costruire un questionario · interazione, indipendentemente dall'uso o meno di un questionario,...

36
IL QUESTIONARIO CONTENUTI CONTENUTI 1 Caratteristiche generali ............................................................................. Errore. Il segnalibro non è definito. Svantaggi e vantaggi dell'inchiesta ........................................................... Errore. Il segnalibro non è definito. La composizione delle domande ............................................................... Errore. Il segnalibro non è definito. La creazione delle scale ............................................................................. Errore. Il segnalibro non è definito. Scale di rilevazione di atteggiamenti ........................................................ Errore. Il segnalibro non è definito. La costruzione del questionario ................................................................ Errore. Il segnalibro non è definito. Guida alla costruzione di un questionario ................................................ Errore. Il segnalibro non è definito. La composizione delle domande ................................................................................................................................ 4 La creazione delle scale ............................................................................................................................................ 15 Guida alla costruzione di un questionario ................................................................................................................ 36

Transcript of costruire un questionario · interazione, indipendentemente dall'uso o meno di un questionario,...

IL QUESTIONARIO

CONTENUTI

CONTENUTI

1

• Caratteristiche generali ............................................................................. Errore. Il segnalibro non è definito.

• Svantaggi e vantaggi dell'inchiesta ........................................................... Errore. Il segnalibro non è definito.

• La composizione delle domande ............................................................... Errore. Il segnalibro non è definito.

• La creazione delle scale ............................................................................. Errore. Il segnalibro non è definito.

• Scale di rilevazione di atteggiamenti ........................................................ Errore. Il segnalibro non è definito.

• La costruzione del questionario ................................................................ Errore. Il segnalibro non è definito.

• Guida alla costruzione di un questionario ................................................ Errore. Il segnalibro non è definito.

La composizione delle domande ................................................................................................................................ 4

La creazione delle scale ............................................................................................................................................ 15

Guida alla costruzione di un questionario ................................................................................................................ 36

CARATTERISTICHE GENERALI

Un'inchiesta può servirsi per la raccolta dei dati di due strumenti differenti, che non si escludono necessariamente : l'intervista e il questionario. Un'intervista presuppone la presenza di un intervistatore, che, seguendo una traccia di argomenti o un questionario vero e proprio, pone le domande a un intervistato. Il questionario è per lo più cartaceo e contiene le domande a cui un soggetto dovrà rispondere, con autosomministrazione o con la guida di un intervistatore. Ciò che varia nei due casi è il livello di interazione tra intervistato e intervistatore : un'intervista può avvenire solo se esiste questa interazione, indipendentemente dall'uso o meno di un questionario, mentre la rilevazione di dati tramite questionario può avvenire anche in assenza di un intervistatore.

Intervista e questionario possono differenziarsi al loro interno in base al grado di strutturazione. Ma per chiarire questo elemento occorre introdurre il concetto di domanda aperta e domanda chiusa. Una domanda è chiusa quando propone all'intervistato delle alternative di risposta tra le quali deve scegliere quella che si avvicina il più possibile al suo pensiero. Una domanda è aperta quando l'intervistato è libero di rispondere alla domanda con parole sue. Sulla base della presenza o meno di domande aperte un questionario e un'intervista possono essere :

• non standardizzati

Sono l'intervista libera e il questionario con sole domande aperte. L'intervista libera è uno strumento ampiamente utilizzato in un contesto di scoperta e ai fini di un'analisi qualitativa, un questionario non standardizzato viene invece raramente usato, in quanto fornendo risposte libere, difficilmente trattabili con tecniche quantitative, non risponde a uno degli scopi fondamentali dell'uso del questionario.

• semi standardizzati

La compresenza di domande chiuse e domande libere ha il vantaggio di rendere più flessibile un questionario totalmente strutturato, fornendo possibili indicazioni su argomenti non previsti, o di fornire una guida di percorso che conduca a tutti gli argomenti previsti all'interno di un'intervista.

• standardizzati

Prevedono l'utilizzo di un questionario con sole domande chiuse, che può essere somministrato in un'intervista o autosomministrato. Le domande chiuse consentono una facile interpretazione delle risposte ai fini di un'analisi quantitativa. Possono essere codificate a priori o codicate a posteriori.

Col termine survey, si fa riferimento a un preciso tipo di inchiesta di cui uno degli ingredienti fondamentali, oltre al campione e all'analisi statistica, è proprio l'uso del questionario strutturato.

Essa presenta numerosi svantaggi ; ne indichiamo alcuni :

• l'atteggiamento dichiarato del soggetto può differire dal suo atteggiamento reale, sia per incapacità di introspezione, sia per desiderio di apparire in un modo socialmente più accettabile

• può innescarsi un certo automatismo nel modo di rispondere degli intervistati che, specie nelle batterie di domande, tendono a scegliere sempre la stessa modalità (si, no, forse, non so,ecc.), senza pesarci. Questo meccanismo viene definito response set

• l'eventuale presenza di un intervistatore può influenzare le risposte • non sempre c'è disponibilità a collaborare e le risposte possono essere frettolose

e superficiali • sono necessarie la selezione, l'addestramento, la supervisione degli intervistatori • occorre chiedere permessi per accedere a dati istituzionali o per intervistare

persone appartenenti alle istituzioni

Ma questi e altri difetti sono controbilanciati da alcuni importanti vantaggi :

• la compilazione di un questionario avviene in una situazione reale e non, come ad esempio nell'esperimento, in una situazione artefatta

• è possibile raggiungere, con risorse economiche e di tempo relativamente limitate, un numero consistente di persone

• il materiale che si ottiene è particolarmente adatto a un'analisi quantitativa • con particolari accorgimenti nella stesura del questionario, si possono ridurre i

problemi legati alla comprensione delle domande, alla disponibilità a rispondere, alla desiderabilità sociale delle risposte, all'influenza dell'intervistatore, ai response set .

Per ridurre gli inconvenienti è indispensabile costruire un buon questionario, vediamo qui di seguito quali sono i criteri di base a cui attenersi.

La costruzione di un questionario si compone di più parti : la costruzione delle domande, la creazione delle scale che costituiscono le modalità delle domande e l'assemblaggio definitivo.

LA COMPOSIZIONE DELLE DOMANDE

CARATTERISTICHE DELLE DOMANDE

La domanda di un questionario deve avere tre importanti qualità:

1. deve focalizzare il più possibile l'argomento

2. deve essere breve

3. deve essere chiara

1. Ogni domanda deve incentrarsi direttamente e precisamente sull'argomento che interessa. Facciamo un esempio di formulazione di domanda errata e giusta sulla base della focalizzazione del tema.

Esempio 4.1- Focalizzazione del tema

sbagliato : Quale tra le seguenti marche di detersivo preferite ?

giusto : Quale tra le seguenti marche di detersivo comprate più volentieri?

giusto : A parità di prezzo quale tra le seguenti marche di detersivo preferireste ?

Nell'esempio la prima domanda è formulata erroneamente perché si può ad esempio preferire un prodotto, ma non

acquistarlo perché troppo costoso, quindi dalla eventuale risposta non si hanno indicazioni sulla reale propensione

all'acquisto del detersivo.

2. Se le domande sono brevi sarà più facile il compito di chi risponde e si riducono le possibilità di errore nella risposta, si veda l'esempio 4.2 .

Esempio 4.2- Brevità della domanda

sbagliato : Potete dirmi quanti bambini avete, se sono maschi o femmine e quanti anni hanno ?

giusto : Elencate sesso ed età dei vostri figli.

3. Altra caratteristica che devono possedere le domande è la chiarezza, cioè il significato deve essere chiaro a tutti i rispondenti e da tutti interpretato nel modo più simile possibile.

Esempio 4.3- Chiarezza della domanda

sbagliato : Generalmente assumete un tranquillante quando sentite una leggera ansia o quando siete

effettivamente molto agitato ?

giusto : Quando assumete un tranquillante lo fate appena vi sentite un po' agitato o solo quando

avvertite una profonda agitazione ?

Nella prima formulazione della domanda 4.3 non è chiara la dicotomia tra consumo di farmaco nel caso di ansia lieve o

solo in caso di ansia grave, e una risposta affermativa potrebbe significare semplicemente che c'è uso di un

tranquillante indipendentemente dalla gravità della situazione. Questa ambiguità viene risolta con una formulazione

più precisa, dove emerge la dicotomia tra lieve e grave e ci si riferisce all'effettiva assunzione di tranquillanti.

COME SI FORMULANO LE DOMANDE

Le domande di un questionario devono adottare un linguaggio adeguato alle persone che lo dovranno compilare e non usare termini inutilmente sofisticati o frasi complesse neppure quando gli intervistati sono persone colte. Si possono usare espressioni in gergo quando questo permetta una maggiore comunicazione tra intervistato e intervistatore, tuttavia non è un metodo adatto per vasti campioni, ma solo per ricerche limitate a gruppi particolari di popolazione.

Esempio 4.4- Linguaggio semplice e conciso

sbagliato : Ci sono dipsomani nella sua famiglia?

giusto : Ci sono persone che abusano di alcolici nella sua famiglia?

Anche la costruzione grammaticale delle domande deve essere semplice : le domande composte vanno riformulate, o scomponendole in più strutture semplici o usando parole diverse che non alterino il significato della domanda.

Esempio 4.5- Struttura grammaticale semplice delle frasi

sbagliato : Cosa fareste se, avendo molta fretta di fare un acquisto, non trovate parcheggio di fronte al

negozio?

giusto : Supponiamo che abbiate molta fretta di fare un acquisto. Non c'è parcheggio di fronte al

negozio. Cosa fate ?

DISTORSIONI NEL PORRE LE DOMANDE

Anche il modo in cui le domande sono poste può causare degli errori, sia casuali che sistematici, nelle risposte. Vanno evidenziati alcuni possibili usi dello strumento che possono generare informazioni non corrette.

La domanda di un questionario deve :

1. Mettere a proprio agio l'intervistato

2. Non contenere domande doppie

3. Esplicitare criteri da adottare nel rispondere

4. Non essere troppo generale, specifica, enfatica

5. Non influenzare la riposta

6. Non contenere doppia negazione

1. Una domanda deve far sentire il più possibile a proprio agio chi deve rispondere, in particolare quando si trattano argomenti delicati, su cui le persone tendono a essere reticenti, e quando si può supporre che le persone non conoscano l'argomento e che possano provare imbarazzo nel rivelare la loro ignoranza.

Esempio 4.6-Mettere a proprio agio di fronte a un argomento delicato

sbagliato : Ha mai pensato di suicidarsi?

giusto : Molte persone hanno pensato al suicidio in alcuni momenti della loro vita, a lei è successo

qualche volta?

Nell'esempio 4.6 l'argomento può generare una sorta di tendenza ad allontanarsi mentalmente e quindi generare

risposte frettolose, pur di passare rapidamente alla domanda successiva. La forma più corretta è quella che presenta

l'argomento come uno spunto di riflessione già affrontato da altri su cui non si può rispondere senza riflettere ; una

risposta eventualmente positiva non farebbe sentire a disagio chi risponde perché gli è stato appena ricordato, nella

domanda stessa, che gli altri si sono trovati nella sua stessa situazione.

Esempio 4.7-Mettere a proprio agio di fronte a un argomento sconosciuto

sbagliato : Secondo voi quale corrente artistica sta maggiormente influenzando i giovani pittori italiani?

giusto : Avete qualche idea su quale corrente artistica stia maggiormente influenzando i giovani pittori

italiani?

Nell'esempio 4.7 si usa una formulazione che mette a proprio agio l'intervistato anche nel caso di una risposta

negativa che denota ignoranza sull'argomento.

2. Vanno evitate le domande "doppie", che contengono due argomenti sia pure collegati tra loro.

Esempio 4.8-Non usare domande doppie

sbagliato : Lei è favorevole all'aborto come pratica anticoncezionale ?

giusto : Lei è favorevole all'aborto ? Se sì, anche come pratica anticoncezionale ?

Nell'esempio 4.8 la formulazione errata non permetterebbe una risposta affermativa da parte di chi è sì favorevole

all'aborto, ma al tempo stesso non l'intende come pratica concezionale. Sono doppie tutte le domande in cui una

parte della risposta potrebbe essere vera e una parte falsa.

3. Quando non esistono dei criteri oggettivi in base ai quali dare una valutazione è bene esplicitare quelli di cui si deve tenere conto nel rispondere.

Esempio 4.9-Esplicitare criteri da adottare nel rispondere

sbagliato : Quanto è importante che la confezione di un prodotto in vendita sia colorata?

giusto : Quanto è importante per lei che la confezione di un prodotto in vendita sia colorata?

Nella prima formulazione della domanda dell'esempio 4.9 non c'è una chiara indicazione del criterio da considerare e

alcuni intervistati potranno dare una risposta basandosi sulla loro opinione ,mentre altri valuteranno le caratteristiche

di una confezione facendo riferimento genericamente ai clienti.

4. Le domande di un questionario non devono essere né troppo generali (esempio 4.10), né troppo specifiche (esempio 4.11), né troppo enfatiche (esempio 4.12).

Esempio 4.10-Domande non troppo generali

sbagliato : Quante volte vi dimenticate di lavarvi i denti prima di coricarvi?

giusto : Nell'ultima settimana quante volte vi siete dimenticati di lavarvi i denti prima di coricarvi?

Esempio 4.11-Domande non troppo specifiche

sbagliato : Può dirmi il numero di volte in cui legge gli ingredienti contenuti negli alimenti confezionati?

giusto : Leggete spesso, qualche volta o mai gli ingredienti contenuti negli alimenti confezionati ?

Esempio 4.12-Domande non troppo enfatiche

sbagliato : Ritenete che la grave situazione relativa all'assistenza dei malati mentali si possa risolvere con la

riapertura dei manicomi?

giusto : Ritenete che il problema dell'assistenza ai malati mentali si possa risolvere con la riapertura dei

manicomi?

5. Vanno evitate le domane che suggeriscono una risposta e le domande tendenziose. A volte è sufficiente porre le domande in un determinato modo per ottenere risposte nel senso voluto.

Esempio 4.13-Domande che influenzano la risposta

sbagliato : Non vede qualche pericolo nella politica del nuovo governo?

giusto : Vede qualche pericolo nella politica del nuovo governo?

Nella formulazione errata dell'esempio 4.13 si guida l'intervistato a identificare dei pericoli, mentre ciò che si

dovrebbe rilevare con la domanda è l'esistenza o meno della percezione di pericolo da parte dell'intervistato, così

come avviene nella formulazione più corretta.

Esempio 4.14-Domande tendenziose

sbagliato : Ritenete che per salvare vite umane sia giusto rendere più severe le pene per consumo di droga?

giusto : Ritenete che sia giusto rendere più severe le pene per consumo di droga?

Nell'esempio 4.14 di domanda tendenziosa si induce una risposta positiva, poiché il modo in cui è formulata può far

pensare che una risposta negativa significhi non dare valore alla vita umana.

6. Vanno evitate formulazioni di domande in cui si fa uso della negazione o della doppia negazione.

Esempio 4.15-Evitare l'uso della negazione e della doppia negazione

sbagliato : Penso che gli immigrati extracomunitari non meritino la fiducia degli italiani.

giusto : Penso che gli immigrati extracomunitari meritino la fiducia degli italiani.

Nell'esempio 4.15 se nel dare la risposta un intervistato farà prevalere la reazione al termine, immigrati, invece di

attenersi al significato linguistico della frase, se xenofoba potrà rispondere "completamente contrario",

sottintendendo "agli immigrati", equivocando sul significato della domanda.

Probabilmente nessun questionario è privo di errori di formulazione nelle domande, è tuttavia ovvio che l'obiettivo è di ridurli il più possibile al fine di ridurre gli errori sistematici e gli errori casuali che a loro volta riducono l'attendibilità e la validità dei risultati che si otterranno.

CAUSE DI DISTORSIONE NELLE RISPOSTE

Gli errori visti nel paragrafo precedente sono dovuti a distorsioni contenute negli strumenti di rilevazione. Esistono distorsioni ed errori che dipendono invece dalla disposizione mentale di chi risponde e di cui occorre tenere conto quando si stila un questionario adottando alcuni accorgimenti nel linguaggio e nella sequenza delle domande.

Desiderabilità sociale

Una delle cause che spinge un intervistato a non rispondere in modo aderente

alla realtà è il desiderio di apparire socialmente desiderabile. Questo è un

problema serio che si aggrava più quando si affrontano temi delicati, come le

abitudini sessuali, l'evasione fiscale, ecc., e che può essere parzialmente ridotto

usando espressioni più soffici.

Ad esempio "In qualche situazione particolare della sua vita le è capitato di fare

uso di droghe ?", è preferibile a "Ha fatto uso di droghe nella sua vita ?", perché

la possibilità che fosse una situazione particolare rende probabilmente più facile

una sua ammissione.

Prestigio

Una forma amplificata di desiderabilità sociale è il desiderio di prestigio e la

tendenza di alcuni a volere apparire più ricchi, più importanti o più giovani di

quel che si è.

Acquiescenza

Una forma ridotta di desiderabilità sociale è l'acquiescenza, che consiste nel

possibile desiderio dell'intervistato di dare una risposta che faccia piacere

all'intervistatore o al ricercatore. Tale tendenza va ridotta facendo capire che ciò

che si ritiene più importante e che fa più piacere è l'onestà della risposta e non

l'adulazione, e non fornendo alcuna indicazione sulla maggiore o minore

positività di una risposta rispetto ad un'altra.

Minaccia psicologica

Alcuni argomenti, morte, malattie, separazioni, possono essere avvertiti come

una minaccia psicologica da chi risponde e molte persone possono non gradire di

sentirne parlare direttamente. Si possono allora evitare espressioni troppo

esplicite, oppure se ne può parlare in modo astratto, riferendosi ad altre

persone.

Committente noto

A volte conoscere il committente della ricerca può indurre ad alterare le risposte,

che si possono usare come possibili veicoli di messaggi da inviare : si può

facilmente immaginare come per un lavoratore dipendente sia diverso

rispondere a delle domande sapendo che il committente è il datore di lavoro o è

il sindacato.

Response set

Può esistere una particolare disposizione mentale degli intervistati che li induce a

rispondere tendenzialmente sempre si, oppure sempre no, non so, oppure

ancora a scegliere la posizione intermedia, né si né no.

Questa tendenza può essere ulteriormente aggravata dalla lunghezza del

questionario e dalla noia che può subentrare nel rispondere alle domande.

Per ovviare al problema è bene che le scale di rilevazione non contengano un

numero eccessivo di categorie. Il pericolo dei response set riguarda soprattutto

le batterie di items riguardanti lo stesso argomento. Un modo per ridurre la

tendenza alla ripetitività delle risposte può essere quello di introdurre domande

shock che esulino completamente da esso.

Schemi

Alcune domande inducono uno schema mentale che automaticamente il

rispondente può tenere valido anche per la domanda successiva dove invece può

non essere richiesto.

Se ad esempio la domanda "Quanti ricoveri in casa di cura ha avuto in questi

ultimi cinque anni ?" è seguita immediatamente dalla domanda "Quanti domicili

ha cambiato ?", è possibile che anche alla seconda domanda si risponda facendo

riferimento al periodo trattato nella prima. Se la seconda domanda riguarda

invece tutto l'arco della vita adulta è necessario indicarlo chiaramente, o iniziare

una nuova sezione di questionario con le nuove istruzioni da seguire.

Ordine di presentazione delle domande

Anche l'ordine in cui le domande sono presentate o in cui le voci di una scala

sono elencate inducono una predisposizione mentale alla risposta. Il consiglio è

di adottare una tecnica a imbuto in cui si parte da domande semplici che

permettano all'intervistato di familiarizzare con lo strumento dell'intervista per

passare gradualmente ad argomenti sempre più specifici. Un insieme di items

che trattano l'argomento sempre dalla stessa angolazione può generare noia : è

bene quindi utilizzare un insieme vario di items che valutino l'argomento sia in

senso positivo che in senso negativo. Oltre alla noia può subentrare la fatica : è

bene quindi evitare lunghe sequenze di items.

Esistono inoltre due tipi di alterazioni che dipendono dall'ordine in cui in una lista

sono presentati degli oggetti tra cui gli intervistati devono sceglierne uno : ci

sono persone che ricorderanno e sceglieranno più facilmente il primo e altre che

faranno altrettanto per l'ultimo, grazie esclusivamente alla loro posizione. Ci

sono alcuni modi per ovviare parzialmente a questo problema : usare solo liste

brevi, richiedere una valutazione per ogni singola voce della lista, presentare la

stessa sequenza di items con un ordine randomizzato, cioè diverso e casuale da

questionario a questionario. Quest'ultimo accorgimento è praticabile se si

utilizza un sistema telefonico o informatizzato di raccolta dati.

LA CREAZIONE DELLE SCALE

Ci dobbiamo ora porre il problema di come presentare le possibili modalità di risposta. Le modalità, soprattutto quando si rilevano atteggiamenti, si presentano per lo più sotto forma di scale che possono essere di diversa natura.

E' necessario ricordare che è il modo di porre la domanda che ci permetterà di usare alcune tecniche statistiche invece di altre. E' importante aver ben chiaro che è il modo in cui le informazioni vengono rilevate a far sì che i numeri che sintetizzeranno queste informazioni abbiano o meno alcune proprietà matematiche necessarie al tipo di analisi che si vorrà applicare.

SPECIFICITÀ DELLE SCALE

Esistono alcune scale le cui unità di misura sono implicite, cioè fanno parte delle conoscenze comuni tra intervistato e intervistatore, come gli anni di età, il peso, il colore degli occhi, le domande si-no, ecc.

Ci sono scale le cui unità di misura sono conosciute, ma vanno esplicitate. A una domanda del tipo "Da quanto tempo non andate dallo psicologo ?", alcune persone potrebbero rispondere in mesi, altre in anni, altre in modo generico ; sarebbe quindi meglio chiedere "Quanti mesi sono passati dal vostro ultimo colloquio con lo psicologo?".

Il vero problema riguarda la rilevazione di proprietà continue di natura mentale, come percezioni, atteggiamenti, sentimenti, per i quali ha senso effettuare un confronto, ma non esiste una unità di misura condivisa. Per il rilevamento di queste dimensioni si costruiranno scale ad hoc che forniranno ordinamenti più che misurazioni vere e proprie.

In un questionario formalizzato vanno evitate le domande aperte del tipo "Come trascorri la giornata ?", a cui non segua un elenco di possibili opzioni. L'uso di domande aperte comporta una molteplicità di risposte che per essere trattate statisticamente richiederanno un pesante lavoro di codifica e di accorpamento delle modalità più simili per ottenere dei valori di frequenza significativi.

Quando è possibile ci si deve limitare alle dimensioni semplici e implicite e si deve utilizzare una " dimensione descritta" solo quando è necessario. A volte si richiede l'età specificando le classi di età, quando sarebbe più appropriato e semplice chiedere : "Quanti anni hai ?" .

DOMANDE A SCELTA SINGOLA E MULTIPLA

Un modo semplice e comune di formulare le modalità è quello di utilizzare le domande a scelta singola, dove cioè l'intervistato può al massimo dare una sola risposta. Nel caso in cui l'intervistato possa dare anche più di una risposta, la si chiama domanda a scelta multipla. Le domande che presentano più modalità di risposte generano una politomia.

Le modalità inserite in una domanda a scelta singola dovrebbero escludersi tra loro e dovrebbero cercare di comprendere, sebbene in numero limitato, l'intero ventaglio delle risposte. E' bene inserire alla fine delle modalità la voce "altro", per le persone che non riescono assolutamente a ritrovarsi nelle risposte proposte ; se si trattano argomenti specifici è bene prevedere la voce "non so", valutando tuttavia che la sua presenza può indurre il rispondente a non sforzarsi per trovare tra quelle elencate la risposta che più si avvicina al suo pensiero.

Esempio 4.16

a- Domanda a scelta singola

narrativa 1-

fantascienza 2-

classici 3-

gialli 4-

altro 5-

non so 6-

b- Domanda a scelta multipla

1. narrativa --

2. fantascienza --

3. classici --

4. gialli --

5. altro --

6. non leggo libri --

Nell'esempio 4.16a, domanda a scelta singola, l'intervistato può scegliere al massimo un genere letterario, quello

preferito, mentre nell'esempio 4.16b, domanda a scelta multipla, può aver letto libri appartenenti anche a tutti i

generi elencati e quindi fare da una a cinque scelte.

SCALE DI RILEVAZIONE DI ATTEGGIAMENTI

La natura sfumata e inafferrabile degli atteggiamenti fa sì che non esista un modo quantitativo preciso e totalmente affidabile per misurarli esattamente, esistono tuttavia degli strumenti di raccolta e di analisi dei dati che ci permettono di rilevare indizi utili alla loro comprensione.

Tra le scale maggiormente conosciute per la rilevazione degli atteggiamenti vi sono le seguenti :

Di queste, sicuramente, le più conosciute e utilizzate sono le scale Likert.

LE SCALE LIKERT

Le scale Likert o scale sommate sono quelle maggiormente usate perché sono di facile costruzione. Vengono di solito impiegate per batterie di items, a volte anche numerosi, dell'ordine di alcune decine, utili a rilevare atteggiamenti. Come si può vedere dalle domande contenute nell'esempio 4.17, le modalità delle scale Likert possono fare riferimento al grado di accordo verso un'affermazione, all'importanza di un evento, alla soddisfazione per le prestazioni di un servizio e così via.

Esempio 4.17 - Possibili espressioni utilizzabili in scale Likert

- Qual è il suo grado di accordo-

disaccordo con la seguente frase : i

genitori non devono mai picchiare i figli

?

del tutto

d'accordo abbastanza

d'accordo solo in parte

d'accordo poco

d'accordo per niente

d'accordo

- Quanto è importante per lei la riuscita

scolastica di suo figlio?

molto

importante importante

di una certa

importanza poco

importante per nulla

importante

- Quanto è soddisfatto dei servizi

scolastici offerti a suo figlio ?

molto

soddisfatto soddisfatto

non del tutto

soddisfatto insoddisfatto

molto

insoddisfatto

Le scale possono essere pentenarie o settenarie, usare cioè 5 o 7 modalità. Nell'esempio 4.17 sono tutte pentenarie, ma la modalità centrale non identifica posizione neutra del tipo 'né in accordo né in disaccordo ', 'né d'accordo né contrario', la cui opportunità va attentamente valutata in quanto essa può accentrare su di sé buona parte delle risposte, per indifferenza, per pigrizia, desiderio di non prendere una posizione da parte dell'intervistato. In alcune situazioni, tuttavia, la presenza di questa modalità di risposta sarà indispensabile : ad esempio, in un analisi sull'ideologia politica, sarà necessario prevedere una modalità centrale, che non stia né a sinistra né a destra (per usare una bipartizione tradizionale), e che raccolga le risposte delle persone che si collocano effettivamente al centro. Quindi l'opportunità di una risposta intermedia va valutata in relazione all'argomento trattato e agli obiettivi del ricercatore.

Le scale a 4 o 6 modalità, che non contemplano una posizione intermedia, forzano un po' gli intervistati rendendo più facile la creazione di due sottogruppi distinti di soggetti, favorevoli e sfavorevoli. In questo caso, per evitare forzature troppo pesanti nelle risposte, è bene prevedere a lato della scala una modalità 'non so' che raccolga le posizioni di chi effettivamente non sa collocarsi.

La preparazione degli items è una fase delicata che può non avvalersi esclusivamente della fantasia del ricercatore. E' necessario ricavare affermazioni da ricerche precedenti, da colloqui avvenuti in fase di pre-indagine, da articoli e libri. Esse devono essere il più possibile concise e precise. Occorre inoltre prestare attenzione alle polarità semantiche, intervallando in una batteria frasi a favore con frasi a sfavore dell'argomento in oggetto.

I vantaggi di questo tipo di scala sono il tempo relativamente basso necessario per dare le risposte e la possibilità di ottenere dei valori sommati corrispondenti alla somma dei valori delle risposte, cosicché oltre a ottenere un valore per ogni item si ottiene anche un indice più complessivo dell'atteggiamento considerato. Per sommare i valori è importante verificare che il senso delle frasi i cui valori vengono sommati vada nella stessa direzione. Questo punto sarà più chiaro con un esempio.

Esempio 4.18 - Items con polarità semantica opposta

Le chiediamo ora di esprimere il suo grado di accordo alle seguenti frasi

- Ora che sono vecchio mi sento

inutile

del tutto d'accordo

1 abbastanza d'accordo

2 poco d'accordo

3 per niente d'accordo

4

- La vecchiaia significa maturità del tutto d'accordo

1 abbastanza d'accordo

2 poco d'accordo

3 per niente d'accordo

4

Nell'esempio 4.18 si vuole costruire un indice che rilevi l'atteggiamento verso la vecchiaia e per semplicità si

considerano solo due items di una ipotetica batteria molto più numerosa. Si noti che rispondere 1 al primo item ha un

significato opposto rispetto a rispondere 1 al secondo : una persona che ha un atteggiamento positivo verso la

vecchiaia risponderà 4 al primo e 1 al secondo, mentre una persona che ha un atteggiamento negativo risponderà 1 al

primo e 4 al secondo.Sommando i due valori, in entrambi i casi otterremmo 5, come se le persone avessero uno stesso

atteggiamento, mentre non è così. Per ovviare a questo problema occorre riordinare il verso dei valori in modo che in

entrambe le frasi 1 significhi atteggiamento positivo e 4 atteggiamento negativo o viceversa : in questo modo la

persona con atteggiamento positivo assumerà nell'indice valore 2 oppure 8, e viceversa la persona con atteggiamento

negativo.

Per valutare l'esistenza di uno o più atteggiamenti sottostanti le risposte si usa normalmente la tecnica dell' analisi fattoriale.

Malgrado il loro ampio uso, le scale Likert hanno il problema di essere scale di tipo ordinale, cioè, come vedremo, non ci dicono di quanto gli individui si differenziano tra loro, ma solo che alcuni hanno un atteggiamento più o meno forte di altri. Su scale di questo tipo l'uso di tecniche multivariate, come l'analisi fattoriale, non sarebbe di rigore ammissibile.

Le scale di frequenza sono moto simili alle Likert, ma anziché rilevare un atteggiamento, rilevano la frequenza di un comportamento. Le modalità di risposta sono pertanto : sempre, spesso, qualche volta, raramente, mai. Come le Likert sono agili nell'uso, ma hanno gli stessi svantaggi : come il 'parzialmente d'accordo' delle Likert può avere significati ben diversi da individuo a individuo, così nelle scale di frequenza il 'qualche volta' può significare frequenze estremamente diverse.

In sintesi :

• la scala Likert viene utilizzata per una batteria di items piuttosto che per uno o due soltanto ;

• gli items dovrebbero rappresentare il più possibile opinioni rilevanti e differenziate rispetto all'atteggiamento che si vuole rilevare ;

• occorre valutare l'opportunità di inserire una proposizione intermedia neutrale; • si possono sommare i valori ottenuti in un indice più generale, purché si tenga

conto del verso, positivo o negativo, delle varie scale.

LE SCALE THURSTONE

Le scale Thurstone o scale differenziali, pur essendo importanti per aver segnato una tappa fondamentale, agli inizi degli anni '30, nella teoria della misura in psicologia, sono uno strumento raramente usato perché di non semplice costruzione : richiedono tempo

e lavoro nel tentativo di ottenere uno strumento che deve essere il più oggettivo possibile, ma che per le modalità di costruzione oggettivo non può essere.

Il metodo di Thurstone si fonda sul seguente ragionamento : come un individuo può ordinare degli stimoli fisici sulla base dell'intensità della sua percezione, potrà ordinare delle affermazioni sulla base del favore o sfavore che esprimono, sempre secondo lui, verso un oggetto, un argomento, un evento. Se, ad esempio, considero l'affermazione "la danza è liberatoria", posso non essere d'accordo, ma sarò quasi sicuramente d'accordo col fatto che la frase esprime un atteggiamento favorevole verso la danza.

E' questo il lavoro fondamentale richiesto ai cosiddetti "giudici", che permette di arrivare alla costruzione di una scala Thurstone. Nel lavoro di Thurstone di costruzione di una scala di atteggiamento verso la Chiesa, dopo aver formulato un numero consistente di affermazioni ( 130 ) riguardanti l'argomento, veniva chiesto ai giudici ( 100 ) di collocare ciascuna di esse su di un asse suddiviso in 11 categorie che andavano da una posizione estremamente favorevole a una estremamente sfavorevole. Si noti bene che i giudici non dovevano esprimere il loro grado di accordo con l'affermazione, bensì valutare se il significato della frase fosse a favore o a sfavore dell'argomento, ma non per questo potevano fare a meno della loro soggettività nel classificarla. Le operazioni successive alla valutazione dei giudici consistono nel :

• calcolare i valori scalari, cioè per ogni affermazione calcolare la mediana dei valori che i giudici hanno attribuito ;

• scegliere le 20 o 30 affermazioni che hanno visto più giudizi concordi da parte dei giudici e che si distribuiscono lungo tutto l'asse delle 11 categorie ;

• somministrare delle affermazioni scelte agli intervistati che dovranno esprimere, come nelle Likert, il loro grado di accordo-disaccordo ;

• per ogni intervistato calcolare un punteggio che sarà la media dei valori scalari degli items da lui scelti .

Resta il problema se trattare queste scale come scale di intervalli ( come sosteneva Thurstone ), dove cioè il grado di differenza di significato tra due affermazioni contigue è considerato uguale indipendentemente dalla loro posizione sulla scala, o se considerarle ordinali, come la Likert. A fronte di queste opinioni contrastanti diventa quindi preferibile, se non in casi particolari, l'uso delle Likert.

LE SCALE GUTTMAN

Le scale Guttman, scalogrammi o scale cumulative, consistono in un insieme di items i cui contenuti sono tali da rappresentare un crescendo o un diminuendo di un determinato atteggiamento, partendo dal principio che se un individuo A è, ad esempio, più conservatore di un individuo B, approverà tutte le affermazioni di una scala di conservatorismo approvate da B più qualche altra.

Il risultato è un ordinamento interdipendente di risposte e persone, dove le persone sono ordinate in base alle risposte date e le risposte in base alle persone. Sarà più chiaro con un piccolo esempio che si ispira a una scala di distanza sociale usata per studiare le relazioni tra gruppi etnici e razziali. Immaginiamo di avere le seguenti tre affermazioni a cui gli intervistati devono rispondere si o no :

A. Accetto un uomo di colore come amico B. Accetto un uomo di colore come vicino di casa C. Accetto un uomo di colore come turista del mio paese

Immaginiamo che il primo intervistato risponda "sì" a tutte e tre le affermazioni, che il secondo risponda "sì" all'ultima e il terzo risponda "sì" alle ultime due : la matrice delle risposte che ne risulterebbe è riportata nell'esempio 4.19.a . I dati vanno ora riordinati in base al punteggio ottenuto dalle persone, ricavando la matrice 4.19.b e poi in base alle preferenze ottenute dalle affermazioni ricavando lo scalogramma finale 4.19.c, che tenderà ad assumere la forma di una matrice triangolare superiore.

Esempio 4.19 - Costruzione dello scalogramma

a) matrice iniziale

Risp. A Risp. B Risp. C Punteggio

individuale

1° intervistato 1 1 1 3

2° intervistato 0 0 1 1

3° intervistato 0 1 1 2

preferenze accordate 1 2 3

b) matrice ordinata in base al punteggio individuale

Risp. A Risp. B Risp. C Punteggio

individuale

1° intervistato 1 1 1 3

3° intervistato 0 1 1 2

2° intervistato 0 0 1 1

preferenze accordate 1 2 3

c) matrice finale ordinata in base al punteggio individuale e

alle preferenze accordate alle affermazioni

Risp. C Risp. B Risp. A Punteggio totale

1° intervistato 1 1 1 3

3° intervistato 1 1 0 2

2° intervistato 1 0 0 1

preferenze accordate 3 2 1

Il punteggio del primo intervistato corrisponde a un atteggiamento più favorevole nei confronti delle persone di colore rispetto agli altri, il che significa, come si può vedere, che egli ha risposto in modo affermativo a tutte le affermazioni a cui hanno risposto positivamente gli intervistati più un'altra.

Uno scalogramma perfetto, come quello che compare nell'esempio, si ottiene raramente negli studi psicosociali, dove tuttavia è possibile avvicinarsi a questo risultato quando è un unico atteggiamento a dettare le risposte di un soggetto a una batteria di items ; ma ciò si verifica solo a dati raccolti, pertanto è preferibile usare questa scala in fase di riorganizzazione dei dati raccolti, per verificare l'unidimensionalità di una batteria, piuttosto che in fase di raccolta vera e propria.

IL DIFFERENZIALE SEMANTICO

Il differenziale semantico è uno strumento adatto a rilevare le rappresentazioni mentali, l'immagine di oggetti o concetti, la percezione di stimoli, più che gli atteggiamenti dei soggetti nei loro confronti. Si chiede agli intervistati di collocare un

concetto, una persona, un oggetto, su una serie di scale contenenti sette posizioni ai cui estremi si hanno degli aggettivi semanticamente opposti.

Il presupposto su cui si basa il differenziale semantico è che, ad esempio, il significato di un'asserzione linguisticamente complessa come 'Mia madre è sempre stata una persona remissiva' si possa rappresentare, almeno parzialmente, così :

1 2 3 4 5 6 7

Mia madre

attiva - - - - - x - passiva

mite - x - - - - - rigida

dove il concetto di remissivo risulterebbe dall'unione di passività e mitezza.

La prima operazione per inserire un differenziale semantico in un questionario consiste nel selezionare degli aggettivi che specificano degli attributi relativi all'oggetto e nel trovare i rispettivi opposti, cosa non sempre facile, così come non è sempre facile trovare aggettivi che siano altrettanto significativi per il ricercatore e per l'intervistato. Nell'esempio 4.20 si dà un elenco di quelli più frequentemente usati, che può essere modificato in funzione dell'argomento.

Esempio 4.20 - Possibili aggettivi per un differenziale semantico

1 2 3 4 5 6 7

dolce - - - - - - - aspro items di valutazione

buono - - - - - - - cattivo

brutto - - - - - - - bello

debole - - - - - - - forte items di potenza

resistente - - - - - - - fragile

stabile - - - - - - - instabile

rapido - - - - - - - lento items di attività

vago - - - - - - - preciso

prevedibile - - - - - - - imprevedibile

Identifiati gli attributi e le polarità opposte, coi relativi aggettivi, si può costruire la scala del differenziale disponendoli nella lista, composta da non più di una ventina di items, in modo tale che le polarità negative e le polarità positive compaiano a volte a destra e volte a sinistra. Si può ripetere lo stesso differenziale, cioè presentare la stessa lista di coppie di aggettivi, per concetti diversi.

L'intervistato sarà invitato a meditare il meno possibile la risposta, in modo che sia più una reazione emozionale a suggerirgli dove posizionare la crocetta, che non un pensiero razionale.

Ogni coppia di aggettivi diventerà una variabile nella matrice dei dati. Dall'esperienza di Osgood si è ricavato che se si applica la tecnica di analisi fattoriale a una batteria di variabili provenienti da un differenziale, tenderanno ad emergere tre fattori generali, definiti di " valutazione", "potenza" e " attività", oltre ad altri fattori specifici dei concetti considerati. Il fattore valutazione è correlato a items quali bello-brutto; il fattore potenza è correlato a items quali debole-forte; il fattore attività a items quali stabile-instabile.

Per caratteristiche legate ai singoli intervistati e per il modo incalzante in cui si presentano gli items di un differenziale si può facilmente avere un problema di response set (di tendenza, come si è detto, a rispondere scegliendo o solo posizioni laterali o solo la posizione centrale ) .Per evitarlo è necessario in sede di analisi dei dati effettuare una deflazione.

ALTRI TIPI DI SCALE

Esistono molti altri tipi di scale usate da psicologi e sociologi in ricerche di marketing, sui servizi o nei sondaggi elettorali. Di seguito ne vengono riportati alcuni tipi.

1. TERMOMETRI DI VICINANZA-LONTANANZA

2. SCALA A ORDINAMENTO FORZATO

3. SCALE DI CONFRONTO A COPPIE

4. SCALA COMPARATIVA

5. LISTA DI ESPRESSIONI

6. SCALA DI DISTANZA SEMANTICA

7. SCALA NON VERBALE

1. TERMOMETRI DI VICINANZA-LONTANANZA

E' possibile in fase di rilevazione trasformare una caratteristica di tipo ordinale in una variabile metrica, utilizzando un termometro di lunghezza conosciuta : immaginate una riga lunga ad esempio 10 centimetri in cui si chiede all'intervistato di segnare con una barra verticale la sua vicinanza o lontananza da un oggetto, un partito, un evento. In fase di codifica dei dati verrà misurata con un righello la distanza del segno fatto dall'intervistato dall'estremità sinistra della riga : pertanto la vicinanza o la lontananza verso un oggetto verrà espressa in millimetri, quindi godrà di tutte le caratteristiche di una scala a rapporti.

Esempio 4.21 - Termometro di lontananza/vicinanza

Quanto si sente vicino a ciascuno dei seguenti partiti ? ( mettere una barretta verticale su ciascuna riga )

vicinissimo

lontanissimo

Alleanza Nazionale ------------------------------------------------------------

Forza Italia ------------------------------------------------------------

Partito Popolare ------------------------------------------------------------

PDS ------------------------------------------------------------

Rifondazione ------------------------------------------------------------

Nell'esempio 4.21, le persone di destra avranno presumibilmente un valore tendente a 1 sul primo item ( AN ) e un

valore tendente a 100 sul quarto ( PDS ), viceversa le persone di sinistra.

2. SCALA A ORDINAMENTO FORZATO

E' una scala in cui si chiede semplicemente all'intervistato di ordinare in base alla propria preferenza, o ad altro criterio, un numero limitato di prodotti, o un certo numero di azioni, o partiti politici, e così via, come mostrato nell'esempio 4.22. Quando si hanno una decina di oggetti da ordinare, la molteplicità delle combinazioni di preferenze che si possono ottenere è tale da poter rendere difficile la costruzione di una topologia che raggruppi un numero significativo di individui. Un altro difetto di questa scala è la possibilità che l'intervistato preferisca un prodotto o un partito non inserito nella lista, dove tuttavia deve designarne uno come preferito. I dati forniti da questa scala offrono la possibilità di un confronto tra elementi.

Esempio 4.22 - Scala a ordinamento forzato

La preghiamo di classificare i seguenti autori in ordine di preferenza. Porre il numero 1 accanto al preferito, 2 accanto

al secondo, e così via.

--- Freud

--- Jung

--- Adler

--- Lacan

3. SCALA DI CONFRONTO A COPPIE

In questa scala si presentano a coppie degli oggetti, dei personaggi, dei fatti e si chiede all'intervistato di scegliere di volta in volta all'interno della coppia quello preferito o quello che dispiace meno. Anche in questo caso, come nella scala precedente, la valutazione avviene per mezzo di un confronto.

Un problema che può sorgere è il non rispetto del principio della transitività da parte degli intervistati meno accurati : se un soggetto preferisce A a B e preferisce B a C, secondo il principio della transitività dovrà preferire A a C, ma se le risposte sono frettolose e superficiali questo non sempre avviene, e si crea una sorta di rumore nei dati.

Esempio 4.23 - Scala di confronto di coppie

Immagini di dover votare direttamente il primo

ministro in tre ipotetiche elezioni, in ciascuna delle

quali ci sono due candidati a conocorrere tra loro.

Indichi con un segno chi sceglierebbe in ciascuno dei

seguenti confronti ?

--Prodi

--Berlusconi

--Di Pietro

--Prodi

--Berlusconi

--Di Pietro

4. SCALA COMPARATIVA

In questo tipo di scala si designa un oggetto o un evento che serva da riferimento e con il quale si confrontano altri oggetti o eventi. Non si ottiene solo una comparazione, come nelle due scale precedenti, ma anche una misura, ordinale, del confronto. Si possono paragonare tra loro due elementi rispetto a uno di riferimento (esempio 4.24.a ) o si possono paragonare tra loro due elementi rispetto a diversi attributi ( esempio 4.24.b ).

Esempio 4.24 - Scale comparative

a) Paragonare più elementi rispetto a uno di riferimento

Come considera l'attuale gruppo dirigente della sua

azienda rispetto a quello presente negli anni 1985-'90 ?

più competente

simile

meno

competente

1-

2- 3-

4- 5-

Come considera il gruppo dirigente che sta per entrare

nella sua azienda rispetto a quello presente negli anni

1985-'90 ?

più competente

simile

meno

competente

1-

2- 3-

4- 5-

b) Paragonare due elementi rispetto a diversi attributi

Come considera l'attuale gruppo dirigente della sua

azienda rispetto al precedente

più competente

simile

meno

competente

1-

2- 3-

4- 5-

più democratico

simile

meno

democratico

1-

2- 3-

4- 5-

5. LISTA DI ESPRESSIONI

E' una lista, anche lunga, di aggettivi, parole o frasi, tra i quali i rispondenti devono segnare quelli che ritengono adatti a descrivere un oggetto, una persona, ecc.

E' più semplice da costruire del differenziale semantico in quanto non sono richieste coppie opposte di aggettivi e non si hanno limitazioni nel numero degli items. Le variabili che si otterranno saranno dicotomiche : aggettivo scelto o non scelto.

Esempio 4.25 - Lista di possibili espressioni

Mettete un segno ( X ) a fianco degli aggettivi che, tra i seguenti, descrivono il vostro attuale stato d'animo

-calmo

-sereno

-

disperato

-inquieto

-piacevole

-felice

-incostante

-annoiato

-esigente

6. SCALA DI DISTANZA SEMANTICA

In una lista di espressioni, accanto a ogni aggettivo, segnato perché descrive in qualche modo l'elemento di riferimento ( nell'esempio 4.25, il proprio stato d'animo ), l'intervistato dovrà dare una valutazione del grado di distanza semantica tra l'aggettivo stesso e l'entità considerata, attribuendo un valore che di solito va da 1 a 7, dove 1 indica bassa capacità descrittiva e 7 descrizione perfetta. Nell'esempio, una persona se si sente felice segnerà il valore 7 accanto all'aggettivo felice, se si sente parzialmente incostante segnerà 4 o 5 accanto all'aggettivo incostante e se si sente per nulla annoiato segnerà 1 accanto al termine corrispondente.

7. SCALA NON VERBALE

Meritano un accenno le scale non verbali, utili in situazioni in cui le scale alfabetiche o numeriche non sarebbero comprese, come nel caso di bambini piccoli o persone con

difficoltà nella lettura. Sono proposte per lo più sotto forma di immagini semplici e familiari agli intervistati.

Esempio 4.26 - Scala di immagini

Una scala di immagini proposta a dei bambini può consistere in una serie di facce tonde sorridenti e tristi ( esempio

4.26 ) tra cui il bambino dovrà scegliere per indicare come si sente quando compie o subisce un'azione. E' necessario

che l'intervistatore verifichi se il bambino collega correttamene la faccia disegnata con il sentimento, chiedendogli, ad

esempio, qual è secondo lui la faccia più felice o quella più triste.

LA COSTRUZIONE DEL QUESTIONARIO

Dopo aver composto le domande e costruito le modalità di risposta, espresse il più delle volte sotto forma di scale quando si rilevano atteggiamenti, occorre assemblare domande e scale in un questionario. Prendiamo come riferimento un questionario autosomministrato, cioè non somministrato da un intervistatore, ma compilato autonomamente dall'intervistato.

Un questionario viene presentato generalmente con un titolo e, quando è ritenuto opportuno, è accompagnato da una breve descrizione degli obiettivi dell'indagine. Il modo in cui è presentato e il primo impatto che genera sui rispondenti sono spesso determinanti per garantirsi la cooperazione e l'impegno a rispondere con cura :

• un questionario troppo lungo può immediatamente scoraggiare la collaborazione ;

• un questionario graficamente mal impostato o con errori di scrittura può indurre a pensare a una scarsa rilevanza dell'indagine e quindi riduce la disponibilità a usare del proprio tempo per un'iniziativa che può apparire poco importante.

Normalmente un questionario è composto di tre parti :

1. una introduzione

L'introduzione contiene alcune domande generali e di facile compilazione sul

tema dell'indagine, e in essa si evitano accuratamente questioni delicate che

possono indurre una reazione negativa dell'intervistato.

2. il corpo delle domande

E' la parte del questionario contenente il maggior numero di domande con le

quali, con una tecnica a imbuto, ci si addentra nell'argomento ponendo in modo

graduale problemi sempre più specifici.

3. una conclusione

La parte conclusiva di un questionario chiede normalmente due tipi di

informazioni : sugli aspetti particolarmente delicati e sulle caratteristiche socio-

demografiche dell'intervistato, tra cui non dovrebbero mai mancare sesso, età,

stato civile, titolo di studio, professione, provenienza geografica.

Può essere utile raggruppare le domande in modo da aiutare chi risponde a mantenere più costante l'attenzione in un certo ambito ( comportamenti, stile di vita, atteggiamenti ) senza dover passare repentinamente dall'uno all'altro.

Oltre alle domande e alle modalità delle risposte, il questionario può contenere altri elementi che si riveleranno estremamente utili per informatizzare i dati più facilmente e con minor probabilità di errore. Accanto a ogni modalità può comparire il numero di codifica, in questo caso si dice che è un questionario precodificato.

Per facilitare ulteriormente il compito a chi dovrà digitare i dati, può comparire sul questionario l'informazione riguardante la colonna o le colonne che quella risposta andrà a occupare nella matrice dati. Le colonne sono più di una quando le modalità sono più di nove e quindi a partire dalla decima modalità sono necessarie almeno due cifre per la codifica, oppure quando per un'unica domanda sono possibili più risposte. Nell'esempio 4.27, le risposte date alla domanda 10 andranno nella colonna 16 della matrice dati e quelle relative alla domanda 11 nelle colonne 17 e 18.

Esempio 4.27 - Domande precodificate con indicata tra parentesi la colonna che la risposta andrà a occupare nella

matrice dati

domanda 10 - Leggi regolarmente un quotidiano ? (16)

sì, tutti i giorni o quasi tutti

1

sì, una o due volte la settimana

2

no, lo leggo in modo saltuario

3

no, mai o quasi mai

4

domanda 11- Tra i seguenti quali sono, secondo te, i due aspetti

più importanti di un lavoro ? (17-18)

reddito elevato

1

possibilità di carriera

2

contenuto interessante

3

sicurezza del posto di lavoro

4

utilità sociale

5

altro

6

LE DOMANDE CONDIZIONATE

Può capitare che in alcune indagini non a tutti gli intervistati debbano essere poste le stesse domande, bensì gruppi di quesiti parzialmente differenti che tengono conto dei requisiti dichiarati dagli intervistati stessi.

Immaginate un'intervista che abbia come scopo l'analisi della soddisfazione dei clienti di un servizio rivolto ai possessori di telefoni cellulari e che inizi con la domanda : "Lei possiede un cellulare ?". Se l'intervistato risponde "sì", l'intervista prosegue con le domande relative al servizio, se risponde "no", di solito pone alcune domande di tipo socio-demografico, quindi viene chiusa. Al termine dell'indagine si avranno due insiemi di informazioni, uno riguardante i possessori di cellulari e uno riguardante i non possessori.

La risposta alla prima domanda condiziona quindi il tipo di domande che verranno in seguito poste. E' importante che coloro che rispondono "no" alla prima non forniscano

risposte che a loro non spettano. Il controllo della corrispondenza tra il numero delle persone che hanno risposto e quelle che dovevano effettivamente rispondere, è un'operazione che va sempre fatta in sede di pulizia di dati.

Nell'esempio precedente, se una persona ha risposto di non avere il cellulare non deve aver risposto alle domande predisposte per chi il cellulare ce l'ha.

Ci possono essere sezioni di questionario differenti e condizionati dalla risposta data a una domanda, ma si può avere anche una sola domanda condizionata, del tipo : "Hai avuto problemi di salute negli ultimi tre mesi ? Sì, no. Se si, quali ?" ( Seguono le modalità di risposta ). Anche in questo caso è necessario controllare gli eventuali casi incongruenti e correggere. In particolare, la correzione consiste nel mandare a missing,

cioè nel non considerare, le risposte di chi pur avendo risposto "no" ha risposto anche alla domanda successiva.

LE ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE

Un questionario, sia esso autosomministrato o somministrato tramite intervistatore, richiede quasi sempre delle istruzioni che diano indicazioni su come rispondere alle domande. Se le scale utilizzate sono semplici, come le scale Likert, anche le istruzioni saranno semplici.

Più difficile può risultare dare informazioni sintetiche ed esaurienti su come compilare una scala più complessa, come ad esempio quella di distanza semantica ( esempio 4.28 ). Le istruzioni sono complete se indicano chiaramente quali items sono da valutare, quale criterio va utilizzato, come usare la scala e dove segnare la risposta.

Esempio 4.28 - Istruzioni per rispondere a una domanda contenente una scala di distanza semantica

sbagliato : Per favore dia un grado di importanza ai seguenti oggetti :

giusto :

Per favore indichi quanto ciascun materiale didattico sotto elencato è per lei

importante. Se non è importante segni il numero 1 nello spazio a sinistra

dell'oggetto, se è importante segni il numero 5 e se è solo parzialmente

importante segni il numero intermedio:

non importante 1 2 3 4 5

importante

- colori

- cartone

- tappeti

- asse d'equilibrio

- tavoli

Quando un questionario non è autosomministrato, è quasi sempre necessario includere alcune istruzioni rivolte all'intervistatore.

Esempio 4.29 - Istruzioni sul questionario rivolte all'intervistatore

Parliamo della sua relazione con l'assistente sociale. Le elencherò alcuni aspetti di questa relazione. Per ciascuno

dovrebbe dirmi di quanto è soddisfatto. ( Mostrare il cartellino. Ruotare casualmente l'ordine di lettura e segnare il

punto di partenza )

molto

soddisfatti soddisfatti

non del tutto

soddisfatti insoddisfatti

molto

insoddisfatti

L'attenzione che le dedica 5 4 3 2 1

Il tempo che le dedica 5 4 3 2 1

La competenza 5 4 3 2 1

L'affetto che esprime 5 4 3 2 1

Risolve dei problemi 5 4 3 2 1

Nell'esempio 4.29, le istruzioni tra parentesi sono rivolte all'intervistatore. Il "cartellino" a cui si fa riferimento consiste

in un cartellino vero e proprio di cui l'intervistatore si serve per presentare, durante un'intervista, le possibili risposte

tra cui l'intervistato può sceglierne una o qualcuna.

Altre istruzioni che possono comparire su un questionario richiedono all'intervistatore di indicare :

• la data e l'ora della rilevazione, • la presenza di altre persone oltre all'intervistato, • il luogo dell'intervista, • il tipo di abitazione, • l'atteggiamento dell'intervistato, • ecc.

GUIDA ALLA COSTRUZIONE DI UN QUESTIONARIO

1. Formulazione delle domande :

A. Usare domande strutturate tutte le volte che è possibile, anche se richiede tempo e fatica. B. Usare un linguaggio adeguato alle persone che dovranno rispondere alle domande. C. Usare una costruzione semplice delle frasi. D. Focalizzare le domande.

2. Costruzione delle scale :

A. Usare dei raggruppamenti solo quando sono necessari e non quando gli oggetti o le misurazioni sono naturalmente rappresentanti dei numeri.

B. Utilizzare un numero limitato di categorie o gradazioni ( di solito non più di otto ). C. Scegliere categorie appropriate : né troppo ampie, né troppo ristrette. D. Decidere con cura come rilevare le risposte neutrali. E. Fornire istruzioni chiare su come rispondere alle domande.

3. Assemblaggio del questionario :

A. Allegare una presentazione del questionario. B. Raggruppare le domande per argomento, lasciando gli argomenti più specifici per ultimi. C. Fornire eventuali istruzioni all'intervistatore.

4. Testare il questionario su un numero ridotto di intervistati .