Voluminosa cisti paratiroidea cervico-mediastinica di riscontro occasionale in paziente affetto da...

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L’Endocrinologo DOI 10.1007/s40619-014-0019-8 IMMAGINI IN ENDOCRINOLOGIA Voluminosa cisti paratiroidea cervico-mediastinica di riscontro occasionale in paziente affetto da sindrome di Boerhaave Katia Cioni · Giorgia Spaggiari · Bruno Madeo · Vincenzo Rochira © Springer International Publishing AG 2014 Un uomo di 67 anni giungeva alla nostra osservazione per riscontro a una TC torace di una voluminosa formazione colloido-cistica, che si approfondava nel mediastino verso sinistra con deviazione tracheale controlaterale. La TC era stata richiesta per controllo post-operatorio dopo terapia chi- rurgica d’urgenza per sindrome di Boerhaave (rottura com- pleta della parete esofagea in assenza di patologia preesi- stente che si verifica per un improvviso aumento della pres- sione intraesofagea, associato a mancato rilassamento dello sfintere esofageo superiore). Una RMN collo-torace confer- mava la presenza di una raccolta fluida scarsamente vasco- larizzata perifericamente e delimitata da esilissima parete di diametro di 60 × 63× 100 mm (Fig. 1). A un successivo controllo ecografico la cisti, interamente anecogena e non vascolarizzata, risultava essere esterna rispetto al tessuto ti- roideo, sita inferiormente rispetto al polo inferiore del lo- bo tiroideo sinistro. Il margine inferiore non era valutabile a causa dell’approfondarsi nel mediastino antero-superiore. L’esame citologico su agoaspirato (eseguito in altra sede) non documentava presenza di cellule e tireoglobulina, calci- tonina e paratormone (PTH) risultavano indosabili. Veniva eseguito un successivo agoaspirato presso la nostra Unità Operativa, anche a scopo evacuativo. Venivano aspirati 170 cc di liquido limpido “ad acqua di roccia”, suggestivo per ci- sti paratiroidea. Al termine dell’agoaspirato la lesione cisti- ca appariva ecograficamente notevolmente ridotta, con dia- metro di 26,4 × 22,8 mm e interamente sita in regione cer- vicale. L’esame citologico confermava la natura amorfa del K. Cioni · G. Spaggiari · B. Madeo · V. Rochira (B ) U.O. e Cattedra di Endocrinologia, Dipartimento di Medicina, Endocrinologia e Metabolismo, Geriatria, NOCSAE di Baggiovara, AUSL di Modena, Università di Modena e Reggio Emilia, Modena, Italia e-mail: [email protected] materiale, senza evidenza di elementi cellulari. Il dosaggio di tireoglobulina sia sul liquido cistico che su liquido di la- vaggio, risultava negativo, mentre il PTH dosato sul liquido cistico risultava pari a 30 pg/ml. I dosaggi ematici di PTH, calcitonina, calcio e fosforo sierici erano nella norma. Il colore e l’aspetto del liquido ago-aspirato, la negatività della tireoglobulina e il PTH do- sabile confermavano la diagnosi di cisti paratiroidea non funzionante. Il mancato riscontro di elevati livelli di PTH, che generalmente si ritrovano nelle cisti paratiroidee, può es- sere dovuto alla metodica utilizzata per il dosaggio del PTH: i falsi negativi sono frequenti con metodiche (come quella usata nel nostro laboratorio) rivolte all’identificazione del- la regione N-terminale, anziché dell’intera molecola di PTH intatto. Il riscontro di effetti compressivi (Fig. 1) è frequen- te per le cisti paratiroidee di grandi dimensioni e può asso- ciarsi, a volte, a sintomi compressivi, quali la paralisi delle corde vocali da compressione del nervo laringeo ricorren- te o la dispnea, in caso di cisti del mediastino. Al controllo ecografico a distanza di 7 giorni dall’agoaspirato evacuati- vo (Fig. 2), si documentava stazionarietà volumetrica della lesione cistica (24,8 × 26,1 × 37 mm). Per tale motivo il paziente veniva inserito in un programma di monitoraggio ecografico periodico. Conflitto di interesse Gli autori Katia Cioni, Giorgia Spaggiari, Bruno Madeo e Vincenzo Rochira dichiarano di non avere conflitti di interesse. Consenso informato Per lo studio presentato in questo articolo è stato richiesto il consenso informato al paziente. Studi sugli animali Gli autori di questo articolo non hanno eseguito studi sugli animali.

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L’EndocrinologoDOI 10.1007/s40619-014-0019-8

I M M AG I N I I N E N D O C R I N O L O G I A

Voluminosa cisti paratiroidea cervico-mediastinica di riscontrooccasionale in paziente affetto da sindrome di Boerhaave

Katia Cioni · Giorgia Spaggiari · Bruno Madeo ·Vincenzo Rochira

© Springer International Publishing AG 2014

Un uomo di 67 anni giungeva alla nostra osservazione perriscontro a una TC torace di una voluminosa formazionecolloido-cistica, che si approfondava nel mediastino versosinistra con deviazione tracheale controlaterale. La TC erastata richiesta per controllo post-operatorio dopo terapia chi-rurgica d’urgenza per sindrome di Boerhaave (rottura com-pleta della parete esofagea in assenza di patologia preesi-stente che si verifica per un improvviso aumento della pres-sione intraesofagea, associato a mancato rilassamento dellosfintere esofageo superiore). Una RMN collo-torace confer-mava la presenza di una raccolta fluida scarsamente vasco-larizzata perifericamente e delimitata da esilissima parete didiametro di 60 × 63× 100 mm (Fig. 1). A un successivocontrollo ecografico la cisti, interamente anecogena e nonvascolarizzata, risultava essere esterna rispetto al tessuto ti-roideo, sita inferiormente rispetto al polo inferiore del lo-bo tiroideo sinistro. Il margine inferiore non era valutabilea causa dell’approfondarsi nel mediastino antero-superiore.L’esame citologico su agoaspirato (eseguito in altra sede)non documentava presenza di cellule e tireoglobulina, calci-tonina e paratormone (PTH) risultavano indosabili. Venivaeseguito un successivo agoaspirato presso la nostra UnitàOperativa, anche a scopo evacuativo. Venivano aspirati 170cc di liquido limpido “ad acqua di roccia”, suggestivo per ci-sti paratiroidea. Al termine dell’agoaspirato la lesione cisti-ca appariva ecograficamente notevolmente ridotta, con dia-metro di 26,4 × 22,8 mm e interamente sita in regione cer-vicale. L’esame citologico confermava la natura amorfa del

K. Cioni · G. Spaggiari · B. Madeo · V. Rochira (B)U.O. e Cattedra di Endocrinologia, Dipartimento di Medicina,Endocrinologia e Metabolismo, Geriatria, NOCSAE diBaggiovara, AUSL di Modena, Università di Modena e ReggioEmilia, Modena, Italiae-mail: [email protected]

materiale, senza evidenza di elementi cellulari. Il dosaggiodi tireoglobulina sia sul liquido cistico che su liquido di la-vaggio, risultava negativo, mentre il PTH dosato sul liquidocistico risultava pari a 30 pg/ml.

I dosaggi ematici di PTH, calcitonina, calcio e fosforosierici erano nella norma. Il colore e l’aspetto del liquidoago-aspirato, la negatività della tireoglobulina e il PTH do-sabile confermavano la diagnosi di cisti paratiroidea nonfunzionante. Il mancato riscontro di elevati livelli di PTH,che generalmente si ritrovano nelle cisti paratiroidee, può es-sere dovuto alla metodica utilizzata per il dosaggio del PTH:i falsi negativi sono frequenti con metodiche (come quellausata nel nostro laboratorio) rivolte all’identificazione del-la regione N-terminale, anziché dell’intera molecola di PTHintatto. Il riscontro di effetti compressivi (Fig. 1) è frequen-te per le cisti paratiroidee di grandi dimensioni e può asso-ciarsi, a volte, a sintomi compressivi, quali la paralisi dellecorde vocali da compressione del nervo laringeo ricorren-te o la dispnea, in caso di cisti del mediastino. Al controlloecografico a distanza di 7 giorni dall’agoaspirato evacuati-vo (Fig. 2), si documentava stazionarietà volumetrica dellalesione cistica (24,8 × 26,1 × 37 mm). Per tale motivo ilpaziente veniva inserito in un programma di monitoraggioecografico periodico.

Conflitto di interesse Gli autori Katia Cioni, Giorgia Spaggiari,Bruno Madeo e Vincenzo Rochira dichiarano di non avere conflitti diinteresse.

Consenso informato Per lo studio presentato in questo articolo èstato richiesto il consenso informato al paziente.

Studi sugli animali Gli autori di questo articolo non hanno eseguitostudi sugli animali.

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L’Endocrinologo

Fig. 1 La RMN collo-torace evidenzia come la neoformazionecervico-mediastinica determini divaricazione dei tronchi vascolari so-vraortici e dislochi a destra l’asse tracheo-esofageo, provocando unamodesta compressione (a), mostrando la nota formazione cistica, il cui

estremo superiore risulta non dissociabile dal polo inferiore del lobotiroideo sinistro e il cui estremo inferiore giunge postero-medialmenteall’arco aortico (b)

Fig. 2 L’ecografia eseguita 7giorni dopo l’agoaspiratoevacuativo mostrava una lesionecistica confinata alla regionecervicale sensibilmente ridottaper dimensione rispettoall’immagine RMN