Vulture Magazine, 15 marzo 2012

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VULTURE MAGAZINE 1 Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata Sommario 15 Marzo 2012 Via Anzio Federconsumatori Rionero. La Donna nelle istituzioni politiche di Rionero in Vulture A Lucio, una settimana dopo In Memoria Di Lello Di Amedeo Ricucci Rionero: La Fidas Basilicata “La Medicina della Solidarietà” Rionero. Michele Zarrillo In Concerto Ricordando Lucia Mannucci Il reale e il possibile Filiano: otto marzo, voci di donne non solo mimose... Calcio. Seconda Categoria Calcio. Campionato giovanissimi. Invicta Nuoto Regina D'inverno!

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notizie dal cuore della Basilicata

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Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata

Sommario 15 Marzo 2012 Via Anzio Federconsumatori Rionero. La Donna nelle istituzioni politiche di Rionero in Vulture A Lucio, una settimana dopo In Memoria Di Lello Di Amedeo Ricucci Rionero: La Fidas Basilicata “La Medicina della Solidarietà” Rionero. Michele Zarrillo In Concerto Ricordando Lucia Mannucci Il reale e il possibile Filiano: otto marzo, voci di donne non solo mimose... Calcio. Seconda Categoria Calcio. Campionato giovanissimi. Invicta Nuoto Regina D'inverno!

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A Lucio, una settimana dopo

Dorme sulla collina Lucio, dopo i clamori e le canzoni ad ogni ora per ricordarlo, dopo le polemiche e le dissertazioni moralistiche. Ora si può meglio rievocarlo Lucio Dalla, eroe di semplicità e di coraggio, quel cantore di sentimenti lontano dai luoghi comuni. Ora che è davvero come “le rondini”, saprà (come cantava) “…da dove viene ogni tanto questo strano dolore / Vorrei capire insomma che cos’è l’amore / Dov’è che si prende, dov’è che si dà”. Ma forse già conosceva i meandri dell’amore, lungi da compromessi e ipocrisie. Lungi da quel bigottismo (di sinistra?) della Lucia Annunziata che, nel suo programma, in diretta con i funerali di domenica scorsa, ha avuto la sfrontatezza e la baldanza di intervistare due giovani omosessuali, chiedendo loro persino (in maniera a dir poco ridicola) quanti fossero gli omosessuali non dichiarati nel proprio ambiente di lavoro. Una padrona del video che involontariamente sa essere ad un tempo comica e impudica, con la mania di superare l’asticella della sfida, sempre e comunque. Non ha provato alcuna vergogna ad “interpretare” quel funerale nella provocazione più acuta. Anche altri hanno scritto di omosesssualità magari solo perché a Lucio fosse stata concessa la chiesa maggiore della sua città, con tanto di omelie e ricordi da parte del suo compagno in lacrime. Nessuna pietà da parte della ennesima padrona della Rai, dunque, che da bigotta mette in luce la

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omosessualità (peraltro dignitosa) di Dalla, nel momento più infelice. La stessa Annunziata che qualche anno fa, sempre nel suo inossidabile programma (in mezz’ora) fece fare un figurone persino al premier Berlusconi che andò via dalla trasmissione perché non se ne poteva più (come per gran parte dei telespettatori) della sua arroganza. La stessa Annunziata che ha trattato il funerale di Dalla “insensibile alla bellezza, indifferente al dolore”. E intanto continuiamo a sorbirci questi nuovi “padroni” dell’etere, che entrano pure nella parte dei disincantati, degli anticonformisti “fuori dal gioco”, inconsapevoli che fra lei e un Vespa e un Fede la differenza può essere minimale, ma nella comicità involontaria sono sul medesimo piano. Insensibili alla bellezza (come di una poesia dalla voce di Dalla), indifferenti al dolore, in nome degli ascolti, a chi la spara più grossa. Alla Annunziata consiglieremmo due film: uno interpretato da un allora sconosciuto Lucio Dalla in una storia drammatica, che tratta sullo sfondo di omosessualità (al femminile) quando siamo solo nel 1967: “I sovversivi”, primo film dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, trionfatori a Berlino poche settimane fa. In quel capolavoro, insieme a Giulio Brogi, recita pure la moglie-musa del poeta Quasimodo, Maria Cumani. Film sostanziali nella storia del Cinema, come rimarrà un altro gioiello, passato in concorso a Venezia tre stagioni fa: “A single man”, che segna l’esordio alla regia dello stilista Tom Ford. Un portento di dolcezza pur trattando un tema segnato da una tragedia. Protagonista un maestoso Colin Firth, premiato quale miglior attore di quella Mostra. Alla Annunziata, come a Fede o a Vespa, e tante aride figure di dannoso potere mediatico, mancano quelle sequenze, quei momenti di bellezza. E dei versi infiniti come quelli di Lucio: “…E con la polvere dei sogni volare e volare / Al fresco delle stelle, anche più in là…” Armando Lostaglio

IN MEMORIA DI LELLO DI AMEDEO RICUCCI, INVIATO DEL

TG 1,TESTIMONE DELLA SUA MORTE. “UCCISO DA UN CARRO ARMATO ISRAELIANO, NON LO

DIMENTICHERO’ MAI”

Ginestra. Presente ad un dibattito tenutosi nell’agosto del 2003 sui rischi che corrono gli inviati di guerra, in occasione del primo concorso fotografico “Ascanio Raffaele Ciriello”, indetto dall’amministrazione comunale e la pro-loco, su temi della pace, Amedeo Ricucci, inviato del Tg 1 e L7, testimone oculare della morte del fotoreporter di guerra-chirurgo plastico Raffaele Ciriello avvenuta in Palestina nel marzo del 2002, lo ricorda in questo modo:”Esattamente dieci anni fa, il 13 marzo del 2002, moriva a Ramallah, in Cisgiordania, il fotoreporter Raffaele Ciriello, ucciso dal piombo israeliano mentre stava solo facendo il suo lavoro. A parte la famiglia e qualche amico temo che nessun altro troverà il tempo, la pazienza e la voglia di ricordarlo. Perchè Lello era un free-lance e non aveva alle spalle nè una testata nè una redazione nè tanto meno i nostri Organi di categoria. Per questo non c’è stata all’epoca nessuna inchiesta giornalistica sulla sua morte. E per questo oggi non c’è un Premio a lui dedicato, nè una Fondazione che ne preservi il ricordo, com’è accaduto invece ad altri colleghi più fortunati. Lello deve accontentarsi di stare nella lista dei giornalisti italiani morti

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IRCCS CROB Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

nell’esercizio della professione, con l’ulteriore beffa che la Tessera dell’Ordine dei Giornalisti gli è stata data da morto, e per un atto di pietas, non certo perchè se ne riconoscesse il diritto. Nemmeno le autorità italiane si sono curate di lui. L’ inchiesta aperta nel 2002 dalla Procura di Milano si è scontrata infatti sia con il muro di gomma eretto dal governo di Tel Aviv – che si è rifiutato di identificare e lasciare interrogare i soldati del carro armato da cui partì la raffica fatale – sia con l’indifferenza del nostro governo - con Silvio Berlusconi primo ministro e ministro degli esteri ad interim - che ha preferito chiudere un occhio, lasciando cadere la rogatoria dei giudici e svendendo anche l’orgoglio nazionale sull’altare dei buoni rapporti con Israele. Anche in questo frangente la stampa italiana ha volutamente ignorato la notizia. Eppure era la prima volta che un governo straniero si rifiutava formalmente di collaborare con la nostra giustizia. E inoltre la versione ufficiale data sulla morte di Lello - sarebbe stato scambiato per un miliziano palestinese, armato di un lanciagranate – cozzava con l’evidenza delle immagini filmate sia da Lello che da me e Norberto Sanna, per il TG1. Scambiare poi la piccola telecamera palmare di Lello con un RPG è semplicemente ridicolo, visto che la prima si impugna bassa e nelle mani, il secondo invece alto e a spalla . Parlare perciò, come hanno fatto i vertici di Tsahal, di “uno sfortunato e tragico incidente” è stato solo un modo per minimizzare i fatti ed evitare di assumersi le proprie responsabilità. In ogni caso, sono stati loro a scrivere la parola fine su questa storia. E noi gliel’abbiamo lasciato fare. Una fine amara, però, perchè ufficialmente risulta che Lello è stato ucciso da “ignoti” ed io invece l’ho visto bene il carro armato da cui gli hanno sparato. E di sicuro non lo dimenticherò, mai. P.S. Dieci anni dopo quel 13 marzo del 2002 vedo che i giornalisti continuano a morire, che i palestinesi continuano a

soffrire per mano israeliana e che dei freelance (e dei precari) non frega ancora oggi niente a nessuno. Eppure tutti mi dicono che il mondo sta cambiando a una velocità vertiginosa e che niente sarà più come prima. Concordo, certo, ma chi l’ha detto che si cambia sempre in meglio? Ci sono giorni in cui non riesco proprio a pensare in positivo. Oggi è uno di questi”. Lorenzo Zolfo Le foto riprendono Amedeo Ricucci. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::

La FIDAS BASILICATA organizza un confronto a più voci su “La Medicina della Solidarietà” per rafforzare le motivazioni al dono dei volontari operanti nelle associazioni socio-sanitarie della regione e sensibilizzare i cittadini. Sabato 17 Marzo dalle 9.30 nell’Auditorium dell’IRCCS CROB Fioccano le adesioni al seminario “da donatore a ricevente: il filo rosso della Medicina della Solidarietà”, organizzato dalla FIDAS Basilicata con il sostegno medico-scientifico dell’IRCCS CROB e del Centro Regionale Sangue di Basilicata ed il contributo della Fondazione con il Sud. Alla tavola rotonda prevista per sabato 17 marzo dalle 9.30 alle 13.30 nell’auditorium dell’ospedale oncologico di Rionero in Vulture, prenderanno parte i responsabili di associazioni di volontariato socio-sanitario attive in provincia di Potenza con cui la FIDAS collabora da tempo: doMos Basilicata (Donatori Midollo e Sangue Cordonale),

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IRIS Basilicata (Iniziative di solidarietà per la prevenzione, cura e ricerca sulle patologie oncologiche femminili), AIDO provincia di Potenza (Associazione Italiana Donatori Organi e Tessuti), AIL Potenza (Associazione Italiana Leucemie), Associazione GianFranco Lupo (onco-ematologia pediatrica), Gigi Ghirotti Basilicata onlus (terapia del dolore) e Gruppo Lucano di Protezione Civile. Accanto ai volontari, tanti medici capaci di trasformare i doni in cure efficaci per coloro che attraversano le malattie, con focus particolare sulle patologie oncologiche. La dr.ssa Girelli – professore ordinario di immunoematologia all’Università la Sapienza di Roma -, il Dr. Massimiliano Bonifacio – ematologo degli Ospedali Riuniti di Verona e responsabile Scientifico FIDAS - la Dr.ssa Clelia Musto – responsabile del Centro Regionale Sangue di Basilicata ed il Dr. Michele Borgia - responsabile Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Melfi, offriranno ai presenti una fotografia del sistema sangue nazionale e regionale e del mare di solidarietà che si cela dietro un gesto semplice come la donazione che diventa un impegno per tutti i donatori periodici ed associati alle diverse associazioni di volontariato. Sulle applicazioni clinico-terapeutiche delle donazioni e sulle nuove frontiere della ricerca scientifica su trapianti, cellule staminali, farmaci emoderivati, saranno centrate, poi, le relazioni del Dr. Pellegrino Musto – Direttore Scientifico dell’IRCCS CROB e Direttore della Struttura Complessa di Ematologia e Trapianto di Cellule Staminali dell’Istituto – e dei giovani ematologi in forza all’Istituto Oncologico di Basilicata, Dr.ssa Carmela Cuomo e Dr.Giuseppe Pietrantuono. A salutare i volontari impegnati nelle associazioni socio-sanitarie di Basilicata, i professori e le delegazioni di studenti del Liceo Classico, del Liceo delle Scienze Umane e del liceo Scientifico e delle

Scienze Applicate presenti al seminario su La Medicina della Solidarietà, il sindaco di Rionero in Vulture Antonio Placido e l’Assessore alla Salute della Regione Basilicata Attilio Martorano. A chiudere una mattinata di sensibilizzazione alla cultura del dono, le parole del Dr. Pasquale Francesco Amendola – Direttore Generale dell’IRCCS CROB. L’iniziativa, rientra nel programma di attività 2011/2012 “Legami di Sangue ed Emozioni” della rete tra 18 associazioni di Volontariato del Sangue in FIDAS, operanti nelle sei regioni del Mezzogiorno, di cui la Fidas Basilicata nella persona di Antonio Bronzino – vice presidente nazionale FIDAS, è capofila e coordinatrice. In allegato il programma del seminario ed una scheda sintetica di presentazione della FIDAS Basilicata Per maggiori informazioni Paola SARACENO -338 9336599 - [email protected] Ufficio stampa e Relazioni con i media Rete FIDAS MEZZOGIORNO Lucia NARDIELLO – 329 0945120 – [email protected] Ufficio stampa IRCCS CROB

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MICHELE ZARRILLO IN CONCERTO: RIONERO SABATO

17 MARZO (ORE 20)

Per iniziativa dell’ Associazione “Club San Marco” l’artista Michele Zarrillo, di origini rioneresi, sabato 17 marzo terrà un concerto presso il Teatro Vorrasi (ingresso dalle ore 20, inizio spettacolo ore 20,30). L’evento di spettacolo si inserisce nella prima edizione “Club San Marco Premia”. L’Associazione, che si avvale dell’organizzazione spettacoli Mario Bellitti Management, nata nel febbraio del 2011, dopo diverse esperienze maturate in occasioni di momenti ricreativi e iniziative varie, da un gruppo di amici, via via sempre più numeroso l’associazione diviene una realtà. Attualmente conta 130 soci provenienti dai diversi centri della Basilicata. La scelta della denominazione richiama essenzialmente il santo patrono di Rionero, San Marco. La sincerità, la cordialità la spontaneità e la disponibilità sono alla base del gruppo e chi decide di farne parte, conoscendone le caratteristiche, sa che dovrà mettere da parte retro pensieri, remore, recriminazioni che possano minare la coesione del gruppo. L’Associazione di promozione culturale “Club San Marco”, di cui è presidente Marcella Viggiano, non persegue fini di lucro, promuove attività culturali, ricreative ludiche, religiose e benefiche, agevola la cooperazione fra le altre

associazioni presenti sul territorio che perseguono gli stessi scopi. E non per ultimo, la collaborazione fattiva con Enti ed Istituzioni pubbliche. Oltre questa, del “Club San Marco” premia…, altre iniziative sono in cantiere. MOTIVAZIONE DEL PREMIO In questa prima edizione, il “Club San Marco” ha stabilito di Conferire riconoscimento di merito al Cantautore Michele Zarrillo, di origini Rioneresi, per essersi distinto nell’ambito della musica leggera in Italia e all’estero e per il legame affettivo che mantiene con le sue origini. Questo premio sia da sprone a riconoscere e valorizzare i giovani talenti locali. Un modo anche per essere orgogliosi della nostra terra, delle nostre origini e per continuare a divulgare e a far conoscere sempre più il nostro territorio. Nel corso della presentazione delle iniziative dell’Associazioni, prima del concerto di Michele Zarrillo, si esibiranno Andrea Graziano, chitarrista; Rosa Paola Radice, cantante; Borsalino, Hypnotic Cabaret; ELI ELI ELIGIBÒ (Cantante), accompagnata dal maestro Fabrizio Frangione direttore Direttore dell’ Accademia di musica moderna “MUSIC ACADEMY VENOSA”, Anna Monaco (poetessa). Presenta la manifestazione Anna Pisco.

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Ricordando Lucia Mannucci

Era rimasta solo lei a ricordare il favoloso Quartetto Cetra, il gruppo vocale italiano più bravo di sempre. La signora del Quartetto si è spenta alla bella età di 91 anni, metà dei quali passati a cantare con gli altri tre soci, Tata Giacobetti, fondatore del Quartetto, Felice Chiusano e Virgilio Savona, che poi diverrà sua marito.La fortuna dei quattro si consolida proprio dopo l'ingresso della Mannucci che sostituirà Enrico de Angelis nell'ormai lontano 1947. Sono gli anni 50 a lanciare il gruppo alla ribalta nazionale, grazie alla nascente televisione, che li trasformò in veri fenomeni da palcoscenico. La magia delle loro voci conquistò tutti e non c'era spettacolo televisivo che non ne richiedesse la partecipazione. La voce della Mannucci, unica e inimitabile, darà al gruppo quel tocco di grazie ed eleganza che farà lievitare molto il gradimento della loro musica anche presso un pubblico femminile. Sua sarà la voce solista di quasi tutte le canzoni del gruppo, su cui si fondevano in modo sublime le voci del trio Giacobetti-Chiusano-Savona. Di lei non si può dire che fosse soltanto brava. Era indispensabile alla riuscita dell'impianto armonico del quartetto, per farlo diventare unico nella gradevolezza del suo ascolto. Memorabili le loro partecipazioni nella televisione degli anni 60. I varietà televisivi se li contendevano: Studio Uno, Canzonissima, S.Remo (5 partecipazioni) oltre alle numerose e spassose parodie che abbracciavano la

nostra letteratura più amata: I Promessi Sposi, Il Conte di MonteCristo, I Tre Moschettieri, con la regia di Antonello Falqui, l'Odissea ecc. Tutto questo e altro ancora è il risultato che ha contribuito a costruire il loro mito. Ancora oggi riascoltando le loro canzoni di maggior successo (La vecchia fattoria, Un bacio a mezzanotte, In un palco della Scala, I ricordi della sera ecc) ci si accorge come tutta quella musica ci trasmetta il fascino di quel tempo in un modo che non è soltanto nostalgia, assai frequente per che quegli anni li ha vissuti veramente, ma la consapevolezza di un valore, quello dei Cetra, che difficilmente sarà dimenticato. Chi li volesse rivedere, sono a disposizione, su you tube, tantissimi video con le parodie e le partecipazioni televisive, così come le loro canzoni. Uno spettacolo che continua... Massimo Rosin - Cinit Visconti - Venezia :::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Il reale e il possibile

“La mia poesia / non gioca con le farfalle / inseguendone il volo /…si scioglie nella magia / della parola libera / incondizionata/ ed è franca / come me”. Può fungere da biglietto da visita questo verso della recente silloge di Giovanni Di Lena dal titolo esplicativo “Il reale e il possibile” (Archivia editore) nella quale,

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con lealtà e lontano da orpelli linguistici, l’autore lucano si ripropone, come scrive nella sua lucida prefazione Raffaele Pinto, senza “artificiosità retorica”. “Non c’è epifania di virtuosismo concettuale o metrico – aggiunge Pinto – non c’è ostentazione di superiorità sentimentale ed intellettuale”. Sarà dunque una battaglia singola quella intrapresa da oltre vent’anni dall’autore, che cerca un rimedio (o un input ideale) nella poesia civile a soluzioni politiche non sempre felici e rispondenti alle esigenze di un progresso sociale tanto auspicato. Un grido di dolore talvolta intriso di un pessimismo arcaico è dunque quello che si respira nei versi del Di Lena, intellettuale militante di Marconia (contigua alla Val Basento), e portavoce di un profondo disagio personale che tocca i temi del lavoro, della socialità e della politica. Ma diventato suo malgrado (si legge in biografia) cantore di una generazione di cinquantenni lucani che, troppo piccoli per fare il Sessantotto e ancora sui banchi di scuola durante il rutilante ’77, sono stati poi presi dal vortice del lavoro e dell’impegno sociale negli anni Ottanta, vivendo in successione stati di sempre più marcata delusione”. “Il reale e il possibile” diventa in tal modo una sorta di proclamo sociale sussurrato nell’intimo, fra il sé e l’anima; mentre l’intero testo sembra un unico manifesto che ci coinvolge a mo’ di struttura discorsiva. La raccolta si suddivide in “Terra” e “Aria”, due elementi dell’antica visione di un Sud che vive di perenni coltivazioni agresti e traspira aria pura. Ma da qualche decennio questa terra è anche terra di estrazioni (petrolifere) e quell’aria salubre non emana più quell’arcaica freschezza. In “Verso un dove oscuro” Di Lena ci dice che “…scontiamo la condanna di un’idealità sbagliata / perseguita a sproposito / da irriducibili pifferai”. Molto al limite della riflessione si può rintracciare quella pessimismo che i critici di cinema avranno riscontrato nel pregiatissimo film del 2007 dal titolo “Il

petroliere” dell’americano Paul T. Anderson (Oscar al protagonista Daniel Day-Lewis). Eppure filtra fra le righe quell’aspirazione all’amore, come principio e come fine, “il bisogno di riscoprire potenzialità nascoste in sé e negli altri”. E l’incitamento a “scommettere / ancora / su un’idea nuova / e non peccare di silenzio / in questa indifferenza collettiva”.

Armando Lo staglio

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Filiano: otto marzo, voci di donne non solo mimose...

Sabato 10 marzo, presso la sala convegni di Palazzo Corbo, la Pro Loco di Filiano, ha realizzato l’incontro “Non solo mimose. Il ruolo delle donne nel contesto istituzionale e culturale". Il tema è stato scelto per riflettere ancora sullo stato attuale della donna nei diversi ambiti sociali, ma soprattutto nell’ambito istituzionale, dove la rappresentanza femminile è sempre scarsa, soprattutto nella nostra regione come sottolinea la dott.ssa Valeria Russillo, la quale raccontando la sua esperienza politica ha ritenuto opportuno riflettere sulla capacità delle donne di mettersi in discussione in un ambito in cui l’accezione maschile ha sempre presenziato. In un contesto in cui spesso la differenza di genere pesa e fa pressione, ancor di più se come discriminante si attiva la

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politica delle quote rosa si sfata, il Sindaco di Picerno ha voluto ribadire che la determinazione e le capacità di misurarsi nelle funzioni istituzionali possono abbattere ogni reticenza culturale. Certo l’Italia non da ancora servizi e le strutture di sussidio alle donne che vogliono perseguire ambizioni professionali, perciò resta quel duro compito del doppio ruolo di responsabilità familiare e socio-professionale. “La donna ha un dovere verso de stessa innanzitutto” asserisce la vicepresidente delle Pro Loco Giusi Macchia, “che sta nell’esercitare il diritto al rispetto, che ella stessa deve inserire in una rivoluzione da avviare nella propria famiglia, nella comunità che vive, per arrivare a quell’unico principio di libertà che può muovere sviluppo”. Vito Sabia, responsabile delle Biblioteca di Filiano ha presentato "Il ragno" (Menzione speciale, sezione narrativa nazionale-Premio letterario Basilicata 2011), l'ultima fatica letteraria di Anna R.G. Rivelli che ha deciso di cimentarsi per la prima volta con un romanzo, dopo essersi fatta conoscere nell'ambiente per la pubblicazione di poesie e racconti, e per essersi occupata anche di critica e storia dell'arte collaborando a diverse riviste. Un romanzo suggestivo che ruota attorno alle vicende di una giovane ragazza di nome Virginia alle prese con l’“ipocrisia di una famiglia borghese, la castrante misoginia di un padre e la lotta per l'affermazione di sé”. La scrittrice è docente di lettere nel Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Potenza ed è probabile che l'ispirazione per alcuni personaggi venga proprio dai suoi allievi, non a caso, infatti, "Il ragno" indaga proprio la difficoltà di una giovane donna di farsi strada nella difficile società contemporanea, problemi che ormai fanno parte della realtà quotidiana di moltissimi giovani in Italia. Un messaggio di speranza a lei caro, affinché possano prodursi nuovi stimoli di evoluzione sociale.

La poesia e la canzone non sono mancate alla serata deliziosamente accompagnate dall’interpretazione musicale di Giuseppe Sileo, che ha presentato “Il regno delle donne” brano con parole di Alda Merini, “Maddalena” manifesto del sacrificio femminile al valore dell’amore e “Nanì “ testo di Dalla sulla fragile condizione della donna della società mediterranea.

Il Vicepresidente

Macchia Giusi

::::::::::::::::::::::::::::::::::::: CALCIO. SECONDA CATEGORIA.

IL DERBY DEL VULTURE SE L’AGGIUDICA IL BARILE AD UN

PUNTO DALLA CAPOLISTA SPORT MELFI

BARILE 3 REAL ATELLA 1

ASD BARILE: Coppola, Giordano, Grimolizzi, Barbaro Ra., Filidoro, Di Palma, Talia,

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Volonnino, D'Urso, Barbaro Ro, Caputo. All: Belluscio. REAL ATELLA Mollica, Zaccardi, Caldararo, Gamma, Mollica, Carriero, Aiuola, Asquino, Dibiase, Telesca, Colangelo. ARBITRO: Griesi di venosa MARCATORI: 28' Talia(B), 47' Barbaro Ro,(B), 70’ Dibiase (A) 89‘ D'Urso (B). Barile. Domenica scorsa sul “Donato Cefola” di Barile, su un campo buono solo per la coltivazione di ortofrutta, sotto un forte vento gelido,si è disputaro il derby del Vulture tra il Barile e Atella con obiettivi diversi quelli del Barile per continuare ad tallonare il Melfi che ha 43 punti in classifica, ad uno dal Barile e domenica prossima c’è la sfida diretta e l'Atella per riconfermare un campionato tranquillo. Le squadre scendono in campo agli ordine del sig. Griesi della sezione di Venosa. Il Barile, pur schierato controvento, mette alle corde l'Atella dove si evince solo una superiorità territoriale, il Barile proteso in attacco alla ricerca della rete e ci riesce al 28' con il capitano Talia che ricevuto un cross nell'area piccola, stop di piatto destro fa sedere il diretto avversario e colpisce il pallone di collo sinistro mandando pallone ad gonfiare la rete atellana. L'Atella non sta ad guardare e cerca di reagire ed al 34' con un tiro da centrocampo (favorito dal vento favorevole) impegna severamente il bravo portiere barilese Coppola con un tiro sotto la traversa. La partita continua con una superiorità territoriale il Barile condizionato da un forte vento,alla fine del primo tempo le squadre vanno al riposo con il risultato di 1-0 per il Barile. Il secondo tempo inizia con il Barile alla ricerca del gol della sicurezza e viene impegnato seriamente con un tiro di Caputo al 10' deviato in calcio d'angolo e dallo stesso calcio d'angolo Grimolizzi manda il pallone ad lambire la traversa.

Al 65' il Barile usufruisce da 30 metri di una punizione, si incarica Barbaro Ro., con il suo micidiale sinistro manda il pallone ad togliere la ragnatela dal set della porta atellana portando il Barile sul doppio vantaggio.Il barile fa l'errore di rilassarti tanto da permettere all'Atella di segnare il gol con Debiase lasciato tutto solo al centro dell'area piccola ed è un gioco da ragazzi battere il portiere barilese.Ma quando la partita sembra volgersi alla fine ecco il gol della domenica con il mago houdini D'Urso che con un tiro da trenta metri in diagonale porta a tre le reti del Barile. Domenica sul campo dello Sport Melfi ci sarà l'incontro che può dare una svolta a questa emozionante campionato di seconda categoria. Lorenzo Zolfo ::::::::::::::::::::::::::::::::::::: VENOSA 9 MARZO 2012. Calcio. Campionato giovanissimi. FINISCE IN PARITA’ IL DERBY TRA CALCIO VENOSA E REAL VENOSA. PARTITA CORRETTA ALL’INSEGNA DEL FAIR-PLAY. CALCIO VENOSA 2 REAL VENOSA 2

CALCIO VENOSA: Cuviello, Angelicchio, Brunetti, Adorno, Di tommaso, Gammone, Melillo (al 60’Rosa), Salcino,

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Di Stasio (al 68’ Di Biase), Minutiello, Lovallo (al 56’ Mariniello). A disp: Maiorella, Lorusso. All.Ferrenti. REAL VENOSA: Luciano, Nigro (al 68’Argenti), Lichinchi, Griesi, lioy, Tribuzio, Dell’Arso, Laviano (al 70’ Mezzela), Quaglietta, Manieri, Lotumolo (al 62’ Malizia). A disp: Stenta, Teora, Pellegrino. All: Lichinchi-Lopez. Arbitro: Di Tolve di Rapolla Marcatori: al 12’ Quaglietta, al 20’ Gammone (rigore), al 73’ Minutiello, al 75’ Malizia. Venosa. Stadio Michele Lorusso. iAlla presenza di circa 100 spettatori, quasi tutti amici di scuola dei giocatori, finisce in parità (2-2) il derby tra il Calcio Venosa allenato da mister Ferrenti e l'Asd Real Venosa di mister Lopez. Una bella partita, arbitrata da Di Tolve di Rapolla, giocata nel rispetto dell'avversario e delle regole, il solo Giuseppe Gammone del Calcio Venosa ammonito (un giocatore che vuole essere continuamente ripreso dal punto di vista caratteriale!). Al gol iniziale del ginestrino Quaglietta del R.Venosa ( il suo tiro non proprio irresistibile è finito tra le gambe di un emozionatissimo Cuviello), ha pareggiato al 20' Gammone su rigore, sgambettato da Laviano. Nel finale di partita, al 73' va in vantaggio il Calcio Venosa con Minutiello, bravo ad anticipare il portiere Luciano (che nei giorni scorsi ha fatto un provino con la Juve calcio). Ma allo scadere pareggia l'Asd R.venosa con Malizia, lasciato solo in area,bravo a sfruttare un calcio d'angolo battuto da Manieri (figlio d'arte). Le altre azioni di gioco: al 2’ Laviano al tiro, palla deviata in angolo dal portiere. Al 9’ Minutiello per Lovallo, che da pochi passi dalla porta conclude a colpo sicuro, Luciano para. Al 30’ lunga discesa di Brunetti, entrato in area, sferra un tiro che va a lambire il palo alla sinistra del portiere, rimasto fermo. Al 35’ si spengono i fari del campo, che vengono

attivati dopo due minuti.Al 43’ brutto fallo di Gammone su Lotumolo. Al 45’ bel tiro di Minutiello che viene deviato in angolo da Luciano che al 50’ blocca un’altra conclusione di Di Stasio. Al 52’ Manieri su punizione impegna Cuviello ad una deviazione in angolo. Complimenti alle due squadre che si trovano a pochissimi punti dalla prima, il Rionero. Lorenzo Zolfo

Le foto riprendono le due squadre. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::

INVICTA NUOTO REGINA

D'INVERNO! VENOSA NUOTO CAMPIONE REGIONALE ES. B!

Non poteva essere migliore la giornata finale della stagione invernale regionale del nuoto lucano. Nella piscina "Palasassi" a Matera gremita in ogni ordine di posto, lo scorso 11 marzo, si

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sono succedute delle gare che hanno entusiasmato il pubblico sgli spalti. Il titolo di squadra regina dei Campionati invernali è andato all'Invicta Nuoto Potenza mentre nella categoria dei nuotatori più giovani ha primeggiato la Venosa Nuoto 2mila5. Tra la prestazioni individuali si segnalano tre nuovi primati regionali: Marta Pizzolla (AAA Matera) nei 50 dorso, Mimma Vena (AAA Matera) nei 200 rana, Mattia Sangiacomo (Savigi) nei 200 rana; tutte e tre queste prestazioni confermano la caratura nazionale di questi giovani campioni lucani. Record anche per la staffetta 4x200 stile libero femminile dell'AAA Matera composta da Mimma Vena, Nunzia Andrulli, Silvia Maglione a Marta Pizzolla. Ottimi tempi fatti registrare anche da Domanico Acerenza (Savigi) fresco della partecipazione ai Campionati Italiani Assoluti a Riccione, Carlo Montano (Invicta Nuoto), Antonio D'Alema (AAA Matera). Tra gli atleti più giovani conferme per Gaetano Parigiano (BN 2000), Gerardo Santarsiero (Invicta), Davide Pascale (Amatori Matera), Cristina Minutiello (Venosa Nuoto), Marta Stolfi (Aquatica). Adesso si attendono le graduatorie nazionali di accesso ai Campionati Nazionali Giovanili di fine Marzo a Riccione ai quali oltre dieci delfini lucani sperano di partecipare, ciò a dimostrazione dell'ottimo livello tecnico raggiunto dal movimento nattorio di Basilicata. Da segnalare altri due nuovi record regionali fatti registrare da Federica Vaccaro nei 100 e 200 delfino nei "Trials Campani" disputati sempre Domenica a Portici (NA). Nella classifica finale Esordienti B: Venosanuoto2mila5 che ha totalizzato 137 punti, ed ha preceduto l’Invicta nuoto (93 punti),Amatori Matera (63 punti), Delfy Nuoto (36 punti),Aquatica (17 punti) Vultur Nuoto (16 punti). I piazzamenti degli atleti venosini sono stati: 100 sl femminile Cristina Minutiello 1^ col tempo di 1’22’’40; 100 sl maschile Vito Colella 2°, Antonello Lupo 5°,Simone Carlucci 8° ed Ettore Manes 9°. 100 mx maschile:

Ettore Manes 1° (tempo 1’47’’50)200 Rana Cristina Minutiello 2^ e Simone Carlucci 3°. 400 sl maschile:Vito Colella 3° e Antonello Lupo 5°. Lorenzo Zolfo La foto In allegato riprende la squadra Esordienti ASD VenosaNuoto 2mila5 Campioni regionali FIN "Esordienti B" Invernali 2012 In alto da sinistra: Caruso Michele Arcangelo(allenatoreI), Lichinchi Pasquale, Colelle Vito, Lupo Antonello, Pugliese Nicola, Lancellotti Michela,Caprarella Salvatore (allenatore). In basso da sinistra:Matera Eufemia, Minutiello Cristina, Manes Ettore, Carlucci Simone, Gerardi Martina e il Presidente dell'associazione Giorgio Michele

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