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Web site http://users.unimi.it/aluciano/didattica/home.html
La cellula non è un contenitore casuale
Per realizzare tutto questa complessità la cellula ha bisogno di organizzazione
... è l’unità fondamentale morfologica e funzionale dei viventi, in grado di compiere l’insieme dei processi fondamentali biologici, cioè capace di vita autonoma ed in grado di replicarsi
la cellula...
...in base alla complessità organizzativa si dividono in cellule procariotiche ed
eucariotiche
• dimensioni: da 1 a pochi micron (µm)
• forma: sferica (cocchi) bastoncellare (bacilli) elicoidale (spirilli)
• doppia membrana (±) • Parete (proteoglicani) • Nucleoide (�cromosoma� batterico o
genoforo)
• Eterotrofi e autotrofi
• Assenza dell’involucro nucleare e del sistema membranoso interno
Procarioti
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Complessità cellulare: la cellula eucariotica
Darnell - Molecular Cell Biology
Organizzazione ed ordine: ENERGIA
ENERGIA: la capacità di compiere un lavoro
ENERGIA: la capacità di compiere un lavoro Cinetica Potenziale (legami) Radiante (fotoni) Gradienti (concentrazioni)
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Quali forme di energia? Le principali forme di Energia sono quella CINETICA e quella POTENZIALE CINETICA energia del movimento, il moto di una molecola e. termica Negli animali superiori nel meccanismo di termoregolazione La cellula non è in grado di utilizzare gradienti di temperatura per compiere un LAVORO POTENZIALE o e. immagazzinata > reazioni chimiche che liberano energia RADIANTE: dai FOTONI di luce all’energia potenziale nei legami della molecola di glucosio (fotosintesi) GRADIENTI di concentrazione: si creano quando due soluzioni a diversa concentrazione sono separate da una membrana semi-impermeabile
Energia di legame…
1. Legame ad idrogeno
Legami deboli:Sono responsabili dell’architettura tridimensionale delle grandi molecole biologiche Si formano e di rompono in condizioni di bassa energia
solvatazione
Legami forti:
Legame covalente: condivisione di elettroni
Legame ionico legame tra atomi con forte differenza di elettronegatività > dipolo ineguale > formazione di ioni
2. Interazioni di van der Waals Interazioni “istantanee” dovute alla formazione transitoria di dipoli tra gli atomi di molecole vicine 3. Interazioni idrofobiche Tipiche delle molecole apolari, che non possiedono dipoli e non si idratano
Molecole e informazione...
PKA
Composizione Chimica della Materia Vivente (Protoplasma)
75-85% Acqua 10-20% Proteine 2-3% Lipidi 1-1.5% Acidi Nucleici 1% Glucidi 1% Sali Minerali Tracce Oligoelementi (Mn, Co, Zn, Cu, I, Br,
Se, Va, Al)
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4%
L’ACQUA Dipolo magnetico Elevata capacità di solvatazione Alto calore specifico calore specifico: quantità di calore necessaria ad elevare di 1°C la temperatura di 1 grammo di acqua ACQUA DI IDRATAZIONE (40%) - Ordinata basso contenuto entropico > interazione con le macromolecole: è l’acqua strettamente necessaria al funzionamento dei componenti molecolari della cellula ACQUA DI RIEMPIMENTO (“bulk water”) - disordinata alto contenuto entropico > equilibrio osmotico, diffusione, solvatazione elettroliti, …
OSSIGENO IDROGENO
(+) (+)
(-) SALI MINERALI
Omeostasi ionica (equilibrio ionico, pressione osmotica, pH intra- ed extra cellulare) Na+, K+, Cl- : Ioni di regolazione della permeabità di membrana (Na+, Cl- out, K+ in); regolazione attività enzimatica Ca 2+:Fosfato di calcio (ossa, denti) Attività contrattile (muscoli) ed eccitazione delle fibre nervose HPO4
2-: Sistema tampone Legami ad alto livello energetico (ATP, GTP) Fosfolipidi, proteine, nucletidi, messaggeri chimici (cAMP, cGMP) Mg 2+: Fosfato di magnesio (ossa); sistemi enzimatici SO4
2-: Struttura proteica (collagene, cheratina) HCO3
-: Trasporto CO2, sistema tampone Fe 2+: emoglobina, trasporto elettroni Conformazione (acidi nucleici, clorofilla, …)
COMPONENTI ORGANICI
CARBOIDRATI, LIPIDI, PROTEINE, ACIDI NUCLEICI
ACIDI NUCLEICI
POLISACCARIDI
GRASSI, LIPIDI E MEMBRANE
PROTEINE
zucchero
acido grasso
aminoacido
nucleotide
CARBOIDRATI, LIPIDI, PROTEINE, ACIDI NUCLEICI Comprendono molecole piccole (100-200 dalton) fino a macromolecole (5000-10 000 dalton). Tutte le macromolecole sono polimeri, cioè formati da unità che si
ripetono, i monomeri, legate tra loro da legami covalenti OMOPOLIMERI > combinazione di monomeri identici (amido, glicogeno) ETEROPOLIMERI > combinazione di monomeri di 2 o più specie molecolari
(proteine, acidi nucleici)
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5%
richiede energia
LA FORMAZIONE DEI POLIMERI SI REALIZZA ATTRAVERSO UNA REAZIONE DI CONDENSAZIONE CON PERDITA DI UNA MOLECOLA DI H20 PER OGNI LEGAME CHE SI FORMA TRA UN MONOMERO E L’ALTRO >>> RICHIEDONO ENERGIA
ENZIMA ENZIMA
si libera energia
LA REAZIONE INVERSA SI CHIAMA IDROLISI E PROVOCA IL DISTACCO DEL LEGAME TRA UN MONOMERO E L’ALTRO >> LIBERANO ENERGIA
QUALI MONOMERI E POLIMERI?
MONOSACCARIDI I più importanti:
Pentosi (5C): Ribosio e desossiribosio
CARBOIDRATI
Esosi (6C): Glucosio, fruttosio, galattosio
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6%
OLIGOSACCARIDI
α Glu - β Glu α Glu - β Fru
β Gal - β Glu
CARBOIDRATI POLISACCARIDI (famosi…)
α Glucosio
β Glucosio
CARBOIDRATI
CARBOIDRATI
Glicosaminoglicani Proteoglicani Glicoproteine li vedremo nel contesto più avanti…
LIPIDI Non idrolizzabili - Semplici Acidi carbossilici a lunga catena (4-24C)
!
!
C 16
C 18
C 18
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7%
LIPIDI Idrolizzabili - Semplici Esteri degli acidi grassi con alcooli I gliceridi (glicerolo + ac. grassi) sono la classe principale Si suddividono in mono- di- e tri- gliceridi Sono accumulati come riserve
!
LIPIDI Idrolizzabili - Complessi Molecole anfipatiche (sono caratterizzate dalla presenza di residui idrofilici e idofobici) Tendono a formare spontaneamente in soluzioni acquose doppi strati lipidici con proprietà simili alle membrane (bilayer) > vedi avanti
!
> altri Lipidi STEROLI famiglia di molecole con proprietà anfipatiche (-OH) Strutturali: Colesterolo (membrana plasmatica > fluidità) Funzionali: Ormoni steroidei (surrene, gonadi), vitamine, ormoni vegetali (fitosteroli)
!
PROTEINE Eteropolimeri costituiti dalla possibile combinazione di 20 diversi aminoacidi
PROTEINE
!
Note: -COOH acido; -NH2 basico a seconda della catena laterale R possono essere: polari (acidi o basici) non polari (alifatici, aromatici) >>>>>> vedi successiva
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Struttura delle proteine Il legame tra un aa e l’altro avviene attraverso una reazione di condensazione, con perdita di H2O e viene chiamato legame peptidico La catena di aa è chiamata catena polipeptidica
NH2-CHR1-COOH + NH 2-CHR2-COOH
NH2-CHR1-CO-NH-CHR2-COOH + H2O
!
Struttura primaria:lineare;
la sequenza aminoacidica
La funzionalità di una proteina è definita dalla sua conformazione spaziale che a sua volta è determinata dalla sua struttura primaria
Struttura secondaria:α elica o ß-sheet;
è determinata da interazioni deboli (ponti di H) intracatena, tra differenti
residui aminoacidici
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9%
Principali strutture secondarie regolari:
α elica e ß-sheet;
P. es.: Cheratina (capelli, l. cornee)
Frequente, quando non ingombri sterici (per es. catene alpha del collagene)
!
Struttura terziaria:globulare;
dovuta ad interazioni forti(ponti di -S-S-) intracatena,
tra differenti residui aminoacidicidella catena stessa
!
Legami disolfuro e Struttura terziaria
Struttura quaternaria: globulare complessa;
dovuta ad interazioni forti (ponti di -S-S-) tra più subunità
polipeptidiche
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ACIDI NUCLEICI acido desossiribonucleico (DNA) e acido ribonucleico (RNA)
Unità del polimero: nucleotide Ogni nucleotide è composto di 3 “blocchetti”: Acido Fosforico + Pentoso 5C + base azotata
ACIDI NUCLEICI
ACIDI NUCLEICI Struttura primaria: la sequenza dei nucleotidi
Legame fosfodiesterico
Che reazione è?
ACIDI NUCLEICI Struttura secondaria: la disposizione spaziale
DNA
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ACIDI NUCLEICI Struttura secondaria: la disposizione spaziale
DNA A DOPPIA ELICA
ACIDI NUCLEICI
DNA E
RNA
MATERIA ENERGIA INFORMAZIONE
Central dogma
Trascrizione
Traduzione
Replicazione
Replicazione
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a b c d e f g h i l m n o
a b c d e f g h i l m n o
a b c d e f g h i l m n o
a b c d e f g h i l m n o
a b c d e f g h i l m n o
Forma Dimensione Funzione (meccanica, conduzione, riserve ecc.) ….
Le membrane biologiche
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Le membrane biologiche Membrana cellulare o m. plasmatica o plasmalemma:
sottile involucro che delimita materialmente la cellula, separandola dall’ambiente esterno
in out
Struttura delle membrane La struttura delle membrane si basa sul modello a mosaico fluido (Singer & Nicolson, 1972)
• Doppio strato di molecole lipidiche con caratteristiche sia idrofile che idrofobiche
• Le regioni lipidiche delle molecole sono rivolte all’interno dello strato impedendo il movimento di molecole polari attraverso la membrana; le parti idrofile sono rivolte verso l’ambiente idrofilo ai due lati della membrana
Membrana unitaria DIMENSIONI: 7-10 nm
Plasma membrane of two adjacent cells showing trilaminar structure. TEM X185,000
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Lipidi Fosfogliceridi Sfingolipidi Fosfolipidi
+ colina + etanolamina + serina + inositolo
Polare
Apolare
Fosfogliceridi (i più abbondanti)
Sono costituite da quantità variabili di: • LIPIDI 30-50% • PROTEINE 50-70% • Carboidrati 1-10% (Glicolipidi e Glicoproteine)
Composizione delle membrane
Composizione delle membrane
66
Steroli • Molecola a 4 anelli a cui è legata una catena alifatica • struttura planare e rigida • debolmente polari (-OH)
Funzione strutturale Colesterolo e steroli, inseriti nel doppio strato fosfolipidico, interferiscono con l’impacchettamento della membrana causando “disturbi sterici” che influenzano le proprietà di fluidità della membrana plasmatica Impedisce solidificazione < Tm > impedisce eccesiva fluidità Altro: membrana come “serbatoio dinamico” di steroli
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Fattori che influenzano le proprietà fisiche:
-C=C-
Il grado di saturazione influenza: il grado di fluidità della membrana, l’ attività di recettori, enzimi, trasportatori… Per esempio: Mammiferi ibernanti (37 > 5°C) => aumento del grado di insaturazione delle catene aciliche
- Lunghezza delle catene aciliche - Grado di insaturazione - Contenuto di colesterolo
Rotazione
Diffusione bidimensionale
Proteine
1. Proteine Intrinseche • proteine globulari (struttura terziaria) • penetrano nel bilayer lipidico anche completamente (trans-membrana) • le porzioni immerse sono caratterizzate da residui aminoacidici idrofobici 2. Proteine Estrinseche • superficie interna o esterna della membrana • idrofile, si legano in modo non covalente alle superfici polari della membrana
spanning domains
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Carboidrati e membrane Sono oligosaccaridi associati a glicolipidi e glicoproteine
Più abbondanti sulla superficie esterna della membrana
Costituiscono il rivestimento glucidico cellulare => GLICOCALICE
Carboidrati Sono associati a glicolipidi e glicoproteine Oligosaccaridi: Mannosio Fucosio Galattosio Glucosamina Acido sialico
Nelle glicoproteine: Si legano al gruppo -NH2 di residui di aspargina o al gruppo -OH di residui si serina, treonina, idrossiprolina o idrossilisina
Più abbondanti sulla superficie esterna della membrana Costituiscono il rivestimento glucidico cellulare => GLICOCALICE
Glicolipidi
Riconoscimento Stabilizzazione Adesione Signaling
Glicoproteine: ABO
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The erythrocyte glycocalyx.
Roseman S J. Biol. Chem. 2001;276:41527-41542
©2001 by American Society for Biochemistry and Molecular Biology
Figure 6 DEFB126 mutation, sperm glycocalyx structure and infertility
Tollner, T. L. et al. (2012) Multifunctional glycoprotein DEFB126—a curious story of defensin-clad spermatozoa Nat. Rev. Urol. doi:10.1038/nrurol.2012.109
Electron micrograph of a proteoglycan aggregate purified from calf epiphyseal cartilage.
Roseman S J. Biol. Chem. 2001;276:41527-41542
©2001 by American Society for Biochemistry and Molecular Biology
Glicoproteine e proteoglicani Matrice pericellulare o glicocalice
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Glicoproteine e glicosaminoglicani
Matrice pericellulare o glicocalice Funzioni del glicocalice
catalisi enzimatica
riconoscimento Inibizione, attività recettoriale (ormoni, fattori di crescita…)
adesione non giunzionale tra cellule o ai substrati
assorbimento
carica elettrica
filtro-barriera
• Fenomeni di riconoscimento cellulare • Adesione “non giunzionale” tra cellule • Inibizione da contatto • Adesione a substrati • Fusione cellulare • Attività recettoriale (ormoni, fattori di crescita...)
Funzioni del glicocalice
• Fisiologico/Informazionale/strutturale • BARRIERA SELETTIVA (Omeostasi,Trasporti ...) • ADESIONE INTER-CELLULARE (glicocalice,
sistemi giunzionali e non giunzionali) • RICONOSCIMENTO CELLULARE (recettori,
sistemi enzimatici, trasduzione del segnale, interazione cellulare)
MEMBRANE: FUNZIONI
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Barriera selettiva
Osmosi e trasporti…
Le membrane biologiche sono semi-impermeabili
Acqua, piccole molecole liposolubili e gas riescono a superare il doppio strato lipidico Le molecole polari sono in grado di attraversare la membrana solo per mezzo di proteine trasportatrici
Diffusione semplice e osmosi
La sostanza si sposta per agitazione termica verso destra secondo gradiente di concentrazione fino a che C1 = C2 l’energia libera ΔG = - RT ln C1/C2 l’energia libera è funzione della differenza di concentrazione tra i due compartimenti. (=> energia e gradienti di concentrazione)
Diffusione semplice e osmosi
In un sistema biologico, i due ambienti sono separati da una membrana semimpermeabile che cioé è in grado di far passare il solvente ma non i soluti
Diffusione semplice e osmosi
Osmosi: movimento di acqua da un compartimento meno concentrato ad uno più concentrato La pressione osmotica è la pressione che si genera a livello della membrana semimpermeabile e dovuta al movimento di acqua al fine di eguagliare le concentrazioni nei due compartimenti (C1=C2) In molte cellule animali osmolarità fisiologica 260 – 280 mOsm/Kg ( => sistemi in vitro)
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maggior parte delle cellule animali osmolarità 260-280 mOsm/Kg (> colture in vitro)
Trasporti: passivo e attivo
Addendum
Na+ Cl-
!
Trasporto attivo diretto (Na/K)
OUT
IN
K+
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21%
Na+ Cl-
Traporto attivo indiretto (simporto Na+- Glu)
!K+
OUT
IN
Molecole e informazione...