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58. Allegato B

ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO

I N D I C E

PAG.

ATTI DI INDIRIZZO:

Mozione:

Barbieri .................................... 1-00047 1935

Risoluzione in Commissione:

III Commissione:

Guzzanti ................................... 7-00047 1936

ATTI DI CONTROLLO:

Presidenza del Consiglio dei ministri.

Interpellanze urgenti

(ex articolo 138-bis del regolamento):

Di Virgilio ................................ 2-00151 1939

Laratta ...................................... 2-00154 1939

Interpellanza:

Napoli Angela .......................... 2-00152 1940

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Mecacci ..................................... 5-00389 1942

Vignali ....................................... 5-00398 1944

Villecco Calipari ........................ 5-00399 1944

Interrogazioni a risposta scritta:

Dima ......................................... 4-01192 1945

Berretta .................................... 4-01194 1946

PAG.

Ambiente e tutela del territorio e del mare.

Interpellanza urgente

(ex articolo 138-bis del regolamento):

Bratti ......................................... 2-00155 1947

Interrogazione a risposta in Commissione:

Bratti ......................................... 5-00384 1949

Difesa.

Interrogazione a risposta scritta:

Brandolini ................................ 4-01193 1949

Economia e finanze.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Contento ................................... 5-00386 1950

Interrogazioni a risposta scritta:

Dal Lago ................................... 4-01195 1951

Di Biagio .................................. 4-01196 1952

Ciocchetti .................................. 4-01197 1952

Giustizia.

Interrogazione a risposta orale:

Vietti ......................................... 3-00158 1953

Interrogazione a risposta in Commissione:

Bernardini ................................ 5-00397 1954

Atti Parlamentari — 1933 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anchele risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

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PAG.

Interrogazioni a risposta scritta:Sbai ........................................... 4-01198 1954

Schirru ...................................... 4-01201 1957

Mancuso ................................... 4-01206 1958

Rosato ....................................... 4-01208 1958

Infrastrutture e trasporti.

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Motta ......................................... 5-00393 1960

Bocci ......................................... 5-00394 1960

Interrogazione a risposta scritta:

Miglioli ...................................... 4-01205 1961

Interno.

Interrogazione a risposta orale:

Ginefra ...................................... 3-00159 1961

Interrogazione a risposta in Commissione:

Compagnon .............................. 5-00387 1962

Interrogazioni a risposta scritta:

Naccarato ................................. 4-01202 1963

Taglialatela ............................... 4-01203 1963

Istruzione, università e ricerca.

Interpellanza:

Gottardo ................................... 2-00153 1964

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Siragusa .................................... 5-00385 1965

Pes ............................................. 5-00395 1966

Interrogazione a risposta scritta:

Sbrollini .................................... 4-01207 1967

Lavoro, salute e politiche sociali.

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

XII Commissione:

Barani ....................................... 5-00390 1968

PAG.

Mura ......................................... 5-00391 1969

Turco Livia .............................. 5-00392 1970

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Contento ................................... 5-00382 1971

Bratti ......................................... 5-00383 1971

Mancuso ................................... 5-00388 1973

Schirru ...................................... 5-00400 1973

Interrogazioni a risposta scritta:

Mancuso ................................... 4-01200 1974

Briguglio ................................... 4-01204 1975

Politiche agricole, alimentari e forestali.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Bocci ......................................... 5-00396 1978

Politiche europee.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Pini ............................................ 5-00401 1979

Sviluppo economico.

Interpellanza:

Tassone ..................................... 2-00150 1980

Interrogazione a risposta scritta:

De Girolamo ............................ 4-01199 1983

Apposizione di firme a mozioni ................ 1983

Apposizione di firme ad interrogazioni ... 1983

Pubblicazione di un testo riformulato ..... 1983

Interrogazione a risposta scritta:

Garavini .................................... 4-01176 1983

Ritiro di documenti del sindacato ispet-tivo .............................................................. 1984

Atti Parlamentari — 1934 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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ATTI DI INDIRIZZO

Mozione:

La Camera,

premesso che:

grazie anche ai successi dei nostriatleti nelle competizioni sportive interna-zionali, la pratica sportiva in Italia haraggiunto dimensioni di massa, coinvol-gendo, tra appassionati e professionisti,diversi milioni di persone;

secondo i dati Istat di una indaginemultiscopo del 2006, oltre la metà dellapopolazione italiana è interessata o coin-volta nell’attività sportiva;

a riprova di tale interessamento èopportuno ricordare che il fatturato com-plessivo del sistema sport ha superato i 30miliardi di euro e concorre per oltre il 3per cento alla formazione del PIL;

la rilevanza economica e socialecrescente della pratica sportiva è ben evi-denziata sia dal Manifesto dello Sport,presentato in occasione del Giubileo deglisportivi del 2000, che dalla dichiarazionesul « Valore sociale dello sport per i gio-vani » del Consiglio e dei rappresentati deiGoverni degli Stati membri riuniti in sededi Consiglio il 5 maggio 2003;

la pratica sportiva è utile soprat-tutto per le giovani generazioni in quantostrumento idoneo per lo sviluppo dell’ami-cizia, del senso dell’impegno e della lealtà,oltre ad essere uno strumento fondamen-tale per contrastare gli aspetti degeneratividelle patologie invalidanti e per favorire laprevenzione dei fenomeni che derivano daldisagio giovanile ed il reinserimento so-ciale delle persone diversamente abili;

in tale contesto il patrimonio del-l’impiantistica costituisce una risorsa fon-damentale per quanti sono interessati allapratica sportiva ed alla promozione dellosport, intesa non solo in senso agonisticoma anche e soprattutto come attività lu-

dica rivolta al mero esercizio fisico o comeattività a finalità sociale, culturale, educa-tiva e formativa;

al finanziamento del mondo dellosport opera dal 1957 l’Istituto per il Cre-dito Sportivo, ente di diritto pubblico conpersonalità giuridica e gestione autonoma;

l’Istituto ha fino ad oggi esercitatoil credito sotto forma di mutui a medio elungo termine concessi per la costruzione,l’ampliamento, l’attrezzatura ed il miglio-ramento di impianti sportivi e/o strumen-tali all’attività sportiva, ivi compresa l’ac-quisizione delle relative aree e per l’ac-quisto di immobili da destinare ad attivitàsportive o strumentali a queste;

interlocutori naturali dell’istitutoper il credito sportivo sono sempre stati glienti locali, gli enti pubblici il CONI lefederazioni sportive nazionali, le società ele associazioni di promozione sportiva e,nell’ottica di incentivare al massimo lapratica sportiva, le società sportive dilet-tantistiche;

rispetto a quest’ultima tipologia so-cietaria, la Finanziaria 2003 ha disposto lacostituzione di un Fondo di Garanzia, utilea fornire una copertura sussidiaria aquella ipotecaria, al fine di incentivare lerichieste di finanziamento da parte di talisocietà;

il Fondo, la cui operatività è ri-messa ad un regolamento del Ministro peri beni culturali di concerto con quellodell’economia e finanze non ancora ema-nato, è alimentato dagli importi dei premidei concorsi a pronostici gestiti dal CONIcolpiti da decadenza che ammontano oggia circa 12 milioni di euro;

nonostante il notevole interesse siaeconomico che sociale, che ruota intornoal mondo dello sport, l’Istituto per ilCredito Sportivo oggi si trova a doverfronteggiare molteplici problematiche;

innanzitutto perché la stessa capa-cità dell’Istituto di concedere mutui a tassidi interesse particolarmente agevolati hasubito negli ultimi anni un forte ridimen-

Atti Parlamentari — 1935 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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sionamento a causa della diminuzionedelle entrate dei concorsi del Totocalcio,che vanno ad alimentare il Fondo Contri-buti per gli Interessi;

la Finanziaria 2006, inoltre, con ilprelievo di 450 milioni di euro dal Fondoex legge n. 50 del 1983, che si era dettoprovvisorio e con l’impegno del successivoreintegro, ha ridotto ulteriormente la ca-pacità finanziaria dell’Istituto che, tra l’al-tro, per fare fronte a tale restituzione si èvisto costretto a contrarre due finanzia-menti che graveranno pesantemente suiconti economici futuri;

impegna il Governo

ad adottare in tempi rapidi ogni utileintervento atto a rafforzare patrimonial-mente l’Istituto per il Credito Sportivo;

a favorire eventuali operazioni diacquisizione delle quote di natura stretta-mente privatistica, da parte di Fondazionidi origine bancaria che affiancherebberoin tal modo lo Stato, la Cassa Depositi ePrestiti ed il CONI, quale soluzione pergarantire e salvaguardare l’alto scopo del-l’Istituto;

a dare piena attuazione all’attualeprevisione statutaria dell’Istituto ex arti-colo 4 che « su richiesta degli apportanti »(Stato e CONI) consente al Consiglio diAmministrazione di imputare a capitale, intutto o in parte, i « Fondi apportati conattribuzione della partecipazione al rispet-tivo apportante », garantendo in tal modola ripatrimonializzazione dell’Ente;

a consentire la fruibilità del citatoFondo di Garanzia, consentendo all’asso-ciazionismo dilettantistico di poter acce-dere ai servizi erogati dall’Istituto;

ad una maggiore sintonia e collabo-razione tra gli organismi governativi com-petenti e la governance dell’ICS;

a prevedere anche l’istituzione di untavolo concertativo con le parti sociali el’ICS allo scopo di garantire continuità allavocazione primaria della banca rendendo

accessibili alle persone i beni necessari perconseguire forme più elevate di socialità.

(1-00047) « Barbieri, Versace, Holzmann,Pizzolante, Paniz, Razzi,Gioacchino Alfano, Cente-mero, Lehner, Palmieri ».

Risoluzione in Commissione:

III Commissione:

La III Commissione,

premesso che:

con la decisione del 2 maggio 2002,il Consiglio dell’Unione Europea ha aggior-nato la lista delle persone e delle entità icui fondi devono essere congelati nell’am-bito della lotta al terrorismo, includendoin tale lista l’Organizzazione dei Mujahidindel Popolo Iraniano (OMPI);

nei successivi aggiornamenti,l’OMPI è stata sempre mantenuta in talelista, fino alla Decisione del Consiglio del21 dicembre 2005 relativa a misure re-strittive specifiche, contro determinatepersone ed entità, destinate a combattereil terrorismo (2005/930/CE);

il procedimento che può condurread una misura di congelamento dei fondiai sensi della normativa pertinente sisvolge su due livelli, uno nazionale e l’altrocomunitario; in un primo momento,un’autorità nazionale competente, in lineadi principio un’autorità giudiziaria, deveadottare una decisione che deve esserebasata su « prove o indizi seri e credibili »;in un secondo momento, il Consiglio, al-l’unanimità, deve decidere di includerel’interessato nell’elenco delle organizza-zioni terroristiche sulla base di informa-zioni precise che mostrano l’adozione diuna decisione nazionale; in seguito, ilConsiglio deve « accertarsi », a intervalliregolari, almeno una volta ogni sei mesi,che la presenza dell’interessato sull’elencocontroverso « resti giustificata »;

la sentenza del 12 dicembre 2006del Tribunale di Prima Istanza della Corte

Atti Parlamentari — 1936 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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di Giustizia delle Comunità Europee(causa T-228/02) ha annullato la Decisionedel Consiglio del 21 dicembre 2005 poichéha constatato che « la decisione impugnatanon è motivata e che è stata adottatanell’ambito di un procedimento durante ilquale non sono stati rispettati i dirittidella difesa della ricorrente (l’OMPI) »;

il Tribunale di Prima Istanza dellaCorte di Giustizia delle Comunità Europeeha stabilito, in linea generale, che « lamotivazione di una decisione successiva dicongelamento dei fondi deve indicare leragioni specifiche e concrete per cui ilConsiglio considera, in seguito al riesame,che il congelamento dei fondi dell’interes-sato resta giustificato »;

inoltre il tribunale ha specificatoche il Consiglio dell’Unione europea du-rante la seduta di riesame ha accettato chenel caso dell’annullamento delle provecontestate si impegnerà ad intraprenderedelle iniziative onde eseguire la sentenzaalla base dell’articolo 233 del Trattato CE.Il che significa che il Consiglio in ognicaso, dopo la fine del dibattimento verbalesui documenti contestati correggerà op-pure annullerà i documenti contestati;

il 30 gennaio 2007, il Consigliodell’Unione europea ha comunicato, conuna lettera ai legali dell’OMPI, di nonavere intenzione di procedere alla cancel-lazione di tale organizzazione dalla lista,ma solo di concedere ad essa la possibilitàdi presentare le proprie osservazioni sulcaso;

il 30 novembre 2007 la Commis-sione d’appello delle organizzazioni pro-scritte del Regno Unito (POAC – Proscri-bed Organisations Appeal Commission) haordinato al Ministro dell’interno britan-nico di rimuovere immediatamente l’OMPIdall’elenco delle organizzazioni vietate; ilPOAC dopo aver esaminato le prove pub-bliche ha dichiarato che l’Organizzazionedei Mojahedin non è coinvolta nel terro-rismo;

il 14 dicembre 2007 la stessa POACha riaffermato la decisione presa il 30

novembre, respingendo il ricorso contro lasentenza avanzato dal Ministro dell’in-terno;

il 7 maggio 2008 la Corte d’appellobritannica, presieduta dal Lord Chief, giu-dice Phillips, ha respinto definitivamentel’appello che il Ministro dell’interno delRegno Unito aveva presentato contro ladecisione del 30 novembre 2007 dellaPOAC, rendendo così definitivo l’ordine dicancellare l’OMPI dall’elenco delle entitàterroristiche;

il 23 giugno 2008, entrambe leCamere del Parlamento britannico hannoapprovato all’unanimità una risoluzioneche annulla la definizione di terroristiassegnata all’OMPI e, il 24 giugno, il Mi-nistero dell’interno britannico ha ufficial-mente cancellato l’Organizzazione deiMojahedin del Popolo dell’Iran dalla listadelle organizzazioni terroristiche del Re-gno Unito;

sin dai primi anni ’80, l’Italia hariconosciuto lo status di rifugiati politici anon pochi membri dell’OMPI e della re-sistenza iraniana;

in favore della cancellazione del-l’OMPI dalla lista europea delle organiz-zazioni terroristiche si sono più volteespressi numerosi deputati e senatori dellamaggioranza e dell’opposizione, e oltre lametà dei deputati ha firmato nella pre-sente legislatura documenti in tal senso;

nella XV legislatura, il 14 giugno2007, la III Commissione della Camera deideputati ha approvato la risoluzione7-00196 « Sulla lista UE delle persone edentità coinvolte in atti di terrorismo », cheimpegnava il Governo a sostenere in sededi Consiglio dell’Unione europea il pienorispetto della sentenza del 12 dicembre2006 del Tribunale di Prima Istanza dellaCorte di Giustizia delle Comunità Europee(causa T-228/02); a partecipare attiva-mente alla revisione semestrale di tale listada parte del Consiglio al fine di accertareche la presenza dell’OMPI come di altreorganizzazioni e individui nell’elenco delleorganizzazioni terroristiche sia realmente

Atti Parlamentari — 1937 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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giustificata, tenendo conto dei rilievi mossidalla summenzionata sentenza alle prece-denti decisioni del Consiglio, in partico-lare, per quanto riguarda la condizionepreliminare di una decisione della autoritànazionale competente e l’obbligo di comu-nicazione;

il 28 giugno 2008, a Parigi, si ètenuto un pacifico raduno di circa 70.000iraniani della diaspora a sostegno dellapiattaforma della signora Maryam Rajavi,Presidente eletto dal Consiglio Nazionaledella Resistenza dell’Iran (CNRI) per isti-tuire in Iran un governo democratica-mente eletto, perché si giunga all’aboli-zione della pena di morte e della tortura,all’eguaglianza di diritti fra uomo e donna,all’effettiva libertà religiosa, al rispetto ditutti i diritti umani e civili previsti dallaDichiarazione Universale dei DirittiUmani, e perché l’Iran abbandoni il pro-gramma di arricchimento dell’uranio, in-trapreso contro i propri impegni interna-zionali;

a tale raduno sono stati presentianche alcuni parlamentari italiani, oltreche di numerosi altri Paesi;

il 15 luglio 2008 il Consiglio deiMinistri europeo ha deciso per il mante-nimento dell’OMPI nella lista delle orga-nizzazioni terroristiche in virtù di unarichiesta avanzata dal governo francese,nonostante poche settimane prima laCorte d’Appello inglese avesse deciso lacancellazione avendo preso in esame unavasta mole di documentazione;

il 23 luglio 2008, la signora Mar-yam Rajavi ha partecipato a Roma pressola Camera dei deputati a una conferenzastampa e a un convegno sui diritti umaninel proprio Paese, nel corso dei quali haribadito le posizioni espresse a Parigi;

nel corso della sua presenza aRoma, la signora Rajavi ha incontratopersonalità politiche e istituzionali di di-verse forze politiche;

considerando che, come ha ancheaffermato il Parlamento europeo nella ri-soluzione del 4 settembre 2008 sulle ese-

cuzioni capitali in Iran, vi è motivo ditemere che i membri e gli associati del-l’opposizione iraniana, che sono raggrup-pati e protetti a Camp Ashraf nel Norddell’Irak da forze multinazionali guidatedagli Stati Uniti in base all’articolo 27dalla quarta Convenzione di Ginevra, po-trebbero rischiare di essere espulsi o rim-patriati in modo forzato in Iran, dovepotrebbero subire gravi persecuzioni edeventualmente essere persino condannati amorte,

impegna il Governo:

a partecipare attivamente alla revi-sione semestrale di tale lista da parte delConsiglio al fine di accertare che la pre-senza di organizzazioni e individui nel-l’elenco delle organizzazioni terroristichesia realmente giustificata, tenendo contodei rilievi mossi dalla summenzionata sen-tenza alle precedenti decisioni del Consi-glio, in particolare, per quanto riguarda lacondizione preliminare di una decisionedella autorità nazionale competente, l’ob-bligo di comunicazione e motivazione, ildiritto di difesa;

a chiedere in sede di Consiglio del-l’Unione Europea la cancellazione del-l’OMPI dalla lista delle persone e delleentità i cui fondi devono essere congelatinell’ambito della lotta al terrorismo, e inparticolare a votare contro il manteni-mento dei Mojaheddin del popolo nellalista, durante la revisione dei prossimisemestrali del Consiglio, atteso che allaluce della analoga cancellazione effettuatadal governo britannico dalla propria listanazionale, si assicura così il pieno rispettodella sentenza del 12 dicembre 2006 delTribunale di Prima Istanza della Corte diGiustizia delle Comunità Europee (causaT-228/02);

a chiedere alle autorità irachene estatunitensi di tenere conto della esigenzadi rigoroso accertamento di eventuali re-sponsabilità di singoli appartenenti allapredetta OMPI e al contempo di garanziadei diritti di difesa, e in particolare di nonrimpatriare in modo forzato verso l’Iran

Atti Parlamentari — 1938 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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qualsiasi membro dell’opposizione, pro-fugo o richiedente asilo iraniano, il qualecorrerebbe il grave rischio di subire per-secuzioni, e di lavorare, in particolare, conl’Alto Commissariato delle Nazioni Uniteper i rifugiati e altri soggetti al fine ditrovare una soluzione duratura soddisfa-cente alla situazione delle persone attual-mente ospitate presso il Camp Ashraf.

(7-00047) « Guzzanti, Miglioli, Saltamar-tini, Sbai, Ciccioli, Zampa-rutti, Goisis, Leoluca Or-lando, Schirru, Mecacci, Bel-trandi, Bernardini, Cristaldi,Evangelisti, Farina Coscioni,Livia Turco, Vico, MaurizioTurco, De Girolamo, Loren-zin, Angeli ».

* * *

ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZADEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interpellanze urgenti(ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare ilPresidente del Consiglio dei ministri, ilMinistro degli affari esteri, per sapere –premesso che:

la persecuzione dei cristiani si allargaa macchia d’olio nel mondo e il numerodei martiri continua a crescere;

l’India, con i numerosi attentati, conle distruzioni, con i saccheggi, con lerecenti esplosioni di violenza contro lecomunità cristiane, è a parere degli inter-pellanti l’epicentro di questa globalizza-zione dell’odio anticristiano che ha inve-stito già la Turchia, l’Iraq, l’Indonesia,l’Algeria, ed altri paesi;

l’Occidente è irretito in una silen-ziosa ambiguità; tutte le associazioni per idiritti umani e per le libertà religiosetacciono imbarazzate;

il vento della scristianizzazione soffiacon violenza fino a trasformare la dila-gante « cristianofobia » in una drammaticaesigenza di ingerenza umanitaria ur-gente –:

se il Governo, alla luce di tali rifles-sioni, non ritenga necessario ribadire conforza, nelle sedi opportune, anche comu-nitarie, la posizione dell’Italia in assolutadifesa dei diritti della libertà religiosa.

(2-00151) « Di Virgilio, La Loggia, Boc-chino, Bruno, Boniver, Lan-dolfi, Lupi, Bertolini, Abelli,Gioacchino Alfano, Barani,Barbareschi, Bergamini, Ber-nini Bovicelli, Bocciardo, Ca-labria, Calgaro, Carlucci, Ca-tone, Cazzola, Ceccacci Ru-bino, Ciccioli, Cristaldi, D’Ip-polito Vitale, De Camillis, DeLuca, De Nichilo Rizzoli, DiCagno Abbrescia, Distaso,Renato Farina, Frassinetti,Fucci, Garagnani, Garofalo,Gava, Germanà, Giammanco,Golfo, Iannarilli, Laffranco,Lisi, Lorenzin, Marinello,Giulio Marini, Marsilio, Mi-strello Destro, Moffa, Mon-dello, Mussolini, Angela Na-poli, Pagano, Palmieri, Paroli,Patarino, Pelino, Pianetta,Pugliese, Repetti, Mariarosa-ria Rossi, Rosso, Sammarco,Savino, Scapagnini, Scelli, Si-meoni, Speciale, Stasi, Tor-toli, Valducci, Vella, Vignali,Zorzato ».

I sottoscritti chiedono di interpellare ilPresidente del Consiglio dei ministri, ilMinistro dell’interno, per sapere – pre-messo che:

disposizioni di Legge stabiliscono chenei pubblici uffici e nelle istituzioni delloStato venga esposta la foto del Presidentedella Repubblica. Tali disposizioni, perquanto risulta agli interpellanti, non sem-pre vengono rispettate, nonostante vi siano

Atti Parlamentari — 1939 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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anche diverse disposizioni amministrativee circolari ministeriali, che si riferisconoall’obbligatoria esposizione della foto delPresidente nei Pubblici Uffici;

ebbene, risulterebbe agli interpellantiche il Ministro della Semplificazione Nor-mativa, Sen. Roberto Calderoli, avrebbeesposto nel suo Ufficio al Ministero, la fotodel Ministro delle Riforme e leader delmovimento politico Lega Nord, onorevoleUmberto Bossi, anziché, come d’obbligo, lafoto del Presidente della Repubblica, Gior-gio Napolitano;

se la notizia fosse fondata sarebbe unfatto assai grave che squalifica oltremodole nostre istituzioni: una provocazioneinaccettabile per un uomo di governo;

posto che nella fattispecie non sitratta di questioni legate ai costi dellapolitica, né a questioni prettamente ideo-logiche, appare evidente che si tratta diatteggiamenti di disprezzo nei confrontidell’assetto istituzionale dello Stato e inparticolare verso il Presidente della Re-pubblica –:

se non ritenga opportuno verificarela fondatezza delle insistenti, quanto at-tendibili, indiscrezioni da cui risulta che ilministro della Semplificazione Calderoliavrebbe esposto la foto del suo leader,onorevole Umberto Bossi, segretario fede-rale della Lega, al posto di quella delPresidente della Repubblica;

quali iniziative intenda assumere pergarantire il rispetto dell’articolo 6 deldecreto del Presidente della Repubblica 7aprile 2000, n. 121;

se non ritenga opportuno avviare unaverifica più ampia per monitorare chetutte le aule di scuole e università, gliuffici della pubblica amministrazione e gliuffici pubblici dello Stato e degli EntiLocali e Regionali, siano dotati dei simbolidel Paese ed in particolare della foto delPresidente della Repubblica.

(2-00154) « Laratta, Grassi, Fadda, Misiti,Giorgio Merlo, Giacomelli,Gasbarra, Farinone, Cesario,

Iannuzzi, Bonavitacola, Lo-sacco, Margiotta, Trappolino,Luongo, Tullo, Lusetti, CesareMarini, Garofani, Berretta,Barbi, Boccuzzi, Pierdome-nico Martino, Picierno, Min-niti, Nicolais, Gozi, VilleccoCalipari, Lo Moro, D’Antoni,Laganà Fortugno ».

Interpellanza:

La sottoscritta chiede di interpellare ilPresidente del Consiglio dei ministri, ilMinistro dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare, il Ministro dellagiustizia, il Ministro dell’interno, per sa-pere – premesso che:

nei giorni scorsi un’inchiesta dellaProcura della Repubblica di Crotone haportato all’allucinante scoperta dell’uti-lizzo di 350 mila tonnellate di scoriepericolose per la realizzazione, tra l’altro,dei piazzali di tre scuole pubbliche diCrotone, i parcheggi di attività commer-ciali e la pavimentazione di una dellepanchine del porto;

su disposizione della Procura di Cro-tone sono state sottoposte a sequestropreventivo ben diciotto aree nei territori diCrotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro;

i materiali pericolosi sarebbero pro-venienti dall’industria « Pertusola Sud » diCrotone (chiusa alla fine degli anni ’90 edi proprietà dell’ENI), che anziché farlismaltire in discariche specializzate, liavrebbe ceduti ad imprese di costruzioni eda queste sarebbero stati usati per varilavori edili;

sembra, altresì, che i materiali sianocostituiti da altre scorie provenienti dal-l’Ilva di Taranto;

le scorie utilizzate per i vari lavorisono costituite da una miscela di metallialtamente cancerogeni;

dalle indagini è emerso che le societàalle quali venivano cedute le scorie peri-colose sono la « Crotonscavi Srl » e la

Atti Parlamentari — 1940 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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« Ciampà Paolo » e queste utilizzavanol’approvvigionamento per la realizzazionedi rilevati e sottofondi stradali;

negli anni scorsi alcuni appalti con-cessi al gruppo « Ciampà » hanno portatoall’accesso antimafia al Comune e allaProvincia di Crotone;

le indagini che hanno portato all’ope-razione fatta dalla Procura di Crotone,denominata « Black Mountain », sono ini-ziate nel 1999 e all’interrogante apparedavvero inconcepibile che le relative risul-tanze siano emerse dopo così lungo tempoe, comunque, solo dopo il pensionamentodi Franco Tricoli, già capo di quella Pro-cura;

la legge n. 426 del 1998 ed il decretoministeriale n. 468/2001 hanno previsto,nell’ambito di una programmazione na-zionale, la bonifica ed il ripristino am-bientale del territorio crotonese, ma maiavvenuti;

gli inquirenti hanno anche avviato leindagini per accertare l’eventuale inquina-mento dei fondali marini dell’area anti-stante Crotone;

nei giorni scorsi è stata data notiziadella smagnetizzazione di un video relativoalle modalità di smaltimento delle scorietossiche in questione, depositato presso laProcura di Crotone;

nel 2003 anche la Commissione par-lamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiutiaveva denunziato l’inquinamento derivanteproprio dall’ex Pertusola di Crotone edaveva trasmesso la relativa relazione allaProcura della Repubblica di quellaCittà –:

quanti e quali enti, nonostante lanegazione della certificazione antimafia daparte della Prefettura di Crotone, abbianocontinuato ad affidare incarichi a qualcheditta del gruppo Ciampà;

se la ditta Ciampà sia risultata ag-giudicataria di altri appalti in Calabria, aldi fuori del territorio crotonese;

se siano riscontrabili legami tra leditte del gruppo Ciampà e quelle delgruppo Vrenna di Crotone, queste ultimeimpegnate nella raccolta di rifiuti;

quanti finanziamenti siano stati stan-ziati ed elargiti negli anni passati per ilrisanamento ambientale dell’area indu-striale ex Pertusola Sud e come siano statispesi;

se corrisponda al vero che soltantonella scorsa settimana la Syndial, societàincaricata, ha presentato, nella sede del-l’Assessorato regionale all’ambiente, il pro-getto di disinquinamento dell’ex PertusolaSud di Crotone;

se corrisponda al vero che l’inter-vento di disinquinamento prenderà il viasolo tra il 2009 e il 2010 e si protrarrà finoal 2020;

se e quali altre società hanno avutol’incarico di disinquinamento e bonificanegli anni precedenti e quali siano i motiviper i quali non hanno espletato l’incaricostesso;

quale sia stata l’attività ed il controllonel merito da parte del Ministro dell’am-biente del Governo della precedente legi-slatura;

quali siano stati gli interventi ed icontrolli fatti dall’Ufficio del Commissarioper l’emergenza ambientale in Calabria, incarica ormai da oltre dieci anni;

quale sia il livello di attuazione delcontenuto dell’ordinanza del Ministro del-l’interno n. 3149 del 1o ottobre 2001;

se sia stato erogato e come sia statospeso il finanziamento, previsto nel 2002-2003, per la bonifica ed il ripristino am-bientale del sito della Pertusola di Cro-tone, a norma della legge n. 468/2001, condecreto ministeriale 26 novembre 2002;

se il Ministro della giustizia nonritenga di dover avviare un’adeguata in-dagine presso la Procura di Crotone che,fino al 16 agosto 2008, aveva a capo ilprocuratore Franco Tricoli, oggi trust dellesocietà del gruppo Vrenna, al fine di

Atti Parlamentari — 1941 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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accertare, tra l’altro, se risultino iscritte inquella Procura tutte le notizie di reato equali siano state le motivazioni che hannodilatato i tempi delle indagini per bennove anni;

se, alla luce delle potenzialità dellecosche della ’ndrangheta crotonese, emer-gano gli interessi delle stesse anche nellagestione delle scorie pericolose in que-stione;

se non ritengano di assumere inizia-tive normative dirette a rivisitare le normedel codice penale per aggravare le peneper i reati di carattere ambientale.

(2-00152) « Angela Napoli ».

Interrogazioni a risposta in Commissione:

MECACCI, ZAMPARUTTI, MAURIZIOTURCO, FARINA COSCIONI, BERNAR-DINI e BELTRANDI. — Al Presidente delConsiglio dei ministri, al Ministro degliaffari esteri. — Per sapere – premesso che:

il 30 agosto scorso il Presidente delConsiglio Silvio Berlusconi e il ColonnelloMuhammar Gheddafi hanno firmato nellacittà di Bengasi in Libia un Trattato di« amicizia, partenariato e cooperazione »tra Italia e Libia;

il 16 settembre, al Parlamento, oltreche all’opinione pubblica, non è dato co-noscere le linee generali né tantomeno itermini precisi di detto trattato, né megliocomprendere quali saranno i tempi e ipassaggi istituzionali per la necessaria ra-tifica del documento da parte dei due ramidel Parlamento, l’intera vicenda restandoavvolta da un incomprensibile alone dimistero;

secondo quanto riportato da varieagenzie di stampa e dal sito www.gover-no.it, al centro del trattato vi dovrebbeessere la corresponsione, sotto forma diinvestimenti in progetti infrastrutturali inLibia, di una cifra di 5 (cinque) miliardi didollari, per un periodo di 25 (venticinque)o 20 (venti) anni come compensazione peri « danni inflitti alla Libia da parte del-

l’Italia durante il periodo coloniale » (cor-riere.it, 30 agosto 2008) per i quali, haanche detto il Presidente del Consiglio, « Anome del popolo italiano, come capo delGoverno, mi sento in dovere di porgere lescuse » (corriere.it, 30 agosto 2008);

la rilevanza economica di tale inden-nizzo, che impegnerebbe non solo l’attualeGoverno ma anche quelli a venire, ed il« precedente » che ciò costituisce rispetto asituazioni analoghe della storia colonialeche coinvolge paesi della Unione europea,rendono ancora più incomprensibile lamancata informazione al Parlamento eall’opinione pubblica dei termini del trat-tato;

secondo quanto sottolineato dallostesso presidente del Consiglio Silvio Ber-lusconi ai microfoni del Tg3, grazie all’ac-cordo, tra le altre cose in Italia « avremomeno clandestini e maggiori quantità digas e petrolio libico, che è della migliorequalità » (Adnkronos, 30 agosto 2008);

esiste un noto e annoso contenziosonei confronti della Libia relativo tanto allefamiglie degli esuli cacciati a seguito della« rivoluzione » di Gheddafi – celebrata aBengasi con la firma del Trattato – quantoa centinaia di imprese che negli anniOttanta sono state espulse nottetempo daquel paese, contenzioso che, semprestando a quanto riferito da fonti stampa,non rientra nel documento firmato a Ben-gasi il 30 agosto scorso;

a seguito di dichiarazioni rilasciate adue giorni dalla firma del Trattato dalColonnello Gheddafi, riportate dall’agenziadi stampa libica Jana, relative a un arti-colo dello stesso che prevedrebbe che« l’Italia non userà né permetterà l’uso deipropri territori in qualsiasi atto ostilecontro la Libia », il Governo italiano inuna nota diffusa da Palazzo Chigi haprecisato che « l’accordo fa, come è ovvio,salvi tutti gli impegni assunti precedente-mente dal nostro Paese, secondo i principidella legalità internazionale » (governo.it, 2settembre 2008), mentre il Ministro degliEsteri, Franco Frattini, in una dichiara-zione ripresa dal Corriere della Sera, da un

Atti Parlamentari — 1942 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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lato, ha confermato che l’accordo con laLibia « prevede un reciproco impegno anon esercitare azioni di aggressione, cosache l’Italia esclude categoricamente di po-ter fare » e, dall’altro, ha affermato che« Questo è un trattato bilaterale e... Non sipuò rimettere in discussione tutti i trattatiinternazionali degli ultimi vent’anni » eche l’Italia ha « specificato con grandechiarezza che ci sono trattati internazio-nali che sono multilaterali, che restanoovviamente » (corriere.it, 3 settembre2008);

dal canto suo, l’ambasciatore libico inItalia Hafed Gaddur ha detto che « nes-suno ha mai voluto cancellare i trattatiinternazionali » antecedenti l’accordo traItalia e Libia, ma che Tripoli vuole « lagaranzia » che non si ripeta quanto « suc-cesso in precedenza, quando è stata usatauna base militare americana nel territorioitaliano nell’aggressione del 1986 ». « Vo-levamo stare tranquilli che l’Italia nonpermetterà l’uso di queste basi » ha ag-giunto l’ambasciatore (corriere.it, 3 settem-bre 2008);

l’articolo 8 del Trattato Nord-Atlan-tico del 1949, tra l’altro, prevede che ogniStato parte « si impegna a non sottoscri-vere nessun altro impegno internazionaleche sia in conflitto con questo Trattato »;

è nota la natura non-democratica,autoritaria e liberticida del regime libico,che ad avviso degli interpellanti si è sem-pre caratterizzato per una sistematica re-pressione di ogni forma di dissenso poli-tico, per la pratica della tortura, per ilricorso alla pena di morte prevista permolti reati (tra cui attività non violentecome quelle relative alla libertà di espres-sione e di associazione e altri « reati po-litici » ed economici) e obbligatoria per gliappartenenti a gruppi che si oppongono aiprincipi della rivoluzione del 1969, conalmeno 9 esecuzioni effettuate nel 2007 ealtre 6 nei primi due mesi del 2008; unregime caratterizzatosi tra l’altro per l’usocinico, e destabilizzante per il nostroPaese, del dramma dei clandestini chepartono dalle coste libiche, oltre che per

attacchi diretti alle nostre rappresentanzediplomatiche in Libia come quelli avvenutiin occasione dell’iniziativa dell’allora mi-nistro Calderoli in sostegno della libertà dicritica della religione musulmana;

è nota altresì la consuetudine delregime di Gheddafi a intavolare « tratta-tive » ricattatorie nei confronti di altriStati, la più recente e nota delle quali èsicuramente quella che ha coinvolto lecinque infermiere bulgare e il medicopalestinese condannati a morte in Libiacon la falsa accusa di aver infettato colvirus HIV 426 bambini del Centro ospe-daliero di Bengasi, vicenda che si è risoltapositivamente solo dopo un lungo conten-zioso che ha visto tra l’altro la Commis-sione UE stanziare due milioni di euro perun piano di assistenza al Centro ospeda-liero di Bengasi e altri « donatori » pagareun indennizzo pari a circa un milione didollari per vittima –:

se non ritenga di dover rendere conla massima urgenza al Parlamento e al-l’opinione pubblica informazione piena edesaustiva dei termini del Trattato di « ami-cizia, partenariato e cooperazione » traItalia e Libia che riguarda interessi eimpegni, anche futuri, così rilevanti per ilnostro Paese, al fine anche di poterloconfrontare con una serie di informazioniacquisite relativamente alla situazione po-litica generale e, in particolare, dei dirittiumani del regime libico eletto interlocu-tore politico ed economico del Governoitaliano;

se i partner dell’Unione europea e ipaesi alleati nel patto atlantico siano statiinformati dell’iniziativa bilaterale e deglieffettivi contenuti dell’accordo, in partico-lare degli impegni circa le basi Nato, chenon poche implicazioni avrebbero nel si-stema di alleanze e vincoli internazionalidel nostro Paese;

cosa intenda fare nei confronti deglieredi della ex collettività italiana di Tripoliche si sono detti « increduli e sdegnati »per l’accordo raggiunto tra Italia e Libia eche si battono da 38 anni per ottenere unalegge, sempre rinviata « per mancanza di

Atti Parlamentari — 1943 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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fondi », che chiuda il contenzioso per ibeni confiscati da Gheddafi agli italiani,oltre che nei confronti delle imprese ita-liane in Libia che negli anni Ottanta sonostate improvvisamente espulse da Ghed-dafi. (5-00389)

VIGNALI. — Al Presidente del Consigliodei ministri, al Ministro degli affari esteri,al Ministro per le politiche europee. — Persapere – premesso che:

le Suore Eucaristine, presenti a Sofiasin dal 1920, hanno costruito nel 1926 suun terreno acquistato dalla città di Sofia(Bulgaria), in via Pirotska 175, un orfano-trofio. La costruzione, terminata nel 1930,è stata favorita dalla principessa Eudokiaed a lei dedicata. A partire dal 1946 le S.E. sono state espropriate progressivamentedi tutti i loro beni, mobili e immobili, finoalla completa espropriazione anche del-l’orfanotrofio avvenuta con atto ufficiale il29 dicembre del 1952, dopo che le S.E.stesse avevano rifiutato l’offerta di acqui-sto da parte del Ministero degli esteri nel1951. Nel 1961 il consiglio popolare dellacittà di Sofia intima alle S.E. di abban-donare completamente e definitivamentel’edificio e il 6 aprile dell’anno seguente,1962, le suore lasciano l’orfanotrofio e ilconvento;

il 30 gennaio del 1992, dopo la ca-duta del regime comunista, le S.E. richie-dono alle autorità comunali la piena re-stituzione delle loro proprietà immobiliaricome previsto dalla legge;

le S.E. presentano ampia documen-tazione, nonché testimonianza giurata dinumerosi testimoni tra cui tutti i confi-nanti, che attestano la legittimità dellaloro richiesta. Le autorità rimandano, e sirimandano tra i vari uffici, la pratica conargomentazioni sempre diverse e semprepretestuose come ad esempio: non con-forme identità nominale tra le richiedentie la proprietà all’atto dell’esproprio, man-canza di documentazione, modifica del-l’assetto delle costruzioni nel corso deglianni eccetera. Vengono anche richieste

verbalmente somme di denaro per perizietecniche: le somme sono ingenti data lacondizione di povertà in cui versa l’Or-dine. Queste lungaggini costringono le S.E.a chiedere nuovamente la restituzione deibeni nel 1998 e finalmente nel 2001 arrivauna risposta dalla città di Sofia: i beni nonpossono essere restituiti perché le suoreche oggi ne fanno richiesta non sonoritenute legittime eredi della proprietàall’atto della confisca. Nel 2004 il Tribu-nale di Sofia stabilisce la perfetta identitàtra le Suore richiedenti e quelle alle qualierano state confiscate le proprietà. Ma conuna sentenza del 2005 e una successiva del2006 il Tribunale accorda alle suore so-lamente il diritto di compensazione deibeni e non la restituzione degli stessi comerichiesto e come previsto dalla legge. Ilsospetto è che essendo gli immobili inquestione in zona centralissima di Sofiapossano essere oggetto di interessi specu-lativi;

questa vicenda è stata oggetto anchedi interrogazione parlamentare da partedell’eurodeputato On. Mario Mauro nelsettembre 2007 –:

se il Governo sia al corrente dellasituazione e quale posizione e quali azioniintenda assumere alla luce di questo trat-tamento discriminatorio perpetrato dalleautorità bulgare nei confronti delle SuoreEucaristine. (5-00398)

VILLECCO CALIPARI, ZAMPA, GIU-LIETTI, DE MICHELI, CESARE MARINI,FERRANTI, VIOLA, VERNETTI, TOUADI,CONCIA, ZACCARIA, VERINI, MARAN,ROSSA e COSCIA. — Al Presidente delConsiglio dei ministri, al Ministro degliaffari esteri. — Per sapere – premesso che:

la stampa nazionale (l’Unità del 29settembre) ha riportato la notizia dellagrande impressione suscitata al Salina-docfest – festival del documentario nar-rativo – dal filmato di Andrea Segre eDagmawi Yimer, intitolato « Come unuomo sulla terra », sulla esperienza vissutadallo stesso Dagmawi nel suo penoso pe-

Atti Parlamentari — 1944 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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regrinare da Addis Abeba sino all’Italiapassando per il villaggio libico di Kufra;

nel documentario viene descritto inmodo preciso il lager in cui vengonotrattenuti i cittadini di varia nazionalitàche intendono raggiungere le coste delmondo occidentale e quelle italiane inparticolare;

le condizioni in cui vengono tratte-nuti sono di una pesantezza disumana, inmodo particolare per le donne;

nello stesso documentario si sostieneche imprecisate autorità italiane sono statein visita a Kufra e avrebbero quindi do-vuto vedere l’orrendo trattamento inflittoagli sfortunati cittadini provenienti da di-verse regioni africane –:

se il nostro Governo sia a conoscenzadell’esistenza di questo campo di deten-zione nella località libica di Kufra;

se negli accordi recentemente stipu-lati, con l’obbligo per l’Italia di versaresomme in favore del Governo libico, siaper le antiche diatribe bilaterali, sia per ilcontrollo dell’immigrazione diretta nel no-stro paese, sia stato chiesto di fermare inappositi campi i detenuti in transito, o sevi siano altri accordi specifici relativi altrattamento degli immigrati che attendonodi attraversare il Mediterraneo;

se l’Italia sia coinvolta, in qualsiasimodo, da sola o con altri Paesi europei,nella costruzione e/o nel finanziamento dicampi per immigrati sia a Kufra sia inaltre località della Libia;

se risultino visite compiute da nostreautorità a qualsiasi livello al campo diKufra, e quali siano esattamente le auto-rità italiane che avrebbero fatto visita alcampo nel corso del 2005, come riportatonel suddetto documentario;

se non si ritenga di dover comunqueintervenire con estrema urgenza per averela garanzia assoluta che i soldi dei con-tribuenti italiani non vengano utilizzatiper palesi e gravissime violazioni dei dirittiumani fondamentali;

quali passi intenda comunque com-piere il Governo per tutelare l’immaginetradizionale dell’Italia sempre schierata inqualsiasi parte del mondo in difesa deidiritti dell’uomo;

se il Governo non intenda riferirecon urgenza in Parlamento nella que-stione. (5-00399)

Interrogazioni a risposta scritta:

DIMA e DI CATERINA. — Al Presidentedel Consiglio dei ministri. — Per sapere –premesso che:

il 17 settembre 2008, la 13a Commis-sione permanente del Senato della Repub-blica « Territorio, ambiente, beni ambien-tali » ha tenuto l’audizione del sottosegre-tario di Stato alla Presidenza del Consigliodei ministri, Guido Bertolaso, sulle que-stioni connesse all’emergenza relativa agliincendi boschivi sul territorio nazionale;

il sottosegretario Guido Bertolaso haanalizzato le strategie poste in essere perfronteggiare l’emergenza relativa agli in-cendi boschivi verificatisi nel corso del-l’estate 2008 ed ha esposto i risultatiottenuti su questo versante, non dimenti-cando, però, al tempo stesso, di eviden-ziare la necessità di procedere ad unacorretta razionalizzazione delle risorse edelle competenze impegnate in questalotta attraverso una revisione della leggen. 353 del 2000;

il Corpo forestale dello Stato ha dif-fuso i dati della « Campagna antincendiboschivi 2008 », in cui si evidenzia comenel periodo compreso tra il 1o gennaio edil 15 settembre 2008, data di chiusuradella campagna stessa, si sia registrato unsensibile calo degli incendi boschivi ri-spetto a quelli censiti nello stesso periododel 2007;

il numero complessivo degli incendiboschivi registrati nel 2008 è stato di 4.897a fronte degli 9.216 rilevati nel 2007, conuna riduzione di quasi il 50 per cento, edin netto calo è stata anche la superficie

Atti Parlamentari — 1945 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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totale percorsa dalle fiamme che è passatadai 210.870 ettari del 2007 ai 37.539 del2008;

sempre nel 2008 sono diminuite an-che le superfici boscate e non boscateandate in fumo rispetto a quelle rilevatenello stesso periodo dell’anno precedente:109.275 ettari del 2007 contro i 15.270 del2008 per le superfici boscate e 101.595ettari del 2007 contro i 22.269 del 2008per le superfici non boscate;

a fronte di questi dati generali, sicu-ramente positivi, la Calabria si colloca alsecondo posto della graduatoria delle re-gioni più colpite facendo registrare ben758 incendi boschivi, con la Campania alprimo posto con 774 incendi;

la Calabria, inoltre, si colloca al se-condo posto della graduatoria delle regionicon la più estesa superficie boscata per-corsa dal fuoco, ben 2.160 ettari, con laPuglia al primo posto con 3.203 ettari;

soprattutto nel periodo di ferragosto,la Calabria è stata interessata da un nu-mero imponente di incendi boschivi, circa156, senza che vi sia stata una rispostaefficace in termini di contrasto e spegni-mento tanto da costringere il sottosegre-tario Guido Bertolaso ad inviare dueesperti della struttura della Protezionecivile nazionale per collaborare con leautorità locali;

sempre nello stesso periodo, nellaprovincia di Cosenza, si è registrato unvasto incendio che è stato spento conl’ausilio di aerei Canadair con forze pre-senti a terra in numero assolutamenteinsufficiente a contrastare l’avanzata delfronte del fuoco;

dal maggio 2007, una circolare delDipartimento della Protezione civile dellaregione Calabria ha stabilito che gli ufficiprovinciali di protezione civile devono re-stare aperti solo dal lunedì al venerdìmentre per il fine settimana ed i giornifestivi è stata prevista la reperibilità deidipendenti, con un aumento evidente dispese e con l’aggravante che, mentre nelperiodo di ferragosto intere aree boschive

della provincia di Cosenza andavano afuoco anche con il rischio di provocaredanni alle persone, la sala operativa pro-vinciale della Protezione civile era chiusae da quella regionale di Catanzaro pareche gli operatori non siano stati nemmenoallertati;

è risultata evidente la mancanza dicoordinamento ed integrazione negli in-terventi tra le strutture centrali e perife-riche della Protezione civile calabrese eche molto è stato fatto grazie all’abnega-zione dei singoli –:

quali iniziative, il Presidente del Con-siglio dei ministri, intenda intraprendereper garantire, nei limiti delle proprie re-sponsabilità e competenze, un più efficacepiano di interventi in difesa del patrimo-nio boschivo calabrese. (4-01192)

BERRETTA, GENOVESE, CAPODI-CASA, BURTONE, CAUSI, SIRAGUSA,SAMPERI, ANTONINO RUSSO e D’AN-TONI. — Al Presidente del Consiglio deiministri, al Ministro dell’istruzione, del-l’università e della ricerca, al Ministro perle politiche europee, al Ministro degli affariesteri. — Per sapere – premesso che:

da tempo si parla dell’istituzione delPolitecnico del Mediterraneo quale istitutoeuropeo di alta formazione per l’interobacino del Mediterraneo e la sede naturaleè stata ritenuta, da una pluralità di sog-getti, la Sicilia, sia per la sua posizionegeografica che per gli scambi culturaliintessuti nei secoli con gli altri Paesi;

in tale senso si sono sempre orientatiil Governo nazionale e quello regionale,assieme alle quattro università sicilianedirettamente coinvolte, ottenendo l’ade-sione dell’Unione europea;

come si apprende dalla stampa edall’allarme lanciato dai rettori siciliani, laCommissione europea ha deciso, improv-visamente, di trasferire la sede del Poli-tecnico in Slovenia, privando così la Sicilianon solo dei finanziamenti necessari allarealizzazione dell’istituzione universitaria,

Atti Parlamentari — 1946 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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ma soprattutto della valorizzazione dellesue intelligenze e della possibilità di di-ventare polo di attrazione per molti Paesinello strategico campo del sapere tecnicoe scientifico che è presupposto primario diogni reale prospettiva di sviluppo, vistoche, come ha dichiarato il rettore di Enna,« l’investimento nell’alta formazione èmolto più importante che realizzare unainfrastruttura »;

tale decisione appare una grave ma-nifestazione di disinteresse dell’Unione eu-ropea verso la crescita e lo sviluppo dellaSicilia nella sostanziale indifferenza delGoverno italiano –:

quali iniziative intenda adottare neiconfronti della Commissione europea perconoscere i motivi che hanno indotto laCommissione medesima al trasferimentodel citato Politecnico dalla Sicilia allaSlovenia;

se non ritenga di dover intraprenderecon la massima urgenza iniziative ade-guate nei confronti della Commissione eu-ropea affinché la Sicilia torni ad esseresede del Politecnico del Mediterraneo,come originariamente previsto. (4-01194)

* * *

AMBIENTE E TUTELADEL TERRITORIO E DEL MARE

Interpellanza urgente(ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare, per sapere – pre-messo che:

l’articolo 28 del decreto-legge 25 giu-gno 2008, n. 112, convertito, con modifica-zioni, dalla legge n. 133 del 2008, prevedela istituzione dell’Istituto superiore per laprotezione e la ricerca ambientale (Ispra);

l’Ispra svolge le funzioni, con le ine-renti risorse finanziarie, strumentali e dipersonale, dell’Agenzia per la protezione

dell’ambiente e per i servizi tecnici (Apat)di cui all’articolo 38 del decreto legislativon. 300 de1 30 luglio 1999 e successivemodificazioni, dell’Istituto nazionale per lafauna selvatica (Infs) di cui alla legge 11febbraio 1992, n. 157 e successive modi-ficazioni, e dell’Istituto centrale per laricerca scientifica e tecnologica applicataal mare (Icram) di cui all’articolo 1-bisdel decreto-legge 4 dicembre 1993, n. 496,convertito in legge, con modificazioni, dal-l’articolo 1, comma 1, della legge 21 gen-naio 1994, n. 61;

i suddetti istituti (Apat, Icram, Infs)svolgevano e svolgono compiti di rilevanzanazionale quali:

controlli ed ispezioni ambientali;

raccolta, elaborazione e divulga-zione di dati di pubblico interesse sullostato dell’ambiente;

supporto tecnico al Ministero del-l’ambiente e della tutela del territorio e delmare per la gestione dei procedimentiautorizzatori inerenti Via, Vas, Ippc, Aia,siti contaminati;

predisposizione di linee guida tec-niche a supporto delle politiche per losviluppo sostenibile;

esprimere, sulle materie di compe-tenza, i pareri tecnico-scientifici richiestidallo Stato, dalle Regioni e dalle Province,nonché dagli enti locali;

diffondere e divulgare le cono-scenze in campo ambientale;

salvaguardia della biodiversità inambiente terrestre, marino e costiero enelle politiche per la pesca e la ma-ricoltura sostenibile;

censire il patrimonio costituitodalla fauna selvatica, studiarne lo stato,l’evoluzione ed i rapporti con le altrecomponenti ambientali; controllare e va-lutare gli interventi faunistici operati dalleRegioni e dalle Province;

fornire allo Stato e alle Regionisupporto per l’applicazione delle conven-

Atti Parlamentari — 1947 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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zioni e direttive internazionali aventi comeoggetto la conservazione della fauna sel-vatica e degli habitat;

fornire alle Regioni supporto per lapredisposizione dei piani regionali fauni-stico-venatori;

il personale precario rappresenta unaparte importante del personale del nuovoIstituto, ed ammonta a più di 700 unitàcon contratti di vario tipo e nella maggiorparte dei casi con una anzianità di duratapluriennale;

la esagerata proporzione tra lavora-tori precari e personale a tempo indeter-minato è evidente in tutti gli enti ed èparticolarmente gravosa per l’ex-Icram,anche a causa di una pianta organicasicuramente non adeguata alle attività chel’Istituto ha svolto sin ora e per la man-canza di un piano triennale dei fabbisognidi personale, che si protrae ormai damolto tempo;

in materia di stabilizzazione del per-sonale precario, per l’ex-Apat è stato sot-toscritto un protocollo d’intesa in data 11luglio 2007 con le rappresentanze sinda-cali dell’Ente (Flc-Cgil, Uilpa-Ur, Anpri,Usi-Rdb) e sono stati identificati percorsidi stabilizzazione, che hanno portato nel2007 all’assunzione di un primo gruppo di158 persone con vari profili. Tuttavia si èancora in attesa del completamento delleprocedure di stabilizzazione già avviate,ovvero della applicazione completa delladisposizione commissariale Apat n. 347del 23 ottobre 2007, allegato D, graduato-ria B, relativa a ulteriori 152 posizioni dipersonale, peraltro già vincitore di con-corso pubblico nazionale, e della relativaproroga sine die dei contratti nelle moredella stabilizzazione (rif. articolo 3 leggen. 244/2007 commi 92 e 95), anche questapiù volte richiesta. Si è, inoltre, in attesadell’avvio delle procedure per l’applica-zione della legge 244/2007 in materia diampliamento delle misure di stabilizza-zione del personale precario a coloro chematurano i requisiti previsti (articolo 3,commi 90 e 94, lettera a e b), che do-vrebbero consentire la stipula dei contratti

a T.I., nell’anno 2008 per tutti coloro cheabbiano maturato i requisiti previsti dalleleggi finanziarie legge 296 del 2006 e legge244 del 2007;

all’ex-Icram, sulla base dell’ultimapianta organica approvata, sono stati ban-diti dei concorsi attraverso i quali si èproceduto alla assunzione di alcuni vinci-tori, anche con fondi di cui alla legge 296del 2006, mentre per altre 14 unità si deveancora procedere all’assunzione. Inoltre,nel mese di luglio 2008 è stata prodotta lagraduatoria ai sensi della stessa legge 296del 2006, relativa al personale da stabiliz-zare, per il quale è stata disposta laproroga sine die del contratto, nelle moredelle procedure di stabilizzazione;

presso l’ex-Infs non sono stati avviatiprocessi di stabilizzazione, nonostante siastata richiesta l’attivazione di procedureselettive sulla base dell’ultima pianta or-ganica per l’acquisizione di personale di-pendente. Dallo scorso giugno 2008, 6unità di personale parasubordinato nonhanno visto rinnovato il loro contratto –:

se il Ministro interrogato non intendachiarire come, intenda garantire per laneo-costituita Ispra la regolare prosecu-zione delle attività dell’istituto, con parti-colare riferimento ai controlli ambientalisul territorio e alle attività di ricerca,stante la dotazione organica attuale pre-valentemente costituita da lavoratori pre-cari storici dei tre enti di provenienza,comportando una evidente perdita di pro-fessionalità all’interno dell’Istituto deter-minando un conseguente stato di paralisidelle attività, a partire da quelle istituzio-nali previste da obblighi di legge vigenti.

(2-00155) « Bratti, Mastromauro, Braga,Mariani, Viola, Bocci, Marchi-gnoli, Marchi, Zampa, AntonioMartino, Losacco, Iannuzzi,Cuomo, Franceschini, Rea-lacci, Lenzi, Bossa, Pes, Santa-gata, Esposito, De Biasi,Mecacci, Marchioni, Brando-lini, Farinone, Margiotta, Mo-rassut, Ginoble, Luongo, Gara-vini, Motta, Bellanova, Miglia-vacca, Ghizzoni, Bucchino ».

Atti Parlamentari — 1948 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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Interrogazione a risposta in Commissione:

BRATTI, MARIANI, BRAGA, VIOLA eBOCCI. — Al Ministro dell’ambiente e dellatutela del territorio e del mare, al Ministrodello sviluppo economico. — Per sapere –premesso che:

i problemi provocati dai cambiamenticlimatici sono sempre più gravi e nellepolitiche di mitigazione e adattamento, ilrisparmio energetico in edilizia permetteoltre che una diminuzione di costi ancheuna notevole riduzione di gas serra;

le recenti dichiarazioni del MinistroRonchi presuppongono un freno alle po-litiche virtuose impostate dal GovernoProdi per rispettare il Protocollo di Kyoto;

l’analisi energetica del parco edilizioitaliano evidenzia eccessivi sprechi e ampimargini per migliorare l’efficienza di unsettore responsabile di quasi il 50 percento dei consumi energetici nazionali;

un’indagine condotta dalla FINCO(Federazione Industrie Prodotti Impianti eServizi per le Costruzioni) e dall’ENEA,confluita in un « Libro Bianco » presentatonell’autunno scorso, ha delineato un qua-dro della situazione tutt’altro che esal-tante. In particolare, si rilevano carenti leprestazioni relative alle due aree di mag-giore rilevanza sotto il profilo energetico:quella dell’isolamento termico delle super-fici e quella del riscaldamento degli am-bienti;

nella precedente finanziaria sonostati introdotti numerosi incentivi fiscaliper il risparmio energetico con particolareriguardo al comparto edilizio;

l’articolo 1, commi 344 e seguenti,della legge n. 296 del 2006 (Finanziaria2007) prevedeva una detrazione di impostaper interventi di riqualificazione energe-tica del 55 per cento;

l’Agenzia delle entrate con circolaredel 31 maggio 2007 n. 36, includeva neibeneficiari le ACER e gli Istituti Autonomicase popolari, i quali potevano beneficiare

dello sgravio ai sensi del punto 1a). Talepossibilità veniva estesa a tutti gli immobilidi proprietà;

la stessa Agenzia delle entrate consuccessiva circolare che riportava la riso-luzione n. 340 il 1o agosto 2008 stabiliva,annullando la precedente, che la fruizionedella detrazione da parte delle società o,più in generale da parte dei titolari direddito di impresa, compete soltanto per ifabbricati strumentali utilizzati nell’eser-cizio delle attività imprenditoriale. Di con-seguenza la società non può quindi fruiredella detrazione del 55 per cento per ilavori di riqualificazione energetica ese-guiti sugli immobili adibiti a locazioneabitativa;

questa situazione penalizza forte-mente le società più virtuose (Acer, IACP,eccetera) che già hanno investito in questosenso provocando dei problemi di bilancio;

il singolo inquilino non esegue ingenere interventi di riqualificazione im-mobiliare su uno stabile non di sua pro-prietà –:

quali iniziative intenda adottare inrelazione al problema del risparmio ener-getico con particolare riguardo agli incen-tivi per favorire l’effettiva attuazione deglistessi in ambito edilizia;

se e quali iniziative intenda adottareal fine di migliorare il rendimento ener-getico del comparto edilizio estendendo lapossibilità di detrazione fiscale anche gliimmobili a locazione abitativa così comeprevisto dalla circolare n. 36 del 31 mag-gio 2007. (5-00384)

* * *

DIFESA

Interrogazione a risposta scritta:

BRANDOLINI. — Al Ministro della di-fesa. — Per sapere – premesso che:

nel territorio delle Province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini – nel quale

Atti Parlamentari — 1949 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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sono ubicati due aeroporti militari – nelcorso dell’estate si è riscontrato un incre-mento della presenza di formazioni nuvo-lose anomale rilasciate da aerei militari(cosiddette scie chimiche o chemtrails);

le condizioni meteorologiche del pe-riodo estivo, la bassa quota di volo degliaerei militari, la dimensione, la forma e ladurata delle scie sembrano escludere chepossa trattarsi di normali scie di conden-sazione;

negli Stati Uniti da molti anni sisusseguono proteste contro le scie nuvo-lose prodotte da aerei militari;

in Germania il fenomeno viene ad-debitato ad esperimenti militari;

recentemente – come documentatoin un servizio del canale televisivo tedescoRTL TV – alcuni ricercatori climatici,attraverso verifiche e rilievi sulle forma-zioni nuvolose rilasciate da aerei militari,avrebbero trovato riscontri del fatto che sitratterebbe di nubi artificiali contenentienormi quantità (tonnellate) di elementichimici diffusi, polveri finissime a base dipolimeri e di metalli irrorati con la fun-zione di confondere i radar e di consentireuna manipolazione delle mappe meteoro-logiche. Secondo quanto affermato daivertici militari, le quantità irrorate sareb-bero modeste e non nocive;

il CNR nel 2005 e alcuni ricercatoriindipendenti, attraverso analisi su cam-pioni di pioggia, coincidenti con il rilasciodelle scie chimiche, e su piante bagnatedalla stessa pioggia, hanno rilevato lapresenza di una concentrazione al di so-pra della norma di sostanze chimichecome quarzo, ossido di titanio, alluminio,sali di bario, sicuramente pericolosi per lasalute e, secondo alcune fonti, anche can-cerogene –:

se corrisponda al vero che nel 2003 èstato sottoscritto un trattato tra gli StatiUniti e l’Italia sugli studi meteorologici eche da tale data sono triplicati i volimilitari;

se il Ministero sia in possesso dielementi raccolti direttamente o indiretta-mente sul fenomeno ed, in particolare, diadeguate informazioni relative alle so-stanze chimiche che vengono irrorate nel-l’aria, al loro grado di inquinamento e allapericolosità per la salute pubblica;

quali iniziative intenda porre in es-sere per dare risposta ai cittadini, forte-mente preoccupati dal fenomeno e perfornire esaurienti informazioni al paese.

(4-01193)

* * *

ECONOMIA E FINANZE

Interrogazione a risposta in Commissione:

CONTENTO e ANTONIO PEPE. — AlMinistro dell’economia e delle finanze. —Per sapere – premesso che:

la Corte di cassazione ha statuito ilprincipio secondo cui l’omesso versamentoall’erario, da parte del sostituto di impo-sta, della ritenuta d’acconto sul compensodovuto ad un professionista impedisce aquest’ultimo, in sede di dichiarazione deiredditi, di detrarre l’ammontare della me-desima;

secondo la giurisprudenza prece-dente, invece, si sosteneva che proprioperché il versamento è rimesso al sosti-tuto, il sostituito rimaneva del tutto estra-neo all’omissione e che, quindi, anchesotto il profilo probatorio, non potevaessere richiesto al percipiente di sommegravate da ritenuta un’ulteriore dimostra-zione, ai fini della ripetizione dell’impostaindebitamente pagata, se non quella diaver subito la ritenuta;

parrebbe ora che, proprio sullascorta di tale più recente sentenza, gliuffici dell’amministrazione finanziaria ab-biano iniziato una serie di accertamenti,nei confronti di alcuni professionisti, in-vitandoli a dare prova dell’intervenuto ver-samento delle ritenute col recupero, in

Atti Parlamentari — 1950 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

Page 19: nessun nome lav - camera.it · 58. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozione: Barbieri ..... 1-00047 1935 Risoluzione in Commissione:

difetto, del mancato versamento della ri-tenuta in capo al soggetto percipiente ilcompenso;

non è chi non veda come una taleiniziativa, se confermata, permetterebbeall’amministrazione di muovere rilievi, en-tro il periodo valido per gli accertamenti,nei confronti di molti professionisti checonfidavano nel precedente indirizzo;

ciò anche a prescindere dalla stra-nezza di un’operazione che fa pagare alcontribuente l’omesso versamento di unaritenuta che grava sul sostituto e chepretende di recuperare l’importo relativoda chi, comunque, ha percepito esclusiva-mente l’importo al netto della ritenuta –:

se sia confermata l’esistenza di ac-certamenti avviati dai competenti ufficidirettamente nei confronti dei professio-nisti per omessi versamenti di ritenute;

se ritenga, non solo giuridicamente,ma anche in via di equità sostanziale,rispondente ai principi dello Statuto delcontribuente tale azione e se, quantomeno,alla luce di tale orientamento più recente,non sia il caso di intervenire con un attoesplicativo a contenuto generale sul cor-retto comportamento che si vorrebbe at-tribuire ai contribuenti sostituiti in mododa renderli edotti di un tanto evitando,conseguentemente, di perseguirli per com-portamenti posti in atto precedentemente,ma sulla base di un affidamento giustifi-cabile;

quali interventi, ad ogni buon conto,intenda assumere allo scopo di restituirecertezza nei rapporti giuridici e tributaritra sostituto e sostituito. (5-00386)

Interrogazioni a risposta scritta:

DAL LAGO. — Al Ministro dell’econo-mia e delle finanze. — Per sapere – pre-messo che:

in attuazione di quanto disposto daldecreto del Presidente della Repubblica 21settembre 1995, n. 472, il Ministero del-l’economia e delle finanze, in data 12

luglio 2006, ha emesso la circolare espli-cativa 3601/C con cui chiarisce i criteri divalidazione dei dati necessari per la ri-partizione per settori dei componenti deiconsigli camerali;

i parametri presi in considerazionedal suddetto decreto riguardano il numerodelle imprese operanti nelle singole circo-scrizioni territoriali delle Camere di Com-mercio, l’indice di occupazione, ed infine ilvalore aggiunto apportato al bene dall’im-piego dei fattori produttivi dell’impresa;

l’indice di occupazione, secondoquanto stabilito dalla circolare esplicativaè determinato in funzione dei dati ISTAT,tenendo conto anche degli elementi infor-mativi forniti dall’INPS, specie per i settoridell’agricoltura e della pesca;

ciascun settore economico viene in-dividuato sulla base della classificazioneATECO 91 ad eccezione delle impreseartigiane, che sono invece determinate se-condo specifici criteri, di cui alla legge-quadro sull’artigianato 8 agosto 1985,n. 443;

la legge-quadro stabilisce che perl’individuazione delle imprese, nella defi-nizione del numero degli addetti, si facciaesplicito riferimento alla figura dell’im-prenditore artigiano, come pure alla figuradel collaboratore artigiano, che essendo unfamiliare dell’imprenditore artigianostesso lavora abitualmente e prevalente-mente nell’azienda;

nei dati raccolti dall’ISTAT, ai sensidel citato regolamento, l’indice di occupa-zione viene calcolato escludendo dal nu-mero degli addetti le suddette figure pro-fessionali che, invece, in base alla leggen. 443 del 1985 prestano la loro operaall’interno dell’impresa;

gli archivi tenuti dall’ISTAT presen-tano quindi un carattere di incompletezza,risultando fuorvianti e inadatti a rispec-chiare oggettivamente la realtà;

il mancato riferimento alle suddettefigure professionali comporta un grave

Atti Parlamentari — 1951 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

Page 20: nessun nome lav - camera.it · 58. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozione: Barbieri ..... 1-00047 1935 Risoluzione in Commissione:

danno nella definizione della rappresen-tatività nel settore dell’artigianato all’in-terno delle Camere di Commercio –:

se il Ministro voglia adottare oppor-tune iniziative per la modifica del criteriodi computo del numero degli addetti, pre-cisando che all’interno di questi, per leimprese artigiane e comunque del lavoroautonomo in genere, vengano considerateanche quelle figure che, per legge, operanoall’interno dell’impresa;

se voglia integrare ai dati ISTAT,attualmente utilizzati, anche la consulta-zione degli archivi di altri enti pubblici chehanno una competenza nel settore dellavoro autonomo, ai fini di una maggiorecompletezza delle informazioni che sonotrasmesse alle Camere di Commercio.

(4-01195)

DI BIAGIO. — Al Ministro dell’economiae delle finanze. — Per sapere – premessoche:

Europrogetti & Finanza S.p.A. è unaazienda privata con sede in Roma, ecostituita il 2 maggio 1995 su iniziativa delGoverno; società di servizi tecnico finan-ziari rivolti alle piccole e medie imprese eagli Enti Locali e per una più efficaceutilizzazione delle risorse finanziarie pub-bliche, nazionali, e comunitarie;

Europrogetti & Finanza S.p.A. è par-tecipata al 32 per cento dalla Cassa De-positi e Prestiti S.p.A., 40 per cento dalGruppo Unicredit, 16 per cento dalGruppo IntesaSanPaolo, 10 per cento dalMonte dei Paschi di Siena e 2 per centodal Gruppo Banco Popolare;

il Consiglio di Amministrazione diEuroprogetti & Finanza S.p.A. in data 25settembre 2008 ha chiesto la convocazionedell’assemblea dei soci per l’attivazionedella procedura ex 2446 del codice civile(riduzione del capitale per perdite), attual-mente fissata per il prossimo 15 e 16ottobre –:

se attraverso la Cassa Depositi ePrestiti (Cdp), di cui il Ministero dell’Eco-

nomia e delle Finanze è maggiore azioni-sta, intenda accertare quali fatti aziendalio economici hanno portato l’azienda aconvocare un’assemblea ex articolo 2446,considerato il ruolo « pubblico » rappre-sentato all’interno della compagine socie-taria e quali iniziative si intendano intra-prendere per garantire la « continuitàaziendale » e la conseguente stabilità deilivelli occupazionali. (4-01196)

CIOCCHETTI. — Al Ministro dell’econo-mia e delle finanze, al Ministro del lavoro,della salute e delle politiche sociali. — Persapere – premesso che:

la regione Lazio, con la deliberan. 1050 del 28 dicembre 2007, ha desti-nato una quota di euro 406.000.000 delFondo sanitario regionale 2008 riparten-dola in: 356 milioni di euro alle strutturesanitarie ad alta specializzazione e com-plessità organizzativa, e 50 milioni di euroa quelle strutture sanitarie in cui è pre-sente la Facoltà di medicina, precisandoche il finanziamento in questione è desti-nato a compensare i « ...costi non remu-nerabili mediante l’attuale sistema di ta-riffazione delle prestazioni », vale a direquei maggiori oneri derivanti appunto dal-l’alta specializzazione e dalla complessitàorganizzativa, non remunerabili mediantel’attuale sistema di tariffazione delle pre-stazioni (DRG);

sorprendentemente, alla FondazioneSanta Lucia, Istituto di ricovero e cura acarattere scientifico (I.R.C.C.S.) di Roma,che eroga da anni prestazioni assistenzialidi alta specializzazione e complessità or-ganizzativa nel settore della riabilitazioneneuromotoria, e ospita al suo internol’Unità specialistica di neurologia e riabi-litazione neuromotoria a direzione univer-sitaria – ovvero un intero triennio clinicodi formazione della Facoltà di medicina –nonché i corsi di laurea di primo livelloper le professioni sanitarie (tecnico dineurofisiopatologia, infermiere professio-nale, fisioterapista e logopedista) della Fa-coltà di medicina dell’Università di RomaTor Vergata, non è stata attribuita alcuna

Atti Parlamentari — 1952 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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quota né del finanziamento di 356 milionidi euro per l’alta specializzazione e com-plessità organizzativa, né alcuna quota delfinanziamento di 50 milioni di euro per lapresenza del predetto triennio clinico delcorso di laurea in medicina;

per questo motivo, la FondazioneSanta Lucia ha avanzato ricorso dapprimaal TAR e, successivamente, al Consiglio diStato dove le ragioni addotte dalla Fon-dazione sono state accolte e hanno portatoa un’ordinanza di sospensione della deli-bera;

il Consiglio di Stato, quindi, con or-dinanza del 1o luglio 2008 ha accoltol’appello presentato dalla FondazioneSanta Lucia ed ha disposto la sospensionedella citata delibera della regione Lazion. 1050 del 28 dicembre 2007 in quantotale determinazione « non appare con-forme ai criteri fissati dalla stessa regioneper la ripartizione del fondo » e precludealla Fondazione la possibilità di avere unaquota dello stanziamento;

tale quota è essenziale per l’attivitàdella Fondazione Santa Lucia, già in gravecrisi economico-finanziaria per le omesseingenti remunerazioni, da parte della re-gione Lazio, relative agli anni 2005, 2006e 2007, ancora non sanate, e per gliulteriori rischi per l’anno 2008 dovuti allepolitiche sanitarie adottate dalla regione;

per non vedere pregiudicati i suddettidiritti, la Fondazione Santa Lucia in data16 luglio 2008 ha notificato un « Atto didiffida e messa in mora » al presidentedella regione Lazio, intimando di sospen-dere qualsiasi erogazione dei fondi di cuialla citata delibera n. 1050 in esecuzionedella citata ordinanza cautelare del Con-siglio di Stato n. 3540/08 del 1o luglio2008;

nonostante ciò, la regione Lazio nonsolo ha ignorato del tutto la predettanotifica, ma addirittura, con « Decreto delPresidente in qualità di Commissario adacta » n. 00020 del 5 settembre 2008, nelriconfermare i budget 2008 attribuiti aisoggetti privati erogatori di prestazioni per

acuti ha ribadito le assegnazioni dei fondidi cui alla DGR 1050 sospesa dal Consi-glio –:

se non ritengano indispensabile edoveroso accertare, per quanto di propriacompetenza, lo stato delle cose e, nel casoin cui sia comprovato un illecito nel com-portamento della regione Lazio, agiscanopresso le sedi competenti per ottenere ilrispetto dell’ordinanza del Consiglio diStato. (4-01197)

* * *

GIUSTIZIA

Interrogazione a risposta orale:

VIETTI e RAO. — Al Ministro dellagiustizia. — Per sapere – premesso che:

il 17 marzo 2008, al termine delconcorso bandito dal Ministero della giu-stizia per cancellieri ed impiegati ammi-nistrativi, è stata spedita ai vincitori dellagraduatoria la lettera di proposta ufficialedel trasferimento, da accettare entro tregiorni;

il 22 aprile i 1.300 interessati, nonchégli uffici di destinazione, hanno ricevuto lacomunicazione dell’avvenuto trasferimentoformale, con presa di possesso entro ot-tobre;

secondo quanto riportato da Il Cor-riere della sera nell’articolo del 30 settem-bre scorso, l’11 settembre il personale haappreso, attraverso una circolare ministe-riale, che in agosto la struttura tecnica delGuardasigilli, su direttiva del sottosegreta-rio competente al personale, aveva sospesoi trasferimenti, causa rideterminazionedelle piante organiche imposta dal primocomma dell’articolo 74 della legge n. 33 diquest’anno che ha operato un taglio del 10per cento dei posti in organico;

il dietrofront ministeriale sta met-tendo in difficoltà numerose famiglie che,da quando i trasferimenti erano stati de-cretati, aveva venduto casa nella città di

Atti Parlamentari — 1953 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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provenienza, affittato o comprato quellanuova nella sede di destinazione, trasferitoi bambini in nuovi asili, spostato il lavorodell’altro coniuge (così Il Corriere cit.) –:

quali provvedimenti intenda adottare,al fine di risolvere una situazione che, nonsolo non è affatto funzionale all’efficienzadel comparto giustizia, ma sta sconvol-gendo l’esistenza di migliaia di persone.

(3-00158)

Interrogazione a risposta in Commissione:

BERNARDINI. — Al Ministro della giu-stizia, al Ministro del lavoro, della salute edelle politiche sociali, al Ministro dell’eco-nomia e delle finanze. — Per sapere –premesso che:

nell’ambito della riforma carceraria,dal 1o ottobre 2008, è divenuta compe-tenza delle Regioni l’assistenza sanitaria aidetenuti;

la Regione Lazio, che alla voce sanitàsi trova in una situazione finanziariamolto grave, la più indebitata d’Italia,dovrà occuparsi dell’assistenza sanitaria dicirca cinquemila detenuti distribuiti nelletredici carceri di sua competenza con unaggravio quindi della spesa e con il graveproblema di macchinari, strutture e localivecchi, inadeguati e non a norma;

secondo quanto riportato oggi, 1o

ottobre 2008, dalla Cronaca di Roma delCorriere della Sera, in un articolo firmatoda Clarida Salvatori, i fondi di oltre 4milioni di euro, che il Ministero dellagiustizia avrebbe dovuto versare il primotrimestre 2008 alla Regione Lazio, in vistadella riforma entrata oggi in vigore, nonsono stati stanziati; va precisato che talifondi sono una voce distinta dai fondi suiquali il Governo è in procinto di interve-nire per far fronte alla grave situazionedebitoria della Regione Lazio;

in una precedente interrogazioneparlamentare (4-01027), presentata dallasottoscritta interrogante il 16 settembre2008, venivano richiesti chiarimenti ri-

guardo le ingenti somme accantonate e/onon utilizzate per i fini propri della Cassa,come peraltro rilevato da un appositogiudizio della Corte dei conti –:

per quali motivi non siano stati ver-sati i fondi previsti dalla riforma carce-raria che prevedono per il solo primotrimestre 2008, il versamento di 4 milionidi euro alla Regione Lazio per far frontealle cure e all’assistenza di circa cinque-mila detenuti;

se i versamenti previsti alle altreRegioni nel primo trimestre 2008 sianostati effettuati;

se non ritenga il Governo che siasempre più urgente istituire la figura delGarante dei detenuti affinché le carenzeassistenziali e di aiuto della popolazionecarceraria vengano monitorate e si possacon maggiore celerità intervenire anche alivello strutturale;

se non ritenga necessario destinarecon urgenza parte dei fondi della Cassadelle ammende a questa gravissima emer-genza che viola i più elementari diritticivili e umani della popolazione carce-raria. (5-00397)

Interrogazioni a risposta scritta:

SBAI. — Al Ministro della giustizia. —Per sapere – premesso che:

si legge in comunicati internet e neisiti di rassegne giurisprudenziali che laCorte d’appello di Cagliari ha accolto unricorso fatto da un cittadino egiziano (conanche cittadinanza italiana) che nel suoPaese aveva ottenuto il divorzio ripu-diando la moglie in quanto per i giudiciadìti, quel divorzio è reso valido anche inItalia;

il ricorrente aveva ripudiato la mogliepronunciando la formula del talaq, otte-nendo così il divorzio in Egitto, dovel’ordinamento giuridico e la cultura reli-giosa, consente questo tipo di separazione;

Atti Parlamentari — 1954 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

Page 23: nessun nome lav - camera.it · 58. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozione: Barbieri ..... 1-00047 1935 Risoluzione in Commissione:

nel nostro Paese, la Corte d’Appellodi Cagliari ha riconosciuta valida dettastatuizione accogliendo l’istanza e dichia-rando efficace e definitiva quella separa-zione anche per l’ordinamento italiano etrascrivendo l’avvenuto divorzio anche nelregistro dello Stato civile del Comune,probabilmente perché il ricorrente nonpoteva contrarre nuove nozze in Italia acausa del precedente matrimonio (avevachiesto al Comune di Cagliari di trascri-vere il nuovo matrimonio nei registri delloStato Civile e quando la risposta è statanegata, ha sollevato la questione davantialla Corte d’Appello di Cagliari). Secondodette notizie, il professionista egiziano siera sposato nel 1993 ed aveva ripudiato lamoglie due anni dopo come consentiva lalegge locale;

l’uomo aveva letto la formula di ri-pudio della moglie davanti ad un delegatocanonico del tribunale civile, avendonericonosciuto il divorzio solo dopo il pe-riodo previsto per un’eventuale concilia-zione e le rivendicazioni dei diritti patri-moniali della donna nei confronti delmarito;

pur con le differenze che contraddi-stinguono i due ordinamenti giudiziari,quello egiziano e quello italiano, la sen-tenza ha comunque accolto l’istanza: laCorte ha ritenuto comunque valido loscioglimento del matrimonio, accertanol’irrimediabile dissoluzione della comu-nione familiare, decisione che all’interro-gante appare incredibile in quanto l’ordi-namento vigente non dovrebbe consentirela delibazione di una sentenza stranieracontraria ai nostri fondamentali principigiuridici;

rifacendosi a norme di diritto inter-nazionale, i Giudici hanno così dichiarato« efficace nell’ordinamento italiano il prov-vedimento di divorzio, ordinando la tra-scrizione del provvedimento egiziano nelRegistro di Stato civile del Comune diCagliari »;

in molte nazioni di tradizione e giu-risprudenza islamica il marito può provo-care la fine del matrimonio con una

semplice dichiarazione di ripudio (talaq),mentre in qualche ordinamento la possi-bilità viene concessa anche alla donna.Talvolta non è necessario che tale dichia-razione sia motivata, né che la coniuge nesia informata: basta comunque che ven-gano rispettati i tempi di legge per con-sentire riconciliazione e divisioni patrimo-niali;

la deliberazione o exequatur è laprocedura giudiziaria che serve a far ri-conoscere, in un determinato Paese, unprovvedimento giudiziario emesso, comenoto, dall’Autorità giudiziaria di un altroPaese;

il procedimento si svolge dinanzi allaCorte d’appello territorialmente compe-tente e deve accertare che il procedimentostraniero si sia svolto nel rispetto delleregole del contraddittorio, che la sentenzain oggetto sia passata in giudicato, chequesta sentenza non sia contraria adun’altra pronunciata in Italia e che noncontenga statuizioni contrarie ai principifondamentali dell’ordinamento italiano. Sirileva, peraltro, che un caso molto fre-quente di delibazione si ha in presenza diprocedimenti civili per scioglimento di ma-trimonio, in quanto si deve conferire ef-ficacia alle sentenze ecclesiastiche di nul-lità, in modo che sia permesso un nuovomatrimonio religioso. Ciò non configuracerto la fattispecie da cui il pronuncia-mento della Corte d’appello di Cagliari;

a conferma di quanto sopra si rileva,altresì, che la legge 31 maggio 1985,n. 218, « Riforma del sistema italiano didiritto internazionale privato », ha abro-gato le disposizioni civilistiche del titoloVII del codice civile, « dell’efficacia dellesentenze straniere e dell’esecuzione di altriatti delle Autorità straniere », mantenendotuttavia inalterati i principi cardine giàdisposti e cioè disponendo, all’articolo 65– Riconoscimento di provvedimenti stra-nieri che: « hanno effetto in Italia i prov-vedimenti stranieri relativi alla capacitàdelle persone nonché all’esistenza di rap-porti di famiglia o di diritti della perso-nalità quando essi sono stati pronunciati

Atti Parlamentari — 1955 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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dalle autorità dello Stato la cui legge èrichiamata dalle norme della presentelegge o producono effetti nell’ordinamentodi quello Stato, anche se pronunciati daautorità di altro Stato, purché non sianocontrari all’ordine pubblico e siano statirispettati i diritti essenziali della difesa »ed all’articolo 66 – Riconoscimento diprovvedimenti stranieri di giurisdizionevolontari – che « i provvedimenti stranieridi volontaria giurisdizione sono ricono-sciuti senza che sia necessario il ricorso adalcun procedimento, sempre che sianorispettate le condizioni di cui all’articolo65, in quanto applicabili, quando sonopronunciati dalle autorità dello Stato lacui legge è richiamata dalle disposizionidella presente legge o, producono effettinell’ordinamento di quello Stato ancorchéemanati da autorità di altro Stato, ovverosiano pronunciati da un’autorità compe-tente in base a criteri corrispondenti aquelli propri dell’ordinamento italiano »;

orbene, per quanto sopra, occorrevalutare le reali motivazioni sottese ad unasimile pronuncia giurisprudenziale che in-trodurrebbe, di fatto, nell’ordinamento ita-liano effetti contrari ai principi di legge (ilripudio), nonché scongiurare il ripetersi disimili casi come quello in esame, visto chele probabilità sono esponenzialmente alte,legate ai flussi migratori in aumento;

inoltre, da fonti di stampa si leggeche a Genova si sarebbe consumato uncaso di violenza familiare (sequestro dipersona, lesioni – più specificamente se-gregazione in casa con obbligo di velo epercosse) nel caso di coniugi marocchini,reati denunciati in Italia dalla moglie, magià avvenuti in Marocco dove la poverettaera stata costretta a scappare di casa perevitare il peggio. Le nozze, in conformitàdel Corano e della Sunna, furono celebratee trascritte in Marocco (Guercif) nel 2002,dove è stato celebrato il procedimentointentato dal marito, nel frattempo trasfe-ritosi a Genova per trovare lavoro e rag-giunto dalla moglie nel 2005 (ricongiun-zione familiare), concluso dal Tribunale diGuercif nello scorso mese di luglio, che haordinato alla donna di ritornare sotto il

tetto coniugale e di ricongiungersi al ma-rito, nonché al pagamento delle speseprocessuali, documento che parrebbe es-sere stato inviato al Consolato marocchinodi Torino per l’autenticazione, con asse-verazione di traduzione giurata;

orbene, in questa storia che mescolacostumi, pronunciamenti e regolamenti siinserisce il procedimento intentato dalladonna in Italia per le violenze subite e sirilevano le dichiarazioni dell’avvocato delmarito che anticipa alla stampa l’inten-zione di voler utilizzare la sentenzaemessa a Guercif per dimostrare che ser-vono nuovi accertamenti: è quantomenoimproprio quanto riportato dai giornali diquesti intendimenti di voler introdurre inItalia – relativamente a dispute su causedi divorzio, violenza intrafamiliare, segre-gazione e quant’altro – provvedimentiemessi applicando la legge di un altroPaese, in questo caso per interferire sullavicenda giudiziaria italiana;

occorre perciò, tutelare le donne e laloro prole incolpevolmente e inconsape-volmente trovatisi soggetti passivi di similiprocedimenti in assenza di contradditto-rio, in disgregamenti familiari e senzapossibilità di assistenza e difesa nonché dinecessario sostentamento – nel primo caso– e vittime di violenze intollerabili, conmancata chiarezza sull’applicabilità disentenze straniere – nel secondo casosopra citato –:

se il Governo sia a conoscenza, nelrispetto delle prerogative spettanti all’au-torità giudiziaria, della citata pronunciadella Corte d’appello di Cagliari e dellemotivazioni relative, ovvero anche di altredi simile tenore, poiché appare non giu-stificabile come l’ordinamento possa con-sentire una siffatta delibazione;

se non intenda assumere iniziativenormative – anche urgenti – per scongiu-rare il ripetersi dell’introduzione nel no-stro ordinamento di effetti contrari aiprincipi giuridici ed etici nazionali equindi incompatibili con l’ordine pubblico,che esplicherebbero efficacia contra legem,

Atti Parlamentari — 1956 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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visto anche l’altro caso di Genova, secondoquanto in premessa detto. (4-01198)

SCHIRRU. — Al Ministro della giustizia,al Ministro del lavoro, della salute e dellepolitiche sociali, al Ministro per la pubblicaamministrazione e l’innovazione. — Persapere – premesso che:

la problematica dei vincitori di con-corso per la pubblica amministrazione èun argomento che da anni si trascina e sidilania con il passare del tempo, senzariuscire ad avere la giusta rilevanza erisposte adeguate per quanti hanno con-fidato dopo anni di studio e di prove aduna collocazione lavorativa nel settoredella pubblica amministrazione;

a titolo puramente esemplificativo, sipossono assumere i seguenti casi: gli « sta-tistici » non assunti che portarono a ter-mine il concorso indetto dal Ministerodella giustizia con P.D.G. 30 giugno 2003pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 52del 4 luglio 2003, degli « psicologi » il cuiconcorso fu indetto dal Dipartimento del-l’amministrazione penitenziaria (DAP) conPDG 21 novembre 2003 e pubblicato nellaGazzetta Ufficiale IV Serie Speciale – n. 30del 16 aprile 2004 e portato a termine tranovembre 2004 e aprile 2006; i circa 50idonei non vincitori del concorso pubblicoper esami a 124 posti di assistente ammi-nistrativo – area B – posizione economicaB3 dell’amministrazione civile dell’interno,il cui bando fu pubblicato nella GazzettaUfficiale del 28 dicembre 2004; i circa 500vincitori di concorso presso il Ministerodella difesa in attesa di assunzione, vin-citori del concorso del Ministero delladifesa del 2004 per il profilo professionalen. 0008 di collaboratore tecnico del set-tore n. 0600 elettrotecnico ed elettromec-canico, area funzionale C, posizione eco-nomica C1;

per quel che concerne la mancataassunzione degli psicologi, dopo la pubbli-cazione delle graduatorie, i fondi relativi aldecreto del Presidente della Repubblicadella funzione pubblica di deroga al blocco

delle assunzioni del 2006 sono stati uti-lizzati per riqualificare 54 interni al Di-partimento dell’amministrazione peniten-ziaria e parrebbe che lo stesso sia avve-nuto per 273 unità interne nel 2007.Nessuna assunzione di personale esterno èstata fatta con i fondi concernenti laderoga del blocco delle assunzioni per il2006 e 2007. La finanziaria 2007 ha pre-visto per le nuove assunzioni al Diparti-mento dell’amministrazione penitenziariaper il 2008, 1,5 milioni di euro, per il 2009,5 milioni di euro, per il 2010, 10 milionidi euro. L’assunzione sarebbe potuta av-venire attraverso l’utilizzo di questi fondima, anche nel 2008 le risorse furonodestinate ad assunzioni che il Ministero haritenuto più « urgenti »;

il blocco delle assunzioni, la man-canza di fondi, la necessità di dare prioritàall’assunzione dei contabili per « gravi ca-renze di organico nell’Area contabile »,l’esigenza di attendere l’evoluzione delquadro normativo avuto riguardo alle di-sposizioni di cui all’articolo 2 comma 283e seguenti della legge del 24 dicembre 2007n. 244 », sono tra le giustificazioni per lamancata assunzione. Il tutto è stato com-plicato poi, dalla pubblicazione del decretodel Presidente del Consiglio dei ministriche sancisce il passaggio della sanità pe-nitenziaria al Ministero della salute. Dopoun’attesa di due anni, quella che dovevaessere la certezza di un’assunzione atempo indeterminato con la vincita delconcorso, nel passaggio della medicinapenitenziaria al Ministero della salute, si ètrasformata in una remota e oscura pos-sibilità di essere impiegati dalle ASL;

per quel che riguarda il caso degli« statistici », nel 2004 la pubblicazionedella graduatoria, sul Bollettino ufficialedel Ministero della giustizia n. 24 del 31dicembre, ha dato una speranza ai 33vincitori. Ma dal 31 dicembre 2004 alnovembre 2007 non è stato più possibileavere alcuna informazione al riguardo. Nelfrattempo, sono stati « regolarizzati » moltiprecari, che erano stati contrattualizzati,senza passare attraverso un pubblico con-corso;

Atti Parlamentari — 1957 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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lo scorso anno, dopo tre anni diattesa, il Governo Prodi ha autorizzatol’assunzione dei primi 10 vincitori entromaggio 2008. I restanti 23 vincitori ri-schiano di veder sfumare le legittimeaspettative di assunzione, poiché il 31dicembre 2008 scadrà definitivamente lavalidità della graduatoria;

risulta evidente che, oltre al dannopersonale per aver investito fatica, studio,tempo ed impegno in questi concorsi, cisia anche lo spreco di denaro pubblico inconcorsi che hanno visto partecipi migliaiadi giovani professionisti e laureati;

il Ministro Brunetta in un’intervistadel 17 settembre 2008 ha dichiarato: « Ba-sta con i precari. Nella pubblica ammini-strazione si deve entrare per concorso edopo aver vinto un concorso ci deve essereil posto di lavoro » –:

quali misure intenta adottare perriconoscere definitivamente ai vincitori diconcorso di veder realizzata la proprialegittima aspettativa di essere assunti dopoaver vinto un concorso pubblico e dopoaver studiato una vita per raggiungere quelrisultato. (4-01201)

MANCUSO. — Al Ministro della giusti-zia. — Per sapere – premesso che:

si apprende dalla stampa nazionaleche presso il tribunale di Torino, nell’am-bito dei processi per direttissima, cittadinistranieri privi di regolare permesso disoggiorno, clandestini senza documentiche nel 90 per cento dei casi hanno violatol’ordine di abbandonare il territorio na-zionale, non vengono espulsi come preve-drebbe la normativa del settore;

emerge un atteggiamento discrezio-nale di alcuni giudici del Tribunale diTorino, che non applicano il Codice Pe-nale, ma valutano caso per caso e rimet-tono in libertà, scarcerandoli, molti diquesti clandestini;

una percentuale rilevante dei reatiche vengono compiuti nel nostro Paesevedono come protagonisti cittadini extra-comunitari clandestini –:

se il Ministro ritenga di inviareun’ispezione presso il Tribunale di Torinoal fine dell’esercizio di tutti i poteri di suacompetenza. (4-01206)

ROSATO. — Al Ministro della giustizia.— Per sapere – premesso che:

l’articolo 2 del decreto legislativo 5aprile 2006, n. 160, trasformando il con-corso per la magistratura ordinaria in unconcorso di secondo grado, aveva previsto,tra i requisiti per accedervi, oltre allalaurea in giurisprudenza, diversi altri titolitra loro alternativi, tra i quali l’aver su-perato l’esame di abilitazione forense op-pure l’aver svolto funzioni direttive in unapubblica amministrazione per almeno treanni, previo superamento del relativo con-corso pubblico;

l’articolo 1 della legge 30 luglio 2007,n. 111, ha parzialmente modificato alcunidei suddetti titoli ulteriori rispetto allalaurea, stabilendo, in modo particolare,quello dell’« essere avvocati iscritti all’albosenza essere incorsi in sanzioni discipli-nari » in luogo del previgente aver supe-rato l’esame di abilitazione forense;

questa apparentemente « lieve » mo-difica normativa ha determinato conse-guenze, probabilmente – come può capi-tare – non preventivate, di rilevante epalese iniquità, perché ha precluso l’ac-cesso al concorso per la magistraturaordinaria a quanti, pur avendo superatol’esame di abilitazione forense, non pos-sono iscriversi all’albo degli avvocati, per-ché sono dipendenti pubblici per aversuperato un concorso per l’accesso allapubblica amministrazione, stante l’incom-patibilità tra l’iscrizione all’albo degli av-vocati e l’essere funzionari pubblici;

la suddetta modifica legislativa deter-mina l’ingiustizia e l’irragionevolezza diprecludere la partecipazione ai dipendentipubblici che hanno superato l’esame diabilitazione forense e che non siano fun-zionari direttivi da almeno cinque anni(avendo, nel frattempo, l’articolo 1 dellacitata legge n. 111 elevato da tre a cinque

Atti Parlamentari — 1958 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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anni l’anzianità di servizio necessaria nellapubblica amministrazione), con la conse-guenza che chi ha superato l’esame diabilitazione forense e non ha avuto ilmerito di vincere un concorso pubblicoper l’accesso ai ruoli direttivi della pub-blica amministrazione e può, dunque,iscriversi all’albo degli avvocati può par-tecipare al concorso per la magistratura, echi, invece, ha superato l’esame di abili-tazione forense ed ha avuto il merito divincere anche un concorso pubblico perl’accesso ai ruoli direttivi o dirigenzialidella pubblica amministrazione non puòparteciparvi, se non dopo cinque anni diservizio, perché non può iscriversi all’albodegli avvocati, e ciò anche – iniquità cherasenta il paradosso! – se prima dellavincita del concorso sia stato iscritto al-l’albo e abbia esercitato la professioneforense anche per anni;

ad avviso dell’interrogante i ricordatipalesi profili d’iniquità presentano fortisospetti d’illegittimità costituzionale perviolazione del principio di parità di trat-tamento e del principio di ragionevolezza,entrambi costituzionalizzati nel principiodi eguaglianza dell’articolo 3 della Cartacostituzionale, come costantemente chia-rito dalla giurisprudenza della Corte co-stituzionale;

la suddetta modifica legislativa, at-traverso la previsione del requisito del-l’« essere avvocati iscritti all’albo senzaessere incorsi in sanzioni disciplinari »,con questa sua formulazione generica egeneralizzante, preclude l’accesso al con-corso anche agli avvocati iscritti all’alboche siano incorsi in sanzioni disciplinarilievi, come il biasimo, appalesandosi, dun-que, anche sotto questo profilo, irragione-vole, in quanto imponderatamente spro-porzionata ed eccessiva nel suo divieto, ecome tale sospetta d’incostituzionalità an-che sotto quest’aspetto;

con decreto ministeriale del 27 feb-braio 2008, pubblicato nella Gazzetta Uf-ficiale n. 23 del 21 marzo 2008 – 4a serie

speciale – è stato bandito un concorso, peresami, a 500 posti di magistrato ordinario,che ha fedelmente recepito questa mo-difica legislativa, precludendo, dunque,l’accesso al concorso agli abilitati allaprofessione forense che, per essere pub-blici dipendenti, non possono iscriversiall’albo, nonché agli avvocati che sianoincorsi in sanzioni disciplinari lievi;

per i motivi ricordati, sono stati an-che presentati davanti al tribunale ammi-nistrativo regionale numerosi ricorsi giu-risdizionali amministrativi per l’annulla-mento parziale del bando di concorso,previo sollevamento della questione d’ille-gittimità costituzionale, tanto che la rile-vanza e la non manifesta infondatezzadella stessa verrà esaminata e decisa dalgiudice amministrativo, ad ottobre, nellecamere di consiglio, per la discussionedelle istanze cautelari contestualmentepresentate al fine di evitare il periculum inmora dell’esclusione dalle prove scritte,fissate per il 19, 20 e 21 novembre 2008,con il rischio, se venisse sollevata e ri-messa alla Corte costituzionale, di causarel’invalidità successiva e derivata degli attidella procedura concorsuale –:

se il Ministro ritenga doveroso elimi-nare tutti i segnalati profili di disegua-glianza, di discriminazione, di irragione-volezza e di sospetta incostituzionalità,attraverso l’assunzione di iniziative legi-slative, anche urgenti, volte a reintrodurreil requisito previgente;

e se, per conseguenza, ritenga dove-roso modificare il bando di concorso, dicui al decreto ministeriale del 27 febbraio2008, decretando la riapertura dei terminiper tutti coloro che, a causa delle segna-late iniquità, non hanno potuto presentaredomanda di partecipazione al concorso o,avendola presentata, sono stati esclusidalla partecipazione stessa. (4-01208)

* * *

Atti Parlamentari — 1959 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazioni a risposta in Commissione:

MOTTA, MARIANI e ANDREA OR-LANDO. — Al Ministro delle infrastrutturee dei trasporti. — Per sapere – premessoche:

l’articolo 1, comma 965, della legge27 dicembre 2007, n.296 (Finanziaria2007) reca uno stanziamento pari a 24milioni di euro per ciascuno degli anni2007 e 2008 per « la progettazione defini-tiva del raddoppio dell’intero tracciatodella linea ferroviaria Parma-La Spezia(Pontremolese), funzionale al rafforza-mento del corridoio plurimodale Tirreno-Brennero »;

il Comitato Interministeriale per laprogrammazione economica (CIPE) indata 21 dicembre 2007 con delibera n. 136ha approvato il progetto preliminare del-l’opera;

con delibera n. 11/2008/P, del 24luglio 2008, la Corte dei conti – Sezionedel controllo di legittimità su atti, delGoverno e delle Amministrazioni delloStato – si è pronunciata in merito alcontrollo preventivo di legittimità delladelibera del CIPE, ricusandone il visto e laconseguente registrazione, per rilievi risul-tanti dal parere del Consiglio Superioredei Lavori Pubblici, che evidenzia profilieconomici, amministrativi e tecnico-pro-gettuali;

tutti i soggetti istituzionali coinvoltihanno espresso forte preoccupazione perlo « stop » imposto dal pronunciamentodella Corte dei Conti, chiedendo al Go-verno di adottare tutte le misure necessa-rie affinché possa, al più presto, ripartirel’iter di progettazione di un opera tantostrategica per il territorio nazionale;

è necessario che il Governo si attiviper dare risposta, in tempi rapidi, ai rilievimossi dalla Corte dei conti e ripresenti al

CIPE una deliberazione con indicazionipiù chiare su tempi e finanziamenti del-l’opera –:

quali azioni il Ministero e il Governointendano adottare, ed entro quale sca-denza temporale, al fine di dare pienaattuazione a quanto disposto dalla LeggeFinanziaria 2007, confermando la destina-zione delle risorse ivi indicate in 48 mi-lioni di euro, destinate alla progettazionedefinitiva del raddoppio dell’intero trac-ciato della linea ferroviaria Parma-La Spe-zia, nonché come intenda intervenire alfine di assicurare le risorse necessarie perla piena realizzazione e operatività diun’infrastruttura strategica, quale risultaessere tale linea. (5-00393)

BOCCI. — Al Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti, al Ministro dell’am-biente e della tutela del territorio e delmare, al Ministro per i beni e le attivitàculturali. — Per sapere – premesso che:

il 19 settembre è stato il 29o anni-versario del terremoto che sconvolse laValnerina nel 1979 e il 26 settembre l’11o

anniversario del terremoto che nel 1997colpì l’Umbria e le Marche;

a distanza di tanti anni dai dueeventi permane una situazione di stalloriguardante l’opera di ricostruzione, piùvolte denunciata, e di disparità tra i co-muni e i cittadini;

per superare questa incresciosa si-tuazione si rende assolutamente necessa-rio rifinanziare la legge n. 115 del 1980 oin alternativa consentire ai cittadini chehanno fatto domanda per le concessionicontributive in base alla legge regionalen. 50 del 1980, la possibilità di trasferireoggi la propria domanda usufruendo dellalegge regionale n. 30 del 1998 per ottenerei benefici previsti per il sisma più recente,al fine prioritario di concedere il promessocontributo a quei cittadini che hannoricostruito, a proprie spese, in tutto o inparte la propria abitazione ai sensi del-l’articolo 18 della legge regionale n. 26 del1982;

Atti Parlamentari — 1960 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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ad oggi non tutti i cittadini dei co-muni interessati hanno ricevuto il rim-borso dovuto, a causa della mancanza difondi, e sono ancora in attesa che venganoloro rimborsate le spese sostenute;

seri ritardi si riscontrano nella rico-struzione, ristrutturazione e salvaguardiadei beni culturali, storici e religiosi dellaValnerina;

un cospicuo patrimonio artistico earchitettonico è andato perduto o si trovain pessimo stato di conservazione; decinedi chiese e luoghi di culto stanno cadendoin rovina e necessitano di urgente ristrut-turazione per evitare il crollo definitivoaccaduto all’Eremo della Madonna delCondotto a Campi di Norcia lo scorsoluglio;

analoga situazione si verifica ancheper alcuni monasteri e conventi e per tuttoil sistema fortificato medievale, fatto ditorri e castelli, che vanno dalle Rocche diFerentillo fin nel cuore dei Monti Sibillini;

anche in questo caso la soluzione è ilrifinanziamento delle leggi comprendentiprovvidenze per il risanamento del patri-monio storico, artistico e religioso danneg-giato dai terremoti del 1979 e del 1997, alfine di salvaguardare dal progressivo de-grado i numerosi beni culturali della Val-nerina e dell’Umbria, tuttora da ristruttu-rare, concedendo priorità alle opere strut-turali e al completamento di quelle giàiniziate –:

se non ritengano necessario interve-nire rifinanziando le leggi citate in pre-messa o, in alternativa, prevedere ulteriorimisure di sostegno finanziario al fine direndere possibile il celere completamentodelle opere di ricostruzione in Valnerina.

(5-00394)

Interrogazione a risposta scritta:

MIGLIOLI. — Al Ministro delle infra-strutture e dei trasporti. — Per sapere –premesso che:

la stampa locale modenese, nei giorniscorsi, ha riportato le affermazioni del

Senatore Carlo Giovanardi, sottosegretarioalla Presidenza del Consiglio, relative alla« Cispadana »: chi ha detto, ha affermatoGiovanardi che non può essere realizzataun’autostrada di altro tipo e alternativaalla Cispadana, magari in Lombardia. LaRegione non ha soldi e il tracciato pre-senta diverse criticità. Recentemente ilMinistro delle infrastrutture ha convocatole Regioni Lombardia ed Emilia Romagnaper discutere sulla possibilità di realizzareun’autostrada alternativa in Lombardia;

successivamente, l’assessore ai tra-sporti e alla mobilità della Regione EmiliaRomagna Alfredo Peri ha invece affer-mato: il sottosegretario « non conosce laprocedura: non esiste una convocazione daparte del Governo della Regione Lombar-dia e della Regione Emilia Romagna »;

e non può essere così, dal momentoche la Cispadana rientra nel piano regio-nale integrato dei trasporti e non fa partedella legge obiettivo;

inoltre l’assessore ha affermato: laRegione ha le risorse necessarie per rea-lizzare l’autostrada i cui cantieri potrannoaprirsi entro la fine del 2009 –:

se rispondano al vero le affermazionidel sottosegretario e le eventuali iniziativeche intende intraprendere il Ministro in-terrogato. (4-01205)

* * *

INTERNO

Interrogazione a risposta orale:

GINEFRA. — Al Ministro dell’interno. —Per sapere – premesso che:

« Marino sempre con noi ». È il testodello striscione che ha dominato la curvanord degli ultras lo scorso 23 settembre,durante la partita di calcio Bari-Livornoallo stadio San Nicola di Bari;

Atti Parlamentari — 1961 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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il riferimento era a Marino Catac-chio, pregiudicato ucciso lo scorso 18settembre nel quartiere Libertà della città,nel corso di un regolamento di contiinterno al clan a cui era affiliato, quellodegli Strisciuglio;

lo striscione è stato salutato da unapplauso del settore centrale della curvanord, come riportato dai giornali locali;

il decreto-legge 8 febbraio 2007, n. 8,convertito, con modificazioni, dalla legge 4aprile 2007, n. 41, attualmente in vigore,prevede che per portare uno striscioneall’interno dello stadio è necessario richie-dere un’autorizzazione alla società spor-tiva che deve, a sua volta, presentare lastessa richiesta alla Questura;

nonostante, quindi, ci siano deglisteward preposti a tali controlli, si è co-munque riuscito a far entrare lo striscionee mostrarlo a tutti i presenti;

poco importa se lo striscione sia statoesposto per poco tempo, è determinante ilfatto che qualcuno della cosiddetta tifose-ria ultras l’abbia preparato, portato allostadio, l’abbia srotolato e offerto all’ap-plauso di coloro che essendo nei paraggidella curva l’hanno visto, compreso, assi-milato, e approvato;

la società del Bari, inoltre, non hapreso le distanze da tale atto, né tentato diarginare e condannare l’increscioso episo-dio, continuando a permettere ad alcunefrange di cosiddetti ultras di entrare gratisallo stadio;

la Direzione distrettuale antimafia,inoltre, ha aperto un’inchiesta sul caso delsuddetto avvenimento e sul contenutodello striscione di cui sopra;

ognuno sceglie i simboli che merita:fatta salva l’umana pietà per un ucciso,resta il gravissimo segnale ad una interacomunità; si sceglie di apparentarsi, dicompiere una vera e propria agnizione aun nome che è un sistema, un mondo, unascelta di campo, l’antistato contro loStato –:

se ci sia stata da parte delle tifoseriela presentazione del testo contenuto nellostriscione e come sia potuto accadere che,in caso contrario, i tifosi lo abbiano in-trodotto senza passare dal suddetto con-trollo. (3-00159)

Interrogazione a risposta in Commissione:

COMPAGNON. — Al Ministro dell’in-terno. — Per sapere – premesso che:

il Ministro Maroni ha annunciato lacreazione di dieci nuovi centri di identi-ficazione e permanenza;

sembrerebbe che sia previsto ancheun ampliamento o potenziamento dellastruttura già esistente nel comune di Gra-disca d’Isonzo;

più volte gli organi di governo, ancheterritoriale, hanno assicurato che il centrodi identificazione e permanenza di Gradi-sca non sarebbe stato ampliato;

l’ipotesi dell’ampliamento ha susci-tato grande preoccupazione tra la comu-nità che già sta subendo una situazioneinsostenibile, a fronte della responsabilitàdimostrata in questi anni da parte delleistituzioni locali e da parte della popola-zione;

Gradisca d’Isonzo ha visto nel tempotrasformare il suo notorio senso civico edil suo antico spirito di ospitalità in unacrescente e preoccupante insofferenza aseguito di una situazione che sta incidendoduramente sull’intera popolazione ed ilsuo territorio –:

se tale notizia corrisponda al vero ese non ritenga opportuno e necessarioevitare tale eventualità che penalizzerebbeulteriormente questa cittadina di poco piùdi 6 mila abitanti che, nel corso di questianni, non ha ricevuto, malgrado le conti-nue garanzie e gli impegni presi, alcunsegno tangibile di sostegno da parte delloStato. (5-00387)

Atti Parlamentari — 1962 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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Interrogazioni a risposta scritta:

NACCARATO e MIOTTO. — Al Ministrodell’interno. — Per sapere – premesso che:

i magistrati della Procura distrettualeantimafia di Palermo, con gli arresti del-l’avvocato Marcello Trapani e del respon-sabile del settore giovanile del PalermoCalcio Giovanni Pecoraro, avvenuti il 24settembre 2008, hanno portato alla luce iltentativo di alcuni esponenti della famigliamafiosa dei Lo Piccolo di Palermo diriciclare in Veneto il denaro provenienteda attività illecite;

l’organizzazione mafiosa stava pro-gettando di investire una ingente sommadi denaro (otto milioni di euro) nellacostruzione di complessi edilizi all’internodell’Isola dei Saloni, intervenendo nelpiano di riqualificazione urbanistica am-bientale denominato « ex area AdriaDocks », a Chioggia (Venezia) e nella co-struzione di appartamenti a Cantarane diCona (Venezia) e ad Abano Terme inProvincia di Padova;

le indagini dei magistrati hanno ap-purato, tramite intercettazioni telefoniche,l’intenzione da parte di alcuni esponenti dispicco del clan Lo Piccolo di trasferirsi inVeneto per meglio controllare tutte le fasidell’operazione di riciclaggio del denaromafioso attraverso gli investimenti immo-biliari nelle zone sopra richiamate;

da tempo, lo stesso Procuratore na-zionale antimafia denuncia pubblicamentei diversi tentativi di riciclaggio portatiavanti dalla criminalità organizzata intutto il Nord Italia con l’investimento deldenaro proveniente da attività illecite inprogetti di tipo edilizio o commerciale(alberghi, bar, ristoranti) che garantiscononotevoli e sicuri guadagni alle organizza-zioni criminali;

inoltre, le zone delle Province diVenezia e Padova nelle quali gli esponentimafiosi siciliani e i loro complici volevanoconcentrare le attività di riciclaggio didenaro sono già state interessate, tra glianni ottanta e novanta, dall’analoga azione

criminale dell’organizzazione conosciutacon il nome di « Mala del Brenta » cheagiva in stretta relazione con diversigruppi mafiosi –:

se il Ministro sia al corrente dei fattisopra esposti, cosa intenda fare il Ministroper combattere efficacemente la crimina-lità organizzata e l’infiltrazione mafiosa indiverse zone del Nord Italia e, in partico-lare, del Veneto. (4-01202)

TAGLIALATELA. — Al Ministro dell’in-terno. — Per sapere – premesso che:

a Napoli nel quartiere Ponticelli se-condo le modalità del project financing èin costruzione l’Ospedale del Mare el’opera vede quale soggetto attuatore l’AslNa 1 (soggetto pubblico) e l’ATI Astaldi,Siemens, Giustino Coppola (soggetto pri-vato);

il costo complessivo dell’opera è di190.000.000,00 di euro e la coperturafinanziaria prevede che il 60 per cento delcosto sarà a carico dell’Asl Na 1 mentre ilrestante 40 per cento sarà a carico delconcessionario privato ai sensi dell’articolo19 della legge 109 del 1994;

secondo il progetto il nuovo ospedale,che servirà tutta l’area orientale di Napoli,avrà 500 posti letto per una superficiecomplessiva a scopo sanitario di 80 milamq, si comporrà di quattro corpi separati:il primo costituito dalla hall di accesso congalleria commerciale e servizi, col repartooperatorio alle spalle e con le degenze neicinque piani superiori; il secondo corpo ècostituito dal blocco uffici; il terzo corpodal blocco centrali tecnologiche ed ilquarto dall’albergo per 150 posti letto. Iquattro corpi sono inseriti in una vastaarea a verde di circa 50mila mq, con30mila di parcheggio per un totale di 1300posti auto e di un eliporto;

il progetto prevede che la realizza-zione dell’opera sarà terminata entro ilmarzo 2009, la funzionalità del nuovoospedale sarà operativa dal settembre2009 e l’apertura del nuovo nosocomio

Atti Parlamentari — 1963 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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comporterà la riconversione di tre ospe-dali del centro storico della città di Napoli:Ascalesi, Annunziata e Loreto Mare;

secondo quanto riportato dal quoti-diano Il Mattino in data 30 gennaio 1998la progettazione del nuovo ospedale è stataseguita per conto dell’Asl Na 1 dall’inge-gner Matteo Gregorini;

stando a quanto riportato sempre dalquotidiano Il Mattino in data 28 novembre1998 il suddetto progetto veniva affidatodall’Asl Na 1 direttamente allo stesso in-gegnere e senza un concorso pubblico;

in seguito a precedenti atti del sin-dacato ispettivo presentati nel corso dellaXIV legislatura fu avviata un’indaginedella Procura della Repubblica di Napoli esecondo quanto riportato dal Corriere delMezzogiorno in data 10 aprile 2004 parti-colare attenzione veniva riservata al pro-getto elaborato dall’ingegner Matteo Gre-gorini e dal suo staff composto dall’im-piantista, ingegner Gioacchino Forzano, edagli ingegneri Mascolo e De Risi, tuttifacenti parte all’epoca dei fatti dello studioassociato dell’ingegner Gregorini che sitrova al Centro Direzionale di Napoli –Isola F/11;

stando a quanto scrive il quotidianoIl Mattino in data 25 maggio 2008, nel-l’ambito dell’indagine penale avviata dallaProcura della Repubblica di Napoli sul-l’appalto e la costruzione dell’Ospedale delMare, all’ingegner Gregorini sono statecontestate le accuse di corruzione, truffa efalso e la Guardia di Finanza incaricata dinotificare l’informazione di garanzia haeffettuato alcune perquisizioni volte adacquisire documenti utili all’indagine dellamagistratura ed in particolare agli appaltied ai subappalti necessari alla realizza-zione dell’opera;

in seguito alla denuncia del Capo-gruppo consiliare della Campania EnzoRivellini, ripresa da diversi organi distampa (Il Mattino, Corriere del Mezzo-giorno, Roma) in data 3 settembre 2008,l’ingegner Gregorini avrebbe assunto nel-l’ambito dei lavori per la realizzazione del

nuovo ospedale sia la funzione di direttoredei lavori sia di coordinatore per la sicu-rezza. Tali incarichi comporterebberol’esborso a vantaggio del Gregorini di al-meno 4.000.000,00 di euro rappresentantidalla somma di 2.600.000,00 euro per ladirezione dei lavori e 1.400.000,00 europer il coordinamento della sicurezza –:

se non intenda chiedere informazionisulla vicenda descritta in premessa ai sensidell’articolo 14, comma 3-bis, del decreto-legge n. 152 del 1991, convertito con mo-dificazioni dalla legge n. 203 del 1991,anche ai fini dell’esercizio degli ulterioripoteri di cui al medesimo articolo 14.

(4-01203)

* * *

ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Interpellanza:

Il sottoscritto chiede di interpellare ilMinistro dell’istruzione, dell’università edella ricerca, per sapere – premesso che:

in varie scuole di ogni ordine e gradola CGIL sta organizzando alcune iniziativedi natura politico-sindacale di dura con-testazione contro le riforme avviate dalMinistro dell’istruzione;

in tale attività sono spesso fortementecoinvolti insegnanti e dirigenti scolastici, ilche appare all’interpellante non solo inop-portuno ma, con ogni probabilità, di dub-bia compatibilità con la vigente normativa;

in particolare, nei giorni 26 e 29settembre 2008, in una scuola maternapubblica in provincia di Pordenone, alcuniinsegnanti hanno organizzato una raccoltadi firme, per conto della CGIL, contro leiniziative di riforma del Ministro del-l’istruzione, attuando così forme di con-dizionamento implicito nei confronti deigenitori dei piccoli alunni, atteggiamentoassolutamente inaccettabile e non con-sono, in particolare, alla loro funzioneeducativa –:

se queste forme di lotta politico-sindacale, attuate all’interno delle strut-

Atti Parlamentari — 1964 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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ture scolastiche da parte di insegnanti edirigenti scolastici, siano lecite e qualiiniziative intenda adottare per far sì che lestrutture scolastiche non siano utilizzateper attività di natura essenzialmente po-litica da parte di alcuni operatori dellascuola e per evitare una strumentalizza-zione dei genitori degli alunni, specie piùpiccoli, che ovviamente hanno difficoltà acontraddire coloro cui sono affidati i pro-pri figli.

(2-00153) « Gottardo ».

Interrogazioni a risposta in Commissione:

SIRAGUSA. — Al Ministro dell’istru-zione, dell’università e della ricerca. — Persapere – premesso che:

l’incremento del rapporto alunni/do-cente di sostegno sta causando nella Re-gione Sicilia un taglio netto e traumaticodel numero dei docenti di sostegno chepenalizza i ragazzi disabili e le loro fa-miglie per i quali la scuola è un impor-tante strumento di integrazione sociale;

in particolare, nella provincia di Tra-pani, i tagli sono drammatici. L’UfficioScolastico Provinciale ha richiesto l’attiva-zione di soltanto 1410 posti sui 1715richiesti, operando un taglio di 305 postirispetto alle richieste dei Dirigenti Scola-stici e vanificando il lavoro svolto daiGruppi di Lavoro per l’Integrazione nellaScuola Superiore (GLISS);

il Direttore Regionale della Sicilia hatagliato altri 143 posti riducendoli a 1267.Ciò ha portato a 212 posti in menorispetto all’anno scorso e 305 posti inmeno rispetto ai bisogni delle scuole;

tali misure producono, oltre alla pe-nalizzazione dei ragazzi disabili, una fortecontrazione occupazionale nel territorio;

in tutta la Sicilia, a partire dall’annoscolastico 2007/2008, tutti gli alunni dinuova iscrizione o che iniziano un nuovociclo di studi, sono stati certificati dall’Au-torità sanitaria, in base ad una precisadirettiva dell’Assessorato Regionale alla

Sanità, secondo il codice internazionaleICD10 e questo a garanzia della attendi-bilità delle certificazioni;

nel corso del mese di luglio vari USPhanno segnalato che le ASL hanno rila-sciato nuove certificazioni in ritardo. Ilnumero di alunni di nuova certificazione èparticolarmente rilevante ed è dovuto anuove certificazioni, a trasferimenti di fa-miglie da altre regioni o province e, nonultimo alle assegnazioni che la magistra-tura fa di alunni disabili ospitati in casefamiglia;

il numero totale degli alunni condisabilità è di 449 unità in più rispettoall’anno scolastico 2007-2008;

l’ufficio scolastico regionale ha ta-gliato in Sicilia circa 996 posti di sostegnorispetto all’anno scolastico 2007-2008. Itagli, distribuiti nelle varie province, sonocosì riassumibili: AG - 54, CL - 47, CT -242, EN - 32, ME - 160, PA - 98, RG - 26,SR - 126, TP - 202, che si aggiungono aitagli già operati con 1744 posti di docentee 122 di personale ATA;

a fronte di tale situazione è indispen-sabile che la Direzione Generale per laSicilia sia autorizzata ad assegnare unnumero congruo di posti di sostegno ag-giuntivi: a Catania il rapporto posti alunni,per l’incremento della presenza di bambinidisabili, supera l’1,91 ed a Palermo l’1,87.L’assegnazione necessaria in base a quantodescritto è di ulteriori 320 posti;

di fatto, l’Amministrazione, non po-tendo ulteriormente procedere al tagliodelle classi, pur di stare nei tetti per ilrisparmio della spesa, colpisce uno deisettori che più degli altri necessita dimaggiori attenzioni, ledendo in modo pa-lese precise norme giuridiche che regolanola materia –:

quali iniziative urgenti si intendanoassumere, per evitare che tagli indiscrimi-nati agli organici pregiudichino irrimedia-bilmente l’integrazione dei bambini condisabilità e dei minori svantaggiati dacondizioni sociali e/o economiche, nonchéil loro diritto allo studio. (5-00385)

Atti Parlamentari — 1965 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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PES, SCHIRRU, GHIZZONI, SERENI,CALVISI, MARROCU, MELIS, FADDA ePICCOLO. — Al Ministro dell’istruzione,dell’università e della ricerca. — Per sapere– premesso che:

nella Regione Sardegna i tagli deidocenti riguarderanno 1.281 unità. Nono-stante gli importanti interventi regionalinel campo dell’istruzione, non ultimo iltavolo di confronto tra Regione, Direzionescolastica regionale, sindacati confederali,Anci e l’Ups, con la riforma del Ministrola scuola pubblica subirà un durissimocontraccolpo;

per quel che concerne la vertenzadella scuola sarda, dai dossier dei sinda-cati regionali si apprende che il raffrontosui giovani che hanno abbandonato pre-maturamente il corso di studi in Sardegnaè pari al 28,3 contro una media nazionaledel 20,6 per cento. È stato confermato unallarmante taglio di 1.281 posti poichétecnicamente, ai 941 tagli previsti dallaprima bozza del Decreto interministeriale,si aggiungono altri 340 posti in meno neivari ordini e gradi del sistema scolasticoregionale. Vi sarebbe anche il « dimezza-mento » delle disponibilità sulle immissioniin ruolo: 603 su 1.114 posti disponibili didocenza (dei quali 331 di sostegno);

per quanto riguarda i Centri territo-riali per l’Educazione Permanente degliAdulti sono stati istituiti con l’Ordinanzaministeriale n. 455 del 1997 e negli annihanno svolto attività di formazione degliadulti organizzando corsi di Alfabetizza-zione culturale e funzionale che hannocoinvolto nell’ultimo triennio migliaia distudenti di varia nazionalità dai sedicianni. Attualmente, in Italia il 36,5 percento della popolazione non ha alcuntitolo di studio o solo la licenza elemen-tare, il 65 per cento della popolazione nonraggiunge il primo livello della competenzaalfabetica e solo il 6,5 per cento è inpossesso di un’istruzione universitaria. Perfar fronte a questa situazione, i 492 CTPitaliani hanno attivato corsi, finalizzati alconseguimento del titolo di studio (il 15per cento), corsi per cittadini stranieri per

l’integrazione linguistica (il 13 per cento) esociale e il 72 per cento sono corsi brevimodulari di alfabetizzazione funzionale(corsi di lingue, informatica, laboratori,cultura generale);

i CTP hanno, inoltre, anticipato lelinee del Consiglio di Lisbona del marzo2000: « i CTP hanno il compito di garan-tire un accesso universale e permanentealle azioni d’istruzione e formazione perconsentire l’acquisizione e l’aggiornamentodelle competenze necessarie ad una par-tecipazione attiva ai progressi della so-cietà ». Contrastano con efficacia l’analfa-betismo compreso quello di ritorno attra-verso l’organizzazione di corsi per il con-seguimento della licenza media, corsi diItaliano per stranieri e corsi modulari (dilingue, di informatica di base e finalizzatiall’accesso ai siti istituzionali, di culturagenerale, laboratori artistici, corsi di for-mazione professionali);

purtroppo, in Sardegna, i corsi brevidi alfabetizzazione modulare non vengonopresi in considerazione dall’Ufficio Scola-stico Regionale che, secondo gli interro-ganti, ottusamente non tiene conto del-l’Ordinanza ministeriale. L’articolo 2« Obiettivi e coordinamento dei centri »stabilisce quanto segue: « 1. Ogni Centropredispone un servizio finalizzato a co-niugare il diritto all’istruzione con il di-ritto all’orientamento ed al riorientamentoe alla formazione professionale. In talecontesto si prefigurano pertanto, interre-lati fra loro, obiettivi di alfabetizzazioneculturale e funzionale, consolidamento epromozione culturale, rimotivazione e rio-rientamento, acquisizione e consolida-mento di conoscenze e competenze speci-fiche, pre-professionalizzazione e/o riqua-lificazione professionale »;

la Sardegna si colloca agli ultimiposti per alfabetizzazione e successo sco-lastico e la presenza di cittadini stranieriè una realtà che si afferma sempre di piùe che ha bisogno di risposte. Alcuni CTPsardi hanno sperimentato negli ultimi annivarie forme di alfabetizzazione funzionaleottenendo importanti risultati dal punto di

Atti Parlamentari — 1966 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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vista della qualità dell’offerta confermatadall’alto numero dei partecipanti;

l’Ufficio Scolastico Regionale ha ope-rato un taglio degli organici dei Centri: su43 classi ne sono state soppresse 24, unariduzione pari al 56 per cento, privando icittadini sardi di un servizio che eraindispensabile per combattere analfabeti-smo scolastico e di ritorno, dispersione,impoverimento culturale e necessità diadeguamento alle conoscenze delle nuovetecnologie. L’Ufficio Scolastico Regionaleha operato questi tagli senza tener contodell’utenza che andava a colpire e dellaperdita di un patrimonio di professionalitàed esperienza acquisita da parte dei do-centi;

i tagli sono stati giustificati dal calodelle richieste di partecipazione ai solicorsi di licenza media conteggiati alla datadel 31 maggio mentre l’Ordinanza mini-steriale n. 455 stabilisce che le domandevadano raccolte anche ad anno scolasticoiniziato e l’organizzazione dei corsi fina-lizzati al titolo sono solo una parte delnostro lavoro;

la politica dei tagli anche sul sostegnoprodurrà notevoli danni anche all’integra-zione scolastica degli alunni diversamenteabili e gravi ripercussioni sui docenti disostegno, professionisti che lavorano condedizione e passione che vedranno svalu-tate le proprie professionalità. Sono fre-quenti gli esempi di demotivazione a dirpoco sconcertanti che mettono in seriopericolo i percorsi educativi rivolti allefasce più deboli. A ciò si aggiungono lepreoccupazioni dei famigliari di bambinidisabili, che vedono nell’istruzione un va-lido strumento di crescita, talvolta unicarisorsa per i loro figli –:

quale posizione intenda assumere indifesa della scuola pubblica e del ruoloistituzionale che svolgono i CTP nel nostroPaese per l’educazione degli adulti e deicittadini stranieri, al fine di una miglioreintegrazione sociale e culturale;

quali interventi intenda adottare perevitare che i genitori degli alunni disabili

debbano rivolgersi al giudice amministra-tivo per far valere il diritto allo studio,garantito dalla nostra Costituzione.

(5-00395)

Interrogazione a risposta scritta:

SBROLLINI. — Al Ministro dell’istru-zione, dell’università e della ricerca. — Persapere – premesso che:

considerato l’abnorme ricorso all’isti-tuto della reggenza scolastica sul territorionazionale in conformità alla Direttivan. 31 del 10 marzo 2008 del Ministerodella pubblica istruzione, articolo 4, es-sendo attribuite per l’anno scolastico2008-2009 nella Regione Veneto n. 26 reg-genze (provvedimento USR del 29 agosto2008), delle quali 10 nella sola provincia diVicenza, ci si chiede quali criteri sianostati assunti, stanti la limitatezza delledisposizioni di legge e la mancanza diaccordi tra l’USR (Ufficio scolastico regio-nale) Veneto e le organizzazioni sindacalial riguardo, nell’attribuzione delle reg-genze a dirigenti che hanno anche sediproprie di nomina e che in alcuni casiassommano poli scolastici di tre istituticon numero di alunni al di sopra dei 900studenti. Tale situazione è ben rilevabilenell’Istituto professionale di Stato per iservizi alberghieri e della ristorazione diRecoaro Terme (Vicenza). Tale istituto èun’efficace realtà formativa della provinciae della Regione, conosciuta nel contestonazionale, e detiene una popolazione sco-lastica di n. 860 studenti provenienti dacirca 70 comuni e che è stata data inreggenza al dirigente del Polo liceale diValdagno (Vicenza) che conta circa n. 830studenti divisi in quattro indirizzi com-plessivi. Il tutto per un totale di circa 1690studenti;

pur nella consapevolezza dei « taglieconomici » imposti al sistema scuola, cheprivilegia la quantità alla qualità, non sicomprende come materialmente un diri-gente scolastico possa ben amministrare edirigere ben tre o quattro indirizzi diversi

Atti Parlamentari — 1967 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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con proprie peculiarità e necessità. Sicu-ramente verrà meno il buon andamento efunzionamento degli istituti gestiti –:

se il Ministro interrogato intenda:

a) avviare i necessari accertamentiispettivi in maniera urgente, possibilmentenon solo a livello regionale, ma ancheprovinciale;

b) procedere in maniera urgente aiprovvedimenti del caso qualora siano ac-certate delle irregolarità;

c) procedere alla nomina di figurereggenti con docenti interni, in possesso dititoli idonei, in modo tale da avere personeche conoscano bene la quotidianità dellascuola da dirigere e le specifiche dinami-che interne, oltre che essere legate inprimis al futuro stesso della scuola chedirigono, in termini di risultato;

d) procedere, in termini generali,nel più breve tempo possibile, all’indizionedi un nuovo concorso per dirigenti scola-stici al fine di limitare notevolmente ilricorso sul territorio nazionale all’istitutodella reggenza scolastica che, in ogni caso,andrà adeguatamente riformato come ri-chiesto da tempo dalle organizzazioni sin-dacali di categoria, senza distinzioni.

(4-01207)

* * *

LAVORO, SALUTEE POLITICHE SOCIALI

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

XII Commissione:

BARANI. — Al Ministro del lavoro, dellasalute e delle politiche sociali. — Per sapere– premesso che:

appaiono in sensibile crescita lemorti causate dal batterio della legionella,e centinaia di migliaia di pazienti si am-malano e/o prolungano la loro degenza acausa di infezioni contratte in strutture

comunitarie e di ricovero (ospedali, case diriposo, alberghi, scuole, piscine e centritermali, studi odontoiatrici, ambulatori ac-creditati), con ingenti costi sociali e re-sponsabilità civili e penali conseguenti;

i casi annuali di legionellosi diagno-sticati e notificati indicano un andamentocrescente della malattia (nel 2006, 923notifiche, nel 2005, 869 notifiche, 826 casiconfermati e 43 casi presunti; nel 2004,604 notifiche, 552 casi confermati e 52 casipresunti; nel 2003, 617 notifiche, 571 casiconfermati e 46 casi presunti; nel 2002,639 notifiche, 586 casi confermati e 53 casipresunti);

l’incremento progressivo dei casi no-tificati (dai circa 90 del 1997 agli oltre 900casi del 2005) può essere attribuito ad unamaggiore attenzione nei confronti di que-sta patologia da parte dei sanitari, ma nonrisulta ancora aderente alla realtà epide-miologica;

alcuni gravi casi che si sono verificatialcuni mesi fa su treni ed aerei dove èstata rilevata acqua contaminata con ilbatterio della Legionella Pneumophila enella nave da crociera italiana, in viaggionei Caraibi, nel novembre 2006, nellaquale si sono verificati due decessi so-spetti;

si sottolinea, altresì, come tali con-trolli rientrino nelle procedure di moni-toraggio della situazione igienico-sanitariadei convogli di Trenitalia disposti a partiredallo scorso anno dal procuratore ag-giunto di Torino Raffaele Guariniello;

risulterebbe che l’Istituto superiore disanità abbia in corso da alcuni anni spe-rimentazioni in alcuni nosocomi per l’ado-zione di nuove e più efficaci metodiche dibonifica, ma tali sperimentazioni proce-dono con una lentezza non riscontrabile inalcun protocollo internazionale –:

quali iniziative il Ministero abbia av-viato per accelerare le sperimentazionidell’ISS e provvedere all’aggiornamentodelle « Linee guida per la prevenzione edil controllo della Legionellosi », al fine difavorire l’adozione dei più efficaci sistemi

Atti Parlamentari — 1968 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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di bonifica dei diversi impianti che costi-tuiscono le principali sedi di contamina-zione, potenziando la prevenzione e labonifica degli ambienti a rischio, tra cuiospedali, case di riposo, scuole, alberghi,edifici pubblici e privati, nonché mezzi ditrasporto collettivi quali treni, aeromobili,navi da crociera. (5-00390)

MURA e PALAGIANO. — Al Ministrodel lavoro, della salute e delle politichesociali. — Per sapere – premesso che:

in data 17 settembre scorso il mini-stro della Funzione Pubblica Renato Bru-netta intervenendo in diretta a Radio Ra-dicale ha dichiarato di voler rendere pub-blici i curricula dei chirurghi perchéquando si affronta un’operazione si devepoter sapere se il medico che la effettua èun macellaio o una persona di efficientequalità;

in data 20 settembre il Ministro Bru-netta tornando sullo stesso argomento hadichiarato, come testualmente riportatodall’agenzia Ansa: « Stiamo attentissimi ayogurt e succhi di frutta, ma andiamo inospedale e ci facciamo operare dal primovenuto, senza sapere se è bravo o è unmacellaio. E noi sappiamo che negli ospe-dali i macellai non sono pochi »;

sempre nella giornata del 20 settem-bre il Ministro del Lavoro, della Salute edelle Politiche Sociali, on. Sacconi ha di-ramato una nota alle agenzie di stampanella quale affermava che le dichiarazionidel Ministro della Funzione Pubblica Re-nato Brunetta circa i medici ospedalierisono state fraintese, perché la competenzadi questi professionisti è molto elevata,mentre i casi di incompetenza o negligenzacostituiscono un’eccezione;

il 22 settembre sulla stessa vicenda èintervenuto il sottosegretario alla Sanità,on. Ferruccio Fazio, che a Repubblica Tv,dopo aver dichiarato infelici le parole delMinistro Brunetta, ha annunciato che ilGoverno ha in progetto di istituire,

un’agenzia che si occupi di valutare l’ope-rato dei medici e il complesso della sanitàin cui operano;

le affermazioni del ministro Bru-netta, estremamente generiche e per nullacircostanziate, appaiono gravi e deleterieperché ledono fortemente la credibilitàprofessionale dei medici ospedalieri ita-liani, creano inoltre un ingiustificato al-larme tra i cittadini che debbono sotto-porsi ad interventi chirurgici e cure me-diche;

il tema della trasparenza e dellaqualità delle prestazioni fornite dal Si-stema Sanitario Nazionale è di estremarilevanza ed andrebbe dunque affrontatocon la massima serietà da parte delleistituzioni competenti. Il Parlamento si stamuovendo in questa direzione con unacommissione parlamentare d’inchiesta suitemi sanitari già istituita in Senato, e dueproposte di legge per l’istituzione di unacommissione d’inchiesta su analoga mate-ria all’esame della Commissione XII dellaCamera dei Deputati;

lo stesso non si può dire per quantoriguarda il Governo dal momento che,come già riportato in premessa, si susse-guono dichiarazioni contrastanti da partedi diversi membri dell’esecutivo. Tale di-versità, sovente estremamente accentuata,di posizioni, non rende comprensibilequale linea, se mai ci fosse, voglia seguireil Governo per assicurare da un lato lamassima trasparenza e qualità delle pre-stazioni sanitarie e dall’altro il rispettodella professionalità di medici e infermieriche costituiscono una grande risorsa per ilservizio sanitario Nazionale –:

quali provvedimenti intenda adottareil ministro per garantire controlli e valu-tazioni sull’operato svolto dal personalemedico e sull’efficienza dei servizi offertidalle strutture del Sistema Sanitario Na-zionale in modo da assicurare la massimatrasparenza e qualità delle prestazioni allequali si sottopongono i cittadini italiani.

(5-00391)

Atti Parlamentari — 1969 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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LIVIA TURCO. — Al Ministro del la-voro, della salute e delle politiche sociali. —Per sapere – premesso che:

l’articolo 32 della Costituzione Ita-liana, nel sancire la tutela della salutecome « diritto fondamentale dell’individuoe interesse della collettività », di fatto ob-bliga lo Stato a promuovere ogni oppor-tuna iniziativa e ad adottare precisi com-portamenti finalizzati alla migliore tutelapossibile della salute in termini di gene-ralità e di globalità atteso che il mante-nimento di uno stato di completo benes-sere psico-fisico e sociale costituisce oltreche diritto fondamentale per l’uomo, per ivalori di cui lo stesso è portatore comepersona, anche preminente interesse dellacollettività per l’impegno ed il ruolo chel’uomo stesso è chiamato ad assolvere nelsociale per lo sviluppo e la crescita dellasocietà civile;

il decreto legislativo 22 giugno 1999n. 230 « Riordino della medicina peniten-ziaria », all’articolo 1 sancisce che « dete-nuti e gli internati hanno diritto, al paridei cittadini in stato di libertà, alla ero-gazione delle prestazioni di prevenzione,diagnosi, cura e riabilitazione, efficaci edappropriate, sulla base degli obiettivi ge-nerali e speciali di salute e dei livelliessenziali e uniformi di assistenza indivi-duati nel Piano sanitario nazionale, neipiani sanitari regionali e in quelli locali »;

dopo un’attesa che ormai perduravada dieci anni con la finanziaria 2008,all’articolo 2, comma 282 e ancor di piùcon il Decreto del Presidente del Consigliodei ministri 1o aprile 2008, pubblicatosulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 30 mag-gio 2008, « Modalità e criteri per il tra-sferimento al Servizio Sanitario nazionaledelle funzioni sanitarie, dei rapporti dilavoro, delle risorse finanziarie e delleattrezzature e beni strumentali in materiadi sanità penitenziaria » si è finalmenteconcluso l’iter che segna il passaggio deldefinitivo trasferimento al Servizio sanita-rio nazionale delle funzioni sanitarie, delpersonale e delle risorse in materia dimedicina penitenziaria, equiparando, per

la prima volta, non solo formalmente maanche sostanzialmente, la tutela del dirittoalla salute dei cittadini in stato di deten-zione con tutti gli altri utenti dell’SSN;

il Decreto del Presidente del Consi-glio dei ministri descrive le linee guida pergli interventi a tutela della salute deidetenuti, oltre a richiamare tra i suoiprincìpi di riferimento « la piena parità ditrattamento, in tema di assistenza sanita-ria, degli individui liberi e degli individuidetenuti ed internati e dei minorenni sot-toposti a provvedimento penale » e lapiena e leale collaborazione interistituzio-nale per integrare « la tutela della salute eil recupero sociale dei detenuti », sottoli-nea che « la continuità terapeutica si ponequale principio fondante per l’efficaciadegli interventi di cura e deve esseregarantita dal momento dell’ingresso incarcere e/o in una struttura minorile,durante gli eventuali spostamenti dei de-tenuti tra diversi Istituti penitenziari estrutture minorili, e dopo la scarcerazionee immissione in libertà;

il Decreto del Presidente del Consi-glio dei ministri, infine, reca in allegato,quale parte integrante ed essenziale, anchele « Linee di indirizzo per gli interventinegli Ospedali psichiatrici e giudiziari enelle case di cura e custodia »;

tale riforma, nel definire in modocompiuto le competenze specifiche dellaamministrazione penitenziaria e del si-stema sanitario nazionale, mette le Istitu-zioni nelle condizioni di lavorare al meglioper il recupero complessivo dei detenuti,ma, soprattutto segna un passo impor-tante, dal quale sarà impossibile recederein futuro, perché rafforza nella coscienzadi ciascuno di noi la consapevolezza chechiunque sia sottoposto, per una qualsiasiragione, a misure restrittive, non potràmai più essere considerato un sempliceproblema da rimuovere o soggetto dadimenticare ma, come ci insegna la nostraCostituzione, persona la cui dignità e i cuidiritti vanno comunque tutelati e rispet-tati –:

quando avrà luogo sia l’effettivo tra-sferimento delle risorse finanziarie dal

Atti Parlamentari — 1970 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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Ministero della giustizia, al momento bloc-cate presso la Ragioneria centrale delMinistero dell’economia e delle finanze, alfine di assicurare la continuità nei paga-menti al personale e nell’assistenza sani-taria ai detenuti sia l’approvazione delProtocollo d’intesa Stato-Regioni, concer-nente i contenuti e le forme del coordi-namento tra il Ministero della giustizia eil Servizio sanitario a tutti i livelli istitu-zionali, dato che il Decreto del Presidentedel Consiglio dei ministri prevedeva avve-nisse nei 30 (trenta) giorni successivi allasua pubblicazione, avvenuta il 1o aprile2008. (5-00392)

Interrogazioni a risposta in Commissione:

CONTENTO. — Al Ministro del lavoro,della salute e delle politiche sociali. — Persapere – premesso che:

molti coltivatori diretti hanno aderitoal recente condono previdenziale i cuitermini di adesione sono scaduti il 30giugno di quest’anno;

diversi interessati risultano aver ver-sato gli importi previsti già alle originariescadenze, la prima delle quali era fissatanell’ottobre del 2007;

gli aderenti al condono, una voltaversato l’importo previsto, risultano averinoltrato la domanda per ottenere il trat-tamento pensionistico spettante alle sediprovinciali dell’INPS;

tali sedi non sarebbero, però, ingrado di procedere alla liquidazione dellapensione in quanto la direzione generaledell’INPS non avrebbe provveduto a for-nire le necessarie istruzioni sulle modalitàdi valutazione del versamento effettuato inrelazione agli anni condonati con il con-seguente blocco dei trattamenti previden-ziali richiesti –:

se la competente direzione dell’INPSrisulti effettivamente inadempiente aicompiti che le spettano in materia o, indifetto, ai quali uffici sia imputabile l’ac-caduto;

quali iniziative intenda adottare alloscopo di assicurare il trattamento previ-denziale agli aventi diritto in tempi rapidi.

(5-00382)

BRATTI, MARIANI, BRAGA e VIOLA.— Al Ministro del lavoro, della salute e dellepolitiche sociali. — Per sapere – premessoche:

nel corso degli ultimi anni la fiduciadei consumatori nella qualità e nella si-curezza dei prodotti alimentari è stata inpiù occasioni messa a dura prova dallecrisi sanitarie verificatesi nel settore ali-mentare: solamente da ultima, si richiamal’emergenza latte in Cina che negli ultimigiorni sta interessando anche l’Unione eu-ropea;

l’evoluzione dell’interesse dei consu-matori verso la salubrità degli alimenti haindotto le istituzioni a considerare comepriorità strategica il raggiungimento deglistandard più elevati possibili di sicurezzaalimentare sia per i prodotti alimentari eper la salute che per il benessere deglianimali e delle piante, requisiti che devonoapplicarsi sia ai beni prodotti all’internodell’UE che a quelli importati;

la strada da percorrere a tale scoposi snoda attraverso varie tappe: l’applica-zione del nuovo quadro giuridico del set-tore alimentare che riflette la politica « daicampi alla tavola » andando a coprirel’intera catena alimentare; l’attribuzione almondo della produzione della responsabi-lità primaria di una produzione alimen-tare sicura; l’esecuzione di appropriaticontrolli ufficiali (ad esempio i prodottialimentari importati nella Comunità de-vono essere conformi alle norme di igienecomunitarie o a norme equivalenti); lacapacità di attuare rapide ed efficaci mi-sure di salvaguardia di fronte ad emer-genze sanitarie che si manifestino in qual-siasi punto della catena alimentare; l’at-tenzione verso nuove problematiche emer-genti;

il perseguimento di tali strategie vedecoinvolti numerosi attori infatti: il Mini-

Atti Parlamentari — 1971 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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stero del lavoro, della salute e delle poli-tiche sociali opera, a livello centrale, conla Direzione generale della sicurezza deglialimenti e della nutrizione e, a livelloterritoriale, con i propri Uffici periferici,ovvero gli Uffici di sanità marittima, aereae di frontiera (USMAF), e gli Uffici vete-rinari periferici, che comprendono i Postidi ispezione frontaliera (PIF) e gli Ufficiveterinari per gli adempimenti comunitari(UVAC);

con competenza su tutto il territorionazionale e con strutture articolate anchea livello periferico, opera il Comandocarabinieri per la tutela della salute at-traverso i Nuclei antisofisticazione e sanità(NAS), soprattutto nell’ambito della re-pressione e della prevenzione;

a livello territoriale operano le re-gioni e le province autonome di Trento eBolzano, attraverso i Servizi di igiene deglialimenti e della nutrizione, SIAN (strut-ture subentrate ai Servizi di igiene pub-blica, SIP) ed i Servizi veterinari (SV) deiDipartimenti di prevenzione delle aziendesanitarie locali, nonché, per gli accerta-menti analitici di laboratorio, le Agenzieregionali per la protezione ambientale,ARPA (ex Presidi multizonali di preven-zione, PMP) e gli Istituti zooprofilatticisperimentali (IZS);

oltre ai predetti soggetti, nell’ambitodella tutela dei prodotti agroalimentarioperano altresì il Ministero delle politicheagricole, alimentari e forestali ed il Mini-stero dell’economia e delle finanze confinalità di prevenzione e repressione difrodi di natura fiscale e relative alla qua-lità dei prodotti;

l’elevato numero dei soggetti coin-volti, tuttavia, non vede correlativamente alivello normativo una definizione chiara eprecisa delle rispettive competenze. Talesituazione può generare pertanto sovrap-posizioni e inefficienze nel perseguimentodi obiettivi così importanti e strategici;

un esempio di tali criticità si puòevincere dalla Relazione predisposta perl’anno 2006 dal Ministero della salute sulla

« Vigilanza e controllo degli alimenti ebevande in Italia » in cui risulta che nel-l’ambito dell’intero territorio nazionale icontrolli eseguiti dai diversi attori presen-tano una disomogeneità nelle differentiregioni italiane e comunque effettuati inmisura ancora non sufficiente a garantirela sicurezza dei prodotti in importazione(USMAF campioni analizzati 8 per cento,UVAC campioni analizzati 4,5 per cento);

con specifico riferimento all’attivitàanalitica, il Ministero della salute ha ten-tato di addivenire ad una maggiore orga-nicità predisponendo nel corso dell’anno2007 una bozza di accordo con le regionie le province autonome per la disciplinadella collaborazione con gli USMAF intema di prestazioni analitiche sulle merciin importazione da paesi terzi per finalitàdi vigilanza sanitaria, che tuttavia nonrisulta avere avuto alcun seguito;

la recente pubblicazione, inoltre, deldecreto del Ministero della salute del 27febbraio 2008 (Gazzetta Ufficiale n. 197 del23 agosto 2008) in tema di « Attribuzioneagli istituti zooprofilattici sperimentali dicompiti di controllo ufficiale in materia dianalisi chimiche, microbiologiche e ra-dioattive su alimenti di origine vegetalenon trasformati » ha concretamente san-cito anche il ruolo di questi soggetti nel-l’erogazione delle predette prestazioni;

sotto un ulteriore profilo è opportunoevidenziare la problematica relativa ai co-sti che tali controlli necessariamente com-portano e che concretamente risultano acarico delle pubbliche amministrazioni manon si può sottacere come nelle materieambientali quali IPPC ed impianti a ri-schio di incidenti rilevanti questi sianoonere dell’imprenditore;

numerose leggi comunitarie, si sonoespresse in merito dal 1998 ad oggi pre-vedendo disposizioni sull’onerosità di pre-stazioni e controlli a carico dei soggettiinteressati in relazione al costo effettivodel servizio e con tariffe predeterminate epubbliche –:

quali iniziative il Governo intendaadottare per chiarire il confuso quadro

Atti Parlamentari — 1972 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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normativo e di competenze in materia disicurezza alimentare dei prodotti impor-tati e porre rimedio all’inefficiente utilizzodi risorse economiche e di personale, chia-rendo altresì conseguentemente i rapportitra lo Stato, le regioni ed i soggetti pre-posti allo svolgimento dei controlli e delleprestazioni analitiche;

quali siano i motivi per cui i costi deicontrolli ricadono sulle Istituzioni ed invia derivata sulla collettività, quando inrealtà lo svolgimento di tali attività do-vrebbe essere necessariamente consideratauna esternalità negativa riconducibile aicosti dell’impresa così come avviene incampo ambientale. (5-00383)

MANCUSO. — Al Ministro del lavoro,della salute e delle politiche sociali. — Persapere – premesso che:

ogni anno 90.000 malati terminali e10-15 milioni di italiani non vengono cu-rati, o vengono parzialmente curati, per lasofferenza fisica (mal di schiena o cefaleacronica);

l’emergenza per il solo mal di testa èriscontrabile nel 2-7 per cento di europeiche si rivolgono al pronto soccorso pertale sofferenza;

la maggioranza dei pazienti affetti dacefalea cronica abusa quotidianamente dianalgesici senza sapere che questi farmacipossono peggiorare la situazione scate-nando una cefalea secondaria da abuso difarmaci;

gli ospedali senza dolore sono unarealtà ancora troppo frammentaria nelnostro Paese e non esiste nessun piano dipain clinic territoriale;

negli ultimi anni sono stati fatti mol-tissimi passi avanti nel campo dell’algolo-gia (scienza che studia il dolore);

la terapia del dolore si compone didiverse tecniche di applicazione come l’usoidoneo dei farmaci oppure, in caso didolore persistente e in cui i farmaci nonsono più sufficienti, esistono vie di som-

ministrazione derivate dall’anestesia o tec-niche di interruzione definitiva dello sti-molo doloroso lungo il percorso dei nervidalla zona malata al cervello –:

quali azioni intenda adottare il Go-verno per tutelare la salute dei cittadiniche soffrono a causa del dolore cronicodovuto a causa delle diverse patologie;

se sia intenzione del Governo adot-tare una campagna di informazione cheaiuti il cittadino a curarsi meglio tramite,quando necessario, rivolgendosi alla tera-pia del dolore. (5-00388)

SCHIRRU, DAMIANO, BELLANOVA,FADDA, MELIS, MARROCU, CALVISI,PES, MADIA, SERVODIO e RAMPI. — AlMinistro del lavoro, della salute e dellepolitiche sociali, al Ministro per la pubblicaamministrazione e l’innovazione. — Persapere – premesso che:

il destino di circa un centinaio dilavoratori sardi inquadrati come Lsu che,dopo tanti anni, rischiano di essere ab-bandonati, è nelle mani dei Comuni sardi,su cui però gravano i paletti impostidall’ultima Finanziaria nazionale. Il re-gime di convenzionamento con lo Statoper questi lavoratori, che solo un anno faerano 1.040, si è concluso ed entro la finedell’anno; la Regione Sardegna deve tro-vare una sistemazione definitiva per 701lavoratori: a Cagliari 98 unità, a CarboniaIglesias 250, nel Medio Campidano 69, aNuoro 30, in Ogliastra 2, a Olbia Tempio6, a Oristano 95, a Sassari 151; nonultima, c’è poi la situazione degli assunti atempo parziale;

la legge nazionale pone paletti rigidima la Regione, con la finanziaria regio-nale, è pronta ad intervenire per coprire icosti dei Comuni per i primi due anni e il75 per cento del costo nel triennio suc-cessivo. In caso contrario, il passaggiosuccessivo, per altri lavoratori, potrebbeessere tragico: dai lavori utili alla disoc-cupazione. L’applicazione degli accordiper l’inserimento lavorativo per un annodei dipendenti di Montefibre negli enti

Atti Parlamentari — 1973 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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locali ha aperto una strada anche per tuttigli altri. Per stabilizzare i precari degli Lsula Regione ha ottenuto dal governo Prodioltre cinque milioni di euro. Le risorsemesse a disposizione dal ministero si ag-giungono a quelle della Regione previsteda un articolo della finanziaria regionale2008. I lavoratori degli Lsu dovrebberoessere assunti dai Comuni per i qualilavorano ma nelle pianta organiche nonc’è posto per tutti;

nella provincia del Sulcis Iglesiente,sono pochissimi i centri del territorio chenon hanno in servizio Lsu. Quindici annifa erano oltre seicento: quasi tutti hannousufruito degli ammortizzatori sociali deilavori utili dopo essere stati espulsi dalciclo produttivo delle fabbriche di Porto-vesme. I più fortunati percepiscono 800euro, perché ai 500 euro erogati dalloStato si aggiungono i 100 integrati dallaRegione e i 200, come nel caso di Carbo-nia, dal Comune. Nessuno percepisce con-tributi assicurativi e tredicesima;

secondo quanto più volte denunciatoanche dall’Anci, si ritiene più che mainecessario individuare dei meccanismi dicoordinamento fra la legge finanziaria cheimpone blocchi generalizzati alle assun-zioni e le leggi regionali che dispongonoparziali finanziamenti per l’assunzione deilavoratori socialmente utili o altre tipolo-gie di lavoro precario. Il blocco delleassunzioni non consente all’ente di assu-mere il personale e di usufruire quindi deirelativi finanziamenti. Ciò sicuramente im-plica delle disfunzioni nell’utilizzo otti-male delle risorse pubbliche;

la contingente situazione economico-finanziaria degli enti locali sardi e i vincoliimposti dalla normativa nazionale, hanno,negli ultimi tempi, affievolito l’impattopositivo delle misure di sostegno regionali,per cui, a seguito di una serie di incontrispecifici con gli stessi enti tenutisi nell’am-bito del tavolo tecnico permanente a cuipartecipano anche le oganizzazion sinda-cali, sono state individuate forme di so-stegno più incisive che dovrebbero favorireil superamento delle difficoltà di carattere

economico rappresentate dalle Province,dai Comuni e dalle A.S.L. che hannoespressamente manifestato la disponibilitàdi procedere ad assunzioni di Lsu, com-patibilmente con i limiti imposti dallevigenti norme in materia di assunzioni dipersonale;

la Giunta regionale, con la delibera-zione n. 33/13 del 25 luglio 2006, ha intesodare nuovo impulso all’attività di sostegnoper la stabilizzazione occupazionale deilavoratori socialmente utili, integrando lanormativa regionale, l’incentivazione eprevedendo un’ulteriore e cospicua dota-zione finanziaria. Le novità sostanziali piùrilevanti riguardano gli incentivi per leassunzioni a tempo indeterminato pressole pubbliche amministrazioni, che garan-tiscono la copertura del 100 per cento deicosti stipendiali nei primi tre anni, e del75 per cento nei successivi due. Altrointervento di rilievo è quello concernenteil contributo triennale di 5.000 euro, infavore degli enti locali, per assunzioni dilavoratori da parte d’imprese aggiudicata-rie di appalti per pubblici servizi –:

se non ritengano opportuno riconvo-care al più presto un tavolo con la RegioneSardegna per ridefinire le convenzioni traMinistero del lavoro e la Regione al fine diraggiungere gli obiettivi di stabilizzazioneoccupazionale dei lavoratori socialmenteutili;

se non ritengano opportuno assu-mere iniziative normative volte a rivederela vigente disciplina al fine di autorizzareall’assunzione, fuori pianta organica, deilavoratori socialmente utili nei Comunisotto i cinquemila abitanti anche attri-buendo autonomia alla Regione in talemateria. (5-00400)

Interrogazioni a risposta scritta:

MANCUSO, FRASSINETTI, GIAM-MANCO, GRANATA e MANNUCCI. — AlMinistro del lavoro, della salute e dellepolitiche sociali. — Per sapere – premessoche:

in data 15 gennaio 2008 sulla Gaz-zetta ufficiale n. 12 è stato pubblicato il

Atti Parlamentari — 1974 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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decreto 22 novembre 2007 (Piano di atti-vità e utilizzo delle risorse finanziarie dicui all’articolo 5-bis del decreto-legge 15febbraio 2007, n. 10, convertito in legge,con modificazioni, dalla legge 6 aprile2007, n. 46, riguardante gli adempimentiprevisti dal regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Con-siglio concernente la registrazione, la va-lutazione, l’autorizzazione e la restrizionedelle sostanze chimiche (REACH);

l’allegato 1, paragrafo 1.2, punto 17del predetto decreto ministeriale prevedeche l’Autorità competente (identificata nelMinistero della salute) definisca, in ac-cordo con il Comitato tecnico di coordi-namento, proposte per la promozione diattività di ricerca finalizzate alla messa apunto di metodi alternativi ai test cherichiedono l’utilizzo di animali;

l’allegato 1, paragrafo 4.1.1., punto 7,prevede che venga effettuata tramite ilCSC e l’APAT, entro centoventi giornidall’entrata in vigore del presente decreto,un censimento delle strutture pubbliche eprivate impegnate nelle attività di ricercaper l’individuazione di metodi alternativiai test che richiedono l’utilizzo di animali;

l’allegato 1, paragrafo 4.1.2, punti 8 e9, prevedono che il Centro nazionale so-stanze chimiche (CSC), definito entro enon oltre trenta giorni dall’entrata in vi-gore del sopracitato decreto dall’Istitutosuperiore di sanità, effettui, in collabora-zione con l’APAT, sulla base delle indica-zioni dell’Autorità competente, il censi-mento dei laboratori di saggio operanti inambito nazionale ed il censimento dellestrutture pubbliche e private impegnatenelle attività di ricerca per l’individuazionedi metodi alternativi ai test che richiedonol’utilizzo di animali;

l’allegato 1, paragrafo 4.2.1, punto 9,prevede che l’Autorità competente defini-sca, entro il 30 giugno 2008, sulla base delcensimento effettuato, un piano per pro-muovere le attività di ricerca volte all’in-

dividuazione di metodi alternativi ai testche richiedono l’utilizzo di animali verte-brati;

le scadenze richiamate sono tuttepassate da mesi senza essere state soddi-sfatte –:

quali siano le motivazioni di taleritardo e se non ritenga di intervenireurgentemente per adempiere a tali obbli-ghi in applicazione di uno dei principi piùimportanti e innovativi contenuti nel de-creto ministeriale. (4-01200)

BRIGUGLIO. — Al Ministro del lavoro,della salute e delle politiche sociali. — Persapere – premesso che:

il SBV, Sindacato polispecialisticomedici e strutture preaccreditate in undocumentato dossier sul Piano di rientropredisposto dalla regione Sicilia osserva:

a) gli Specialisti convenzionatiesterni sono 1.525 e rappresentano inSicilia, con i loro circa 7.000 dipendenti ecollaboratori, una tra le « imprese di la-voro » più importanti della regione, sia pernumero di addetti che per certificata equalificata professionalità;

b) essi costano alla regione Sicilia,così come dichiarato dall’Assessore allasanità in Commissione sanità nella sedutadel 16 ottobre 2007, 310 milioni di euro;

c) tale impegno di spesa è per laregione Sicilia l’importo, in assoluto, più,basso di qualsiasi altra « forza lavoro » chela regione finanzia;

infatti per 8.525 unità il costo/unità èpari a 36.360 euro per posto di lavoro; taledato si deve raffrontare al costo medio,ospedaliero o delle ASL che varia, secondola qualifica, da 60 a 120.000 euro anno perunità;

ma anche l’importo di 36.360 noncorrisponde alla realtà, in quanto talesomma non va tutta al professionista inquanto la somma di 310 milioni di euro è,solo per categoria, omnicomprensiva: in-fatti con questa assegnazione detti opera-

Atti Parlamentari — 1975 — Camera dei Deputati

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tori devono pagare i leasing delle appa-recchiature, i reattivi, gli affitti degli studie quanto ad essi collegato;

è per questo motivo che scrive dettaorganizzazione – detti operatori si defini-scono « imprese di lavoro » e « forza la-voro » o, per meglio dire, rappresentanoquel « privato sociale » onesto e fatto digente che si impegna e lavora con scrupoloe coscienza;

i citati operatori fanno inoltre pre-sente di essere uno scomodo termine diparagone verso il dissennato sperperodelle risorse pubbliche. Infatti, come sipuò evincere dall’analisi delle assegnazionidel Piano di rientro, si rileva che le sommepreviste dal piano vengono spese nei se-guenti termini:

a) 392 milioni di euro per 1.525strutture private che implica una spesamedia pari a 257.000 euro a struttura –437 milioni di euro per 163 strutturepubbliche che implica una spesa medi paria 2.680.000 euro a struttura (piano diRientro, paragrafo 128, pagine 41-43). Pe-raltro anche la somma di 392 milioni dieuro non è veritiera: essa è infatti pari a310 milioni di euro così come ha dichia-rato lo stesso assessore alla sanità dellaregione Sicilia;

poiché il paragrafo 12 B, pagine41-43 del Piano recita « si evidenzia che lamaggior parte delle prestazioni specialisti-che viene effettuata dalle strutture pri-vate » ed è assodato che il privato erogal’80 per cento delle prestazioni (33 milionisu 42 milioni) ed il pubblico il restante 20per cento (9 milioni su 42 milioni), nederiva che:

a) una prestazione erogata nel pri-vato costa euro 11,8 euro;

b) una prestazione erogata nel pub-blico costa euro 48,5;

il « buon amministratore » potendoscegliere di comprare la stessa prestazionea 11 o a 48 euro dovrebbe scegliere dicomprare quelle che costano meno, invecein Sicilia si decide, addirittura, di ridurre

il budget dell’acquisto di prestazioni a 11,8euro ed, invece, di aumentare l’acquisto diquelle a 48,5 euro;

ne consegue che, in totale spregio alPiano di Rientro saranno dissipate piùrisorse per sovvenzionare un sistema disperperi che porterà alla sospensione delleprestazioni sul territorio regionale,creando malasanità;

anzi – osserva SBV – sempre inspregio alla normativa nazionale (AccordoStato Regioni del 28 marzo 2006, conte-nimento dei tempi di attesa), alla norma-tiva regionale di cui al presidente regionedel 30 giugno 2006 (recepimento dell’Ac-cordo Stato-Regioni del 28 marzo 2006) sidestina, anzi si sono già distribuiti circa 10milioni di euro (calcolo in difetto) alle ASLe destinano altri 4.050.000 di euro per deiprogetti di abbattimento delle liste di at-tesa che possono presentare e quindi ag-giudicarsi solo le ASL;

la filosofia del Piano sembra doveressere quella di potenziare le strutturepubbliche e ridurre gli spazi e le risorseper i privati anche se le strutture privatesono più efficienti e capillari;

infatti il Piano di Rientro prevede:

a) contenimento della spesa specia-listica convenzionata (riduzione di circa 50milioni euro/anno nel triennio 2007-2009;

b) potenziamento delle strutture diassistenza territoriale pubblica:

1) togliendo il 10 per cento allacategoria suddetta;

2) riducendo l’aggregato suddettodel 10 per cento, 11 per cento e 12 percento nel triennio 2007-2009;

3) assegnando solo alle strutturepubbliche circa 5 milioni di euro anno perabbattere le liste di attesa;

sorge ovvia la riflessione per la qualese queste risorse fossero destinate al pri-vato presso il quale, come detto sopra, laprestazione costa un quinto in meno, sipotrebbero abbattere di ben 5 volte in piùle liste d’attesa;

Atti Parlamentari — 1976 — Camera dei Deputati

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si osserva inoltre che un Piano diRientro, parlando di numeri, anzi di as-segnazioni di somme, dovrebbe essere pre-ciso almeno quanto un bilancio, mentre siha la sensazione di scelte illogiche;

infatti, sempre nel paragrafo 12B,pagina 42, si legge in palese contraddi-zione che la regione assegna per la spe-cialistica del territorio (pubblica o privata)euro 935.077.000, ma unico caso in tuttoil Piano ove si spende meno del preven-tivato, ne destina a questo comparto solo829.645.000 (106 milioni di euro inmeno); peraltro un ulteriore contraddi-zione, poiché il piano delle somme asse-gnate prevede che 436 milioni di eurovengano spesi per il privato e 300 milionidi euro per il pubblico per cui emerge unaulteriore decurtazione di 93 milioni dieuro;

a pagina 42 del Piano, alla fine del-l’anno 2006 i fatturati delle strutture spe-cialistiche esterne hanno raggiunto l’im-porto di 464 milioni di euro;

è inevitabile chiedersi quali siano lecifre esatte: 310 milioni di euro; 436milioni di euro; 464 milioni di euro; 332milioni di euro;

il dossier fa inoltre presente che èdubbio che se nelle citate risorse sonocomprese pure la dialisi ed il sumai edestano grandi perplessità le diverse me-todologie con le quali vengono elaborati ibilanci tendenziali e programmati, inquanto i parametri non vengono redattiseguendo gli stessi criteri;

lo dimostra a titolo semplificativo, ilraffronto tra spesa farmaceutica e spesaper specialisti convenzionati esterni;

con riferimento alla spesa farmaceu-tica la somma prevista nel piano di rien-tro, pari a 1.224 milioni di euro, pareessere stata calcolata applicando una ri-duzione di 124 milioni di euro alla spesatendenziale (che era di 1.348 milioni dieuro). Nel decreto di ripartizione delfondo sanitario regionale la somma effet-tivamente assegnata è pari a 1.007 milionidi euro;

con riferimento alla spesa per i me-dici specialisti convenzionati esterni alcontrario la riduzione prevista, pari a 43,6milioni di euro, è stata effettuata diretta-mente sul decreto di ripartizione;

sicché mentre per i medici specialisticonvenzionati esterni la spesa tendenzialedi 462,2 milioni di euro è stata nel decretodi ripartizione del fondo sanitario regio-nale ridotta a 436 milioni di euro e poi,applicando su questa somma l’ulterioretaglio di 43,6 milioni di euro, a 393,4milioni di euro, la spesa farmaceutica èstata di fatto aumentata rispetto al decretodi ripartizione: qualora infatti la riduzionefosse stata effettuata con la stessa meto-dologia applicata per le prestazioni spe-cialistiche la spesa farmaceutica avrebbedovuto essere portata a 883 milioni dieuro (sottraendo cioè i 124 milioni di euroai 1.007 previsti nel decreto e non, comeè stato fatto, alla spesa tendenziale);

in ordine all’aggregato specialisti con-venzionati esterni emerge come nel 2004la somma di 436,6 milioni di euro nonsarà integralmente pagata perché non èpagato integralmente l’extrabudget di 310milioni di euro, nel 2007 la somma di392,4 milioni di euro non è spesa perchénon è riconosciuto il lavoro reale, infinecon riguardo alla previsione per il 2009 lasomma di 383,6 milioni di euro non saràovviamente spesa per intero per le mede-sime ragioni;

pertanto, osserva il SBV, la categoriadei medici specialisti convenzionati esternisubisce i seguenti abbattimenti: 12 percento in meno a seguito della legge finan-ziaria regionale, 11 per cento in meno aseguito della legge finanziaria nazionale(20 per cento in meno per i laboratori dianalisi, 2 per cento in meno sugli altri), 19per cento in meno a seguito del recepi-mento del tariffario Bindi (-40 per centolaboratori di analisi, -15 per cento radio-logia, -4 per cento altri);

il totale dell’abbattimento è equiva-lente al 42 per cento in meno a caricodegli specialisti convenzionati esterni men-tre è in aumento la previsione di spesa

Atti Parlamentari — 1977 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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riguardante tutti gli altri comparti (beniservizi farmaceutica, personale, eccetera);

il dossier del SVB rileva inoltre comenon possa affermarsi che l’aggregato dispesa concernente gli specialisti conven-zionati esterni costituisca la spesa mas-sima in quanto:

a) i budget stanziati si esauriscononel mese di settembre;

b) si tengono aperti per tre mesi inpassivo gli studi;

c) si abbatte l’extrabudget sino al 90per cento, quando viene assegnato;

d) le tariffe sono bloccate, senzaalcuna rivalutazione, dal 1996;

non si può nemmeno affermare che ilaboratori di analisi hanno una tariffasuperiore al 40 per cento del resto d’Italiaquando:

a) il tariffario Bindi era provvisoriosino ad emanazione del Tariffario Regio-nale, adottato applicando la normativa diindividuazione delle tariffe secondo il de-creto dello stesso Ministro del 1994;

b) il tariffario Bindi è stato dichia-rato nullo dal TAR Lazio;

c) le tariffe del Tariffario Bindisono state determinate prendendo a cam-pione solo le mega-strutture presenti alnord (da 500 prelievi in su al giornorispetto i 20-50 prelievi dei nostri labora-tori);

d) la denuncia della CGIL sulletariffe regionali è stata archiviata dall’au-torità giudiziaria;

e) moltissime altre regioni hannoadottato tariffari propri tutti in aumentocompresa la regione Puglia anch’essa ob-bligata al Piano di Rientro;

conseguentemente il suindicato SVBchiede:

il riconoscimento del fatturato2006;

il riconoscimento dell’extrabudget;

la quantificazione delle risorse perl’abbattimento delle liste d’attesa;

l’aggiornamento delle tariffe;

l’aggiornamento delle nuove presta-zioni;

l’aggregazione tra strutture;

l’individuazione di percorsi pertutte le branche specialistiche –:

quali siano, alla luce delle analisi edei dati sopra riportati, gli intendimentidel Governo in ordine al Piano di Rientrodella regione Sicilia, con particolare rife-rimento agli specialisti convenzionatiesterni. (4-01204)

* * *

POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI EFORESTALI

Interrogazione a risposta in Commissione:

BOCCI. — Al Ministro delle politicheagricole, alimentari e forestali. — Per sa-pere – premesso che:

la filiera del tabacco rappresenta unpezzo di industria fondamentale per laregione Umbria, che occupa migliaia dilavoratori, come accade in realtà territo-riali di altri Paesi europei, e sta affron-tando una delicata fase di ristrutturazione;

i produttori di tabacco comunitarihanno chiesto di prorogare il sistema diaiuti al settore fino al 2013, mantenendolilegati alla produzione, per evitare la scom-parsa di una delle più antiche colture inEuropa;

la Commissaria europea Fischer Boelsi oppone fortemente a questa richiesta,che rappresenta invece un elemento prio-ritario per l’Italia nei negoziati per larevisione della Politica Agricola Comune(PAC);

in ambito europeo i Paesi interessatialla proroga stanno definendo la possibi-lità di costituire una « minoranza di

Atti Parlamentari — 1978 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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blocco », in grado di tutelare in sede diCommissione e di Consiglio europeo gliinteressi del settore tabacchicolo –:

quali iniziative il Ministro abbiaadottato o intenda adottare per sostenerein tutte le sedi europee gli interessi del-l’industria di produzione e trasformazionedel tabacco;

se il Ministro intenda promuovere abreve, come gli è stato richiesto, unariunione a Venezia con tutti i Paesi chedecideranno di far parte della « minoranzadi blocco » sopra citata, prima del pro-nunciamento definitivo della Commissione,del Parlamento e del Consiglio europei.

(5-00396)

* * *

POLITICHE EUROPEE

Interrogazione a risposta in Commissione:

PINI. — Al Ministro per le politicheeuropee. — Per sapere – premesso che:

l’attuale dibattito in merito all’impor-tanza dello sviluppo di reti di nuovagenerazione è legato alla necessità di tro-vare strumenti per assicurare una remu-neratività dei necessari investimenti;

la policy regolamentare attuata neiconfronti degli operatori alternativi, checontinuano ad investire in reti NGN, èstata volta a non riconoscere i costi so-stenuti ed a disincentivare quindi taliinvestimenti, come ad esempio nel caso deicriteri per la determinazione dei prezzi diterminazione sulle reti degli operatori,cioè al prezzo che viene riconosciuto fraoperatori per « terminare » la chiamata deipropri clienti su una rete di un altrooperatore;

la normativa vigente prevede che visia un orientamento al costo di tale ser-vizio, la ratio è quella di utilizzare talestrumento per contribuire al finanzia-mento delle nuove reti secondo un mo-dello di mercato. In tal modo, i maggiori

investimenti sostenuti da un operatore perlo sviluppo della propria rete possonoessere riconosciuti attraverso un meccani-smo tariffario basato, appunto, sulla « ter-minazione » delle chiamate. Un obiettivoequo e sostenibile, applicato con successonel settore della telefonia mobile che,però, nella telefonia fissa non è statoadottato in modo efficace, dal momentoche per gli operatori alternativi sono statidefiniti modelli di prezzo di terminazionenon legati ai costi sottostanti, annullandocosì, di fatto, l’opportunità di ricorrerealla remunerazione degli investimenti, at-traverso le tariffe di terminazione, persostenere finanziariamente lo sviluppo direti di nuova generazione;

ad oggi, la terminazione mobile inItalia ha un valore di circa 4 miliardi dieuro l’anno – garantendo agli operatorimobili circa 3 miliardi di euro l’anno diextra-profitti che vanno a pesare sui con-sumatori finali – rispetto ad un valorecomplessivo inferiore a 200 milioni dieuro, per la terminazione su rete fissadegli operatori alternativi;

nonostante tale marcato squilibrio,l’Autorità garante per le comunicazioni(Agcom) intende ribadire questo modello,proponendo alla Commissione europea ladefinizione di tariffe di terminazione fissae mobile secondo principi difformi. Nelcaso del mobile, a fronte di investimentigià ampiamente remunerati, l’Autorità hafatto riferimento ad un paniere di prezziapplicati in alcuni paesi europei (con unvalore obiettivo cha va da 5,9 a 7 centesimidi euro al minuto al 2011). Nel caso deifissi, nonostante evidenze di ingenti inve-stimenti in nuove infrastrutture in fibraottica, l’Autorità ha imposto l’utilizzo diun modello teorico di costo (con valorifino a 8 volte inferiori a quelli del mobile)che, non considerando i costi effettiva-mente sostenuti, di fatto esclude la possi-bilità che gli operatori fissi possano av-viare un nuovo ciclo di investimenti;

il livello di terminazione mobile de-finito dall’Agcom risulta più che doppiorispetto a quello calcolato dall’omologa

Atti Parlamentari — 1979 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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Autorità francese del settore, Arcep, cheha valutato in 4 centesimi di euro alminuto i costi attuali dei maggiori opera-tori mobili (che hanno meno clienti diquelli italiani su cui ammortizzare i costi)con un valore obiettivo di 2,5 centesimi dieuro al minuto al 2011;

la Commissione europea ritiene nongiustificabile il persistere della disugua-glianza nei valori e nel trattamento rego-lamentare della terminazione mobile efissa. Lo stesso Commissario Viviane Re-ding ha più volte criticato l’elevato livellodi terminazione mobile nell’UE – che haespressamente definito un indebito sussi-dio agli operatori mobili a svantaggio deglioperatori fissi – e, recentemente, ha an-nunciato l’intenzione, tramite apposita ini-ziativa regolamentare, di superare le di-versità esistenti tra le tariffe di termina-zione dei paesi UE ed ottenere una nettariduzione delle tariffe per le comunica-zioni mobili (voce e dati) al fine di pro-durre immediati benefici per i consuma-tori finali;

in Italia, gli effetti negativi su con-correnza e consumatori di tariffe di ter-minazione mobili non orientate ai costisono stati evidenziati in una specificaistruttoria dell’Autorità Antitrust. L’im-patto della terminazione mobile sui prezzipagati è, infatti, significativo sui consuma-tori in quanto rappresenta circa il 20 percento del fatturato complessivo del mer-cato mobile contro appena il 2 per centodel peso della terminazione fissa deglioperatori alternativi sul valore totale delmercato dei servizi voce di rete fissa. Talesquilibrio, inoltre, favorisce pratiche anti-concorrenziali come il sussidio incrociatodelle reti fisse alle reti mobili;

da ultimo anche i consumatori, tra-mite l’associazione « Altronconsumo »,hanno denunciato l’eccessivo livello deivalori medi di terminazione in Italia, cherisultano molto più alti di quelli dei prin-cipali Paesi europei come Regno Unito,Francia, Germania e Spagna, evidenziandoil rischio che « lo sviluppo di un mercatodelle telecomunicazioni efficiente, mo-

derno e concorrenziale rimarrà un mirag-gio »;

nonostante la netta posizione dellaCommissione europea e le palesi evidenzedell’Antitrust, che richiedono un interventourgente, l’Autorità per le garanzie nellecomunicazioni, presentando nei giorniscorsi la relazione annuale dell’attivitàdell’Agcom alla Camera, tuttavia ha riba-dito che la riduzione delle tariffe di ter-minazione mobile resta « un obiettivo daperseguire dosatamente » –:

se il Ministro per le politiche comu-nitarie non ritenga opportuno che il Go-verno assuma ufficialmente una posizionenei confronti del Commissario per la So-cietà dell’Informazione ed i Media perribadire, da un lato, la priorità per l’Ese-cutivo dell’apertura dei mercati in condi-zioni di parità tra diversi soggetti econo-mici, dall’altro piena condivisione in me-rito ai recenti orientamenti espressi dellaCommissione europea, al fine di assicurareun’effettiva parità di trattamento tra levarie categorie di operatori fissi e mobili el’eliminazione degli effetti distorsivi sullaconcorrenza e sul mercato derivanti dairecenti indirizzi dell’Autorità di settore;

se il Ministro per le politiche comu-nitarie, non ritenga che il modello dimercato applicato con successo nel settoremobile debba essere replicato nella tele-fonia fissa in modo che, anche qui, attra-verso un premio di terminazione asimme-trico, possano determinarsi incentivi adinvestire in più reti di nuova generazioneingenerando così meccanismi virtuosi diconcorrenza. (5-00401)

* * *

SVILUPPO ECONOMICO

Interpellanza:

Il sottoscritto chiede di interpellare ilMinistro dello sviluppo economico, il Mi-nistro dell’economia e delle finanze, persapere – premesso che:

l’articolo 1, commi 460 e 461, dellalegge 27 dicembre 2006, n. 296, (legge

Atti Parlamentari — 1980 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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finanziaria 2007) aveva previsto che ilgruppo societario facente capo a SviluppoItalia Spa (società pubblica le cui quotesono interamente possedute dal Ministerodell’economia e delle finanze) fosse inve-stito di un processo di ristrutturazioneche, oltre al mero cambio di denomina-zione in « Agenzia nazionale per l’attra-zione degli investimenti e lo sviluppo d’im-presa Spa », doveva rilanciarne il ruolo ele funzioni al servizio del Governo per losviluppo e il rilancio dell’economia, so-prattutto nelle aree più deboli del Paese,in particolare al fine di costituire unamoderna agenzia pubblica in grado diridare competitività al sistema Paese epromuovere l’attrazione degli investimentiesteri;

l’articolo 1, comma 461, della mede-sima legge finanziaria disponeva altresìche la Società predisponesse entro il 31marzo 2007 un piano di riordino e didismissione delle proprie partecipazionisocietarie nei settori non strategici di at-tività, prevedendo che entro il 30 giugno2007 il numero delle società controllatefosse ridotto a non più di tre;

il medesimo comma disponeva inol-tre che per le società regionali (di fattofiliali operative sul territorio della stessaSviluppo Italia) si dovesse procedere d’in-tesa con le regioni interessate anche me-diante la cessione a titolo gratuito dellerelative partecipazioni alle stesse Regioni oaltre amministrazioni pubbliche;

nei primi mesi del 2007 veniva desi-gnato quale amministratore delegato delgruppo il dottor Domenico Arcuri, mana-ger proveniente dal settore della consu-lenza privata;

il Ministero per lo sviluppo econo-mico del precedente Governo, onorevolePierluigi Bersani, con Direttiva del 27marzo 2007 disponeva, in merito al tra-sferimento delle società regionali, che« L’Agenzia dovrà promuovere la cessionealle Amministrazioni regionali delle par-tecipazioni nelle società regionali, al finedi consentirne il controllo da parte dellemedesime amministrazioni. Per agevolare

tale processo l’Agenzia potrà garantire,con contratti pluriennali, alle società re-gionali cedute, lo svolgimento di quei de-terminati servizi che già attualmente ven-gono svolti dalle medesime società, indi-viduando le più opportune forme atte adassicurare la continuità nella qualità deipredetti servizi. Le società regionali po-tranno così continuare a rivestire il ruolodi terminali di specifiche attività ad ele-vato contenuto territoriale e locale »;

l’amministratore delegato del gruppoelaborava nel mese di luglio 2007 un Pianodi riordino e dismissioni che contemplava,entro il 31 dicembre 2007, il passaggio alleregioni interessate delle società regionali;

per poter consentire il completa-mento delle attività connesse alla cessionedelle partecipazioni societarie alle regionitale termine era stato poi differito al 31dicembre 2008 dall’articolo 28 del decretolegge n. 248 del 2007, il quale disponevaaltresì che le società regionali, continuas-sero a svolgere le attività previste daicontratti di servizio con la Società, relativiai titoli I e II del decreto legislativo n. 185del 2000 (incentivi in favore dell’autoim-prenditorialità e dell’autoimpiego) e vigentiall’atto del loro trasferimento alle Regioni,fino al subentro di quest’ultime nell’eser-cizio delle funzioni svolte dall’Agenzia inrelazione agli interventi di cui ai medesimititoli;

le principali misure agevolative ge-stite dalla ex Sviluppo Italia, tra cui quelledi cui al decreto legislativo n. 185/2000,hanno dato concrete prospettive di lavoroautonomo a molte decine di migliaia digiovani, in particolare nelle regioni delSud Italia, contribuendo in maniera de-terminante a superare il gap esistente conle altre regioni, specie riguardo all’accessoal credito di impresa;

tali misure sono state negli ultimiquindici anni la grande novità nelle poli-tiche a favore dell’occupazione giovanileed hanno avuto una fondamentale rica-

Atti Parlamentari — 1981 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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duta anche in termini sociali, consentendoil superamento delle politiche economichepuramente assistenziali;

la capogruppo Sviluppo Italia Spa(ora Invitalia Spa) ha operato sinora, quasiesclusivamente, come mero intermediario,trasferendo commesse governative alle so-cietà regionali attraverso contratti che pre-vedevano notevoli margini a favore dellastessa capogruppo, la quale ha di fattooperato quale main contractor lucrandosul lavoro operativo delle controllate re-gionali;

la società capogruppo e le altre so-cietà controllate con sede a Roma hannoun enorme carico di personale, pari a oltre1.000 dipendenti, il cui costo è stato pos-sibile sostenere grazie unicamente ai pro-venti sul capitale finanziario detenuto e aimargini di ricarico sulle commesse gover-native trasferite alle società regionali;

i dipendenti delle società regionalisono, invece, in totale circa 400 distribuitisu 17 regioni;

il Governo, anche in recenti incontricon i vertici dell’Agenzia, le rappresen-tanze sindacali e le amministrazioni re-gionali, avrebbe manifestato forti dubbisulla possibilità di rifinanziamento di al-cuni dei principali strumenti agevolativi ein particolare dei Titoli I e II del decretolegislativo n. 185 del 2000 –:

se il Governo sia a conoscenza che ilConsiglio di amministrazione di InvitaliaSpa ha già deliberato la messa in liqui-dazione di alcune delle società regionalidel gruppo, tra le quali la più importantein termini di volumi di attività prodotte edi impatto sul territorio è Sviluppo ItaliaCalabria e per i dipendenti di quest’ultimaè stata già attivata la comunicazione aisensi degli articoli 4 e 24 della legge n. 223del 1991;

se intenda di fatto ridimensionare leforme di intervento pubblico nell’econo-mia, in particolare nelle regioni del Sud,rinunciando ad una fondamentale pre-senza a sostegno delle politiche di svi-luppo;

se ritenga opportuno rifinanziare inmisura adeguata, per i prossimi anni, glistrumenti agevolativi sopra citati o altremisure congrue con le nuove priorità disviluppo del Mezzogiorno, a sostegno del-l’economia e della cultura di impresa, ilche consentirebbe, con il contributo delleamministrazioni regionali, il manteni-mento dell’attuale livello occupazionale;

se il Ministro dello sviluppo econo-mico, anche in considerazione dei nuoviscenari che si vanno delineando nei rap-porti tra Stato e regioni, non ritengaopportuno emanare apposita nuova Diret-tiva che riveda quanto già disposto dalMinistro Bersani e che allo stato attualeappare difficilmente praticabile;

se il Ministro dello sviluppo econo-mico, d’intesa con il Ministro dell’econo-mia e delle finanze, non ritenga cheun’eventuale nuova Direttiva preveda laliquidazione di tutte le società regionaliancora esistenti (le cui strutture societariecomportano, indubbiamente, sprechi e du-plicazioni di decisioni e poteri) per latrasformazione delle stesse in uffici localisul territorio dell’Agenzia Nazionale chepotrà così meglio adempiere ai propricompiti, con tutto il personale già presentee operante sul territorio ed eventualmenteformato per il conseguimento delle nuovemissioni della Società;

se il Governo non ritenga opportuno,qualora la forma giuridica della societàper azioni mal si adatti ad un’Agenziapubblica, porre in essere le procedure perla trasformazione in Agenzia governativaai sensi dell’articolo 8 del decreto legisla-tivo n. 300/99 quale ente strumentale delGoverno e al servizio di tutte le ammini-strazioni pubbliche;

data l’importanza di Sviluppo ItaliaCalabria all’interno del gruppo e visti iprecedenti incontri infruttuosi, quali ini-ziative intenda adottare affinché si ripren-dano i rapporti tra i commissari di Svi-luppo Italia e la medesima regione al finedi trovare al più presto, anche con unadiversa disponibilità da parte della re-gione, una positiva soluzione per evitare la

Atti Parlamentari — 1982 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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dispersione di risorse umane e professio-nali che hanno determinato importantirisultati, per l’economia calabrese, cosìcome è dimostrato dai dati.

(2-00150) « Tassone ».

Interrogazione a risposta scritta:

DE GIROLAMO. — Al Ministro dellosviluppo economico, al Ministro dell’econo-mia e delle finanze. — Per sapere – pre-messo che:

nel 2001 tra i Comuni di Ceppaloni,Arpaise, San Leucio del Sannio, Panna-rano, Roccabascerana ed Altavilla Irpina èstato firmato dal Ministero dell’economiail decreto di finanziamento del patto ter-ritoriale in oggetto;

inizialmente le aziende oggetto delfinanziamento, a seguito della istruttoriapositiva da parte della Banca nazionale dellavoro, erano circa 30, per un importocomplessivo di 100 miliardi di vecchie liree per una occupazione di oltre 500 postidi lavoro;

ad oggi sono state avviate circa 10aziende, rispetto alle 30 inizialmente pre-viste, e nei soli territori di Ceppaloni(Benevento) e Roccabascerana (Avellino);

a quanto risulta, le assunzioni ad oggisono meno di cento;

per le aziende sono stati realizzaticorsi di formazione ed i corsisti, a distanzadi oltre un anno dal termine, non hannoricevuto alcun compenso, né sono statiassunti –:

se le aziende del Patto territorialeValle del Sabato abbiano rispettato gliimpegni assunti, soprattutto in materia dioccupazione, per ottenere i finanziamenti;

quali provvedimenti si vogliano adot-tare nel caso gli impegni non fossero stationorati. (4-01199)

Apposizione di firme a mozioni.

La mozione Bertolini e altri n. 1-00029,pubblicata nell’allegato B ai resoconti dellaseduta del 17 luglio 2008, deve intendersisottoscritta anche dal deputato Giulio Ma-rini.

La mozione Livia Turco e altri n. 1-00041, pubblicata nell’allegato B ai reso-conti della seduta del 25 settembre 2008,deve intendersi sottoscritta anche dai de-putati: Sarubbi, De Biasi.

Apposizione di firme ad interrogazioni.

L’interrogazione a risposta orale Cennie Oliverio n. 3-00128, pubblicata nell’alle-gato B ai resoconti della seduta del 16settembre 2008, deve intendersi sotto-scritta anche dai deputati: Trappolino,Marco Carra.

L’interrogazione a risposta immediatain Assemblea Burtone e altri n. 3-00155,pubblicata nell’allegato B ai resoconti dellaseduta del 30 settembre 2008, deve inten-dersi sottoscritta anche dal deputato Sam-peri.

Pubblicazione di un testo riformulato.

Si pubblica il testo riformulato dellainterrogazione a risposta scritta Garavinin. 4-01176, già pubblicata nell’allegato Bai resoconti della seduta n. 57 del 30settembre 2008.

GARAVINI, BUCCHINO, GIANNI FA-RINA, FEDI, NARDUCCI e PORTA. — AlMinistro degli affari esteri. — Per sapere –premesso che:

l’Italia ha aderito alla Convenzione diStrasburgo del 6 maggio 1963 relativa allariduzione dei casi di nazionalità plurima,che prevede la perdita della cittadinanzaoriginaria in caso di acquisto di quella diuno dei Paesi di residenza;

per un Paese come il nostro, che haavuto una forte e diffusa diaspora di

Atti Parlamentari — 1983 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 1OOTTOBRE 2008

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propri cittadini all’estero, in particolarenell’ambito dell’Unione europea, l’applica-zione della Convenzione ha comportato laperdita della cittadinanza italiana con pro-blematiche conseguenze sia per le personeinteressate che per il sistema dei rapporticon i nostri emigrati;

alcuni Paesi europei, come la Ger-mania nel 2001, la Svezia nel 2002 e ilBelgio nel 2007, hanno denunciato la Con-venzione di Strasburgo per consentire aipropri cittadini di poter godere della dop-pia cittadinanza, assumendo in seguito gliatti coerenti per la realizzazione di questiobiettivi;

il Governo di centro-sinistra do-vrebbe aver già avviato le procedure didenuncia della Convenzione di Strasburgonel corso della passata legislatura, unimpegno che va ripreso e portato a con-clusione –:

quali atti il Governo ritenga di assu-mere per arrivare al superamento deivincoli previsti dalla Convenzione di Stra-

sburgo e entro quali tempi ritenga diportare a compimento tale operazione inmodo da consentire anche ai cittadiniitaliani che si naturalizzano in altri Paesidi conservare la cittadinanza italiana;

se nel tempo necessario a realizzare ildefinitivo superamento della Convenzionedi Strasburgo sulla cittadinanza il Governonon ritenga di favorire il godimento delladoppia cittadinanza attraverso accordi direciprocità con i Paesi che hanno già prov-veduto in tal senso. (4-01176)

Ritiro di documentidel sindacato ispettivo.

I seguenti documenti sono stati ritiratidai presentatori:

interrogazione a risposta in Commis-sione Caparini n. 5-00280 del 30 luglio2008;

interpellanza Mecacci n. 2-00127 del17 settembre 2008.

Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

€ 1,10 *16ALB0000580**16ALB0000580*

Atti Parlamentari — 1984 — Camera dei Deputati

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