Vox Populi #010, Giugno 2014

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Vox Populi Bollettino Interno dell’Associazione “Agorà - Lavoro, Partecipazione e Libertà” I cittadini di Sant’Antimo da tempo ormai devono affrontare i più svariati disservizi. Nell’ultimo periodo se ne è aggiunto un al- tro: i defunti sono al buio. Quando dico che i defunti sono al buio non parlo solo di quelli i cui parenti magari non hanno pagato quanto dovuto per l’energia elettrica, ma proprio tut- ti, quindi anche quelli i cui cari hanno regolar- mente pagato. A dire il vero è l’intero cimitero ad essere al buio, infatti come molti avranno avuti modo di notare non funziona neanche la sirena che annunciava l’imminente chiusura del cimitero proprio perché non c’è energia elettrica. La cosa ha provocato la rabbia dei cittadini che si sono sentiti dire che il contrat- to con la vecchia società fornitrice è scaduto e finché non ci sarà un nuovo contratto non ci sarà l’energia elettrica. Anche dal sindaco, con un manifesto in cui si scusava, ha affermato tale versione. Ovviamente questa spiegazione non è bastata né ai cittadini né a noi di Agorà che con il consigliere Giuseppe Italia abbia- mo presentato un’interrogazione per chiedere spiegazioni. Quanto accaduto è l’ennesima prova dell’incapacità di chi ci amministra e se ce ne fosse ancora bisogno la necessità di un cambiamento. Guglielmo Iavarone Cala il buio anche sui defunti www.associazioneagora.org #010 - Giugno 2014 Bomba all’Igea Sant’Antimo Sono da poco passate le 00:30, quando un gran frastuono proviene da via degli Olean- dri, a Sant’Antimo. Il frastuono è provocato da un ordigno artigianale, di medie dimensio- ni, esploso davanti al centro polispecialistico “Igea”. Il centro medi- co, gestito da Antimo Cesaro, fratello del più famoso On. Luigi Cesaro, ex Presidente della Provincia, che nella sua città di ori- gine ha costruito un vero e proprio impero economico, tanto che i più tendono a consi- derare Sant’Antimo un feudo dell’Onorevole. L’Igea, centro medico polispecialistico con- venzionato con il sistema sanitario nazionale, è considerato un’eccellenza del Mezzogiorno per all’avanguardia delle attrezzature medi- che. La struttura ha riportato danni rilevanti, tanto che i Vigili del fuoco hanno dichiarato parzialmente inagibile, ma i dirigenti fanno sapere che si cercherà di ristabilire la struttu- ra nel minor tempo possibile. Il centro non è nuova a queste minacce di stampo camorri- stico, poco tempo fa furono ritrovati proiet- tili incastrati nella porta. Sulla vicenda, gli investigatori indagano e al momento tendono a non escludere nessuna ipotesi, ricompren- dendo tra le possibili sia quella estorsiva che quella di una vendetta politica. L’episodio è il secondo colpo economico in meno di un mese alla famiglia Cesaro, dopo che la Guardia di Finanza ha sequestrato ad Aniello Cesaro, al- tro fratello dell’ex Presidente della Provincia, beni per 4,2 milioni di euro a seguito di veri- fiche fiscali avvenute nei bilanci della ditta di costruzione di cui era capo. Redazione Vox Populi

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Vox PopuliBollettino Interno dell’Associazione “Agorà - Lavoro, Partecipazione e Libertà”

I cittadini di Sant’Antimo da tempo ormai devono affrontare i più svariati disservizi. Nell’ultimo periodo se ne è aggiunto un al-tro: i defunti sono al buio. Quando dico che i defunti sono al buio non parlo solo di quelli i cui parenti magari non hanno pagato quanto dovuto per l’energia elettrica, ma proprio tut-ti, quindi anche quelli i cui cari hanno regolar-mente pagato. A dire il vero è l’intero cimitero ad essere al buio, infatti come molti avranno avuti modo di notare non funziona neanche la sirena che annunciava l’imminente chiusura

del cimitero proprio perché non c’è energia elettrica. La cosa ha provocato la rabbia dei cittadini che si sono sentiti dire che il contrat-to con la vecchia società fornitrice è scaduto

e finché non ci sarà un nuovo contratto non ci sarà l’energia elettrica. Anche dal sindaco, con un manifesto in cui si scusava, ha affermato tale versione. Ovviamente questa spiegazione non è bastata né ai cittadini né a noi di Agorà che con il consigliere Giuseppe Italia abbia-mo presentato un’interrogazione per chiedere spiegazioni. Quanto accaduto è l’ennesima prova dell’incapacità di chi ci amministra e se ce ne fosse ancora bisogno la necessità di un cambiamento.

Guglielmo Iavarone

Cala il buio anche sui defunti

w w w . a s s o c i a z i o n e a g o r a . o r g

#010 - Giugno 2014

Bomba all’Igea Sant’Antimo

Sono da poco passate le 00:30, quando un gran frastuono proviene da via degli Olean-dri, a Sant’Antimo. Il frastuono è provocato da un ordigno artigianale, di medie dimensio-ni, esploso davanti al centro polispecialistico

“Igea”. Il centro medi-co, gestito da Antimo Cesaro, fratello del più famoso On. Luigi Cesaro, ex Presidente della Provincia, che nella sua città di ori-gine ha costruito un vero e proprio impero economico, tanto che i più tendono a consi-derare Sant’Antimo un feudo dell’Onorevole. L’Igea, centro medico polispecialistico con-

venzionato con il sistema sanitario nazionale, è considerato un’eccellenza del Mezzogiorno per all’avanguardia delle attrezzature medi-che. La struttura ha riportato danni rilevanti,

tanto che i Vigili del fuoco hanno dichiarato parzialmente inagibile, ma i dirigenti fanno sapere che si cercherà di ristabilire la struttu-ra nel minor tempo possibile. Il centro non è nuova a queste minacce di stampo camorri-stico, poco tempo fa furono ritrovati proiet-tili incastrati nella porta. Sulla vicenda, gli investigatori indagano e al momento tendono a non escludere nessuna ipotesi, ricompren-dendo tra le possibili sia quella estorsiva che quella di una vendetta politica. L’episodio è il secondo colpo economico in meno di un mese alla famiglia Cesaro, dopo che la Guardia di Finanza ha sequestrato ad Aniello Cesaro, al-tro fratello dell’ex Presidente della Provincia, beni per 4,2 milioni di euro a seguito di veri-fiche fiscali avvenute nei bilanci della ditta di costruzione di cui era capo.

Redazione Vox Populi

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Nessuno si aspettava un risultato del genere alle elezioni europee. Nessuno, né dal singolo militante che tanto ha sgobbato per l’uno o per l’altra parte né il più esperto tra analisti o commentatori politi-ci. Fatto sta che gli elettori hanno parlato, con un risultato che ha dell’incredibile. Infatti alle ele-zioni europee il PD ha quasi dop-piato il MoVimento 5 Stelle, rag-giungendo lo storico risultato del

40.8% delle preferenze, quando era stato previsto un sostanziale testa a testa trai due soggetti. Un vero e proprio tracollo per il Mo-Vimento di Grillo e Casaleggio, in contrapposizione al trionfo di Renzi. Tuttavia i grillini sono in buona compagnia. La lista di Al-fano e Casini ha a stento raggiun-to il 4%, mentre la lista di Monti non ha raggiunto l’1%. Forza Ita-lia tiene, ma è nettamente distac-

cato al terzo posto sia dai grillini che dal PD. Buona prova, invece, per la Lega che mostra di cambia-re passo con Salvini. All’indoma-ni delle elezioni, quindi, si fanno avanti gli scenari italiani ed euro-pei possibili. Dopo un’iniziale ri-fiuto del voto, denunciando timi-damente anche Brogli, Grillo ha accettato il risultato ed ha aperto a Renzi per riformare la legge elettorale. Renzi ha cautamente

aperto, ma è difficile si riesca a trovare la quadra trai due, vista l’immenso gap tra le idee in am-bito elettorale. Nel centrodestra, invece, si cerca di riavviare i con-tatti trai soggetti per far quadrato contro il grandissimo risultato del PD. Infatti, sin dagli exit poll not-turni, Salvini ha subito aperto a Berlusconi per cercare di riaprire il fronte dei moderati. A lui, dopo, si è aggiunto anche Alfano, e po-trebbe quindi riaprirsi un fronte moderato in chiave anti Renzi. Forte del trionfo elettorale e di una legittimazione popolare in-diretta, con le europee, il premier fiorentino ha deciso di accelerare sulle riforme, generando anche un leggero dissenso interno, su-bito stroncato con l’esclusione di Mineo dalla commissione affari costituzionali. Sul piano europeo, il risultato italiano è una mosca bianca. Infatti ovunque in Europa hanno trionfato le liste degli eu-roscettici, spesso con forti conno-tazioni nazionaliste e di estrema destra. In Francia ha trionfato Le Pen e il suo Front National, in Inghilterra ha conseguito un no-tevole risultato l’UKIP di Nigel Farage. Unica costante del voto europeo è l’affluenza bassissima. Il risultato del PD ha reso il parti-to la maggior forza a livello euro-peo del PSE e dei Socialisti e De-mocratici. Anche Grillo, forte del suo risultato, ha subito avviato i contatti a livello europeo, trovan-do subito un’intesa con l’inglese Farage, leader di un movimento fortemente euroscettico, su alcuni tratti molto simile ai 5 stelle.

Francesco Di Matteo

Elezione Europea: un’analisi.

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“Legge elettorale: Renzi batta un colpo” è questo il titolo di un post in cui i capi del M5S, Casaleggio e Grillo aprono la porta al Premier Matteo Renzi sulla legge elettora-le. I due nel post spiegano i moti-vi che spingono il M5S ad aprirsi e a gettarsi nel campo, fino ad ora disprezzato, del dialogo sulle ri-forme. La motivazione principale

è la legittimazione popolare, del sempre più, leader del PD avve-nuta con il successo alle europee. Per questo, si chiede un incontro, in cui i “prescelti” di Grillo e Ca-saleggio (calati dall’alto e non affidati alla votazione della rete) porteranno sul tavolo di Renzi la proposta del Movimento, frutto di diverse votazioni online. La mos-

sa politica di Grillo e Casaleggio spiazza un po’ tutti ma risulta prevedibile nelle intenzioni: ten-tare di sminuire il gran consenso intorno a Renzi. L’obiettivo è cer-care di far emergere la scarsa pro-pensione al dialogo sul tema delle riforme che il premier fiorentino ritiene intoccabili nella struttura di base (basti vedere il caso Mi-neo). Ecco perché i renziani, so-prattutto quelli di ferro, parlano di un “bluff” e di un tentativo di sabotaggio da parte dei grillini. In questa occasione, pare difficile dargli torto. Il voto delle europee ha rafforzato notevolmente la po-sizione di Renzi che adesso, più che mai, ha tutti in pugno; dun-que in un certo senso la mossa del M5S è in un certo senso for-zata. A Grillo e Casaleggio non resta altra scelta della finta uscita dall’isolazionismo, per riavvici-nare parte della base elettorale del

M5S delusa dalla linea politica, ma al tempo stesso non muover-si di un centimetro rispetto alla propria posizione e aspettando che Renzi dia un “due di picche” alle proposte dei “portavoce” per poi affermare che il “cattivo” di turno è lui. Il ragionamento pro-posto è fondato sulla considera-zione che l’Italicum, siglata dal patto del Nazareno tra Renzi e Berlusconi è del tutto incompati-bile con il testo dei cinquestelle. Il primo prevede un doppio turno con ballottaggio, forte premio di maggioranza e assenza di prefe-renze, mentre il secondo prevede un proporzionale puro, preferen-ze e preferenze negative. In con-clusione, la “trappola” è pronta, Renzi cadrà nel tranello? A mio avviso, questo non accadrà, data la goffaggine di una mossa tardi-va ma tuttavia necessaria.

Valentino Arena

Toc toc…c’è Renzi?

Volare, oh oh ! L’annosa questione di AlitaliaIl volo ha sempre una connotazio-ne fantastica, onirica e rilassante eccetto nel Belpaese. È così da almeno otto anni. Ogni volta per lo stesso motivo: Alitalia ha gravi perdite ed ha commesso errori di gestione, quindi bisogna ricapita-lizzarla(ripianare le perdite e in-vestire per il prossimo quinquen-nio, in questo caso). Per essere chiari bisogna partire dall’inizio. Dalla crisi nel settore aereo cau-sata dall’11 settembre 2001, i bilanci peggiorano sempre più finché nel 2007 il Governo Prodi avvia una trattativa per la vendi-ta. L’unico potenziale acquirente è Air France che offre 1,7 miliar-di di euro. Contemporaneamente l’Esecutivo va più volte in mino-ranza in Parlamento e il tentativo di nuove consultazioni fallisce. Nel 2008 Air France ritira la sua offerta perché il favoritissimo fu-turo premier Silvio Berlusconi af-ferma che si deve preservare l’i-

talianità della compagnia. Infatti l’otto maggio 2008 il Governo Berlusconi viene eletto e apre la trattativa con la cordata italiana che acquista la compagnia area italiana per 1 miliardo(Air Fran-ce offriva 1,7 miliardi) e lascia ai contribuenti 2 miliardi di debi-to più cassa integrazione a 7000 esuberi (5000 in più rispetto ad Air-France) per sette anni. A di-cembre 2013 si ricapitalizza e l’azienda a maggioranza pubblica Poste Italiane sborsa 75 milioni di euro su cui indaga la commis-sione europea come aiuto di Stato e che sono già stati bruciati dal-la malsana gestione societaria di Alitalia Tutti pensavano che in questo modo le perdite sarebbe-ro gravate esclusivamente sugli investitori. Ma gli Italiani sono un popolo pieno d’estro. Infatti Etihad ritirerà la sua offerta di 570 milioni subito e 690 entro il 2018 se i 2251 esuberi, le 787 casse

integrazioni a zero ore e i debi-ti pendenti non saranno liquidati dallo Stato. Nonostante sia stato complicato trovare investitori, Maroni ha espresso riserve sulla marginalità di Malpensa rispetto a Fiumicino, ma sono arrivate im-mediatamente rassicurazioni da parte della compagnia araba che finalmente sopperirà all’assenza di voli diretti verso gli USA(una delle cause principali della cri-si societaria) e utilizzerà Roma come “aggancio” verso Asia ed

Emirati Arabi. Mentre tutti que-sti aspetti sono poco trattati dai media e il Ministro Lupi si fregia della quasi chiusura trattativa, gli Italiani dovranno di nuovo pagare il conto di uno Stato che nel 2008 privatizza un’azienda indebitata e nel 2014 ne ripianerà di nuovo le pendenze. Sembra una barzellet-ta, ma a ridere sicuramente non saremo noi contribuenti.

Ferdinando Paciolla

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Nonostante lo scandalo della “cu-pola” degli appalti Expo, si pre-vede ancora che alla società di gestione Expo 2015 sia consenti-to di derogare contratti di sponso-rizzazione e le concessioni di ser-vizi. In virtù di questo scandalo, la presidente piddina della Com-missione Antimafia, Rosy Bindi, insieme a Alessandro Naccarato (Ncd) ha presentato un ordine del giorno che prevede la “tracciabi-lità” di tutti i contratti stipulati in deroga. Altro elemento rilevante è dato dai 25 milioni di euro ero-gati a favore del comune di Mila-no come contributo per gli oneri che sostiene per la realizzazione dell’evento. Gianfelice Rocca, presidente di Assolombarda, af-ferma che vi è stata una caduta etica molto importante e tutto ciò è stato un duro colpo per Milano. Il numero uno degli industriali, esprime il timore che si rischia di bloccare completamente il Paese. Elemento scatenante di questa grave vicenda, è stato l’ arresto,

l’8 maggio, di Enrico Maltauro, per presunte tangenti con Gian-stefano Frigerio, 75 anni, area Berlusconi, e Primo Greganti, 70 anni, tessera Pd ora sospesa, l’ex onorevole del Pdl Luigi Grillo, 71 anni, e Angelo Paris, 48 anni, re-sponsabile dei contratti di Expo, praticamente il numero due della società pubblica a cui resta un anno per preparare l’evento. Du-rante l’interrogatorio di fronte ai magistrati, Maltauro ha confer-mato l’esistenza di una sorta di “cupola degli appalti”, afferman-do di essersi adeguato a questo sistema per poter lavorare e che gli sono state chieste tangenti per 1,2 milioni di euro per aggiudi-carsi gli appalti legati all’evento milanese. Inoltre sostiene di aver già pagato metà dell’importo e promesso di saldare il restante. Le nuove tangenti e gli appalti pilotati, si ammantano dunque di storie di ambiente e progresso.

Anna Russo

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Ieri il finanziamento illecito dei partiti, oggi l’Expo.

Arrestato il sindaco di Venezia. Non è romantico?

Tra le persone coinvolte ci sono molti reduci di Tangentopoli. Quindi smettiamola di dire che in Italia non si guardano i curriculum.Gianni Letta nega ogni coinvolgimento: “Sono del tutto trasparente”. È una cosa di famiglia.Giorgio Gori vince a Bergamo e canta Bella ciao. Questo potrebbe costargli l’espulsione dal Pd.Vendola convoca una conferenza stampa per par-lare di Tsipras. Consiglio di presentarsi con l’om-brello.Trovato libro rilegato in pelle umana. È la famo-sa agenda Monti.

Spinoza.it

PRESIDIO SANT’ANTIMO