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Le passeggiate fiorentine Si diceva a Firenze... Passeggiata del 17 febbraio 2011: Chiesa di Santa Maria Novella, chiostro e museo, sala del capitolo e farmacia di S. M. Novella PIAZZA DI S.M. NOVELLA Decretata la costruzione nel 1331 dalla Signoria fu inaugurata nel 1334. Servì soprattutto ai Domenicani per le loro prediche. Cosimo I nel 1653 vi inaugurò il Palio dei “cocchi”, corsa con quadrighe, alla romana e per segnare i limiti dei giri vennero alzati in piazza i due obelischi di marmo di Serravezza che sembrano poggiare sui carapace delle tartarughe (Giambologna) l’Impresa di Cosimo”. Il granduca assisteva alla corsa dalla soggetta. La facciata fu pagata dai Ruscelli, divenuti ricchi grazie all'erba “rusca” o Horicello, scoperto secondo una leggenda a 1

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Le passeggiate fiorentineSi diceva a Firenze...

Passeggiata del 17 febbraio 2011: Chiesa di Santa Maria Novella, chiostro e museo, sala del capitolo e farmacia di S.

M. Novella

PIAZZA DI S.M. NOVELLA

Decretata la costruzione nel 1331 dalla Signoria fu inaugurata nel 1334.

Servì soprattutto ai Domenicani per le loro prediche.

Cosimo I nel 1653 vi inaugurò il Palio dei “cocchi”, corsa con quadrighe, alla romana e per segnare i limiti dei giri vennero alzati in piazza i due obelischi di

marmo di Serravezza che sembrano poggiare sui carapace delle tartarughe (Giambologna) “l’Impresa di Cosimo”.

Il granduca assisteva alla corsa dalla soggetta.

La facciata fu pagata dai Ruscelli, divenuti ricchi grazie all'erba “rusca” o Horicello, scoperto secondo una leggenda a Gerusalemme, ed eseguita da

Giovanni di Bertino Marmoraio su disegno di Leon Battista Alberti.

I Domenicani giunsero a Firenze nel 1219 al seguito di Giovanni da Salerno.

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È in questo periodo che si comincia a recitare il rosario, secondo una leggenda dato dalla Madonna a S. Domenico. In pratica un sistema che riusciva a far

pregare anche il popolo più minuto che essendo analfabeta non poteva leggere ne la Bibbia ne i Vangeli.

CHIESA DI S.M. NOVELLA

Prima chiesa di S. M. Delle Vigne X secolo

Passata ai Domenicani 1221 Inizia la costruzione della chiesa attuale: 1279

Gli architetti secondo la tradizione furono Fra Sisto e Fra Ristoro

Il campanile costruito da Jacopo Talenti 1330

Consacrata da Papa Martino V 1420

Facciata e lesene di Leon Battista Alberti 1458

Gli strumenti astronomici 1572 di Ignazio Danti (meridiana e calcolatore per gli equinozi)

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(Sfera armillare)

INTERNO DELLA CHIESA

Interno a croce egizia

Lunghezza Larghezza Transetto distanza tra le colonne

m.15 m.99,00 m.28,50 m.61,50

Il Vasari, per ordine di Cosimo I, imbiancò le pareti distruggendo gli affreschi.

CONTROFACCIATA

Sopra la porta il presepe di Filippo Lippi.

NAVATA DESTRA

1° Altare S. Lorenzo di Gerolamo Macchietti.

Tomba della beata Villana delle botti 1361 (Bernardo Rossellino).

2° Altare Nascita di Gesù 1571 (Giovan Battista Naldini).

Tomba Beato Giovanni da Salerno (fondatore del convento) di Vincenzo Danti.

3° Altare Presentazione al tempio1577 (G. B. Naldini).

Tomba di Ruggero Minerbetti Cavaliere dei Guelfi 1280 di Silvio da Fiesole X.

4° Altare Deposizione 1572 di Giovan Battista Naldini.

Tomba di Tommaso Minerbetti 1499.

5° altare Predicazione di S. Francesco Ferrer di Jacopo Volpi dx S. Verdiana.

6° Cappella della pura.

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L'immagine a sinistra era la decorazione di un avello e fu scoperta per caso.

Sotto la crociera Tomba di fra Aldobrandino Cavalcanti vescovo di Orvieto 1279.

Tomba del Patriarca di Costantinopoli, Giuseppe morto durante il concilio del 1439.

7° vecchio cimitero.

8° Altare S. Raimondo che resuscita un fanciullo 1620 Jacopo Ligozzi.

Cappella Rucellai.

Affreschi seconda metà del ‘300.

Statua della vergine di Nino Pisano.

Martirio di S. Caterina D’Alessandria di Bugiardini.

Al centro Tomba di Fra Leonardo di Stagio Dati 1425 (25° maestro dei Domenicani) di Lorenzo Ghiberti.

9° Tomba di Stagio Dati

TRANSETTO

10° Cappella Bardi.

Cancello in ferro battuto del XVII secolo.

Volta di P. Dandini.

Affreschi Dalmasio Bologna 1340.

Tavola Madonna del Rosario del Vasari 1570.

Nei medaglioni i 15 misteri.

In antichità la cappella apparteneva ai Laudesi (è qui che il Boccaccio, un martedì del 1348, ambienta l'inizio del Decamerone).

11° Cappella Strozzi.

Affreschi Filippo Lippi1502.

Volta Adamo Noè Abramo Giacobbe.

Parete destra.

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S. Filippo davanti al tempio di Marte a Gerapoli fa scaturire un mostro il cui fetore uccide il figlio del re.

Lunetta Crocifissione di S. Filippo.

Parete destra.

S. Giovanni evangelista resuscita Drusiana.

Lunetta supplizio di S. Giovanni.

Vetrata Lippi.

TOMBA STROZZIMadonna con Bambino benedetto da Maiano.

12° CAPPELLA TORNABUONI

Domenico del Ghirlandaio.13° Cappella Gaddi

TOMBE

DX Cardinale Niccolò Gaddi.

SX Taddeo Gaddi Pittore.Tavola Resurrezione dell'Arcisinagogo Bronzino.

Volta S. Gerolamo degli Allori.

Cappella Gondi.

Marmi Giuliano da S. Gallo.

Crocefisso Brunelleschi (sfida tra Brunelleschi e Raffaello)15° cappella.

Cappella Strozzi.

Affreschi degli Orcagna, Paradiso, Purgatorio, Inferno e giudizio finale.

16° SACRESTIA

Storie di S. Giovanni Battista di Don Leonardo di Simone.

Committente donna Andreola Acciaioli.

Crocifisso Giotto 1312 (attualmente in chiesa).

Lavabo sx della Robbia.

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Lavabo dx in marmo Gioacchino Fortini.

Crocifisso Maso di Bartolommeo.

Mobili in legno di tiglio fine 1500 su disegno di Bernardo Buontalenti.

Armadi d'Ebano e Noce.

Uscendo in angolo vaso di Porfido Verde si dice scolpito da Michelangelo.

NAVATA SINISTRA

17° altare Giacinto 1595 di Alessandro Allori.

18° Altare S. Caterina da Siena scultura dell'Atticciati e dal Bandinelli.

Pitture del Poccetti.

Tomba di Iacopo Peri 1633 creatore del Melodramma.

Organo.

19° Altare Resurrezione Giorgio Vasari 1572

con i Santi Cosma e Damiano.

20° Altare Tabernacolo di S. Lucia di David del Ghirlandaio 1494 il committente Tommaso Cortesi ritratto in ginocchio.

21° pulpito ideato dal Brunelleschi e realizzato da Giovanni del Ticcia e dal Baggiano.

22° Altare Gesù al pozzo con la Samaritana 1574 di Alessandro Allori.

23° Trinità di Masaccio 1425-27.

Affresco dimensioni 667x317 cm.

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Tommaso Guidi di S.Giovanni Valdarno.

Masaccio forse perché poco curato nel vestito.

Raffigura il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo; la Madonna e S. Giovanni, i due committenti e uno scheletro.

Secondo una leggenda Medioevale raffigura la cappella del Golgota, sorta sulla tomba di Adamo.

Linea dell'occhio è il gradino dove sono inginocchiati i committenti.

Lo scheletro è visto dall'alto, la Trinità dal basso.

Il tempio" Brunelleschiano"è visto frontalmente , la luce decresce nell'interno.

Si è scoperto l'uso del “velo quadrettato” per ottenere la prospettiva matematica (quella in cui tutte le linee devono passare per un punto).

La Madonna, San Giovanni e i due Committenti sono raffigurati di scorcio.

E' il trionfo dell'uomo Rinascimentale che domina il disegno, ed il fondamento della pittura del ‘400 e del Rinascimento.

Il dipinto è rimasto coperto da un altare per tre secoli.

Affreschi trittico di Spinello Aretino.S. Vincenzo Ferrer e S. Caterina.

L'Arcangelo Raffaele.

Annunciazione.

24° Gesù resuscita Lazzaro 1576 Santi di Tito.

Al centro della chiesa c’è una grande croce di Giotto, 1288-90, periodo giovanile dell’artista, tornata in Basilica dopo dodici anni di restauro.

ESTERNO CHIOSTRI E MUSEO

CHIOSTRO VERDE7

Costruito nel 1330 da Jacopo Talenti.

Affrescato nel 1430 da Paolo Uccello e altri.

LUNETTE DI PAOLO UCCELLO

Creazione degli animali.

Creazione di Adamo e di Eva.

Il peccato originale.

Lunette di Dello Delli.

Cacciata dal Paradiso.

Eva con Caino ed Abele.

Sacrifici di Caino ed AbeleCaino uccide Abele.

Lamec uccide il suo avo.

Costruzione dell'arca.

Entrata degli animali nell'arca.

LUNETTE DI PAOLO UCCELLO

Il diluvio Universale.

Recessione delle acque e uscita dall'arca.

Sacrificio di Noè.

Noè ubriaco.

ALTRI AFFRESCHI

Crocefissione.8

Madonna con bambino e santi.

CHIOSTRINO DEI MORTI

Cappella Strozzi.

Pitture Grottino (Non è sicura l’attribuzione)

Lunette S. Tommaso e Gesù e la Maddalena bottega della Robbia.

MUSEO

Cappella degli Ubriachi (l'oca era lo stemma di famiglia).

RELIQUIE E OPERE DI DIVERSA NATURA E PROVENIENZA

Busto di una delle 11000 martiri di Colonia.

Altro busto S. Orsola.

Titolo della S. Croce.

Gesù bambino Verrocchio.

Paliotto in tessuto di Velluto alto basso (7 teli). Si tratta di un tessuto molto raro forse il più caro mai realizzato.

SALA DEL CAPITOLO O CAPPELLONE DEGLI SPAGNOLI

L'intero complesso si deve alla generosità di Buonamico di Lapo Guidalotti che

donò 850 fiorini d'oro per la costruzione realizzata in linee gotiche da J. Talenti.

Successivamente il Guidalotti lasciò altri 350 fiorini per la decorazione.

Si è molto discusso sull'autore degli affreschi ma nel 1916 padre Taurisano del convento omonimo trovò un documento dove si dice:

“Io Zanobi dei Guasconi (priore del convento) nel 1365 mese di dicembre addi 30 diedi ad Andrea di Bonaiuto e alla sua donna Francesca l'uso a vita di una casa in su la nostra piazza nuova per il prezzo di fiorini 65 che egli sconterà

affrescando il nostro capitolo”.

L'intera parete dx è dedicata alla gloria di S Domenico canonizzato nel 1323 due anni dopo la morte di Dante.

Anche il tema delle pitture è comunemente attribuito a fra Zanobi dei Guasconi.

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FARMACIA

(Sala verde)

Salone di vendita 1332.

Volta 1800 Paolino Sarti America Asia Africa e Europa era l'antica cappella di Sn Nicola di Bari.

Sala prospiciente il giardino 1335 Simone Saltarelli.

Era la spezieria con stufe ed alambicchi. Oggi conserva quadri e busti dei direttori.

Mobili in stile direttorio stemma con S. Pier Martire di Matteo Rosselli. Urne con mirra ambra e casariglia.

Armadi 1700 Sposalizio di S. Caterina d'Alessandria di Francesco Salviati ceramiche di Montelupo due in porcellana Richar Ginori mortai e termometri.

Copia del ricettario Fiorentino1498.

Sacrerestia di S. Niccolò.

STANZA DELLE ACQUE

Il personaggio in ginocchio e il leone indicano il committente Leone Acciaioli vescovo di Firenze e cardinale 1385.

Il pittore è Niccolò di Pietro Gerini o Mariotto di Nardo.

Bibliografia:

Per il concilio di Firenze

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“Il concilio di Firenze e gli affreschi di Benozzo” di Piero Bargellini ed. Vallecchi, 1961

Per la sfera armillare di Tolomeo

“Lunario” Sesto Caio Baccelli 2011

Articolo di Albero Suci, esperto di Gnomonica

Per la chiesa di S. M. Novella e chiostri

“Vedere e capire Firenze” di Piero Bargellini ed. Arnaud, 1971

“Vite immaginarie” di Schwob Marcel, Adelphi, 1984

Per la farmacia di S. M. Novella

“La farmacia di S. M. Novella” di Sandra Giovannini e Gabriella Mancini, ed. Lo Studiolo Becocci Editore

a cura di Paolo Nardi e della Biblioteca del Palagio di Parte Guelfa

tel. 055 2616030 – e mail [email protected]

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