pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che...

44
“I Modi di Dire di Paolo Nardi” 1

Transcript of pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che...

Page 1: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

“I Modi di Dire

di Paolo Nardi”

1

Page 2: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

In copertina:Vittorio Matteo Corcos, Yorick, 1889. Olio su tela, cm 199x138. Livorno, Museo Civico Giovanni Fattori.

Il ritratto eseguito dal pittore Vittorio Matteo Corcos raffigura l’Avv. Pietro Coccoluto Ferrigni , noto con lo pseudonimo di Yorick figlio di Yorick. Giornalista e scrittore umorista è autore fra l’altro di Su e giù per Firenze edito da G. Barbera nel 1877. Sul muro giallo del quadro si possono notare, graffiti dal pittore nella parte sinistra, disegni e scarabocchi impertinenti di ragazzetti. Invece, nella parte destra, una quartina ironica riferita al protagonista del ritratto:

2

Page 3: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

Se l'uomo del dipinto qui al naturalenon è giovin, grazioso, e alto, e snello,se ne accusi il pennello:non ci ha colpa, per Dio, l'originale.A TUTTO SPIANO: Correre, mangiare o ridere a tutto Spiano: significa farlo al massimo. Il modo di dire deriva da Orsanmichele, il granaio che nel Medio Evo forniva il grano in tempi di carestia. Lo Spiano era la misura (non fissa e non uguale per tutti ) di grano che era concessa a prezzo politico ad un forno.

A UFO: Ad uso fabbrica o.p.a. ,"opera del duomo". Si dice di spettacolo o favore fatto senza compenso entrare a ufo è entrare gratis. Deriva dalla sigla UFO apposta sui laterizi che servivano per la costruzione della cupola del duomo e che con tale sigla non erano soggetti al dazio.

ABBORRACCIARE: Fare cosa di malavoglia

3

Page 4: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

senza impegno, da borra cosa superflua.

ABBURATTO: Vaglio per separare la farina dalla crusca; a forma di barattolo, girando produce un suono monotono e sgradevole, da qui il modo di dire "chetati tu sembri un abburatto". ACCONTENTARSI DI QUEL CHE PAS- SA IL CONVENTO: Farsi bastare quello che c'è.

AD OCCHIO E CROCE: Modo di dire nato tra i tessitori di seta, poiché ogni qualvolta si rompeva il filo, cercavano di riannodarlo all'ordito nel punto dove verosimilmente si era strappato. Il punto tra l'ordito e la trama forma appunto una croce, ma essendo il tessuto finissimo era difficile collocarlo proprio nel punto giusto.

ALTRO PAR DI MANICHE: Gli abiti medioevali non avevano maniche cucite, ma insieme all'abito si confezionavano più paia di maniche, anche di stoffe diverse che si attaccavano con nastri o

4

Page 5: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

con ganci. Il modo di dire deriva dall'usanza di portare in casa le maniche vecchie o logore e fuori quelle nuove.

AMMENNICOLI: Oggetti di poco valore spesso inutili che stanno sui mobili creando, disordine viene dal latino adminiculum sostegno paletto.

ANDARE AI TETTI ROSSI: Andare al manicomio; il manicomio di Firenze (S. Salvi) era costituito da più reparti tutti con il tetto a tegole rosse.

ARISTA: Nome dato alla costata di maiale da un cardinale durante il concilio di Firenze che vedendola esclamò "ARISTOS" che nella sua lingua, il Greco, significa eccellente. I presenti convinti che fosse il nome della vivanda da allora cominciarono a chiamarla così.

ARMEGGIARE: Si dice a persona che smuove cose rimettendole poi a posto senza un vero motivo. Deriva dal medioevo

5

Page 6: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

quando un cavaliere vestito in pompa magna con corazza lancia ecc. poi finiva per passare sotto casa dell'amata solo per farsi vedere cosi agghindato.

ASCIUTTO COME L'ESCA: Sinonimo di uno molto magro; da esca o acciarino, che se non ben asciutto non poteva funzionare.

BACCANO: Strepito, rumore, fracasso; deriva dalle feste in onore del dio del vino Bacco. Durante queste feste il vino scorreva a fiumi trasformando la cerimonia in un’orgia. Le feste in suo onore erano dette Baccanali.

BARLACCIO: Dal latino bis laxus molto allentato; si dice dell'uovo quando si ha il sospetto che non sia più buono.

BATTERE IL FER- RO FIN CH'E' CAL- DO: Perseverare nelle proprie idee fino a convincere l'interlocutore delle proprie asserzioni; dalle arti e mestieri, si batteva il ferro dopo averlo

6

Page 7: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

portato ad alte temperature per renderlo facilmente lavorabile, perchè morbido.

BECERO: Persona triviale di modi poco urbani e con parlata lasciva; deriva da “beco” villano che a sua volta deriva dal latino pecus gregge.BEGHINA: Donna molto zelante, che frequenta spesso la chiesa; deriva da una congregazione di religiose fondate da Lambert Le "Begue" a Liegi.

BISCHERO: Cognome di una famiglia fiorentina che rifiutò la vendita d'alcune case all'Arte della Lana, la quale le acquistava per far posto alla nuova Fabbrica del Duomo. Non trovando il prezzo interessante le case rimasero invendute, ma dopo alcuni mesi andarono a fuoco. Si dice a persona che non sa fare i propri interessi.

BIZZEFFE: Ne voglio a bizzeffe; da bizzaf “molto” nella lingua araba. Probabilmente legato agli

7

Page 8: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

scambi commerciali dei fiorentini con quelle terre.

BOCCO: Essere un semplicione; si chiama Bocco la sfera di vetro più grande delle bilie con cui giocano i ragazzi per strada o sulla spiaggia, che funge da punto di riferimento per le altre, ma non influisce sul gioco; da qui l'espressione fermo come un bocco.

BRACARE: Voler scoprire segreti di altri, specie se amorosi. Da ”brache", dove la moglie cerca i segreti del marito.

BRANCICARE: Toccare e stropicciare senza motivo una cosa rendendola sgualcita, grinzosa.

BRINDELLONE: E' il carro che scoppia per pasqua in piazza del Duomo si dice anche di persona molto alta e magra.

BUFFO COME UN LUME A MANO: I lumi a mano o Lucerne avevano spesso delle forme curiose: "animali

8

Page 9: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

immaginari diavoli e anche persone deformi" da questo il modo di dire. BUGIGATTOLO: Pertugio piccolo stanza senza luce, "buco per il gatto".

CALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento di limare il Fiorino per ottenere delle minuscole scaglie d'oro.

CALIMALA: È il nome di una delle più importanti arti, quella che comprava stoffe grezze e le raffinava e di una strada. Entrambe hanno preso il nome da un ingrediente molto usato il Kali, l'italiano alcool.

CARIELLO: Il tappo, di solito in marmo con manico di ottone, che copriva la buca del licitte, dal latino licet è lecito, il gabinetto dell’inizio del secolo scorso.

CECIA: Scaldino in terra cotta per contenere la brace accesa. Si differenzia dal

9

Page 10: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

véggio perché più bassa e di forma più arrotondata.

CEPPO: E’ chiamato così il giorno di Natale. Il nome deriva dall’usanza di bruciare nel camino un ramo, un ciocco di legno, che a Firenze è chiamato anche ceppo.

CIABATTONE: E' detto di chi cammina strisciando al suolo le suole delle scarpe o delle ciabatte.

CIACCIONE: Chi s'immischia in un discorso non richiesto o tocca cose altrui per osservarle meglio, spinto da curiosità.

CIANA: Indica una donna malvestita, sciatta, e volgare che usa un linguaggio scurrile; da Ciani un pittore macchiaiolo che le ritraeva in scenette popolari.

CIMBRACCOLA: O Cirimbraccola, ragazzina smorfiosa, che fa versi, smorfie per attirare l'attenzione su di se. Il Tommaseo usa questa

1

Page 11: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

parola per definire panni piccoli, di poco valore.

COMPICCIARE: Riuscire a fare, si usa nella forma familiare, “ho compicciato ben poco”.

COPRIFUOCO: Di notte la massaia copriva il fuoco con la cenere per conservarlo acceso in caso di bisogno; il termine è poi passato nel lessico militare.

COSA FATTA CA- PO HA: Il senso di questo modo di dire è quello di non avere tentennamenti, se una cosa si deve fare va fatta e poi non ci si pensi più. La frase fu pronunciata da Mosca dei Lamberti nei confronti di Buondelmonte de’Buondelmonti che, protagonista di una zuffa, aveva accettato di riparare all’offesa sposando una donna di casa Amidei ma, istigato da Aldrada mamma di una ragazza di casa Donati, il giorno del fidanzamento invece di attraversare il ponte vecchio per recarsi alla torre degli Amidei proseguì fino alla casa della rivale.

1

Page 12: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

La mattina di Pasqua dello stesso anno Buondelmonte mentre si recava a sposarsi con la Donati trovò i sicari che lo uccisero.

DAI PICCHIA E MENA: Caparbietà nel fare una cosa " finalmente " anche nel convincere un altro a farla: -dai picchia e mena l'ho convinto.DARE IN CIAMPANELLE: Dire sciocchezze, fare versi assurdi; deriva da inciampare.

DI QUALCOSA SI DEVE MORIRE: Si dice quando ci concediamo un alimento gustoso ma non troppo sano.

DOVE VAI LE SON CIPOLLE: Alla richiesta dove vai, viene risposto quello che uno ha nella borsa o per fraintendimento o perché non si vuol far sapere dove si è diretti.

DRUSIANA: Il significato: donna sciatta e dai facili costumi. Personaggio di un dramma

1

Page 13: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

giocoso in tre atti di Carlo Goldoni dal titolo Buovo D’Antona del 1758. E' PEGGIO UN VEZZO CHE UNA COLLANA: Si gioca sul doppio senso della parola vezzo inteso come monile o come abitudine. Si mette in guardia dal non tollerare vezzi "abitudini " sbagliate.ERBA VOGLIO: La non cresce nemmeno in Boboli si dice ai ragazzi per insegnarli a non usare il verbo Voglio ma a chiedere sempre per favore.

ESSERE AL LUMICINO: I buonuomini di san Martino, chiesetta di fronte alla casa di Dante, quando non avevano più soldi per le elemosine accendevano un lumicino sopra lo stipite della porta della chiesa.

ESSERE ALLE PORTE COI SASSI: Nel medioevo, durante l'estate, i fiorentini uscivano dalle mura per passeggiare al fresco; quando non si accorgevano che il tempo era passato e gli addetti alle

1

Page 14: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

porte stavano per chiuderle, tiravano dei sassi per farsi sentire e non farsi chiudere fuori.

ESSERE COL CULO PER TERRA: Gogna che si trovava sotto la loggia del porcellino a cui erano legati nudi coloro che non onoravano i debiti. A mezzo di una corda venivano alzati e fatti ricadere fino a battere il culo per terra.

FAR FLANELLA: Perdere tempo nelle case di tolleranza; era il restare in sala a ridere e scherzare senza salire in camera. Viene probabilmente dalla flanella, panno di lana pettinata che strusciandola troppo perde consistenza diventando un cencio inutile.

FARE A MICCINO: Fare a miccino, con parsimonia; da "mica" in lingua araba “briciola”.

FARE COME I FRATI CERTOSINI: si dice ad un commensale che tarda a sedersi a tavola; ricorda la regola dei

1

Page 15: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

Certosini la quale prevede che un frate durante i pasti invece di mangiare legga le sacre scritture.

FARE COME LA BANDA DEL- L’ANTELLA: Dove ogni suonatore suonava per conto suo.

FARE UN PIANTO E UN LAMENTO: Prendere una decisione definitiva; deriva dal pianto per il dispiacere provato per un fatto che è avvenuto.

GARBO: Avere garbo una cosa fatta con garbo. Dal nome di un sultanato arabo. Quella persona ha Garbo,- questa cosa è fatta con Garbo I l Garbo era la lana più fine ed elegante che si riusciva a trovare in commercio nel Medioevo, era importata dal sultanato Arabo di Garb (oggi Turchia)nel Medioevo molto famoso tanto da essere citato dal Boccaccio nel Decamerone in una novella della seconda giornata.

1

Page 16: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

GRULLO: Da grullare, camminare dondolando; nome dato ai contadini che seguivano il carro con i buoi imitandone l'andatura, il termine con l'uso è diventato un cognome lo stemma della famiglia Grulli si può vedere su di una lapide mortuaria conservata nel museo di S. Marco. ICCHE' C'E' C'E': Quello che c'è, si dice delle pietanze preparate per un pasto, come a dire: v' invitiamo a pranzo ma contentatevi di quello che abbiamo.

IMPAZZARE: Quando si fa la maionese o crema e questa non mescolata con attenzione forma dei grumi.

INCOCCIARSI: Esser preso dalla rabbia, come chi, avendo rotto il proprio equilibrio, qui sostituito da un vaso, prende i pezzi "cocci" e se.

LA PAZIENZA DEI CERTOSINI: Notoriamente sono delle persone molto pazienti e precise.

1

Page 17: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

L’ACQUA L’AMMOLLA, IL SOLE LO RASCIUGA: Persona che si fa scivolare tutto addosso e/o che prende tutto con una filosofia disarmante.

LA MORTE C’HA DA TROVA’ VIVI: Si dice a quelli che hanno paura di tutto.

LA SERA LEONI LA MATTINA COGLIONI: Si dice ai ragazzi che non vorrebbero mai andare a letto e la mattina avendo dormito poco sono coglioni (in fiorentino rintronato, rimbischerito).

LEVARE IL VIN DAI FIASCHI: Risolvere un problema; come quando il vino si è intorbidito e va travasato usando una cannula a forma di mezzaluna, la quale fa si che il liquido venga travasato non gorgogliando e le eventuali impurità rimangano sul fondo. L'operazione è detta

1

Page 18: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

trombare il vino, da tromba, il nome della cannula.

LEVARSI A BRUZZICO: Alzarsi dal letto al primo riverbero dell'alba; deriva con molte corruzioni dal latino: Bis lumen "prima luce" in italiano "Barlume" dispregiativo "Barluzzo" poi Bruzzico.

LICITTE: Gabinetto, dal latino " Licit è lecito" era chiamato così il gabinetto spesso in comune fra più famiglie. Il Licitte era composto di una buca che per mezzo di un tubo portava i liquami alla fossa biologica e di un tappo rotondo in marmo con, al centro un manico in ottone detto Cariello.

LUNGO COME L'OPERA DEL DUOMO: Deriva dalla ditta che pulisce i marmi del duomo e una volta finito deve ricominciare dalla parte opposta.

LUNGO COME LA QUARESIMA: Deriva dall'usanza di non mangiare

1

Page 19: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

carne di digiunare e di astenersi dai divertimenti per cui i quaranta giorni della quaresima diventavano lunghissimi da superare.

MADORNALE: Era detta la stanza più grande della casa dove si riuniva la famiglia per le feste.

METTERSI A PICCA: La picca è un arma bianca infissa su di un bastone lungo fino a 7 metri.Può voler dire fare a gara, insistere nel "volerla vinta" anche quando è evidente che si è in torto; essere come la picca, usata più per rappresentanza, per darsi un tono, che come vera arma.

MIGLIACCIO: Dolce di farina di castagne.

MINCHIONE: Bonaccione sempliciotto remissivo; deriva dal latino "mentula" pene.

OR DI NOTTE: La ventiquattresima ora; nel medio evo l'orologio seguiva il sole e l'ora ventiquattresima

1

Page 20: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

corrispondeva non alla mezzanotte, come oggi, ma al tramonto del sole.

ORPELLO: Oggetti di rame trattati sino a renderli luccicanti come l'oro; si dice di cose di poco valore e molto elaborate.

PANZANELLA: Povera composta di pane duro che è ammollato, "messo nell'acqua", e poi strizzato, si aggiunge basilico e cipolla e infine si condisce con olio e aceto.

PASSARE DAL LETTO AL LETTUCCIO: Di un malato che tarda a guarire e non è ancora in grado di stare in piedi.

PATTONA: Polenta fatta con farina di castagne.

PER FILO E PER SEGNO: Viene dal lavoro dei muratori i quali usano una corda con un peso attaccato all'estremità, detta "filo a piombo" per costruire il muro dritto.

2

Page 21: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

PETTATA: Strada in forte salita. Il detto deriva dal colpo di petto che un cavallo era costretto a dare per tirare su un veicolo.

PIANGERE COME UNA VITE TAGLIATA: Si paragona il piangere "le lacrime " al gemere della linfa che sgorga dal ramo della vite appena potata.PIANTAR CHIODI: Far debiti senza l'intenzione di pagarli, come i chiodi veri che una volta "piantati" sono difficili da togliere.

PIU' PANICO O MENO UCCELLI: La frase completa è “un'altranno più panico o meno uccelli”; si ammonisce a non fare il passo più lungo della gamba; se non puoi permetterti il becchime tieni meno uccelli.

PRENDERE IL PUZZO: Detto a chi segue un esempio negativo o le cattive abitudini della persona che si sta frequentando. Hai preso il

2

Page 22: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

puzzo vuol dire quindi: ti stai comportando come lui.

PRETE: Marchingegno che serviva a mettere "il foco a letto"; al Prete si agganciava uno scaldino "Veggio"e si metteva sotto le coperte con lo scopo di scaldare il letto. Si distingue per la forma ovale dal trabiccolo, che aveva invece una forma a capanna e che serviva allo stesso scopo. RIBOLLITA: Minestra povera fatta di pane e verdure, quando avanzava si riscaldava mettendola in padella con dell'olio facendola ribollire, da qui il nome.

RIFICOLONA: Deriva dall'usanza dei contadini che arrivavano in città la sera del 7 settembre per vendere il giorno dopo i prodotti dei loro campi durante la fiera in onore della madonna ( 8 Settembre nascita della vergine). I contadini, e forse ancor di più le contadine, portavano delle canne con appeso alla sommità un lumino in modo da rischiararsi la

2

Page 23: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

notte, che trascorrevano in piazza nell'attesa della fiera. Quei lumini e forse ancor di più i variopinti costumi e la mole delle colone fecero sì che i fiorentini cominciarono a chiamarle Fiericulone per corruzione del nome colone in fiera e poi Rificolone. La festa finisce con un falò in onore della madonna.

RIGUARDARE LE BUCCE: Cercare i difetti nel lavoro di un altro; forse deriva dal riguardare le bucce di patate o mele pelate male lasciando le buccie troppo spesse a scapito della parte da mangiare.

RINCINCIGNARE: Sgualcire un oggetto di carta o di stoffa; da incencignare far ritornare cencio.

SAN GIOVANNI UN ' VOLE INGANNI: Deriva dall'effige impressa sul Fiorino.

SCARABATTOLI: Oggetti di poco valore ma molto elaborati (in senso negativo); deriva da delle

2

Page 24: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

vetrine costruite per contenere collezioni.

SCIAGUATTARE: Muovere in maniera sguaiata dell'acqua per lavare o per lavarsi; si dice anche sciaguattare nell'oro, senza preoccupazioni finanziarie.

SI DEVE AVER PAURA DE’ VIVI E NON DEI MORTI:Si dice contro credenze di spiriti ecc

SGABELLARSELA:Da gabella termine arabo che significa tributo a Firenze detta anche dazio, Sgabellarsela non pagare la gabella (eludere una tassa )

SOSPESO COME L'ANIME DEL LIMBO: Il senso è quello di sentirsi sospesi come le anime, tra il Paradiso e l'Inferno, in attesa di una notizia o di un'evento che può cambiare la vita. SPEZZARE UNA LANCIA: Deriva, come sopra, da finti combattimenti per mettersi

2

Page 25: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

in mostra, prendendo la rincorsa e con la lancia in resta cozzare contro il muro e spezzarla.

SPICCIATI: Sbrigati, datti una mossa; da spicciare, togliersi dagli impicci.

STO COI FRATI E ZAPPO L'ORTO: Non avere voglia di creare delle difficoltà.

STROGOLARE: Sporcare, deriva da trogolo, il recipiente dove mangiano i porci.

SUDICIO COME UN BASTON DA POLLAIO: Deriva da un espressione contadina; era il bastone su cui si appollaiano le galline per dormire la notte e su cui fanno i loro bisogni.

TAPPARE UN BUCO: Pagare un debito.

TIRARE IN SU' LE CALZE: Tentativo artificioso di venire a conoscenza di un segreto usando astuzie verbali.

2

Page 26: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

UBBIA: Pregiudizio, fissazione; dal latino obviam, cosa ovvia.

VIN SANTO: nato durante il concilio di Firenze, indetto per riunire la chiesa di Roma e quella orientale "Bizantina". Il concilio fu un vero evento si svolse nel1439 e creò grande curiosità per i costumi dei convenuti e la lingua che parlavano. Alcuni cardinali parlavano il Greco antico lingua che alcuni eruditi, ma sopratutto Marsilio Ficino, avevano da poco riscoperto traducendo un libro di Plotino. Fra le tante curiosità che l'evento creò anche due culinarie: i nomi dati all'Arista e al Vin Santo; la prima nata da un cardinale che alla vista del piatto avrebbe esclamato "Aristos" eccellente in greco e il secondo dall'espressione sempre di un cardinale che assaggiatolo avrebbe esclamato: - sembra vino di Xantos un isola greca.

VISIBILIO: Gran quantità di cose o di

2

Page 27: pedalateletterarie.files.wordpress.com · Web viewCALIA: Di cosa piccola; si dice al bambino che non vuole la carne, quando ha un filo di grasso. Il detto deriva dall'uso fraudolento

persone; tutte quelle"visibili".

ZIZZOLA: Vento freddo di tramontana; da Sizza e a sua volta dall'arcaico Fido assideramento.

Il presente libretto è stato redatto con il contributo di Paolo Nardi, Fabio Pini e di tutto il personale della Biblioteca del Palagio di Parte Guelfa

tel. 055 2616029/30 fax 055 2616031

e mail [email protected]

2