Art@PwC 2015

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15 gennaio 2015 | Ore 18.30 | Seguirà cocktailSpazio Espositivo PwC Milano | Via Monte Rosa, 91

Da giovedì 15 gennaio a venerdì 6 febbraio 2015

Tiziana

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Almu

Dena

Nata a Barcellona il 1 ottobre del 1978, laureata in fisioterapia all’Università Autonoma di Barcelona, svolge il suo lavoro da oltre 10 anni nel campo della idrokinesiterapia. La sua passione per la fotografia viene dal contatto diretto sia con fotografi indipendenti sia col gruppo Shooting Dollz e dalla curiosità di voler plasmare quello che l’occhio vede. Almu Dena si definisce apprendista fotografa perché la sua formazione è autodidatta.

l progetto fotografico “Made in China” nasce dal desiderio di condurre gli spettatori nell’affascinante e misterioso Paese “Re d’Oriente”.

Le fotografie vogliono avvicinare al Paese nella sua condizione attuale, mettendo in contrasto la realtà contemporanea, innovativa e moderna,con il passato, recente e antico. La sola macchina fotografica è il tramite di comunicazione con le persone del luogo. Ci si trova di fronte a una nazione con una lunga storia perlopiu sconosciuta in occidente, che a passi da gigante cerca di farsi spazio nel mondo moderno e globalizzato. Spesso è oggetto di grandi contraddizioni ed alla ricerca di un equilibrio fra tradizione e progresso.

Il percorso fotografico parte da Shanghai, che ha ospitato l’ultimo Expo, e consegna il testimone a Milano, sede dell’edizione 2015.

I Nata a Roma il 21 gennaio 1975, diplomata al liceo linguistico di Roma, Collegio Nazareno. Lavora come event manager da oltre 20 anni. Natura e viaggi in cerca di nuove culture sono la sua grande passione ma la vera contaminazione è avvenuta nel 2009 con la scoperta della fotografia e di come attraverso un obiettivo si può catturare un attimo di secondo e renderlo visibile...

12 febbraio 2015 | Ore 18.30 | Seguirà cocktailSpazio Espositivo PwC Milano | Via Monte Rosa, 91

Da giovedì 12 febbraio a venerdì 6 marzo 2015

All’improvviso il vento

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a mostra All’improvviso il vento vuole indagare il rapporto intimo e intangibile tra l’uomo e la natura, uno scambio continuo che scatena emozioni, temporali e silenzi.

All’improvviso il vento arriva, porta via i pensieri, scompiglia i capelli e alleggerisce l’anima. Tutto è movimento, energia ma dentro di sè, per un brevissimo istante, ciascuno trova la pace, uno stato di grazia che rende eterni e meravigliosi.

Le donne di Giorgio Riva vogliono esprimere questo, attraverso l’espressione del loro viso, attraverso le loro mani e i loro capelli.Donne sospese, leggere, volanti. Donne che emergono dall’acqua, donne avvolte dalla natura e che a loro volta la avvolgono.

LGiorgio Riva nasce a Vaprio d’Adda il 5 novembre 1975.Si diploma al Liceo Artistico Statale di Bergamo nel 1994 e si laurea in Disegno Industriale presso il Politecnico di Milano nel 2000.La sua attenzione è da sempre rivolta alla figura umana, cui dona, dopo anni di sperimentazione, una sua personalissima interpretazione. Nella sua carriera ha utilizzato svariate tecniche: dal pastello colorato alla bomboletta spray, dalla china al colore ad olio per approdare oggi ad un mix di tecniche sovrapposte su diversi livelli. Base fondamentale delle sue opere è il supporto ligneo, materiale che lui ama e conosce, un materiale vivo del quale sfrutta le venature come punto di partenza nella tracciatura dei suoi disegni.I suoi riferimenti fondamentali sono Gustave Klimt, Egon Schiele, Alfons Mucha e in generale l’art Noveau sviluppatasi in Europa a cavallo tra in XIX e il XX secolo.

12 marzo 2015 | Ore 18.30 | Seguirà cocktailSpazio Espositivo PwC Milano | Via Monte Rosa, 91

Dal giovedì 12 marzo a venerdì 10 aprile 2015

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RofiRitorno al futuro

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Classe 1970, inizia a dipingere nel 2010, oggi vanta già la partecipazione a numerose collettive e alcune personali. Gabriele Rofi coglie nelle sue opere l’essenza della forma: “Nelle mie tele la forma è abbozzata velocemente senza la base del disegno, il colore è dato in maniera diretta, istintiva, primordiale, c’è molta gestualità… concepisco la Pittura come la Scultura, dove al posto dello scalpello è il pennello a scolpire le forme per mezzo dei chiari-scuri, dei caldi-freddi, dei saturi e dei neutri... si lavora per differenza, togliendo…” - Gabriele Rofi -Alcune delle sue opere hanno ricevuto il plauso della giuria in occasione di concorsi anche a respiro internazionale tra cui Premio Flyenergia 2013 presso la Galleria Deodato di Milano. La sua opera Babysun è stata ritenuta dalla Giuria “sulla linea della neofigurazione, opera intelligente, poetica e particolare”.

elle 12 opere pittoriche di Ritorno al Futuro, progetto personale di Gabriele Rofi, predomina la figura umana, specchio di alcune incongruenze e diseguaglianze prodotte dalla società contemporanea.

“In questa fase sto producendo e perfezionando la mia sintesi pittorica nell’ottica del distacco da un realismo figurativo che, pur traendo ispirazione da canoni classici, vuole approdare a un linguaggio espressivo sintetico che vada il più direttamente possibile all’essenza di ciò che vedo e sento.” - Gabriele Rofi -

Ritorno al Futuro è un invito a “tornare indietro” a recuperare valori lasciati per strada, essenziali per poter considerare una civiltà veramente avanzata e non soltanto moderna, in grado di coniugare il progresso tecnologico ed economico con quello umano.

Expo è una finestra sul futuro, un futuro che sia nutrimento per il corpo ma anche per l’anima... di tutti.

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16 aprile 2015 | Ore 18.30 | Seguirà cocktailSpazio Espositivo PwC Milano | Via Monte Rosa, 91

Da giovedì 16 aprile a venerdì 8 maggio 2015

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PumaLa disciplina della Terra

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Disegnatore da sempre, dedica i primi anni della propria vita professionale ad altri percorsi lavorativi. Scopre la passione divorante per la pittura nel 2003, quando, quasi per gioco, comincia a collaborare nell’atelier del fratello Corrado Puma. Incoraggiato da quest’ultimo, decide di affinare ed indirizzare il proprio naturale talento frequentando l’Accademia Balbo di Bordighera con il maestro Enzo Consiglio, e l’atelier di nudo artistico di Mentone. Attingendo da grandi figure del novecento, Vespignani, Freud, e Casorati, conclude questo percorso creando una pittura netta, potente, materica che conquista e avvolge lo spettatore con atmosfere antiche e sincere, senza inutili sofisticazioni intellettuali.

el suo lavoro Davide Puma tratta il rapporto dell’uomo con la natura, con il cosmo e con se stesso. Dice Davide: “intravedo nella ricongiunzione al tessuto primario l’unica via possibile per la salvezza non solo dell’umanità ma del pianeta intero”.

L’arte è sempre stata al servizio del genere umano e ha da sempre il compito di portare poesia e bellezza come elementi rigeneranti per dare speranza.

Con l’avvento di internet l’arte è praticamente ovunque. Come uno specchio del nostro presente consegna una chiave di lettura dello stato di salute della nostra società.

Ma l’arte oggi ha anche il compito di scioccare. Il pianeta è ferito e la ferita è una bocca che parla, in cerca di ascolto contro l’indifferenza e il disagio.

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14 maggio 2015 | Ore 18.30 | Seguirà cocktailSpazio Espositivo PwC Milano | Via Monte Rosa, 91

Da giovedì 14 maggio a venerdì 5 giugno 2015

esposizione d’arte a cura di Fabrizia Buzio Negricon gli artisti di Officina Lombarda: Vanni Bellea, Pierangela Cattini, Mirko Cervini, Gladys Colmenares, Elda Francesca Genghini, Luca Ghielmi, Martina Goetze, Peter Hide 311065, Giordano Redaelli, Isabella Rigamonti Giuseppe Sassi Massimo Sesia 3RE(Trezza-Regidore)

Madre Terra

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Officina Lombarda: laboratorio di idee, factory del terzo millennio. È un gruppo mobile creato nel 2009 dal critico d’arte Fabrizia Buzio Negri con artisti itineranti nel tempo e nelle occasioni di confronto, nella ricerca d’avanguardia, nei racconti delle loro esperienze geograficamente illimitate, comunque mirate a progetti d’arte ben definiti. Come questo progetto dedicato a EXPO 2015, che arriva dopo una lunga serie di esposizioni di successo a Mantova, Venezia con vernissage all’apertura della Biennale, Roma in via Margutta, Berlino nel vivacissimo Mitte, Barcellona in Paseo de Gracia e Parigi in rue de Seine.

adre Terra: una dichiarazione d’amore infinita. Un canto dell’arte che trasforma senza sosta pensieri, sentimenti, idee, memorie nei linguaggi espressivi della contemporaneità.

Gli artisti hanno vissuto molto intensamente questo progetto in un’emotività creativa che ha portato al massimo la loro dimensione interiore.

In prospettive variabili da artista ad artista - pittura, scultura, fotografia, assemblage, installazione - la mostra accende i riflettori sulle diverse relazioni fra l’arte e il pianeta della vita, nelle energie complesse che da esso scaturiscono, in un’ottica globale di geografie differenti e con proiezioni al futuro prossimo.

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11 giugno 2015 | Ore 18.30 | Seguirà cocktailSpazio Espositivo PwC Milano | Via Monte Rosa, 91

Da giovedì 11 giugno a venerdì 3 luglio 2015

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Lo CascioLe Utopie

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iorgio Lo Cascio sfrutta le potenzialità espressive della fotografia digitale, ricercando consapevolmente uno spazio dove l’inventiva sa scoprire nuove dimensioni del reale.Gli studi di architettura, la formazione culturale e i frequenti viaggi si riflettono nella composizione delle opere. I molti scatti realizzati nel mondo costituiscono il ricco archivio a cui accedere per dare vita a una realtà inedita, un processo simile a quello che la mente compie quando utilizza frammenti di ricordi ed esperienze per creare un’idea o un progetto. Gli scatti diventano tessere di un mosaico dominato da un’atmosfera allusivamente surrealista.

Non è un caso che Giorgio Lo Cascio dedichi un intero progetto alle utopie, smentendone ironicamente l’etimologia. Infatti, i suoi non sono “non-luoghi” ma strutture che includono mille realtà, accostate con equilibrio dal fotografo. Ne risulta un mondo che, di primo acchito, sembra generato dalla pura fantasia. Basta, però, soffermarsi sui particolari che rendono vive le immagini per accorgersi che ognuno crea rimandi e racconta storie dotate di un fascino misterioso.

Roberto Mutti

GGloc nasce a Inverigo (Como) il 22 Maggio 1943 da madre pittrice e padre industriale tessile. Si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1970. Fare l’architetto è una passione che dura ancora oggi e che gli ha permesso di girare il mondo, progettare, disegnare, fotografare, e dipingere. Anche la fotografia è da sempre una grande passione, dapprima con pellicola e lavoro in camera oscura per poi passare, faticosamente, alla fotografia digitale che rivela, però, infinite potenzialità creative. Nel 2008 ha inizio la sua nuova esperienza artistica, che utilizza come elemento base la fotografia. Il processo di elaborazione digitale da luogo alla rappresentazione di una realtà virtuale nella quale l’immaginario e il reale giocano le loro parti con l’intento di creare nuove atmosfere e suggestioni, in un linguaggio che si esprime attraverso una diversa percezione dell’azione creativa.

9 luglio 2015 | Ore 18.30 | Seguirà cocktailSpazio Espositivo PwC Milano | Via Monte Rosa, 91

Da giovedì 9 luglio a venerdì 28 agosto 2015

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io ZaffaroniLa seduzione delle super� ci

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Dopo il diploma in Industrial Design, Dario Zaffaroni si avvicina alla pittura con lavori di impronta postinformale tenendo la prima personale nel 1964. Seguiranno altre mostre in diverse località fi no al 1968, anno in cui conosce Dadamaino e il suo operare artistico registra una svolta radicale. Con Dadamaino inizia un sodalizio sia umano che artistico che porta ad alcuni importanti progetti internazionali. Conosce altri artisti dell’avanguardia milanese, il contatto e la visione intellettuale dei loro lavori spinge Zaffaroni alla ricerca di nuovi modi e mezzi espressivi che comportano l’utilizzo di materiali inusuali come carte speciali, plastica, metalli raffi gurati in geometrie cromo-cinetiche. Il suo percorso si articola in un susseguirsi di stagioni creative indirizzate verso la percezione visiva. Nell’ultimo decennio l’attività artistica di Zaffaroni è molto attiva con mostre personali, collettive e partecipazioni a Fiere d’Arte nazionali ed estere.

e strutture di Dario Zaffaroni appaiono subito seducenti allo sguardo, alcune al tatto. Le “testure” sono spesso intrecciate tra il concavo e il convesso. I colori cangianti, fluorescenti, riflettono per contrasto quelli del pianeta e ci seducono, si mescolano, donandoci la percezione di un meraviglioso insieme in perfetto equilibrio cromatico e sensoriale.

“Zaffaroni ha la qualità molto personale di intessere le sue superfici mentalmente squillanti di tocchi manuali e riverberi con echi artigianali, diversamente dai principali artisti op e percettivisti che declinano lo stile high-tech al futuro”. Tommaso Trini

La percezione è l’elemento fondante delle opere ove la geometria compositiva e l’esaltante cromatismo fluorescente assume un ruolo di forte stimolo visivo, agisce quasi da richiamo dell’attenzione, catturando lo sguardo dell’osservatore, lo affascina e lo sorprende in un gioco di variazioni visive dettate dal suo movimento rispetto al lavoro artistico.

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10 settembre 2015 | Ore 18.30 | Seguirà cocktailSpazio Espositivo PwC Milano | Via Monte Rosa, 91

Da giovedì 10 settembre a venerdì 2 ottobre 2015

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GabbanaS� da, Milanoexpo

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Autodidatta. Già da giovanissimo sperimenta con le macchine fotografi che oggi chiamate Holga e Diana formato 120, appassionandosi tanto che con i primi guadagni acquista una Pentax MX che tuttora utilizza. Si appassiona subito alla ricerca fotografi ca, con scatti ad espressione artistica, e alla camera oscura dove sperimenta e realizza le sue visioni.Oggi, dopo esser stato scoperto dallo storico dell’arte prof. Rolando Bellini, afferma le sue ricerche futuristiche con la serie di foto “Dynamica Spazio Temporale”, tutte scattate in digitale. Predilige la notte. I suoi scorci metafi sici catturano realtà dove l’uomo è assopito nel suo riposo notturno. Lavora in tutte le città in cui si ritrova, vivendole come ospite silenzioso in ascolto. In ambito accademico dialoga con esperti d’arte, artisti e personaggi di spicco nell’ambiente artistico-culturale e partecipa a mostre personali e collettive sia in Italia sia all’estero.

aurizio Gabbana racconta Milano e ne cattura l’architettura in qualche modo neogotica, naturale prosecuzione di una delle sue storiche matrici, quella medievale.Milano energica, luminosa, vibrante, vitale e protesa al futuro di giorno; immobile, silenziosa, vuota di notte nella sua magica solitudine.

“Maurizio Gabbana sceglie l’impeto dettato dall’entusiasmo. Si muove di notte per indagare Milano perché sa bene che così potrà coglierne la bellezza, altrimenti nascosta. Ed ecco che il così detto salotto di Milano diventa un luogo deserto dove le luci danzano nel buio disegnando figure geometriche misteriose”.

Roberto Mutti

“Fermi scatti fotografici in grado di rendere manifesta una Milano sconosciuta in cui, per esempio, la neve si fa seta o crema, presenza viva che trasfigura ogni realtà in un sognante e magico irreale”.

Roberto Bellini

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8 ottobre 2015 | Ore 18.30 | Seguirà cocktailSpazio Espositivo PwC Milano | Via Monte Rosa, 91

Da giovedì 8 a venerdì 30 ottobre 2015

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VentavoliAmbiente e vita

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Gabriella Ventavoli, medico psicoanalista, scrittrice e pittrice. È nata a Piombino in Toscana, ma vive e lavora a Milano. Opera in pittura dal 1976 con collettive e personali in più città italiane, attualmente anche all’estero. Affronta tematiche sociali e ambientali di grande impegno civile e morale che talvolta si presentano come inenarrabili e al contempo esprimono la bellezza e la barbarie.

l percorso espositivo propone una narrazione per immagini di temi legati all’ambiente inteso come valore, luogo ideale della vita di tutti gli esseri viventi, ma al quale gli uomini non sempre dimostrano la dovuta sensibilità o attenzione, mettendo così a repentaglio anche la propria sopravvivenza.

La Terra è rappresentata dall’Africa attraverso una figura femminile, madre arcaica e primordiale di straordinaria bellezza ed emblema di profonde sofferenze.

L’Aria, intesa come alito vitale, richiama l’attenzione sul respiro universale della Terra e sulla necessità di salvaguardare l’atmosfera dai danni dell’inquinamento.

L’Acqua come fonte di vita è rappresentata dal Mare, anche via di comunicazione commerciale e culturale, una grande risorsa che soffre per le ingiurie inferte dagli uomini.

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5 novembre 2015 | Ore 18.30 | Seguirà cocktailSpazio Espositivo PwC Milano | Via Monte Rosa, 91

Da giovedì 5 a giovedì 26 novembre 2015

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CaimiTrappole urbane

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Nata a Milano nel 1970. Diplomata in grafi ca presso l’Istituto Europeo di Design di Milano.Dopo anni di insegnamento nelle scuole, dedica la maggior parte del suo tempo alla pittura e allo studio e sviluppo delle resine epossidiche nel campo artistico-decorativo.È presente in numerose rassegne e mostre regionali. Partecipa con le sue opere a concorsi d’arte e mostre collettive.

ristina Caimi mette in scena un paesaggio urbano capace di rappresentare la vitalità nevrotica della città, fatto di piazze, di strade, dove la folla è minacciata dal traffico torrenziale delle auto, è fermata dai semafori rossi e intralciata da lavori in corso, soffocata dall’inquinamento acustico e atmosferico.

L’umano, incapsulato in queste trappole quotidiane, sembra ormai accettare questo stato come il suo “habitat naturale”, ma appare stordito e anonimo.

Per realizzare le sue tele Cristina Caimi mette in contrapposizione parti dell’opera dipinta a tutto pieno con parti dove l’immagine viene solo disegnata e appare svuotata da ogni concretezza pittorica.Questa soluzione tecnica evidenzia la difficile convivenza dei protagonisti con gli altri elementi della scena.

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Nata a Milano nel 1970. Diplomata in grafi ca presso Nata a Milano nel 1970. Diplomata in grafi ca presso l’Istituto Europeo di Design di Milano.l’Istituto Europeo di Design di Milano.

3 dicembre 2015 | Ore 18.30 | Seguirà cocktailSpazio Espositivo PwC Milano | Via Monte Rosa, 91

Da giovedì 3 dicembre a venerdì 8 gennaio 2016

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ColziTeatro dell’ignoto

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con la partecipazione del Prof. Luca Bernardo Direttore Dipartimento Materno Infantile, Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano

Le opere in mostra contribuiscono a sostenere le attività di liberaMente

Tiziana Colzi, pittrice fi orentina, nasce a Prato. La sua pittura si colloca al tempo stesso tra il reale e l’immaginario. I suoi soggetti, con particolare attenzione al mondo animale e alle nature morte, sono realizzati ad olio con una tecnica realista riconducibile alla tradizione dei Maestri del passato. Vive e lavora a Firenze.

eatro dell’Ignoto, perché? Un drappo domina la scena di Tiziana Colzi, un drappo che copre e che abbiamo timore di spostare. Tendiamo a coprire o, meglio, a non vedere ciò che la vita ci offre,in positivo o negativo. Non siamo più abituati ad ascoltare, annusare, sentire, gustare e vedere col “terzo occhio”, quello introspettivo. I nostri sensi sono offuscati, distratti da interessi superficiali, abbiamo sviluppato e amplificato oltremisura solo il senso dell’essere, in modo egoistico e autoreferenziale.Abbiamo paura di aprire quel sipario.Che la scena che si presenta non sia quella giusta per noi?

T L’Associazione liberaMente si occupa di disagio emotivo nell’adolescenza ed è convenzionata con l’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli di Milano con cui collabora a titolo gratuito.

All’interno dell Struttura Ospedaliera, presso il Reparto di Pediatria, si trova un Ambulatorio Multidisciplinare, attivo dal 2008, che accoglie ragazzi affetti da disagio adolescenziale in tutte le sue forme: ansia e depressione, dislessia, isolamento dai pari, aggressività, bullismo, condotte auto-lesive.

L’Associazione liberaMente fi nanzia borse di studio annuali alle due Psicologhe Cliniche che si prendono cura dei ragazzi e provvede al sostegno delle attività di ricerca in terapeutica artistica e ortoterapia che vengono svolte presso le due sedi dell’Unità Operativa di NeuroPsichiatria per Infanzia e Adolescenza della A.O. Fatebenefratelli.

Per ulteriori info: www.liberamente-milano.orgContatti: [email protected] [email protected]