#weareAlumni - PwC · Le grandi aziende sono fatte di grandi team che sono fatti di grandi talenti....

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#weareAlumni N.3 Eventi Accelerating Italy News 9° edizione ReportCalcio Punto di vista Guardare al futuro con intelligenza My Story, Our Story Marcello Albergoni Il più bel lavoro del mondo ©2019 PricewaterhouseCoopers SpA. All rights reserved

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Il più bel lavoro del mondo

©2019 PricewaterhouseCoopers SpA. All rights reserved

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Come si diventa il numero 1 di LinkedIn Italia?Fare carriera nel mondo del lavoro è qualcosa che

richiede tanto tempo e impegno. Indubbiamente posso dirvi che tutte le esperienze fatte durante il proprio percorso lavorativo contribuiscono al successo, perché ti formano non solo dal punto di vista professionale, ma come uomo in genere. Prima di iniziare la mia avventura in LinkedIn, ho lavorato come Senior Manager in PwC Italia, sviluppando progetti in ambito Business Intelligence Solutions. Nel 2011, dopo una serie di colloqui intensi, ho iniziato il mio percorso in LinkedIn Italia, diventandone così il primo dipendente. Con l’evolversi del mio percorso professionale ho avuto modo di constatare che la caratteristica essenziale per farsi strada nel mondo del lavoro è senza dubbio la motivazione, ed è proprio questa che mi ha portato a diventare il Country Manager LinkedIn Italia. Così ho iniziato il lavoro più bello del mondo dando l’opportunità ad ogni professionista di sentirsi realizzato a livello professionale ed economico. Ho imparato tanto dalle persone attorno a me e sono diventato parte integrante di questo razzo lanciato nello spazio che cresce di 2 nuovi iscritti al secondo.

Come l’esperienza in PwC ti ha aiutato?Ricordo con piacere l’esperienza vissuta in PwC. Questa è una realtà che valorizza i talenti

e, se hai voglia, puoi anche adottare sul lavoro un approccio imprenditoriale. È proprio così che ho costruito una rete di relazioni che insieme alla collaborazione, alla lealtà e all’umiltà di saper apprendere dagli altri, ritengo essere essenziali per la crescita, perché al di là delle tecnologie e dell’offerta, gli asset di un’azienda che funziona sono i talenti. Inoltre in PwC ho imparato a programmare e pensare a lungo termine, cosa che nelle aziende più piccole non succede, aziende in cui si pensa a massimizzare il profitto nel breve termine senza pensare al futuro. Io credo che PwC abbia sempre avuto questo approccio lungimirante, individuando le giuste risorse per ogni progetto e costruendo la squadra con le practice giuste. Con questo approccio in LinkedIn Italia io e il mio team abbiamo raggiunto traguardi importanti. Nel 2011 avevamo 1 milione di iscritti, ora ne abbiamo più di 13 milioni con migliaia di aziende che comprano i nostri prodotti e servizi per affrontare il futuro. Da un lato è quindi l’awareness degli utenti finali che ha fatto crescere il nostro network, dall’altro è la motivazione che ci spinge a dare alle aziende un sistema innovativo che permetta di trovare e attrarre i talenti che servono.

Come attrarre e sviluppare i talenti nell’era di LinkedIn? Quali sono le competenze più ricercate dalle aziende italiane?Questo è un tema diventato prioritario, non solo se vuoi vincere, ma anche se vuoi

sopravvivere come azienda. Le grandi aziende sono fatte di grandi team che sono fatti di grandi talenti. Quindi se in quanto azienda non hai la capacità di attrarre e ricercare con le tecnologie a disposizione le persone giuste sicuramente fallirai. In LinkedIn abbiamo un racconto che mette assieme tutti gli step necessari, e suona così: plan – hire – develop - measure. Per portare a bordo le persone giuste bisogna pianificare, avere all’interno un sistema di talent intelligence che permetta di individuare il posizionamento dell’azienda rispetto ai talenti che servono o rispetto alle industry in cui si vuole entrare, le aree geografiche e così via. Superata la fase di planning, si passa alla seconda fase, quella di hiring e portare a bordo i talenti. In tutto questo, dati i circa 610 milioni di iscritti su LinkedIn, è necessario creare la propria reputazione, farsi conoscere, costruire una rete di follower, avere recruiter in azienda che portino a bordo persone, postino job e contenuti. Sono necessarie persone che costruiscano un piano editoriale, cosicché i leader aziendali parlino e ispirino le persone a venire da te piuttosto che andare da altri. La competizione, tra l’altro, è trasversale, non è più per industry. Per quanto riguarda il secondo quesito, dalle nostre analisi risulta che i talenti più ricercati sono quelli in ambito di “dati”, ovvero talenti che hanno un background digitale e che sono in grado di trasformare dati e informazioni in conoscenza e, ancora una volta, la conoscenza in leadership. Quindi bisogna essere pronti e attrezzati con le soluzioni “talent solutions” di LinkedIn per portare a bordo le persone. Inserire talenti non è sufficiente, bisogna avere un sistema per svilupparli, ad esempio attraverso dei training. Questa è la terza fase e anche qui abbiamo un sistema che si chiama LinkedIn Learning che permette di individuare le risorse e formarle, cambiare la loro traiettoria di carriera e trasformarle nelle risorse utili

alla propria organizzazione. L’ultimo e quarto step è la misurazione, measure, che abbiamo di recente aggiunto grazie all’acquisizione di Glint. Questo è un sistema che permette di analizzare come stanno le persone all’interno dell’azienda. Bisogna permettere ad ogni individuo di sviluppare le proprie competenze, fornendo un percorso che sia il migliore possibile dal punto di vista professionale e infine misurarne la fattibilità. Le skill più richieste sono senz’altro quelle in ambito digitale. Insieme a Microsoft abbiamo appurato che in Italia ci sono circa 150.000 possibilità di lavoro in ambito digital non coperte, contro una disoccupazione giovanile che è sopra al 30%. Quindi la risposta è semplice: noi, quali organizzazioni private, dovremmo iniziare a formare persone in ambito digitale, quello è il futuro. L’intelligenza artificiale, il machine learning sono i data analyst, i data scientist, che permettono di capire che cosa sta succedendo a una azienda considerando il volume di dati a disposizione.

L’ambiente di lavoro sta cambiando rapidamente. Quale è per te il luogo di lavoro ideale?Abbiamo lavorato intensamente su questa tematica. Il ragionamento che sta dietro è: se vuoi attirare talenti, l’ambiente di lavoro si rivela un pezzo importante del “package” che un’azienda mette a disposizione. Per tale motivo l’ambiente di lavoro dovrebbe essere un po’ come una casa. Si tratta di un mix di luoghi informali dove le persone danno

Il più bel lavoro del mondo

My story, our storyMarcello Albergoni

LinkedIn HQ - Sunnyvale CA

Marcello Albergoni | Country Manager LInkedIn Italia

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Guardare al futuro con intelligenza

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il meglio di sé professionalmente, ma nello stesso tempo luoghi nei quali avere la possibilità di rilassarsi nel momento di bisogno. Noi disponiamo di un giardino interno con i limoni, una cantina con i vini, tutti luoghi di riflessione dove fare una pausa, leggere un libro, ascoltare un po’ di musica. Abbiamo anche una cucina centrale dove è possibile fare colazione la mattina o trovarti con altri colleghi. Non si tratta però del classico angolo con la macchinetta, o del bar dove fare la fila, che ormai è una cosa obsoleta e non confortevole. Il luogo di lavoro dovrebbe rispondere a tutte le esigenze di chi lo abita. Io sono un big fan dell’ufficio perché stimola la collaborazione, amo anche lavorare da casa, ma sento spesso il bisogno di stare con gli altri, e quando lo faccio è importante avere un ambiente confortevole come una bella sala innovativa per una riunione con clienti; oppure un’amaca se voglio fare meditazione. Quello che le generazioni più recenti cercano è proprio questo. Dunque, anche a scapito di altre cose che tempo fa risultavano interessanti, abbiamo disegnato l’ufficio per le persone che ci lavorano. Lo abbiamo usato tantissimo con i nostri clienti, tanto da diventare un veicolo di business e di incontro di notevole impatto.

Obiettivi a breve e lungo termine: dove ti vedi fra 10 anni? In LinkedIn. Vorrei rimanerci per sempre, perché sono convinto di avere il lavoro più bello del mondo. Per lo scopo che ha fatto nascere LinkedIn, per la nostra visione, per la nostra missione. La possibilità di poter trasformare la vita di una persona facendo attenzione a ciò che è scritto nel proprio profilo, seguendo

le aziende, imparando da altri, e magari un giorno trovando il lavoro della vita. Il lavoro è un pezzo fondamentale della vita di una persona. Io ho questo credo. L’apertura a un network permette alle persone di imparare da culture differenti, di realizzare contenuti e apprenderne degli altri. Tutto questo rende mentalmente più aperti e flessibili. Per questo il progetto è così bello, bisogna individuare l’obiettivo aziendale e portarvi le persone facendole sentire parte di un progetto più grande, realizzando possibilmente i loro sogni. Perché il lavoro cambia la vita. Il tema vero è che questa azienda è “arrotolata” attorno ad un set di culture e valori che costruiscono la passione e ti fa pensare “vorrei rimanere per sempre qui”. Per noi qui ogni giorno è come se fosse il primo, ancora non ben chiaro il perché, ma probabilmente il motivo sta nella nostra vicinanza ai valori e alla cultura di questa azienda. Immagino come potrebbe andare meglio il mondo se tutte le aziende avessero questa capacità di ispirare. Noi abbiamo un concetto di leadership che si traduce in capacità di ispirare gli altri a raggiungere un obiettivo comune nel rispetto della cultura e dei valori aziendali, che è una cosa straordinaria. Ogni volta che incontro negli Stati Uniti il nostro numero 1 mi abbraccia e mi dice “grazie, so che è stato un viaggio lungo” e in un’ora mi informa su quello che succederà nei prossimi 5 anni. Mi ringrazia per quello che faccio in Italia che è una country relativamente piccola per una persona che è seduta negli Stati Uniti. Questa cultura, dell’essere apprezzato, dell’essere ben voluto, mi fa pensare che io ho il più bel lavoro del mondo.

L’Intelligenza Artificiale ha già avviato il percorso verso il cambiamento. In base alle evidenze emerse dai nostri studi, entro il 2030 l’IA potrebbe portare una crescita economica di 15,7 trilioni di dollari e generare per le economie locali un incremento del PIL fino al 26%. Questi i dati contenuti all’interno del nostro studio Global Artificial Intelligence: Sizing the prize, What’s the real value of AI for your business and how can you capitalise? La maggior parte dei dirigenti aziendali si ritrovano in questo momento impegnata in una nuova sfida, capire come dislocare in tutte le funzioni organizzative questa tecnologia emergente, generando il massimo valore.Nasce l’esigenza di definire un piano d’azione, quindi una strategia che permetta di ottenere vantaggi in termini di business, integrare il proprio team con personale esperto in IA e nello stesso tempo formare e preparare i dipendenti all’utilizzo di questi sistemi, in un’ottica di gestione consapevole dei dati per garantire l’affidabilità. Di conseguenza le aziende trarranno un vantaggio dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale, implementando le giuste strategie per l’organizzazione e la forza lavoro, dimostrando capacità nel reinventare il proprio business, e integrando l’IA con le altre tecnologie emergenti come la blockchain, analytics e l’Internet of Things (IoT).Abbiamo condotto un’intervista su più di 1000 dirigenti aziendali statunitensi a capo di aziende che stanno studiando o implementando l’IA e raccolto le loro previsioni all’interno del rapporto PwC 2019 AI predictions. I pareri dei dirigenti emersi dalle interviste sono così distribuiti:

a. il 20% dei business executive dichiara che le loro organizzazioni pianificano di implementare l’IA enterprise-wide nel 2019 distribuendola su tutte le aree operative per potenziare le varie operazioni

Sede LinkedIn Milano - Interni

di business; b. il 27% delle organizzazioni ha

già implementato l’IA su più aree d’impresa;

c. il 15% delle organizzazioni pianifica di implementare l’intelligenza artificiale su più aree operative;

d. il 16% delle imprese coinvolte nello studio ha già avviato dei progetti pilota all’interno di alcune aree aziendali;

e. il restante 22% è ancora in fase di studio per l’implementazione e l’integrazione dell’IA all’interno della propria organizzazione.

Le aspettative delle organizzazioni circa gli investimenti in IA vanno oltre l’aumento della produttività e la diminuzione dei costi, prevedendo un percorso in crescita verso ricavi e profitti.L’intelligenza artificiale permetterà alle imprese una maggiore personalizzazione dei prodotti, aumentandone l’attrattività e la convenienza nel tempo. Infatti si stima che il 45% dei guadagni economici entro il 2030 verrà dai miglioramenti del prodotto.

Il cambiamento è incominciato. L’IA inizia a radicarsi sempre più in ogni forma di organizzazione fino a caratterizzare le vite dei consumatori nel quotidiano. Per le persone, le imprese e i vari Paesi del mondo, l’automazione basata sull’intelligenza artificiale non deve essere intesa come una minaccia, ma come una spinta economica da cavalcare.

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Best Performance AwardLo scorso 21 marzo PwC e SDA Bocconi hanno lanciato l’edizione 2019 del Best Performance Award, il premio annuale dedicato alle imprese italiane del Mid Market (fatturato compreso tra 25 e 1000 mln di euro) che si distinguono per la creazione di valore economico, tecnologico, sociale e ambientale, attraverso pratiche sostenibili che garantiscono continuità al proprio business.

Per i dettagli del premio: sdabocconi.it/bpa

Il nuovo codice della crisi e dell’insolvenzaPwC TLS Avvocati e Commercialisti, in collaborazione con ANDAF, ha organizzato una serie di incontri per illustrare le novità introdotte dal nuovo Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza che maggiormente impattano sulla vita delle realtà imprenditoriali. Possibili strategie di investimento negli scenari distressed, nuovi organismi di composizione della crisi di impresa (cd. OCRI), strumenti di natura concorsuale per il superamento delle situazioni di crisi, questi alcuni dei temi oggetto di approfondimento che hanno impegnato i nostri esperti nel corso degli incontri.

Per maggiori dettagli:pwc-tls.it/it/crisi-insolvenza

Abbiamo creato un gruppo LinkedIn dedicato ai nostri Alumni?

9° edizione di ReportCalcio: una panoramica sul calcio italianoIl prossimo giugno verrà presentato ReportCalcio 2019, risultato finale di una sinergia tra FIGC, PwC e Arel. Lo studio, ormai giunto alla sua 9° edizione, ha l’obiettivo di analizzare lo stato di salute del calcio italiano, fornendo una panoramica di tutti i principali dati che qualificano la dimensione, la struttura e l’articolazione del sistema calcistico italiano.

Per saperne di più visita il sito pwc.com/it

CEO Conference 2019PwC in collaborazione con Comitato Leonardo e Borsa Italiana, organizza il prossimo giugno l’appuntamento annuale di presentazione dei dati relativi alla 22° CEO Survey PwC. Sarà l’occasione per far luce sui grandi cambiamenti economici in atto e sulle conseguenti opportunità da cogliere, in un’epoca in cui l’incertezza mina la propensione dei CEO italiani a nuovi investimenti industriali. Per consultare la pubblicazione completa:

pwc.com/ceosurvey sezione eventi

Eventi e pubblicazioni

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Vuoi essere tu il protagonista del prossimo numero di #weareAlumni?

Scrivi a: [email protected] e raccontaci la tua storia!

Grazie al nostro gruppo potrai:• trovare tutti gli aggiornamenti riguardanti il

mondo PwC; • scoprire informazioni utili sulle iniziative dedicate

ai nostri Alumni; • rafforzare il tuo network di relazioni professionali

e di amicizia.

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Accelerating Italy Il prossimo 21 maggio PwC parteciperà all’evento “Accelerating Italy: le tecnologie per la crescita delle imprese” organizzato da RCS Academy. Si parlerà di innovazione tecnologica e dei nuovi strumenti che

Italy M&A TrendsPwC ha pubblicato 3 studi riguardanti i macro-trend che guideranno la crescita dei mercati Consumer Market, Industrial Manufacturing & Automotive, Pharma & Healthcare nei prossimi anni. I report, che mettono a confronto le operazioni di M&A, presentano per ogni settore un analisi sui tipi di investitori coinvolti e trend previsti con un particolare focus sul mercato italiano.

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Art@PwCLo spazio espositivo PwC a partire dal prossimo 9 maggio ospiterà la mostra “Forma Mentis”, a cura dell’artista Alessandro Pasotti. Le opere esposte sono la sintesi di una profonda ricerca artistica che permette ai suoi lavori di fondersi perfettamente con l’universo aziendale di PwC e gli strumenti informatici q u o t i d i a n a m e n t e utilizzati dai nostri dipendenti. Opere originali e inconsuete realizzate (in parte) tramite il software Microsoft Office Power Point, rendendo l’arte un bene fruibile e decodificabile per ogni individuo della nostra azienda e della nostra società.

pwc.com/it/alumni sezione eventi

le imprese dovranno adottare per una crescita sostenibile nel tempo. PwC sarà presente con il Partner Massimo Pellegrino, leader in ambito Digital Strategy & Innovation.

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Venerdì 15 febbraio 2019

The Code of Corporate Crisis and Insolvency was published yesterday in the Official Journal. It was approved by the Council of Ministers on 10 January 2019.

As provided for in article 389 "Final and Transitional Provisions" of the legislative decree implementing Law 155/2017, the new rules enter into force at two different points in time.

The decree comes into force 18 months after its publication in the Official Journal, thus on 15 August 2020, except for some specific provisions that take effect 30 days after the afore said publication.

Especially, on 16 March 2019 the following rules come into force:

articles 27, paragraph 1 and 350 on jurisdiction (both the territorial jurisdiction and the jurisdiction related to subject matter) for Extraordinary Administration proceedings and for large groups of companies;

articles 356 and 357 providing for rules related to “Register of the appointees for the management and monitoring of the crisis and insolvency procedures”, i.e. “Albo degliincaricati della gestione e del controllo nelleprocedure”;

articles 363 and 364 on the certification of social security debts and insurance premiums as well as tax debts;

articles 375, 377, 378 and 379 on changes of enterprise and corporate organizational set-up, directors' responsibilities and of appointment of auditors;

E’ stato pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale iltesto del Codice della Crisi di Impresa edell’Insolvenza dopo aver ricevuto l’approvazioneda parte del Consiglio dei Ministri lo scorso 10gennaio.

Come sancisce l’articolo 389 «Disposizioni finali e transitorie» del decreto legislativo di attuazione della L. 155/2017, sono previsti due distinti momenti per l’entrata in vigore della nuova disciplina.

Il decreto entrerà infatti in vigore decorsi 18 mesi dalla pubblicazione dello stesso nella Gazzetta Ufficiale e quindi il 15 agosto 2020, salvo alcune peculiari disposizioni per le quali è prevista un’entrata in vigore anticipata a 30 giorni.

Nello specifico entreranno in vigore il 16 marzo 2019 le seguenti disposizioni :

l’articolo 27, comma 1 e l’articolo 350 in materia di competenza (per materia e territoriale) per le procedure di amministrazione straordinaria ed i gruppi di imprese di rilevante dimensione;

gli articoli 356 e 357 recanti la disciplina dell’Albo degli incaricati della gestione e del controllo nelle procedure;

gli articoli 363 e 364 in materia di certificazione dei debiti contributivi e dei premi assicurativi nonché quelli tributari;

gli articoli 375, 377, 378 e 379 in materia di modifiche agli assetti organizzativi dell’impresa, assetti organizzativi societari, responsabilità degli amministratori e nomina di controllo;

Pubblicato in G.U. il nuovo Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza

A cura del Team PwC TLS Legal Insolvency By Team PwC TLS Legal Insolvency

Publication in the Official Journal of the new Code of Corporate Crisis and Insolvency