VIVABIOCELL La medicina rigenerativa in a box · degli odori, ne portino all’ab-battimento, ......

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Eventi Lunedì 8 Luglio 2013 18 Chimica, Farmaceutica e Biotech D al 1981 Dermacolor di Castelfranco di Sotto (Pi) lavora nel settore con- ciario, dove si è specializzata nella produzione di prodotti chimici per la lavorazione delle pelli. Nata dall’incontro dei due so- ci, Carlo Meucci e Umberto Palagini, inizialmente come realtà commerciale, l’azienda è diventata quasi subito pro- duttrice, lanciando numerosi prodotti esclusivi a marchio proprio, principalmente nel campo degli impermeabiliz- zanti. Negli anni ha saputo seguire attentamente l’evolu- zione del mercato risponden- do puntualmente alle nuove esigenze, e oggi rappresenta una delle più affermate realtà del comprensorio. Dal 2000 si è affacciata anche sui mercati esteri e di recente ha ampliato la gamma pro- dotti attraverso la distribuzio- ne di una linea completa per rifinizione. “Sviluppo e ricerca sono il motore dell’azienda”, spiega Umberto Palagini. “Il nostro obiettivo è essere un punto di riferimento nel distretto con- ciario locale e di diventarlo per tutte le aziende del settore che cercano prodotti chimici L a maggiore sensibilizza- zione verso le tematiche relative ai disturbi delle mo- lestie olfattive da parte delle imprese, delle pubbliche am- ministrazioni e dei cittadini ha progressivamente incre- mentato la richiesta di analisi olfattometriche che consenta- no la valutazione delle emis- sioni odorose, dell’identifica- zione di sostanze chimiche nocive e, successivamente, l’eventuale contenimento o debellamento di tali disturbi olfattivi, spesse volte causa di importanti complicazioni fisiche. La rete Omnes (Odour moni- toring network environmen- tal services), creata nel 2012 con il supporto del bando per la costituzione di reti d’im- presa, nasce con il principale obiettivo di unire competenze multidisciplinari e utilizzare le sinergie tra le imprese per proporre soluzioni innovati- ve nel settore delle indagini olfattometriche ambientali. Ciò ha permesso finora di im- mettere sul mercato un nuo- vo prototipo di olfattometro, nonché lo sviluppo di una nuova linea di servizi olfatto- metrici a marchio Omnes. Il principale sviluppo della re- Lanciato di recente Wet White: innovativo processo di preconcia L’olfattometro e i servizi olfattometrici per le imprese Professionisti al servizio della conceria “Nasi” tecnologici che tutto captano per la lavorazione del pellame”. Il laboratorio di ricerca e svi- luppo è in grado di effettuare controlli accurati sia in entrata che in uscita, e di fornire un supporto qualificato ai tecni- ci dei laboratori di conceria sperimentale e di rifinizione nella messa a punto di prodot- ti per nuovi articoli. L’azienda offre inoltre consulenze ana- litiche su prodotti e pellame, assicurando che gli articoli dei clienti soddisfino le normative vigenti. Il laboratorio ha anche l’obiettivo di sviluppare meto- dologie volte all’ottenimento di articoli il più possibile com- petitivi. È il caso, ad esempio, del Wet White, un processo te è legato a sistemi che, oltre allo studio e alla misurazione degli odori, ne portino all’ab- battimento, con un notevole beneficio sia per l’ambiente sia per la salute delle persone. Le aziende partner del pro- getto Omnes sono: Osmo- tech, che oltre a essere capo- fila dell’aggregazione è anche responsabile dei monitoraggi olfattometrici e delle consu- lenze nel campo degli odo- ri; Ett, che provvederà alle unità filtranti concernenti il trattamento dell’aria e all’ot- che ha rivoluzionato i sistemi tradizionali di preconcia. Wet White permette infatti di otte- nere pelli preconciate, rasabili e magazzinabili per oltre un anno dalla pressatura. Inoltre, si caratterizza per la sua eco- sostenibilità, dal momento che i prodotti utilizzati sono di natura chimica non aggressiva e che i residui di lavorazione hanno un bassissimo impatto ambientale. Wet White è un processo di preconcia univer- sale, con il quale si possono ottenere tutti i tipi di pellame, dal puro vegetale al cromo a numerosi altri articoli, fra cui l’ecowhite. Per informazioni, e-mail: [email protected] timizzazione dei processi di eliminazione delle sostanze odorigene; Sra Intruments, che si occuperà delle consu- lenze e delle risorse chimi- co-meccaniche del progetto; Effetto Cinema, per quanto concerne l’attività di comu- nicazione e promozione; Techinnova per la stesura di piani marketing e gestione dei contenuti. Pagine Facebook, Google + e Linkedin sono sta- te inoltre predisposte per una comunicazione più tempesti- va e capillare del progetto. Da sinistra: I soci fondatori di Dermacolor, Umberto Palagini e Carlo Meucci A fianco: la sede di Castelfranco di Sotto (Pi) ■■ DERMACOLOR / Dal 1981 ricerca chimica per la lavorazione delle pelli ■■ OMNES / Una rete d’imprese per misurare e debellare le molestie olfattive Uno dei laboratori della rete Omnes ta di tessuti e organi. Il tessuto così ingegnerizzato si integra perfettamente nel paziente, non vi sono effetti di rigetto e si ottiene una rigenerazione specifica e permanente. È possibile trattare anche sog- getti anziani o pazienti immu- nodepressi. Nonostante gli evidenti van- taggi per i pazienti, sia in ter- mini di efficacia sia di poten- zialità terapeutiche, fino a oggi la diffusione della medicina rigenerativa è stata limitata dalla onerosità dei processi di “fabbricazione” dei tessuti - che impiegano metodi an- cora “artigianali” richiedono numeroso personale molto ■■ VIVABIOCELL / Lo spin off dell'Università di Udine nasce nel 2007 e si concentra in maniera originale sui temi della medicina rigenerativa La medicina rigenerativa "in a box" qualificato, importanti inve- stimenti e spese in infrastrut- ture -. Per ovviare a questa si- tuazione VivaBioCell punta a portare soluzioni di medicina rigenerativa in ogni ospedale realizzando dispositivi me- dici automatici e di piccole dimensioni, specializzati per specifiche terapie. Questi apparati, denominati “Gmp in a Box” (Good manu- facturing practice - in scatola) assicurano sterilità e ripro- ducibilità delle operazioni, notevole facilità d’uso e forti riduzioni dei costi. In questo modo si superano anche molti ostacoli regolatori derivanti dalla complessa caratterizza- zione dei protocolli attuali a elevata “manualità”. La piattaforma tecnologica di VivaBioCell, oggetto di domanda di brevetti inter- nazionali, si è focalizzata ini- zialmente sulla rigenerazione d’osso per impianti dentali e interventi di chirurgia ma- xillo-facciale e ortopedica. A oggi sono già stati completati con successo gli studi pre-cli- nici, e la società sta affrontan- do la fase regolatoria per i trial clinici di fase I/II. Grazie al raggiungimento di questi traguardi, VivaBioCell si posiziona con la propria so- luzione innovativa (che unisce il “Gmp in a box” a uno scaf- fold brevettato) su un mercato di riferimento il cui ammon- tare è stimato in diversi mi- liardi di dollari. Contemporaneamente sta sviluppando altre soluzioni terapeutiche come quella che ha iniziato a commercializza- re per l’osteoartrite canina. La società ha alle spalle an- ni di ricerca scientifica con numerose pubblicazioni internazionali e un solido background regolatorio. L’ini- ziativa è fortemente orientata dalle linee guida europee e dalle norme italiane che sono chiare e stringenti. L’obiettivo è diventare un punto di riferimento sul mer- cato mondiale della ingegne- ria tissutale, che vanta un tas- so annuo di crescita del 16% e che, secondo le stime delle società di ricerca, dovrebbe raggiungere i 28 miliardi di dollari nel 2018. Dalle missioni spaziali agli ospedali, la ricostruzione di tessuti con staminali autologhe è già realtà L e cellule staminali adulte sono il “materiale” con il quale lavora VivaBioCell, società fondata da Francesco Curcio, medico ricercatore con esperienza internazionale, che vuole portare la medicina rigenerativa a disposizione di tutti gli ospedali. Da trent’anni Curcio si occupa di ingegneria tessutale e medicina rigene- rativa, attività che nel 2007 lo portano a fondare VivaBio- Cell, spin off dell’Università di Udine che prende origine dalle ricerche condotte in col- laborazione dalle Agenzie spa- ziali italiana ed europea, dalle quali nasce l’idea del minibio- reattore automatico. I programmi avevano l’obiet- tivo di studiare i processi di espansione cellulare in con- dizioni di stress dovuto a mi- crogravità, per comprendere i rischi per l’uomo derivanti da possibili alterazioni di im- portanti processi biologici durante le missioni spaziali. Da queste attività nasce l’idea di Francesco Curcio che pun- ta ad applicare gli stessi con- cetti funzionali di compat- tezza, elevata automazione e standardizzazione al campo dell’ingegneria tissutale con impiego di cellule staminali autologhe. È infatti possibile rigenerare tessuti attraverso un procedimento comples- so che prevede il prelievo di cellule staminali adulte dal midollo, dall’adipe o addirit- tura dalla polpa dei denti dei pazienti, la loro estrazione e purificazione, la semina su un supporto bioassorbibile (scaffold) di forma e materiale opportuni, e infine l’impianto per rigenerare una gamma po- tenzialmente assai diversifica- Il bioreattore collegato a un computer Un laboratorio di VivaBioCell, la società è uno spin off dell'Università di Udine

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EventiLunedì 8 Luglio 201318 Chimica, Farmaceutica e Biotech

Dal 1981 Dermacolor di Castelfranco di Sotto

(Pi) lavora nel settore con-ciario, dove si è specializzata nella produzione di prodotti chimici per la lavorazione delle pelli. Nata dall’incontro dei due so-ci, Carlo Meucci e Umberto Palagini, inizialmente come realtà commerciale, l’azienda è diventata quasi subito pro-duttrice, lanciando numerosi prodotti esclusivi a marchio proprio, principalmente nel campo degli impermeabiliz-zanti. Negli anni ha saputo seguire attentamente l’evolu-zione del mercato risponden-do puntualmente alle nuove esigenze, e oggi rappresenta una delle più affermate realtà del comprensorio.Dal 2000 si è affacciata anche sui mercati esteri e di recente ha ampliato la gamma pro-dotti attraverso la distribuzio-ne di una linea completa per rifinizione.“Sviluppo e ricerca sono il motore dell’azienda”, spiega Umberto Palagini. “Il nostro obiettivo è essere un punto di riferimento nel distretto con-ciario locale e di diventarlo per tutte le aziende del settore che cercano prodotti chimici

La maggiore sensibilizza-zione verso le tematiche

relative ai disturbi delle mo-lestie olfattive da parte delle imprese, delle pubbliche am-ministrazioni e dei cittadini ha progressivamente incre-mentato la richiesta di analisi olfattometriche che consenta-no la valutazione delle emis-sioni odorose, dell’identifica-zione di sostanze chimiche nocive e, successivamente, l’eventuale contenimento o debellamento di tali disturbi olfattivi, spesse volte causa di importanti complicazioni fisiche.La rete Omnes (Odour moni-toring network environmen-tal services), creata nel 2012 con il supporto del bando per la costituzione di reti d’im-presa, nasce con il principale obiettivo di unire competenze multidisciplinari e utilizzare le sinergie tra le imprese per proporre soluzioni innovati-ve nel settore delle indagini olfattometriche ambientali. Ciò ha permesso finora di im-mettere sul mercato un nuo-vo prototipo di olfattometro, nonché lo sviluppo di una nuova linea di servizi olfatto-metrici a marchio Omnes. Il principale sviluppo della re-

Lanciato di recente Wet White: innovativo processo di preconcia L’olfattometro e i servizi olfattometrici per le imprese

Professionisti al servizio della conceria “Nasi” tecnologici che tutto captano

per la lavorazione del pellame”. Il laboratorio di ricerca e svi-luppo è in grado di effettuare controlli accurati sia in entrata che in uscita, e di fornire un supporto qualificato ai tecni-ci dei laboratori di conceria sperimentale e di rifinizione nella messa a punto di prodot-ti per nuovi articoli. L’azienda offre inoltre consulenze ana-litiche su prodotti e pellame, assicurando che gli articoli dei clienti soddisfino le normative vigenti. Il laboratorio ha anche l’obiettivo di sviluppare meto-dologie volte all’ottenimento di articoli il più possibile com-petitivi. È il caso, ad esempio, del Wet White, un processo

te è legato a sistemi che, oltre allo studio e alla misurazione degli odori, ne portino all’ab-battimento, con un notevole beneficio sia per l’ambiente sia per la salute delle persone.Le aziende partner del pro-getto Omnes sono: Osmo-tech, che oltre a essere capo-fila dell’aggregazione è anche responsabile dei monitoraggi olfattometrici e delle consu-lenze nel campo degli odo-ri; Ett, che provvederà alle unità filtranti concernenti il trattamento dell’aria e all’ot-

che ha rivoluzionato i sistemi tradizionali di preconcia. Wet White permette infatti di otte-nere pelli preconciate, rasabili e magazzinabili per oltre un anno dalla pressatura. Inoltre, si caratterizza per la sua eco-sostenibilità, dal momento che i prodotti utilizzati sono di natura chimica non aggressiva e che i residui di lavorazione hanno un bassissimo impatto ambientale. Wet White è un processo di preconcia univer-sale, con il quale si possono ottenere tutti i tipi di pellame, dal puro vegetale al cromo a numerosi altri articoli, fra cui l’ecowhite. Per informazioni, e-mail: [email protected]

timizzazione dei processi di eliminazione delle sostanze odorigene; Sra Intruments, che si occuperà delle consu-lenze e delle risorse chimi-co-meccaniche del progetto; Effetto Cinema, per quanto concerne l’attività di comu-nicazione e promozione; Techinnova per la stesura di piani marketing e gestione dei contenuti. Pagine Facebook, Google + e Linkedin sono sta-te inoltre predisposte per una comunicazione più tempesti-va e capillare del progetto.

Da sinistra: I soci fondatori di Dermacolor, Umberto Palagini e Carlo Meucci A fianco: la sede di Castelfranco di Sotto (Pi)

■■■ DERMACOLOR / Dal 1981 ricerca chimica per la lavorazione delle pelli ■■■ OMNES / Una rete d’imprese per misurare e debellare le molestie olfattive

Uno dei laboratori della rete Omnes

ta di tessuti e organi. Il tessuto così ingegnerizzato si integra perfettamente nel paziente, non vi sono effetti di rigetto e si ottiene una rigenerazione specifica e permanente. È possibile trattare anche sog-getti anziani o pazienti immu-nodepressi.Nonostante gli evidenti van-taggi per i pazienti, sia in ter-mini di efficacia sia di poten-zialità terapeutiche, fino a oggi la diffusione della medicina rigenerativa è stata limitata dalla onerosità dei processi di “fabbricazione” dei tessuti - che impiegano metodi an-cora “artigianali” richiedono numeroso personale molto

■■■ VIVABIOCELL / Lo spin off dell'Università di Udine nasce nel 2007 e si concentra in maniera originale sui temi della medicina rigenerativa

La medicina rigenerativa "in a box"

qualificato, importanti inve-stimenti e spese in infrastrut-ture -. Per ovviare a questa si-tuazione VivaBioCell punta a portare soluzioni di medicina rigenerativa in ogni ospedale realizzando dispositivi me-dici automatici e di piccole dimensioni, specializzati per specifiche terapie. Questi apparati, denominati “Gmp in a Box” (Good manu-facturing practice - in scatola) assicurano sterilità e ripro-ducibilità delle operazioni, notevole facilità d’uso e forti riduzioni dei costi. In questo modo si superano anche molti ostacoli regolatori derivanti dalla complessa caratterizza-

zione dei protocolli attuali a elevata “manualità”. La piattaforma tecnologica di VivaBioCell, oggetto di domanda di brevetti inter-nazionali, si è focalizzata ini-zialmente sulla rigenerazione d’osso per impianti dentali e interventi di chirurgia ma-xillo-facciale e ortopedica. A oggi sono già stati completati con successo gli studi pre-cli-nici, e la società sta affrontan-do la fase regolatoria per i trial clinici di fase I/II. Grazie al raggiungimento di questi traguardi, VivaBioCell si posiziona con la propria so-luzione innovativa (che unisce il “Gmp in a box” a uno scaf-fold brevettato) su un mercato di riferimento il cui ammon-tare è stimato in diversi mi-liardi di dollari. Contemporaneamente sta sviluppando altre soluzioni terapeutiche come quella che ha iniziato a commercializza-re per l’osteoartrite canina. La società ha alle spalle an-ni di ricerca scientifica con numerose pubblicazioni internazionali e un solido background regolatorio. L’ini-ziativa è fortemente orientata dalle linee guida europee e dalle norme italiane che sono chiare e stringenti. L’obiettivo è diventare un punto di riferimento sul mer-cato mondiale della ingegne-ria tissutale, che vanta un tas-so annuo di crescita del 16% e che, secondo le stime delle società di ricerca, dovrebbe raggiungere i 28 miliardi di dollari nel 2018.

Dalle missioni spaziali agli ospedali, la ricostruzione di tessuti con staminali autologhe è già realtà

Le cellule staminali adulte sono il “materiale” con

il quale lavora VivaBioCell, società fondata da Francesco Curcio, medico ricercatore con esperienza internazionale, che vuole portare la medicina rigenerativa a disposizione di tutti gli ospedali. Da trent’anni Curcio si occupa di ingegneria tessutale e medicina rigene-rativa, attività che nel 2007 lo portano a fondare VivaBio-Cell, spin off dell’Università di Udine che prende origine dalle ricerche condotte in col-laborazione dalle Agenzie spa-

ziali italiana ed europea, dalle quali nasce l’idea del minibio-reattore automatico. I programmi avevano l’obiet-tivo di studiare i processi di espansione cellulare in con-dizioni di stress dovuto a mi-crogravità, per comprendere i rischi per l’uomo derivanti da possibili alterazioni di im-portanti processi biologici durante le missioni spaziali. Da queste attività nasce l’idea di Francesco Curcio che pun-ta ad applicare gli stessi con-cetti funzionali di compat-tezza, elevata automazione e

standardizzazione al campo dell’ingegneria tissutale con impiego di cellule staminali autologhe. È infatti possibile rigenerare tessuti attraverso un procedimento comples-so che prevede il prelievo di cellule staminali adulte dal midollo, dall’adipe o addirit-tura dalla polpa dei denti dei pazienti, la loro estrazione e purificazione, la semina su un supporto bioassorbibile (scaffold) di forma e materiale opportuni, e infine l’impianto per rigenerare una gamma po-tenzialmente assai diversifica-

Il bioreattore collegato a un computer

Un laboratorio di VivaBioCell, la società è uno spin off dell'Università di Udine