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www.gazzetta.it lunedì 4 novembre 2013 1,30 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 anno 117 ­ n 260POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno 117 Numero 260ITALIA

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31

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4>

ARCHETTI, ELEFANTE, TAIDELLI, MEROI PAG. 10­12

COMMENTO DI CERRUTI PAG. 23 3 Rodrigo Palacio, 31 anni, 7 reti quest’anno con l’Inter

IL COLPO TERZA VITTORIA ESTERNA PER I NERAZZURRI

Sbanca Udine grazie ai centri di Palacio,Ranocchia e Alvarez. Mazzarri si godeun attacco da 27 reti con 11 marcatoridiversi e applaude Cambiasso:«Ha ritrovato la forma dei tempi di Mou»

ROMA 31

NAPOLI 28

JUVENTUS 28

INTER 22

VERONA 22

FIORENTINA 21

LAZIO 15

GENOA 14

ATALANTA 13

UDINESE 13

MILAN 12

TORINO 12

PARMA 12

LIVORNO 12

CAGLIARI 10

BOLOGNA* 9

SAMPDORIA 9

SASSUOLO 9

CATANIA 6

CHIEVO* 4

Serie A / 11ª GIORNATA

* Una partita in meno.

CLASSIFICAPARTITE

SabatoMILAN FIORENTINA 0­2NAPOLI CATANIA 2­1PARMA JUVENTUS 0­1IeriLIVORNO ATALANTA 1­0LAZIO GENOA 0­2SAMPDORIA SASSUOLO 3­4TORINO ROMA 1­1UDINESE INTER 0­3VERONA CAGLIARI 2­1Oggi (ore 20.45)BOLOGNA CHIEVO

wIL ROMPIPALLONEDI GENE GNOCCHI

La maggior parte delle retiin Serie A viene realizzatadagli stranieri. Un altrolavoro che gli italiani nonvogliono più fare.

F.1 RECORD AD ABU DHABI

Vettel settebellocome SchumiGrinta Alonso: 5°CREMONESI, IANIERI PAG. 30­33,

COMMENTO DI ALLIEVI PAG. 23CRIVELLI, FRONGIA PAG. 36­37, COMMENTO DI VALENTI PAG. 23

TENNIS SUPER ITALIA A CAGLIARI: 4­0 SULLA RUSSIA

Azzurre, ragazze d’oroArriva la quarta Fed Cup

I BIANCONERI VERSO LA CHAMPIONS

Marchisio, una carica Real«La Juve sa già cosa fare»GRAZIANO, OLIVERO A PAGINA 17

RIVELAZIONE GIALLOBLÙ ANCORA QUINTI

Il Verona di Toni non mollaCol Cagliari settima vittoriaLONGHI, FONTANA ALLE PAGINE 14­15

Strootman firma l’1­0ma il Toro reagiscee il conto dei successiiniziali giallorossisi ferma a 10. Negatoun rigore a Pjanic.Juve e Napoli a ­3.Garcia: «Buon punto. Nonsi può vincere sempre»BIANCHI, BRAMARDO, CECCHINI,

PUGLIESE PAG. 6­9

ROMACERCI GOLSPEZZALA MARCIATRIONFALE

3 Alessio Cerci, 26 anni ANSA

INTER

3 La gioia delle azzurre

INVASIONIBARBARICHE

ATTACK

BARBARA:“CAMBIAREFILOSOFIA”GALLIANISOTTO TIRO

DI UMBERTO ZAPELLONI

DUELLO PERICOLOSOA PAGINA 23

ilCommento

BOCCI, DELLA VALLE, LAUDISA DA PAGINA 2 A PAGINA 5

DURE CRITICHEDELLA FIGLIA

DI BERLUSCONI«MA NON HO

CHIESTO LA TESTADELL’A.D.»

CAOS MILAN

3 Adriano Galliani e Barbara Berlusconi ANSA

Assicurazioni & Previdenza

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2 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

Milan caos: BarbaPRIMO PIANO

ALESSANDRA BOCCIMILANO

Il Milan cambia casa, maBarbara Berlusconi non si fer­ma qui. Finora ha concentratola sua attenzione sui progettispeciali, compresa la nuova se­de del Portello appunto, maadesso la figlia di Silvio Berlu­sconi vorrebbe modificare lafilosofia del Milan, e in un mo­mento di crisi profonda chiedeche la società cambi completa­mente rotta. Inevitabile pensa­re che il destinatario del mes­saggio sia Adriano Galliani, da27 anni braccio destro di suopadre nel calcio. Il cambio omeno di allenatore diventa unfatto marginale in quello chepare uno scontro generaziona­le. Al Milan c’è un conflittoaperto. E non riguarda Allegri,non soltanto almeno.

Contestazione Tutto comin­cia probabilmente qualchetempo fa e si concretizza inquella che il tecnico ha defini­to la peggiore serata da quan­do lavora al Milan. La sconfittacon la Fiorentina infatti è con­dita da una contestazione checertamente non ha fatto piace­re alla famiglia. Gli striscionipreparati dalla curva giorni fasono stati esposti e hanno fattol’effetto del sale sulle ferite: cel’avevano con il mercato fatto

Allegri resta La questione al­lenatore però era già stata ri­solta in mattinata in un collo­quio fra Berlusconi e Galliani.Al tecnico, in ritiro con la squa­dra, è stata rinnovata la fidu­cia, in teoria non a tempo, inpratica si vedrà. Altre e nume­

rose sconfitte pesanti rende­rebbero improponibile conti­nuare con lo stesso uomo inpanchina, ma per ora Allegri èprorogato. Nel frattempo, Bar­bara parla a più riprese con ilpadre, espone il suo punto divista e prepara un intervento

che viene diffuso dall’Ansa alle20.09. L’effetto immediatonelle redazioni è quello di unadichiarazione di guerra al ma­nagement attuale, cioè Gallia­ni. «Il presidente del Milan Sil­vio Berlusconi ha avuto un col­loquio con la figlia Barbara che

ha chiesto al padre un decisocambio di rotta nella gestionedella società, notando che nel­le ultime due campagne acqui­sti il Milan non ha speso pocoma male», è l’incipit del pezzo,senza virgolettati. I motivi deitonfi di questi mesi «sarebberostati individuati nella mancataprogrammazione, nell’assen­za, a differenza di altre squa­dre italiane, di una modernarete di osservatori che vada acaccia dei migliori talenti pri­ma che diventino top player, ein una campagna acquisti ecessioni estiva sbagliata e chenon ha tenuto conto delle indi­cazioni della proprietà. Secon­do quanto appreso dall’Ansa,questo è stato il punto centraledella discussione: come mai, èla domanda che si pone la fa­miglia, altre squadre italianeche non spendono più del Mi­lan, dimostrano in campo ungioco migliore e sono più com­petitive? Nelle ultime duecampagne acquisti, è la con­

IL LANCIO ALL’ANSA

Il comunicatodettato alle 20.09

dai Berlusconi

Pubblichiamo qui la versioneintegrale del lancio d’agenzia,firmato dall’ANSA pochi minuti

dopo le 20 di ieri, nel qualeBarbara Berlusconi critica

la scelte alla base della gestionedel Milan nelle ultime stagioni.«Il presidente del Milan Silvio

Berlusconi ha avuto un colloquiocon la figlia Barbara che, come

risulta all’ANSA, ha chiestoal padre un deciso cambio di

rotta nella gestione della società,notando che nelle ultime due

campagne acquisti il Milan non haspeso poco ma male. Cercandodi fare il punto della situazione

del Milan dopo la sconfittacon la Fiorentina, al centrodel ragionamento di Silvio

Berlusconi e della figlia Barbarasono finiti i motivi per cui lasquadra rossonera si trova

addirittura a 16 punti di distanzadalla zona Champions e a 3

da quella retrocessione. I motivisarebbero stati individuati nella

mancata programmazione,nell’assenza, a differenza di altresquadre italiane, di una moderna

rete di osservatori che vada acaccia dei migliori talenti prima

che diventino top player, e in unacampagna acquisti e cessioniestiva sbagliata e che non hatenuto conto delle indicazioni

della proprietà. Secondo quantoappreso dall’ANSA, questo è stato

il punto centrale delladiscussione: come mai, è la

domanda che si pone la famigliaBerlusconi, altre squadre italiane,

come Fiorentina e Romaad esempio, che non spendonopiù del Milan, dimostrano invecein campo un gioco migliore e una

squadra più competitiva?Nelle ultime due campagne

acquisti, è la convinzione dellaproprietà, il Milan non ha speso

poco ma ha speso male.In settimana sarebbero

in programma altre riunioni peranalizzare nel dettaglio i problemie per tentare di rilanciare il Milan

nonostante questo disastrosoinizio di stagione».

La figlia di Silvio:mosse sbagliate,

cambiare rottaStrappo in societàsenza pensare a difesa e cen­trocampo, eccetera. Alla pro­prietà, come usa definire la fa­miglia Berlusconi, non sonopiaciuti. E a Barbara probabil­mente non è piaciuta l’idea cheil fallimento di una stagionevenisse addebitato ad Allegri.

Allegri per oraincassa lafiducia. MaBarbara esceallo scopertoe contestale strategiedi mercato

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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 3

ara sfida Galliani

vinzione della proprietà, il Mi­lan non ha speso poco ma ma­le. In settimana sarebbero inprogramma altre riunioni peranalizzare nel dettaglio i pro­blemi e per tentare di rilancia­re il Milan nonostante il disa­stroso inizio di stagione».

Parata e risposta Subito do­po l’uscita dell’Ansa, l’ammi­nistratore delegato del Milanviene raggiunto da svariatetelefonate di cronisti e annun­cia un comunicato di SilvioBerlusconi che non arriva. Ildestinatario del messaggio èevidentissimo, il corollarionaturale: Barbara ritira la fi­ducia a Galliani, magari conta

di prenderne il posto. Dal suostaff però filtra una chiavebuonista: Barbara non vuolefare l’amministratore delega­to, ma ama la modernità, iclub organizzati in modo ma­nageriale, e il dubbio resta:l’uscita di Barbara è autoriz­zata dal padre, oppure Barba­ra si è spinta oltre? I minutipassano e la dichiarazione diSilvio Berlusconi non arriva.Arriva invece la precisazionedella figlia, che l’Ansa diffon­de alle 21.35: «Non ho maichiesto il cambiamento del­l’ad Adriano Galliani. Nei nu­merosi colloqui telefonici conmio padre dopo la sconfittacon la Fiorentina ho chiestosemplicemente un cambio difilosofia aziendale per il Mi­lan». Non sarà ancora un pro­blema di successione, ma alMilan le acque sono agitate. Enon c’è solo il tecnico nel miri­no.

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il Retroscena

Dal caso Patoall’ultimo mercatoOra Berlusconideve scegliereL’a.d. non lascia

CARLO LAUDISA@carlolaudisa

MILANO

Nella domenica di Bar­bara il silenzio di Silvio Berlu­sconi è la spia dei tormenti chestanno agitando quello che èormai il Moloch milanista.L’erede designata mette allaberlina l’operato di AdrianoGalliani, il braccio destro sto­rico di papà, salvo poi correg­gere il tiro in serata. Ma la sfi­ducia è palese, il caso diventapolitico. E non è una coinci­denza da poco nella fase piùdelicata della vita pubblica delleader politico e del proprieta­rio del club di via Turati.

Contrapposizione In questimesi Silvio Berlusconi è asse­diato da ben altri problemi,ma la galassia calcistica conti­nua ad avere un posto specialenei suoi pensieri. Nonostantetutto. E la crisi del Milan è lospecchio delle attuali contrad­

dizioni. A Palazzo Grazioli èaccerchiato da falchi e colom­be. Con lui nel mezzo. Così incasa rossonera la contrapposi­zione tra Barbara e Gallianiimpone una convivenza sem­pre difficile. L’affetto per la fi­glia non merita spiegazioni.Invece va ricordato che il rap­porto del Dottore con il suomanager calcistico è quasi fra­terno. Si conobbero il 1° no­vembre 1979 e la cena si chiu­se con un affare che diede il làalla comune avventura televi­siva. Con la vendita del 50%dell’Elettronica Industriale ilmanager brianzolo divenne laspalla di Sua Antenna nellaconquista dell’etere. Poi, nelfebbraio 1986 iniziò l’avven­tura col Milan e quella caricada amministratore delegatorinnovata di anno in anno. De­cenni di successi con una svol­ta netta nell’estate del 2012.La crisi della pubblicità e lasentenza del lodo Mondadori(con un indennizzo di circa

500 milioni a De Benedetti)dragano le casse Fininvest e laproprietà ordina di sanare ilbilancio. Da qui il sacrificio diIbra e Thiago con l’incasso di63 milioni. Addio al rosso a di­cembre. Pareggio dei contibissato anche a chiusura del­l’esercizio in corso. E l’operatodel manager rossonero è in li­nea con le aspettative.

Ecco Barbara Quasi in con­temporanea al Milan s’imponela figura del consigliere d’am­ministrazione Barbara Berlu­sconi (dall’aprile 2011), af­fiancata dal guru AntonioMarchese. Nel governo delclub ottiene la delega per leiniziative strategiche, ma lasua ambizione è chiara: allar­gare la propria sfera d’interes­si. Mentre Galliani si tienestretto l’ambito tecnico e quel­lo commerciale. E nel contem­po inizia una partita parallelache in più di un’occasione por­ta a sfumature diverse. Il pri­mo strappo nel gennaio 2012,quando Pato (allora legato aBarbara) rifiuta il trasferi­mento al Psg e fa saltare l’arri­vo di Tevez in rossonero. Inestate, però, Barbara appog­gia il manager nel sostenere laconferma di Allegri dopo le ti­tubanze del padre che avevaespresso il gradimento per Se­edorf. Tanto è vero che gli ulti­mi mesi sono trascorsi senzascossoni apparenti. Anche levoci di un anno fa che avevanoportato a far sussurrare le can­didature di Claudio Fenucci eMichele Uva erano passate neldimenticatoio. Ma ora la par­tita, fatalmente, si riapre. IeriAdriano Galliani s’è chiuso an­che lui nel silenzio. Come ognianno sa bene che il suo man­dato è legato alle decisioni de­gli azionisti che vengono co­municate nell’assemblea deisoci di fine aprile. Guarda ca­so sul finire della stagioneagonistica. L’impressione èche il terremoto mediatico diieri non muti la sua linea. Di­missioni? Neanche a parlarne.Lavorerà al fianco di Allegriper raddrizzare la barra dei ri­sultati. Poi, si affiderà alle de­cisioni dell’amico fraterno Sil­vio Berlusconi. Come fa da 34anni a questa parte. Gli annipassano. Ma prima o poi SilvioBerlusconi dovrà dire la sua. Omeglio: decidere se rompere omeno col passato. Il suo.

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Lo striscionepolemico neiconfronti delladirigenzaesposto dallaCurva Sudsabato a SanSiro ANSA

4DOMANI

LE COPPE

SMartedì tornano

le coppeeuropee con la

quarta giornatadella fase a

gironi diChampions ed

Europa League

SChampions

LeagueMartedì 5

Juventus­Real Madrid(ore 20.45)

Mercoledì 6Barcellona­

Milan(ore 20.45)

Napoli­Marsiglia

(ore 20.45)

SEuropaLeague

Giovedì 7Pandurii­

Fiorentina(ore 19)

Lazio­Apollon

(ore 21.05)

la precisazione

«Mai chiesto il cambiamento di Galliani»«Non ho mai chiesto il cambiamento dell’ad Adriano

Galliani»: lo ha chiarito Barbara Berlusconi in un comunicatoall’Ansa alle 21.35 di ieri, nel quale ha anche precisato che«nei numerosi colloqui telefonici con mio padre dopo la sconfittacon la Fiorentina ho chiesto semplicemente un cambio difilosofia aziendale per il Milan».

Era statoannunciatoun comunicatodi Silvio, che èrimasto in silenzio

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4 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5

PRIMO PIANO

L’ANTICIPO/1

La Juve va fortecon Pogba­golParma resta al palo

PARMA­JUVENTUS 0­1

MARCATORE Pogba al 32’ s.t.

PARMA (3­5­1­1) Mirante 6; Cassani 5,5,Lucarelli 5,5, Mendes 6 (dal 24’ s.t. Felipe5,5); Biabiany 7, Gargano 6 (dal 38’ s.t. N.Sansone s.v.), Marchionni 6 (dal 42’ s.t.Obi s.v.), Parolo 5,5, Gobbi 5,5; Cassano5,5; Amauri 5. All. Donadoni 7.

JUVENTUS (3­5­2) Buffon 6; Barzagli 7,Ogbonna 6, Chiellini 5,5; Padoin 5, Vidal5,5, Pogba 7, Marchisio 5 (dal 17’ s.t. Pirlo6,5), Asamoah 5,5; Giovinco 5 (dal 30’ s.t.Llorente 6), Tevez 6,5 (dal 30’ s.t. Qua­gliarella 6,5). All. Conte 6,5.

ARBITRO Celi di Bari

ASSISTENTI Galloni e Passeri.

NOTE ammoniti Mendes (P), Gobbi (P),Marchisio (J), Padoin (J), Llorente (J) eGiovinco (J).

L’ANTICIPO/2

Sprofonda il MilanVargas più ValeroSan Siro è viola

MILAN­FIORENTINA 0­2

MARCATORI Vargas al 27’ p.t.; Borja Vale­ro al 28’ s.t.

MILAN (4­3­3) Gabriel 5; Abate 5,5, Zac­cardo 5, Zapata 5,5, Constant 5; Montoli­vo 5, De Jong 6, Muntari 5 (dal 24’ s.t.Saponara 5,5); Birsa 5,5 (dal 12’ s.t.Niang 5,5), Balotelli 4, Kakà 6. All. Allegri4.

FIORENTINA (4­3­1­2) Neto 6; Tomovic6,5, G. Rodriguez 6,5, Savic 6, Pasqual 6;Aquilani 6, Ambrosini 6 (dal 34’ p.t. Veci­no 6), Vargas 6,5; Borja Valero 6,5; G,Rossi 6 (dal 23’ s.t. Joaquin 6), Matos 7(dal 46’ s.t. Olivera s.v.). All. Montella 7.

ARBITRO Mazzoleni di Bergamo.

ASSISTENTI Bianchi e Padovan.

NOTE ammoniti Balotelli (M), Aquilani (F) eMatos (F).

L’ANTICIPO/3

Callejon e Hamsiklanciano il NapoliCatania al tappeto

NAPOLI­CATANIA 2­1

MARCATORI Callejon (N) al 15’, Hamsik (N)al 20’, Castro (C) al 26’ p.t.

NAPOLI (4­2­3­1) Reina 6; Mesto s.v. (dal7’ p.t. Uvini 5,5), Fernandez 6,5, Albiol 6,5,Armero 6; Dzemaili 6, Behrami 6; Callejon7,5, Hamsik 6,5, Insigne 6 (dal 45’ s.t.Mertens s.v.); Higuain 6 (dal 34’ s.t. Zapa­ta s.v.). All. Benitez 7.

CATANIA (4­4­2) Andujar 6,5; Alvarez 5(dal 38’ s.t. Rolin s.v.), Legrottaglie 5,5,Gyomber 5,5, Capuano 5; Izco 6 (dal 25’s.t. Petkovic 5,5), Tachtsidis 6, Almiron 6,Biraghi 5 (dal 1’ s.t. Keko 6); Maxi Lopez 5,Castro 6. All. De Canio 6.

ARBITRO Irrati di Imperia.

ASSISTENTI Ghiandai e Iori.

NOTE nessun espulso, nessun ammoni­to.

Ammonizioni EspulsioniGol

16

NA

ZIO

NA

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AG

GIO

RE

TOTA

LE

28 27

1 1 14

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30

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MIL

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dal 2007al 2010

dal 2010al 2013

dal 2010al 2013

dal 2013

87

79

6

GDS

Il Balo della discordiaGalliani ha voluto MarioOra glielo rinfaccianoBerlusconi lo ha definito «mela marcia», poi lo ha sopportato. Male «balotellate» aumentano e quest’anno più ammonizioni che gol

FABIANA DELLA VALLEMILANO

In principio fu la melamarcia, adesso è diventato il po­mo della discordia. Mario Balo­telli doveva essere il simbolo delnuovo Milan che punta sui gio­vani, invece è diventato motivodi frizione tra due uomini chevanno a braccetto da più di tren­t’anni. Silvio Berlusconi non lovoleva, Adriano Galliani invecesì, ha insistito e alla fine è riusci­to a portarlo a Milanello, pro­mettendo meraviglie al suo pre­sidente. Il problema è che Marioè stato impeccabile (o quasi) persei mesi, contribuendo in ma­niera determinante al raggiun­gimento dell’obiettivo Cham­pions, ma nella nuova stagioneha smesso quasi subito di fare ladifferenza sul campo. E quindianche i suoi comportamenti so­pra le righe sono diventati menotollerabili per la proprietà.

I dubbi del presidente Berlu­sconi aveva bocciato l’arrivo diBalotelli perché lo consideravauna mela marcia: «Se metti unocosì nello spogliatoio può infet­tare tutti gli altri», aveva dichia­rato a inizio gennaio. Poi, ad ac­quisto quasi fatto, aveva aggiu­stato il tiro («Mai pronunciatoquelle frasi»), ma in realtà nonha cambiato idea sul giocatore.Ha avallato l’acquisto per ragio­

ni di opportunità calcistiche, maè sempre rimasto tiepido neiconfronti di un ragazzo contro­verso. Ai fedelissimi ha più volteespresso le sue perplessità per illook e anche per le molte balo­tellate.

Testimonial perfetto In fondoin fondo però all’ex premier pia­ceva l’idea di redimerlo, di riu­scire dove tutti gli altri avevanofallito. Una società come il Mi­lan, che ha sempre fatto dellostile anche fuori dal rettangolodi gioco uno dei suoi punti diforza, poteva essere in grado diriportare la pecorella smarritasulla retta via. Balotelli sarebbestato il testimonial perfetto perun club che da qualche anno hascelto di puntare sui giovani. Untalento italiano riportato a casadopo l’esilio inglese, simbolo

dell’integrazione e del nuovocorso rossonero voluto forte­mente da Barbara.

Cartellini e gol Però il rendi­mento calante di Balotelli e itroppi colpi di testa hanno crea­to delle crepe nel progetto. Ma­rio da gennaio a maggio avevafatto 12 gol in 13 partite, pren­dendo 7 cartellini. Quest’annoperò sono diminuiti i gol e au­mentati i gialli: 9 in 12 partite,più tre giornate saltate per squa­lifica (quattro se si conta anchequella di domenica prossima colChievo: era diffidato). «Finché igol sono più dei cartellini va tut­to bene», sentenziò Galliani lascorsa stagione. Solo che le retifinora sono state cinque. Nonsolo: Mario in carriera collezio­nato 79 cartellini gialli e 87 gol.

Differenza di stile Di Balotellinon piace neanche la corte deimiracoli che lo segue ovunque,il procuratore onnipresente,l’allergia alle regole (per esem­pio non gradisce indossare la di­visa a fine partita). Mario nonama l’etichetta, al contrario diBarbara Berlusconi, che in que­sti mesi ha osservato in silenzio.Se Balotelli avesse avuto lo stes­so rendimento di un anno fa e ilMilan non fosse a una distanzasiderale dalla zona Champions(con tre soli punti sulla terzulti­ma) probabilmente il fastidiodella famiglia sarebbe passatoin secondo piano. Ma adessoche le cose vanno male l’insi­stenza di Galliani per portarlo aMilano può trasformarsi in unboomerang. L’a.d. rischia di pa­gare il fatto di non essere riusci­to a inquadrare Balo all’internodegli schemi comportamentalirossoneri. Berlusconi avrebbevoluto più rigore nella sua ge­stione, più gol e meno atteggia­menti da divo. Per cancellare lamela marcia e abbracciare il fi­gliol prodigo.

© RIPRODUZIONE RISERVATAMazzoleni mostra il giallo a Mario Balotelli, 23: salterà il Chievo ANSA

IL CONFRONTO COMPLESSIVO OTTO RETI PIÙ DEI CARTELLINI GIALLI

L’a.d. paga unagestione troppomorbida dellapunta, che nonama le regole

Alla famiglianon piace il clanche segue Marioe l’invadenzadel procuratore

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6 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

SERIE A 11a GIORNATA

Dopo il 10 record, pari e +3Il Torino apre il bunkere replica a StrootmanI giallorossi si cullano troppo sul vantaggio, nel secondo tempo Cercifirma l’1­1. De Sanctis battuto dopo 744 minuti. Juve e Napoli più vicine

DAL NOSTRO INVIATO

FABIO BIANCHI@fabiowhites

TORINO

E all’undicesima giorna­ta la Roma si riposò. Addio eu­rorecord di vittorie consecuti­ve dall’inizio. Il sergente Gar­cia ha sempre detto che gli im­portava poco questo primato.A giudicare da come ha lascia­to il campo non sembrava.Certo, gli roderà di più che orail fiato di Juventus e Napoli cel’ha sul collo. Tuttavia per co­

me sono andate le cose non sipuò lamentare. Finora la suabella e grande Roma è stata,anche, accompagnata dallafortuna. Stavolta no e il Torinosi è preso con merito il punto.E la soddisfazione di fermaregli imbattibili. Che restano ta­li: un pari in trasferta non èuna tragedia. Il primo postoresta saldo. E domenica c’è Ju­ventus­Napoli.

Solito cinismo Due gol similihanno fissato il risultato: palladietro da dentro l’area per l’in­cursore di turno; Strootman

da una parte e lo scatenatoCerci dall’altra. Un’analisi ra­zionale ci dice che la Romanon ha collezionato l’11° suc­cesso perché è mancata nelmomento in cui ha semprebrillato: il secondo tempo. Ecomunque non si può preten­dere di vincere le partite conun solo tiro in porta. La Romaalla fine ne ha segnati 3 sulsuo tabellino: il gol e due ten­tativi di Ljajic, entrato unquarto d’ora dopo l’intervallo.La Roma sì è cullata sul van­taggio, tronfia del suo bari­centro inossidabile. E ha paga­

to. Eppure la trama della sfidasembrava snodarsi su stradeantiche per la Roma. Come faquasi sempre con tutte le riva­li, nei primi minuti ha giocatoal gatto col topo. Come fannole grandi squadre che sanno diesserlo. Passaggi fitti e corti,tanto ha dei satanassi in mez­zo che la palla per portarglielavia devi sparargli. Qualchesortita in avanti per saggiarele condizioni della difesa escoprire dove potrà colpire.Soprattutto, la solita solidità.Nel caso, con l’esordio stagio­nale di Burdisso causa assenza

di Castan, Garcia ha preferitocautelarsi con Bradley in mez­zo e Pjanic (sempre sontuoso)a unirsi al tridente. E De Rossifisso davanti alla difesa. Ma­gari si è adeguato anche allafilosofia di questo Torino, chenon ha certo le tradizionali ca­ratteristiche da Toro, cioè cuo­re, grinta e corsa. No, il Toroprova a danzare, a giocare allapari. Ventura ha insistito colsuo sistema offensivo: un 4­4­2 che si trasforma spesso in4­2­4. Lodevole iniziativa. Mail Torino non ha gli uomini perfarlo: El Kaddouri a sinistrapunge poco e copre meno. Inmezzo Barreto cerca anche lamiglior condizione e Meggio­rini preferito a Immobile ingol da 3 gare di fila. Così la Ro­ma alla prima vera occasioneè passata. Calcio d’angolo diPjanic, scambio con il «tradi­tore» fischiatissimo Balzarettie palla in mezzo per l’arrivo diStrootman. Et voilà. La reazio­ne del Toro si può riassumerein una frase: Cerci contro tut­ti. L’unico a combinare qualco­sa. Una punizione appena al­ta, uno sfondamento in areacon palla a El Kaddouri chespreca, un tiro insidioso. Cercilo meritava già il pari.

Entra il Torino Paradossal­mente, quando Cerci si è un

4IL NUMERO

2le reti subite

dalla Roma incampionato:nonostante

il pari di ieri,resta il reparto

meno battutodel torneo

AltRoma

ARBITRI BANTI 5,5 Il suo metro è far giocare, ma manca un possibile rigore per fallo di Darmian su Pjanic, così come non convincono le interpretazioni sui cartellini. Marzaloni 6­Paganessi 6; Damato 5,5­Pinzani 6.

CONTRASTI OK 0/0LANCI 0 PASSAGGI OK 0/0

TIRI 0 PASSAGGI OK 2/2RECUPERI 0

TIRI 1 DRIBBLING OK 0/0SPONDE 0

TIRI 0 DRIBBLING OK 2/7SPONDE 1

TIRI 1 DRIBBLING OK 1/1SPONDE 0

TIRI 2 PASSAGGI OK 15/19RECUPERI 3

TIRI 1 PASSAGGI OK 48/56RECUPERI 5

TIRI 0 PASSAGGI OK 32/35RECUPERI 4

CONTRASTI OK 9/15LANCI 2 PASSAGGI OK 22/24

CONTRASTI OK 2/7LANCI 6 PASSAGGI OK 39/49

CONTRASTI OK 1/2LANCI 5 PASSAGGI OK 33/39

CONTRASTI OK 2/2LANCI 1 PASSAGGI OK 23/31

PARATE 2 RINVII 13PRESE ALTE 2

TIRI 3 DRIBBLING OK 2/5SPONDE 1

TORINOBENE MORETTIBARRETO FLOPFrena gli Invincibili con unospirito da vecchio cuoregranata: se recupera tuttisi toglierà soddisfazioni

6

le Pagelle

h7il miglioreCerciCi voleva un ex romanistaper frenare la Roma. Pocoda dire: oltre al gol, per untempo e mezzo il Toro inavanti è solo lui.

6,5PadelliA pensarci bene, le dueparate finali su Ljajicrappresentano il suovero lavoro di giornata,perché contro la rasoiatadi Strootman da duepassi nulla poteva fare.

6DarmianPjanic e Balzarettironzano dalle sue parti ese l’entrata sul bosniacopoteva meritare anche ilrigore, dimostra di sapersuperare i momenti difficiliinnalzando il bunker.

6GlikNon ha piedi daBeckenbauer, ma si faperdonare qualcheerrore mettendoci grintaper anestetizzareBorriello e stoppare leincursioni giallorosse.

6MorettiPer portare a casa ilpunto occorre anchesangue freddo neimomenti più difficili: inuna parola tuttal’esperienza che ha nelsuo curriculum. Utile.

6D’AmbrosioIn avvio sa di potercontare poco sullecoperture di El Kaddourisulle avanzate di Maicon,e limita le incursioni.Tutto sommato,quello che occorre.

6BashaDavanti a una squadra atrazione anteriore, logicoche chi stia in medianadebba abbassare la testae mordere la terra. Nonha lo strapotere diStrootman, ma fa il suo.

6GazziDiscorso analogo a quellodel compagno di reparto;fa legna in mediana perinnescare gli esterni,tenendo conto che Bradley­ il più frequenteavversario di zolle ­ è ilcliente più addomesticabile

5El KaddouriL’attenuante c’è: non hale caratteristiche adattea coprire una fascia diuna squadra a vocazioneoffensiva, ma lo spirito digiornata stavolta ètroppo molle per labattaglia che divampa.

6MeggioriniUn tempo in cui sembralobotomizzato dallechiusure di Benatia eBurdisso, ma quandosembra ormai fuori dalgioco si risveglia con ungran tiro e dà a Cercil’assist del pareggio.

5BarretoLa cosa più utile è il gialloche fa prendere aBenatia, per il restosvaria tra fascia e centrosenza creare maiveri pericoli a unaretroguardia che pure nonè nel suo giorno migliore

6ImmobileEntra per Barreto e dà ilsuo contributo nellarincorsa per il pareggio enell’alzare le palizzate permantenere un puntoprezioso.

6BellomoEntra per El Kaddouri edimostra una maggiorepredisposizione alsacrificio: ciò cheserve per darsi da farenell’arroventato finaledi partita.

s.v.MaksimovicEntra nel finale e giocasolo i minuti di recupero.

6l’allenatore Ventura

Lette le formazioni abbiamoavuto un sussulto: squadra daimpresa o da suicidio assistito.Al solito, è prevalsa la via dimezzo perché nel momentopiù difficile il timoniere haportato i giusti correttivi.

Alessio Cerci, 26 anni, infilail pallone dell’1­1 controla Roma: è il suo 8° gol inquesto campionato LAPRESSE

4LA SERIE

GIALLOROSSA

S

25­ago­13Livorno­

Roma 0­265’ De Rossi,

67’ Florenzi

1­set­13Roma­

Verona 3­056’ Cacciatore

(V) autorete, 59’Pjanic (R), 66’

Ljajic (R)

16­set­13Parma­

Roma 1­339’ Biabiany (P),47’ Florenzi (R),70’ Totti (R), 85’

Strootman (R)rigore

22­set­13Roma­Lazio

2­018’ Balzaretti,

94’ Ljajc rigore

25­set­13Sampdoria­

Roma 0­265’ Benatia, 88’

Gervinho

29­set­13Roma­

Bologna 5­08’ Florenzi, 18’Gervinho, 25’

Benatia, 62’Gervinho, 85’

Ljajic

5­ott­13Inter­Roma

0­318’ Totti, 40’

Totti, 44’Florenzi

18­ott­13Roma­

Napoli 2­049’ Pjanic, 61’

Pjanic

27­ott­13Udinese­Roma 0­182’ Bradley

31­ott­13Roma­

Chievo 1­067’ Borriello

Page 7: Gazzetta 20131104

LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7

pochino spento, è entrato ilToro. Più deciso, più cattivo.La Roma non si è accorta delcambio di passo e di mentali­tà. O meglio, non se n’è cura­ta. Ventura ha sposato l’asseper un deciso 4­3­3 e poi haspeso Immobile per Barreto.Garcia si è fatto ancor più pru­dente e ha fatto fare un passoindietro alle due ali Pjanic eFlorenzi per un 4­1­4­1. Pen­sava di cavarsela. Anche Be­natia pensava di cavarsela sul­la linea di fondo con Meggio­rini ma una spallata regolarel’ha sbilanciato e il centravantiha regalato la palla gol a Cerci.Imbattibilità di De Sanctisstoppata a 744 minuti e Romastordita, quasi incredula ditanta lesa maestà. Come dettosoltanto Ljajic, entrato peruno spento Borriello, ha pro­vato davvero a reagire con lacollaborazione di super Pja­nic. Ma il Toro s’è ricordato delsuo cuore e ha lasciato pochispazi. Il resto l’ha fatto la nuo­va situazione psicologica. Ap­pena una volta aveva dovutorincorrere: col Parma alla ter­za giornata. Passato remoto.Non era più abituata. Adessosarà interessante vedere comei magnifici soldati del sergen­te Garcia reagiranno al fatto diessersi scoperti vulnerabili.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

(4­3­3)26 De Sanctis; 13 Maicon, 17 Benatia (dal 28’s.t. 7 Marquinho), 29 Burdisso, 42 Balzaretti;4 Bradley, 16 De Rossi, 6 Strootman; 24 Flo­renzi (dal 43’ s.t. 3 Dodò), 88 Borriello (dal14’ s.t. 8 Ljajic), 15 Pjanic. PANCHINA 1 Lo­bont, 28 Skorupski, 35 Torosidis, 33 Jedvai,46 Romagnoli, 11 Taddei, 94 F. Ricci, 18 Ca­prari, 96 Di Mariano. ALLENATORE Garcia

AMMONITI Benatia, Bradley, Maicon per g.s.

CAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 4­1­4­1

MARCATORI Strootman (R) al 28’ p.t.; Cerci (T) al 18’ s.t.

ARBITRO Banti di Livorno NOTE Spettatori paganti 7.496, incasso di 200.300 euro; abbonati8.780, quota di 110.841 euro. In fuorigioco 0­0. Angoli 5­5. Recuperi: 0’ p.t., 4’ s.t.

TOTALE PASSAGGI

TORINO 313 ROMA 577

TIRI FUORI

IIII IIIIIITORINO 4 ROMA 6

MOMENTI CHIAVE

(4­4­2)30 Padelli; 36 Darmian, 25 Glik, 24 Moretti,3 D’Ambrosio; 11 Cerci (dal 45’ s.t. 19 Maksi­movic), 4 Basha, 14 Gazzi, 7 El Kaddouri (dal30’ s.t. 63 Bellomo); 10 Barreto (dal 12’ s.t. 9Immobile), 69 Meggiorini. PANCHINA 32Berni, 23 Gomis, 5 Bovo, 16 Pasquale, 17Masiello, 33 Brighi. ALLENATORE Ventura

ESPULSI nessuno

AMMONITI D’Ambrosio e Basha per g.s.

CAMBI DI SISTEMA 1’ s.t. 4­3­3; 45’ s.t. 5­3­2

POSSESSO PALLA

TORINO 35,8% ROMA 64,2%

TIRI IN PORTA

IIIIII IIITORINO 6 ROMA 3

PRIMO TEMPO 0­1

25’ Sugli sviluppi di un angolo gran tiro alvolo di Florenzi, alto.GOL! 28’ Al secondo corner consecutivo,Pjanic dà a Balzaretti che ridà a Pjanic, pal­la in mezzo dove s’avventa Strootman cheinfila Padelli36’ Bella punizione di Cerci, appena alta.41’ Gran tiro di Cerci, De Sanctis devia inangolo.45’ Azione personale di Cerci che entra inarea e dà a El Kaddouri. Ma il suo tiro è cen­trale.

SECONDO TEMPO

12’ Cross di Basha, stupendo tiro al volo diMeggiorini che De Sanctis respinge in tuffo.GOL! 18’ Meggiorini fa a spallate sulla rigacon Benatia e vince buttandolo giù, palla inmezzo per Cerci che s’infila tra Burdisso eBalzaretti.21’ Burdisso da corner sfiora la traversa ditesta.42’ Bella punizione di Ljajic, respinta da Pa­delli.46’ Sassata di Marquinho, alta.

TORINO

1ROMA

1

la MoviolaDI FRANCESCO CENITI

Darmian colpisce Pjanic:manca un rigore alla Roma

Banti ha un marchio difabbrica: fischia pochissimo. Ierinon si è smentito, ma alcunedecisioni sono sembrate errate.Nel primo tempo manca un gialloper Balzaretti che ferma in modovolontario con la mano unpassaggio diretto a un giocatoredel Toro. Giusto, invece, il giallo aBenatia che cerca l’anticipo suBarreto, ma sbaglia il tempo ecolpisce l’attaccante: il difensoresalterà per squalifica la gara colSassuolo. Nella ripresa gliepisodi più controversi. Il Torinoprotesta per un doppio mani inarea di Balzaretti e Burdisso:giusto considerarli involontari.

Regolare il pari del Torino:robusto, ma nella norma ilcontatto tra Benatia e Meggioriniche gli ruba palla. Rischiamoltissimo Darmian: sullapercussione di Pjanic, ildifensore alza la gamba nontrovando mai il pallone e finendoper colpire l’avversario (IMMAGINE

SKY SPORT). Ci stava il rigore perla Roma. Altra protesta dellasquadra di Garcia per una spintadi Bellomo su Maicon: c’è (anchese il giallorosso si lascia andare),ma è appena fuori area. Nelfinale arriva un giallo per Maiconche però non commette neppurefallo su D’Ambrosio.

4ASSALTO

FALLITO

Classificaimbattibilità

portieriin Serie A

S.Rossi(Milan ‘93­94)

929’

Zoff(Juve ‘72­73)

903’

Da Pozzo(Genoa ‘63­64)

791’

Pelizzoli(Roma ‘03­04)

774’

Pinato(Atalanta ‘96­97)

757’

Marchegiani(Lazio ‘97­98)

745’

DE SANCTIS(Roma ‘13­14)

744’

Reginato(Cagliari ‘66­67)

712’

S.Rossi(Milan 93­94)

690’

Cudicini(Milan ‘71­72)

687’

ilPersonaggioL’EX GIALLOROSSO

L’ingrato Cerci«Questa retemi dà orgoglio»«La Roma mi ha cresciuto, ma la mia anima è peril Torino». Ventura: «Io guastafeste, da allenatoredel Cagliari avevo interrotto la serie della Lazio»

FRANCESCO BRAMARDOTORINO

Eroe per un pezzo d’Ita­lia incollato davanti alla tv,che sognava uno stop dellaRoma, traditore per il popologiallorosso che ha fischiatosonoramente Alessio Cerci al­l’uscita dal campo. Il torto diCerci è di essere nato a pochipassi dalla Capitale, e di esse­re cresciuto nel Valmontone enelle giovanili giallorosse. Il16 maggio 2004, a 16 anni emezzo, l’illusione romanista,il debutto in Serie A con FabioCapello allenatore nella garacontro la Sampdoria. Nellastagione seguente è ancoraprotagonista nella Primavera,con la prima squadra scampo­li di partita, poi le strade si so­no divise. Non poteva arrivareche in una serata così il primogol da ex di Alessio. «La Romaè la squadra che mi ha cre­sciuto, ma devo dare l’animaper il Toro. Il loro punto di for­za è il centrocampo, il nostro èil cuore. Abbiamo giocato allapari, abbiamo avuto qualcheoccasione in più. Fermare laRoma è stato un motivo di or­goglio. Classifica cannonieri?Non ci credo, sono importantianche gli assist».

Superotto Otto gol in undicipartite sono un bel bottinoper Alessio Cerci e per il Toroin assoluto, visto che l’ultimobomber così prolifico nelleprime giornate di campionatorisale ai tempi di Ciccio Gra­ziani. Di Cerci il Torino nonpuò fare a meno. Alessio è an­che un indovino visto che nel­l’intervallo tra il primo e il se­condo tempo con il Toro insvantaggio ai microfoni di

Sky aveva detto: «Dobbiamocontinuare così e avere un po’più di coraggio. Dobbiamo fa­re gol, e per farlo serve perso­nalità. Io più motivato controla Roma? Non è così. Ci tengo,ma io guardo al Torino e dob­biamo fare di tutto per cerca­re almeno di pareggiare que­sta partita». La partita di Ales­sio? Un gol, cinque tiri. «Ales­sio è un punto di riferimentodella squadra, difficile damarcare, quando accelera po­chi difensori lo possono fer­mare, e può fare ancora me­glio»: queste le parole del ca­pitano Glik.

Evoluzione L’evoluzionetattica di Ventura, il 3­5­2di quest’anno, è stata unascommessa, frutto di unpatto tra allenatore egiocatore. Qualcheinsofferenza e ladifficoltà a tro­vare spazi inavvio di sta­gione, poicon le brigliesciolte liberoCerci di cercarela zona ideale.Alessio è diventatouna delle più forti alid’attacco.«Abbiamopareggiato meritata­mente, costretto il lo­ro portiere a stare sulchi vive, in assoluto unpunto meritato», le paro­le di Ventura. «Sono con­tento per i giocatori, questaè una squadra che ha raccoltomolto poco rispetto a quelloche ha prodotto e non tuttoper colpa nostra. Io guastafe­ste? Sulla panchina del Ca­gliari avevo interrotto la seriedi nove vittorie della Lazio...».

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SAlessio Cerci,

26 anni,attaccante,

secondastagione al

Torino. InNazionale 7

presenzeANSA

CONTRASTI OK 0/0LANCI 0 PASSAGGI OK 0/0

CONTRASTI OK 0/0LANCI 0 PASSAGGI OK 2/4

TIRI 2 DRIBBLING OK 1/1SPONDE 1

TIRI 0 DRIBBLING OK 1/1SPONDE 1

TIRI 3 DRIBBLING OK 0/0SPONDE 6

TIRI 2 PASSAGGI OK 63/68RECUPERI 2

TIRI 1 PASSAGGI OK 84/94RECUPERI 10

TIRI 0 PASSAGGI OK 75/77RECUPERI 3

CONTRASTI OK 3/6LANCI 3 PASSAGGI OK 42/44

CONTRASTI OK 2/4LANCI 0 PASSAGGI OK 39/39

CONTRASTI OK 5/8LANCI 2 PASSAGGI OK 48/49

CONTRASTI OK 5/10LANCI 2 PASSAGGI OK 50/59

PARATE 4 RINVII 8PRESE ALTE 2

TIRI 0 DRIBBLING OK 2/3SPONDE 6

ROMAPJANIC DIRIGEBENATIA FATICAIl record di vittorie è finito,ma la corsa e l’ambizionegiallorosse niente affatto:è una squadra che durerà.

6

h7il migliorePjanicEsterno, trequartista, interno,regista, persino centravanti: copretutte le zone del campo conpadronanza impressionante e sainnescare i compagni. Sontuoso.

6,5De SanctisSe le scarpette sono pigre(scivola spesso), lui èattento su Cerci, El Kaddourie Meggiorini e D’Ambrosio,finché Cerci non gli rubal’imbattibilità al minuto 744’.Pelizzoli era ad un passo...

6MaiconLa frequenza delle corsedel Frecciarossabrasiliano non sarà quelladi un tempo, però sul suobinario la puntualità èassicurata. Non piùsuper, ma utile.

5,5BenatiaIl Colosso ha movenze dasupereroe, ma stavolta nelcorso della partita sembraperdere i poteri. Sul goldel pari, infatti, fallisce ilduello con Meggiorini e sifa anche male.

6BurdissoIl guerriero di millebattaglie bagna l’esordiostagionale con una provad’esperienza,dimostrandosi riserva dilusso per una squadra daprimato.

5,5BalzarettiIl più odiato per un anticotradimento juventino, inavanti apre la difesagranata innescandol’azione del gol, ma incopertura soffre Cerci,che gli sfugge sul gol.

6BradleyHa i modi spicci di unbodyguard: quello cheserve per i raddoppi incopertura sulla fasciadestra e il pressing sudirimpettai tecnicamenterivedibili.

6De RossiLo schieramentooffensivo del Toro lotrova in una posizione piùarretrata del solito, maquesto gli consente lechiusure sui sedici metrie l’avvio della manovra.Ha visto giorni migliori

6,5StrootmanIl baby oranje si regalauna serata da OlandeseVolante. Oltre a fare digae smistare la palla,conclude da killer uninserimento. Il pareggiolo immalinconisceparecchio.

6FlorenziNella giostra degli incrocioffensivi, si diverte arompere ilcontachilometri senzaperdere di vista lesgroppate di D’Ambrosio.Negli appoggi, però, èmeno lucido del solito.

5,5BorrielloLo si vede tornare fino allimite della propria areaper coprire i contropiedegranata, il problema èche questa squadragioca in modo diverso daquello che gli aggrada ecosì si spegne.

6,5LjajicIl grande bocciato dellaserata, entra dallapanchina e mette incampo tutta la voglia cheoccorre per dimostrare aGarcia che meritava unposto da titolare: nelfinale è il più pericoloso.

6MarquinhoEntra per cercare glorianell’assalto finale, manella melassa che si èformata all’altezza deisedici metri riesce ademergere solo condifficoltà.

s.v.DodòÈ l’uomo delle incursionilast minute, però stavoltanon ce la fa.

6l'allenatore Garcia

Intendiamoci, la squadra glirisponde sempre, ma la voglia distupire gli fa mettere mano allamediana più affidabile delcampionato e qualche rotelladell’ingranaggio pare incepparsi.Rivedibile.

DI MASSIMO CECCHINI

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8 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

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Page 9: Gazzetta 20131104

LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9

SERIE A 11a GIORNATA

«Gli allenatori sbaglianoe gli arbitri anche...»Garcia: «Rigore su Pjanic, Benatia in vantaggio su MeggioriniSarebbe divertente vedere la classifica senza gli errori»

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA PUGLIESETORINO

Che l’arbitraggio di Ban­ti non lo abbia soddisfatto finoin fondo lo si capisce dallesmorfie della faccia, appenarivede in tv il gol di Cerci el’azione del contatto D’Am­brosio­Maicon. A fine partita,però, Garcia sdrammatizzacosì: «Gli allenatori sbagliano,proprio come arbitri e gioca­tori, ma spero che Banti non sisia sbagliato. Sul pari non so

se Meggiorini fa fallo su Bena­tia, di certo Mehdi è in vantag­gio. E se Maicon prosegue lacorsa, è pericoloso. Il fallo suPjanic? Per me è rigore, sareb­be divertente vedere la classi­fica senza errori arbitrali. Pa­zienza, non è questo che hadeciso il risultato, il gioco è ve­loce. Il calcio è così, non si puòsempre vincere, ma un pari intrasferta non è un risultato ne­gativo».

Borriello e Ljajic Già, ancheperché prima o poi la serie si

doveva fermare, anche questoè scritto nella storia. «Abbia­mo giocato tutta la partita pervincere, attaccando fino allafine ­ continua Garcia ­ Nelprimo tempo non abbiamosofferto niente, il Torinoaspettava solo un nostro erro­re. Senza Totti e Gervinho ab­biamo meno soluzioni davan­ti, ma giocare con Borriello eLjajic dall’inizio era impossibi­le, dopo un’ora avrei avutostanchi entrambi, senza possi­bili cambi. Bradley? Merita digiocare, proprio come Burdis­

so. E con tre gare in una setti­mana è importante avere uo­mini freschi. Ora voglio vince­re con il Sassuolo, vorrebbedire riguadagnare punti suNapoli o Juve. O su entram­be...». Se sarà o meno l’uomodella provvidenza, allora, loscopriremo in questi giorni,dopo il primo (mezzo) passofalso. «L’abbiamo detto in pas­sato, non crediamo all’uomodella provvidenza ­ aveva det­to prima del via il direttore ge­nerale Baldissoni ­ I risultatinascono dal lavoro e dalla vo­

glia di riscatto di tutti».

De Rossi è già oltre La stessavoglia di riscatto che alla fineaveva De Rossi, pensando alSassuolo. «Siamo sempre pri­mi, ora servono 6 punti in ca­sa. Non si possono vincere tut­te le gare e non siamo arrab­biati per il mancato record eu­ropeo, ma perché abbiamoperso 2 punti su Napoli e Juve.Non siamo fortunati, negli al­tri campionati se vinci 10 garesei primo con 6­7 punti di van­taggio. Siamo calati un po’d’intensità, ma dopo la serie divittorie un po’ di appanna­mento ci sta. Ma abbiamo fat­to sempre la partita, loro si so­no solo difesi». E il rammaricodi Daniele è proprio in questo:«Non mi lamento di Banti, an­che se vedo che c’è chi parladegli arbitri. Piuttosto mi la­mento dell’ostruzionismo de­gli avversari: anche con ilChievo nella ripresa abbiamogiocato solo 10’, così è fru­strante». La Roma dovrà esse­re più forte anche di questo.

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L’allenatore della Roma, RudiGarcia, 49 anni, protesta con unassistente di Banti ANSA

Zupping

DI VINCENZO CITO

«3­0, 3­0!Anzi no,chiedo venia»«Forse è meglio che nondica cosa penso».«Vuol dire che pensa

qualcosa»«Certo che penso

qualcosa».Il discorso sul metodo di

Cartesio? No, dialogo Sky-Galliani prima di MilanFiorentina.

«3-0! 3-0! Anzi no! Fuorigioco!, fuori gioco!: Chiedovenia, Verona 2, Cagliari 0»(Massimo Zennaro, Radiorai)

«La mamma deglisfaccendati non fa le parolecrociate», Lucio Rizzica(diretta gol, Sky) indignatoper i laser durante Livorno-Torino di mercoledì sera.

Paolo Aghemo (Sky) .«Stai giocando conparticolare accanimentocontro la Roma». AlessioCerci «Non è così, però ci tengo».

Roberto Prini (Sky) andatae ritorno in Varese-JuveStabia. «Calcio di rigore, maFiamozzi ha toccato ilpallone!» (indignato).Partono i replay. «Fiamozzidice di aver toccato ilpallone» (dubbioso).««Prende palla e piedeFiamozzi» (comincia laretromarcia). «Secondo me ècalcio di rigore» (si è arreso)

Petkovic e la crisi dellaLazio. «Dobbiamo tirare i punti in cascina per uscireda questa situazione»(Stadio sprint, Rai Due)

Ci hanno fatto una testacosì con l’hd, poi alla finesentiamo solo gli urli deitelecronisti. Per fortuna, nontutti sono così. Prima diLiverpool-West Bromwich,Luca Gregorio (Fox sports) ciha fatto ascoltare per intero,dal vivo, l’inno delLiverpool, il più bello delmondo, cantato dai tifosi. Leformazioni? Le ha datedopo. Spesso il migliorservizio a chi sta a casa lodai stando zitto, ogni tantoqualcuno lo capisce...

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10 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

SERIE A 11a GIORNATA

I nerazzurri sbancano UdineStavolta non si fanno riprendereVantaggio con Palacio, raddoppio di Ranocchia, chiude il conto AlvarezFriulani poco in partita, La squadra di Mazzarri non prende gol dopo sei gare

1

43

1 L’Inter passa in vantaggio: Palacio batte sul tempo Gabriel Silva e segna di testa sulla punizione dalla trequarti di Taider 2 Il dettaglio dello stacco di Palacio: l’argentino salecosì a 7 reti 3 Destro al volo di Ranocchia su calcio d’angolo di Cambiasso per il raddoppio 4 Un minuto dopo il 90’, l’Inter chiude il conto con Alvarez su assist di Palacio ANSA

Uno, due, tre! L’InterDAL NOSTRO INVIATO

PIERFRANCESCO ARCHETTIUDINE

Se l’obiettivo è quello ditornare competitivi e nel mi­nor tempo possibile, come ri­badisce Walter Mazzarri, erala velocità dell’opera che man­cava all’Inter degli ultimi tem­pi, stretta fra una quaresimaautunnale con una sola vitto­ria dopo il 26 settembre e l’an­goscia di non sapere ibernareil vantaggio in trasferta. L’ac­celerazione di Udine quindi èpotente anche perché recideuna serie di pareggi oleosi inviaggio, con tre rimonte subitecontro Cagliari, Torino e Ata­

lanta. Stavolta, a differenza diBergamo, a scivolare sono sol­tanto i rivali: anche i tacchettisono giusti come le conclusio­ni sul prato fradicio (sei tiri inporta, tre gol e un palo) e sepossono esistere delle preoc­cupazioni, queste riguardanosoltanto gli infortuni dei di­fensori (ma Samuel, Jonathane Ranocchia sono recuperabi­li), più un’ammonizione scioc­ca di Juan Jesus, diffidato.Comprensibili i mugugni del­l’allenatore, ma averne ognigiorno di problemi del genere.Era anche dal 22 settembre,7­0 in casa del Sassuolo, chel’Inter non finiva con la pro­pria rete pulita e Handanovic

non deve essere il migliore,anzi, si inarca (bene) una solavolta, sull’unica frecciata di DiNatale.

I motivi Una prestazionedunque più matura rispetto aquelle di ottobre: mezz’ora percolpire (due volte), il resto pergestire senza affanni, anzi conla possibilità di esagerare (pa­lo di Guarin) fino all’esultanzadi Alvarez nel recupero. I me­riti dell’Inter vengono ancheingigantiti dalla più bruttaUdinese della stagione, oppu­re, per dirla alla Guidolin,«una delle peggiori della miagestione», ricominciata nel2010. Dopo aver resistito per

più di un anno senza buscarleal Friuli, i bianconeri contanoadesso la seconda sconfittaconsecutiva. Quella di dome­nica scorsa contro la Roma eraimmeritata, questa invece èsenza attenuanti e abbruttitadagli errori, soprattutto nelprimo tempo. Sbagliata è lalettura della punizione di Tai­der nella zuccata di Palacio(1­0), improponibile l’uscitadel portiere Brkic sul raddop­pio di Ranocchia, soltantoquattro minuti dopo. Ma tuttoil complesso, che prende an­che i primi due gol su palleinattive, non regge, fra gli stra­falcioni dei difensori, l’apatiadei centrocampisti e le nullità

fisico­tattiche degli attaccanti.Di Natale e Muriel sono spessofermi, mentre gli altri rincor­rono il palleggio interista. Cer­te comodità si possono perdo­nare soltanto se poi si trasfor­mano i pochi servizi in occa­sioni da gol, ma solo Totò ciriesce una volta. Muriel, quan­do riceve in dono da Samueluna chance fondamentale,non indovina la porta. France­sco Guidolin nella ripresa mi­schia i disegni offensivi, togliele due punte più celebri, provacon Pereyra trequartista (3­4­1­2) e poi con Bruno Fernan­des (il più sveglio, ma non civuole molto) più Ranegie e Ni­co Lopez. Si avvicina all’area

LA DIFESA IL BABY ERA GIA’ DIFFIDATO. CAMPAGNARO CONVOCATO CON L’ARGENTINA MA NON GIOCA DA FINE SETTEMBRE

Juan Jesus, che ingenuitàMa forse non è emergenzaGiallo al brasiliano:salta il Livorno. Mai k.o. di Ranocchia,Jonathan e Samuelnon paiono gravi

DAL NOSTRO INVIATO

LUCA TAIDELLIUDINE

La macchia sulla festa cela mette Juan Jesus al 91’: ri­tarda la battuta di una puni­zione al punto che l’arbitroMassa non può fare altro che

ammonirlo. Diffidato, salteràil Livorno. Un’assenza che po­trebbe rivelarsi grave ancheperché ieri si sono fermati Sa­muel, Jonathan e Ranocchia.Senza dimenticare gli acciac­chi di Campagnaro.

Momento sbagliato «A Juanl’ho detto subito in campo ­spiega Mazzarri ­: grossa inge­nuità. A volte ne commettiamoancora, soprattutto nelle cosepiù facili. Quelle che ti inse­gnano nelle scuole calcio. Pri­ma o poi un giallo doveva arri­vare, ma lui non poteva sce­gliere un momento peggiore».

Se non altro «credo che per Ra­nocchia e Jonathan ­ dice Maz­zarri ­ non sia nulla di grave. ASamuel avevo detto di avver­tirmi al primo dolorino, cheavrei messo Rolando. Si è fer­mato subito, col Livorno puòfarcela». Si parla di contrattu­ra al retto femorale.

Punto Campagnaro In lineateorica è recuperabile ancheCampagnaro, fermo dal 26settembre. Peccato che nelmezzo ci siano stati i 90’ conl’Argentina, che era pure giàqualificata al Mondiale. E pro­prio lo spettro della Seleccion

ora si riaffaccia, visto che il c.t.Sabella ha convocato Hugo peri test contro Ecuador e Bosnia.Per questo, al netto di quantosuccesso ieri, l’ideale sarebbepoter evitare di impie­garlo contro il Livornoproprio per ridurre ilrischio di lasciarlopoi partire perBuenos Aires.«L’Argentinaha il diritto dic o n v o c a r equalsiasi cal­ciatore, al di làdelle condizioni fisi­che ­ spiega il ds Pie­ro Ausilio ­. Conside­rando quelle di Hugo,penso che il buon sensodovrebbe portare sia lorosia il ragazzo a capire chese non giochi da sei gare,al 100% non può essere».

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DIRETTA SU GAZZETTA.IT

Oggi il francese Eric Abidalriceverà il Premio Facchetti

Oggi alle ore 12, presso la Sala Buzzati, EricAbidal riceverà il Premio Facchetti “il bello dellosport”, prestigioso riconoscimento della Gazzettadello Sport giunto all’ottava edizione. Il francese,34 anni, ha subito un trapianto di fegato e giocaora nel Monaco. Attesi Giovanni Malagò, presidenteConi, Giancarlo Abete, presidente Figc, e MaurizioBeretta, presidente Lega A, oltre ai presidenti dimolte società di A. Diretta su gazzetta.it.

Eric Abidal, 34 anni, prima stagione con il Monaco

clicIL 3 NOVEMBRE PORTAANCORA FORTUNA

Il 3 novembre fa beneall’Inter. Nel 2012 vinse 3­1 aTorino con la Juve: due reti diMilito (Ansa), una di Palacio.

SJuan Jesus

Il difensoredell’Inter,22 anni,

è cresciutoin Brasile

nelle giovanilidell’Internacional:

ha vintoun mondialeUnder 20

AP

Page 11: Gazzetta 20131104

LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11

(3­5­1­1)1 Handanovic; 23 Ranocchia (dal 36’ s.t. 6 An­dreolli), 25 Samuel (dal 37’ p.t. 25 Rolando), 5Juan Jesus; 2 Jonathan (dal 23’ s.t. 31 A. Perei­ra), 21 Taider, 19 Cambiasso, 11 R. Alvarez, 55Nagatomo; 13 Guarin; 8 Palacio. PANCHINA 12Castellazzi, 30 Carrizo, 4 Zanetti, 10 Kova­cic, 16 Mudingayi, 17 Kuzmanovic, 18 Walla­ce, 28 Puscas. ALLENATORE Mazzarri.CAMBI DI SISTEMA nessuno.ESPULSI nessuno. AMMONITI Ranocchia, A.Pereira per g.s., Juan Jesus per c.n.r.

MARCATORI Palacio al 25’, Ranocchia al 29’ p.t.; R. Alvarez al 46’ s.t.

ARBITRO Massa di Imperia. NOTE Paganti 5.400, incasso di 140.128 euro; abbonati e quota noncomunicati. In fuorigioco 3­1. Angoli 6­4. Recuperi: p.t. 2‘, s.t. 5’.

TOTALE PASSAGGI

UDINESE 356 INTER 377

TIRI FUORI

IIIII IIIIIUDINESE 5 INTER 5

MOMENTI CHIAVE

(3­5­1­1)1 Brkic; 4 Naldo, 5 Danilo, 11 Domizzi; 27Widmer, 7 Badu, 3 Allan, 37 Pereyra (dal 13’s.t. 32 Bruno Fernandes), 34 Gabriel Silva;9 Muriel (dal 25’ s.t. 17 N. Lopez); 10 Di Nata­le (dal 12’ s.t. 13 Ranegie).PANCHINA 30 Kelava, 99 Benussi, 6 Bu­bnjic, 75 Heurtaux, 14 Mlinar, 18 Jadson, 21Lazzari, 52 Merkel, 94 Zielinski.ALLENATORE Guidolin.CAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 3­4­1­2.ESPULSI nessuno. AMMONITI nessuno.

POSSESSO PALLA

UDINESE 48,9% INTER 51,1%

TIRI IN PORTA

III IIIIIUDINESE 3 INTER 5

PRIMO TEMPO 0­2

20’ Danilo consegna il pallone a Cambiassoche avanza e tira: Brkic tocca in angolo.21’ Triangolo fra Nagatomo e Jonathan, il tirodel giapponese dall’area piccola finisce a la­to.GOL! 25’ Punizione di Taider per Palacio chedi testa infila il portiere.GOL! 29’ Angolo di Cambiasso, uscita sba­gliata di Brkic, conclusione vincente di Ra­nocchia.36’ Samuel fallisce la chiusura, Muriel da­vanti alla porta ma tira fuori.

SECONDO TEMPO 0­1

2’ Di Natale dribbla Ranocchia e tira; Handa­novic devia con una gran parata.16’ Guarin brucia Domizzi e conclude di de­stro: palo.20’ Bruno Fernandes evita due avversari econclude di sinistro: Handanovic para a ter­ra.GOL! 46’ Fuga di Palacio, assist perfetto perAlvarez che infila la terza rete.

UDINESE

0INTER

3

1 5

1134

37 1093

7

274

1

5

25

23212

13

195511

8

BARICENTRO ALTO 56,4 metri BARICENTRO BASSO 50.6 metri

2

accelerama prevale soltanto nella sfidadei corner (6­4). Poco.

Inter anche italiana Quello diRanocchia è il primo gol italia­no nel torneo nerazzurro. Èpoi normale che Rodrigo Pala­cio risalti per la settima rete eper l’invito al connazionale neltris: anche se non è una primapunta ma si deve adattare,perché mancano Milito, Icardie Belfodil, si trova a suo agio inarea come se vi fosse nato den­tro. Inoltre è determinante an­che fuori nell’interpretare uncalcio veloce e verticale. Ma èla costante crescita di EstebanCambiasso a spiegare la gior­nata interista: centrocampista

di soccorso alla difesa, di pres­sing avanzato (due conquistesulla trequarti fanno sgorgaredue chance da gol), rifinitoreda corner (sul 2­0) oppuresponda sicura per amici in dif­ficoltà. Un anno fa l’Intersbancò la cattedrale della Ju­ventus fermando Conte dopo49 risultati utili di fila. Ora sipermette di festeggiare l’anni­versario contro altri biancone­ri, ma nessuno sussurri che ledue Inter hanno lo stesso ca­rattere: l’era di Stramaccioni,almeno per un giorno, sem­bra molto più lontana diquanto indichi il ca­lendario.

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Miglior attacco del campionatoIN 11 A SEGNO

Il club dell’esultanzaPalacio è il presidenteRanocchia nuovo socioCambiasso: «Alvarez? Ci scommettevo, ma se ne avessiparlato avrei fatto solo dire che c’è la mafia degli argentini»

Numerida record

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA ELEFANTEUDINE

Il club dell’esultanza èdiventato una squadra di cal­cio: ora sono undici soci, e ierisono stati come li vorrebbesempre Mazzarri, offensivisenza perdere solidità, attentialle occasioni create e a quellenon concesse, senza distrazio­ni e senza esitazioni nel mar­tellare le debolezze di giorna­ta dell’Udinese.

Basta Quarantena Sono un­dici marcatori diversi in cam­pionato, da ieri c’è anche Ra­nocchia, e per quello è sempreun bel groviglio di braccia e diteste. Però stavolta si sono am­mucchiati come gli aveva chie­sto l’allenatore: «Quando si se­gna, vorrei che i miei giocatorinon festeggiassero neanche:quello è il momento di martel­lare». Ieri era come se l’ammo­nizione di Mazzarri galleg­giasse sulle teste nerazzurretipo nuvola minacciosa. Nonacqua, ma una pioggia di rim­proveri: stavolta li avrebbe

fatti neri. Ma stavolta no, do­po tre trasferte e tre rimontesubìte una dietro l’altra (Ca­

gliari, Torino, Atalanta), l’In­ter si è evitata rimorsi di co­scienza e si è regalata di nuovoun primato. E alla fine ha fe­

steggiato sì, perché nel clubdell’esultanza ci si è già

abbracciati 27 volte, piùdi tutti in serie A; il clubdell’esultanza in 11 par­tite solo una volta nonha segnato (contro laRoma) e ieri per laquinta volta ha segna­to almeno tre gol; ieriè tornato a fare duecose che non gli riu­

scivano da 40 giorni,dal 22 settembre contro il Sas­suolo: non prendere gol (dopo

sei gare a porta sempre battu­ta) e vincere fuori casa.

Rodrigo, gol e assist Quelclub per ora ha un presidenteper acclamazione, anche se luirespinge la carica «perché ame arrivano tanti palloni,dunque lo sforzo è di tutti. Einfatti oggi abbiamo corso egiocato bene tutti: prova dagrande squadra, una partitapraticamente perfetta, una di­mostrazione di maturità. Im­portante anche perché tuttequelle sopra di noi avevanovinto». Il presidente è RodrigoPalacio, mister 7 gol in 11 par­tite di A (più due in Coppa Ita­lia), tre delle quali con la ser­ratura scassinata da un suogol, con l’Udinese come conCatania e Sassuolo. In più treassist, compreso quello di ieriad Alvarez, «e da lui non miaspetto che mi paghi una cena,ma che mi restituisca il favorepresto».

Ricky e la mafia Intanto aesultare in quel club ormai hapreso gusto anche Alvarez, ap­punto: già 4 gol in campionatoe i complimenti conditi al vele­no di Cambiasso: «Ero convin­to che potesse fare così bene,ma se ne avessi parlato pubbli­camente avrei fatto solo direche c’è la mafia degli argenti­ni: meglio stare zitti e aspet­tarlo». E a forza di aspettarlo, èarrivato: «Partendo da dietro ­spiega Ricky ­ ho più spazio:contro squadre che si chiudo­no, giocando avanti faccio piùfatica. Ora, come mi dice sem­pre Mazzarri, non devo rilas­sarmi, altrimenti perdo formae fiducia. Anche la Nazionale?A quella penso, ma tutto passadalle mie prestazioni con l’In­ter». E questa non è farina delsacco di Mazzarri, ma è comese glielo avesse detto pure lui.

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1il primo goltargato Italia nell’Interstagionale: è di Ranocchia. Ilbomber è Palacio con 7 reti

27i golrealizzati dall’Inter: il clubnerazzurro ha il migliorattacco davanti alla Roma

L’argentino RodrigoPalacio, 31 anni, è arrivatoin Italia nel 2009ingaggiato dal Genoa: èall’Inter dal 2012 LAPRESSE

28le reti nel 2009­10Nell’anno del Triplete, dopo11 giornate l’Inter segnò 28gol: oggi solo uno in meno...

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12 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

SERIE A 11a GIORNATA

Mazzarri applaude tutti«Una delle migliori Inter»Il tecnico: «Cambiasso ha ritrovato la forma dei tempi di Mou». Elogiaanche Palacio e Alvarez. Su Guarin: «Tenga la spina attaccata per 95’»

DAL NOSTRO INVIATO

LUCA TAIDELLI@LucaTaidelli

UDINE

Aveva quasi vietato leesultanze dopo un gol, perché«poi l’avversario reagisce equello è il momento di martel­lare». Il martello Walter Maz­zarri ha avuto le risposte chevoleva ma, fedele al personag­gio che utilizza in modo naifbastone e carota, nell’analiz­zare il match cerca prima il pe­lo nell’uovo.

Pelo nell’uovo «Avevamo fat­to buone gare anche contro al­tre squadre ­ esordisce il tecni­co, che proprio contro l’Udine­se aveva esordito in A sullapanchina della Reggina, il 12settembre 2004 ­, ma questavolta ci tenevamo ad imporreil nostro gioco anche lontanoda San Siro. Però dobbiamomigliorare la gestione del pal­lone, a volte ci stringiamotroppo e non sfruttiamo alcu­ne ripartenze in superioritànumerica. Rispetto a Berga­mo, avevo chiesto che i ragaz­zi uscissero tutti insieme unavolta recuperata la palla. Pre­sto impareremo a cancellarealtre piccole ingenuità che inpassato ci erano costate deipunti». Le critiche finiscono

qui, anche perché è dura an­dare oltre dopo un match incui l’avversario ti ha fatto ilsolletico.

Meriti più che demeriti «In ef­fetti credo sia stata una dellemigliori Inter della stagione ­si lascia finalmente andareMazzarri ­ e se una squadraforte come l’Udinese ha fattopoco è merito nostro: una set­timana fa non meritavano cer­to di perdere contro la Roma».Essere tornati a ­6 dal terzoposto dovrebbe dare convin­zione al gruppo. Ma Mazzarri

sfuma: «Non pensiamo allaclassifica. Dopo un’annata dif­ficile, l’importante è guardarea noi stessi e trovare continui­tà. Ma anche concretezza per­ché poi contano i risultati».Quella concretezza e continui­tà che per ora mancano a Gua­rin. «Fredy può fare il trequar­tista ­ spiega Mazzarri ­, maquando ci schiacciamo devetenere palla e invece a volte laperde. Con lui sto lavorandomolto perché tenga la spinaattaccata per 95’. E visto chegli mancano ancora le due fa­si, ho pensato che spostandolo

più avanti non avremmo ri­schiato dei buchi in mezzo».

Argentina boom Anche per­ché lì fa scintille Alvarez.Aspettando che si svegli Kova­cic, il «progetto Hamsik» va agonfie vele con Ricky. «Si ve­deva che aveva qualità ­ faMazzarri ­, ma non credevofosse così forte fisicamente.Ora però deve giocare così pertutta la stagione... ». Violinianche per Cambiasso e Pala­cio: «Rodrigo è uno dei gioca­tori più completi che abbiamai allenato. Meriterebbe diessere in testa alla classificacannonieri e per quello spronoi compagni a cercarlo il piùpossibile. Cambiasso? È sem­pre al posto giusto nel mo­mento giusto e ha ritrovato laforma dei tempi di Mou­rinho».

Cambiasso e Zanetti E l’inte­ressato ricambia: «Si vedel’impronta dell’allenatore» di­ce il Cuchu. Intanto la «bandadell’asado» ha ritrovato capi­tan Zanetti, in panchina a seimesi dalla rottura del tendine.«Ero tentato di mandarlo incampo nel finale ­ spiega il tec­nico ­, ma gli manca l’abitudi­ne ai contrasti duri. A brevissi­mo conto di riaverlo al top».

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WalterMazzarri, 52anni, alla suaprimastagioneall’Inter dopoquattro conil Napoli ANSA

L’INDONESIANO

Thohir: «In Italiaper la storiae il blasone»

Erick Thohir ha sceltol’Italia «per la storia e ilblasone: anche quando hoscelto il DC United l’ho fattocon lo stesso criterio». Ilmagnate indonesiano tornaa raccontarsi in patria: «NellaSerie A ci sono almeno 7squadre con qualità e forzasimili: questo crea un clima piùcompetitivo ed emozionante».

dHANNODETTO

SAndrea

Ranocchiaal 45’ e dopo

il 2­0«Dovremoessere piùscaltri, masiamo giàmigliorati

rispetto alleultime partite»

SEmmanuel

Badu«Prepariamoci a

una battaglianella prossimasfida, sabato a

Catania»

UDINESE IL TECNICO

Guidolin:«Così è duraMa siamomancati noi»

MASSIMO MEROIUDINE

Il Friuli, inviolato per 22partite, all’improvviso è diven­tato terra di conquista. Dopo laRoma (0­1), sotto l’arco deiRizzi passa e a mani basse an­che l’Inter. «Abbiamo giocatomale e disputato una delle piùbrutte gare casalinghe daquando sono qui»: FrancescoGuidolin è lucido e chiaro nel­l’analisi della gara. Ha giocatomale l’Udinese e stavolta è ve­nuta meno anche in alcuni par­ticolari (leggi palle inattive) incui i bianconeri quest’annoavevano prestato grande atten­zione (solo Denis li aveva buca­ti). «Dare una spiegazione di­venta complicato e difficile,non ci era mai successo diprendere 2 gol da palla ferma.È una sconfitta difficile damandare giù. I nostri avversarihanno fatto bene, ma siamomancati noi». L’unica nota po­sitiva l’esordio di Widmer (dalprimo minuto) e Bruno Fer­nandes. Guidolin ci aggiungeanche «un po’ di orgoglio nellaripresa. Adesso dobbiamo rico­minciare a lavorare con il col­tello tra i denti e la massima de­terminazione». L’Udinese saba­to sarà di scena a Catania. Eclassifica alla mano la partitava catalogata come «sfida sal­vezza».

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GLI ARBITRI MASSA 6,5 Due reclami dell’Udinese e uno dell’Inter: scaramucce in area che non sembrano da rigore. Il resto non fornisce troppi problemi. Posado 6 ­ Marrazzo 6; Orsato 6 ­ Peruzzo 6

CONTRASTI OK 1/3LANCI 0PASSAGGI OK 1/2

CROSS 3PASSAGGI OK 4/6RECUPERI 0

CONTRASTI OK 3/4LANCI 1PASSAGGI OK 8/10

TIRI 2DRIBBLING OK 0/1SPONDE 2

TIRI 2DRIBBLING OK 9/11SPONDE 2

TIRI 0DRIBBLING OK 0/1SPONDE 0

TIRI 1DRIBBLING OK 0/0SPONDE 1

TIRI 1DRIBBLING OK 1/1SPONDE 0

TIRI 2DRIBBLING OK 2/3SPONDE 2

CROSS 2PASSAGGI OK 18/21RECUPERI 7

7l'allenatoreMazzarri

Ha tanteassenze inattacco equalchedifficoltàdietro. Matrovaugualmenteun’architetturacompleta e sequalcuno siaddormenta losveglia lui, inpiedi davantialla panchina.

5l'allenatoreGuidolin

Forse sono letre gare in unasettimana,forse unrilassamentodopo ilsuccesso con ilSassuolo. I suoisono troppobrutti, lasistemazioneoffensivapoteva esserecambiatadiversamente.

CROSS 1PASSAGGI OK 24/27RECUPERI 5

TIRI 1PASSAGGI OK 32/36RECUPERI 4

TIRI 1PASSAGGI OK 42/55RECUPERI 3

CROSS 3PASSAGGI OK 24/27RECUPERI 2

CONTRASTI OK 6/8LANCI 1PASSAGGI OK 21/36

CONTRASTI OK 2/4LANCI 3PASSAGGI OK 20/22

TIRI 0PASSAGGI OK 15/17RECUPERI 1

TIRI 0PASSAGGI OK 34/40RECUPERI 4

TIRI 1PASSAGGI OK 25/28RECUPERI 4

CROSS 6PASSAGGI OK 16/23RECUPERI 3

CONTRASTI OK 3/11LANCI 4PASSAGGI OK 34/48

CONTRASTI OK 5/7LANCI 6PASSAGGI OK 44/55

CONTRASTI OK 3/12LANCI 1PASSAGGI OK 22/28

PARATE 3RINVII 7PRESE ALTE 3TIRI 2 PASSAGGI OK 32/45 RECUPERI 12

CONTRASTI OK 8/16LANCI 6PASSAGGI OK 45/56

PARATE 2RINVII 13PRESE ALTE 2TIRI 1 PASSAGGI OK 11/16 RECUPERI 2

le Pagelle DI P.F.A.

UDINESE

5MURIEL FERMODANILO CROLLAFERNANDES OKSvaniscono le qualità cheavevano portato in Europa ibianconeri. Fase difensivacon troppi sbagli, quellaoffensiva superficiale.

h6Bruno Fernandes il migliore

Mai un minuto in A per il 19enneportoghese: sostituisce Pereyraquando manca più di mezz’ora,riesce ad essere più sveltoe deciso in profondità.L’Udinese un poco migliora.

INTER

7CAMBIASSOÈ OVUNQUEJONATHAN VAFavorita dagli errori altrui,sicuro. Ma ha sempre in manola partita e anziché subirepotrebbe chiuderla concomodo anticipo.

h7,5Cambiasso il migliore

Basterebbero i dodici pallonirecuperati, migliore di tutti, pertestimoniare il pesodell’argentino. Ma c’è dell’altro,fra cui anche una sassata cheimpaurisce il portiere.

5BrkicEsordiostagionale incasa: granderiflesso suCambiasso, poirincorre uncalcio d’angolosenza prenderlo.E Ranocchiaringrazia.

5,5NaldoIl menodisastroso deltrio difensivo,ma non puòopporsi alcontropiede diPalacio e va conil sedere perterra nel 3­0. Luicome l’Udinese.

5DaniloDi solito liberoaffidabile,stavolta fonte dierrori: regalaun invito in portaa Cambiasso,calcia ancheuna punizionein fallo laterale.

5DomizziTroppi falliin partenza,simili ai lancisbagliati.Quando stendeJonathan l’Interapprofitta diquella punizioneper iniziarela festa.

6WidmerVentenneal debutto, rilevaBasta. Cercadi limitare i dannia destra, crossasei volte comenessunodei suoi.E chiude punta.

5,5BaduAffettato daRicky Alvareze Guarin nelprimo tempo,riesce a trovareil filo del gioconella ripresa,ma ormai ètroppo tardi.

5AllanHa difficoltà nelfar fluire il gioco,soffre lagiornatona diCambiasso eperde 12 palloni.Superatoimpietosamenteda Palacionel tris.

5PereyraL’uomo ovunquequesta voltasoccombe dainterno sinistroal postodi Lazzari.Anche quandoviene messopiù avanti,dura poco.

5Gabriel SilvaBattutoinesorabilmentesul primo gol,nonostante lapunizione diTaider non fossearcuata madritta. Nessunatraccia nellepoche risalite.

5MurielAlle spalle o afianco di DiNatale, è pocomobile, nonaiuta quandol’Inter inizial’azione. Inoltrenon sfruttal’unica chance.

5,5Di NataleGiornata nera,esce anche perun guaiomuscolare.Mezzo voto inpiù per come faspostareRanocchia e tira,ma Handanovicci arriva.

5,5RanegieSi mette davantidopo un’ora,cerca qualchespizzata o lentifraseggi.Non gli riesconoquasi mai,va in difficoltàcome tutti.

5,5N. LopezSi mette davantie affiancaRanegienell’impossibiletentativo dirimontare.Reclama ancheun rigore manon vieneascoltato.

6,5HandanovicStavolta ilritorno a Udineè migliore diquello dellastagione scorsa,quando pigliò trereti. Una solavera parata,su Di Natale.

7RanocchiaPrima retestagionalecon un tiro alvolo quasi dacentravanti.Superato DaTotò in una solascenaimportante.

5,5SamuelConfermatotitolare manon è in buonecondizioni e sivede. Prima delsecondo errorevistoso ha giàchiesto ilcambio.

6Juan JesusPochi probleminel proteggerel’area, vistaanche lapochezza altrui.Ammonito:perde tempoanche se nonserviva. Saràsqualificato.

6,5JonathanMolto attivosoprattutto nellaprima parte:manda in portaNagatomo,mette affanno aGabriel Silva ePereyra. Dopo èpiù cauto.Esce k.o.

6TaiderNon devesudare troppoper limitarePereyra, resta inzona quandol’Udinese passaal trequartista.Sua la punizionedel vantaggio.

6,5R. AlvarezLa rete, quartain campionato, èun sempliceappoggio al 91’.Interno sinistro:giravolte, pausee pureverticalizzazionidi qualità.

6,5NagatomoLa consuetapotenza motoriaunita a un tirosghembodall’area piccolaancora sullo 0­0.Cambia settorequandoJonathan esce.

6GuarinCentrocampistapiù avanzato. Ilbello è un palopieno dopo unapartenzapotente suDomizzi. Menosplendentequalche assenzaprolungata.

7,5PalacioSeconda rete ditesta, intelligentea trovare il tempodello scattononostanteavesse davantiGabriel Silva.L’invito a Alvarezper il 3­0 valeuna cena.

6RolandoDentro già primadell’intervalloper Samuel,maniere spiccenei rinvii e nelleelevazioni.

6PereiraPer Jonathan,va però asinistra,secondocaratteristiche.Un ottimo invitoaereo perPalacio, qualchefallo da evitare,giallo incluso.

S.V.AndreolliQuandoRanocchia cedeper i crampi,tocca a luivigilare sultranquillo finaledi gara.

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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13

SERIE A

MAI COSI’ BENE DOPO 11 GIORNATE

9 1Vittorie

Pareggi

28punti

NAPOLI2013-2014

7 4Vittorie

Pareggi

25punti

NAPOLI1989-90

8 1Vittorie

Pareggi

25punti

NAPOLI1988-89

38

Vittorie

Pareggi

27punti

NAPOLI1987-88

GDS

GIANLUCA MONTINAPOLI

Rafa Benitez ha accetta­to in estate di allenare il Na­poli non solo per prendersiuna rivincita in Italia, dopo iltrattamento ricevuto all’Inter,ma perché convinto di poterfare bene, da subito, alla gui­da di una squadra di valoreche con i giusti innesti avreb­be spiccato il volo. Era l’unicoa non aver paura dell’ombradel suo predecessore Mazzar­ri (rispetto al quale ha cinquepunti in più dopo undici tur­ni), sicuro che i suoi metodisarebbero stati recepiti in fret­ta dal gruppo. De Laurentiisgli ha dato il via libera sulmercato, lui e Bigon hannoportato in azzurro giocatori diqualità e così «Don Rafè» aNapoli ha iniziato a scrivere lastoria.

Campionato 5 stelle Mai, in­fatti, gli azzurri a questo pun­to del campionato avevano ot­tenuto 28 punti, neppure ne­gli anni degli scudetti (ovvia­mente assegnando tre puntiper vittoria) e neppure nellastagione in cui, in assoluto, lasquadra di Maradona ha gio­cato il suo miglior calcio(1987­88, scudetto poi vintodal Milan). La sconfitta di Ro­ma ed il mezzo passo falso sulSassuolo sono stati incidentidi percorso, ma i nove succes­si ottenuti sin qui in campio­nato parlano chiaro: il Napoliè una seria candidata al trico­

lore: «Cinque squadre posso­no vincere il titolo: Roma, Ju­ve, Napoli, Inter e Fiorentina ­ha spiegato Benitez ­. I giallo­rossi non possono più nascon­dersi, ma la Juve è avvantag­giata perché investe da anni.Noi abbiamo preso un grandebomber, mentre Conte habuone alternative». Insomma,la sfida con i bianconeri, inprogramma domenica a Tori­no (polemiche per il costo delbiglietto nel settore ospiti, 45euro), è già iniziata: Higuaincontro tutti, il titolo suggeritodal tecnico spagnolo.

Obiettivo Marsiglia Prima,però, c’è da emulare e, se pos­sibile, migliorare quanto fattodue stagioni fa in Champions,quando il Napoli centrò gli ot­tavi. Impresa non facile in ungirone di ferro con BorussiaRafa Benitez, 53 anni, è alla guida del Napoli da quest’anno LAPRESSE

Napoli, meglio che con MaradonaLa squadra di Benitez ha ottenuto più punti della squadra che ha dominato e vinto 2 scudetti

Dortmund e Arsenal, ma allaportata della squadra di Beni­tez se mercoledì arriverà unsuccesso al San Paolo contro ilMarsiglia. «Se farò ancoraturnover? Vedremo – ha dettoRafa ­, la rosa è buona». Luitende a sfruttarla a pieno: hafatto esordire Radosevic, Ba­riti e, contro il Catania, ancheUvini. Solo così il Napoli puòdavvero lottare su più fronti:ad esempio, contro i francesitorneranno dall’inizio Mag­gio, Inler e Mertens che han­no riposato in campionato.

Cecchini azzurri Confermein vista, invece, per Callejon eHamsik, gli ultimi due from­bolieri (sei gol a testa in cam­pionato finora) che contro ilCatania hanno fatto centro dafuori area. Otto volte gli uo­mini di Benitez hanno segna­to dalla distanza, è uno dei se­greti di questo esaltante avviodi stagione del Napoli. Suquesto aspetto il tecnico spa­gnolo lavora molto in settima­na in allenamento perché saquanto le soluzioni da lonta­no possano rivelarsi impor­tanti per stanare le avversariechiuse in difesa, anche perchéil calcio di oggi tende proprioa sviluppare questo aspetto:difese chiusissime, sbarra­menti totali. Otto sono anche igol segnati, con sei uomini di­versi, nei primi 15 minuti: ladimostrazione tangibile chel’approccio alle gare il Napolidifficilmente lo sbaglia. IlMarsiglia è avvisato.

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22giocatoriutilizzati in campionato daBenitez. Non sono entratii portieri Rafael e Colombo

16partite casalingheconsecutive tra Campionato eChampions in cui gli azzurrihanno segnato almeno un gol

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14 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

SERIE A 11a GIORNATA

DAL NOSTRO INVIATO

GUGLIELMO LONGHIVERONA

Toni più il Bentegodi, latorre più lo stadio: l’effetto èmicidiale. Sei vittorie conse­cutive in casa in Serie A, il Ve­rona di Mandorlini raggiungequello di Malesani. Record sta­bilito all’inizio del campiona­to, come adesso o all’inizio delgirone di ritorno come nel2001­2002, la sostanza noncambia. C’è però un dettaglioche i tifosi più scaramanticinon dovrebbero ignorare: 11anni fa quella squadra spetta­colare e talentuosa (Mutu, Gi­lardino, Camoranesi) poisprofondò incredibilmente inB... Il Mandorla tocchi tutto ilferro che vuole, ma al momen­to non sembrano esserci rischidi cedimenti strutturali: l’Hel­las è solido, compatto, conce­de poco, corre molto. E ha uncentravanti di belle speranze.Il Cagliari, che fuori casa nonvince da 9 mesi, guarda ai re­cord altrui e ai propri, inquie­tanti numeri: tre sconfitte difila, un gol segnato, sette subi­ti. E la panchina di Lopez èsempre più traballante: Celli­no, che gli aveva spedito la fi­ducia via sms, sembra inten­zionato a confermarlo almenofino alla partita col Torino didomenica.

Che partenza Celebrata lavittoria, bisogna aggiungereche il Verona stavolta sembrameno straripante delle altrevolte: la solita partenza bru­ciante, il gol dell’ascensore To­ni (male Rossettini e Nainggo­lan che si fanno sorprendere)che facilita molto le cose, poiuna gestione oculata delle for­ze. Mandorlini temeva i con­tropiedisti del Cagliari e hachiesto di cercare con parsi­monia la profondità. Sau e

Nenè in realtà sono stati menopericolosi del previsto, ma fareuna partita d’attesa per sfrut­tare il prematuro vantaggio al­la lunga si è dimostrato unascelta vincente. Costruito at­torno a Toni, il tridente del Ve­rona ormai sfiora la perfezio­ne, Iturbe dimostra che può fa­re danni anche a sinistra comenel secondo tempo; Jankovic,in campo dopo un mese e mez­zo, ha segnato uno splendidogol dopo uno scambio con Ro­mulo. Tridente assortito, dun­que: corsa più centimetri piùtecnica. Mandorlini , messo alsicuro il risultato, decide di co­prirsi: fuori Jankovic, moltostanco, dentro Donati play da­vanti alla difesa, Romulo chesale a fare l’esterno destro e

Iturbe che cambia fascia. Stes­so 4­3­3 ma un po’ più pruden­te. E Hallfredsson tornato ai li­velli dello scorso anno.

Senza l’ex Orfano dell’exCossu, in tribuna a battere identi per la febbre, il Cagliarisi è ritrovato con poche e con­fuse idee. Cabrera trequartistaall’inseguimento di Jorginho èun oggetto misterioso, Saunon migliora quando si togliela maschera indossata per pro­teggersi dalla frattura al nasodi metà ottobre, Nenè, e dopodi lui Ibarbo, sono inconclu­denti. Risultato: il primo tiroin porta (Nainggolan) arrivaal 22’ della ripresa dopo unalunga serie di conclusioni fuo­ri misura. Si salva il solo Conti,

il capitano, anima e cuore del­la squadra, falloso (bruttal’entrata su Jankovic nel primotempo) e generoso: troppo po­co per prendersi sulle spalleuna squadra che ha bisogno dicertezze e di leader. È lui co­munque a segnare al volo il piùinutile dei gol su lancio da sini­stra di Avelar. A pesare, oltreche le assenze (Pinilla), è l’in­stabilità difensiva: con Pisanoin panchina perché non in

La corsa recorddi MandorliniSesto successodi fila in casaEguagliato il traguardo raggiunto con Malesaninel 2001­02 grazie alle reti di Toni e JankovicAllarme Cagliari: per Lopez sarà decisivo il Torino

Verona TonicoCellino dàl’ultimatumal tecnico dopoil terzo k.o.consecutivo

VERONA 2 CAGLIARI 1

(4­3­3)

Rafael; Cacciatore, Gonzalez, Maietta,Agostini; Romulo, Jorginho, Hallfredsson(dal 27’ s.t. Sala); Iturbe (dal 43’ s.t. Lon­go), Toni, Jankovic (dal 16’ s.t. Donati).PANCHINA Nicolas, Albertazzi, Bianchet­ti, Rubin, Marques, Donadel, Laner,Martinho, Cacia.ALLENATORE Mandorlini.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MOLTO BASSO 48,6 metriESPULSI nessuno.AMMONITI nessuno.

(4­3­1­2)

Agazzi; Rossettini (dal 36’ s.t. Pisano),Ariaudo, Astori, Avelar; Dessena, Conti,Nainggolan; Cabrera (dal 12’ s.t. Ibraimi);Sau (dal 46’ p.t. Ibarbo), Nenè.PANCHINA Avramov, Eriksson, Oikono­mou, Rui Sampaio.ALLENATORE Lopez.CAMBI DI SISTEMA dal 12’ s.t. 4­3­3BARICENTRO MOLTO ALTO 57,3 metriESPULSI nessuno.AMMONITI Nenè, Conti e Ibarbo per gio­co scorretto.

ARBITRO Gervasoni di Mantova.NOTE paganti 2.477, incasso di 41.830, abbonati 16.129, quota di 213.795. Tiri in porta 4­3.Tiri fuori 1­11. In fuorigioco 2­2. Angoli 4­5 Recuperi: p.t. 3’, s.t. 3’.

PRIMO TEMPO 1­0MARCATORI Toni (V) all’8’ p.t.; Jankovic (V) al 12’, Conti (C) al 45’ s.t.

DOPO IL GOL AL MILAN L’ESTERNO PERUVIANO

Il Vargas ritrovatoCosì la Fiorentinaha un’arma in piùGIOVANNI SARDELLIFIRENZE

Il solco era tracciato. Lavia che porta dalla perdizionealla resurrezione, calcistica,indicata. Era stato Adem Ljajica percorrerla lo scorso anno.Adesso, dopo la conferma diSan Siro, è toccato a Juan Ma­nuel Vargas seguirne l’esem­pio. Giocatori persi, cedibili,quasi improponibili davantiagli occhi esigenti di chi tifaFiorentina. Calciatori inveceritrovati dal nuovo corso vio­la. Contro ogni previsione.

Istinto e parole Funziona piùo meno così. Dirigenza e uo­mini mercato parlano con ilsoggetto ai margini, ne com­prendono pensieri e volontà,nel frattempo aprono scenaridiversi. Vargas, ad esempio, èstato a un passo dal Livornoprima della chiusura dellacampagna trasferimenti. Nelfrattempo staff tecnico e alle­natore stimolano il calciatoreaspettando la reazione e fa­cendosi guidare dall’istinto.Con l’esterno peruviano è an­data esattamente così. Nessu­no credeva in un giocatorepassato negli anni da ala do­minante a corpo estraneo. Ilpianeta viola ha intravisto unapossibilità. Decidendo di con­cedergli un’opportunità.

Dieta e gol «La Fiorentina hafiducia in me» diceva lui a

mercato chiuso. «Ha grandiqualità, pensiamo di recupe­rarlo» ribadiva la società.Sembrava un teatrino per giu­stificarne la mancata cessio­ne. Era la pura verità. Il recen­te turbolento passato di Var­gas narrava di un calciatoresvogliato, poco professionale,con problemi personali (e sen­timentali) che incidevano sul­le prestazioni. In questi mesiinvece, l’allenamento è sem­pre stato la priorità per «El lo­co». «Ha perso 5 chili, non eracosì magro da anni» e «Mi haconquistato con il lavoro setti­manale» le ultime dichiarazio­ni di Montella sull’esterno. Lo­gico arrivassero minuti ancheper lui: per la precisione 180in campionato fino ad ora.Con due reti all’attivo (Parmae Milan). A San Siro si è regi­strata anche la prima da titola­re. E non ha tradito. La Fioren­tina ha un’arma in più. Si chia­ma Vargas.

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Juan Manuel Vargas, 30 ANSA

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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15

le Pagelle DI G.LO.

ROMULO, UNA SPINTA COSTANTESAU NON C’È, NENÈ GIRA A VUOTO

VERONA 7RAFAEL 6,5 Una sola paratadifficile, a metà ripresa sul primotiro in porta del Cagliari.CACCIATORE 6 Pochi problemidalla sua parte.GONZALEZ 6 Si divide tra Sau eNenè. Senza errori.MAIETTA 6,5 Un paio di giocatesuperiori alla media.AGOSTINI 6 L’ex forse sente lapartita. Timido.ROMULO 7 Spinta prepotente,perfetto il triangolo con Jankovicsul secondo gol. Gioca bene anchequando passa a destra.JORGINHO 5,5 Stanco, svogliato, siperde anche Conti nell’azione delgol del Cagliari. Fatelo riposare,anche se Mandorlini dice di no.HALLFREDSSON 6,5 Firma luiquasi tutti i contropiede: a un certopunto abbiamo rivisto l’islandesonetrascinatore della squadra in B.SALA 6 Mandorlini gli chiede dipuntellare il centrocampo.ITURBE 7 Incontenibile, anchequando Mandorlini cambia iltridente e gli inverte la fascia.LONGO S.V.

h 7,5IL MIGLIORETONI

Quinto gol, e tre rigori procurati enon calciati. Girava una voce alBentegodi: e se Prandelli...

JANKOVIC 7 Non giocava dalla garacon il Torino. Rieccolo con unaprodezza di destro. Esce stremato.DONATI 6 Si piazza davanti alladifesa per blindare la vittoria.ALL. MANDORLINI 7 Ha costruitouna squadra furba e rognosa. Enon c’è solo Toni: non cambia ilmodulo, ma in attacco ha diversealternative.

GLI ARBITRI GERVASONI 5 Non vede il mani di Astori in area,dubbi anche sul gol annullato a Toni.De Pinto 5,5­Schenone 6De Marco 6­Manganiello 6

CAGLIARI 5AGAZZI 6 Due gol, poche colpe.ROSSETTINI 5 È un centrale diruolo, gioca per la prima volta daterzino destro al posto di Pisano.Un disastro.PISANO S.V.ARIAUDO 5 Anche a lui a disagioper la giornata balorda della difesa.ASTORI 5 Toni e Iturbe lo mandanoin confusione, graziato dall’arbitroper il mani in area.AVELAR 6 Qualche cross discreto,come quello che porta al 2 1. Perspingere, spinge.DESSENA 5,5 Neppure lui in granforma, non lascia il segno.

h 6IL MIGLIORECONTI

Gol a parte, è quello che s’impegnadi più. Si ritrova ad essere l’unico aimpostare.

NAINGGOLAN 5,5 Disattento suToni nell’azione del vantaggioveronese. Poi ci prova da fuori inun paio di occasioni.CABRERA 5 Non è Cossu e sivede. Non trova mai la posizione,galleggia tra le punte e ilcentrocampo.IBRAIMI 5,5 Resta ai margini, manon al massimo per un colporicevuto mercoledì.SAU 5 Irriconoscibile, stretto traMaietta e Gonzalez.IBARBO 5 Non riesce a entrare inpartita.NENÈ 5 Gira a vuoto, non troval’intesa con Sau. E non la cerca.ALL. LOPEZ 5 Squadra in evidentedifficoltà dopo le tre sconfitte difila, ma è sembrata anche troppomolle per uscire dal momento no.

condizione, Rossettini è fuoriruolo, Astori non lo ha aiutato.Lopez ha maledetto un’altravolta le palle inattive ammet­tendo il fallimento delle mar­cature a uomo in area. Poi si ègiocato la carta di Ibraimi lar­go nel tridente. Inutile. Qual­che secondo di paura per unrecord che non è mai statomesso in discussione: il Vero­na in casa non perde dal 4marzo (2­0 con il Padova, pro­prio gli antipatici cugini). Daallora, ha infilato una serie in­credibile di 10 vittorie e 3 pa­reggi. In B, due anni fa, ha fat­to addirittura meglio: la seriesi è fermata a 12. Mandorlini èa metà strada: riuscirà a batte­re se stesso?

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MATTEO FONTANAVERONA

Tu sei Luca e su questoToni costruirò il mio Verona. IlVangelo secondo Andrea Man­dorlini ruota intorno a questoeterno ragazzo di 36 anni cheall’Hellas è un totem, un amu­leto, un talismano magico.Con il Cagliari, il quinto golpersonale in campionato. Ag­giungendo quello segnato inCoppa Italia a Palermo, sonosei reti stagionali. Sempre piùdecisivo, sempre più fonda­mentale per il Verona che volaalto: «Ma dobbiamo mantene­re la calma. Vi ricordate quelche successe quando l’Hellasretrocesse in B, nel 2002? Nel

Luca Toni,36 anni, esultadopo il gol che

ha sbloccatola gara ANSA

ilPersonaggioLUCA TONI

Gol mondiali«Se Prandelliha bisogno,io corro...»Cinque reti, 4 assist, 3 rigori procuratiLa grande partenza della punta che orapuò entrare tra i primi 50 bomber di A

girone d’andata fece cose stra­ordinarie, nel ritorno calò eandò giù. Ecco: prima rag­giungiamo il nostro obiettivo,dopo penseremo ad altro. E adivertirci». Così, il Luca che hafatto innamorare Verona, do­po l’ennesima giornata di glo­ria. Mica una novità, chiaro,per uno che ha vinto la Scarpad’Oro, più volte capocannonie­re, in A e nella Bundesliga, eche, sotto il cielo di Berlino, hasollevato il mondo intero.

Speranza Mondiale La Nazio­nale, già. Un ricordo, un auspi­cio. Rio de Janeiro è così di­stante? Toni sorride: «Se Pran­delli mi chiama, ci vado di cor­sa. Io mi convocherei sempre.Ma non dipende da me, e poi cisono tanti giovani bravissimi».E lui resta lì, con Mandorliniche abbozza: «Luca di nuovo inazzurro? Glielo auguro. Perònon prima di maggio: adesso èmeglio se ce lo conserviamonoi…». Strizza l’occhio, il tec­nico gialloblù. I numeri di Tonicon il Verona sono imponenti,e non solo per i gol fatti. Si èprocurato tre rigori, tutti tra­sformati da Jorginho, e servitoquattro assist. E sale pure nel­l’elenco dei goleador di ognitempo in A: per entrare nellatop 50, gli occorrono altri cin­que gol. Con il Cagliari, ha toc­cato quota 114, due meno diMazzola, tre meno di Abel Bal­bo e cinque meno di Gino Piva­telli, che partì, guarda caso, daVerona, per fare mirabilie aBologna e al Milan, passandoper Napoli. Toni invece ha di­stribuito le gioie tra Vicenza,Brescia, Palermo, Fiorentina,Roma, Genoa e Juventus. E,naturalmente, Verona: «Il no­stro segreto? Un gruppo sano.E la voglia di dimostrare sem­pre in campo tutto il nostro va­lore. Noi non molliamo mai».

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CAGLIARI PARLA LOPEZ

«Periodo nero,ma ne usciremo»

(g.lo.) «Difficile dovererincorrere quando vai insvantaggio dopo pochi minuti ehai la partita in salita». DiegoLopez individua così il principaleproblema del declinante Cagliari.«Abbiamo cercato di recuperarema è un momento negativo, tuttoci va storto». Sul futuro: «So diessere in discussione, ma lavorotranquillo. Sono sicuro, neusciremo». Non c’è molto tempo:la fiducia di Cellino scadedomenica con il Torino.

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16 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 17

SERIE A

«La Juve sa giàche cosa farecontro il Real»Marchisio si mostra in ripresa: «Nonho ancora segnato, ma ora sto bene»

DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANOVINOVO (Torino)

Fra i moschettieri delcentrocampo manca solo Mar­chisio all’appuntamento con ilgol. In questa stagione, infatti,Vidal ha timbrato 6 volte fracampionato e coppe, Pogba è aquota quattro, Pirlo ne ha fattidue. Ma il Principino ha un ali­bi inattaccabile, ovvero l’infor­tunio al ginocchio subito loscorso 18 agosto, in Supercop­pa italiana. Oltre un mese distop, preparazione da richia­mare, il rientro il 22 settem­bre: 24’ in Juventus­Verona2­1. Poi, altre sette presenze,sempre titolare, cinque gare da90’, rendimento altalenante,rodaggio di fatto ancora da ul­timare. «Comunque ora misento bene fisicamente ­ spiegaMarchisio ­. Cerco di dare sem­pre il massimo, e la prova per­sonale mi interessa fino a uncerto punto. Qui alla Juve inprimo piano c’è sempre lasquadra, contano i risultati».

«Sappiamo come si fa» E con­terà soprattutto il prossimo ri­sultato, contro il Real Madrid,«gara che dovremo giocare co­me fosse l’ultima e quella deci­siva della stagione». Una parti­ta senza ritorno, tre punti daportare a casa per non dipen­dere da altri nella corsa agli ot­tavi di Champions. Una sfidanon impossibile per Marchisio,perché «all’andata abbiamo di­mostrato di valere il Real, dipoter fare male agli spagnoli.Abbiamo creato parecchio, an­che dopo l’espulsione di Chiel­lini. La sceneggiata di Ronal­do? Diciamo che è stato bravo,e l’arbitro ha buttato fuoriGiorgio, lì la partita è cambia­ta. In ogni modo, ripeto, sap­piamo che tipo di gara dovre­mo fare. Ci sono solo due gior­ni per lavorarci, ma certe sfideproducono motivazioni edenergie in automatico. Il peri­colo maggiore è il contropiede.Bale, Di Maria e appunto Ro­naldo hanno gamba e vedonomolto bene la porta: se gli lasciil minimo spazio sono guai. Al­lo stesso tempo, però, sonomeno portati a dare una manoin fase di ripiego, e questo do­vremo sfruttarlo, proprio co­me all’andata. Sono convintoche faremo una grandissimapartita, anche con l’aiuto dellanostra gente: lo Juventus Sta­dium sarà una bolgia». Contepensa di replicare il 4­3­3 diMadrid, «anche se abbiamoGiorgio squalificato. Vediamocosa deciderà il mister». AlBernabeu Marchisio giocò at­taccante esterno, «e in fase di­fensiva Conte mi aveva chiestodi fare molta attenzione allaspinta di Marcelo. Un ruolo digrande sacrificio, ma sonopronto a rifarlo. Tutta la squa­

dra è pronta a grandi sacrifici».

Senza scegliere Capitolocampionato: «Dopo la sconfit­ta di Firenze c’è stata la giustareazione. Tre vittorie, zero golsubiti e un cammino secondome eccezionale: nove vittorie,un pareggio e una sconfitta; ainizio stagione ci avremmomesso la firma. La Roma? Otti­ma squadra e ottimo allenato­re, ma vedremo se continue­ranno così. Noi saremo prontiad approfittare di qualsiasipasso falso dei giallorossi. Cer­to, in questo senso diventeràimportante la sfida contro ilNapoli...». Che arriva subitodopo il Real. «Non sono preoc­cupato ­ conclude il Principino­. La Juve è attrezzata, per qua­lità della rosa, a vincere en­trambe le partite, anche a di­stanza di pochi giorni».

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Claudio Marchisio, 27 anni, è cresciuto nel settore giovanile della Juventus ANSA

PULVIRENTI SI DIFENDE

«Non ho colpito la steward»

Continua la polemica sull’asse Juve­Catania. Pulvirenti si difende: «Quantoall’episodio della steward ho presentato ricorsoe mi difenderò nelle sedi competenti. E’ un fattoche non ho commesso e di cui proverò la miatotale estraneità».

dLE TRE

OPZIONI

SFernando

Llorente, 28anni, hasegnato

all’andata aMadrid ed è

entrato solo nelfinale a Parma.E’ favorito peruna maglia da

titolare

SFabio

Quagliarella, 30anni, è rientrato

a Parma dopoun infortunio. I

suoi tiri da fuorie il senso delgol possonoessere armi

preziose controil Real

SSebastian

Giovinco, 26anni, ha giocato

dal 1’ a Parmama non è

sembrato informa. E’ quello

che ha menochances di fare

coppia conTevez

VERSO LA GRANDE SFIDA DI DOMANI

Tevez e poi?Quagliarellasfida LlorenteLo spagnolo restafavorito, ma Fabioha giocateimprevedibili e inChampions vola

Carlos Tevez, 29 anni, ha giocato dal 2006 al 2013 in Premier League AP

G.B. OLIVEROMILANO

Sul dizionario non c’è,ma se ci fosse la definizionesarebbe probabilmente que­sta. «Quagliarellata: tiro im­provviso da una distanza im­precisata che di solito provocastupore in chi assiste e spessogenera un gol». A Parma FabioQuagliarella non è finito sultabellino dei marcatori, ma sela Juve ha vinto gran parte delmerito è suo e della genialata(la Quagliarellata, appunto)con la quale ha colpito la tra­versa da lontano. Fabio è così:non ha paura di brutte figure enemmeno delle urla di Conte.Se vede la porta e magari si ac­corge che il portiere è un po’distratto, calcia da qualunqueposizione e spesso fa bene.Quagliarella in Champions haun ottimo bilancio: 9 partite e6 gol. La media è di una reteogni 86’ perché complessiva­mente Fabio è rimasto in cam­po 521’. Insomma, è normaleche Quagliarella speri di gio­care domani contro il RealMadrid in coppia con l’intoc­cabile Tevez. Nella scorsa sta­gione realizzò gol decisivicontro il Chelsea sia a Londrasia a Torino e solo due delle seireti in Champions sono stati

ininfluenti per il risultato.

Fernando favorito Quaglia­rella, però, dovrebbe andarein panchina. E’ probabile, in­fatti, che anche allo StadiumConte schieri il tridente pro­posto al Bernabeu: Marchisioe Tevez esterni e Llorente inposizione centrale. Lo spagno­lo è in buone condizioni, è en­trato nei meccanismi della Ju­ve ed è rimasto a riposo a Par­ma per quasi tutta la partita.Conte ha intenzione di ripro­porlo domani, anche se solodopo l’allenamento di oggi siavranno conferme. Pochissi­me speranze, per non dire nes­suna, ha invece Sebastian Gio­vinco che a Parma ha sprecatol’ennesima occasione per di­mostrare di poter davvero farela differenza. L’unico alibi è le­gato al problema al piede chel’aveva condizionato nelle ul­time settimane, però questonon basta per giustificare lasua scialba prova.

Riecco Bonucci Per quantoriguarda la difesa, Conte devesostituire lo squalificato Chiel­lini. La soluzione più probabi­le è il ritorno di Bonucci (an­che lui assente a Parma) e laconferma di Ogbonna cometerzino sinistro del 4­3­3 men­tre Caceres dovrebbe essere ilterzino destro. ProprioOgbonna ha parlato ieri a Skydella crescita della Juve: «Ilgioco non è cambiato, controReal e Fiorentina eravamo sta­ti molto sfortunati. Però nonsubire gol ti aiuta molto di piùad andare avanti».

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VERGOGNOSE SCRITTE SU PESSOTTO

Il Parma contro lo striscione

Dopo il vergognoso striscione esposto dai suoitifosi nei confronti di Pessotto, il Parma ha rispostocon un comunicato: «Il Parma prende le distanze daquanti hanno esposto un vergognoso striscione controGianluca Pessotto e rinnova la sua stima al ViceDirettore del Settore Giovanile bianconero, auspicandoche un simile episodio non abbia mai più a ripetersi».

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18 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

SERIE A 11a GIORNATA

Il protagonistaDOMENICO BERARDI

Il baby bomberche fa feliceanche la JuveIl 19enne è a metà con i bianconeri: «Portoa casa il pallone... La svolta? Dopo l’Inter»

ALESSIO DA RONCHGENOVA

Tre gol, tutti insieme, inSerie A. Probabilmente Dome­nico Berardi non se li era maineppure sognati. E chissà cosaavrebbe pagato per compierel’impresa al Ferraris, per unapiccola terribile vendetta per­sonale. Lui, infatti, poco menodi un anno e mezzo fa si eraseduto in tribuna per la se­mifinale del playoff per lapromozione in A traSamp e Sassuolo. Sem­pre in tribuna, aveva vi­sto pure la sfida di ritor­no in Emilia con il trionfoblucerchiato. Se Pea lo avevaconvocato per quelle due batta­glie, Di Francesco, che lo rilevòpoco dopo, lo ha subito gettato

nella mischia: ieri Domenico loha ringraziato una volta di più,salvandogli la panchina con treperle. «Mi porterò a casa il pal­lone – ha detto il cosentino –.Ora possiamo guardare con fi­ducia al resto del campionato,

la svolta c’è stata dopo ilk.o. con l’Inter, abbia­

mo capito che ser­vivano altri at­teggiamenti».

Che nomi A 19 anni, 3mesi e 2 giorni, Berardi non è ilpiù giovane a mettere a segnouna tripletta in A: Piola fecel’impresa a 17 anni e poco più,Meazza a 18 e due mesi, Borel a19 anni di triplette ne realizzò3. Ma proprio questi nomi fan­no capire quanto possa diventa­re grande Berardi, non a casogià acquistato in comproprietà

dalla Juve la scorsa estate. L’at­taccante del Sassuolo, scopertoa 15 anni grazie a una partita dicalcetto tra amici, è già a 5 retinella classifica cannonieri, e seè vero che 4 sono venute su ri­gore, è pure una certezza chelui di partite ne ha giocate solo7, due per 90’, una addiritturadalla panchina. La falsa parten­za in campionato, con tre gior­nate di stop dovute all’espulsio­ne rimediata all’ultima di B, piùuna di stop per aver «bigiato»una convocazione azzurra (inNazionale è squalificato per 9mesi e potrà rientrare solo amarzo nell’Under 21), non lo hafrenato, anzi. Ha fatto le provegenerali: è andato a giocare conla Primavera e ha fatto pure ungol, guarda caso proprio a Ge­nova contro la Sampdoria.

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POZZI, ILLUSIONE DORIANA19’ primo tempoL’unico gol del primo tempo è blucerchiato: Pozzi segna eper la Samp la parita sembra essere in discesa... LAPRESSE

FLORO FLORES FIRMA IL VANTAGGIO18’ secondo tempoDopo la doppietta di Berardi, su azione (sotto) e su rigore,il tris di Floro Flores sembra mettere al sicuro il Sassuolo

DE SILVESTRI SALVA (PER POCO) LA SAMP36’ secondo tempoEder aveva dimezzato lo svantaggio, De Silvestri da due passirealizza il 3­3 che salverebbe la Samp dalla figuraccia ANSA

ANCORA BERARDI, GIOIA EMILIANA43’ secondo tempoA due minuti dalla fine altro rigore e altra esecuzione perfettadel baby Berardi, che chiude la partita sul 3­4 LAPRESSE

lePagelle DI A.D.R

SCIAGURA COSTA, FLOP OBIANGACERBI­MARRONE: NON SI PASSA

SAMPDORIA 5DA COSTA 6 Incassa 4 gol senzacolpe: due rigori e due esecuzioni.MUSTAFI 5 Energico e grintoso,ma anche molto impreciso. Gravel’errore che causa l’1 3.GASTALDELLO 5,5 Salva un gol,ma è costantemente in affanno.COSTA 3 Nervosissimo nel primotempo, distratto e pure ingenuonel momento decisivo. Il suo rigorecon espulsione affonda la Samp.DE SILVESTRI 5 Grande impegno,coronato dal gol del pareggio: sulrigore finale errore clamoroso.GENTSOGLU 5,5 Migliora sull’1 3,nel momento più duro, ma quantierrori.OBIANG 5 Irriconoscibile. Teso,ansioso. Si rilassa solo nel finale inemergenza quando gestisce conlucidità lo squilibrio dei compagni.GAVAZZI 6 Gli si chiede quantità elui non la fa mancare.WSZOLEK 6 Entra ed è motivato.KRSTICIC 5 Torna nel ruolo in cuiè cresciuto, ma non brilla. Fatica atrovare spazi e gira a vuoto.SORIANO 6 Mette del suo nellarimonta.POZZI 6,5 Sbuca fuori dal bauledelle cose dimenticate e seminadubbi: come fa Rossi a lasciarlofuori? Un gol e un assist, chissà seconvinceranno il tecnico?PETAGNA 6 Ha voglia e fisico, libutta in campo entrambi.

h 6,5IL MIGLIOREEDER

Sempre presente, sempreguizzante, il gol è un tocco felpato,ma è la continua pericolosità afarne il migliore della Samp.

ALL. ROSSI 4 Le sue sceltenon convincono, spessocontraddice se stesso.

GLI ARBITRI TAGLIAVENTO 7 Due rigori senza discussioni,sempre posizionato bene in campo e sicuro nelle decisionie nella gestione dei cartellini gialli.La Rocca 6­Iannello 6; Ostinelli 6­Gavillucci 6

SASSUOLO 6,5PEGOLO 5,5 Esce a vuotonell’azione del 3 3.ANTEI 5 È una promessa ma nonappare ancora maturo. Nellemischie si fa sorprendere più volte.BIANCO 5 Dovrebbe dirigere unadifesa che sbanda pure insuperiorità numerica. Perdel’attimo sul gol di Eder.ACERBI 6,5 Lui si è sempreattento, sia nell’opporsi alle azionimanovrate che sui calci piazzati.GAZZOLA 6 Avanti e indietro peropporsi a Gavazzi, non prevale, maneppure cede. (Farias s.v.)MAGNANELLI 6,5 Fondamentaleper come svolge con grandeintelligenza entrambe le fasi. Unamacchia: perde Pozzi sul gol.MARRONE 6,5 Il ragazzino si stafacendo e la tecnica non gli manca.LONGHI 6,5 È dal suo piede cheparte la rimonta con quel crossvelenoso che imbecca Berardi.

h 8IL MIGLIOREBERARDI

La prima tripletta in A, cercata condeterminazione, trovata confreddezza e tecnica. Non è più unasemplice promessa ma un sicuroprotagonista di questo campionato.

FLORO FLORES 7 Letale incontropiede e perfetto nell’esaltarele doti di BerardiALEXE 6 Punge nel finaleMASUCCI 6 Con la sua velocità fasbandare la difesa blucerchiata. Inarea punge poco.MISSIROLI 5,5 Entra mentre lapartita si capovolge e non parecapirci molto.ALL. DI FRANCESCO 7 Il suotridente pare una mossa azzardata,il campo gli dà ragione. Salva lapanchina credendo nelle sue idee.Alla fine lo stress lo mette k.o.

SOLIDARIETÀ FRA DORIANI DOPO I 93 DASPO

Un tifoso Samp spintona uno steward

GENOVA Volantini con ilnumero 93 (quanti sono i tifosiSamp puniti con il Daspo dopoLivorno) sono stati esposti suglispalti. In tribuna, un esagitato ha

poi strattonato uno steward.Verrà identificato. Imbarazzo intribuna d’onore, dove un uomo(trattenuto a fatica) ha inveitocontro i contestatori di Rossi,

Tris Berardi e FloroÈ festa SassuoloCrollo SampdoriaPrima vittoria esterna in A degli emiliani: lievemalore per Di Francesco. Rossi: fiducia a tempo

FILIPPO GRIMALDIGENOVA

(S)profondo sampdoria­no, si salvi chi può. Rossi (sfi­duciato dalla piazza), semprepiù in bilico sul baratro, resta.Per ora: la sosta potrebbe por­tare novità. Il Sassuolo e DiFrancesco (malore per il tecni­co a fine gara, che non si è pre­sentato in sala stampa) senti­tamente ringraziano, dividen­

do i meriti del primo successoesterno in A nella storia degliemiliani con Domenico Berar­di, eroe di giornata: una tri­pletta d’oro che fa felice pu­re… la Juventus, comproprie­taria del cartellino di questo19enne prodigioso.

Samp all’inferno I numeriche certificano la crisi blucer­chiata parlano chiaro: sestasconfitta stagionale (e quartain casa), seconda consecutiva.

I fantasmi dei possibili succes­sori di Rossi (da Pea a Corini,da Reja al sogno impossibileMihajlovic) rimangono alla fi­nestra. L’impressione — suf­fragata dal campo — è che iltecnico stia procedendo pertentativi, spesso infruttuosi.Anche stavolta al Ferraris èsuccesso tutto e il contrario ditutto. L’unica certezza è che DiFrancesco nulla ha rubatocontro una Samp povera suogni fronte. Difesa imbaraz­

zante, centrocampo impauritoe senza leader, attacco dovePozzi e Eder mancano del­l’aiuto dei compagni. Di là unSassuolo che butta davanti untridente coraggioso, sfruttan­do poi i 44 minuti di superiori­tà numerica (recupero com­preso) nella ripresa, dopol’espulsione dello sciaguratis­simo Costa nell’azione cheporta al 2­1 ospite. Ma il valo­re della Samp – diciamo la ve­rità – è a dir poco mediocre,con l’aggravante della man­canza di esperienza per uscireda momenti come questo.

Botta e risposta Il Sassuologioca un primo tempo­fotoco­pia a quello dell’Atalanta alFerraris di otto giorni fa.Aspetta la Samp, blocca le fa­sce, ignora l’isolatissimo Krsti­cic, lascia che la squadra diRossi si faccia male da sola. Efa bene, anche se paradossal­mente gli emiliani vanno al ri­poso sotto di un gol per unguizzo del solito Pozzi, pocoprima che Gastaldello ribattail tiro di Gazzola sulla riga. Mala Samp è di burro, e in tre mi­nuti ad inizio ripresa fa il pri­mo patatrac di giornata, conCosta imputato numero uno.Il difensore regala il gol a Be­rardi, poi stende lo stesso at­taccante che dal dischetto nonsbaglia. Samp in tilt, terzo golemiliano con Floro Flores(quasi un derby per lui) e ri­sposta di Eder che accorcia.

Sassuolo, che rischio Riscos­sa Samp, ma alla fine non pa­ga. Il Sassuolo (che errore)s’adagia e pensa di avere in ta­sca la vittoria, ma non fa i con­ti con il furore agonistico di DeSilvestri (gol del provvisorio3­3 dopo avere colpito la tra­versa di testa), che ridà fiato aipadroni di casa. Inutilmente:perché lo stesso esterno firmail suicidio perfetto della Samp­doria e stende (ma perché?)Farias in area a pochi minutidalla fine. Secondo rigore peril Sassuolo, e il solito Berardinon sbaglia dal dischetto. Tri­pletta personale e Di France­sco rinforza la panchina. In ca­sa Samp, Osti prolunga l’ago­nia e conferma la fiducia a unRossi sconsolato.

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Al 4’ della ripresa Domenico Berardi firma su azione l’1­1 Sassuolo AP

SAMPDORIA 3

SASSUOLO 4PRIMO TEMPO 1­0MARCATORI Pozzi (Sam) al 19’ p.t.; D. Berardi(Sas) al 4’ e al 7’ su rigore, Floro Flores (Sas) al18’, Eder (Sam) al 20’, De Silvestri (Sam) al 36’,D. Berardi (Sas) al 43’ s.t. su rigore

SAMPDORIA (3­4­1­2)Da Costa; Mustafi, Gastaldello, Costa; De Sil­vestri, Gentsoglou, Obiang, Gavazzi (dal 33’ s.t.Wszolek); Krsticic (dal 21’ s.t. Soriano); Pozzi(dal 29’ s.t. Petagna), Eder. PANCHINA Fiorillo,Renan, Rodriguez, G. Berardi, Palombo, Regi­ni, Bjarnason, Eramo, Fornasier. ALL. RossiCAMBIO DI SISTEMA 4­3­2 dal 7’ s.t.BARICENTRO ALTO 56,6 metriESPULSI Costa al 6’ s.t. per somma di ammoni­zioni (entrambe per g.s.)AMMONITI Gastaldello per g.s..

SASSUOLO (3­4­3)Pegolo; Antei, Bianco, Acerbi; Gazzola (dal 41’s.t. Farias), Magnanelli, Marrone, Longhi; D.Berardi, Floro Flores (dal 29’ s.t. Alexe), Ma­succi (dal 19’ s.t. Missiroli). PANCHINA Pomini,Rosati, Pucino, Laribi, Marzorati, Kurtic, Ros­sini, Chibsah, Ziegler. ALL. Di Francesco.CAMBIO DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MEDIO 53,9 metriAMMONITI D. Berardi e Antei gioco scorretto.

ARBITRO Tagliavento di Terni.NOTE paganti 1.116, incasso di 14.205 euro; abbo­nati 19.012, quota di 155.757,69 euro. Tiri in porta 7(con una traversa)­11. Tiri fuori 4­5. In fuorigioco4­2. Angoli 4­3. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’.

Berardi,19 anniesultaIPP

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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19

SERIE A 11a GIORNATA

le Pagelle

DI STEFANO CIERI

CANDREVA C’ÈMALE CAVANDAFETFATZIDIS OKBRAVO PERIN

LAZIO 5MARCHETTI 5,5 Dà l’impressionedi poter fare qualcosa di più sul goldi Kucka.CAVANDA 4 Che errore sull’1 0:prova a prendere la palla invecedi coprire il tiro di Kucka.CIANI 5 Sciocchezza inspiegabileche provoca il rigore del 2 0 e lasua squalifica per Parma.RADU 5,5 Nell’azione dell’1 0consente a Fetfatzidis di fare ciòche vuole.PEREIRINHA 6,5 Due palle d’oroservite a Klose e tante altre belleiniziative.GONZALEZ 5,5 Gira a vuoto.I suoi inserimenti sembranodiventati un lontano ricordo.PEREA 5 Mezzora a disposizioneper dare più peso all’attacco,ma non incide mai.LEDESMA 6 Il lancio che Kloseper poco non capitalizza e altrebuone idee.KEITA 5 Entra a partitacompromessa, combina poco, aparte una discesa in area.ONAZI 5,5 Nella ripresa naufraga,specie in quella fase difensiva cheè il suo pezzo forte.

h 6,5IL MIGLIORECANDREVA

Le azioni più interessantitransitano dai suoi piedi. Sfiora ilgol su punizione.

KLOSE 5,5 I due colpi di testa concui sfiora il gol potevano essereindirizzati meglio.ANDERSON 6 Alcune giocateilluminate, sembra che stiacominciando a carburare.EDERSON 5,5 Mezzora finale, nelcorso della quale va sempre asbattere contro il muro genoano.ALL. PETKOVIC 5 Le assenze,d’accordo, ma la squadra èdisegnata male. Troppaconfusione sui cambi.

GENOA 6,5PERIN 6,5 Parate a volte un po’plateali, ma sempre decisive.Bravo su Klose e Candreva.ANTONINI 6 Inizia con unaleggerezza su Anderson, ma poisi riprende col mestiere.PORTANOVA 6 Sempreconcentrato. Su Klose o suchiunque capiti si fa valere.MANFREDINI 6 Soffre un po’quando viene puntato daCandreva, meglio su Anderson.BIONDINI 5,5 Su Candrevaprovoca un rigore che per suafortuna l’arbitro non vede.COFIE 6 Molto ligio alle consegne,va sempre in aiuto al compagno indifficoltà.MATUZALEM 6,5 Fischiato pertutta la gara, risponde con unaprova ispirata ed efficace.KUCKA 6,5 Un gol importante, daattaccante, e una prestazionetutta sostanza.DE MAIO 6 Gasperini gli chiede dichiudere i varchi nel concitatofinale. E lui quello fa.MARCHESE 5,5 Non aiutaManfredini, finendo spesso fuoriposizione.

h 7IL MIGLIOREFETFATZIDIS

L’assist per Kucka e altre giocateche mandano in tilt i laziali. Il suoingresso cambia la gara.

ANTONELLI 6 Da «punta»convince poco, molto meglioquando torna a centrocampo.GILARDINO 6,5 Tiene (da solo) inapprensione la difesa laziale, poichiude la pratica dagli 11 metri.(Konate s.v.)ALL. GASPERINI 6,5 Tatticaperfetta: controllo nel primotempo, mani sul match nellaripresa.

GLI ARBITRI TOMMASI 5Manca un rigore alla Lazio(contatto Biondini­Candreva)e su quello del Genoa (che c’è)l’impressione è che lo «salvi»Guida. Stellone 6­Giachero 6;Guida 6,5­Baracani 6

IN CAMPO E FUORI DA GILA­GOL ALLO STRISCIONE DEI TIFOSI DI CASA

1 Alberto Gilardino, 31 anni, mette a segno il rigore del 2­0. È il quinto gol in questo campionato per l’attaccanterossoblù; 2 Il sinistro con cui Juraj Kucka, 26 anni, porta in vantaggio il Genoa, sfruttando un assist di Fetfatzidis;3 Lo striscione della curva della Lazio dedicato ai neo­nazisti greci di Alba Dorata uccisi venerdì ANSA/TEDESCHI/AFP

1 2

3

Genoa, che colpaccioPetkovic torna in bilicoGasperini parte in difesa, poi affonda grazie a Kucka e GilardinoNegato rigore alla Lazio: ora il tecnico si gioca tutto in due gare

LAZIO 0

GENOA 2PRIMO TEMPO 0­0MARCATORI Kucka al 15’, Gilardino su rigo­re al 27’ s.t.

LAZIO (4­3­3)

Marchetti; Cavanda, Ciani, Radu, Perei­rinha; Gonzalez (dal 16’ s.t. Perea), Ledesma(dal 28’ s.t. Keita), Onazi; Candreva, Klose,Felipe Anderson (dal 16’ s.t. Ederson).PANCHINA Berisha, Strakosha, Elez, Vini­cius, Floccari.ALLENATORE Petkovic.CAMBI DI SISTEMA dal 28’ s.t. 4­2­4.BARICENTRO MOLTO ALTO 57,6 metri.ESPULSI nessuno.AMMONITI Ciani per comportamento nonregolamentare, Ledesma per proteste.

GENOA (3­5­1­1)

Perin; Antonini, Portanova, Manfredini;Biondini, Cofie, Matuzalem, Kucka (dal 24’s.t. De Maio), Marchese (dal 1’ s.t. Fetfatzi­dis); Antonelli; Gilardino (dal 32’ s.t. Konate).PANCHINA Bizzarri, Donnarumma, Sampiri­si, Sturano, Bertolacci, Centurion, Stoian,Tozser.ALLENATORE Gasperini.CAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 3­5­2.BARICENTRO MEDIO 51,1 metri.ESPULSI nessuno.AMMONITI Matuzalem per gioco scorretto.

ARBITRO Tommasi di Bassano.

NOTE spettatori paganti 10.807, abbonati23.112, quote non comunicate. Tiri in porta4­3. Tiri fuori 5­4. In fuorigioco 4­2. Angoli5­4. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’.

UN ALTRO CASO

La curva Nordricorda i neo­nazidi Alba Dorata

ROMA (stop) Stavolta èuno striscione a far polemica.Durante la partita in curvaNord è apparsa la seguentescritta: «Il tramonto è rosso,l’alba dorata. Manolis e Yorgospresenti». Chiaro il riferimentoal partito neonazista greco eall’omicidio di due suoi militantivenerdì ad Atene. Riferimentoche non è piaciuto al difensoredella Lazio Cana, albanese, chesu facebook ha scritto (primadi rimuovere il post): «Perchéquello striscione?». L’Ucei(Unione comunità ebraicheitaliane) ha stigmatizzato:«Ogni pretesto diventa unvalido pretesto per inneggiaree fare apologia di movimentiche hanno nel dna il razzismo,l’antisemitismo, la xenofobia.Auspichiamo l’intervento delleautorità competenti».

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RUGGIERO PALOMBOROMA

Cade la Lazio ed è un ton­fo pesante, il primo della sta­gione in casa. L’esecuzione è fir­mata Genoa e sono cinque voltee più di due anni che finisce co­sì, Olimpico o Marassi fa lo stes­so. La panchina di Petkovic, ap­pena irrobustita dalla vittoriacol Cagliari e dal pari di San Si­ro col derelitto Milan, torna aballare. Apollon Limassol gio­vedì, e poi a Parma prima dellasosta. È in queste due partiteche si deciderà il futuro del tec­nico biancoceleste. Quanto aGasperini, dieci punti in cinquegiornate, il suo ritorno sullapanchina del Genoa non profu­ma davvero di minestra riscal­data. La Lazio, nonostante lasconfitta, resta in testa all’«altrocampionato», quello che va dalsettimo posto in giù, visto chealle cinque grandi è rimasto ag­ganciato il Verona. Ma la stagio­ne sa ormai di definitivo ridi­mensionamento, ottimo prete­sto per rilanciare la contesta­zione contro Lotito da parte diuna curva che anche stavolta

non si è voluta sottrarre (cele­brando i neonazisti di Alba Do­rata) alla divagazione politica.

Quel rigore... Match dai duevolti, con la Lazio protagonistadopotutto di un discreto primotempo, complice anche l’atteg­giamento più che guardingodel Genoa, che Gasperinischiera con un terzino, Anto­nelli, all’ala, per un 3­5­1­1 chemolto spesso diventa 5­4­1.Orfana di diversi titolari (Luliced Hernanes i due più impor­tanti), la Lazio fa una gran fati­ca a costruire palle­gol e se lagiornata di Klose non è quellagiusta (i suoi due colpi di testarespinti da Perin sanno moltodi gol mangiati) ai biancocele­sti non resta che la verve diCandreva. Che oltre a impe­gnare il brillante portiere ospi­te sui calci piazzati, si guada­gnerebbe anche un rigore: lamaglia tirata da Biondini nelcorso di un’azione ancora lon­tana dall’essere con certezzapericolosa è esaltata da tutti ireplay televisivi. L’arbitro Tom­masi, per il resto corretto, cipensa su e poi si astiene. Sba­gliando.

Poi solo Genoa Il rigore ne­gato è l’alibi su cui possono pog­giare le recriminazioni Lazio.Ma non appena il Genoa, bendiretto dal fischiatissimo exMatuzalem (reo di avere a suotempo azzoppato Brocchi) met­te fuori la testa, e questo avvie­ne già sul finire del primo tem­po, la partita cambia indirizzo.Gasperini è bravo a cogliere gliindizi e all’inizio della ripresatoglie Marchese, un altro terzi­no utilizzato da mediano, e in­serisce Fetfatzidis, attaccanteassai rapido e dotato di buonatecnica. È l’uomo che cambia lapartita, prima dando coraggioalla squadra che guadagnacampo, poi confezionando l’as­sist per Kucka, che trafigge laLazio sul fronte sinistro, presi­diato molto male dal presun­tuoso Cavanda. Anche il rad­doppio nascerà da quelle parti.Antonelli, tornato a fare quelche sa meglio, il laterale sini­stro, arriva fin nell’area piccoladove Ciani in affanno schiaffeg­gia il pallone. Volontarietà opuro istinto, il confine è sottile eil rigore netto. Stavolta Tomma­si si giova forse dell’aiutino del­l’arbitro di porta (Guida) e l’im­mortale Gilardino fa 2­0. Eder­son, Perea e poi Keita per FelipeAnderson, Gonzalez e infine Le­desma. I cambi di Petkovic, piùche aggiungere, tolgono qual­cosa alla Lazio che finisce conun improbabile 4­2­4. Ma al dilà di una certa permanente con­fusione è difficile fargliene unacolpa: la squadra è questa, e lalinea verde del nuovo corso loti­tiano, dopo avere abusato divecchietti ormai consumati, èdi là dal maturare. Se ne ripar­lerà, forse, tra qualche anno.

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SPOGLIATOI PER IL TECNICO 10 PUNTI IN 5 PARTITE: «LA MIGLIORE GARA CON ME». GIALLO HERNANES: NON VUOLE FORZARE E LASCIA IL RITIRO

Euforia rossoblù: «Gasp ci ha ridato tutto»Lotito: «Che devodire? La partital’avete vista tutti»Petkovic: «Duerigori non fischiati»

DAVIDE STOPPINIROMA

A Daniele Portanova nonchiedete i giri di parole. Ma lachiarezza, quella sì: «La veritàè che Gasperini ci ha ridatotutto. Non voglio fare il “lecca­culo”, ma è la verità». E la veri­tà dice 10 punti in 5 partite, ec­co perché l’allenatore del Ge­

noa se la ride: «Fare così tantipunti non era preventivabile— dice Gasp —, ma questa vit­toria dà particolare soddisfa­zione. È stata la miglior partitasotto la mia gestione: nel pri­mo tempo abbiamo sofferto,ma alla lunga abbiamo merita­to. Guai però a mollare: la clas­sifica resta corta, ci vuole pocoper restare invischiati nellaparte bassa. Gilardino? Peradesso gioca nel Genoa, a To­ronto fa molto freddo...». L’at­taccante, invece, evita l’argo­mento mercato: «Penso solo aquesta maglia, l’ho già detto. Èuna vittoria fondamentale,perché siamo riusciti a darecontinuità ai tre punti ottenuticontro il Parma».

Crisi Lazio Quella continuitàche cercava pure Petkovic, lacui posizione ora torna in di­scussione. Lotito e Tare lo han­no rassicurato: smentita l’ipo­tesi del ritiro immediato, è pe­rò evidente che le gare conApollon e Parma diventano oraun crocevia per l’allenatore diSarajevo. In società cresce ilmalcontento per la classifica:la zona Champions dista 13punti, l’Europa League 7. «Eche devo dirvi? La partita l’ave­te vista tutti...», le uniche paro­le di Lotito. Scuro in volto co­me mai, il presidente — conte­stato come tutta la squadra —ce l’aveva anche con l’arbitroTommasi. «Firmerei ora peravere un arbitraggio del gene­

re tutta la stagione: ha lasciatogiocare... — dice con ironiaPetkovic —. Meriteremmo piùfortuna sulle decisioni arbitra­li: per noi due rigori non sonostati fischiati, per gli avversarisì. Ma resto ottimista, la squa­dra ha attributi, deve solo esse­re più cattiva. Il primato dellaRoma? Dispiace essere cosìlontani in classifica, ma non c’èparagone con il 26 maggio». LaCoppa Italia è però solo un ri­cordo. Nel frattempo sono au­mentati i problemi. L’ultimo ri­guarda Hernanes: ieri mattinaha provato a Formello, ma ilbrasiliano non se l’è sentita diforzare e ha lasciato il ritiro. Èun periodo no, su tutti i fronti.

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Gian Piero Gasperini, 55 anni,allenatore del Genoa LAPRESSE

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20 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 21

SERIE A 11a GIORNATA

Atalanta distrattaPaulinho la gelaOssigeno NicolaIl gol dell’attaccante salva la panchina del LivornoIl rosso a Carmona dopo mezz’ora frena i nerazzurri

IL POSTICIPO QUESTA SERA ALLE 20.45

Bologna con PerezSannino giocala partita della vita

LIVORNO 1

ATALANTA 0PRIMO TEMPO 1­0MARCATORI Paulinho all’11’ p.t.

LIVORNO (3­5­2)Bardi; Coda, Rinaudo, Ceccherini; Mbaye,Luci, Emerson, Greco (dal 32’ s.t. Duncan),Gemiti (dal 15’ s.t. Piccini); Paulinho, Siligardi(dal 25’ s.t. Emeghara).PANCHINA: Aldegani, Anania, Valentini, DeCarli, Lambrughi, Benassi, Borja.ALLENATORE Nicola.CAMBI SISTEMA 5­3­2 dal 35’ del primo tem­po.ESPULSI nessunoAMMONITI Greco, Coda, Rinaudo per c.n.r.

ATALANTA (3­4­1­2)Consigli; Canini, Scaloni, Migliaccio; Raimon­di, Cigarini, Carmona, Del Grosso (dal 17’ s.t.De Luca); Moralez (dal 40’ s.t. Marilungo); Li­vaja (dal 38’ p.t. Baselli), Denis. PANCHINA:Sportiello, Polito, Caldara, Nica, Brivio, Kone,Cazzola, Gagliardini.ALLENATORE Colantuono.CAMBI DI SISTEMA dal 35’ p.t. 4­4­1; dal 17’ s.t.4­2­3ESPULSI Carmona al 35’ p.t. per doppia am­monizione (entrambe per gioco scorretto).AMMONITI Moralez, Cigarini, Raimondi perc.n.r.

ARBITRO Russo di Nola.NOTE paganti 1.790, incasso 15.939 euro; abbo­

nati 6.883, quota 66.442,31 euro. Angoli 3­4. Tiri

in porta 6 (1 palo)­1. Tiri fuori 7­3. In fuorigioco

1­5. Recuperi 1’ p.t.; 5’ s.t.

DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO DI CHIARALIVORNO

Forse nemmeno una lun­ga seduta da uno strizzacer­velli potrebbe spiegare perchédella bella Atalanta che solomartedì ha tenuto testa all’In­ter ieri a Livorno non si è vistonulla. Molle, leziosa, quasipresuntuosa: un solo tiro inporta in 90 minuti e zero occa­sioni da gol sono l’istantaneaperfetta del match dell’Atalan­ta e di un salto di qualità falli­to. Tutta un’altra partita, inve­ce, quella giocata dal Livornotornato al successo dopo 7 tur­ni e 48 giorni: non che il tecni­co livornese Nicola fosse in bi­

lico ma Spinelli ha l’esonerofacile e i tre punti hanno undoppio effetto (positivo) perla corsa salvezza e la panchi­na.

Partenza sprint Il match simette subito su un certo bina­rio: al primo minuto Consigli ècostretto a una parata su Sili­gardi e all’11’ Paulinho, servi­to da Greco, dal limite del­l’area fa partire un tiro secco,preciso, che trova il portierenerazzurro in controtempo escoperto sul lato destro. L’Ata­lanta non reagisce e Siligardi,al 22’, tra sé e il raddoppio tro­va come ostacolo Migliaccio.Al 27’ Maxi Moralez se ne va incontropiede, Emerson per fer­marlo commette fallo: è darosso e ha ragione Colantuonoa protestare però l’arbitro Rus­so lascia correre. Nicola,scampato il pericolo, piazzaCeccherini a uomo su Moraleze riporta Emerson in difesa.

La svolta Il match gira inmaniera definitiva per il Li­vorno al 35’: Carmona, con ungiallo già in tasca, cade neltranello di Mbaye: il cilenocommette un fallo, ingenuo, ilsenegalese frana a terra el’Atalanta rimane in dieci. Aquel punto Nicola ridisegna ilLivorno: passa al 5­3­2, inver­te Ceccherini e Mbaye, e pun­ta tutto sulle ripartenze avvia­te dalle giocate di Luci e dai ta­gli di Greco. Nella ripresa,Paulinho (3’) dopo aver supe­rato pure Consigli consente aScaloni di salvare il 2­0 sullalinea; il confusionario Eme­ghara nel finale spreca troppoe Duncan al 43’ centra il palo.In mezzo a tanto Livorno dueguizzi di De Luca: l’Atalanta èun 4­2­3 tutto d’assalto, forsegioca meglio in 10 ma fa trop­po poco per meritare il pari.

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L’attaccantebrasiliano delLivorno,SergioPaulinho, 27anni, realizzail gol decisivodella partitaall’11’ delprimo tempo.Paulinho ha ilpassaportoitaliano graziealle sue originiveneteANSA

SERIE A CALCIO A 5

Rimonta MarcaPari Luparense

(g.l.g.) Ieri si sono giocatidue posticipi della Serie A di Calcioa 5. I campioni d’Italia della Marcahanno vinto la prima partita dicampionato in rimonta lasciandocosì l’ultimo posto in classifica. Risultati dei posticipi della 5a giornata: Luparense Acqua&Sapone4 4; Pescara Marca 4 5. La nuovaclassifica: Asti 11; Rieti, Martina 9;Acqua&Sapone, Luparense 8; Napoli 6; Pescara, Marca 5; Kaos, Lazio 3.

SERIE A DONNE

Tavagnacco di misuraBrescia forza nove

(f.sal.) Ieri si sono giocati treposticipi della 6a giornata della Serie A femminile. Scalese Brescia0 9, Tavagnacco Mozzanica 3 2,Verona Valpolicella 4 2. La nuovaclassifica: Torres, Tavagnacco 18;Brescia 15; Verona 13; Res Roma11; Pordenone 10; Mozzanica, Riviera di Romagna 9; Como 6; Chiasiellis, Perugia 5; Napoli, Scalese,Valpolicella 4; Inter 3; Firenze 1.

OGGI IN TV / 1

«Sfide» raccontala Milano del ’63

Questa sera su «Sfide» (ore23.10 su Rai 3) andrà in onda unapuntata interamente dedicata almagico 1963 di Milano: scudettoall’Inter e Coppa Campioni al Milan.

OGGI IN TV / 2

Su Sky reportagedal mondo di Thohir

Oggi pomeriggio su SkySport 24 andrà in onda un lungoreportage sull’Indonesia di ErickThohir, nuovo azionista di maggioranza dell’Inter.

Taccuino

dHANNODETTO

SColantuono

«Non siamostati reattivi:

non è la primavolta e questomi preoccupa.

Emerson era darosso»

SNicola«Vittoriameritata.

Colantuono miha costretto a

quindiciaggiustamenti

tattici»

SMbaye

«Il rosso aCarmona? Be’,

sapevo che eragià stato

ammonito:appena mi hatoccato sono

caduto…»

le Pagelle DI F.D.C.

MBAYE SPINGE, LUCI OVUNQUESCALONI­DE LUCA OK, LIVAJA NO

LIVORNO 6,5BARDI 6 Impegnato poco ma dàsicurezza.CODA 6 Anticipi provvidenziali nelfinale.RINAUDO 6,5 Gestisce bene ilreparto: nessuna occasione perl’Atalanta.CECCHERINI 6 Centrale di difesa,poi a uomo su Moralez infineterzino. Fa tutto.MBAYE 6,5 Spinge e procural’espulsione di Carmona.

h 7IL MIGLIORELUCI

E’ l’anima del Livorno: passa tuttodai suoi piedi. quantità e qualità,stravince il confronto con Cigarini.

EMERSON 6,5 Fatica con Moralez(e Russo lo grazia), meglio quandotorna in difesa.GRECO 6,5 I suoi tagli fanno male:così regala a Paulinho l’1 0.DUNCAN 6 Un palo e tantasostanza al centrocampo.GEMITI 6 Lavoro prezioso sulcentro sinistra.PICCINI 5 Mezzora in un ruolo nonsuo. Non brilla.PAULINHO 6,5 A trattiimprendibile, è tornato sui suoilivelli: è al quinto centrostagionale. Si mangia però il goldel 2 0.SILIGARDI 6 Non è ancora al topdella forma, ma può fare uncampionato da protagonista. Lequalità ci sono.EMEGHARA 5 Confusionario,spreca una bella chance.ALL. NICOLA 6,5 Mette bene incampo la squadra, ne cambia piùvolte l’assetto durante l’incontro.Vince la partita a scacchi.

GLI ARBITRIRUSSO 5 Giusti i due gialli che portano all’espulsione di Carmonama il fallo di Emerson su Moralez era da rosso.Valeriani 5,5­Vivenzi 5,5; Cervellera 6–Aureliano 6.

ATALANTA 5CONSIGLI 5,5 Non chiude il suoangolo sul diagonale di Paulinho.Appare poco tranquillo in più diun’occasione.CANINI 5 Non si salva dalnaufragio.

h 6IL MIGLIORESCALONI

Salva un gol fatto su Paulinho:almeno tiene in partita l’Atalantafino alla fine.

MIGLIACCIO 5 Prestato alla difesacome centrale, ci mette tantabuona volontà, ma si vede che nonè il suo ruolo.RAIMONDI 5 Spesso insicuro, nonriesce a sfondare.CIGARINI 5 Poche idee esoprattutto perde il confronto inmezzo con Luci.CARMONA 4 Due ingenuità inpoco più di mezzora. Disastroso.DEL GROSSO 5,5 La grinta c’è mastavolta non basta.DE LUCA 6 Qualche guizzo dalleparti di Bardi: almeno lui ci mettebuona volontà.MORALEZ 5,5 Non riesce aincidere sul match ma è tra i pochia creare qualche problema alLivorno (MARILUNGO S.V.)LIVAJA 5 Maluccio. Dovrebbesfruttare meglio le occasioni chegli offre Colantuono.BASELLI 5,5 Coinvolto nellagiornata no ma la qualità c’è.DENIS 5 Si sbatte, ci prova ditesta. Troppo poco per uno comelui.ALL. COLANTUONO 5 I suoisbagliano l’approccio alla gara: conla squadra in 10 le tenta davverotutte, ma questa volta non basta.

BOLOGNA (3­5­1­1)CHIEVO (3­5­2)

CURCI1

PUGGIONI1

CESAR12

DAINELLI3

FREY21

PELLISSIER31

THÉRÉAU77

ESTIGARRIBIA20

RADOVANOVIC8

L. RIGONI27

SESTU10

SARDO17

SØRENSEN6

KRHIN4

ANTONSSON5

DIAMANTI23

CRISTALDO99

GARICS8

KONE33

PAZIENZA30

LAXALT13

MORLEO3

GDS

GIANCARLO TAVANNICOLA ZANARINI

Nel Monday Night delDall’Ara l’ex Stefano Pioli cercala terza vittoria di fila per pun­tellare una classifica ancora de­ficitaria. Il tecnico rossoblùchiede ai suoi «la partita dellavita» contro una squadra chenon merita di essere fanalino dicoda. Confermato il sistema 3­5­1­1 che ha garantito la rapidarisalita dall’ultimo posto, gli in­fortuni di Natali e Mantovanicostringono però a rispolverareAntonsson e ad arretrare Krhinal centro della difesa. La princi­pale incognita riguarda la guidadel folto centrocampo con bal­lottaggio tra Pazienza e Perez.«Il dubbio c’è e li valuterò en­trambi fino all’ultimo; Micheleha fatto bene mercoledì ma Die­go è subentrato alla grande ed èpronto» precisa Pioli.

Qui Chievo E’ giunta l’ora del­la verità per il Chievo. Il tecnicoSannino sa di giocarsi le ultimechances e cerca di essere positi­vo: «Mi sento l’allenatore delChievo al 200%. Ci metto lapassione di sempre e anche dipiù». In difesa tornerà Cesar mail problema muscolare accusatoa Roma terrà Dos Santos lonta­no per un mese e mezzo. Fuoricausa anche Bentivoglio e Dra­mè oltre allo squalificato Hete­maj. Thereau stringendo i dentici sarà.

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BOLOGNA 9 PUNTIPanchina 25 Agliardi, 16 Malagoli, 26Ferrari, 31 Radakovic, 75 Crespo, 15 Perez, 7Della Rocca, 92 Yaisien, 19Christodoulopoulos, 10 Moscardelli, 12Acquafresca, 9 Bianchi. All. Pioli.Squal. nessuno. Diff. Della Rocca, Pazienza,Perez. Indisp. Cherubin, Stojanovic,Gimenez, Cech, Natali, Mantovani.

CHIEVO 4 PUNTIPanchina 28 Silvestri, 18 Squizzi, 2Bernardini, 33 Papp, 15 Pamic,16Improta, 22 Acosty, 6 Kupisz, 7Lazarevic, 90 Ardemagni, 43 Paloschi,11 Samassa. All. Sannino.Diff. Radovanovic, Sestu. Squal.Hetemaj (1). Indisp. Calello, DosSantos, Dramè, Bentivoglio

OGGI ore 20.45 STADIO Dall’AraARBITRO BERGONZI AssitentiNicoletti­Grilli IV Tonolini AddCandussio­Borriello PREZZI da 9 a 90euro TV Sky Calcio 1 e Supercalcio

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22 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

Serie A / 11ª GIORNATA

RISULTATI CLASSIFICA MARCATORI

PROSSIMO TURNO

CONCORSI

La panchina di Allegri alMilan non è mai stata così arischio, le ambizioni scudettodi Napoli e Juventus restanoinvece intatte (Romapermettendo). In GazzaOffside, live dalle 10 conAngelo Di Livio, AlbertoCerruti e Nino Morici, siparlerà anche di Palacio edell'Inter, della settimana diChampions, di Petkovic eBalotelli.

Gazzetta.it

ALLEGRI RISCHIA?RISPONDE DI LIVIOIN DIRETTA ALLE 10

N. 78DEL 3 NOVEMBRE 2013

TOTOCALCIOCOLONNA VINCENTE1­2­2­2­X­2­X­X­X­2­X­1­1­1

TOTOGOLCOLONNA VINCENTE3 ­ 6 ­ 11 ­ 4 ­ 1 ­ 14 ­ 2

Sabato 9 novembreCATANIA­UDINESE ore 18INTER­LIVORNO ore 20.45Domenica 10 novembre, ore 15GENOA­VERONA ore 12.30ATALANTA­BOLOGNACAGLIARI­TORINOCHIEVO­MILANPARMA­LAZIOROMA­SASSUOLOFIORENTINA­SAMPDORIA ore 20.45JUVENTUS­NAPOLI ore 20.45

Il posticipo di stasera tra Bologna eChievo chiuderà il programmadell’undicesima giornata che ha vistol’interruzione della serie di vittorieconsecutive della Roma chiusasi aquota 10.Le reti segnate sono 24 e portano iltotale a 317; si viaggia ancora su unaproiezione a fine torneo di oltre 1100segnature.Le reti in trasferta sono 142 e solo unavolta nei campionati a 20 squadre sene contavano di più dopo 11 turni, 144nel 1949/509 RETI Rossi (3, Fiorentina).8 RETI Cerci (4, Torino).7 RETI Palacio (Inter).6 RETI Tevez (1, Juventus); Callejon eHamsik (Napoli).5 RETI Denis (Atalanta); Gilardino (1,Genoa); Vidal (1, Juventus); Paulinho(Livorno); Higuain (2, Napoli); Parolo(Parma); Berardi (4, Sassuolo);Jorginho (4) e Toni (Verona).4 RETI Alvarez (Inter); Candreva (2,Lazio); Cassano (Parma); Florenzi(Roma); Eder (2, Sampdoria).3 RETI Diamanti (2, Bologna);Barrientos (Catania); Cambiasso(Inter); Pogba (Juventus); Balotelli (1) eMuntari (Milan); Pandev (Napoli);Gervinho, Ljajic (1), Pjanic (1) e Totti (1,Roma); Gabbiadini (Sampdoria); FloroFlores e Zaza (Sassuolo); Immobile(Torino); Di Natale (1) e Muriel (1,Udinese); Cacciatore (Verona).2 RETI Stendardo (Atalanta); Kone eLaxalt (Bologna); Conti, Ibarbo,Nainggolan e Pinilla (Cagliari); Castro(Catania); Paloschi (Chievo); BorjaValero, Cuadrado, Gomez (1) e Vargas(Fiorentina); Lodi (1, Genoa); Icardi,Milito e Nagatomo (Inter); Pirlo(Juventus); Hernanes, Klose e Lulic(Lazio); Greco (Livorno); Birsa, Poli eRobinho (Milan); Rosi (Parma); Benatiae Strootman (1, Roma); Pozzi (1,Sampdoria); D’Ambrosio (Torino);Gomez, Iturbe, Martinho e Romulo(Verona).1 RETE Bonaventura, Cigarini, Livaja,Lucchini e Moralez (Atalanta); Crespo,Cristaldo, Garics, Moscardelli, Natali ePazienza (Bologna); Cabrera, Ekdal eSau (Cagliari); Bergessio e Plasil(Catania); Bentivoglio, Cesar, Pellissier,Rigoni e Thereau (Chievo); Aquilani,Fernandez, Joaquin, Pizarro eRodriguez (Fiorentina); Antonini, Calaiòe Kucka (Genoa); Guarin, Jonathan,Ranocchia, Rolando e Taider (Inter);Bonucci, Chiellini, Giovinco, Llorente,Quagliarella e Vucinic (Juventus);Cavanda, Ciani, Dias, Ederson e Perea(Lazio); Emeghara (1), Emerson, Luci,Rinaudo e Siligardi (Livorno); Abate,Kaka’, Matri, Mexes e Silvestre (Milan);Britos, Dzemaili, Inler e Mertens(Napoli); Biabiany, Gargano, Gobbi,Mesbah e Palladino (Parma); Balzaretti,Borriello, Bradley e De Rossi (Roma);De Silvestri, Mustafi e Sansone(Sampdoria); Schelotto (Sassuolo);Bellomo, Brighi, Farnerud e Glik(Torino); Badu, Danilo, Heurtaux eMaicosuel (Udinese); Jankovic (Verona).AUTORETI: Cacciatore (Verona) proRoma; Rosati (Sassuolo) pro Livorno;Pucino (Sassuolo) pro Inter; Calaiò(Genoa) pro Udinese; Bernardini(Chievo) pro Juventus; Legrottaglie(Catania) pro Genoa; Moras (Verona)pro InterRETI NELLA UNDICESIMA GIORNATA:24 (3 rigori)RETI TOTALI: 317 (37 rigori, 7autoreti)

A parità di punti e di partite giocate, la classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti e differenza reti negli scontri diretti se tutti giocati 2) differenza reti globale3) gol segnati 4) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B.

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONE

laMoviolaDI FRANCESCO CENITI [email protected]

Candreva trattenuto:Lazio senza un rigoreEmerson è da rossoBene Tagliavento Biondini strattona Candreva: manca un rigore alla Lazio SKY

Un fine settimana conalti e bassi, ma alla fine ilbilancio è positivo per lasquadra arbitrale di StefanoBraschi. Il super sabato di A(con tre anticipi «pesanti») havisto poche sbavature (certo,manca un rigore alla Juve).Anche ieri nessuna svistaclamorosa, ma si poteva faremeglio. Lazio e Atalanta nesanno qualcosa.

LAZIO­GENOA 0­2Tommasidi Bassano del GrappaAl periodo negativo della Laziosi aggiunge anche unadirezione non positiva. Con lagara ancora ferma sullo 0­0,infatti, manca un rigore allaLazio: Candreva affonda sullafascia sinistra inseguito daBiondini, il giocatore del Genoaè in ritardo e allora si aiuta inmodo evidente con un braccio.La maglia del laziale si allungain modo vistoso per un paio disecondi, ma l’arbitro dopoaverci pensato (o forse

aspettava un aiuto dal giudicedi porta?) lascia proseguire.Nella ripresa ancora nonperfetto Tommasi: sul penaltydato al Genoa aspetta lasegnalazione di Guida (questavolta arriva), ma dovevavederlo anche lui l’interventocon una mano di Ciani. Altraprotesta della squadra diPetkovic per un mani diAntonelli, ma è corretto nonfischiare: ha il braccioattaccato al corpo.

LIVORNO­ATALANTA 1­0Russo di NolaC’è un grave errore di Russo ametà del primo tempo. Primasorvola su una mezza spinta diDenis, poi sull’assistdell’argentino Moralez s’involada solo verso Bardi: da dietrolo affronta Emerson che pocoprima dell’area di rigore loaffossa. Sarebbe punizione erosso al giocatore degliamaranto per aver negato unachiara occasione da gol, mal’arbitro lascia giocare. Ci sta,

invece, l’espulsione di Carmonaper doppia ammonizione: già ilprimo intervento valeva quasi ilrosso (entrata durissima suLuci).

SAMPDORIA­SASSUOLO 3­4Tagliavento di TerniPrestazione autorevoledell’arbitro di Terni anche benassistito. E’ regolare ilvantaggio della Samp: non c’èfuorigioco di Pozzi. Nellaripresa giusto il primo rigoreper il Sassuolo: Costa toccaBerardi dopo aver abboccatoalla finta. Il difensore è ancheammonito nell’occasione (okay)e deve lasciare il campo perchéaveva già rimediato uncartellino in avvio di gara peruna brutta entrata su Masucci.E ci sta anche il secondopenalty concesso nel finale:netta l’irregolarità di DeSilvestri su Farias messo giùcon una scivolata. Nientefuorigioco sul 2­3 di Eder enessun fallo su Pegolo inoccasione del momentaneo

pareggio dei doriani.

UDINESE­INTER 0­3Massa di ImperiaPalacio è in posizione regolarenell’azione che porta invantaggio l’Inter. Bravo Massaa giudicare non da rigore gliinterventi di Jonathan ePereira.

VERONA­CAGLIARI 2­1Gervasoni di MantovaIl fischietto di Mantovarientrava dopo il pasticcio diMarassi (non convalidato un goldi Pozzi per aver fischiato unattimo prima la fine del primotempo). Poteva andare meglio.Ci stava un rigore per il Veronaintorno alla mezz’ora: bracciotroppo largo di Astori perfermare Jankovic. Lo stessogiocatore realizza il 2­0: timideprotese del Cagliari, ma non c’èfuorigioco. Per lo stessomotivo annullato un gol a Toni:la posizione irregolare èdavvero minima, ma c’è.(Torino­Roma a pagina 3)

BOLOGNA­CHIEVO

stasera, ore 20.45

LAZIO­GENOA 0­2

Kucka (G), Gilardino (G) rigore

LIVORNO­ATALANTA 1­0

Paulinho (L)

MILAN­FIORENTINA 0­2

Vargas (F), Borja Valero (F)

NAPOLI­CATANIA 2­1

Callejon (N), Hamsik (N), Castro (C)

PARMA­JUVENTUS 0­1

Pogba (J)

SAMPDORIA­SASSUOLO 3­4

Pozzi (S), Berardi (S), Berardi (S) rigore,Floro Flores (S), Eder (S), De Silvestri (S),Berardi (S) rigore

TORINO­ROMA 1­1

Strootman (R), Cerci (T)

UDINESE­INTER 0­3

Palacio (I), Ranocchia (I), Alvarez (I)

VERONA­CAGLIARI 2­1

Toni (V), Jankovic (V), Conti (C)

SQUADRE PUNTIPARTITE RETI RIGORI PUNTI

2012­2013E DIFF.

POSIZIONESTAGIONE2012­2013

IN CASA FUORI TOTALE IN CASA FUORI TOTALI DIFF.RETI

FAVORE CONTROG V N P G V N P G V N P F S F S F S T R T R

ROMA 31 5 5 0 0 6 5 1 0 11 10 1 0 13 0 12 2 25 2 23 4 4 0 0 17 (+14) 6

NAPOLI 28 6 5 1 0 5 4 0 1 11 9 1 1 14 2 10 6 24 8 16 2 2 3 2 23 (+5) 3

JUVENTUS 28 5 5 0 0 6 4 1 1 11 9 1 1 15 4 8 6 23 10 13 2 2 1 1 28 (0) 1

INTER 22 5 3 1 1 6 3 3 0 11 6 4 1 9 7 18 5 27 12 15 0 0 3 2 27 (­5) 2

VERONA 22 6 6 0 0 5 1 1 3 11 7 1 3 13 5 9 12 22 17 5 4 4 2 2 in B in B

FIORENTINA 21 5 2 2 1 6 4 1 1 11 6 3 2 10 8 12 5 22 13 9 4 4 2 2 21 (0) 4

LAZIO 15 6 4 1 1 5 0 2 3 11 4 3 4 10 4 5 11 15 15 0 2 2 2 2 19 (­4) 5

GENOA 14 5 2 1 2 6 2 1 3 11 4 2 5 5 8 6 6 11 14 ­3 3 2 2 2 9 (+5) 17

ATALANTA 13 5 3 1 1 6 1 0 5 11 4 1 6 7 4 5 10 12 14 ­2 0 0 0 0 15 (­2) 9

UDINESE 13 6 3 1 2 5 1 0 4 11 4 1 6 7 6 4 8 11 14 ­3 2 2 1 1 14 (­1) 11

MILAN 12 6 3 1 2 5 0 2 3 11 3 3 5 7 6 10 13 17 19 ­2 2 1 0 0 14 (­2) 10

TORINO 12 6 1 4 1 5 1 2 2 11 2 6 3 10 9 7 10 17 19 ­2 5 4 5 5 11 (+1) 13

PARMA 12 6 3 1 2 5 0 2 3 11 3 3 5 11 10 5 9 16 19 ­3 0 0 6 5 15 (­3) 8

LIVORNO 12 6 2 2 2 5 1 1 3 11 3 3 5 8 8 5 8 13 16 ­3 1 1 4 4 in B in B

CAGLIARI 10 5 2 2 1 6 0 2 4 11 2 4 5 7 8 4 11 11 19 ­8 1 0 1 1 14 (­4) 12

BOLOGNA 9 5 1 2 2 5 1 1 3 10 2 3 5 8 11 5 11 13 22 ­9 2 2 2 2 8 (+1) 18

SAMPDORIA 9 6 1 1 4 5 1 2 2 11 2 3 6 6 12 6 8 12 20 ­8 3 3 3 3 10 (­1) 15

SASSUOLO 9 5 1 1 3 6 1 2 3 11 2 3 6 6 16 6 11 12 27 ­15 4 4 3 3 in B in B

CATANIA 6 5 1 3 1 6 0 0 6 11 1 3 7 3 4 4 15 7 19 ­12 0 0 1 0 15 (­9) 7

CHIEVO 4 5 1 0 4 5 0 1 4 10 1 1 8 6 10 1 8 7 18 ­11 0 0 0 0 10 (­6) 16

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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 23

Q uando un Mondiale è già deciso, i granpremi che restano diventano inutili e

sconfinano nella noia, se c’è un solo pilota chedomina. Così sarebbe stato ad Abu Dhabi,senza la stoccata di Alonso. Il quale ha rime­diato un distacco abissale dal vincitore, 1 mi­nuto e 7 secondi, ma ha però trovato il mododi illuminare la (sua) gara con un sorpassomicidiale ai danni di Vergne, mentre con laFerrari rientrava in pista dopo il secondo pitstop.

Roba da brividi: Vergne, 7°, è impegnatonella traiettoria della curva che segue l’uscitadei box e non si rende conto che Alonso, piede

pesante, sta tentando di superarlo all’esterno.Così, involontariamente, mette Fernando nel­la condizione di finire con 4 ruote fuori dallapista. Alonso, con un controllo di guida allaVilleneuve, non fa una piega e quando finiscea cavallo del cordolo e la macchina si sbilan­cia, lui la corregge come se nulla fosse, ripor­tandola in linea davanti al francese.

Una manovra a 280 orari tra lo scellerato eil temerario, tanto più che Alonso lottava perun piazzamento di rincalzo. Ma essendo uncampione di razza, ha fatto la manovra esatta­mente come se avesse dovuto superare Vettelper il successo. Guai a mollare. Si potrà discu­

tere all’infinito sulla mancata punizione alferrarista.

A noi sta bene la decisione di non interveni­re a prescindere, in quanto ci piacciono i granpremi fatti di gesti d’azzardo e di rischi, pur­ché non ci siano scorrettezze.

La Fia, però, ha spesso punito manovre si­milari in virtù di una ipocrita interpretazionedel «politically correct». Evidentemente ci haripensato e Abu Dhabi ha segnato una svolta,premiando la Formua 1 del coraggio che vor­remmo vedere sempre, invece di quella da vi­deogioco che da anni ci deprime.

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laFormula1di PINO ALLIEVI

ALONSO E QUEL MICIDIALE SORPASSO«PERDONATO» SAGGIAMENTE DALLA FIA

IL TENNIS FEMMINILE AZZURROSI GODE IL TETTO DEL MONDO

L a quarta Fed cup conquistata a Cagliari pro­ietta l’Italia nella storia del tennis femmini­

le. Dovevamo battere una piccola Russia e l’ab­biamo fatto come si conviene alle grandi squa­dre che non guardano in faccia nessuno, trasci­nati dalla nostra giocatrice più forte Sara Errani,implacabile nonostante le fatiche di un’altra sta­gione durissima durante la quale ha giocato labellezza di 124 partite. Le palpitazioni regalate­ci nella prima giornata da Roberta Vinci fannoparte di un copione che non sempre può essererecitato alla perfezione. Per il resto il divario eratale che la finale appariva scontata in partenza.

La meravigliosa storia della nostra Nazionalefemminile cominciata in Belgio nel 2006, dun­que, continua. Negli anni sono cambiate le gio­catrici ma il risultato è rimasto al top. Segno in­delebile che i risultati sono frutto di un movi­mento che sa continuamente rinnovarsi attin­gendo a un vivaio fertile. Oggi il tennisfemminile italiano è sul tetto del mondo non so­lo perché abbiamo messo in bacheca un’ altracoppa. L’ asserzione si basa su fondamenta fattedi numeri e prende in esame diversi fattori:spesso, infatti, ci confrontiamo con movimentiagonistici superiori ai nostri sia per praticantiche per disponibilità economiche. Eppure ab­biamo cinque giocatrici tra le prime cinquantadel mondo e addirittura due tra le prime quindi­ci, privilegio condiviso solo con Usa e Germania.Sara Errani chiude top ten per il secondo anno

consecutivo (7). Insieme a Roberta Vinci (14)costituisce la coppia di doppio numero uno.

E poi c’è, appunto, la Nazionale. Corrado Ba­razzutti, entrato da ieri nel ristretto club dei ctpiù titolati di sempre, ha saputo negli anni incul­care alle ragazze il concetto di squadra, impresanon facile in uno sport a vocazione prettamenteindividuale. Così anche il cambio di gerarchieconsumatosi nel tempo tra la coppia Schiavone­Pennetta e quella Errani­Vinci è stato digeritosenza traumi eccessivi. Il gruppo è composto daatlete che sono diventate amiche e alle quali pia­ce indossare la maglia azzurra. Delle sorelled’Italia fa parte a pieno titolo anche FrancescaSchiavone. La Leonessa che tanto ha dato al no­stro tennis aveva declinato la convocazione perla finalissima. Mugugni e critiche avevano ac­compagnato questa scelta. Lei si è presentata aCagliari e ha fatto il tifo insieme alle sue compa­gne. Scelta migliore non poteva fare Francesca,oggi alla ricerca di un nuovo equilibrio che leconsenta di terminare bene una carriera stupen­da.

L’ Italia che ha vinto non è stata comunquesolo quella vista sul campo. La finale, resa zoppadalla Russia che non ha saputo presentare unaformazione competitiva, è stata comunque unospettacolo di pubblico che poche altre città, inqueste condizioni, avrebbero saputo offrire. LaFederazione internazionale, troppo morbida al­la vigilia con le nostre avversarie, ringrazi la Fe­dertennis che le ha evitato una brutta figura. Eche ciò possa servirle da lezione.

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la Fed Cup

di GIANNI VALENTI

IL MILAN E’ AL CENTRO DI UN DUELLOCHE PUO’ DIVENTARE PERICOLOSISSIMO

S e il colpevole di questo disastro chiamato Mi­lan fosse uno soltanto, l’operazione di salva­

taggio sarebbe semplice. Da come si sono messe lecose è invece più complessa di quella inventata perriportare a galla la Concordia. Anche perché al­l’orizzonte non c’è soltanto una squadra adagiatasul fondale della classifica (a 3 punti dalla zona re­trocessione), ma una guerra intestina che non la­scia presagire nulla di buono.

La squadra assomiglia molto ad un relitto appog­giatosi in fondo al mare. La società, fiore all’occhiel­lo dell’epopea berlusconiana, si è invece trasforma­ta in terreno di conquista per Lady Barbara. La fi­glia di Silvio e di Veronica (particolare non secon­dario) è andata in pressing su Galliani come mai icentrocampisti del Milan fanno sui loro avversari.E’ una guerra di filosofia (materia in cui la signoraè laureata a pieni voti)più che di potere. Barbaranon vuole il posto di Galliani, ma vuole che le cosevengano fatte in un certo modo, altrimenti arri­verà un altro a.d. Barbara nbon avrà chiesto latesta di Galliani, come ha specificato, ma conle sue parole lo ha pubblicamente sfiduciato.

Il messaggio è chiaro: il Milan non spen­de più come una volta e quei soldi vannospesi meglio. Sotto accusa c’è il mercatoe chi lo ha gestito. C’è chi ha portato acasa Balotelli definito pochi giorni pri­ma “mela marcia” da Berlusconi, unamela che l’anno scorso è maturata, mache quest’anno ha collezionato più gior­nate di squalifica che gol. E poi la lungaestate di trattative, cominciata confer­mando un allenatore a tempo. Un alle­natore con la valigia per tenere lontanoSeedorf, il pupillo del presidente in ar­rivo dal Brasile. Mancavano difensori ecentrocampisti (come ricorda lo striscionedella Curva Sud) ma gli obbiettivi sono ri­

masti altri. Il colpo di genio è stato non ingaggiareTevez a 9 milioni e prendere Matri a 11. In Serie A,secondo le stime degli esperti della Gazzetta, sol­tanto Napoli, Fiorentina, Inter, Juventus e Romahanno speso più del Milan. Con l’aggravante cheFiorentina e Roma hanno venduto benissimo chiu­dendo con un bilancio positivo; Napoli (­14) e Ju­ventus (­15,95) non hanno totalizzato saldi moltodifferenti da quello rossonero (­13,15). Spenderemeglio. E’ questo il senso dell’invasione barbaricadi ieri.

Allegri è colpevole, certo, ma in questo momentodiventa un colpevole, non il colpevole. Cambia solol’ articolo, ma la sostanza è profondamente diversa.Dalla proprietà ai medici e ai preparatori (quantiinfortuni ci sono stati? troppi), dal tecnico ai gioca­tori rimasti senza personalità: tutti hanno le lororesponsabilità. Uno dei pochi a salvarsi in questonaufragio senza fine è finora Kakà, il raggio di luceal quale aggrapparsi per risalire dal fondo.

Il problema è che dietro a questa squadra chenon riesce più neppure a mettere insieme una bar­

riera (lo insegnano all’oratorio) adesso non c’èpiù la società unita di una volta. La guerra incorso potrebbe lasciare in giro dei feriti e rende­re ancora più difficile la vita di chi deve cercare

di tenere dritto il timone. Quello dell’alle­natore oggi diventa addirittura un proble­ma secondario. Lontanissimo. Anche per­ché non c’è garanzia che cambiando Alle­gri i risultati potrebbero migliorare. Al­l’orizzonte ci sono il Barcellona e,domenica, il Chievo. Una partita più im­portante di quella del Camp Nou. Conla sensazione che il duello in corsopossa diventare ancora più pericolosodi Messi e Neymar se non verrà sigla­

ta una tregua per il bene del Milan.Povero Diavolo.

uzapelloni

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ilCommento

di UMBERTO ZAPELLONI

« Ho vinto negli Usae in Indonesia,ma d’ora in poispero di vincerecon MorattiERIK THOHIRPATRON DELL’INTER

ipseDIXIT

«Io gliel’ho detto aMassimo: resta comepresidente che puntiamoa un altro Triplete, malui prende tempo. Ungiorno fa capire che è sì,poi cambia idea. In ognicaso, se mi dirà di no hogià pronta una soluzionedi buonsenso: userò unMoratti di cartone».

ROBERTO PELUCCHI

laVignettaDI LORENZO CASTELLANI

Frena la RomaLa festa del Toroper Napoli e JuveApplausi alla coppia Inter e VeronaBene la Fiorentina, dietro c’è il baratro

Ventura e i granata festeggiano dopo il pari con la Roma LAPRESSE

F atto 30 la Roma fa 31, ma lafesta è degli altri. Del Tori­

no, capace di raggiungerla sul­l’1­1 con il romanista Cerci, fer­mando il suo record a 10 vittorieiniziali, e soprattutto della cop­pia Juve­Napoli che si riavvicinaa ­3. Prima o poi la squadra diGarcia doveva fermarsi e proba­bilmente non è un caso che ciòaccada nella sera in cui mancaCastan, uno dei segreti della di­fesa meno battuta, oltre a Totti eGervinho. La rabbia sprigionatanel finale fa capire che la capoli­sta non sta finendo la benzinadell’entusiasmo, ma intanto oc­chio al calo delle ultime tre parti­te in cui non ha segnato più di ungol, come invece le era sempresuccesso nelle otto precedenti.

Gli applausi al Torino si ag­giungono a quelli altrettantomeritati alla strana coppia Inter­Verona, protagoniste di un cam­pionato delle tre più tre, a duevelocità, con la Roma e le primedue inseguitrici in corsa per loscudetto e un posto in Cham­pions, mentre alle loro spallesoltanto Inter, Verona e Fiorenti­na possono sperare come mini­mo in un biglietto per l’altra Eu­ropa.

Dietro c’è il baratro, perché laprima delle non elette, la Laziosconfitta in casa dal Genoa, èsettima a 15 punti, ma soprat­tutto a 6 dalla Fiorentina e addi­rittura a 16 dalla Roma. Ciò nontoglie nulla, ovviamente, ai me­riti delle prime sei, a cominciaredalla freccia giallorossa di Gar­cia, malgrado la frenata sulcampo del Torino. Per renderel’idea dell’eccezionalità del suoprimato, basta ricordare che laJuventus ha gli stessi punti di unanno fa, malgrado avesse appe­na perso contro l’Inter cui portabene, evidentemente, giocare intrasferta contro una squadrabianconera il 3 novembre. Daquel 3­1 a Torino, al 3­0 di ieri aUdine sembra trascorso un seco­lo, perché nel frattempo l’Inter è

passata da Stramaccioni a Maz­zarri, che non ha soltanto ilcompito di ricostruire psicologi­camente una squadra precipita­ta dal secondo posto di dodicimesi fa al nono di fine campio­nato. Gestire lo spogliatoio in unmomento unico nella storia del­l’Inter, con un’inedita staffetta alvertice della società tra un gran­de presidente come Moratti euno sconosciuto imprenditoreindonesiano è un’impresa chevale uno scudetto. Eppure Maz­zarri ci sta riuscendo, isolando ecompattando la squadra che ri­sponde con una grande partita aUdine dove la Roma, la settima­na scorsa, aveva faticato moltodi più per infrangere un’imbatti­bilità casalinga che durava da22 partite. A dimostrazione delfatto che per vincere non è indi­spensabile schierare due o piùattaccanti, malgrado manchinoMilito, Icardi e Belfodil, l’Interaggredisce gli avversari con ilsolito Palacio, con Guarin comeinedita spalla e le incursioni ditutti i centrocampisti, compresoil rigenerato Cambiasso. E piùdella notizia del miglior attacco,con 11 marcatori come la Romadopo la rete di Ranocchia, macon 2 gol più della capolista, il3­0 di Udine restituisce una dife­sa finalmente imbattuta dopo 6partite.

Come suggerisce la classifica,i complimenti a Mazzarri vannoestesi a Mandorlini, capace di ri­lanciare il campione del mondoToni, simbolo del sorprendenteVerona che contro il Cagliari in­fila la sesta vittoria iniziale con­secutiva in casa. Non era un ca­so, quindi, quel successo al­l’esordio sul Milan, bensì il «pro­mo» di due campionati opposti,visto che i rossoneri hanno glistessi punti di un’altra neopro­mossa, il Livorno: da dove arri­va, e rischia di tornare presto,Allegri. Perché ripensando agliultimi sforzi nel deserto di Kakà,quello in partenza per Barcello­na sembra un Milan da Ricky epoveri.

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l’Analisi

di ALBERTO CERRUTI

IL CINGUETTIO DEL GIORNOTwitTwit

VALENTINO ROSSIPilota di motoGP con la Yamaha

Apertura stagione invernale

2013­2014 al Ranch@ValeYellow46

ROSARIO FIORELLOAttore

L’Italia vince la #FedCup !W le donne del tennis italiano!@Fiorello

FEDERICA BRIGNONEAzzurra di sci alpino

Pitztal per un po’ di velocità... Nonvedo l’ora di mettere gli sci lunghi!@FedeBrignone

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24 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25

MONDO

Roux fa un golper tempo,Ranieri non trovaantidoti e scivolaal terzo posto

FRANCIA IL POSTICIPO FA SORRIDERE IL PSG, CHE SCATTA IN AVANTI, DIETRO A DUE PUNTI LA SQUADRA DI GIRARD

Super Lilla: Monaco battuto e scalzato

ALESSANDRO GRANDESSO@calciofrancese

LILLA

Diceva Ranieri alla vigi­lia che il suo Monaco non è ilPsg che chiude i primi tempia 2­0 e vince le partite a 4­0.La prova a Lilla, dove il clubdel Principato incassa la pri­ma sconfitta in campionato,abbattuto dalla doppietta diNolan Roux. Gol che spingo­no l’ex squadra di Rudi Gar­

cia al secondo posto, scaval­cando il Monaco di Falcao, asecco e spodestato da Cavaninella classifica marcatori. IlLilla così mantiene l’imperme­abilità che dura dalla quintagiornata.

In aria La solidità difensivadel Lilla è anche frutto del cen­trocampo che gioca d’anticipo,pressa e recupera, impostandorapidamente ogni controffen­siva. Il Monaco finisce nel tra­nello, imbottigliato tra le duelinee, risucchiato nelle ripar­tenze. Così il tiro dal limite diMoutinho dopo 5’ resta un epi­sodio, perché il Lilla al 27’ pas­sa in vantaggio su corner. Dadestra Balmont batte lungo,Basa svetta su Toulalan e sullatraiettoria si inserisce Roux.

Uno a zero meritato che mettein luce i limiti aerei monega­schi. L’imbattibilità di Enyea­ma rischia di saltare al 36’quando Kjaer regala un retro­passaggio a Carrasco che spa­ra sul portiere. Falcao racco­glie sui 30 metri, ma non in­quadra.

Super Enyama Ranieri cam­bia modulo nella ripresa, conRiviere per un 4­4­2 ad allar­gare le maglie del Lilla. Lasquadra di Girard soffre per unquarto d’ora ma sfiora il rad­doppio al 19’ direttamente dacalcio d’angolo. Prima di ri­schiare il pari quando Enyea­ma si oppone a Riviere al 22’, eal 25’ a Falcao. Da questa para­ta si stende il contrattacco ve­lenoso con Kalou che scala a

destra per Mavuba per ilcross teso sul secondo palo.Roux raccoglie per il 2­0 cheè pure la seconda sconfittaconsecutiva del Monaco, do­po quella di mercoledì in cop­pa di Lega.

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LILLA­MONACO 2­0MARCATORI Roux al 27’ p.t. e al 26’s.t.LILLA (4­3­1­2) Enyeama 8; Sidibé 7,Kjaer 7, Basa 7,5, Souaré 7; Balmont7, Mavuba 7,5, Gueye 7; Rodelin 6,5(dal 30’ s.t., Meité 6); Kalou 7,5, Roux8 (dal 36’ s.t., Ruiz 6). All. Girard 7.MONACO (4­2­3­1) Subasic 6; Raggi6,5 (dal 36’ s.t., Fabinho 5), Carvalho5,5, Abidal 5,5, Kurzawa 5; Obbadi 5,Toulalan 6; Rodriguez 5, Moutinho 5,Ferreira Carrasco 5 (dal 1’ s.t., Rivie­re 5); Falcao 5. All. Ranieri 5,5.ARBITRO Bien 7.AMMONITI Sidibé (L), Moutinho (M),Meité (L), Falcao (M).Roux, 25 anni, festeggia l’1­0 AFP

LIGUE 1

Bordeaux okcontro il NizzaNantes rimontato

Continua l’ottimo

momento del Bordeaux: 10

punti nelle ultime 4, e colpo a

Nizza grazie ai gol di Sertic e

Obraniak. Il Montpellier invece

in casa contro la rivelazione

Nantes si fa bucare da

Djordjevic (settimo gol in

questa Ligue per il bomber

serbo) e poi trova il pari al 91’

con Bakar: buon punto per gli

ospiti, quarti dopo le tre big in

testa.

12a GIORNATA Ieri Nizza­Bordeaux 1­2, Montpellier­Nantes 1­1, Lilla­Monaco 2­0.CLASSIFICA Psg 28; Lilla 26;Monaco 25; Nantes 20; Marsiglia,Reims, St. Etienne 18; Rennes,Bordeaux, Guingamp, Nizza 17;Lione, Bastia, Evian, Tolosa 15;Montpell ier 13; Lorient 10;Valenciennes 8; Ajaccio, Sochaux 7.

ATLETICO MADRID 2

ATHLETIC BILBAO 0PRIMO TEMPO 2­0MARCATORI Villa al 33’, Diego Costa al 41’ p.t.

ATLETICO MADRID (4­4­2)

Courtois s.v.; Juanfran 7, Miranda 6,5, Godín6,5, Filipe Luis 7; Adrián 6,5 (dal 26’ s.t. R.Garcia 6), Tiago 6, Gabi 7, Koke 7; Diego Co­sta 7,5, Villa 7,5 (dal 38’ s.t. Rodriguez 6).PANCHINA Bounou, Alderweireld, Insua,Guilavogui, Oliver. ALLENATORE Simeone 7.ESPULSI nessuno.AMMONITI Miranda, Godin, Juanfran, DiegoCosta e R. Garcia per gioco scorretto.

ATHLETIC BILBAO (4­2­3­1)

Iraizoz 7,5; Iraola 5, Gurpegi 6,5, Laporte 6(dal 23’ s.t. Albizua 6), Balenziaga 5,5 (dal 36’p.t. Moran 5); San José 6,5, Rico 5,5; DeMarcos 5, Beñat 5 (dal 9’ s.t. Susaeta 5,5),Muniain 5,5; Aduriz 5.PANCHINA Herrerin, Ekiza, A. Herrera, Ibai.ALLENATORE Valverde 5.ESPULSI Moran al 34’ s.t. per doppia ammo­nizione (entrambe gioco scorretto).AMMONITI Iraola e Muniain per gioco scor­retto.

ARBITRO F. Teixeira Vitienes

NOTE 45.000 spettatori circa. Tiri in porta8­0. Tiri fuori 4­1. Angoli 3­0. Fuorigioco 4­0.Recuperi: 1’ p.t. e 3’ s.t.

LIGA

Colpo Valenciafirmato PabonTre punti Granada

Dopo tre k.o. di fila, ilValencia si rialza e sbanca ilcampo del Getafe con un goldi Pabon, ex Parma. Vittoriaesterna per il Granada: in casadel Levante decide Piti nelrecupero. Pure il Malaga fa 3punti in extremis: decisivoGarcia al 94’

12a GIORNATA Ieri Getafe­Valencia 0­1, Atl. Madrid­Athl. Bilbao 2­0,Levante­Granada 0­1, Malaga­Betis3­2. Oggi Elche­Vil larreal.CLASSIFICA Barcellona 34; Atl.Madrid 33; Real Madrid 28;Villarreal, Athl. Bilbao 20; Getafe 19;Real Sociedad, Levante 17; Valencia16; Espanyol 15; Granada 14; Elche,Siviglia, Malaga 13; Celta Vigo 12;Valladolid 11; Osasuna 10; Almeria,Betis, Rayo Vallecano 9.

David Villa, 31 anni, esulta dopo l’1­0 all’Athletic REUTERS

4PREMIER

10° TURNO

SIeri

Everton­Tottenham 0­0.

Cardiff­Swansea 1­0

CLASSIFICAArsenal 25Chelsea 20

Liverpool 20Tottenham 20

Man. City 19Southampton 19

Everton 19Man. United 17

Newcastle 14Hull City 14

Wba 13Cardiff 12

Swansea 11Aston Villa 11West Ham 10

Fulham 10Stoke City 9

Norwich 8Sunderland 4

Crystal P. 3Villa più CostaL’Atleticofa sul serioSimeone doma anche l’Athletic coi goldei suoi assi e tiene il passo del Barça

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

FILIPPO MARIA RICCI@filippomricci

MADRID

Diego Simeone ripeteche l’Atletico deve pensarepartita per partita, e i suoifedelissimi giocatori lo pren­dono in parola. Vincendolequasi tutte. E mostrandouna solidità che prima sem­brava solo fisica e ora è in­dubbiamente anche menta­le. «La gente può pensare esognare ciò che vuole, l’en­tusiasmo fa bene, sempreche a noi non giri la testa»,ha detto ieri Simeone, ce­mentando i piedi dell’Atleti­co per terra.

Dominio biancorosso Laprudenza non è mai troppa,ma sinceramente non sem­bra ce ne sia bisogno: in unCalderon soleggiato e di ot­timo umore l’Atletico ha bat­

tuto 2­0 l’Athletic Bilbaosenza che Courtois abbia do­vuto fare una sola parata.Per i baschi un solo tiro, fuo­ri, di Muniain all’80’. L’altroportiere, Gorka Iraizoz, èstato il migliore dei suoi econ tre parate impressionan­ti ha contenuto il passivo.L’Atletico è senza Arda Tu­ran, il suo cervello, e Sime­one ha fatto riposare Ma­rio Suarez. In compensoha ormai ufficialmenteritrovato il miglior Villae sta recuperando an­che Adrian, a lungo de­saparecido.

Super Diego Costa E poi c’èlui. Il protagonista assoluto,dentro e fuori dal campo.Diego Costa. I tifosi baschiper dar fastidio si sono pre­sentati con una bandiera delBrasile. Gli ultrà dell’Atleticohanno risposto cantando va­rie volte che tanto Costa

quanto gli stessi baschi sonospagnoli. Questioni politi­che e nazionalistiche a par­te, l’attaccante dell’Atleticoha dimostrato ancora unavolta tutte le sue qualità: for­za, tecnica, corsa, passione,impegno. Diego Costa ha se­gnato il 2­0 alla fine del pri­mo tempo superando SanJosé e battendo con freddez­za Iraizoz. Un gran bel gol, iltredicesimo in Liga che valeil trono di Pichichi con Cri­stiano Ronaldo, il quindice­simo stagionale, l’ottavo in 6partite di Liga al Calderon,stadio dove quest’anno hasempre segnato. Costa hafatto 3 gol nelle ultime 3 ga­re di Liga, Villa 4: il «Guaje»,svenduto dal Barcellona, ètornato sui suoi livelli. Ieri ciha provato varie volte e hasbloccato il risultato al 33’con una bella girata. E poi cisono tutti gli altri: Gabi insala macchine, Koke eAdrian nel reparto creativi­tà, Juanfran e Filipe Luis sul­le fasce, Godin e Miranda indifesa.

Sfida storica In palio alCalderon c’era il quartoposto nella classifica all­time della Liga, guidata

dal Real Madrid, seguito daBarcellona e Valencia. Atle­tico e Athletic si sono pre­

sentate alla sfida con 3.138punti, e ora i madrileni sonodavanti. Ci resteranno perun po’. Nella classifica diquest’anno l’Atletico conti­nua a tallonare il Barça, ­1, ea tenere dietro il Madrid,+5. E, partita per partita, faterribilmente sul serio.

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Diego Costa,25 anni, 13 golin questa Ligacome RonaldoAFP

INGHILTERRA BATTUTO 1­0 LO SWANSEA DI LAUDRUP

Intrighi, gestaccie Caulker: al Cardiffil derby galleseDAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINILONDRA

Vittoria, sorpasso, il por­tiere dello Swansea Vormespulso, un altro calciatore dei«cigni» (Shelvey) a rischiosqualifica per un gesto provo­catorio rivolto ai tifosi avversa­ri. Non poteva andare meglio alCardiff nel derby gallese, il pri­mo della storia della Premier, ilnumero 106 in assoluto. Le duesquadre si erano incontratel’ultima volta nel 2010­2011 etrionfò sempre la squadra chegiocava in trasferta. A fine sta­gione, lo Swansea salì in Pre­mier. Il Cardiff lo ha raggiuntonel 2013. Un derby da tuttoesaurito, con un generoso con­tributo da parte dei tifosi delloSwansea: 60 pullman hannopercorso i 64 km che separanole due città, scortati dalla poli­zia.

Gol e intrighi Un gol diCaulker, il capitano, ha decisola gara al 62’: una zuccata im­periale, di testa, con l’ex difen­sore del Tottenham a sovrasta­re l’ex Genoa Chico. Lo Swan­sea ha giocato meglio nel pri­mo tempo, ma l’1­0 ha ribaltatola situazione: il Cardiff si è esal­tato, mentre la squadra di Lau­drup si è smarrita. Una vittoriaimportante per il Cardiff, so­prattutto per il suo allenatore,lo scozzese Mackay, da tempoai ferri corti col proprietario, il

miliardario malese Tan, sbar­cato poche ore prima in Gallesdopo un volo aereo di 14 ore. Isoldi di Tan hanno riportato ilCardiff nel campionato inglesepiù importante dopo mezzo se­colo, ma il business ha stravoltoi valori del club, cambiando ilcolore delle maglie (dal blu alrosso per rendere più popolarela squadra in Asia) e il simbolo.Non solo: Tan ha cacciato ilbraccio destro di Mackay perinserire nella stanza dei bottoniun ragazzo kazako di 23 anniche ha l’unico merito di essereamico del figlio.

Paradossi Il successo rinsal­da la posizione di Mackay, manon indebolisce quella di Lau­drup, che ha seguito il matchseduto in panchina, a differen­za del collega, tarantolato per90 minuti. Un derby, questo,che è il simbolo dei paradossidei calcio gallese. I talenti mi­gliori, Bale e Ramsey, giocanonel Real Madrid e nell’Arsenal.Il campionato gallese ha 279spettatori di media, occupandoper valore complessivo la posi­zione n. 48 nel ranking Uefa,superato da Lussemburgo eLiechtenstein. Ma Cardiff eSwansea pensano ad altro. Ilbusiness che può garantire laPremier equivale a 50 anni dicampionati gallesi. E allora vabene tutto, anche cambiaremaglie e simboli e, magari,svendere persino la storia.

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GERMANIA

Werder­Augsburg okComanda il Bayern

Con doppietta di Hahn l’Aug

sburg vince e agguanta a 13 il

Mainz. Un gol dell’ex Palermo Gar

cia fissa il 3 2 per il Werder contro

l’Hannover. 11a GIORNATA Ieri

Augsburg Mainz 2 1, Werder Han

nover 3 2. CLASSIFICA Bayern

29; Borussia D. 28; Bayer Lev. 25;

Borussia M. 19; Wolfsburg 18;

Schalke 04 17; Hertha, Werder 15;

Hoffenheim, Stoccarda, Hannover,

Mainz, Augsburg 13; Amburgo 12;

Eintracht 10; Friburgo 8; Norimber

ga, Braunschweig 7.

RUSSIA

Doppietta di N’DoyeDerby alla Lokomotiv

Il derby di Mosca a porte

chiuse finisce col successo della

Lokomotiv (doppietta di N’Doye).

Lo Spartak giocherà senza tifosi

anche la prossima con lo Zenit.

15a GIORNATA Ieri Krasnodar Ku

ban 1 2, Rostov Rubin 0 0, Spar

tak Lokomotiv 1 3, Anzhi Ural 0 1.

Oggi Terek Krylya. CLASSIFICA

Zenit 36; Lokomotiv 33; Spartak

30; Cska 27; Dinamo 26; Krasno

dar, Amkar 24; Kuban 20; Rostov,

Volga, Rubin 17; Krylya 14; Ural 11;

Tom Tomsk, Terek 9; Anzhi 6.

Taccuino

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26 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

Lafferty + HernandezPalermo sempre più suLa coppia di attaccanti firma la vittoria in casa dell’AvellinoIachini: «Siamo implacabili, ogni settimana sempre meglio»

SERIE B IL POSTICIPO DELLA 12a GIORNATA

DAL NOSTRO INVIATO

GENNARO BOZZAAVELLINO

Dalla tana dei lupi vienefuori il ruggito di un leone. IlPalermo comincia a fare paura.Il 24 settembre, dopo la sconfit­ta a Bari nella 6a giornata, aveva11 squadre davanti. Adesso, do­po altri sei turni, si sono ridottea 3. I conti della rimonta rosa­nero si arricchiscono di una vit­toria importante, su un campo«proibito» come quello del­l’Avellino, secondo successoconsecutivo in trasferta dopoquello a Siena, e Beppe Iachinise li può gustare: 14 punti nellasua gestione, 2 pareggi e 4 vitto­rie, 10 gol segnati, 3 subìti. Rag­giunge proprio gli irpini al quar­to posto, accende la freccia sulCesena, un punto più su, e in­quadra nel mirino Empoli e Lan­ciano.

La chiave E’ una dimostrazio­ne di forza, il 2­0 al Partenio,più che di bellezza, ma è questoche fa capire ancor di più le po­tenzialità del Palermo, una vol­ta che troverà i giusti meccani­smi nella costruzione del gioco,lì dove manca ancora la scintillacreativa. I rosanero impressio­nano per la capacità di «copri­re» tutto il campo, con un 3­5­2molto aggressivo e un pressing

che parte dalle punte Lafferty eDybala e non permette agli av­versari di avvicinarsi all’area opersino di superare la metàcampo: appena due tiri degli ir­pini, al 3’ e al 5’ della ripresa,nient’altro!

Palermo «in progress» Da

questo controllo totale e, so­prattutto, dalla grande spinta diBolzoni e Pisano sulla destra,dovrebbero derivare molte oc­casioni, ma il gol arriva solograzie a un clamoroso errore diArini, che liscia la palla su crossdi Pisano e permette che arrivi aLafferty, pronto a segnare, al

26’. Le altre opportunità nasco­no da tiri da lontano (di Laffertye Bolzoni i più pericolosi), da uncross su cui Lafferty colpisce ditesta provocando una bella de­viazione di Seculin, da un ango­lo, su cui Pisano sfiora il palo ditesta, e da un lancio lungo diBarreto al 38’ della ripresa per

Hernandez, appena entrato,che sfugge alla difesa e raddop­pia. Non è moltissimo, ma si in­travede ben altro, quando si co­minceranno a «oliare» anche letriangolazioni, adesso quasiinesistenti. Iachini mostra diavere chiara la situazione: «E’normale che in fase di crescita cisia qualche lacuna su cui lavora­re, ma ogni settimana che passaci conosciamo meglio e col tem­po questa squadra potrà diven­tare figlia del suo allenatore. AdAvellino ho visto lo spirito giu­

sto, siamo stati implacabili con­tro una squadra davvero forte».

Avellino in affanno Gli irpini,che si presentano con 5 vittoriee un pareggio nel Partenio­bunker, capiscono quali siano iloro limiti, acuiti in questa garada tantissime assenzeR, quelladi Castaldo la più grave. Difesarivoluzionata, con Bittante adestra e Izzo non a suo agio alcentro, punte lasciate sole inavanti, difficoltà sulla fascia si­nistra, dove Rastelli rinuncia aMillesi, alla fine nemmeno lagrinta può sopperire a tuttequeste pecche. Un tiro di Schia­von da fuori area, parato, uncolpo di testa di Soncin, poco al­to, tutto qui. Massimo Rastelliassolve la squadra: «Abbiamolottato. Sappiamo di avere alcu­ni limiti, perciò dico di rimanerecon i piedi a terra e di apprezza­re questa squadra che sta dandotutto». I tifosi sembrano ascol­tarlo e alla fine applaudono igiocatori.

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AVELLINO 0

PALERMO 2PRIMO TEMPO 0­1MARCATORI Lafferty al 26’ p.t.; Hernandez al38’ s.t.

AVELLINO (3­5­2)

Seculin 6; Bittante 5,5, Izzo 5, Pisacane 5,5;Zappacosta 6 (dal 24’ s.t. Herrera 6), D’An­gelo 5,5, Arini 5, Schiavon 5,5, De Vito 5 (dal10’ s.t. Dia Pape 6); Galabinov 6, Soncin 5,5(dal 10’ s.t. Biancolino 5,5). PANCHINA Di Ma­si, Massimo, Angiulli, Millesi. ALLENATORERastelli 5,5.

PALERMO (3­5­2)

Sorrentino 6; Munoz 6, Milanovic 6, An­delkovic 6; Pisano 7, Bolzoni 7, Bacinovic 6(dal 7’ s.t. Verre 6), Barreto 6,5, Daprelà 6;Lafferty 7 (dal 35’ s.t. Hernandez 6,5), Dyba­la (dal 27’ s.t. Belotti 6). PANCHINA Ujkani,Ngoyi, Lores, Stevanovic, Troianiello, DiGennaro. ALLENATORE Iachini 6,5.

ARBITRO Di Paolo di Avezzano 6,5.

GUARDALINEE Del Giovane 7­Gava 7.AMMONITI Pisano (P), Bacinovic (P), D’Ange­lo (A), Verre (P) e Bittante (A) per gioco scor­retto.NOTE spettatori 10.000 circa; abbonati 2.105,paganti, incasso e quota abbonati non comu­nicati. Tiri in porta 1­4. Tiri fuori 1­6. In fuorigio­co 5­1. Angoli. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 4’ L’attaccante Kyle Lafferty, 26 anni, al quarto gol stagionale GRECO

h7Lafferty il migliorePALERMOUn gol, un altro sfiorato, fapressing e tiene sempresotto pressione la difesa

CLASSIFICA

SQUADRE PUNTIPARTITE RETI

G V N P F S

LANCIANO 25 12 7 4 1 14 6EMPOLI 24 12 7 3 2 19 9CESENA 22 12 6 4 2 17 10PALERMO 21 12 6 3 3 18 10AVELLINO 21 12 6 3 3 14 12CROTONE 20 12 6 2 4 21 19MODENA 18 12 5 3 4 17 12VARESE 17 12 4 5 3 15 13SPEZIA 17 12 4 5 3 11 11LATINA 16 12 3 7 2 8 9CARPI 14 11 4 2 5 8 13BRESCIA 14 12 2 8 2 18 17CITTADELLA 14 12 3 5 4 10 15SIENA (­5) 13 12 4 6 2 23 17TRAPANI 12 12 2 6 4 14 13PESCARA 12 12 2 6 4 18 18NOVARA 12 12 2 6 4 11 19TERNANA 11 12 2 5 5 17 16PADOVA 10 11 3 1 7 8 17BARI (­3) 10 12 3 4 5 10 12REGGINA 9 12 2 3 7 9 19JUVE STABIA 6 12 1 3 8 10 23

PROSSIMO TURNOVenerdì 8 novembre, ore 20.30

SPEZIA­CESENA

Sabato 9 novembre, ore 15

BARI­VARESE

BRESCIA­AVELLINO

CARPI­CROTONE

CITTADELLA­PESCARA

JUVE STABIA­MODENA

NOVARA­LATINA

PALERMO­TRAPANI

REGGINA­PADOVA

LANCIANO­SIENA

Lunedì 11 novembre, ore 20.30

TERNANA­EMPOLI

UPROMOSSEUPLAYOFFUPLAYOUTURETROCESSE

MARCATORI

8 RETI Babacar (1, Modena);Hernandez (4, Palermo);Antenucci (2, Ternana).7 RETI Tavano (1, Empoli); Mancosu(1, Trapani); Pavoletti (Varese).6 RETI Caracciolo (Brescia);Giannetti (Siena).5 RETI Galabinov (1, Avellino);Torromino (3, Crotone); Maniero (1,Pescara); Ebagua (2, Spezia).4 RETI Succi (1, Cesena); Pettinari(Crotone); Maccarone (Empoli);Pasquato (Padova); Lafferty(Palermo); Gerardi (Reggina);D’Agostino, Paolucci e Pulzetti(Siena).

Page 27: Gazzetta 20131104

LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 27

PRIMA DIVISIONE GIRONE A 9a GIORNATA

Quel doppiomischioneal comando

Vanno di moda leammucchiate in questaincerta Prima divisione. Duesquadre in vetta al girone A,tre al comando del B. Tuttiinsieme appassionatamentee nel segno della sorpresache più sorpresa non si può.Salviamo l’Entella, unica trale cinque ad essere partitacon i favori del pronostico.Poi c’è la Pro Vercelli, che èvero che l’anno scorso era inSerie B, ma si sa che dopo

una retrocessione non è maisemplice ripartire. Dall’altraparte in vetta c’è il Pisa, cheè grande di nome ed èreduce da una finale deiplayoff, ma in realtà è unadelle squadre più giovanidella categoria. E poi ci sonodue neopromosse: dopo ilPontedera, prima rivelazionedella stagione, ecco L’Aquilache, rispetto ai compagni dicordata, ha il vantaggio diaver già riposato.

Se però nel girone Sudnon si può parlare di fugaper il trio di testa, visti gliinseguitori a un tiro dischioppo (che occasione hafallito il Frosinone, che in 11contro 10 non è riuscito avincere e isolarsi in vetta...)e visto il Lecce lanciatoverso l’alto, a Nord la coppiache comanda potrebbeiniziare un lungo testa atesta fino alla fine. Eh sì,perché la grande favorita

della vigilia ha apertoufficialmente la sua crisi:parliamo della Cremonese,che ha infilato la quartasconfitta ed è precipitata a -6dalla vetta, facendo ancheesplodere la contestazione diuna tifoseria che negli anniha visto cambiare giocatori,tecnici e manager, ma senzapiù rivedere quella Serie Bche la proprietà, in fondo, simerita a pieno titolo.

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Grande colpoPro VercelliPresa la vettaE’ decisiva una rete del difensore BaniCremonese, altro k.o.: è contestazione

GIORGIO BARBIERICREMONA

La Pro Vercelli espugna loZini con un gol del difensoreBani e raggiunge l’Entella invetta. Un gol ancora più impor­tante perché arrivato nel mo­mento in cui la Cremonese sta­

va attaccando a testa bassa e ipiemontesi non riuscivano a farripartire l’azione. Bani si è fattotrovare all’appuntamento con ilpallone su una punizione battu­ta sulla sinistra dall’ex grigio­rosso Pepe, entrato da poco. Erail 27’ e il difensore è riuscito aimpattare al volo di destro ilpallone. Tiro che si è infilato ra­soterra sul palo più lontano del­la porta difesa da Galli. La Cre­monese ha accusato il colpo, haprovato a organizzare la rincor­sa al pareggio, ma non è riusci­ta a creare occasioni serie senon un tiro dalla distanza di Ab­bate respinto con i pugni daRusso al 46’.

Crisi Per la Cremonese, con­testata lungamente dai tifosi al­la fine della gara, è la terzasconfitta su quattro partite incasa, a cui va aggiunta quella didomenica a Bolzano. Tre puntinelle ultime quattro partite so­no un bottino misero per unasquadra costruita per vincere ilcampionato, ma ora quinta a ­6

dalle capolista. Al momentonon ci sono decisioni da partedella società, ma nei prossimigiorni è in programma una ri­flessione seria. Gigi Simoni hadetto che la squadra scende incampo con la paura. Da segna­lare un infortunio a Bergamellidopo tre minuti dopo uno scon­tro di testa con Marchi. Portatofuori in barella e poi all’ospeda­le, sono stati necessari 4 puntidi sutura all’arcata sopracci­gliare sinistra.

Concretezza La copertina ètutta per la Pro Vercelli, squa­dra che gioca un calcio pocospettacolare, ma concreto. Nelprimo tempo è rimasta quasisempre in posizione d’attesa,lasciando alla Cremonese ilcompito di prendere in mano lagara. Ma quando si è affacciatain area ha creato parecchi pro­blemi alla difesa di casa, conMarchi e Marconi. La Cremone­se ha sfiorato il gol con Brighen­ti (al 3’) e Carlini (36’).

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CREMONESE 0

PRO VERCELLI 1

MARCATORE Bani al 27’ s.t.

CREMONESE (4­3­3) Galli 6; Avogadri 6, Ab­bate 6, Bergamelli s.v. (dal 5’ p.t. Caracciolo6), Visconti 5,5; Armellino 5 (dal 28’ s.t. Caridi5,5), Baiocco 6, Loviso 5,5; Casoli 6, Brighenti6 (dal 22’ s.t. Abbruscato 5), Carlini 5,5. (Quai­ni, Moi, Palumbo, Mascolo). All. Torrente 5,5.

PRO VERCELLI (4­4­2) Russo 6; Bani 7, Co­senza 6,5, Ranellucci 6,5, Scaglia 6,5; Marco­ni 5,5, Rosso 6, Scavone 6, Fabiano 6,5 (dal12’ s.t. Pepe 6,5); Marchi 5,5 (dal 35’ s.t. Liber­tazzi s.v.), Erpen 6 (dal 24’ s.t. Ruggiero 5,5).(Ambrosio, Cancellotti, Ardizzone, Di Saba­to). All. Scazzola 7.

ARBITRO Abisso di Palermo 6.

NOTE paganti 1.461, abbonati 2.366, incassodi 11.738 euro. Espulso il tecnico Torrente al30’ s.t.; ammoniti Loviso, Cosenza, Ranelluc­ci e Ruggiero. Angoli 9­3.

L’Entella vede RossoRimontata la Feralpi

ITALO VALLEBELLACHIAVARI (Ge)

La Feralpi spaventa l’En­tella. Ma i liguri, invece di im­paurirsi, mettono la quarta esotto di due reti raggiungonola parità. La differenza la fan­no i cambi dell’Entella, soprat­tutto uno: Daniele Rosso. Ilbomber, acciaccato a un tallo­ne, parte dalla panchina, maquando entra fa paura alla re­troguardia ospite, fino a quelmomento piuttosto attenta. LaFeralpi parte abbottonata, maquando riparte si rende peri­colosa grazie alla qualità deisuoi attaccanti. Il primo tem­

po è piuttosto bloccato, anchese non mancano le occasionida una parte (tiro di Sarnofuori di poco al 18’, conclusio­ne di Staiti a due passi dallaporta che fa la stessa fine al30’) e dall’altra (bomba in dia­gonale di Bracaletti al 26’ a la­to, conclusione fuori di pocodi Miracoli un minuto dopo).

Ripresa vivace La fortunaassiste la Feralpi quando Cec­carelli col destro fa partire untiro cross (forse toccato da Ce­sar) che sin infila in porta. Po­chi minuti e i lombardi colpi­scono ancora: tiro di Ceccarel­li, palla sulla traversa e Mira­coli gonfia la rete al volo.Prina cambia le carte in tavolae Rosso fa la differenza: primainsacca di testa su cross diTroiano, poi da due passi met­te in porta un pallone mano­vrato sull’asse Sarno­Argeri.In mezzo c’è la pressione ligu­re che non si perde sulla lineadei 20 metri come nel primotempo, ma è ficcante. Nel fina­le l’Entella spinge ancora, an­che se l’occasione più grossa èdi Miracoli: l’attaccante mettefuori di poco da ottima posi­zione. Finale di gara con i sor­risi dei due patron Gozzi e Pa­sini (amici e colleghi di lavo­ro) quelli tra i tecnici Prina eBrando (il primo è testimonedi nozze del secondo).

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ENTELLA 2

FERALPI SALO’ 2

MARCATORI Ceccarelli (FS) al 3’, Miracoli(FS) al 14’, Rosso (E) al 20’ e al 39’ s.t.

ENTELLA (4­3­1­2) Paroni 6; Padella 6 (dal9’ s.t. Argeri 6,5), Cesar 6, Russo 6, Cecchi­ni 6; Staiti 6, Di Tacchio 6, Troiano 6; Sarno6; Magnaghi 5,5 (dal 18’ s.t. Marchi 5,5),Guerra 5,5 (dal 17’ s.t. Rosso 7,5). (Zanotti,Ballardini, Volpe, Raggio Garibaldi). All. Pri­na 6,5.

FERALPI SALO’ (4­3­3) Branduani 6,5;Tantardini 6,5, Cinaglia 6, Magli 6,5, Dell’Or­co 6; Fabris 5,5, Pinardi 6,5 (dal 44’ s.t. Co­gliati s.v.), Bracaletti 6,5; Marsura 6, Mira­coli 6,5, Ceccarelli 7 (dal 36’ s.t. Milani s.v.).(Pascarella, Carboni, Corrado, Rovelli, Ve­ratti). All. Brando 6,5 (Scienza squalificato).

ARBITRO Fiore di Barletta 6,5.

NOTE paganti 416, abbonati 469, incassodi 8.084 euro. Amm. Cecchini, Branduani,Milani, Pinardi e Dell’Orco. Angoli 9­3.

CARRARESE 1

SAVONA 4

Savona, tutto facileDisastro Carrarese:arriva Remondina?

MARCATORI Gentile (S) al 27’, Vir­dis (S) al 32’, Mancuso (C) al 46’p.t.; Virdis (S) al 6’, Cesarini (S) al29’ s.t.

CARRARESE (4­3­1­2) Di Vincen­zo 5; Bregliano 5, Benassi 5, Teso5, Zanchi 5; Tognoni 5,5, Calvi 5,Belcastro 5 (dal 12’ s.t. Beltrame5); Dettori 5,5; Mancuso 6 (dal 35’s.t. Ademi s.v.), Merini 5 (dal 26’s.t. Battistini 5,5). (Bianchi, Videt­ta, Geroni, Pescatore). All. Braghin5.

SAVONA (4­4­2) Aresti 6; Spirito6 (dal 5’ s.t. Carta 6), Quintavalla 6(dal 41’ p.t. Maccarrone 6), Marco­ni 6, Giuliatto 6; Marras 7, Agazzi 7,Gentile 7, Cattaneo 7; Cesarini 7(dal 31’ s.t. Sarao s.v.), Virdis 7,5.(Boerchio, Rais, Vitale, Larosa).All. Corda 6,5.

ARBITRO Lanza di Nichelino 6.

NOTE paganti 231, abbonati 309,incasso di 3.450 euro. Espulsi To­gnoni al 18’ s.t. e Benassi al 25’ s.t.;ammoniti Di Vincenzo, Zanchi, To­gnoni, Belcastro, Quintavalle eGentile. Angoli 9­1.

CARRARA Tutto facile per il Savo­na contro una Carrarese in crisi econtestata. Braghin è a forte ri­schio, una decisione è attesa nelleprossime ore e non è escluso cheanche il d.g. Turotti venga solleva­to dall’incarico: il patron Gigi Buf­fon potrebbe ripartire da NelsoRicci e Gianmarco Remondina. I li­guri piazzano un micidiale uno­due a cavallo della mezz’ora, ap­profittando di due errori della dife­sa carrarese. Mancuso allo sca­dere riapre la partita con un grangol, ma a inizio ripresa altra fritta­ta: malinteso Di Vincenzo­Benas­si, per Virdis è un gioco da ragazziinsaccare. Tognoni prende il se­conda giallo e dopo poco Benassiatterra Virdis, altra espulsione erigore, che Cesarini manda sul pa­lo. Ma al 29’ segna il quarto gol.

Massimo Braglia

l’Analisi

DI NICOLA BINDAtwitter@NickBinda

VENEZIA 2

REGGIANA 1

Bocalon­gol nel finaleCome vola il VeneziaLa Reggiana protesta

MARCATORI De Silvestro (R) al18’ p.t.; Cori (V) al 16’, Bocalon (V)al 45’ s.t.

VENEZIA (4­3­1­2) Vigorito 6;Campagna 6, Pasini 6, Di Bari 6,Bertolucci 5,5 (dal 3’ s.t. Lancini6); Gallo 7,5, Giorico 6,5, Maracchi5,5 (dal 39’ s.t. Pignat s.v.); Cala­mai 6 (dal 23’ s.t. Martinelli 5,5);Cori 7, Bocalon 6. (Dossena, Bat­taglia, Margiotta, D’Appolonia). All.Dal Canto 6,5.

REGGIANA (3­4­1­2) Bellucci 6;Solini 6, Zanetti 6, Dametto 6;Rampi 6, Viapiana 6,5, Parola 6,5,Bandini 6 (dal 26’ s.t. Antonelli5,5); Alessi 6; Ruopolo 5,5 (dal 17’s.t. Anastasi 5), De Silvestro 6 (dal32’ s.t. Cavion 5,5). (Leone, Cos­sentino, Brunori Sandri, Cais). All.Battistini 6.

ARBITRO Serra di Torino 5,5.

NOTE paganti 751, abbonati 480,incasso di 9.419 euro. AmmonitiGallo, Calamai, Rampi e Solini. An­goli 3­11.

VENEZIA Beffa in coda per laReggiana, come a Savona, con vi­branti proteste dopo il gol di Boca­lon. Il Venezia torna al Penzo dopo175 giorni e festeggia l’ennesimosuccesso in rimonta, che vale ilterzo posto. Reggiana sospintadall’estro di Alessi e in vantaggiocon la zuccata in tuffo di De Silve­stro, al terzo centro. Venezia pocopericoloso, alla ricerca di un’iden­tità dopo l’esclusione di Drame,ma capace di cambiare passo nel­la ripresa, sotto lo sguardo delpresidente Korablin. Ruopolo inavvio di secondo tempo falliscedue match­point, poi Cori castigai centrali emiliani con un destroche sorprende Bellucci. Ultimoquarto d’ora con la Reggiana me­no aggressiva e guizzo in extremisdi Bocalon, abile a liberarsi del suocontrollore diretto e a trafiggereBellucci tra le proteste emiliane.

Michele Contessa

VICENZA 3

ALTO ADIGE 1

Mustacchio illuminae il Vicenza ribaltaL’Alto Adige k.o. in 9

MARCATORI Corazza (AA) al 30’,Mustacchio (V) al 46’ p.t.; Camisa(V) al 23’, Castiglia (V) al 47’ s.t.

VICENZA (4­2­3­1) Ravaglia 6;Padalino 6 (dal 35’ s.t. Giani 6), Ca­misa 6,5, El Hasni 6, D’Elia 6; Casti­glia 6,5, Cinelli 6; Mustacchio 7,Giacomelli 6,5, Tulli 6 (dal 26’ s.t.Jadid 6); Maritato 6. (Alfonso, Cor­ticchia, Sbrissa, Di Matteo, Tiri­bocchi). All. Lopez 6,5.

ALTO ADIGE (4­3­3) Micai 6; Ia­coponi 6, Cappelletti 5, Bassoli5,5, Martin 5; Furlan 6, Pederzoli6,5 (dal 32’ s.t. Ekuban 6), Vassallo6 (dal 32’ s.t. Turchetta 6); Campo5, Dell’Agnello 5,5, Corazza 6,5 (dal17’ s.t. Branca 5,5). (Tonozzi, Ta­gliani, Kiem, Bastone). All. Rastelli5,5.

ARBITRO Caso di Verona 6.

NOTE paganti 755, abbonati4.026, incasso di 25.200 euro.Espulsi Cappelletti al 38’ s.t. eMartin al 42’ s.t.; ammoniti Mu­stacchio, Padalino, Vassallo eBassoli. Angoli 11­4.

VICENZA Lopez sperava che ilprimo successo in trasferta aBergamo fosse quello della svoltae ha avuto una bella conferma dalsuo Vicenza, che ha rimontato ebattuto nettamente un Alto Adigeche pure aveva appena rifilato tregol alla Cremonese. Dopo il lampodi Corazza al 30’ – un gran gol conpalla a giro nell’angolo lontano – ilVicenza ha pagato il contraccolpoper una decina di minuti, ma poi haacciuffato il pari con un colpo ditesta di Mustacchio, il suo uomomigliore, al 46’. Rinfrancati, i bian­corossi hanno dominato la ripre­sa: il sorpasso, firmato ancora ditesta al 23’ da Camisa, ha prece­duto il debutto di Jadid e le espul­sioni per doppia ammonizione diCappelletti e Martin. E in nove l’Al­to Adige ha incassato anche il trisdi Castiglia in contropiede.

Alberta Mantovani

SAN MARINO 1

ALBINOLEFFE 0

Riscatto San Marino:ci pensa CrocettiAlbinoLeffe spento

MARCATORE Crocetti al 35’ p.t.

SAN MARINO (4­3­3) Venturi 6;Fabbri 6,5 (dal 17’ s.t. Farina 6,5),Russo 6 (dal 4’ s.t. Bamonte 6,5),Fogacci 6,5, Guarco 6; Pacciardi6, Sensi 6,5, Del Piero 6; Poletti 6(dal 26’ p.t. Graffiedi 6), Crocetti6,5, Lolli 6,5. (Vivan, Pigini, Dra­ghetti, Cicarevic). All. De Argila6,5.

ALBINOLEFFE (3­5­2) Offredi 6;Beduschi 6, Allievi 6, Regonesi 6;Salvi 6,5, Girasole 5,5, Taugourde­au 6 (dal 29’ s.t. Calì s.v.), Corradi5,5 (dal 44’ p.t. Viola 5), Maietti 6;Pesenti 5,5, Cisse 5 (dal 9’ s.t. Ga­zo 5,5). (Amadori, Paris, Piccinini,Flaccadori). All. Madonna 5,5.

ARBITRO Dei Giudici di Latina 6,5.

NOTE spettatori 400 circa; pa­ganti, abbonati e incasso non co­municati. Ammoniti Crocetti ePacciardi. Angoli 5­4.

SAN MARINO Un gol di Crocettirilancia il San Marino sotto gli oc­chi di Arrigo Sacchi. A farne lespese un AlbinoLeffe troppo re­missivo che, fatti salvi un buonavvio e qualche tiro dalla distan­za, non riesce a produrre nulla oquasi. Taugourdeau ci prova al 5’dal limite, chiamando Venturi alladeviazione in corner. Al 25’ il SanMarino perde per infortunio capi­tan Poletti: al suo posto Graffiedi.Ma è Lolli al 35’ a inventare il pas­saggio giusto per liberare al tiroCrocetti al limite: conclusione sucui nulla può Offredi. Al 3’ della ri­presa ancora Crocetti pericolo­so: Offredi devia in corner. Graf­fiedi ci prova all’11’ con un destroda lontano preda del portiere e al24’ è bravo Allievi a toccare ilcross di Lolli prima di Crocetti. Lareazione ospite è tutta in un de­stro dalla distanza di Salvi (31’) ein una punizione di Regonesi (34’),entrambi a lato di poco.

Giorgia Bertozzi

PAVIA 2

LUMEZZANE 2

Talato cambia il LumeIl Pavia avanti di 2 golgetta via la vittoria

MARCATORI Sorbo (P) al 12’, DeCenco (P) al 23’ p.t.; Talato (L) al14’, Torregrossa (L) su rigore al 37’s.t.

PAVIA (3­4­1­2) Facchin 6,5; Re­ato 5,5, Rinaldi 6,5, Sorbo 6; Zanini6, Arrigoni 6, Calvetti 6 (dal 13’ s.t.Redaelli 5,5), Tomi 6; Carraro 6,5(dal 23’ s.t. Bracchi 5); De Cenco 7,Romero 5 (dal 38’ s.t. De Vita s.v.).(Rossi, Ungaro, Putignano, Spe­ziale). All. Pala 6.

LUMEZZANE (3­5­2) Bason 6,5;Mandelli 6, Belotti 6,5, Monticone5,5; Carlini 6 (dal 24’ s.t. Franchini6), Quaggiotto 5,5 (dal 1’ s.t. Talato7,5), Maita 6, Russo 6, Benedetti 7;Torregrossa 6, Galuppini 6. (DalleVedove, Biondi, Guagnetti, Gatto,Salim). All. Marcolini 7.

ARBITRO Di Martino di Teramo 6.

NOTE paganti 643, abbonati 251,incasso di 3.084 euro. EspulsoSorbo 36’ s.t.; ammoniti Reato eTorregrossa. Angoli 1­9.

PAVIA «Contentissimo per la pro­va dei miei, arrabbiatissimo per­ché meritavamo la vittoria». CosìMarcolini riassume la partita delsuo Lumezzane, che pareggia inrimonta contro un Pavia che hasprecato il doppio vantaggio nelgiorno del 102° compleanno dellasocietà. Padroni di casa in van­taggio al 12’ con un colpo di testadi Sorbo. Al 17’ l’arbitro fischia unrigore al Lumezzane, ma dopoaver consultato il guardalinee ciripensa. Così i pavesi raddoppia­no al 23’ con un sinistro al volo diDe Cenco. A inizio ripresa Marco­lini manda in campo Talato e l’at­taccante cambia la partita. Primaaccorcia le distanze di testa al 14’,poi si procura il rigore del 2­2 (tra­sformato da Torregrossa, espulsoSorbo per il fallo). Assalto finalebresciano e Facchin nega a Talatoil gol della vittoria.

Guido Mariani

COMO 0

PRO PATRIA 0

E’ un Como spuntatoMelgrati alza il muroE i gol non arrivano

COMO (3­4­3) Melgrati 7; Am­brosini 6, Giosa 6, Marchi 6;Schenetti 6, Ardito 6,5, Fietta 6(dal 38’ s.t. Scialpi s.v.), Fautario6,5; Gammone 6, Perna 5,5 (dal14’ s.t. Defendi 5,5), Le Noci 5,5(dal 24’ s.t. Gallegos 5,5). (Crispi­no, Redolfi, Palomeque, Panatti).All. Colella 5,5.

PRO PATRIA (4­3­3) Messina6,5; Spanò 6, Nossa s.v. (dal 21’p.t. De Biasi 6,5), Polverini 6,5,Mignanelli 6; Bruccini 6, Calzi 6,Siega 6 (dal 40’ s.t. Casiraghis.v.); Giannone 5,5, Serafini 6,Mella 6,5 (dal 20’ s.t. Moscati 6).(Feola, Andreoni, Gabbianelli,Giorno). All. Colombo 6,5.

ARBITRO Balice di Termoli 6.

NOTE paganti 837, abbonati 976,incasso di 10.457,52 euro. Ammo­niti Giannone, Serafini, Mignanel­li, Ambrosini, Calzi e Defendi. An­goli 2­7.

COMO Esce tra i fischi il Como,mentre continua il silenzio stam­pa la Pro Patria, che si è peròguadagnata con pieno merito ilpunto. Nemmeno la proposta deltridente offensivo riesce a risol­vere la sterilità offensiva dellasquadra di Colella, sterilità chesta diventando un vero proble­ma. Di Serafini e Mella le occasio­ni migliori nel primo tempo, men­tre il Como risponde con un tiroalto di Ardito all’inizio, una con­clusione molle di Schenetti e untentativo di Gammone. La Pro Pa­tria impegna il portiere certa­mente di più. Nel secondo tempoil Como sembra partire con unpasso migliore, la Pro Patria vaun po’ in affanno, ma sono tenta­tivi che non producono nulla,mentre ancora Melgrati ha mododi mettersi in mostra. E i tifosi delComo chiudono cantando «nonsegneremo mai».

Lilliana Cavatorta

Mattia Bani, 19 anni LUSSOSO

CLASSIFICA

SQUADRE PTPARTITE RETI

G V N P F S

PRO VERCELLI 21 9 6 3 0 15 6

ENTELLA 21 9 6 3 0 13 7

SAVONA 16 9 5 1 3 14 10

VENEZIA 16 9 5 1 3 13 11

CREMONESE 15 9 5 0 4 14 11

ALBINOLEFFE 13 9 4 1 4 12 13

LUMEZZANE 12 9 3 3 3 16 13

VICENZA (­4) 11 9 4 3 2 12 9

COMO 11 9 3 2 4 6 7

FERALPI SALO' 11 9 2 5 2 10 12

REGGIANA 10 9 3 1 5 12 12

SAN MARINO 10 9 3 1 5 6 15

ALTO ADIGE 9 9 2 3 4 15 15

PRO PATRIA (­1) 7 9 2 2 5 5 8

PAVIA 6 9 1 3 5 7 14

CARRARESE 5 9 1 2 6 6 13

UPROMOSSE UPLAYOFF

CLASSIFICA

SQUADRE PTPARTITE RETI

G V N P F S

L'AQUILA 20 9 6 2 1 15 6

PISA 20 10 6 2 2 15 7

PONTEDERA 20 10 6 2 2 20 17

FROSINONE 19 10 5 4 1 15 6

PRATO 17 9 4 5 0 13 5

CATANZARO 16 9 4 4 1 11 5

BENEVENTO 13 9 3 4 2 13 11

PERUGIA 13 9 3 4 2 11 10

SALERNITANA 12 9 3 3 3 10 9

GROSSETO 12 9 3 3 3 9 10

GUBBIO 11 9 2 5 2 10 10

LECCE 11 10 3 2 5 14 15

ASCOLI (­3) 6 9 2 3 4 9 14

PAGANESE 6 10 2 0 8 6 14

VIAREGGIO 6 10 0 6 4 8 17

BARLETTA 4 9 0 4 5 2 10

NOCERINA (­2) 1 10 0 3 7 10 25

PROSSIMO TURNODOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30

BENEVENTO­PISA (venerdì 8, ore 20.45)GROSSETO­CATANZAROGUBBIO­BARLETTAPERUGIA­L’AQUILAPONTEDERA­LECCEPRATO­FROSINONESALERNITANA­NOCERINAVIAREGGIO­ASCOLIriposa PAGANESE

UPROMOSSE UPLAYOFF

RISULTATIBARLETTA­PERUGIA 0­0

CATANZARO­PONTEDERA 1­0

FROSINONE­BENEVENTO 0­0

L'AQUILA­PAGANESE 2­0

LECCE­VIAREGGIO 3­0

NOCERINA­GUBBIO 1­2

PISA­ASCOLI 2­1

SALERNITANA­GROSSETO 0­1

ha riposato PRATO

MARCATORI

8 RETI Grassi (5, Pontedera).6 RETI Arma (1, Pisa); Arrighini (Pontedera);Guazzo (Salernitana).4 RETI Evacuo (1, Benevento); Fioretti (1,Catanzaro); Curiale (Frosinone); De Sousa (1,L’Aquila); Zigoni (Lecce); Lepore (1, Nocerina);Lanini (Prato).

Girone A

Girone B

MARCATORI

8 RETI Torregrossa (2, Lumezzane).7 RETI Marchi (1, Pro Vercelli).6 RETI Pesenti (AlbinoLeffe); Campo (1, AltoAdige).5 RETI Cori (1, Venezia).4 RETI Girasole (AlbinoLeffe); Marsura eMiracoli (Feralpi Salo’); Virdis (Savona).

RISULTATICARRARESE­SAVONA 1­4

COMO­PRO PATRIA 0­0

CREMONESE­PRO VERCELLI 0­1

ENTELLA­FERALPI SALO' 2­2

PAVIA­LUMEZZANE 2­2

SAN MARINO­ALBINOLEFFE 1­0

VENEZIA­REGGIANA 2­1

VICENZA­ALTO ADIGE 3­1

PROSSIMO TURNOSABATO 16 NOVEMBRE ore 14.30

ALBINOLEFFE­COMOALTO ADIGE­FERALPI SALO’LUMEZZANE­VICENZAPRO PATRIA­CARRARESEPRO VERCELLI­PAVIAREGGIANA­ENTELLASAN MARINO­CREMONESESAVONA­VENEZIA

Page 28: Gazzetta 20131104

28 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

PRIMA DIVISIONE GIRONE B 10a GIORNATA

Pisa comandanel ricordodi AnconetaniEra l’anniversario della morte dell’ex n.1L’Ascoli segna poi crolla: Giordano k.o.

ALESSIO CARLIPISA

Sotto il segno di RomeoAnconetani il Pisa torna intesta alla classifica. Ogni vol­ta che si è giocato nella datadella sua scomparsa, avve­nuta nel 1999, i nerazzurihanno sempre vinto. Control’Ascoli c’è voluta tutta la ma­gia che evoca il presidentedegli anni d’oro: rigore deci­sivo allo scadere di una brut­ta partita. Per Bruno Giorda­no, al debutto sulla panchinaascolana, la maledizione del93’. Lo stesso minuto con cuifu sconfitto all’ultima gior­nata nel 2009 alla guida del

Pisa, che retrocesse dalla B epoi fallì. Per questo ieri con­tro di lui striscioni e cori an­che dopo il fischio finale,quando lamenterà di averperso «non per colpe nostre,c’è stato negato un rigore permani di Kosnic sull’1­1».

Veloci Il forte vento condi­ziona il gioco per tutto il pri­mo tempo. Nonostante que­sto i locali, troppo scollati trai reparti, si affidano a sterililanci lunghi. L’Ascoli, con Pe­strin che chiude e impostaovunque, s’infila tra le lineeper rapidi strappi in avanti.Come in occasione del van­taggio al 42’: Falzerano volasulla destra e dal fondo serve

Vegnaduzzo, che incrocia sulpalo più lontano. Prima e do­po il Pisa coglie due traverse,con Napoli e Favasuli su pu­nizione. Al ritorno in campola porta rimane un miraggio(Napoli spreca un’incredibilecontropiede, Forte tocca de­bole a porta vuota), ancheperché il Pisa è incapace dicambiare passo.

Generosi Gli ospiti potreb­bero far male nei ribalta­menti di fronte, ma si perdo­no sul più bello. E dopo aversbandato, il Pisa va all’assal­to alla cieca, costringendo gliavversari ad abbassarsi.Giordano si tutela passandoal centrocampo a tre, ma unminuto dopo un’incertezzadi Russo su cross da sinistradi Bollino permette a Kosnicdi siglare l’1­1. A questo pun­to nel Pisa esce fuori la «ge­nerosità di un gruppo chepuò trovare energie inaspet­tate per ottenere l’inaspetta­to» come spiega Dino Paglia­ri. Nel recupero Rosania toc­ca Napoli in area, sul dischet­to va Favasuli che spiazzaRusso e centra il suo dodice­simo rigore su dodici daquando veste la maglia ne­razzurra.

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PISA 2

ASCOLI 1

MARCATORI Vegnaduzzo (A) al 42’ p.t.; Ko­snic (P) al 30’, Favasuli (P) su rigore al 48’s.t.

PISA (4­4­2) Provedel 6; Pellegrini 5,5, Gol­daniga 6, Kosnic 6, Sabato 5,5 (dal 1’ s.t. Ca­puto 6); Napoli 6, Mingazzini 5,5 (dal 27’ s.t.Forte 6), Sampietro 6, Favasuli 6,5; Arma6,5, Giovinco 5,5 (dal 13’ s.t. Bollino 6). (Pu­gliesi, Lucarelli, Melis, Cia). All. D. Pagliari 6.

ASCOLI (4­4­2) Russo 5; Scalise 6, Sco­gnamillo 6, Rosania 6, Giacomini 5,5; Falze­rano 6,5, Capece 6 (dal 46’ s.t. Di Gennaros.v.), Pestrin 7, Gandelli 5,5 (dal 50’ s.t.Scicchitano s.v.); Tripoli 6,5, Vegnaduzzo6,5 (29’ s.t. Iotti 6). (Pazzagli, Massei, Schia­vino, Storani). All. Giordano 6.

ARBITRO Rasia di Bassano 6.

NOTE spettatori 4.000 circa; abbonati2.099, paganti e incasso non comunicati.Espulsi Bollino al 43’ s.t. e Rosania al 48’s.t.; ammoniti Tripoli, Scognamillo, Rosania,Favasuli, Giacomini e Kosnic. Angoli 3­3.

L’Aquila ancora in volograzie a super Corapi

ALESSANDRO FALLOCCOL’AQUILA

Vetta, sosta e ritorno.L’Aquila riparte col calcio gioca­to e in un sol colpo torna alla vit­toria e in vetta alla classifica. Incoabitazione, come l’aveva la­sciato 15 giorni fa, ma con una

partita in meno rispetto alle al­tre. Il viatico migliore per af­frontare il trittico terribile cheora attende i ragazzi di Giovan­ni Pagliari: Perugia, poi Bene­vento e Pontedera.

Sul velluto Tutto facile per irossoblù contro una Paganesepoco affamata. Due gol nelleprime due occasioni costruitenel primo tempo e campani an­nichiliti nel giro di 8’. Grazie,soprattutto, alla puntualità e al­la lucidità di un Corapi in conti­nuo crescendo. Gol e assist per il«nanetto» di Catanzaro che pri­ma, dal basso dei suoi 165 centi­metri, si è tolto la soddisfazionedi portare in vantaggio i suoicon un’inzuccata da gigante d’area navigato. E poi, spolveran­do tutto il proprio repertorio diingegno e tenacia, ha illuminatoper il raddoppio di Frediani. E laPaganese? E’ mancata nell’ ap­proccio, tardiva pure la reazio­ne della squadra di Maurizi.Che negli spogliatoi ha provatoa scuotere i suoi ottenendo solouno sterile possesso palla.

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L’AQUILA 2

PAGANESE 0

MARCATORI Corapi al 24’, Frediani al32’ p.t.

L’AQUILA (4­3­3) Testa 6,5; Gizzi 6, Po­mante 6,5, Zaffagnini 6,5, Scrugli 6,5;Corapi 8 (dal 33’ s.t. Infantino s.v.),Carcione 7, Del Pinto 7; Ciciretti 6 (dal 17’s.t. Ciotola 6), De Sousa 6,5, Frediani 7(dal 17’ s.t. Gallozzi 6,5). (Ursini, Ligorio,Agnello, Bentoglio). All. G. Pagliari 6,5.

PAGANESE (3­5­2) Volturo 6; Pepe5,5, Panariello 5,5, Perrotta 6; Meola 5,Velardi 5 (dal 31’ s.t. Cioffi s.v.), Giampà6, Martinovic 5,5 (dal 33’ s.t. Francos.v.), Iraci 6; De Sena s.v. (dall’11’ p.t. De­li 5,5), Novothny 5. (Svedkauskas, Top­pan, Monopoli, Amelio). All. Maurizi 5.

ARBITRO Ros di Pordenone 6.

NOTE paganti 1.742, abbonati 320, in­casso non comunicato. Ammoniti Ve­lardi, Deli, Novothny, Martinovic eGiampà. Angoli 2­8.

Francesco Favasuli, 30 DAPRESS

FROSINONE 0

BENEVENTO 0

Frosinone, solo due legniIl Benevento in diecisi merita il pareggio

FROSINONE (4­4­2) Zappino 7,5; Fra­botta 6, Bertoncini 7, Russo 7, Blanchard6 (dal 36’ s.t. Paganini s.v.); Gessa 6 (dal16’ s.t. Aurelio 6,5), Altobelli 6, Frara 6,Soddimo 6 (dal 45’ p.t. Cesaretti 5); Cu­riale 6, Ciofani 6,5. (Mangiapelo, Biasi,Gucher, Gori). All. Stellone 6.

BENEVENTO (4­3­3) Gori 6,5; Zanon 6,Milesi 6,5, Signorini 6,5, Anaclerio 5;Agyei 6, Di Deo 6,5, Mancosu 6,5; Cam­pagnacci 6 (dal 9’ s.t. Espinal 6,5), Eva­cuo 5,5 (dal 32’ s.t. Bonaiuto s.v.), Montiels.v. (dal 12’ p.t. Som 6). (Baiocco, Vacca,De Risio, Altinier). All. Carboni 6.

ARBITRO Sacchi di Macerata 6.

NOTE paganti 1.149, abbonati non comu­nicati, incasso di 8.029 euro. EspulsoAnaclerio al 6’ p.t.; ammoniti Signorini eFrara. Angoli 2­3.

FROSINONE Il Frosinone non sfrutta lasuperiorità numerica (espulso Anacleriodopo 6 minuti per un fallo di mano susombrero di Ciofani) e non va oltre il pa­reggio in casa contro un Benevento che,però, punge anche con l’uomo in meno.Zappino compie due miracoli su altret­tanti tiri velenosi di Mancosu (47’ p.t.) edEspinal (20’ s.t.). Dal canto suo il Frosino­ne può mettere sul piatto della bilancia ilpalo di Gessa (13’ s.t.) e la traversa sucolpo di testa di Ciofani (39’ s.t.). Più pos­sesso palla da parte dei ciociari che at­taccano con maggiore continuità e crea­no un maggior numero di occasioni ri­spetto agli ospiti che, però, si difendonocon ordine e ripartono in contropiede.Con il trascorrere del tempo gli spazi peril Frosinone si riducono sempre di più e ilBenevento strappa un meritato pareg­gio.

Maurizio Di Rienzo

LECCE 3

VIAREGGIO 0

Zigoni, altra doppiettaCon Lerda è un altro LecceLucarelli, male la prima

MARCATORI Zigoni all’8’ e al 42’ p.t.; auto­rete di Falasco al 7’ s.t.

LECCE (4­2­3­1) Bleve 6; D’Ambrosio 6(dal 18’ s.t. Sales 6), Diniz 6, Martinez 6,5,Lopez 7; Parfait 6,5, Papini 7; Ferreira Pin­to 6, Bogliacino 6,5 (dal 26’ s.t. Melara 6),Doumbia 7 (dal 30’ s.t. Rullo s.v.); Zigoni 7.(Chironi, Vinetot, Salvi, Sacilotto). All. Ler­da 7.

VIAREGGIO (4­1­4­1) Gazzoli 6; Celiento5,5, Lamorte 5 (dal 17’ s.t. Marongiu 6),Conson 5, Falasco 5; Gemignani 6; De Ve­na 5,5, Pizza 5,5 (dal 34’ s.t. Galassi s.v.),Della Latta 5,5, Benedetti 5,5 (dal 9’ s.t. Pi­rone 5,5); Vannucchi 5,5. (Fontanelli, Man­cini, Gerevini, Rosafio). All. Lucarelli 5,5.

ARBITRO Piccinini di Forlì 6.

NOTE paganti 1.557, abbonati 2.219, in­casso di 27.270,18 euro. Ammoniti Celien­to e Gemignani. Angoli 4­3.

LECCE Miccoli è ancora assente ma ilLecce è diventato ugualmente una mac­china da gol. Gianmarco Zigoni si è messoalla guida della squadra di Lerda: dopo ladoppietta all’Ascoli si è ripetuto contro ilViareggio (senza vittoria dopo 10 giorna­te). In 11 giorni l’attaccante di scuola mila­nista ha firmato 5 reti, compreso il sigilloin coppa Italia con il Barletta. Con la regiadi Bogliacino e le accelerazioni di Lopez(assist per il 2­0 di Zigoni e incursione inarea che determina l’autogol di Falasco), ilLecce, al 5° risultato utile con Lerda, rego­la senza difficoltà la formazione di Cristia­no Lucarelli, all’esordio sulla panchina insostituzione di Miggiano e applaudito daisuoi ex tifosi. Subito in vantaggio, i giallo­rossi hanno chiuso sul 2­0 il primo tempo,sprecando poi tante occasioni, con lostesso Zigoni, Bogliacino e Doumbia.

Giuseppe Calvi

NOCERINA 1

GUBBIO 2

Con Ferrari e Falconieriil Gubbio fa il colpaccioLa Nocerina è inguardabile

MARCATORI Ferrari (G) su rigore al 27’p.t.; Falconieri (G) al 36’, Lepore (N) al 44’s.t.

NOCERINA (4­4­2) Esposito 5,5; Crema­schi 5 (dal 14’ s.t. Paz 5), Sabbione 6, Ka­mana 4, Rizza 5,5; Lepore 5,5, Palma 6,Remedi 4,5, Crialese 5 (dal 1’ s.t. Ficarrot­ta 5); Danti 5, Jara Martinez 5 (dal 6’ s.t.Evacuo 5,5). (Russo, Kalombo, Hottor, Po­lichetti). All. Fusco 5 (squalificato Fonta­na).

GUBBIO (4­3­3) Pisseri 6; Laezza 6 (dal34’ s.t. Traore s.v.), Tartaglia 6, Ferrari6,5, Giallombardo 6; Baccolo 6, Boisfer6,5, Moroni 6; Caccavallo 6, Longobardi6,5, Cocuzza 6 (dal 34’ s.t. Falconieri 6,5).(Cacchioli, Tamasi, Domini, Khribech, Da­miano). All. Bucchi 6.

ARBITRO Greco di Lecce 6.

NOTE spettatori 1.000 circa; paganti, ab­bonati e incasso non comunicati. EspulsoKamana al 35’ s.t.; ammoniti Kamana, Le­pore, Crialese, Sabbione, Baccolo e Cac­cavallo. Angoli 5­3.

NOCERA INFERIORE (Sa) Con ben 12 ele­menti out, il Gubbio ottiene a Nocera il se­condo successo stagionale. E lo fa col mi­nimo sforzo, ovvero riuscendo a capitaliz­zare al massimo due regali di una Noceri­na inguardabile giunta, con quella di ieri,alla settima sconfitta consecutiva in cam­pionato che, tra l’altro, ha pure generatouna mini contestazione in tribuna al termi­ne del match. A confezionare i regali pergli ospiti ci ha pensato in entrambi i casi ildifensore Kamana, procurando loro duepalle inattive (rigore e punizione dal limite)abilmente sfruttate da Ferrari e Falconie­ri. Allo scadere Lepore ha rimesso quasiin discussione il risultato, ma per la Noce­rina era già calato il sipario.

Danilo Franza

CATANZARO 1

PONTEDERA 0

Fiore all’ultimo respiroIl Catanzaro fa festaPontedera, amaro k.o.

MARCATORE Fiore al 48’ s.t.

CATANZARO (4­3­3) Bindi 6; Catacchi­ni 6, Orchi 6, Rigione 6,5, Sabatino 6 (dal22’ s.t. Calvarese 6); Casini 6 (dal 32’ s.t.Tortolano 6), Vitiello 6,5, Benedetti 6,5;Martignago 6 (dal 18’ s.t. Fiore 6,5), Fio­retti 6, Russotto 6. (Scuffia, Bacchetti,Squillace, Uliano). All. Brevi 6,5.

PONTEDERA (3­5­2) Lenzi 6,5; Pezzi 6,Gonnelli 6, Verruschi 6; Regoli s.v. (dal19’ p.t. Galli 6), Bartolomei 6 (dal 1’ s.t.Settembrini 5,5), Caponi 6, Di Noia 6 (dal34’ s.t. Luperini s.v.), Pastore 6; Grassi 6,Arrighini 5,5. (Ricci, Romiti, D’Agostino,Picone). All. Indiani 6.

ARBITRO Marini di Roma 6.

NOTE paganti 1.618, abbonati 1.822, in­casso non comunicato. Ammoniti Bar­tolomei, Casini, Gonnelli, Galli, Russotto,Pezzi e Caponi. Angoli 4­4.

CATANZARO Il meglio alla fine della par­tita: punizione defilata sulla trequartiper il Catanzaro che sta spingendo a te­sta bassa per sbloccare il match, tra­versone di Benedetti che Fioretti gira ditesta, Lenzi devia sul palo e sul rimbalzopiomba Fiore che fa esplodere il Ceravo­lo. Finisce così tra Catanzaro e Ponte­dera, protagoniste di una partita intensae equilibrata, almeno fino all’ultimoquarto di gioco. La capolista si fermacon l’amaro in bocca (per Indiani «lasconfitta è immeritata»), i calabresi ri­trovano la vittoria al Ceravolo dopo unmese e mezzo di pareggi ottenuti in ca­sa.

Spazi stretti Non era certo facile per lasquadra di Brevi contro un Pontederamolto basso, guardingo e con la coppiad’oro Grassi­Arrighini in agguato. Pochi

spazi, rari momenti di manovra fluida e itoscani a controllare metro per metrosenza strafare. Primi cenni di calcio of­fensivo con Bartolomei che testa i ri­flessi di Bindi (6’) con un sinistro da fuoriarea. Risposta concreta di Casini (28’)servito da Russotto, ma il centrocampi­sta (schierato un po’ a sorpresa) sparaaddosso a Lenzi.

Chi osa, vince Nella ripresa i padroni dicasa sono più brillanti. Russotto (21’) siprocura una punizione dal limite, la bat­tuta a giro è velenosa ma il portiereospite riesce a salvarsi in angolo. Brevicapisce che si può osare, mette dentroTortolano e Fiore e il Catanzaro comin­cia a forzare convinto per scardinare ilbunker. Fiore ha subito una palla buona(25’) ma il suo sinistro finisce alto sullatraversa. Il Pontedera squilla con dueconclusioni dalla distanza firmate Gras­si (deviata da Bindi) e Pastore, poi sichiude. Il Catanzaro, invece, insiste. Edopo una parata di Lenzi su Fioretti (40’),trova la zampata vincente in fondo al re­cupero.

Ivan Montesano

BARLETTA 0

PERUGIA 0

Il Barletta crea di piùma sbaglia un rigoreUn brutto Perugia si salva

BARLETTA (3­4­3) Liverani 7; Romeo 6,Camilleri 6, Di Bella 6; Cane 6, Mantovani 6(dal 26’ s.t. Branzani 5,5), Legras 6,5, Pip­pa 6; D’Errico 5,5, Picci 5 (dal 45’ s.t. Zigons.v.), Cicerelli 5 (dal 36’ s.t. Prutsch s.v.).(Vaccarecci, Maccarone, Cascione, Ilari).All. Orlandi 6.

PERUGIA (4­3­3) Koprivec 6,5; Comotto6, Massoni 6 (dal 47’ p.t. Daffara 5,5), Sco­gnamiglio 6, Sini 6; Sprocati 5,5, Filipe 5,5,Vitofrancesco 5,5 (dal 30’ s.t. Mungo s.v.);Fabinho 5, Mazzeo 5 (dal 1’ s.t. Eusepi 5,5),Moscati 5,5. (Stillo, Conti, Insigne, Bijimi­ne). All. Camplone 5,5.

ARBITRO Mangialardi di Pistoia 6.

NOTE paganti 639, abbonati 1.049, incas­so di 6.987 euro. Espulso D’Errico al 37’s.t.; ammoniti Liverani, Romeo, Camilleri,Di Bella, Legras, Sini e Fabinho. Angoli 3­4.

BARLETTA Una brutta partita e un risul­tato che rispecchia il prodotto offerto dal­le due squadre. Recrimina il Barletta cheha avuto a sua disposizione a metà ripre­sa un rigore che, però, Picci si è fatto re­spingere da Koprivec. Da rivedere il Peru­gia apparso scialbo, impacciato e con po­co ritmo. La squadra di Camplone devedunque rimandare lo scatto verso la vettadella classifica. Parte bene la squadraumbra che al 4’ sfiora il vantaggio con uncolpo di testa fortuito di Cane verso la suaporta ma Liverani respinge. Al 27’ la piùghiotta occasione per gli ospiti, Mazzeo sipresenta tutto solo davanti a Liverani,tenta di evitarlo ma il portiere pugliesenon si fa sorprendere. Nella ripresa, ilBarletta ci mette più grinta e al 12’ Daffaracolpisce con il braccio in area. Picci sba­glia il rigore. L’espulsione di D’Errico com­plica le cose per il Barletta che però all’ul­timo secondo sfiora la vittoria con Zigon.

Matteo Tabacco

GIRONE A

RISULTATI

ASTI­VALLE D'AOSTA 2­1

CARONNESE­BORGOSESIA 4­1

CHIAVARI­VERBANIA 2­1

FOLGORE CARATESE­CHIERI 0­3

GIANA­VADO 3­1

NOVESE­ALBESE 3­0

PRO DRONERO­DERTHONA 0­3

RAPALLOBOGLIASCO­SESTRI LEVANTE 3­2

SANTHIA'­LAVAGNESE 0­0

CLASSIFICACaronnese e Vado p. 21;Giana 20; Novese 18;Borgosesia,Chiavari,RapalloBogliasco eChieri 16;Lavagnese 14; Asti 12;Derthona e Albese 11;Valle d’Aosta 10; Santhià9; Verbania, ProDronero e SestriLevante 7; FolgoreCaratese 6.

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30Albese­RapalloBogliasco; Borgosesia­Chiavari; Chieri­

Santhià; Derthona­Asti; Lavagnese­Caronnese; SestriLevante­Folgore Caratese; Vado­Pro Dronero; Valled’Aosta­Novese; Verbania­Giana.

GIRONE B

RISULTATI

BORGOMANERO­PRO PIACENZA 0­2

CASTELLANA­CARAVAGGIO 0­2

LEGNAGO­LECCO 2­0

OLGINATESE­INVERUNO 0­1

PIACENZA­ALZANO CENE 1­0

PONTISOLA­GOZZANO 1­1

PRO SESTO­DARFO 0­0

SEREGNO­MAPELLOBONATE 4­0

SERIATE­SAMBONIFACESE 1­3

CLASSIFICA

Pro Piacenza p. 23;Pro Sesto 21;Inveruno e Piacenza 19;Pontisola 17;Legnago 16; Caravaggioe Sambonifacese 15;Olginatese e Castellana14; Lecco e Seregno 12;MapelloBonate,Seriate e Darfo 9;Gozzano 8;Alzano Cene 5;Borgomanero 4.

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30Alzano Cene­Borgomanero; Caravaggio­Seregno;

Darfo­Piacenza; Gozzano­Seriate; Inveruno­Castellana;MapelloBonate­Pro Sesto; Olginatese­Pontisola; ProPiacenza­Lecco; Sambonifacese­Legnago.

GIRONE C

RISULTATI

BELLUNO­DRO 3­1

ESTE­MONTEBELLUNA 0­1

FERSINA PERGINESE­SACILESE 1­3

GIORGIONE­MARANO 0­1

SANVITESE­MONFALCONE 2­2

TAMAI­UNION RIPA 1­1

TRIESTINA­SAN PAOLO 1­0

TRISSINO VALDAGNO­PORDENONE 1­3

VITTORIO FALMEC­MEZZOCORONA 1­2

CLASSIFICAPordenone p. 30;Marano 25; Sacilese 18;Montebelluna 17; Este16; Belluno e Giorgione15; Triestina 14; SanPaolo 13; TrissinoValdagno, Sanvitese eMezzocorona 12;Vittorio Falmec 11;Dro 10; Tamai 8;Monfalcone eUnion Ripa 6; FersinaPerginese 4.

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30Dro­Sanvitese; Marano­Belluno; Mezzocorona­Triestina;Montebelluna­Trissino Valdagno; Pordenone­Tamai;Sacilese­Monfalcone; San Paolo­Este; Union Ripa­Fersina Perginese; Vittorio Falmec­Giorgione.

GIRONE D

RISULTATI

ATLETICO MONTICHIARI­CLODIENSE 0­2

CORREGGESE­CAMAIORE 0­0

FORCOLI­SANCOLOMBANO 0­0

FORMIGINE­IMOLESE 0­1

FORTIS JUVENTUS­PALAZZOLO 2­0

LUCCHESE­FIDENZA 4­0

MASSESE­CASTELFRANCO 3­1

MEZZOLARA­THERMAL ABANO 2­4

ROMAGNA CENTRO­RICCIONE 1­0

CLASSIFICACorreggese, ThermalAbano e Lucchese p.25; Massese e RomagnaCentro 19; FortisJuventus 18; Mezzolara17; Formigine 15;Imolese 13; Castelfrancoe Clodiense 12;Palazzolo 10;Sancolombano eCamaiore 8; Riccione (­1) 7; Atletico Montichiari(­1) e Fidenza 6;Forcoli 2.

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30Camaiore­Atletico Montichiari; Castelfranco­Lucchese;Clodiense­Massese (sabato 9, ore 14); Fidenza­Romagna Centro;Fortis Juventus­Mezzolara; Palazzolo­Correggese; Riccione­Imolese; Sancolombano­Formigine; Thermal Abano­Forcoli.

GIRONE E

RISULTATI

AREZZO­MONTEMURLO 1­1

BASTIA­PONTEVECCHIO 2­1

COLLIGIANA­SPOLETO 2­0

FOLIGNO­FIESOLECALDINE 2­0

GUALDO C.­FLAMINIA 0­0

NARNESE­OSTIA MARE 0­0

PISTOIESE­SANSEPOLCRO 2­1

SCANDICCI­DERUTA 1­2

TRESTINA­PIANESE 0­0

CLASSIFICAPistoiese e Pianese p.22; Foligno 21;Colligiana 20;Arezzo 19; Ostia Mare16; Montemurlo e Bastia15; Trestina 12;Scandicci 11;Flaminia, Spoleto,Fiesolecaldine e Narnese10; Gualdo C.,Sansepolcro eDeruta 9;Pontevecchio 4.

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30Deruta­Gualdo C.; Fiesolecaldine­Bastia; Flaminia­Arezzo; Foligno­Trestina; Montemurlo­Pistoiese; Pianese­Colligiana; Pontevecchio­Scandicci; Sansepolcro­Ostia Mare; Spoleto­Narnese.

GIRONE F

RISULTATI

ANCONA­BOJANO 8­0

FANO­RENATO CURI 2­0

FERMANA­CIVITANOVESE 0­0

GIULIANOVA­AGNONESE 2­0

ISERNIA­MATELICA 0­3

MACERATESE­AMITERNINA S. 2­0

RECANATESE­VIS PESARO 1­2

SULMONA­JESINA 2­0

TERMOLI­CELANO 1­0

CLASSIFICAAncona (­1) p. 23;Termoli 20; Sulmona,Maceratese eCivitanovese 19;Matelica e Vis Pesaro17; Giulianova 16;Jesina 15; Celano eFermana 12; AmiterninaS. 11; Fano 10;Recanatese 9;Agnonese 7; Isernia (­1)6; Renato Curi eBojano 4.

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30Agnonese­Fermana; Amiternina S.­Isernia; Ancona­Maceratese;Bojano­Giulianova; Civitanovese­Sulmona; Jesina­Recanatese;Matelica­Termoli; Renato Curi­Celano; Vis Pesaro­Fano.

GIRONE G

RISULTATI

ANZIOLAVINIO­BUDONI 2­1

ARZACHENA­SELARGIUS 2­0

CYNTHIA­PORTO TORRES 5­2

ISOLA LIRI­PALESTRINA 3­0

LATTE DOLCE­MACCARESE 1­2

OLBIA­LUPA ROMA 1­5

SAN CESAREO­ASTREA 1­0

SANTA MARIA MOLE­SORA 3­1

TERRACINA­FONDI 1­1

CLASSIFICASan Cesareo e LupaRoma p. 24; Olbia 22;Isola Liri 18; Santa MariaMole e Fondi 17;Terracina e Budoni 16;Arzachena 12;Cynthia (­1) eAstrea 11; Sora (­1) eSelargius 10;Latte Dolce e Palestrina9; Anziolavinio eMaccarese 8;Porto Torres 4.

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30Astrea­Selargius; Budoni­Isola Liri; Fondi­Cynthia; Lupa Roma­Terracina; Maccarese­Santa Maria Mole; Olbia­Latte Dolce;Palestrina­San Cesareo; Porto Torres­Anziolavinio; Sora­Arzachena.

GIRONE H

RISULTATI

BISCEGLIE­MARIANO KELLER 0­0

BRINDISI­HYRIA 2­1

FRANCAVILLA­MATERA 2­0

GELBISON­MONOSPOLIS 3­2

GLADIATOR­TARANTO 1­2

GROTTAGLIE­NARDO' non disputata

PUTEOLANA­MARCIANISE 0­0

SAN SEVERO­METAPONTINO 2­1

TURRIS­MANFREDONIA 1­1

CLASSIFICAMarcianise e Turris p. 20;Brindisi (­1) e Monospolis19; Matera 18; Taranto16; Hyria e Mariano Keller14; Manfredonia eGelbison 13; San Severo eBisceglie 12; Puteolana (­2), Gladiator (­1) eFrancavilla 11;Metapontino 8;Grottaglie* 7;Nardò (­13)* ­11. (* unagara in meno).

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30Bisceglie­Francavilla; Hyria­San Severo; Manfredonia­Brindisi;Marcianise­Grottaglie; Mariano Keller­Turris; Metapontino­Puteolana;Monospolis­Matera; Nardò­Gladiator; Taranto­Gelbison.

GIRONE I

RISULTATI

AGROPOLI­HINTERREGGIO 0­0

AKRAGAS­LICATA 1­0

CAVESE­ORLANDINA 5­0

CITTA' DI MESSINA­GIOIESE 1­4

DUE TORRI­COMPR. MONTALTO 3­1

POMIGLIANO­NOTO 3­0

RENDE­BATTIPAGLIESE 1­2

SAVOIA­VIBONESE 2­0

TORRECUSO­RAGUSA 2­0

CLASSIFICASavoia p. 27;Akragas 24; Cavese 20;Compr. Montalto eTorrecuso 18;Battipagliese 16;Gioiese, Hinterreggio eOrlandina 15;Due Torri e Noto 14;Agropoli, Pomigliano eCittà di Messina 11;Licata (­1),Ragusa e Rende 5;Vibonese 3.

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30Battipagliese­Savoia; Città di Messina­Due Torri; Compr. Montalto­Pomigliano; Gioiese­Torrecuso; Licata­Rende; Noto­Agropoli;Orlandina­Akragas; Ragusa­Cavese; Vibonese­Hinterreggio.

Nicola Fiore, 25 anni SAYA

serie D 10a giornata

Il Nardò sarà esclusoColpaccio Lupa Roma

Nardò, quarta rinuncia: sarà esclusodal campionato e cancellate le garegiocate. Il Pordenone é a punteggiopieno ma Careri prende gol dopo 890’(compresi 47’ della passata stagione).Prima sconfitta del Vado, raggiunto invetta dalla Caronnese. Clamoroso nelgirone G la Lupa Roma stravince aOlbia e adesso guida la classificainsieme al San Cesareo.

Page 29: Gazzetta 20131104

LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29

SECONDA DIVISIONE 10a GIORNATA

Girone A

Real Vicenza, è sorpassoVolano Bassano e RiminiCuneo e Renate, che pariTorna in vetta il Real Vicenza, cheva sotto a Forlì e poi ribalta lasituazione vincendo: il rigore delcapocannoniere Alessandro (10gol) è stato fatto tirare due volteperché nella prima trasformazione(a segno) erano entrati alcunigiocatori in area; il Forlì ha lasciatoin tribuna Petrascu, che sta peressere trasferito all’Imolese in D.Il Monza perde la vetta dopo il pariinterno contro un Castiglione cheha visto sfumare la prima vittoriadopo essere andato in vantaggio: ibrianzoli si consolano con il rientrodi Gasbarroni dopo l’infortunio.Salgono forte due big : il Rimini cheha vinto il derby contro la Spal(terza espulsione per il tecnico di

casa Marco Osio), il Bassano cheha travolto con un pokerl’Alessandria (terzo gol in trepartite per il ventenne Maistrello)Vivace 2­2 nel derby tra Bra eCuneo, che si è giocato nello stadiodel capoluogo visto che l’impiantodi Bra non è ancora pronto: OmarTorri ha rimediato al 2­0 del Bra.Idem il Renate nella gara del ritornodi Antonio Sala dopo il divorzio: ilMantova vinceva 2­0, poi è statopreso dai rigori di Scaccabarozzi,mentre nel finale (quando gliavversari erano rimasti in 9) Gualdiha colpito una traversa sfiorando il3­2. Prima gara casalinga e primavittoria per Marco Cari dal suoarrivo sulla panchina della Torres.

FORLI’ 1

REAL VICENZA 2

MARCATORI Docente (F) al 6’p.t.; Alessandro (RV) su rigoreal 28’, Lavagnoli (RV) al 35’ s.t.

FORLI’ (3­4­3) Tonti 6; Jidayi6, Vesi 5,5, Gerolino 6; Sam­paolesi 5, Bergamaschi 6,5(dal 34’ s.t. Forte s.v.), Evan­gelisti 5,5, Boron 5,5; Tonelli 5(dal 17’ s.t. Melandri 5), Do­cente 6,5, Nappello 5,5 (dal22’ s.t. Senese 5). (Casadei,Fonte, Torelli, D’Angelo). All.Bardi 5,5.

REAL VICENZA (4­3­3) To­mei 6; Niero 6, Stefani 6, Mei5,5, Porcino 6; Sandrini 6 (dal1’ s.t. Pradolin 6,5), Bacher 5,5(dal 23’ s.t. Caporali 6), Mala­gò 6,5; Lavagnoli 7, Strizzolo6, Alessandro 6,5. (Bagherini,Tricoli, Busatto, Pavic, Ma­grassi). All. Vittadello 7.

ARBITRO Boggi di Salerno 6.

NOTE spettatori 900 circa;paganti e abbonati nc, incas­so di circa 2.600 euro. Am­moniti Bacher, Jidayi, Berga­maschi, Gerolino, Malagò eForte. Angoli 2­9. (g.c.)

MONZA 1

CASTIGLIONE 1

MARCATORI Orlandi (C) al36’ p.t.; Valagussa (M) al 17’

MONZA (4­3­1­2) Castelli5,5; Franchino 6, Zullo 5,5,Polenghi 6, Anghileri 5,5; Vi­ta 6,5, Calliari 5,5, Valagus­sa 7; Candido 6 (dal 19’ s.t.Gasbarroni 6); Sinigaglia 6(dal 30’ s.t. Fisher 5,5), Fi­notto 6 (dal 30’ s.t. Terrani6). (Teodorani, Galimberti,Grauso, Bianchi). All. Asta 6.

CASTIGLIONE (4­4­2) Iali6,5; Dal Compare 5,5, Ruffini6,5, Lanzolla 6,5, Pini 6,5;Gambaretti 6 (dal 38’ s.t. Oli­boni s.v.), Mangili 5,5, Sevie­ri 6 (dal 20’ s.t. Patacchiola6), Orlandi 7; Munarini 6 (dal20’ s.t. Maccabiti 6), Curcio6,5. (Bonato, Zaro, Cardella,Rossi). All. Ciulli 6,5.

ARBITRO Cifelli di Campo­basso 6.

NOTE paganti 238, abbonati606, incasso di 3.477 euro.Ammoniti Mangili, Curcio ePolenghi. Angoli 10­7. (m.d.)

BASSANO 4

ALESSANDRIA 2

MARCATORI Maistrello (B) al20’, Taddei (A) al 25’, Semenza­to (B) al 28’ p.t.; Proietti (B) al26’, Berrettoni (B) al 38’, Marco­ni (A) al 41’ s.t.

BASSANO (4­2­3­1) Rossi 6,5;Toninelli 7, Pelagatti 6,5, Bizzot­to 6,5, Semenzato 7; Cenetti 7,Proietti 7; Cortesi 6,5, Furlan 7(dal 27’ s.t. Berrettoni 7), Guc­cione 7 (dal 33’ s.t. Zanella s.v.);Maistrello 7 (dal 41’ s.t. Pietri­biasi sv). (Lombardi, Stevanin,Bortoli, Iocolano). All. Petrone 7.

ALESSANDRIA (3­4­3) Servili6; Mariotti 5,5, Cammaroto 5,5(dal 38’ p.t. Sabato 6), Sirri 5;Spighi 5,5 (dal 34’ s.t. Tanaglias.v.), Cavalli 5,5, Caciagli 5,5(dal 15’ s.t. Rantier 5,5), Mora6,5; Taddei 6,5, Scotto 5,5, Mar­coni 6,5. (Poluzzi, Pappaianni,Romano, Filiciotto). All. Notari­stefano 5,5.

ARBITRO Mastrodonato diMolfetta 5,5.

NOTE spettatori 700 circa; pa­ganti, abbonati e incasso nc.Espulso Sirri al 38’ s.t.; ammo­niti Rossi, Bizzotto, Semenzatoe Caciagli. Angoli 3­8. (v.p.)

RIMINI 2

SPAL 1

MARCATORI Martinelli (R) al27’ p.t.; Fall (R) al 13’, Varric­chio (S) su rigore al 19’ s.t.

RIMINI (4­3­3) Scotti 6,5; A.Brighi 6, Rosini 6,5, Martinelli7, Sereni 6,5; Spinosa 6, M.Brighi 7, Valeriani 6,5 (dal 28’s.t. Del Sole 6); Nicastro 6,5(dall’11’ s.t. Morga 6), Fall 6,5,Baldazzi 7 (dal 43’ s.t. Gaspe­roni s.v.). (Zanier, Cancelloni,Amati, Bussi). All. Osio 6,5.

SPAL (5­3­2) Menegatti 7;Rosseti 5,5 (dal 38’ s.t. Paros.v.), D’Orsi 5,5 (dal 26’ s.t.Fantoni 6), Cenerini 5,5, Silve­stri 5,5, Lazzari 6; Landi 6, Ca­pellupo 6, Di Quinzio 6,5; Var­ricchio 5,5, Cozzolino 5 (dal 17’s.t. Personè 6). (De Marco, Pa­loni, Braiati, Banzato). All.Gadda 5,5.

ARBITRO Giovani di Grosseto5.

NOTE spettatori 1.500 circa;abbonati 507, paganti e incas­so non comunicati. Espulso iltecnico Osio al 30’ s.t.; ammo­niti Silvestri, Spinosa, Marti­nelli, Valeriani e Personè. An­goli 5­3. (c.c.)

SANTARCANGELO 0

PERGOLETTESE 0

SANTARCANGELO (4­3­1­2)Nardi 6; Beccaro 6,5, Fedi 6,Garaffoni 6,5, G. Rossi 6; Pa­pa 6 (dal 20’ s.t. Pasi 6), Bisoli6, Mariani 6,5; P. Rossi 5,5(dal 39’ s.t. Obeng s.v.); Radoi5,5 (dal 20’ s.t. Piccoli 6,5),Graziani 6. (Calderoni, Bene­detti, Cola, Porcino). All. Fra­schetti 6.

PERGOLETTESE (5­3­2)Grandi 6,5; Iovine 6, Scietti6,5, Sembroni 5,5, Ferri 6,5(dal 30’ p.t. Davini 6), Mari­noni 6; Esposito 6, Tacchi­nardi 5,5 (dal 39’ s.t. Sambu­garo s.v.), Zanola 6; Bertaz­zoli 6 (dal 28’ s.t. Zerbo 5,5),Bardelloni 5,5. (Steni, Ferra­ra, Di Cesare, Chessa). All.Giunta 6.

ARBITRO Candeo di Este 5,5.

NOTE spettatori 600 circa;paganti, abbonati e incassonon comunicati. Nessun am­monito. Angoli 5­5. (l.z.)

BRA 2

CUNEO 2

MARCATORI Ferrario (B) surigore al 34’ p.t.; Prizio (B) surigore al 10’, Torri (C) al 17’ surigore e al 45’ s.t.BRA (4­3­1­2) Cicioni 5,5;Passerò 6, Prizio 7, Botturi 6(dal 38’ p.t. Rossi 6), Serino6,5; Tettamanti 5,5 (dal 30’ s.t.Diarra s.v.), Briano 6, Campa­naro 7; Santoni 6,5 (dal 21’ s.t.Barbaro 6); Ferrario 6,5, DallaCosta 5,5. (Vavassori, Valeria­no, Isoardi, Fumana). All. Dai­dola 5 (Calamita squalificato).CUNEO (4­3­3) Anacoura 6;D’Alessandro 5, A. Cristini 5,5,Mucciante 6, Donida 5,5; Pa­lazzolo 6,5 (dal 34’ s.t. Maimo­ne s.v.), Hamlili 6, M. Cristini 6;Tempesti 5,5 (dal 38’ p.t. Rug­geri 6,5), Torri 8, Corsetti 5,5(dal 30’ s.t. Martini 5,5). (Ga­gliardini, Quitadamo, Falasca,Bassi Borzani). All. Sottil 7.ARBITRO Guccini di AlbanoLaziale 5.NOTE paganti 685, abbonati50, incasso di circa 4.800 eu­ro. Espulsi D’Alessandro al 33’p.t. e M. Cristini all’8’ s.t.; amm.Ferrario, Rossi, Hamlili, Cor­setti e Torri. Angoli 3­7. (d.l.)

PORTO TOLLE 0

VIRTUS VERONA 2

MARCATORI Conti al 14’ p.t.;Mensah al 24’ s.t.

PORTO TOLLE (4­3­3) Pas­sarella 5,5; Dall’Ara 5,5 (dal37’ s.t. Albertini s.v.), Fiorini 5,Bertoli 5,5, Ghosheh 5; Conti5,5 (dal 18’ s.t. Depetris 5,5),Segato 6, Pettarin 5,5; Fer­retti 6, Gherardi 5,5, Maran­gon 6 (dal 23’ s.t. Baldrocco5,5). (Del Bino, Petras, Ciara­mitaro, Margarita). All. Zuc­carin 5,5.

VIRTUS VERONA (4­4­2)Paleari 6; Peroni 6, Trainotti 6,Lechtaler 6,5, Cosner 6 (dal26’ s.t. Guzzo s.v.); Santuari 6,Frendo 6, Mazzetto 6, Scapini6; Conti 6,5 (dall’8’ s.t. Rizzi 6),Mensah 7 (dal 33’ s.t. Odo­gwu s.v.). (Favaro, Pagan,Ovianoh, Lallo). All. Fresco 6.

ARBITRO Ruberto di NoceraInferiore 6,5.

NOTE spettatori 500 circa;paganti, abbonati e incassonon comunicati. AmmonitiScapini, Mensah, Segato eGherardi. Angoli 6­0. (l.fr.)

RENATE 2

MANTOVA 2

MARCATORI Fortunato (M) al16’ p.t.; Floriano (M) al 6’,Scaccabarozzi (R) su rigore al26’ e al 45’ s.t.

RENATE (4­3­3) Santurro 6;Adobati 6,5, Morotti 6,5, Ador­ni 6, Gavazzi 6,5; Chimenti 5,5(dal 7’ s.t. Spampatti 6,5), Bal­do 6, Gualdi 6; Bernasconi 6,Florian 5,5 (dal 18’ s.t. Castel­lani 6,5), Scaccabarozzi 7,5.(Cincilla, Bonfanti, Prete, Mu­chetti, Lauricella). All. Boldini7.

MANTOVA (4­3­3) Festa 6,5;Cardin 5,5, Bini 5, Olivi 5,5,Vecchi 6; Spinale 6, Quadri5,5, Fortunato 5,5; Zanetti 7(dal 20’ s.t. Gilioli 5,5), Masini 5(dal 38’ s.t. De Respinis s.v.),Floriano 6,5 (dal 27’ s.t. Rickler5,5). (Bavena, Creati, Ponda­co, Cavagna). All. Sala 6.

ARBITRO Rapuano di Rimini5,5.

NOTE spettatori 350 circa;abbonati 75, paganti e incassonc. Espulsi Fortunato al 41’ s.t.e Bini al 46’ s.t.; ammoniti Ado­bati, Masini, Floriano, Vecchi eCardin. Angoli 10­2. (f.c.)

TORRES 1

BELLARIA 0

MARCATORE Pagliaroli al43’ s.t.

TORRES (4­3­3) Trini 6; DeGol 6,5 (dal 38’ s.t. Essabr 6),Sentinelli 6, Agius 6, Cortelli­ni 6,5; Guerri 6, Bottone 6,Pingue 6 (dal 13’ s.t. Accardo6); Pagliaroli 7, Angelilli 6(dal 17’ s.t. Scarpa 6), Filippi­ni 6,5. (Nurra, Bianchi, DeGennaro, Lisai). All. Cari 6.

BELLARIA (4­4­2) Caroppo6,5; Del Pivo 6, Jefferson 5,5,Sabatucci 5, D’Angelo 5; Ar­zamendia 5, Perini 6, Ulizio 6(dal 38’ s.t. Beghetto s.v.), Iz­zillo 6,5 (dal 12’ s.t. Kyerema­teng 6); Fioretti 6 (dal 44’ s.t.Grandi s.v.), Cesca 6. (Guer­ci, Sirigu, Leone, Di Stefano).All. Catalano 5,5.

ARBITRO Ranaldi di Tivoli 6.

NOTE paganti 580, abbonati150, incasso di 5.041 euro.Espulso D’Angelo al 38’ s.t.;ammoniti D’Angelo, Guerri,Caroppo e Scarpa. Angoli10­1. (g.d.)

TERAMO 0

CASERTANA 0

TERAMO (4­4­2) Narduz­zo 6,5; Scipioni 6, Ferrani 6,Speranza 7, De Fabritiis 5,5;Sassano 6 (dal 18’ s.t. Pe­trella 6), Lulli 6, Cenciarelli6, Di Paolantonio 6 (dal 36’s.t. Gaeta s.v.); Dimas 6 (dal18’ s.t. Casolla 5,5), Bernar­do 6. (Otranto, Arcuri, Cai­di, Pacini). All. Vivarini 6.

CASERTANA (4­2­3­1) Fu­magalli 7,5; D’Alterio 6, Ri­naldi 5, Idda 6, Pezzella 6,5;Cruciani 7, Correa 6,5 (dal24’ s.t. Marano 6); Alvino 6(dal 7’ s.t. Conti 6), Mancino6,5, Kolawole 6,5; Varriale 6(dal 32’ s.t. Bruno 6). (Vi­gliotti, Cucciniello, Baclet,Caturano). All. Ugolotti 6,5.

ARBITRO Rocca di ViboValentia 6.

NOTE paganti 1.100, abbo­nati 277, incasso di circa7.500 euro. Espulso Rinaldial 5’ s.t.; ammoniti Ferrani,Scipioni, Cenciarelli e D’Al­terio. Angoli 8­4. (g.lomb.)

APRILIA 1

ISCHIA 2

MARCATORI Montella (A) surigore al 12’, Mora (I) al 37’ p.t.;Masini (I) al 41’ s.t.

APRILIA (4­4­2) Ragni 5;Corsi 5, Cafiero 5,5, Del Duca6, Frigerio 6; Marfisi 5,5 (dal13’ s.t. D’Anna 6), Amadio 6,Rante 5,5, Mazzarani 5,5;Montella 6 (dal 20’ s.t. Petagi­ne 5,5), Barbuti 5,5 (dal 7’ s.t.Ferrari 5,5). (Caruso, Casan­tini, Fabiani, Marino). All. Bi­lotta 5 (Ferazzoli squalificato).

ISCHIA (4­3­3) Pane 6; Fini­zio 6 (dal 21’ s.t. Pedrelli 6),Cascone 6, Mattera 6,5, Mora6,5; Catinali 6 (dal 32’ s.t. Lic­cardo 6,5), Nigro 6,5, Alfano 6;Longo 6, Austoni 5,5 (dal 18’s.t. Masini 7), Schetter 6.(Mennella, Rainone, De Fran­cesco, Arcamone). All. Cam­pilongo 7.

ARBITRO Zanonato di Vicen­za 6.

NOTE spettatori 400 circa;abbonati 36, paganti e incas­so non comunicati. AmmonitiBarbuti, Austoni, Mora, Rantee Catinali. Angoli 4­1. (f.gr.)

SORRENTO 1

CHIETI 2

MARCATORI Catania (S) all’8’,Gaeta (C) al 33’, Rossi (C) al 45’s.t.

SORRENTO (4­3­3) Polizzi 6;Imparato 5, Benci 6, Villagatti6, Caldore 5; Esposito 5 (dal31’ p.t. Lettieri 5), Danucci 6,Coppola 6; Catania 6 (25’ s.t.Margarita 6), Improta 6, Maio­rino 5 (dal 39’ st. Pantano s.v.).(Miranda, Coulibaly, Canotto,Chinellato). All. Chiappino 5,5.

CHIETI (4­2­3­1) Robertiello6; De Giorgi 6, Terrenzio 6, Da­leno 6, Di Filippo 5,5; DellaPenna 6,5, Guitto 5 (dall’11’ s.t.Borgese 5); La Selva 5 (dal 35’s.t. Rossi 6,5), Gaeta 6,5, Be­rardino 5,5 (dall’11’ s.t. Mangia­casale 6); Guidone 5,5. (Galli­netta, Dascoli, Di Properzio,Turi). All. Di Meo 6,5.

ARBITRO Capilungo di Lecce 5.

NOTE paganti 220, abbonati136, inc. di 2.632 euro. EspulsiLettieri al 39’ p.t., il tecnicoChiappino nell’intervallo, Cal­dore al 37’ s.t. e Borgese al 40’s.t.; amm. Della Penna, Guitto,Guidone, Mangiacasale, Gaetae La Selva. Angoli 6­3. (an.si.)

FOGGIA 1

GAVORRANO 0

MARCATORE Giglio al 16’ s.t.

FOGGIA (3­4­3) Narciso 6;Loiacono 6, D’Angelo 6,Sciannamé 5,5; Agostinone6,5 (dal 31’ s.t. Licata 5,5),Quinto 6,5, Agnelli 6, D’Alloc­co 5,5 (dal 19’ s.t. Grea 6); Ve­nitucci 5,5 (dal 39’ s.t. Leo­netti s.v.), Giglio 7, Cavallaro6. (Monaco, Savarise, Filosa,Zizzari). All. Padalino 6,5.

GAVORRANO (4­4­2) Forte6; Angelino 6,5, Mazzanti 6,Fatticcioni 5,5, Ropolo 6;Santini 6, Bianchi 6, Zane 6,Potenza 6,5; Falomi 5,5, Noc­ciolini 5,5 (dal 21’ s.t. Fiordia­ni 6). (Grossi, Fusar Bassini,Fossati, Vinci, Gentili, Bian­coni). All. Cioffi 6.

ARBITRO Bertani di Pisa 5,5.

NOTE spettatori 2.500 circa;abbonati 1.304, paganti e in­casso non comunicati. Am­moniti Mazzanti, Quinto, Po­tenza, Angelino e Agnelli. An­goli 5­6. (r.p.)

VIGOR LAMEZIA 1

ARZANESE 1

MARCATORI Ripa (A) al 12’p.t.; Scarsella (VL) al 28’ s.t.

VIGOR LAMEZIA (4­2­3­1)Rosti 6,5; Rapisarda 5,5 (dal23’ s.t. Voltasio 7), Marchetti7, Strumbo 5,5, Malerba 6,5;Romano 6, Scarsella 7; D’Ami­co 5,5 (dal 42’ s.t. De Giorgis.v.), Padulano 6 (dal 47’ p.t.Rondinelli 6), Carbonaro 6; DelSante 6. (Bibba, De Martino,Gona, Perrino). All. Costantino5,5.

ARZANESE (5­3­2) Fiory 6,5;C. Improta 6, Monaco 6, Caso6, Castellano 6, Funari 6 (dal30’ s.t. Picascia s.v.); Ausiello6, Gori 6, Leone 6 (dal 22’ s.t.Giacinti 6); U. Improta 6,5, Ripa6,5 (dal 24’ s.t. Merito 6). (Mor­mile, Monti, Giannusa, Figlio­lia). All. Marra 6,5.

ARBITRO Perotti di Legnano6.

NOTE spettatori 850 circa;paganti e abbonati non comu­nicati, incasso di circa 3.800euro. Ammoniti D’Amico, DeGiorgi, Caso, Castellano, U.Improta, Gori, Fiory e Funari.Angoli 9­5. (f.c.)

NORMANNA 2

POGGIBONSI 1

MARCATORI Pera (P) su rigo­re al 30’, Orlando (N) al 38’ p.t.;Di Vicino (N) al 29’ s.t.

NORMANNA (4­3­1­2) D’Ago­stino 6; Nocerino 6,5, Prevete6,5, Di Girolamo 6, Esposito 6(dal 44’ s.t. Djibo s.v.); Del Pre­te 6 (dal 19’ s.t. Varsi 6), Gatto6, Suarino 6,5; Di Vicino 7 (dal37’ s.t. Vicentin s.v.); Galizia 6,Orlando 6,5. (Salese, Miraglia,Villanova, Castaldi). All. Di Co­stanzo 6,5.

POGGIBONSI (4­2­3­1) Anes­sa 6; Tafi 6,5 (dal 32’ s.t. Guccis.v.), Pupeschi 6 (dal 37’ s.t.Roveredo s.v.), Checchi 6, DeVitis 6,5; Baldassin 6, Croce6,5; Ferri Marini 6 (dal 8’ s.t.Scampini 6), Pera 6,5 Civilleri6; Scardina 6,5.(Magolini, Me­negaz, Rebuscini, Tessari). All.Tosi 5,5.

ARBITRO Pagliardini di Arez­zo 6.

NOTE spettatori 400 circa;paganti, abbonati e incassonc. Espulso Di Girolamo al 41’s.t.; ammoniti Checchi, Pera,D’Agostino, Prevete, Di Vicinoe Varsi. Angoli 0­5. (g.ar.)

MARTINA 1

TUTTOCUOIO 1

MARCATORI Matteini (T) al5’, Belleri (M) al 36’ p.t.

MARTINA (4­3­3) Modesti5,5; Dispoto 6, Salvatori 6,Zammuto 6, Nonni 6; Di Lauri6 (dal 34’ s.t. Belli s.v.), Gai 6,Provenzano 5,5 (dal 26’ s.t.Aperi 6); Bozzi 6, Belleri 6,5,Petrilli 6 (dal 22’ s.t. Ilari 6).(Laghezza, Nucera, Bilello,Rocchi). All. Bocchini 6.

TUTTOCUOIO (4­4­2) Bacci6,5; Arvia 6,5, Falivena 6,5, F.Colombini 6,5, Cacelli 6,5;Giannattasio 6,5 (dal 15’ s.t.Rosati 6,5), Pane 6,5, Salza­no 7,5, Di Giuseppe 6,5 (dal42’ s.t. Barba s.v.); Cherillo6,5, Matteini 7. (Morandi, S.Colombini, Carroccio, Akra­povic). All. Alvini 6,5.

ARBITRO Spinelli di Terni 7.

NOTE spettatori 700 circa;paganti, abbonati e incassonon comunicati. Ammoniti DiLauri, Gai, Pane e Rosati.Angoli 5­6. (t.m.)

Girone B

Cosenza, pari a MessinaGiglio­gol lancia il FoggiaLamezia: via CostantinoIl Cosenza supera anche la tappa diMessina dopo una bella partita, chela capolista avrebbe vinto se ilportiere di casa Fumagalli nonavesse negato il gol nel finale condue grandi parate. Alle spalleprosegue l’imbattibilità del Teramo,che nel big match ha imposto allaCasertana il primo 0­0 stagionale.Tra le prime non ha vinto nessuno:l’unica squadra che ha fatto un belbalzo in avanti è stata il Foggia (13punti nelle ultime 7 partite), chegrazie alla rete dell’espertoGiuseppe Giglio ha aperto la crisidel Gavorrano (4 punti in 7 gare):trema la panchina di Gabriele Cioffi.E’ saltata invece un altro tecnico:non sa più vincere la Vigor Lamezia,

che non batte nemmeno il fanalinoArzanese e nelle ultime 6 giornateha fatto 4 pari e 2 sconfitte; inserata è stato esonerato il tecnicoCostantino, in arrivo c’è Paolucci.Due vittorie per 2­1 in trasferta: lefirmano Ischia e Chieti, che primapassano in svantaggio e poifirmano il ribaltone segnando duereti; da segnalare che a Sorrento èstato osservato un minuto disilenzio per l’ex portiere FrancoMoscarella, appena scomparso.Secondo gol di fila per DavideMatteini, che porta in vantaggio ilTuttocuoio poi ripreso dal Martina.Sabato il Castel Rigone aveva vinto1­0 l’anticipo: il Melfi si è arresosoltanto al rigore di Tranchitella.

MESSINA 0

COSENZA 0

MESSINA (3­5­2) Lago­marsini 6,5; Cucinotta 6 (dal33’ s.t. Caldore s.v.), Ignoffo6, Silvestri 6; Guerriera 5,5,Bucolo 6,5, Guadalupi 5,5(dal 38’ s.t. Simonetti s.v.),Ferreira 6,5, Quintoni 6;Chiaria 6, Lasagna 5 (dal 20’s.t. Corona 6). (Iuliano, Bol­zan, Gherardi, Buongiorno).All. Catalano 6,5.

COSENZA (4­3­3) Frattali6,5; Palazzi 6, Blondet 6,5,Guidi 6, Mannini 6; Bigoni6,5, Giordano 6,5, Meduri6,5; Alessandro 6,5 (dal 29’s.t. Calderini s.v.), De An­gelis 7, Mosciaro 6 (dal 43’s.t. Napolano s.v). (Orlandi,Adamo, Carrieri, Pepe,Criaco). All. Cappellacci 6,5.

ARBITRO Proietti di Terni 6.

NOTE spettatori 2.500 cir­ca; paganti, abbonati e in­casso non comunicati. Am­moniti Lasagna, Ferreira,Ignoffo, Guidi e Bucolo. An­goli 9­6. (o.r.)

2a DIVISIONE GIRONE A

SQUADRE PTPARTITE RETI

G V N P F S

REAL VICENZA 20 10 6 2 2 20 12

MONZA 19 10 5 4 1 20 15

BASSANO 18 10 5 3 2 20 13

SANTARCANGELO 18 10 5 3 2 12 5

RIMINI (­1) 18 10 5 4 1 18 12

PERGOLETTESE 16 10 4 4 2 9 7

VIRTUS VERONA 15 10 4 3 3 11 9

ALESSANDRIA 14 10 3 5 2 14 11

RENATE 14 10 3 5 2 10 8

CUNEO 13 10 3 4 3 14 11

MANTOVA 12 10 2 6 2 20 19

SPAL 11 10 2 5 3 13 14

FORLI' 11 10 3 2 5 14 17

TORRES 10 10 2 4 4 10 15

PORTO TOLLE 7 10 1 4 5 10 15

BELLARIA (­1) 7 10 2 2 6 10 16

CASTIGLIONE 6 10 0 6 4 7 17

BRA 5 10 1 2 7 10 26

PROSSIMO TURNODOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30ALESSANDRIA­SANTARCANGELOBELLARIA­FORLI'BRA­BASSANOCASTIGLIONE­RENATEMANTOVA­PORTO TOLLEPERGOLETTESE­MONZAREAL VICENZA­TORRESSPAL­CUNEOVIRTUS VERONA­RIMINI

UPROMOSSE UPLAYOFF URETROCESSE

RISULTATIBASSANO­ALESSANDRIA 4­2

BRA­CUNEO 2­2

FORLI'­REAL VICENZA 1­2

MONZA­CASTIGLIONE 1­1

PORTO TOLLE­VIRTUS VERONA 0­2

RENATE­MANTOVA 2­2

RIMINI­SPAL 2­1

SANTARCANGELO­PERGOLETTESE 0­0

TORRES­BELLARIA 1­0

MARCATORI10 RETI Alessandro (3, Real Vicenza).7 RETI Torri (1, Cuneo); Sinigaglia (2, Monza);Nicastro (Rimini); Varricchio (3, Spal).6 RETI Floriano (1, Mantova).5 RETI Berrettoni (1, Bassano); Masini(Mantova).

IL REGOLAMENTO

Prima divisione: nessuna retrocessionePlayoff allargati con 8 squadre a gironeSeconda: le prime 9 restano in Lega Pro

Questo il regolamento diPrima e Seconda divisione nellastagione della riforma in vista diuna Lega Pro unica che dallastagione 2014 15 vedrà soltantotre gironi da 20 squadre.

PRIMA DIVISIONE Non ci sonoretrocessioni. La primaclassificata sale diretta in SerieB, mentre ai playoff vanno dallaseconda alla nona classificata.Negli spareggi promozione ilprimo turno sarà con gara unicasul campo della meglio piazzata,poi ci saranno semifinali e finalicon la solita procedura.

SECONDA DIVISIONE Questacategoria è destinata a sparire,quindi in ogni girone 9 squadreresteranno in Lega Pro e altre 9scenderanno in Serie D. Sonoprevisti playoff tra nona,decima, undicesima edodicesima con svolgimentotradizionale: la squadra che livince, resterà in Lega Pro.

INCENTIVI Sia in Prima che inSeconda divisione le squadreavranno incentivi economicilegati al piazzamento inclassifica e al numero deigiovani utilizzati.

2a DIVISIONE GIRONE B

SQUADRE PTPARTITE RETI

G V N P F S

COSENZA 21 10 6 3 1 14 7

TERAMO 20 10 5 5 0 16 6

CASERTANA 17 10 5 2 3 11 7

VIGOR LAMEZIA 16 10 4 4 2 13 10

POGGIBONSI 15 10 4 3 3 14 10

TUTTOCUOIO 14 10 3 5 2 16 12

MELFI 14 10 3 5 2 12 8

FOGGIA 14 10 3 5 2 13 10

CHIETI (­1) 13 10 4 2 4 11 9

CASTEL RIGONE 13 10 4 1 5 11 14

NORMANNA 13 10 4 1 5 11 14

SORRENTO 12 10 3 3 4 14 12

ISCHIA 12 10 2 6 2 7 8

APRILIA 12 10 3 3 4 15 20

MARTINA 10 10 2 4 4 9 14

MESSINA 9 10 1 6 3 6 11

GAVORRANO 8 10 1 5 4 7 14

ARZANESE 3 10 0 3 7 4 18

PROSSIMO TURNODOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30ARZANESE­NORMANNACASERTANA­FOGGIACHIETI­TUTTOCUOIOGAVORRANO­MESSINAISCHIA­CASTEL RIGONEMELFI­MARTINAPOGGIBONSI­COSENZASORRENTO­TERAMOVIGOR LAMEZIA­APRILIA

UPROMOSSE UPLAYOFF URETROCESSE

RISULTATIAPRILIA­ISCHIA 1­2

CASTEL RIGONE­MELFI 1­0

FOGGIA­GAVORRANO 1­0

MARTINA­TUTTOCUOIO 1­1

MESSINA­COSENZA 0­0

NORMANNA­POGGIBONSI 2­1

SORRENTO­CHIETI 1­2

TERAMO­CASERTANA 0­0

VIGOR LAMEZIA­ARZANESE 1­1

MARCATORI7 RETI Tranchitella (2, Castel Rigone).6 RETI Cavallaro (3, Foggia).5 RETI Montella (1, Aprilia); Mancino (1,Casertana); De Angelis (2, Cosenza); Orlando(Normanna); Dimas (1, Teramo).

COPPA ITALIA

Mercoledìsi giocanoquattro gare

Mercoledì sichiude la secondafase di Coppa Italia ecomincia la terza.

SECONDA FASESalernitana­Catanzaro (ore 15).

TERZA FASEGIRONE A ProPatria­Cuneo (ore18): rip. Cremonese.GIRONE B Entella­Vicenza (sabato, ore14.30): rip. Monza.GIRONE CGrosseto­Lecce (ore14.30): rip. Perugia.GIRONE D Ischia­Frosinone (ore 14).

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30 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

FORMULA 1 GP ABU DHABI

Insaziabilecome Ascarie Schumic’è solo SebAl via distrugge Webber e Rosberge si prende una vittoria da recordLa Ferrari risorge con la strategia:Alonso risale fino al 5° posto

VET7EL

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA CREMONESIABU DHABI (Emirati Arabi Uniti)

Aggressivo, spietato,stratosferico, furbo. In una pa­rola? Sebastian Vettel. Aggres­sivo perché è esploso dai bloc­chi di partenza ben determina­to a passare per primo alla cur­va iniziale; spietato perchésabato aveva illuso Mark Web­ber di essere tornato sulla ter­ra; stratosferico perché unavolta al comando ha impressoalla corsa un ritmo impossibi­le: conclusa la prima serie disoste ai box, aveva un vantag­gio di 27” su Webber, anche sel’australiano aveva pagato carol’essere rimasto negli scarichidi Nico Rosberg per i primi set­te giri. Infine furbo perché i do­nuts stavolta li ha fatti in tuttasicurezza, in una via di fuga,per poi tornare regolarmenteal parco chiuso, evitando cosìogni tipo di sanzione.

Record Con la settima vitto­ria di fila, Vettel ha eguagliatol’idolo Michael Schumacher,capace di fare altrettanto nel2004. Quella di allora era unaFerrari stile Red Bull, mentread Abu Dhabi la truppa di Ma­ranello si è dovuta accontenta­re di un 5° posto in rimonta diFernando Alonso e di un 8° diFelipe Massa, coi due che han­no rimediato distacchi abissa­li: 1’07” e 1’22”. Con un’autoinferiore, la Ferrari ha scelto digiocare d’azzardo con unastrategia alla… Lotus: primostint lungo con le soffici e poidecidere se restare su una so­sta o passare a due. Fernando,che dopo aver recuperato dueposti era rimasto negli scarichidi Massa, ha compiuto la primasosta al 16° giro, Felipe due tor­nate più tardi. Ma da lì in poi èstato lo spagnolo a scatenarsi:rientrato in pista 14°, ha sca­valcato Perez, Bottas e infineHülkenberg per ritrovarsi dinuovo dietro il brasiliano.

Giallo Fernando ha avuto vialibera solo dopo il secondo, in­felice, pit stop di Felipe (38° gi­ro) più lungo per un problemacon l’anteriore sinistra. Ma ciòche ha rabbuiato il brasiliano èstata la scelta delle mescole:«Ero convinto che mi montas­sero le morbide, col primo tre­

no avevo fatto 18 giri. È statoun errore». Per Domenicali in­vece sarebbe stata una mossaazzardata: «Non avrebbe fini­to». Non così Alonso che si èfermato al 44° giro. Lo spagno­lo con le Pirelli soffici a suon digiri veloci, ha completato la ri­monta passando Sutil, Hamil­ton e Di Resta. Ma poco primaaveva rischiato uscendo daibox: si era ritrovato fianco afianco con la Toro Rosso di Ver­gne, che non concedendoglispazio, lo aveva costretto amettere le quattro ruote fuoridal tracciato. Regolare? I com­missari, dopo aver messo i due

sotto inchiesta, hanno detto disì. «L’auto numero 3 non avevaaltra scelta, la telemetria ha di­mostrato che era molto più ra­pida mentre la 18 aveva legomme consumate e il pilotaera impegnato ad affrontare lacurva. Dunque nessuna delledue auto poteva evitare l’inci­dente e nessuno ne ha trattovantaggio». Una decisione de­stinata a creare un precedente.La manovra ha avuto ancheuno strascico sul fisico del fer­rarista perché rientrando in pi­sta la F138 ha spanciato sulcordolo con una violenza taleche si è accesa una spia nella

Raikkonen sitocca dopo pochimetri con Vander Garde ed ècostretto al ritiro

Massa chiude 8°.Ma nei Costruttorila Mercedesallunga: ora è a+11 sulla rossa

LA PARTENZASeb scappa, poi c’è RosbergWebber dalla pole si ritrova 3° COLOMBO

AL PRIMO GIROKimi tocca Van der Garde: outRaikkonen non finisce il 1° giro IPP DA TV

AL 28° GIROHülk, che rischio con PerezPer Hülkenberg un drive through IPP DA TV

LA FESTADonuts, atto secondoVettel festeggia come in India SKY

ilPersonaggioSEBASTIAN VETTEL

«È un trionfoper papàe mamma»«Le persone parlano del filotto, manon vedono il lavoro che c’è dietro. Idonuts? La gente meritava lo show»

DAL NOSTRO INVIATO

ABU DHABI

Perfetto. Imprendibile. Imbattibile. Di­venta difficile coniare aggettivi per un Seba­stian Vettel sempre più sublime e proiettatonella storia della F.1. «Il livello che Sebastianha raggiunto è fenomenale. Il suo compagnoè un ottimo pilota, ma guardate dove è fini­to». A dare tale investitura al quattro volte iri­dato è Christian Horner, che di Sebastian eMark Webber è il capo: ieri grazie all’ennesi­ma doppietta la Red Bull è arrivata a quota100 podi in Formula 1.

Donuts Simpatico. Genuino. E pure un po’strafottente. Otto giorni fa, in India, era sta­to punito dai commissari con 25 mila euro euna reprimenda per avere festeggiato vitto­ria e titolo con i testacoda davanti alla tribu­na centrale. Ieri, dopo 55 giri in passerella,l’ha rifatto. «Porta la macchina a casa. Nelgarage» gli ha urlato alla radio «Rocky», suoingegnere di pista. «Fatemi citare: Yeah Iknow what I am doing», so quel che sto facen­

do, la replica, imitando alla perfezione larisposta di Kimi Raikkonen al suo box di un

anno fa. E giù con una serie di donuts fumantie ringraziamenti. «È stato assolutamente me­raviglioso. Non capita spesso di guidare unamacchina così. Vi amo». Questa volta, per for­tuna, nessuna investigazione. «Tecnicamentenon ho fatto nulla di sbagliato, la macchina èal parco chiuso. Ma nello stadio era pieno digente che si meritava un po’ di show».

Dedica Emozionato. Semplice. Riconoscen­te. Sotto il podio, con gli occhi lucidi, papàNorbert e mamma Heike. «Questa vittoria ladedico a loro. Da piccolo ho fatto tante garedavanti a loro, ora ho un giocattolo più gran­de e c’è tanta più gente che mi guarda, ma perme è molto speciale che siano qui. Li amomolto. Da loro ho imparato tante cose buoneche spero di passare ai miei figli, se mai neavrò».

Traction control Devastante. Sensibile. Su­periore. A Singapore tutti si erano sorpresiper la facilità con la quale Vettel e la Red Bullavevano annichilito la concorrenza. Ieri la su­

GP di filaCome Schumi e AscariSebastian Vettel coi successiin Belgio, Italia, Singapore,Corea, Giappone, India e AbuDhabi 2013 ha eguagliatoMichael Schumacher (Europa,Canada, Stati Uniti, Francia,Gran Bretagna, Germania,Ungheria 2004) e AlbertoAscari (Belgio, Francia, GranBretagna, Germania, Olanda eItalia 1952 e Argentina 1953).

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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31

vettura che segnala il supera­mento dei 21 g. Così a fine garasono scattate le misure precau­zionali Fia e lo spagnolo è statocostretto a recarsi in ospedale,dal quale è uscito a tarda sera.

Costruttori Insomma per co­me si erano messe le cose allavigilia il bilancio Ferrari non èstato male anche se la battagliaper il 2° posto resta dura per­ché le Mercedes e Lotus (Ro­sberg 3° e Grosjean 4°) sono ri­sultate imprendibili per i ferra­risti. E se la classifica costrutto­ri resta discreta — il divariodella Mercedes è passato da ­4

a ­11, mentre si è addiritturaincrementato il vantaggio sul­la Lotus (+2) — è solo per lagara balorda vissuta da Hamil­ton (7°) e Raikkonen, che nellafoga di rimontare da ultimo hasbattuto alla prima curva suVan der Garde. Per il finlande­se c’è però una buona notizia:la Lotus ha raggiunto l’accordocon gli investitori del gruppoQuantum: presto dovrebbe ar­rivare la firma per il passaggiodel 35% delle quote del teamcon conseguente pagamentodi quanto dovuto (circa 20 mi­lioni di euro) al finlandese.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PODIOChampagne con Mark e NicoPer Vettel è il 3° trionfo ad Abu Dhabi EPA

STILE HOLLYWOODLe impronte sull’EmiratoVettel lascia Abu Dhabi da... star IPP

periorità è stata ancor più schiacciante. «Ingara volavo e il grosso margine ha sorpresoanche me — riconosce il tedesco, all’undice­sima vittoria del 2013 —. Ovviamente da 3­4gare io uso il traction control, o almeno que­sto è quel che diceva qualcuno. A parte glischerzi, queste gomme sono difficili da gui­dare, ma me ne prendo cura, le ascolto e ma­gari da loro riesco a tirare fuori qualcosa piùdegli altri».

Record Dominatore. Lavoratore. Primati­sta. «Le persone parlano delle 7 vittorie, manon vedono la sfida che c’è dietro, il far fun­zionare tutto alla perfezione. I numeri nonimportano, ma mi rendono orgoglioso. Schu­macher, Ascari… per me è uno choc sentirequesti nomi. Parliamo dei piloti più speciali almondo, ma forse non sono vecchio abbastan­za per apprezzare quanto sto facendo». «Iosono più vecchio, ma fatico pure io a realiz­zarlo. È un po’ irrealistico, ma sono molto,molto orgoglioso di mio figlio» chiude papàNorbert.

p.i.© RIPRODUZIONE RISERVATA

dHA

DETTO

SMark

Webber«La mia

partenza nonè stata ungranché e

Rosberg hafatto uno scatto

incredibile. Pernon parlare di

Vettel: è su unaltro pianeta»

4IL 17/11 C‘È

AUSTIN

Il calendariodel 2013

AustraliaMelbourne1. Raikkonen

MalesiaSepang1. Vettel

CinaShanghai

1. Alonso

BahrainSakhir1. Vettel

SpagnaMontmelò

1. Alonso

MonacoMontecarlo

1. Rosberg

CanadaMontreal

1. Vettel

GranBretagna

Silverstone1. Rosberg

GermaniaNürburgring

1. Vettel

UngheriaBudapest1. Hamilton

BelgioSpa

1. Vettel

ItaliaMonza1. Vettel

SingaporeMarina Bay

1. Vettel

CoreaYeongam

1. Vettel

GiapponeSuzuka1. Vettel

IndiaBuddh1. Vettel

Abu DhabiYas Marina

1. Vettel

17 novembreStati Uniti

Austin

24novembre

BrasileInterlagos

Il sorpassoFernando assoltoma va in ospedale: okNella manovra su Vergne salta il cordolo con violenza«Il regolamento lo consente». L’altro: «Ha fatto bene»

L’AZZARDO IN USCITA DAI BOX ALLA FINE PAGA

1­2 Al 45°giro Alonsorientra inpista dopo ilsecondo pitstop propriomentre stapassandoVergne: i duequasi sitoccano, lospagnolo nonalza il piede esupera ilfranceseandando contutte lequattro ruotefuori pista. Icommissarilascerannocorrere3 Massadavanti adAlonso nelleprime fasi digara SKY, IPP

DA TV, COLOMBO

1 2

3

« Il team dovevamontarmi le softnegli ultimi giriUn risultato cosìè frustranteFELIPE MASSAPILOTA FERRARI

PIRELLIMISSIONE COMPIUTA PER TRONCHETTI PROVERA

Accordo con Fia e Fom2 pit stop a GP nel 2014DAL NOSTRO INVIATO

ABU DHABI

Marco Tronchetti Prove­ra era arrivato sabato ad AbuDhabi per trovare un accordocon Fia e Fom per il 2014, penail ritiro dalla F.1. E gli incontricon Jean Todt e Bernie Eccle­stone hanno tranquillizzato ilpresidente Pirelli: «Ho trovatoun grande spirito di collabora­zione». Innanzitutto il gommi­sta milanese ha chiesto chevenga inserito nel regolamen­to F.1 l’obbligo di un minimo didue pit­stop a gara. Una normasimile esiste già in GP2: in ga­ra­1, quella più lunga del fine

settimana per quella catego­ria, è infatti obbligatorio effet­tuare almeno una sosta.

Richieste A ciò si è aggiuntala richiesta che i suggerimentidati ai team, su pressione, tem­perature e camber, diventinovincolanti. «L’accordo c’è – haspiegato Tronchetti Provera –e sarà ratificato a giorni (maTodt deve convincere i team:n.d.r.). Abbiamo altresì richie­sto che il contratto con la F.1duri almeno tre anni per met­tere tutto a posto. E che si pos­sano effettuare dei test con lemacchine dell’anno corrente».

a.cr.

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GP2

Calado chiude in bellezza

(ro.chi.) James Calado ha vinto ad Abu Dhabi l’ultima gara GP2. Il britannico ha battuto lo spagnolo DaniClos e il neo campione, lo svizzero Fabio Leimer. Ultimagara anche in GP3: ha vinto il cipriota Ellinas sul britannico Stoneman; 5° il campione Kvyat.

MONDIALE TURISMO

Chilton e Monteiro re a Shanghai

A Shanghai (Cina), nella penultima prova delMondiale Turismo, gara 1 è dominata dalla Chevrolet:Tom Chilton «brucia» Yvan Muller. In gara 2 rivincitaHonda: Thiago Monteiro vince su Gabriele Tarquini.

TEST CEV A VALENCIA

Luca Marini con la Ktm di Aspar

(m.bru.) Lunedì 18 novembre Luca Marini, fratellino di Valentino Rossi, proverà a Valencia la Ktm Moto3di Aspar Martinez. Se i riscontri saranno positivi, potrebbe già correre l’ultima tappa del Cev il 24 novembrea Jerez. Tramonta l’ipotesi Honda (Alzamora) per il 2014.

Taccuino

L’OPINIONE

&di PINO ALLIEVIa PAGINA 23

Sebastian Vettel, 26 anni, tagliail traguardo per primo ad Abu

Dhabi. Sotto il tedesco festeggiaa pugni alzati EPA­AFP

DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO IANIERIABU DHABI

Ha finito la giornata inospedale per il controllo obbli­gatorio imposto dalla Fia incaso di urto violento. Il saltosul cordolo della F138 di Fer­nando Alonso in occasione delsorpasso a Jean Eric Vergne al55O giro, avvenuto in una cur­va da 7a da 270 orari, ha regi­strato un picco di decelerazio­ne di 25g: oltre 21 una luceche si accende sul cruscottoobbliga il pilota a farsi visita­re. «Ho un po’ male alla schie­na, la botta è stata forte, manon ci saranno problemi» harassicurato Alonso, che dopola visita ha ricevuto il via libe­ra. Sulla dinamica del duellocon la Toro Rosso non ha maidubitato di avere torto: «Usci­to dalla pit lane mi sono trova­to Vergne al fianco e senzaspazi per entrare in pista. Il re­golamento dice che in quel ca­so si può uscire dal tracciato» èla spiegazione di Fernando,chiamato nel dopo gara achiarire l’episodio in direzionegara. Assolto dai giudici e daVergne. «Fernando è stato bra­vo a evitare un grosso inciden­te. Io non l’avevo visto e se nonsi fosse comportato così ce lasaremmo vista brutta».

Danni limitati Montate legomme soft, gli ultimi 10 giriper Alonso sono stati da quali­fica per recuperare posizioni epunti per il Mondiale costrut­tori. «Ho fatto il massimo, machi mi ha preceduto mi è da­vanti di 20” (in realtà, 32”;n.d.r.). Sono tanti, più di 4o­5o

al momento è impossibile fa­re. Una Mercedes e una Lotusci sono finite davanti, ma no­nostante un weekend moltodifficile siamo riusciti a la­sciarcene una alle spalle».

Strategia Sul duello con Fe­lipe Massa non si sbilancia:«Faccio quel che mi dice lasquadra: in avvio mi han detto

di allontanarmi per raffredda­re i freni, poi di rifarmi sottoma di non attaccarlo che loavrebbero chiamato ai box.Con le morbide ho fatto la miamiglior parte di corsa». Il se­condo posto nel costruttoriperò si è allontanato. «Non lot­tiamo solo con Mercedes, maanche con Lotus, Hülkenberg,Toro Rosso e McLaren. Stiamocalando troppo e dobbiamoprovare a migliorare il lavoroin pista. Io cerco sempre di da­re il 120%, le aspettative su dime sono tante, ma è dura».

Rabbia È invece arrabbiato enon lo nasconde, Massa, pena­lizzato dalla decisione del mu­retto di montargli gomme me­die. «Non me lo aspettavo. Mi

hanno chiamato all’ultimomomento e mi aspettavo dimontare gomme morbide e in­vece… Sarei entrato nei top 5,nel primo stint con le morbideavevo fatto 19 giri ed ero tra ipiù veloci, con temperaturapiù fresca e meno benzina eralogico montare le soft. No,non sono contento, ho fattouna gran gara, ho lottato, sor­passato, ma non sono finitodove meritavo. È frustrante.Ma non voglio pensare che ilteam lo abbia fatto per favori­re Fernando».

Domenicali Proprio conside­rando i 19 giri iniziali percorsida Massa non convince la spie­gazione di Stefano Domenica­li: «Felipe si è fermato al 38°giro (a 17 dalla fine; n.d.r.) eavevamo dubbi che sarebbearrivato alla fine. Quando Fer­nando si è fermato 6 giri dopola situazione era molto diffe­rente».

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32 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33

FORMULA 1 GP ABU DHABI

le pagelle DI ANDREA CREMONESI

Ha «vettellizzato»anche questo GP

zoom sulla corsa

CAMBI GOMME GIRI VELOCI

1. Alonso 1’43”434 (55°)2. Vettel 1’43”893 (51°)3. Grosjean 1’44”301 (54°)4. Bottas 1’44”351 (54°)5. Webber 1’44”364 (49°)6. Rosberg 1’44”458 (51°)7. Vergne 1’44”517 (53°)8. Perez 1’45”435 (51°)9. Massa 1’45”447 (52°)10. Hamilton 1’45”463 (47°)11. Maldonado 1’45”530 (55°)12. Hülkenberg 1’45”570 (52°)13. Sutil 1’45”609 (48°)14. Di Resta 1’45”786 (55°)15. Gutierrez 1’45”974 (43°)16. Ricciardo 1’46”042 (46°)17. Button 1’46”336 (43°)18. Pic 1’46”432 (50°)19. Van der Garde 1’46”592(48°)20. Bianchi 1’47”619 (52°)21. Chilton 1’47”707 (52°)

Fernando Alonso, 32 LAPRESSE

Kimi, forse era meglio restare a casaPer Raikkonen, polemico col team, gara da dimenticare. Imbarazzo Hamilton: 46” da Rosberg

Niki Lauda in suoonore ha coniugatoun nuovo verbo:vettellizzare, che sipuò tradurre come«dominare sino allanoia». Settima vittoriaconsecutiva, recorddi Schumacher eAscari eguagliato,mostruoso marginedi vantaggiosul compagnoWebber. È comese corresse inuna categoriatutta sua AP

7SutilDa 17° sulloschieramentoalla zona punti.Ma nel finale,con le gommefinite, ècostretto acedere a PerezCOLOMBO

7GrosjeanStavolta siferma ai piedidel podio, macomunque èun pericolocostante perRosberg eWebberCOLOMBO

7Di RestaUn sesto postocon la ForceIndia che valequasi comeuna vittoria,grazie allastrategia di unasola sostaAP

6,5HülkenbergFinirebbesicuramentea punti se ilteam non glifacesseprendereun drivethroughREUTERS

6,5PerezAlle prese conuna McLarenmangia gomme,all’ultimo giroriesce abeffare Sutil:porta a casadue puntiEPA

5HamiltonSoffre tutta lagara per unaanomalamancanza digrip: ma èimbarazzante ilsuo distaccoda Rosberg(46”) REUTERS

5ButtonLa sua garafinisce nelretrotreno diPaul Di Restaalla primacurva: danneggia l’ala e…ciao puntiEPA

4RaikkonenIn prova rovinail fondo sulcordolo: vienefatto partireultimo. In garasbatte al via suVan der Garde:da dimenticareCOLOMBO

7 Fernando AlonsoCome i sorpassi in gara (Perez,Bottas, Hülkenberg, Sutil, Vergne,Hamilton e Di Resta). Sfrutta afondo una strategia intelligente:soft medie soft AFP

8 Nico RosbergÈ il primo… degli altri. Per 18 giririesce a contenere Webber,chiude sul podio e raccogliepunti pesanti per il Mondialecostruttori COLOMBO

7 Felipe MassaUna gara super. Si tiene dietroAlonso per 38 giri. Poi paga ladifferenza di strategia una voltache viene rispedito in pista con lemedie. E si arrabbia COLOMBO

6,5 Mark WebberButta via la pole con una partenzacosì così. Facendosi infilare subitoanche da Rosberg, getta alleortiche ogni speranza di lottarecon Vettel COLOMBO

classifiche

ARRIVO

POS. PILOTA NAZ SCUDERIATEMPO/DISTACCO

(PIT STOP)

1. VETTEL GER Red Bull­Renault in 1h38'06"106 (2)

media 186,758 km/h

2. WEBBER AUS Red Bull­Renault a 30"829 (2)

3. ROSBERG GER Mercedes a 33"650 (2)

4. GROSJEAN FRA Lotus­Renault a 34"802 (2)

5. ALONSO SPA Ferrari a 1'07"181 (2)

6. DI RESTA GB Force India­Mercedes a 1'18"174 (1)

7. HAMILTON GB Mercedes a 1'19"267 (2)

8. MASSA BRA Ferrari a 1'22"886 (2)

9. PEREZ MES McLaren­Mercedes a 1'31"198 (2)

10. SUTIL GER Force India­Mercedes a 1'33"257 (1)

11. MALDONADO VEN Williams­Renault a 1'35"989 (2)

12. BUTTON GB McLaren­Mercedes a 1'43"767 (2)

13. GUTIERREZ MES Sauber­Ferrari a 1'44"295 (2)

14. HÜLKENBERG GER Sauber­Ferrari a 1 giro (2)

15. BOTTAS FIN Williams­Renault a 1 giro (2)

16. RICCIARDO AUS Toro Rosso­Ferrari a 1 giro (2)

17. VERGNE FRA Toro Rosso­Ferrari a 1 giro (2)

18. VAN DER GARDE OLA Caterham­Renault a 1 giro (2)

19. PIC FRA Caterham­Renault a 1 giro (2)

20. BIANCHI FRA Marussia­Cosworth a 2 giri (2)

21. CHILTON GB Marussia­Cosworth a 2 giri (2)

RITIRATO: al 1° giro RAIKKONEN (FIN/Lotus­Renault) incidente

DISTANZA GARA: 55 giri, per un totale di 305,355 km

GIRO PIÙ VELOCE: il 55° di ALONSO in 1’43”434, media193,305 km/h

LEADER DELLA CORSA: dalla partenza all’arrivo VETTEL

NOTE: drive through per HÜLKENBERG

GENERALEPILOTI

POS. NOME NAZ PUNTI AUS MAL CIN BAH SPA MON CAN GB GER UNG BEL ITA SIN COR GIA IND ABU

1. VETTEL (campione) GER 347 15 25 12 25 12 18 25 ­ 25 15 25 25 25 25 25 25 25

2. ALONSO SPA 217 18 ­ 25 4 25 6 18 15 12 10 18 18 18 8 12 ­ 10

3. RAIKKONEN FIN 183 25 6 18 18 18 1 2 10 18 18 ­ ­ 15 18 10 6 0

4. HAMILTON GB 175 10 15 15 10 ­ 12 15 12 10 25 15 2 10 10 ­ 8 6

5. WEBBER AUS 166 8 18 ­ 6 10 15 12 18 6 12 10 15 ­ ­ 18 ­ 18

6. ROSBERG GER 159 ­ 12 ­ 2 8 25 10 25 2 ­ 12 8 12 6 4 18 15

7. GROSJEAN FRA 114 1 8 2 15 ­ ­ ­ ­ 15 8 4 4 ­ 15 15 15 12

8. MASSA BRA 106 12 10 8 ­ 15 ­ 4 8 ­ 4 6 12 8 2 1 12 4

9. BUTTON GB 60 2 ­ 10 1 4 8 ­ ­ 8 6 8 1 6 4 2 ­ ­

10. DI RESTA GB 48 4 ­ 4 12 6 2 6 2 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ 4 8

11. HÜLKENBERG GER 39 ­ 4 1 ­ ­ ­ ­ 1 1 ­ ­ 10 2 12 8 ­ ­

12. PEREZ MES 35 ­ 2 ­ 8 2 ­ ­ ­ 4 2 ­ ­ 4 1 ­ 10 2

13. SUTIL GER 29 6 ­ ­ ­ ­ 10 1 6 ­ ­ 2 ­ 1 ­ ­ 2 1

14. RICCIARDO AUS 19 ­ ­ 6 ­ 1 ­ ­ 4 ­ ­ 1 6 ­ ­ ­ 1 ­

15. VERGNE FRA 13 ­ 1 ­ ­ ­ 4 8 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

16. GUTIERREZ MES 6 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ 6 ­ ­

17. MALDONADO VEN 1 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ 1 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

18. BOTTAS FIN 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

19. BIANCHI FRA 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

20. PIC FRA 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

21. VAN DER GARDE OLA 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

22. CHILTON GB 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

COSTRUTTORI

1. RED BULL (campione) 513 23 43 12 31 22 33 37 18 31 27 35 40 25 25 43 25 43

2. MERCEDES 334 10 27 15 12 8 37 25 37 12 25 27 10 22 16 4 26 21

3. FERRARI 323 30 10 33 4 40 6 22 23 12 14 24 30 26 10 13 12 14

4. LOTUS 297 26 14 20 33 18 1 2 10 33 26 4 4 15 33 25 21 12

5. MCLAREN 95 2 2 10 9 6 8 ­ ­ 12 8 8 1 10 5 2 10 2

6. FORCE INDIA 77 10 ­ 4 12 6 12 7 8 ­ ­ 2 ­ 1 ­ ­ 6 9

7. SAUBER 45 ­ 4 1 ­ ­ ­ ­ 1 1 ­ ­ 10 2 12 14 ­ ­

8. TORO ROSSO 32 ­ 1 6 ­ 1 4 8 4 ­ ­ 1 6 ­ ­ ­ 1 ­

9. WILLIAMS 1 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ 1 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

10. MARUSSIA 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

11. CATERHAM 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

h10SebastianVettel

Il primo dato indica le gommedi partenza. MN=medienuove; SN= soft nuove;SU=soft usate; NC=nonclassificato. Tra parentesi, igiri delle soste. L’ultimo dato,per ogni pilota, indica ilnumero complessivodi pit stop.

Vettel SU MN (14) MN (37) 2;Webber SU MN (8) MN (33) 2;Rosberg SU MN (10) MN(33) 2;Grosjean SU MN (8) MN (37) 2;Alonso SN MN (16) SU (44) 2;Di Resta SN MN (20) 1;Hamilton SU MN (7) MN (29) 2;Massa SU MN (18) MN (38) 2;Perez SU MN (6) MN (27) 2;Sutil MN SN (28) 1;Maldonado SN MN (5) MN(25) 2;Button MN SN (2) MN (11) 2;Gutierrez MN SN (18) MN(30) 2;Hülkenberg SU MN (9) MN(27) 2;Bottas MN MN (24) SN (45) 2;Ricciardo SU MN (7) MN(28) 2;Vergne SN MN (17) MN (51) 2;Van der Garde SN MN (7) MN(33) 2;Pic SN MN (8) MN (32) 2;Bianchi SN MN (5) MN (31) 2;Chilton SN MN (6) MN (32) 2;Raikkonen MN 0 NC

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34 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35

CICLISMO L’AFFARE DI MERCATO

Riis dipendente di Tinkovper placare ContadorVi sveliamo altri particolari della vendita della Saxo al russo.Alberto: «Non è il momento di parlare», ma è chiaro il disagio

CLAUDIO GHISALBERTI

Bjarne Riis non usciràdal ciclismo né (completa­mente) dalla sua Saxo Bank, equesto nonostante la venditadella squadra a Oleg Tinkov.Anzi, proprio del magnaterusso sarà un dipendente.

Che qualcosa di grosso fos­se nell’aria lo si era capito giàda alcune settimane, perché aRiis, per tenere la squadra,servivano capitali freschi. Siparlava di un secondo spon­sor, sempre danese, tanto chepersino la fornitura dell’abbi­gliamento tecnico era stata so­spesa in attesa di sviluppi. No­nostante i problemi estivi, Riiscon Tinkov aveva proseguitola trattativa per un rientro eneppure quando sembravache il russo fosse a un passodall’accordo con Cannondalesi è dato per vinto. Tinkov, daparte sua, s’è sempre detto di­sponibile a investire purché dapadrone, non più da sponsor.

Così si è arrivati all’accordoper la cessione della RiisCycling, proprietaria della li­cenza World Tour (oggi l’Uci,la federciclo mondiale, uffi­cializzerà la registrazione del­le 18 licenze), che sarebbe sta­to firmato venerdì. A Riis an­drà una cifra di poco inferioreai 7 milioni di euro, mentre lasua collaborazione, presumi­bilmente come team manager,avrà una retribuzione vicina almilione di euro a stagione.L’investimento di Tinkov, at­traverso la Tinkoff Bank, è va­lutato tra gli 11 e i 13 milionidi euro a stagione.

Le smentite La notizia dellacessione è stata smentita viainternet da Stefano Feltrin, ilconsulente del russo: «È sba­gliato dire che abbiamo giàcomprato la squadra. Non ab­

biamo firmato. Con Riis stia­mo parlando da due mesi no­nostante le divergenze delpassato». Anche dallo staff delmanager danese arriva unasmentita: «Non abbiamo ven­duto a Oleg», le parole del por­tavoce Allan Jorgensen.Tinkov, invece, usa il suo mez­zo preferito, ovvero twitter,per una dichiarazione piùcriptica, ma che non arriva anegare: «È davvero bello esse­re ricchi è famosi, scrivono dite in tutto il mondo. Spesso dicose ridicole, ma divertenti».

Qui Madrid Chi di certo nonla prende con divertimento èAlberto Contador, la grandestella della squadra che pro­prio dal russo era stato dura­mente e ingiustamente critica­to pubblicamente (su twitter,ovvio) dopo il 4° posto al Tourde France. Il fuoriclasse ma­drileno però non è mai cadutonel tranello della polemica eha sempre voluto mantenersidistante da questi episodi. Co­sì anche in momenti di relax,quando l’argomento della di­scussione svoltava su Tinkov,

lui diventava muto. Anche ieriAlberto è stato intransigente:«Non è il momento di parlare»,si è limitato a dire in un sms.Poi una sola parola in aggiun­ta: «Tranquilidad».

Dal suo entourage arriva lagaranzia che Contador fosseall’oscuro della vendita dellasquadra. La situazione impo­ne tantissima cautela. Di sicu­ro non è stata presa bene aMadrid. Alberto ha altri dueanni di contratto con il team ela convivenza con Tinkov ap­pare più impossibile che pro­blematica. Proprio per questo,la figura di Riis, per il quale lospagnolo ha grandissima sti­ma, diventa fondamentale. Ameno che Contador viva que­sta cessione come un tradi­mento da parte del managerdanese, che di fatto ha risolto isuoi problemi economici maha inguaiato (seppure in unagabbia dorata di circa 4,5 mi­lioni a stagione) il corridore. Ese così fosse, difficile, se nonimpossibile, immaginare laprossima puntata della storia.

© RIPRODUZIONE RISERVATAAlberto Contador, 30 anni BETTINI

ITALIA DA PODIO

Europei cross,Arzuffi bronzoPista: Viviani 2°

Un’altra bella giornata perl’Italia nel doppio appuntamentointernazionale tra pista eciclocross. Partiamo daManchester (Inghilterra), dovesi è conclusa la prima provadella Coppa del Mondo di pista.Sabato sera, Marco Coledan,25 anni, pro’ con la Bardiani,aveva vinto l’orodell’inseguimento individuale, untitolo che mancava all’Italia dal1997. Ieri Elia Viviani, già 3° nellacorsa a punti, è arrivato 2° nelloscratch, battuto dall’austriacoMuller; Giorgia Bronzini 6 a nellacorsa a punti, AnnalisaCucinotta 7a nell’omnium.Ottime notizie anche dagliEuropei giovanili di ciclocross aMlada Boleslav (Rep. Ceca).Alice Maria Arzuffi, 18 anni,brianzola di Seregno della SelleItalia Guerciotti, è arrivata terzanella prova juniores/under 23,alle spalle delle olandesiKalvenhaar e Stultiens; quartaElena Valentini, ottava ChiaraTeocchi. A conferma che,soprattutto a livello giovanile ein particolare in campofemminile, gli atleti ci sono.

Alice Maria Arzuffi, 18 BETTINI

Bjarne, per ilquale lo spagnoloha grande stima,resterà cometeam manager

Con Tinkovnon c’è feeling,ma Contador haancora due annidi contratto

Page 36: Gazzetta 20131104

36 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

TENNIS FINALE FED CUP A CAGLIARI

il Film

Dopo Belgio e Usabattute le russeVinci e Pennettasempre presenti

CHARLEROI 2006Belgio­Italia 2­3Per la prima volta in finale, a Charleroi Pennetta, Santangelo, Vinci eSchiavone battono il Belgio 3­2: decisivo il ritiro della Henin nel doppio IPA

REGGIO CALABRIA 2009Italia­Stati Uniti 4­0Per la prima volta Errani al posto di Santangelo: a Reggio gli Usaschiantati da Pennetta (due singolari vinti) e Schiavone (uno) REUTERS

SAN DIEGO 2010Stati Uniti­Italia 1­3A San Diego le statunitensi, senza le sorelle Williams, cedono allaPennetta che vince due singolari, e alla Schiavone (uno) REUTERS

Le amiche si riprendono il mondoErrani vince il terzo singolare: russe k.o. e quarto titolo in 10 anni. Barazzutti: «Nella storia»

DAL NOSTRO INVIATO

RICCARDO CRIVELLIRiccardoCrivel2

CAGLIARI

La festa esplode a mezzo­giorno, quando il sole è più al­to in un cielo mai così azzurro.Il mondo gira sempre intornoalle fantastiche Sorelle d’Ita­lia, le signore delle quattro FedCup in otto stagioni, le domi­natrici con il sorriso che hannocostruito un gruppo di granito,una squadra vera, sincera, chesi guarda negli occhi e macinatrofei e avversarie. Ci sono unpaio di immagini che la storiadi un altro trionfo renderà im­periture: il tifo forsennato daun lato all’altro delle tribunecon cui le compagne hanno inpratica portato in spalla la Vin­ci verso il successo nel primo,tribolatissimo singolare di sa­bato; e la Schiavone, il Mahat­ma del team, non convocataeppure presentissima, che ir­rora di champagne chiunquele capiti a tiro durante il girod’onore. Lo spirito di un lega­me quasi trascendente.

Senza storia Non poteva es­sere la Kleybanova, la donna diun miracolo vero di volontà ecoraggio, cioè la sconfitta di

un cancro, a cambiare seppurper poco le magnifiche sorti diuna finale già scritta. Chiarol’intento del disperato c.t. rus­so Tarpischev, affidarsi a chiha già assaggiato i piani alti(Alysa era 26 del mondo primadello stop nel 2011) e quindi èpiù consueta alle sfide in quo­ta. Eppure non c’è partita, laErrani è una tigre che non si la­scerebbe mai sfuggire la gloriadella prima Fed Cup da attriceprincipale: top spin di drittoper tenere la rivale dietro la ri­ga di fondo e le gambe di cauc­ciù a muoversi su e giù per ilcampo mentre l’altra arrancanegli spostamenti. Ci voglionosolo 58 minuti perché la Cichiscolpisca di nuovo il nome del­l’Italia sul piedistallo argenta­to della Coppa: «Siamo fortis­sime, ovunque andiamo noipensiamo solo a vincere».

Nessuna giustificazione È unurlo di guerra, l’ascia dissotter­rata contro il pensiero deboledi una vittoria troppo semplicecontro una Russia assai mino­re: «È un problema loro — tuo­na Sarita — anche perchémentre le loro più forti hannoscelto altri percorsi, le italianepiù forti sono qui, a gioire e afare festa di nuovo. E io non la

sento certo come una diminu­zione, anzi metto questa vitto­ria tra le più belle della miacarriera». Capitan Barazzuttisfoglia il vocabolario, deve tro­vare le parole giuste per unmanipolo di regine: «Sonostratosferiche. Siamo di frontea giocatrici che vincono i gran­di tornei individuali e che insquadra sacrificano le opinionipersonali per il bene del grup­po. Non devono certo giustifi­carsi — si accalora — perchél’avversario non aveva le mi­gliori, in semifinale abbiamobattuto la Repubblica Ceca cheè la prima squadra del ranking.I loro successi in tutti questianni parlano per loro, siamo difronte a ragazze che stanno fa­cendo la storia dello sport».

L’unione fa la forza Il c.t. è ilmastice, il tratto che unisce, lacamera di compensazione dicaratteri diversi: «Magari hofatto scelte difficili, ma semprecon il dialogo. Sono padre didue figlie, forse mi ha aiutato».Flavia Pennetta, che con laVinci è stata in tutte e quattrole squadre vittoriose, gli rico­nosce un percorso virtuoso:«All’inizio non è stato facile,arrivava dagli uomini e ci trat­tava con quei metodi. Ma poi ci

ha capito e adesso l’armonia èil nostro segreto più bello, c’èuna grande unione, tutte dallastessa parte, sia quelle che gio­cano sia quelle che sono a bor­do campo». La Vinci, un’altradelle eroine stagionali, ag­giunge parole antiche e odoro­se di pane buono: «Tra noi c’ègrande rispetto, e questo ci haaiutato a trovare equilibrio.Ognuna di noi ha carriere im­portanti, ma alla fine qui si vin­ce di squadra». All’inizio eranoFra’ e Fla’, poi sono arrivate leCichi dopo aver assorbito

esempi e lezioni, un fiumecontinuo, sempre in piena:«Ci siamo accettate l’un l’al­

tra — riconosce la Errani— e ci siamo stimolate avicenda. E poi insieme

ci divertiamo». Scate­nando perfino la Knapp,che vince l’ormai super­

fluo doppio insieme a Fla­via e poi può dire che «con

loro mi sono subito sentita acasa». E sotto un tetto di stelle.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LE QUATTRO REGINE1 Francesca Schiavone, 33 anni, milanese: nonera in squadra ma ha voluto esserci. Vincitricedel Roland Garros 2010, oggi 42a nel ranking,presente nelle tre prime Fed vinte dall’Italia.2 Flavia Pennetta, 31 anni, brindisina: 31a nellaclassifica Wta, debuttò in Fed Cup nel 2003. Èal quarto titolo mondiale.3 Sara Errani, 26 anni, nata a Bologna, settimanella lista delle donne. Finalista in singolare alRoland Garros 2012, è alla terza Fed Cup vinta.4 Karin Knapp, 26 anni, altoatesina, 41a nelranking: convocata al posto di Schiavone.5 Roberta Vinci, 30 anni, tarantina, 13a almondo: è alla quarta Fed Cup vinta REUTERS.

4NUMERO

10Le vittorie

dell’Italiadal 2006 negli

11 match di FedCup giocati in

casa: le azzurrehanno perso

solo con laSpagna nel

primo turno del2008. Per il

resto 2 vittorieper 5­0, 2

vittorie per 4­0,una per 4­1, una

per 3­1 e 4 per3­2. Nelle ultime

3 finali giocatel’Italia ha persoun solo punto:

4­0 agli Usa nel2009, 3­1 agli

Usa nel 2010 e4­0 alla Russia

quest’anno:l’unica sconfitta

di Schiavonecontro Oudin)

FERRER BATTUTO A PARIGI

Furore DjokovicOra c’è Londra

(v.m.) Da Parigi confurore, Novak Djokovic (nellafoto) doma anche Spagna II,David Ferrer, campione incarica a Bercy, con due sprintchirurgici: da 4 5 a 7 5, intutt’e due i set della finalefirmando il 16° titolo Masters1000 fra i suoi 40 titoli Atp (6°del 2013), con 34 vincenti a 15

(28 errori contro 26), costringendo così Nadal avincere almeno due match al Masters, che scattaoggi coi primi 8 del mondo e 6 milioni di dollari, perchiudere l’anno al numero 1. Nole, spinto dalmiracoloso recupero di Rafa, ha ritrovato il passoed è imbattuto da 17 partite (2 di Davis, 5 aPechino, 5 a Shanghai e 5 a Bercy). Così rimanda ilpensiero della Davis del 16 18 nella sua Belgrado,perché già domani sera, sul veloce della O2 Arenadi Londra, trova Federer nel clou del girone B checomprende anche Del Potro e Gasquet. Il solitogirone all’italiana da 4 giocatori del Masters(ufficialmente Atp World Tour Finals) con duepromossi alle semifinali incrociate. Mentre nell’altrogruppo ci sono Nadal, Ferrer, Berdych e Wawrinka.Oggi, ore 13 italiane: Qureshi Rojer (Pak Ola) c.Fyrstenberg Matkowski (Pol); non prima delle 15:Berdych (Cec) c. Wawrinka (Svi), precedentiWawrinka 7 5 ; ore 19: Granollers M.Lopez (Spa) c.Marrero Verdasco (Spa); ore 21: Del Potro (Arg) c.Gasquet (Fra), precedenti Del Potro 5 1.Domani, Nadal (Spa) c. Ferrer (Spa), precedenti20 4; Djokovic (Ser) c. Federer (Svi), precedentiFederer 16 13.HALEP­STOSUR Masters B di Sofia (Bul, 750.000$,sint.indoor) con le seconde 8 della classifica mondiale,semifinali: Halep (Rom) b. Ivanovic (Ser) 2­6 6­1 6­3;Stosur (Aus) b. Pavlyuchenkova (Rus) 6­1 1­6 6­3.

4

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2

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IL COMMENTO

&di GIANNI VALENTIa pag. 23

Page 37: Gazzetta 20131104

LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 37

ATLETICA MARATONA DI NEW YORK

ITALIA­RUSSIA 4­0 (CAGLIARI, TERRA ROSSA OUTDOOR)Sabato: VINCI b. Panova 5­7 7­5 8­6; ERRANI b. Khromacheva 6­1 6­4Ieri: ERRANI b. Kleybanova 6­1 6­1; PENNETTA­KNAPP b. Gasparyan­Khromacheva 4­6 6­2 10­4.

ALBO D’ORO RECENTE: 1986 Usa; 1987 Germania; 1988 Cecoslovac­chia; 1989 Usa; 1990 Usa; 1991 Spagna; 1992 Germania; 1993 Spagna;1994 Spagna; 1995 Spagna; 1996 Stati Uniti; 1997 Francia; 1998 Spagna;1999 Stati Uniti; 2000 Stati Uniti; 2001 Belgio; 2002 Slovacchia; 2003Francia; 2004 Russia; 2005 Russia; 2006 ITALIA; 2007 Russia; 2008Russia; 2009 ITALIA; 2010 ITALIA; 2011 Repubblica Ceca; 2012 Repub­blica Ceca; 2013 ITALIA

FED CUP 2014 Il primo turno della Fed Cup 2014 si giocherà l’8­9 feb­braio con questi accoppiamenti: Stati Uniti­ITALIA; Spagna­RepubblicaCeca; Slovacchia­Germania; Australia­Russia.

la guida

Pennetta: «Mai avutoun pubblico così caldo»

Ora di far festa: Schiavone raggiunge Errani, Pennetta, Vinci e Knapp REUTERS

CAGLIARI

Durante il doppio, a risul­tato ormai acquisito, c’erano itifosi seduti perfino sulle scale:nessuno se n’è andato, nono­stante la giornata estiva potes­se consigliare gli ultimi blitzverso le spiagge. Due giorni ditutto esaurito con 10.000 spet­tatori complessivi, Cagliari harisposto con una passione maivista.

Scommessa E pensare che almomento della scelta, le vocicritiche si levarono alte, comeammette con candore anche laPennetta: «Non eravamo con­tente, ci ricordavamo un matcha Olbia dove il vento ci fece im­pazzire. E poi avevamo il timo­re che fosse una sede un po’fuori mano, in questi momentinon è facile spendere per unweekend di sport e invece untifo così non l’abbiamo mai tro­vato prima». Tra i contrari, al­l’inizio, anche il presidente delConi Giovanni Malagò: «Que­sta è una scommessa stravintadalla Federtennis, avevo delleperplessità e invece la rispostadella gente, il contesto e ancheil clima hanno reso l’eventomagnifico. Difficilmente altre

location avrebbero dato lastessa risposta. Abbia­

mo un Paese talmente ricco diposti favolosi che ogni iniziati­va sportiva deve valorizzare ilterritorio nella quale l’evento sisvolge». Il presidente Fit Bina­ghi incassa i complimenti conpiacere: «Ho visto un pubblicostraordinario, forse anchetroppo composto. Sono orgo­glioso della mia città e dellamia regione, che meriterebbealtri appuntamenti di livelloanche in altri sport».

Il futuro Le vittorie, poi, aiu­tano e il calore che ormai ac­compagna la squadra è garan­zia di successo. L’Italia dominadal 2006 e il nucleo non ha in­tenzione di abdicare: «Abbia­mo recuperato una Knapp adalto livello — analizza Baraz­zutti — e la Giorgi ha le qualitàper entrare nel gruppo. Peròentrambe dovranno meritarse­lo con i risultati. Io non faccioprogrammi, da selezionatore,semplicemente, chiamo sem­pre le più forti. Tratto tutte allostesso modo, e ribadisco che inFed Cup c’è spazio per tutte,anche se non sarà facile rag­giungere il rendimento di que­ste ragazze. E non so se lorovorranno farsi da parte».

Con il successo di Cagliari, ilcapitano azzurro ha eguagliatoa quattro vittorie in Fed Cup ilcanadese Berner e la mitica Bil­lie Jean King, condottieri degli

Stati Uniti, e lo spagnoloMargets.

Quanto al suo futuro,lo sintetizza con unabattuta. «Fino a quando

andrò avanti? Fino aquando le giocatrici lo

vorranno».ri.cr.­m.fro.

RIPRODUZIONE RISERVATA

4MEUCCIDECIMO

SUOMINI

Kebede 2°1. G. Mutai (Ken)

2h08’24”; 2.Kebede (Eti)

2h09’16”; 3. April(S.Af) 2h09’45”;

4. ArileLomerinyang

(Ken) 2h10’03”;5. S. Biwott

(Ken) 2h10’41”; 6.Imai (Giap)

2h10’45”; 7. J.Kiprop (Uga)

2h10’56”; 8. P.Cheruiyot Kirui

(Ken) 2h11’23”; 9.W. Korir (ken)

2h11’34”; 10.MEUCCI

2h12’03”; 22.GOFFI (1°

classificatoM40) 2h23’44”.

DONNEKiplagat 9a

1. P. Jeptoo(Ken) 2h25’07”;

2. Deba (Eti)2h25’56”; 3.Prokopcuka

(Let) 2h27’47”; 4.Daunay (Fra)

2h28’14”; 5.STRANEO

2h28’22”; 6. K.Smith (N.Zel)

2h28’49”; 7.Mockenhaupt

(Ger) 2h29’10”;8. Tufa Demisse

(Eti) 2h29’24”; 9.E. Kiplagat (Ken)

2h30’04”; 10.Nukuri (Bur)

2h30’09”

Con Mutai e la Jeptoola Mela resta kenianaStorico bis (2h08’24”) del primatista virtuale. Rimontavincente fra le donne (2h25’07”). Brava Straneo: quinta

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

MASSIMO LOPES PEGNANEW YORK

Stavolta l’idea di andareallo sbaraglio, come ValeriaStraneo ai Mondiali di Mosca,ce l’hanno le etiopi BuzuneshDeba e Tufa Demisse, che se nevanno subito allo sparo. Pian­tano in asso le grandi e, chilo­metro dopo chilometro, allun­gano fino ad accumulare unvantaggio importante, pocodopo la mezza, di 3’29”. E’quando l’azzurra guarda pre­occupata l’orologio, accanto alei trilla la sveglia di PriscahJeptoo (trionfo a Londra que­st’anno, al collo l’argento olim­pico 2012) e grande favorita. Ilprofessor Gabriele Rosa l’avevaannunciato alla vigilia: «Ecco avoi la ragazza che conquisteràNew York». In verità, vedendo­la indugiare così tanto deve es­sergli venuto qualche dubbio(si consolerà poi con il suo 10°trionfo a New York), perchéquell’attacco da kamikaze del­le rivali non era previsto: «Quelritardo è duro da recuperare.Meno male che ha capito chenon poteva più aspettare», rac­conterà. L’allarme alla ignaraJeptoo lo lancia un ciclista sulQueensboro Bridge: «Mi hadetto che avevo tre minuti. Hopensato: “Ma è quasi un chilo­metro!”. Sapevo di essere informa e allora ho iniziato im­mediatamente a spingere». Al­lora, con le sue gambe a x ma­gre come quella di una gazzel­la, ha incrementato la suastramba ma efficace falcata.

Nel mirino Sbarcata aManhattan, la keniana inghiot­tiva da sola l’asfalto della lun­ghissima First Avenue e rimon­tava quasi 30” a miglio alle duefuggitive. Mentre le altre stelli­ne, inclusa la Straneo, rimane­vano a guardare. Nel Bronx,desolato con sporadici spetta­tori, nuova casa della rivaleDeba, buttava fascetta e guan­ti: come se volesse rimboccarsile maniche. Sulla Quinta Ave­nue finalmente inquadrava lesagome delle avversarie. Ilcontatto arrivava sui saliscendidi Central Park, poi piantava lìanche la Deba e andava a pren­dersi un successo che le frutte­rà 500 mila dollari (bonus del

jackpot della World Major Ma­rathon). Significative le duemetà gara: 1h16’00” la prima,1h09’07” la seconda, per giun­ta più dura. Terza si piazzava lalituana Prokopcuka, che avevagià espugnato New York nel2005 e 2006. La Straneo si ac­contentava del quinto posto,dopo una gara in cui non maiha mollato.

Insieme Il copione degli uo­mini è più tradizionale e lo tie­ne in mano, fin dall’inizio, Ge­offrey Mutai, ultimo vincitoredi New York nel 2011. Al suofianco, un cast eccezionale,che include il campione olim­pico e mondiale Stephen Ki­protich (poi solo 12°). I Big ri­mangono assieme fino a quan­do Mutai, all’entrata diManhattan, allunga. Gli stadietro solo il connazionaleBiwott che a un certo punto glichiede disperato di passargli laborraccia: «Certo che gliel’hodata: aveva sete», dice consemplicità Mutai, che detiene ilrecord del mondo della mara­tona (a Boston nel 2011) maiomologato. Non ha allenatore(«Non mi piace avere qualcunoche mi dice cosa fare») e nonsembra averne bisogno: corre

come se passeggiasse, senzamai una smorfia di fatica. Per­ché per uno che tagliava alberie li faceva diventare pali elet­trici per sostenere la famigliadi nove fratelli, una maratona èprobabilmente poco più di unapasseggiata. Si è tolto la soddi­sfazione di ripetersi (non acca­deva a New York dal 1997­98,con John Kagwe) e di battere50.740 concorrenti, primatoassoluto di partecipanti.

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GIOCAVA «IN TRASFERTA»

Zanardi lontano

Stavolta non scherzavaAlex Zanardi, quando alla vigiliaaveva detto: «Arrivo altraguardo un’ora dopo tutti glialtri. Dalla handbike allacarrozzina c’è tanta differenza,incolmabile con pochiallenamenti». Il campioneolimpico si è piazzato 35° conun distacco di 50’28”. Ma hagià detto che il prossimo annosi ripresenterà qui pervendicare questo bocconeamaro che sapeva sarebbestato costretto a inghiottire.

I VINCITORI E LA COMBATTIVA AZZURRA

1) Il vincitoremaschile,GeoffreyKiprono Mutai,32 anni.Aveva giàvinto a NewYork nel 2011e nello stessoanno dominòBoston in2h03’02”,record nonomologato perla tipologia delpercorso. 2)PriscahJeptoo, 29anni, argentoa Londra2012. 3)L’azzurraValeriaStraneo,argentoiridato aMosca questaestateREUTERS/COLOMBO

1 3

2

LA VICEIRIDATA ERA DAL 2005 CHE UN’AZZURRA NON ENTRAVA FRA LE PRIME CINQUE

Straneo: «Forse ero stanca da Mosca»«Non potevoseguire la Jeptoo,ma non ho mollato»Meucci: «Ora socos’è una 42 km»

Anche dopo la grande fa­tica, Valeria Straneo non per­de mai il buonumore (è co­munque la prima italiana apiazzarsi nei top­5 dopo la Ge­novese nel 2005). Sorride e sidichiara soddisfatta, certo unpelo di rammarico le rimane:«Nessun dubbio, mi sarebbepiaciuto andare sul podio. Maquesto quinto posto è davveroun bel risultato e me lo tengostretto. Non ho mai mollato fi­

no al termine, senza flessio­ni». Racconta che stavolta nonpensava di fare gara di testacome a Mosca: «Volevo star­mene al coperto, con tuttoquel vento in faccia. Non mihanno scombussolato i piani ledue etiopi, tutto stava andan­do come programmato. Poiquando è partita la Jeptoo, laKiplagat ha provato ad andar­le dietro, ma non ce l’ha fatta».

I complimenti Si ferma un at­timo, poi si complimenta conla vincitrice: «E’ davvero for­tissima, ha un passo micidiale.Impossibile pensare di starecon lei. Mi è sembrata una ga­ra molto dura, forse avevo nel­le gambe qualche residuo difatica di Mosca».

Fra gli uomini, ottima laprestazione di Daniele Meucciche si è preso la soddisfazionedi centrare il decimo posto(primo top­10 azzurro dal2007) e sorpassare il campio­ne olimpico e del mondo, Ste­phen Kiprotich. Poco dopo lamezza è scattato in testa algruppo dei migliori, ha presouna quindicina di metri di van­taggio, e si è guadagnato unprimo piano con citazione deitelecronisti, prima di essere ri­succhiato dal gruppo. Ma è ri­masto con i grandi fino in fon­do.L’Italia ha centrato, invece,la vittoria nel Master degliover­40, grazie a Danilo Goffi,22° assoluto in 2h23’44”.

m.l.p

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Daniele Meucci,28 anni, in pienaazione COLOMBO

5

4PEREC

4H51’52”

SGli arrivi

vipBaldini

2h43’41”

StefanoBaldini

(olimpionico diAtene 2004, ha

corso perbeneficenza)

2h43’41”

SummerSanders

(quattromedaglie

olimpiche nelnuoto)

3h24’00”

NickKypreos

(ex giocatorehockey ghiaccio

Nhl)4h43’38”

Marie­JosePerec

(quattrocentistatre volte

olimpionica)4h51’52”

PamelaAnderson

(attrice/modella)5h41’03”

Page 38: Gazzetta 20131104

38 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

NBA PRONOSTICATA COME LA SQUADRA PIÙ SCARSA DI SEMPRE, PHILADELPHIA E’ 3­0

Bravo Belinelli. Sixers: peggiori e imbattutiBeli segna 15 puntinell’ultimo quartoma perde, il team(anche) di Thohirbatte i Bulls

ilLutto

Addio Bellamycentro degli Usaoro a Roma 1960

È morto Walt Bellamy,centro della Nazionale Usa oroall’Olimpiade di Roma 1960.Aveva 74 anni. Prima sceltanel 1962, giocò 14 stagioni inNba a Chicago, Baltimore,New York, Detroit, Atlanta.

Marco Belinelli gioca laprima grande partita in ma­glia Spurs ma non basta a SanAntonio, senza Green e Split­ter, per vincere a Portland. Be­li parte in quintetto, realizza19 punti, 15 nell’ultimo quar­to quando le sue triple nell’ul­timo minuto e mezzo (la se­conda per il ­3 a 20” dalla sire­na) riaprono la gara. Presta­

zione super che non toglie aiPhiladelphia 76ers i riflettori.

Brocchi Quella che è statapresentata da tutti come lapeggiore squadra della Nba,addirittura in corsa per batte­re il record negativo assolutodi vittorie fatto registrare pro­prio da Phila nel 1972­73 (9­73), è partita con 3 vittorie eha già superato le due favori­te, Miami e Chicago. «Capia­mo quello che tutti hannoscritto e detto di noi — ha di­chiarato il coach debuttanteBrett Brown, il solo che alla fi­ne ha accettato la panchinadell’ex squadra di Doctor J —,il nostro messaggio resta ve­

dere come va giorno per gior­no. Sono fortunato di avereuna squadra che ama giocareassieme e dove ognuno ap­prezza la vicinanza uno del­l’altro». Ancora una volta gui­data dal rookie Michael Car­ter Williams, Phila (la squa­dra che ha nel board dei socianche Erick Thohir, è la menocostosa di tutta la Nba: il suomonte salari di 45 milioni èmeno della metà della n.1 cheè Brooklyn, 101) ha approfit­tato del passaggio a vuoto diDerrick Rose (4/14 al tiro, 8palle perse) che si è accusatodella sconfitta, mentre coachThibodeau lo assolve: «E’ dif­

ficile giocar bene quando nonti alleni. Abbiamo bisogno ditempo in palestra, poi tuttoandrà bene».

RISULTATI: Golden State­Sacramen­to 98­87 (K.Thompson 27; McLemore19), Dallas­ Memphis 111­99 (Nowitzki23; Conley 24), Milwaukee­ Toronto90­97 (Mayo 16; Gay 18), Philadelphia­Chicago 107­104 (Carter Williams 26;Boozer 22), Indiana­Cleveland 89­74(Stephenson 22; Waiters 17), Por­tland­San Antonio 115­105 (Lillard 25;Duncan 24), Utah­Houston 93 ­104(Jefferson 18; Parsons 24), New­Orle­ans­Charlotte 105­84 (Davis 25: Ses­sions 21).

Carter­Williams sfida Rose USAT.

BASKET SERIE A: LA QUARTA GIORNATA

l’Analisi

DI LUCA CHIABOTTI

Milano­Lawale i dualismirischiosiL’arrivo di Gani Lawal aMilano è il primo movimentodi mercato della stagione.Ingombrante, perchériguarda la favorita e ilmiglior rimbalzista dellapassata stagione. Ma fanascere una competizioneinterna con Samardo Samuelsprima che abbia dimostratocontinuità nel ruolo eaggiunge un altro terminalepurissimo (0.1 assist a partital’anno scorso) in una squadrache ha problemi nellacostruzione del gioco. Se ildualismo con Samuels nonfinisce come quello traLangford e Hairston, Milanosotto canestro ha una forzanon pareggiabile dalleavversarie ma dovrà fareturnover quando Kangurrientrerà dall’infortunio. E’un’altra sfida tecnica perBanchi che ha tanti lunghi epochi passatori. Del resto,anche Sassari, l’antagonistadi Milano più completa, viveuna forte instabilità proprionella doppia regia:non si samai se Green è quello da 20punti o da zero e a Cremona ènaufragato anche TravisDiener. I dualismi sonosempre rischiosi. IntantoCantù vince a Roma senzaAradori e Varese si aggiudicauna sfida resa piùsignificativa dalla presenzacome avversario di Vitucci,l’uomo che l’ha portata inalto l’anno scorso. Forse nonhanno l’organico per far benedue volte la settimana, mauna sì. Fino alla fine.

Come ogni lunedì,all’indomani della giornata dicampionato su gazzetta.itsono online i video dai campicon gli highlights delle partitegià giocate, e già in seratasaranno sul sito le immaginidei posticipi di oggi a Desio ePesaro, oltre alle cronachedai campi già a fine partita.Per i posticipi, slitta a domaniil nostro ranking di Serie Aaggiornato all’ultimo turno.

Gazzetta.it

SUL NOSTRO SITOHIGHLIGHTS DAI CAMPIANCHE DEI POSTICIPI

hI VOTI

SJENKINS 7Inizio da star,

con 11 punti in7’, poi cala un

po’ ma nelsupplementare

ne infila 7fondamentali;

chiuderà con undoppio 4/7, da

due e da tre.

SBARON 7

Quattro triple(su sette

tentativi), segnaquando serve, èl’unico di Roma

veramentelucido e

continuo: 14punti in 27

minuti.

SRAGLAND 5

Primo giro avuoto della

stagione,contenuto a 9

punti dalladifesa romana,finisce con un

solo assist eben sette palle

perse.

SIGNERSKI 5Venti minuti di

anonimato, unasola tripla e

null’altro per ilpolacco in attesa

del rinnovo delcontratto. Gioca

sempre lontano dacanestro, un solo

rimbalzo per lui.

ROMA 80

CANTU’ 82

DTS (14­17, 31­31; 55­52, 68­68)

ACEA ROMA: Taylor 19 (4/12, 3/5), Goss 7 (1/1,1/2), Hosley 17 (5/12, 2/5), Ignerski 3 (0/1, 1/3),Mbakwe 13 (5/7); Baron 14 (1/3, 4/7),Eziukwu 4 (2/5), D’Ercole 3 (1/2 da 3), Ri­ghetti, Moraschini (0/1). N.e.: Reali, Tonolli.All.: Dalmonte.

CANTU’: Ragland 9 (1/5, 2/6), Jenkins 22 (4/7,4/7), Abass 2 (1/2, 0/1), Leunen 10 (2/4, 2/5),Cusin 9 (3/4); Gentile 14 (1/6, 4/6), Uter 9(4/8), Jones 7 (2/3, 1/3). N.e.: Rullo, Cesa­na, Aradori. All.: Sacripanti.

ARBITRI: Lanzarini, Rossi, Begnis.

NOTE ­ T.l. Rom 8/16, Can 7/12. Rimb.: Rom31 (Mbakwe 10), Can 46 (Leunen 9). Ass.:Rom 22 (Taylor 7), Can 13 (Gentile, Jenkins5). Progr.: 5’ 6­9, 15’ 20­23, 25’ 42­36, 35’62­65. Spettatori 2421.

Marty Leunen, 28 anni, ieri autore del canestro decisivo CIAMCAST

RISULTATIVANOLI CREMONA­BANCO DI SARDEGNA SASSARI 86­74

ACEA ROMA­CANTÙ dts 75­80

GRANAROLO BOLOGNA­SUTOR MONTEGRANARO 96­73

CIMBERIO VARESE­SIDIGAS AVELLINO 85­68

UMANA VENEZIA­ENEL BRINDISI 82­87

GRISSIN BON REGGIO EMILIA­PASTA REGGIA CASERTA 76­59

PESARO­MONTEPASCHI SIENA OGGI OGGI

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO­GIORGIO TESI GROUP PISTOIA OGGI

CLASSIFICASQUADRA PT G V P

CIMBERIO VARESE 6 4 3 1

CANTÙ 6 4 3 1

GRANAROLO BOLOGNA 6 4 3 1

ENEL BRINDISI 6 4 3 1

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 4 3 2 1

MONTEPASCHI SIENA 4 3 2 1

BANCO DI SARDEGNA SASSARI 4 4 2 2

ACEA ROMA 4 4 2 2

SIDIGAS AVELLINO 4 4 2 2

GRISSIN BON REGGIO EMILIA 4 4 2 2

PASTA REGGIA CASERTA 4 4 2 2

PESARO 2 3 1 2

UMANA VENEZIA 2 4 1 3

MONTEGRANARO 2 4 1 3

VANOLI CREMONA 2 4 1 3

GIORGIO TESI GROUP PISTOIA 0 3 0 3

Le prime 8 ai playoff, l’ultima in Lega Gold.

PROSSIMO TURNODomenica 10/11, ore 18.15

GIORGIO TESI GROUP PISTOIA­VANOLI CREMONA (9/11)ENEL BRINDISI­GRISSIN BON REGGIO EMILIA (17.30)PASTA REGGIA CASERTA­ACEA ROMAGRANAROLO BOLOGNA­EA7 EMPORIO ARMANI MILANOCANTÙ­SIDIGAS AVELLINOMONTEGRANARO­PESAROBANCO DI SARDEGNA SASSARI­CIMBERIO VARESE (20.30)MONTEPASCHI SIENA­UMANA VENEZIA (11/11)

Jenkins e GentileCantù passa a Romaal supplementareSacripanti: «Abbiamo vinto fuori e senza Aradori»È arrivato il passaporto, Jones rimane alla Virtus

4IL NUMERO

25I punti

di RichLa guardia di

Cremona èstato finora il

migliorrealizzatore

della 4a giornatadavanti a Dyson

(Brindisi) con23.

MARIO CANFORAROMA

Basta osservare i parzialidei cinque quarti (overtimecompreso) per capire l’estremoequilibrio di Roma­Cantù: 14­17, 17­14, 24­21, 13­16, 12­14.Mai più di tre punti di distacco,per un successo canturino tut­to sommato meritato, perchénei momenti decisivi il bracci­no non è venuto a nessuno.Due punti d’oro, nonostante lapesante assenza di Pietro Ara­dori, ancora fermo e in panchi­na solo per stare accanto aicompagni. «Ma poteva vincereanche Roma, sono gare chevengono decise da episodi», di­ce un raggiante Pino Sacripan­ti che ha trovato inizialmenteun Jenkins favoloso, immarca­bile dagli esterni romani.

Timbro Parla di episodi, iltecnico ospite. E ha sicuramen­te ragione. Cita un bel po’ digiocatori, ma si dimentica dicolui che ha messo un bel tim­bro a fuoco sul pomeriggio ro­mano: minuto 26, l’Acea èavanti 50­43. Gentile trova laprima tripla di una prova finoad allora incolore. Sulla sirenadella frazione, in maniera ab­bastanza fortunosa mette la se­conda da poco dopo la linea delcentrocampo, utile a fissare il55­52. Si riparte e il buon Ste­fano ne mette altre due di fila:significheranno il 55­58. Chia­ro, dopo ci sono stati mille altriepisodi, ma senza il «fuoco» diGentile (che oltre a 4/6 nelletriple ha completato lo scoutcon 6 falli subiti e 5 assist, dicui l’ultimo super per la decisi­va tripla di Leunen nell’overti­me), Cantù probabilmente nonavrebbe avuto la forza per tor­nare avanti dopo la rimonta ro­mana. «Siamo felicissimi perdue motivi — prosegue Sacri­panti —: il primo è per aver tro­vato i due punti in trasferta, co­sa sempre difficile, e poi per­ché si è trattato della seconda

gara senza Aradori. Inutile sot­tolineare la sua importanza pernoi, però la squadra si è com­pattata, ha reagito bene».

Rimbalzi Ma ha saputo so­prattutto mettere giù un bel po’di palloni: la conta dei rimbalzialla fine è deprimente per Ro­ma, sotto 31­46 (16 offensivi).Vero pure che, come dice l’alle­natore dell’Acea Luca Dalmon­te «se hai perso di due al sup­plementare con 15 rimbalzi inmeno allora vuole dire che haifatto bene altre cose, altrimen­ti ne prendevi 20», però è pro­prio nei pressi dell’anello chela sua squadra non mostra lacattiveria necessaria. Sia

Mbakwe sia Eziukwu non sem­brano avere il giusto atteggia­mento: e la doppia doppia delprimo (13 punti+10 rimbalzi)non lo salva da una prova scial­ba, troppo soft e per giuntacontro avversari diretti pernulla trascendentali. Dalmon­te glissa abilmente la domandasulla poca consistenza del duo,parla di «qualcosa che si devemigliorare» ma le prossime ga­re saranno fondamentali percapire se necessitano interven­ti. Al momento va risolto il casoJones, che ha visto ieri la parti­ta in borghese. Il tanto attesopassaporto comunitario è fi­nalmente arrivato, per cui Ro­ma lo tessererà entro venerdì:

Jones (che, va detto, non è cer­to un fenomeno) garantisceperò a questa squadra quellaenergia che in molti periodidelle gare non c’è. Bisogna ri­solvere la questione Ignerski,ieri mediocre. Gioca lontanis­simo da canestro, apre gli spa­zi, l’ideale sarebbe confermar­lo anche per vivere meglio ildoppio impegno campionato­Eurocup. Ma starà al presiden­te Toti decidere se aprire il por­tafoglio o meno. Intanto, va re­gistrato il secondo errore di filain entrata di Taylor nell’ultimopossesso dei regolamentari:per Roma, insomma, gira an­che un po’ storto.

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VIDEO

gguarda Carter Williams

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Page 39: Gazzetta 20131104

LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 39

LA 1a VITTORIA SACCHETTI: «SIAMO STATI PRESUNTUOSI»

Cremona si sbloccaSassari irriconoscibile

CREMONA 86

SASSARI 74

(21­20, 46­33; 69­60)VANOLI CREMONA: Woodside 6 (3/6,0/2), Jackson 15 (4/6, 1/6), Rich 25(10/22, 0/1), Kalve 11 (4/4, 1/1), Kelly 7(3/4); Chase 10 (2/2, 2/4), Conti (0/1 da 3),Marchetti, Spralja 4 (2/3), Ndoja 8 (1/2,2/2). N.e.: Ariazzi, Fiorentini. All.: Gresta.BANCO DI SARDEGNA SASSARI: T.Diener 4 (2/2, 0/4), D. Diener 12 (3/8,2/2), Thomas 22 (6/8, 2/5), C. Green 11(3/6, 1/5), Johnson 15 (7/10); M. Green(0/2 da 3), Fernandez, B. Sacchetti 7 (1/2,1/5), Vanuzzo 3 (1/2 da 3). N.e.: Devecchi,Tessitori. All.: R. Sacchetti.ARBITRI: Weidmann, Paglialunga, Maz­zoni.NOTE ­ T.l.: Cre 10/11, Sas 9/11. Rimb.: Cre32 (Kelly 6), Sas 31 (Johnson 13). Ass.:Cre 13 (Woodside 7), Sas 16 (D. Diener 5).Progr.: 5’ 13­8, 15’ 31­25, 25’ 59­47, 35’80­62. Usc. 5f.: D. Diener 36’20” (84­68).Spett. 3000.

CREMONA – Dopo la settimana più diffici­

le, Cremona si scrolla di dosso la tensio­ne e vince la prima partita del propriocampionato contro una Sassari che an­che coach Sacchetti fatica a riconosce­re: «Siamo stati presuntuosi. L’atteggia­mento non è quello da squadra importan­te. Forse le due partite in casa hanno ma­scherato i nostri problemi». Il Bancoapproccia male la gara, anche perché ilombardi la forzano a giocare sotto ritmo.Gli 11 punti di Kalve nel solo primo quartolanciano l’arrembaggio cremonese (13­8,5’), Drake Diener ci mette una pezza (21­20), ma poi emergono tutti i limiti difensividi Sassari, presa a pallate da Rich (46­33, 20’). Tre le chiavi per la Vanoli: l’ottimaregìa di Woodside, i 74 punti concessi do­po gli oltre 93 di media delle prime 3 garee l’impatto, tecnico ed emotivo, di Chase,in campo nonostante un serio problemaa un ginocchio. Thomas (13 punti nel ter­zo quarto) tiene accessa la fiammella(69­60), ma è ancora Rich a chiudere.Gresta esulta: «Dopo la pessima provadi Brindisi, arriva una delle migliori parti­te da quando sono allenatore di questasquadra. Il merito è dei miei giocatori».

Alessandro Rossi

MONTEGRANARO K.O. RECALCATI ARRABBIATO

Bologna: Walsh caldoonora Brunamonti

BOLOGNA 96

MONTEGRANARO 73

(27­13, 45­29; 66­53)GRANAROLO BOLOGNA: Ware 13 (3/3,2/8), Hardy 12 (3/5, 2/4), Gaddefors 15(4/6, 2/3), Motum 15 (4/5, 2/4), King 11(5/8); Imbrò 5 (1/1, 1/2), Walsh 21 (6/9, 3/8),Jordan 2 (0/2), Landi 2 (1/1), Fontecchio.N.e: Negri, Guazzaloca. All.: Bechi.MONTEGRANARO: Mayo 7 (2/8, 0/3),Cinciarini 11 (2/6, 2/3), Collins 4 (2/7,0/3), Sakic 15 (3/8, 0/2), Skeen 13 (2/3,2/3); Lauwers (0/1 da 3), Mazzola 8 (4/5),Campani (0/1, 0/1), Mitrovic 9 (0/3, 3/4),Tessitore 6 (0/1, 2/2), Quaglia, Rossi. All.:Recalcati.ARBITRI: Lamonica, Quarta, Filippini.NOTE T.l.: Bol 6/9, Mtg 16/25. Rim.: Bol 41(King 10), Mtg 34 (Sakic 11). Ass.: Bol 14(Walsh 4), Mtg 12 (Mayo 5). Progr.: 5’ 17­9,15’ 32­18, 25’ 57­38, 35’ 80­69. Usc. 5 f:Collins 39’32” (90­73). F.antisp: Collins35’04”. Spett. 5636

BOLOGNA Dopo il flop di Siena, la Virtus siprende una facile vittoria nella sera dedi­cata a Roberto Brunamonti, rifilando 23

punti di scarto alla modesta Montegrana­ro, una squadra che a tratti calpesta ilcurriculum del suo prestigioso coach conerrori banali al tiro e amnesie difensive. Ilparadosso è che al 35’ gli ospiti sono an­cora in partita perché la Granarolo giocaa fare l’elastico, prima allunga a piacimen­to e poi lascia agli avversari il modo dirientrare. Ma non c’è mai storia in unapartita che Bologna domina e controllacon sei uomini in doppia cifra, anche seHardy fa bottino solo alla fine. I biancone­ri nel primo quarto scattano a +14, nel ter­zo arrivano a +22. Montegranaro non hanulla dall’esordiente Collins e poco daglialtri Usa. La Virtus ritrova il solito Walsh,accanto al roccioso Motum e al jolly Gad­defors. Così Bechi aspetta Milano: «Ab­biamo offerto una prova di solidità difen­siva e buona distribuzione offensiva. Maper competere contro l’EA7 dovremo unpasso avanti». Invece Recalcati ammettetutto il suo disappunto: «Negli spogliatoimi sono molto arrabbiato. Come coach hosempre avuto pazienza ma c’è un limite atutto. Bisogna avere la decenza di lottarefino in fondo. Troppi individualismi non ri­solvono i problemi della squadra».

a.to.

SOLITI TECNICI ANCORA DECISIVI

Super Dyson: Brindisirimonta e batte Venezia

VENEZIA 82

BRINDISI 87

(18­18, 39­32; 56­60)UMANA VENEZIA: Giachetti 12 (1/3,3/5), Taylor 16 (5/10, 2/6), Rosselli(0/1, 0/1), Smith 21 (4/9, 3/4), Easley 11(5/6); Peric 10 (5/9), Linhart 2 (1/4), Vitali8 (2/6, 1/4), Magro 2 (1/2). N.e.: Akele. All.:Mazzon.ENEL BRINDISI: Dyson 24 (4/5, 2/3),Lewis 5 (0/3, 1/4), Snaer 5 (1/2, 1/4),James 11 (4/7, 0/1), Aminu 18 (8/12); To­dic 2 (1/2), Bulleri 3 (1/3), Zerini 5 (1/1, 1/1),Campbell 14 (2/6, 1/4). N.e.: Morciano,Formenti, Leggio. All. Bucchi.ARBITRI: Sardella, Ranaudo e Vicino.NOTE ­ T.l.: Ven 7/13, Bri 25/32. Rimb: Ven33 (Smith 10), Bri 31 (James 12). Ass.: Ven19 (Vitali 5), Bri 16 (Campbell 7). Progr. 5’8­9, 15’ 29­23, 25’ 47­43, 35’ 56­60. Tec.:Giachetti 25’05” (49­43), Peric 27’47” (52­51). Ant.: 29’10” (52­57). Spett.: 3507.

MESTRE (Ve) ­ L’Enel sbanca il Taliercio erovina il Reyer Day. Dyson straordinarionocchiero con Campbell dispensatore

di assist (7) e James calamita­rimbalzi(12), la Reyer vive sulla classe di Smith esulle invenzioni di Vitali, ma sbanda nelterzo periodo, quando sembrava aver ilmatch in pugno, regalando due tecnici(Giachetti e Peric) dettati dalle nuovenorme e un antisportivo al croato capita­lizzati in 11 punti dall’Enel. «Una buonaprestazione — ha ammesso Piero Bucchi— nell’intervallo ci siamo parlati, focaliz­zato gli errori commessi, tornando sulparquet con grande intensità e concen­trazione. Determinante la nostra difesanella ripresa». La fuga dell’Umana (35­23) sembrava l’inizio di un’altra serata digloria, invece Brindisi è rientrata (39­32)prima dell’intervallo. «E’ un momento dif­ficile — ha ammesso Andrea Mazzon —ma ne usciremo con l’unità che ci hasempre contraddistinto». La Reyer ac­cusa il colpo dopo il sorpasso Enel (52­60) rientra e sorpassa a cavallo dei duetempi (63­60), quando si risveglia dal tor­pore offensivo Taylor. Sul 70­66 per igranata, altro sussulto dell’Enel (70­75)con Snaer, abbastanza impalpabile, ascaricare la tripla dell’allungo.

Michele Contessa

DONNE

Lucca e Spezia koSchio e Ragusauniche imbattute

La 4a giornata: UmanaVenezia Orvieto 83 71(Ruzickova 18; Morris 16);Priolo Fila San Martino diLupari 35 76 (Donvito 16;Correal 27); Gesam Gas LuccaFamila Schio 64 74 (Dotto 18;Godin 21); Cagliari Acqua&Sapone Umbertide 56 60(Johnson 14; Black 18); ChietiLavezzini Parma 49 85(Gonzalez 15; Macaulay 17);Passalacqua Ragusa Carispezia La Spezia 75 52 (Walker 24;Malone 17). Classifica: Ragusa,Schio 8, Spezia, Lucca, Parma6; Umbertide, Venezia 4;Cagliari, San Martino di Lupari2; Priolo, Orvieto, Chieti 0.

LNP GOLD LA 6a GIORNATA: IN TESTA BIELLA, BRESCIA, VEROLI E TORINO (SENZA MANCINELLI). MIGLIOR REALIZZATORE: YOUNG (BARCELLONA) 28

Basile sulla sirena: terza di fila di Capo d’OrlandoIMOLA­TORINO 70­80(13­25, 33­42; 49­64)AGET IMOLA: Passera 14 (6/12, 0/2),Young 12 (2/6, 1/5), Niles 2 (1/4, 0/3),Dordei 11 (3/10, 1/3), Poletti 22 (9/14,0/2); Mancin 4 (2/2), Turel 5 (2/2, 0/1).All.: Esposito. MANITAL TORINO: Ches­sa 11 (3/6, 1/2), Gergati 9 (1/10, 2/5),Evangelisti 20 (4/7, 2/8), Sandri 8 (1/3,0/2), Amoroso 19 (4/9, 3/7); Stojkov 6(0/2, 2/3), Wojciechowski 7 (2/4). NOTE ­T.l.: Im 14/18, To 20/25. Rimb.: Im 34(Dordei 12), To 45 (Amoroso 11). Ass.:Im 13 (Passera 4), To 12 (Chessa 4).Spett. 1300. (p.b.)NAPOLI­CASALE 73­68(19­20, 41­33; 53­46)EXPERT NAPOLI: Black 10 (2/4, 0/2), Ma­laventura 11 (3/6, 1/2), Weaver 24 (7/9,0/1), Allegretti 15 (2/2, 3/5), Brkic 8 (2/6,1/1); Valentini 2 (0/3, 0/1), Bryan 3 (1/1).All.: Cavina. NOVIPIÙ CASALE: Dillard 18(4/8, 2/4), Casini 13 (0/2, 3/5), Jackson 8(4/5, 0/3), Bruttini 12 (5/11), Martinoni 6(3/8, 0/2); Amato 2 (1/1, 0/2), Giovara 3

(0/1 da 3), Cutolo 2 (0/1, 0/2), Fall 4 (2/4).All.: Griccioli. NOTE ­ T.l.: Na 24/31, Ca15/19. Rimb.: Na 29 (Brkic 8), Ca 27(Bruttini e Cutolo 6). Ass.: Na 9 (Weaver5), Ca 11 (Dillard 7). Spett. 700 (l.ba.)BIELLA­FERENTINO 88­75(20­29, 44­43; 67­58)ANGELICO BIELLA: Laganà 18 (6/11, 2/6),De Vico 3, Raspino 7 (2/3, 1/2), Hollis 24(8/12, 1/1), Infante 2 (0/3, 0/1); Voskuil 19(2/7, 5/11), Berti 11 (3/5), Chillo 4 (2/2).All.: Corbani. FERENTINO: Guarino 6(0/1, 2/4), Bucci 6 (3/6, 0/2), Pierich 17(2/2, 4/9), Green 9 (3/6, 0/3), Garri 10(2/6); Rosignoli 9 (3/3), Giuri 15 (2/4,3/3), Parrillo 3 (0/1, 1/3). All.: Gramenzi.NOTE ­ T.l.: Bi 12/17, Fe 15/20. Rimb.: Bi33 (Hollis 11), Fe 28 (Garri 8). Ass.: Bi 22(Hollis, Voskuil 4), Fe 8 (Guarino 4).Spett. 2734. (ga.p.)VEROLI­TRENTO 75­72(24­21, 38­37; 62­51)GZC VEROLI: Tomassini 11 (3/8, 1/2),Sanders 15 (4/6, 1/3), Casella 10 (2/6,2/4), Samuels 4 (2/4, 0/2), Cittadini 13

(5/9); Rossi 1 (0/1 da tre), Blizzard 12(2/4, 1/1), Carenza 9 (3/3, 1/2). All. Ra­mondino. TRENTO: Triche 4 (1/5, 0/2),Pascolo 14 (7/10), Forray 19 (5/8, 2/4),Elder 16 (5/7, 2/9), Lechthaler 11 (5/6);Baldi Rossi 4 (2/5, 0/2), Spanghero 4(2/5, 0/4). All. Buscaglia. NOTE – T.l. Ve15/22, Tr 6/11. Rimb.: Ve 30 (Cittadini 8),Tr 31 (Pascolo 13). Ass.: Ve 13 (Sanderse Samuels 4), Tr 11 (Elder e Pascolo 3).Spett.: 1200. (al.bia.)JESI­TRAPANI 94­88(24­15, 51­43, 67­67)FILENI JESI: Maggioli 15 (5/8, 1/5), Jukic15 (4/5, 2/4), Rocca 6 (2/7), Goldwire 24(1/3, 5/11), Santiangeli 14 (1/5, 2/5); Bor­sato 15 (3/5, 2/6), Fallucca 3 (1/2 da 3),Gaspardo 2 (1/2, 0/1). All. Coen. LI­GHTHOUSE TRAPANI: Renzi 16 (6/6, 1/5),Lowery 22 (4/6, 3/8), Baldassarre 14(4/5, 1/3), Parker 17 (5/10, 1/5), Ferrero12 (2/5, 1/6); Bartoli 3 (1/1 da 3), Ianes 4(1/3). All.: Lardo. NOTE: T.l.: Je 21/27, Tr20/27. Rimb.: Je 35 (3 con 7), Tr 34(Lowery 9). Ass.: Je 12 (Jukic 4), Tr 13

(Parker 5). Spett.: 1844. (f.ch.)CAPO D’ORLANDO­VERONA 64–63(20­18, 40­36; 50­53)UPEA CAPO D’ORLANDO: Mays 18 (6/8,2/9), Basile 14 (1/1, 3/6), Nicevic 16 (6/9),Portannese 3 (0/6, 1/6), Archie 10 (4/7,0/2); Cefarelli 3 (0/2, 1/1). All.: Pozzecco.TEZENIS VERONA: Callahan 14 (5/10,0/4), Smith 7 (1/4, 1/4), Taylor 16 (3/7,3/5), Carraretto 4 (2/2, 0/1), Gandini 2(1/1, 0/2); Reati 3 (0/1, 1/3), Boscagin 6(2/4), Da Ros 11 (4/8, 1/1). All. Ramagli.NOTE – T.l.: Ca 9/11, Ve 9/10. Rimb.: Ca 31(Archie 12), Ve 29 (Callahan 11). Ass.: Ca15 (Mays 4), Ve 9 (Smith e Taylor 3).Spett.: 2.000. (s.pi.)TRIESTE­BRESCIA 58­74(21­19, 31­39; 49­56)TRIESTE: Hoover (0/2, 0/2), Tonut 8 (2/7,1/2), Harris 16 (6/14, 1/4), Ruzzier 7 (2/6,1/2), Candussi 16 (5/11, 1/5); Fossati 4(2/3, 0/1), Mastrangelo 3 (1/1, 0/1) Carra4 (2/5). All. Dalmasson. CENTRALE LAT­TE BRESCIA: Slay 8 (4/4, 0/6), Procacci(0/1 da 3), Rinaldi 12 (6/10), Fultz 9 (2/7,

1/2), Giddens 7 (2/9). Bushati 4 (2/2); Lo­schi 12 (0/1, 3/5), Di Bella 15 (3/4, 3/5),Cuccarolo 4 (1/4), Maspero 3 (0/1, 1/1).All. Martelossi. NOTE: T.l.: Ts 6/14, Bs10/14. Rimb: Ts 36 (Harris 13) Bs 36 (DiBella 8) Ass: Ts 10 (Ruzzier, Hoover 3)Bs 14 (Di Bella 4). Spett. 2300 (l.g.)FORLÌ–BARCELLONA 72­93(25­20, 44­40; 53­68)CREDITO DI ROMAGNA FORLÌ: Basile 4(0/1 da 3), Cain 16 (8/9), Crow 19 (1/3,4/10), Ferguson 19 (4/7, 2/7), Saccaggi11 (4/10, 0/3); Eliantonio 3 (1/3 da 3). All.:Galli. SIGMA BARCELLONA: Young 28(7/11, 3/4), Toppo 11 (5/5), Maresca 13(4/7, 1/3), Natali 2 (1/3), Collins 19 (4/8,3/7); Filloy 6 (0/2, 2/3), Pinton 2 (0/2 datre), Fantoni 12 (5/10) All.: Trimboli. NO­TE ­ T.l.: Fo 17/22, Ba 14/15. Rimb.: Fo 25(Cain 10), Ba 33 (Young 11). Ass.: Fo 12(Saccaggi 6), Ba 14 (Collins 5).CLASSIFICA Biella, Brescia, Veroli, To­rino 10; Trento, Barcellona 8; Capo d’O.,Trapani, Napoli, Jesi 6; Triste, Verona 4;Casale, Imola, Ferentino 2; Forlì 0.

Clark e gli italianiVarese spazza viail fantasma VitucciContro Avellino, prima il play, poi Polonara eDe Nicolao si tolgono il peso dell’anno scorso

VARESE 85

AVELLINO 68

(20­13, 44­31; 69­50)

CIMBERIO VARESE: Clark 20 (5/5, 3/6),

Coleman 9 (3/7, 0/2), Ere 8 (1/3, 2/7), Po­

lonara 15 (4/5, 2/4), Hassell 12 (6/8); Ru­

sh (0/1, 0/2), Sakota 4 (2/2, 0/2), De Ni­

colao 15 (1/1, 3/5), Scekic 2 (1/2), Mei.

N.e.: Testa, Balanzoni. All. Frates.

SIDIGAS AVELLINO: Lakovic 9 (2/5, 1/4),

Dean 7 (2/3, 1/4), Richardson 4 (2/4, 0/1),

Ivanov 12 (4/8, 0/2), Thomas 17 (8/13);

Spinelli 2 (0/2, 0/1), Cavaliero 5 (1/2,

0/2), Hayes 10 (1/3, 2/5), Dragovic 2

(1/1, 0/1). N.e.: Biligha, Riccio, Morgillo.

All. Vitucci.

ARBITRI: Sabetta, Bartoli, Mattioli.

NOTE ­ T.l.: Var 9/11; Ave 14/16. Rimb.:

Var 33 (Hassell 9); Ave 33 (Ivanov 7).

Ass.: Var 15 (Clark 7); Ave 13 (Ivanov,

Dragovic e Spinelli 4). Progr.: 5’ 12­6

15’ 32­20, 25’ 55­43, 35’ 82­61. Spet­

tatori .207 per 53.740 euro.

ANTONIO FRANZIVARESE

Alla fine coach Fratespuò permettersi un piccolo ge­sta d’esultanza: «Sapevo chequesta partita era importanteper il pubblico di Varese. Dove­vamo metterci alle spalle lescimmie di una stagione scorsache pesava ancora e abbiamodimostrato che anche que­st’anno, pur magari con un piz­zico di talento in meno, questaCimberio può far bene». Anzi,benissimo come ieri sera supe­rando nettamente un’Avellinoche, con in panchina l’ex Vituc­ci accolto tra i fischi ma purecon quale applauso di ricono­scenza, si presentava sotto lavolta di Masnago da formazio­ne ambiziosa. E invece proprioClark, finora il meno convin­cente in campionato, con unaserie di 5 canestri di fila inapertura ha dato il là al primoallungo di Varese (+9 sul 15­6

già al 5’30”). Ad aiutarlo uncommovente Ere, capace di es­sere protagonista nonostanteun problema muscolare che loaveva messo k.o. in settimana.

Coppia Clark&Ere non sa­rebbero stati sufficienti, però,alla Cimberio per condurresempre in testa la sfida controla Sidigas, se Frates non avesseavuto anche una prestazionesuper dal duo under 22 tuttoitaliano Polonara­De Nicolao:l’ala ha continuato in un per­corso di crescita ormai conti­nuo affiancando a una provaefficace in attacco (6/9 al ti­ro), una buona difesa in affian­camento a Hassell su Thomas,a lungo unico terminale Sidi­gas (8/13 da sotto per lui). Ilgiovane play, invece, è salito incattedra in un terzo quarto da25 punti complessivi per Vare­se. I suoi canestri e una regiaaccorta sono stati importantiquando, uscito Coleman per il4° fallo dopo due sfondamenti,Lakovic cercava di rimettere inpartita Avellino che pure dove­va scontare uno svantaggio or­mai costantemente in doppiacifra (55­43 al 25’).

Hayes L’unico momento po­sitivo di un Hayes ancora lon­tano dal giocatore di cui ha bi­sogno Vitucci (solo 3/8 da fuo­ri per l’ex New Jersey Nets)non bastava anche perché il so­lito Ere riprendeva in mano ilcontrollo della partita: «Ci sia­mo scontrati con una forma­zione molto più pronta di noi— ammette Vitucci —. Ci han­no messo sotto imponendociun ritmo che, in questa fasedella nostra stagione, non sia­mo ancora in grado di tenere».

© RIPRODUZIONE RISERVATAKeydren Clark, 29 anni CIAMCAST

4LAWAL

8.4I rimbalzi

di Gani Lawal,25 anni, in

basso nellafoto Ciamillo,

neo acquisto diMilano e

migliorrimbalzista

della passatastagione con lamaglia di Roma

I POSTICIPI HAIRSTON VERSO LA TURCHIA

Milano­Pistoiasi gioca a DesioIn tv Pesaro­Siena

(cam.ca.­m.i.­a.l.­p.s.) In attesa di GaniLawal, Milano gioca a Desio il posticipo di sta­sera contro Pistoia (ore 20.30, arbitri Bettini,Caiazza e Borgioni: nessuna diretta tv per con­comitanza con la Rai). Manca ancora l’annun­cio per il centro l’anno scorso miglior rimbalzi­sta a Roma, 2.05, 24 anni, dopo la conferma disabato dell’agente. Per problemi di visto, proi­bitivo avere Lawal (al momento negli Usa) perla cruciale trasferta di giovedì a Bamberg. Lanotizia è l’uscita in vista per Malik Hairston,fuori squadra con un altro anno di contratto a

1,5 milioni di dollari: ieri il Galatasaray,che ha perso per oltre tre mesi l’ex can­turino Markoishvili, ha già annunciatosul proprio profilo Twitter l’arrivo del­

l’ala americana, la cui transazionecon Milano è quasi definita.

La partita Per l’EA7 saranno an­cora assenti Gigli (riprende dopoBologna) e Kangur, regolarmen­te in campo nella rifinitura di ie­ri a Desio gli acciaccati Lan­gford, Gentile e Samuels. Unicain A ancora senza vittorie, la neo­promossa Pistoia registra l’insod­

disfazione per gli Usa Daniel, Washin­gton e Johnson del coach Moretti, cheha implementato il lavoro settimanalecon riunioni tecniche e video aggiuntivi.Annunciata la presenza anche dell’inte­

rista Rodrigo Palacio, amico di Cerella.

A Pesaro Diretta tv su RaiSport1 per Pe­saro­Siena (ore 20.30, arbitri Martolini,Biggi e Lo Guzzo). Assenti Traini da unaparte e Nelson dall’altra.

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40 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

PALLAVOLO SERIE A­1 UOMINI: TERZA GIORNATA

A­1 DONNE TERZO TURNO

Piacenzaa forza 3Chiappinia Novara?

E’ un Simonda pauraIl derbya PiacenzaIl cubano ne fa 20: la Coprarimonta dall’ 1­2, annulla trematch ball e batte Modena

Robertlandy Simon (26) coi baffi per l’iniziativa Movember TARANTINI

Le altre gare Kurek trascina MacerataA­2 UOMINI

Potenza Picenaraggiunge Monza

(f.c.) Monza (Padura Diaz 32)vince in casa su Ortona (Cetrullo31) e resta primo stavolta assiemea Potenza Picena che espugna Castellana.Così la 3° giornata: ElettrosudBrolo Tonazzo Padova 0 3 (22 25,21 25, 19 25); Cassa Rurale CantùGlobo Sora 1 3 (20 25, 25 20, 1625, 12 25); Vero Monza Sieco Ortona 3 2 (27 25, 19 25, 21 25, 27 25,27 25); Itely Milano Coserplast Matera 3 1 (21 25, 25 23, 25 18, 2520); Aiello Corigliano Sidigas Avellino 0 3 (21 25, 20 25, 20 25); Materdominivolley Castellana BChemPotenza 1 3 (19 25, 20 25, 29 27,23 25). Classifica: Monza, Potenza P. 8; Padova, Sora 7; Avellino,Cantù 6; Matera 5; Ortona 4; Milano3; Brolo, Corigliano, Castellana 0.

QUALIFICAZIONI MONDIALI

Olanda e Franciavogliono i giocatori

Olanda e Francia sono stateirremovibili, come da regolamentoFivb, vogliono i giocatori il 18 dicembre per le qualificazioni mondiali (3 gennaio), ma pare che suquesta linea si muoveranno anchealtre federazioni nazionali. A rischio, quindi, la giornata di campionato fissata per il 22.

Taccuino

MODENA 2

PIACENZA 3(17­25, 25­21, 25­23, 30­32, 8­15)

CASA MODENA: Deroo 13, Sala 9,

Bartman 15, Quesque 13, Beretta 16,

Kampa 4; Manià (L), Hendriks 1, Dona­

dio, Sket 2, Krumis. N.e. Sighinolfi. All.

Lorenzetti.

COPRA ELIOR PIACENZA: Papi 10, Fei

13, Vettori 4, Kaliberda 20, Simon 20, De

Cecco 7; Marra (L), Le Roux 11, Parte­

nio, Tencati 3. N.e. Smerilli, Zlatanov,

Husaj. All. Monti.

ARBITRI: Saltalippi e Bartolini.

NOTE ­ Spettatori 3875, incasso

34.136 euro. Durata set: 24’, 26’, 30’,

35’, 15’; totale 130’. Casa Modena: bat­

tute sbagliate 18, vincenti 6, muri 9, 2ª

linea 13, errori 28; Copra Elior: battute

sbagliate 23, vincenti 10, muri 15, 2ª

linea 15, errori 35.

Trofeo Gazzetta: 6 Simon, 5 Beretta, 4

Kaliberda, 3 Papi, 2 De Cecco, 1 Que­

sque

DAL NOSTRO INVIATO

GIAN LUCA PASINIMODENA

Denys Kaliberda senzamuro pianta una «cannella»(come si dice a Modena, tra­duzione è una gran botta, manon rende bene) e chiude untiebreak che porta a Piacenzadue punti sofferti, difficili, mautilissimi per la classifica e peril morale (sarà banale, ma inquesto caso è verissimo) so­prattutto dopo che la giornataera iniziata con il capitanoZlatanov fermo in panchinaper una sospetta frattura alpolso destro (oggi la risonan­za magnetica che tiene in an­sia i piacentini) e dopo cheModena per gran parte dellagara aveva dato l’impressionedi poter sorprendere i quasi4000 del PalaPanini e portarea casa il bottino pieno addirit­tura contro alcuni dei preten­denti dello scudetto.

Tre match ball «Dobbiamodimenticarci le maglie e pen­sare solo a questa partita»,aveva detto in settimana An­gelo Lorenzetti, l’uomo che havinto lo scudetto sia su unapanchina che sull’altra, oracondottiero (il termine non èeccessivo basta vedere comeurla in faccia ai suoi giocatori)dei «gialli». E dal secondo set

in avanti la consegna gli uomi­ni di casa l’hanno mantenutacon un Thomas Beretta anchepiù che in formato Nazionale acui è sfuggito il premio di mvpsolo perché dall’altra partec’era un certo Robertlandy Si­mon (20 punti con uno strepi­toso 87% in attacco dalle suebraccia sono partite la serie dibattute che hanno condiziona­to il quarto set): ma il suo 78%in attacco, i 16 punti (migliormarcatore di casa, non pochis­simo per un centrale) e i suoitre muri sono il sintomo di unaprestazione autoritaria (nonproprio comune per un esor­diente in serie A­1) e di unasquadra che non si arrende fa­cilmente.

Panchina lunga Ma alla finela differenza l’ha fatta la pan­china (lunga e intercambiabi­le) quella di Piacenza, un po’più risicata quella di Modena.La svolta della gara nel quartoset con i padroni di casa sem­pre sotto e sempre a rimonta­re, fino che si conquistano trematch ball che resteranno alungo nella testa dei tifosi enelle parole dello speaker sto­rico di casa (Antoine ieri fe­steggiato dalla curva per ilcompleanno) «crederci, cre­derci crederci», ripeteva An­toine. E i modenesi ci hannocreduto fino a quando hanno

potuto. Poi le già citate serie inbattuta di Simon, la costanzadi Kaliberda (acquisto quantomai prezioso per i piacentini),i muri di De Cecco e di Papi el’inserimento di Le Roux perVettori dal terzo set in poi. Aproposito del bomber azzurro:prosegue la sua normalmentedifficile opera di inserimentoin una squadra di alto livello,ci vorrebbe solo un po’ di pa­zienza, ma il volley di oggi hain maniera miope cancellatoquesta parola dallo sport...Sfumata la grande occasioneModena si affloscia, mentrePiacenza esce alla distanza e siporta a casa due punti a uncerto punto inaspettati. Testi­monianza che la squadra diMonti non si arrende facil­mente. Ora aspetta notizie dalcapitano e cambia maglia pen­sando alla Champions...

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MACERATA 3

PERUGIA 0(25­17, 25­19, 25­22)

LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Po­drascanin 5, Baranowicz 3, Kurek 16,Stankovic 7, Zaytsev 11, Kovar 10; Henno (L)1, Lampariello. N.e. Paparoni, Patriarca ,Giombini, Monopoli. All. Giuliani.

SIR SAFETY PERUGIA: Mitic 3, Vujevic 3,Barone 7, Atanasijevic 15, Petric 4, Semen­zato 1; Giovi (L), Paolucci 1, Cupkovic 2,Della Lunga. N.e. Della Corte, Fanuli (L),Buti. All. Kovac.

ARBITRI: Pol e Padoan.

NOTE Spettatori 2030, incasso 6500. Du­rata set: 23’, 25’, 29’ totale 77’. Lube: b.s.17, v. 5, m. 12, s.l. 10, e. 21. Sir Safety: b.s.12, v. 3, m. 2, 2L. 4, e. 22. Trofeo Gazzetta:6 Kurek, 5 Baranowicz, 4 Stankovic, 3Zaytsev, 2 Atanasijevic, 1 Henno.

MACERATA Il carrarmato Lube passa so­pra una Sir Safety che esce ridimensiona­ta dal confronto con la capolista. La squa­dra di Kovac, priva di Buti (problemi all’in­guine) si è attaccata al solo Atanasijevicper non affondare: troppo poco contro lasquadra di Giuliani. E’ il terzo 3­0 conse­cutivo in campionato (eguagliato l’iniziodel 2002­03) e la quinta vittoria stagiona­le col massimo scarto. «Molto bravi noi —riconosce Giuliani — ma forse Perugia nonha reso come poteva. Mi è piaciuto il cam­bio palla della squadra, a tratti perfetto».La Lube ha dominato nei primi due set esofferto solo nel terzo. Oltre all’eccellenteBaranowicz (mvp) e allo spettacolareHenno (anche a punto nel primo set!) a sa­lire in cattedra è stato Kurek, fondamen­tale nel finale del terzo parziale; chiudecon un 74% in attacco e entusiasma ilFontescodella.

Mauro Giustozzi

TRENTO 3

MOLFETTA 0(26­24, 25­21, 25­18)

DIATEC TRENTINO: Solè 3, Sokolov 16,Lanza 12, Birarelli 10, Suxho 2, Ferreira 7;Colaci (L), Burgsthaler 4, Szabò 3. N.e.Sintini, Thei (L), De Paola, Fedrizzi. All.Serniotti.

EXPRIVIA MOLFETTA: Zanuto 7, Piscopo3, Sabbi 21, Casoli 6, Mazzone 3, Saitta; Ce­sarini (L), Izzo, De Marchi 2, Blagojevic,Fornes Jul. N.e. Porcelli (L), Del Vecchio.All. Cichello.

ARBITRI: Satanassi e Simbari.

NOTE Spettatori: 1.940. Durata set: 27’,24’, 26’. Trentino: b.s. 15, v. 10, m. 10, 2a l. 9,e. 24. Molfetta: b.s. 15, v. 2, m. 5, 2a l. 6, e.30. Trofeo Gazzetta: 6 Sokolov, 5 Sabbi, 4Birarelli, 3 Lanza, 2 Saitta, 1 Colaci.

TRENTO La Diatec Trentino conclude con i3 punti pieni la sua prima gara interna incampionato, superando una Molfetta piùcoriacea di quel che dice il risultato finaledi 3­0. Nei primi due set è partita vera,l’equilibrio regna d in cattedra salgono idue opposto Sokolov (mvp col 58% in at­tacco, 2 muri e 3 ace) e Sabbi. Ma la trup­pa di Serniotti riesce a essere più cinica econcreta quando la palla scotta, trovandoin battuta e a muro i chiavistelli per porta­re dalla propria parte il match. «Questogenere di partite combattute e tirate ciaiutano a crescere — sentenzia Sokolov —non tutti noi eravamo titolari nelle ultimestagioni, giocare gare difficili ci fa solo be­ne». I pugliesi possono mangiarsi le maniper alcune situazioni favorevoli non sfrut­tate, anche se il calo nel terzo parziale èdirettamente proporzionale a quello diSabbi: l’ex opposto di Roma fa 19 punti neiprimi 2 set e appena due nel terzo.

Nicola Baldo

CUNEO 3

LATINA 0(25­19, 25­22 , 25­17)

BRE LANNUTTI CUNEO: Rauwerdink 7, DeTogni 11, Rouzier 13, Maruotti 15, Kohut 5,Gonzalez 2; De Pandis (L), Freriks. N.e. Ca­sadei, Alletti, Antonov, Marchisio (L). All.Piazza.

ANDREOLI LATINA: Verhees 3, Sottile,Fragkos 5, Gitto 8, Michalovic 17, Skrimov 7;Rossini (L), Paris, Torres 4, Noda 1, DeRocco 3. N.e. Candellaro, Tailli (L). All.Santilli.

ARBITRI: Sobrero e Puecher.

NOTE Spett. 1909, incasso 8198. Durataset: 24’, 26’, 24’; tot. 74’. Cuneo: b.s. 7, v. 3,m. 11, 2a l. 8, e. 10. Latina: b.s. 17, v. 2, m. 2,2al. 11, e. 22. Trofeo Gazzetta: 6 Maruotti, 5Gonzalez, 4 Michalovic, 3 Rouzier, 2 DeTogni, 1 De Pandis.

CUNEO La Bre Lannutti non poteva stec­care e non l’ha fatto contro Latina. La pri­ma vittoria stagionale è un 3­0 contro La­tina. Una vittoria figlia dei muri cuneesi(11­2, 5 di De Togni) e dell’inesperienza del­l’Andreoli. La stabilità l’ha fornita Maruotti,in campo da titolare (prima volta), comeGonzalez, preferito a Freriks. Maruotti hamesso a terra 15 palloni con l’85% (3 mu­ri). De Togni ha fatto il resto (11 punti) insie­me a Rouzier. Poca reattività dall’altraparte della rete. «Latina è una squadragiovane — dice Santilli — abbiamo tanto daimparare, tanti errori gratuiti non sonoplausibili». Cuneo sbaglia poco (2 errorinel 1° set, 10 in totale) e non lascia spazioa reazioni dei pontini. A Cuneo c’è spazioper le emozioni amarcord: il presidenteLannutti consegna la casacca numero 7 al«cinese» Wijsmans: sarà ritirata, primavolta nella storia della società.

Gianni Scarpace

RAVENNA 3

VIBO 1(22­25, 25­15, 25­19, 25­23)

CMC RAVENNA: Toniutti 4, Cebulj 21, Ce­ster 10, Klapwijk 20, Tillie 14, Mengozzi 2,Bari (L), Patriarca, Jeliazkov, Cricca 3.N.e. Koumentakis, Kauliakamoa. All. Bo­nitta.

TONNO CALLIPO VIBO: Forni 12, Gavotto14, Ogurcak 11, Crer 11, Steuerwald, Randaz­zo 9; Plot (L), Sardanelli, De Haro 2, Pre­sta, Villena. N.e. Thiaw. All. Blengini.

ARBITRI: Genna e Gnani.

NOTE Spettatori 2300, incasso 14.000 eu­ro. Durata set: 31’, 25’, 29’,30’;totale 115’.Ravenna: b.s. 10, v. 2 , m. 7, 2al. 10 , e. 23.Vibo: b.s. 11, v. 1, m. 9, 2a l. 7, e 23. Rossoalla panchina ospite (23­14 3° set). TrofeoGazzetta: 6 Cebulj, 5 Klapwijk, 4 Toniutti, 3Tillie, 2 Gavotto, 1 Bari.

RAVENNA Torna la vittoria, 582 giorni dopo(3­0 a Belluno, 1 aprile 2012) al Pala De An­drè, e Ravenna festeggia come alla fine diuna maledizione. La Cmc vince con meritosu una Callipo che Gavotto e i centrali ten­gono a galla. La spuntano i romagnoli tra­scinati da Cebulj e da Klapwijk bravo a ri­prendersi dopo la falsa partenza che ècostata il 1° set alla squadra di Bonitta. Lareazione ravennate (9­4) nel 2° set con To­niutti a gestire bene gli attaccanti e Cestervigile a muro. Blengini prova a rinsaldarela ricezione con Sardanelli e a cambiareregia con De Haro, ma Ravenna ha un al­tro Klapwijk (71% in attacco) e chiude conl’ex alla prima occasione. Vibo va avantinel 3° ma la Cmc, che conferma Cricca perMengozzi, con Cebulj e Klapwijk piazzal’allungo (15­11), lotta punto a punto nel 4°,poi il De Andrè esplode con Cebulj cheschianta il primo match­ball.

Sandro Camerani

clicGLI HIGHLIGHTSDEL CAMPIONATOSU GAZZETTA.IT

A conferma della nuovaattenzione che il nostroportale web riserva agli altrisport e in questo caso allapallavolo, da questa mattinasul sito di Gazzetta(www.Gazzetta.it) saràpossibile vedere le immaginidelle partite di serie A­1maschile commentate. Ainiziare dall’anticipo di sabatopomeriggio a Perugia con iltoccante tributo d’affettoriservato a Goran Vujevic ealla sua famiglia dopo latragedia che li ha colpiti.

Zlatanov infortunato TARANTINI

PIACENZA–CASALMAGGIORE 3­0(25­18, 25­21, 25­18)

REBECCHI NORDMECCANICA PIACENZA:Ferretti 3, Bosetti 11, Leggeri 9, Van Hec­ke 18, Meijners 15, De Kruijf 5; Sansonna(L), Bramborova, Vindevoghel 1, Cara­cuta. N.e. Poggi, Manzano. All. CapraraPOMÌ CASALMAGGIORE: Lipicer 12,Aguirre 1, Zago 1, Bacchi 9, Stevanovic 5,Agrifoglio; Sirressi (L), Camera 1, Gen­nari 10, Grazietti, Olivotto 2, Quiligotti(L). All. Beltrami.ARBITRI: Rapisarda e ZuccaNOTE Spettatori 2500, incasso 5700.Durata set: 24’, 27’, 25’; tot. 76’. Rebec­chi: b.s. 11, v. 2, m. 4, s.l. 7, e. 17. Pomì:b.s. 5, v. 1, m. 7, s.l. 2, e. 13. Trofeo Gaz­zetta: 6 Meijners, 5 Van Hecke, 4 Fer­retti, 3 Leggeri, 2 Gennari, 1 BosettiPIACENZA (m.mar) Con Casalmaggiorearriva un nuovo 3­0 che replica quellidelle ultime due settimane e permettealla formazione di Caprara di portarsi intesta alla classifica (con Bergamo)senza avere perso set. In tutta la garale ospiti riescono una sola volta ad ag­guantare le avversarie, a quota 16 delterzo set. Ma stuzzicare questa Re­becchi è pericoloso: arriva il parziale di6­0 che decide un incontro mai in di­scussione. Beltrami prova a cambiare,inserendo una positiva Gennari e spo­stando la Bacchi opposto, ma la sfida èsegnata nella prima frazione da unaMeijners capace di attaccare conl’86% e nelle frazioni successive daVan Hecke.

FORLÌ­MODENA 0­3(18­25, 22­25, 17­25)

BANCA DI FORLì: Lamprinidou 2, Turlea15, Ventura, Paggi 4, Pincerato, Guatelli16; Zardo (L), Roani 2, Piolanti, Arre­chea 2. All. Marone.LIU JO MODENA: Rousseaux 12, Ruseva 7,Fabris 18, Piccinini 13, Crisanti 4, Rondon1; Cardullo (L), Perinelli, Maruotti. All.Chiappafreddo.ARBITRI: Piersanti e SantiNOTE Spettatori: 1003. Durata set: 26’,28’, 22’; totale 76’. Forlì: b.s. 5, v. 0, m. 2,s.l. 2, e. 20. Modena: b.s. 8, v. 0, m. 9,s.l. 7, e. 16. Trofeo Gazzetta: 6 Fabris, 5Piccinini, 4 Guatelli, 3 Turlea, 2 Cardul­lo, 1 Crisanti.FORLÌ (s.c.) Forlì ancora a boccaasciutta dopo la terza giornata: Mode­na si impone 3­0. A guidare le emilianePiccinini e Fabris. Cruciale anche laCardullo, che non lascia cadere un pal­lone.

URBINO–NOVARA 3­0(25–22, 25­21, 25–21)

ROBUR TIBONI URBINO URBINO: Leggs 6,Kostic 9, Negrini 16 , Thibeault 11, Brcic 1,Santini 12; Carocci (L) Casoli 1 Escobar.N.e. Giombetti , Zecchin, Guidi , All. Mi­coliIGOR GORGONZOLA NOVARA: Lombardo10, Milos 6, Vanzurova 13, Rosso 6, Casil­lo 5, Kim 3; Paris (L), Harms 1, Manfredi­ni 3, N.e. Bellei, Alberti Gogna, Tokar­ska, Mollers All. Colombo.ARBITRI: Vagni e Frapiccini.NOTE Spettatori 1150, incasso 6920Durata set: 28’, 29’, 26’; tot. 83’. Tiboni:b.s. 8, v. 3, m. 9, s.l. 6, e. 12. Igor Gor­gonzola: b.s. 10, v. 1, m. 12, s.l. 8, e. 18Trofeo Gazzetta: 6 Negrini 5 Brcic 4Rosso 3 Carocci 2 Milos 1 SantiniURBINO (m.n.f.) Urbino centra il primosuccesso grazie a una super Negrini,seguita da Thiebault. Per il tecnico diNovara, Colombo, le sue ragazze«stanno pagando lo scotto delle matri­cole». La sua esperienza alla guida del­le novaresi tuttavia potrebbe essere alcapolinea: in arrivo c’è AlessandroChiappini?CLASSIFICA: Piacenza, Bergamo 9;Conegliano, Ornavasso 6; Modena 5;Busto Arsizio 4; Urbino 3; Casalmag­giore, Frosinone, Forlì, Novara 0.PROSSIMO TURNO (domenica 24, ore18). Sabato 9 e domenica 10 si giocanogli ottavi della Coppa Italia: Casalmag­giore­Busto Arsizio (sabato ore 20.30);Novara­Bergamo sabato, ore 20.30);Frosinone­Conegliano; Ornavasso­Ur­bino; Modena­Forlì. Piacenza già aiquarti.A­2 DONNE Ieri la 3a giornata: ObiettivoRisarcimento Vicenza­Riso Scotti Pa­via 2­3 (25­15, 25­27, 25­20, 20­25, 13­15); Soverato­Corpora Gricignano 3­0(26­24, 29­27, 25­14); Metalleghe Sani­tars Montichiari­Crovegli Reggio Emilia3­0 (25­19, 25­20, 25­22); Il BisonteSan Casciano­Puntotel Sala Consilina3­0 (25­16, 25­16, 26­24); VolksbankBolzano­Savino Del Bene Scandicci0­3 (20­25, 19­25, 20­25). Sabato:Saugella Monza­Beng Rovigo 3­2.Classifica: Monza 8; San Casciano 7;Montichiari, Rovigo, Pavia, Bolzano 6;Soverato, Scandicci, Vicenza 5; SalaConsilina, Gricignano, Reggio Emilia 0.

RISULTATIMACERATA­PERUGIA 3­0CUNEO­LATINA 3­0RAVENNA­VIBO VALENTIA 3­1TRENTO­MOLFETTA 3­0MODENA­PIACENZA 2­3CASTELLO­VERONA 1­3 (sabato)

CLASSIFICASQUADRE PT G V P SVSPMACERATA 9 3 3 0 9 0TRENTO 6 2 2 0 6 0VERONA 6 3 2 1 7 5PIACENZA 5 3 2 1 7 6MODENA 5 3 1 2 7 6PERUGIA 4 3 2 1 6 7CUNEO 4 3 1 2 6 6VIBO VALENTIA 3 3 1 2 5 7C. DI CASTELLO 3 3 1 2 4 7MOLFETTA 3 3 1 2 3 6RAVENNA 3 3 1 2 3 7LATINA 0 2 0 2 0 6

PROSSIMO TURNODOMENICA 10 ORE 18TRENTO­MACERATA ORE 17.30PIACENZA­RAVENNAVIBO­LATINACITTÀ DI CASTELLO­MODENAVERONA­PERUGIA SABATO ORE 18MOLFETTA­CUNEO

Page 41: Gazzetta 20131104

LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 41

NUOTO LA COPPIA GLAMOUR

Magnini e Pellegrinistavolta è davvero finitaUna nuova improvvisa rottura a pochi giorni dal debutto a LameziaFede è a Verona con Giunta, l’allenatore di Filippo (tornato a Pesaro)

LE TAPPE

Due annidi alti e bassi

LUGLIO 2011 Dopo 4 annidi fidanzamento con LucaMarin, nel 2011 e dopo il doppiooro ai Mondiali di Shanghai,Federica Pellegrini comincia lalove story con Filippo Magnini.MAGGI0 2012 Federica è d’orocome Magnini agli Europeidi Debrecen: lei s’è trasferitada Verona a Roma per allenarsicon Claudio Rossetto,allenatore di lui. Insieme i duecampioni escono delusi(Fede due volte quinta)dai Giochi di LondraSETTEMBRE 2012 Filippo sitrasferisce a Verona ecoinvolge nel progetto tecnicoil cugino preparatore atleticoMatteo Giunta, che diventail secondo di Philippe Lucas.MAGGIO 2013 Il 23 maggioFederica e Filippo annuncianola fine del rapportosentimentale pur continuandoad allenarsi insieme.AGOSTO 2013 Filippo partecipaai compleanno di Federicaal rientro dai Mondiali (argentoper lei nei 200 sl) e le regala 125rose rosse. Lunedì 19 agostotornano fidanzati: «Ma stavoltavivremo ogni cosa da soli».NOVEMBRE 2013 Nuovarottura tra Fede e Filippo.

Federica Pellegrini,25 anni, olimpionica,5 medaglie mondialie 11 record mondialie Filippo Magnini, 31anni, ex bicampionedel mondo dei 100 sle tricampioneeuropeo

Fede con Giunta, cugino di Filo

STEFANO ARCOBELLI

Il secondo strappo senti­mentale. Silenzioso, non amezzo stampa come il prece­dente. E forse definitivo. Fede­rica Pellegrini e Filippo Magni­ni, da circa una settimana, han­no interrotto il loro biennalesodalizio d’amore: è quantotrapela da ambienti vicini al­

l’ormai ex coppia. I motivi? Mi­stero. Prevale infatti la massi­ma discrezione, anzi il silenzioche imposto dai due campioniin occasione della ricomposi­zione (a fine agosto) della pre­cedente separazione di maggioe apparsa troppo gridata, di­ventata manna del gossip. «Ab­biamo fatto errori, ci hannomassacrato — per Fede — sta­volta vivremo ogni cosa da so­

li». Vacanze comprese, iniziodella preparazione compresa.

Per sempre Questa secondainterruzione della love storydovrebbe essere definitiva:perché il tentativo di riannoda­re ogni corda non ha avutobuon esito. La prova della feli­cità non è stata superata a pienivoti, tra qualche litigio di trop­po, qualche tweet allusivo di lei(«Le bugie le cose che odio»,

«nuova vita») e qualche giornoa Roma dove qualcosa dev’es­sere successo visto che al rien­tro a Verona, Federica era conMatteo Giunta, il preparatoreatletico (e allenatore nonchécugino di Filippo) e il neo com­pagno di allenamenti Alex DiGiorgio, l’ultimo arrivato nelgruppo da settembre. Magniniha seguito il gruppo che fa ca­po (meno lui) a Philippe Lucas

nel collegiale a Narbonne, do­ve a prevalere è stata l’armo­nia. Anche il velocista si mo­strava soddisfatto di tornare distanza a Verona, mentre ades­so è tornato a Pesaro. Giuntaoggi riprenderà gli allenamentia Verona con Fede e Alex, madovrà occuparsi a distanza del­l’ex bicampione del mondo.Tutto il gruppo, curiosamente,si ritroverà al meeting di Lame­zia, dove sabato e domenica cisarà il debutto stagionale deidue divi delle piscine.

Mediazione Il coordinatoredel gruppo si è speso in ognimodo per riappacificare Fede eFilo, ma ogni mediazione sullariconciliazione non ha prodot­to sbocchi, risvolti. Magniniora dovrà decidersi tra la per­manenza a Verona con il grup­po dell’ex fidanzata, e la deci­sione di lavorare a casa, da do­ve manca da oltre una decinad’anni, seguendo i programmidel cugino a distanza, ma alle­nandosi da solo. I prossimigiorni saranno decisivi per la«sede» di lavoro. I giorni scorsisono stati , però, altrettanto de­cisivi, per il futuro della cop­pia, che fino a qualche giornofa campeggiava sulle riviste nelsegno dell’idillio: c’è chi parla­va addirittura di progetti ma­trimoniali. Cosa potrebbe averdrasticamente incrinato negliultimi giorni la relazione? Mi­stero. Federica, che ha sempreavuto una forte attrazione peril carismatico Filippo, non sop­portava più alcuni atteggia­menti, e la «questione fiducia»era emersa già in occasione dialtre crisi. I due sono stati sem­pre a fianco anche da separati,hanno condiviso i Mondiali diBarcellona in cui è tornata abrillare la stella di Fede conl’argento nei 200 sl. L’attrazio­ne non è stata più fatale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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42 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

GOLF GRAND FINAL A DUBAI

ILRITORNO 4

VINCEKAPUR

SCosì nella DubaiChallenge Grand

Final (Al BadiaGolf Club, par

72). 1. Kapur(Ind) ­16 (69 66

67 70, 272); 2.Lima (Por) ­12(70 66 71 69,

276),McLeary (Sco,

68 70 69 69); 4.Davies (Gal) ­11

(69 69 70 69,277), PAVAN (66

66 75 70).Qualifying

SchoolIn Spagna la

secondagiornata delloStage 2 della

QualifyingSchool

dell’EuropeanTour.

NiccolòQuintarelli è

salito dallaseconda alla

prima posizionecon 137 colpi(67 70, ­7) al

Campo de GolfEl Saler (par 72),a Valencia (78 al

via), AlessioBruschi, 13° con

142 (70 72, ­2).

A SHANGHAI 8° TITOLO PER L’AMERICANO

Johnson cinesePrimo successonel World ChampVince con ­24, Molinari eManassero al 21° posto (­7)

Dustin Johnson, 29 anni, ha vinto 1 milione APAndrea Pavan, 24 anni, vincitore due volte quest’anno sul Challenge Tour, il suo tecnico a Roma è Filippo del Piano GETTY

Lo statunitense Dustin Johnson ha vintocon 264 colpi (69 63 66 66, ­24) l’HSBC Cham­pions, quarto torneo stagionale del World GolfChampionships e secondo delle Final Series nelciclo di quattro che concludono la stagione del­l’European Tour. Sul percorso dello SheshanInternational GC (par 72), a Shanghai in Cina,si sono classificati al 21° posto con 281 (­7)Matteo Manassero (72 70 70 69) e FrancescoMolinari (72 69 70 70).

Colpaccio Johnson, 29enne di Columbia(South Carolina), ha ottenuto l’ottavo titolonel Pga Tour (le gare del WGC sono in tutti icalendari dei circuiti maggiori) superando ditre colpi l’inglese Ian Poulter (267, ­21), cam­pione uscente, e di quattro il nordirlandeseGraeme McDowell (268, ­20). «É la mia piúgrande vittoria in carriera ­ ha detto DustinJohnson ­ ed é una sensazione fantastica. Holavorato davvero tantissimo negli ultimi mesi edevo dire che é vero, il lavoro paga».

Si riparte Bene anche McIlroy che termina indodicesima posizione e vede piú vicina la qua­lificazione nella finale della Race to Dubai a fi­ne mese. Ora il grande golf si trasferisce in Tur­chia dove, a Belek, si gioca da giovedí il TurkishAirlines Open, con un montepremi di 7 milionidi euro. In campo anche Manassero e Molinari.

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LET SOUZHOU LADIES OPEN IN CINA

La Zorzi crolla nel finale: 9a

Vince la francese NoceraVeronica Zorzi non ce l’ha fatta a mantenere

il vantaggio nel Souzhou Ladies Open, tappa delLadies European Tour in terra cinese. La veneta hagirato in 75 colpi ed é terminata al nono posto.Vittoria a Gwladys Nocera con 15 davanti allaspagnola Carlota Ciganda. La Zorzi ha iniziato conun bogey, ma si è poi ripresa con due birdiepassando al giro di boa in 35 ( 1) colpi, però nelmomento della volata finale si è smarrita prima conun doppio bogey alla buca 11, che di fatto l’hamessa fuori gioco e poi segnando altri due bogey.

Potere Pavan«Non ho pauralo dimostrerò»Re del Challenge, è promosso sul TourEdoardo Molinari: «Sei come la Roma»

FEDERICA COCCHI@FedeCocchi

Stravincere, con un se­condo storico successo nellaGrand Final del ChallengeTour, dopo quella del San Do­menico 2011, sarebbe stato ec­cessivo. Andrea Pavan si è «ac­contentato» di vincere l’ordinedi merito del Challenge, primoitaliano a riuscirci dopo Edoar­do Molinari nel 2009. La Chal­lenge Grand Final di Dubaiporta il nome dell’indiano ShivKapur, che frequenta con pro­fitto il nostro Paese: la fidan­zata è italiana e, dalla prima­vera scorsa, collabora anchecon Alberto Binaghi, tecnicoazzurro e di Matteo Manasse­ro. Andrea Pavan ha chiuso iltorneo al quarto posto, dopodue giorni in testa alla leader­board, ma il risultato è comun­que un trionfo.

Paragoni Un buon paragone,quello con il Dodo nazionale,per Pavan, due volte vincitorequest’anno in Austria e inFrancia. Edoardo infatti, dopoil trionfo sul Challenge, avevasubito conquistato il primosuccesso sullo European e laconvocazione in Ryder Cup in­sieme al fratello Francesco nel2010: «Essere paragonato aEdoardo è uno splendido com­plimento — ha detto Andrea—. Sono soddisfatto di comeho giocato tutta la stagione.Perdere la carta lo scorso annoè stato un brutto colpo, ma so­no contento di come sono riu­scito a reagire, e dei risultatiche ho raggiunto». Dall’aero­porto di Dubai, racconta cer­tezze e speranze di una stagio­ne conclusa e di un’altra chesta per cominciare: «Ho dimo­strato che posso farcela e que­sto mi dà grande fiducia nellemie capacità. Il mio difetto, a

volte, è non credere tropponelle mie doti». Motivo per cui,oltre che sul gioco lungo e ilputt, si è applicato anche suglischerzi della mente: «In que­sto sport la testa è importante,ho collaborato con un mentalcoach proprio per imparare agestire meglio la pressione evalorizzare le mie caratteristi­che. La scorsa stagione, quan­do sono arrivato sullo Europe­an, non mi sentivo troppo amio agio. Come se non mi sen­tissi “all’altezza” degli altrigiocatori. Ora so quanto valgo,e non vedo l’ora di dimostrar­lo». Non ci vorrà molto, tra duesettimane si parte: «Sì, partiròsubito per le gare in Sudafrica.Voglio avere un atteggiamentopiù rilassato, non voglio pormilimiti».

Dodo tifoso Da Roma, i com­plimenti del presidente fede­rale Franco Chimenti: «Sonocerto che con la qualità di gio­co raggiunta, unita all’espe­rienza, sarà in grado di ottene­re risultati notevoli». Ma nonha mancato di farsi vivo Edoar­do Molinari. Il torinese sta an­cora rimettendosi in forma do­po l’operazione alla mano sini­stra e, intanto, fa il tifo (per laJuve) e i compagni: «Compli­menti ad Andrea per la grandestagione sul Challenge. Final­mente è tornato dove merita»,ha scritto su Twitter. E a propo­sito di calcio, al Pavan sfegata­to giallorosso, l’amico Edoar­do ha mandato un sms simpa­tico: «Dopo i primi due giri deltorneo mi ha scritto “stai gio­cando come la Roma”. Maga­ri!». E’ un Pavan «Roma Style».

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4I NUMERI

4Gli italiani

qualificati per loEuropean Tour

2014: FrancescoMolinari, Matteo

Manassero,Edoardo Molinarie Andrea Pavan.

2Le vittorie

di Andrea Pavansul Challenge

quest’anno: BadGriesbach e

Côtes d’Armor

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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 43

TUTTENOTIZIE & RISULTATI

Ippica NEL 2012 AVEVA VINTO IL DERBY

Feuerblitz il tedesconaturalizzato romano

(m. pie.) Come se fossecasa sua. Quando Feuerblitzscende a Capannelle lasciasempre il segno. Un anno favinse il Derby e fu secondo nelRoma di Hunter’s Light, stavol­ta il tedesco si prende la rivinci­ta trionfando nella classica difine stagione. Feuerblitz, alle­nato da Michael Figge e monta­to da un perfetto Thierry Thul­liez, ha cambiato marcia ai 300finali e in breve ha fatto il vuo­to, dominando con superioritàdavanti al francese Shamal­gan, che un mese fa aveva con­quistato il Di Capua e stavolta èfinito a tre lunghezze e mezzadal vincitore, che ha anche fat­to segnare il record della corsa(1’59”14). Primo degli italianiun ottimo Dogma Noir, poi Ve­delago un po’ sotto le attese.Nel Premio Ribot rivincita an­che per Saint Bernard (altro re­cord della corsa: 1’35”17), cheaveva corso benissimo il Di Ca­pua a San Siro (secondo) maaveva poi deluso nel Piazzale.Gabriele Bietolini lo ha impie­gato per varchi e nel finale l’al­lievo di Daniele Camuffo èemerso davanti a un buon Liba­no.A Napoli trotto le ricche finalidel GP Ancat. Fra le femmineha vinto Sweat Ok (M. Baronci­ni, da Dream Vacation) in1.13.9 davanti a Savannah Bi,solo terza la favorita SwainWise As che si è scatenata al co­mando per calare in retta. Fra i

maschi altra dimostrazione diclasse dell’imbattuto (ora in 4uscite) Stankovic Ok (E. Bellei,da Self Possessed), facile al co­mando e poi in controllo fin sultraguardo in 1.14.4, davanti alcompagno di training Sing Hal­lelujah.3ª corsa ­ Pr. Roma ­ (gr. 1) ­ m 2000:1 Feuerblitz (T. Thulliez); 2 Shamalgan; 3Dogma Noir; 4 Vedelago; Tot.: 2,66; 1,23,1,24, 2,16 (2,94) Trio: 38,185ª corsa ­ Pr. Ribot ­ (gr. 2) ­ m 1600:1 Saint Bernard (G.Bietolini); 2 Libano; 3Porsenna; 4 Delrock; Tot.: 6,82; 2,25,6,86, 1,95 (172,76). Tris: 539,41.CIAO MILANO Arcisate (J. Bartos, trai­ner Paolo Favero) ha vinto il Premio Giu­lio Berlingieri (metri 3600, siepi) prece­dendo di 10 lunghezze Indovino. Era l’ul­timo convegno del 2013 a San Siro ga­

loppo che riaprirà a marzo.OGGI QUINTÉ A TARANTO Al Paolo VIscegliamo Magritte Dra (3), Oblivion (6),My Lady Gar (1), Newton Roc (8), Neva­da Om (7) e Goldfinger Om (4).SI CORRE ANCHE Trotto: Follonica(13.40) e Grosseto (13.25).MELBOURNE CUP Domani (in Italia sa­rà l’alba) la ricchissima (6 milioni di dol­lari australiani in palio) Melbourne Cup(gr. 1, m 3200), la corsa che ferma unanazione. In 24 al via nell’handicap di Fla­mington (attesi più di 100.000 spettato­ri) fra cui Dandino (training Marco Botti)e Mounth Athos (Luca Cumani).BRAVO SOUMI’ Christophe Soumillonha vinto un gruppo 1 in siepi (e non è laprima volta): la Grande Course de Haiesdes 3 Ans ad Auteuil con Hippomene.MARLON PARIGINO Oggi a Vincennes ilnostro Marlon Om (P. Gubellini) è al vianel Prix d’Arcachon (m 2100).

Feuerblitz in assolo nel Roma col francese Thulliez in sella GRASSO

AtleticaVizzoni fa 40(l.g.) Oggi il capitano azzurro Nicola Viz­zoni taglia il traguardo dei suoi primi 40anni. Lo farà prima con una festa in fami­glia e poi allenandosi coi suoi allievi al«Falcone Borsellino» di Marina di Pietra­santa. «Non penso ancora di smettere,per ora non sento la fatica, ho sempreforti motivazioni – dice l’argento olimpicodi Sydney 2000 nel martello –: per il 2014l’obiettivo è il minimo per gli Europei diZurigo».

CHICHEROVA NO La russa Anna Chi­cherova, olimpionica dell’alto, operata unpiede l’8 ottobre, non parteciperà allastagione indoor: «Non sarei pronta nè fi­sicamente, nè psicologicamente» haspiegato.

BRAVA BRITTON All’irlandese FionnualaBritton, campionessa europa in caricadella specialità, il cross di Mol (Bel). Uo­mini (km 9.2): 1. A. Kibet (Ken) 27’52”; 2.Hannes 28’20”; 3. D´Hoerdt 28’24”. Don­ne (km 4.7): 1. Britton (Irl) 15’40”; 2.Shlumpf (Svi) 15’59”; 3. Dejaeghere16’19”.

MARATONE (d.m.) Al keniano JamesKwambai, per il terzo anno consecutivo,la maratona di Seul in 2h06’25”. Uomini. 1.Kwambai (Ken) 2h06’25”; 2. M. Korir(Ken) 2h07’04”; 3. El Aziz (Mar) 2h07’55”;4. Mbote (Ken) 2h09’48”. Maratona Ren­nes (Fra). Uomini: 1. A. Asefa (Eti)2h09’00”.

CONFORTOLA OK (a.fr.) Allo sloveno Mi­tja Kosovelj e ad Antonella Confortola la7ª EuroMarathon (23 km con 800 metri didislivello) tra Italia e Slovenia. Uomini: 1.Kosovelj (Slo) 1h28’47”; 2. Wyatt (N.Zel)1h30’56”; 3. Abate 1h31’38”. Donne: 1.Confortola 1h48’16”; 2. Godec (Slo)1h58’19”; 3. Paternoster 2h07’06”.

BaseballMaestri nel 2014resta in GiapponeSecondo il sito Nikkansports il lanciatoreazzurro Alessandro Maestri avrebbe giàdefinito il prolungamento del contrattocon gli Orix Buffaloes per la stagione2014, che pr lui sarebbe quindi la terzacon il club di Kyoto e Osaka.

BOLOGNA D’ASIA (m.c.) Comincia aprendere forma l’avventura del Bolognanelle Asia Series di Taichung: debutto ve­nerdì 15 novembre alle 12 locali contro iSamsung Lions Daegu, tricampioni core­ani, il 16 Eda Rhinos, secondi classificatinel torneo di Taiwan. Nell’altro girone, UniLions (Taiwan), Canberra Cavalry (Aus) ei Rakuten Eagles che ieri hanno vinto 3­0gara­7 delle Japan Series contro gli Yo­miuri Giants: è il primo successo per ilclub di Sendai, nato solo nel 2004, chenel 2011 aveva avuto lo stadio gravemen­te danneggiato dallo Tsunami. Da domaniallenamenti collegiali (Infante e Pugliesesi aggregheranno il 13) con i nuovi arriva­ti, i lanciatori Thompson, Blevins (i pro­babili partenti), Venditte e Burkard,l’esterno Moss e il prima base Ziegler.

GUANTI D’ORO Assegnati i Guanti d’oroMlb. Per Yadier Molina è la sesta volta.American: Dickey (1, Tor), S.Perez (2,Kan), Hosmer (3, Kan), Pedroia (4, Bos),Machado (5, Bal), Hardy (6, Bal), Gordon(7, Kan), A.Jones (8, Bal), Victorino (9,Bos). National: Wainwright (1, S.Lo.), Mo­lina (2, S.Lo), Goldschmidt (3, Ari), Philli­ps (4, Cin), Arenado (5, Col), Simmons (6,Atl), C.Gonzalez (7, Col), C.Gomez (8, Mil),Parra (9, Ari).

SENZA STELLE (r.r.) Incredibile a Cuba:la Serie Nazionale è scattata ieri a 16squadre, e per la prima volta non ci sa­ranno le prime 30 grandi stelle della na­zionale per via delle diserzioni, allena­menti, squalifiche e richieste di espatrio.La squadra più penalizzata sarà Cienfue­gos, con 6 top giocatori assenti.

Beach volleyPHUKET OPEN (c.f.) Nell’Open femminiledi Phuket (Tha) successo dell’iridata ci­nese Chen Xue e della sua nuova part­ner, la 16enne Xinyi Xia. Sconfitte 2­0 infinale le statunitensi Emily Day­SummerRoss. Terze Maria Clara­Carol, 2­0 nelderby brasiliano ad Agatha­Antonelli.L’ultima tappa del circuito Fivb, l’Openmaschile e femminile di Durban (Saf), sisvolgerà dall’11 al 15 dicembre.

BocceA VOLO (c.f.) Il 3° turno della serie A divolo: Pontese­Brb Ivrea 8­16; Ferriera­Borgonese 12­12; Chierese­Graphistu­dio 13­11; Canova­La Perosina 4­10. Clas­sifica: Brb, Chierese 6; Pontese 4; Ferrie­ra 3; Graphistudio, Perosina 2; Borgone­se 1; Canova 0.

BoxeMARSILI VINCE (i.m.) A Montalto di Ca­stro (Vt) il campione d’Europa dei leggeriEmiliano Marsili (27­0­1) batte per ko 3,dopo averlo atterrato altre due volte, Da­vid Kis (Ung, 10­10­2) sostituto di MichaelEscobar (Cub).

IMBATTUTO (i.m.) A New York (Usa) ilkazako Gennady Golovkin (28, 25 ko)conserva l’imbattibilità e il mondiale Wbadei medi battendo per abbandono all’8°round Curtis Stevens (Usa, 25­4­1) dopoaverlo atterrato al 2°. Prossima difesa il1° febbraio a Montecarlo.

CAMPBELL TRIS (i.m.) A Hull (Gb) terzavittoria da professionista nei leggeri perLuke Campbell (Gb, 3), oro olimpico dei56 kg, per kot 5 su Lee Connely (Gb, 2­6).

CanoaBaggaley arrestataLa 37enne australiana Nathan Baggaley,due volte argento olimpico ad Atene2004, è stata nuovamente arrestata inNew South Wales per traffico di anfeta­mine.

DE GENNARO (a.fr.) Sul canale olimpicodel Lee Valley White Water Centre, al Bri­tish Open di canoa slalom che apre lastagione, Giovanni de Gennaro è 7° a49”54 da Aigner (Ger), ma salta una por­ta. Senza la penalità di 50” avrebbe potu­to vincere; out in semifinale per 0”46Omar Raiba, 11° e primo nella finale B; An­drea Romeo 15°.

GhiaccioBerton­HotarekItalia’s got talentStefania Berton­Ondrej Hotarek, reducidal successo di Skate Canada, tappa delGrand Prix di figura, sabato sera si sonoqualificati per la finale a dodici della 5a

edizione di Italia’s got talent, show di Ca­nale 5 condotto da Belen Rodriguez e Si­mone Annicchiarico , con Maria De Filip­pi, Gerry Scotti e Rudy Zerbi. L’ultimo at­to sabato alle 21.15.

GUIGNARD­FABBRI Prestigioso suc­cesso di Charlene Guignard­Marco Fab­bri, allievi di Barbara Fusar Poli, nell’NrwTrophy di danza a Dortmund. Danza. Fi­nale: 1. (1.1.) Guignard­Fabbri 144.28; 2.(2.2.) Agafonova­Ucar 132.46; 3. (4.3.)Ralph­Hill (Can) 130.27.

Hockey ghiaccioBOLZANO COMANDA (m.l.) Il Bolzano ri­prende il comando solitario battendo alPalaonda l’Innsbruck nel 20° turno diEbel. Il torneo si ferma fino a mercoledì13. Bolzano­Innsbru ck 2­1 (0­0, 1­0, 1­1).Reti: Sharp (1­0), Piche (2­1). Classifica:Bolzano 31; Salisburgo 30; Vienna 26;Linz, Graz 25; Znojmo*, Villach** 24; Kla­genfurt** 22; Fehervar* 20; Dornbirner18; Innsbruck** 12; Lubiana** 5 (*una inmeno, **una in più).

NuotoIncidente Sun YangUn incidente d’auto senza conseguenzeha visto protagonista il mezzofondistacinese Sun Yang, a bordo di una PorscheCayenne, scontratasi con un bus aHangzhou in un incrocio. Nessun detta­glio è stato fornito dalla polizia, ma si te­me che il campione fosse senza patente.In Cina si rischia 32 mila dollari di multa ela detenzione sino a 15 giorni. Il campioneè di nuovo nella bufera.

HALL OF FAME (al.f.) Grant Hackett(Aus), Agnes Kovacs (Ung) e Tom Mal­chov (Usa) saranno inseriti nella Hall ofFame di Fort Lauderdale nel 2014. Saràinsignito del riconoscimento anche il pal­lanuotista azzurro Carlo Silipo, olimpio­nico 1992 e bronzo nel 1996. Entrerannopure il tuffatore Peng Bo (Cina), le sincro­nette Penny and Vicky Vilagos (Can) e ilpallanotista Karen Kuipers (Ola).

IN COMMISSIONE (al.f.) La biolimpionicadella Zimbabwe Kirsty Coventry è statainserita nella commissione organizzativadel Cio verso i Giochi del 2020. Il ranistamagiaro Daniel Gyurta, oro olimpico aLondra, è stato eletto nella commissioneeuropea degli atleti.

DI NINO (al.f.) il tecnico Andrea Di Ninoparteciperà dal 28 aprile al Bms di Can­berra (Aus), convegno dedicato allabiomeccanica e alla medicina: le sue re­lazioni verteranno sulla relazione trastruttura fisica e il successo nel nuotoagonistico e sulla valutazione della capa­cità aerobiche.

PallamanoPer i MondialiItalia vincente(an.gal.) A Nicosia, Cipro­Italia 29­36(15­18) nella 2a giornata del gruppo 2 diqualificazione ai Mondiali maschili di Qa­tar 2015. Tra gli azzurri, sempre in van­taggio, in luce Skatar e Maione (8 reti atesta). A Bucarest: Romania­Slovacchia32­24. Classifica: Romania 4; Italia, Slo­vacchia 2; Cipro 0.

RugbyAzzurri a TorinoSabato l’AustraliaGli azzurri sono da ieri a Torino in vista diItalia­Australia di sabato (ore 15) all’Olim­pico, primo della serie di test che preve­de anche la sfida alle Figi del 16 a Cremo­na e quella all’Argentina del 23 all’Olimpi­co di Roma. Da oggi i 30 convocati daBrunel si alleneranno al Primo Nebiolo:alle 11 è prevista una seduta aperta apubblico e scuole. Intanto ieri sera, viatwitter, capitan Sergio Parisse e molticompagni hanno ringraziato tifosi e fami­glie che hanno accolto gli azzurri in hotel.Nell’11° turno di Top 14, Parisse/S 80’ inStade Français­Bayonne 13­9; Castro­giovanni/T dal 68’ in Tolone­Bordeaux37­17; Furno/B n.e. in Biarritz­Racing9­6.

ECCELLENZA Nell’ultimo match del 5°turno di Eccellenza, le Fiamme Oro pas­sano a Reggio Emilia 22­25 resistendoanche in 13 nel finale. Sabato: Viadana­Capitolina 57­0. Classifica: Padova 17;Viadana 16; Rovigo* 15; Mogliano*, Pra­to*, Calvisano* 13; San Donà 11; F. Oro 8;Lazio* 6; Capitolina 4; R. Emilia 1 (* una inmeno).Anthony Minichiello ACTION IMAGES

Rugby XIII CORSA PER I QUARTI

Mondiale: Italiapari con la Scozia

Dopo aver sconfitto ilGalles, ieri a Workington (Ing)l’Italia ha pareggiato 30­30(p.t. 14­12) contro la Scozia.Per gli azzurri mete di Nasso(2), Ciraldo, Centrone e Mini­chiello, con cinque trasforma­zioni di Mantellato. Le duesquadre — che si erano già in­contrate una sola volta, nel2009 a Padova, con gli scozzesiche si imposero 104­0 controuna selezione senza la stelledel “league” australiano — so­no ora a pari punti in classifica,ma l’Italia ha il vantaggio delladifferenza punti fatti­subiti.Domenica la sfida decisivacontro Tonga, che martedì tro­va le Isole Cook, mentre la Sco­zia giovedì incrocia gli Usa. Do­vessero passare il turno, aiquarti gli azzurri troverebberocon molta probabilità la NuovaZelanda di Sonny Bill Wil­liams, che dopo il titolo con­quistato due anni fa con gli AllBlacks vuole diventare il primocampione del mondo in en­trambi i codici.

Girone C: Italia, Scozia 3; Tonga 0. (2punti a vittoria, 1 a pari; ai quarti la prima)

Usain Bolt, 27 anni ANSA

Atletica L’AUTOBIOGRAFIA IN USCITA IN GERMANIA

Bolt, dallo spinello fino al sessoCosì è diventato il re dello sprint

«Per correre veloce e vin­cere dovevo vivere velocemen­te». E’ questo il concetto por­tante della seconda autobio­grafia in cui Usain Bolt raccon­ta i suoi 27 anni. «Come unfulmine» è il titolo del libro, dicui la Bild am Sonntag ha anti­cipato ieri alcuni stralci dellaversione tedesca. Il primatistamondiale racconta le sue vitto­rie ma soprattutto quello che èlontano dalla pista, un quadroche aiuta anche a capire un po’la cultura giamaicana, tantodiversa dalla nostra.

Lo spinello Come ad esempiola famiglia a cui Usain si dicelegatissimo e con cui parla ditutto, anche del sesso. Ma a noipuò sembrare strano che il fe­nomeno dello sprint abbia unfratello minore, Sadiki, ed unasorella maggiore, Christine,nati però da madri diverse dal­la sua: questo è un costume dif­fuso il tutta l’area caraibica. Espunta anche uno spinello,l’unico che Bolt confessa diaver provato e di aver trovatodisgustoso. Ma, anche in quel­l’isola lontana esiste la logicadel «branco», quei compagnicon cui da ragazzino giocavaper strada a pallone, per cui lecanne erano comuni e ai qualiun giorno chiese di provare.

Le botte Ma non c’è risenti­mento neppure per le cinghiateche papà gli mollava quandosbagliava, frutto di un’educa­zione ereditata. Ma anchequelle cinghiate, afferma ilcampione, sono servite per pla­smare l’uomo di oggi. E ancheil calcio, quella passione mainascosta per il Manchester

United e la convinzione di ave­re le doti per poter essere ungiocatore professionista.

Il sesso Ma la parte più piccan­te riguarda il sesso, perché «ledonne si gettano ai piedi» diUsain Bolt. Certo, bello, mu­scoloso, potente, il prototipodel maschio perfetto, almenoagli occhi femminili. Di sicuropuò scegliere ed il campione neha la coscienza da tempo. Manello stesso tempo c’è anche lasmentita di un’avventura conSandra Bullock e Heidi Klum.E’ vero che ad Hollywood si so­no incontrati, ma fra loro ci so­no stati solo balli e champagne.Il sesso comunque serve, affer­ma, sennò si rischia di diventa­re matti, anche se il suo allena­tore lo sconsiglia. Nessun ac­cenno invece al doping mentrela Giamaica è sotto inchiesta.

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Gian Franco Kasper, 69 anni

Sport invernali LA FIS

«MondialidicalcioNoin inverno»

La Federazione interna­zionale di sci dice ufficialmen­te no ai Mondiali di calcio 2022in Qatar spostati in inverno. LaFis, insieme ad altre federazio­ni mondiali di sport invernaliha annunciato che presenteràun documento contro l’ipotesidi organizzazione della Coppadel Mondo 2022­23. La risolu­zione è stata votata ieri dalConsiglio della Fis a Oberho­fen. Insieme alla Fis, hanno vo­tato il documento Ibu (bia­thlon), Isu (pattinaggio), ilWcf (curling), Idf (slittino), Fi­bt (Bob e Skeleton), Iihf. Per ilpresidente della Fis, Gian Fran­co Kasper, il Mondiale di calcioin inverno (per le temperaturetorride del periodo estivo) in­ciderebbe sui programmi deglisport invernali, a cominciaredalla Coppa del mondo. Il con­gresso ha approvato i calenda­ri 2013/14, con il parallelo diInnsbruck a sostituire quello diMosca. Confermati i program­mi dei Mondiali 2015 per Falun(sci nordico), Vail/BeaverCreek (sci alpino) e Kreisch­berg (freestyle/snowboard).

NEGLI USA

Stevens­Ritvola grande favoladella Breeders’

ARCADIA La Breeders’Cup di Santa Anita (ArcadiaLos Angeles) si è conclusa conil Classic da 5 milioni di dollari(gr. 1, m 2000) che ha scritto lagrande favola della due giornimultimilionaria. Ha vintoMucho Macho Man, che haregalato il primo successo nelClassic (il secondo in questaBreeders’ e il decimo ingenerale) a Gary Stevens, illeggendario fantino tornato inattività dopo essersi ritiratonel 2007. Stevens, 50 anni, èstato autore di monta incisivae vigorosa e alla fine MuchoMacho Man, già secondo diFort Larned nel 2012, si èsalvato dal ritorno di Will TakeCharge. Mucho Macho Man èallenato dalla 44enneKatherine Ritvo (nella foto conStevens) , prima donna trainervincitrice della corsa e quintanella storia della Breeders’. LaRitvo nel 2008 ha subito untrapianto di cuore dopo 6 mesidi attesa durante i quali si ètemuto per la sua vita. MikeSmith (3 vittorie) e Ryan Moore

a segno nel Turf con l’ingleseMagician e nel Filly and Marecon l’irlandese Dank gli altrifantini top di questa Breeders’,scandalosamente oscuratadalla nostra tv delle corse.

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44 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

ALTRI MONDI SEGUITECI SU@AltriMondiGazza

Il fatto del giornoDI GIORGIO DELL'[email protected]

_la provocazione

Quei graffiti sono arteo soltanto robaccia?Banksy, il writerpiù famoso, hasfidato il sindacodi New York:un’opera al giornosenza mai esserepreso. Facendoparlare di sé...

AALLARME

SUL CLIMA

S«Più poveri

e guerrea causa

dei danniambientali»

Il riscalda­mento globale

causatodall’uomo

accentuerài problemi

del mondo,causando un

aumento dellapovertà, delle

inondazioni,delle guerre e

delle malattie.A dipingere

un futuro piùviolento

e poveroper il mondo

è lo studiodel «Panelof climatechange»,

l’organizzazioneintergovernativa

creata dall’Onuche si è

aggiudicatail premio Nobel

nel 2007insieme

ad Al Gore.«L’impatto delriscaldamento

globalerallenterà anche

la crescitaeconomica in

futuro», si leggenel rapporto

I vari Berlusconi, Cancel­lieri, Renzi, Alfano, Saccomannici hanno impedito di raccontareuna storia bellissima, quella diBanksy a New York.

1Chi sarebbe?Un celebre graffitaro, cioè

uno di quelli che dipingono suimuri o sulle carrozze della me­tropolitana e che chiamano an­che “writers”. Banksy è il più fa­moso e probabilmente il più ric­co di tutti costoro. Nessuno sachi sia, nessuno lo ha mai visto,qualcuno è riuscito a intervi­starlo, ma solo per e­mail. Si di­ce che il suo vero nome sia Ro­bin Gunningham e che sia natoa Bristol (Gran Bretagna) il 28luglio del 1973. Opera a Bristoldal 1992. Le sue performancepiù celebri: la serie di topi suimuri di Londra, l’incursione neiquattro principali musei di NewYork ­ Moma, Metropolitan,Brooklin, Scienze Naturali ­ do­ve ha appeso suoi stencil su te­la, evitando il Guggenheim«perché non avrei potuto regge­re il confronto con Picasso», poiuna mostra a Los Angeles, a cuisi precipitarono le celebrities ­Brad Pitt, Angelina Jolie, JudeLaw, Robert Downey Jr. ­ e doveespose un elefante vivo tutto di­pinto incassando poi un paio dimilioni dalla vendita dei solitistencil, quindi è andato a dipin­gere il muro eretto fra Israele ePalestina, con un magnifico ef­fetto trompe­l’oeil, sei metri dicemento grigio su cui ha rap­presentato un salotto con duepoltrone, un tavolino su cuipoggia un vaso di fiori e sullosfondo la finestra, con le tendi­

ne ordinatamente tirate ai lati eun panorama mozzafiato di tor­renti alpini e ghiacciai (più in làun altro suo dipinto mostra unabambina che appesa a un grap­polo di palloncini tenta di scap­pare dagli orrori della guerra).Posso andare avanti: i due poli­ziotti che si baciano, il tizio conle braghe abbassate che si caladalla finestra, un detenuto diGuantanamo a Disneyland...Insomma, cose così, non possoelencargliele tutte. Ma avrà ca­pito il tipo.

2Certo, un pacifista, un con­

testatore...Sì, anche un notevole battu­

tista. Una volta che aveva ven­duto opere per 750 mila dolla­ri, scrisse sul suo sito: «Nonposso credere che voi, ritardatimentali, abbiate davvero com­prato questa merda». E inun’intervista rilasciata per po­sta elettronica: «L’arte richiedetanto ego ed egoismo da essere

diventata una carriera perstronzi». «Sarebbe una vergo­gna se l’arte di strada finissecatturata nelle vetrine di unmuseo». «La street­art non è co­me altri movimenti artistici.Non riceve sovvenzioni, né èsponsorizzata». «Non credoche l’arte sia qualcosa di spe­ciale, è solo una parte dell’in­dustria dell’intrattenimento».«Ciò che si considerava tra­sgressivo, oggi viene controlla­to con la lente di ingrandimen­to dagli agenti del mercato».Eccetera. Come tutti i grandicontestatori del mercato, tutta­via, il nostro amico con le sueperformance guadagna.

3Sì, ma è un artista però? Un

artista vero?Molti sostengono di no, e

uno che pensa certamente di noè Michael Bloomberg, il sinda­co di New York: avendo saputoche Bansky si riprometteva dipassare tutto ottobre in città,

realizzando un’opera al giornoe senza essere colto in fallo, ilsindaco ha scatenato squadre diimbianchini addetti alla cancel­lazione dei suoi graffiti, non ap­pena realizzati. Non solo: si so­no mobilitati contro di lui an­che i writers di New York, furi­bondi che uno straniero venissea togliergli spazi e gloria.

4Risultato?Bloomberg e gli altri non si

sono resi conto di far parte del­l’evento artistico. Hanno cre­duto che la performance ri­guardasse solo le opere dipintee che la loro cancellazionel’avrebbe annullata. E inveceBanksy li aveva trasformati inparti della performance.Banksy non si è limitato a di­pingere, ha anche organizzatoun paio di eventi: il camion damacello che trasportava pelu­che, la vendite di sue opere a 60dollari, un autentico insucces­so dato che le hanno compratesolo in tre (il pubblico non cipoteva credere) replicata peròuna settimana dopo dagli arti­sti Dave Cicirelli e Lance Pil­grim che stavolta hanno ven­duto 40 falsi Banksy...

5Ma tutto questo per dimo­

strare che cosa...?Banksy, tra le tante iniziati­

ve prese, ha comprato una cro­sta da 50 dollari, una panchinae degli alberi sulle rive di un la­go in una luce d’autunno. Ci hadipinto sopra un nazista e l’hafatta trovare sulla porta di unafondazione no profit che aiutai poveri del quartiere. Quellidella fondazione l’hanno mes­sa all’asta e in poche ore la va­lutazione è arrivata a 200 miladollari... Che cosa ci vuol direBanksy? È il più vecchio mes­saggio che ci trasmette l’arteda che mondo è mondo: tutto èapparenza, tutto è inganno, so­gno di un’ombra è l’uomo, soloil denaro muove le cose... Conquesto piccolo particolare: checon questi messaggi malinco­nici e beffardi lui ci si è fattoricco.

notizieTascabili

I due sono «fidanzatini»

Lecce, incinta a 11 anniIl futuro papà ne ha 17

Incinta a undici anni. È successo in un comunedell’hinterland di Lecce a una ragazzina che frequentala prima media e che pochi mesi fa aveva fatto laprima comunione. La piccola ha cercato di nascondere la cosa ai genitori, ma i chili in eccesso hannoinsospettito la mamma (che l’ha avuta a 13 anni e siritroverà così nonna a 24). La visita dal ginecologo hatolto ogni dubbio: quinto mese di gravidanza. Il papàè il «fidanzatino» della ragazzina, un 17enne del posto.Una volta nato il bambino dovrebbe essere affidatoalle cure dei nonni materni, una famiglia che operanel terziario senza particolari problemi economici.

Il ministro e il caso Ligresti

Cancellieri nella buferaMa il Pdl: «Non lasci,come per Berlusconi»

Sul suo intervento per la scarcerazione diGiulia Ligresti, il Parlamento ascolterà domani ilministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri. Eintanto sulla vicenda è intervenuto il Pdl: «Chie­derete le dimissioni? Certamente no. Ma no adue pesi e due misure, come avviene per il Cav».Ha chiesto invece le dimissioni Giuseppe Civati,candidato alle primarie del Pd. Intanto il ministroieri ha ribadito: «Un attacco politico, il mio inte­ressamento è diverso da quello per Ruby». E ilDap, dipartimento Amministrazione penitenzia­ria, ha detto: «Sulla Ligresti ci eravamo attivati».

Dopo le critiche degli Usa

L’Fmi incalza Berlino:«Tagli il surplus export»

Adesso anche il Fondo Monetario Internazio­nale (Fmi) incalza Berlino. Secondo quanto riportail «Der Spiegel», infatti, il vice direttore generaledell’istituto di Washington, David Lipton, nella suavisita in Germania della scorsa settimana ha raccomandato al ministro delle Finanze Schauble di ridurreil surplus di bilancia commerciale o almeno porreun tetto allo squilibrio con gli altri paesi. Un«suggerimento» che arriva dopo quello spedito aitedeschi dal Tesoro americano che sostiene chela crescita tedesca trainata dalle esportazioni creaproblemi a Eurolandia e all’economia mondiale.

Il ministro Annamaria Cancellieri, 70 anni ANSA

LA SCOPERTA IL FIGLIO DI UN GALLERISTA DEL TERZO REICH HA CONSERVATO I CAPOLAVORI PER OLTRE 50 ANNI

Ritrovate 1500 opere rubate da HitlerDa Picasso a Klee,i quadri confiscatidai nazisti nascostiin casa a Monaco.Valgono un miliardo

Si pensava tutto perduto,distrutto tra le bombe dellaguerra. Poi, ieri, il mondo hascoperto che a Monaco, tra sac­chi di spazzatura e odore dimuffa, per anni hanno vissuto1500 opere d’arte, valore stima­to oltre un miliardo. Il tesoro,confiscato dai nazisti durantegli anni bui del Terzo Reich, èstato ritrovato da alcuni agentidella polizia tedesca: sono Pi­

casso, Matisse, Chagall, Koko­schka, Marc, Beckmann, Nolde,Klee e altri ancora, tutti rubati amusei o a collezionisti ebrei. Loha anticipato il magazine tede­sco Focus (nella foto la coperti­na): critici ed esperti avevanoda tempo perso le speranze di ri­trovare il malloppo, e invece iquadri giacevano damezzo secolo, dietroa barattoli di fagioli efrutta, in un decrepitoappartamento nel sob­borgo di Schwabing, aMonaco. È casa di Cor­nelius Gurlitt, anzianoe solitario figlio del gal­lerista Hildebrand Gur­litt, uno degli esperti in­caricati da Goebbels di

delle opere rubate alla sua fami­glia dai nazisti.

Quei sospetti La storica confi­sca di Monaco è avvenuta dueanni fa, nella primavera del2011, ma è rimasta segreta finoad ora per non pregiudicare leindagini. Tra l’altro, Gurlitt eradel tutto sconosciuto alle autori­tà: niente codice fiscale, nientetasse, niente mutua e neancheun giorno di lavoro in vita sua. Afare insospettire le autorità, pe­rò, un viaggetto misterioso nel2010 da Zurigo a Monaco: la po­lizia finanziaria scoprì che ilvecchietto misterioso aveva 9mila euro in biglietti da 500.

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© RIPRODUZIONE RISERVATAì

IN VENDITA SPAZZOLINI DEI DEPORTATI

Asta di oggetti dell’OlocaustoRabbia e polemiche su eBayPoi le scuse e una donazione

È bufera sul sito d’aste online statunitenseeBay per aver consentito di porre in vendita circa30 «souvenir» dell’Olocausto. La notizia è statadata dal britannico «Mail on Sunday».L’indignazione e le proteste sono state immediate:la società californiana ha ritirato gli oggetti,chiesto scusa e annunciato una donazione di quasi30.000 euro «ad una associazione di beneficenzaadatta». Tra gli oggetti messi in vendita la divisadi un fornaio polacco morto nel capo di sterminiodi Auschwitz per cui la base d’asta era di 13.000euro, e diversi fasce di stoffa gialla con la stella diDavid che gli ebrei erano costretti ad indossarenelle zone occupate dai nazisti durante la SecondaGuerra Mondiale. Nell’inchiesta il tabloid menzionascarpe e spazzolini da denti che sarebberoappartenuti a prigionieri in campi di concentramento. Uno degli inserzionisti citati è, invece,Viktor Kempf, ucraino che vive in Canada,e dichiara di essere uno storico.

raccogliere le opere dell’arte«degenerate» in giro per l’Euro­pa. Gurlitt jr finora è riuscito acampare vendendo alcuni qua­dri, uno alla volta per non farsiscoprire. Tra gli altri, in casa hanascosto le celebri Pferde (Ca­valli) di Franz Marc, Il domatore

di leoni di Max Beck­mann (venduto re­centemente all’astaper 864 mila euro) epure un Matisse cheappartenne alla col­lezione di Paul Ro­senberg, il nonno diAnne Sinclair. Lamoglie di Domini­que Strauss­Kahnda decenni lottaper la restituzione

Un graffito realizzato da Banksy su una parete di New York, nelSouth Bronx. Sotto, una sua performance su un muro di Brooklyne un’altra opera realizzata nella Grande Mela, allo Yankee Stadium

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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 45

ALTRI MONDI

tuttaSalute

Una ricerca su 800 volontari

Italiani bocciati a tavolaSono pigri e disattenti

Eloquenti i dati ottenuti dal test effettuato daGfk Eurisko su 800 volontari. Più di 7 italiani su 10 sinutrono male, non rispettando una corretta dietaricca di frutta e verdure consumate più volte nell’arcodella giornata: solo il 15% le mangia regolarmente.Situazione negativa anche sul lato dello sport: anchese l’80% dice di farlo regolarmente, solo 2 italiani su10 praticano una attività fisica costante e duratura.

Neutralizzano i radicali liberi

Mangiare carote aiutanella lotta all’infertilità

Una ricerca di Harvard ha messo in luce lebenefiche proprietà di frutta e ortaggi di colore gialloo arancio sulla salute dello sperma. Sono le carotel’alimento principe, grazie al loro effetto sulla motilitàdegli spermatozoi. La ricerca su un campione di 200giovani cui è stato chiesto di seguire una specificadieta: decisivi i carotenoidi che neutralizzano i radicaliliberi, che danneggiano le membrane di cellule e Dna.

DI MABEL BOCCHI

I dati del bollettino ministeriale

È già allarme influenza:colpiti 57mila italiani

Già 57 mila italiani colpiti dall’influenza. Lo rivelaInflunet, il bollettino di sorveglianza epidemiologicadel ministero della Salute. Per ora la più colpita, comel’anno scorso, è la fascia pediatrica, in particolarequella dei bambini tra gli 0 e 4 anni, con 1,43 casi permille assistiti. L’attività dei virus influenzali è ai livelli dibase in tutte le regioni, con un’incidenza totale pari a0,5 casi per mille, anche se il monitoraggio è parziale.

ADI NUOVO

PIOGGIA

SIl maltempo

tornada oggi

Una nuovaperturbazione

atlanticatoccherà l’Italia

portandoda oggi pioggia

e maltempoun po’ ovunque.

Temporalianche di forte

intensitàsono attesisoprattutto

al Nord. Allertadella Protezione

Civile è statadiramata

su Liguria ePiemonte sulle

regioni centrali.Le temperature

subirannoun calo che

però sarà solotemporaneo,perché già a

metà settimanail fresco lascerà

nuovamenteil posto

a un clima mite

Il giallo di Simona«È stata uccisada un conoscente»Ieri in Calabria i funerali della 28enne mortaa Roma. Iniziati gli interrogatori degli amici

ELISABETTA ESPOSITOROMA

«Non cerchiamo vendet­te. Quello che vogliamo è sologiustizia per la morte di Simo­na, che non si è suicidata, è sta­ta uccisa». È la cugina di Simo­na Riso, la 28enne morta a Ro­ma mercoledì, a gridare tuttala rabbia della famiglia duran­te i funerali della ragazza, nellastracolma chiesa di San Calo­gero, il paese in provincia di Vi­bo Valentia da cui era arrivata.È un giallo la fine di questa bel­la bruna dagli occhi profondi,trovata agonizzante nel cortiledel palazzo del quartiere SanGiovanni in cui viveva e poimorta in ospedale. Gli inqui­renti avevano pensato inizial­mente a un suicidio o a unamorte accidentale, ma dopol’autopsia la Procura di Romaha cambiato l’intestazione delfascicolo da omicidio colposo(una prassi in questi casi) inomicidio volontario.

Le indagini Già ieri sono par­titi i primi interrogatori ai vici­

ni di casa, ai parenti e soprat­tutto agli amici di Simona, percapire se potesse esserci qual­cuno particolarmente interes­sato a lei. Chi la conosceva par­la di una ragazza tranquilla.non fidanzata e senza corteg­giatori insistenti. Secondo il

fratello Nicola, «Simona erauna ragazza serena, dai proble­mi di depressione era venutafuori alla grande. Mia sorella èstata uccisa e tra le piste c’è an­che quella dell’omicidio daparte di un conoscente». Unatesi che il ragazzo aveva giàavanzato nei giorni scorsi e cheha voluto ribadire ieri, aggiun­gendo un altro dettaglio: «Nonpuò essere suicidio, il corpo diSimona è stato trovato conjeans e maglietta e le chiavi consé, quindi era uscita da casa.Probabilmente è stata uccisaaltrove e qualcuno l’ha portatadove poi è stata trovata».

Piste diverse È una delle tan­te ipotesi su cui si sta indagan­do, ma molti dubbi potrebberoessere sciolti dalle due teleca­mere presenti sulla strada incui è stata uccisa la ragazza.Considerato che l’omicidio èstato compiuto all’alba non do­vrebbe essere difficile indivi­duare anomali ingressi e uscitedal palazzo. La ragazza, arriva­ta al Pronto Soccorso dell’ospe­dale San Giovanni, aveva dettodi essere stata «aggredita e vio­lentata»: l’autopsia, che ha evi­denziato le fratture del bacinoe delle costole, ha escluso lostupro, ma il tentativo potreb­be esserci comunque stato. An­che se, e la cosa stona con il re­sto della ricostruzione, sul cor­po di Simona non erano pre­senti segni di difesa. Per questoil pm Attilio Pisani, titolare del­l’inchiesta, non smetterà di stu­diare anche le altre ipotesi, apartire da quella di una cadutavolontaria dal tetto del palaz­zo. La Procura ha acquisito an­che la cartella clinica dall’ospe­dale in cui è morta Simona:vuole verificare se nel ProntoSoccorso, che ha trasferito laragazza a ginecologia, sianostate adottate tutte le misurenecessarie per evitare la morte.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sulla stradadell’aggressionedue telecamerepotrebbero averripreso il killer

I funerali di Simona Riso (nel riquadro) ieri a San Calogero ANSA

I CONTI LETTA CONTRO GRILLO: «SUI GIOVANI DISFATTISTA»

Il Tesoro rassicura«Nella Manovra tassegiù per un miliardo»

Il governo rassicura sul­le tasse e sul rispetto dei pa­rametri Ue. Dopo l’allarmedeficit evocato dai tecnici diBruxelles, il Tesoro si è preoc­cupato di rassicurare gli italia­ni sulla tenuta dei conti e sulpeso della manovra fiscale. Lefamiglie sono «al riparo da si­gnificativi incrementi di im­posta» mentre «sono oggettodi sgravi fiscali». Complessi­vamente, si legge nella notadel Ministero, «le famiglie do­vrebbero beneficiare di una ri­duzione della pressione fisca­le di circa 1 miliardo di euro» aseguito delle misure compre­se nella legge di Stabilità.

Botta e risposta Il sottose­gretario all’Economia Pierpa­olo Baretta, inoltre, ha tran­quillizzato sullo stato com­plessivo dei conti pubblici:«L’Italia non sforerà il vincoloeuropeo del 3% nel rapporto­

deficit/Pil». A lanciare criti­che è stato, però, soprattutto ilPdl: «Letta rischia molto dipiù — avverte il capogruppoPdl alla Camera Renato Bru­netta — sulla Manovra chesul caso Cancellieri. Si è mon­tato la testa dopo una fiduciaafferrata per i capelli il 2 otto­bre». Il bonus giovani, previ­sto nella Manovra, ha fatto li­tigare il premier e Beppe Gril­lo. L’ex comico è stato bollatodi «disfattismo», e accusato didare informazioni sbagliate,un atteggiamento «di chi parenon riuscire a non criticare chicerca di agire e di fare le coseper bene». Per ora minacce, li­tigi e pochi propositi da unpartito all’altro. Per avere deiprimi segnali concreti di ri­sposta occorrerà, quindi, at­tendere l’inizio delle votazionisugli emendamenti in com­missione, previste a partiredall’11 novembre.

L’economista Fabrizio Saccomanni, 70 anni: è ministro dal 28 aprile

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46 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

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Il volo perfetto, sintesi di:ENERGIA, PRECISIONE,TECNOLOGIA

«Il volo di un aliante non dipende da un motore: il cielo è ungrande serbatoio di energia e quando hai l’energia hai tutto.

Saper trasformare l’energia del vento e disegnare il cielo,questa è l’acrobazia in aliante, sintesi di perfezione.»

Luca BertossioCampione del mondo di acrobazia in aliante

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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 47

MILANOSorge Tramonta Sorge Tramonta

ROMA

Domani

Il sole domani

ALGHERO

ANCONA

AOSTA

BARI

BOLOGNA

CAGLIARI

CAMPOBASSO

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FIRENZE

GENOVA

L'AQUILA

MILANO

NAPOLI

PALERMO

PERUGIA

POTENZA

REGGIO CALABRIA

ROMA

TORINO

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TRIESTE

VENEZIA

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Il sole oggi

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VeneziaTrieste

BolognaTorino

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L’Aquila

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7:05 17:06 6:44 17:01 7:06 17:05 6:46 16:59 3 nov. 10 nov. 18 nov. 25 nov.

Piogge sparse al Nord, dalla Lombardia verso Est,neve sui monti. Al Centro inizialmente pioviggini suregioni tirreniche ma peggiora fortemente in serata

e nottata con violenti temporali e nubifragi inarrivo. Piogge anche in Campania.

Migliora il tempo al Nord con nevicate sui confinialpini. Al Centro inizialmente piogge diffuseovunque ma migliora già in giornata con schiaritevia via più ampie. Maltempo al Sud, specie sulbasso Tirreno, ma piogge diffuse ovunque.

Il tempo migliora su gran parte del territorio.Venti da Nord, molto forti attorno alla Sardegnaoccidentale, moderati sull'Adriatico e Ionio. Questiventi addossano ancora molte nubi su costetirreniche calabresi e siciliane con piogge.

ALTRI MONDI

IN DIRETTA

Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

CALCIO20.45 BOLOGNA -

CHIEVOSerie ASky SuperCalcio, Sky Calcio 1

22.00 ELCHE -VILLARREALLigaFox Sports

BASKET20.30 VICTORIA

LIBERTAS PESARO -MONTEPASCHISIENASerie ARai Sport 2

TENNIS13.00 MASTERS ATP

Da Londra, InghilterraSky Sport 1

17.15 CALCIO:LAZIO - GENOASerie A. Highlights

17.30 CALCIO:TORINO - ROMASerie A. Highlights

17.45 CALCIO:MILAN -FIORENTINASerie A. Highlights

18.00 CALCIO:UDINESE - INTERSerie A. Highlights

18.15 CALCIO:NAPOLI - CATANIASerie A. Highlights

18.30 CALCIO:PARMA - JUVENTUSSerie A. Highlights

1.30 CALCIO:MILAN -FIORENTINASerie A. Highlights

9.45 CALCIO:NAPOLI - CATANIASerie A. Highlights

10.00 CALCIO:LAZIO - GENOASerie A. Highlights

10.15 CALCIO:TORINO -GENOASerie A. Highlights

10.30 CALCIO:MILAN -FIORENTINASerie A. Highlights

10.45 CALCIO:UDINESE - INTERSerie A. Highlights

11.00 CALCIO:VERONA - CAGLIARISerie A. Highlights

11.15 CALCIO:SAMPDORIA -SASSUOLOSerie A. Highlights

17.00 GOLF:HSBCCHAMPIONSWorld Golf Championships.Da Shanghai, Cina

20.00 RUGBY:INGHILTERRA -AUSTRALIATest Match

21.30 BASKET:LOS ANGELESLAKERS -ATLANTA HAWKSNBA

23.30 TENNIS:MASTERS ATPSerie A. Highlights

EUROSPORT

11.30 MARATONADI NEW YORK

SKY SPORT 2

7.30 GOLF:HSBCCHAMPIONSWorld Golf Championships.Da Shanghai, Cina

09.30 FOOTBALL:HOUSTON -SOUTH FLORIDANCAA

14.00 BASKET:LOS ANGELESLAKERS -ATLANTAHAWKSNBA

16.00 RUGBY:WESTERN PROVINCE -SHARKSCurrie Cup

15.00 MASTERS ATPDa Londra, InghilterraSky Sport 1

19.00 MASTERS ATPDa Londra, InghilterraSky Sport 1

21.00 MASTERS ATPDa Londra, InghilterraSky Sport 1

SKY SPORT 1

9.00 CALCIO:MILAN -FIORENTINASerie A. Highlights

9.15 CALCIO:PARMA -JUVENTUSSerie A. Highlights

9.30 CALCIO:LIVORNO - ATALANTASerie A. Highlights

OroscopoLE PAGELLE

Gazzetta.it

Il 61% degli utenti diceche la crisi rossonera èresponsabilità delladirigenza che ha fatto unmercato non all’altezza.Per il 26% l’allenatore nonha saputo gestire almeglio la situazione e ilsuo esonero è auspicatoda oltre il 70% dei votanti.Ai giocatori vanno circa lemaggiori colpe secondo il12% dei votanti.

SONDAGGIO

Milan: società etecnico sul bancodegli imputati

www.gazzetta.it

DI ANTONIO CAPITANI

21/4 ­ 20/5

Toro 6­

Tagliereste gli zebedeia capi, colleghi e achiunque vi rompa.Calmatevi eproducete. Ma fatevipure rispettare. C’èsabor suino nell’aria.

20/2 ­ 20/3

Pesci 8

IL MIGLIORE. Unapalpata sui glutei daparte della fortunavi fanno otteneremolto. L’interessedei fan frutta, lafornicazione virimette in bolla.

21/3 ­ 20/4

Ariete 6

L’umore sfipenzola.E il rendimento nellavoro ne risente.Ussignùr, state su. Isoldi però confortano,il sudombelico sela cavicchia.

21/5 ­ 21/6

Gemelli 7­

La cura del dettaglioe la cooperazionevi fanno conseguirerisultati super.Evitate però i polemici.Ormoni spentini.O impeditini.

22/6 ­ 22/7

Cancro 7,5

L’intuito vi faimboccare le direzionigiuste. E voisplendete, trionfate,spiccate nel lavoro!Favori suini giungono,l’economia risorge.

23/7 ­ 23/8

Leone 6­

Obblighi nel lavoro,rogne in casa,compromessi impostiafflosciano lozebedeo. State su.E non fatevi fregare.Però siete figaccioni.

21/1 ­ 19/2

Acquario 6

Avete un umore che,se vi recaste a GioiaTauro, essadiverrebbe subitoSfiga Tauro. Ussignùr,state su: il successonon vi manca.

23/11 ­ 21/12

Sagittario 6­

Siete stanchi. Etolleranti come unalligatore al mercatodelle pelli. Statecalmi e producete.Autogestione suinastagliasi. Ussignùr.

22/12 ­ 20/1

Capricorno 7+

La Luna vi assegna lamedaglia d’oro infaccia di glutei. El’assist di amici ealleati vi fa risolvere equagliare. Amorfantasioserrimo.

23/10 ­ 22/11

Scorpione 7,5

La fortuna v’avviluppa.Così, lavoro e amorerecuperano. E voivi ringalluzzite.La creatività è alivelli super, ilsudombelico di più.

23/9 ­ 22/10

Bilancia 7

Lavoro e storie di soldivi vedono trionfare.E se la forma fisica èni, voi cuccate efornicate comunque.Fantasiosamente,anche.

24/8 ­ 22/9

Vergine 7+

Colloqui, p.r.,perlustrazione dinuovi ambienti (anchedi lavoro) paionofavoriti. E voi sietepimpanterrimi.Anche suinamente.

RUDI GARCIA

Il tecnico della Roma ènato a Nemours(Francia), il 20febbraio 1964. In Ligue1 ha allenato per 5stagioni il Lilla con cuiha vinto uno scudetto

L’argentino degli Spurssull’azzurro alla sua primastagione in Texas: «Cercodi aiutarlo come posso ainserirsi. Marco ci puòdare tanto». Inoltre,come tutti i giorni, glihighlights di tutte lepartite Nba, la Top Tendella notte e la miglioreschiacciata, la migliorstoppata, il miglior assiste il miglior recupero.

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Ginobili: «Belinellisarà essenzialeper San Antonio»

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