 2007/2008

2° anno di sperimentazionesperimentazione 2008/2009

3° anno a regimea regime 2009/2010

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Che cosa ? Come ?

Indicazioni Indicazioni ministeriali.ministeriali.

Le opzioni vengono lasciate all’autonomia delle scuole, alle quali non è imposta l’applicazione, ma sollecitata la realizzazione.

Questo significa partire comunque dalla pratica quotidiana consolidata nella scuola.

Non si tratta di reinventare la scuola ma di piegarla alle nuove esigenze.esigenze.

Contestualizzazione europea.

La prima scelta obbligata è il curricolo per competenze e la seconda, ad essa immediatamente collegata, sono le competenze di cittadinanza, viste come traguardo.

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All’interno di questo quadro la proposta CIDIproposta CIDI

Una proposta flessibileflessibile, articolata su tre livelli di coinvolgimento, in risposta ad esigenze diversificate delle scuole.

Spetta alla scuola, sulla base dell’art. 1 e 3 (DPR. 275/99) elaborare l’offerta formativa e scegliere le strategie più idonee

alla sua realizzazione.

Il vincoloIl vincolo è l’obbligo a 16 annil’obbligo a 16 anni e la certificazionecertificazione di una certa quantità e qualità di competenze collegate alla cittadinanza attiva

da realizzare entro la fine del biennio.

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Obiettivo della propostaObiettivo della proposta è quello di fornire ai docenti strumenti metodologici e didattici per progettare nell’ambito del biennio alcuni percorsi curricolari incentrati su competenze culturali e di cittadinanza.

La proposta risulta organizzato in tre fasitre fasi: informazione/formazione; progettazione e sperimentazione.

È nell’interesse della scuola aver rilevato i bisognibisogni ed averne effettuato un’analisi funzionale alla domandadomanda di formazione.


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Informazione/formazione per tutti i docenti disponibili senza distinzioni d’area disciplina.

Il nuovo contestonuovo contesto normativo e le possibili applicazioni operative.

Gli elementi qualificantielementi qualificanti della proposta ministeriale e la loro rilevanza innovativa.

La questione del metodoquestione del metodo come questione ineliminabile rispetto a qualsivoglia innovazione didattica.

La valutazioneLa valutazione come strumento di consapevolezza di processo e di risultato, autovalutazione, stimolo al miglioramento continuo nel quadro di una long live learning.


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Informazione/formazione per i gruppi d’area/disciplina accorpati negli assi culturali

c. ProduzioneProduzione di almeno un’unità di apprendimento che si ponga come esemplificativa di una proposta didattica innovativa e coerente con la proposta ministeriale.

a. Costituzione dei gruppiCostituzione dei gruppi per assi (indipendentemente dagli indirizzi: siamo sempre nel biennio obbligatorio e quindi le differenze riguardano una fase successiva).Valutare la consistenza numerica e di qualità (quale possibilità di incidere (e in quali misura) sul dipartimento ?)

b. Ricerca-azione funzionale alla riorganizzazione dell’offerta disciplinare nel quadro del raccordo tra primo e secondo ciclo (= valorizzazione dei traguardi in funzione delle competenze) e nell’ottica di un’azione che punti decisamente all’acquisizione delle competenze previste dall’asse culturale di riferimento e collegate alle competenze di cittadinanzacompetenze di cittadinanza.


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Progettazione/sperimentazione che coinvolga almeno un consiglio di classe che si ponga all’interno della scuola come corso pilota.

Questo significa coinvolgimento operativo di un consiglio di classeconsiglio di classe sull’iniziativa ma anche attenzione, condivisione e monitoraggio dell’iniziativa stessa da parte del collegio docenticollegio docenti, allo scopo di valutare i risultati in funzione di revisioni/applicazioni/adattamenti e valorizzazione dell’iniziativa all’interno del POF.

Costituzione di un consiglio di classe disponibile e motivato all’iniziativa (se necessario spostamento di docenti in funzione del conseguimento di questo obiettivo);

Coprogettazione dell’attività didattica annuale, cominciando dall’accoglienza a dal raccordo;

Sperimentazione assistita (consulenza in presenza e on line).


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Incontri in presenzapresenza

FadFad su piattaforma cidi.

informazioni

coprogettazione

ricerca-azione

consulenza 16


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Documenti di riferimento:Legge 27 dicembre 2006, n. 296,296, comma 622622

Obiettivi di Lisbona

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Dal 1° settembre 2007 è entrato in vigore l’obbligo d’istruzione elevato a 10 anni in base alla legge 26 legge 26 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 622dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 622. Il nostro sistema scolastico compie così un passo molto portante per allinearsiallinearsi con i sistemi di altri con i sistemi di altri Paesi dell’Unione europeaPaesi dell’Unione europea.

Il nuovo obbligo di istruzione intende fornire ai giovani gli strumenti per l’acquisizione dei saperi e delle competenze indispensabili per il pieno sviluppo della personapieno sviluppo della persona in tutte le sue dimensioni e per l’esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza. l’esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza.


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Il percorsoIl percorso di innovazione si svilupperà, quindi, a partire dall’anno scolastico 2007/20082007/2008 sino alla ricomposizione, in un

contesto unitariocontesto unitario, di tutti gli ordinamenti dell’istruzione a partire dall’anno 2009/2010,2009/2010,

In quella data si attuerà il nuovo assettonuovo assetto del secondo ciclo costituito, in base all’articolo 13 della legge n. 40/07, dal sistema sistema

dell’istruzione secondaria superioredell’istruzione secondaria superiore - articolato in licei e in istituti tecnici e istituti professionali - e dal sistema sistema

dell’istruzione e formazione professionaledell’istruzione e formazione professionale.

Alle scuoleAlle scuole spetta il compito di “realizzarerealizzare” e non di “applicareapplicare” l’innovazione, in relazione agli assi culturaliassi culturali considerati strategici

(allegato n. 1) e alle competenze chiavecompetenze chiave (allegato n. 2).


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Partendo dal POFPartendo dal POF dello scorso anno occorre riflettere su quali modifiche/integrazioni introdurre per rispettare la norma dell’obbligo e cioè questo nuovo vincolo.questo nuovo vincolo.

Prima fasePrima fase: informazione

Seconda faseSeconda fase: analisi, rielaborazione e contestualizzazione

Terza faseTerza fase: progettazione

Quarta faseQuarta fase: sperimentazione

Quinta faseQuinta fase: applicazione (messa a sistema)


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Il nuovo Il nuovo obbligoobbligo di istruzione è stato preceduto dalle INDICAZIONI INDICAZIONI PER IL PER IL CURRICOLOCURRICOLO per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione.

D.M. 31.07.2007

D.M. 22 Agosto 2007, n. 139


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http://www.cidimi.it/

http://www.cidimi.it/


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http://www.pubblica.istruzione.it/


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